COMUNE DI ANZOLA Mercoledì, 12 ottobre 2016

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COMUNE DI ANZOLA Mercoledì, 12 ottobre 2016
COMUNE DI ANZOLA
 Mercoledì, 12 ottobre 2016
COMUNE DI ANZOLA Mercoledì, 12 ottobre 2016
COMUNE DI ANZOLA
                                                          Mercoledì, 12 ottobre 2016

Comune di Anzola
 12/10/2016 larepubblica.it (Bologna)
 Gli appuntamenti di mercoledì 12 a Bologna e dintorni: la Fiera del...                                                   1
Cronaca
 11/10/2016 Bologna Today
 100 Tritoni crestati liberati alla Bora di Persiceto                                                                     5
 12/10/2016 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 16
 Eventi                                                                                                                   6
 11/10/2016 larepubblica.it (Bologna)
 Gli appuntamenti di martedì 11 a Bologna e dintorni: Marco Pesatori                                                      7
Politica locale
 12/10/2016 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 7                                                         SILVIA BIGNAMI
 Ma la Bologna rossa e cuperliana si schiera per il Sì                                                                    10
 12/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 18
 «Il consiglio comunale latita da oltre due mesi»                                                                         12
Sanità, sociale e servizi per l'infanzia
 12/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 18
 ANZOLA, UNA MANO SUL CUORE                                                                                               13
Sport
 12/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 9
 Cagliari­Atletico Castenaso e Futa­Valsanterno in un gruppo all' insegna...                                              14
 12/10/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 9
 Promozione, Anzolavino e Casalecchio provano ad agganciare il Sanpaimola                                                 15
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                       DAVIDE COLOMBOMARCO ROGARI
 Pensioni, 4 canali per l' Ape social                                                                                     16
 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 6                                                    MASSIMO FRONTERAMAURO SALERNO
 Per la ricostruzione 4,5 miliardi                                                                                        18
 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 18                                                                  MAURO SALERNO
 Comuni, priorità alle opere incompiute                                                                                   20
 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 18                                                                  GIORGIO SANTILLI
 Le opere pubbliche accelerano                                                                                            22
 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 21
 Anci, oggi l' elezione di Decaro presidente                                                                              24
 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 22                                                                    GIANNI TROVATI
 In perdita il 42,5% delle «mini­partecipate»                                                                             25
 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 26
 Allo studio la gestione pubblico­privata                                                                                 27
 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 26                                                                MARCO BELLINAZZO
 Stadi vecchi, 750 milioni di incassi persi                                                                               29
 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 46                                                                  GIACOMO ALBANO
 Leasing, l' utilizzatore paga il bollo                                                                                   31
 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 46                                                                ALESSANDRO LONGO
 Pa digitale, correzioni al «codice»                                                                                      33
 12/10/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 48                                                                PATRIZIA MACIOCCHI
 Impresa fuori gara solo se si prova che l' offerta è concordata                                                          34
 12/10/2016 Italia Oggi Pagina 2                                                                      MARINO LONGONI
 Il federalismo si è rivelato una mangiatoia                                                                              36
 12/10/2016 Italia Oggi Pagina 8                                                                         CESARE MAFFI
 Province morte, subito resuscitate                                                                                       37
 12/10/2016 Italia Oggi Pagina 10                                                                      GAETANO COSTA
 Anche il Pd dice no ai migranti                                                                                          39
 12/10/2016 Italia Oggi Pagina 39                                                                 FRANCESCO CERISANO
 Già mille partecipate a rischio                                                                                          41
 12/10/2016 Italia Oggi Pagina 39
 L' Anci chiede a Madia flessibilità sul personale                                                                        43
COMUNE DI ANZOLA Mercoledì, 12 ottobre 2016
12 ottobre 2016
                                 larepubblica.it (Bologna)
                                                     Comune di Anzola

  Gli appuntamenti di mercoledì 12 a Bologna e
  dintorni: la Fiera del libro
  Dal teatro alla musica, una selezione degli eventi in programma in città per decidere,
  anche all' ultimo minuto, come trascorrere la serata

  Non solo chi legge vive più vite, come diceva
  Umberto Eco, ma anche il libro stesso può
  rifarsi un' esistenza. Quelli che da oggi sono
  esposti sugli scaffali della Fiera del libro di
  Bologna, nell' edizione autunnale aperta fino al
  25 novembre (dalle 9 alle 19,30 tutti i giorni
  compresi i festivi), rinasceranno letti da occhi
  nuovi, riposti su scaffali altrettanto nuovi in
  case lontane anche centinaia di chilometri da
  quel salotto in cui furono sfogliati per la prima
  volta. Non fosse che di mezzo c' è anche il
  commercio con le sue transazioni, questo
  appuntamento ottobrino col libro in piazza XX
  settembre, potrebbe essere paragonato a un
  gigantesco "bookcrossing". Libri che vengono
  scambiati e che sono passati di mano
  innumerevoli volte come l' edizione scolastica
  dei "Promessi sposi" degli anni '50 curata da
  Pietro Nardi, la cui copertina sembra mostrare
  le fatiche di decine di studenti, o i due volumi
  del dizionario d' italiano Petrocchi del 1906
  con la copertina abrasa per aver risolto
  migliaia di dubbi lessicali. I sette espositori
  "storici" presentano un gigantesco emporio
  che va dai classici di editori gloriosi ed estinti
  come Vallecchi o Vallardi, fino ai celeberrimi
  "oscar Mondadori", alla "Piccola biblioteca
  Einaudi", ai "Meridiani" d' antan o agli ormai
  rarissimi volumi della "Sugarco". Libri d' arte, letteratura, saggistica, cataloghi, antiquariato, fumetti,
  volumi per bimbi e per ragazzi, testi in lingua, collezioni di riviste, dischi di vinile (tra cui l' incisione del
  celebre concerto di Woodstock del '69): la varietà dell' offerta è da supermarket. Ma la fiera non può
  essere paragonata al semplice commercio del libro usato anche se la maggior parte dei volumi esposti
  sono remainders o frutto di acquisti da privati. Tutto è passato al setaccio critico di chi sceglie cosa
  acquistare per poi vendere. Laura Brasa, presidente della Fiera bolognese, ha acquistato parte della
  biblioteca di un colto signore defunto i cui nipoti non potevano ospitare tutta la sua eredità libraria. Sullo
  scaffale di piazza XX settembre sono così finiti 5mila volumi tra cui alcune rarità come le prime edizioni
  de "Il deserto dei tartari" e del pavesiano "Paesi tuoi" , entrambe del '42, passate al vaglio della censura
  fascista. Nei 400 metri quadrati ci sono libri orfani, libri ripudiati, libri invenduti o libri sfogliati fin quasi
  alla consunzione. E sotto il grande tendone si possono concludere ottimi affari. Se la lettura è ostacolata

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12 ottobre 2016
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11 ottobre 2016
                                           Bologna Today
                                                          Cronaca

  100 Tritoni crestati liberati alla Bora di Persiceto
  100 Tritoni crestati liberati alla Bora di
  Persiceto Immessi nelle vasche del Centro
  anfibi dell' area finanziato da Ministero dell'
  Ambiente Redazione I più letti di oggi 1
  Incidente sulla Vignolese, morto un 65enne di
  Zola Predosa Presso l' Area di Riequlibrio
  Ecologico La Bora di Persiceto si è tenuta la
  liberazione di un centinaio di Tritoni crestati
  provenienti da Ferrara che sono stati immessi
  nelle vasche del Centro anfibi dell' area
  finanziato da Ministero dell' Ambiente,
  Regione e Giapp. Dopo i saluti delle autorità ­
  fra cui il sindaco del Comune di Persiceto
  Lorenzo Pellegatti ­ Andrea Morisi e
  PaolaBalboni, del settore recupero e gestione
  ambientale di Sustenia, hanno illustrato l'
  operazione di recupero del centinaio di animali
  che sono stati rinvenuti nei sotterranei del
  Palazzo degli specchi di Ferrara. Dopo il
  ritrovamento, gli anfibi sono stati portati nel
  centro di recupero animali selvatici "Otus"
  della Lipu di Bologna che insieme al Museo di
  Storia Naturale di Ferarra e ad Arpae hanno
  individuato l' Area di Riequlibrio Ecologico "la
  Bora" come luogo adeguato. L' area dal 1999
  ospita un centro per la riproduzione degli
  anfibi e rettili, oggi strutturato come Centro
  Regionale per la biodiversità. Nel settembre
  2010 il Ministero dell' ambiente ha ammesso a finanziamento un progetto per la tutela di habitat boscati
  e la realizzazione di una struttura per la conservazione ex situ di specie erpetologiche forestali, fra cui il
  tritone crestato italiano. Dopo la liberazione dei tritoni da parte delle autorità presenti è stata fatta anche
  una visita al Cra (Centro Rettili e Anfibi), alle vasche per l' allevamento in condizioni controllate e al
  laboratorio con le testuggini palustri neonate (progetti Giapp). Tritone crestato italiano. Il Tritone
  Crestato italiano è il più grande tritone europeo, presente su tutto il territorio italiano. Gli adulti maschi
  sono lunghi fino a 14 cm e le femmine fino a 18 cm, hanno dorso scuro e ventre arancio/giallo più o
  meno fittamente macchiato di nero (in alcuni esemplari può essere completamente nero); gli esemplari
  che vivono più a Nord spesso hanno una fitta puntinatura bianca sui fianchi e sul muso, assente negli
  esemplari appenninici e del Sud. Le femmine raggiungono dimensioni maggiori di quelle dei maschi,
  presentano spesso una stria vertebrale giallastra e hanno una cloaca piatta e poco saliente nella sua
  porzione ventrale. I maschi, durante la stagione riproduttiva, presentano caratteri sessuali secondari
  molto appariscenti: cresta vertebrale alta anche più di un centimetro, con margine dentellato, presenza
  sui lati della coda di una banda bianco­lattea con riflessi sericei, cloaca rigonfia di forma emisferica.

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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12 ottobre 2016
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                                         Bologna)
                                                         Cronaca

  Eventi
  IL ROMPICUORI Alle 22,15 al Lumière (Azzo
  Gardino 65), per la retrospettiva dedicata alla
  commedia ebraica, proiezione de "Il
  rimpicuori" di Elaine May. L' ARTE NEL
  CAFFE' Dalle 17 alle 18 alla caffetteria
  Montecarlo Coffee Culture (via Ugo Bassi
  31/e), "L' Arte nel Caffè", esposizione in
  anteprima del quadro "Mimì" del pittore
  ottocentesco Antonio Mancini, con intervento
  critico del gallerista Enzo Savoia. ARTE E
  STORIA Alle 21 nel teatro di piazza Lambrakis
  (sotto la chiesa di Nostra Signora della
  fiducia), per il ciclo "Arte e storia al villaggio
  Due Madonne", Milko Marchetti presenta
  "Emozioni naturali".
  STAND UP COMEDY Alle 21 al Macondo
  (Pratello 22), serata all' insegna dell' umorismo
  Stand Up con l' Open Mic, microfono aperto a
  chi vuole esibirsi.
  LIBRI SCARTATI Dalle 16 alle 19 nella piazza
  coperta Umberto Eco della biblioteca
  Salaborsa (p.za Nettuno 3), "La seconda vita
  dei libri" bancarella di libri scartati a cura dei
  volontari di Bibliobologna: offerta libera a
  favore del rinnovo delle collezioni della
  biblioteca.
  BAMBINI E GENITORI Alle 10 alla biblioteca
  Tassinari Clò (Casaglia 7), letture ad alta voce, ninne nanne e filastrocche da 0 a 36 mesi, gratuito. Alle
  17 in Salaborsa (p.za Nettuno 3), "Diventare genitori" incontro per coppie in attesa o con neonati nei
  primi mesi di vita.
  LA FAMIGLIA FANG Alle 21 al cinema Giada di Persiceto, per la rassegna Film&Film, proiezione di "La
  famiglia Fang" di Jason Bateman, con Nicole Kidman e Jason Bateman, 5,50 euro.
  CORSI DI LINGUE Alle 20,30 alla biblioteca comunale di Ozzano, l' associazione American English
  Courses presenta i corsi di lingue straniere ( inglese, tedesco e spagnolo), info 051945564.
  ROMULO PASSOS Alle 19,30 al centro giovanile Ca' Vaina di Imola, inaugurazione della mostra
  fotografica di Romulo Passos che racconta storie di vita in bianco e nero.

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COMUNE DI ANZOLA Mercoledì, 12 ottobre 2016
11 ottobre 2016
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                                                          Cronaca

  Gli appuntamenti di martedì 11 a Bologna e dintorni:
  Marco Pesatori
  Dal teatro alla musica, una selezione degli eventi in programma in città per decidere,
  anche all' ultimo minuto, come trascorrere la serata

  Per trent' anni ha scritto delle nostre esistenze,
  seppur attraverso il linguaggio simbolico dell'
  astrologia; ora Marco Pesatori, l' autore degli
  oroscopi di "D di Repubblica", di vita racconta
  la sua. E lo fa in forma di romanzo con "Il
  trigono del Sole" (Feltrinelli), «un libro
  autobiografico al 140 per cento» che presenta
  oggi alle 18 alla libreria Coop Ambasciatori
  con Simona Lembi. Il ritmo è quello del jazz, le
  citazioni, come sempre, coltissime, da Lacan a
  Jung, i personaggi narrati attraverso profili
  astrologici individuali. La storia invece è quella
  di tre amici, poeti surrealisti, tra cui l' autore,
  che si muovono nei meandri della rivolta
  giovanile degli anni Settanta, tra occupazioni e
  manifestazioni, artisti e situazionisti, con il
  sogno di cambiare il mondo, mentre la realtà
  era fatta di sprangate e libri rubati per
  sopravvivere, di uso di lsd nella migliore delle
  ipotesi e di eroina nella peggiore. Ma anche di
  occasioni irripetibili in cui capitava di cenare
  con John Cage o con artisti del gruppo Fluxus.
  Il protagonista si salverà, unico tra i tre,
  attraverso lo zen e una serie di incontri
  importanti. «Mi prese sotto la sua ala protettiva
  Gianni Sassi e mi coinvolse nella redazione di
  quella che fu la più importante rivista culturale
  italiana, "Alfabeta" con Umberto Eco e Paolo
  Volponi». È lì che comincia a prender forma la sua "astrologia per intellettuali". «Dopo un lungo oblio ­
  continua ­ negli anni Settanta anche in Italia rinasce l' astrologia. Io avevo cominciato da ragazzino con i
  miei amici di Urbania, nell' entroterra marchigiano dove trascorrevo le vacanze. Vedevamo le ragazze e
  giocavamo a indovinare di che segno erano. Presto affinai un grande talento, cominciai ad
  approfondire». Nel 1986 arriva il primo saggio, "Sotto il segno del pallone", sulle connessioni tra
  astrologia e calcio. Quartetto Giust. È un progetto ideato per il centro di Ricerca musicale, su invito di
  Massimo Simonini, quello che Stefano Giust, batterista e compositore (nella foto), presenta alle 20.30 al
  teatro San Leonardo (7 euro, info 051240310). È un ensemble tutto friulano al suo debutto con, oltre a
  Giust, Massimo De Mattia flauti, Giovanni Maier contrabbasso e Giorgio Pecorig pianoforte, tutti attorno
  ai 50 anni di età. Musicisti di forte personalità e caratura tecnica, noti a livello europeo per le molteplici
  collaborazioni, i quattro presentano il frutto di una inedita collaborazione. La formazione è atipica, come

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COMUNE DI ANZOLA Mercoledì, 12 ottobre 2016
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  Il caso. Mentre a Roma aleggia l' ombra di una scissione, la sinistra di De Maria e Zampa invita
  a sostenere la linea del Pd

  Ma la Bologna rossa e cuperliana si schiera per il Sì
  SILVIA BIGNAMI IL terremoto nel Pd romano,
  con la minoranza bersaniana decisa a votare
  No alla riforma della Costituzione, non
  scalfisce le posizioni nel Pd bolognese.
  Almeno sulla superficie. Lunedì, mentre va in
  onda lo strappo in via del Nazareno tra Matteo
  Renzi e la minoranza bersaniana, in via Rivani
  si riuniscono infatti i comitati per il Sì e i circoli,
  col segretario Francesco Critelli. «Tanto
  entusiasmo, il Pd di Bologna unito in campo
  per il referendum.
  #bastaunsì» è la sintesi della serata che si
  legge, il giorno dopo, sulla pagina Facebook
  ufficiale del Pd. Con like di tutte le correnti.
  È la strana via del Pd bolognese, che ostenta
  unità mentre a Roma cala sul partito l' ombra
  della scissione. Il Pd bolognese, a
  maggioranza cuperliana ­ la maggioranza
  degli iscritti votò per Gianni Cuperlo al
  congresso 2013 ­ insiste sul Sì. Anche se,
  malignano i renziani, non si impegna più di
  tanto sulla campagna, per non far venire a
  galla i maldipancia. Per il Sì è del resto il
  parlamentare Pd Andrea De Maria, cuperliano
  doc e primo fondatore a Bologna dei comitati
  per il Sì, che ieri mattina ha fatto un appello
  insieme alla prodiana Sandra Zampa: «Siamo
  entrambi esponenti della sinistra del Pd e impegnati a sostenere le ragioni del Sì. Nella effettiva
  apertura a una modifica dell' Italicum di Renzi e nella risposta significativa di Cuperlo, a nostro avviso si
  sono manifestate tutte le condizioni di un impegno unitario del Pd al referendum ». In ogni caso De
  Maria non lascerà sinistra dem. Le strade tra lui e Renzi potrebbero dividersi di nuovo al prossimo
  congresso. Ma intanto il voto sul referendum è Sì, «sperando di portare tutti su questa posizione, per il
  bene del partito e del Paese». Tutti sul Sì anche gli altri parlamentari, persino Marilena Fabbri, Donata
  Lenzi, Sergio Lo Giudice e Claudio Broglia, più vicini alla minoranza.
  Persino un bersaniano di vecchia data come il tesoriere dem Carlo Castelli si iscrive ai favorevoli della
  riforma della Costituzione: «Faccio anche parte di un comitato. Sono per il Sì, e vorrei che i nostri
  dirigenti nazionali si ascoltassero di più. Tutti». Le uniche fibrillazioni si registrano a Palazzo d' Accursio
  dove non ci sono No, ma non mancano i "forse". Il capogruppo Claudio Mazzanti, dopo la lite due giorni
  fa su Facebook coi militanti renziani, ribadisce di non aver ancora deciso come votare: «Renzi ha
  proposto una commissione ma non c' è una proposta scritta. Ha fatto solo metà strada. Vediamo se fa l'
  altra, poi deciderò ». Intanto Mazzanti non ha firmato il documento proposto dalla renziana Caterina

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  «Il consiglio comunale latita da oltre due mesi»
  San Giovanni Furlani (Pd): «Così non si può governare»

  ­ SAN GIOVANNI ­ CONSIGLI comunali di
  Persiceto questi sconosciuti. L' ultimo si è
  tenuto il 27 luglio scorso il prossimo si tiene
  oggi.
  Due mesi e mezzo di stop che non sono
  passati inosservati dall' opposizione; infatti il
  consigliere comunale del Pd Francesco
  Furlani, entra nel merito di questa 'latitanza'.
  «Mi sembra ­ spiega Furlani ­ un atto doveroso
  e serio tenere aggiornati i nostri concittadini
  sui lavori consiliari. Ma il nostro consiglio
  comunale non si è più riunito dal luglio scorso
  nel centro civico di San Matteo della Decima.
  Il prossimo, dopo essere stato rinviato per ben
  due volte ­ finalmente ­ è stato indetto per
  oggi. Quindi ben 77 giorni di non attività dei
  consiglieri comunali».
  E CONTINUA: «Noto con piacere che i
  c o l l e g h i d i S a l a , Anzola, C r e v a l c o r e e
  Calderara, dopo la pausa estiva, hanno già
  ripreso l' attività consiliare. Noi siamo fermi e
  finché l' amministrazione non presenterà in
  consiglio variazioni di bilancio consistenti la
  macchina comunale porterà avanti il bilancio
  approvato dal commissario della prefettura.
  Ed anche il Piano degli investimenti triennale approvato dalla scorsa amministrazione».
  «Avere rispetto per il consiglio ­ continua l' esponente Pd ­ significa riconoscere l' importanza della
  rappresentatività e della partecipazione popolare nell' amministrazione della cosa pubblica. Se non ci si
  riunisce per deliberare e quindi per decidere, come si fa a governare?
  Quando è proprio durante le sedute consiliari che si discute dei problemi presenti sul territorio e si
  ragiona sullo sviluppo futuro del nostro territorio». «COME SA perfettamente il consigliere Furlani ­
  replica il sindaco Lorenzo Pellegatti ­, il primo consiglio comunale, dopo la pausa dei lavori estivi, era
  stato programmato per il 28 settembre, data concordata tra i capigruppo e il presidente del consiglio.
  Questa seduta doveva affrontare il tema delle variazioni di bilancio per la definizione del quale era
  necessario che la Regione definisse gli spazi finanziari da attribuire ai Comuni ai fini del pareggio di
  bilancio. La Regione ha però deliberato su questo argomento solo il 26 settembre scorso». E il sindaco
  aggiunge: «Per cui, dovendo poi passare le informazioni alle relative commissioni consiliari, così come
  prevede il regolamento del consiglio comunale, e dovendo consegnare gli atti ai consiglieri 5 giorni
  prima del consiglio stesso, siamo stati costretti a posticipare la data a oggi».
  Pier Luigi Trombetta.

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  ANZOLA, UNA MANO SUL CUORE
  SABATO, DALLE 15,30 ALLE 20 IN IN PIAZZETTA
  BIAGI A LAVINO DI MEZZO, RACCOLTA FONDI UNA
  MANO SUL CUORE PER L'ACQUISTO E
  L'INSTALLAZIONE DI UN NUOVO DEFIBRILLATORE

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  Coppa di Prima categoria

  Cagliari­Atletico Castenaso e Futa­Valsanterno in un
  gruppo all' insegna dell' equilibrio
  Bologna RICCO MENÙ infrasettimanale per il
  calcio dilettantistico: alle ore 20.30 si gioca in
  Promozione, coppa di Seconda, e Terza
  categoria. Ecco il programma delle partite.
  Promozione Girone B (7ª g.): Campagnola­
  Fabbrico, Castellarano­Vignolese,
  Castelnuovo­Arcetana, Crevalcore­Riese,
  Formigine­Viadana, La Pieve Nonantola­
  Solierese, Maranello­Virtus Camposanto,
  Monteombraro­Rosselli, Persiceto 85­
  Scandianese.
  Classifica: Rosselli, Solierese 21,
  Scandianese, La Pieve 13, Maranello 12,
  Persiceto 85 11, Riese, Arcetana, Campagnola
  10, Monteombraro 9, Vignolese 8, Fabbrico,
  Camposanto, Formigine 7, Castelnuovo 6,
  Castellarano, Viadana 5, Crevalcore 2.
  Promozione Girone C (7ª): Anzolavino­Mesola
  («Melotti» di Ponte Ronca), Conselice­
  Sanpaimola, Copparese­Casumaro, Sparta
  Castelbolognese­Reno Centese, Gualdo
  Voghiera­Basca («Cirelli» di Voghenza),
  Lavezzola­Casalecchio, Medicina Fossatone­
  Codifiume, Sesto Imolese­Portuense, Vadese
  Sole Luna­Porretta.
  Classifica: Sanpaimola 16, Casalecchio, Portuense, Anzolavino 14, Gualdo 12, Codifiume, Copparese,
  Sesto 10, Medicina Fossatone, Vadese Sole Luna, Porretta 9, Conselice 8, Lavezzola, Reno Centese,
  Basca 7, Sparta 6, Mesola 4, Casumaro 0.
  Coppa Emilia Prima categoria: Girone 5 (2ª g.): Cagliari­Atletico Castenaso, Valsanterno­65 Futa.
  Classifica: 65 Futa, Valsanterno, Atletico Castenaso, Cagliari 1.
  Girone 6 ( 2 a g.): Massese Caselle­Molinella, Reno­Bentivoglio.
  Classifica: Bentivoglio, Reno 3, Massese, Molinella 0.
  Seconda Categoria Girone I (6ª): Airone­Unica, Castiglione­Carioca, Junior Corticella­Universal, La
  Dozza­Ceretolese, Murri­Ponte Ronca, Pontevecchio­Castellettese, Real Casalecchio­Petroniano,
  Sporting Lagaro­Antal Pallavicini.
  Terza Categoria Girone B (7ª g.): Baricella­Stella Azzurra, Open­Atletico Mazzini, Quarto­Ozzano
  Improve, Real Pilastro­San Antonio, San Gabriele­Arrivano I Regaz, Sef Virtus­Msp, Sporting
  Pianorese­Fortitudo B.
  Riposa: Sporting Castel Guelfo.
  Marco Salicini.

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  Alle 20.30 In campo anche il girone B con Crevalcore e Persiceto in casa

  Promozione, Anzolavino e Casalecchio provano ad
  agganciare il Sanpaimola
  Fossolo 76 0 Fortitudo 1 FOSSOLO 76: Bosecci,
  Agresti, A. Houfkir, Tortorelli, Hamza, Diallo, Ndaxizexe,
  Nannetti, Rinaldi (35' st Houfkir), Hassoun, Frabboni.
  All. Metalli.
  FORTITUDO: Paoletti, Lombardi, M. Diazzi, Barbadoro,
  Fioschi, Masetti, Fappiano, Lo RICCO MENÙ
  infrasettimanale per il calcio dilettantistico: alle ore 20.30
  si gioca in Promozione, coppa di Seconda, e Terza
  categoria. Ecco il programma delle partite. Promozione
  Girone B (7ª g.): Campagnola­Fabbrico, Castellarano­
  Vignolese, Castelnuovo­Arcetana, Crevalcore­Riese,
  Formigine­ Viadana, La Pieve Nonantola­ Solierese,
  Maranello­Virtus Camposanto, Monteombraro­ Rosselli,
  Persiceto 85­Scandianese. Classifica: Rosselli,
  Solierese 21, Scandianese, La Pieve 13, Maranello 12,
  Persiceto 85 11, Riese, Arcetana, Campagnola 10,
  Monteombraro 9, Vignolese 8, Fabbrico, Camposanto,
  Formigine 7, Castelnuovo 6, Castellarano, Viadana 5,
  Crevalcore 2. Promozione Girone C (7ª): Anzolavino­
  Mesola («Melotti» di Ponte Ronca), Conselice­
  Sanpaimola, Copparese­Casumaro, Sparta Castelbolognese­Reno Centese, Gualdo Voghiera­Basca
  («Cirelli» di Voghenza), Lavezzola­ Casalecchio, Medicina Fossatone­ Codifiume, Sesto Imolese­
  Portuense, Vadese Sole Luna­ Porretta. Classifica: Sanpaimola 16, Casalecchio, Portuense, Anzolavino
  14, Gualdo 12, Codifiume, Copparese, Sesto 10, Medicina Fossatone, Vadese Sole Luna, Porretta 9,
  Conselice 8, Lavezzola, Reno Centese, Basca 7, Sparta 6, Mesola 4, Casumaro 0. Coppa Emilia Prima
  categoria: Girone 5 (2ª g.): Cagliari­ Atletico Castenaso, Valsanterno­ 65 Futa. Classifica: 65 Futa,
  Valsanterno, Atletico Castenaso, Cagliari 1. Girone 6 ( 2 a g.): Massese Caselle­ Molinella, Reno­
  Bentivoglio. Classifica: Bentivoglio, Reno 3, Massese, Molinella 0. Seconda Categoria Girone I (6ª):
  Airone­Unica, Castiglione­ Carioca, Junior Corticella­Universal, La Dozza­Ceretolese, Murri­Ponte
  Ronca, Pontevecchio­ Castellettese, Real Casalecchio­ Petroniano, Sporting Lagaro­ Antal Pallavicini.
  Terza Categoria Girone B (7ª g.): Baricella­Stella Azzurra, Open­Atletico Mazzini, Quarto­ Ozzano
  Improve, Real Pilastro­ San Antonio, San Gabriele­Arrivano I Regaz, Sef Virtus­Msp, Sporting
  Pianorese­Fortitudo B. Riposa: Sporting Castel Guelfo. Marco Salicini

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  Pensioni, 4 canali per l' Ape social
  Ultime limature sulla platea dei «lavori gravosi» ­ Cumulo gratuito con penalità per gli
  statali

  roma Sono quattro i canali per accedere all'
  Ape a costo zero e la prestazione sarà di
  natura assistenziale e non previdenziale. A
  due giorni dalla chiusura del "dossier pensioni"
  che verrà presentato ai sindacati venerdì mat
  tina a palazzo Chigi è questo uno dei punti
  fermi cui sono giunti i tecnici della Presidenza
  d e l Consiglio e dei ministeri. Il confronto è
  ancora aperto, soprattutto con la Ragioneria
  generale dello Stato, per definire l' elenco dei
  cosiddetti lavori gravosi che saranno ammessi
  al prestito­ponte agevolato fino a 3 anni e sette
  mesi per raggiungere la pensione. Si tratta
  dell' ultimo dei quattro canali per l' Ape social,
  visto che gli altri restano quelli fissati nel
  verbale del 28 settembre: lavoratori
  disoccupati con ammortizzatore scaduto,
  lavoratori invalidi o con carichi famigliari
  particolarmente onerosi. Fermi restando ,
  naturalmente, i requisiti di età (61­63 anni) e di
  contribuzione (20 anni).
  Un altro punto fermo del "pacchetto
  previdenza" destinato ad essere inserito nella
  prossima manovra è quello del cumulo
  gratuito dei periodi contributivi. Con una novità
  dell' ultima ora: per i dipendenti pubblici i l
  pagamento del trattamento di fine servizio (Tfs) o di fine rapporto (Tfr) scatterà solo alla maturazione
  del requisito di vecchiaia o di anticipo calcolato ante­cumulo. Significa che se oggi il pagamento del Tfs
  avviene con 24 mesi di posticipo dopo il pensionamento, con il cumulo gratuito potrebbe arrivare anche
  con 5­6 anni di ritardo.
  È sulle platee ammesse all' Ape social che si appuntano, naturalmente, le attenzioni dei sindacati ma
  anche quelle politiche. Ieri il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, ha
  messo in guardia il Governo definendo «divisiva» questa misura. «Occorrono soluzioni di flessibilità
  previdenziale rivolte a tutti ­ ha scritto sul blog dell' Associazione amici di Marco Biagi ­ inclusi operai
  qualificati, impiegati, quadri, anche quando non possono disporre di un genitore disabile, che altrimenti
  si troverebbero senza salario e senza pensione». Mentre l' Ape onerosa, ha aggiunto Sacconi, «non
  sarà peraltro utilizzata perché non conveniente. Meglio ripensare a percorsi di uscita anticipata, a carico
  insieme delle imprese e dello Stato, anche nella consapevolezza che il part­time incentivato negli ultimi
  anni di lavoro non interessa né ai lavoratori né agli imprenditori come testimoniano i numeri della
  bassissima adesione».
  Le platee dell' Ape social ­ ieri è anche trapelata l' ipotesi di un rinvio all' anno prossimo della selezione
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  Per la ricostruzione 4,5 miliardi
  Saranno stanziati in legge di bilancio, ieri sì del Cdm al decreto con i primi 300 milioni

  ROMA La ricostruzione delle aree danneggiate
  dal sisma del 24 agosto costerà 4,5 miliardi:
  3,5 miliardi per i danni al patrimonio di famiglie
  e imprese, e un miliardo per i danni alle opere
  pubbliche (scuole, uffici, strade, beni culturali).
  La nuova stima dei costi, cui provvederà la
  l e g g e d i Bilancio, è stata fornita ieri dal
  sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,
  Claudio De Vincenti, che ha illustrato a
  Palazzo Chigi le principali misure del decreto
  legge sulla ricostruzione approvato poche ore
  prima dal Cdm.
  E che ora andrà alle Camere per la
  conversione. «Spero il decreto varato dal Cdm
  sia approvato all' unanimità in Parlamento
  anche dall' opposizione», ha detto il premier,
  Matteo Renzi, confermando anche che «i soldi
  sono fuori dal patto di stabilità».
  Renzi è andato ieri in visita alle zone
  terremotate, confermando la promessa già
  fatta: «Non vi lasciamo soli».
  Il provvedimento stanzia le prime risorse: «200
  milioni su un apposito fondo che consente di
  avviare subito la ricostruzione, ma si arriva a
  300 milioni considerando ulteriori misure per la
  copertura di tasse, imposte e oneri sociali
  differiti», ha riferito De Vincenti. Il resto arriverà a breve: «Le risorse che mettiamo in campo ­ ha
  aggiunto De Vincenti ­ sono pari a 3,5 miliardi e mezzo per gli edifici privati e a un miliardo per gli edifici
  pubblici. Risorse già previste nella legge di Bilancio che approveremo sabato prossimo».
  Il decreto conferma il risarcimento del 100% dei danni alle abitazioni, prime e seconde case, e agli
  immobili diversi dalle case, entro i 62 comuni del cratere. Oltre questo perimetro i danni, di cui sarà
  dimostrato il nesso di causalità con il sisma, saranno risarciti ugualmente al 100% tranne che per le
  seconde case, che saranno risarcite al 50% quando, ha specificato il commissario alla ricostruzione,
  Vasco Errani, «si trovano fuori dai borghi». Il decreto include anche varie misure di sostegno alle
  famiglie e al tessuto produttivo, dalla cassa integrazione in deroga al rinvio di imposte e tasse, dai
  prestiti agevolati a micro imprese a Pmi a contributi Inail a fondo perduto. Il provvedimento imposta
  anche un vero e proprio piano di rilancio turistico dell' area, che fa leva sui parchi dei monti Sibillini e dei
  Monti della Laga. Per i Comuni ci sarà una deroga al pareggio di bilancio e assunzioni a tempo
  determinato per gestire la ricostruzione.
  Per garantire massima trasparenza nella gestione degli appalti il Governo ha deciso di replicare,
  implementandolo, il modello testato con successo al l' Expo di Milano. Anche ad Amatrice scenderà in
  campo la «vigilanza collaborativa» dell' Anac di Raffaele Cantone: con controlli preventivi sulla

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  Programmazione. In dirittura il decreto delle Infrastrutture con indicazioni e schemi­tipo per i
  piani delle Pa

  Comuni, priorità alle opere incompiute
  roma Priorità alle incompiute. Stilando i
  programmi triennali e gli elenchi annuali delle
  o p e r e d a m e t t e r e i n c a n t i e r e i Comuni
  dovranno pensare per prima cosa a come
  portare a termine gli scheletri edilizi. È questa
  una delle indicazioni di maggiore novità che
  arriva dal decreto delle Infrastrutture con le
  istruzioni per le amministrazioni alle prese con
  la definizione dei programmi di appalto. Il
  provvedimento, previsto dal nuovo codice dei
  contratti , si trova alle battute finali (è stato
  inviato al Cipe in attesa del concerto con l'
  Economia) ma non arriverà comunque in
  tempo per il 15 ottobre, scadenza entro la
  quale le Pa devono aggiornare i propri
  programmi.
  In 11 articoli il decreto delinea il nuovo modello
  di pianificazione degli enti, riportando anche in
  allegato i nuovi schemi tipo per la
  predisposizione dei programmi.
  Sia quelli relativi alle opere pubbliche
  (programmi triennali e elenco annuale) che ai
  beni e servizi (programma biennale).
  Questa è un' altra importante novità introdotta
  dal codice. Alle Pa viene ora richiesto di
  pianificare nel dettaglio anche gli acquisiti di
  beni e servizi di importo superiore a 40mila euro, graduandoli in base alle priorità stabilite dal decreto e
  indicando per ciascuna acquisizione l' intenzione (o l' obbligo) di ricorrere a una centrale di
  committenza. Con un' avvertenza: se l' importo dell' acquisto supera il milione bisogna darne
  comunicazione al tavolo dei soggetti aggregatori.
  Per le opere pubbliche il decreto precisa i livelli di progettazione minimi per l' inserimento negli elenchi,
  individuando anche un nuovo stadio («documento di fattibilità delle alternative progettuali», primo step
  del progetto di fattibilità tecnico­economica) che è necessario per l' inserimento delle opere nel
  programma triennale degli appalti oltre 100mila euro e nell' elenco annuale degli interventi fino a un
  milione di euro. Oltre questa cifra l' intervento può essere inserito nell' elenco annuale solo se dotato di
  un progetto di fattibilità (che ha sostituito il vecchio preliminare).
  Importanti anche le indicazioni sulle priorità da seguire nella programmazione. Manutenzione e
  recupero dovranno avere maggiore considerazione rispetto alle nuove realizzazioni. La precedenza
  viene poi riconosciuta a gli interventi con progettazione più avanzata (definitiva o esecutiva), a quelli
  finanziati con fondi europei o per i quali è prevista un' iniezione di capitali privati. Su tutto però
  campeggia il compito di terminare le opere lasciate a metà che dovrà avere «priorità massima».

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  Relazione congiunturale. Dal Rapporto che sarà presentato a Bologna emerge un aumento del
  2,6% nel 2017

  Le opere pubbliche accelerano
  Nel 2016 ripartiti i cantieri: Ferrovie +16%, comuni +6%, Anas +6,2%

  La principale scommessa 2017 per il settore
  dell' edilizia e per il governo sarà quella dell'
  accelerazione delle opere pubbliche. Inutile
  nasconderselo: con la riqualificazione che tira
  alla grande ed è una certezza in positivo
  (anche grazie ai bonus fiscali che saranno
  potenziati con la prossima legge di bilancio) e
  i l settore immobiliare che non potrà andare
  oltre un primo risveglio dalla lunga crisi, la
  domanda che più peserà sulle performance
  complessive del settore nel 2016 e nel 2017 è
  proprio quella sugli investimenti pubblici in
  lavori. Lo afferma anche il Cresme che
  presenterà il 18 ottobre a Bologna la Relazione
  congiunturale 2017.
  Non mancheranno alcune sorprese positive
  nell' analisi del Cresme, per esempio la nuova
  edilizia n o n residenziale p r i v a t a ( u f f i c i e
  capannoni industriali) cui il Cresme accredita
  una crescita per il 2017 del 2,9%. Ma la partita
  delle partite, per capire che segno prenderà la
  ripresa del settore, è quella delle infrastrutture
  pubbliche. Il +2,6% che il Cresme attribuisce
  all' intero settore delle costruzioni è pari pari,
  forse non è del tutto casuale, al +2,6% che
  v i e n e a s s e g n a t o a l settore d e l l e o p e r e
  pubbliche, dove però è importante scomporre fra un +1,9% degli interventi pubblici di edilizia non
  residenziale e un +2,9% del settore del genio civile in senso stretto. Meglio, all' interno dell' articolazione
  dei segmenti del mercato edilizio, fa soltanto il rinnovo residenziale con un +3,5%.
  Questa previsione di accelerazione su cosa si basa? Anzitutto sul fatto che arrivi a maturazione la
  grande ondata di nuovi bandi che si è registrata fra il 2013 e il 2015: che quei progetti diventino cantieri
  o, se già lo sono diventati, arrivino all' apice del "tiraggio" in termini di pagamenti. Questo vale per
  grandi opere come il Brennero o il terzo valico, ma anche per una miriade di opere piccole e medie che
  il governo cerca di sbloccare dal 2014 (si pensi rispettivamente alle scuole o al dissesto idrogeologico).
  Ovviamente a pesare sulla previsione del Cresme c' è anche una politica di governo tutta orientata ad
  accelerare le opere delle grandi stazioni appaltanti (Anas e Fs) e degli enti locali (riforma del patto di
  stabilità interno). Non dovrebbe pesare ancora, invece, dice il Cresme, il blocco causato ai bandi di
  gara dall' entrata in vigore del nuovo codice degli appalti che, in termini di pagamenti, potrebbe
  cominciare a riflettersi in modo più consistente dal 2018 (se nel frattempo non si sarà trovata una
  soluzione con una rapida attuazione del codice).
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  . SINDACI

  Anci, oggi l' elezione di Decaro presidente
  Il sindaco di Bari Antonio Decaro (Pd) si avvia
  a diventare presidente dell' Associazione
  nazionale dei Comuni italiani (Anci). Oggi, all'
  apertura dei lavori dell' assemblea annuale
  dell' associazione a Bari, verrà eletto il nuovo
  presidente che prenderà il testimone dell' ex
  sindaco di Torino Piero Fassino (Pd). L'
  elezione di Decaro, proposta dal Pd che guida
  la maggioranza dei Comuni, sarebbe a questo
  punto destinata a passare a larghissima
  maggioranza e con l' astensione del M5s.
  Lo stesso Decaro, presentando ieri a Bari la
  kermesse alla Fiera del Levante, pur senza
  citare ufficialmente il nuovo incarico, ha detto:
  «È l' impegno preso con la mia città che mi ha
  permesso nella vita di fare tutte le esperienze
  che ho fatto, e di questo devo ringraziare i
  baresi che in questi anni mi hanno prima di
  tutto insegnato tanto. Senza di loro non avrei
  potuto imparare molte cose, che ho condiviso
  con tutti i sindaci d' Italia in questi mesi in cui
  ho svolto il ruolo di vicepresidente dell' Anci. Ai
  baresi voglio fare una promessa, che suona
  forse un po' come una minaccia: non vi
  libererete di me».
  I sindaci pentastellati, di cui si ipotizzava una
  fuoriuscita dall' associazione in polemica con una candidatura targata Pd e considerata un po' troppo
  renziana, hanno deciso di rimanere in Anci, almeno fino a fine gennaio.
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  Enti locali. L' analisi della Corte dei conti sulle società pubbliche che vanno dismesse secondo
  la riforma Madia

  In perdita il 42,5% delle «mini­partecipate»
  ROMA Poco più di una partecipata su quattro
  ha i bilanci in rosso, ma le perdite si fanno più
  frequenti nelle aziende più piccole: quando il
  fatturato non supera il milione di euro, è il
  42,5% delle società a c h i u d e r e i c o n t i i n
  disavanzo, mentre lo stesso fenomeno si
  incontra solo nel 20,9% dei casi se il fatturato
  si colloca tra uno e cinque milioni.
  I numeri emergono dalla relazione con cui la
  sezione Autonomie della Corte dei conti ha
  diffuso il nuovo censimento sulle società
  partecipate dagli enti locali e sui loro risultati
  economici.
  Nella loro analisi, i magistrati contabili non si
  sono limitati a evidenziare il sostanziale
  fallimento dei passati tentativi di
  "liberalizzazione", reso evidente dal fatto che il
  98% dei quasi 23mila affidamenti censiti non è
  passato per una procedura a evidenza
  pubblica (si veda Il Sole 24 Ore di ieri); un
  dato, questo, che fa a pugni con l' obbligo di
  motivazione analitica da deliberare quando si
  sceglie l' affidamento diretto (obbligo ribadito
  anche pochi giorni fa dal Tar Lombardia con la
  sentenza 1781/2016).
  Oltre alle riforme vecchie, la Corte comincia a
  mettere sotto la lente quelle nuove, a partire dal decreto attuativo della delega Madia (decreto legislativo
  175/2016) che prova a imporre l' obbligo di dismissione di una serie di partecipazioni, a partire da
  quelle più piccole.
  Con questa premessa i magistrati contabili assumono due dei criteri chiave del decreto, che impongono
  alle Pa di abbandonare le società con un fatturato sotto al milione di euro oppure quelle con più
  amministratori che dipendenti. I due insiemi in parte coincidono, e di conseguenza mostrano problemi
  simili con una frequenza di società in perdita parecchio superiore alla media (42,5% sotto al milione di
  fatturato, appunto, e 35,9% nelle aziende con organici ridottissimi).
  Oltre a quelle relative a fatturato e organici, una divisione importante nell' ottica della riforma è quella fra
  società di servizi pubblici locali e aziende attive nei servizi strumentali alla Pa.
  Anche in questo caso l' indicatore delle perdite conferma nei numeri la geografia dei problemi indicata
  dalla riforma: fra le società che lavorano per la Pubblica amministrazione i bilanci si colorano di rosso
  nel 32,2% dei casi, mentre la stessa cosa capita solo al 21,4% delle aziende di servizi pubblici.
  Un ultimo dato merita attenzione, ed è quello degli squilibri strutturali: più di una società su dieci fra
  quelle censite dalla Corte ha infatti chiuso in perdita tutti e tre i bilanci del periodo 2012­14.

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  Serie B. Il piano del presidente Abodi prevede di far confluire gli stadi dalla proprietà comunale
  ad un fondo immobiliare ­ Firmato il 27 settembre un protocollo di intesa

  Allo studio la gestione pubblico­privata
  Sganciare gli stadi dalla proprietà dei Comuni
  e farli confluire in fondi immobiliari, favorendo
  l' aggregazione di capitali pubblici e privati,
  per finanziarne la ristrutturazione e renderne
  più redditizio lo sfruttamento.
  È questo, in sintesi, il piano della Lega B del
  presidente Andrea Abodi pre rilanciare le
  iniziative per l' ammodernamento dell'
  impiantistica sportiva attraverso un' alleanza
  con l' Istituto del Credito sportivo e con Invimit,
  la società del ministero dell' Economia istituita
  nel 2013 che ha per missione lo sviluppo dei
  patrimoni immobiliari pubblici.
  Dallo scorso luglio l' Invimit ha allargato agli
  impianti sportivi il proprio perimetro di
  intervento, prima limitato alla rigenerazione del
  patrimonio scolastico, alla riqualificazione
  energetica e all' ottimizzazione dell' utilizzo
  degli immobili pubblici. Da questa novità è
  nata l' idea di una sinergia con B Futura,
  società interamente partecipata dalla Lega B
  che si occupa di riqualificazione degli stadi
  dalla A alla Z, dallo studio di fattibilità alla
  realizzazione.
  L' obiettivo del protocollo d' intesa firmato il 27
  settembre scorso è appunto quello di
  accelerare il processo di riqualificazione degli stadi con la promozione di fondi immobiliari fra soggetti
  privati e i Comuni proprietari dell' 85% degli immobili, grazie agli investimenti di Invimit, Ics e la
  consulenza di B Futura. In sostanza, gli enti locali potranno conferire nel fondo lo stadio di cui sono
  proprietari acquisendo quote.
  A loro volta Invimit e Credito sportivo acquisiranno quote immettendo liquidità. Il Comune, proprietario
  dello stadio, direttamente o in alternativa un privato, attraverso lo strumento del project finacing, potrà
  così avviare un progetto di riqualificazione. In entrambi i casi il Comune è obbligato a indire una gara a
  evidenza pubblica per scegliere la Sgr privata con cui poi istituire il fondo immobiliare.
  Nel caso del project il proponente avrà comunque sempre una prelazione sul vincitore della gara
  pubblica. A questo punto Invimit potrà scegliere se entrare nel pacchetto azionario del fondo, con o
  senza una quota di maggioranza. Dopo di che il Comune ad esempio può cedere la sua parte a una
  società sportiva (preferibilmente quella di calcio che utilizza lo stadio), oppure il fondo può mettere a
  mercato l' immobile riqualificato, oppure il Comune può decidere di riprenderlo.
  Intanto Invimit, ma anche gli altri soci, ogni anno riceveranno un utile come ritorno dell' investimento
  ovvero alla cessione della proprietà del bene immobile. Invimit per entrate nell' affare chiederà una

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12 ottobre 2016
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  Infrastrutture sportive. Il mancato ammodernamento pesa sui guadagni e sulle presenze: la
  media italiana di riempimento delle arene è pari al 55,2%

  Stadi vecchi, 750 milioni di incassi persi
  I casi limite: la Roma in attesa del via libera per l' impianto, il Crotone senza strutture a
  norma

  L' obsolescenza di stadi e palazzetti che
  hanno un' età media di oltre sessant' anni
  costa allo sport italiano circa 750 milioni all'
  anno di minori introiti. La sola Serie A, che a
  differenza delle altre Leghe europee non è
  riuscita ad ammodernare i propri impianti (a
  parte gli esempi virtuosi di Juventus, Udinese
  e Sassuolo di cui riferiamo nell' altra pagina)
  patisce un gap di almeno 500 milioni.
  La media degli spettatori per partita della
  Serie A è diminuita dai 34mila del 1989/90 ai
  21mila del 2015/16. E i dati della stagione
  appena cominciata sono ancora più negativi.
  La media italiana di riempimento degli stadi è
  pari al 55,2%. La Ligue 1 francese ha il 66,8%,
  la Liga spagnola (dove a Madrid comune e
  Real hanno appena raggiunto l' accordo sul
  restauro del Santiago Bernabeu da 400
  miliioni) il 68,3%, mentre a dominare la scena
  sono Bundesliga e Premier League,
  rispettivamente con il 91,9% e il 95,5%. Ora,
  sia l' esperienza inglese seguita all'
  emanazione del Rapporto Taylor nel 1989, con
  investimenti in stadi fra il 1993 e il 2012 per 3,3
  miliardi di sterline, sia quella tedesca legata ai
  Campionati del Mondo del 2000, dimostrano
  che il rinnovamento degli impianti porta a un aumento degli spettatori del 40 per cento. Per quando
  riguarda l' Italia, perciò, potrebbero esserci sei milioni di tifosi in più sugli spalti durante un' annata
  sportiva rispetto ai 15 milioni che, per esempio, nella stagione 2011/12 hanno seguito dal vivo match di
  Serie A, B e Lega Pro.
  Inoltre, alzando il livello dei servizi, la qualità delle strutture, i sistemi di sicurezza, in Serie A si potrebbe
  aumentare il prezzo medio dei biglietti rispetto agli attuali 20 euro di almeno quattro (+20%). Incremento
  che moltiplicato per quello dell' affluenza supplementare potrebbe perciò generare ricavi da gare
  aggiuntivi per il solo calcio professionistico pari a 180 milioni. Stessa dinamica avrebbero gli incassi
  legati ai consumi del match­day: oggi in Italia la spesa media per uno spettatore (biglietto escluso) è
  pari a 4/5 euro.
  In Inghilterra e Germania siamo sui 20 euro. Grazie al miglioramento dei servizi (ristorazione,
  parcheggi, punti vendita del merchandising, musei, visite guidate) la spesa pro capite potrebbe salire di
  12­15 euro con una crescita di fatturato tra gli 80 e i 125 milioni. Per non parlare della corporate
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  Commissioni tributarie. Per i giudici di Ancona e Firenze le regole valgono anche prima del
  2016

  Leasing, l' utilizzatore paga il bollo
  La tassa automobilistica non è a carico della società che stipula il contratto

  Per i veicoli concessi in locazione finanziaria l'
  unico soggetto tenuto al pagamento della
  tassa automobilistica regionale è il soggetto
  utilizzatore, anche anteriormente al 1° gennaio
  2016. Non è quindi configurabile alcuna
  responsabilità solidale della società di leasing
  in caso di mancato pagamento della tassa, in
  quanto la legge 160/2016 non ha di fatto
  apportato alcuna sostanziale modifica sui
  soggetti obbligati al pagamento.
  Sono queste le conclusioni delle commissioni
  tributarie (Ctp Ancona, sentenza1909/2016 e
  Ctp Firenze, sentenza n.
  1295/2016) che si sono espresse sulla
  questione della soggettività passiva della
  tassa auto per i veicoli in leasing a seguito
  delle modifiche normative introdotte dal Dl enti
  locali.
  Oggetto della questione è l' individuazione del
  soggetto passivo della tassa automobilistica in
  relazione agli autoveicoli concessi in locazione
  finanziaria, a seguito della legge 99/2009;
  questa norma aveva rivisto gli obbligati al
  tributo regionale: prima del 15 agosto 2009
  (data di entrata in vigore della legge 99/2009),
  infatti, la normativa sulla tassa automobilistica
  (articolo 5 del Dl 953/82) prevedeva quale unico soggetto passivo il «proprietario» del bene concesso in
  locazione finanziaria, e quindi per i veicoli concessi in leasing il soggetto tenuto al pagamento era la
  società di leasing, proprietaria del bene; la legge 99/2009 ha invece previsto che al pagamento della
  tassa automobilistica «sono tenuti coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento.risultano
  essere proprietari, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio, ovvero utilizzatori a titolo di
  locazione finanzaria».
  Nonostante la modifica normativa avesse chiaramente la finalità di imporre il pagamento della tassa
  esclusivamente ai soggetti utilizzatori, alcune Regioni hanno continuato a chiedere alle società d i
  leasing il pagamento dell' imposta relativa ai veicoli concessi in leasing, argomentando che il prelievo
  potesse avvenire indifferentemente sia in capo al proprietario del veicolo che all' utilizzatore in quanto
  solidalmente obbligati. Ciò nonostante la norma non prevedesse alcun regime di solidarietà e il
  Dipartimento delle Finanze avesse espresso un diverso parere (nota del 27 giugno 2012 prot. n.
  13270).
  Ne è scaturito un ingente contenzioso tributario che, pur se prevalentemente favorevole alle società di
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  Semplificazione

  Pa digitale, correzioni al «codice»
  U n d e c r e t o p e r c a m b i a r e i l Codice d e l l '
  amministrazione d i g i t a l e . L a d e c i s i o n e , a
  quanto risulta al Sole 24 Ore, è stata presa dal
  governo insieme all' avvicendamento a capo
  dell' ufficio legislativo della Funzione pubblica:
  Bernardo Giorgio Mattarella, che aveva
  stabilito l' attuale testo, sta per essere
  sostituito da Angelo Vitale.
  Due i problemi del Cad: eccessiva prudenza e
  alcune incongruenze che lo rendono
  inapplicabile nel breve periodo. Per il primo
  punto, il Cad risente di essere un
  rinovellamento del precedente Codice (2005),
  mentre la legge delega darebbe al Governo un
  più ampio margine di manovra. Il decreto
  correttivo, da adottare entro settembre 2017,
  obbligherà a un più deciso abbandono delle
  vecchie logiche legate alla carta. Secondo
  punto: ci sono alcuni aspetti da sistemare per
  far funzionare il testo. Ad esempio il domicilio
  digitale, introdotto dal Cad, cioè il diritto di
  ogni cittadino a fare tutte le comunicazioni con
  la Pa in modalità digitale. Il testo ora lega il
  d o m i c i l i o d i g i t a l e a l l ' Anagrafe d e l l a
  popolazione residente, un progetto la cui
  conclusione è ancora lontana. Il nuovo testo
  potrebbe invece istituire un registro ad hoc, per far funzionare il domicilio digitale.
  Altro dossier allo studio è la riforma dello statuto dell' Agenzia per l' Italia Digitale.
  Ruolo centrale in questo processo di rinnovamento l' avrà Diego Piacentini (senior vice president di
  Amazon, ora in aspettativa), nominato commissario all' Agenda Digitale.
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  Appalti. Non basta il collegamento

  Impresa fuori gara solo se si prova che l' offerta è
  concordata
  roma Il collegamento tra due società c h e
  partecipano a una gara per aggiudicarsi un
  appalto pubblico non basta per configurare il
  reato di turbata libertà degli incanti.
  Perché scatti tale illecito occorre la prova che,
  dietro la costituzione di imprese
  apparentemente distinte, si nasconda un unico
  centro decisionale di offerte coordinate o che
  le imprese, utilizzando il collegamento abbiano
  presentato offerte concordate. Del principio,
  affermato dalla Corte di cassazione con la
  sentenza 42965 depositata ieri, beneficiano gli
  amministratori di due società che avevano
  partecipato ad una gara, indetta dall' Anas, per
  vincere l' appalto di lavori stradali.
  I due manager erano stati condannati sia in
  primo grado sia in appello, con un
  risarcimento ridotto rispetto al primo grado,
  per turbata libertà degli incanti.
  Secondo i ricorrenti, la Corte d' appello, preso
  atto del provvedimento di esclusione, si era
  allineata al giudizio espresso dall' organo
  amministrativo, senza fare valutazioni
  autonome.
  Gli amministratori contestavano la decisione
  raggiunta dalla Corte territoriale, che aveva
  presunto la collusione e la turbativa della gara d' appalto basandosi sul semplice collegamento tra le
  due società e sul rapporto di amicizia tra i loro responsabili. Il tutto in assenza di condotte relative ad
  accordi fraudolenti o in contrasto con le indicazioni fornite in materia dalla giurisprudenza della Corte di
  giustizia dell' Unione europea (sentenza C­538/07).
  Per la Cassazione, i ricorrenti hanno ragione. Se è vero che il collegamento tra due società, rappresenta
  per gli amministratori una condizione propizia per stringere rapporti e consumare il reato previsto dall'
  articolo 353 del Codice penale, è altrettanto vero che non si può prescindere dalla verifiche nel
  concreto. E, visto che un abisso separa la supposizione di un fatto dalla prova della questo sia
  avvenuto, la Cassazione taglia la strada a qualunque possibilità di presunzione, affermando che per la
  turbativa d' asta è necessaria l' esistenza di collusioni o di altri mezzi fraudolenti.
  I giudici precisano inoltre che la turbata libertà degli incanti è un reato di pericolo che si configura a
  prescindere dal risultato raggiunto, essendo sufficiente la sola idoneità degli atti. Se c' è collusione, il
  reato si consuma nel momento in cui viene presentata l' ultima delle offerte illecitamente concordate.
  Dunque, il collegamento in sè, anche quando non consentito, è solo un indice di irregolarità che assume

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