Unione della Romagna Faentina - sabato, 26 ottobre 2019 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina
     sabato, 26 ottobre 2019
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Unione della Romagna Faentina
                                                     sabato, 26 ottobre 2019

Prime Pagine

 26/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                       3
 Prima pagina del 26/10/2019
 26/10/2019   Il Sole 24 Ore                                                                                4
 Prima pagina del 26/10/2019
 26/10/2019   Italia Oggi                                                                                   5
 Prima pagina del 26/10/2019

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 26/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 5                                              6
 Menoventi in "Docile" su riscatto degli sfigati
 26/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 13                                             7
 C' è Giovinbacco: vini e gastronomia di grande qualità
 26/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 13                                             8
 In primo piano le eccellenze dell' artigianato alimentare
 26/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35                                             9
 Menoventi al teatro Rasi con "Docile"
 26/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43                    FRANCESCO DONATI         10
 «Quella frutta si può raccogliere, però non danneggiate le piante»
 26/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43                                             11
 «L' ospedale è al collasso: il risultato di false promesse»
 26/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                  ENRICA DALLA VECCHIA       12
 Itinerari tra gli olivi per conoscere e lanciare le produzioni locali
 26/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                                             13
 Banchetto in piazza per sostenere la ricerca contro la fibrosi cistica
 26/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                                             14
 Gara di golf di beneficenza a favore di Cosmohelp
 26/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24                                             15
 Amadori-Rekico, al Carisport punti in palio pesanti come macigni

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 26/10/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                  Micaela Cappellini   17
 Terremoto, tre anni dopo agricoltura in agonia
 26/10/2019   Italia Oggi Pagina 30                                             FRANCESCO CERISANO          19
 Fondo di solidarietà comunale, perequazione raddoppiata

 26/10/2019   Italia Oggi Pagina 32                                                  FABRIZIO VEDANA        21
 Anche il Food delivery sotto i riflettori
 26/10/2019   Italia Oggi Pagina 32                                            ANTONIO CICCIA MESSINA       22
 Privacy, i consensi al setaccio
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[ § 1 § ]

            sabato 26 ottobre 2019
                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 3
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[ § 2 § ]

            sabato 26 ottobre 2019
                                                     Il Sole 24 Ore

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[ § 3 § ]

            sabato 26 ottobre 2019
                                                        Italia Oggi

                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
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[ § 1 4 8 9 8 9 3 5 § ]

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                          Pagina 5

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          FÈSTA AL TEATRO RASI

                          Menoventi in "Docile" su riscatto degli sfigati

                          Nuovo appuntamento con Fèsta stasera al Teatro Rasi. In scena alle 21
                          la compagnia faentina Menoventi con lo spettacolo "Docile" (ingresso 10
                          euro). È la storia di Linda Barbiani, umili origini e un habitus maldestro e
                          naïf. Linda ha imparato l' arte del non lasciare traccia, dell' accontentarsi,
                          l' arte di quella remissività che le permette di passare inosservata e di non
                          creare problemi a nessuno. Un giorno l' ufficio di Collocamento le
                          consiglia di frequentare un corso di empowerment e in quel contesto
                          incontra una persona che stimola la sua sensibilità e la sua fervida
                          fantasia: «esprimi un desiderio».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
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[ § 1 4 8 9 8 9 3 0 § ]

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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          IN CENTRO STORICO

                          C' è Giovinbacco: vini e gastronomia di grande qualità
                          L' evento in calendario anche oggi e domani si tiene in 4 piazze storiche e nelle aree limitrofe: tante proposte

                          RAVENNA Oggi e domani il centro di Ravenna continua ad essere teatro
                          di "Giovinbacco. Sangiovese in Festa" la grande kermesse
                          enogastronomica con il meglio del vino edel cibo di Romagna.
                          Realizzato da Slow Food e Tuttifrutti, l' evento si tiene in 4 piazze
                          storiche di Ravenna e nelle aree limitrofe. PREMI La giuria tecnica ha già
                          assegnato i premi 2019 per il miglior Romagna Albana e per il miglior
                          Romagna Sangiovese Riserva. In competizione quest' anno 18 Albana e
                          15 Sangiovese. Per l' Albana 2018 il premio è stato assegnato ex -aequo
                          a "Fondatori" di Vini Merlotta e a "Vitalba" di Tre Monti. Vini Merlotta ha
                          fatto il bis, poiché la cantina è stata premiata anche per il miglior
                          Sangiovese Riserva 2016, il "Fondatori". LE 4 PIAZZE Piazza del
                          Popolo anche quest' anno è la piazza dei vini di Romagna con 50
                          produttori presenti e in più le cantine di Mtv Movimento Turismo del Vino
                          Emilia-Romagna, Le Donne del Vino e Strada della Romagna.
                          Complessivamente, sono oltre 250 le etichette in degustazione. In piazza
                          del Popolo anche il banco vendita del vino per beneficenza del Lions Club
                          Ravenna Bisanzio e la postazione del Sert per la prova etilometro e per
                          educare al consumo responsabile del vino. Piazza Kennedy è la piazza
                          dei vini italiani, della birra, del cibo di strada. Qui si potranno degustare
                          oltre 40 etichette italiane selezionate da Slow Food e poi birre artigianali
                          locali. Sulla stessa piazza otto chioschi gestiti da ristoranti del territorio.
                          C' è anche l' area di Slow Food e dell' associazione Il Lavoro dei
                          Contadini. Piazza Garibaldi ospita i produttori di pane e di olio, fra cui i
                          migliori oli di Romagna da Brisighella a Rimini, e poi ci saranno pizze,
                          panini, focacce e birra del Molino Spadoni. In più due chioschi di pasta
                          fresca. In Piazza Unità d' Italia quattro chioschi di piadina gestiti sempre dagli artigiani di Cna Ravenna, con accanto
                          la birra artigianale. IL MERCATO DI MADRA Oggi e domani GiovinBacco è affiancato da Madra, il Mercato agricolo
                          domenicale Ravenna, con agricoltori e artigiani legati alla terra che portano i loro prodotti di stagione. Grazie alla
                          collaborazione con Ravenna Festival durante tutto il weekend a partire dalle 18.30 le bande musicali di Ravenna,
                          Russi e Santa Sofia portano musica, festa e allegria su vie e piazze del centro.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 7
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[ § 1 4 8 9 8 9 3 2 § ]

                          sabato 26 ottobre 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          In primo piano le eccellenze dell' artigianato alimentare

                          RAVENNA Qualità ed eccellenza dell' artigianato agroalimentare Cna
                          ancora una volta in piazza per partecipare a Giovinbacco, la festa del
                          vino e del cibo di Romagna. Oggi e domani piazza Garibaldi profuma di
                          lievitati con lo spazio "Pane, olio e companatico". Con prodotti da
                          Brisighella a Rimini e da altre località d' Italia sarà possibile degustare
                          pane di grani antichi italiani e olio extravergine d' oliva. A questo si
                          affiancherà inoltre lo spazio Pizze, panini e focacce a cura del Molino
                          Spadoni e quello della pasta ripiena animato degli artigiani Cna. Piazza
                          Unità d' Italia si trasformerà nella "piazza della piadina" con le botteghe
                          artigiane di Cna al lavoro per offrire il meglio dello street food romagnolo
                          per eccellenza. Un angolo della piazza sarà dedicato al consumo e
                          produzione delle birre artigianali.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
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[ § 1 4 8 9 8 9 3 4 § ]

                          sabato 26 ottobre 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          FÈSTA

                          Menoventi al teatro Rasi con "Docile"

                          RAVENNA Sono una delle eccellenze della scena teatrale emiliano -
                          romagnola: i faentini Menoventi presentano oggi a Ravenna, teatro Rasi,
                          lo spettacolo Docile. Linda Barbiani (Consuelo Battiston) - la protagonista
                          di questo delicato, surreale, grottesco apologo - non ha vinto ricchi premi
                          alla lotteria della nascita: la dea bendata le ha assegnato umili origini e i
                          genitori le hanno donato un habitus maldestro e naïf, inadatto all'
                          efficienza contemporanea. Tutta la sua vita è contrassegnata dal disagio
                          e dalla cedevolezza che aggioga chi gli ostacoli se li porta dentro; e se la
                          vicenda le riserva attraversamenti nell' onirico, la sua indole bovina
                          sembra rispecchiare quella di chi affronta il terzo millennio ormai «povero
                          di fatto, borghese nel cuore». Ma la vita della protagonista si tinge di
                          coincidenze dal sapore fantastico e grottesco; la numerologia e l'
                          alchimia contaminano la quotidianità generando equivoche superstizioni
                          che dominano il suo universo rassegnato. Regia Gianni Farina, in scena
                          anche Andrea Argentieri. Lo spettacolo è compreso nel programma di
                          Fèsta. Inizio ore 21. Informazioni e prenotazioni: 0544 30227.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
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[ § 1 4 8 9 8 9 2 7 § ]

                          sabato 26 ottobre 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          I PRODOTTI DEGLI ALBERI NELLE AREE PUBBLICHE

                          «Quella frutta si può raccogliere, però non danneggiate le piante»
                          Dal Comune: «Non vi è alcun divieto, esiste però il buon senso di rispettare la vegetazione»

                                                                                                                              FRANCESCO DONATI
                          FAENZA Al parco "Veniero Lombardi", alle cosiddette Bocche dei Canali,
                          una signora anziana ha parcheggiato la sua bicicletta e con un cestino ha
                          cominciato la raccolta dei cachi. Ci sono oltre cento piante e la
                          produzione quest' anno è abbondante: i frutti sono belli e sani, biologici,
                          perché non trattati, seppure attorno al parco vi siano due strade molto
                          trafficate. «Li metto a maturare in cantina -ha riferito la signora-, così ho
                          la frutta assicurata fin quasi a Natale. Ho raccolto quelli più bassi, ci
                          vorrebbe una scala». Le piante sono del Comune, mai frutti sono di chili
                          raccoglie. E non ci sono solo i cachi. Faenza è ricca di verde: parchi,
                          giardini pubblici, aiuole in cui si trovano alberi che producono ottimi frutti,
                          così c' è chi non si fa sfuggire l' occasione e, anzi ché andare dal
                          fruttivendolo, si serve al supermarket dei prodotti della terra urbana.
                          «NON FATE DANNI» Si è già parlato dei capperi che crescono sulle
                          mura: c' è addirittura chi ne fa dei vasetti regalo. Ma la città offre molto
                          altro. Sono ambitele melagrane, che si trovano perfino nelle aiuole dei
                          parcheggi, come in via Cavour. E poi i giuggioli nel parco Tassinari e altri
                          sparsi in diverse aree verdi. «Avremo una cinquantina di piante in tutto -
                          riferisce Marco Valtieri del servizio Giardini del Comune che segnala
                          anche «piante di melo e di pero al parco botanico, do veci sono pure
                          alcuni ciliegi e nespoli». Lungo il viale della Rimembranza si può
                          incontrare chi raccoglie i pinoli, mentre in altre zone sono reperibili le
                          nocciole. Ad inizio estate in via Salvolini crescono ottimi prugnoli. «Non
                          vi è alcun divieto per la raccolta - continua Valtieri -, esiste però
                          ilbuonsenso di rispettare la pianta: se qualcuno raccoglie una ciliegia e se
                          la mangia nessuno gli dirà niente, purché non faccia danni. E' così anche
                          per i fiori: se si fa un mazzetto di margherite, viole e roselline, va bene, ma se si va con le forbici e si tagliano ira mi, il
                          discorso è diverso». ANCHE I FUNGHI Nelle aiuole non mancano le piante officinali, soprattutto la lavanda, il
                          rosmarino, la salvia. L' alloro è abbastanza comune. Per chi conosce le erbe commestibili il verde cittadino, quando è
                          stagione, offre molto: rucola, portulaca, strigoli, tarassaco e altre varietà che è possibile mettere nell' insalata. Al
                          parco Bucci inoltre c' è chi ha trovato i funghi, i pioppini, ma attenzione, bisogna riconoscerli. L' autunno è
                          particolarmente ricco di prodotti. Non sarebbe una cattiva idea - considerata l' intenzione del Comune di dotare la
                          città di nuove piante- quella di mettere a dimora alberi da frutto, a quanto pare molto apprezzati dai cittadini.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 10
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «L' ospedale è al collasso: il risultato di false promesse»
                          Duro attacco alla sanità «gestita dal Pd», Liverani (Lega): «Altro che eccellenza»

                          FAENZA «Organici sotto dimensionati, carichi di lavoro eccessivi per gli
                          operatori sanitari e conseguente stress del personale, tempi e liste di
                          attesa estenuanti, ristrutturazioni con ritardi spaventosi, reparti
                          centralizzati, nascite dirottate». E' questo il quadro delle politiche sanitarie
                          a Faenza (ma anche a Lugo e Ravenna) dipinto dal consigliere regionale
                          della Lega Andrea Liverani. «Altro che eccellenza - attacca -: c' è tanto da
                          fare per sistemare i problemi lasciati dal Pd e da Bonaccini». E spiega: «I
                          carichi di lavoro sono assurdi, i lavoratori sono sotto organico e le
                          assunzioni promesse dall' assessore Venturi ancora non si vedono. Gli
                          infermieri vivono in uno stato di stress che può causare problemi ai
                          degenti. Noi è dal 2016 che chiediamo di parlare di indice di Burnout,
                          cioè di livelli di stress che incidono sulla qualità delle prestazioni sanitarie,
                          ma nulla è cambiato. Per una regione che fa della sanità un' eccellenza,
                          non è certo una gran situazione». Liverani tira in ballo i sindacati: «Ci
                          dicono - prosegue - che la situazione è critica soprattutto nei pronto
                          soccorso dove le attese tra accettazione e dimissione sono doppie
                          rispetto alla normalità: 12 ore invece di 6. Inoltre assistiamo ad uno
                          svuotamento degli ospedali minori, come quelli di Faenza e Lugo, che
                          ingolfano Ravenna». In merito alle nascite «l' eliminazione di alcune
                          specializzazioni pediatriche e ostetriche dagli ospedali di Faenza e Lugo
                          ha fatto sì che tante coppie decidano (volenti o nolenti) di partorire a
                          Ravenna, abbassando conseguentemente il numero delle nascite nelle
                          due città minori, dove è a rischio la soglia dei 500 parti annuali, garanzia
                          per il mantenimento». Anche sulle strutture «c' è da ridere - incalza il
                          consigliere -: la ristrutturazione del pronto soccorso di Faenza, costo 8
                          milioni di euro, partita nel 2012, e che doveva terminare nel 2018, con un primo rinvio a fine estate 2019, ad oggi è
                          ancora incompleto. Dov' è l' eccellenza tanto decantata?». E conclude: «La sanità in provincia di Ravenna peggiora,
                          le promesse sono vuote». F. D.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 11
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                          sabato 26 ottobre 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          BRISIGHELLA

                          Itinerari tra gli olivi per conoscere e lanciare le produzioni locali
                          «Un modo per coniugare autenticità ed esperienza, raccontando territori, mestieri, tradizioni e gusto»

                                                                                                                              ENRICA DALLA VECCHIA
                          BRISIGHELLA Torna domani per la sua terza edizione la "Camminata tra
                          gli olivi", un' esperienza dedicata alla genuinità e qualità del prodotto
                          simbolo del paese. All' insegna dei sapori e dei sa peri del territorio, sono
                          pronti nuovi itinerari e suggestive passeggiate per are voce ad una
                          formula che sposa qualità del prodotto, identità del paesaggio e turismo
                          d' esperienza. «Il patrimonio più importante è sicuramente quello delle
                          culture e delle economie locali - afferma Enrico Lupi, presidente della
                          "Città dell' olio"- e la "Camminata tra gli olivi" fin dall' inizio ha voluto
                          essere un modo per coniugare autenticità ed esperienza, raccontando in
                          mille modi diversi, grazie alla passione e alla fantasia delle
                          amministrazioni locali, territori, mestieri, tradizioni e gusto». A
                          BRISIGHELLA 70MILA PIANTE Anche per questa edizione sono stati
                          selezionati percorsi dove gli olivi fanno da protagonisti per raccontare
                          storie e offrire esperienze enogastronomiche indimenticabili. Settantamila
                          piante di olivo fanno dell' antico borgo medievale di Brisighella un centro
                          dove la selezione di alcune cultivar autoctone ha permesso di conferire
                          caratteristiche di tipicità all' olio extravergine qui prodotto; dal "Sentiero
                          dell' olio" ci si inoltra nel parco regionale della Vena del gesso, dove si
                          incontra anche la pieve di Rontana, per poi salire sui pendii collinari ricchi
                          di piantagioni di olivo. ECCO IL PERCORSO Il luogo di partenza è in via
                          Naldi 2 presso l' Ufficio informazioni turistiche in centro storico
                          Brisighella, l ' o r a r i o d i p a r t e n z a è f i s s a t o p e r l e 9 . 4 5 ( i n f o :
                          iat.brisighella@racine.ra.it, tel. 0546 81166). Il percorso brisighellese sarà
                          lungo circa 7,5 chilometri. Sono 17 le regioni italiane, dalla Lombardia alla
                          Sardegna, che hanno aderito a questo grande evento: per scegliere il
                          proprio itinerario o anche solo per saperne di più basta un click sul sito www.camminatatragliolivi.it, dove è possibile
                          scaricare il programma della giornata e trovare notizie sul territorio, il paesaggio e la storia. Sono, inoltre, disponibili
                          la fan page su Facebook e i canali Instagram e Twitter. Per di più, in questa occasione si festeggiano i 25 anni dell'
                          Associazione nazionale città dell' olio, composta da oltre 330 soci tutti enti pubblici, che tutela il territorio olivicolo e si
                          batte per la valorizzazione dei paesaggi rurali e per l' inserimento di aree territoriali olivi cole di valore storico nel
                          Registro nazionale dei paesaggi rurali storici del ministero delle Politiche agricole.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 12
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                          sabato 26 ottobre 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Banchetto in piazza per sostenere la ricerca contro la fibrosi cistica
                          Con una piccola donazione sarà possibile acquistare un ciclamino e contribuire

                          FAENZA Dalle ore 8 alle 14 di oggi la Round Table n. 38 di Faenza, club
                          service che favorisce l' amicizia, l' incontro e lo scambio di conoscenze
                          tra giovani professionisti e imprenditori del territorio faentino, sarà
                          presente in piazza del Popolo a Faenza con il proprio banchetto per
                          sostenere la Fondazione ricerca fibrosi cistica, promuovendo la
                          campagna nazionale per la ricerca "Ogni ciclamino, un po' divita in più". A
                          fronte di una piccola donazione sarà quindi possibile acquistare un
                          ciclamino e contribuire al sostegno dei progetti scientifici promossi dalla
                          Fondazione per debellare questa malattia genetica che colpisce i bambini
                          fin dalla nascita.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Gara di golf di beneficenza a favore di Cosmohelp
                          I fondi raccolti serviranno a Cosmohelp per curare in Italia tre minori gravemente malati

                          FAENZA Al golf club "Le Cicogne" di Faenza si tiene oggi la settima
                          edizione del "Trofeo Cosmohelp", la consuetudinaria gara di beneficenza
                          (gara singola -18 buche stbl- 3 categorie) a favore dell' associazione
                          umanitaria Cosmohelp. L' iniziativa vede la partecipazione e la
                          collaborazione di numerose aziende del territorio. Al termine della gara,
                          verso le 17.30, seguiranno le premiazioni dei vincitori e un buffet per tutti
                          partecipanti. I fondi raccolti serviranno a Cosmohelp per curare in Italia
                          tre minori gravemente malati: una bambina di 12 anni affetta da
                          neoformazione cervicale che verrà ricoverata presso il reparto di
                          Otorinolaringoiatria dell' ospedale di Forlì; un bimbo di 2 anni affetto da
                          una grave deformazione toracica seguito dalla Chirurgia Pediatrica del S.
                          Orsola di Bologna; e una bimba di 3 anni affetta da una grave cardiopatia
                          che verrà seguita dalla Pediatria di Ravenna.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          B GIRONE C

                          Amadori-Rekico, al Carisport punti in palio pesanti come macigni
                          Di Lorenzo: «Brkic, Planezio e Frassineti non si sono mai allenati, faremo con ciò che abbiamo» Friso: «Dobbiamo
                          essere bravi a battere la loro difesa, che è forse la migliore dell' intera serie B»

                          CESENA Conta solo vincere. Amadori Cesena e Rekico Faenza s i
                          presenteranno stasera alle 20.30 al Carisport con questa idea in under by
                          caldissimo per l' alta posta in palio. Cesena e Faenza, infatti, sono nella
                          medesima zona situazione di classifica, vincere vorrebbe dire guardare
                          ai piani alti, perdere aprirebbe le porte di orizzonti oscuri. AMADORI
                          CON TRE DUBBI I Tigers sono nel loro peggior momento dall' approdo
                          nella città malatestiana. Nelle prime cinque uscite sono arrivate tre
                          sconfitte e due sole vittorie, ambedue al Carisport che arriva all'
                          appuntamento odierno ancora intonso. Ciò che preoccupa
                          maggiormente, però, è la condizione generale che questa settimana ha
                          verosimilmente toccato il fondo. Potrebbero chiamarsi fuori dalla contesa
                          tre giocatori fondamentali come capitan David Brkic, Marco Planezio e
                          Matteo Frassineti. Epilogo del film horror? Rotazioni a cinque, con i
                          giovani Filippo Rossi e Tarik Hajrovic pronti a subentrare. Coach
                          Giampaolo Di Lorenzo alla vigilia ha mostrato tutta la sua
                          preoccupazione per un momento tutt' altro che roseo. «Negli ultimi giorni
                          Brkic, Planezio e Frassineti non si sono allenati e in queste condizioni è
                          davvero difficile, perché di fatto non ci siamo mai stati tutti insieme e a
                          livello di squadra siamo indietro. Anche per questo siamo evidentemente
                          bloccati, serve qualcosa che ci possa risollevare». Cercando a fatica di
                          andare oltre quelle che sono le evidenti difficoltà, il tecnico ha tracciato la
                          linea in vista della partita odierna. «Arriviamo al match in cinque con
                          Hajrovic e Rossi sesto e settimo uomo. Dobbiamo fare con quello che
                          abbiamo, dando tutto per portare a casa il risultato. Per vincere servirà la
                          miglior versione di tutti i singoli, in parti colare di Battisti, Trapani e
                          Chiappelli che ancora non hanno inciso». Infine il tecnico sposta il faro sugli avversari. «Una squadra completamente
                          rinnovata che sta cercando equilibrio. Bruni garantisce tanta esperienza ed è il punto centrale di una formazione che
                          vive soprattutto grazie all' apporto dei suoi lunghi». REKICO AL GRAN COMPLETO Forte con gli umili, combattiva
                          ma poco lucida con i forti. La classifica attuale della Rekico forse rispecchia quanto poteva prospettarsi all' inizio
                          della stagione, ma grida vendetta per le due chance sfuggite al supplementare nelle precedenti trasferte. Faenza tenta
                          oggi di invertire la tendenza al Carisport, facendo tesoro dell' affermazione interna di domenica scorsa con Ancona.
                          Quando i neroverdi hanno sacrificato parte della brillantezza offensiva a vantaggio di un' energetica difesa, che ha
                          lasciato briciole ai malcapitati ospiti, rimasti sotto i 50 punti, quando in precedenza ne avevano segnati quasi venti di
                          media in più. Vittoria alla cui costruzione, al di là del dominio di Klyuchnyk sotto i tabelloni, ha visto la partecipazione
                          del collettivo e che, arrivata dopo tre cadute consecutive, ha aiutato a recuperare serenità in seno al gruppo. «Certo,
                          la vittoria ha apportato notevoli benefici - spiega coach Massimo Friso - perché avevamo mostrato progressi, ma
                          perdere tre partite non aiuta ad accrescere la fiducia. Ora però affrontiamo una rivale con cui non basta giocare al
                          100% per assicurarsi un successo. Dobbiamo cercare di limitarli ed essere bravi a battere la loro difesa, che è forse
                          la migliore dell' intera serie B. Sono fisici ed applicano bene cambi e raddoppi: per noi sarà un ottimo stress -test».
                          Per la domanda "quale elemento toglierebbe agli avversari", di solito glissata dagli intervistati,

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                          sabato 26 ottobre 2019

                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Friso ha invece una risposta precisa. «Voglio essere sincero: erano già forti, ma l' ingaggio di Scanzi è molto
                          importante, è un giocatore formidabile che sa difendere su tutti e creare punti in tanti modi. Le sorti del loro attacco
                          sono nelle sue mani. Ma ripeto, è solo la punta di diamante all' interno di un roster profondissimo». In casa Rekico
                          tutti disponibili per il derby, trai più "sentiti" dalla tifoseria manfreda, tranne Matteo Santucci, che è da considerare
                          ormai un "separato in casa": per lui sono già pronte leva ligie.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 16
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                          sabato 26 ottobre 2019
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                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Terremoto, tre anni dopo agricoltura in agonia
                          Centro Italia. Ricostruzione al palo, oltre 25mila le aziende in difficoltà e ricavi crollati del 70 per cento. Stalle e
                          allevamenti senza finanziamenti La protesta scende in piazza. Oggi a Roma si sono dati appuntamento agricoltori e
                          allevatori delle aree colpite dal sisma a fine ottobre del 2016

                                                                                                                                Micaela Cappellini
                          «Dopo l' albergo di Rigopiano, che è stato travolto della valanga, la mia
                          impresa è la realtà economica più importante del paese». Il paese è
                          Farindola, tra i monti della Laga, in provincia di Pescara. E l' azienda
                          agricola è quella di Pietropaolo Martinelli: 2.300 metri quadrati di stalle la
                          metà dei quali sono venuti giù col terremoto. «Sotto le macerie trovai 450
                          tra pecore e agnelli», ricorda. Da allora, questo allevatore abruzzese si è
                          rimboccato le maniche e ha rimesso in piedi la sua azienda, dove ancora
                          si fa il famoso pecorino di Farindola che è presidio Slow Food: «Ne
                          produco il 25% in meno, però, perché ricorrendo soltanto ai miei soldi ho
                          messo a posto le stalle e il tetto, ma di pecore sono riuscito a
                          rimpiazzarne solo la metà. Se non si sbloccano i fondi del terremoto, non
                          so se ce la faccio. Qui lavoriamo in 14, e finora non ho lasciato a casa
                          nessuno». E Pietropaolo Martinelli non è solo in attesa dei fondi per la
                          ricostruzione definitiva: a non essergli mai arrivati, a quasi tre anni di
                          distanza dal sisma, sono ancora quelli per la ricostruzione provvisoria.
                          Quelli per il primo soccorso. Oggi in piazza a Roma Di imprenditori
                          agricoli come Martinelli oggi ne sta portando in piazza a frotte, la
                          Coldiretti. Dalle nove di stamattina a Roma si sono dati appuntamento gli
                          agricoltori, gli allevatori e i pastori delle aree terremotate di Lazio,
                          Marche, Umbria e Abruzzo. Piazza San Silvestro è stata trasformata nel
                          più grande mercato all' aperto delle specialità contadine sopravvissute al
                          sisma, dalla pasta all' amatriciana al panino con la porchetta. Un'
                          occasione per aiutare la lenta ripresa dei territori colpiti, ma soprattutto per fare un bilancio a tre anni esatti dalle
                          scosse del 26 e 30 ottobre 2016. L' iniziativa - a metà strada tra la solidarietà e la protesta - si chiama "La terra non
                          trema: il coraggio dei contadini", e per la Coldiretti coincide anche con il 75esimo anniversario della fondazione,
                          avvenuta proprio a fine ottobre del 1944. Cosa denunciano oggi gli imprenditori agricoli? Un dato, soprattutto: che nei
                          131 comuni del cratere, svuotati dalla popolazione e con il turismo in ripresa si, ma lenta, a tre anni dal sisma si
                          registra ancora un crollo del 70% delle vendite che sta soffocando l' economia locale. A partire proprio dagli
                          agricoltori e dagli allevatori, che sono rimasti nonostante le difficoltà e che di questi territori rappresentano spesso la
                          principale attività economica. Dove non c' è manifattura, e dove i servizi - il commercio, in primo luogo - in questi tre
                          anni post-sisma spesso si sono spostato verso la costa, stalle e campi restano tra le principali fonti di occupazione
                          della popolazione, insieme al turismo. «Serve ricostruire le comunità locali e frenare lo spopolamento garantendo le
                          condizioni necessarie affinché le persone tornino o restino a vivere e lavorare nelle aree terremotate», ha detto il
                          presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, che oggi partecipa al presidio e che chiede la creazione di un tavolo a
                          cadenza semestrale che riunisca i principali soggetti istituzionali a livello nazionale e regionale (e la stessa Coldiretti)
                          con il compito di registrare, monitorare e verificare lo stato di avanzamento della ricostruzione e l' efficacia delle
                          misure messe in campo a sostegno delle aree e delle imprese agricole. Il bilancio dei danni Tra il 26 e il 30 di ottobre
                          del 2016 - e prima ancora, il 24 agosto - il terremoto ha reso inagibili stalle e fienili, ha ucciso animali e ha causato
                          ingenti danni agli agriturismi.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 17
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                          sabato 26 ottobre 2019

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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          La Coldiretti calcola che siano oltre 25mila le aziende in difficoltà: la maggior parte di queste sono allevamenti, che
                          ospitano 100mila animali tra mucche, pecore e maiali. E se per la lenticchia di Castelluccio di Norcia Igp si prevede
                          una produzione attorno ai 3mila-4mila quintali, in linea con lo scorso anno, le maggiori difficoltà si trovano in altri
                          settori: la produzione di latte, per esempio, per la chiusura delle stalle è in calo del 20%. Burocrazia primo nemico «Il
                          problema principale è che la ricostruzione è ferma perché le norme sono farraginose e i professionisti non vengono
                          pagati, quindi le pratiche non si sbloccano e non vengono evase», racconta Francesco Fucili, presidente della
                          Coldiretti di Macerata. E proprio quella di Macerata, nelle Marche, è la provincia più colpita, con il numero più alto di
                          Comuni che fanno parte del cratere del terremoto e con la maggior quantità di superficie agricola danneggiata. A San
                          Severino Marche, Francesco Fucili ha un allevamento di maiali e bovini: «Li cresciamo soltanto con i cereali di nostra
                          produzione - racconta - e anche i salumi li realizziamo direttamente al nostro interno». Durante il terremoto, la stalla
                          ha tenuto ma il magazzino e il fienile hanno subito parecchi danni: «Ancora oggi il fienile è montato dentro il tunnel di
                          emergenza. In compenso, nel 2017 abbiamo costruito una nuova stalla: ma non con i fondi della ricostruzione, con i
                          finanziamenti del Psr», cioè il Programma per lo sviluppo rurale regionale. Perché i soldi che spettano ai terremotati,
                          ai fratelli Fucili non sono ancora arrivati, nonostante proprio questa settimana a livello nazionale siano stati sbloccati
                          ulteriori fondi anche per il 2020. «Qui, a Macerata, le strutture agricole sono ancora tutte temporanee - racconta il
                          dirigente Coldiretti - anche il calo della produzione, all' inizio, c' è stato. Ma nessuno ha gettato la spugna. Per fortuna,
                          c' è stata tanta solidarietà nell' acquistare i prodotti, e mi riferisco anche ai miei, che spesso ho venduto ai mercati di
                          Campagna Amica». La corsa alla solidarietà La Coldiretti è stata tra le associazioni che sono intervenute
                          immediatamente a ridosso del sisma. Ha fornito decine di roulotte e camper per gli agricoltori che hanno voluto
                          restare. Ha garantito la fornitura di gasolio agricolo e altri mezzi tecnici agli imprenditori che volevano riaprire subito
                          le aziende. Ha offerto a chi è rimasto senza mercato la possibilità di vendere in tutta Italia i propri prodotti attraverso
                          la rete di Campagna Amica, appunto. Molte sono state le campagne di solidarietà avviate anche a livello nazionale:
                          "Adotta una mucca", per esempio, ha consentito di dare ospitalità ad almeno 2mila pecore e mucche sfollate a causa
                          dei crolli delle stalle; "Dona un ballone di fieno" ha garantito l' alimentazione del bestiame"; mentre "Sa paradura" ha
                          visto i pastori sardi regalare mille pecore ai colleghi colpiti dal sisma. Ora, però, è il momento di andare oltre l'
                          emergenza: «La nostra profonda convinzione - scrive la Coldiretti - come principale organizzazione agricola del
                          Paese, è che quanta vita è rimasta e rimane nei Comuni colpiti, e quanta vita si potrà suscitare in futuro, sono legate
                          al destino che avranno i produttori agricoli che non hanno lasciato la terra, le migliaia di animali che essi accudiscono,
                          le migliaia di ettari che coltivano, le Dop e le Igp a cui danno vita. Bisogna sostenere oggi ciò che continua a pulsare,
                          sia pure fievolmente: il mondo agricolo, i suoi uomini, i suoi animali». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          sabato 26 ottobre 2019
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                                                                                    Italia Oggi
                                                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          La novità è stata inserita nel dl fiscale. addio alla spesa storica nel 2030

                          Fondo di solidarietà comunale, perequazione raddoppiata

                                                                                                                              FRANCESCO CERISANO
                          Un 5% in più ogni anno fino al 2030, destinato a raddoppiarsi per l'
                          aumento dell' ammontare di risorse (da 13 a 26 miliardi) su cui la
                          perequazione operà. Sarà scandito così l' avvicinamento (lento ma
                          ambizioso) verso il progressivo abbandono della spesa storica, quale
                          criterio principe per l' attribuzione del Fondo di solidarietà comunale (Fsc)
                          a vantaggio di parametri più meritocratici (capacità fiscali e fabbisogni
                          standard). Stando a quanto finora previsto dalla legge di bilancio 2017
                          (legge n.232/2016), nel 2020 la quota di 1,88 miliardi del Fsc si sarebbe
                          dovuta ripartire per l' 85% sulla base della differenza tra capacità fiscali e
                          fabbisogni, fino ad arrivare al 100% a decorrere dal 2021. Come
                          anticipato dal viceministro all' economia, Laura Castelli, (si veda
                          ItaliaOggi del 24/10/2019), l' ultima versione del decreto fiscale,
                          approvato dal governo Conte bis e atteso oggi in Gazzetta Ufficiale,
                          riscrive all' art. 57 la tabella di marcia del Fsc, riducendo dal 60 al 45% la
                          quota di risorse attribuite nel 2019 sulla base delle capacità fiscali e dei
                          fabbisogni. E incrementandola dal 2020 in avanti del 5% l' anno fino ad
                          arrivare al 100% nel 2030. Non solo. Ai fini del calcolo della quota da
                          attribuire sulla base della virtuosità di gestione degli enti, si stabilisce che
                          la componente rifiuti venga neutralizzata. L' ammontare complessivo
                          della capacità fiscale perequabile dei comuni delle regioni a statuto
                          ordinario sarà determinata in misura pari al 50% dell' ammontare
                          complessivo della capacità fiscale da perequare sino al 2019. Dal 2020 la
                          quota sarà incrementata del 5% annuo sino a raggiungere il 100% dal
                          2029. Altra novità introdotta dall' art. 57 del decreto fiscale riguarda le spese per la formazione del personale. Dal
                          2020 i paletti, introdotti dal decreto legge n.78/2010 e che prevedevano un tetto massimo del 50% della spesa 2009
                          per la formazione, cesseranno di applicarsi alle regioni, alle province autonome, agli enti locali e ai loro organismi ed
                          enti strumentali (anche in forma societaria). Imu sulle piattaforme petrolifere. Dalla nuova Impi (si chiamerà così la
                          nuova imposta immobiliare sulle piattaforme marine), istituita dal decreto fiscale, l' erario prevede di incassare circa
                          30 milioni di euro l' anno, di cui 21,5 milioni andranno allo Stato e 8,5 milioni ai comuni. La relazione tecnica di
                          accompagnamento al decreto fiscale fornisce le prime cifre sul nuovo tributo destinato a gravare su una base
                          imponibile potenziale di circa 2,85 miliardi di euro. L' Impi avrà un' aliquota del 10,6 per mille, di cui il 7,6 per mille di
                          pertinenza dello Stato e il 3 per mille di spettanza dei comuni destinatari del tributo che dovranno essere individuati
                          con decreto da emanarsi entro 180 giorni dall' entrata in vigore del dl. Per il 2020 l' imposta verrà versata in un' unica
                          soluzione entro il 16 dicembre direttamente allo Stato che poi provvederà alla redistribuzione del gettito di spettanza
                          comunale agli enti inseriti nel decreto ministeriale di cui sopra. Per gli anni successivi al 2020, essendo ormai
                          individuati i comuni cui deve essere versata l' Impi, i soggetti passivi dovranno effettuare il pagamento del tributo sia
                          allo stato che al comune competente. Saranno comunque i comuni, analogamente a quanto avviene per l' Imu sugli
                          immobili di categoria D, i responsabili delle attività di accertamento e riscossione del tributo anche per la parte
                          erariale. All' imposta immobiliare sulle piattaforme marine si applicheranno le stesse regole sulla deducibilità dell' Imu
                          dal reddito d' impresa e dal reddito derivante dall' esercizio di arti e professioni. Deducibilità che diventerà piena a
                          decorrere del periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 19
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                          sabato 26 ottobre 2019

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                                                         Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

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                          sabato 26 ottobre 2019
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                          Anche il Food delivery sotto i riflettori

                                                                                                                              FABRIZIO VEDANA
                          Whistleblowing, anagrafe tributaria, fatturazione elettronica, fidelity card e
                          food delivery: sono questi gli ambiti di trattamento considerati sorvegliati
                          speciali dal Garante Privacy. Lo prevede la delibera del 12 settembre
                          2019, resa pubblica soltanto il 24 ottobre scorso, con la quale vengono
                          tracciate le linee guida dell' attività ispettiva che l' Autorità di tutela dei dati
                          personali svolgerà con l' ausilio della Guardia di finanza. Il piano ispettivo
                          relativo al periodo Luglio/ dicembre 2019 prevede che l' attività sarà
                          indirizzata ad accertamenti in riferimento a profili di interesse generale
                          per categorie di interessati nell' ambito di: trattamenti dei dati personali
                          effettuati mediante applicativi per la gestione delle segnalazioni, di
                          condotte illecite (c.d. whistleblowing), trattamenti di dati personali
                          effettuati da Istituti bancari, con particolare riferimento ai flussi, verso l'
                          anagrafe dei conti, trattamenti dei dati personali effettuati da intermediari
                          per la fatturazione elettronica, trattamenti di dati personali effettuati da
                          società per attività di marketing, trattamenti di dati personali effettuati da
                          Enti pubblici, con riferimento a banche dati di notevoli dimensioni,
                          trattamenti di dati personali effettuati da società con particolare
                          riferimento all' attività di profilazione degli interessati che aderiscono a
                          carte di fidelizzazione, trattamenti di dati personali effettuati da società
                          rientranti nel settore denominato Food delivery, trattamenti di dati
                          personali in ambito sanitario effettuati da parte di società private. L'
                          attività ispettiva del Garante Privacy riguarderà i controlli nei confronti di
                          soggetti, pubblici e privati, appartenenti a categorie omogenee e avrà l'
                          obiettivo di verificare il rispetto dei presupposti di liceità del trattamento e delle condizioni per il consenso qualora il
                          trattamento sia basato su tale presupposto. Altro ambito oggetto del piano ispettivo è poi il rispetto dell' obbligo dell'
                          informativa nonché della durata della conservazione dei dati. L' attività ispettiva programmata riguarderà 100
                          accertamenti ispettivi e sarà attivata su iniziativa del Garante che si avvarrà del supporto della Gdf. Possibili, d'
                          ufficio, ulteriori attività ispettive e di revisione sulla base delle segnalazioni o dei reclami. © Riproduzione riservata.

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                          sabato 26 ottobre 2019
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                                                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Il garante ha reso noto il piano ispettivo relativo al secondo semestre del 2019

                          Privacy, i consensi al setaccio
                          Anche il periodo di conservazione dei dati ai raggi X

                                                                                                                              ANTONIO CICCIA MESSINA
                          Il Garante della privacy passa al setaccio il periodo di conservazione dei
                          dati e la regolarità di consensi e informative. È uno dei due filoni del
                          piano ispettivo per il secondo semestre 2019 dell' autorità presieduta da
                          Antonello Soro, di cui dà conto la deliberazione n. 166 del 12 settembre
                          2019. L' altro filone è quello degli accertamenti di carattere generali su
                          ambiti specifici, tra i quali spiccano i trattamenti collegati alla fatturazione
                          elettronica e i dati trasmessi dalle banche all' anagrafe dei conti tenuta dal
                          Fisco. In totale sono programmate fino alla fine del 2019 cento ispezioni.
                          Vanno oltre il numero programmato le ispezioni attività su segnalazioni e
                          reclami e anche altre promosse d' ufficio dallo stesso Garante. Ma
                          vediamo di approfondire i contenuti del piano ispettivo, che può preludere
                          alla applicazione di sanzioni amministrative pesantissime (fino a 20
                          milioni di euro). Controlli. I controlli riguarderanno soggetti, pubblici e
                          privati, appartenenti a categorie omogenee. L' oggetto dei controllo è
                          triplice: rispetto del consenso, quando è richiesto; rispetto dell'
                          informativa; durata della conservazione dei dati. Questi adempimenti
                          sono tra quelli che danno più da pensare a privati e pubblica
                          amministrazione. Il consenso, innanzi tutto, presenta molti trabocchetti
                          sia per la modalità di manifestazione sia per la sue effettiva necessità. Il
                          consenso non può essere rappresentato da una casella già
                          contrassegnata, quello per marketing non deve essere una condizione
                          per poter ottenere un servizio principale, per i dati sensibili deve essere
                          esplicito, per i minori deve essere formulato dai genitori e così via. Così
                          come bisogna fare attenzione al legittimo interesse, che è un presupposto alternativo al consenso, ma che non si sa
                          bene quando potervi ricorrere: cosicché abusare del legittimo interesse di norma significa aver violato l' obbligo di
                          consenso. Un numero maggiore di insidie arriva dall' obbligo di rispettare un termine massimo di conservazione dei
                          dati. È un adempimento volatile, non facile da applicare perché molto spesso non c' è un termine determinato dalla
                          legge o da provvedimenti univoci; molto spesso aziende ed enti hanno timore a cancellare i dati e quasi sempre non
                          ci sono regole interne sul termine di conservazione e, anzi, il titolare del trattamento nemmeno si pone il problema. Si
                          ricorda, invece, che bisogna saper spiegare al Garante perché sono conservati dati per un certo periodo, soprattutto
                          se vengono uste per ragioni di marketing diretto o per profilazione. Il rispetto dell' informativa significa verifica dell'
                          esistenza degli atti di informazione e del loro contenuto. A quest' ultimo proposito bisogna tenere conto non solo degli
                          articoli 13 e 14 del Regolamento Ue sulla privacy 2016/679, ma anche delle prescrizioni specifiche, come ad esempio
                          quelle in materia di cookie mediante i siti internet. Accertamenti. Il filone degli accertamenti è costituito da ispezioni
                          relative profili di interesse generale per categorie di interessati. Tra questi si annoverano le banche e in particolare i
                          flussi verso l' anagrafe dei conti, tenuta dal Fisco; gli intermediari del servizio la fatturazione elettronica; le società per
                          attività di marketing; gli enti pubblici, con riferimento a banche dati di notevoli dimensioni; attività di profilazione e
                          fidelizzazione; le società rientranti del Food Delivery; la sanità privata. Altre ispezioni. L' altro filone ispettivo ulteriore
                          (oltre il limite delle cento pratiche) è quello delle attività ispettive e di revisione d' ufficio o innescate da segnalazioni o
                          reclami proposti dagli interessati.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 22
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                          sabato 26 ottobre 2019

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