"Progetto murale" della Scuola Media di Veggiano - istituto ...
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“Progetto murale” della Scuola Media di Veggiano Durante l’ultimo Consiglio di Classe del precedente anno scolastico, è stata fatta la proposta da parte dei rappresentanti del comitato genitori di Veggiano ai docenti di coinvolgere gli alunni della scuola media nella realizzazione di un dipinto su muri di cemento situati in un’area attrezzata destinata a verde pubblico, che si trova nel centro di Veggiano. L’idea è stata accolta dai professori Masciotti (Ed. artistica) e Nao (Ed. tecnica) ed è stato coinvolto in questa iniziativa anche il Comune di Veggiano con l’assessore alla cultura , architetto Marzari. Si è pensato, quindi, di realizzare un murale insieme ad alcuni alunni delle due terze della scuola: la 3^E e la 3^F. Il tema scelto per questa realizzazione è stato quello dell’Intercultura (tema caro all’Istituto che da anni lavora anche con le scuole elementari sviluppando proposte, progetti e attività che coinvolgono tutta la scuola). Tra i tanti disegni presentati, alcuni sono stati scelti dagli stessi alunni ed il più significativo è stato presentato al comitato genitori, al comune e al Dirigente scolastico per essere approvato. La spesa dei materiali (pennelli, pennellesse, colori acrilici non tossici ecc.) è stata a carico del Comune, mentre le ore effettuate dai docenti a carico dell’Istituto. E’ utile qui ricordare i motivi, già presentati nell’incontro del 22 marzo alle ore 21, e l’utilità didattica del lavoro svolto con i ragazzi in maniera che l’iniziativa non possa considerarsi limitata e conclusa nei soli giorni dell’intervento. Perché un murale? La tradizione delle pitture murali nasce nell’America centro-meridionale con l’esperienza di artisti come Diego Rivera e David Alfaro Siqueiros che realizza un rapporto nuovo della pittura con il popolo utilizzando antiche tecniche di pittura 1
murale (affreschi). Viene cambiata, però, la committenza: non è più la Chiesa o il Principe, ma piuttosto un discorso più personale per una fruizione della pittura allargata a tutti gli strati sociali. La pittura, quindi, non più come opera “privata”, creata da un “artista”, ma una elaborazione collettiva, un mezzo per trasmettere un messaggio, per far riflettere, per dare stimoli… A livello scolastico, la pittura sul muro di uno spazio pubblico consente agli alunni, intervenendo sulla struttura, di sentirla come propria e la fanno diventare portatrice di un loro messaggio, oltre ad affezionarcisi perché è diventata testimonianza del loro impegno. Il poter sperimentare le potenzialità liberatorie e creativamente stimolanti del dipingere su una parete piuttosto che su un piccolo foglio da disegno, del lavorare insieme ad un progetto comune, la possibilità di rendere meno anonime le parti della città togliendone il grigiore e testimoniando così una cultura che cambia, tutto ciò dà un senso vitale di appartenenza alla propria comunità. Questi obiettivi, già accennati nell’incontro serale di presentazione dell’iniziativa, il 22 marzo, si sono concretizzati grazie all’entusiasmo e all’impegno dei ragazzi che si sono sempre più sentiti coinvolti nell’attività. Purtroppo la limitatezza del tempo a disposizione e le avverse condizioni climatiche non hanno permesso un lavoro di respiro più ampio. In concreto l’iniziativa è cominciata con un paio d’incontri con le classi interessate e con il Dirigente scolastico per trovare un tema comune che permettesse uno sviluppo così ampio. Si è pensato così al tema dell’Intercultura, tema che viene approfondito dai ragazzi a scuola da diversi anni. Dalle idee, si è passati alle immagini e sono stati scelti un paio di elaborati che successivamente un gruppo di alunni ha reso più adattabile ad essere dipinto su una parete. Insieme con un genitore sono state prese le misure del manufatto su cui intervenire: dieci metri e mezzo per un’altezza variabile dai due metri e venti a un metro e venti. 2
Sono stati calcolati i metri quadrati, la quantità di colore acrilico da utilizzare ed i colori più efficaci: tutto è stato sempre discusso e concordato con i ragazzi. La fase di ingrandimento dei disegni con il metodo della quadrettatura è stata seguita in classe, durante le ore delle attività pomeridiane, dal prof. Pietro Nao e, in un secondo momento, si è usciti tutti per riportare il disegno dei cartoni sul muro, lasciandone una traccia (come per gli antichi affreschi) . Le successive lezioni si sono state svolte all’aperto, preparando i colori, scegliendo le tonalità più adatte, organizzando il gruppo per dipingere le varie porzioni del murale Purtroppo, abbiamo dovuto, un paio di volte, sistemare parti del nostro lavoro che sono state danneggiate dai “soliti vandali”, ma non ci siamo lasciati scoraggiare, anzi, gli episodi hanno dato ai ragazzi di tutta la scuola una maggiore coesione come gruppo. Successivamente, grazie anche ad un miglioramento del tempo, l’attività è proseguita sempre all’aperto colorando le figure, preparando lo sfondo (sfumato dal rosso più intenso al più chiaro con le spugne, per non appesantire la superficie), dipingendo le bandiere, le fasce colorate le scritte scelte per l’Intercultura e, per finire, (a tempo di record ) anche tutte le firme dei ragazzi che hanno lavorato al progetto. Durante il nostro lavoro hanno partecipato, come spettatori, altri alunni della scuola ed alcuni genitori che hanno seguito con interesse i lavori ed hanno testimoniato le varie fasi con fotografie. Martedì 29 maggio, sempre durante le due ore di attività opzionali, il lavoro è stato terminato con grande soddisfazione da parte dei ragazzi ed anche da parte degli insegnanti che hanno visto i loro alunni appassionarsi giorno dopo giorno, impegnarsi ed imparare a lavorare in gruppo! Mestrino, 4 maggio 2012 Professori Pietro Nao Annamaria Masciotti 3
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