ASSEGNAZIONE AGEVOLATA BENI AI SOCI - Analisi sintetica dei principali aspetti civilistici, fiscali e contabili - ODCEC Torino

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ASSEGNAZIONE AGEVOLATA BENI AI SOCI
    Art. 1, commi 115-120 Legge 28.12.2015, n. 208

   Analisi sintetica dei principali aspetti
        civilistici, fiscali e contabili

                   Alberto Miglia
Assegnazione - ASPETTI CIVILISTICI

L’istituto, non espressamente disciplinato dal codice civile, è
assimilabile:
      ad una restituzione di capitale / riserve di capitale,
      ad una distribuzione di utili / riserve di utili.

In ogni caso si caratterizza per la DIMINUZIONE DEL
PATRIMONIO NETTO della società assegnante.

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Assegnazione - ASPETTI CIVILISTICI (segue)

L’assegnazione, quindi, NON RISULTA PERCORRIBILE in assenza di un
adeguato valore del patrimonio netto.
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• il versamento da parte dei soci di somme da destinare a RISERVA DI
  CAPITALE;
• la destinazione a PATRIMONIO NETTO di finanziamenti in
  precedenza erogati dai soci in favore della società;
• l’assegnazione di debiti ai soci: tale accollo non è però liberatorio (ex
  art. 1273 c.c.) qualora non via sia l’espresso consenso del creditore.

 Attenzione, negli atti di assegnazione, al problema dell’enunciazione
            dei finanziamenti presunzione di tassazione.

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                              ATTENZIONE
nell’ipotesi di distribuzione di riserve (di utili o di capitale):

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      fiscalmente                         espressa deroga alla presunzione art.47,
                                                      comma 1 TUIR

                                            utilizzo prioritario delle riserve meno
    civilisticamente                      vincolate e, via via, fino al capitale sociale
                                                  (OIC 28, Cass. 12347/1999)

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                       ATTENZIONE
nel caso di distribuzione di RISERVE DI RIVALUTAZIONE
  CIVILISTICAMENTE
• occorre rispettare le procedure previste dai commi 2 e 3
  dell’art. 2445 c.c. (per le SPA) e 2482 c.c. (per le SRL) in tema
  di «riduzione del capitale» in particolare:
      è necessario attendere il decorso di 90 gg dal deposito della
      delibera (non in forma notarile) al registro delle imprese;
      verificare l’assenza di opposizioni da parte dei creditori.

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Assegnazione - ASPETTI CIVILISTICI (segue)

  CONTABILMENTE
• occorre prestare attenzione         al   caso   (tutt’altro   che
   improbabile) in cui:
 il VALORE dell’assegnazione sia < al COSTO RIVALUTATO del bene
Tale differenza negativa può essere alternativamente:
• imputata a C/E mediante la rilevazione di una MINUSVALENZA
  (modalità che però rinvia l’accertamento di tale componente alla
  chiusura dell’esercizio);
• imputata a S/P a riduzione della riserva di rivalutazione
  (modalità che permette l’immediato recepimento dell’onere).

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                       ATTENZIONE
• FISCALMENTE l’assegnazione può essere effettuata sulla base
  del valore normale del bene, alternativamente individuato nel
  VALORE DI MERCATO (art. 9, comma 3 TUIR) o (a richiesta) nel
  VALORE CATASTALE (si veda infra);
• CIVILISTICAMENTE l’operazione deve, tuttavia, avvenire a
  valori di mercato per:
   – rispettare l’equilibrio tra i soci,
   – evitare indebite riduzioni del patrimonio netto, che
     potrebbero tradursi in un danno per i creditori sociali.

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Assegnazione - ASPETTI CIVILISTICI (segue)

Più in generale, occorre prestare PARTICOLARE CAUTELA qualora
la società assegnante:
       versi in una situazione di difficoltà finanziarie o, peggio, di
       crisi;
       presenti comunque un elevato indebitamento, attuale o
       potenziale (es. cause in corso, accertamenti o liti fiscali
       pendenti);
in quanto in tali situazioni NON E’ POSSIBILE PROCEDERE ALLA
RESTITUZIONE DI CONFERIMENTI, prima della completa
estinzione delle passività sociali (art.2280 cc – società di persone e art.
2491 cc – società di capitali).

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           POSSIBILI CONSEGUENZE NEGATIVE
• rischi per l’organo amministrativo di responsabilità di natura
  civile e penale (art. 2626 c.c., artt. 216 e 223 L.F.);
• rischio di revocatoria (ordinaria o fallimentare) in capo ai soci
  beneficiari dell’assegnazione;
• profili di responsabilità «erariale» in capo agli amministratori
  ex art. 36 DPR 602/73 (come modificato dall’art. 28, comma 4
  del D.Lgs. 175/2014) in quanto atto assimilabile ad
  un’operazione di liquidazione.

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Assegnazione - ASPETTI CIVILISTICI (segue)

                    ASPETTI PROCEDURALI
CON DISTRIBUZIONE DI RISERVE:
• l’assegnazione deve essere deliberata – a maggioranza -
  dall’assemblea dei soci - art. 2479, comma 1, n. 1 c.c. (srl);
• delibera immediatamente efficace non occorre il consenso
  dei creditori;
CON RIDUZIONE DEL CAPITALE SOCIALE:
• si ritiene occorra una delibera all’unanimità in assemblea
  straordinaria (Cons. Not. Firenze – massima 9/2009);
• la delibera non è immediatamente efficace, dovendosi attendere il
  termine di 90 gg dal deposito al RI e l’assenza di opposizioni da
  parte dei creditori (artt. 2445 – 2482 c.c.).
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Assegnazione - ASPETTI CIVILISTICI (segue)

Quindi, qualora si intenda procedere con la RIDUZIONE DEL
CAPITALE,

        L’OPERAZIONE VA PROGRAMMATA PER TEMPO
• tenendo conto che prima di poter stipulare l’atto notarile di
  assegnazione (entro il 30.09.2016), occorre:
     attendere 90 giorni dal deposito della delibera al Registro delle
     Imprese;
     termine cui prudenzialmente va sommato il periodo di sospensione
     feriale dei termini (dal 1° al 31 agosto).

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Assegnazione - ASPETTI CIVILISTICI (segue)

ESTINZIONE DELLA SOCIETA’ a seguito delle assegnazioni
agevolate

Qualora a seguito dell’assegnazione agevolata la società si
estingua, appare preferibile che l’imposta sostitutiva venga
versata in un’unica soluzione, non potendo residuare debiti a
seguito della richiesta di cancellazione della società dal Registro
delle imprese.

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Assegnazione - ASPETTI CIVILISTICI (segue)

      IN VIA GENERALE L’ASSEGNAZIONE DEVE RISPETTARE

           LA PARITÀ DI TRATTAMENTO TRA I SOCI
• deve cioè avvenire in favore di tutti i soci e nel rispetto delle
  rispettive quote di partecipazione al capitale (principio ribadito
  anche in ambito fiscale);
• si ritiene che in alcune situazioni l’assegnazione possa
  avvenire nei confronti anche solo di alcuni specifici soci, ad
  esempio in caso di recesso (cfr. Consiglio Nazionale del Notariato,
  studio 20-2016/T del 22.01.2016).

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Assegnazione - ASPETTI CIVILISTICI (segue)

 LA REGOLA È PERO’ CHE L’OPERAZIONE RIGUARDI TUTTI I SOCI

• assegnazione in comproprietà a tutti i soci in proporzione alle
  singole quote di partecipazione, con eventuale successiva
  divisione;
• in presenza di beni non agevolmente divisibili (es. immobili)
  risulta preferibile procedere:
   – con conguagli in denaro a favore degli altri soci,
   – oppure con accollo di debiti,
   – o, ancora, con la preventiva modifica delle quote di
      partecipazione (mediante cessioni/donazioni) al fine di
      mantenere inalterata la par condicio tra i soci.

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Assegnazione - ASPETTI CIVILISTICI (segue)

E’ stata anche prospettata la possibilità di procedere ad
un’assegnazione non proporzionale, con conseguente (e
contestuale) variazione delle quote di partecipazione dei soci, da
deliberare all’unanimità (Studio Consiglio Nazionale del Notariato
15.06.2012, n. 103-2012/T - § 2):
• modalità alternativa rispetto all’effettuazione di conguagli in
   denaro tra i soci;
• assimilabile ad un «recesso parziale», per cui in capo agli altri
   soci non dovrebbe realizzarsi alcuna imposizione.
In alternativa si può privilegiare la più flessibile strada della
cessione agevolata dei beni ai soci.

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Cessione beni ai soci - ASPETTI CIVILISTICI

                        CESSIONE DEI BENI AI SOCI
La cessione dei beni ai soci è uno strumento assai più snello
dell’assegnazione, in quanto agevolmente impiegabile anche nei
confronti di un solo socio. Essa:
• non comporta riduzioni del P.N., per cui non è soggetta a
   particolari vincoli civilistici; obbliga, però, al PAGAMENTO DEL
   PREZZO, anche con compensazione di finanziamenti soci;
• da considerare possibili responsabilità civili (verso la società ed i
   terzi) e penali in capo all’organo amministrativo in caso di
   pregiudizio all’integrità del patrimonio sociale (ad es. in caso di
   corrispettivo inferiore al reale valore del bene ceduto).

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Assegnazione - ASPETTI CONTABILI

                   ASPETTI CONTABILI
• preliminarmente si osserva come sia auspicabile RIALLINEARE
  preventivamente i valori contabili a quelli REALI di assegnazione, in
  modo che la riduzione del P.N. rispecchi l’effettiva ricchezza
  attribuita ai soci;
• occorre, quindi, procedere all’eliminazione dei beni assegnati
  (agevolati e non), con contestuale rilevazione di un debito verso gli
  stessi;
• va poi registrata la diminuzione del patrimonio netto, mediante la
  riduzione delle riserve (di utili e/o di capitale) o, quale extrema
  ratio, del capitale sociale;
• occorre, infine, procedere all’iscrizione dell’imposta sostitutiva nella
  voce E.22 del C/E (imposte) e del debito nella voce D.12 di S/P (debiti
  tributari).

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Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

 SONO RAVVISABILI TRE POSSIBILI APPROCCI
1. rilevazione dell’assegnazione a valori contabili;
2. rilevazione dell’assegnazione a valori di mercato
   con emersione di una                 ;
3. rilevazione dell’assegnazione a valori di mercato
   con emersione di una posta di
           , immediatamente utilizzata per la
   riduzione del debito verso i soci.

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Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

ASSEGNAZIONE A VALORI CONTABILI
L’operazione non genera difficoltà nel caso (in verità piuttosto
improbabile) il cui il valore contabile dei beni corrisponda al
valore di mercato degli stessi:
• si ipotizzi la seguente situazione:
   SOCIETA' ALFA Srl
   s ocio Tizio                   50%
   s ocio Caio                    50%

                    ATTIV O                                PASSIV O
   IMMOBILE "A"                200.000        CAPITALE SOCIALE        100.000
   IMMOBILE "B"                200.000        RISERVE                 400.000
   CASSA                       300.000        DEBITI                  200.000

   Tota le a ttività           700.000        Tota le pa ssività      700.000

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Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

• le relative scritture contabili sono le seguenti (non viene rilevata
  l’imposizione sostitutiva, sia per semplicità, sia perché nel caso di specie
  non è dovuta):

       RISERVE                a   DIVERSI                400.000
                                  DEBITI V/SOCIO Tizio             200.000
                                  DEBITI V/SOCIO Caio              200.000

       DEBITI V/SOCIO Tizio   a   IMMOBILE "A"                     200.000

       DEBITI V/SOCIO Caio    a   IMMOBILE "B"                     200.000

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Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

Qualora il valore contabile diverga da quello di mercato tale
impostazione genera, tuttavia, diversi problemi:
  differenza tra il debito nei confronti del socio che riceve
  l’immobile rispetto al debito (di importo maggiore) nei confronti
  del socio che riceve un pagamento in denaro;
  criticità nel caso in cui l’immobile da assegnare sia
  completamente ammortizzato (valore contabile nullo).

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Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

L’aspetto contabile (non disciplinato dai principi contabili nazionali)
presenta, invece, qualche peculiarità qualora il valore contabile
del bene sia inferiore a quello di assegnazione (valore
normale/catastale).
Esistono, come detto, almeno due impostazioni:
   1. rilevazione a C/E di una plusvalenza/provento, da rilevare in
      A.5 (non tassato, in quanto l’operazione è soggetta ad imposta
      sostitutiva di II.DD./IRAP). Adeguata informativa in N.I.;
   2. rilevazione a S/P di una riserva di rivalutazione (per adeguare
      il valore contabile a quello di assegnazione) e successivo
      utilizzo della stessa per l’assegnazione ai soci.

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Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

RILEVAZIONE A CONTO ECONOMICO
• La prima soluzione è prevista per i soggetti IAS/IFRS
  (interpretazione IFRIC 17 – distribuzione ai soci di attività non
  rappresentate da disponibilità liquide) e richiede di iscrivere il debito
  verso il socio al fair value del bene da assegnare. Si tratta
  dell’impostazione suggerita dal CNDCEC (documento marzo 2016).
• Tale soluzione, tuttavia:
     interferisce sul risultato economico della gestione;
      non consente l’immediato utilizzo del plusvalore latente per
      procedere all’assegnazione.

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Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

Si ravvisano, inoltre, possibili criticità qualora il patrimonio netto
della società assegnante non sia capiente rispetto al valore di
mercato dal bene da assegnare.
Come comportarsi in tale caso?
      si ritiene che l’assenza di un patrimonio netto capiente
      determini     l’IMPOSSIBILITÀ   DI   PROCEDERE      CON
      L’ASSEGNAZIONE.

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Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

La rilevazione in conto economico risulta, poi, inevitabile nel
caso di valore contabile inferiore al valore di mercato:
• in tale caso probabilmente il bene andava già svalutato in
  precedenti esercizi, poiché si era in presenza di una PERDITA
  DUREVOLE DI VALORE;
• se ciò non è avvenuto, occorrerà ora contabilizzare una
  minusvalenza, da iscrivere alla voce B.14 del conto economico
  (stante la soppressione dell’area straordinaria ad opera del D.Lgs.
  139/2015), con la necessità di fornire un’adeguata informativa
  in N.I..

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Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

RILEVAZIONE A STATO PATRIMONIALE
In assenza di precisazioni da parte degli OIC, esiste anche una
seconda impostazione, sostenuta da una parte della dottrina che
si è occupata dell’argomento, la quale:
• comporta un effetto esclusivamente limitato alla stato
  patrimoniale;
• prevede la preventiva rivalutazione (volontaria) del bene;
• consente di utilizzare la posta di P.N. così generata per
  procedere all’assegnazione dei beni.

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Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

• Di seguito si propongono alcuni esempi di registrazioni
  contabili nell’ipotesi di beni aventi un valore contabile
  inferiore al valore di mercato, a seconda che si opti per la
  contabilizzazione di una plusvalenza oppure di una posta di
  P.N.;
• gli esempi sono ulteriormente articolati in base al fatto che la
  società assegnante abbia, o meno, riserve capienti.

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Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

1.A IMPUTAZIONE DI PLUSVALENZA A C/E (P.N. capiente)
  • si ipotizzi la seguente situazione:
   SOCIETA' ALFA Srl

   s ocio Tizio                        50%
   s ocio Caio                         50%

   L'im m obile "A", as s egnato a Tizio, ha un valore di m ercato di Euro 200.000.
   Il s ocio Caio riceve Euro 200.000 dal s aldo della "cas s a".

                   ATTIV O                                    PASSIV O
   IMMOBILE "A"                   100.000       CAPITALE SOCIALE              100.000
   CREDITI                        200.000       RISERVE                       400.000
   CASSA                          400.000       DEBITI                        200.000

   Totale attività                700.000       Totale passività              700.000

                                           28
Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

• le relative scritture contabili sono le seguenti:

     RISERVE                a   DIVERSI                400.000
                            a   DEBITI V/SOCIO Tizio             200.000
                            a   DEBITI V/SOCIO Caio              200.000

     DEBITI V/SOCIO Tizio   a   DIVERSI                200.000
                            a   IMMOBILE "A"                     100.000
                            a   PLUSVALENZA                      100.000

     DEBITI V/SOCIO Caio    a   CASSA                            200.000

     IMPOSTA SOST.VA        a   DEBITI TRIBUTARI                   8.000

                                    29
Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

La situazione contabile che risulterà a seguito dell’assegnazione
sarà pertanto la seguente:

                    ATTIVO                          PASSIVO
      IMMOBILI                   -      CAPITALE SOCIALE       100.000
      CREDITI                200.000    UTILE DELL'ESERCIZIO    92.000
      CASSA                  200.000    DEBITI                 208.000

      Totale attività        400.000    Totale passività       400.000

                                   30
Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

2.A RILEVAZIONE DI UNA RISERVA DI RIVALUTAZIONE
(volontaria) IN S/P (P.N. capiente)
• si ipotizzi una situazione analoga a quella precedente:
   SOCIETA' ALFA Srl

   s ocio Tizio                        50%
   s ocio Caio                         50%

   L'im m obile "A", as s egnato a Tizio, ha un valore di m ercato di Euro 200.000.
   Il s ocio Caio riceve Euro 200.000 dal s aldo della "cas s a".

                    ATTIV O                                    PASSIV O
   IMMOBILE "A"                   100.000         CAPITALE SOCIALE            100.000
   CREDITI                        200.000         RISERVE                     400.000
   CASSA                          400.000         DEBITI                      200.000

   Tota le a ttività              700.000         Tota le pa ssività          700.000

                                             31
Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

le scritture contabili saranno in questo caso le seguenti:

   IMMOBILE "A"           a   RISERVA DI RIVAL.NE              100.000

   DIVERSI                a   DIVERSI
   RISERVE                                           300.000
   RISERVA DI RIVAL.NE                               100.000
                          a   DEBITI V/SOCIO Tizio             200.000
                          a   DEBITI V/SOCIO Caio              200.000

   DEBITI V/SOCIO Tizio   a   IMMOBILE "A"                     200.000

   DEBITI V/SOCIO Caio    a   CASSA                            200.000

   IMPOSTA SOST.VA        a   DEBITI TRIBUTARI                   8.000

                                    32
Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

La situazione contabile che risulterà a seguito dell’assegnazione
sarà pertanto la seguente:

                 ATTIVO                               PASSIVO
   IMMOBILI                    -          CAPITALE SOCIALE      100.000
   CREDITI                 200.000        RISERVE               100.000
   CASSA                   200.000        DEBITI                200.000

   Totale attività         400.000        Totale passività      400.000

                                     33
Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

1.B IMPUTAZIONE DI PLUSVALENZA A C/E (P.N. non capiente)
  • si ipotizzi la seguente situazione:
   SOCIETA' ALFA Srl

   s ocio Tizio                        50%
   s ocio Caio                         50%

   L'im m obile "A", as s egnato a Tizio, ha un valore di m ercato di Euro 200.000.
   Il s ocio Caio riceve Euro 200.000 dal s aldo della "cas s a".

                     ATTIV O                                  PASSIV O
   IMMOBILE "A"                   100.000        CAPITALE SOCIALE             100.000
   CASSA                          400.000        RISERVE                      300.000
   PARTECIPAZIONI                 100.000        DEBITI                       200.000

   Tota le a ttività              600.000        Tota le pa ssività           600.000

                                            34
Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

CONSIDERAZIONI:
• in questo caso l’operazione di assegnazione non risulta
  percorribile, in quanto la società non dispone di un P.N.
  sufficiente per procedere con l’operazione, a meno di porre in
  liquidazione l’impresa;
• il risultato economico positivo dell’esercizio non è di utilità, in
  quanto verrà accertato solo alla fine dell’anno, in sede di
  redazione del progetto di bilancio;
• POSSIBILE SOLUZIONE versamento da parte del socio di una
  somma a titolo di posta di P.N., la quale – però – va a
  vantaggio di tutta la compagine sociale.

                                 35
Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

2.B RILEVAZIONE DI UNA RISERVA DI RIVALUTAZIONE
(volontaria) IN S/P (P.N. non capiente)
• si ipotizzi una situazione analoga a quella precedente:
   SOCIETA' ALFA Srl

   s ocio Tizio                        50%
   s ocio Caio                         50%

   L'im m obile "A", as s egnato a Tizio, ha un valore di m ercato di Euro 200.000.
   Il s ocio Caio riceve Euro 200.000 dal s aldo della "cas s a".

                     ATTIV O                                  PASSIV O
   IMMOBILE "A"                   100.000        CAPITALE SOCIALE             100.000
   CASSA                          400.000        RISERVE                      300.000
   PARTECIPAZIONI                 100.000        DEBITI                       200.000

   Tota le a ttività              600.000        Tota le pa ssività           600.000

                                            36
Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

le scritture contabili saranno in questo caso le seguenti:
    IMMOBILE "A"           a   RISERVA DI RIVAL.NE              100.000

    DIVERSI                a   DIVERSI
    RISERVE                                           300.000
    RISERVA DI RIVAL.NE                               100.000
                           a   DEBITI V/SOCIO Tizio             200.000
                           a   DEBITI V/SOCIO Caio              200.000

    DEBITI V/SOCIO Tizio   a   IMMOBILE "A"                     200.000

    DEBITI V/SOCIO Caio    a   CASSA                            200.000

    IMPOSTA SOST.VA        a   DEBITI TRIBUTARI                   8.000

                                     37
Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

La situazione contabile che risulterà a seguito dell’assegnazione
sarà pertanto la seguente:

                 ATTIVO                           PASSIVO
   IMMOBILI                   -          CAPITALE SOCIALE    100.000
   CASSA                  200.000        RISERVE                 -
   PARTECIPAZIONI         100.000        DEBITI              208.000
                                         PERDITA DELL'ES.   - 8.000
   Totale attività        300.000        Totale passività    300.000

                                    38
Assegnazione - ASPETTI CONTABILI (segue)

CONSIDERAZIONI:
• in questo caso l’operazione di assegnazione risulta
  percorribile;
• non si pongono problemi legati all’eventuale messa in
  liquidazione della società e/o alla necessità di richiedere al
  socio assegnatario di procedere ad eseguire versamenti in
  conto capitale.

                               39
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