BESANA SUPERIORE E INFERIORE - "Besana de ché" e "Besana de là" - Comune di Besana in Brianza
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ANNI INSIEME Città di Besana in Brianza 1869-2019 BESANA SUPERIORE E INFERIORE “Besana de ché” e “Besana de là” Questa, nel linguaggio comune, comunità in un unico comune. è la sottolineatura dell’originaria Anche le vicende religiose besa- divisione di Besana in Superiore nesi sembrano avere destini si- ed Inferiore. Il toponimo Besa- mili: infatti se nel 1289 nel Liber na, deriva probabilmente dalla Notitiae Sanctorum Mediolani: cognominazione latina “Besius” “in plebe alliate loco besana ec- o “Baedius” con suffisso medio- clesia sanctorum petri et marcel- evale -ana. lini” si cita una sola chiesa e circa Le prime notizie storiche su Be- 100 anni dopo, sempre a Besa- sana risalgono all’880, quando in na superiore, si parla della chiesa un atto di un tribunale compare componente un certo dei SS. Gervaso e Protaso, edificata dai Riboldis. Nel “Aribertus De Besana” membro di una importante fa- 1413, grazie alla magnificenza della nobildonna Lu- miglia milanese che in Besana aveva costruito il pro- crezia Bonaccossa, anche a Besana Inferiore viene prio castello. Dai De Besana proveniva Gariberto che eretta una chiesa in stile romanico intitolata a San- dal 918 al 921 fu vescovo di Milano. Probabilmente ta Caterina d’Alessandria, creando così una divisione il castello situato in posizione elevata, tra l’attuale via anche dei fedeli, divisione che verrà rimossa dal par- Viarana e Viale Kennedy, esisteva già nel ’600 ed era roco don Pietro Cuzzi intorno al 1782. la dimora dei De Besana, potenti feudatari col grado Nel 1838, con la soppressione della Pieve di Agliate, di Capitani che dominavano sulla pieve di Agliate ol- per volere del cardinale Gaisruck la chiesa di Besana tre il Lambro. diventa prepositura. Le due comunità besanesi si formarono intorno al Tra ’700 e ’800 Besana fu interessata dal fenomeno 1000, la prima intorno al castello (Besana Inferiore), la delle ville di delizia, che qui si manifestò in modo par- seconda intorno ad una torre fortificata costruita dal ticolare per il numero e la maestosità dei parchi che popolo nell’attuale via della torre (Besana Superiore). caratterizzarono l’assetto urbanistico del centro abi- Dopo il ritorno dei De Besana a Milano, dove erano tato. A Besana Superiore: la seicentesca Villa Quirici, conosciute tra le più importanti famiglie del tempo, antica sede del comune, Villa Beretta e Villa Adda, e la conseguente distruzione del castello, intorno al mentre a Besana Inferiore: la tardo-neoclassica Dra- 1200 si instaura a Besana un’altra potente e ricca fa- goni, la Zappa-Corti, forse progettata dall’arch. Mo- miglia: i Riboldis De Besana, che sui resti del castello raglia, e l’ottocentesca Filippini, in stile neoclassico. costruiscono la loro dimora. Baricentro tra le due Besana, in posizione panorami- Durante la dominazione spagnola, nel 1651 Besana ca l’eclettica Villa Borella. Superiore venne infeudata da Tiberio Crivelli e nel 1660 La presenza delle ville, il maggior numero di abitanti stessa sorte toccò all’altra Besana. Con il successivo e l’importanza della sua storia furono gli elementi che avvento del governo austriaco (1713/1714), si assiste portarono a scegliere Besana come futuro capoluogo ad una radicale trasformazione nell’amministrazione del nascente nuovo comune, a dispetto della sua po- del territorio con la creazione del catasto Teresiano e sizione decentrata e quindi scomoda da raggiungere dei convocati, e che nel 1785 portò all’unione delle due per gli abitanti delle future frazioni. In collaborazione con
ANNI INSIEME Città di Besana in Brianza 1869-2019 CALÒ Su e giù tra colline impervie Situata nella parte più meri- te loco Caloe ecclesia sanc- dionale di Besana, Calò ebbe torum Vitali et Agricolle”, così una storia simile agli altri anti- cita il Liber Notitiae Sanctorum chi comuni besanesi. Le sue Mediolani nel 1289. Fu l’im- vicende però furono in parte pervietà del territorio a prefe- influenzate proprio dalla sua rire la prima, più vicina al cen- posizione territoriale. tro, che divenne parrocchia nel Si formò infatti dopo il 1000 1570, assumendo l’intitolazio- quando il nucleo originario si ne Santi Vitale e Agricola del- integrò con le cascine di Fo- la seconda chiesa che venne nigo, Pobiga e Riva su di un territorio impervio, abbandonata. Chiesetta rurale ed angusta venne boschivo e con stradine poco percorribili spe- ampliata in più riprese a partire dal 1771 e risale cie con pioggia e neve. La grave situazione di al 1907, l’ultimo definitivo intervento. La chiesa isolamento era sta segnalata già nel XVI secolo venne affrescata nel 1941 dal pittore Arturo Galli da San Carlo Borromeo, durante una sua visita con scene tratte dalle scritture. pastorale, che aveva chiesto un miglioramento Nel 1796 il parroco Don Pietro Baraggia ricorda della viabilità. la disastrosa occupazione francese con la Re- Anche il toponimo Calò è legato alla conformazio- pubblica Cisalpina ed il successivo e non meno ne del suo territorio. Nel XII secolo era chiamato cruento dominio austriaco. Nel ’700 il territorio “Caloe” o “Calorius”, che sembrerebbe derivare di Calò è interessato dall’insediamento di due dal termine latino “calatum” che significava ap- importanti ville nobiliari che hanno caratterizza- punto strada in discesa, tuttora visibile. to il centro storico: la settecentesca Beffa-Frige- Il territorio selvaggio favorì anche il brigantaggio, rio-Romagnoli con il suo vasto parco e la neo- infatti da una grida del 1609, certo Hjeronimus classica Rogeri-Del Mayno. Nava detto il Calò era ricercato come bandito e Risale al 1819, nel tentativo di risolvere il proble- su di lui pendeva una taglia di 100 scudi. ma del suo isolamento territoriale, una prima ag- Il 30 aprile 1647 Calò venne infeudata da gregazione con Villa; per decreto reale del 9 feb- Tiberio Crivelli. braio 1869, il piccolo comune autonomo di Calò Nel XIII secolo a Calò esistevano due chiese: “In confluì nel comune di Besana in Brianza, dove Calloe, ecclesia Sancte Marie” e “In plebe Allia- era rappresentato da due consiglieri. In collaborazione con
ANNI INSIEME Città di Besana in Brianza 1869-2019 CAZZANO Un primo passo verso la grande Besana Situata in posizione panora- alcune potenti famiglie del luo- mica, su uno dei sette colli del go, riuscì a liberarsi. territorio di Besana, Cazzano Comune con convocato faceva domina la valletta del torrente parte del IX distretto di Carate. Bevera. L’origine è forse roma- Il suo territorio 3175,9 pertiche, na collegandola proprio al suo ricco di cereali, vino e seta, com- nome che deriverebbe dalla prendeva Naresso, Villa Viscon- cognominazione latina Cattius ta e numerose cascine, così ve- con suffisso aggettivale -anus, niva descritto nel 1854. e non è detto che potesse far Nel 1860, si definì la nuova de- parte del grande latifondo della fattoria del conso- nominazione del comune in: “Cazzano-Besana”, le romano Virginio Rufo. per distinguersi da altre località lombarde con lo Nel 1142, in epoca medioevale, secondo l’Olivieri stesso nome. Cazzano fu l’unico tra gli antichi co- era detto “Cassanello”. muni besanesi che nel dicembre 1866 si espres- Le prime notizie certe risalgono però al 1289, se favorevolmente verso l’unione amministrativa quando nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani con Besana. si cita: “In plebe Alliate, loco Cazano, ecclesia S. Numerose sono le ville di delizia, si osservano le Clementis”. Si trattava di un piccolo oratorio cam- ville: “Guerrini”, costruzione neobarocchetta di ini- pestre che venne ricostruito una prima volta nel zio 1900 situata su di un poggio, mentre in centro 1687 e nelle forme attuali, in stile romanico-lom- la “Zappa Negrinelli” del XIX secolo, ma probabil- bardo a tre navate su progetto dell’architetto Ore- mente costruita su un preesistente edificio sette- ste Benedetti nel 1902/1903. La stessa venne poi centesco e la settecentesca Villa Caglio Bossi. nel 1914/15 affrescata con scene dell’Apocalisse Nel territorio di Cazzano a Naresso che si divide in dalla pittrice besanese Teresa Pagani in onore dei superiore ed inferiore troviamo Villa Corbetta di metà martiri ed eroi del primo conflitto mondiale. Co- ’800 e in località Visconta, l’omonima villa, che se- munque detta chiesa, sussidiaria a Besana non fu condo la tradizione sarebbe sorta nel XVII sec. Sui mai eretta a Parrocchia. resti di un antico casino di caccia dei Visconti, ipo- Nel 1654, in un diploma del re Filippo IV di Spagna, tesi che sembrerebbe confermata dal toponimo. “Cuazane” figura come parte del feudo di Flaminio Al Casaretto, altra località di Cazzano, il ricordo di Crivelli, infeudazione da cui, grazie all’intervento di una comunità benedettina del XV secolo. In collaborazione con
ANNI INSIEME Città di Besana in Brianza 1869-2019 MONTESIRO Il paese dei castelli, delle ville e delle chiese L’antico comune di Montesiro e Casaglia per confluire infine, presenta una storia che sotto- nel 1869 nel comune di Besa- linea l’importanza che questo na in Brianza. centro ha sempre avuto sia po- Anche dal punto di vista religio- liticamente che sotto il profilo so Monte ebbe una certa im- religioso. portanza in primo per l’esten- “Villaggio situato su di un ame- sione della sua parrocchia che no colle ubertoso di viti e gelsi”, comprendeva anche Tregasio, così veniva descritto nel 1854, Brugora e Casaglia e poi per e dalla sua posizione trae origi- il numero di chiese presenti. ne il toponimo: “Monte” o “Montis”, a cui solo nel Nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani del 1289 1862 venne aggiunto Siro in onore di S. Siro a cui vengono citate “in loco Monte ecclesia sancti dal 1500 era dedicata la chiesa. Ambroxii, ecclesia Sancti Nazari” e “ecclesia Sancti Il ritrovamento in loco, a Villa Paradiso, di monete Petri in loco Brugora”. La prima ampliata nel 1589 del basso impero, farebbe supporre la presenza con la costruzione dell’abside a pietre squadrate, di un insediamento romano. Comunque la comu- venne riedificata su progetto dell’architetto Alfon- nità di Monte si costituì prima del 1000, a riprova so Parrocchetti nel 1891. L’antico oratorio di San di ciò un decreto di Carlo il Grosso del 880 in cui Nazaro, era utilizzato forse dai frati Umiliati, che qui si cita la “curtem de monte”. Prima del 1000 esi- avevano un convento e poi dalle suore Preziosine steva già un castello con funzioni difensive appar- che risiedevano nell’adiacente monastero. tenente alla potente famiglia Casati. La bellezza del territorio di Monte, colline e singo- Nel 1627 Filippo III re di Spagna concede il feudo lari scorci, favorì l’insediarsi delle ville nobiliari, tra di Monte a Gian Battista Pecchio, suo fedele uf- queste va ricordata Villa Prinetti, la più importan- ficiale, che prende possesso anche del castello, te del territorio besanese costruita nel ’700 dalla con un presidio di truppe spagnole, e che verrà famiglia Crivelli Mesner. Sempre nel centro stori- smantellato nel 1714. co, svetta l’ottocentesca Villa De Marchi Gherini, Comune con convocato, Monte apparteneva al costruita sui resti del castello dei Casati, mentre IX distretto di Carate e la sua storia relativa al XIX sul suo territorio troviamo Villa Paradiso, edificata secolo è fatta di aggregazioni: nel 1800, duran- dall’ing. Pisa intorno al 1850 e nella piccola loca- te l’occupazione francese, con Besana, nel 1812 lità di Casaglia, la settecentesca Villa Annunciata, con Tregasio e Correzzana, nel 1825 con Brugora entrambe con splendidi parchi secolari. In collaborazione con
ANNI INSIEME Città di Besana in Brianza 1869-2019 VALLE GUIDINO Il villaggio delle are Valle Guidino fra tutti i comuni 1965 abbandonata a favore di besanesi che il 1° aprile 1869 un edificio più ampio. si unirono a Besana è quello Sotto il profilo amministrativo che ha scritto la pagina di sto- Valle non fu mai infeudata. ria più antica. Diversa è la storia legata inve- La storia di Valle è infatti legata ce al Guidino il colle annesso ad alcuni ritrovamenti archeo- a Valle su cui, in epoca medio- logici. Nel 1870/71, durante lo evale, esisteva una torre con scavo per l’approfondimento di funzioni di vedetta sulla sotto- un pozzo vennero rinvenute tre are votive in seriz- stante vallata e successivamente un monastero zo ed un’iscrizione, documenti epigrafici, definiti benedettino. Di proprietà del monastero di Bru- da attenti studi, concreta testimonianza della pre- gora, nel 1798, durante la pausa della Repubbli- senza romana in Valle nel I sec. d.C. Le are votive ca Cisalpina, venne ceduto ad un certo Giussa- ed il ricordo di una piccola costruzione forse un ni, fornitore dell’esercito francese e da questi nel tempietto, demolita nel 1941, fanno pensare all’e- 1814 all’imprenditore edile Brioschi che vi costruì sistenza in Valle di un luogo di culto. l’attuale Villa “il Guidino”. Il toponimo Valle, nome primitivo del comune trae Da rilevare nel parco della villa il “Sasso del Guidi- origine da “vallis” = avvallamento tra le circostan- no”, un grande masso erratico, risalente all’ultima ti colline, mentre l’aggiunta nel 1862 di Guidino è glaciazione di importanza naturalistica sia per le riferita a Guido da Casate, della cui famiglia il sito sue dimensioni, che per la sua posizione, la più era possedimento. meridionale della Lombardia. Le prime notizie certe riguardano però la chiesa. Oltre alla panoramica Villa “il Guidino”, che ricor- Nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani edito nel da la tipologia barocca e risale ai primi decenni 1289 si cita: “In valle ecclesia Sancte Marie”, ov- del 1800, da rilevare nel centro storico la presen- vero si parla di una chiesa dedicata all’assunzio- za della Villa Pulici, edificata a metà ’800, blocco ne della B.V. Maria. La chiesa, detta cappella nel a pianta quadrata sviluppata su due piani, e Vil- 1398 e nel 1564 Rettoria di Valle, diventa parroc- la Rossi-Prearo, ora Villa Federica, edificio in stile chia nel 1606. Divenuta angusta, venne riedificata tardo-neoclassico con schema ad U che si affac- nel 1666 in stile barocco e successivamente nel cia su un parco paesistico in lieve pendio. In collaborazione con
ANNI INSIEME Città di Besana in Brianza 1869-2019 VERGO, ZOCCORINO E SANTA CATERINA Attualmente Vergo con Zocco- venne istituito un ospedale. rino rappresenta un’unica fra- Dalla parte opposta a Santa zione, mentre originariamen- Caterina, Zoccorino. Il termine te, quando si costituirono i pri- Zoccorino, localmente Zuc- mi centri abitati, verso il 1000, corino, deriva dal diminutivo esistevano tre comunità: Santa “zucco” ovvero poggio, che in- Caterina intorno alla chiesa vec- dividua il suo territorio. Una pri- chia, dedicata appunto a Santa ma notizia sulla sua esistenza, Caterina d’Alessandria, Zocco- già nel 1289, è legata ad un rino, il centro meno abitato, e piccolo oratorio dedicato a San Vergo, il più importante e che pertanto diede anche Zenone: “In plebe Alliate, loco Zucorino, ecclesia il nome al comune. Sancti Zenonis”. Nel ’500 la piccola chiesa era uti- La denominazione Vergo deriverebbe dal nome del- lizzata dai frati Umiliati che in Vergo, nel vicolo San- la divinità gallica “Vergana” o “Vercana”, da verga = ta Maria, avevano una casa. Dediti alla filatura della colera, o dal latino “Virgu” = ramoscello. lana, l’ordine venne soppresso nel 1571. Il piccolo Le prime notizie su Vergo riguardano la chiesa. “In oratorio, dopo alcuni ampliamenti, nel 1753 viene plebe Alliate, loco Vergo ecclesia Sancti Protaxii” dedicato alla B.V. Immacolata e nel 1954 diventa cita Goffredo da Bussero nel 1289, poi detta di S. Santuario. Al suo interno un alto rilievo raffigurante Caterina. Nel 1923 detta chiesa venne costruita ex San Mammete, protettore delle nutrici, che ha dato novo in stile romanico lombardo e al suo interno vita ad un rito propiziatorio per avere il latte mater- dal 1927 è venerato il corpo di Santa Felicita, dono no: “ul pan di fioeu”. dell’arcivescovo di Noto. Architettonicamente rile- Il territorio di Vergo descritto nel 1858 da Cesare vante la presenza del campanile alto ben 54 metri. Cantù in “Grande illustrazione del Lombardo Ve- Nel 1647 Vergo entrò a far parte del feudo di Tibe- neto” come luogo di grandi panorami, venne arric- rio Crivelli e la cerimonia del giuramento avvenne chito da importanti ville di delizia, tra cui a Vergo, proprio nella piazza Santa Caterina. l’antichissima Villa Confalonieri dove nel 1647 ven- Comune con convocato, faceva parte del IX di- ne prestato giuramento al feudatario Tiberio Crivelli. stretto di Carate. Il suo territorio 5402 pertiche, Immerse in un vasto parco la settecentesca Decio, coltivato a gelsi e viti, comprendeva oltre a Zoc- l’ecclettica Crippa e la neo-castellana Mastracchi. corino e Santa Caterina, numerose cascine, tra Il centro di Zoccorino è invece caratterizzato dal- cui Casanesca, Cremonina, Siserana e Palazzina, la presenza della settecentesca Villa Odazio-Rac- dove nel 1855, a seguito di un’epidemia di colera, chetti, che ben si inserisce nel centro abitato. In collaborazione con
ANNI INSIEME Città di Besana in Brianza 1869-2019 VILLA RAVERIO Il villaggio delle rape “Villae Ripariae” è l’antica de- Comune con convocato faceva nominazione dell’attuale Villa parte del IX distretto di Carate. Il Raverio e le prime notizie ed suo territorio 2899 pertiche, ric- origini vanno ricercate proprio co di viti e gelsi, comprendeva nel toponimo. Villa derivereb- diverse cascine e piccoli agglo- be da “vicus” termine medie- merati tra cui: Rigola, Rosnigo, vale per indicare un piccolo Lanzano e Menzonico, che già borgo, mentre Riparia, Rave- nel 1162 era possedimento del rio da metà ’800, originaria- monastero di Civate. mente deriverebbe da rava, ovvero terreno fra- Nel 1809 a Villa furono aggregati i comuni di Calò noso, ma tradizionalmente lo si collega a “ravè”, e Triuggio, ma poi nel 1869, anche se con certe ossia piantagione di rape, tant’è che il Cherubini riserve legate alla perdita del suo ruolo di comune parla di “ravee de villa” per indicare scherzosa- di riferimento per Calò e Vergo, per decreto reale mente i mangia rape. confluì nel comune di Besana in Brianza. Le prime notizie storiche le troviamo nel Liber Numerose furono le famiglie nobili che si inse- Notitiae Sanctorum Mediolani del 1289 e ri- diarono sul territorio costruendovi splendide vil- guardano la chiesa del piccolo centro: “In plebe le, tra questi gli Andreoli, che grazie alla mar- Alliate, loco Villarave, ecclesia Sancti Eusebii”. chesa Felicita divennero potenti sotto il dominio Modesta cappella, tra il 1660 e il 1670 venne austriaco e i Boltraffio. riedificata. Eretta a parrocchia nel 1759, l’edifi- Oltre alla settecentesca Villa Andreoli Dozio che cio, che occupava l’odierno viale delle Rimem- ha caratterizzato il centro storico, meritano una branze, successivamente venne abbandonato citazione, la quattrocentesca Villa Boltraffio e per costruire l’attuale chiesa. le ottocentesche Clerici e Bulli che con il quat- Amministrativamente Villa Raverio dal 1647 e trocentesco oratorio dedicato a Santa Maria sino all’avvento della dominazione austriaca, era Maddalena caratterizzano il piccolo borgo di parte del feudo di Tiberio Crivelli. Rosnigo. In collaborazione con
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