SARDEGNA SOSTENIBILE Manuale didattico sulla sostenibilità ambientale in Sardegna.

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SARDEGNA SOSTENIBILE Manuale didattico sulla sostenibilità ambientale in Sardegna.
SARDEGNA SOSTENIBILE
Manuale didattico sulla
sostenibilità ambientale in Sardegna.

                    SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO
SARDEGNA SOSTENIBILE Manuale didattico sulla sostenibilità ambientale in Sardegna.
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    La presente pubblicazione è stata realizzata
    dalla Regione Autonoma della Sardegna,
                                                       Presentazione
    nell’ambito del progetto Sardegna Sostenibile,     L’esigenza di scrivere un manuale di educazione am-
    finanziato dall’Unione Europea, attraverso il       bientale da distribuire agli studenti, nasce dalla neces-
                                                       sità di coinvolgere i giovani nel progetto di costruzione
    POR Sardegna 2000-2006.
                                                       di uno sviluppo sostenibile. L’esistenza di un manuale,
    A cura della ATS:                                  che unisce l’educazione al rispetto dell’ambiente alla
                                                       presentazione di tutto ciò che il nostro splendido terri-
    • Progetto Verde Srl                               torio ci offre,costituisce un valido supporto per il lavoro
    • Achab Group Srl                                  che gli insegnanti dovranno fare per guidare i ragazzi
    • Cnos - Fap Regione Sardegna                      nei vari percorsi scolastici.
    • Nordest Ingegneria Srl                           Un supporto tecnico che sappia dare dei consigli, delle
                                                       spiegazioni e delle informazioni utili, che riescano a far
    Supervisione:                                      sentire gli studenti partecipi di questo progetto che li
    Regione Autonoma della Sardegna                    coinvolge in prima persona, perché capace di contri-
                                                       buire alla costruzione del proprio futuro.
    • Assessorato della Difesa dell’Ambiente
                                                       Perché la costruzione di un futuro sostenibile inizia dal-
    • Assessorato del Lavoro,                          l’educazione presente.
      Formazione professionale, cooperazione
                                                                            Romina Congera
      e sicurezza sociale                                                   Assessore Regionale del Lavoro,
                                                                            Formazione professionale
    Elaborazione testi e grafica:                                            Cooperazione e Sicurezza Sociale
    • Progetto Verde Srl
    • Achab Group Srl

    Consulenti scientifici:                             Cari ragazzi, il Mondo che noi adulti abbiamo cono-
                                                       sciuto venti o trenta anni fa e che vi abbiamo con-
    • Prof. Ing. Bixio Vincenzo - Univ. Padova         segnato non è più lo stesso di quello che oggi state
    • Prof. Dott. Borin Maurizio - Univ. Padova        osservando.
    • Prof. Ing. Del Col Davide - Univ. Padova         Come sarà il Mondo che voi consegnerete ai vostri figli?
    • Ing. Giacetti Walter - Sintesi S.r.l.            L’umanità, soprattutto nell’ultimo secolo e nell’area
                                                       geografica nella quale abbiamo avuto la fortuna di
    Illustrazioni:                                     nascere, ha conosciuto e incontrerà ancora nuovi pro-
    Tamiazzo Valentina                                 gressi nel campo scientifico e tecnologico ma il pro-
                                                       gresso, da solo, non basterà a conservare il pianeta e
    Foto:                                              le sue risorse naturali ed ambientali se non si modifica
    • Regione Autonoma della Sardegna                  l’attuale modello di sviluppo “consumistico” che non
                                                       tiene conto della limitatezza delle risorse disponibili.
    • Archivio Achab Group Srl                         Occorre perciò ripensare a un nuovo modello di svilup-
    • Fotolia                                          po delle attività umane fondato su un minore e attento
                                                       consumo delle risorse naturali e pertanto “più soste-
    Progetto Grafico:                                   nibile” dal nostro pianeta terra. Per realizzarlo serve
    Zamengo Federica                                   certamente l’innovazione scientifica ma, per affermarsi
                                                       necessita della volontà e della partecipazione attiva di
    Stampa:                                            tutti noi che possiamo dare un grande contributo a sal-
    Marca Print snc di Pizziolo & C.                   vare il nostro pianeta a partire dalle piccole buone pra-
    Quinto di Treviso (TV)                             tiche quotidiane di risparmio dell’acqua e dell’energia,
    www.marcaprint.it                                  praticando una corretta raccolta differenziata che aiuta,
                                                       attraverso il riciclo, il risparmio delle risorse naturali.
    Copyright:                                         L’insieme di tante piccole azioni quotidiane può fare
                                                       molto per costruire insieme un Mondo più bello, pulito,
    Regione Autonoma della Sardegna                    più verde e rispettoso dei valori naturali e ambientali.
                                                       Per accompagnarvi in questa straordinaria esperienza di
    Ristampa Ottobre 2008                              vita abbiamo ritenuto utile scrivere un manuale di edu-
                                                       cazione alla sostenibilità ambientale nel quale potete
    “PROGRAMMA GALAPAGOS“
    Progetto cofinanziato dall’Unione Europea
                                                       trovare consigli, informazioni utili e strumenti da appli-
    mediante il Fondo Sociale Europeo (FSE)            care subito nel presente e suggerire ad amici e familiari
    POR SARDEGNA 2000- 2006 Asse I                     per contribuire alla costruzione di un futuro sostenibile.
    MISURA 1.8 AZIONE B INFOAMB
                                                                            Cicito Morittu
                                                                            Assessore Regionale della
    UNIONE EUROPEA   REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
                                                                            Difesa dell’Ambiente
SARDEGNA SOSTENIBILE Manuale didattico sulla sostenibilità ambientale in Sardegna.
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                                             Cosa troverai nelle
                                               prossime pagine
Il viaggio che ti proponiamo in questo piccolo manuale, ti porterà ad affrontare, con l’aiuto del tuo in-
segnante, alcuni importanti temi legati all’ambiente della tua isola. Scoprirai che quelle parole che oggi
senti spesso ripetere “sostenibilità ambientale” e “sviluppo sostenibile”, altro non sono che l’in-
sieme di comportamenti virtuosi che non portino danno a questo bene prezioso che è l’ambiente, nella
consapevolezza che la sua salvaguardia è vantaggiosa per te e per gli altri. Una volta che ne avrai appreso
i contenuti, potrai coinvolgere la tua famiglia ed i tuoi amici nell’adozione dei buoni comportamenti che
qui ti vengono consigliati e contribuire così a “costruire” insieme il futuro della Sardegna.

I temi di cui ti parleremo sono quattro:
• Rete ecologica regionale
• Risorsa idrica
• Gestione integrata dei rifiuti
• Energia
Potrai affrontarli nella successione con cui è impostato il manuale, oppure iniziare dai temi che più ti
interessano. Inoltre molto spesso gli argomenti trattati nell’ambito di un tema, si collegano a quanto
trattato in altri: in questi casi nel testo troverai l’indicazione “VAI ALLA PAGINA …”. Infine, utilizzando
il glossario contenuto nelle ultime pagine, potrai approfondire il significato dei termini più specifici,
evidenziati in giallo nel testo.
Ogni tema è suddiviso in unità didattiche, impostate in riquadri di testo contraddistinti da simboli diversi,
che ne identificano la tipologia dei contenuti:

                               Nei riquadri contraddistinti da questo simbolo, ti proponiamo
                               piccole ESPERIENZE O SEMPLICI OSSERVAZIONI che puoi fare
                               nella tua vita quotidiana, che ti permetteranno di comprendere
                               fin da subito quale sia l’argomento trattato nell’unità didattica.

                               ATTENTO AI PERICOLI!
                               Nei riquadri contraddistinti da questo simbolo, vengono riportate
                               le principali minacce per l’ambiente in riferimento all’argomento
                               trattato.

                               OCCHIO AI CONSIGLI!
                               Qui ti vengono suggeriti piccoli consigli che potrai mettere in pra-
                               tica fin da subito, e che ti permetteranno di affrontare la tua vita
                               quotidiana con maggior riguardo all’ambiente in cui vivi.

                               PER SAPERNE DI PIÙ!
                               In questi riquadri ti diamo alcune nozioni di carattere tecnico-scien-
                               tifico, che potrai approfondire ulteriormente sui tuoi libri di testo.

             Per ulteriori approfondimenti visita il sito www.infosardegnasostenibile.it
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                                              Prima di cominciare
    Nel corso dei secoli l’uomo ha sempre cercato        Lo sviluppo sostenibile
    di migliorare la propria qualità di vita, attra-
                                                         Lo sviluppo sostenibile è una forma di svilup-
    verso la scienza e la tecnologia. Ciò ha permes-
                                                         po non solo economico, ma anche sociale e am-
    so da un lato di realizzare notevoli progressi,
                                                         bientale, in cui la crescita economica si realizza
    ma dall’altro ha portato a molte conseguenze
                                                         rispettando i limiti delle possibilità dell’ambiente
    negative, tra le quali la profonda modifica-
                                                         di mantenersi e rigenerarsi, in modo da poter
    zione operata sull’ambiente, verificatasi so-
                                                         soddisfare oggi i bisogni di tutti i popoli, ma an-
    prattutto nel corso del Novecento.
                                                         che offrendo la stessa opportunità a chi abiterà
    Lo sfruttamento dell’ambiente da parte del-          sulla terra dopo di noi.
    l’uomo è troppo veloce, e non tiene conto della
                                                         Questo concetto di sviluppo sostenibile mette
    capacità intrinseca di rinnovazione delle risor-
                                                         in discussione il fatto che la crescita economica
    se naturali. Il risultato è che l’ambiente risulta
                                                         sia fondata solo sull’aumento della produttività
    sempre più povero ed inquinato.
                                                         e del reddito, proponendo nuovi parametri di
    Nel momento in cui l’uomo si è accorto del           valutazione: qualità della vita, rispetto per l’am-
    danno che stava arrecando all’ambiente e del-        biente, equità sociale.
    la necessità di cambiare il proprio modello di       Ciò si può realizzare attraverso:
    sviluppo, ha iniziato a parlare di sostenibilità
                                                         • Un uso più razionale ed efficiente delle ri-
    ambientale e di sviluppo sostenibile.
                                                         sorse naturali (acqua, energia, suolo, ecc.).
    La prima definizione di sviluppo sostenibile ri-      • La conservazione del patrimonio naturale
    sale al 1987 (Commissione Brundtland):               (rete ecologica).
    “Lo sviluppo che soddisfa i bisogni delle gene-      • La riduzione dei rifiuti e la loro trasforma-
    razioni presenti senza compromettere la ca-          zione in risorsa.
    pacità delle generazioni future di soddisfare i
                                                         • La distribuzione e l’uso equo delle risorse
    propri”.
                                                         naturali in tutti i paesi del mondo.

    Pula, spiaggia di Santa Margherita
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La sostenibilità ambientale
Potresti immaginare la sostenibilità ambien-
tale come una grande piramide fatta da tanti
mattoni colorati (ogni colore corrisponde ad
un tema: acqua, rete ecologica, energia, ri-
fiuti), in cima alla quale si sostiene in equilibro
quel pezzetto di ambiente con cui interagisci
attraverso tutte le azioni che compi quotidiana-
mente, rappresentato simbolicamente da un al-
bero che affonda le sue radici tra i mattoni della
piramide.
Ogni volta che adotti un comportamento vir-
tuoso e rispettoso dell’ambiente aggiungi un
mattone alla tua piramide, rendendola sempre
più stabile. Al contrario, se tralasci di mettere in
pratica anche uno solo di tali comportamenti,
è come se togliessi uno dei mattoni. Tanti più
mattoni toglierai e tanto più instabile diventerà
il tuo albero, che un pò alla volta si piegherà su
sè stesso e rischierà di cadere al suolo.
Ricorda inoltre che per essere un vero cittadino
eco-sostenibile devi impegnarti su tutti i fronti:
se consideri importante il risparmio energetico,
ma tralasci di riasparmiare l’acqua o di differen-
ziare i rifiuti, sei comunque in difetto nei con-
fronti di te stesso e dell’ambiente in cui vivi.
Guarda la tua piramide: i buoni comportamenti
sono ugualmente distribuiti indipendentemente
dal loro colore (e quindi dal tema che rappresen-
tano), in quanto sono tutti ugualmente impor-
tanti, ma se togli tutti i mattoni di uno stesso
colore la piramide crolla.

         acqua

         rete ecologica

         energia

         rifiuti
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RETE ECOLOGICA
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     Il territorio si trasforma
Terreni incolti                           Campagne della Marmilla, campi di carciofi         Raffineria Saras a Sarroch

                 Il territorio che è intorno a te, non è                              Un viaggio nel tempo
                    sempre stato così. Se chiedi ai tuoi
                                                                                        E se andassimo ancora più indietro
                   nonni com’era quando loro avevano
                                                                                      nel tempo?
               la tua età, ti sorprenderai di quanto sia
            cambiato in un arco di tempo così relativa-                  1.000 ANNI FA: il territorio era costituito da
       mente breve. Quello che prima era un piccolo                      boschi, prati, distese di campi coltivati, villaggi
       borgo, oggi è una città. Dove prima c’erano bo-                   e strade di ciottoli e terra battuta. L’agricoltura
       schi, campi coltivati, muretti a secco e siepi, oggi              era la principale forma di sostegno dell’uomo ed
       ci sono zone industriali, strade e ferrovie che si                anche la principale causa di modificazione del
       intersecano, collegando paesi e città che                         territorio.
       prima non esistevano.
                                                                         10.000 ANNI FA: l’ambiente era naturale e la
                                                                         presenza dell’uomo era pressoché nulla; la ve-
                  La frammentazione del paesaggio,                       getazione cresceva spontanea e rigogliosa e gli
                   causata dall’uomo, crea un grave                      animali potevano spostarsi da una zona all’altra
                 danno all’ambiente naturale, soprattut-                 senza incontrare pericoli lungo il loro cammino.
             to agli animali selvatici, che fanno sempre
       più fatica a muoversi nel territorio in cui vivono,               ADESSO TORNIAMO AI GIORNI NOSTRI.
       in cerca di nuove aree in cui trovare del cibo ed                 L’ambiente naturale è ormai pressochè
       un rifugio sicuro e tranquillo.                                   inestistente. Le poche aree naturali rimaste,
                                                                         stanno diventando sempre più piccole, separate
                                                                         l’una dall’altra, come isole in mezzo al mare.
                                                                         Poiché è impossibile tornare indietro nel tempo
                Oggi le aree di                                          e ripristinare il livello di naturalità di molti am-
                 interesse                                               bienti ormai troppo antropizzati, è comunque
                naturale                                                 necessario preservare le aree naturali che
             presenti nel                                                rimangono sul territorio, che proprio per il
       territorio devono essere                                          loro carattere di unicità, rappresentano una
       valorizzate e messe in                                            ricchezza di inestimabile valore. È necessario
       collegamento tra loro:                                            inoltre favorire lo sviluppo di una rete, che colle-
                                                                         ghi questi ambienti tra loro. Questa è la princi-
       questo è il ruolo della
                                                                         pale funzione della rete ecologica.
       rete ecologica.
SARDEGNA SOSTENIBILE Manuale didattico sulla sostenibilità ambientale in Sardegna.
RETELa rete
        ECOLOGICA
                                                                                                                    7

            ecologica regionale
          Il patrimonio naturale della Sardegna è                       La rete ecologica regionale è una vera
             caratterizzato da una varietà di am-                         e propria rete che interessa l’intero
          bienti di particolare pregio, ricchi di                       territorio della Sardegna, finalizzata
      specie animali e vegetali, che la Regione                    alla protezione degli ambienti di maggior
 tutela e valorizza attraverso la rete ecologica            pregio naturalistico. È costituita innanzitutto
 regionale.                                                 dalle seguenti aree naturali protette, istituite con
                                                            leggi nazionali e regionali:
                                                            • 2 Parchi nazionali: arcipelago di La Madda-
           L’uomo, come parte integrante della na-          lena e Isola dell’Asinara;

                                                                                                                    Per ulteriori approfondimenti visita il sito www.infosardegnasostenibile.it
          tura, è chiamato a proteggerla, affinché           • 2 Parchi regionali: Molentargius-Saline e
          le specie animali e vegetali presenti non         Porto Conte;
 rischino di scomparire, garantendo così la con-            • 5 Aree Marine Protette: Penisola del Sinis-
 servazione della biodiversità.                             Isola di Mal di Ventre, Tavolara-Punta Coda
                                       Isola dell’Asinara   Cavallo, Capo Carbonara, Isola dell’Asinara e
                                                            Capo Caccia-Isola Piana;
                                                            • 18 Monumenti naturali;
                                                            • 93 Oasi di protezione faunistica.
                                                            A queste aree si aggiungono le Zone di Prote-
                                                            zione Speciale (ZPS) e i Siti di Importanza
                                                            Comunitaria (SIC), riconosciuti a livello euro-
                                                            peo attraverso due importanti direttive: la Di-
                                                            rettiva Uccelli del 1979 e la Direttiva Habitat
                                                            del 1992.
                                                            Le ZPS sono delle aree di fondamentale importan-
                                                            za per la conservazione degli uccelli selvatici.
                                                            I SIC sono invece delle aree di protezione caratte-
                                                            rizzate dalla presenza sia di particolari habitat na-
                                                            turali e seminaturali, che di specie animali e vege-
                                                            tali selvatiche, individuati dalla Direttiva Habitat.
                                                            L’insieme di SIC e ZPS forma la Rete Natura 2000.
                                                            In Sardegna sono stati individuati 92 SIC e 37
                                                            ZPS pari al 22% del territorio regionale, alcu-
                                                            ni dei quali sono ricompresi nelle aree naturali
                                                            protette.
                                  Isola del Mal di Ventre                                             Gennargentu

         La Regione Sardegna si impegna
          molto nella tutela e valorizzazione
         delle aree inserite nella rete
     ecologica regionale, ma non dobbiamo
 sottovalutare l’importanza dei
 comportamenti dei singoli cittadini.
 Anche tu, come cittadino sardo,
 impegnati a proteggere l’ambiente
 naturale che ti circonda.
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RETE ECOLOGICA
8

      Gli elementi della rete
             Perché è così importante la connes-                          Un elemento rilevante del concetto di
              sione tra le aree naturali?                                 rete ecologica è la scala geografica
            Perché gli animali hanno bisogno di                         che ne determina la vastità dell’area
        muoversi nel territorio. Mantenere la con-                   considerata: si può passare dalla rete
    nessione tra gli elementi naturali permette loro           ecologica regionale che, come abbiamo visto
    di spostarsi, di alimentarsi e di trovare riparo dai       nella scheda precedente, collega aree protette
    predatori e da altri pericoli.                             lontane tra loro, ad una rete ecologica locale,
    Perché le piante trovano nella rete ecologica un           che interessa un territorio più limitato, come ad
    ambiente adatto dove vivere e moltiplicarsi.               esempio, un insieme di siepi che circondano dei
                                                               campi coltivati.
                                                               La rete ecologica, qualunque sia la scala, è l’in-
                                                               sieme delle aree di interesse naturale di un terri-
            Quali sono i principali                            torio e delle loro interconnessioni. È lo strumen-
            pericoli per la rete ecologica?                    to per creare e mantenere un legame tra i diversi
    • La costruzione di nuove strade ed infrastrutture.        ambienti naturali.
    • Gli incendi.                                             È costituita dai seguenti elementi, di cui troverai
    • La gestione poco attenta del territorio.                 alcuni esempi nelle pagine seguenti:
    • Il prosciugamento di aree umide.
    • La tombinatura di corsi d’acqua.                         • Aree centrali: grandi aree poco influenzate
                                                               dalla presenza dell’uomo, dove piante ed anima-
                                                               li possono vivere indisturbati (es. parchi e riserve
                   CORRIDOI
                                                               naturali, aree marine, boschi ecc.)
                                                               • Corridoi ecologici: fasce continue di territo-
                                                               rio che collegano aree focali distanti tra loro (es.
                                       AREA CENTRALE           corsi d’acqua, siepi, garighe, ecc.)
                                                               • Aree sparse: elementi sparsi di piccole dimen-
                                                               sioni utilizzati occasionalmente dagli animali (es.
AREE
                                                               incolti, grandi alberi isolati, stagni, paludi, ecc.)
SPARSE                                                         • Fasce di protezione: fasce dense di vegeta-
                                                  FASCE DI
                                                  PROTEZIONE   zione situate intorno a tutti gli altri elementi del-
                                                               la rete (margine del bosco, roveti, ecc.)
                                   AREE DA                     • Aree da ripristinare: aree degradate che pos-
                                   RIPRISTINARE                sono entrare nella rete dopo interventi di ripristi-
                                                               no ambientale (es. cave, miniere ecc.).
                                                                                                            Papavero

             • Non eliminare le siepi.
             • Non arrecare danno alla flora
           e alla fauna delle aree verdi.
    • Non accendere fuochi dove non è
      permesso.
    • Non inquinare i corsi d’acqua.
    • Non disperdere i rifiuti nell’ambiente.
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RETE ECOLOGICA
                                                                                                               9

           Il bosco
        Mufloni, cinghiali, volpi, martore, lepri,             Il bosco è un’estensione di terreno co-
          rari esemplari di cervo sardo … ecco                   perto da alberi, arbusti e piante er-
        la grande famiglia naturale che da                     bacee. In Sardegna esistono boschi di
    tempo immemorabile trova ancora casa                    montagna, di pianura o costieri. Possono
nel bosco.                                           essere composti da una specie principale (es. su-
                                                     ghereto se ci sono tante sughere, lecceto se ci
                                                     sono tanti lecci) o da molte specie diverse.
                                                     I boschi svolgono diverse funzioni:
                                                     Protettiva: il bosco riesce a stabilizzare i versan-
         Quali sono i principali
                                                     ti mediante l’azione delle radici degli alberi che
         pericoli per il bosco?                      trattengono il terreno.

                                                                                                               Approfondisci l’argomento con il tuo insegnante!
       • Gli incendi, che distruggono estese         Grazie all’azione protettrice delle chiome, che ri-
superfici di bosco e uccidono tutti gli animali che   ducono l’impatto delle gocce d’acqua sul suolo,
non riescono a sfuggire al fuoco.                    limita i danni di erosione causati dalle piogge. In-
• Un taglio non pianificato degli alberi, che         fine la produzione abbondante di sostanza orga-
non tiene conto della capacità di crescita del       nica (foglie, legno, frutti), rende il terreno poroso,
bosco.                                               in grado di assorbire grandi quantità d’acqua che
                                                     viene poi rilasciata più a valle, andando ad ali-
                                                     mentare ruscelli e fiumi (VAI A PAGINA 16).
                                                     Ecologica: il bosco ospita una molteplice varietà
                                                     di specie sia animali che vegetali, rappresentan-
                                                     do una preziosa fonte di biodiversità.
                                                     Produttiva: alcuni boschi vengono gestiti dal-
                                                     l’uomo per la produzione di legname da costru-
                                                     zione e legna da ardere, attraverso una pianifi-
                                                     cazione accurata dei tagli degli alberi, sulla base
                                                     di regole precise che prevedono cosa, come,
                                                     quanto e quando tagliare.
                                                     Turistico-ricreativa: il bosco è un ambiente
                                                     ideale per favorire il contatto con la natura,
                                                     per svolgere attività all’aria aperta (passeggia-
                                                     te lungo i sentieri, pic-nic nelle aree attrezzate,
                                                     birdwatching).
                                                     Tutte queste funzioni svolte dal bosco, lo rendo-
                                                     no una risorsa importantissima, che va protetta,
                                                     conservata e valorizzata.

         • Se fai un pic-nic con la tua              Il bosco nella rete ecologica
           famiglia, usa le aree attrezzate.
                                                     Nella rete ecologica, il bosco è tra le aree centrali
        • Non accendere fuochi in                    più importanti per la sua estensione e perché ospi-
  prossimità di aree boscate, potresti               ta un gran numero di piante e di animali.
  causare incendi gravissimi.                        Oltre a quelli già menzionati, numerosi sono i
• Avvisa subito il Corpo Forestale e di              rettili e gli anfibi. Tra gli uccelli si avvistano spes-
  Vigilanza Ambientale telefonando al                so numerosi rapaci notturni (gufo, civetta) e
  1515 in caso di avvistamento di fumo in            diurni (poiana, sparviere, aquila minore), pic-
  un bosco, in campagna o a bordo strada.            chi, fringuelli e beccacce.
SARDEGNA SOSTENIBILE Manuale didattico sulla sostenibilità ambientale in Sardegna.
RETE ECOLOGICA
10

      La macchia e la gariga
     Macchia mediterranea

                                                                       La macchia è un particolare tipo di bo-
                                                                         sco sempreverde tipico degli ambien-
                                                                      ti mediterranei, composto da alberi ed
                                                                  arbusti. In Sardegna, dove è presente dal
                                                           livello del mare fino a 1.000 metri di altitudine,
                                                           rappresenta la tipologia forestale più estesa,
                                                           creando un paesaggio tipico ed eterogeneo,
                                                           caratterizzato da molti colori e dal gradevole
                                                           profumo emanato dalle piante aromatiche ed
                                                           officinali.
                                                           Due sono i tipi principali di macchia:
                                                           Macchia alta: cresce fino a 4 metri di altezza su
                                                           terreno fertile ed umido. E’ composta da mirti,
                                                           lentischi, corbezzoli, filliree, biancospini, ginepri
              Verdi che vanno dal colore intenso al gri-   ed olivastri.
                gio, aggrappati ai terreni più diversi.    Macchia bassa: cresce fino a 2 metri di altezza
                Ecco come ci appare la macchia me-         su terreno arido. Composta da cisti, mortelle,
           diterranea, questo nostro peculiare bosco       eriche, lavande e ginestre, rosmarino, elicriso.
     sempreverde che si estende a coprire pianure e        È in grado di colonizzare le aree incendiate.
     colline, per arrampicarsi tenace anche sui monti.
                                                           In alcuni luoghi della Sardegna, dove vi sono
                                                           particolari condizioni del suolo e climatiche,
                                                           dove si sono verificati incendi o viene praticato
                                                           il pascolo, la macchia assume la connotazione di
                Quali sono i principali                    gariga, che può essere montana o costiera.
                pericoli per la macchia?                   La gariga montana è presente ad esempio sul
                                                           Monte Linas e sul Monte Albo, mentre puoi tro-
     • L’eccessivo sfruttamento della vegetazione          vare la gariga costiera ad esempio presso alcune
       per il pascolo degli ovini e dei caprini.           località del Comune di Arbus.
     • Le espansioni urbane incontrollate.
     • Le discariche abusive e i rifiuti abbandonati.
     • Gli incendi.
     • Un turismo poco responsabile.
                                                           La vita nella macchia
                                                           La macchia ospita una moltitudine di animali
                                                           piccoli e grandi. La vegetazione più bassa è un
                                                           paradiso per insetti, chiocciole e uccelli tipici
                                                           (sterpazzola e magnanina), mentre offre scar-
                                                           so rifugio ai grandi mammiferi. I pipistrelli vo-
                • Quando cammini in un bosco,              lano di notte sulla macchia bassa per catturare
                   non allontanarti dal                    falene e grossi scarabei. Conigli, lepri e roditori si
                   sentiero, rischieresti di               nutrono esclusivamente di vegetali che ricercano
                  arrecare danno alla flora.                soprattutto nelle ore crepuscolari. Vivono sempre
                                                           in stato di allerta, pronti a rifugiarsi nei cespugli,
     • Non raccogliere fiori,                               poichè rappresentano la risorsa alimentare di base
      non spezzare rami o incidere                         per mammiferi carnivori (donnola, volpe) uccelli
      tronchi.                                             rapaci (falconiformi e strigiformi) e serpenti.
RETE   ECOLOGICA
                                                                                                                 11

   Le siepi ed i muretti a secco
 Campi nel territorio della Marmilla

                                                                 In Sardegna l’ambiente rurale è caratte-
                                                                  rizzato dalla presenza di siepi (in parti-
                                                                  colare di fico d’india, rovo, lentisco,
                                                               ginestra e altre specie spontanee) e
                                                        dai muretti a secco che troviamo ai lati delle
                                                        strade di campagna.

                                                        Le funzioni dei muretti a secco
                                                        per l’ambiente
                                                        La presenza dei muretti a secco è indice di attivi-
                                                        tà umana legata soprattutto alle produzioni rurali
                                                        agropastorali. La loro origine è duplice e si perde
                                                        nei secoli scorsi. Da un lato vi era la necessità di
                                                        rimuovere le pietre in ampie zone da destinare al
                                                        pascolo o alla semina, dall’altro vi era l’esigenza di
                                                        delimitare le proprietà e di contenere gli animali al
          Alberi, arbusti e recinzioni in pietra
                                                        pascolo entro zone determinate ed in comunica-
            che, come vagoni di uno stranissimo
                                                        zione. Al giorno d’oggi, l’abbandono delle attivi-
          treno, si inseguono al bordo di una           tà rurali di pascolo ha conferito ai muretti a secco
      strada o lungo un fosso oppure a mar-             un suggestivo ruolo storico legato alle tradizioni
 gine di un campo coltivato. Ecco le siepi ed i         ma, soprattutto, anche una funzione ecologica.

                                                                                                                  Per ulteriori approfondimenti visita il sito www.infosardegnasostenibile.it
 muretti a secco!                                       Numerose sono infatti le specie di insetti, aracni-
                                                        di, rettili e mammiferi che trovano habitat ideali
                                                        tra le rocce accatastate in modo lineare. Queste
                                                        infatti offrono siti di rifugio, alimentazione e
               Quali sono i principali                  protezione, consentendo anche lo spostamento
               pericoli per le siepi?                   indisturbato per decine e decine di metri.
 • La loro eliminazione per far posto a nuovi           Le funzioni delle siepi per
   insediamenti.                                        l’ambiente
 • La loro sostituzione con palificate e                 • Rinforzare le sponde dei canali e dei fossati.
   staccionate, per delimitare i confini di proprietà.   • Depurare le acque di scolo dei campi coltivati.
 • L’uso eccessivo di fertilizzanti, erbicidi e         • Riparare le coltivazioni dalle raffiche di vento.
   pesticidi nei campi limitrofi, che raggiungono        • Catturare le polveri dell’atmosfera e i gas di
   le acque di scolo.                                   scarico.
 • Gli incendi.                                         • Mitigare l’effetto serra assorbendo anidride
                                                        carbonica.
                                                        • Fornire luoghi di rifugio, di alimentazione e
                                                        di nidificazione per gli animali.
          Anche la siepe o la recinzione in             • Delimitare i confini abbellendo il paesaggio e
            pietra di un giardino fanno                 mascherando strade, zone industriali, cave.
          parte della rete ecologica.
     Se osservi bene, ti accorgerai che tra             Le siepi ed i muretti a secco nella
 i rami o le pietre, ci sono tanti piccoli              rete ecologica
 animali che vi trovano rifugio e la                    All’interno della rete ecologica, le siepi ed i muret-
 possibilità di muoversi.                               ti a secco svolgono il ruolo di corridoio o di area
 Ecco perché è importante non                           sparsa, un po’ come le strade e le piazzole di so-
 interromperne la continuità.                           sta per noi uomini: delle vie di comunicazione che
                                                        collegano aree più o meno distanti tra loro.
RETE
 ETE
 ET
  TE ECOLOGICA
12

           La costa

               Vele, motoscafi, traghetti e navi cingo-                      Gli animali delle coste
                no, in una collana in movimento sen-                     Tanti animali sono tipici di questi am-
               za posa, quasi 2000 chilometri di coste               bienti come numerosissimi insetti e rettili,
          della nostra isola, pari a circa un quarto della       come ad esempio la lucertola tiliguerta ed il
     intera estensione delle coste italiane: un bel pa-      colubro Ferro di Cavallo. Tra gli uccelli è spesso
     trimonio da valorizzare e da difendere!                 presente la magnanina sarda e tra i mammiferi la
                                                             specie più caratteristica è il coniglio selvatico.
                                                             Costa di Alghero
               Quali sono i principali                                                    La vegetazione
               pericoli per la costa?                                                     delle coste
                                                                                          Questi ambienti pre-
     • Il turismo poco responsabile.                                                      sentano      condizioni
     • La cementificazione incontrollata.
                                                                                          difficili per la soprav-
     • La costruzione di strade.                                                          vivenza delle piante a
     • Il prelievo di sabbie.                                                             causa della forte sali-
     • L’erosione.                                                                        nità, della mancanza
     • L’inquinamento sia da mare che da terra.                                           di acqua dolce, del
                                                                                          vento costante e della
                                                             scarsità di substrato e nutrimento. Man mano che
              • Quando vai al mare, non                      ci si allontana dalla linea di battigia spostandosi
                 abbandonare i tuoi rifiuti in                verso l’interno, le condizioni migliorano e si inizia-
                spiaggia, ma portali con te e gettali        no a trovare le prime forme di vita vegetale. Da
              negli appositi contenitori.                    rare specie erbacee si passa ad arbusti e ad alberi.
     • Non raccogliere sassolini e conchiglie
       dalla spiaggia.
     • Ricorda a chi ti accompagna, di                       Le coste nella rete ecologica
       parcheggiare l’auto nelle aree apposite.              Le coste nelle reti ecologiche svolgono allo stes-
     • Utilizza i servizi pubblici, ove presenti, e          so tempo sia la funzione di aree centrali che di
       le aree attrezzate per giocare, accendere             corridoi ecologici, soprattutto per gli uccelli che
       fuochi, campeggiare e fare pic-nic.                   seguono con il volo le linee costiere.
RETE ECOLOGICA
                                                                                                                  13

      Gli ambienti acquatici
 Lago del Liscia                   Sotto: Pollo sultano   Fenicotteri

                                                                        La vita degli ambienti
                                                                        acquatici
                                                          Negli ambienti acquatici crescono piante diver-

                                                                                                                   Approfondisci l’argomento con il tuo insegnante!
                                                          se a seconda della qualità dell’acqua (dolce in
                                                          vicinanza di fiumi e laghi o salmastra lungo le
                                                          coste). Lungo le sponde di fiumi e laghi troviamo
                                                          piante erbacee o legnose, che vivono in condi-
           Anche gli stagni più piccoli, che ci           zioni di alta umidità. A riva ci sono piante com-
             appaiono a prima vista come insi-            pletamente o parzialmente sommerse, come la
           gnificanti, hanno una grande impor-             canna di palude, la tifa, i giunchi e i carici;
       tanza perché consentono a molti animali            sullo specchio di acqua possiamo vedere piante
 di sostare, trovare rifugio e cibo durante i loro        galleggianti. Nelle acque salmastre troviamo
 spostamenti.                                             specie adatte a resistere all’elevata salinità come
                                                          le tamerici. La vegetazione degli ambienti ac-
                                                          quatici è indispensabile per il mantenimento del-
             Quali sono i principali                      la biodiversità e costituisce nutrimento e rifugio
             pericoli per gli ambienti                    per gli animali. In queste zone troviamo, oltre a
                                                          pesci, anfibi (rospo smeraldino, tritone), rettili
             acquatici?                                   (testuggini, biscia viperina) e mammiferi.
 • Il cambiamento climatico, che porta siccità            La componente faunistica più appariscente è
   ed alluvioni (VAI A PAGINA 16).                        però costituita dagli uccelli, presenti con nume-
 • I prelievi indiscriminati d’acqua con                  rose specie, sia stanziali che migratrici, fra cui il
  riduzione del deflusso minimo vitale                     fenicottero rosa, il pollo sultano, il grifone, il
  (VAI A PAGINA 21).                                      falco della Regina, la pernice sarda e il cava-
 • L’inquinamento delle acque.                            liere d’Italia.
 • L’abbandono dei rifiuti lungo le rive.
                                                          Gli ambienti acquatici nella rete
                                                          ecologica
          • Non abbandonare rifiuti nei                    Gli specchi d’acqua più grandi, naturali e artifi-
            corsi d’acqua.                                ciali, possono fungere da aree centrali, perché
         • Non disperdere inquinanti.                     favoriscono l’insediamento e lo sviluppo di po-
 • Non danneggiare la vegetazione                         polazioni vegetali ed animali tipiche. Gli stagni
   riparia.                                               più piccoli sono un esempio di aree sparse, per-
 • Non rilasciare pesci e rettili non                     ché consentono agli animali di sostare, trovando
   originari del luogo, che potrebbero                    rifugio e cibo, durante i loro spostamenti. I corsi
                                                          d’acqua, con la vegetazione riparia, sono corri-
   entrare in competizione con le specie
                                                          doi che collegano ambienti differenti, sia acqua-
   già presenti.
                                                          tici che di terra, sia costieri che interni.
RETE ECOLOGICA
14

         Il cervo sardo
                                                                     Il cervo sardo è una sottospecie del cer-
                                                                     vo europeo, dal quale si distingue per la
                                                                     corporatura più piccola e robusta, il colo-
                                                          re del mantello più scuro e i palchi meno ramifica-
                                                          ti. Queste differenze sono state acquisite nei secoli
                                                          per adattamento al territorio. Vive nelle fitte bo-
                                                          scaglie della macchia mediterranea, nutrendosi
                                                          di piante, rovi e germogli; è ghiotto di castagne
                                                          e ghiande. Può vivere fino a 17 anni in libertà. È
                                                          un animale tranquillo, timido, che vive in branchi
                                                          composti da femmine e piccoli. Nel periodo degli
                                                          amori, che va da fine agosto a fine settembre, i ma-
                                                          schi emettono il caratteristico verso del bramito e
                                                          si sfidano in duelli per la conquista del branco.
                                                          Il cervo sardo nella rete ecologica
                  La maggior parte degli abitanti del     In Sardegna ci sono tre popolazioni di cervo sar-
                bosco non è facilmente osservabile ad     do che vivono in tre zone del meridione:
               un nostro passaggio distratto; il cervo,   1. Sulcis con la riserva del Monte Arcosu, la
           ungulato molto elusivo, ci fa sentire la sua   foresta di Gutturu Mannu, il Monte Nieddu e Is
     presenza in un particolare momento dell’anno,        Cannoneris.
     il periodo degli amori, attraverso il bramito, sua   2. Sarrabus.
     caratteristica vocalizzazione possente.              3. Monti dell’Iglesiente e dell’Arburese.
                                                          Le tre zone sono separate, per cui le popolazioni di
                                                          cervi non possono incontrarsi a causa dell’assenza
                                                          di elementi di collegamento tra le foreste (corri-
                                                          doi ecologici).
              Quali sono i principali                     Negli anni ‘60 gli esemplari di cervo erano talmente
              pericoli per il cervo sardo?                pochi che si decise di inserire questa specie tra quel-
                                                          le a rischio di estinzione. Negli anni ’70 fu eseguito
     • La caccia.                                         un primo censimento attendibile, con una stima di
     • Il bracconaggio.                                   circa 250-300 esemplari. Di fronte ad una minaccia
     • Il taglio dei boschi.                              così grande si sono istituite delle zone protette e
     • Gli incendi.                                       sono partiti dei progetti finalizzati alla salvaguardia
                                                          della specie. I risultati sono arrivati e oggi, dopo 20
                                                          anni di lavoro, si conta una popolazione di cervi di
                                                          circa 7.000 esemplari. Un successo che deve essere
                                                          mantenuto continuando ad operare con adeguate
                                                          misure di protezione.

             Quando vai in bosco, non disturbare
              gli animali selvatici, facendo rumore
              e muovendoti troppo velocemente.
              E se hai la fortuna di osservarne
     qualcuno, comportati con rispetto e
     discrezione. Non inseguirli, ma limitati ad
     ammirarli. Potrebbe essere un’occasione
     più unica che rara!
RETE ECOLOGICA
                                                                                                                   15

      La tartaruga marina
           Dati della FAO, l’organizzazione mon-                       Caretta caretta è la specie di tartaruga

                                                                                                                    Per ulteriori approfondimenti visita il sito www.infosardegnasostenibile.it
            diale per l’alimentazione e l’agri-                        marina più comune del Mediterraneo.
         coltura, riportano che fino a 60.000                          Nei nostri mari può raggiungere una
      tartarughe marine vengono catturate                   lunghezza di 100 cm ed un peso di 80-100 kg.
 accidentalmente ogni anno nel Mediterraneo                 Presenta cinque placche laterali sul carapace ed
 durante le operazioni di pesca professionale.              ha una grande testa provvista di potenti ma-
                                                            scelle. Generalmente la colorazione è marrone
                                                            scura sul dorso e giallastra sul ventre con mol-
                                                            tissime variazioni cromatiche.
                                                            Ama vivere in acque calde ed è proprio per que-
                                                            sto motivo che compie lunghe migrazioni all’in-
                                                            terno del Mediterraneo.
                                                            L’alimentazione varia secondo lo stadio di svi-
                                                            luppo raggiunto dall’esemplare.
                                                            Il cibo preferito è costituito da molluschi e cro-
                                                            stacei, talvolta spugne e pesci.
                                                            È una specie solitaria per la maggior parte del-
 Foto di Alberto Melis           Foto di Elisabetta Secci   l’anno; nel periodo riproduttivo si riunisce in
                                                            branchi più o meno numerosi, formati quasi
                                                            sempre dai medesimi individui, e compie lunghe
                                                            migrazioni verso i luoghi di riproduzione.
                                                            Nel periodo estivo, col riscaldamento dell’ac-
                                                            qua, giunge nelle nostre coste in cerca di cibo. Il
                                                            numero esiguo dei branchi che si avvicinano alle
                                                            nostre coste, rende molto difficile l’osservazione
                                                            in mare e spesso si ha la possibilità di trovare
                                                            solo gli animali in difficoltà che, spinti dalla cor-
                                                            rente, si riversano sulle spiagge in fin di vita.
 Foto di BLON - S. Antioco       Foto di Elisabetta Secci

             Quali sono i principali                                In Sardegna esistono 7 centri di
             pericoli per le                                        recupero per i cetacei e le tartarughe
             tartarughe marine?                                     marine:
                                                                    - quattro aree marine protette
 • L’intensificazione del traffico di imbarca-                (Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre,
 zioni che porta ad un aumento degli impatti con            Capo Caccia-Isola Piana, Tavolara-Punta
 gli scafi e le eliche.                                      Coda Cavallo, Capo Carbonara);
 • L’inquinamento delle coste che espone mag-               - due parchi nazionali (Arcipelago di
 giormente gli animali ad infezioni e malattie.             La Maddalena e Isola dell’Asinara);
                                                            - un centro privato (Laguna di Nora).
 • La forte antropizzazione della fascia co-
                                                            Questi centri si occupano del recupero e
 stiera che ha modificato gli habitat.
                                                            della cura delle tartarughe marine in
 • L’aumento delle attività di pesca che le                 difficoltà; una volta guarite, le tartarughe
 rendono prede, seppur indesiderate, di diversi             vengono poi rilasciate nel loro ambiente
 strumenti di pesca.                                        naturale equipaggiate con targhette di
 A causa di tutti questi pericoli, la tartaruga marina      riconoscimento per seguirle nei loro
 è una specie considerata a rischio di estinzione.          spostamenti.
ACQUA
 16

Il ciclo naturale dell’acqua e le sue alterazioni
precipitazioni

                                                        NUBI
                                                                                       L’acqua, che per effetto dell’energia so-
                                    precipitazioni                                     lare evapora dagli oceani e dal mare, si
                                                                                      accumula nell’atmosfera e forma le nu-
                                                                               vole. Quando una nuvola incontra una massa
                                                                           d’aria più fredda, il vapore acqueo si condensa e
                                        traspirazione
                                                        evaporazione
                                                                           precipita a terra sotto forma di pioggia, grandine
                                                                           o neve.
        evaporazione
                                                        MARE
                                                                           Una parte della pioggia è assorbita dalla vegeta-
             LAGO          FIUME
                                                                           zione, e ritorna in atmosfera attraverso la traspi-
                                                                           razione delle piante.
      acque sotterranee                                                    Una parte si infiltra nel terreno e va ad alimentare
                                                                           la falda acquifera sotterranea. Il terreno, infatti,
                  I corsi d’acqua della Sardegna hanno                     può essere immaginato come una grande spugna
                    caratteristiche di tipo torrentizio, per               che assorbe l’acqua e la trattiene; le acque conte-
                  cui è possibile veder scorrere acqua in                  nute nelle falde sono dette anche acque sotter-
               abbondanza durante i mesi primaverili e                     ranee.
         vederli completamente asciutti d’estate. Tutta-                   La parte rimanente scorre sul suolo e dà origine ai
         via sempre più spesso capita di vedere in TV le                   fiumi. Nelle depressioni del terreno, o dove esista
         immagini di piogge torrenziali e fiumi straripanti                 uno sbarramento, l’acqua può accumularsi e origi-
                                                                           nare i laghi. Queste acque vengono anche dette
         oppure torrenti in secca e laghi senz’acqua per
                                                                           acque superficiali.
         molto tempo. Ti sei mai chiesto perché esistano
                                                                           Le acque dei fiumi e dei laghi e una piccola frazio-
         situazioni così diverse ed estreme?
                                                                           ne delle acque sotterranee raggiungono il mare,
                                                                           da dove ricomincia nuovamente il ciclo naturale.
                  • La causa principale delle variazioni cli-              L’andamento del ciclo naturale dipende diret-
                  matiche è il riscaldamento globale del                   tamente dagli eventi climatici; le variazioni cli-
                pianeta dovuto all’aumento dell’ effetto                   matiche producono modificazioni alle carat-
         serra provocato dalle attività dell’uomo. La con-                 teristiche del ciclo naturale e quindi danni
         seguenza più evidente è l’aumento dei fenomeni                    all’ambiente.
         estremi, uragani ed alluvioni da una parte, siccità               In Sardegna le piogge sono generalmente scarse
         e desertificazione dall’altra.                                     e ciò ha provocato condizioni di emergenza idrica
         • La mancanza di opere ed interventi per la di-                   dovute ai lunghi periodi di siccità. Tuttavia sempre
         fesa del suolo mette a rischio il territorio e la po-             più spesso si verificano intense ondate di maltem-
         polazione durante il verificarsi degli eventi estremi.             po e alluvioni.

                          Contrasta l’effetto serra!
                Per sapere cos’è l’effetto serra e
                come agire per contrastarlo,
         VAI A PAGINA 38!

                                                 Castiadas - Rio Picocca
ACQUA
                                                                                                               17

   Il dissesto idrogeologico
          Hai mai visto tua madre trapiantare una                 L’aspetto del territorio, come lo co-
           delle sue piante da un vaso ad uno più                 nosciamo oggi, è il risultato di lente
         grande? Osserva con attenzione: quan-                  trasformazioni e modellazioni operate
      do estrae la pianta dal vaso, la terra rimane   dagli agenti atmosferici (vento, pioggia), da fe-
 saldamente attaccata alle radici, come un unico      nomeni geofisici (terremoti, eruzioni vulcaniche)
 blocco. In montagna succede la stessa cosa: le       e dalle variazioni climatiche (glaciazioni).
 radici degli alberi trattengono il terreno evitan-   I fiumi, scorrendo verso il mare, erodono i terre-
 do così che esso si sgretoli e che si formino le     ni, scavano il proprio alveo e trasportano i ma-
 frane.                                               teriali a valle. A seguito delle piene i materiali

                                                                                                                Per ulteriori approfondimenti visita il sito www.infosardegnasostenibile.it
                                                      trasportati si depositano dando origine alle pia-
                                                      nure alluvionali. Questi eventi naturali, quali ero-
                                                      sioni, frane, alluvioni, sono noti come dissesto
                                                      idrogeologico e sono normali processi evolutivi
                                                      della morfologia del territorio.
                                                      Alcune attività dell’uomo però (ad esempio la
                                                      costruzione di edifici in zone pericolose, la scar-
                                                      sa manutenzione dei corsi d’acqua o il disbo-
                                                      scamento eccessivo) interferiscono con questi
                                                      fenomeni, causandone l’amplificazione ed au-
                                                      mentandone la frequenza, con effetti spesso ca-
                                                      tastrofici sull’ambiente e sull’uomo stesso.

                                                      In Sardegna sono presenti diffuse situazioni di
                                                      dissesto idrogeologico: il pericolo di allagamenti
                                                      è spesso indotto da una scarsa attenzione ai corsi
                                                      d‘acqua e alle loro aree di pertinenza; il pericolo
                                                      di frane deriva invece in parte dalle caratteristi-
                                                      che geologiche del territorio e in parte dalle con-
                                                      dizioni di uso del territorio stesso, soprattutto in
                                                      relazione agli interventi antropici.

                                                      Per questo motivo la Regione si è dotata di un
          Il dissesto è causato                       Piano di Assetto Idrogeologico, che individua
          principalmente da:                          le principali situazioni di rischio e definisce gli in-
                                                      terventi di difesa da attuare.
 • Sfruttamento delle risorse naturali quali
   acqua, suolo e vegetazione.
 • Errata pianificazione del territorio.
 • Incendi boschivi.                                            • Diventa un osservatore attento:
                                                                  se avvisti un incendio, avverti
 • Disboscamento.
                                                               subito qualcuno del pericolo.
 • Mancata manutenzione delle sponde
   e dell’ alveo dei corsi d’acqua.
                                                      • Gli alberi sono molto utili per proteggere
 • Tecniche agronomiche inadeguate, che               l’ambiente: piantane uno anche tu.
   determinano l’impoverimento dei terreni
   rendendoli soggetti ad erosione .
 • Inadeguatezza delle rete di drenaggio
   e canalizzazione delle acque superficiali.
ACQUA
18

  Il ciclo integrato dell’acqua
               Sicuramente ti sarà capitato, giocando                    Per far fronte alle necessità alimentari
                 presso un ruscello, di creare con i sassi               ed igieniche della popolazione, per irri-
               una piccola diga e formare un piccolo ri-                gare i campi, per raffreddare gli impianti
           gagnolo che, dopo il percorso da te costrui-            industriali e per tutti gli altri usi l’acqua viene
     to, è rientrato nel ruscello qualche metro più a         temporaneamente sottratta al proprio ciclo natu-
     valle. Giocando, hai per un po’ rubato al ruscello       rale ed entra nel ciclo integrato.
     dell’acqua, ma poi gliel’hai restituita… è proprio       Questo ciclo si suddivide in 5 fasi:
     così che funziona il ciclo integrato!
     L’uomo sottrae temporaneamente l’acqua al suo            CAPTAZIONE:
     corso naturale, la utilizza, e poi gliela restituisce.   L’acqua è prelevata dalle fonti superficiali o dalle
     Tu l’hai restituita pulita… ma non tutti sono bra-       falde sotterranee.
     vi come te!                                              ADDUZIONE E TRATTAMENTO:
                                                              L’acqua è trasportata fino all’impianto di trat-
                                                              tamento che la rende compatibile con le esigenze
                                          • L’eccessivo       degli utenti. Nel caso in cui sia destinata alle nostre
                                         consumo d’ac-        case l’acqua viene potabilizzata.
                                        qua provoca la        DISTRIBUZIONE:
                                  riduzione della risorsa     L’acqua è distribuita a tutte le utenze mediante
                                  disponibile.                apposite strutture di trasporto.
                                  • La sottrazione di         RACCOLTA E COLLETTAMENTO :
                                  acqua dal ciclo natu-       Dopo l’utilizzo l’acqua residua viene raccolta
                                  rale mette a rischio i      dagli scarichi ed è inviata all’impianto di depu-
                                  naturali processi bio-      razione attraverso la rete fognaria.
                                  logici degli organismi
                                  acquatici e danneggia       DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE E SCARICO:
                                  l’ecosistema fluviale.       Il depuratore riduce la concentrazione delle so-
                                                              stanze inquinanti producendo sostanze di rifiuto
                                  • L’ inquinamento           (fanghi). L’acqua trattata è successivamente
                                  prodotto dall’uomo          scaricata nei fiumi o nel mare e ritorna quindi
                                  durante l’utilizzo della    al ciclo naturale.
                                  risorsa non è comple-
                                  tamente eliminabile         RIUTILIZZO DELLE ACQUE REFLUE:
                                  mediante i processi         In alcuni casi le acque reflue, opportunamente
                                  depurativi.                 trattate dal depuratore, possono essere riutiliz-
                                                              zate per vari scopi: irrigazione, raffreddamento
                                                              degli impianti industriali, lavaggio delle strade. Il
                                                              riutilizzo di queste acque permette di proteggere
             Riduci i tuoi fabbisogni attraverso              l’ambiente riducendo i prelievi idrici e lo scarico di
             comportamenti virtuosi, volti alla               acque inquinate.
             limitazione degli sprechi: per i
                                                              Maggiore è la quantità d’acqua che entra a far parte
             consigli su come fare VAI A
                                                              del ciclo integrato, maggiore è la quantità che viene
     PAGINA 21! In questo modo puoi
                                                              sottratta alle riserve naturali. L’acqua che restituiamo
     preservare questa risorsa così preziosa
                                                              all’ambiente, inoltre, non è mai pulita come quella
     ed evitare i danni agli ecosistemi fluviali,
                                                              che abbiamo prelevato; la sua qualità peggiora pro-
     salvaguardandone la biodiversità.
                                                              gressivamente, creando danni non solo agli ecosi-
                                                              stemi acquatici, ma anche all’uomo stesso.
ACQUA
                                                                                                                     19

Fonti di approvvigionamento idrico
            Cosa fai quando hai bisogno di un po’                     Le fonti superficiali
            d’acqua per lavarti o per bere? Giri                      Le fonti superficiali, che comprendono i
          una manopola e l’acqua scorre limpida e                  corsi d’acqua ed i laghi, forniscono il 75%
      pulita pronta per l’uso. Ma ti sei mai chiesto            delle risorse idriche necessarie per i diver-
 da dove viene l’acqua che così facilmente esce            si fabbisogni della Sardegna. Per contrastare gli
 dal rubinetto di casa tua?                                effetti negativi del clima della nostra Regione,
 E se la tua regione dovesse fare i conti con la           caratterizzato da scarse precipitazioni e da lun-
 siccità, come pensi che si potrebbe fare per ga-          ghi periodi di siccità, è stato creato un articola-
 rantire l’acqua di cui tutti abbiamo bisogno?             to sistema di serbatoi. Essi sono stati ottenuti
                                                           mediante la realizzazione di dighe e traverse
                                                           fluviali che, sbarrando il corso dei fiumi, per-
                                                           mettono l’accumulo dell’acqua a monte, utile

                                                                                                                      Approfondisci l’argomento con il tuo insegnante!
                                                           riserva in periodi di prolungata siccità.

                          PRINCIPALI INVASI ARTIFICIALI DELLA SARDEGNA
   Invaso artificiale       Altezza diga (m)     Volume               Uso
                                                (milioni di m3)
   Cantoniera (OR)         93.3                 450                  Irriguo, potabile, idroelettrico
   Rio Mulargia (CA)       94                   323                  Irriguo, potabile, industriale
   Flumendosa (CA)         119                  263                  Irriguo, idroelettrico, industriale, potabile
   Coghinas (OT)           58                   224                  Idroelettrico, irriguo, industriale, potabile
   Liscia (OT)             65                   104                  Potabile, irriguo, industriale

                                  PRINCIPALI FIUMI DELLA SARDEGNA
   Denominazione                                Lunghezza (km)                        Bacino (km2)
   Fiume Tirso                                  153.6                                 3366
   Fiume Coghinas                               64.4                                  2552
   Fiume Flumendosa                             147.8                                 1842
   Flumini Mannu                                95.8                                  1779
   Fiume Cedrino                                77.2                                  1076

                                                           Le fonti sotterranee
            La quantità d’acqua disponibile varia          Le fonti sotterranee sono le riserve d’acqua con-
            durante l’anno. Prolungati periodi di          tenute negli strati porosi delle rocce e del sottosuo-
         siccità possono causare un deficit idrico          lo, chiamate anche acquiferi, e forniscono il 25%
 che si ripercuote sulla disponibilità d’acqua po-         delle risorse idriche utilizzate in Sardegna. L’acqua
 tabile, con conseguente razionamento.                     può scaturire in superficie in maniera naturale, for-
                                                           mando le sorgenti, oppure può essere estratta da
                                                           pozzi profondi con l’ausilio di sistemi di pompag-
                                                           gio. Per proteggere dall’inquinamento le acque de-
          • Rispetta le aree di protezione                 stinate al consumo umano, bisogna garantire:
           delle fonti d’acqua.                            • Una zona di tutela assoluta presso l’ope-
                                                           ra di captazione, dove sono vietati l’accesso e
         • Non scaricare sul terreno o nei                 qualunque attività.
   corpi idrici acque sporche o inquinate.                 • Una zona di rispetto, costituita dalla parte di
 • Salvaguarda la vegetazione spontanea                    territorio circostante la zona di tutela assoluta,
  che cresce lungo le sponde dei fiumi o                    dove le attività che creano pericolo per il corpo idri-
  dei laghi.                                               co sono vietate od opportunamente disciplinate.
ACQUA
20

   Il trasporto dell’acqua
              Sicuramente avrai visto in qualche docu-     I l         Il sistema migliore per il trasporto
                 mentario sull’Africa bambini e donne                  dell’acqua verso i centri urbani,
               recarsi ai pozzi a raccogliere acqua con              aree industriali e agricole è quello
          grandi recipienti. Fino a non molti anni fa           degli acquedotti. Già gli antichi romani
     anche noi raccoglievamo l’acqua così, dalle fon-      realizzavano anche in Sardegna strutture dedica-
     tane o dai pozzi… prova a chiederlo ai tuoi non-      te per l’adduzione dell’acqua utilizzando come
     ni! Oggi invece tutti noi abbiamo l’acqua in casa.    principale tipologia di trasporto quella dei canali
     Sai come l’acqua arriva a casa tua?                   artificiali a pelo libero (che sfruttano cioè solo
                                                           la pendenza dell’alveo).
                                                           Oggi questa tipologia è stata affiancata dalle
                                                           condotte in pressione. Gli acquedotti permet-
                • Spesso durante il trasporto si
                                                           tono di trasportare notevoli quantità d’acqua
                possono perdere ingenti volumi
                                                           con costi e perdite relativamente contenuti, e
                d’acqua:
                                                           proteggono la risorsa idrica da possibili contami-
     - Nel caso dei canali artificiali aperti a causa       nazioni esterne.
      dell’infiltrazione nel terreno e dell’evaporazione.   Per mantenere il sistema efficiente e limitare le
     - Nel caso delle condotte in pressione a causa di     perdite idriche durante il tragitto, è molto im-
                     fori nelle tubazioni.                 portante eseguire gli interventi di manutenzio-
                                                           ne e migliorare il controllo sui volumi d’acqua
                   • Il trasporto su autobotti e           erogati.
                   quello delle bottiglie provoca
                   un forte impatto ambientale:            Per le acque destinate al consumo umano c’è
                   i gas di scarico dei mezzi di           anche il trasporto su autobotti e quello in bot-
                   trasporto su gomma causano              tiglia.
                   l’inquinamento dell’aria e i
                   contenitori dell’acqua comportano
                   problemi di smaltimento.

             • Preferisci l’acqua del rubinetto
             all’acqua in bottiglia! Se il gusto
             non ti piace, mettila in una
             brocca circa un’ora prima di berla.
     In questo modo farai evaporare il cloro,
     sostanza usata per disinfettare l’acqua
     del rubinetto e responsabile a volte del
     suo gusto sgradevole.

     • Ricorda ai tuoi genitori di tenere
     sempre d’occhio il contatore dell’acqua,
     in questo modo potranno accorgersi
     dell’esistenza di eventuali perdite nelle
     tubazioni.
ACQUA
                                                                                                            21

I consumi d’acqua per i diversi usi
                                                                   I consumi d’acqua
                                                                   in Sardegna
                                                      USO POTABILE CIRCA 25%
                                                      L’acqua è essenziale per i bisogni della popola-
                                                      zione: per questo l’uso potabile è considerato
                                                      l’uso primario.

                                                                                                             Per ulteriori approfondimenti visita il sito www.infosardegnasostenibile.it
                                                      USO IRRIGUO CIRCA 68%
                                                      La risorsa idrica è utilizzata in agricoltura pre-
                                                      valentemente per l’irrigazione delle colture. At-
                                                      traverso questa pratica si fornisce alle piante la
                                                      quantità d’acqua necessaria per la loro crescita.

                                                      USO INDUSTRIALE CIRCA 7%
            Ogni cittadino consuma ogni gior-         L’acqua è usata nei processi industriali per raf-
            no oltre 200 litri di acqua. Se ti        freddare gli impianti e per trasportare sostanze
          sembra impossibile riuscire ad utilizzare   varie come le materie prime e le scorie di lavo-
      tutta quest’acqua ogni giorno, pensa che        razione.
 ogni volta che tiri lo sciacquone consumi già
 10 litri d’acqua e ogni volta che ti fai la doccia
 ne consumi 35-50, ma se ti fai il bagno ne puoi      USO AMBIENTALE
 consumare anche 180! Hai visto quanto è facile       La mancanza d’acqua in un fiume o in un tor-
 arrivare a 200 litri?                                rente impedisce i normali processi biologici vitali
                                                      e compromette la conservazione dell’ecosistema
                                                      fluviale. Per salvaguardare l’integrità e l’equili-
                                                      brio dell’ambiente idrico naturale, a valle di ogni
           Dove e perché si consuma                   sbarramento viene rilasciata una portata minima
           troppa acqua?                              d’acqua, chiamata deflusso minimo vitale.
 Nelle città, nelle industrie e nell’agricoltura,
 principalmente a causa della convinzione dif-
 fusa, quanto errata, che l’acqua sia una risorsa
 illimitata.
                                                      Campagne della Marmilla, campi di carciofi

         Per ridurre i consumi d’acqua nella
         tua città ecco cosa puoi fare:
         • Ricordati di chiudere il rubinetto
         mentre ti lavi i denti.
 • Chiedi inoltre di installare i riduttori di
 flusso nei rubinetti di casa al posto dei normali
 rompigetto in modo da utilizzare meno acqua.
 • Preferisci la doccia al bagno.
 • Chiedi ai tuoi genitori di controllare se
 nelle tubazioni ci sono perdite e di sostituire
 le guarnizioni dei rubinetti gocciolanti!
ACQUAL’acqua potabile
22

              In una favola del poeta latino Fedro ci
                sono un lupo e un agnello che bevo-
               no dallo stesso ruscello. Il lupo accusa
           l’agnello di sporcargli l’acqua, ma è solo
     un misero pretesto per attaccar briga, dato che
     l’agnello si trova più a valle del lupo! Il lupo però
     sapeva che è sbagliato sporcare l’acqua e che
     una volta inquinata non si può più bere!

               • Se l’inquinamento delle fonti è par-
               ticolarmente elevato si devono usare
             trattamenti di potabilizzazione più inten-
     si, più costosi e che producono una maggiore
     quantità di rifiuti da smaltire.
     • L’acqua potabile viene sprecata perché è utiliz-
     zata anche per scopi che non richiedono acqua                      L’impianto di
     pura, come per il lavaggio delle strade, per irri-                 potabilizzazione
     gare parchi e giardini pubblici, per le reti antin-
     cendio, ecc.                                            L’acqua prelevata dalle fonti può contenere so-
                                                             stanze chimiche e microrganismi dannosi per
                                                             la salute, e può trasportare foglie, rami, ma-
                                                             teriali galleggianti e particelle di terreno che la
                                                             rendono torbida. L’acqua destinata al consumo
                                                             umano viene perciò trattata negli impianti di
                                                             potabilizzazione per renderla microbiologi-
                                                             camente pura, limpida, incolore, inodore e
                                                             con acidità prossima al valore neutro.

                                                             Una volta resa potabile, l’acqua viene immessa
             • Limita i tuoi consumi.                        nella rete di distribuzione dell’acquedotto.
              Usa il più possibile l’acqua non               Durante i trattamenti di potabilizzazione si pro-
              potabile: le piante dell’orto non              ducono sostanze di scarto (chiamate fanghi)
              hanno bisogno di acqua pura! Per               che devono essere trattate e smaltite in appo-
     questo scopo infatti va benissimo l’acqua               site discariche.
     piovana, che puoi raccogliere in recipienti
     e cisterne nel tuo giardino oppure l’acqua              L’acqua è energia
     che la mamma usa per lavare frutta e                    Quando usi l’acqua potabile, consumi anche
     verdura.                                                energia. Il costo complessivo per rendere po-
                                                             tabile 100 litri d’acqua è infatti equivalente a
     • Limita l’inquinamento.                                quello dell’energia consumata da una lampa-
     Tutela le fonti di approvvigionamento da                dina da 100 W accesa per 2 ore.
     ogni forma di contaminazione.

     Per sapere cosa è necessario fare per garan-
     tire la tutela delle fonti VAI A PAGINA 19!
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