VITAMINA C QUERCETINA ESPERIDINA BIOFLAVONOIDI - Giorgini Dr. Martino INFORMAZIONI SUI NUTRIMENTI N 9 - Dr. Giorgini

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VITAMINA C QUERCETINA ESPERIDINA BIOFLAVONOIDI - Giorgini Dr. Martino INFORMAZIONI SUI NUTRIMENTI N 9 - Dr. Giorgini
Collana Le Guide della Salute

INFORMAZIONI SUI NUTRIMENTI N° 9

     Giorgini Dr. Martino

        VITAMINA C
        QUERCETINA
        ESPERIDINA
               e altri
      BIOFLAVONOIDI

            Elitto Edizioni
Collana Le Guide della Salute

INFORMAZIONI SUI NUTRIMENTI N° 9

     Giorgini Dr. Martino

        VITAMINA C
        QUERCETINA
        ESPERIDINA
               e altri
      BIOFLAVONOIDI

            Elitto Edizioni
INDICE

CAP. I – VITAMINA C                     Pag. 8
  Introduzione                          Pag. 8
  Una catastrofe biologica?             Pag. 14
  Dose                                  Pag. 16
  Ancora sullo scorbuto                 Pag. 18
  Monossido di carbonio                 Pag. 19
  Gravidanza                            Pag. 19
  Ustioni                               Pag. 20
  Colesterolo                           Pag. 20
  Vitamina C in ogni caso               Pag. 20
  Ancora sul dosaggio                   Pag. 21
  Infezioni                             Pag. 21
  COVID-19                              Pag. 22
  Raffreddore                           Pag. 23
  Preventivo generale                   Pag. 24
  Particolari necessità di Vitamina C   Pag. 25
  Fumo                                  Pag. 26
  Alcool                                Pag. 26
  Aspirina (salicilati)                 Pag. 27
  Adolescenti                           Pag. 28
  Invecchiamento                        Pag. 29
  Diabete                               Pag. 29
  Collagene                             Pag. 31
  Colesterolo e aterosclerosi           Pag. 32
  Calcoli biliari                       Pag. 37
  Cervello                              Pag. 38

                                  5
Inquinamento ambientale                        Pag. 40
Tossicità ambientale                           Pag. 41
Farmaci                                        Pag. 42
Emorragie interne da aspirina e da alcool      Pag. 43
Congelamento                                   Pag. 44
Acetilazione (Fase II di detossificazione)     Pag. 45
Post-intervento chirurgico                     Pag. 45
Artrite reumatoide                             Pag. 46
Asma                                           Pag. 46
Selenio                                        Pag. 47
Rischio di morte per infarto                   Pag. 47
Antiossidante                                  Pag. 48
Sistema immunitario                            Pag. 49
Cataratta                                      Pag. 50
Degenerazione maculare                         Pag. 50
Ripasso                                        Pag. 50
Timo                                           Pag. 52
Displasia cervicale                            Pag. 52
Epatite                                        Pag. 53
Faringite streptococcica                       Pag. 53
Sterilità maschile                             Pag. 53
Sistema immunitario                            Pag. 54
Glaucoma                                       Pag. 55
Herpes                                         Pag. 55
Ipertensione                                   Pag. 56
Parkinson                                      Pag. 56
Malattia infiammatoria intestinale e fistole   Pag. 56
Malattia infiammatoria pelvica                 Pag. 57

                                 6
Osteoartrosi                                 Pag. 57
   Biancospino e Vitamina C                     Pag. 58
   Patologia periodontale                       Pag. 58
   Polmonite batterica da micoplasma e virale   Pag. 59
   Vaginite e vulvovaginite                     Pag. 59
CAP. II QUERCETINA, ESPERIDINA e altri
BIOFLAVONOIDI                                   Pag. 60
   Capillari                                    Pag. 63
   Terapia ormonale                             Pag. 66
   Aggregazione piastrinica                     Pag. 66
   Collagene                                    Pag. 68
   Infiammazioni, edemi, allergie, allergeni    Pag. 69
   Vene                                         Pag. 70
   Infiammazioni                                Pag. 71
   Diabete                                      Pag. 72
   Virus                                        Pag. 73
   Covid-19                                     Pag. 74
   Cancro                                       Pag. 77
   Proantocianidine                             Pag. 80
Tabella 1. Vitamina C negli Alimenti            Pag. 85
Bibliografia                                    Pag. 91

                                  7
CAP. I
                      VITAMINA C

                        Introduzione
La vitamina C (acido L-ascorbico) ha una struttura a sei
atomi di carbonio simile a quella del glucosio. Si tratta di
un nutrimento essenziale per l’uomo poiché non riesce a
produrlo mancando dell’enzima L-gulonico-γ-lattone
ossidasi che catalizza la trasformazione del glucosio in
acido ascorbico. Mancano di questo enzima anche alcuni
primati, la cavia (porcellino d’India), un pipistrello indiano
che si nutre di frutta, alcune specie di passeri, il salmone
argentato, la trota arcobaleno, la carpa e alcuni insetti.
Tutti gli altri animali, le piante e le alghe comprese
sintetizzano l’acido ascorbico. Dunque, la Vitamina C, pur
essendo presente nel regno vegetale, per l’uomo dovrebbe
essere semplicemente una sostanza endogena, ma che
non viene prodotta.

Nel 1928, il biochimico ungherese Albert Szent-Györgyi,
insieme ai suoi collaboratori, isolò dalla corteccia delle
surrenali il “fattore antiscorbutico” e affermò che doveva
essere uno zucchero acido. Nel 1932, il biochimico
americano Glen King, con i suoi collaboratori, isolò dal
succo di limone lo stesso fattore antiscorbutico.

Lo scorbuto è una malattia dovuta alla carenza o
mancanza di Vitamina C. Veniva riscontrata spesso nei
marinai, in quanto la Vitamina C è presente soprattutto nei
vegetali e viene facilmente perduta con la cottura, la

                              8
conservazione prolungata, la luce solare e lo
sminuzzamento dei cibi. Anche oggi, nonostante le
abitudini alimentari siano completamente cambiate dai
secoli scorsi, i casi di scorbuto sono ancora presenti,
spesso causati da condizioni di aumentato comsumo di
vitamina C da parte dell’organismo, come in caso di stress
o terapie farmacologiche invasive e prolungate. Viene per
questo chiamata “vitamina anti-stress”, oltre che
“antitossina universale”.

I sintomi dello scorbuto, sia fisici che psichici, sono
numerosi e vanno tenuti in considerazione perché possono
essere scambiati per malesseri di altra origine.
I sintomi e i segni della carenza di Vitamina C
comprendono quelli “classici” dello scorbuto, che sono
riconducibili ad alterazioni delle pareti dei vasi sanguigni a
causa di un irregolare processo di formazione del
collagene, e altri che solitamente non sono considerati
sintomi dello scorbuto e non vengono attribuiti alla carenza
o mancanza di Vitamina C.
I primi sono abitualmente illustrati nei libri di medicina:
gengive molto infiammate e sanguinanti, petecchie,
ematomi, ecchimosi, rottura dei capillari, ipercheratosi
follicolare, manifestazioni dermatologiche, comparse sulla
pelle di macchie rosso-blu che si ampliano fondendosi tra
loro, debolezze e fragilità dei capelli (secchi e sottili),
emorragie perifollicolari, emorragie della cute, delle
mucose e degli organi interni, porpora, sanguinamenti
puntuali intorno ai follicoli piliferi, “peli a cavatappi”, coma e
morte.

                                9
Il secondo gruppo di sintomi dello scorbuto, non
considerati come tali, sono: alterazione del processo di
guarigione delle ferite, occhi e fauci secche (sindrome di
Sjögren), cattiva digestione, artralgia, effusioni articolari,
coaguli di sangue, debolezza muscolare, mialgia, dolore
degli arti (alle gambe in particolare), affaticamento,
predisposizione alle infezioni, stanchezza, fiato corto,
anemia, anoressia, ulcere gastro-intestinali, diarrea,
problemi a carico di reni e polmoni che possono portare a
coma e morte.

Lo scorbuto coinvolge, in verità, tutti gli organi e tutti gli
apparati dell’organismo!

Le categorie maggiormente soggette a manifestarlo sono
gli anziani, chi soffre di malassorbimento intestinale
(vomito, diarrea, enteropatie croniche), chi ha una cattiva
alimentazione (malnutriti), la popolazione di basso stato
socio-economico, i fumatori, chi assume alcolici e chi fa
uso di contraccettivi orali, di droghe e di farmaci (per
esempio, salicilati), ma anche il neonato. Può comparire,
infatti, durante l’allattamento con latte vaccino sterilizzato
ad alta temperatura e quindi privato del suo già scarso
contenuto di Vitamina C. I disturbi sono simili a quelli degli
adulti, ma nella prima fase si presentano come mancanza
di appetito, irritabilità, scarso aumento del peso, diarrea,
febbre a 38° C o superiore. Nella fase successiva provoca
dolore alle gambe, comparsa di macchie e occhi sporgenti
all’esterno.
Negli adulti, può essere difficile individuare i segni di
ipovitaminosi C nella vasculite e nei disturbi della

                             10
coagulazione. Inoltre, l’ipovitaminosi C può svilupparsi
dopo 1-3 mesi di assunzione insufficiente di agrumi e
verdure.
Recenti studi sulla popolazione hanno individuato un 40%
di ipovitaminosi C tra le persone a basso reddito, sebbene
la maggior parte non presenti sintomi da scorbuto. Il 7%
delle persone appartenenti alla classe media era carente e
il 13,7% era privo di Vitamina C.

Questi dati si oppongono al comune modo di pensare che
lo scorbuto sia una malattia di altri tempi.

«I sintomi costituzionali nelle persone con scorbuto
possono migliorare già 24 ore dopo l’assunzione di
Vitamina C. Le ecchimosi e l’eritema perifollicolare
migliorano in pochi giorni con Vitamina C ad alte dosi. Le
manifestazioni muscolo-scheletriche dello scorbuto, tra cui
la matrice osteoide difettosa, l’aumento del riassorbimento
osseo e l’edema secondario, possono richiedere circa due
settimane prima di manifestare segni di miglioramento.
Lo scorbuto è una malattia nutrizionale che è difficile da
diagnosticare a causa della sua bassa incidenza e una
miriade di manifestazioni cliniche»1.

Molti casi di ipovitaminosi C coinvolgono anche un
deterioramento    della    salute mentale: alterazione
dell’umore, sintomi psichici, depressione, isteria, irritabilità,
schizofrenia, aumento dei pensieri negativi, diminuzione

1W. Dsy, BS, A. Gyurjyan – Bunch, MD, A. van Voorhees, Severe scurvy in an adult
male without clear risk factors for nutritional deficiency, JAAD Case Rep. 2019 Apr.
                                         11
della motivazione della cura personale senza evidenti
fattori di stress.

Vien da chiedersi: cosa hanno comportato nella storia
dell’umanità le carenze nutrizionali e in particolare quella
della Vitamina C? Si sarebbero evitate, per esempio, le
interminabili guerre, se avessimo avuto sempre il sangue e
i tessuti saturi di acido ascorbico (anche sotto stress),
come hanno tutti i mammiferi?

Il dizionario Treccani, così definisce la persona scorbutica:
«Ha un carattere difficile e scontroso, si comporta in modo
scostante, spesso senza ragione o giustificazione, mostra
scarsa socievolezza e disponibilità nei confronti del
prossimo».

«Voglio ricordare ai medici che i pazienti con scorbuto
possono presentare sintomi non specifici e risultati clinici
quali depressione e anemia».2

La maggior parte dei sintomi dello scorbuto, in particolare
quelli del tessuto connettivo, possono essere spiegati
attraverso il ruolo cruciale della Vitamina C nella
formazione del collagene (cofattore degli enzimi prolil-
idrossilasi e lisil-idrossilasi). L’acido ascorbico è la vitamina
più importante per la sintesi del collagene, che è la
proteina più importante dell’organismo per la sintesi del
connettivo, quindi per la guarigione delle ferite, la

2Na IS, Nguyen K, Potenzi B, Cheah M. Now you C me: a case of scurvy presenting
as depression and anaemia. BMJ Case Rep. 2020
                                       12
prevenzione dei sanguinamenti alle gengive, e i danni ai
tessuti di tutto il corpo, ossa comprese.
Questi sono i primi sintomi dello scorbuto, oltre
un’aumentata predisposizione per le infezioni, l’isteria e la
depressione.

Il collagene prodotto senza Vitamina C non si organizza
regolarmente in fibre e questo porta, fra l’altro, alla fragilità
dei vasi sanguigni.
La vitamina C è necessaria anche alla produzione di altri
componenti del tessuto connettivo: elastina, fibronectina,
proteoglicani, matrice ossea, fibrillina.
In caso di carenza di Vitamina C, la pelle diventa ruvida,
secca, squamosa.
La vitamina C gioca anche un ruolo nell’espressione del
gene del collagene e nella secrezione di procollagene
cellulare.

L’affaticamento e la debolezza muscolare possono essere
causati da carenza di L-carnitina, poiché la Vitamina C è
necessaria per la sua produzione.

La Vitamina C contribuisce all’assorbimento intestinale del
ferro (tramite la riduzione del ferro da ferroso a ferrico) e
stimola la produzione di ferritina per il deposito del ferro
nelle cellule.

«La Vitamina C è coinvolta nella biosintesi del
corticosteroide aldosterone, nella conversione del
colesterolo ad acidi biliari e agisce come riducente
[antiossidante] per le ossidasi a funzione mista.

                               13
Per tutti questi motivi, l’acido ascorbico è noto per le sue
proprietà antiossidanti e per il suo ruolo nella prevenzione
di certi disturbi degenerativi come, ad esempio, la malattia
coronarica e il cancro. Infatti, l’acido ascorbico è
l’antiossidante idrosolubile più importante dell’orga-
nismo».3

«La vitamina C può anche svolgere effetti anticancerogeni,
antipertensivi, antivirali, antistaminici, immunomodulatori,
protettivi per la vista e per le vie aeree. La Vitamina C può
contribuire al processo di disintossicazione da alcuni
metalli pesanti, come ad esempio, il piombo e altre
sostanze chimiche».4

Inoltre, la Vitamina C è indispensabile per il sistema
immunitario, la sintesi dei neurotrasmettitori, l’assorbimento
e l’utilizzazione di altri nutrimenti.

                      Una catastrofe biologica ?
Secondo il dottor Stone, un biochimico autore di The
healing factor (Grosset & Dunlap), il fabbisogno umano di
acido ascorbico è dovuto a un incidente biologico. Lo
avremmo ereditato da qualche remoto progenitore primate
che soffrì della “catastrofe biologica” di una mutazione
(danneggiamento di un gene) che distrusse l’enzima
epatico (L-gulonico-y-lattone-ossidasi) necessario alla
sintesi dell’acido ascorbico. Infatti, ad eccezione dell’uomo,
di alcune scimmie e del porcellino d’India, tutti i mammiferi
possiedono questo enzima e fabbricano il proprio acido

3   J.E. Pizzorno Jr., M.T. Murray, Trattato di Medicina Naturale, Red Edizioni.
4   Ibidem.
                                             14
ascorbico, come faceva – sostiene il dr. Stone - il
progenitore dell’uomo prima che avesse luogo la
mutazione. Stone nota che i mammiferi producono
Vitamina C in quantità per saturare il sangue e i tessuti e
aumentano la sua produzione in condizioni di stress. Noi,
invece, dipendiamo totalmente dall’alimentazione per il suo
approvvigionamento quotidiano, dato che non solo non
viene prodotta, ma non viene accumulata nell’organismo.
Se consultiamo le Tabelle di composizione degli alimenti 5,
si scopre subito che non è possibile, nemmeno se
diventassimo frugivori, assumere con gli alimenti la
quantità ottimale di 1000 mg (1 grammo) al giorno stabilita
dal Ministero della Salute; saturarne poi il sangue e i
tessuti è impossibile…
Si scopre, ad esempio, che le mitiche arance, considerate
da tutti “ricche” di Vitamina C, in realtà ne contengono solo
40-50 mg in 100 g di succo. Dunque, per assumere 1 g di
Vitamina C, sarebbe necessario bere 2-2,5 litri di succo
d’arancia! Oppure 2 kg abbondanti di cavolo cappuccio,
dato che 100 g ne contengono 45 mg. Solo 860 g di
cavoletti di Bruxelles, dato che 100 g ne contengono 115
mg e battono le arance. En passant: 100 g di latte ne
contengono 2 mg. Pesce= 0. Uova=0. Carne=0. Fegato di
maiale=23 mg. Pane=0. Noci= 3 mg. Mais=0…

Rimandiamo alla lettura di questi interessanti dati alla
Tabella allegata (vedi Tabella I a pag 86) per chiederci:
com’è possibile che un isolato portatore di questa

5Il piccolo «Souci-Fachmann-Krant, Tabelle di composizione degli alimenti, a cura di
Deutsche Forschungsanstalt für Lebensmittelchemie di Garching (Monaco di Baviera),
OEMF, Milano
                                        15
mutazione negativa abbia potuto avere una progenie così
vasta da avere il sopravvento totale? Com’è possibile che
non sia sopravvissuto nemmeno un individuo portatore del
gene corrispondente all’enzima epatico produttore della
Vitamina C? Era davvero evolutivamente così svantaggio-
so avere la capacità di produrre la propria Vitamina C? E
questo per tutte le etnie e in tutti i continenti isole
comprese? E tutto questo nello spazio di circa 100.000
anni? E allora? Come può una mutazione che causa un
indebolimento degli individui di una specie favorirli
nell’evoluzione e in più con delle glaciazioni da superare e
la perdita del pelo (pelliccia)?

Bisogna dar torto al Dr. Stone su questo punto e
concludere che, diversamente dagli altri mammiferi, siamo
stati creati senza i geni di alcuni enzimi necessari per
allungare la vita e per la salute fisica e mentale. Uno di
questi è il gene della L-gulonico-y-lattone-ossidasi...

                           Dose
La Vitamina C guarisce i sintomi più evidenti dello scorbuto
somministrata in tracce, (5-15 mg), tale malattia quindi non
si manifesta se ci sono in circolo anche bassissimi livelli di
Vitamina C. Ma per tutte le altre funzioni a cui serve la
Vitamina C, i livelli devono essere più alti, altrimenti i
problemi cominciano fin dalla nascita.
Per sapere quanta Vitamina C è necessaria si dovrebbe
guardare la quantità prodotta dai mammiferi. Un cane di
razza “pastore tedesco”, ad esempio, produce mediamente
4000 mg (4 g) di acido ascorbico al giorno, eppure il
Ministero della Salute, per l’uomo, ne raccomanda 80 mg
                             16
al giorno (come 100% NRV o RDA) e l’FDA addirittura solo
60 mg6.

«Le malattie infettive, le disfunzioni cardiovascolari, e il
processo di senescenza, sono soltanto alcuni dei mali
umani che ancora scarse prove suggeriscono che possa
mitigare la Vitamina C», affermava il dottor Stone.
Verso il 1930, «Stone giunse alla conclusione che il
concetto di Vitamina C, con i suoi presupposti di quantità di
“traccia”, era completamente sbagliato. Sulla scorta delle
sue convinzioni, Stone (e i suoi famigliari) incominciò ad
assumere dosi quotidiane di acido ascorbico in forti
quantitativi, raggiungendo dai 3 ai 5 g al giorno.
L’entità della dose venne calcolata da Stone dalla quantità
di acido ascorbico sintetizzato dai ratti, equivalente a 4,9 g
al giorno per l’uomo, che salivano a 15 g in condizioni di
stress!
Nel 1960, quando Stone fu vittima di un incidente d’auto
quasi mortale, aumentò ulteriormente la dose fino a 40 g al
giorno, e riuscì a lasciare l’ospedale dopo 3 mesi, invece
dell’intero anno predetto dal suo medico curante.
A parte questo incidente, commenta Stone, egli ha goduto
di una salute di ferro sotto questo regime di acido
ascorbico e non ha più sofferto di alcuna malattia, incluso il
comune raffreddore!
Quanto a una possibile tossicità dell’acido ascorbico a forti
dosi, Stone fa notare il record – a lungo documentato – di

6RDA e NRV si basano solo sulla prevenzione di carenze nutrizionali e non
definiscono l’assunzione ottimale per un individuo, anche se così è percepita
dai Consumatori male informati.
                                      17
questa sostanza come “la meno tossica” tra quelle di
analoga attività fisiologica»7.

Il dottor Klenner affermava: «adulti che assumono almeno
10 g al giorno di acido ascorbico e i bambini sotto i 10 anni
che ne ricevono 1 g per ciascun anno di età,
sperimenteranno che il cervello sarà più chiaro, la mente
più attiva, il corpo meno stanco e la memoria più tenace».

                         Ancora sullo scorbuto
«”Lo scorbuto ha provocato più morti di ogni altra causa –
osserva Stone – e ha causato più infelicità umana e ha
mutato il corso della storia, più di qualsiasi altra causa
isolata”.
Per secoli lo scorbuto è stato associato con bisogni
alimentari… ma solo da circa 90 anni è stata individuata la
causa alimentare, dovuta alla mancanza di una sostanza
nutritiva presente in tracce negli alimenti, la Vitamina C.
Come osserva Stone nella sua tesi, c’è più di una
concezione affascinante o una mera questione semantica:
“la concezione genetica fornisce una nuova ragione per
l’uso terapeutico di alti valori di acido ascorbico, sia da solo
sia in combinazione con altri medicamenti, e apre la
prospettiva di test clinici in molti settori che sono rimasti
poco esplorati [eugenetica] per molte decine di anni dalla
scoperta dell’acido ascorbico” (1932)»8.

Bisogna ora fare una descrizione delle tante attività, a oggi
note, della Vitamina C, così vasta che può risultare perfino

7   Staff del Prevention Magazine, Il Libro completo delle vitamine, Giunti Martello.
8   Staff del Prevention Magazine, op. cit.
                                             18
noiosa al lettore, ma è necessaria per comprendere quanto
sia stato limitato l’uomo primitivo, e noi suoi discendenti,
nel non produrre l’acido ascorbico.
Un enzima in meno, la L-gulonico-y-lattone-ossidasi, e si
sono indeboliti tutti gli organi e gli apparati, compreso il
cervello (cretinismo e stupidità chimiche), e si sono
garantite anche le condizioni dell’invecchiamento precoce!

               Monossido di carbonio
La vitamina C trae il monossido di carbonio (CO) fissato
nell’emoglobina per trasformarlo in anidride carbonica
(CO2) eliminabile. Da dove proviene il monossido di
carbonio? Dai gas di scarico delle automobili. Ovunque vi
sia del traffico, l’accumulo di questo gas tossico e mortale
nell’aria è così alto che soffriamo tutti di una lieve
intossicazione da monossido di carbonio fissato
nell’emoglobina che non può essere eliminato. Ci sarà, di
conseguenza, meno emoglobina disponibile per trasportare
l’ossigeno alle cellule e per eliminare l’anidride carbonica
(che si forma trasferendo l’energia necessaria negli ATP,
che fanno avvenire tutte le reazioni biochimiche) e perciò
soffriamo tutti di una lieve ipossia, cioè di una cronica
carenza di ossigeno.

                       Gravidanza
Le donne in gravidanza hanno bisogno di forti dosi di
Vitamina C per migliorare l’elasticità della pelle
all’espansione dell’utero e per un parto più breve e meno
doloroso.
Importante soprattutto nell’ultimo mese per la madre, tutti i
nove mesi per il nascituro.
                             19
Ustioni
La Vitamina C è indispensabile nel trattamento delle
ustioni, sia interne che esterne.
Il dottor Klenner usa una soluzione al 3% di acido
ascorbico e la cosparge su tutta l’area dell’ustione con un
nebulizzatore. Ripete l’operazione ogni due ore per cinque
giorni e con dosi massicce di Vitamina C per iniezione
(endovena) e per bocca.

                                Colesterolo
Il dottor Klenner scoprì che il livello di colesterolo si poteva
abbassare con la Vitamina C e affermava: «Con 10 g di
Vitamina C al giorno, si possono mangiare uova a
volontà».
Decine di studi clinici hanno dimostrato che tanto maggiore
è il contenuto di Vitamina C nel sangue, tanto minori sono
colesterolo e trigliceridi e tanto maggiore è il colesterolo
“buono” (HDL)9.

                     Vitamina C in ogni caso
«Il dottor Klenner è convinto che dovrebbe essere una
regola medica la somministrazione di forti dosi di Vitamina
C, in tutti i casi patologici, mentre il medico pondera una
diagnosi…. Pochi grammi di acido ascorbico somministrato
per iniezione [endovena], in attesa dell’esito delle analisi di
laboratorio o della visita medica, possono salvare molte
vite»10.

9 Hallfrish J. et al. High plasma vitamin C associated with high plasma HDL- and HDL2
cholesterol. Am J Clin Nutr 1994; 60: 100-105
10 Staff del Prevention Magazine, op.cit.

                                         20
Ancora sul dosaggio
«Devo confessare che trovo incredibile che ancora oggi,
40 anni dopo il riconoscimento dell’acido ascorbico come
Vitamina C, non conosciamo ancora veramente e
attendibilmente, quale sia l’assunzione ottimale di acido
ascorbico. Esistono in proposito grandi divergenze di
opinioni. Personalmente, ne ho presi 6000 mg al giorno
continuativamente [riteneva questo il limite minimo!] e
posso benissimo aumentare la dose perché ho fede nel
dottor Klenner, che ne prende 20.000 mg al giorno.
Ritengo che egli possa aver ragione: di ciò esistono ottime
prove»11.

Nonostante tutte le vitali attività in cui è coinvolta la
Vitamina C, per la ricerca scientifica della quantità ottimale
per l’uomo sono stati studiati solo due animali: il ratto e la
mosca!
Il ratto ne produce 2 g al giorno, fino a 15 g sotto stress,
calcolati in rapporto al peso di 70 kg di una persona,
mentre una mosca di 70 kg ne produrrebbe 10 g al giorno.

                                   Infezioni
«I globuli bianchi (leucociti chiamati fagociti) attaccano,
inglobano (fagocitosi) e digeriscono qualunque microrga-
nismo o corpo estraneo, togliendolo di mezzo, ma per
svolgere questa attività necessitano di una buona riserva
di Vitamina C»12.

11 Linus Pauling (premio Nobel per la chimica), convegno dell’International Academy of
Preventive Medicine, ottobre 1972.
12 Staff del Prevention Magazine, op.cit.

                                         21
«Il potere distruttivo dei leucociti nella granulomatosi
cronica può venire aumentato mediante la vitamina C…
Quando il corpo è preso d’assalto da un’ondata di batteri
infettivi (come ad esempio quelli che provocano la difterite)
il bisogno di acido ascorbico aumenta»13.

Il dottor Klenner nel suo libro, scritto in collaborazione con
il dottor F.H. Bartz, racconta alcune sue esperienze nel
trattamento di infezioni sia batteriche che virali, con dosi da
1 a 20 g al giorno di Vitamina C.
Il dottor Klenner, in un articolo14, aveva riferito di aver
curato con successo dei casi di morbillo, polmonite virale,
encefalite e poliomielite con dosi massicce di Vitamina C.
In una precedente comunicazione indicava come l’acido
ascorbico fosse un potente germicida che agisce quanto e
più in fretta dell’acqua ossigenata.

                                 COVID-19
«Il governo di Shanghai, in Cina, ha annunciato la propria
raccomandazione ufficiale in base alla quale il COVID-19
dovrebbe essere trattato con elevate quantità di Vitamina
C per via endovenosa. Le raccomandazioni sul dosaggio
variano in base alla gravità della malattia, da 50 a 200 mg
per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Questi
dosaggi vanno approssimativamente da 4000 o 16000 mg
[4-16 g] per un adulto, somministrati per via endovenosa.
Questo specifico metodo di somministrazione è

13 The Key to Good Health: Vitamin C, Graphic Arts Research Foundation, Chicago,
1969.
14 Klenner, The use of Vitamin C as an antibiotic, apparso sul Journal of Applied

Nutrition, 6, 1953
                                        22
importante, afferma l’esperto di terapia endovenosa Atsuo
Yanagisawa, MD, PhD, perché l’effetto della Vitamina C è
almeno dieci volte più potente per via endovenosa che se
assunto per via orale. Il dottor Yanagisawa, presidente del
College of Intravenous Therapy di Tokyo, in Giappone,
afferma che “la Vitamina C per via endovenosa è un
antivirale sicuro, efficace e ad ampio spettro”.
Richard Z. Cheng MD, PhD, un medico specialista cinese-
americano, ha lavorato a stretto contatto con le autorità
mediche e governative di tutta la Cina. È stato
determinante nel predisporre almeno tre studi clinici cinesi
sulla Vitamina C per via endovenosa.
Il dottor Cheng e il dottor Yanagisawa raccomandano
entrambi la Vitamina C orale per la prevenzione
dell’infezione da COVID-19…
L’assunzione precoce di grandi dosi di Vitamina C può
avere un forte effetto antiossidante, ridurre le risposte
infiammatorie e migliorare la funzione endoteliale…
Numerosi studi hanno dimostrato che la dose di Vitamina
C ha molto a che fare con l’effetto del trattamento…
La Vitamina C ad alte dosi non solo può migliorare i livelli
antivirali ma, soprattutto, può prevenire e curare le lesioni
polmonari acute (ALI) e le difficoltà respiratorie acute
(ARDS)»15,16.

                                 Raffreddore
«Come pratica regolare si prendano da 1 a 3 g al giorno di
Vitamina C, al primo sintomo di raffreddore, aumentare

15   Nexus nr. 143 – Vol. 3, giugno-luglio 2020
16   Orthomolecular Medicine News Service, 3 marzo 2020, https://tinyurl.com/wnqdc7d
                                          23
l’assunzione da 500 fino a 1000 mg ogni ora per molte ore,
fino al quantitativo di 10 g al giorno»17.

Per prevenire lo scorbuto sono sufficienti tracce di
Vitamina C, 5-15 mg al giorno, presenti nelle “piante
antiscorbutiche”, per questo le ricerche effettuate hanno
usato un quantitativo di 200mg, che sembrava un alto
dosaggio, e sugli effetti di questa quantità hanno tirato le
conclusioni.

«Il fabbisogno di Vitamina C varia troppo da individuo a
individuo per affidarsi a raccomandazioni di carattere
generale»18.

                         Preventivo generale
«Ora sussistono pochi dubbi che la Vitamina C presa in
dosi integrative possa ridurre il fardello delle malattie da
raffreddamento… Inoltre, il suo effetto non sembra limitato
ai raffreddori, poiché gli effetti osservati sono stati di
uguale importanza e perfino più importanti, su malattie che
non riguardavano il naso»19.
«Perché, dunque, i medici non hanno scartato l’uso futile e
dannoso dell’aspirina e degli antibiotici? Prima di tutto la
Vitamina C non è propagandata da industrie farma-
ceutiche perché non può venir brevettata; perciò la
competizione tra produttori di Vitamina C ha bassi margini
di profitto in rapporto alle medicine brevettate. I medicinali

17 Linus Pauling (il primo ad aver sintetizzato l’acido pantotenico o Vitamina B5),
Modern Medicine, 15 febbraio 1976
18 Roger Williams, Convegno del National Academy of Science, 15 aprile 1967
19 Terence W. Anderson (epidemiologo dell’Università di Toronto)

                                           24
ad alto profitto, come gli antibiotici, sono oggetto di forti
pressioni pubblicitarie sui medici, sotto forma di opuscoli
elaborati e campioni gratuiti. E poiché i medici ottengono la
maggior parte delle loro informazioni sui farmaci dalle ditte
farmaceutiche, si trovano svantaggiati quando si tratta di
sapere che cosa è realmente disponibile e per quale
scopo.
In secondo luogo, sembra esistere un tale pregiudizio
contro la Vitamina C, forse perché molti dei suoi difensori
si trovano fuori dell’establishment medico-farmaceutico.
Molti dei primi studi intrapresi per confutare l’efficacia della
Vitamina C omisero di riferire o valutare adeguatamente i
suoi risultati positivi, per qualche ragione, gli scrittori di
argomenti medici si danno da fare per sminuire
l’importanza della Vitamina C»20.

           Particolari necessità di Vitamina C
«La Vitamina C funziona come antiossidante in relazione
con una grande varietà di materiali che noi chiamiamo
“tossici” perché, se si permette loro di ossidarsi all’interno
del nostro organismo, iniziano una catena di reazioni che
demoliscono i normali processi vitali. Esistono centinaia,
forse migliaia, di tali materiali tossici. Vi sono i metalli
velenosi, come cadmio e piombo, vi sono tossine prodotte
da batteri nocivi. Vi sono i veleni degli insetti e dei serpenti.
Vi sono numerosi virus, come i cento e più del comune
raffreddore.
Tutti i suddetti pericoli tossici ci aggrediscono
essenzialmente allo stesso modo: essi demoliscono le

 Canadian Medical Association Journal, 5 aprile 1975. Staff del Prevention
20

Magazine, op.cit.
                                        25
normali attività del corpo quando si ossidano. La Vitamina
C previene l’ossidazione»21.

                                      Fumo
«Il fumo di sigaretta porta ad una carenza relativa anche di
vitamina C. Dal momento che la Vitamina C è utilizzata per
eliminare i radicali liberi, che si formano anche per via del
fumo di sigaretta, bassi livelli di Vitamina C nel sistema
nervoso centrale possono comportare depressione e
isteria»22.
«I fumatori ricevono dalla loro dieta meno vitamina C dei
non fumatori, perché il fumo ne inibisce l’assorbimento»23.

«Chiunque abbia l’abitudine di fumare dovrebbe assumere
vitamina C»24.

                                     Alcool
«Il fegato dipende dalla Vitamina C per produrre un enzima
(deidrogenasi alcolica) che serve a eliminare l’alcol dalla
corrente sanguigna. Quanto minore è il quantitativo di
vitamina C, tanto più a lungo il corpo rimane inquinato»
(quattro medici scozzesi su Lancet, 21 dicembre 1974).

21 Albert Szent-Györgyi (premio Nobel che isolò per primo la Vitamina C), The living
state, Academic Press, New York, 1972
22 Kinsman R., Hod J. Some behavioral effects of ascorbic acid deficiency. Am J Clin

Nutr 1971; 24: 455-464
23 Omer Pelletier (direttore del Canada’s Bureau of Nutritional Sciences del Canadian

Food Directoriate), Medical Tribune, 13 novembre, 1974
24 Dottor Lyle A. Baker (docente di Veterinaria alla Cornell University), New Dynamics

of Preventive Medicine, Intercontinental Medical Book Corp. New York, 1974
                                          26
«C’è una correlazione diretta tra il livello di acido ascorbico
nei leucociti (che è un buon indice del livello di Vitamina
C), la velocità di eliminazione dell’etanolo dal sangue e
l’attività della alcol-deidrogenasi epatica»25.

«L’acido ascorbico, un potente agente riducente, può
fungere da donatore di elettroni similmente al NAD nel
metabolismo     dell’etanolo,    aumentando  quindi la
conversione dell’etanolo in acetaldeide e l’ulteriore
catabolismo dell’acetaldeide»26.

«La vitamina C ha dato ai ratti di laboratorio la possibilità di
disintossicare dosi altrimenti letali di acetaldeide, un
prodotto della scomposizione dell’alcool, che si trova
anche nel fumo del tabacco»27.

                           Aspirina (salicilati)
«Ai pazienti sottoposti a terapie con aspirina, dovrebbero
venir somministrati dosi integrative di acido ascorbico,
dopo aver scoperto che l’aspirina, nelle dosi comunemente
usate (equivalenti a circa due compresse), blocca
immedia-tamente l’assorbimento di Vitamina C da parte
delle cellule sanguigne umane»28.

25 Yunice A.A., Linderman R.D. Effect of ascorbic acid and zinc sulphate on ethanol
toxicity and metabolism. Proc Soc Exp Biol Med 1977; 154: 146-150
26 Yunice A.A., Hsu J.M., Fahmy A., Henry S., Ethanol-ascorbate interrelationship in

acute and chronic alcoholism in the guinea pig. Proc Soc Exp Biol Med 1984; 177:
262-271
27 Herbert Sprince, Medical Tribune, 15 maggio, 1974
28 H.S.Loh et al, The Effects of Aspirin on the Metabolic Availability of Ascorbic Acid in

Human Beings. Journal of Pharmacology, novembre-dicembre, 1973
                                           27
«La mucosa gastrica è il più grande deposito di acido
ascorbico nel corpo umano, con concentrazioni 25 volte
superiori rispetto al plasma. In soggetti sani, dosi
clinicamente rilevanti di acido acetilsalicilico (aspirina)
hanno ridotto le concentrazioni di vitamina C nella mucosa
gastrica di circa il 10% entro 6 giorni. Nei pazienti con
trattamento di acido acetilsalicilico a lungo termine o in
condizioni con rischi aggiuntivi come in soggetti anziani o
in condizioni dietetiche sfavorevoli e ridotta protezione
antiossidante, una somministrazione aggiuntiva protettiva
di acido ascorbico sembra essere utile»29.

                                  Adolescenti
«Un gruppo di ricerca, formato da farmacisti e medici del
Trinity College di Dublino, appurarono, nel 1972, che la
Vitamina C può rendere più sani i ragazzi a questo livello
di età e procurar loro un più alto grado di resistenza alle
malattie»30.

Un’alta concentrazione di acido ascorbico nei leucociti
significa una migliore salute in generale… Quando si
assume Vitamina C, i livelli di emoglobina tendono a salire
nei maschi, anche se non si prende ferro con la Vitamina
C. La Vitamina C, infatti, mobilizza il ferro in deposito. Se
l’emoglobina non aumenta nelle adolescenti, significa che
ci sono scarse riserve di ferro, dato che ne perdono con le

29 H.U. Schultz, et ali, Effects of acetylsalicylic acid on ascorbic acid concentrations in
plasma, gastric mucosa, gastric juice and urine - A double-blind study in healthy
subjects. International journal of clinical pharmacology and therapeutics 42(9):481-7,
October 2004.
30 Staff del Prevention Magazine, op.cit.

                                            28
mestruazioni. D’altra parte il ferro assunto senza Vitamina
C non verrà utilizzato bene.

                            Invecchiamento
«Ci sono molti buoni motivi per ritenere che gli anziani
dovrebbero assumere dosi extra di Vitamina C e che il
rialzare i livelli abbassati di questa sostanza nutritiva possa
contribuire assai notevolmente a mantenere il vigore
giovanile nell’età avanzata»31.
«Essendo l’invecchiamento un processo di lenta
ossidazione dei tessuti corporei, la Vitamina C è
l’antiossidante necessario a ritardare o invertire tale
processo»32.
«Un quantitativo di Vitamina C sarebbe importante in ogni
tentativo      fatto    per    rallentare   il  processo      di
                     33
invecchiamento» .

                                    Diabete
Gli esseri umani utilizzano l’insulina per il trasporto della
Vitamina C nelle cellule dei tessuti… Esistono alcuni
tessuti resistenti all’insulina che tendono a sviluppare una
specie di “scorbuto locale” con conseguente difettosa
formazione di collagene. Nel sistema circolatorio, ciò può
causare anomalie nei vasi sanguigni. Nell’occhio un’altra
conseguenza sono le opacità del cristallino (cataratta). Le
cataratte umane possono essere una tardiva conseguenza

31 Staff del Prevention Magazine, op.cit.
32 H. Le Compte, Vitamin C and the Prevention of Aging, Acta Gerontologica et
Geriatrica Belgica, 1971, Vol. IX, n.4
33 A.L. Tappel (Univ. California, Davis), Will Antioxidant Nutrients Slow Aging

Processes? Geriatrics,1968 Vol. 23
                                         29
di un’assunzione marginale di acido ascorbico, e il
diabetico è particolarmente esposto alla cataratta perché
mancante o carente dell’insulina che ne facilita il trasporto.
I diabetici mancano della possibilità di trasportare tutta la
Vitamina C che assumono attraverso le membrane cellulari
fino alle zone dove essa è necessaria. Ciò ha come
conseguenza i gravi disturbi vascolari frequentemente
associati con un diabete cronico. Se siete diabetici, il
vostro fabbisogno di Vitamina C è probabilmente molto alto
rispetto ad altre persone»34.
Poiché la Vitamina C è trasportata dall’insulina, le cellule
dei diabetici non ne hanno la quantità sufficiente. Una
carenza cronica di Vitamina C causa vari problemi:
tendenza ai sanguinamenti (aumentata permeabilità dei
capillari), guarigione lenta delle ferite, patologie
microvascolari, aumento del colesterolo, depressione del
sistema immunitario.

È stato dimostrato che l’integrazione di 2000 mg al giorno
di Vitamina C riduce l’accumulo di sorbitolo nelle emazie di
diabetici e inibisce la glicosilazione delle proteine. La
vitamina C può essere considerata superiore agli inibitori
dell’aldoso reduttasi a livello farmacologico35,36,37.

34 George V. Mann, Perspective in Biology and Medicine, inverno 1974
35 Davie S.J., Gould B.J., Yudkin J.S. Effect of vitamin C on glycosylation of proteins.
Diabetes 1992; 41: 167-173
36 Vinson J.A., Staretz M.E., Bose P. In vitro and in vivo reduction of erythrocyte

sorbitol by ascorbic acid. Diabetes 1989; 38: 1036-1041
37 Cunningham J.J., Mearkle F.L., Brown R.G. Vitamin C. An aldose reductase

inhibitor that normalizes erythrocyte sorbitol in insulin-dependent diabetes mellitus. J
Am Coll Nutr 1994; 4: 344-350
                                           30
Il dottor Klenner afferma che la Vitamina C è necessaria
alle persone che devono sottoporsi ad operazioni
chirurgiche (24 ore dopo un’operazione il livello di Vitamina
C nel sangue diminuisce del 75%).

                                Collagene
«Le fibre di collagene si ritirano con l’avanzare dell’età e
“respingono” i tessuti circostanti; in tal modo questi
divengono sempre più anossici (mancanti di ossigeno) e
rugosi. E qui la Vitamina C svolge un ruolo vitale nel
frenare questo processo»38.
La Vitamina C è indispensabile per la formazione del
collagene, che costituisce il 40% delle proteine del corpo.
Se il collagene non viene prodotto a sufficienza le cellule
cessano di essere compatte. Il collagene è la principale
proteina di supporto di pelle, ossa, tendini, cartilagine e di
tutti i tessuti connettivi.
Le malattie chiamate “malattie del collagene” sono
tantissime e dipendono dalla capacità del collagene di
rigenerarsi abbastanza rapidamente: infiammazione di un
vaso sanguigno (vasculite), delle membrane esterne delle
arterie di grosso e medio calibro, sclerodermia, gengivite,
reumatismo muscolare, artrite reumatoide, dolori lombari,
infiammazione muscolare, febbri reumatiche, colite
ulcerosa…
«Il grado di malignità di una malattia è determinato
inversamente dal grado di resistenza dei tessuti connettivi.

38 DonaldG. Carpenter, James A. Loynd, An Integrated Theory of Aging, Journal of
the American Geriatric Society, dicembre 1968
                                        31
E questo, a sua volta, dipende dal giusto apporto di
Vitamina C»39.

                   Colesterolo e aterosclerosi
«Si sono avute prove evidenti che l’aterosclerosi [placche
di colesterolo e altre sostanze sulle pareti delle arterie]
possa venir collegata con una carenza di Vitamina C…
Molto poco si è riferito nella letteratura medica riguardo
alla    carenza     della    Vitamina    C     nella    causa
                   40
dell’aterosclerosi» .
«Le lesioni aterosclerotiche in animali privati di Vitamina C
potevano guarire completamente in seguito a una
prolungata terapia correttiva a base di vitamina C… Studi
condotti su animali, 20 anni or sono [1929], da A.L.
Myasnikov dimostrarono che l’acido ascorbico possiede un
parziale effetto anticolesterolemico e anti-aterogenico»41.

«La dottoressa Constance Leslie Spittle (Pinderfield
Hospital di Wekefield, Yorkshire, England) notò che poteva
variare il livello di colesterolo nel proprio sangue
semplicemente variando le dosi di Vitamina C incluse nella
sua dieta e lo ridusse da 230 a 140 semplicemente
aumentando l’apporto di Vitamina C.
Nel corso di altre scoperte la dottoressa Leslie ha
dimostrato che in soggetti giovani e con arterie sane i livelli
di colesterolo nel sangue diminuiscono considerevolmente
mediante integrazione giornaliera di 1 g di Vitamina C,

39 William J. Mc Cormick, Archives of Pediatrics, ottobre 1954
40 M.L. Riccitelli (Yale School of Medicine), Vitamin C Therapy in Geriatric Practice,
Journal of American Geriatric Society, gennaio 1962.
41 J.B. Duguid, Lancet (2, 925, 1949)

                                           32
mentre la stessa integrazione causa un aumento iniziale
del colesterolo nel sangue in pazienti diagnosticati come
aterosclerotici. Secondo la sua opinione, l’eccesso di
colesterolo proviene dai depositi precedentemente induriti
di colesterolo che la Vitamina C ha mobilizzato, “raschiato
via”, dalle pareti arteriose.
Anche in anziani presumibilmente sani, il tasso di
colesterolo nel sangue può inizialmente aumentare quando
soffrono, di fatto, di aterosclerosi latente: le loro pareti
arteriose espellono insospettati depositi di colesterolo
aterosclerotico.
La dottoressa Leslie citò uno studio condotto dai ricercatori
Zaytsev, Myasnikov e Sheikman (Kardiologya, 4, 30, 1964)
in cui era stato somministrato colesterolo radioattivo ad
animali da laboratorio. Negli animali che ricevevano
Vitamina C il colesterolo andava al fegato (il quale lo
converte in acidi biliari) e alle ghiandole surrenali (che
usano il colesterolo nella produzione degli ormoni steroidi);
ma negli animali privi di Vitamina C nella dieta, il
colesterolo si depositava nell’aorta, una delle principali
arterie»42.

«Si consiglia ai medici di controllare il colesterolo nel
sangue del paziente, prescrivergli Vitamina C (250-1000
mg al giorno) per un certo periodo, e misurare nuovamente
il colesterolo: se il colesterolo diminuisce e mantiene il
livello raggiunto, le arterie del vostro paziente stanno bene;
se il colesterolo aumenta e mantiene il livello raggiunto
sono in cattive condizioni»43.

42   Staff del Prevention Magazine, op.cit.
43   Leslie Constance Spittle, Emergency Medicine, giugno 1975
                                          33
Nella ricerca dell’aterosclerosi normalmente, non è facile
distinguere le persone aterosclerotiche da quelle sane,
dato che le persone “normali” possono soffrire di
aterosclerosi non diagnosticata.
Se le arterie o le vene hanno delle lesioni, si possono
formare dei trombi, ma la Vitamina C, rafforzando questi
vasi sanguigni per la sua funzione sulla produzione del
collagene, può evitare che si formino.

«Quando cominciarono a circolare nell’ospedale i risultati
degli esperimenti della dottoressa Leslie, anche nel reparto
di chirurgia s’iniziò a somministrare abitualmente vitamina
C quale prevenzione di complicazioni nei pazienti. Nei sei
mesi che seguirono la conclusione dell’esperimento, la
dottoressa Leslie scrisse su Lancet (28 luglio 1973) che “i
chirurghi di sei reparti del Pinderfields Hospital, i quali
avevano somministrato 500 mg di Vitamina C ai loro
pazienti, avevano avuto soltanto tre casi di trombosi del
sistema venoso profondo e tre casi di embolia polmonare
(due dei quali molto lievi). Anche questa cifra minima
poteva venire eliminata se la dose giornaliera fosse stata
aumentata a 1000 mg.
Oggi, purtroppo, soltanto i reparti ustionati del Pinderfields
continuano a praticare la protezione dei pazienti con la
Vitamina C… La dottoressa Leslie non sa bene il
perché…. Si rammarica che i chirurghi di Pinderfields
abbiano gradualmente abbandonato l’uso della Vitamina C
per ragioni che non riesce a comprendere...»44.

44   Staff del Prevention Magazine, op. cit.
                                               34
Anche il dottor Anthony Verlangieri (biochimico presso al
Rutgers University di New Brunswick, New Jersey) è uno
di quei ricercatori che sono arrivati alla conclusione che
una carenza di Vitamina C è una delle principali cause
dell’aterosclerosi, che l’acido ascorbico ha un ruolo
protettivo sull’intero sistema circolatorio.
«Il dottor Verlangieri apprese che era stato usato il
condroitin-solfato, con stupefacente successo, come
trattamento sperimentale dell’aterosclerosi coronarica da
un gruppo di ricercatori medici.
“È sorprendente come le nostre ricerche concordino –
affermò Verlangieri – essi hanno usato questo composto
come compensazione per ciò che era stato perduto,
mentre le mie scoperte indicano che la Vitamina C stimola
la produzione della stessa sostanza all’interno
dell’organismo”.
Molti credono che la causa scatenante dell’aterosclerosi
sia un eccesso di colesterolo o alti livelli di grassi nella
corrente sanguigna. Ma numerosissime prove mediche
fanno pensare che il colesterolo aderirà ai vasi sanguigni
solamente se questi sono irruviditi o irregolari o comunque
in condizioni anormali dell’epitelio interno dei vasi
sanguigni.
Il dottor Verlangieri riferisce anche che un suo collega,
indipendentemente da lui, ha raggiunto i medesimi risultati
riguardo alla Vitamina C e che queste scoperte indicano
che questa vitamina ha un duplice effetto: ridurre le
anomalie dei vasi sanguigni visibili al microscopio e al
tempo stesso ridurre il colesterolo e la formazione di
placche»45.

45   Staff del Prevention Magazine, op.cit.
                                              35
I nemici dell’umanità, attualmente, sono l’arteriosclerosi e
l’aterosclerosi, cioè l’indurimento (perdita dell’elasticità) e
la formazione di depositi di grassi nelle arterie (placche), le
quali causano principalmente anomalie al cuore e al
cervello e causano la morte di metà della popolazione.
Le cause principali sono alti livelli di omocisteina46 ed un
consumo eccessivo di grassi animali e carboidrati raffinati.
Seguono l’insufficiente attività fisica, l’eccesso di fumo,
l’inquinamento (gas di scarico degli automezzi e
dell’industria), la contaminazione ambientale e lo stress.
Negli anni ’60, gruppi di ricerca di scienziati russi,
americani, indiani e, in particolare, della repubblica Ceca
(grazie al dottor Emil Ginter dell’istituto per la Nutrizione di
Bratislava), hanno svolto lavori e pubblicato relazioni in
Europa, Gran Bretagna, Australia e Stati Uniti, in cui si
affermava la proprietà della Vitamina C di diminuire il livello
di colesterolo nel sangue e di proteggere dall’aterosclerosi.

«Purtroppo, poco dopo le pubblicazioni dei risultati delle
loro ricerche, vennero pubblicati scritti che seminarono forti
dubbi sugli effetti protettivi della Vitamina C nella
diminuzione dell’alto tasso di colesterolo nel sangue…
È inutile applicare agli esseri umani qualsiasi risultato
ottenuto sperimentalmente con animali comunemente usati
nei laboratori, quali topi, ratti o conigli, poiché questi
animali sono abbondantemente forniti di Vitamina C, a
prescindere dal fatto che essa sia presente nei loro

46L’omocisteina è un intermedio del metabolismo degli aminoacidi che deve essere
smaltito (trasformato) in fretta perché è abrasivo: gratta e raschia le pareti delle arterie
e delle vene, che perdono elasticità (arteriosclerosi) e così irruvidite diventano punti di
aderenza per la formazione di placche (aterosclerosi).
                                            36
alimenti [mentre si dovrebbe usare il porcellino d’India che,
come l’uomo, non produce vitamina C!]…»47.

Assumiamo colesterolo con gli alimenti, ma una quantità
maggiore viene prodotta nel fegato e nel tratto
gastrointestinale da frammenti dell’ossidazione di zuccheri,
grassi e proteine (nella produzione di energia) ed essendo
insolubile in acqua, circola legato con proteine
(lipoproteine).
«Il colesterolo viene eliminato tal quale dalla cistifellea e
dalle pareti intestinali e trasformato in acidi biliari dal
fegato. Per quest’ultima trasformazione, è necessaria la
Vitamina C, una sua carenza causerà un accumulo di
colesterolo (e di trigliceridi) nel fegato e nel sangue. Se
maggiori quantità di colesterolo vengono trasportate nel
cuore si formano depositi di colesterolo nelle arterie
coronarie…»48.

È necessario per noi integrare la Vitamina C tutti i
giorni in modo da riparare all’”errore” genetico che la
“Natura” ci avrebbe riservato.

                                Calcoli biliari
La Vitamina C rende amico il colesterolo trasformandolo in
bile, un’importante digestivo. Quando la bile è scarsa non
si digeriscono i grassi (steatorrea: feci che galleggiano)49 e
sorgono problemi alla cistifellea.

47 Staff del Prevention Magazine, op. cit.
48 Ibidem.
49 Ibidem.

                                             37
«Quando la dieta è ricca di Vitamina C, si possono
consumare i grassi di cui necessita l’organismo e questi
possono venir metabolizzati così da non causare né
l’aterosclerosi né i calcoli biliari, che sono troppo
frequentemente il risultato di una diminuzione di acidi biliari
nella cistifellea. Quando i pazienti vengono operati di
calcoli, questi sono formati dal 60 al 100% di
colesterolo»50.

Normalmente la bile trasporta colesterolo sciolto con i sali
biliari e la lecitina. Se il colesterolo non è sciolto
(emulsionato) per insufficienza di sali biliari e lecitina, si
accumula nella cistifellea e, raggiunto un punto critico,
precipita sotto forma di piccolissimi cristalli (“sabbia”) che
si agglomerano col tempo in calcoli.
Non resta che aumentare la Vitamina C che favorisce
l’aumento degli acidi biliari, quindi dei sali biliari e il
colesterolo rimane in soluzione.
Quanta vitamina C serve? Certamente più di quella
necessaria per non vedere i sintomi dello scorbuto, perché
tantissime persone che non manifestano questi sintomi
formano calcoli alla cistifellea!

                                    Cervello
«Quale sarebbe la conseguenza per il mondo se i capi
degli Stati e la popolazione nel suo complesso pensassero
più chiaramente, anche solo del 10%? Quale sarebbe

50Dottor Donald Small (dell’Università di Boston, alla Society of University Surgeons di
New Orleans nel 1973), Medical World News, 30 marzo 1973.
                                          38
l’effetto generale sulla società se ciascuno consumasse la
quantità ottimale di Vitamina C?»51.
La vitamina C incrementa, infatti, la salute sia fisica che
mentale, gli schizofrenici ne hanno bisogno in particolare.

«Una pura e semplice carenza di Vitamina C è sufficiente
a provocare in una persona, non affetta peraltro da alcun
disturbo psichico, confusione e disattenzione. Un
quantitativo insufficiente di Vitamina C può causare, in
chiunque, una menomazione intellettuale». (Linus Pauling)

«Il dottor Mitra52 descrisse sette casi di stati confusionali
causati da una carenza di Vitamina C… i quali dimostrano
il collegamento tra stati mentali (che possono venir
erroneamente diagnosticati come “senilità”) e la carenza di
acido ascorbico»53.
«Il cervello, infatti, presenta una maggior concentrazione di
Vitamina C rispetto alla maggior parte degli altri tessuti del
corpo»54.
«Nei porcellini d’India, la carenza di Vitamina C causa
delle trasformazioni biochimiche nei tessuti cerebrali»55.
L’acido ascorbico ritarda l’ossidazione dell’adrenalina in
adrenocromo; quest’ultimo si converte in adrenolutina una
sostanza tossica che causa schizofrenia.

51 Linus Pauling (due volte vincitore del Premio Nobel), Secondo Congresso
Internazionale di Psichiatria Sociale, Londra 1969.
52 M.L. Mitra, Confusional states in relation to vitamin deficiencies in the elderly,

Journal of the American Geriatrics Society, giugno 1971
53 Staff del Prevention Magazine, op. cit.
54 W.H. Sebrel, jr e Robert Harris, The Vitamins, Academic Press, New York, 1967
55 Emil Ginter, Biologia, 17, 771, 1962

                                           39
Sono necessarie alte dosi di Vitamina C per lo stato quasi
costante di stress in cui viviamo (e che consuma Vitamina
C).
«Non possiamo ancora dirci assolutamente certi che tutti i
malati di mente soffrono di carenza di acido ascorbico e
migliorano con dosi massime, ma i dati ci indirizzano verso
la conclusione che l’acido ascorbico è un anello della
catena e che fornire alle cellule cerebrali forti riserve di tale
sostanza è un modo per favorire il normale funzionamento
del cervello»56.

«Il dottor Williams pensa che molte persone abbiano
bisogno di quantitativi di Vitamina C ben oltre la media. Il
dottor Williams scoprì che i porcellini d’India, come gli
esseri umani, richiedono Vitamina C nell’alimentazione
perché non possono produrla e differiscono tra loro quanto
a fabbisogno di questa sostanza. Alcuni abbisognano di
dosi 32 volte maggiori di altri per mantenersi in buona
salute… Alcuni ricercatori affermano che la differenza nel
fabbisogno di Vitamina C tra i porcellini d’India può essere
di 250 volte…»57.

                    Inquinamento ambientale
Il mercurio è un metallo pesante che minaccia in tutti la
salute. Esperimenti con porcellini d’India hanno dimostrato
che con 200mg di Vitamina C al giorno (corrispondenti a
14 g per l’uomo) sopravvivevano a dosi letali di mercurio
cloruro.

56 Dott. Roger J. Williams, Nutrition Against Disease, Pitman Publishing Corp., New
York, 1971
57 Staff del Prevention Magazine, op. cit.

                                         40
Con altri simili esperimenti è stato dimostrato che la
Vitamina C è una valida protezione contro il cadmio. «Non
solo le quaglie restarono vive, ma mostrarono un
accrescimento e una salute decisamente migliori… La
Vitamina C aveva aumentato la capacità dell’organismo di
utilizzare ferro e zinco…»58.
«E così, mentre i capi amministrativi dell’FDA invitarono la
popolazione a ridurre i quantitativi di Vitamina C, la
sezione per l’Alimentazione del medesimo ente, stava
accertando che noi abbiamo un disperato bisogno di
Vitamina C per disintossicarci dalle onnipresenti sostanze
inquinanti…»59.

«I nitriti usati come conservante nelle carni insaccate
(salumi, salsicce…) possono trasformarsi nello stomaco in
nitrosamine,     potenzialmente   mortali,   in    quanto
cancerogene. Questa trasformazione può essere
completamente bloccata dalla Vitamina C»60.

                        Tossicità ambientale
«In qualità di antiossidante cellulare, l’acido ascorbico si
combina con i radicali liberi superossido e con i radicali
idrossilici, fungendo da scavenger [“spazzini”]. Protegge
non solo dagli effetti dannosi di fenolo, acido carbossilico e
barbiturici, ma anche dall’edema polmonare…. Attenua
l’azione di pesticidi, metalli pesanti, idrocarburi, bifenili
policlorurati e paracetamolo. Accentua l’attività della mono-

58 Staff del Prevention Magazine, op. cit.
59 Ibidem.
60 Dimostrato all’Eppley Institute for Research in Cancer, una branca della University

of Nebraska Medical Center con un’elaborata serie di test.
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