Breve guida turistica di Salina, per scoprire i suoi incanti e la sua storia. Informazioni utili per orientarsi tra le tante occasioni di svago e ...
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Breve guida turistica di Salina, per scoprire i suoi incanti e la sua storia. Informazioni utili per orientarsi tra le tante occasioni di svago e cultura e trascorrere serenamente una vacanza nell'isola. 1
L’ISOLA DI SALINA Etimologia del nome: fu chiamata “Didyme” (gemelle) per le sue due montagne che sembrano due gemelle. Il nome attuale deriva dal laghetto salmastro situato nel paese di Lingua; anticamente da questo laghetto veniva estratto il sale che veniva usato oltre che per i normali usi in cucina, anche per la conservazione dei generi alimentari come ad esempio capperi e pesci vari. Origine: vulcanica, attività a riposo da 13.000 anni. Età: è fra le più antiche dell’arcipelago, posteriore solo a Filicudi. L’attività vulcanica di Salina è cominciata 500.000 anni fa. Superficie: 26,8 km². È la seconda per estensione dopo Lipari Monti: l’isola è ciò che resta di sei antichi edifici vulcanici e possiede, in ordine, il primo e terzo rilievo più alto dell’arcipelago: il Monte Fossa delle Felci (962m) e il Monte dei Porri (860m)che conservano la tipica forma conica. Popolazione: 2581 abitanti suddivisi in 903 abitanti nel Comune di Santa Marina Salina, 982 abitanti nel Comune di Malfa e 696 abitanti nel Comune di Leni (dati aggiornati al 31-12-2015) Nome degli abitanti: Salinari Comuni: l’isola è distribuita in tre comuni (Santa Marina Salina, Malfa e Leni) amministrativamente autonomi da Lipari. 2
SANTA MARINA SALINA porto principale dell’isola Passeggiare sul lungomare di Santa Marina ammirando il bel panorama Passeggiare sul corso principale di Santa Marina ammirando le bellezze architettoniche, le boutique e le tante bancarelle di artigianato locale Andare a visitare la chiesa dell’Addolorata e di Santa Marina, quest’ultima da poco restaurata Andare a visitare il sito archeologico di Punta Barone e di Portella Fare un bel bagno nelle tante spiagge che partendo dalla piazza si posso trovare sul lungomare ed oltre Andare a visitare Monte Fossa delle Felci percorrendo il sentiero numero 4 che parte da Vallone Castagno Andare a visitare le grotte dei saraceni Fare una passeggiata lungo il porto turistico la sera ammirando le tante barche ormeggiate Andare di primo mattino a vedere il rientro dei pescatori nel molo di terra al porto turistico Mangiare nei tanti ristoranti della zona 4
LINGUA piccolo paese di pescatori e contadini, molto conosciuto per il laghetto Passeggiare nel caratteristico lungomare ammirando il bellissimo paesaggio Visitare i musei ove è conservata la storia dell’isola dalla preistoria ai giorni nostri Mangiare nei tanti ristoranti della zona Andare a visitare la località di Paolonoci Andare a vedere il laghetto e il faro di Lingua Fare un bagno nelle tante spiagge della zona Andare a visitare la chiesa di San Bartolo 5
MALFA secondo comune dell’isola Andare a visitare e fare una degustazione nelle tante aziende agricole e vinicole presenti sul territorio di Malfa Andare a vedere il rientro dei pescatori di buon mattino al pontile di Malfa Andare a visitare il museo dell’emigrazione che conserva una parte importante della storia degli eoliani Andare a fare un bagno nella spiaggia di Punta Scario Andare a visitare le chiese di San Lorenzo e dell'Immacolata Andare a visitare Monte Fossa e Monte Porri percorrendo il sentiero numero 7 Mangiare nei tanti ristoranti della zona 6
POLLARA anfiteatro di un antico cratere, luogo segreto dell’anima, dove si respira un’atmosfera magica. Fermarsi a vedere il magnifico paesaggio nel belvedere che si trova sulla strada prima di giungere a Pollara, dove è situata un'antica torre di avvistamento (il semaforo) Passeggiare lungo le viuzze del paese ammirando le meraviglie naturali ed architettoniche Visitare la piccola chiesetta di Sant'Onofrio Farsi una bella foto con i murales di Troisi e Noiret Andare a visitare la casa del Postino Farsi un bel bagno a mare alle Balate Fermarsi ad ammirare il magnifico ed inimitabile tramonto di Pollara dal belvedere del semaforo Mangiare nei diversi locali della zona 7
VALDICHIESA piccolo paese situato tra Monte Fossa delle Felci e Monte Porri Da qui partono i principali sentieri che conducono a Monte Fossa delle Felci e a Monte Porri Visitare il Santuario della Madonna del Terzito: importante luogo di culto, forse tra i più belli ed antichi dell’isola RINELLA secondo porto dell’isola Andare a fare una bella passeggiata nella località di Pra’ Venezia: bellissimo itinerario naturalistico accessibile anche a famiglie con bambini Fare un bel bagno nella piccola e tranquilla spiaggia di Punta Megna Fare un bel bagno nella spiaggia del porto, unica e sola spiaggia di sabbia dell’isola Mangiare nei diversi locali della zona 8
VISITARE SALINA IN UN GIORNO Arrivando a Salina cosa non si può perdere se si è di passaggio sull’isola e si resta solo un giorno. LINGUA • Fare un bagno in una delle tante spiagge • Andare a visitare i musei •Andare a visitare il laghetto salato e il faro • Mangiare nei tanti locali della zona RINELLA • Fare un bagno nella spiaggia SANTA MARINA del porto di Rinella •Andare a visitare le chiese di Santa Marina e dell’Addolorata •Fare un bel bagno nelle tante spiagge che partendo dalla piazza si posso trovare sul lungomare e oltre •Passeggiare sul corso principale ammirando le bellezze POLLARA architettoniche e le tante boutique. • Fermarsi ad ammirare il panorama nel punto panoramico dove è situato un'antica torre di avvistamento (il semaforo) che si trova poco prima di arrivare a Pollara • Farsi una bella foto con i murales di Troisi e Noiret • Fare un bagno nella bellissima baia di Pollara sulla spiaggia delle balate MALFA • Fare un bel bagno nella spiaggia di Punta Scario 9
Dove fare il bagno a Salina, tra spiagge e fondali Il mare di Salina rappresenta uno degli orgogli di quest’isola, infatti, per il settimo anno consecutivo Salina si è fregiata delle cinque vele di Legambiente. Questo capitolo, vuole dare indicazioni efficaci per chi, aggirandosi per l’isola, necessità di informazioni su dove sia possibile fare il bagno, prendere il sole o semplicemente rilassarsi. Le informazioni riportate riguardano le caratteristiche delle spiagge e le specie che è possibile osservare facendo snorkeling ed il modo per arrivarci. SPIAGGIA DEL LUNGOMARE DI SANTA MARINA SALINA Questa è la prima spiaggia che si incontra arrivando al porto di Santa Marina Salina. È il luogo ideale per chi vuole fare un bagno rilassante ed allo stesso tempo non allontanarsi troppo dal centro, o per fare l’ultimo bagno prima di lasciare l’isola. Partendo dalla Piazza di Santa Marina ha inizio il lungomare, qui la spiaggia inizia con dei ciottoli arrotondati di media grandezza e, dirigendosi verso sinistra, la spiaggia prosegue con un pianoro in cemento pietrificato attrezzato con scalette che rendono semplice l’ingresso in acqua. Il fondale è caratterizzato da sassi arrotondati, poca sabbia, e la vicinanza di una barriera frangiflutti garantisce acque sempre poco mosse e dunque ideali per i bambini. In parte di questa spiaggia nel periodo estivo viene posizionata una rete anti meduse. 10
SPIAGGIA DI PUNTA BARONE A SANTA MARINA SALINA Questa spiaggia si trova alla fine del paese, in direzione Malfa. Partendo dalla piazza e percorrendo il lungomare, alla fine della passeggiata pedonale, inizia la spiaggia del Barone che prosegue fino alla spiaggia del Cimitero, spiaggia di ciottoli di media grandezza, facilmente raggiungibile anche via terra dalla strada provinciale. Lungo questa spiaggia vi è anche un lido balneare ove è possibile, grazie alla presenza di lettini prendisole e di ombrelloni, trascorrere una bella giornata al mare. Nel lido si può usufruire anche di un servizio bar e ristorante a pochi metri dalla spiaggia, in mezzo ad una rigogliosa vegetazione. Il lido possiede anche un accesso facilitato alla spiaggia per diversamente abili ed anziani. Il fondale di questa spiaggia è principalmente sabbioso con “macchie” di posidonia. Facendo snorkeling è possibile osservare diverse specie di granchi, polpi, murene, tracine, rombi e pesci pettine. 11
SPIAGGIA DEL CIMITERO DI SANTA MARINA SALINA Partendo dalla piazza si percorre la strada provinciale in direzione Malfa fino ad arrivare al cimitero, sito alla fine del paese. Vi si accede attraverso il piccolo sentiero che corre a destra del cimitero e che porta direttamente sul bagnasciuga. Qui troverete una spiaggia di ciottoli medio/grandi che diverrà sempre meno affollata andando verso sinistra. È consigliabile non proseguire troppo oltre la spiaggia e sostare sotto la falesia del Capo. SPIAGGIA DEL LUNGOMARE DI LINGUA Spiaggia che costeggia la passeggiata pedonale del lungomare. È una spiaggia di ciottoli di media grandezza, i fondali sono bassi. Facendo snorkeling è possibile osservare diverse specie di organismi tipici dei bassi fondali. Il vicino laghetto (riserva naturale) è ricco di gamberetti ed organismi planctonici. 12
SPIAGGIA DEL CIMITERO DI LINGUA S\i accede attraverso un viottolo sottostrada, e si giunge su una piccola ma graziosa spiaggia mista di sabbia e ciottoli. Il fondale è caratterizzato da ciottoli e sabbia, ricco di piccoli pesci. SPIAGGIA DEL PORTICCIOLO DI LINGUA giunti sul lungomare di Lingua, proseguire verso sinistra fino al piccolo molo, subito dopo, troverete una spiaggia non troppo affollata, mista di sabbia e ciottoli di piccola grandezza. Il fondale è caratterizzato da ciottoli e sabbia, ricco di piccoli pesci. 13
SPIAGGIA DEL FARO DI LINGUA Vi si arriva costeggiando la passeggiata del lungomare, alla fine della stessa ha inizio questa spiaggia. La spiaggia è caratterizzata da grossi caratteristici massi arrotondati. Il fondale è costituito da sassi, alghe e posidonia e vi è la presenza di molti pesci. E’ importante fare attenzione alle correnti talvolta di modesta entità. Nella frazione di Lingua vi è anche un lido balneare, per arrivarci bisogna percorrere la strada statale fino ad arrivare alla piazzetta detta “del Nero”. SPIAGGIA DI PUNTA SCARIO A MALFA Vi si accede attraverso una piccola stradina che parte dall’hotel Punta Scario e si scende fino a giungere a questa piccola ma caratteristica spiaggia di grandi sassi. È’ possibile noleggiare materassini e ombrelloni oltre che usufruire di un chiosco per mangiare qualcosa o bene una bevanda fresca. Facendo snorkeling è possibile osservare molte specie tipiche dei fondali rocciosi. 14
LE BALATE DI POLLARA Vi si arriva attraverso la strada che giunge al centro di Pollara, lasciando la chiesa a destra e proseguendo per circa 15 minuti. Arriverete su uno spiazzo e, guardando a sinistra, scorgerete dei gradini che portano fino al bagnasciuga. Questo è costituito da una lastra di roccia che declina lentamente in acqua. Da questo bagnasciuga è molto bello ammirare il tramonto. Il fondale è roccioso, ricco di pesci ed altri organismi. SPIAGGIA DI PUNTA MEGNA A RINELLA Si tratta di una piccola spiaggia rocciosa alla quale si accede attraverso un percorso che ha inizio lungo la strada che porta da Leni a Rinella, lungo questa strada si può notare sulla destra una piccola piazzola dalla quale parte il percorso che porta in spiaggia. Questa zona è raggiungibile anche via mare. L’acqua è trasparente e i fondali sono costituiti da grandi massi circondati da alghe e posidonia. Facendo snorkeling si osservano moltissime specie di pesci, molluschi, crostacei ed echinodermi. SPIAGGIA DEL PORTO DI RINELLA Si trova a sinistra del porto, si tratta di una piccola spiaggia, l’unica dell’isola ad essere totalmente sabbiosa. Alle spalle di questa si trovano piccole grotte scavate nella roccia, un tempo utilizzate come ricoveri di barche ed attrezzi da pesca, in qui vi si può riparare dal sole nei periodi più caldi della giornata. Si accede sia dal mare che da terra. I fondali circostanti sono rocciosi. Facendo snorkeling è possibile osservare soprattutto pesci e polpi. 15
Dove fare il bagno a Salina girando in barca Girando Salina in barca, ci si può fermare in diversi punti in cui poter fare un bel bagno. Partendo dal porto di Santa Marina Salina e dirigendosi verso nord, la prima tappa è certamente Capo Faro, qui i fondali sono molto belli, ma si deve fare attenzione alla corrente. Proseguendo si supera il porto di Malfa e ci si ferma lungo il costone che da qui, prosegue fino alla Punta del Perciato. Immediatamente dopo si apre ai nostri occhi la baia di Pollara ed il faraglione, anche qui i fondali sono bellissimi, ma bisogna fare attenzione alla corrente. Continuando lungo la costa, si giunge ai fili di branda, qui i fondali scendono velocemente verso un blu mozzafiato. Andando verso Rinella, si incrociano Punta Marcello e Punta Megna, entrambi sono punti adatti ad un bel bagno rilassante. Si prosegue oltre e a pochi metri dal pontile di Rinella, si arriva allo scoglio dell’Ariana, un "panettone" di roccia che dal fondale emerge fino a lambire la superficie. Superato lo scoglio ci si dirige verso Punta Tre Pietre e la Grottazza, queste sono zone molto adatte a fare un bagno anche con i bambini. Infine si giunge al Faro di Lingua, qui i fondali sono molto belli, ma in alcuni giorni la corrente può essere forte. 16
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Itinerari naturalistici Itinerario naturalistico n°1: sentiero Punta Brigantino – Vallone d’Ogliastro Partenza: Piazzetta Nero, Lingua. Percorso: si snoda per Vallone Nero e dopo aver costeggiato la località Paolonoci termina in prossimità di Vallone d’Ogliastro. Tempo di percorrenza: salita 60 minuti ca. discesa 45 minuti ca. Tipo di percorso: sentiero misto con gradoni di roccia e terra. Grado di difficoltà: basso. Itinerario naturalistico n°2: sentiero Lingua – Monte Fossa delle Felci Partenza: via Alfieri, Lingua Percorso: dopo aver superato il serbatoio comunale si inerpica tra Pizzo Menavento e il Vallone Mastrognoli sino alla linea tagliafuoco che circonda Monte Fossa delle Felci. Da lì si prosegue fino alla cima attraverso la pista carrabile della parte sommitale (15 minuti). Tempo di percorrenza: salita 210 minuti ca. discesa 150 minuti ca. Tipo di percorso: sentiero misto con gradoni di roccia e terreno scivoloso, ripido e senza ombra. Grado di difficoltà: elevato Nota bene: vivamente sconsigliato in discesa. 19
Itinerario naturalistico n°3: sentiero Cimitero di Lingua - Batanà Partenza: lungo la strada Provinciale al km 17.2 vi è un accesso che si unisce con l’altro del km 17.4. Percorso: lambisce Serro la Lingua, Vallone dei Zappini e confluisce in località Batanà sulla carrabile Monte Fossa – Monte Rivi (mt. 800 s.l.m.). Tempo di percorrenza: salita 180 minuti ca. discesa 120 minuti ca. Itinerario naturalistico n°4: sentiero Santa Tipo di percorso: sentiero misto su terreno scivoloso, Marina Salina - Monte Fossa delle Felci ripido e con tratti in ombra. Partenza: percorso raggiungibile percorrendo Via Grado di difficoltà: elevato Crispi ed all’incrocio con Via Rinascente, girare a Nota bene: vivamente destra e proseguire verso Vallone Castagno. sconsigliato in discesa. Percorso: sale attraverso Serro Favarolo e Serro Cicirilla per biforcarsi a circa 400 m s.l.m. sulla linea tagliafuoco dopo circa 50minuti di salita ripido/scivolosa. ANDANDO A SINISTRA: percorso diretto per il rifugio di Monte Fossa delle Felci 930 m s.l.m. Tempo di percorrenza: salita 180 minuti ca. discesa fino al bivio 165 minuti ca. Tipo di percorso: sentiero misto molto ripido con gradoni in pietra e terreno scivoloso, l’ultima parte è quasi interamente all’ombra. Grado di difficoltà: medio/elevato. ANDANDO A DESTRA: percorso per il rifugio di Monte Rivi 800m s.l.m. dove incontra la carrabile che sale a Monte Fossa delle Felci. Tempo di percorrenza: salita 90 minuti ca. discesa fino al bivio 60 minuti ca. Tipo di percorso: sentiero misto con gradoni di pietra e terreno scivoloso, con ampi tratti all’ombra. Grado di difficoltà: medio. 20
Itinerario naturalistico n°5: sentiero Santa Marina Salina – Serro Capo Partenza: Circonvallazione di Santa Marina in prossimità di Via Belvedere. Per raggiungere il punto di partenza del sentiero bisogna: percorrere il corso principale fino all’incrocio con Via Crispi, salire Via Crispi fino al primo incrocio dove bisogna svoltare a destra e andare avanti fino a raggiungere l’imbocco. Percorso: si addentra verso Serro dell’Acqua, incrocia Vallone Castagno. Tempo di percorrenza: salita 120 minuti ca. discesa 105 minuti ca. Tipo di percorso: sentiero ripido e scivoloso, quasi interamente esposto al sole. Grado di difficoltà: elevato Nota bene: sconsigliato in discesa. Itinerario naturalistico n°6: sentiero Portella – Pizzo Capo Partenza: accesso al km 13.4 della strada provinciale. Percorso: procedendo per il Vallone Buongiorno, dopo aver affiancato Piano Serro Capo si congiunge con la carrozzabile in località Pizzo Capo. Tempo di percorrenza: salita 120 minuti ca. discesa 120 minuti ca. Tipo di percorso: sentiero molto ripido e scivoloso, quasi interamente esposto al sole. Grado di difficoltà: elevato. Nota bene: vivamente sconsigliato in discesa. 21
Itinerario naturalistico n°7: sentiero Malfa Monte Rivi e Monte Fossa delle Felci Partenza: via Fontana (alle spalle della chiesa di San Lorenzo, vicoletto dove è situata la biblioteca comunale). Percorso: sale lungo il vallone fontana ed incrocia la carrabile che consente di raggiungere prima il rifugio di Monte Rivi e quindi continuare fino a Monte Fossa delle Felci. Tempo di percorrenza: salita fino al rifugio Monte Rivi 150 minuti ca. salita fino a Monte Fossa delle Felci 180 minuti ca. discesa da Monte Fossa delle Felci 150 minuti ca.,da rifugio Monte Rivi 120 minuti ca. Tipo di percorso: sentiero misto con gradoni di pietra e terra, praticamente tutto alberato. Grado di difficoltà: medio. 22
Itinerario naturalistico n°8: sentiero Semaforo di Pollara – Monte Porri Partenza: accesso in località Semaforo di Pollara (il Semaforo è quell’antica torre che si trova sulla strada prima di iniziare la discesa per Pollara). Percorso: corre lungo Serra Pollara per culminare sulla cima di Monte Porri(mt. 860 s.l.m.). Tempo di percorrenza: salita 120 min ca. discesa 105 min ca. Tipo di percorso: sentiero misto con gradoni di pietra e terra, non ombreggiato da alberi. Grado di difficoltà: medio. Itinerario naturalistico n°9: sentiero Semaforo di Pollara – Leni Partenza: accesso in località Semaforo (antica torre posta sulla strada provinciale prima di iniziare la discesa per Pollara). Percorso: corre lungo Serra Pollara dove devia verso destra dirigendosi verso Pizzo Corvo e, dopo aver attraversato Vallone Olivo Grande. Proseguendo per Serra Sciarrato si giunge, infine, sulla strada comunale Valle Spina di Leni (mt. 450 s.l.m.). Tempo di percorrenza: 180 minuti ca. Tipo di percorso: sentiero misto con gradoni di pietra, la parte sopra Pollara è completamente in vegetazione mentre la parte sul versante di Leni è più aperta. Grado di difficoltà: medio Nota Bene: non è un sentiero che raggiunge la cima, ma costeggia il rilievo spingendosi fino a mezza quota. 23
Itinerario naturalistico n°10: sentiero Valdichiesa – Monte Porri Partenza: sulla strada provinciale nelle vicinanze del km 5. Percorso: dopo aver superato il serbatoio comunale e attraversato Valdichiesa perviene alla sommità di Monte Porri. Tempo di percorrenza: salita 150 minuti ca. discesa 90 minuti ca. Tipo di percorso: sentiero ripido, sabbioso e con vegetazione bassa quindi con poca ombra, sentiero esposto ad est. Grado di difficoltà: medio/elevato. 24
Itinerario naturalistico n°11: sentiero Leni – Monte Fossa delle Felci Partenza: accesso in Via Caserta, nei pressi della scuola elementare. Percorso: in direzione Monte Fossa delle Felci ove culmina dopo aver intersecato più volte la pista forestale carrabile Madonna del Terzito – Monte Fossa delle Felci. Tempo di percorrenza: salita 180 minuti ca. discesa 120 minuti ca. Tipo di percorso: percorso misto pietra e terra con gradoni, incrocia più volte la carrabile. Attraversa una fitta vegetazione e quindi ombreggiato. Grado di difficoltà: basso. Itinerario naturalistico n°12: sentiero Valdichiesa – Monte Fossa delle Felci Partenza: accesso al lato del santuario della Madonna del Terzito nella località di Valdichiesa. Percorso: conduce a Monte Fossa delle Felci dopo un tragitto contraddistinto da numerosi tornanti e attraversamenti della carrabile. Tempo di percorrenza: in salita 150 minuti in discesa 120 minuti Tipo di percorso: percorso misto pietra e terra con gradoni, incrocia più volte la carrabile. Grado di difficoltà: basso. 25
Musei e siti archeologici CIRCUITO MUSEALE DI LINGUA Nello scenario di “Punta Lingua”, di fronte all’antica salina, che a partire dal VI° secolo diede l’attuale nome all’isola, è ubicato il Museo Civico del Comune di S. Marina Salina. Il nucleo originario (etno-antropologico, storico e vulcanologico) è ospitato in un vecchio edificio, in origine legato all’attività della salina, che, a seguito di varie trasformazioni ed ampliamenti, nella prima metà del secolo scorso ha assunto l’attuale conformazione di frantoio per le olive con annessi magazzini e sovrastante abitazione. Entrando un forno a legna e vari oggetti legati principalmente alla panificazione e, nell’ampio vano accanto, il frantoio con al centro l’ultima macina in uso sino alla fine degli anni ’50 del secolo scorso e vari oggetti legati alla molitura e spremitura delle olive, comprese alcune presse delle quali, la più antica, con la madrevite di legno. Nel primo dei due locali limitrofi con il tetto a volta, il nucleo originario dell’edificio, fa bella mostra di se un mulino per la molitura del grano, proveniente da Filicudi ed ivi ricostruito per fini museali, vari oggetti relativi alla coltivazione dei cereali, all’allevamento e alla pesca, mentre nel secondo è particolarmente significativa la ricostruzione di una stanza da letto dell’Ottocento con vari oggetti domestici dello stesso periodo. Nel piano superiore sono esposti i modellini dei bastimenti che nell’Ottocento hanno reso floridi i commerci tra le Isole Eolie e la terraferma e della barca utilizzata per la pesca del corallo, oltre alla documentazione grafica della salina di Lingua. In un piccolo vano alcuni grafici riguardanti i vulcani emersi (isole Eolie) e i vulcani sommersi, come rappresentazione d’insieme dell’arco vulcanico eoliano. La sezione archeologica, realizzata più recentemente in un edificio limitrofo a quello originario costruito per fini abitativi nella prima metà del Novecento, ospita i reperti rinvenuti negli scavi archeologici effettuati nel Comune di S. Marina Salina, a partire dagli anni ’90 del secolo scorso, in particola in quelli del villaggio dell’età del Bronzo – cultura del milazzese, sec. XV/XIII a.C. - di Portella. 26
IL MUSEO DEL VINO A SANTA MARINA SALINA Nel cuore del paese, in un palmento cantina facente parte di un edificio dell’ottocento, antica dimora di una famiglia agiata dell’isola e ora sede municipale, è ubicato il Museo del vino. Ricavato in un vano posto a piano terra dell’edificio, alle spalle di due grandi magazzini prospicienti via Risorgimento, si accede da un vicoletto laterale, dal quale si intravede la valle dalla quale provenivano una parte delle uve che vi venivano trattate. Entrando, a destra, il vano cantina con delle travi fissate a pochi centimetri da terra dove venivano poggiate le botti, a sinistra l’imboccatura della cisterna, da dove veniva presa l’acqua necessaria sia per lavare tutti in contenitori e gli oggetti della cantina, botti, damigiane, bottiglioni, imbuti, ecc., e il palmento sia prima che dopo la pigiatura. Di fronte un altro vano con il palmento, composto da due vasche, una superiore dove si versava e pigiava a piedi nudi l’uvae l’altra inferiore dove si raccoglieva il mosto. L’uva veniva spremuta tramite una grossa trave poggiante sulle vinacce, alla quale, dall’altro lato, veniva appeso con due grosse corde circolari (‘nachi) un argano (miolu), azionato con delle staffe (manieddi), che sollevavano una grossa pietra (pisa) alloggiata nel pavimento. 27
IL MUSEO DELL'EMIGRAZIONE EOLIANA A MALFA L’Arcipelago ha subito un imponente fenomeno migratorio con due fasi temporalmente demarcate. La prima grande migrazione inizia poco dopo la metà dell’Ottocento e si chiude ai primi anni venti del Novecento interessando nell’ordine il Sud America, gli Stati Uniti, la Nuova Zelanda e l’Australia. La seconda inizia poco dopo la crisi 1943 -45 ed interessa gli Stati Uniti per i ricongiungimenti familiari, ma soprattutto l’Australia dove emigrano circa 5000 persone. Il museo raccoglie testimonianze cartacee e visive dei processi migratori descrivendo le cause dell’esodo e la storia delle comunità derivate. 28
IL LAGHETTO SALATO E IL FARO DI LINGUA Presso il laghetto di Lingua si conservano i resti di un antico impianto produttivo per il sale, una delle testimonianze più significative di età romana alle Isole Eolie. Fino alla fine del XVIII secolo le saline di Lingua apparivano con evidenza ma oggi le vasche, utilizzate per l’evaporazione dell’acqua marina, non sono più visibili in quanto interamente sommerse dall’acqua del lago. . In compenso, il sito ha una straordinaria importanza naturalistica come luogo di sosta e ristoro per numerose specie di uccelli acquatici e limicoli durante le migrazioni. IL VILLAGGIO PREISTORICO DI PORTELLA È un villaggio preistorico appartenente alla “cultura del Milazzese” dell’età del bronzo medio. L’area scelta per l’impianto del villaggio risulta ben difesa naturalmente essendo una cresta rocciosa di origine vulcanica in forte pendenza verso il mare, delimitata ai lati da due profondi valloni. Gli scavi archeologici hanno messo in luce 23 capanne, ovvero ambienti pianta ovale o circolare di circa 3-4 metri di diametro, scavati interamente nella roccia vulcanica e foderati a perimetro del taglio da un muro a secco costruito con grandi pietre di mare e vulcaniche. All’interno di questi ambienti, sul suolo sono rimasti gli arredi e gli oggetti di uno quotidiano. IL SITO ARCHEOLOGICO DI PUNTA BARONE Lo scavo archeologico ha individuato una porzione del complesso termale di età romana già in funzione durante i primi secoli dell’Impero, e riutilizzato in un età posteriore, almeno fino agli inizi del VI sec. d.C., come stabilimento per la lavorazione e la salagione del pesce. È facilmente ipotizzabile che l’industria del pesce salato di contrada Barone si sia sviluppata anche grazie alla presenza delle saline di Lingua, utilizzate già in età romana. 29
IL SITO ARCHEOLOGICO DI MASTROGNOLI La necropoli di località Mastrognoli è ubicata tra la ricca vegetazione delle pendici orientali del Monte delle Felci, lungo uno degli antichi sentieri che si inoltra nei fianchi della montagna e che rappresenta uno dei percorsi naturalistici più belli dell’isola. L’area archeologica si estende al di sopra di un banco di tufo di colore grigio chiaro. Sono state portate alla luce ed identificate nel complesso 16 tombe, del tipo a fossa rettangolare, scavate nel tufo tenero con diverso orientamento, seguendo il pendio naturale della roccia. Una parte delle sepolture risulta danneggiata sia dalla naturale erosione del banco tufaceo sia dai tagli operati sulla roccia per lo scavo di numerose canalette, buche, pozzetti e di due piccole vasche, destinate alla raccolta dell’acqua piovana che dalla superficie del banco veniva così convogliata verso una grande cisterna circolare, scavata sul lato orientale. Nell’area delle tombe e soprattutto all’interno della cisterna, probabilmente a causa dello stesso defluire delle acque, sono stati rinvenuti frammenti di anfore e vasellame da mensa e da cucina databili ad un ampio arco cronologico che va dall’età graco-ellenistica, IV-III secolo a.C, al periodo tardo romano, V secolo d.C, segno della lunga frequentazione del sito. LE GROTTE DEI SARACENI Le grotte dei Saraceni affascinanti per la loro struttura morfologica, sono composte da diversi ambienti comunicanti dentro i quali sono ancor oggi visibili le incisioni a croce e numerosi segni votivi fanno pensare che una parte della struttura veniva usata come Chiesa. L'itinerario parte da Serro dell'Acqua e prosegue lungo il Serro Perciato, tra quota 250 e 350 m. Lungo il sentiero N°5, chiaro segno della presenza di un insediamento rupestre. Le grotte sono in parte naturale e in parte artificiali, e vennero utilizzate come abitazioni durante il periodo delle incursioni arabe per questo sono dette Grotte Saracene e risalgono al VIII d.C. 30
Le chiese di Salina Chiesa Maria Santissima Addolorata 1880 (Santa Marina Salina). Processione e funzione eucaristica il 15 settembre. Chiesa di Santa Marina (Santa Marina Salina). Risale al 1622, all’interno della chiesa si possono ammirare un grande dipinto sull’altare maggiore che raffigura la Patrona del paese Santa Marina con il bambino (olio su tela del XVIII° secolo), e un pulpito di legno intagliato e dipinto e cantorìa del coro del secolo XIX°. Il giorno della festa è il 17 luglio. Nella sacrestia della chiesa che si affaccia sul porto, si conservava un tronco d’ulivo (ora custodito nei locali del Municipio), residuo di un gigantesco albero che sorgeva, circa due secoli fa, nella spiaggia antistante. 31
Chiesa di San Bartolomeo (Lingua) Sorge vicino al mare. S in dal 1612 esisteva una cappellanìa. Verso il 1700 è stata realizzato il primo nucleo della chiesa dedicata ,appunto, a San Bartolomeo. La festa annuale si ripete ogni 27 agosto con la consueta processione lungo le vie del paese e la celebrazione eucaristica. Chiesa di San Lorenzo (Malfa). Fu ricostruita nel 1933 sull’antica chiesa del 1700, dopo che è stata danneggiata notevolmente nel terremoto del 1926. Il 10 agosto è il giorno di festa dedicato a San Lorenzo, patrono di Malfa. . Nel 1860 il paese contava circa cinquemila abitanti e si diede inizio alla costruzione di una seconda chiesa nel centro del paese. 32
Chiesa dell’Immacolata (Malfa). Venne aperta al culto nel 1928. Nel 1931 vennero ultimati i lavori e il vescovo aprì la chiesa al culto. Nel 1933, la consacrò per la ricorrenza del secondo centenario della prima chiesa dedicata, appunto, a San Lorenzo, patrono di Malfa. Chiesa di Sant’Onofrio (Pollara – Comune di Malfa). Tanto tempo addietro, sopra il portale si poteva ancora leggere l’incisione su pietra “Anno 1853”. L’interno della chiesa è semplice e molto grazioso ed è arricchito da elementi architettonici e da un pavimento tradizionale con antiche mattonelle maiolicate. Sull’altare maggiore sono custodite una statua dell’Immacolata ed una di Sant’Onofrio. Chiesa di Sant’Anna (Capo Faro – Comune di Malfa). Risale al 1605 la prima Cappella dedicata alla Madre Sant’ Anna e alla Natività di Maria. Un tempo la devozione per Sant’ Anna e Maria Bambina era diffusa in tutta Salina; infatti vi erano numerosi fedeli che, di buon mattino, raggiungevano, in pellegrinaggio, la Chiesa di Capo dalle varie località dell’isola. 33
Chiesa di San Giuseppe (Leni) La Chiesa è stata costruita nel 1830 e poi ampliata e ristrutturata nel 1860. Originariamente l’edificio di culto (composto oggi da tre navate) è stato dedicato alla Sacra Famiglia e, poi, a San Giuseppe. Chiesa di San Gaetano (Rinella – Comune di Leni) Edificata nel 1853. Il culto di San Gaetano è stato introdotto a Rinella da Napoli, dove i marinai erano soliti recarsi per i loro commerci. Il prospetto della Chiesa è neogotico-arabeggiante. L’interno è composto da una navata, con volta a botte, finestre trilobate e abside semicircolare. Nei due lati dell’abside sono situate, in due incavi, una statua settecentesca della Madonna del Carmelo e, un’altra, della stessa epoca, di San Gaetano. La festa del Santo Patrono si svolge il 7 agosto di ogni anno ed è caratterizzata da una processione a mare. Santuario della Madonna del Terzito (Valdichiesa – Comune di Leni) Luogo di devozione e preghiera che ha visto sorgere prima una cappella nel V secolo per poi diventare Chiesa nel 700 e Santuario nel XX secolo (anno 1969). Di particolare importanza gli ex-voto conservati nel Santuario. Si tratta di dipinti su vetro che rappresentano un esempio pregevole di pittura popolare. Il 23 luglio di ogni anno si svolgono i festeggiamenti in onore della Madonna del Terzito. 34
La Malvasia, nettare degli Dei Importata dai colonizzatori greci, il vitigno di uve bianche del tipo malvasia fu impiantato nelle isole del vento. Nell’isola di Salina questo vitigno esprime il suo massimo potenziale ricoprendo gran parte delle terre coltivate. Le uve, raccolte al termine della stagione estiva, vengono adagiate su dei graticci di legno per essere appassite al sole. Saranno appassite finché non avranno raggiunto una concentrazione di zuccheri tale da assicurare un prodotto finale dolce ma sufficientemente alcolico. Alle uve appassite, secondo la più rigida tradizione, vengono aggiunte, nella proporzione di circa il 5% del volume complessivo, uve nere del tipo Corinto. Questa operazione servirà a rendere ambrato il prodotto finito che potrà essere consumato non prima che sia trascorso un anno di invecchiamento. Oggi questo vino è tutelato da un apposito disciplinare di produzione che lo eleva a rango di “DOC”. 35
Il cappero di Salina Il cappero, solitamente pianta spontanea, il cui attecchimento è solito essere ad opera di insetti ed animali che si cibano dei frutti, è una pianta originaria delle zone sub tropicali asiatiche, è conosciuta con il nome arabo di “Cabr” o “Cabir”. A Salina sono presenti due varietà: la “nocella” e la “nocellara” riprodotte da secoli per talea. Con l’inizio della stagione estiva la pianta ripresasi dal sonno invernale dà vita a numerosi rami sui quali crescono progressivamente piccoli boccioli. Proprio questi boccioli, i così detti capperi, raccolti e selezionati per dimensioni, saranno conservati sotto sale. Sarà proprio il sale, dosato in tempi differenti, a sottrarre le sostanze liquide amarostiche dai boccioli e a preservarne la loro commestibilità nel tempo. Per questo motivo è consigliabile conservarli sotto sale. La pianta può, in alternativa, regalare un altro prodotto di pregio che è il cucuncio. Il cucuncio altro non è che il frutto della pianta. I boccioli del cappero, se non raccolti, si schiuderanno in bellissimi fiori dai bianchi petali screziati di viola che dopo la fioritura appassiranno e si trasformeranno nel frutto, detto cucuncio. I cucunci sono dei frutti di forma affusolata, raccolti non troppo maturi possono essere consumati conservandoli con le medesime tecniche con cui sono stati lavorati e conservati i capperi. Queste due delizie, opportunamente dissalate con acqua tiepida, sono utilizzate per completare moltissimi piatti della cucina tradizionale mediterranea o come saporiti antipasti. Di recente questi prodotti sono rientrati negli elenchi dei prodotti agroalimentari legati alle tradizioni locali previsti dal progetto “presidi di slow food”. 36
Numeri utili EMERGENZA SALUTE Presidio territoriale Emergenza – tel. 118 – tel. 090 9843064 Via Risorgimento – Santa Marina Salina Guardia medica Via Umberto I – Malfa – tel. 090 9844005 Farmacia di Santa Marina Salina Via Risorgimento – Santa Marina Salina – tel. 090 9843098 Farmacia di Malfa Via Umberto I – Malfa – tel. 090 9844188 Farmacia di Leni Via Libertà – Leni – tel. 090 9809053 Ospedale Civile (Lipari) tel. 090 9885111 37
NUMERI DI PUBBLICA UTILITA' Carabinieri – Via Lungomare – Santa Marina Salina – tel. 112 – tel. 090 9843042 Vigili Urbani – Via Risorgimento – Santa Marina Salina – tel. 090 9843251 Vigili Urbani – Piazza Municipio – Malfa – tel. 090 9844008 Vigili Urbani – Via Roma – Leni – tel. 090 9809125 Polizia Provinciale della Riserva – tel. 090 9843454 – cell. 345 3661475 Guardia di Finanza (Lipari) – tel. 090 9811160 Guardia Costiera (Lipari) – tel. 090 9811320 Capitaneria di Porto (Lipari) – tel. 090 9880819 Numero soccorso in mare: 1530 Delegazione di Spiaggia – Santa Marina Salina – tel. 090 9843451 Vigili del Fuoco (Lipari) – tel. 090 9880279 Municipio – Santa Marina Salina – Via Risorgimento – tel. 090 9843251 Municipio – Malfa – Piazza Municipio – tel. 090 9844008 Municipio – Leni – Via Roma – tel. 090 9809125 38
BANCHE Banca Nuova – Via Provinciale, 2 – Malfa - tel. 090 9844189 Banca Nuova – Via Lungomare Giuffrè – Santa Marina Salina – tel. 090 9843018 POSTE E TELECOMUNICAZIONI Ufficio Postale di Santa Marina Salina – Via Risorgimento – tel. 090 9843402 Ufficio Postale di Malfa – Via Roma – tel. 090 9844363 Ufficio Postale di Leni – Via San Giuseppe – tel. 090 9809276 ALISCAFI E NAVI Agenzia Libertylines, NGI, SNS Navi, SNAV – Santa Marina Salina – tel. 090 9843003 – cell. 340 9028559 Agenzia Libertylines, NGI, SNS Navi, SNAV – Rinella – tel. 090 9809170 CULTURA Museo dell’Emigrazione eoliana Via Fontana – Malfa – tel. 090 9844338 Museo Civico – Lingua – tel. 090 9843251 Museo del Vino – Santa Marina Salina Biblioteca Comunale – Santa Marina Salina – tel. 090 9843251 Biblioteca Comunale – Malfa – tel. 090 9844372 Biblioteca Comunale – Leni – tel. 090 9809125 Pinacoteca – Santa Marina Salina – tel. 090 9843251 Pinacoteca – Malfa – tel. 090 9844372 39
Salina per Tutti è un’associazione Ricreativa e di Promozione Sociale senza scopi di lucro, nata dalla volontà di Paolo, ragazzo di 28 anni diversamente abile. L’associazione si pone due obiettivi fondamentali: Valorizzare il territorio dell’isola di Salina. Aiutare le persone anziane, i diversamente abili e i bambini. Ad oggi in conformità con il nostro statuto siamo già attivi nell’aiutare le persone anziane e disabili sia nell’accompagnamento a visite mediche sia nello sbrigare faccende presso uffici pubblici. Inoltre abbiamo attivato il servizio di comodato gratuito di ausili sanitari, quali sedie a rotelle e stampelle. Siamo attivi, come autofinanziamento, nel offrire servizi di fotocopie, stampa documenti e foto, fototessere, fax, email, PEC. Infine, stiamo progettando per la prossima stagione invernale progetti per l’infanzia e la terza età. Potete sostenere l'associazione anche con un piccolo contributo facendo un bonifico a: Salina per Tutti Associazione Ricreativa e di Promozione Sociale Cassa centrale banca di credito cooperativo del nord est Banca etica IBAN: IT23J0359901899050188531965 email: salinapertutti@gmail.com web: www.salinapertutti.it Paolo: +39 333 6828030 Manon: +39 338 1101884 ind: Via Roma 27, 98050 Santa Marina Salina (ME) Cod. Fisc.: 90019930834 40
INDICE Introduzione all’isola di Salina pag. 2 Cosa poter fare a Salina pag. 3 Visitare Salina in un giorno pag. 9 Dove fare il bagno a Salina tra spiagge e fondali pag. 10 Dove fare il bagno a Salina girandola in barca pag. 16 Mappa dell'isola pag. 17 Itinerari naturalistici pag. 19 Musei e siti archeologici pag. 26 Le chiese di Salina pag. 31 La malvasia nettare degli dei pag. 34 Il cappero di Salina pag. 35 Numeri utili pag. 37 L’associazione “SALINA PER TUTTI” pag. 40
Si ringraziano per la collaborazione e per aver creduto al progetto: Alessandro Alizzo Ettore Benforte Elio Benenati Emanuele Bottari Antonio Brundu Simona Cocuzza Pietro Lo Cascio Nino Lo Schiavo Marco Miuccio Luigi Ramaglia Domenico Re e tutte le persone che hanno collaborato e contribuito nei modi più diversi alla realizzazione di questo progetto.
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