Fusion for Energy: rendere l'energia da fusione una realtà

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Fusion for Energy: rendere l'energia da fusione una realtà
GLI SCENARI_

Fusion for Energy: rendere
l’energia da fusione una realtà
Dall’avvio delle attività nel 2007 al 2018, Fusion for Energy ha stipulato contratti per oltre 4 miliardi di
euro con le industrie europee per la progettazione, lo sviluppo e la produzione di tecnologie, sistemi e
componenti per ITER. Investimenti altrettanto consistenti sono previsti per il periodo 2021-2027 con
l’obiettivo di fare della produzione di energia da fusione una realtà. Le aziende e il mondo scientifico
italiano hanno fornito e continuano a fornire un contributo di rilievo alla realizzazione di ITER con
ricadute molto positive su crescita e occupazione nei settori hi-tech, grazie alla capacità di innovare
sviluppata negli anni, alle caratteristiche del sistema industriale e alla qualità delle istituzioni di ricerca

DOI 10.12910/EAI2019-007

                    di Johannes P. Schwemmer, Direttore di Fusion for Energy (F4E)

F
         usion for Energy (F4E) è                della storia e futura pietra miliare     opportunità per le sue imprese. Ol-
         un’agenzia con sede a Bar-              sul percorso di questa tecnologia;       tre a ITER, F4E supporta lo sviluppo
         cellona, istituita nel 2007 in          si tratta una partnership scientifica    della ricerca scientifica nel settore
         ambito UE con la mission di             internazionale senza precedenti1 che     della fusione attraverso l’accordo
rendere l’energia da fusione una real-           unisce metà della popolazione mon-       Broader Approach con il Giappone2.
tà. Di fatto, F4E ha gestito e gestisce          diale e l’80% del suo PIL.               F4E sta lavorando insieme alle im-
il contributo europeo alla realizza-             Al progetto partecipano Cina, Giap-      prese e agli organismi di ricerca
zione di ITER attraverso la fornitura            pone, India, Repubblica di Corea,        europei per fabbricare migliaia di
di componenti realizzati dalle indu-             Federazione Russa, Stati Uniti e         componenti: ciò implica la realiz-
strie europee per un controvalore                Unione Europea che forniscono un         zazione di molti sistemi tecnologici
di 6,6 miliardi di euro fra il 2008 e            contributo principalmente in tecno-      d’avanguardia e con standard elevati
il 2020.                                         logia, ovvero in componenti fabbri-      di qualità, in grado di generare nuo-
ITER, attualmente in fase di realiz-             cati dalle proprie industrie. L’Europa   va conoscenza e di favorire la crea-
zazione a Cadarache, in Francia, è               è responsabile di quasi la metà del      zione di futuri spin-off. Investire in
il più grande esperimento di fusione             progetto, il che in significa molte      questa nuova fonte di energia con-

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Fusion for Energy: rendere l'energia da fusione una realtà
Fig. 1 Il tokamak sperimentale JT-60SA visto dall’alto con la serie di 18 bobine di campo toroidale del superconduttore. Il tokamak è stato
realizzato a Naka, in Giappone, nell’ambito di una collaborazione tra Europa e il Paese orientale

sente all’Europa di mantenersi leader              UE e della Svizzera sono coinvol-                   scriminazione, la correttezza e la
nella ricerca sulla fusione nucleare e             te in queste attività che costitu-                  trasparenza dell’intero iter di gara.
di diventare protagonista nello svi-               iscono uno dei più grandi sforzi
luppo di un’economia sostenibile. Le               tecnologici coordinati a livello                    Cluster industriali e storie di
aziende europee diventano quindi                   europeo dalla fine della Seconda                    successo
più competitive e possono offrire più              Guerra Mondiale. Un ulteriore in-
lavori altamente qualificati.                      vestimento, pari a circa lo stesso                  L’industria italiana si è dimostrata
Dall’inizio delle attività di costru-              importo, è previsto per il periodo                  molto competitiva nei contratti per
zione di ITER nel 2007 fino alla                   2021-2027.                                          ITER. A fine 2018, infatti, le impre-
fine del 2018, F4E ha stipulato con-               F4E aggiudica la maggioranza dei                    se italiane si erano aggiudicate con-
tratti per 4.024 miliardi di euro con              contratti con le imprese europee                    tratti di fornitura e servizi per un
l’industria europea per lo sviluppo                a seguito di gare d’appalto su base                 valore totale secondo solo a quello
di tecnologie e progettazione, per                 concorrenziale, selezionando l’of-                  della Francia, se si considerano le
la produzione di sistemi e compo-                  ferta migliore secondo specifici                    opere civili e le infrastrutture. Oltre
nenti e per costruire l’infrastrut-                criteri tecnico-economici. Tali gare                che alla positiva esperienza matu-
tura di ITER in accordo con gli                    seguono le regole ed i principi della               rata nelle attività industriali di JET
impegni europei per il progetto.                   contrattazione pubblica comunita-                   e EFDA, questo successo deriva da
Le industrie di 24 Paesi membri                    ria, al fine di garantire la non-di-                alcuni specifici elementi.

                                                                                                 2/2019 | Energia, ambiente e innovazione     27
Fusion for Energy: rendere l'energia da fusione una realtà
modo da poter affrontare la sfida.
                                                                                               La combinazione che ne risulta è
                                                                                               spesso difficile da gestire e comporta
                                                                                               costi maggiori. D’altro canto, gran-
                                                                                               di aziende manifatturiere in grado
                                                                                               di realizzare i componenti di ITER
                                                                                               hanno a volte dimostrato scarso in-
                                                                                               teresse verso queste attività molto
                                                                                               lontane dal loro core business, pur
                                                                                               avendo a disposizione competenze
                                                                                               di valore senza dover ricorrere ad al-
                                                                                               cun aiuto esterno.
                                                                                               Di fatto, ITER rappresenta il ter-
                                                                                               reno ideale per le aziende di me-
                                                                                               dia dimensione: infatti, i fornitori
Fig. 2 Sistema di protezione del magnete superconduttore fornito dal Consorzio RFX di Padova   più attivi e di successo hanno di
per il tokamak JT-60SA di Naka, in Giappone                                                    solito una taglia sufficiente per
                                                                                               gestire agevolmente il volume di
                                                                                               produzione, un’organizzazione che
Uno di questi è senz’altro la presen-            (Vicenza), rappresentato da due del-          consente di impegnarsi in lavori
za di una forte industria manifattu-             le sue realtà imprenditoriali più lon-        altamente specializzati e stabilità
riera, la seconda in Europa dopo la              geve: De Pretto Industrie (DPI) e Et-         finanziaria. Nei settori tradizionali
Germania, un comparto che rap-                   tore Zanon (EZ). Avvalendosi di una           (ad es. petrolio & gas, automobili-
presenta quasi un quarto dell’intero             comunità locale di specialisti esperti        stico, energetico, aerospaziale, ecc.),
PIL nazionale mantenendo il quinto               nella lavorazione e nella saldatura           queste società solitamente agiscono
surplus commerciale manifatturie-                dei metalli, queste due aziende sono          come subappaltatori, ma nella filie-
ro al mondo, con un know-how di                  state coinvolte nelle attività di realiz-     ra di approvvigionamento di ITER
eccellenza nell’industria metallurgi-            zazione degli iniettori di fasci di neu-      operano in prima linea.
ca, metalmeccanica, delle macchine               tri (Neutral Beam Injectors) e delle          Più che in altri Paesi europei indu-
utensili, dei macchinari e dei sistemi           camere per prove da vuoto (Vacuum             strializzati, una parte significativa
elettromeccanici, tutti settore chiave           Test Chambers) per ITER. Le carat-            delle industrie manifatturiere italia-
per la maggior parte dei componenti              teristiche del cluster consentono un          ne sono di media dimensione, sono
di ITER.                                         approccio flessibile alla produzione          fortemente orientate alle esporta-
In molte zone d’Italia esistono clu-             e di identificare ‘in loco’ le risorse        zioni e guardano a ITER e alla Big
ster di industrie manifatturiere                 disponibili per soddisfare le diverse         Science come ad un’area importante
strettamente interconnesse, con una              esigenze di ITER.                             per la propria strategia di business.
profonda integrazione della filiera              Un secondo elemento a favore                  Una delle chiavi del successo ita-
produttiva. Tali distretti industriali           dell’industria italiana è la taglia delle     liano nel settore della fusione è
contribuiscono significativamente                aziende: la maggior parte dei sistemi         proprio la partecipazione di nume-
alla competitività del settore ma-               e dei componenti di ITER sono all’a-          rose aziende di medie dimensioni
nifatturiero italiano: sostengono la             vanguardia, con contenuti tecnolo-            come la SIMIC (Cuneo), la OCEM
produttività, danno forte impulso                gici fortemente innovativi e requisiti        Power Electronics (Bologna) e An-
all’innovazione e riducono le barrie-            tecnici senza precedenti; i contratti         gelantoni Test Technologies (ATT,
re di ingresso per nuove imprese.                di fornitura sono spesso molto con-           Perugia) che hanno focalizzato la
Alcune delle storie di successo più              sistenti e poco adatti per imprese di         propria strategia di business su
interessanti sono direttamente con-              piccola dimensione che dovrebbero             prodotti altamente specifici e con-
nesse ai cluster industriali, ad esem-           necessariamente individuare altri             tribuiscono alla realizzazione di
pio quello nel settore metallurgico              soggetti con i quali mettere a fattor         componenti di particolare rilievo
e metalmeccanico nell’area di Schio              comune risorse e competenze in                come i magneti di campo toroida-

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le (SIMIC) e gli iniettori di fasci di
neutri (OCEM e ATT).

Forte capacità di innovazione e
gestione ‘familiare’

Un terzo elemento è la gestione fami-
liare: la natura innovativa delle atti-
vità di ITER attrae aziende in grado
di gestire lavori altamente specifici,
interessate a sviluppare capacità tra-
sferibili in altri campi e da valorizza-
re nel lungo periodo. Le più adatte a
questo tipo di sfida sono proprio le
imprese a gestione familiare che han-
no una strategia di business a lungo
termine, la volontà di raggiungere
livelli di eccellenza e di generare in-
novazione. E le aziende familiari ita-       Fig. 3 Assemblaggio del quadrupolo a radiofrequenza (RFQ) dell’acceleratore di particelle per
liane corrispondono a questo profilo:        la International Fusion Material Irradiation Facility (IFMIF), realizzato da INFN - Laboratori
                                             Nazionali di Legnaro - a Rokkasho, in Giappone
sono la spina dorsale dell’economia
manifatturiera e hanno un retaggio di
eccellenza e di longevità che dura da        hanno sviluppato nel corso degli                   fico all’industria; e la fusione è solo
diverse generazioni.                         anni un’attitudine all’innovazione                 una delle storie di successo. L’inten-
Un caso emblematico è la Walter To-          industriale determinante per il suc-               sa collaborazione sviluppata in oltre
sto (WT, Chieti) che ha individuato          cesso in ITER.                                     25 anni tra il mondo dell’industria e
nel progetto ITER un campo di ap-            Un esempio di questa forte capacità                i ricercatori ENEA (e della più vasta
prendimento stimolante e ha dimo-            di innovazione è la ASG Supercon-                  comunità italiana della fusione che
strato un forte e stabile interesse per le   ductors (Genova), azienda leader                   include CNR, INFN, RFX e molte
opportunità che ne possono derivare.         nella realizzazione di grandi magneti              università) sono state essenziali per
Le capacità acquisite per soddisfare i       superconduttori per applicazioni di                la realizzazione in laboratorio di
requisiti nel campo della fusione han-       “Big science” (ad es. ITER e il gran-              tecnologie promettenti e per il suc-
no consentito all’azienda di accedere        de acceleratore di particelle LHC del              cessivo trasferimento alle aziende.
a nuovi mercati e ad avere maggiore          CERN) che ha imparato a padroneg-                  Molti attori chiave italiani con con-
visibilità nell’arena mondiale; attual-      giare con successo nuove tecnologie                solidate relazioni con l’ENEA hanno
mente Walter Tosto è uno degli attori        e a migliorare quelle esistenti. La sua            saputo cogliere con tempestività la
chiave nella fabbricazione della came-       esperienza e volontà di andare oltre               sfida di ITER. Un esempio di eccel-
ra a vuoto di ITER e nella produzione        lo stato dell’arte è stata fondamenta-             lenza è Ansaldo Nucleare (Genova),
in serie di cassette del divertore.          le per la realizzazione delle bobine di            una delle aziende leader nel campo
Ma non solo. Un ulteriore elemento           campo poloidale e toroidale, due dei               della fissione che a metà degli anni
a favore delle aziende italiane è la         principali sistemi per il confinamento             Ottanta ha dovuto affrontare il con-
capacità di innovazione: i sistemi e         magnetico del tokamak di ITER.                     traccolpo dell’uscita del nostro Pa-
i componenti per ITER richiedono                                                                ese da questa tecnologia. L’azienda
infatti l’estensione di tecniche e pro-      L’ENEA e il contributo della                       è tuttavia rimasta fortemente coin-
getti a un livello mai tentato prima e       ricerca italiana ai progetti per la                volta nella fusione assicurando il
i fornitori si trovano spesso a dover        fusione                                            proprio supporto alle relative attivi-
imparare in corso d’opera, ad assu-                                                             tà di ricerca ENEA, ad esempio per
mere dei rischi e operare adegua-            L’ENEA è stata storicamente molto                  il divertore in tungsteno. Ansaldo
menti continui. Le aziende italiane          attiva nel fornire supporto scienti-               è anche stata scelta come una delle

                                                                                          2/2019 | Energia, ambiente e innovazione       29
GLI SCENARI_

due candidate alla realizzazione del-            di Palermo, Università di Roma La                 •   realizzazione del tokamak spe-
lo European Inner-Vertical Target,               Sapienza e Tor Vergata) e diverse                     rimentale superconduttore JT-
e resta fra le realtà industriali più            società private (LTC Calcoli e SRS                    60SA, il più grande mai costru-
competitive grazie alle campagne di              Engineering Design) sono state am-                    ito prima di ITER, con livelli di
qualificazione e sviluppo di prototi-            piamente coinvolte sin dalla fase ini-                performance elevatissimi. Attual-
pi, anche in vista della competizione            ziale in studi di progettazione, ana-                 mente in fase di assemblaggio fi-
per la futura produzione in serie. I             lisi e ideazione a supporto di ITER.                  nale a Naka, in Giappone, si pre-
laboratori italiani di ricerca sulla                                                                   vede che genererà i primi impulsi
fusione hanno fornito contribu-                  Il contributo ai progetti                             di plasma nel 2020 (Figure 1 e 2);
ti fondamentali allo sviluppo di                 dell’Accordo Broader Approach                     •   progettazione e costruzione di
diversi sistemi e componenti di                  con il Giappone                                       prototipi per la sorgente intensa
ITER. L’ENEA da sola e insieme ad                                                                      di neutroni IFMIF (Internatio-
una rete di università (in particola-            A margine delle trattative per                        nal Fusion Material Irradiation
re le Università di Pisa, Palermo, La            decidere sul sito di ITER, Europa e                   Facility) a Rokkasho, in Giappo-
Sapienza di Roma e il Politecnico di             Giappone hanno firmato l’accordo                      ne (Figura 3). L’implementazione
Torino), è stata storicamente molto              di collaborazione Broader Approach                    di questo acceleratore di parti-
attiva nella fusione, soprattutto nelle          (BA) con l’obiettivo di accelerare                    celle è attualmente ad uno stadio
attività di ricerca e sviluppo e di pro-         lo sviluppo dell’energia da fusione.                  avanzato grazie al fondamentale
gettazione relative allo sviluppo del            I costi sono stati suddivisi al 50%                   contributo italiano dell’INFN
mantello per la produzione di trizio             e, oltre al contributo Euratom                        (per i componenti dell’accelera-
(breeding blanket, BB) per DEMO e                gestito da F4E, alcuni Paesi UE                       tore stesso) e dell’ENEA con la
per il programma europeo di speri-               (Francia, Italia, Spagna, Germania                    tecnologia del litio fuso necessa-
mentazione di moduli di mantelli in              e Belgio) hanno deciso di offrire un                  ria per i bersagli bombardati;
ITER. Nel campo del riscaldamento                ulteriore supporto ‘in beni e servizi’,           •   creazione del centro internazio-
del plasma e della trasmissione di               evidenziando il valore industriale e                  nale di ricerca sull’energia da
corrente, il Consorzio RFX (Padova)              strategico dell’Accordo3. lI Broader                  fusione IFERC (International
ha fornito, nell’ultimo decennio un              Approach si articola in tre progetti:                 Fusion Energy Research Center)
importante contributo allo svilup-
po della Neutral Beam Test Facility
(NBTF) di ITER.
In particolare, il team RFX ha svi-
luppato e progettato in dettaglio la
NBTF, a partire dal progetto concet-
tuale ideato dal team di ITER. Inoltre,
coordina e gestisce l’intera costruzio-
ne e l’avviamento di questo complesso
impianto con notevole successo.
Per quanto riguarda il sistema di ri-
scaldamento del plasma, il gruppo di
ricerca del CNR di Milano ha proget-
tato, sviluppato e collaudato il simu-
latore di carico per l’alimentazione
delle sorgenti di onde di ciclotrone
elettroniche (ECH, Electron Cyclo-
tron Heating) di ITER (gyrotron).
Inoltre, numerose università italia-
ne (Università di Napoli Federico
II, Consorzio CREATE, POLITO,                    Cerimonia inaugurale per l’avvio dell’assemblaggio del TFCs per il tokamak JT-60SA
Università di Padova, Università                 nell’ambito del progetto Broader Approach con il Giappone

30    Energia, ambiente e innovazione | 2/2019
a Rokkasho. Il progetto include                 Germania (3%). Il supporto italiano                 della ricerca italiano stanno contri-
   una serie di sottoprogetti, tra cui             è stato fornito da Consorzio RFX                    buendo a questi impegni in modo
   la realizzazione di un supercom-                (Padova), INFN (Legnaro) ed ENEA4.                  significativo grazie alle caratteri-
   puter, la fase di progettazione di                                                                  stiche dell’industria manifatturiera
   DEMO e alcune attività di ricerca               Conclusione                                         nazionale e alla qualità dei labo-
   e sviluppo ad esso associate.                                                                       ratori scientifici. Il costante coin-
                                                   In collaborazione con i partner ITER                volgimento del tessuto industriale
Il contributo europeo ai tre progetti,             e con il Giappone nell’accordo Bro-                 italiano genera crescita economica
oltre a quello di EURATOM, è                       ader Approach, l’Unione Europea è                   e nuova occupazione e incrementa
stato di circa 500 milioni di euro,                attualmente coinvolta in una serie                  la capacità innovativa e di spin-off,
soprattutto grazie alla fornitura di               di grandi progetti per lo sviluppo                  consentendo a tale tessuto di man-
beni e servizi così ripartiti: Francia             della fusione, una fonte di energia,                tenere il massimo livello di compe-
(44%), Italia (23%), EURATOM                       abbondante, sicura e sostenibile                    titività nei progetti hi-tech.
(16%), Spagna (11%), Belgio (3%) e                 per il futuro. Le aziende e il mondo

    ¹ ITER consentirà agli scienziati di studiare un gas di idrogeno ad una temperatura di oltre 200 milioni di gradi (plasma) in grado di
      rilasciare, grazie alle reazioni di fusione, più energia di quanta ne sia necessaria per riscaldarlo e farà affidamento su una gamma
      imponente di tecnologie fondamentali per la generazione in futuro di energia da fusione

    ² Quest’ultimo include la realizzazione di un esperimento di fusione nucleare con magneti superconduttori, noto come JT-60SA.
       Successivamente, F4E metterà a frutto le conoscenze e le competenze acquisite con il lavoro su ITER e nell’ambito del Broader
       Approach per la costruzione di impianti di fusione industriali

    ³ Accordi di collaborazione specifici stipulati tra F4E e ciascuno dei Paesi contribuenti definiscono in dettaglio gli obblighi reciproci.
      In particolare, l’accordo con l’Italia consiste in una serie di attività di ricerca sulla fisica e di sviluppo di tecnologie specifiche

    ⁴ L’ENEA ha contribuito alla realizzazione del progetto IFMIF/EVEDA e dei componenti essenziali di JT-60SA: con la metà dei magne-
      ti superconduttori necessari alla formazione del campo toroidale e la fornitura di unità di alimentazione elettrica ad alta potenza.
      Anche il Consorzio RFX ha dato un importante contributo a JT-60SA, fornendo un sistema di protezione dei magneti supercondut-
      tori ed alcuni alimentatori per bobine all’interno della camera a vuoto. Il contributo dell’INFN è stato fornito mediante la realiz-
      zazione del quadrupolo di radiofrequenza (RFQ, Radio Frequency Quadrupole) dell’acceleratore di particelle per la sorgente IFMIF
      costruito a Rokkasho, dove è attualmente in fase di collaudo

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