Coraggio e perseveranza, la forza delle idee - HENRY DUNANT - BPS Suisse

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Coraggio e perseveranza, la forza delle idee - HENRY DUNANT - BPS Suisse
HENRY DUNANT
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                                           Coraggio e perseveranza,
                                              la forza delle idee

                                                                  Testi di
               Maria Grazia Baccolo, Filippo Bolla, François Bugnion, Costantino Cipolla, Cécile Dunant, Roger Durand,
            Gianluca Grossi, Ettore Oldi e Antonio Panice, Gilles Pécout, Francesco Rocca, Kaba Rössler e Nadine Schneider,
                                             Barbara Schmid-Federer, Cornelio Sommaruga
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee - HENRY DUNANT - BPS Suisse
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee - HENRY DUNANT - BPS Suisse
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee
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                                    Jean-Henry Dunant (1828-1910) nasce in una ricca famiglia di Ginevra di fede
                                    protestante, ma con connotazioni pietiste. A scuola non manifesta particolari
                                    attitudini e viene addirittura espulso dal Collegio Calvino per scarso rendimento.
                                    In parallelo, però, svolge un’intensa attività filantropica, prima di tentare un’av-
                                    ventura imprenditoriale in Algeria, secondo le istanze della sua fede religiosa che
                                    fa del successo su questa terra la pre-destinazione per l’ascesa in Paradiso.
                                    Avendo bisogno di incontrare l’entourage di Napoleone III, impegnato nella Cam-
                                    pagna d’Italia, si reca in Pianura Padana dove il gioco del destino lo fa giungere
                                    a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, la sera del 24 giugno 1859
                                    e cioè lo stesso giorno della sanguinosissima battaglia (oltre 20'000 morti) di
                                    Solferino e San Martino, combattuta e vinta da Francesi e Italiani contro l’eser-
                                    cito austriaco. Ciò che appare ai suoi occhi lo sconvolge fin da subito con feriti
                                    ammassati in ogni luogo e grida di dolore ovunque. E questa visione la ritroverà
                                    e gli si imprimerà nella mente in modo indelebile e profondo. Ritornato nella
                                    sua Ginevra, egli avrà la genialità di trasformare in un libro (Un Souvenir de
                                    Solférino) questa solidarietà concreta e senza confini espressa dal cattolicesimo
                                    sociale lombardo e di renderla un’istanza universale e laica, con il «tutti fratelli»
                                    (amici e nemici) messo in bocca alle donne castiglionesi. A Ginevra, l’idea di
                                    un’associazione che si fonda su questi valori prende corpo, ma Dunant viene
                                    poco dopo dichiarato fallito e, data la cultura rigorosa del tempo e del luogo, egli
                                    di fatto viene sepolto da vivo. L’idea della Croce Rossa internazionale gli viene
                                    tolta dalle mani e Dunant vaga disperatamente per l’Europa, andando anche a
                                    dormire sotto i ponti della Senna. Il Comitato internazionale della Croce Rossa
                                    non si ricorderà mai di lui, ma nel 1901 egli riceverà il Premio Nobel per la pace
                                    (condiviso con il politico ed economista Frédéric Passy) all’unanimità.
                                    Dunant fu un pacifista convinto. Ebbe orrore della guerra e predicò e attuò il
                                    principio secondo cui, anche nei momenti più tragici e conflittuali della vita,
                                    il «tutti fratelli» mantiene il suo intrinseco senso umanitario. Oggi, dopo tante
                                    tremende prove, la Croce Rossa è presente in tutto il mondo e assolve al suo
                                    dovere di carità verso tutti sia in tempo di guerra (come accade tuttora), sia in
                                    tempo di pace (protezione civile). E la stella di Dunant non può che brillare nel
                                    cielo, anche se nuvoloso, che illumina questi insostituibili, unici e ammirabili
                                    interventi umanitari.
                                    Chi altri ha avuto successo in un’impresa del genere? Chi altri è all’origine di
                                    un’associazione che è riuscita a penetrare trasversalmente in tutte le fedi e
                                    religioni del mondo? Chi altri ha in ogni luogo e tempo unito, oltre ogni altra
                                    divisione? Chi altri, detto sinteticamente, come il genio creatore di Jean-Henry
                                    Dunant?

                                    Costantino Cipolla
                                    Sociologo, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

A pagina I:
Ritratto di un anziano
Henry Dunant.
Heiden, 1895 ca.

A sinistra:
Busto in bronzo
collocato in Place de
Neuve a Ginevra.

                                                                                                        III
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee - HENRY DUNANT - BPS Suisse
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Coraggio e perseveranza, la forza delle idee
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                                                                                            di Roger Durand*

A sinistra:
In una foto d’epoca. Ginevra, 1863.

In questa pagina:
Henry Dunant soccorre uno dei tanti
feriti della battaglia di Solferino,
illustrazione, XIX secolo.
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee - HENRY DUNANT - BPS Suisse
Henry Dunant
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                           Henry Dunant nasce a Ginevra l’8 maggio                                           La Seconda guerra d’indipendenza italiana è
                           1828. Suo padre Jean-Jacques è un commer-                                         appena scoppiata con promettenti successi
                           ciante, sua madre Anne-Antoinette, nata                                           degli alleati franco-sardi, tra cui una prima
                           Colladon, proviene da una famiglia di origine                                     vittoria sull’esercito austriaco a Magenta.
                           ugonotta. Al primogenito Henry1 si affianche-                                     Napoleone III conduce personalmente le
                           ranno via via i fratelli Anna, Daniel, Marie e                                    operazioni militari che raggiungeranno il
                           Pierre-Louis.                                                                     punto culminante nella battaglia di Solferino,
                           Tra madre e zie, il giovane cresce in un am-                                      il 24 giugno 1859. Ricordiamo a questo pun-
                           biente molto religioso, quello della Società                                      to che Henry Dunant intende strappare i
                           evangelica di Ginevra, da cui trarrà tutti gli                                    suoi progetti imprenditoriali dalle grinfie
                           elementi fondanti per nutrire una fede profon-                                    della macchina amministrativa rivolgendo-
                           da che lo accompagnerà per tutta la vita.                                         si all’imperatore stesso; così lascia l’Algeria
                           Appena raggiunta l’età adulta, Dunant fon-                                        recandosi in Italia in piena guerra.
                           da a Ginevra l’Union chrétienne de jeunes gens                                    Il 25 giugno, in un borgo situato a pochi chi-
                           (Unione cristiana dei giovani) che riunisce                                       lometri dai combattimenti, Castiglione delle
                           giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni                                      Stiviere, il ginevrino si trova per caso ad
                           come lui, desiderosi di condividere la loro fede                                  assistere alle conseguenze immediate della
                           evangelica in una vita comunitaria assai nuova                                    battaglia di Solferino: la miserabile sorte dei
                           per l’epoca. Forte di una fede e di una penna                                     soldati feriti in combattimento e ammassati
                           molto convincenti, tesse una vera e propria                                       senza cure nelle chiese, tra cui la Chiesa
                           rete con unioni e associazioni simili di tutta                                    Maggiore del villaggio. Sconcertato dal fatto
                           Europa, rivolgendosi anche a fratelli nella                                       che vengano curati solo i feriti dell’esercito
                           fede in Libano, in Algeria e perfino negli Stati                                  vittorioso, al grido «tutti fratelli!» si affianca
                           Uniti. Non stupisce quindi che rivesta un ruo-                                    alle brave donne del posto che si prodigano
                           lo importante nella costituzione dell’Alleanza                                    come lui affinché non si faccia più differenza
                           universale delle unioni cristiane dei giovani,                                    tra i sofferenti. Questi gesti umanitari di
                           nota anche come Young Men’s Christian Asso-                                       un uomo d’affari preludono a un futuro
                           ciation (YMCA), nel 1855 a Parigi, in occasione                                   tanto prossimo quanto innovativo.
                           dell’Esposizione Universale. Parallelamente                                       Tra il 1859 e il 1862, Dunant, presidente della
                           al suo impegno spirituale, Henry svolge un                                        Société anonyme des Moulins de Mons-Djémila,
                           apprendistato presso la banca dei signori                                         si sforza dunque di ottenere concessioni
                           Lullin e Sautter de Beauregard, molto attiva                                      in Algeria, senza troppo successo. Ma non
                           nella colonizzazione dell’Algeria con agricolto-                                  riesce a cancellare dagli occhi e dalle orec-
                           ri europei, secondo il progetto promosso dalla                                    chie i ricordi traumatici di quei giorni dal
                           Francia di Napoleone III.                                                         25 al 27 giugno 1859. L’unica maniera di ela-
                           Siamo nella primavera del 1859, nel bel                                           borarli è scriverne. Nasce così Un ricordo
                           mezzo della guerra tra Piemonte e Francia da                                      di Solferino, che viene pubblicato a fine
                           un lato e l’Impero austriaco, all’epoca padrone                                   ottobre o inizio novembre 1862. Nel testo
                           del Lombardo-Veneto, dall’altro.                                                  Dunant descrive la battaglia con dovizia di
                                                                                                             particolari. Sono le ultime pagine del libro, già
                           1    Il suo atto di nascita riporta «Jean-Henri                                   molto innovativo nella descrizione degli orrori
                           Dunant», nome che non userà quasi mai, tran-                                      della guerra, a fare di Un ricordo di Solferino
                           ne che sul suo testamento. Le firme che utilizza                                  la mitica opera costitutiva del movimento
                           di più sono “Henri” o “H”. Per il suo libro “fe-                                  umanitario. Stampato a spese dell’autore
                           ticcio”, Un ricordo di Solferino, scrive “J. Henry                                dall’editore e tipografo Jules-Guillaume Fick,
                           Dunant”, ma raramente firma così. A volte                                         Un ricordo di Solferino riscuote successo in
                           anglicizza il proprio nome in “Henry”. Questa                                     tutta Europa.
                           disomogeneità lascia un po’ incerti e complica                                    Il 9 febbraio 1863, sotto la guida del suo pre-
                           le cose, specie quando nella medesima pub-                                        sidente Gustave Moynier, la Société genevoise
                           blicazione ci si trova di fronte a due grafie                                     d’utilité publique (Società ginevrina di pub-
                           diverse... Ma poiché le Società nazionali della                                   blica utilità) forma una commissione che si
                           Croce Rossa hanno scelto “Henry”, anche noi ci                                    costituirà poi, fin dalla sua prima seduta,
                           atteniamo a questa variante – malgrado fosse                                      come Comité international de secours aux
                           quella meno usata dal diretto interessato!                                        blessés (Comitato internazionale di soccorso

                                                                                                        VI
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee - HENRY DUNANT - BPS Suisse
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee
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                           ai feriti): a comporlo sono il generale Guil-                                     Nonostante tutto, per dieci anni, cerca di ripa-
                           laume-Henri Dufour in veste di presidente,                                        gare i suoi debiti e di riconquistare la sua po-
                           i medici Louis Appia e Théodore Maunoir, il                                       sizione sulla scena internazionale. Si rifugia a
                           giurista Gustave Moynier e Henry Dunant in                                        Parigi, dove il suo prestigio è rimasto intatto,
                           qualità di segretario. Questo “Comitato dei                                       e collabora con i promotori di una Biblioteca
                           cinque” si mette subito alacremente al lavoro,                                    internazionale universale che intende riunire
                           svolgendo un’intensa attività di promozione                                       i capolavori delle letterature del mondo per
                           attraverso articoli sulla stampa, raccogliendo                                    renderli accessibili a tutta la popolazione.
                           un’ampia documentazione su iniziative prece-                                      Benché approvato dal Ministero dell’istru-
                           denti in materia di organizzazioni di soccorso                                    zione pubblica, questo progetto precursore
                           e accordi tra belligeranti a favore dei feriti e,                                 dell’UNESCO non vedrà però mai la luce,
                           soprattutto, puntando su un congresso inter-                                      travolto dalla caduta del Secondo Impero. Du-
                           nazionale di beneficenza previsto a settembre                                     rante la guerra franco-tedesca del 1870-1871,
                           a Berlino per far conoscere il suo progetto di                                    Dunant immagina la commercializzazione di
                           costituzione di Società di soccorso ai milita-                                    un bendaggio emostatico, senza successo.
                           ri feriti nelle campagne belliche. Purtroppo,                                     A parte qualche sprazzo di luce, insomma,
                           questo onorevole consesso non avrà luogo.                                         dal 1867 in poi Henry Dunant attraversa un
                           I cinque cofondatori del Movimento umani-                                         periodo buio. Fino al 1892, quando si stabili-
                           tario – a questo punto va sottolineato – sono                                     sce definitivamente a Heiden, nell’Appenzello
                           personalità forti, animate da convinzioni in-                                     Esterno. Vive da pensionante nel locale ospe-
                           time, a volte inebriate da una notorietà este-                                    dale distrettuale, dove dà prova di notevoli
                           sa a livello continentale, obbedienti a nobili                                    capacità di resilienza. Innanzitutto ripristina i
                           ma spesso incompatibili ambizioni. Certo, la                                      legami con diverse società della Croce Rossa.
                           firma della Convenzione di Ginevra per il mi-                                     Allo stesso tempo, immagina una Croce Verde
                           glioramento della sorte dei feriti nelle campa-                                   che protegga le donne e i bambini come fa la
                           gne militari, il 22 agosto 1864, segna la con-                                    Croce Rossa con i militari feriti. Ma ben presto
                           clusione di 22 mesi di impegno massacrante,                                       perviene alla conclusione che la lotta decisiva
                           premiato con un glorioso successo. Ma se                                          si gioca contro il militarismo, l’imperialismo
                           questo è gratificante per il «vincitore» (in-                                     e la corsa agli armamenti. Convinto delle vir-
                           ternamente Gustave Moynier diventa il                                             tù dell’arbitrato internazionale, diventa così
                           presidente iconico del Comitato internazio-                                       un appassionato sostenitore del pacifismo,
                           nale), non è così né per il precursore (Louis                                     tra l’altro al fianco della scrittrice austriaca
                           Appia è il primo ad aver messo in evidenza                                        Bertha von Suttner. Grazie alle reti di sim-
                           la sorte dei militari feriti) né per il fondatore                                 patizzanti che riesce a tessere, ottiene final-
                           (Henry Dunant, con Un ricordo di Solferino                                        mente la consacrazione tanto desiderata: il
                           e la sua convinzione che bisogna puntare                                          primo Premio Nobel per la pace della storia,
                           tutto sulla neutralizzazione del personale                                        che viene conferito il 10 dicembre 1901 a lui e
                           sanitario). E così, d’ora in poi, il primo si                                     al pacifista Frédéric Passy. Muore a Heiden il
                           impegnerà piuttosto nella medicina sociale                                        30 ottobre 1910.
                           e nell’approccio «urgentista» del «gesto che
                           salva»; il secondo, invece, cercherà di salva-                                    *Roger Durand
                           re i propri affari finanziari e il proprio status                                 Storico dell’umanitarismo e della pace
                           sociale, salvo poi fallire e trovare una nuova                                    Presidente della Società “Henry Dunant”
                           vocazione, anch’essa planetaria. In effetti,
                           durante i cinque anni successivi, Dunant fa
                           di tutto per mantenere l’incredibile livello di
                           celebrità raggiunto grazie alla Croce Rossa
                           internazionale. Ma è tutto inutile.
                           I suoi affari in Algeria finiscono in un disa-
                           stro: nel 1867, va in fallimento e deve fuggire
                           da Ginevra. Perde così il suo onore, il suo
                           patrimonio, i suoi amici, il suo posto nella
                           Croce Rossa internazionale. E probabilmen-
                           te anche l’autostima.

                                                                                                        VII
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee - HENRY DUNANT - BPS Suisse
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee - HENRY DUNANT - BPS Suisse
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee
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                                «Il turista di Solferino»:
        neutralità e volontariato come principio di un impegno internazionale

                                                                                             di Gilles Pécout*

A sinistra:
Interno della torre di San Martino della Battaglia
dedicata a Vittorio Emanuele II e affrescata con
scene della battaglia di Solferino.

In questa pagina:
Etichetta riportata sul manoscritto di Henry Dunant
conservato nella sala Lullin della Biblioteca pubblica
di Ginevra.
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee - HENRY DUNANT - BPS Suisse
Henry Dunant
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                           Agli occhi dei testimoni della grande bat-                                        Notice sur la Régence de Tunis 3 , densa e
                           taglia di Solferino che il 24 giugno 1859,                                        ben informata monografia del 1858 che
                           in pieno Risorgimento, oppone gli allea-                                          gli vale una certa notorietà nei circoli
                           ti francesi dei piemontesi agli Austriaci,                                        geografici e negli ambienti accademici ed
                           Henry Dunant passa inosservato. Il cit-                                           economici coloniali, Dunant con il Ricordo
                           tadino ginevrino, che più volte si definisce                                      cambia genere letterario passando a quel-
                           «semplice torista, interamente estraneo a                                         lo della testimonianza edificante.
                           questa grande lotta» 1, non compare in nes-                                       Il risultato immediato è un’opera al tem-
                           suno dei tanti racconti a caldo sullo scon-                                       po stesso vivace e commovente che dà
                           tro, né dei suoi protagonisti né dei primi                                        inizio al grande progetto umanitario della
                           osservatori dei giorni successivi.                                                Croce Rossa.
                           Eppure quest’imprenditore, che solo nell’a-
                           prile del 1859 aveva acquisito la cittadinan-                                     Una battaglia
                           za francese sperando di trarne vantaggio                                          Tutto ha inizio durante la Seconda guer-
                           per i suoi affari, è proprio lì, a Solferino: è                                   ra d’indipendenza italiana. Il piccolo ma
                           venuto in Lombardia per cercare di incon-                                         potente Stato del Piemonte-Sardegna,
                           trare l’imperatore dei Francesi, Napoleone                                        sotto il regno di re Vittorio Emanuele II
                           III, da cui vorrebbe ottenere una conces-                                         di Savoia, è governato dal liberale mode-
                           sione per ingrandire la sua azienda, la                                           rato Cavour il cui obiettivo è di realizzare
                           Société financière et industrielle des moulins                                    l’unità territoriale dell’Italia a partire da
                           de Mons-Djémila, situata nella regione di                                         Torino. A tal fine è necessario che l’Italia
                           Costantina, nell’Algeria francese. Ma a
                           Solferino il suo destino cessa ben presto di
                           essere quello di un uomo d’affari.

                           Un libro
                           La pubblicazione a Ginevra, nel novem-
                           bre del 1862, di un libriccino intitolato Un
Telemaco Signorini,        ricordo di Solferino ha l’effetto di un tuono.
L’artiglieria toscana a
Montechiaro salutata
                           Dapprima destinato a una cerchia ri-
dai Francesi feriti a      stretta di amici, il testo viene venduto
Solferino, 1859,
matita nera su carta.
                           e ristampato tre volte in francese in un
Collezione privata.        anno, prima di essere tradotto in tedesco,
A destra:
                           inglese, olandese e «benanco nell’idioma
La morte del               svedese, nello spagnuolo e nell’arabo»,
colonnello de
Malleville durante la
                           come ricorda il traduttore italiano quan-
battaglia di Solferino.    do finalmente, nel novembre del 1863, vie-
Illustrazione tratta
da “Le Petit Journal”,
                           ne pubblicato anche nella lingua degli abi-
Parigi, 1891.              tanti di Solferino2 . Già autore del volume

                                                                                                         X
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee
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                           sia indipendente e sovrana e che quindi gli                                       L’altra lotta per l’Umanità
                           Austriaci lascino la Lombardia e il Veneto,                                       Nel 1864 vengono pubblicati a Ginevra due
                           annessi e governati da Vienna. È questa la                                        libri importanti, veri e propri epiloghi del
                           posta in gioco della guerra che inizia nell’a-                                    Ricordo di Solferino, entrambi legati alla
                           prile del 1859 e che, nonostante l’armistizio                                     conferenza che ha dato i natali alla Croce
                           di Villafranca – concluso anche e proprio a                                       Rossa: un grosso volume che rende conto
                           causa delle reazioni provocate dalla «car-                                        dell’operato del Comitato internaziona-
                           neficina di Solferino» –, sfocerà nella ces-                                      le della Croce Rossa (organizzatore della
                           sione della Lombardia al Piemonte e nella                                         conferenza) e un opuscolo di Dunant che
                           proclamazione del Regno d’Italia nel marzo                                        riassume il lavoro svolto nell’ambito del-
                           del 1861, mentre il Veneto verrà annesso                                          la stessa5. Cinque anni dopo il disastro di
                           all’Italia unificata soltanto nel 1866.                                           Solferino si è dunque riusciti, grazie a
                                                                                                             Dunant, a trovare una soluzione duratura
                           Dunant inizia il suo racconto ricordando                                          per la questione dell’assistenza ai feriti?
                           l’avanzata vittoriosa dei Francesi nella pri-
                           mavera del 1859:                                                                  Senza evocare tutta la storia istituzionale
                                                                                                             della Croce Rossa, possiamo però ricor-
                                  «La sanguinosa vittoria di Magenta                                         darne le tappe iniziali, nelle quali Dunant
                                  aveva aperto all’armata francese la                                        svolge un ruolo preminente. In primo luo-
                                  città di Milano e portato l’entusiasmo                                     go, la tappa ginevrina con la presentazione
                                  degli Italiani al suo più alto parossismo;                                 delle idee scaturite da Solferino alla Socie-
                                  Pavia, Lodi, Cremona avevano veduto                                        tà ginevrina di pubblica utilità presieduta
                                  apparire dei liberatori ed accoglievanli                                   da Gustave Moynier e il primo progetto di
                                  con trasporto»4 .                                                          creazione di un corpo di infermieri volon-
                                                                                                             tari presentato nel febbraio del 1863 dal
                           Dal 14 maggio, Napoleone III in persona                                           Comitato dei cinque composto dagli stessi
                           prende il comando delle truppe alleate, imi-                                      Dunant e Moynier oltre ai dottori Maunoir
                           tato un mese dopo dall’imperatore austria-                                        e Appia e al generale Dufour. Segue quin-
                           co Francesco Giuseppe. Dunant sa perfet-                                          di la seconda tappa: quella internazionale,
                           tamente che l’imperatore dei Francesi è sul                                       in forma privata e associativa. Si deci-
                           posto, così come il maresciallo Mac Mahon                                         de di portare il citato progetto all’ordine
                           che ha conosciuto in Algeria e che andrà a                                        del giorno di un congresso di beneficenza
                           salutare il 28 giugno a Cavriana.                                                 previsto a Berlino nel settembre del 1863;
                           L’autore dedica una parte del suo libro al                                        sennonché, non avendo potuto esprimersi
                           racconto di una giornata di battaglia: 12-15                                      a Berlino, il Comitato dei cinque convoca
                           ore di duro combattimento il 24 giugno, che                                       una conferenza internazionale a Ginevra
                           non ha vissuto direttamente. Le sue pagi-                                         nell’ottobre del 1863 che, alla presenza di
                           ne fanno quindi capo sia alle testimonianze                                       poco meno di una quarantina di rappresen-
                           orali dei combattenti e della popolazione ci-                                     tanti di associazioni e governi, ufficializza
                           vile nei giorni successivi, sia alla lettura dei                                  l’istituzione di Comitati di soccorso ai feri-
                           primi resoconti della battaglia pubblicati.                                       ti. L’istituzionalizzazione del Comitato e la
                                                                                                             definizione precisa delle sue mansioni e
                           Il bilancio umano è pesante: al termine                                           competenze avverranno infine nel 1864.
                           dei combattimenti rimangono sul campo                                             A questo punto, viene istituito un Comitato
                           oltre 40'000 soldati tra morti e feriti di                                        internazionale con Dufour in veste di presi-
                           entrambe le parti, il che fa di Solferino il                                      dente onorario e Dunant quale segretario.
                           più terribile scontro europeo dopo quello                                         Spetta a quest’ultimo il compito di far fir-
                           di Lipsia nel 1813. Il paragone è emblema-                                        mare, nell’agosto del 1864, la Convenzione
                           tico perché pone allo stesso livello di or-                                       di Ginevra che ufficializza la nascita delle
                           rore due battaglie considerate come due                                           prime Società nazionali della Croce Ros-
                           vittorie dei popoli e delle nazioni, segno                                        sa in Belgio, Francia, Danimarca, Spagna,
                           che bisogna sempre guardare al lato uma-                                          Oldenburg, Prussia e Württemberg a cui
                           no di una guerra, anche se può risultare                                          si affiancano ben presto quelle dell’Italia,
                           legittima sul piano politico.                                                     della Sassonia e della Svezia. Nello stesso

                                                                                                        XI
Henry Dunant
.....................................................................................................................................................................................................................
                           anno un nuovo conflitto europeo, la guer-                                         alcuni Stati di circoscrivere gli eventi belli-
                           ra “dei Ducati”, oppone la Prussia e l’Au-                                        ci e di preservare gli interessi della pace. In
                           stria alla Danimarca per il possesso dello                                        questo senso, se durante la Seconda guerra
                           Schleswig, mentre già si stagliano all’oriz-                                      d’indipendenza italiana si rispetta la neu-
                           zonte le guerre austro-prussiana e austro-                                        tralità della Svizzera, ci si può aspettare
                           italiana del 1866 – le prime prove del fuoco                                      che anche i mercenari svizzeri arruolati
                           per la Convenzione di Ginevra.                                                    nell’esercito pontificio in Umbria cessino di
                                                                                                             combattere.
                           Nel frattempo, un contesto intellettuale,                                         Per Dunant, i tempi sono maturi per pas-
                           sociale e politico favorevole ha portato Du-                                      sare dalla neutralità degli Stati alla neutra-
                           nant a focalizzarsi sui due concetti chiave                                       lizzazione dei combattenti. Propone infatti
                           di volontariato e neutralità.                                                     la neutralizzazione, in tempo di guerra, non
                           Facendo appello a volontari per il soccor-                                        solo dei feriti, ma anche del personale in-
                           so ai feriti si può certo rimediare alla ca-                                      fermieristico e medico che li cura. E non è
                           renza di personale ospedaliero e infermie-                                        l’unico a proporla. Contemporaneamente, e
                           ristico in tempo di guerra. Ma non solo.                                          senza che Dunant abbia avuto alcun contat-
                           Ricorrere al volontariato significa anche                                         to diretto con lui, un chirurgo napoletano
                           sottolineare che il XIX secolo progressista                                       ben introdotto in Francia persegue lo stes-
                           è il secolo dei volontari. Come i volontari                                       so obiettivo: il dottor Ferdinando Palascia-
                           politici che diventano volontari armati ir-                                       no, vicepresidente del congresso medico di
                           regolari o arruolati negli eserciti regolari                                      Lione, nell’agosto del 1861 pubblica nella
                           per difendere la propria patria. O come i                                         “Gazette médicale de Lyon” uno studio sul-
                           volontari sociali, legati alle Società di mu-                                     la neutralità dei feriti in tempo di guerra,
                           tuo soccorso nate con la Primavera dei                                            che completa con la rivendicazione di una
                           popoli del 1848 o ad associazioni religiose                                       neutralizzazione temporanea del personale
                           o confessionali, specie protestanti, espres-                                      sanitario6.
                           sione del movimento evangelico a cui ap-
                           partiene Dunant. Non c’è comunque da
                           stupirsi che l’idea di affiancare infermieri
                           volontari ai servizi medico-sanitari milita-
                           ri abbia potuto inizialmente turbare certe
                           autorità militari e politiche che temono
                           l’incompetenza, ma anche la concorrenza
                           con l’amministrazione per l’assegnazione
                           degli incarichi e persino lo spirito sovver-
                           sivo talvolta legato al volontariato. E la
                           questione si complica ulteriormente quan-
                           do si suppone che questi volontari siano...
                           neutrali.

                           La questione della neutralità è al centro di
                           una riflessione politica e giuridica inter-
                           nazionale che non poteva non influenzare
                           anche Henry Dunant. Per il giurista e po-
                           litico zurighese Johann Caspar Bluntschli
                           che – usando una formula tra le più strin-
                           genti – parla di una delle conquiste più
                           utili del diritto internazionale moderno,
I fondatori della
                           la neutralità è definita come il fatto di non
Croce Rossa                partecipare alla guerra iniziata tra terzi e
internazionale
e il Comitato
                           di mantenere la pace nel proprio territo-
internazionale della       rio. L’idea è chiara e sarà completata nel
Croce Rossa in un
manifesto d’epoca.
                           corso degli anni Sessanta dell’Ottocento: in
Ginevra, 1914.             tempo di guerra la neutralità consente ad

                                                                                                       XII
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee
.....................................................................................................................................................................................................................
Esumazione delle           Nonostante le divergenze all’interno del
ossa dei soldati
morti sul campo della
                           Comitato, Dunant riesce a imporre nel 1864
battaglia di Solferino,    non solo la neutralità delle ambulanze e del
a fianco della
chiesa di San
                           personale sanitario in tempo di guerra, ma
Pietro in Vincoli.         anche quella dei civili che assistono i feriti
Illustrazione tratta
da “L’Illustration,
                           (articolo 5 della Convenzione di Ginevra).
Journal Universel”,        Si spingerà poi anche oltre, proponendo
2 aprile 1870.
Biblioteca
                           alcuni anni dopo la neutralizzazione dei
Ambrosiana, Milano.        prigionieri di guerra validi, facendo leva
                           in particolare sul ruolo in questo senso po-
                           sitivo del Comitato austriaco della Croce
                           Rossa presieduto dal principe Colloredo-
                           Mansfeld durante la guerra del 1866. In
                           effetti, si poneva un problema: i feriti sono
                           considerati neutrali, ma i prigionieri sani?                                      Note
                           Ebbene, spetta ormai ai Comitati della Cro-                                       1   Henry Dunant, Un Souvenir de Solférino,
                           ce Rossa il compito non solo di «assicura-                                        Genève, 1862, réédition Genève, CICR, 1990, p. 5.
                           re che si provveda a tutte le necessità dei                                       Cit. dalla traduzione italiana: Enrico Dunant,
                           prigionieri in cattività [fino al] loro rimpa-                                    Un ricordo di Solferino. Con un’Appendice sulla
                           trio», ma anche di far sì che il prigioniero                                      formazione permanente di Istituzioni internazio-
                           abbia una buona opinione del Paese in cui                                         nali pel servizio sanitario degli eserciti in tempo di
                           è detenuto «ispirandogli una reale simpatia                                       guerra, versione italiana di Luigi Zanetti, Milano,
                           per il popolo che ha combattuto»7.                                                Tipografia Guglielmini, 1863, edita sotto forma
                           Dall’assistenza ai feriti come intervento                                         di e-book su www.liberliber.it, p. 13.
                           umanitario alla simpatia e all’amicizia tra                                       2   Enrico Dunant, Un ricordo di Solferino...,
                           i popoli come armi di prevenzione: ecco il                                        op. cit.
                           cammino percorso dal 1859 da colui che è                                          3   Henry Dunant, Notice sur la Régence de Tunis,
                           stato molto più di un «semplice torista» a                                        Fick, Genève, 1858.
                           Solferino. Un percorso che, dopo non poche                                        4   Enrico Dunant, Un ricordo di Solferino...,
                           difficoltà e divergenze con gli altri promo-                                      op. cit., p. 10.
                           tori della Croce Rossa, culminerà oltre qua-                                      5   Secours aux blessés. Communication du co-
                           rant’anni più tardi con il conferimento del                                       mité international faisant suite au compte rendu
                           primo Premio Nobel per la pace nel 1901.                                          de la Conférence internationale de Genève, Fick,
                                                                                                             Genève, 1864 (218 pagine), e Henry Dunant, La
                           *Gilles Pécout                                                                    charité sur les champs de bataille, suites du Souve-
                           Ambasciatore di Francia in Austria.                                               nir de Solférino et résultats de la conférence inter-
                           Storico, professore ordinario di Storia                                           nationale de Genève, Société d’utilité publique,
                           contemporanea all’Ecole normale                                                   Genève, 1864 (34 pagine).
                           supérieure (Scuola normale superiore)                                             6   Ferdinando Palasciano, De la neutralisation
                           di Parigi e titolare della cattedra di Storia                                     des blessés en temps de guerre et de ses conséquences
                           dell’Europa mediterranea nell’Ottocento                                           thérapeutiques, Vingtrinier, Lyon, 1864.
                           (EPHE-Sorbona). È stato professore                                                7   Henry Dunant, Les Prisonniers de guerre. Rap-
                           associato all’Università di Ginevra                                               port présenté aux conférences internationales des
                           negli anni 2003-2004 e 2008.                                                      Sociétés de secours aux blessés militaires des armées
                                                                                                             de terre et de mer, Dupont, Paris, 1867, p .12, trad.
                                                                                                             it.: cb service.

                                                                                                       XIII
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee
.....................................................................................................................................................................................................................

                                                Il cammino verso l’umanitarismo globale:
                                                           la tappa algerina

                                                                                            di Roger Durand*

A sinistra:
Frontespizio di
Notice sur la Régence de Tunis,
J.G. Fick, Genève, 1858.

In questa pagina:
Arco di trionfo romano a Djémila,
Algeria, incisione tratta da “L’album,
giornale letterario e di belle arti”,
20 maggio 1843, anno decimo.
Biblioteca Ambrosiana, Milano.
Henry Dunant
.....................................................................................................................................................................................................................
                           Per comprendere bene il periodo di vita                                           a punto di perforatrici ad aria compressa
                           imprenditoriale di Henry Dunant, è impor-                                         che facilitano lo scavo di gallerie.
                           tante situarlo nel suo contesto familiare e                                       Nulla di più naturale, dunque, per Henry
                           religioso.                                                                        che seguire le orme della sua stirpe negli
                           Suo padre Jean-Jacques (1789-1875), com-                                          affari e nel commercio. A partire dal 1848,
                           merciante, dedica la sua vita agli affari,                                        probabilmente, svolge un apprendistato
                           soprattutto a Marsiglia, dove risiederà per                                       presso la banca dei signori Lullin e Sautter
                           vent’anni, ma anche a Parigi, a Londra, alla                                      de Beauregard, principali azionisti della
                           Martinica e ovunque lo portino i suoi tanti                                       Compagnie genevoise des colonies suisses de
                           viaggi per comprare di tutto e di più: gra-                                       Sétif (Compagnia ginevrina delle colonie
                           no, stoccafisso, mandorle, arance, olio d’o-                                      svizzere a Sétif). Impiegato già esperto, nel
                           liva, zafferano e via dicendo. Un giramondo                                       1853 (ha 25 anni), viene inviato nell’Algeria
                           che però a un certo punto sarà richiamato                                         nordorientale per sostituire un contabile.
                           a Ginevra dalle sorelle affinché crei una                                         Si imbarca a Marsiglia per Philippeville
                           famiglia per assicurare la continuità del                                         (oggi Skikda) il 1° settembre e farà ritor-
                           proprio cognome. Tuttavia, preso com’è                                            no a Ginevra il 28 ottobre. Durante la sua
                           dal suo lavoro, sarà quasi del tutto assente                                      permanenza effettua pagamenti urgenti,
                           sia come marito sia come padre, riuscendo                                         ordina la legna da ardere in previsione
                           però a “costruire” un ragguardevole patri-                                        dell’inverno (in questa zona di altipiani nel
                           monio, che si scoprirà alla sua morte nel                                         Nordest algerino può infatti anche nevica-
                           1875. Partiamo da questo sorprendente                                             re), fa costruire orti e giardini per i coloni
                           fatto per mettere in evidenza due cause                                           appena arrivati dal continente. Alla fine, i
                           dell’impegno economico del futuro filan-                                          suoi principali sono soddisfatti del lavoro
                           tropo. Innanzitutto, Jean-Jacques sembra                                          svolto sul campo in questi due mesi e gli
                           essere più incline ad accumulare ricchezze                                        concedono anche una gratifica.
                           di nascosto che a fornire mezzi di sussi-                                         Al suo ritorno in Svizzera, Henry si di-
                           stenza dignitosi ai suoi cari, come dimo-                                         stingue in un ruolo ancora più consono
                           strano le lamentele della moglie che accusa                                       alle sue qualità. La Compagnie genevoise
                           la mancanza di denaro per la casa e i figli.                                      ha ottenuto in concessione un terreno di
                           Segnato da queste sofferenze della madre,                                         20'000 ettari, a condizione di realizzarvi
                           il figlio maggiore cerca di affermarsi nella                                      insediamenti con abitanti europei. Tutta-
                           vita per poterle alleviare, salvo però sen-                                       via, il reclutamento di nuovi volontari in-
                           tirsi (troppo) presto ingabbiato nel ruolo di                                     contra serie difficoltà. Al brillante segre-
                           capofamiglia (e perpetuatore del nome) a                                          tario internazionale dell’Union chrétienne
                           seguito dell’inadempienza paterna. Di qui                                         de jeunes gens de Genève viene così affidato
                           la sua fame di successo.                                                          il compito di setacciare le campagne gi-
                           Continuando a parlare delle influenze eser-                                       nevrine e vodesi alla ricerca di contadini
                           citate sul giovane Henry da varie perso-                                          capaci e disposti a trasferirsi in Algeria,
                           nalità della famiglia, rammentiamo che il                                         anche per – diciamolo pure – “liberare” al-
                           nonno, Bernard Dunant (1746-1822), ha co-                                         cuni comuni dai loro poveri…
                           nosciuto il carcere: era infatti stato rinchiu-                                   Ricordiamo a questo punto che Dunant,
                           so per debiti nella prigione del vescovado,                                       devoto discepolo del Risveglio, ha appena
                           dove il giovane Jean-Jacques e suo fratel-                                        fondato a Ginevra l’Unione cristiana dei
                           lo David (1784-1872) andavano a trovarlo;                                         giovani tra i cui scopi principali spicca la
                           nella famiglia si conservava certamente il                                        missione, ad esempio la diffusione del Cri-
                           crudele ricordo di quell’onta. Ricordiamo                                         stianesimo riformato. L’impegno coloniale
                           inoltre che lo zio paterno di Henry, David                                        di Henry Dunant è dunque anche motivato
                           Dunant, è anch’egli un imprenditore sfortu-                                       da scopi evangelici che alimentano ulte-
                           nato, in quanto fallirà come libraio-editore.                                     riormente lo zelo del nostro missionario
                           Concludiamo su una nota più confortante                                           laico.
                           con lo zio materno Jean-Daniel Colladon                                           Anche durante il suo secondo soggiorno in
                           (1802-1893), fisico di fama europea sia nel-                                      Algeria, da giugno a metà settembre 1854,
                           la ricerca scientifica sia nelle applicazioni                                     Dunant gode della stima incondizionata
                           industriali. È noto soprattutto per la messa                                      dei suoi datori di lavoro.

                                                                                                       XVI
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee
.....................................................................................................................................................................................................................
                           Il solerte impiegato, tuttavia, decide di pun-                                    potente, è però necessaria una grande quan-
                           tare sulla propria indipendenza, dopo aver                                        tità di grano. Ecco perché Dunant richiede
                           negoziato un accordo con i suoi principali:                                       un’ulteriore concessione di 200 ettari di ter-
                           assumerà determinati incarichi fino al mo-                                        reni seminativi. Ma l’amministrazione impe-
                           mento in cui sarà nominato il suo sostituto;                                      riale rifiuta.
                           in cambio, gli vengono rimborsate le spese                                        Per dare più peso alla sua iniziativa, Dunant
                           di viaggio. Da quest’estate del 1854, Dunant                                      crea così la Société anonyme des Moulins de
                           vola quindi con le proprie ali.                                                   Mons-Jémila, autorizzata dal Consiglio di
                           Sfruttando la propria libertà d’azione, inizia                                    Stato di Ginevra l’8 gennaio 1858. Per raf-
                           a conoscere meglio la civiltà arabo-musul-                                        forzare la sua posizione, porta il capitale
                           mana, cercando al contempo di evangelizza-                                        della società a un milione di franchi, una
                           re la popolazione locale. Soprattutto, viaggia                                    somma considerevole per l’epoca. Si assi-
                           per la regione alla ricerca di un luogo in cui                                    cura referenze e raccomandazioni di peso,
                           fondare una propria impresa coloniale.                                            tra cui quella del generale Guillaume-Henri
                           Il 1° marzo 1855 riparte per l’Algeria, questa                                    Dufour, comandante in capo dell’esercito
                           volta accompagnato dal fratello Daniel. Ben                                       svizzero durante la guerra del Sonderbund
                           presto ottiene una prima concessione: sette                                       nel 1847 e mentore dell’imperatore Napole-
                           ettari e settanta acri di terreno con tanto                                       one III. Fa stampare un memorandum sulla
                           di cascata nell’uadi Deheb, nei pressi delle                                      Société financière et industrielle des Moulins
                           rovine romane di Mons, a 17 km da Djémila.                                        de Mons-Djémila en Algérie. Ma malgrado
                           L’appezzamento non è lontano da Sétif, nei                                        tutto ciò, l’amministrazione imperiale non
                           cui dintorni i Romani coltivavano vasti cam-                                      ci sente. Il discepolo del Risveglio decide
                           pi di grano. Fin dall’inizio persegue obiettivi                                   così di sottoporre il suo progetto a Napo-
                           ambiziosi: intende costruire un grande mu-                                        leone III in persona. Come sappiamo, nel
                           lino idraulico per macinare il grano, in pie-                                     giugno del 1859 questo colloquio non avrà
                           tra da taglio, con pianali in legno massiccio                                     luogo perché l’imperatore è in guerra in
                           che deve far venire da fuori, proprio come                                        Italia, e la battaglia di Solferino e l’espe-
                           il meccanismo capace di azionare quattro                                          rienza nella Chiesa Maggiore di Castiglio-
                           paia di mole che ordina in Inghilterra; all’in-                                   ne delle Stiviere trasformeranno l’uomo
                           vestimento in questa struttura industriale si                                     d’affari in apostolo della carità, militante
                           aggiunge la costruzione di una strada. Per                                        instancabile al servizio dei soldati feriti in
                           rendere redditizio un mulino per farine così                                      combattimento.

Antica carta
geografica
dell’Algeria e dei
dintorni di Algeri,
pubblicata da
Gustave Barba.
Parigi, 1852.

                                                                                                      XVII
Henry Dunant
.....................................................................................................................................................................................................................
Napoleone III
salutato sulla Place
du Gouvernement
ad Algeri l’8 maggio
1865.
Illustrazione
tratta da
“L’Illustration,
Journal Universel”,
13 maggio 1865.
Biblioteca
Ambrosiana, Milano.

                           Il suo impegno incondizionato per questa                                          Un espediente insensato causerà la sua ro-
                           nuova causa spiega probabilmente perché                                           vina: messo alle strette, acquista una cava
                           la Société anonyme des Moulins de Mons-                                           di marmo a Felfela (provincia di Tlemcen)
                           Djémila non raggiungerà mai la soglia di                                          senza valutare prima i costi per il suo sfrut-
                           redditività. Ma non solo: le cose peggiora-                                       tamento. Nel 1866, tenta un’ultima giocata in
                           no ulteriormente perché il suo presidente                                         questo poker vendendola al Crédit Genevois,
                           si avventura in progetti promettenti, ma                                          istituto bancario dalla politica altamente
                           non immediatamente redditizi, come lo                                             speculativa, di cui è diventato amministra-
                           sfruttamento, assai costoso, di querce da                                         tore. Riceve un anticipo di 200'000 franchi
                           sughero o di miniere di piombo argen-                                             che usa immediatamente per estinguere il
                           tifero. La cronica mancanza di liquidità                                          suo debito con il Crédit Lyonnais. Ma pro-
                           paralizza gli investimenti, ragion per cui                                        mette ai suoi nuovi soci di rivendere la cava
                           Dunant si impegna in operazioni peri-                                             a un investitore francese, con un buon mar-
                           colose per poter distribuire i dividendi                                          gine. Purtroppo, quest’ultimo esiste solo
                           promessi ai suoi azionisti, ricorrendo a                                          sulla carta… del documento informativo in
                           palliativi “mortali” quali l’attingere al ca-                                     cui Dunant presenta come reale una socie-
                           pitale societario già abbondantemente                                             tà immaginaria. Ed è il definitivo patatrac.
                           rosicchiato, la sopravvalutazione degli                                           Il 25 febbraio 1867, il Crédit Genevois va in
                           attivi di bilancio e persino la creazione di                                      fallimento e i liquidatori scoprono ben pre-
                           nuove imprese e finanche la speculazione                                          sto la frode. Nella speranza di evitare l’on-
                           sui prezzi del grano o del bestiame. Ispi-                                        ta di un processo, la famiglia Dunant cede
                           randosi alla sua spedizione a Castiglione                                         tutti i suoi beni in Algeria agli azionisti.
                           delle Stiviere sei anni prima, Dunant ot-                                         Henry è completamente rovinato, suo fra-
                           tiene infine udienza da Napoleone III il                                          tello Daniel perde la maggior parte dei suoi
                           3 maggio 1865 ad Algeri, per chiedere                                             averi. Il relativo accordo bonale conferma
                           il sostegno imperiale alla creazione di una                                       almeno che gli investimenti effettuati da
                           società controllante algerina: senza suc-                                         Dunant sono stati ragionevoli: i finanziatori
                           cesso. Architetta una compagnia algerina                                          accettano infatti di rilevarli con la speranza
                           per procurarsi denaro fresco: senza suc-                                          di renderli redditizi. Ma la mazzata finale
                           cesso. Cerca di far rilevare la sua impresa                                       arriverà il 17 agosto 1868, quando la Cour de
                           da un concorrente affermato: senza suc-                                           justice civile (Corte di giustizia civile, all’e-
                           cesso. Chiede aiuto alle sue molteplici rela-                                     poca l’istanza suprema della giustizia gine-
                           zioni nel mondo bancario: senza successo.                                         vrina) sentenzia che «il signor Dunant, che
                           Nel frattempo ha accumulato un debito                                             ha deliberatamente ingannato i suoi colle-
                           di 300'000 franchi che il Crédit Lyonnais                                         ghi, deve essere ritenuto responsabile di
                           gli ha prestato per la Société anonyme des                                        tutta la perdita causata da questo affare».
                           Moulins de Mons-Djémila.                                                          Di conseguenza, il venditore della cava di

                                                                                                     XVIII
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee
.....................................................................................................................................................................................................................
                           Felfela viene dichiarato responsabile del                                         materiali per argomenti su cui riflettere e
                           fallimento del Crédit Genevois nel suo com-                                       perfino progetti di libri con tanto di titolo
                           plesso e si vede gravato di tutti i risarci-                                      come Un Déluge de Sang (Un diluvio di san-
                           menti che ne derivano, pari alla somma                                            gue) e Pourquoi l’Avenir sanglant (L’avvenire
                           colossale di un milione di franchi. Inoltre                                       sanguinoso) in cui denuncia il militarismo,
                           subisce l’infamia di apparire come l’unica                                        l’imperialismo, la corsa sfrenata delle gran-
                           persona coinvolta nella faccenda ad aver                                          di potenze verso il cataclisma.
                           mentito. La sentenza è inappellabile. Viene                                       Lui, l’ex presidente della Société anonyme
                           pubblicata in prima pagina nel “Journal de                                        des Moulins de Mons-Djémila, si rende con-
                           Genève” e riprodotta nel “Journal des tri-                                        to dei misfatti compiuti dall’imperialismo
                           bunaux vaudois”, all’epoca entrambe pub-                                          dell’emisfero settentrionale (gli Stati Uniti
                           blicazioni di alto prestigio, diffuse e seguite                                   e la Russia zarista non hanno nulla da “in-
                           in tutti gli ambienti economici e non solo.                                       vidiare”, sotto questo aspetto, alle nazioni
                           Prima conseguenza: già nella primavera del                                        colonizzatrici europee).
                           1867, il fallito si rifugia a Parigi, dove il suo                                 Quanta strada ha fatto e quale evoluzione
                           buon nome e l’onore sono ancora intatti e                                         ha compiuto il colono spinto dalla missio-
                           dove si adopererà, invano, per raccogliere il                                     ne dell’evangelizzazione e dal desiderio di
                           denaro necessario a cancellare l’onta subita.                                     ottenere una concessione di terreni a sca-
                           Fuggito dalla sua città, il ginevrino non vi                                      pito di tribù berbere o arabe sugli altipiani
                           farà mai più ritorno.                                                             dell’Est algerino! Non è quindi peregrina
                           Seconda conseguenza: la rovina. Dunant,                                           l’idea che il fallimento delle sue ambizioni
                           che prima viveva da gran signore, con due                                         di successo nel mondo materiale, la sua
                           segretarie e un domestico al seguito, cono-                                       «traversata del deserto» durata dieci, anzi
                           sce dapprima la precarietà, poi la povertà.                                       venti lunghi anni, l’aver conosciuto e vissu-
                           Terza conseguenza: l’esclusione dal Comita-                                       to in prima persona la sorte dei diseredati
                           to internazionale della Croce Rossa. Da que-                                      di questa terra l’abbiano portato a lottare
                           sta rottura scaturirà uno spietato antagoni-                                      contro il pauperismo, contro il militarismo
                           smo tra lui e Moynier, sebbene quest’ultimo                                       e per la pace. Sicuramente è dovuta an-
                           agisca in veste di presidente del Comitato e                                      che a questo percorso la statura di grande
                           non a titolo personale. Ognuno dei due spar-                                      umanitarista che Henry Dunant ha acquisi-
                           gerà sale sulle ferite per il resto della vita,                                   to a livello globale. E l’avventura coloniale
                           fino alla morte e anche oltre.                                                    algerina ne è stata una tappa certamente
                           Il 1867 segna dunque una svolta nella vita di                                     dolorosa, ma decisiva.
                           Henry Dunant.
                           A Parigi, poi a Bruxelles, poi a Londra, poi                                      *Roger Durand
                           in Germania, proverà a rifarsi una vita.                                          Storico dell’umanitarismo e della pace
                           Scopre la precarietà e anche la miseria, sia                                      Presidente della Società “Henry Dunant”
                           psichica sia materiale. Fino al 1875 perseve-
                           ra in varie attività e iniziative.
                           Nella dozzina di anni successivi ci sfug-
                           ge. Parlerà sì del sostegno di pochi, anzi
                           pochissimi amici, come i pastori Péta-
                           vel a Neuchâtel e Ernst Rudolf Wagner
                           a Stoccarda, il professore di liceo Rudolf
                           Müller sempre a Stoccarda e l’enigmatica
                           Léonie Kastner tra Parigi e Strasburgo.
                           Ma ci appare allora come un’anima in
                           pena, uno sradicato, un vagabondo che
                           non sappiamo bene come passi il tempo.
                           Qualche indizio, tuttavia, ce l’abbiamo:
                           sono gli innumerevoli quaderni che ci ha
                           lasciato, migliaia di pagine colme di brevi
                           ricordi, appunti di letture, ritagli di stampa,
                           estratti della Bibbia o di trattati teologici,

                                                                                                       XIX
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee
.....................................................................................................................................................................................................................

                                                                  A Heiden, “via terra e mare”

                                                                            di Kaba Rössler e Nadine Schneider*

A sinistra:
Fotografia di un pannello espositivo presente
nella prima sala commemorativa dedicata a
Dunant nel Museo di Heiden. Ritrae Jakob Haug,
promotore del monumento dedicato a Henry
Dunant, che si è occupato personalmente della
sua cura e manutenzione per molti anni.

In questa pagina:
Heiden, 1895 ca.
Henry Dunant
.....................................................................................................................................................................................................................
                           Nell’estate del 1887, Henry Dunant giunge                                         feriti (dal 1875 CICR) e, in fuga dai suoi cre-
                           nell’idilliaca cittadina di Heiden, situata a                                     ditori, lascia Ginevra per sempre.
                           400 metri sopra il Lago di Costanza. Non
                           sa che passerà qui gli ultimi anni della sua                                      Una nota nei suoi quaderni e il passaporto
                           vita. Ma come mai il cosmopolita ginevrino                                        attestano che dal 1867 al 1887 viaggia per
                           si stabilisce in questa amena località clima-                                     mezza Europa, da Parigi a Bruxelles e Lon-
                           tica appenzellese?                                                                dra, passando da Roma e Stoccarda. Avvia
                                                                                                             innumerevoli progetti, trovandosi costante-
                           Vent’anni prima, all’Esposizione Univer-                                          mente di fronte al fallimento, ma anche ri-
                           sale di Parigi del 1867, Henry Dunant, ini-                                       cevendo ripetutamente sostegno finanziario
                           ziatore di quella che oggi è la più grande                                        da varie personalità, spesso femminili.
                           organizzazione umanitaria del mondo,
                           è ricoperto di fama e onore. Proprio in                                           A Stoccarda può contare su alcuni amici fi-
                           quell’anno, però, il suo passato gli presen-                                      dati che lo conoscono e lo ammirano fin da-
                           ta il conto. Da giovane uomo d’affari, negli                                      gli anni della fondazione della Croce Rossa.
                           anni Cinquanta del XIX secolo, ha investi-                                        È gradito ospite del pastore Ernst Rudolf
                           to alcune decine di milioni (valore attuale)                                      Wagner e di sua moglie, che spesso offro-
                           nelle proprie imprese coloniali in Algeria,                                       no gratuitamente alloggio, in un ambiente
                           rimettendoci un patrimonio a seguito di                                           adeguato al proprio rango, alla sua irre-
                           speculazioni non andate a buon fine. Nel                                          quieta anima errante. Qui nel 1877 incontra
                           1867 la sua banca, il Crédit Genevois, deve                                       lo studente Rudolf Müller, suo futuro bio-
                           dichiarare il fallimento. Un anno dopo                                            grafo, fedele amico e sostenitore.
                           Dunant, membro del Consiglio di ammini-                                           Nel 1885, la signora Wagner muore e Du-
                           strazione di questo istituto bancario, viene                                      nant deve lasciare la casa. Due anni dopo,
                           condannato dal tribunale del commercio di                                         su raccomandazione dei suoi amici di Stoc-
                           Ginevra per bancarotta fraudolenta. Anche                                         carda, arriva a Heiden, prendendo dimora
                           la sua famiglia e gli amici che hanno con-                                        nella pensione Paradies.
                           tribuito a finanziare le sue attività vengono
                           coinvolti nello scandalo. Per Dunant, ormai                                       Segnato dalle fatiche della vita e afflitto da
                           prossimo ai quarant’anni, queste rovino-                                          vari acciacchi e dolori, probabilmente rag-
                           se disavventure finanziarie sfociano in un                                        giunge questa località, conosciuta per esse-
                           vero e proprio disastro sociale e personale:                                      re un centro di cure a base di siero del latte,
                           viene espulso dal Comitato internazionale                                         con la panoramica ferrovia Rorschach-Hei-
                           delle Società di soccorso per la cura dei                                         den, un treno a cremagliera a scartamento

L’unica nota
manoscritta di Henry
Dunant che permette
di ripercorrere i suoi
viaggi nel periodo più
buio della sua vita.

Passaporto di Henry
Dunant, rilasciato
dall’Ambasciata
della Confederazione
Svizzera in Italia
l’8 dicembre 1867.

                                                                                                      XXII
Coraggio e perseveranza, la forza delle idee
.....................................................................................................................................................................................................................
                           normale che offre un collegamento diretto
                           dal Lago di Costanza a turisti provenienti da
                           tutto il mondo. A Heiden trova uno stabili-
                           mento termale, un padiglione musicale, un
                           parco termale, un accogliente viale albera-
                           to e un percorso didattico geologico, oltre a
                           una ventina di alberghi e pensioni.

                           Nel 1892, infine, si stabilisce in quella che
                           sarà la sua ultima dimora: l’ospedale di-
                           strettuale della cittadina, dove vive da
                           pensionante. Qui si gode un po’ di pace e
                           tranquillità, riflette sulla sua vita e sulle
                           sue opere e cerca di riscattarsi da delusio-
                           ni e traversie ristabilendo la sua fama di
                           campione umanitario. Intrattiene una fitta
                           corrispondenza con personalità di tutto il
                           mondo, scrive le sue memorie e, in collabo-
                           razione con Rudolf Müller, la storia della
                           nascita del Movimento della Croce Rossa.

                                                                                                             la celebre rivista tedesca “Über Land und
                                                                                                             Meer” (“Via terra e mare”), molto seguita,
                                                                                                             commissiona a Georg Baumberger, redat-
                                                                                                             tore del giornale appenzellese “Appenzel-
                                                                                                             ler Nachrichten”, l’incarico di raccontare
                                                                                                             la storia del ginevrino che molti credono
                                                                                                             ormai morto. Baumberger è accompagnato
                           Quando il suo stato di salute glielo per-                                         dal pioniere della fotografia di San Gallo,
                           mette, riceve visite o incontra personalità                                       Otto Rietmann. L’articolo di Baumberger
                           come il medico e direttore dell’ospedale                                          e il ritratto di Dunant, che spicca al centro
                           Hermann Altherr e sua moglie, l’alberga-                                          della pagina, riportano il grande umanista
                           trice francofona Emma Altherr-Simond,                                             all’attenzione di un pubblico mondiale.
                           oppure l’insegnante Wilhelm Sonderegger
                           e sua moglie Susanna. Dunant coltiva viva-                                        Due anni dopo, riceve un’ospite illustre:
                           ci scambi di opinioni, discute sulle sue idee                                     Marija Fëdorovna, la madre dell’ultimo zar
                           religiose e umanitarie e riceve sostegno da                                       russo, Nicola II, benefattrice dai molteplici
                           varie parti.                                                                      impegni, si presenta a Heiden per annun-
                                                                                                             ciare personalmente che corrisponderà
Henry Dunant
                           Nel 1890 prende atto con soddisfazione                                            una rendita annuale al promotore della
abita nell’ospedale        della fondazione di una sezione della Croce                                       Croce Rossa. Un segno di ammirazione e
distrettuale come
pensionante pagante
                           Rossa a Heiden e offre il suo aiuto redigen-                                      riconoscenza che alleggerirà non poco la
dal 30 aprile 1892         done gli statuti in francese, poi tradotti da                                     precaria situazione finanziaria di Dunant.
fino alla sua morte
il 30 ottobre 1910.
                           Wilhelm Sonderegger, e disegnando anche
Heiden, 1901 ca.           la relativa copertina.                                                            Sempre nel 1897 vede la luce la pubblicazio-
Il 1° agosto 1890
                                                                                                             ne di Rudolf Müller Entstehungsgeschichte
la Società della Croce     Nel 1895 un settimanale zurighese pubbli-                                         des Roten Kreuzes und der Genfer Konvention
Rossa di Heiden
nomina Dunant suo
                           ca una breve notizia sul cofondatore della                                        (Storia della nascita della Croce Rossa e della
presidente onorario.       Croce Rossa che vive a Heiden. Di lì a poco,                                      Convenzione di Ginevra).

                                                                                                     XXIII
Henry Dunant
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