MILANO ANCORA SCONTRI ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO 41BIS A COSPITO

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MILANO ANCORA SCONTRI ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO 41BIS A COSPITO
MILANO ANCORA SCONTRI ALLA
MANIFESTAZIONE CONTRO 41BIS A
COSPITO
Sabato scorso a Milano l’ennesima manifestazione contro il 41-
bis a Cospito. A ascendere in piazza rivoltosi e facinorosi,
che come unico scopo hanno quello di creare disordini e disagi
anche ai cittadini per bene che sono stati costretti ad
abbassare le saracinesche dei propri negozi. Sono sei i
colleghi rimasti feriti durante gli scontri, di cui uno grave
alla gamba. Hanno cercato di mantenere l’ordine finché le
aggressioni operate dagli antagonisti non si sono palesate in
modo violento. Atti al limite del terroristico, che non
meritano sconti.

Massimiliano Pirola, Segretario Provinciale di Milano: “Si è
assistito all’ennesima prova della devastazione di una parte
della città operata da personaggi che vogliono manifestare la
democrazia attraverso la violenza soprattutto contro le Forze
dell’Ordine. Vengono solo a fare disordine in nome di chi
voleva far saltare in aria i carabinieri… Voglio portare la
vicinanza del sindacato ai colleghi feriti”.

https://www.sap-nazionale.org/2016/wp-content/uploads/Pirola_A
nsa.mp4

IL GIORNO

ILGIORNO.IT

ANSA.IT
MILANO ANCORA SCONTRI ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO 41BIS A COSPITO
ILGIORNALE.IT:    LE  FORZE
DELL’ORDINE ALZANO LA VOCE
Sulle proteste degli anarchici in favore di Cospito si sta
facendo un gran parlare. Le più numerose a Roma e Milano, dove
non sono mancati momenti di tensione con le forze dell’ordine.
Come si legge su IlGiornale.it “In particolare, manifestanti e
uomini in divisa sono entrati in contatto nella Capitale, dove
si sono rese necessarie cariche di alleggerimento dopo le
intemperanze del corteo. A Milano, invece, si è registrato un
lancio di oggetti, tra i quali sassi, bottiglie e dispositivi
esplosivi contro il dispiegamento di uomini dello Stato
all’interno del perimetro del carcere. Ma nonostante il ruolo
che questi professionisti ricoprono nell’assicurare ordine
pubblico e sicurezza del Paese, rischiando anche la propria
vita e subendo vessazioni di ogni tipo, in tanti sono pronti a
puntare il dito contro di loro, accusandoli delle peggiori
violenze. Un clima che le forze dell’ordine, ora, non sono più
disposte a tollerare”.
Stefano Paoloni ha commentato quanto segue: “Immaginavamo che
con un governo di destra, anarchici e antagonisti sarebbero
tornati in piazza. Faremo di tutto per garantire che ciascuno
possa esprimere la propria opinione ma pacificamente e senza
armi.“

ILGIORNALE.IT
INFODIVISE.IT

OSPITE             DEL          TG4          STEFANO
PAOLONI   SUL                      CASO           DEGLI
ANARCHICI
Si parla di attacchi internazionali causati in modo
disordinato e random dai nuovi anarchici. Ci si chiede se
nonostante la collaborazione tra le varie Polizie mondiali,
quello che sta accadendo può essere definito un reale allarme
internazionale e se c’è un reale rischio di crescita
sull’allarme anarchico. Questo lo chiede la Boselli a Paoloni
ospite del TG4.
«Sicuramente le connessioni internazionali ci sono e vanno
assolutamente monitorate. E’ chiaro che è nel nostro Paese che
si concentra la grande attenzione e lo dimostrano le
manifestazioni di questi giorni, come gli attacchi anche al
Commissariato di Polizia, il Commissariato Prenestino di Roma.
L’attenzione va tenuta molto alta e spiace quando si vede che
viene dato un sostegno a questo tipo di iniziative».
Parla di violenze, Stefano Paoloni, e sottolinea come tutti
abbiano il diritto di manifestare, ma pacificamente e senza
l’utilizzo delle armi. Il messaggio è chiaro, non vanno
legittimate, in nessun modo, questo tipo di azioni.
Richiamando alla compattezza in questo specifico momento
storico.
Per il 41-bis spiega che è previsto un isolamento superiore
rispetto al carcere ordinario:
«…le celle sono singole e vengono garantite due ore di
socialità – a fronte delle otto del carcere ordinario –
incontrando altri tre detenuti selezionati…» sottolineando
come oltre all’espiazione della pena sia prevista anche la
rieducazione del detenuto.

STEFANO             PAOLONI              A      DIARIO
DELLA DOMENICA RETE 4
Stefano Paoloni è stato intervistato da Manuela Boselli sul
caso Cospito e 41-bis nella trasmissione Diario della Domenica
(rubrica a cura del TG4). Si può rimettere in discussione il
41-bis per uno sciopero della fame? Paoloni ha spiegato che
tipo di regime carcerario vige nel 41-bis e come le misure di
sicurezza in essere al carcere duro funzionano, ma che è stato
definito da Cospito un bluff. Paoloni ha sottolineato come dal
carcere ordinario sia molto più semplice riuscire a mantenere
contatti con le associazioni criminali di cui si faceva parte.
«E’ stato dimostrato che mafiosi e appartenenti ad
associazioni sovversive dal carcere continuavano a comunicare
e a mantenere i rapporti con le associazioni di cui facevano
parte. Questo regime più restrittivo è utile per interrompere
questo tipo di rapporto… riescono comunque a comunicare con
l’esterno, hanno 1 ora di visita al mese e due ore di
socialità con altri tre detenuti durante il giorno quindi di
fatto vi è un interscambio…».
Da Cospito a Matteo Messina Denaro il passo è breve e ci si
chiede se anche per un soggetto come il boss dei boss sia
ipotizzabile l’abolizione della pena viste le sue condizioni
precarie e in caso iniziasse uno sciopero della fame.
«Non è escluso che la mafia stia appoggiando questo percorso-
 iniziato da Cospito – anche attraverso gruppi esterni. Anche
in questo caso andrebbero approfondite le ricerche… Credo che
Matteo Messina Denaro abbia dimostrato la necessità del
mantenimento dell’ergastolo ostativo nei riguardi di chi non
si pente e di chi non collabora. E’ giusto che sconti tutta la
pena per intero».

ERGASTOLO OSTATIVO, 41 BIS E
RISCHIO          ANARCHICO:
L’INTERVISTA SU IL GIORNALE
AL    SEGRETARIO   GENERALE
STEFANO PAOLONI
Mentre le manifestazioni anarchiche contro il 41 bis ad
Alfredo Cospito si susseguono in diverse città italiane con
occupazioni, sabotaggi e attentati in nome del detenuto,
Stefano Paoloni in una intervista concessa al quotidiano Il
Giornale ha le idee chiare su quelle che sono le misure da
adottare in nome della legalità e della sicurezza. Dice il
Segretario Generale: “Non bisogna cedere. Questi sono episodi
che abbiamo già visto negli anni 70 e 80 ma la democrazia ha
vinto allora e vincerà ancora. Le forze dell’ordine faranno la
loro parte, però non servono ammiccamenti da parte della
politica e delle istituzioni. Questo è il momento della
fermezza e della compattezza“. E ancora, continua PAOLONI, in
merito alle alternative al 41 bis per chi è stato condannato
per fatti di mafia o reati eversivi, spiega: “Al momento non
ce ne sono. Il 41-bis serve a interrompere il rapporto con
l’associazione criminale di cui si era parte: è dimostrato che
dal carcere ordinario si riescono a intrattenere relazioni con
l’esterno. E vero che lo scopo del carcere è la
rieducazione insieme all’espiazione della pena. Ma non si può
consentire che sia un periodo in cui si fa attivamente parte
di un’associazione, che sia di stampo eversivo o mafioso.“
IL GIORNALE

ANCORA   ANARCHICI   ANCORA
AGGRESSIONI AI COLLEGHI. IL
41BIS DEVE CONTINUARE AD
ESISTERE
In aumento le manifestazioni portate avanti da anarchici che
sostengono la causa di Alfredo Cospito in sciopero della fame
per protestare contro il regime del 41bis. Una delle ultime
che ha aperto a nuove aggressioni si è svolta a Trastevere lo
scorso sabato dove si sono avuti momenti di tensione con i
manifestanti e un collega è stato ferito in modo importante. A
seguito della stessa alle 2 di notte del 29 gennaio una
molotov è stata lanciata contro il distretto di polizia
Prenestino a Roma. L’operatore di guardia è intervenuto
immediatamente dando l’allarme e le fiamme sono state spente
in tempo. Il blitz secondo quanto emerso dai primi
accertamenti potrebbe essere legato proprio alle proteste
degli anarchici contro la misura del 41bis ad Alfredo Cospito.

«Innanzitutto esprimiamo grande solidarietà ai colleghi feriti
durante la manifestazione di Trastevere lo scorso sabato e ai
colleghi del Commissariato Prenestino per queste violenze
ingiustificate subite da parte degli anarchici. Auspichiamo
che venga mantenuta ferma la linea riguardo al 41bis perché è
lo strumento che consente di interrompere il rapporto tra i
condannati e le associazioni criminali di cui fanno parte»
sostiene Stefano Paoloni.
COSPITO. SAP SOLIDARIET AI COLLEGHI AGGREDITI DA ANARCHICI
lunedì 30/01/2023 14:05
DIR2011 3 CRO 0 RR1 N POL DIR TXT DIRE Roma 30 gen. – Alle 2
di notte del 29 gennaio una molotov e’ stata lanciata contro
il distretto di polizia Prenestino a Roma. L’operatore di
guardia e’ intervenuto immediatamente dando l’allarme e le
fiamme sono state spente in tempo. Il blitz secondo quanto
emerso dai primi accertamenti potrebbe essere legato alle
proteste degli anarchici contro la misura del 41bis ad Alfredo
Cospito. A Trastevere si e’svolta la manifestazione per
sostenere la causa di Alfredo Cospito in sciopero della fame
per protestare contro il regime del 41bis. Anche in quella
manifestazione si sono avuti momenti di tensione con i
manifestanti e un collega e’ stato ferito in modo importante .
Cosi’ il Sap in una nota. Il commento di Stefano Paoloni
Segretario Generale del SAP Innanzitutto esprimiamo grande
solidarieta’ ai colleghi feriti durante la manifestazione di
Trastevere lo scorso sabato e ai colleghi del Commissariato
Prenestino per queste violenze ingiustificate subite da parte
degli anarchici. Auspichiamo che venga mantenuta ferma la
linea riguardo al 41bis perche’ e’ lo strumento che consente
di interrompere il rapporto tra i condannati e le associazioni
criminali di cui fanno parte. Purtroppo invece dal carcere
ordinario e’ dimostrato che sia possibile continuare a
mantenere contatti con l’esterno e talvolta continuare a
gestire traffici illeciti . Com Red Dire 14 06 30-01-23 NNNN

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