Breve guida turistica di Salina, per scoprire i suoi incanti e la sua storia. Informazioni utili per orientarsi tra le tante occasioni di svago e ...

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Breve guida turistica di Salina, per scoprire i suoi incanti e la sua storia. Informazioni utili per orientarsi tra le tante occasioni di svago e ...
Breve guida turistica di Salina, per scoprire i suoi incanti
    e la sua storia. Informazioni utili per orientarsi tra le tante occasioni
    di svago e cultura e trascorrere serenamente una vacanza nell'isola.

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Breve guida turistica di Salina, per scoprire i suoi incanti e la sua storia. Informazioni utili per orientarsi tra le tante occasioni di svago e ...
L’ISOLA DI SALINA

Etimologia del nome: fu chiamata “Didyme” (gemelle) per le sue due montagne
che sembrano due gemelle. Il nome attuale deriva dal laghetto salmastro situato nel
paese di Lingua; anticamente da questo laghetto veniva estratto il sale che veniva
usato oltre che per i normali usi in cucina, anche per la conservazione dei generi
alimentari come ad esempio capperi e pesci vari.
Origine: vulcanica, attività a riposo da 13.000 anni.
Età: è fra le più antiche dell’arcipelago, posteriore solo a Filicudi. L’attività vulcanica
di Salina è cominciata 500.000 anni fa.
Superficie: 26,8 km². È la seconda per estensione dopo Lipari
Monti: l’isola è ciò che resta di sei antichi edifici vulcanici e possiede, in ordine, il
primo e terzo rilievo più alto dell’arcipelago: il Monte Fossa delle Felci (962m) e il
Monte dei Porri (860m)che conservano la tipica forma conica.
Popolazione: 2581 abitanti suddivisi in 903 abitanti nel Comune di Santa Marina
Salina, 982 abitanti nel Comune di Malfa e 696 abitanti nel Comune di Leni (dati
aggiornati al 31-12-2015) Nome degli abitanti: Salinari
Comuni: l’isola è distribuita in tre comuni (Santa Marina Salina, Malfa e Leni)
amministrativamente autonomi da Lipari.

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Cosa poter fare
       a Salina

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SANTA MARINA SALINA
            porto principale dell’isola

Passeggiare sul lungomare di Santa Marina ammirando il bel panorama
Passeggiare sul corso principale di Santa Marina ammirando le bellezze
architettoniche, le boutique e le tante bancarelle di artigianato locale
Andare a visitare la chiesa dell’Addolorata e di Santa Marina, quest’ultima da
poco restaurata
Andare a visitare il sito archeologico di Punta Barone e di Portella
Fare un bel bagno nelle tante spiagge che partendo dalla piazza si posso
trovare sul lungomare ed oltre
Andare a visitare Monte Fossa delle Felci percorrendo il sentiero numero 4
che parte da Vallone Castagno
Andare a visitare le grotte dei saraceni
Fare una passeggiata lungo il porto turistico la sera ammirando le tante
barche ormeggiate
Andare di primo mattino a vedere il rientro dei pescatori nel molo di terra al
porto turistico
Mangiare nei tanti ristoranti della zona

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LINGUA
    piccolo paese di pescatori e contadini,
       molto conosciuto per il laghetto

    Passeggiare nel caratteristico lungomare ammirando il bellissimo
    paesaggio
    Visitare i musei ove è conservata la storia dell’isola dalla preistoria ai giorni
    nostri
     Mangiare nei tanti ristoranti della zona
    Andare a visitare la località di Paolonoci
    Andare a vedere il laghetto e il faro di Lingua
    Fare un bagno nelle tante spiagge della zona
    Andare a visitare la chiesa di San Bartolo

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MALFA
          secondo comune dell’isola

Andare a visitare e fare una degustazione nelle tante aziende agricole e
vinicole presenti sul territorio di Malfa
Andare a vedere il rientro dei pescatori di buon mattino al pontile di Malfa
Andare a visitare il museo dell’emigrazione che conserva una parte importante
della storia degli eoliani
Andare a fare un bagno nella spiaggia di Punta Scario
Andare a visitare le chiese di San Lorenzo e dell'Immacolata
Andare a visitare Monte Fossa e Monte Porri percorrendo il sentiero numero 7
Mangiare nei tanti ristoranti della zona

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POLLARA
    anfiteatro di un antico cratere, luogo
    segreto dell’anima, dove si respira
           un’atmosfera magica.

    Fermarsi a vedere il magnifico paesaggio nel belvedere che si trova sulla
    strada prima di giungere a Pollara, dove è situata un'antica torre di
    avvistamento (il semaforo)
    Passeggiare lungo le viuzze del paese ammirando le meraviglie naturali ed
    architettoniche
    Visitare la piccola chiesetta di Sant'Onofrio
    Farsi una bella foto con i murales di Troisi e Noiret

    Andare a visitare la casa del Postino
    Farsi un bel bagno a mare alle Balate
    Fermarsi ad ammirare il magnifico ed inimitabile tramonto di Pollara dal
    belvedere del semaforo
    Mangiare nei diversi locali della zona

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VALDICHIESA
   piccolo paese
situato tra Monte
Fossa delle Felci e
    Monte Porri
 Da qui partono i principali sentieri
che conducono a Monte Fossa delle
Felci e a Monte Porri
Visitare il Santuario della Madonna
del Terzito: importante luogo di culto,
forse tra i più belli ed antichi
dell’isola

       RINELLA
    secondo porto
      dell’isola
Andare a fare una bella passeggiata
nella località di Pra’ Venezia:
bellissimo itinerario naturalistico
accessibile anche a famiglie con
bambini
Fare un bel bagno nella piccola e
tranquilla spiaggia di Punta Megna
Fare un bel bagno nella spiaggia del
porto, unica e sola spiaggia di sabbia
dell’isola
Mangiare nei diversi locali della zona

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VISITARE SALINA IN UN GIORNO

         Arrivando a Salina cosa non si può perdere se si è di
            passaggio sull’isola e si resta solo un giorno.

                                             LINGUA
                                  • Fare un bagno in una delle
                                          tante spiagge
                                   • Andare a visitare i musei
                                 •Andare a visitare il laghetto
                                         salato e il faro
                                   • Mangiare nei tanti locali
                                            della zona

                                                                                RINELLA
                                                                     • Fare un bagno nella spiaggia
                  SANTA MARINA                                             del porto di Rinella
    •Andare a visitare le chiese di Santa Marina e
                   dell’Addolorata
       •Fare un bel bagno nelle tante spiagge
     che partendo dalla piazza si posso trovare
                sul lungomare e oltre
          •Passeggiare sul corso principale
               ammirando le bellezze                                     POLLARA
         architettoniche e le tante boutique.           • Fermarsi ad ammirare il panorama nel
                                                      punto panoramico dove è situato un'antica
                                                           torre di avvistamento (il semaforo)
                                                      che si trova poco prima di arrivare a Pollara
                                                                • Farsi una bella foto con i
                                                                murales di Troisi e Noiret
                                                         • Fare un bagno nella bellissima baia di
                                                            Pollara sulla spiaggia delle balate

                                 MALFA
                        • Fare un bel bagno nella
                        spiaggia di Punta Scario

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Dove fare il bagno a Salina,
                    tra spiagge e fondali

Il mare di Salina rappresenta uno degli orgogli di quest’isola, infatti, per il settimo
anno consecutivo Salina si è fregiata delle cinque vele di Legambiente. Questo
capitolo, vuole dare indicazioni efficaci per chi, aggirandosi per l’isola, necessità
di informazioni su dove sia possibile fare il bagno, prendere il sole o
semplicemente rilassarsi. Le informazioni riportate riguardano le caratteristiche
delle spiagge e le specie che è possibile osservare facendo snorkeling ed il
modo per arrivarci.

                      SPIAGGIA DEL LUNGOMARE
                       DI SANTA MARINA SALINA

Questa è la prima spiaggia che si incontra arrivando al porto di Santa Marina
Salina. È il luogo ideale per chi vuole fare un bagno rilassante ed allo stesso
tempo non allontanarsi troppo dal centro, o per fare l’ultimo bagno prima di
lasciare l’isola. Partendo dalla Piazza di Santa Marina ha inizio il lungomare, qui
la spiaggia inizia con dei ciottoli arrotondati di media grandezza e, dirigendosi
verso sinistra, la spiaggia prosegue con un pianoro in cemento pietrificato
attrezzato con scalette che rendono semplice l’ingresso in acqua. Il fondale è
caratterizzato da sassi arrotondati, poca sabbia, e la vicinanza di una barriera
frangiflutti garantisce acque sempre poco mosse e dunque ideali per i bambini. In
parte di questa spiaggia nel periodo estivo viene posizionata una rete anti
meduse.

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SPIAGGIA DI PUNTA BARONE
                         A SANTA MARINA SALINA

     Questa spiaggia si trova alla fine del paese, in direzione Malfa. Partendo dalla
     piazza e percorrendo il lungomare, alla fine della passeggiata pedonale, inizia la
     spiaggia del Barone che prosegue fino alla spiaggia del Cimitero, spiaggia di
     ciottoli di media grandezza, facilmente raggiungibile anche via terra dalla strada
     provinciale. Lungo questa spiaggia vi è anche un lido balneare ove è possibile,
     grazie alla presenza di lettini prendisole e di ombrelloni, trascorrere una bella
     giornata al mare. Nel lido si può usufruire anche di un servizio bar e ristorante a
     pochi metri dalla spiaggia, in mezzo ad una rigogliosa vegetazione. Il lido
     possiede anche un accesso facilitato alla spiaggia per diversamente abili ed
     anziani. Il fondale di questa spiaggia è principalmente sabbioso con “macchie” di
     posidonia. Facendo snorkeling è possibile osservare diverse specie di granchi,
     polpi, murene, tracine, rombi e pesci pettine.

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SPIAGGIA DEL CIMITERO DI
  SANTA MARINA SALINA
Partendo dalla piazza si percorre la
strada provinciale in direzione Malfa
fino ad arrivare al cimitero, sito alla fine
del paese. Vi si accede attraverso il
piccolo sentiero che corre a destra del
cimitero e che porta direttamente sul
bagnasciuga. Qui troverete una
spiaggia di ciottoli medio/grandi che
diverrà sempre meno affollata andando
verso sinistra. È consigliabile non
proseguire troppo oltre la spiaggia e
sostare sotto la falesia del Capo.

                                               SPIAGGIA DEL LUNGOMARE
                                                      DI LINGUA
                                               Spiaggia che costeggia la passeggiata
                                               pedonale del lungomare. È una spiaggia
                                               di ciottoli di media grandezza, i fondali
                                               sono bassi. Facendo snorkeling è
                                               possibile osservare diverse specie di
                                               organismi tipici dei bassi fondali. Il vicino
                                               laghetto (riserva naturale) è ricco di
                                               gamberetti ed organismi planctonici.

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SPIAGGIA DEL CIMITERO
           DI LINGUA
 S\i accede attraverso un viottolo
 sottostrada, e si giunge su una piccola
 ma graziosa spiaggia mista di sabbia e
 ciottoli. Il fondale è caratterizzato da
 ciottoli e sabbia, ricco di piccoli pesci.

 SPIAGGIA DEL PORTICCIOLO
         DI LINGUA
giunti sul lungomare di Lingua, proseguire
verso sinistra fino al piccolo molo, subito
dopo, troverete una spiaggia non troppo
affollata, mista di sabbia e ciottoli di
piccola grandezza. Il fondale è
caratterizzato da ciottoli e sabbia, ricco di
piccoli pesci.

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SPIAGGIA DEL FARO
             DI LINGUA
Vi si arriva costeggiando la passeggiata del
lungomare, alla fine della stessa ha inizio
questa spiaggia. La spiaggia è
caratterizzata da grossi caratteristici massi
arrotondati. Il fondale è costituito da sassi,
alghe e posidonia e vi è la presenza di molti
pesci. E’ importante fare attenzione alle
correnti talvolta di modesta entità. Nella
frazione di Lingua vi è anche un lido
balneare, per arrivarci bisogna percorrere la
strada statale fino ad arrivare alla piazzetta
detta “del Nero”.

  SPIAGGIA DI PUNTA SCARIO
          A MALFA
Vi si accede attraverso una piccola stradina
che parte dall’hotel Punta Scario e si
scende fino a giungere a questa piccola ma
caratteristica spiaggia di grandi sassi. È’
possibile noleggiare materassini e
ombrelloni oltre che usufruire di un chiosco
per mangiare qualcosa o bene una bevanda
fresca. Facendo snorkeling è possibile
osservare molte specie tipiche dei fondali
rocciosi.

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LE BALATE DI POLLARA
                               Vi si arriva attraverso la strada che giunge al centro di
                               Pollara, lasciando la chiesa a destra e proseguendo per
                               circa 15 minuti. Arriverete su uno spiazzo e, guardando a
                               sinistra, scorgerete dei gradini che portano fino al
                               bagnasciuga. Questo è costituito da una lastra di roccia che
                               declina lentamente in acqua. Da questo bagnasciuga è
                               molto bello ammirare il tramonto. Il fondale è roccioso, ricco
                               di pesci ed altri organismi.

          SPIAGGIA DI PUNTA MEGNA
                 A RINELLA
Si tratta di una piccola spiaggia rocciosa alla quale si
accede attraverso un percorso che ha inizio lungo la strada
che porta da Leni a Rinella, lungo questa strada si può
notare sulla destra una piccola piazzola dalla quale parte il
percorso che porta in spiaggia. Questa zona è raggiungibile
anche via mare. L’acqua è trasparente e i fondali sono
costituiti da grandi massi circondati da alghe e posidonia.
Facendo snorkeling si osservano moltissime specie di pesci,
molluschi, crostacei ed echinodermi.

                                               SPIAGGIA DEL PORTO
                                                   DI RINELLA
                               Si trova a sinistra del porto, si tratta di una piccola spiaggia,
                               l’unica dell’isola ad essere totalmente sabbiosa. Alle spalle
                               di questa si trovano piccole grotte scavate nella roccia, un
                               tempo utilizzate come ricoveri di barche ed attrezzi da
                               pesca, in qui vi si può riparare dal sole nei periodi più caldi
                               della giornata. Si accede sia dal mare che da terra. I fondali
                               circostanti sono rocciosi. Facendo snorkeling è possibile
                               osservare soprattutto pesci e polpi.

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Dove fare il bagno a Salina
                    girando in barca

Girando Salina in barca, ci si può fermare in diversi punti in cui poter fare un bel
bagno. Partendo dal porto di Santa Marina Salina e dirigendosi verso nord, la
prima tappa è certamente Capo Faro, qui i fondali sono molto belli, ma si deve
fare attenzione alla corrente. Proseguendo si supera il porto di Malfa e ci si
ferma lungo il costone che da qui, prosegue fino alla Punta del Perciato.
Immediatamente dopo si apre ai nostri occhi la baia di Pollara ed il faraglione,
anche qui i fondali sono bellissimi, ma bisogna fare attenzione alla corrente.
Continuando lungo la costa, si giunge ai fili di branda, qui i fondali scendono
velocemente verso un blu mozzafiato. Andando verso Rinella, si incrociano
Punta Marcello e Punta Megna, entrambi sono punti adatti ad un bel bagno
rilassante. Si prosegue oltre e a pochi metri dal pontile di Rinella, si arriva allo
scoglio dell’Ariana, un "panettone" di roccia che dal fondale emerge fino a
lambire la superficie. Superato lo scoglio ci si dirige verso Punta Tre Pietre e la
Grottazza, queste sono zone molto adatte a fare un bagno anche con i bambini.
Infine si giunge al Faro di Lingua, qui i fondali sono molto belli, ma in alcuni
giorni la corrente può essere forte.

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Itinerari
                         naturalistici
                                               Itinerario naturalistico n°1:
                                               sentiero Punta Brigantino –
                                               Vallone d’Ogliastro
                                                 Partenza: Piazzetta Nero, Lingua.
                                                 Percorso: si snoda per Vallone Nero e
                                                 dopo aver costeggiato la località
                                                 Paolonoci termina in prossimità di
                                                 Vallone d’Ogliastro.
                                                 Tempo di percorrenza: salita 60 minuti
                                                 ca. discesa 45 minuti ca.
                                                 Tipo di percorso: sentiero misto con
                                                 gradoni di roccia e terra.
                                                 Grado di difficoltà: basso.

 Itinerario naturalistico n°2:
 sentiero Lingua – Monte
 Fossa delle Felci
     Partenza: via Alfieri, Lingua
     Percorso: dopo aver superato il
     serbatoio comunale si inerpica tra
     Pizzo Menavento e il Vallone
     Mastrognoli sino alla linea tagliafuoco
     che circonda Monte Fossa delle Felci.
     Da lì si prosegue fino alla cima
     attraverso la pista carrabile della
     parte sommitale (15 minuti).
      Tempo di percorrenza: salita 210
     minuti ca. discesa 150 minuti ca.
     Tipo di percorso: sentiero misto con
     gradoni di roccia e terreno scivoloso,
     ripido e senza ombra.
     Grado di difficoltà: elevato
     Nota bene: vivamente sconsigliato in
     discesa.
19
Itinerario naturalistico
                                                              n°3: sentiero Cimitero
                                                              di Lingua - Batanà
                                                                Partenza: lungo la strada
                                                                Provinciale al km 17.2 vi è
                                                                un accesso che si unisce
                                                                con l’altro del km 17.4.
                                                                Percorso: lambisce Serro la
                                                                Lingua, Vallone dei Zappini
                                                                e confluisce in località
                                                                Batanà sulla carrabile Monte
                                                                Fossa – Monte Rivi (mt. 800
                                                                s.l.m.).
                                                                Tempo di percorrenza:
                                                                salita 180 minuti ca. discesa
                                                                120 minuti ca.
Itinerario naturalistico n°4: sentiero Santa                    Tipo di percorso: sentiero
                                                                misto su terreno scivoloso,
Marina Salina - Monte Fossa delle Felci                         ripido e con tratti in ombra.
  Partenza: percorso raggiungibile percorrendo Via              Grado di difficoltà: elevato
  Crispi ed all’incrocio con Via Rinascente, girare a           Nota bene: vivamente
  destra e proseguire verso Vallone Castagno.                   sconsigliato in discesa.
  Percorso: sale attraverso Serro Favarolo e Serro
  Cicirilla per biforcarsi a circa 400 m s.l.m. sulla linea
  tagliafuoco dopo circa 50minuti di salita
  ripido/scivolosa.
  ANDANDO A SINISTRA: percorso diretto per il
  rifugio di Monte Fossa delle Felci 930 m s.l.m.
  Tempo di percorrenza: salita 180 minuti ca.
  discesa fino al bivio 165 minuti ca.
  Tipo di percorso: sentiero misto molto ripido con
  gradoni in pietra e terreno scivoloso, l’ultima parte è
  quasi interamente all’ombra. Grado di difficoltà:
  medio/elevato.
  ANDANDO A DESTRA: percorso per il rifugio di
  Monte Rivi 800m s.l.m. dove incontra la carrabile che
  sale a Monte Fossa delle Felci.
  Tempo di percorrenza: salita 90 minuti ca. discesa
  fino al bivio 60 minuti ca.
  Tipo di percorso: sentiero misto con gradoni di
  pietra e terreno scivoloso, con ampi tratti all’ombra.
  Grado di difficoltà: medio.                                                           20
Itinerario naturalistico n°5:
sentiero Santa Marina Salina –
Serro Capo
     Partenza: Circonvallazione di Santa
     Marina in prossimità di Via
     Belvedere. Per raggiungere il punto di
     partenza del sentiero bisogna:
     percorrere il corso principale fino
     all’incrocio con Via Crispi, salire Via
     Crispi fino al primo incrocio dove
     bisogna svoltare a destra e andare
     avanti fino a raggiungere l’imbocco.
     Percorso: si addentra verso Serro
     dell’Acqua, incrocia Vallone Castagno.
     Tempo di percorrenza: salita 120
     minuti ca. discesa 105 minuti ca.
     Tipo di percorso: sentiero ripido e
     scivoloso, quasi interamente esposto al
     sole.
     Grado di difficoltà: elevato
     Nota bene: sconsigliato in discesa.

Itinerario naturalistico n°6: sentiero Portella – Pizzo Capo
     Partenza: accesso al km 13.4 della strada provinciale.
     Percorso: procedendo per il Vallone Buongiorno, dopo aver affiancato Piano
     Serro Capo si congiunge con la carrozzabile in località Pizzo Capo.
     Tempo di percorrenza: salita 120 minuti ca. discesa 120 minuti ca.
     Tipo di percorso: sentiero molto ripido e scivoloso, quasi interamente esposto al
     sole.
     Grado di difficoltà: elevato.
     Nota bene: vivamente sconsigliato in discesa.

21
Itinerario naturalistico n°7: sentiero Malfa Monte Rivi e Monte
Fossa delle Felci
  Partenza: via Fontana (alle spalle della chiesa di San Lorenzo, vicoletto dove è
  situata la biblioteca comunale).
  Percorso: sale lungo il vallone fontana ed incrocia la carrabile che consente di
  raggiungere prima il rifugio di Monte Rivi e quindi continuare fino a Monte Fossa
  delle Felci.
  Tempo di percorrenza: salita fino al rifugio Monte Rivi 150 minuti ca. salita fino a
  Monte Fossa delle Felci 180 minuti ca. discesa da Monte Fossa delle Felci 150
  minuti ca.,da rifugio Monte Rivi 120 minuti ca.
  Tipo di percorso: sentiero misto con gradoni di pietra e terra, praticamente tutto
  alberato.
  Grado di difficoltà: medio.

                                                                                    22
Itinerario naturalistico n°8: sentiero Semaforo di Pollara –
     Monte Porri
      Partenza: accesso in località Semaforo di Pollara (il Semaforo è quell’antica
      torre che si trova sulla strada prima di iniziare la discesa per Pollara).
      Percorso: corre lungo Serra Pollara per culminare sulla cima di Monte Porri(mt.
      860 s.l.m.).
      Tempo di percorrenza: salita 120 min ca. discesa 105 min ca.
      Tipo di percorso: sentiero misto con gradoni di pietra e terra, non ombreggiato
      da alberi.
      Grado di difficoltà: medio.

 Itinerario naturalistico n°9: sentiero Semaforo di Pollara – Leni
      Partenza: accesso in località Semaforo (antica torre posta sulla strada
      provinciale prima di iniziare la discesa per Pollara).
      Percorso: corre lungo Serra Pollara dove devia verso destra dirigendosi verso
      Pizzo Corvo e, dopo aver attraversato Vallone Olivo Grande. Proseguendo per
      Serra Sciarrato si giunge, infine, sulla strada comunale Valle Spina di Leni (mt.
      450 s.l.m.).
      Tempo di percorrenza: 180 minuti ca.
      Tipo di percorso: sentiero misto con gradoni di pietra, la parte sopra Pollara è
      completamente in vegetazione mentre la parte sul versante di Leni è più aperta.
      Grado di difficoltà: medio
      Nota Bene: non è un sentiero che raggiunge la cima, ma costeggia il rilievo
      spingendosi fino a mezza quota.

23
Itinerario naturalistico n°10: sentiero Valdichiesa – Monte
Porri
  Partenza: sulla strada provinciale nelle vicinanze del km 5.
  Percorso: dopo aver superato il serbatoio comunale e attraversato
  Valdichiesa perviene alla sommità di Monte Porri.
  Tempo di percorrenza: salita 150 minuti ca. discesa 90 minuti ca.
  Tipo di percorso: sentiero ripido, sabbioso e con vegetazione bassa
  quindi con poca ombra, sentiero esposto ad est.
  Grado di difficoltà: medio/elevato.

                                                                        24
Itinerario naturalistico n°11:
     sentiero Leni – Monte Fossa
     delle Felci
       Partenza: accesso in Via Caserta, nei
       pressi della scuola elementare.
       Percorso: in direzione Monte Fossa
       delle Felci ove culmina dopo aver
       intersecato più volte la pista forestale
       carrabile Madonna del Terzito – Monte
       Fossa delle Felci.
       Tempo di percorrenza: salita 180
       minuti ca. discesa 120 minuti ca.
       Tipo di percorso: percorso misto
       pietra e terra con gradoni, incrocia più
       volte la carrabile. Attraversa una fitta
       vegetazione e quindi ombreggiato.
       Grado di difficoltà: basso.

     Itinerario naturalistico n°12:
     sentiero Valdichiesa – Monte
     Fossa delle Felci
       Partenza: accesso al lato del
       santuario della Madonna del Terzito
       nella località di Valdichiesa.
       Percorso: conduce a Monte Fossa
       delle Felci dopo un tragitto
       contraddistinto da numerosi tornanti e
       attraversamenti della carrabile.
       Tempo di percorrenza:          in salita
       150 minuti        in discesa 120 minuti
       Tipo di percorso: percorso misto
       pietra e terra con gradoni, incrocia più
       volte la carrabile.
       Grado di difficoltà: basso.

25
Musei e siti archeologici

          CIRCUITO MUSEALE DI LINGUA
Nello scenario di “Punta Lingua”, di fronte all’antica salina, che
a partire dal VI° secolo diede l’attuale nome all’isola, è ubicato
il Museo Civico del Comune di S. Marina Salina. Il nucleo
originario (etno-antropologico, storico e vulcanologico) è
ospitato in un vecchio edificio, in origine legato all’attività della
salina, che, a seguito di varie trasformazioni ed ampliamenti,
nella prima metà del secolo scorso ha assunto l’attuale
conformazione di frantoio per le olive con annessi magazzini e
sovrastante abitazione. Entrando un forno a legna e vari
oggetti legati principalmente alla panificazione e, nell’ampio
vano accanto, il frantoio con al centro l’ultima macina in uso
sino alla fine degli anni ’50 del secolo scorso e vari oggetti
legati alla molitura e spremitura delle olive, comprese alcune
presse delle quali, la più antica, con la madrevite di legno. Nel
primo dei due locali limitrofi con il tetto a volta, il nucleo
originario dell’edificio, fa bella mostra di se un mulino per la
molitura del grano, proveniente da Filicudi ed ivi ricostruito per
fini museali, vari oggetti relativi alla coltivazione dei cereali,
all’allevamento e alla pesca, mentre nel secondo è
particolarmente significativa la ricostruzione di una stanza da
letto dell’Ottocento con vari oggetti domestici dello stesso
periodo. Nel piano superiore sono esposti i modellini dei
bastimenti che nell’Ottocento hanno reso floridi i commerci tra
le Isole Eolie e la terraferma e della barca utilizzata per la
pesca del corallo, oltre alla documentazione grafica della
salina di Lingua. In un piccolo vano alcuni grafici riguardanti i
vulcani emersi (isole Eolie) e i vulcani sommersi, come
rappresentazione d’insieme dell’arco vulcanico eoliano. La
sezione archeologica, realizzata più recentemente in un
edificio limitrofo a quello originario costruito per fini abitativi
nella prima metà del Novecento, ospita i reperti rinvenuti negli
scavi archeologici effettuati nel Comune di S. Marina Salina, a
partire dagli anni ’90 del secolo scorso, in particola in quelli del
villaggio dell’età del Bronzo – cultura del milazzese, sec.
XV/XIII a.C. - di Portella.                                             26
IL MUSEO DEL VINO
                            A SANTA MARINA SALINA
 Nel cuore del paese, in un palmento cantina facente parte di un edificio
 dell’ottocento, antica dimora di una famiglia agiata dell’isola e ora sede municipale,
 è ubicato il Museo del vino. Ricavato in un vano posto a piano terra dell’edificio, alle
 spalle di due grandi magazzini prospicienti via Risorgimento, si accede da un
 vicoletto laterale, dal quale si intravede la valle dalla quale provenivano una parte
 delle uve che vi venivano trattate. Entrando, a destra, il vano cantina con delle travi
 fissate a pochi centimetri da terra dove venivano poggiate le botti, a sinistra
 l’imboccatura della cisterna, da dove veniva presa l’acqua necessaria sia per lavare
 tutti in contenitori e gli oggetti della cantina, botti, damigiane, bottiglioni, imbuti, ecc.,
 e il palmento sia prima che dopo la pigiatura. Di fronte un altro vano con il palmento,
 composto da due vasche, una
 superiore dove si versava e pigiava a
 piedi nudi l’uvae l’altra inferiore dove si
 raccoglieva il mosto. L’uva veniva
 spremuta tramite una grossa trave
 poggiante sulle vinacce, alla quale,
 dall’altro lato, veniva appeso con due
 grosse corde circolari (‘nachi) un
 argano (miolu), azionato con delle
 staffe (manieddi), che sollevavano una
 grossa pietra (pisa) alloggiata nel
 pavimento.

27
IL MUSEO DELL'EMIGRAZIONE EOLIANA
                         A MALFA

 L’Arcipelago ha subito un imponente fenomeno migratorio con due fasi
temporalmente demarcate. La prima grande migrazione inizia poco dopo la metà
dell’Ottocento e si chiude ai primi anni venti del Novecento interessando
nell’ordine il Sud America, gli Stati Uniti, la Nuova Zelanda e l’Australia. La
seconda inizia poco dopo la crisi 1943 -45 ed interessa gli Stati Uniti per i
ricongiungimenti familiari, ma soprattutto l’Australia dove emigrano circa 5000
persone. Il museo raccoglie testimonianze cartacee e visive dei processi
migratori descrivendo le cause dell’esodo e la storia delle comunità derivate.

                                                                                  28
IL LAGHETTO SALATO
                                                    E IL FARO DI LINGUA
                                                Presso il laghetto di Lingua si
                                                conservano i resti di un antico impianto
                                                produttivo per il sale, una delle
                                                testimonianze più significative di età
                                                romana alle Isole Eolie. Fino alla fine
                                                del XVIII secolo le saline di Lingua
                                                apparivano con evidenza ma oggi le
                                                vasche, utilizzate per l’evaporazione
                                                dell’acqua marina, non sono più visibili
                                                in quanto interamente sommerse
                                                dall’acqua del lago. . In compenso, il
                                                sito ha una straordinaria importanza
                                                naturalistica come luogo di sosta e
                                                ristoro per numerose specie di uccelli
                                                acquatici e limicoli durante le
                                                migrazioni.

              IL VILLAGGIO PREISTORICO DI PORTELLA
 È un villaggio preistorico appartenente alla “cultura del Milazzese” dell’età del bronzo
 medio. L’area scelta per l’impianto del villaggio risulta ben difesa naturalmente
 essendo una cresta rocciosa di origine vulcanica in forte pendenza verso il mare,
 delimitata ai lati da due profondi valloni. Gli scavi archeologici hanno messo in luce
 23 capanne, ovvero ambienti pianta ovale o circolare di circa 3-4 metri di diametro,
 scavati interamente nella roccia vulcanica e foderati a perimetro del taglio da un
 muro a secco costruito con grandi pietre di mare e vulcaniche. All’interno di questi
 ambienti, sul suolo sono rimasti gli arredi e gli oggetti di uno quotidiano.

            IL SITO ARCHEOLOGICO DI PUNTA BARONE
 Lo scavo archeologico ha individuato una porzione del complesso termale di età
 romana già in funzione durante i primi secoli dell’Impero, e riutilizzato in un età
 posteriore, almeno fino agli inizi del VI sec. d.C., come stabilimento per la lavorazione
 e la salagione del pesce. È facilmente ipotizzabile che l’industria del pesce salato di
 contrada Barone si sia sviluppata anche grazie alla presenza delle saline di Lingua,
 utilizzate già in età romana.

29
IL SITO ARCHEOLOGICO DI MASTROGNOLI
La necropoli di località Mastrognoli è ubicata tra la ricca vegetazione delle pendici
orientali del Monte delle Felci, lungo uno degli antichi sentieri che si inoltra nei
fianchi della montagna e che rappresenta uno dei percorsi naturalistici più belli
dell’isola. L’area archeologica si estende al di sopra di un banco di tufo di colore
grigio chiaro. Sono state portate alla luce ed identificate nel complesso 16 tombe,
del tipo a fossa rettangolare, scavate nel tufo tenero con diverso orientamento,
seguendo il pendio naturale della roccia. Una parte delle sepolture risulta
danneggiata sia dalla naturale erosione del banco tufaceo sia dai tagli operati sulla
roccia per lo scavo di numerose canalette, buche, pozzetti e di due piccole vasche,
destinate alla raccolta dell’acqua piovana che dalla superficie del banco veniva
così convogliata verso una grande cisterna circolare, scavata sul lato orientale.
Nell’area delle tombe e soprattutto all’interno della cisterna, probabilmente a causa
dello stesso defluire delle acque, sono stati rinvenuti frammenti di anfore e
vasellame da mensa e da cucina databili ad un ampio arco cronologico che va
dall’età graco-ellenistica, IV-III secolo a.C, al periodo tardo romano, V secolo d.C,
segno della lunga frequentazione del sito.

                        LE GROTTE DEI SARACENI
 Le grotte dei Saraceni affascinanti per la loro struttura morfologica, sono composte
da diversi ambienti comunicanti dentro i quali sono ancor oggi visibili le incisioni a
croce e numerosi segni votivi fanno pensare che una parte della struttura veniva
usata come Chiesa. L'itinerario parte da Serro dell'Acqua e prosegue lungo il Serro
Perciato, tra quota 250 e 350 m. Lungo il sentiero N°5, chiaro segno della presenza
di un insediamento rupestre. Le grotte sono in parte naturale e in parte artificiali, e
vennero utilizzate come abitazioni durante il periodo delle incursioni arabe per
questo sono dette Grotte Saracene e risalgono al VIII d.C.

                                                                                    30
Le chiese di Salina
Chiesa Maria Santissima Addolorata 1880 (Santa Marina Salina).
Processione e funzione eucaristica il 15 settembre.

Chiesa di Santa Marina (Santa Marina Salina).
Risale al 1622, all’interno della chiesa si possono ammirare un grande dipinto
sull’altare maggiore che raffigura la Patrona del paese Santa Marina con il bambino
(olio su tela del XVIII° secolo), e un pulpito di legno intagliato e dipinto e cantorìa del
coro del secolo XIX°. Il giorno della festa è il 17 luglio. Nella sacrestia della chiesa
che si affaccia sul porto, si conservava un tronco d’ulivo (ora custodito nei locali del
Municipio), residuo di un gigantesco albero che sorgeva, circa due secoli fa, nella
spiaggia antistante.

31
Chiesa di San Bartolomeo (Lingua)
Sorge vicino al mare. S in dal 1612 esisteva una
cappellanìa. Verso il 1700 è stata realizzato il primo
nucleo della chiesa dedicata ,appunto, a San
Bartolomeo. La festa annuale si ripete ogni 27 agosto
con la consueta processione lungo le vie del paese e la
celebrazione eucaristica.

                                                          Chiesa di San Lorenzo
                                                          (Malfa).
                                                          Fu ricostruita nel 1933
                                                          sull’antica chiesa del 1700,
                                                          dopo che è stata
                                                          danneggiata notevolmente
                                                          nel terremoto del 1926. Il 10
                                                          agosto è il giorno di festa
                                                          dedicato a San Lorenzo,
                                                          patrono di Malfa. . Nel 1860 il
                                                          paese contava circa
                                                          cinquemila abitanti e si diede
                                                          inizio alla costruzione di una
                                                          seconda chiesa nel centro
                                                          del paese.

                                                                                    32
Chiesa dell’Immacolata (Malfa).
     Venne aperta al culto nel 1928. Nel 1931 vennero ultimati i lavori e il vescovo aprì
     la chiesa al culto. Nel 1933, la consacrò per la ricorrenza del secondo centenario
     della prima chiesa dedicata, appunto, a San Lorenzo, patrono di Malfa.

     Chiesa di Sant’Onofrio (Pollara – Comune di Malfa).
     Tanto tempo addietro, sopra il portale si poteva ancora leggere l’incisione su
     pietra “Anno 1853”. L’interno della chiesa è semplice e molto grazioso ed è
     arricchito da elementi architettonici e da un pavimento tradizionale con antiche
     mattonelle maiolicate. Sull’altare maggiore sono custodite una statua
     dell’Immacolata ed una di Sant’Onofrio.

                                                 Chiesa di Sant’Anna
                                                 (Capo Faro – Comune di Malfa).
                                                 Risale al 1605 la prima Cappella
                                                 dedicata alla Madre Sant’ Anna e alla
                                                 Natività di Maria. Un tempo la
                                                 devozione per Sant’ Anna e Maria
                                                 Bambina era diffusa in tutta Salina;
                                                 infatti vi erano numerosi fedeli che, di
                                                 buon mattino, raggiungevano, in
                                                 pellegrinaggio, la Chiesa di Capo dalle
                                                 varie località dell’isola.

33
Chiesa di San Giuseppe (Leni)
La Chiesa è stata costruita nel 1830 e poi ampliata e ristrutturata nel 1860.
Originariamente l’edificio di culto (composto oggi da tre navate) è stato dedicato
alla Sacra Famiglia e, poi, a San Giuseppe.

Chiesa di San Gaetano (Rinella – Comune di Leni)
Edificata nel 1853. Il culto di San Gaetano è stato introdotto a Rinella da Napoli,
dove i marinai erano soliti recarsi per i loro commerci. Il prospetto della Chiesa è
neogotico-arabeggiante. L’interno è composto da una navata, con volta a botte,
finestre trilobate e abside semicircolare. Nei due lati dell’abside sono situate, in
due incavi, una statua settecentesca della Madonna del Carmelo e, un’altra, della
stessa epoca, di San Gaetano. La festa del Santo Patrono si svolge il 7 agosto di
ogni anno ed è caratterizzata da una processione a mare.

                                               Santuario della Madonna del
                                               Terzito (Valdichiesa – Comune di
                                               Leni)
                                               Luogo di devozione e preghiera che
                                               ha visto sorgere prima una cappella
                                               nel V secolo per poi diventare Chiesa
                                               nel 700 e Santuario nel XX secolo
                                               (anno 1969). Di particolare
                                               importanza gli ex-voto conservati nel
                                               Santuario. Si tratta di dipinti su vetro
                                               che rappresentano un esempio
                                               pregevole di pittura popolare. Il 23
                                               luglio di ogni anno si svolgono i
                                               festeggiamenti in onore della
                                               Madonna del Terzito.

                                                                                       34
La Malvasia, nettare degli Dei

                         Importata dai colonizzatori
                         greci, il vitigno di uve
                         bianche del tipo malvasia fu
                         impiantato nelle isole del
                         vento. Nell’isola di Salina
                         questo vitigno esprime il
                         suo massimo potenziale
                         ricoprendo gran parte delle
                         terre coltivate. Le uve,
                         raccolte al termine della
                         stagione estiva, vengono
                         adagiate su dei graticci di
                         legno per essere appassite
                         al sole. Saranno appassite
                         finché non avranno
                         raggiunto una
                         concentrazione di zuccheri
                         tale da assicurare un
                         prodotto finale dolce ma
                         sufficientemente alcolico.
                         Alle uve appassite,
                         secondo la più rigida
                         tradizione, vengono
                         aggiunte, nella proporzione
                         di circa il 5% del volume
                         complessivo, uve nere del
                         tipo Corinto. Questa
                         operazione servirà a
                         rendere ambrato il prodotto
                         finito che potrà essere
                         consumato non prima che
                         sia trascorso un anno di
                         invecchiamento. Oggi
                         questo vino è tutelato da un
                         apposito disciplinare di
                         produzione che lo eleva a
                         rango di “DOC”.
35
Il cappero di Salina

Il cappero, solitamente pianta spontanea, il cui
attecchimento è solito essere ad opera di
insetti ed animali che si cibano dei frutti, è una
pianta originaria delle zone sub tropicali
asiatiche, è conosciuta con il nome arabo di
“Cabr” o “Cabir”. A Salina sono presenti due
varietà: la “nocella” e la “nocellara” riprodotte
da secoli per talea. Con l’inizio della stagione
estiva la pianta ripresasi dal sonno invernale
dà vita a numerosi rami sui quali crescono
progressivamente piccoli boccioli. Proprio
questi boccioli, i così detti capperi, raccolti e
selezionati per dimensioni, saranno conservati
sotto sale. Sarà proprio il sale, dosato in tempi
differenti, a sottrarre le sostanze liquide
amarostiche dai boccioli e a preservarne la
loro commestibilità nel tempo. Per questo
motivo è consigliabile conservarli sotto sale.
La pianta può, in alternativa, regalare un altro
prodotto di pregio che è il cucuncio. Il cucuncio
altro non è che il frutto della pianta. I boccioli
del cappero, se non raccolti, si schiuderanno
in bellissimi fiori dai bianchi petali screziati di
viola che dopo la fioritura appassiranno e si
trasformeranno nel frutto, detto cucuncio. I
cucunci sono dei frutti di forma affusolata,
raccolti non troppo maturi possono essere
consumati conservandoli con le medesime
tecniche con cui sono stati lavorati e
conservati i capperi. Queste due delizie,
opportunamente dissalate con acqua tiepida,
sono utilizzate per completare moltissimi piatti
della cucina tradizionale mediterranea o come
saporiti antipasti. Di recente questi prodotti
sono rientrati negli elenchi dei prodotti
agroalimentari legati alle tradizioni locali
previsti dal progetto “presidi di slow food”.
                                                      36
Numeri utili

EMERGENZA SALUTE
  Presidio territoriale Emergenza – tel. 118 – tel. 090 9843064
  Via Risorgimento – Santa Marina Salina
  Guardia medica Via Umberto I – Malfa – tel. 090 9844005
  Farmacia di Santa Marina Salina Via Risorgimento – Santa
  Marina Salina – tel. 090 9843098
  Farmacia di Malfa Via Umberto I – Malfa – tel. 090 9844188
  Farmacia di Leni Via Libertà – Leni – tel. 090 9809053
  Ospedale Civile (Lipari) tel. 090 9885111

37
NUMERI DI PUBBLICA UTILITA'
  Carabinieri – Via Lungomare – Santa Marina Salina – tel.
  112 – tel. 090 9843042
  Vigili Urbani – Via Risorgimento – Santa Marina Salina – tel.
  090 9843251
  Vigili Urbani – Piazza Municipio – Malfa – tel. 090 9844008
  Vigili Urbani – Via Roma – Leni – tel. 090 9809125
  Polizia Provinciale della Riserva – tel. 090 9843454 – cell.
  345 3661475
  Guardia di Finanza (Lipari) – tel. 090 9811160
  Guardia Costiera (Lipari) – tel. 090 9811320
  Capitaneria di Porto (Lipari) – tel. 090 9880819
  Numero soccorso in mare: 1530
  Delegazione di Spiaggia – Santa Marina Salina – tel. 090
  9843451
  Vigili del Fuoco (Lipari) – tel. 090 9880279
  Municipio – Santa Marina Salina – Via Risorgimento – tel.
  090 9843251
  Municipio – Malfa – Piazza Municipio – tel. 090 9844008
  Municipio – Leni – Via Roma – tel. 090 9809125

                                                                  38
BANCHE
       Banca Nuova – Via Provinciale, 2 – Malfa - tel. 090 9844189
       Banca Nuova – Via Lungomare Giuffrè – Santa Marina
       Salina – tel. 090 9843018

     POSTE E TELECOMUNICAZIONI
       Ufficio Postale di Santa Marina Salina – Via Risorgimento –
       tel. 090 9843402
       Ufficio Postale di Malfa – Via Roma – tel. 090 9844363
       Ufficio Postale di Leni – Via San Giuseppe – tel. 090
       9809276

     ALISCAFI E NAVI
       Agenzia Libertylines, NGI, SNS Navi, SNAV – Santa Marina
       Salina – tel. 090 9843003 – cell. 340 9028559
       Agenzia Libertylines, NGI, SNS Navi, SNAV – Rinella – tel.
       090 9809170

     CULTURA
       Museo dell’Emigrazione eoliana Via Fontana – Malfa – tel.
       090 9844338
       Museo Civico – Lingua – tel. 090 9843251
       Museo del Vino – Santa Marina Salina
       Biblioteca Comunale – Santa Marina Salina – tel. 090
       9843251
       Biblioteca Comunale – Malfa – tel. 090 9844372
       Biblioteca Comunale – Leni – tel. 090 9809125
       Pinacoteca – Santa Marina Salina – tel. 090 9843251
       Pinacoteca – Malfa – tel. 090 9844372

39
Salina per Tutti è un’associazione Ricreativa e di Promozione Sociale senza
scopi di lucro, nata dalla volontà di Paolo, ragazzo di 28 anni diversamente abile.
L’associazione si pone due obiettivi fondamentali:
   Valorizzare il territorio dell’isola di Salina.
   Aiutare le persone anziane, i diversamente abili e i bambini.
   Ad oggi in conformità con il nostro statuto siamo già attivi nell’aiutare le
   persone anziane e disabili sia nell’accompagnamento a visite mediche sia
   nello sbrigare faccende presso uffici pubblici.
   Inoltre abbiamo attivato il servizio di comodato gratuito di ausili sanitari, quali
   sedie a rotelle e stampelle.
   Siamo attivi, come autofinanziamento, nel offrire servizi di fotocopie, stampa
   documenti e foto, fototessere, fax, email, PEC.
   Infine, stiamo progettando per la prossima stagione invernale progetti per
   l’infanzia e la terza età.

Potete sostenere l'associazione anche con un piccolo contributo
facendo un bonifico a:
Salina per Tutti Associazione Ricreativa e di Promozione Sociale
Cassa centrale banca di credito cooperativo del nord est
Banca etica
IBAN: IT23J0359901899050188531965

email: salinapertutti@gmail.com
web: www.salinapertutti.it
Paolo: +39 333 6828030
Manon: +39 338 1101884
ind: Via Roma 27, 98050 Santa Marina Salina (ME)
Cod. Fisc.: 90019930834

                                                                                    40
INDICE
  Introduzione all’isola di Salina                    pag. 2
  Cosa poter fare a Salina                            pag. 3
  Visitare Salina in un giorno                        pag. 9
  Dove fare il bagno a Salina tra spiagge e fondali   pag. 10
  Dove fare il bagno a Salina girandola in barca      pag. 16
  Mappa dell'isola                                    pag. 17
  Itinerari naturalistici                             pag. 19
  Musei e siti archeologici                           pag. 26
  Le chiese di Salina                                 pag. 31
  La malvasia nettare degli dei                       pag. 34
  Il cappero di Salina                                pag. 35
  Numeri utili                                        pag. 37
  L’associazione “SALINA PER TUTTI”                   pag. 40
Si ringraziano per la collaborazione e per aver creduto al
progetto:

   Alessandro Alizzo
   Ettore Benforte
   Elio Benenati
   Emanuele Bottari
   Antonio Brundu
   Simona Cocuzza
   Pietro Lo Cascio
   Nino Lo Schiavo
   Marco Miuccio
   Luigi Ramaglia
   Domenico Re
e tutte le persone che hanno collaborato e contribuito nei modi
più diversi alla realizzazione di questo progetto.
Creata da:

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La partecipazione di:

Con il contributo di:
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