TRATTAMENTO INVERNALE CON VARROMED E BLOCCO ARTIFICIALE DI COVATA
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PRODOTTI APISTICI TRATTAMENTO INVERNALE CON VARROMED® E BLOCCO ARTIFICIALE DI COVATA Rivera-Gomis, Pietropaoli, Formato L’efficacia acaricida media ottenuta nel gruppo trattato con VarroMed® è stata pari al 96,6% ± 3,5% (n = 9), mentre la caduta naturale di acari nel gruppo di controllo è stata pari al 8,6% ± 7,3% (n = 9). La differenza di effi- cacia è risultata statisticamente significativa (p
BOX 1 PRODOTTI APISTICI L’assenza di covata nell’alveare fa sì che gli acari si trovino esclusivamen- te sulle api adulte, in fase foretica. Questa condizione li rende maggior- mente vulnerabili ai trattamenti con prodotti acaricidi come l'acido ossali- co e il timolo aumentando di conseguenza la loro efficacia (fino al 90%) (Rosenkranz et al., 2010; Giacomelli et al., 2016). L'interruzione della cova- Materiali e metodi ta da sola, intesa come tecnica apistica, ha un'efficacia acaricida del 40% In questo studio, sono stati valutati circa (Giacomelli et al., 2016). gli effetti di un trattamento in assen- za di covata con VarroMed® in Italia L’assenza di covata può essere ottenuta con diverse tecniche: centrale nei mesi di gennaio e feb- braio 2018. Rimozione della covata: è possibile rimuovere tutti i telaini con cova- A causa della frequente assenza di un ta assicurandosi che la regina rimanga nell'alveare con la maggior blocco di covata naturale durante parte delle api adulte e, dopo questa divisione, si può trattare con un l'inverno in Italia centrale, è stata prodotto acaricida. Si possono formare dei nuclei con i telaini di co- realizzata una interruzione artificiale vata e api rimossi e trattarli con un prodotto efficace contro la varroa della covata ingabbiando tutte le regi- ne in gabbie VAR-CONTROL® 21 gior- all'interno della covata (es. prodotti a base di acido formico); oppure ni prima dell'applicazione del tratta- si può aspettare che una nuova regina nasca ed eseguire un altro trat- mento con VarroMed®. Un gruppo è tamento in assenza di covata, prima che la covata della nuova regina stato trattato con VarroMed® se- sia opercolata. guendo le indicazioni del produttore per il trattamento invernale, l’altro è Ingabbiamento della regina su telaino (Figura 2): ingabbiando la re- stato lasciato non trattato. gina su un telaino si permetterà alla regina di continuare a deporre le Il protocollo è stato condotto secon- uova (ma solo su quel telaino), mentre il resto della covata nascerà. Il do le linee guida dell’Agenzia Europea ventesimo giorno si rimuoverà quel telaino e si tratterà il giorno 21° per il Farmaco (EMA). La variazione della forza delle colonie in entrambi i (in caso non fosse presente covata maschile il 1° giorno) o il giorno gruppi (trattato e controllo) è stata 25° (in caso contrario) con un prodotto acaricida. quantificata utilizzando il metodo di Ingabbiamento della regina in una gabbia senza possibilità di depo- Liebefeld (Delaplane et al., 2013). sizione delle uova: ingabbiando la regina in una gabbia che non le La caduta di varroa è stata quantifica- ta cambiando i fogli adesivi nel cas- permette di deporre le uova si interrompe totalmente la presenza di setto antivarroa ogni 2-3 giorni du- covata nell'alveare. Le gabbie utilizzate per questo scopo sono simili rante l'intero periodo della prova. a quelle mostrate nella Figura 3 e hanno piccoli ingressi che permet- La quantità residua di varroa è stata tono alle api operaie di entrare ed uscire. La regina può essere libe- inserendo negli alveari un trattamen- rata il 21° giorno se era presente covata maschile il 1° giorno e il 25°, to a elevata efficacia (follow-up), com- in caso contrario. Il trattamento acaricida deve essere applicato pri- binando Apivar® e Apistan®. ma che la nuova covata deposta dalla regina sia opercolata. Risultati e discussione L'efficacia acaricida media ottenuta nel gruppo trattato con VarroMed® è stata pari al 96,6% ± 3,5% (n = 9), mentre la caduta naturale di acari nel gruppo di controllo è stata pari al 8,6% ± 7,3% (n = 9). La differenza di efficacia è risultata statisticamente significativa (p
PRODOTTI APISTICI Conclusioni L’elevata efficacia acaricida osservata nel nostro studio (96,6% ± 3,5%) è risultata simile ad altri trattamenti acaricidi effettuati in assenza di cova- ta (Rosenkranz et al., 2010). Ciò potrebbe essere attribuito alla presenza di acido ossalico nel prodot- to, che è noto essere un efficace aca- ricida in assenza di covata. Tuttavia, interessante sarà valutare l’impiego di VarroMed® in presenza di covata durante altri periodi dell’an- no, condizione che diminuisce l’effica- cia dei trattamenti acaricidi a base di acido ossalico (Rosenkranz et al., 2010). L’assenza di covata può essere indotta naturalmente in diverse aree climatiche europee e tale condizione potrebbe essere valida per ridurre il livello di infestazione di varroa negli alveari ed arrivare con una quantità accettabile di acari alla successiva stagione produttiva. In conclusione, l’adozione della tecni- ca dell’ingabbiamento della regina è risultato un modo valido ed efficace per aumentare l’efficacia del prodot- to testato, garantendo una ottimale sopravvivenza delle colonie. Ringraziamenti Si ringraziano l'Associazione Regiona- le di Apicoltori del Lazio (ARAL) e il Segretario Generale di Apimondia Riccardo Jannoni-Sebastianini per il loro gentile contributo. Ringraziamo anche l'associazione COLOSS, in particolare il gruppo di lavoro “Valutazione di nuovi metodi di controllo” della Varroa Control Task Force per i suggerimenti forniti. Jorge Rivera-Gomis, Bibliografia Marco Pietropaoli, 1) Delaplane, K. S., van der Steen, J., & Guzman-Novoa, E. (2013). Standard methods for estimating Giovanni Formato strength parameters of Apis mellifera colonies. Journal of Apicultural Research, 52(1), 1-12 2) Giacomelli, A., Pietropaoli, M., Carvelli, A., Iacoponi, F., & Formato, G. (2016). Combination of thy- Istituto Zooprofilattico Sperimentale del mol treatment (Apiguard®) and caging the queen technique to fight Varroa destructor. Apidolo- Lazio e della Toscana gie, 47(4), 606-616. “M. Aleandri” 3) Milani, N. (1995). The resistance of Varroa jacobsoni Oud to pyrethroids: a laboratory assay. Unità Operativa Apicoltura Apidologie, 26(5), 415-429 4) Rosenkranz, P., Aumeier, P., & Ziegelmann, B. (2010). Biology and control of Varroa destructor. Journal of invertebrate pathology, 103, 96-S119 RIVISTA NAZIONALE DI APICOLTURA 34 APINSIEME | OTTOBRE 2018
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