Regolamento di Classe Este 24
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Regolamento di Classe Este 24 Versione 3.0 1 NORME GENERALI 1.1 L'Este 24 è un'imbarcazione monotipo, disegnata da German Frers. L' Este 24 offre un programma di regate di Classe, oltre a poter essere utilizzata in regate a handicap, match race e solitario. 1.2 Il presente Regolamento di Classe ha l'obiettivo di mantenere, il più rigidamente possibile, le specifiche di monotipia concordate tra progettista e cantiere. Per questo motivo i disegni e le relative misure non vengono rese completamente note agli armatori, ma sono a esclusivo uso degli stazzatori FIV riconosciuti e autorizzati dalla Classe. Le misure massime e minime non prevedono ulteriori tolleranze; le altre misure, se non meglio specificato sui disegni, hanno una tolleranza massima di +/- il 2 per mille (cioè di mm.2 ogni metro e di g.2 ogni chilogrammo). Per tutto quello che non è precisato nel sistema di misurazione della classe si deve fare riferimento alle Equipment Rules of Sailing dell’ISAF. 1.3 Nessuno stazzatore può misurare un Este 24 o parte di questo, se di sua proprietà o parte interessata. Ogni stazzatore autorizzato è tenuto a informare l’Associazione di Classe Este 24 di qualsiasi cosa possa essere considerata non inerente o discordante dalla rigida monotipia, o lesiva degli interessi della Classe. 1.4 Nessuna imbarcazione può essere considerata un Este 24 se non conforme al progetto originale e al Regolamento di Classe, e, a tal proposito, se non dispone di un Certificato di stazza in corso di validità rilasciato dall’Associazione di Classe Este 24. Un Certificato di stazza può essere rifiutato dall'Associazione di Classe Este 24 se non vengono rispettati i parametri di questo Regolamento, delle specifiche del progetto originale e di eventuali disposizioni emanate dall’Associazione di Classe Este 24. 1
1.5 Tutto ciò non espressamente autorizzato o reso libero dal presente regolamento o da eventuali disposizioni dell’Associazione di Classe Este 24, è da considerarsi vietato. Ogni modifica, aggiunta o rimozione, di qualsiasi componente dello scafo e delle attrezzature o parti di esse, deve essere espressamente autorizzata dal Comitato di stazza della Classe Este 24, previa richiesta scritta dell'interessato. La modifica approvata verrà resa pubblica dall'Associazione di Classe Este 24, specificandola come aggiornamento del presente regolamento e determinando una data di decorrenza di entrata in vigore della stessa. 1.6 L’Associazione di Classe Este 24 declina ogni responsabilità legali in caso di danni o incidenti derivanti dall'applicazione delle presenti regole e di qualsiasi disposizione dell'Associazione di Classe Este 24. 1.7 Nel presente documento saranno utilizzate le seguenti abbreviazioni: ISAF = International Sailing Federation; FIV = Federazione Italiana Vela; ORC = Offshore Racing Congress; IMS = International Measurement System; E24 = Este 24; AC.E24 = Associazione di Classe Este 24; OD = One Design. 1.8 Nel presente Regolamento qualsiasi tipo di misura fa uso del Sistema Metrico Decimale, tranne nei casi in cui è diversamente indicato in modo esplicito. 1.9 Il presente Regolamento è composto da 4 capitoli in 20 pagine e 10 appendici. 1.10 Il presente Regolamento sostituisce e annulla tutti i precedenti. 2
2 AMMINISTRAZIONE 2.1 Autorità. 2.1.1 La AC.E24 amministra la Classe in cooperazione con la Federazione Italiana Vela. 2.1.2 Tutte le alterazioni o le modifiche del Regolamento di Classe devono essere autorizzate dall'accordo congiunto della AC.E24 con il proprietario dei diritti di riproduzione del E24. 2.1.3 Tutte le alterazioni o le modifiche del Regolamento di Classe (come da comma 2.1.2), saranno comunicate agli Associati inserendole sul sito web della Classe. 2.1.4 Gli stazzatori sono segnalati dal Consiglio direttivo dell'AC.E24 alla FIV. 2.1.5 L'interpretazione del Regolamento di Classe E24 è esercitata dalla FIV in cooperazione con la AC.E24. 2.1.6 La lingua ufficiale della Classe E24 è la lingua italiana. In caso di discrepanze tra il testo in italiano del Regolamento di Classe e una sua qualsiasi traduzione in altra lingua, il testo originale in italiano prevarrà. 2.2 Costruttori. 2.2.1 Gli E24 possono essere costruiti soltanto dai cantieri autorizzati. 2.2.2 I diritti di riproduzione sono di proprietà esclusiva di : Cantieri Navali d'Este. 2.3 Ammissioni e certificati. 2.3.1 Un numero di serie è assegnato a ogni scafo dal cantiere costruttore. Un numero di identificazione sulla vela è assegnato dal Comitato di stazza della AC.E24 o dall'autorità nazionale. 2.3.2 Congiuntamente a ogni E24 consegnato dal cantiere costruttore, viene rilasciato dall’AC.E24 un Certificato di stazza attestante che al momento della consegna l'imbarcazione è conforme alle regole di Classe E24 e alle specifiche di costruzione di scafo, coperta, chiglia, timone, interni, albero, sartiame e attrezzatura di coperta; nel suddetto certificato è anche riportato il peso - espresso in chilogrammi - della barca completa. 2.4 Qualunque significativa riparazione, o rifacimento dello scafo, della chiglia, del timone o dell'albero, senza preventiva richiesta alla Segreteria della AC.E24 invalida il Certificato di stazza OD. 3
2.5 La AC.E24 si riserva il diritto di poter ritirare il Certificato di stazza OD in qualunque momento. E' responsabilità dell'armatore controllare che il suo E24 regati sotto il corrente Regolamento di Classe e che una copia del Certificato di stazza OD sia sempre a bordo. Il Certificato di stazza OD E24 sarà ritirato immediatamente a qualunque imbarcazione non in regola con questo Regolamento e con eventuali disposizioni supplementari della AC.E24. 2.6 Un'autorità nazionale può rilasciare certificati di rating (IMS, CHS, ecc.) validi per l'E24, ma ogni eventuale cambiamento della configurazione E24 (incluse quelle volte a ottimizzare la barca per un altro regolamento) invalida immediatamente il Certificato di stazza OD E24. 2.7 Associazione alla Classe Este 24 2.7.1 Ogni armatore deve annualmente essere associato alla Classe E24. La qualifica di Socio-Effettivo gli dà diritto di voto in seno all'assemblea generale di Classe. In ogni caso, nelle regate di Classe E24 ogni barca deve avere a bordo almeno un componente dell'equipaggio in regola con la AC.E24. Per questo motivo chiunque può essere iscritto alla AC.E24, con la qualifica di Socio- Benemerito (non armatore), con diritto di voto in seno all'assemblea generale di Classe. 2.7.2 Qualsiasi tipo di iscrizione alla AC.E24 scade alle ore 12:00 (UTC) del 31 dicembre di ogni anno. 2.7.3 La tessera (di cui al punto 2.7.1) attestante l'iscrizione e la validità per l'anno in corso, deve essere presentata all'atto d'iscrizione di ogni regata di Classe E24. 2.8 Ogni vela (randa, fiocchi e gennaker) utilizzata in regate di Classe E24 deve avere applicata (incollata e cucita) un’etichetta (Label) di identificazione della Classe E24, che riporta il marchio E24 e un numero progressivo. Questa viene fornita dalla AC.E24 a chi ne fa richiesta, secondo le disposizioni della AC.E24. 2.8.1 Ogni label deve essere applicata assolvendo le indicazioni della AC.E24 in prossimità del punto di mura di ogni vela e sul suo lato destro, compresa in una porzione di cerchio avente cm.40 di raggio massimo, come centro l’angolo di mura e delimitata dalla base e dall’inferitura della vela stessa. 2.8.2 Una label non certifica implicitamente la stazza della vela, che deve essere regolarmente misurata e certificata da una stazzatore autorizzato per essere ritenuta valida all’utilizzo in regate di Classe E24. 2.8.3 Non è consentito, in nessun caso, la rimozione della label da una vela, né tantomeno il suo trasferimento da una vela a un’altra. Se ciò avviene, l’atto invalida la label con una conseguente sua immediata distruzione. 2.8.4 La AC.E24 cura la redazione di un elenco delle label rilasciate, dove sono notificati i numeri progressivi, le relative vele a cui sono associati, oltre alla data di stazza e il nome dello stazzatore. 2.8.5 Nelle regate di Classe E24 non sono accettate vele prive delle label di Classe E24, anche se regolarmente stazzate. 4
3 CONDIZIONI PER LA REGATA ONE DESIGN Ogni equipaggio ha l’onere di assolvere le disposizioni presenti in questo Regolamento e di presentarsi alla partenza di ogni prova di una regata di Classe E24 in regola con qualsiasi punto o disposizione della AC.E24, atti a disciplinare l’attività agonistica. 3.1 Ogni E24 per iscriversi e prendere parte a una regata di Classe E24, deve: 3.1.1 avere un Certificato di stazza rilasciato dalla AC.E24 o sua copia, regolarmente in corso di validità, da tenere a bordo durante ogni prova per un eventuale controllo di stazza da parte dello stazzatore; 3.1.2 avere tutti i componenti dell’equipaggio regolarmente iscritti a una federazione vela riconosciuta dalla ISAF, secondo le norme del Bando di regata; 3.1.3 avere almeno uno dei componenti dell’equipaggio regolarmente iscritto alla AC.E24, come specificato al punto 2.7 del presente Regolamento e suoi comma; 3.1.4 essere conforme: a ogni punto del presente Regolamento; in ogni sua parte o attrezzatura alle misure di progetto; alle disposizioni della Classe E24; alle disposizioni del Bando di regata e qualsiasi normativa di legge del paese dove ha luogo la regata; 3.1.5 avere e usare la dotazione di vele concesse dal presente Regolamento, regolarmente stazzate e vidimate da uno stazzatore, e complete di label come specificato al punto 2.8 del presente Regolamento e suoi comma; 3.1.6 prima della partenza della prima prova, e per assolvere gli oneri d’iscrizione alla regata, aver fatto controllare, da uno stazzatore o da un componente della Giuria, il peso di ogni singolo membro dell’equipaggio, a meno di una specifica indicazione sul bando di regata; 3.1.7 avere sempre a bordo le dotazioni di sicurezza, complete e in ordine, come specificato al punto 3.2.2 del presente Regolamento e suoi comma; 3.1.8 avere sempre a bordo un motore fuoribordo, funzionante ed efficiente, del peso a secco non inferiore a Kg.12 e con una riserva di carburante minima (alla partenza di ogni prima prova di giornata) non inferiore a 3 litri; è consentito anche l'utilizzo di un motore elettrico, la cui somma di peso (motore e batteria) non deve essere inferiore a kg. 16. 3.1.8.1 Il motore e la sua staffa di applicazione allo specchio di poppa, quando non in uso, possono essere posizionati in qualsiasi punto sottocoperta, solo se assicurati in modo saldo tale da non poter spostarsi con i movimenti della barca e comunque facilmente agibili per un loro rapido utilizzo. 5
3.1.9 avere sempre a bordo un’ancora dal peso minimo di Kg.5, collegata a una cima di lunghezza minima 25 metri e diametro minimo 6 millimetri; 3.1.10 avere sempre a bordo le tre parti (tambuccio + 2 parti della ghigliottina) che compongono la chiusura principale dell’accesso alla cabina. 3.2 Equipaggio e Dotazioni 3.2.1 Ogni equipaggio può essere formato da un numero libero di membri, il cui peso complessivo non deve essere superiore a Kg.400. Non è ammessa alcuna tolleranza. Il controllo del peso di tutti i membri dell’equipaggio deve essere fatto prima dell’inizio della prima prova di ogni manifestazione agonistica. Una barca con l’equipaggio che non ha assolto i compiti di controllo del peso, viene considerata non partita. Il peso dei membri dell’equipaggio, che non varia come composizione, non deve essere più controllato nel corso della manifestazione (regata). Qualora si verificasse la necessità di cambiare un membro dell’equipaggio, è fatto obbligo di far verificare il suo peso a un componente della Giuria e di presentare regolare richiesta di sostituzione. 3.2.1.1 Ad alcun membro dell’equipaggio è permesso di indossare o potare in regata parti di abbigliamento,strumenti o accessori,con l'obbiettivo di aumentare il proprio peso naturale - tipo giubbotti di appesantimento o simili - a eccezione dei capi standard e di piccoli accessori come una bussola portatile, un orologio da polso, un attrezzo multifunzione tascabile, un coltello, un paio di occhiali da sole. 3.2.2 Ogni membro dell’equipaggio deve rimanere con il busto al di dentro delle draglie. E’ possibile sporgersi fuori bordo, ma sempre all’interno delle draglie, solo nell’atto di controbilanciare l’inclinazione laterale della barca con il solo peso personale, in posizione seduta sul bordo dello scafo. 3.2.3 In deroga a qualsiasi disposizione di legge che regolamenta le dotazioni di sicurezza per la navigazione di natanti entro le 6 miglia dalla costa - a meno di specifiche indicazioni del Bando di regata - e in linea con le Offshore Special Regulation ISAF / Appendice J-Categoria 5 / Parte B, la dotazione di sicurezza che ogni barca deve avere a bordo durante ogni prova di una regata di Classe E24, deve essere così composta: 3.2.3.1 un giubbotto salvagente, consono nelle misure e in efficienza, per ogni membro dell’equipaggio presente a bordo; 3.2.3.2 una radio VHF, con batterie cariche e perfettamente funzionante; 3.2.4 Sono consentite a bordo le seguenti dotazioni opzionali: mezzomarinaio; remo o pagaia; kit pronto soccorso; cassetta attrezzi; un sacco per contenimento gennaker, quando non issato; 6
strumenti elettronici per la navigazione e per la tattica; binocolo; unapompa manuale per lo sgottamento dell'acqua in sentina; un secchio; un salvagente anulare, fissato a una cima galleggiante della lunghezza minima di 30 metri: una Lampada o torcia; una bussola; un estintore. 3.3 Vele 3.3.1 E’ consentito avere a bordo e usare: una randa, un fiocco leggero, un fiocco pesante e due vele asimmetriche per andature portanti (da questo punto in poi, denominate gennaker), tranne se diversamente indicato nel bando di regata. 3.3.2 Tutte le vele citate al punto 3.3.1 devono essere regolarmente stazzate secondo le norme del Regolamento di Classe E24, e complete di label. 3.3.2 La randa, una volta armata, issata e alla massima estensione delle sue regolazioni, non può superare i segni di stazza posti in prossimità della penna dell’albero (P) e della fine del boma (E) (misure al punto 4.9.3 del presente Regolamento). 3.3.3 Uno dei due gennaker deve essere raccolto, piegato e conservato in un sacchetto posto sotto sigillo con la vidimazione di uno stazzatore o della AC.E24. Il suo uso è consentito solo in caso di perdita in mare o di provata rottura grave non a seguito di danno intenzionalmente auto procurato. Il suo uso è, inoltre, consentito solo nelle prove successive alla perdita in mare o la rottura. Al termine della prova in cui si è verificata la perdita in mare o la rottura, è fatto obbligo di avvisare la Giuria o il Comitato di regata mostrando il gennaker danneggiato; una volta a terra una dichiarazione dell’evento deve essere presentata alla Giuria entro il tempo limite stabilito per la consegna delle proteste e in quella occasione il gennaker danneggiato sostituito deve essere mostrato a uno stazzatore o a un membro della Commissione di stazza della AC.E24. Qualora il suo utilizzo non fosse ritenuto accettabile secondo la presente norma, si avrebbe la squalifica della barca, con il conseguente annullamento dei risultati conseguiti nelle prove in cui è stato usato il gennaker sostitutivo. 3.3.3.1 Il sigillo trovato danneggiato o rimosso nel corso di un controllo di stazza post regata al termine di una serie di prove di giornata, comporta la squalifica della barca, con il conseguente annullamento dei risultati conseguiti nelle prove effettuate in quella giornata. 7
3.3.4 Nel corso della stessa manifestazione (regata) è consentito l’uso di un solo set di vele (come al punto 3.3.1), facendo assoluto divieto di qualsiasi cambio o aggiunta di una o più vele, a meno di una precisa autorizzazione scritta e pubblicata nel quadro dei comunicati da parte della Giuria o della commissione di stazza della AC.E24. 3.3.5 In ogni regata di Classe E24 ciascun equipaggio partecipante deve dichiarare, facendo uso di un modulo di autocertificazione fornito dalla AC.E24, le vele che intende utilizzare nella specifica regata. Qualora le stesse dovessero essere già stazzate e complete di label, non si avrebbe l’obbligo di farle timbrare nuovamente per la specifica regata. Inoltre, qualora, a un controllo, una vela (o più) utilizzata in regata non dovesse corrispondere a quella inserita in elenco del modulo di autocertificazione, la barca verrebbe squalificata in tutte le prove disputate dall’inizio della regata fino al momento del controllo. 3.3.6 Le vele possono essere riparate nei giorni di una regata, previa autorizzazione scritta della Giuria. Le vele riparate devono essere misurate nuovamente da uno stazzatore. 3.3.7 Numero velico. Il numero velico di identificazione, assegnato all’origine dalla AC.E24 o da un’autorità nazionale, deve essere esposto su entrambe i lati della randa. La sua misura, il colore e la posizione, devono essere conformi alle norme del presente regolamento, come riportato in Appendice 1. 3.3.8 Emblema di Classe L’emblema della Classe E24 deve essere applicato su entrambe i lati della randa, in un’area compresa tra le due stecche alte e di dimensioni a norma del presente Regolamento, come riportato in Appendice 2. 3.3.9 Sono ammesse scritte pubblicitarie solo se rispettano le regole e le disposizioni della ISAF, della FIV o di altra federazione vela di appartenenza dell’armatore, e/o del Bando di regata. 3.3.10 Le vele devono essere prodotte e stazzate secondo le norme del presente Regolamento (come al punto 4.12). 3.4 Regate, percorso e manovre 3.4.1 Per tutte le regate di Classe si applica il Regolamento di regata ISAF/FIV in corso di validità. 3.4.2 Per qualsiasi disputa, fanno fede le norme riportate nel Regolamento di regata ISAF/FIV, nel Bando di regata e nel presente Regolamento di Classe. 3.4.3 Il percorso adottato nelle regate di Classe è di tipo a bastone, con durata stimabile di circa un’ora; (configurazione opzionale come in Appendice P/1, P/2, P/3). 8
3.4.4 Il Campionato italiano di Classe si deve svolgere in un numero minimo di giorni 3. Per applicare lo scarto di una prova devono essere portate a termine almeno 5 prove valide. Per considerare valido il risultato finale e poter assegnare il titolo, devono essere portate a termine almeno 4 prove valide. 3.4.5 Ogni prova di qualsiasi regata di Classe può disputarsi solo se alla sua partenza l’intensità del vento è compresa tra i 3 e i 25 nodi, misurati dalla barca del Comitato di regata a un’altezza compresa tra i 3 e i 7 metri sul livello del mare. 3.4.6 Non è consentito estendere il bompresso di bolina durante l’approccio di una boa, né prima di avere regolarmente girato la stessa. 9
4 COSTRUZIONE E MISURE 4.1 Lo scafo, la coperta, le paratie interne, le infrastrutture, le appendici (bulbo e sua pinna, e timone), l'albero e la sua attrezzatura, il piano velico, l'attrezzatura di coperta, gli arrangiamenti interni, devono essere costruiti in modo conforme alle specifiche di costruzione, al Regolamento di Classe, alle Special Regulation ORC (Categoria IV), e alle IMS Regulation. 4.2 Il peso complessivo dell'imbarcazione con scafo, coperta e sua attrezzatura, albero, boma, bompresso, sartie, drizze, interni, appendici (timone, bulbo e sua pinna), barra del timone e scotte (randa, fiocco e gennaker), non deve essere inferiore a Kg.1.000. 4.2.1 A un controllo di peso l'imbarcazione deve essere presentata completamente vuota e asciutta. 4.2.2 Per correggere imbarcazioni al di sotto dei Kg.1.000, i Cantieri Navali d’Este devono applicare pesi correttori nei punti indicati in Appendice 3 del presente regolamento. Il peso correttore complessivo non può in nessun caso essere superiore a Kg.30. Il peso da aggiungere deve essere diviso in 2 parti uguali. Le due parti ottenute devono essere applicate e fissate allo scafo tramite l’uso di fazzolettature in vetroresina, da un operaio specializzato autorizzato dalla Commissione di stazza AC.E24. Il peso dei pesi correttori e il loro posizionamento, devono essere riportati sul Certificato di stazza. 4.2.2.1 Ogni variazione nella posizione e/o nel peso, o rimozione anche se parziale, dei pesi correttori rispetto a quanto riportato sul Certificato di stazza, comporta l’annullamento del Certificato di stazza. 4.3 Variazioni superiori al 4% del peso complessivo dell'imbarcazione rispetto a quello riportato sul Certificato di stazza, se non derivanti da modifiche espressamente autorizzate dalla Commissione di stazza AC.E24, invalidano il Certificato di stazza (fermo restando che il peso minimo complessivo dell’imbarcazione non può essere inferiore a Kg.1000 (come al punto 4.2 del presente Regolamento). 10
4.4 Divieti e Permessi 4.4.1 Non è permesso: scavare, togliere, ricostruire, sostituire materiali, molare, levigare o riposizionare equipaggiamenti standard o parti, al fine di ridurre il peso o di migliorare il momento di inerzia di beccheggio, o direttamente o indirettamente migliorare le prestazioni; modificare la configurazione e il profilo dello scafo, della coperta, degli interni, delle appendici (bulbo e sua pinna, e timone), dell'albero, del boma, dell'attrezzatura, rispetto alle linee e le misure riportate sul progetto originale; rimuovere qualsiasi superficie di gelcoat, fatta eccezione per una leggera levigatura superficiale; utilizzare fibra di Kevlar, di carbonio, o qualsiasi fibra diversa dal vetro, tranne che per quanto concesso nel presente regolamento; utilizzare e applicare parti in titanio; utilizzare materiali diversi da quelli descritti nel presente regolamento. 4.4.2 E’ permesso: applicare strumenti addizionali nell’opera viva, come i trasduttori di Ecoscandaglio e LOG; affinare il bordo d’uscita delle appendici; applicare colori o decorazioni sull’opera morta; applicare l’antivegetativa sull’opera viva; disegnare la linea di galleggiamento; allineare in asse le appendici. 4.5 Tutti i lavori di riparazione devono essere disegnati e messi in opera seguendo la geometria originale e l’uso dei materiali indicati nelle specifiche di progetto; inoltre, devono rispettare la rigidità, la robustezza e il peso dell'originale, e non possono in nessun caso migliorare il rendimento originale dell'imbarcazione. 4.6 Scafo e Coperta 4.6.1 Lo scafo deve essere conforme al disegno del progettista. Qualunque disputa su variazioni della geometria dello scafo, può essere risolta dal controllo della superficie dello scafo con i disegni originali del progettista. 4.6.2 La coperta deve essere conforme al disegno del progettista. L'inizio della cabina da poppa, deve essere misurata come mostrato nel disegno del progettista. Le finestrature, l’osterigio e qualsiasi altra apertura, devono essere fissati e posizionati come da disegno del progettista. L'attrezzatura di coperta deve rispettare i disegni originali in termini di misure, di specifiche e di posizionamento. Tutta l'attrezzatura di coperta mostrata nei disegni è obbligatoria. 4.6.3 Pulpiti e candelieri devono rimanere nella posizione in cui sono stati applicati dal cantiere, tranne se diversamente concesso ed espressamente autorizzato dalla Commissione di stazza AC.E24. 11
4.6.4 Draglie 4.6.4.1 La draglia alta può essere in cavo d’acciaio del diametro minimo di mm.3, con parte terminale a poppavia in tessile, tra di loro saldamente collegati. La parte in tessile, per ogni singolo lato, non deve superare la lunghezza utile di cm.100. Cavo d’acciaio di mm.3, tessile e terminali di collegamento (grilli, perni, ecc.), devono avere lo stesso carico di rottura. 4.6.4.2 Altresì, la suddetta draglia può essere anche totalmente in cavo tessile con anima in Spectra, in tutta la sua lunghezza, del diametro minimo non inferiore a mm.4; oppure in cavo tessile in prestirato del diametro minimo non inferiore a mm.8. 4.6.4.3 La draglia alta non può avere nessun sistema di regolazione e la sua lunghezza non può essere modificata in nessun modo, tranne che in riposo per l’azione di un elastico di richiamo. 4.6.4.4 Al massimo dell’estensione, applicando un carico verticale tra il primo e il secondo candeliere all’altezza dell’attacco delle sartie in coperta, la draglia alta non deve toccare la falchetta. 4.6.4.5 La lunghezza e la dimensione dell’elastico di richiamo sono libere. 4.6.4.6 E’ consentita l’applicazione di due golfari (uno per lato) sulle falchette, tra il pulpito di poppa e il candeliere posteriore - alla distanza di cm.60 (con una tolleranza di +/- cm.10) dall’attacco più a pruavia in coperta del pulpito di poppa - dentro i quali far passare le draglie. 4.6.4.7 E’ consentita una draglia bassa, per ogni lato dello scafo. Deve essere applicata fissa, non estendibile, non regolabile e sempre alla massima tensione. L’applicazione e l’uso della draglia bassa non autorizza nessun membro dell’equipaggio a uscire con il busto al di fuori della draglia alta, né tantomeno al di fuori della draglia bassa. 4.6.5 Sono consentiti puntapiedi supplementari a quelli presenti nello stampo della coperta, da poter applicare sul fondo del pozzetto, di forma libera e di materiale non difforme dal presente regolamento. 4.6.5.1 I puntapiedi supplementari non possono avere un’altezza superiore a mm.70 al di sopra della superficie dove sono applicati. 4.6.7 E’ concessa l’applicazione di n.2 sacche portaoggetti sui fianchi del pozzetto, purché questa non comporti una modifica nella struttura della coperta. 12
4.7 Appendici dello scafo 4.7.1 Tra bulbo, sua pinna, timone e specchio di poppa, devono essere rispettate precise misure, come riportato in Appendice 4. 4.7.2 Bulbo e pinna (chiglia) 4.7.2.1 Il profilo e le misure della chiglia devono rispettare il disegno originale del progetto. 4.7.2.2 La geometria della chiglia, una volta fissata nella sua corretta posizione, deve rispettare le misure da progetto, in possesso degli stazzatori autorizzati dalla AC.E24. 4.7.2.3 Il peso dell’insieme bulbo/pinna (chiglia) deve essere Kg.315; è ammessa una tolleranza massima di +/- Kg.10,00. 4.7.2.4 La distanza massima tra lo scafo e l’estremità più bassa del bulbo deve essere mm.1440 (come in Appendice 4). 4.7.2.5 E' concesso siliconare l'attaccatura tra chiglia e scafo, senza però fare uso di stucchi rigidi o indurenti. 4.7.2.5 Non è permesso modificare alcuna parte o sostituire parti con materiali diversi da quelli originali utilizzati dal cantiere, per variare la forma, le linee e la rigidità di pinna e bulbo, o la spinta raddrizzante di questo, al fine di migliorare le prestazioni della barca. 4.7.3 Timone 4.7.3.1 Il profilo e le misure della pala del timone devono rispettare il disegno originale del progetto. 4.7.3.2 La geometria del timone, una volta posto nella sua corretta posizione, deve rispettare le misure da progetto, in possesso degli stazzatori autorizzati dalla AC.E24. 4.7.3.3 L’insieme di pala, barra e prolunga, deve avere un peso minimo di Kg.12,500. 4.7.3.4 La sola pala (compresa di femminelle), priva della barra, deve avere un peso minimo di Kg.10. 13
4.8 Interni 4.8.1 Sottocoperta è permessa l’applicazione di un puntone d’irrigidimento, tra il piede d’albero e il longherone centrale dello scafo. 4.8.1.1 Il puntone d’irrigidimento deve essere fisso, senza alcun tipo di regolazione. 4.8.1.2 Il puntone d’irrigidimento deve avere una sezione quadrata di cm.10x10 oppure tonda di diametro massimo di cm.10, può essere cavo o pieno, e può essere realizzato in qualsiasi materiale. 4.8.2 Le parti che compongono i paglioli, possono essere rimosse in regata, solo se ciò non comporta una diminuzione del peso complessivo della barca al di sotto di Kg.1000. 4.8.3 Può essere istallato un impianto elettrico, completo di batteria. Le misure dei suoi componenti e i pesi sono liberi. Se non istallato, nessun peso correttore deve essere applicato in sua sostituzione. 4.9 Albero e Boma Albero e boma, e loro parti, devono essere forniti da un produttore autorizzato dai Cantieri Navali d’Este ed essere in regola con le norme di monotipia Este 24 previste dal progetto originale e dal presente Regolamento. Devono essere prodotti in alluminio, da estrusi con profili approvati dai Cantieri Navali d’Este. 4.9.1 Albero, boma e loro parti, non possono essere modificati o manomessi, nei materiali, nelle posizioni e nel progetto originale, tranne per quanto specificato nel presente Regolamento. 4.9.2 L'albero con crocette e drizze, ma senza sartie, deve avere un peso minimo di kg.33. Il suo baricentro con le crocette montate - senza sartiame, vang, windex o eventuali strumenti elettronici di rilevamento del vento, e con le drizze arrotolate alle loro uscite - non deve essere al di sotto di cm.595 dalla basetta del windex. Il peso minimo dell'estruso dell'albero deve essere di g.2.200 al metro (Kg./m.:2,2). 4.9.3 Misure l’attacco dello strallo sull’albero deve essere a non più di mm.8.655 dalla base dell’albero; il punto di annullo della drizza del gennaker deve essere costituito solo da un anello fisso, tenuto alla sua corretta distanza da una staffa rigida fissata all’albero; non sono consentiti passacavi, bozzelli o attrezzature, diversi da quelli indicati nel presente punto; il punto di annullo della drizza del gennaker deve stare entro un arco con raggio mm.120 avente come centro il perno di attacco dello strallo (come in Appendice 5); la distanza tra la faccia superiore del boma e la base dell’albero non deve essere superiore a cm.77; 14
sulla penna d’albero deve essere segnata la P con una misura di cm.955 dalla faccia superiore del boma, marcata indelebilmente con una banda di altezza minima di mm.20 dal colore contrastante alla superficie dell’albero; sull’estremità a poppavia del boma deve essere segnata la E con una misura di cm.343 dalla faccia posteriore dell’albero, marcata indelebilmente con una banda di altezza minima di mm.20 dal colore contrastante alla superficie del boma. 4.9.4 Attrezzature e manovre, di albero e boma il tesa bugna randa può avere applicato un paranco per aumentare il rapporto di riduzione; il rapporto di tale paranco è libero; il tesa bugna randa può avere il comando terminale nella faccia inferiore del boma o può essere rinviato sulla tuga facendo uso di due bozzelli; in entrambe i casi è possibile usare uno strozzatore a parti fisse o a camme mobili; il vang deve essere costituito da bozzelli, cima tessile (anche ad alto modulo) e strozzatore a camme mobili applicato su torretta girevole; il rapporto di riduzione è libero; non è ammesso alcun tipo di vang rigido; il cunningham randa è ammesso e può essere rinviato sulla tuga; il cunningham randa può avere un rapporto di riduzione libero; l’albero può non presentare la luce di via e il relativo cavo elettrico; in tale assenza, deve comunque rispettare le specifiche di misure e pesi indicati nel presente Regolamento; le crocette fornite con l’albero non possono essere modificate, nella forma, nelle misure e nei materiali, né tantomeno sostituite con altre che non rispecchino le esatte specifiche del progetto originale; le crocette devono essere fissate all’albero facendo uso di bulloni e dadi e non possono essere regolabili. 4.9.5 Drizze le drizze (randa, fiocco e gennaker) possono essere di qualsiasi materiale tessile e possono essere private della calza; il diametro della sezione delle drizze (randa, fiocco e gennaker) non deve essere inferiore a mm.6, nella loro configurazione originale con calza; la drizza della randa deve essere rinviata a poppavia dell’albero e fissata facendo uso di uno stopper applicato sulla tuga; la drizza del fiocco deve essere rinviata a poppavia dell’albero e fissata facendo uso di uno stopper applicato sulla tuga; per il fiocco è consentito configurare la drizza in doppio, con punto fisso di partenza all’altezza dell’attacco dello strallo all’albero, rinvio sulla penna del fiocco e rientro regolare nella puleggia all’albero (come in Appendice 6); la drizza del gennaker può terminare sull’albero e/o sulla tuga; in ogni caso è ammesso congiuntamente l’uso di 1 o 2 strozzascotte a camme mobili applicati all’albero, più uno stopper applicato sulla tuga. 15
4.10 Bompresso Il bompresso è parte integrante dello scafo e non può essere sostituito se non in accordo con i Cantieri Navali d’Este con un ricambio da loro fornito. Il bompresso è in fibra di carbonio. 4.10.1 Il bompresso, alla sua massima estrazione, può estendersi per non oltre cm.173; tale misura deve essere presa tra il golfare dell’attacco dello strallo in coperta e il centro del bozzello di rinvio (nella sua naturale posizione di lavoro) posto all’estremità del bompresso (come in Appendice 7). 4.11 Sartie e Strallo Tutte le sartie e lo strallo devono essere solo in cavo intrecciato, liberamente scelto tra tipo 1x19 o Dyform. Il peso complessivo di sartie alte, sartie basse (diagonali) e strallo, non deve essere inferiore a kg.5.9. E’ proibito qualsiasi sartiame addizionale a quello previsto dal progetto originale. 4.11.1 Misure: sartie alte: mm.5; sartie basse (diagonali): mm.4; strallo: mm.4. 4.11.2 Sartie: sartie alte e sartie basse, possono essere regolate in lunghezza - anche durante la navigazione - facendo uso di arridatoi a vite, applicati come terminali tra il cavo e l’attacco in coperta; non è consentito spostare di posizione o modificare gli attacchi in coperta di sartie alte e sartie basse. 4.11.3 Strallo: la lunghezza dello strallo è libera; lo strallo non può avere alcuna regolazione dinamica (arridatoio, vite senzafine, ecc.); è consentito il solo uso di 2 lande con relativo perno; non è consentita l’applicazione e l’uso di uno strallo cavo e di nessun sistema d’inferitura diverso dei garrocci. 4.11.4 Non è consentita l’applicazione e l’uso dello strallo di poppa (paterazzo). 4.12 Vele 4.12.1 Le vele di cui è consentito l’uso nelle regate di Classe sono una randa, un fiocco leggero, un fiocco pesante e due gennaker, di cui uno di riserva (come al punto 3.3.1 del presente Regolamento). 4.12.2 Nessuna vela può essere realizzata facendo uso di fibre aramidiche (Kevlar) o di carbonio. 4.12.3 Qualsiasi accessorio applicato sulle vele deve essere di misura normale e provenire da fornitura standard, coerente con vele di questa dimensione; non possono essere utilizzati accessori custom. 16
4.12.4 Randa: La randa può essere realizzata in tessuto Poliestere (Dacron) o in materiale laminato; il numero di stecche è libero, ma solo le due stecche alte possono essere a puntare (full batten) estendendosi dalla balumina all’inferitura; il loro materiale è libero; è permessa una finestra, posta nella metà bassa della vela; la base può essere inferita nel boma o libera; in quest’ultimo caso, la randa può essere fissata al boma solo nel suo angolo di bugna; i rinforzi agli angoli devono essere realizzati con lo stesso materiale di costruzione della vela; la randa può essere predisposta per avere mani di terzaroli; sulla randa sono consentiti: una linea di meolo, con relativo strozzatore; gli occhielli o gli anelli ai tre angoli; l’occhiello del cunningham; gli occhielli per le eventuali mani di terzaroli; garrocci per canaletta sull’angolo di mura e di bugna; l’etichetta della veleria produttrice, secondo le norme ISAF; la label della AC.E24; le strisce di forma; le tasche delle stecche, con relativi dispositivi di fine corsa, di chiusura e/o regolazione; i filetti segnavento; i rinforzi agli angoli; la tavoletta rigida in penna; il numero velico; l’emblema della Classe; le scritte pubblicitarie secondo le norme ISAF. 4.12.4.1 Misure randa: massima HB: mm.137; massima MGT: cm.75; massima MGU: cm.130; massima MGM: cm.223; massima MGL: cm.309; peso minimo kg.6; massima superficie finestra: mq.1; superficie rinforzi: senza limiti. 4.12.5 Fiocco: il fiocco leggero può essere realizzato in tessuto di Poliestere (Dacron) o in materiale laminato, il fiocco pesante può essere realizzato solo in tessuto di Poliestere (Dacron); il fiocco leggero può essere equipaggiato con stecche, libere nel numero, nella lunghezza e nel materiale; le suddette stecche non possono essere rimosse nelle fasi di misurazione della vela; il fiocco leggero e il fiocco pesante non possono avere la bugna con tavoletta rigida, né con più punti di regolazione: è consentito un solo occhiello per l’applicazione della scotta; non è consentito il cunningham del fiocco, né altra forma di regolazione dell’inferitura applicata al punto di mura; al solo fiocco leggero è permessa una finestra, posta nella metà bassa della vela; i rinforzi agli angoli devono essere realizzati con lo stesso materiale di costruzione della vela; 17
sul fiocco sono consentiti: i garrocci di fissaggio lungo l’inferitura; un bozzello in penna, se utilizzato il sistema di drizza sdoppiata; una linea di meolo lungo la balumina e una lungo la base, con relativi strozzatori; gli occhielli o gli anelli ai tre angoli; l’etichetta della veleria produttrice, secondo le norme ISAF; la label della AC.E24; le strisce di forma; le tasche delle stecche, con relativi dispositivi di fine corsa e di chiusura; i filetti segnavento; i rinforzi agli angoli. 4.12.5.1 Misure fiocco: massima LPG: cm.280; fiocco pesante: massima superficie mq.12; massima superficie finestra: mq.0,80. 4.12.6 Gennaker il gennaker può essere realizzato solo in tessuto di Nylon; possono essere presenti rinforzi ai tre angoli; in nessun caso i rinforzi possono essere rigidi, dovendo mantenere un minimo di elasticità all’applicazione di una normale forza manuale; l’anima del rinforzo (rinforzo primario) può essere di materiale diverso dal Nylon; sul gennaker sono consentiti: gli occhielli o gli anelli ai tre angoli; l’etichetta della veleria produttrice, secondo le norme ISAF; la label della AC.E24; i filetti segnavento; i rinforzi agli angoli; il numero velico; le scritte pubblicitarie secondo le norme ISAF; non è consentito l’uso di una cimetta di richiamo (retriver). 4.12.6.1 Misure gennaker: SLU (inferitura) + SLE (balumina)= < m.21,50; la misura massima SMW (misurata alla base e sulle corde a ¼, ½ e ¾, dell’inferitura e della balumina) non può superare m.6,85. 4.13 Attrezzatura di coperta Le posizioni e le misure delle parti che compongono l’attrezzatura di coperta non possono essere variate da come fornito dai Cantieri Navali d’Este, a meno che ciò non sia esplicitamente consentito dalle norme del presente Regolamento. 4.13.1 Scotte tutte le scotte (randa, fiocco e gennaker) possono essere di qualsiasi materiale tessile e possono essere private della calza; il diametro della sezione delle scotte (randa, fiocco e gennaker) non deve essere inferiore a mm.6, nella loro configurazione originale con calza. 4.13.2 Bozzelli tutti i bozzelli possono essere con pulegge su sfere; il diametro delle pulegge dei bozzelli è libero; il materiale di costruzione dei bozzelli è libero; è consentito avere in uso un massimo di n.3 bozzelli con pulegge a frizione o di tipo a cricco, a inserimento automatico o manuale; tutti gli altri bozzelli devono essere con pulegge a scorrimento libero in entrambi i sensi di rotazione; tutti i bozzelli devono provenire da una produzione di serie; non è ammesso alcun tipo di bozzello realizzato custom. 18
4.13.2 Sistema scotta randa Il sistema della scotta randa deve essere costituito da un paranco semplice fatto con scotta e bozzelli, n.1 torretta girevole completa di n.1 strozzascotte a camme mobili, n.1 rotaia trasto con n.1 carrello regolabile comandato da n.2 cime; il paranco del sistema ha un rapporto di riduzione libero; non è ammesso un sistema con paranco doppio, per una regolazione “grossa” e una regolazione “fine”; nell’insieme del paranco è consentito l’uso di solo n.1 bozzello con puleggia a frizione o di tipo a cricco; il carrello del trasto può essere su sfere; le cime che comandano il carrello del trasto sono rinviate sui bordi del pozzetto e bloccate da due strozzascotte a camme mobili; è consentito l’uso di cavetti o cime applicati tra il boma e i bozzelli a esso connessi. 4.13.3 Sistema di scotta fiocco Il sistema di scotta del fiocco può essere costituito da due scotte o da una scotta collegata a circuito chiuso; il punto di scotta è costituito da un bozzello applicato su slitta o carrello e relativa rotaia (uno sul lato sinistro + uno sul lato destro della tuga); ogni slitta o carrello deve avere una corsa massima di mm.300; la regolazione della slitta o del carrello del punto di scotta può essere a punti fissi o con comando mobile tramite cima rinviato in pozzetto e fermato da uno strozzascotte (uno per lato); il bozzello del punto di scotta deve essere applicato alla slitta o al carrello con possibilità di snodo, ma senza alcuna possibilità di regolazione in altezza; la scotta che proviene dalla bugna del fiocco deve passare dentro il bozzello del punto di scotta e deve andare direttamente al winch, senza passare da nessun ulteriore rinvio; sono consentiti due strozzascotte a camme mobili (uno per parte) per fissare le scotte del fiocco, applicati sull’alzata della tuga rivolta verso poppa; non è ammesso alcun tipo di barber hauler del fiocco; il carrello del punto di scotta fiocco può essere su sfere. 4.13.4 Sistema di scotta gennaker Il sistema di scotta del gennaker può essere costituito da due scotte o da una scotta collegata a circuito chiuso; sono ammessi n.2 bozzelli semplici + n.2 bozzelli con puleggia a frizione o di tipo a cricco; il punto di scotta (uno per lato) deve essere costituito da un bozzello applicato saldamente, con possibilità di snodo, ma senza alcuna possibilità di regolazione in altezza; il bozzello del punto di scotta (uno per lato) deve essere fissato al golfare predisposto sull’attacco più a pruavia del pulpito di poppa in coperta; non è ammesso alcun tipo di barber hauler; sono ammessi n.2 strozzatori (uno per lato) per fermare la scotta del gennaker quando questo è ammainato, posti sulle alzate laterali del pozzetto e comunque non in posizione tale da poter essere usati attivamente con il gennaker issato. 19
4.13.5 Tuga Oltre a quanto applicato in configurazione standard dai Cantieri Navali d’Este, sulla tuga possono essere presenti: n.1 strozzascotte o n.1 stopper per la scotta della mura del gennaker; n.1 strozzascotte o n.1 stopper per la cima del bompresso; n.1 strozzascotte per la cima della base randa, se lì rinviata; n.1 strozzascotte per la cima del cunningham randa, se lì rinviata; n.2 strozzascotte per le cime di regolazione dei punti di scotta del fiocco. 20
Appendice 1 Le lettere di identificazione nazionale e il numero velico, devono essere 1/2 applicati sulla randa entro l’area qui contrassegnata e secondo le misure riportate in basso. AREA DI POSIZIONE Nessuna lettera o numero velico, possono essere applicati più in DEL NUMERO VELICO basso della linea che divide E DELLE LETTERE DI la randa in due parti uguali. IDENTIFICAZIONE NAZIONALE La scritta di tre lettere nazionali e il gruppo di cifre che compongono il numero velico, possono anche essere applicati su due piani diversi. In ogni caso, la scritta di identificazione nazionale deve sempre precedere il numero velico. Sui due lati della randa le lettere nazionali e i numeri velici devono essere applicati non sovrapposti e in modo da 1/2 essere ben leggibili anche in trasparenza. Il loro colore deve essere in netto contrasto con il materiale di costruzione della randa. Dimensioni minime di lettere e numeri mm.60 mm.200 ITA 240 mm.300
Appendice 2 AREA DI POSIZIONE DELL’EMBLEMA DI CLASSE L‘emblema di Classe deve essere applicato sulla randa entro l’area qui contrassegnata e deve rispettare le misure riportate in basso. Sui due lati della randa gli emblemi di Classe devono essere applicati non sovrapposti e in modo da essere ben leggibili anche in trasparenza. Il loro colore deve essere in netto contrasto con il materiale di costruzione della randa. Tutti i timonieri che sono stati campioni italiani di Classe almeno una volta, possono avere sulla loro randa l’emblema di Classe E24 di colore oro. Dimensioni minime dell’emblema di Classe E mm.450 24 mm.150 mm.300
Appendice 3 peso peso correttore correttore gavone gavone di poppa di prua peso peso correttore correttore I pesi correttori possono avere un peso massimo complessivo di Kg.30. La posizione dei pesi correttori deve essere a contatto con le paratie e con il fondo dello scafo, come qui indicato. I pesi, devono essere applicati con l’utilizzo di ampie fazzolettature di vetroresina, a contatto sia della paratia, sia del fondo dello scafo.
1400 +/-1% 3666 + / -1% 460 382 0 1008 +/-1 % 33 1440 51 +/ -1% 4040 +/-1% In questa pagina tutte le misure sono in millimetri Appendice 4
Appendice 5 uscita drizza gennaker AREA DI ANNULLO DRIZZA GENNAKER perno attacco strallo mm.120 uscita drizza fiocco
Appendice 6 sistema opzionale per drizza fiocco sdoppiata
Appendice 7 cm.173
Appendice P1 vento 2 2 Bis boa boa boa 1 A PERCORSO 1 1 - 2 - 2Bis - 1 - 2 - 2Bis - 1 - Finish (A)
Appendice P2 vento 2 2 Bis boa boa boa 1 PERCORSO 2 1 - 2 - 2Bis - 1 - 2 - 2Bis - Finish
vento Appendice P3 2 2 Bis boa boa 3 3 boa boa boa 1 PERCORSO 3 1 - 2 - 2Bis - 3 - 2 - 2Bis - Finish
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