Referendum - Prof.ssa CRISTIANA VIANELLO - MCurie

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Referendum - Prof.ssa CRISTIANA VIANELLO - MCurie
Referendum

Prof.ssa CRISTIANA VIANELLO
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ISTITUTI DI
DEMOCRAZIA DIRETTA o PARTECIPATIVA

  
      INIZIATIVA LEGISLATIVA POPOLARE (art.71
      Cost.)
  
      PETIZIONE (art.50 Cost.)
  
      REFERENDUM ABROGATIVO (art.75 Cost.)
  
      REFERENDUM COSTITUZIONALE (art.138
      Cost.)
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ISTITUTI DI
         DEMOCRAZIA INDIRETTA o
           RAPPRESENTATIVA

VOTO :
UGUALE
PERSONALE
LIBERO
SEGRETO

ARTICOLO 48 COSTITUZIONE
ELEZIONI POLITICHE, AMMINISTRATIVE ED
  EUROPEE
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REFERENDUM ABROGATIVO
                              (art.75 Cost.)

    Può essere richiesto da 500.000 elettori o da 5 consigli regionali

    Non è ammesso per leggi tributarie, bilancio, amnistia, indulto e ratifica di
    trattati internazionali

    Controllo delle firme da parte della Cassazione

    Controllo di ammissibilità da parte della Corte Costituzionale

    Indetto dal Presidente della Repubblica in una domenica tra il 15 aprile e il
    15 giugno

    Per essere valido deve esercitare l'elettorato attivo la maggioranza (metà +
    1) degli aventi diritto al voto (quorum)

    Per l'abrogazione la maggioranza dei voti validi deve essere Sì

    L'abrogazione è dichiarata con decreto dal Presidente della Repubblica ed
    ha effetto dal giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

    Comunicazione ufficiale al Parlamento per colmare eventuale vuoto
    legislativo

    In caso di esito negativo non sarà possibile presentare nuovo referendum
    per 5 anni sullo stesso tema..
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REFERENDUM
COSTITUZIONALE O
CONFERMATIVO
(art.138 Cost.)
  Può essere richiesto da 1/5 di una Camera o
    500.000 elettori o da 5 consigli regionali
  E' di tipo confermativo: il popolo conferma o meno
    una legge costituzionale già approvata dal
    Parlamento
  E' previsto solo nel caso in cui nella seconda
    approvazione della legge costituzionale le
    Camere non raggiungano la maggioranza
    qualificata dei 2/3.
  Non è previsto nessun quorum di partecipazione
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REFERENDUM
COSTITUZIONALE O
CONFERMATIVO
(art.138 Cost.)

  Nel caso in questione è stato richiesto da 71
   senatori (1/5 dei membri di una delle camere
   equivale a 126 deputati o 64 senatori)
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Articolo 57 COSTITUZIONE
Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati
alla circoscrizione Estero.

Il numero dei senatori elettivi è di TRECENTOQUINDICI, sei dei quali eletti
nella circoscrizione Estero.

Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sette; il Molise
ne ha due, la Valle d'Aosta uno.

La ripartizione dei seggi tra le Regioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati
alla circoscrizione Estero, previa applicazione delle disposizioni del precedente
comma, si effettua in proporzione alla popolazione delle Regioni, quale risulta
dall'ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti
resti .
Quesito per il referendum del 29 marzo 2020
sul taglio dei parlamentari
 Non c’è un riferimento esplicito al numero dei seggi tagliati, ma si fa riferimento
solo alle modifiche – che dovrebbero essere già conosciute dal cittadino – a
tre articoli della Costituzione (precisamente il 56, il 57 e il 59).

“Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli
articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei
parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana – Serie generale – n.240 del 12 ottobre 2019?”
Le possibili risposte al referendum saranno “Sì” e “No”. Votando “Sì”, si
confermerà la volontà di ridurre il numero di parlamentari stabilito dalla riforma
Fraccaro. Nel complesso, si parla di 345 poltrone in meno da assegnare.
Votando “No”, si decide di mantenere l’attuale numero di Parlamentari (945).

Ricordiamo che trattandosi di un referendum confermativo, non c’è necessità di
raggiungere il quorum. Vince e si afferma l’opzione che, semplicemente, riceve
più voti (indipendentemente dall’affluenza).
La riforma prevede una importante riduzione del
numero dei seggi di Montecitorio e Palazzo
Madama.
La modifica dell’articolo 56 della Costituzione
prevede la riduzione del numero dei deputati da 630
a 400. (Il numero dei deputati eletti nella
Circoscrizione Estero passa da 12 a 8).
La riforma Fraccaro modifica l’articolo 57 della
Costituzione riducendo il numero dei senatori elettivi
da 315 a 200.( Il numero dei senatori eletti nella
Circoscrizione Estero passa da 6 a 4).
La modifica dell'art.59 sciogliere l’ambiguità sui
senatori a vita imponendo un massimo di cinque
nominati
ARICOLO 59 COSTITUZIONE
    SENATORI A VITA
PRO
   Il taglio di 345 poltrone va a contrastare l’immagine avvilente e
  anacronistica di un Parlamento che ignora le nuove esigenze dei
     cittadini e che mantiene i propri interessi in una sorta di auto-
conservazione che sa di immobilismo. Tale riforma, infatti, renderà
la nostra democrazia più snella ed efficiente e comporterà inoltre
     un risparmio per gli italiani di mezzo miliardo di euro a ogni
 legislatura (ovvero 345 stipendi da 14 mila euro al mese). Il taglio
  dei parlamentari comporterà anche una maggiore efficienza, e
 dunque, potenzialmente, maggiore prestigio dei due rami del
           Parlamento e un ruolo rafforzato di quest’ultimo
 Un Parlamento più snello è un Parlamento nel quale si decide
prima e nel quale è possibile anche riscoprire maggiormente le
                              competenze.
    Il disegno, inoltre, permetterebbe di adeguare l’Italia agli altri
 Paesi europei, dal momento che attualmente l’Italia ha il numero
  più alto di parlamentari d’Europa e maggiore persino rispetto agli
 USA da ciò ne consegue un numero spropositato di leggi, spesso
 inutili. Quindi leggi migliori e con una approvazione più rapida
CONTRO
           Riduce la rappresentanza dei cittadini e rafforza i partiti
       Dietro la riduzione dei parlamentari c'è la riduzione degli spazi
                                   democratici
     Si rischia che alcuni partiti non siano rappresentati in alcune parti
                                     d'Italia
              È una riforma che altera le soglie di sbarramento*.
   Per eleggere meno parlamentari in collegi* più grandi serviranno più
                                       voti.
 Una riduzione di questo genere dei parlamentari senza altre modifiche
       comporta uno squilibrio costituzionale rilevante: si passa dalla
       centralità del Parlamento alla centralità dell’esecutivo, con una
  ingerenza dei partiti sull’attività parlamentare di gran lunga più forte
                                  dell’attuale”.
 Il taglio dei parlamentari è “una misura demagogica, che non risolve i
  problemi di funzionamento dello Stato, da affrontare invece, con una
          riforma organica della seconda parte della Costituzione”
  Il risparmio sarebbe inoltre bassissimo: 57 milioni di euro all’anno, pari
allo 0,007% della spesa pubblica, ovvero una somma irrisoria, se paragonata
                             al bilancio dello Stato.
GLOSSARIO

Soglie di sbarramento:
quota minima di voti che un partito deve raggiungere per entrare in Parlamento

Collegio uninominale:
porzione di territorio in cui viene eletto un solo candidato. Per vincere serve
ottenere un voto in più degli altri candidati

Collegio plurinominale:
porzione di territorio in cui sono eletti più candidati. I seggi vengono assegnati
in proporzione ai voti ottenuti

Circoscrizione estero:
È una circoscrizione elettorale o collegio elettorale in cui i cittadini italiani
all'estero votano per corrispondenza per eleggere 12 Deputati e 6 Senatori:
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