RIPRESA la capacità di resilienza di un popolo tra tanti - WWW.fondazionecittàsolidale.it - Fondazione Città Solidale Onlus

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RIPRESA la capacità di resilienza di un popolo tra tanti - WWW.fondazionecittàsolidale.it - Fondazione Città Solidale Onlus
MO AICO
                                                                                                                                                      1

                                                                                                                                                RIPRESA
                                                                                                                                     la capacità d i
ANNO XVII I N. 2 - O TTOBRE 2020 - N.G. R. 101/ 2014 PRE S S O TR IB U N A LE OR D IN A R IO D I C ATA N ZA R O

                                                                                                                                   res ilien z a di u n
                                                                                                                                   pop olo tr a tan t i

                                                                                                                  non dimenticare di visitare
                                                                                                                  WWW.fondazionecittàsolidale.it
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MOSAICO
EDITORIALE
L
       ockdown s. m. inv. Isolamento,           Ripresa delle attività quotidiane e, dun-                              Indica la PARTITA IVA di Fondazione Città Solidale Onlus:
       chiusura, blocco d’emergenza;
       usato anche come agg., separato e
                                                que, nuovo impatto sull’ambiente su una
                                                natura che, nel periodo del lockdown ha
                                                                                                                                  02273080792
       isolato dall’esterno al fine di essere   respirato aria nuova, pulita e che oggi ha
protetto. (Treccani).                           a che fare nuovamente con fonti di inqui-
Ecco con che cosa abbiamo avuto a che           namento incontrollate e incontrollabili.
fare urante i 69 giorni più duri e più strani   Proprio perche il tema della “RIPRESA” è
della nostra vita.                              oggi argomento di discussione in diversi
Terminato il periodo di lockdown abbia-         contesti (economico, sociale, lavorativo,
mo a che fare con la ripresa, che implica       politico, etc.) abbiamo deciso di dedicarvi
un “movimento” a più livelli e che, grazie      i contenuti del presente periodico, dando
ad un decreto del Presidente del Consiglio      voce a professio-
dei Ministri, dovrebbe favorire il “RILAN-      nisti che si sono impegnati a far compre-
CIO”                                            dere i contenuti dei percorsi che sono
Ripresa economico/sociale per le fami-          stati attivati nei diversi contesti.
glie, per le persone sole, per i poveri che     Si tratta di riflessioni su un cambiamento
si sono trovati in una condizione di pover-     possibile, indirizzato a riscoprire qualcosa
tà estrema sia dal punto di vista econo-        di diverso che non sia più il passato ma
mico che dal punto di vista umano.              un futuro nuovo, più ricco perchè pieno
Ripresa da punto di vista lavorativo di         di un’esperienza che, seppure nella diffi-
comparti che hanno sofferto la mancan-          coltà ci ha fatto riscoprire elementi nuovi
za di attività e lo squilibrio tra domanda      di noi stessi e del mondo che ci circonda.
e offerto (agricoltura, ristorazione, turi-     La chiesa si reinventa, la scuola cambia
smo, spettacolo, etc.).                         prospettiva e si reinventa, il lavoro acqui-
Ripresa dal punto di vista psicologico,         sisce nuove caratteristiche che ne ren-
giacchè le restrizioni, seppure necessa-        dono possibile la realizzazione in setting                                                                                    Aiutaci ad aiutare!
rie, sono state dure, pesanti e faticose e,     diversi da quelli usuali, l’uomo si reinven-                                                                           In occasione della dichiarazione
dunque, precursori di forte stress indivi-      ta diventando persona nuova, la natura                                                                                  dei redditi puoi destinare il tuo
duale e collettivo.                             cambia e cambia il rapporto che l’uomo                                                                                              5x1000 a
Ripresa della scuola che ha visto bambini,      ha con l’ambiente.
genitori e insegnanti coinvolti in un pro-      IL MONDO CAMBIA, L’UMANITÀ CAMBIA!                                                                                     Fondazione Città Solidale Onlus
cesso educativo nuovo, assolutamente
inaspettato che ha richiesto uno spirito di                                  La Redazione
adattamento unico e, in taluni casi, poco                                                      w w w. f o n d a z i o n e c i t t a s o l i d a l e . i t
funzionale.                                                                                    V i a d e l l a S o l i d a r i e t à , 1 - 8 8 1 0 0 C ATA N Z A R O
La ripresa dello sport che occupa un ruolo                                                     Te l . 0 9 6 1 . 7 8 9 0 0 6 - 7 3 0 4 0 5
importante nella vita dell’uomo (dal bam-                                                      segreteria@fondazionecittasolidale.it
bino alla persona adulta) poichè fonte di
socializzazione, di impegno.
    Pag. 2                                                                                                                                                                                            Pag. 3
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4        Contenuti del numero                                                                                                5

                                                      DIRETTORE RESPONSABILE            pag. 6
6                      COME (RE)INVENTARSI?
                                                         Salvatore Taverniti
    LA CHIESA DI DOMANI È LA CHIESA DELLE
                                      DONNE
                                                       DIRETTORE EDITORIALE
                         LUIGI MARIANO GUZZO
                                                                                                      pag. 10
10                 IMPARARE DAL LOCKDOWN:                 Antonella Aletta
                 LA PAROLA ALLA PSICOLOGIA

                            NICOLE GAGLIARDI                                            pag. 14
                                                              EDITORE
14                   SOSTENERE LE REALTÀ DI
       VOLONTARIATO E DEL TERZO SETTORE           Fondazione Città Solidale Onlus
PER NON ARRESTARE LA SOLIDARIETÀ NEI
                           NOSTRI TERRITORI
                                                           REDAZIONE ED
                         APOSTOLITI GIUSEPPE
                                                                                                         pag. 18
    18 RILANCIARE L’ECONOMIA CIRCOLARE                   AMMINISTRAZIONE

                               LUIGI SABATINO               Pietro Puglisi                  pag. 22
22                   FAR RIPARTIRE LO SPORT
                                                          Antonella Aletta
              FRANCESCO LAMANNA e FRANCESCO
                                                          Manuela Marchio
                                    BORGESI

26                   COSA RESTERÀ DEL 2020

                              LAURA LAMANNA                   CONTATTI                                    pag. 26
32           A CATANZARO SI PUÒ STARE BENE?
                                                     tel: 0961/789006 - 730405
                                                                                            pag. 32
                          FRANCESCO VALLONE
                                                presidenza@fondazionecittasolidale.it
      34          INIZIATIVE PER IL RILANCIO
                          “ITALIA 2020-2022”    segreteria@fondazionecittasolidale.it

                                  REDAZIONE        PEC. cittasolidale@arubapec.it
       36               QUADERNI IN USCITA
                                                   www.fondazionecittasolidale.it
                                  REDAZIONE                                                               pag. 36

    Pag. 4                                                                                                          Pag. 5
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6                                                                                                                                                              7

                                                                                                                                  SPIRITUALITÀ

                                                                                           L
                                                                                                   a Chiesa non può continuare ad essere governata
                                                                                                   (nel senso di “servita”) da “metà dell’umanità”,

Come (re)inventarsi?
                                                                                                   cioè dagli uomini. Lo afferma con franchezza la
                                                                                                   teologa Anne Soupa, 73 anni, che si (auto)“can-
                                                                                           dida” a diventare arcivescovo di Lione, dopo che il 6
                                                                                           marzo scorso il Papa ha accettato le dimissioni del car-
                                                                                           dinale Philippe Barberin, condannato in primo grado per

La Chiesa di domani
                                                                                           “omessa denuncia di maltrattamenti” commessi su mi-
                                                                                           nori da parte di un sacerdote, ma assolto in appello. A
                                                                                           Lione c’è bisogno di aria fresca, di voltare pagina, dice il
                                                                                           porporato. E la Soupa si fa avanti: “Da 35 anni sono sul
                                                                                           terreno, come studiosa della Bibbia, teologa, giornalista,

è la Chiesa delle donne
                                                                                           scrittrice. Tutto questo mi permette di considerarmi ca-
                                                                                           pace di candidarmi al ruolo di vescovo, tutto mi legitti-
                                                                                           ma. Ma tutto me lo vieta”.
                                                                                           Una donna vescovo nella Chiesa cattolica: una provo-
                                                                                           cazione? Non tanto. Come hanno scritto altre quattro
                                                                                           donne (Monique Baujard, Veronique Fayet, Marie Mullet-
                                                                                           Abrassart e Veronique Prat) sul quotidiano “La Croix”,
I                                                                                          l’iniziativa di Anne Soupa “sconvolge l’immaginario cat-
                                                                                           tolico”, che da secoli è modellato da uomini. Quando,
                                                                                           invece – scrivono -, “abbiamo bisogno, tutti insieme, di
                                                                                           inventare la Chiesa di domani, una Chiesa capace di af-
                                                                                           frontare le domande esistenziali dei nostri contempora-
                                                                                           nei”. “Inventare” la Chiesa di domani non significa – sia
                                                                                           chiaro – mettere in discussione il Vangelo, ma la manie-
                                                                                           ra di annunciarlo e di condividerlo. E la Chiesa di domani
                                                                                           non può essere “inventata”, pensata, costruita senza le
                                                                                           donne, senza essere declinata al femminile. Tant’è che
                                                                                           sono ancora quattro donne (Paola Cavallari, Carla Galet-
                                                                                           to, Doranna Lupi, Paola Morini) le prime firmatarie della
Luigi Mariano Guzzo, docente e assegnista di ricerca in Diritto ecclesiastico e canonico   lettera aperta resa nota a Pentecoste, in cui si domanda
all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro                                                alla gerarchia ecclesiastica di chiedere “scusa alle don-
                                                                                           ne, dei secoli passati e del tempo presente”. “Non è af-
                                                                                           fatto – leggiamo - una richiesta di spartizione di potere,
                                                                                           di cooptazione all’interno del sistema clericale attuale,
                                                                                           ma è, invece, la questione dell’assunzione nei fatti della
                                                                                           centralità delle relazioni, cui rinvia l’enunciato fondativo:
                                                                                           ‘Maschio e femmina li creò’”. In questi stessi giorni, vie-
                                                                                           ne dato alle stampe il documento “Maddalena e le altre

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donne”, redatto dalla Comunità cristiana       ordinazione il candidato di sesso maschi-       le, precisando: “egli non ha dichiarato un    Un po’ più lontano da Roma, qualcosa si
di base di San Paolo, animata da Giovanni      le”. Ne consegue che la donna è, in quanto      nuovo dogma ma, con l’autorità che gli        muove. A maggio Charles Morerod, ve-
Franzoni (1928 – 2017). Il testo dà conto      tale, esclusa dall’esercizio dell’autorità di   è stata conferita come successore di Pie-     scovo della diocesi cattolica di Losanna,
dell’esperienza di questa comunità – of-       governo, potendo, come laica, semplice-         tro, ha confermato formalmente e ha reso      Ginevra e Friburgo, nomina Marianne
frendone le ragioni storiche e teologiche -    mente “cooperare” a tale esercizio. Siamo       esplicito, al fine di togliere ogni dubbio,   Pohl-Henzen, sposata, madre di tre figli,
all’interno della quale, sin dagli anni Set-   lontani, insomma, da quel “pienamente”          ciò che il Magistero ordinario e universale   nonna di quattro nipoti, “delegata episco-
tanta del secolo scorso, donne ed uomini       di cui parla il Pontefice.                      ha considerato lungo tutta la storia del-     pale” per la zona di lingua tedesca della
– parimenti – spezzano il pane eucaristico     È necessario avere ben chiaro i piani della     la Chiesa come appartenente al deposito       diocesi. Succede ad un vicario episcopa-
e presiedono la Cena del Signore. Nel li-      discussione (o delle discussioni). Quan-        della fede”. Eppure, non siamo di fronte      le, ma Marianne non è formalmente “vi-
bro, quindi, si contesta “dalle fondamenta     do Papa Bergoglio parla di un maggior           ad un dogma …                                 caria”, in quanto non è prete; anche se
il concetto stesso di sacerdozio ministe-      coinvolgimento delle donne nei processi         Non sarà Francesco ad ammettere le don-       come “delegata” è componente del Con-
riale (mediazione necessaria tra il popolo     decisionali non ha in mente di conferire        ne al sacerdozio ministeriale. Poco impor-    siglio episcopale. Nello stesso mese il pre-
e Dio) affidato ai maschi, meglio se celibi,   il sacerdozio alle donne. Il primo ponte-       ta. Il problema non è, in prima battuta,      sidente della Conferenza Episcopale Tede-
per arrivare a edificare, invece, una Chie-    fice latino-americano della storia, che         se la donna può o meno dire messa. L’au-      sca Georg Batzing, vescovo di Limburgo,
sa caratterizzata da ministeri (servizi per    al momento dell’elezione – il 13 marzo          tocandidata vescovo di Lione Anne lo sa       nel pieno del cammino sinodale che sta
il popolo di Dio), tutti aperti a donne e      2013 – si affaccia dalla loggia di San Pie-     bene: lei non vuole celebrare i sacramen-     compiendo la Chiesa tedesca, ritiene che
uomini”.                                       tro e si inchina davanti alla folla, chie-      ti (tale incombenza la lascia volentieri ai   bisogna iniziare a parlare del sacerdozio
In ballo c’è la questione del potere e della   dendo per sé la benedizione del Popolo          sacerdoti-uomini), vuole servire i fratelli   femminile, in quanto il tema della consa-
sua relazione con il sacro, nella distinzio-   di Dio, ribadisce la preclusione delle don-     più poveri e deboli, esercitando l’autorità   crazione delle donne “è lì, nel bel mezzo
ne di genere. E non è tema da affrontare       ne ad accedere al sacerdozio ministeria-        di governo, non la potestà di ordine. Ed      della Chiesa”.
alla portata di slogan: donne preti, sì o      le. Nell’esortazione “Evangelii gaudium”        ecco, che i nodi vengono al pettine. La       Negli ultimi mesi stanno affiorando diver-
no. Né il problema può essere liquidato        (2013) Francesco mette nero su bianco:          risposta del cardinale Ladaria – “le donne    se domande e maturando alcune espe-
alla maniera in cui la diocesi di Lione ha     “il sacerdozio riservato agli uomini, come      non possono essere ordinate sacerdote”        rienze sulla questione delle donne nella
risposto all’autocandidatura di Anna Sou-      segno di Cristo sposo che si consegna           – a questa auotocandidatura, non risol-       Chiesa. Si tratta, per utilizzare la metafo-
pa: “già abbiamo una donna economa!”;          all’eucarestia, è una questione che non         ve le argomentazioni di Anne, che prete       ra che propone Luigi Sandri su “Confron-
né, ancora, con la nomina di qualche           si pone in discussione” (par. 104). D’al-       – come ha dichiarato – non vuole diventa-     ti” (n. 7-8/2020), di “fiocchi di neve che,
donna a consigliera nei dicasteri roma-        tronde, nella Lettera apostolica “Ordina-       re (almeno per il momento…). Se andia-        isolati, non contano nulla, ma unendosi
ni. Papa Francesco è stato esplicito nella     tio sacerdotalis” (1994) Giovanni Paolo         mo più a fondo, emergono evidenti diffi-      possono formare una valanga travolgen-
messa del primo gennaio 2020: “la donna        II scriveva: “dichiaro che la Chiesa non        coltà nel pensare la donna e il suo ruolo     te”. E allora non ha davvero altra strada
va pienamente associata ai processi de-        ha in alcun modo la facoltà di conferire        all’interno della vita della Chiesa, ancor    la Chiesa per (re)inventarsi che non sia
cisionali”. Ma quel “pienamente” non può       alle donne l’ordinazione sacerdotale e che      prima del sacerdozio (che ne rappresen-       quella delle donne. È giunto il momento
realizzarsi senza una riforma del diritto;     questa sentenza deve essere tenuta in           ta soltanto un aspetto). Sono passati do-     che a governarla ci sia anche l’altra parte,
del diritto canonico. Nella Chiesa si dispo-   modo definitivo da tutti i fedeli della Chie-   dici anni da quando, nel 2008, il Sinodo      l’altra metà, dell’umanità: il femminile. La
ne di due forme di potestà: una potestà        sa”. Nonostante, la Congregazione per la        dei vescovi ha chiesto l’ammissione delle     Chiesa di un oggi proteso verso il futu-
di ordine, che riguarda l’amministrazione      dottrina della fede abbia precisato che si      donne ai ministeri istituti del lettorato e
                                                                                                                                             ro, la Chiesa di domani, è la Chiesa delle
dei sacramenti in relazione all’ordinazio-     tratti di “un atto di magistero papale ordi-    dell’accolitato, ma ancora la preclusione
                                                                                                                                             donne. Finalmente.
ne sacerdotale e a quella episcopale; ed       nario in sé non infallibile”, Benedetto XVI     rimane, senza motivazioni di ordine teo-
una potestà di giurisdizione, che attiene      ha parlato nel 2012 di insegnamento “ir-        logico. La commissione istituita nel 2016
all’esercizio dell’autorità. Quest’ultima è    revocabile” e Francesco nel 2016 di “ul-        da papa Francesco per valutare il diaco-
strettamente legata alla prima, perché -       tima parola chiara” (“…e questa rimane”,        nato delle donne non ha portato i risultati
a norma del can. 129 - “sono abilitati alla    ha aggiunto). Il cardinale Luisa Francisco      sperati. Una seconda commissione, isti-
potestà di governo (…) coloro che sono         Ladaria, prefetto della Congregazione per       tuita quest’anno, riflette una composizio-
insigniti dell’ordine sacro” (vale a dire, i   la dottrina della fede, nel 2018 è ritor-       ne troppo “occidentale”, eurocentrica, e
chierici). Però, secondo quanto dispone il     nato sulla “definitività” della sentenza di     non tiene in considerazione le potenzialità
can. 1024, “riceve validamente la sacra        Wojtyla in merito al sacerdozio femmini-        emerse dal Sinodo sull’Amazzonia.

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SOCIETÀ

Imparare dal lockdown:
la parola alla psicologia
Nicole Gagliardi, psicologa

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        er due mesi circa abbiamo dovuto        inaspettati e il cambiamento che portano      qualche mese fa. Dovremmo abbandona-             “sono certo di …”. Questo è il momento
        mettere in pausa la nostra frene-       non sono sempre un male. Questo ci ha         re pensieri come “ho sempre fatto così”,         di gestire le novità sbloccando le nostre
        tica vita, ci siamo fermati e trovati   permesso, da un punto di vista psicologi-     “sono certo di …”. Questo è il momento           risorse di creatività e di curiosità.
        a convivere con i nostri pensieri,      co, di non rimanere schiacciati dal senso     di gestire le novità sbloccando le nostre        Abbiamo imparato a dare valore al nostro
emozioni e paure. In quella che ormai ci        di impotenza, e ci ha dato l’opportunità      risorse di creatività e di curiosità.            tempo. Grazie alla quarantena, la mag-
sembra la lontana fase 1, molte erano le        di aprire a spazi di possibilità e a nuove    Abbiamo imparato a dare valore al nostro         gior parte di noi ha avuto il vantaggio di
preoccupazioni per le conseguenze che           prospettive.                                  tempo. Grazie alla quarantena, la mag-           vivere le giornate con ritmi più lenti, ri-
avremmo dovuto affrontare a livello psi-        Abbiamo imparato a guardarci indietro e       gior parte di noi ha avuto il vantaggio di       scoprendo che il tempo è una delle risorse
cologico.                                       rivalutare la quarantena oltre gli aspet-     vivere le giornate con ritmi più lenti, ri-      più importanti che abbiamo. Cerchiamo di
Le restrizioni sono state effettivamente        ti dolorosi e fonte di stress, cercando di    scoprendo che il tempo è una delle risorse       farne tesoro, in modo che in questa ripar-
gravose, foriere di forte stress individuale    estrarre dall’esperienza passata risorse      più importanti che abbiamo. Cerchiamo di         tenza non commettiamo gli stessi errori
e collettivo. Eventi di vita stressanti come    utili. Ad esempio, possiamo aver acqui-       farne tesoro, in modo che in questa ripar-       del passato. Dedichiamo il giusto tempo
la quarantena possono avere un impatto          sito la capacità di comunicare meglio con     tenza non commettiamo gli stessi errori          al lavoro, in modo da riservare spazio agli
considerevole sul nostro benessere psico-       le persone a noi care, di esprimere più       del passato. Dedichiamo il giusto tempo          affetti, alla famiglia e a noi stessi. In qua-
logico, portando allo sviluppo di disturbi      profondamente i sentimenti. Abbiamo           al lavoro, in modo da riservare spazio agli      rantena siamo stati circondati da corag-
post-traumatici da stress, depressione          compreso l’importanza di proteggere le        affetti, alla famiglia e a noi stessi. In qua-   gio, solidarietà, compassione, gentilezza
e altro. Tuttavia, la maggior parte di noi      piccole grandi cose che ci procurano be-      rantena siamo stati circondati da corag-         e generosità, non sprechiamoli! Possiamo
non ha sviluppato questi disturbi grazie        nessere. Una camminata, ascoltare mu-         gio, solidarietà, compassione, gentilezza        attingere da qui e continuare la riparten-
alla resilienza (l’adattamento psicologico      sica, leggere un libro, una pausa in più      e generosità, non sprechiamoli! Possiamo         za, guardando con positività al futuro e
efficace di fronte alle avversità). La mag-     mentre si lavora. Ognuno ha la propria.       attingere da qui e continuare la riparten-       alle sfide che ci porterà.
gior parte di noi ha dimostrato importanti      Sono piccole emozioni in grado di atti-       za, guardando con positività al futuro e
capacità di robustezza psicologica (har-        vare processi biologici dal grande valore     alle sfide che ci porterà.
diness), caratterizzata secondo Cantoni         protettivo e disintossicante. Ci siamo resi   qualche mese fa. Dovremmo abbandona-
(2014) da tre elementi: impegno, ovvero         conto di quanto siano importanti le rela-     re pensieri come “ho sempre fatto così”,
la tendenza a lasciarsi coinvolgere e a de-     zioni, del sorprendente potere nutriente
finire obiettivi facilitando una visione po-    dei legami.
sitiva di ciò che si affronta, mantenendo       Esistono molti studi sul supporto sociale e
ottimismo e autostima; locus of control         le vie neurobiologiche attraverso le quali
interno, che permette di non sentirsi in        agisce, favorendo resilienza e riducendo
                                                                                                Una freccia può essere scagliata solo tirandola
balia delle situazioni; infine, gusto per le    il rischio di malattia. Secondo alcune ri-      indietro. Quando la vita ti trascina indietro,
sfide, ossia la predisposizione ad accet-       cerche, più forte è il trauma vissuto mag-
                                                                                                con le difficoltà, significa che ti sta per
tare i cambiamenti non vivendoli come           giori sono i benefici del sostegno socia-
problematici ma come incentivi ed oppor-        le. Impariamo allora ad aiutare noi stessi      lanciare in qualcosa di grande.
tunità di crescita.                             “semplicemente” mettendo mano ai no-            Concentrati e prendi la mira!
Questa “tenuta psicologica” è stata con-        stri rapporti, diventando più disponibili,
fermata da un’indagine condotta da “Epi-        aperti, empatici, uscendo dall’egocentri-
steme”, che durante il lockdown ha trac-        smo emotivo che distorce e appanna la           Dalai Lama
ciato il clima sociale e l’umore collettivo     comprensione degli altri.
con un’iniziativa di ascolto social: “I gior-   Ci siamo resi conto della necessità di ri-
ni del coronavirus”.                            pensare tempi e organizzazione del lavo-
Ora ci troviamo in una fase di ripartenza       ro, di sviluppare qualcosa di diverso. È
e ripartiamo consapevoli di essere fragili,     il momento di essere “elastici”, solo così
ma anche forti di un bagaglio di risorse        riusciremo ad adattarci a questa riparten-
inaspettatamente trovate dentro di noi.         za. Non è facile, soprattutto se rimania-
Abbiamo infatti appreso che eventi di vita      mo ancorati ai modi pensare e di agire di

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Sostenere le realtà
di Volontariato e del
Terzo Settore per non
arrestare la solidarietà
nei nostri territori
Giuseppe Apostoliti, portavoce Forum Terzo Settore Cz /Soverato

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            opo decenni di esperienza, di       portata ancora maggiore per la comuni-         di un intervento per sostenere le organiz-       to del genere potrebbe essere percepito
 I l T e rlotta,
            z o di
                 S esolidarietà,
                     t t o r e di impegno       tà e per tantissime, troppe famiglie. Le       zazioni di Terzo settore (con particolare        come parziale e poco incisivo. Vi sono
           a fianco e in favore degli ultimi;   recenti misure adottate dal Governo non        attenzione alle associazioni di volontaria-      esperienze, know how e procedure di
           dopo aver attraversato difficoltà    sono sufficienti, le dimensioni della crisi    to, associazioni di promozione sociale e         controllo che limitano al massimo questo
di ogni tipo (crisi economiche, discrimina-     suggeriscono ben altri interventi.È il mo-     cooperative sociali) mediante la conces-         rischio, soprattutto attraverso il coinvol-
zione, razzismo ed egoismo), questa vol-        mento di realizzare un’operazione straor-      sione di contributi a fondo perduto da           gimento di strutture che da anni operano
ta le realtà del Terzo Settore della nostra     dinaria, mediante la concessione di con-       erogare, non in base ad una faticosa se-         per il sostegno e la qualificazione del vo-
Regione rischiano di non superare le diffi-     tributi a fondo perduto da erogare non         lezione di progetti, ma a tutte le organiz-      lontariato e del terzo settore.
coltà che l’emergenza Covid-19 ha creato        a progetti, ma a tutte le organizzazioni       zazioni che rispondano a requisiti minimi        Per la realizzazione di questa proposta si
e di chiudere definitivamente facendo ve-       con esperienza e radicamento nei territori     di continuità operativa, di esperienza, di       potrebbe attivare una collaborazione fat-
nire meno un apporto fondamentale per il        che a vario titolo gestiscono e/o eroga-       radicamento nei territori.                       tiva tra la Regione e la rete Regionale dei
nostro territorio.                              no servizi alla popolazione e in particola-    L’azione da realizzare è quella di sostene-      Centri Servizi al Volontariato, organismi
In Calabria operano centinaia di realtà –       re ai soggetti a rischi di marginalità e di    re le organizzazioni in quanto tali, nella       che negli anni hanno sviluppato una si-
che ormai da molti anni svolgono un ruo-        esclusione sociale. Al Governo Regionale       certezza che la loro presenza garantisce         gnificativa esperienza e che conoscono
lo imprescindibile nel debole sistema di        si chiede di attivare, in questo frangente     un livello di servizi ed un minimo di co-        bene le realtà del Terzo Settore Regiona-
welfare regionale attraverso l’operatività      di profonda criticità, agevolazioni e scelte   esione sociale indispensabili nella crisi e      le.
e la realizzazione di tutta una serie di ser-   di sostegno economico alle molte realtà        nella faticosa fase di ricostruzione. Le ri-     L’esperienza dei Centri Servizio al Volon-
vizi: comunità di accoglienza, centri diur-     del Terzo settore, del volontariato e del-     sorse finanziarie possono essere reperite        tariato della Calabria, se lo si ritiene utile,
ni, semiresidenziali, centri di aggregazio-     la solidarietà sociale, che sono una parte     dai Fondi strutturali se necessario disim-       è a totale disposizione dell’Ente Regione
ne sociale e culturale, attività di contrasto   importante ed essenziale del sistema so-       pegnando alcune risorse FSE destinate a          per l’attuazione della proposta. I Centri di
alle varie forme di povertà, sostegno alle      ciale regionale, senza il cui impegno cen-     progetti di difficile realizzazione, o riatti-   Servizio possono svolgere il ruolo di Se-
persone in situazione di svantaggio e a         tinaia di migliaia di persone rischiano di     vando risorse di bandi già esperiti che a        greteria tecnica e di monitoraggio opera-
rischio di marginalità, e lo fanno con il       ripiombare nella miseria e in situazioni di    conclusione della fase di valutazione delle      tivo, in stretta collaborazione e sinergia
contributo fondamentale dei volontari,          grave disagio sociale; un appello, per far     proposte presentino residui significativi,       con gli uffici regionali. Ovviamente que-
costruendo percorsi di sostegno e di in-        sì che non siano sempre i più poveri e chi     che non verranno mai messe a bando. La           sta proposta, necessaria per attenuare i
clusione sociale.                               è più in difficoltà a dover pagare il prezzo   proposta ovviamente si presta ad obie-           disagi imposti dall’emergenza sanitaria;
Questo circuito virtuoso rischia però ades-     più alto di ogni crisi.                        zioni di tipo formale e procedurale cer-         ma indispensabile in vista della fase di
so di essere arrestato e di concludersi se,     Il patto che si può costruire tra l’ente Re-   chiamo di prevenire quelle che possono           ricostruzione, che va precisata e ulterior-
nelle prossime settimane o mesi, le realtà      gione e le realtà del Terzo Settore Regio-     essere le due principali obiezioni a questa      mente dettagliata in alcuni aspetti tecni-
di Terzo Settore della nostra Regione non       nale è che queste ultime si impegnino a        proposta. La prima è che i regolamenti,          co-operativi, a partire dall’individuazione
potranno riprendere la loro consueta atti-      restituire, in termini di accoglienza e di     le procedure ed i criteri che guidano l’uti-     delle risorse che possono essere rese di-
vità. Il volontariato e il Terzo Settore è in   solidarietà, in modo che nessuno possa         lizzo dei Fondi comunitari sono incompa-         sponibili, speriamo possa essere accolta
prima linea nei servizi di assistenza socia-    essere lasciato indietro, tutto quello che     tibili con quest’idea: obiezione molto de-       dal governo regionale.
le e di prossimità, spesso colmando gran-       ci sarà erogato. Una volta finita l’emer-      bole; se non ora, in situazione di estrema
di lacune del pubblico soprattutto nella        genza, si potrà così tornare alle attività     emergenza, quando si potranno modifica-
nostra Regione. E proprio le organizza-         normali e magari, partendo dall’esperien-      re regole e procedure che spesso, ed ora
zioni non profit calabresi, nel complesso       za realizzata, provare a pianificare insie-    più che mai, ci appaiono troppo pesanti
meno strutturate e con una già precaria         me il piano regionale per le politiche so-     ed incomprensibili. E poi, per fortuna, in
situazione finanziaria, sono quelle più         ciali in Calabria. Pertanto, la proposta è     questi giorni sono frequenti sacrosante
esposte. Ad esempio alcune risentono in         rivolta direttamente ai decisori Regionali,    forzature ed intelligenti innovazioni del-
maniera cronica della non attuazione del-       Assessore alle Politiche Sociali della Re-     le regole. E, per un principio di analogia,
le legge 328/00. Il rischio è di perderle e     gione Calabria On.le Gallo.                    quel che vale per le imprese può valere
di far saltare un precario welfare comu-        “È il momento di realizzare un’operazione      anche per il volontariato e il Terzo setto-
nitario che faticosamente si è costruito,       straordinaria di sostegno al Terzo settore     re.
incrementando in Calabria, una crisi di         calabrese. Si propone la messa in campo        La seconda obiezione è che un interven-

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Rilanciare l’economia
circolare
Introduzione Manuela Marchio Educatrice Professionale

Articolo Luigi Sabatino Presidente Legambiente Girifalco
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         ’attività di igiene dei territori ur-   le, che oggi, nella gestione della ripresa         gliora le performance dei sistemi                  Anche alla luce della nostra leadership in-
         bani e suburbani sull’intero terri-     post COVID19, potrebbero far assumere              consortili                                         ternazionale sulla raccolta dei rifiuti orga-
         torio nazionale è proseguita senza      all’Italia una leadership in Europa in que-        In passato ci sono stati recepimenti di di-        nici e sul loro compostaggio, l’Italia dovrà
         arresti anche durante il periodo di     sto settore.                                       rettive sui rifiuti piuttosto maldestri, che       ribadire nella sua normativa l’importanza
emergenza sanitaria legata al COVID-19.          Nel nostro territorio abbiamo già scelto,          non hanno sortito gli effetti positivi au-         dell’uso delle bioplastiche nello sviluppo
Ancor di più, però, considerato il periodo       con le manifestazioni di piazza, in manie-         spicati. I dati delle precedenti esperienze        dell’economia circolare.
di crisi sanitaria, sono emerse le mancan-       ra irrevocabile l’abbandono della politica         in questo senso dimostrano che la con-             8)     Meno plastica monouso per l’or-
ze che da anni sovraccaricano la gestione        delle discariche e degli inceneritori (di          correnza porta i sistemi consortili a privi-       tofrutta nei supermercati
dei rifiuti (urbani, speciali, pericolosi).      qualsiasi tipo, v. cementifici, impianti a         legiare i rifiuti più semplici da raccoglie-       Dobbiamo utilizzare anche le retine riu-
A caricare tale situazione problematica,         biomassa ecc).                                     re e quindi con costi minori, sfavorendo           tilizzabili per l’acquisto dell’ortofrutta nei
l’insufficienza di impianti per il trattamen-    Dobbiamo far crescere gli impianti di rici-        evidentemente le aree più difficili da rag-        supermercati, così come avviene già in
to dei rifiuti soprattutto nella zona centro     clo, passando per un’efficiente sistema di         giungere.                                          diversi paesi europei e come già fanno
e sud Italia.                                    raccolta differenziata dei rifiuti.                4)     Tariffa puntuale obbligatoria               due aziende in Italia (tra queste Ecor Na-
Riemerge, dunque, il tema dell’economia          Legambiente ha lanciato al Governo e al            per ridurre e prevenire la produzione              turaSì).
circolare, un sistema ecosostenibile che         Parlamento proposte concrete, alterna-             dei rifiuti                                        Non ci sono normative igienico-alimenta-
consente di riutilizzare i materiali (bio-       tive indispensabili per dimostrare che si          L’ATO Catanzaro sta redigendo il proprio           ri europee che obbligano all’uso dei sac-
logici e tecnici) di essere riutilizzati in      vuole passare dalle parole ai fatti.               piano di gestione dei rifiuti. L’ATO, in una       chetti monouso e che vietano l’uso dei
successivi cicli produttivi, riducendone al      1)      End of waste                               seconda fase, emetterà i ruoli TARI ed in-         sacchetti riutilizzabili.
massimo gli sprechi.                             Ovvero come dichiarare la fine vita di un          casserà direttamente dai cittadini. I Co-          9)     Più controlli per combattere la
L’economia circolare si pone, quindi, come       prodotto e renderlo disponibile per il re-         muni non avranno, singolarmente, più la            concorrenza sleale
necessaria poiché sa cogliere in tutte le        cupero o riciclo. Per ciò è necessario ap-         gestione del rifiuto. Il passaggio dalla ta-       Un consumo consapevole insieme ad
fasi (dalla progettazione, alla produzio-        provare una norma semplice ed efficace             riffa normalizzata a quella puntuale, che          un sistema di controlli può contrastare
ne, al consumo, fino alla destinazione a         per aumentare il riciclo dei rifiuti urbani        fa pagare meno le utenze, domestiche e             mercati e traffici illeciti. Ad esempio per
fine vita) ogni opportunità di minimizza-        e speciali.                                        non, che producono minori quantità di ri-          quanto riguarda gli smaltimenti illegali
re scarti e perdite, producendo un nuovo         Il riciclo dei rifiuti va semplificato per         fiuti mette in campo percorsi virtuosi in          degli pneumatici fuori uso è fondamenta-
valore sociale e territoriale.                   scongiurare l’aumento dei quantitativi di          questo senso.                                      le contrastare la vendita in nero di quelli
Di seguito saranno indicate le misure            rifiuti di origine domestica o produttiva          5)     Una nuova ecotassa in discari-              nuovi, oppure l’utilizzo. Per combattere
contenute nel pacchetto europeo sull’e-          che va in discarica, a recupero energeti-          ca sui quantitativi pro capite di secco            la concorrenza sleale va messa in campo
conomia che si pone ambiziosi obiettivi di       co o all’estero. Serve velocizzare l’iter di       residuo smaltito                                   un’operazione diffusa di controlli a di sac-
riciclaggio e di riduzione delle discariche.     definizione e condivisione dei decreti end         Per penalizzare economicamente chi                 chetti di plastica ormai fuori legge.
                                                 of waste.                                          smaltisce di più e per premiare i più vir-         10) Promuovere l’innovazione di
Il 2018 è stato l'anno dell'approvazione         2)      Rifiuti zero, impianti mille               tuosi in modo davvero efficace, serve              prodotto e processo
del pacchetto europeo sull'economia cir-         Per poter abbandonare la stagione delle            mantenere la norma regionale per il pa-            Si deve costruire un sistema premiante
colare, il 2019 e il 2020 non sono stati         discariche e degli inceneritori, deve esse-        gamento del conferimento in discarica.             per l’innovazione di processo, per rende-
anni determinanti per la sua attuazione.         re completato il sistema impiantistico per         6)     Appalti più verdi                           re più convenienti le nuove tecnologie di
Uno degli aspetti più evidenti della neces-      il riciclo e il riuso dei rifiuti, urbani e spe-   Promuovere il green public procurement             riciclo di materiali oggi difficilmente rici-
sità di avere un cambio di paradigma è la        ciali, rendendo autosufficiente ogni ATO.          e creare un mercato interno dei prodotti           clabili, e per l’innovazione di prodotto, per
gestione dei rifiuti.                            Nel nostro territorio è fondamentale re-           realizzati dal riciclo dei rifiuti, privilegian-   ridurre fortemente la vendita sul mercato
L’economia circolare, però, non è solo un        alizzare almeno un impianto di compo-              do i prodotti a km 0.                              di prodotti performanti, ma che possono
modo per uscire dalle emergenze rifiuti.         staggio e di digestione anaerobica con             7)     Legge “Salvamare” e sul “Fi-                essere avviati solo a recupero energetico
Avviare questa politica significa, soprat-       produzione di biometano.                           shing for litter”                                  o in discarica.
tutto, creare investimenti, occupazione          È, purtroppo, necessario anche avere una           Dobbiamo permettere ai pescatori di fare
ed economia sul territorio. Legambiente          discarica per smaltire i rifiuti contenenti        gli spazzini del mare, dobbiamo contra-
ha lanciato, in questi anni, un pacchetto        amianto.                                           stare il marine litter che soffoca mari, fiu-
di proposte per l’agenda politica naziona-       3)      L’apertura al mercato non mi-              mi e laghi.

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                                                                                                                      T
SPORT

                                                                         L
                                                                                ’emergenza sanitaria che abbiamo vis-
                                                                                suto e che, per certi versi, stiamo anco-
                                                                                ra vivendo, ci ha costretti e rivedere e
                                                                                a riprogrammare la nostra quotidianità.
                                                                         Siamo rimasti in casa, non siamo usciti né per
                                                                         incontrare i nostri affetti più cari, parenti e
                                                                         amici, né per fare sport o coltivare le nostre
                                                                         normali abitudini.
                                                                         Anche il mondo dello sport si è fermato: gli
                                                                         impianti sportivi sono rimasti chiusi, gli alle-
                                                                         namenti sono stati sospesi e tutte le manife-
                                                                         stazioni sono state rinviate. Ora sembra che

Far ripartire lo sport
                                                                         piano piano si stia tornando alla normalità an-
                                                                         che se, le notizie allarmanti di ogni giorno sui
                                                                         numerosi contagi di molti personaggi legati
                                                                         allo sport, alimentano una continua tensione
                                                                         e senso di impotenza.
di Francesco Lamanna, Educatore Professionale                            Molti pensano che lo sport sia una di quel-
                                                                         le attività di cui si potrebbe tranquillamente
                                                                         fare a meno, che potrebbe essere sacrificata
testimonianza di Francesco Borgesi, giocatore Beretti Catanzaro calcio   perché molti altri aspetti hanno la preceden-
                                                                         za e che non dedicarsi allo sport sia un fatto
                                                                         del tutto possibile e normale. Sarebbe giusto
                                                                         come orientamento generale ma, per chi vive

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e dedica allo sport molte ore del proprio       mente paralizzato e con la necessità di
tempo, lo stacco ha comportato una com-         confrontarsi con numerosi problemi non
pleta rivoluzione nella propria vita. E l’im-   solo di natura economica, ma anche psi-
portanza dell’attività fisica è evidenziata     cologici, legati alle condizioni degli atleti.
soprattutto dal fatto che molte persone in      Molti sportivi, abituati ad un determinato
quel periodo, hanno pubblicato post, col-       stile di vita, privati della loro “linfa vitale”,
legamenti, riprese, durante che li vede-        hanno attraversato momenti di solitudi-
vano impegnati in attività sportive “casa-      ne, che sono sfociati in profonde delusio-
linghe”. Ci si è inventato di tutto e anche     ni e tristezze, da cui, ancora oggi, molti,
nei vari Decreti il Presidente del Consiglio    non sono riusciti ad uscire fuori.
ha trovato spazio per l’attività fisica, per    Da sempre lo sport è considerato fonte
lo sport, una delle motivazioni valida per      di aggregazione, consente di trascorre-
le uscite (anche se nei pressi della propria    re del tempo in compagnia, di imparare
abitazione).                                    delle regole sia di gioco che di conviven-
Ma dobbiamo sottolineare che lo sport           za, dunque è estremamente importante
in qualsiasi contesto e situazione, anche       che questa macchina riparta al più presto
lontano dal COVID, abitua al sacrificio e       possibile nella sua piena normalità.
in quel questo momento il miglior sacri-        Oggi più che mai è importante giocare
ficio era di fermarsi ed oggi di rispettare     di squadra per superare questa situazio-
le regole. Lo abbiamo fatto ed anche oggi       ne critica. Per far ripartire lo sport biso-
dobbiamo essere più accorti, attenti, per       gna convogliare tutte le forze necessarie.
non rischiare di fare male a noi stessi e       Molto importanti saranno le risorse eco-
agli altri che traggono gioia ed entusia-       nomiche, non facili da trovare, poiché la
smo dal vederci mettere in “gioco”, dare il     pandemia ha provocato cali di fatturato
meglio di noi stessi nonostante tutto.          alle società e causato grandi difficoltà agli
Riporto di seguito una testimonianza di         imprenditori che sostanzialmente assu-
un giocatore della Beretti Catanzaro Cal-       mono il carico maggiore dei costi delle
cio, in questo momento di timida ripresa.       società sportive.
                                                Per rilanciare lo sport, sia nelle forme di
Ripartire e porre basi solide su cui costru-    squadra che individuali, ritengo fonda-
ire e riprogrammare un futuro che è sem-        mentale la riapertura di stadi e palaz-
pre più incerto: è questo ciò che bisogna       zetti, ovviamente nel rispetto di tutte le
fare in un momento di lieve ripresa, te-        misure di sicurezza necessarie, perché la
nendo conto che, per lungo tempo, do-           presenza di spettatori non solo trasmette
vremo imparare a convivere con il virus.        calore ed emozioni agli atleti, ma può es-
La pandemia ha stravolto la vita di tutti i     sere ritenuto un modo per ridare a tutti la
giorni e dunque è arrivato il momento di        speranza di un concreto ritorno alla vita
soffermarsi e riflettere sulle piccole cose     normale.
della vita, quelle cose che ci portano a        Sarà molto difficile superare le difficoltà
gioire, che trasmettono felicità e che sono     create da questo stacco forzato ma, per
in grado di farci provare emozioni. Que-        un futuro brillante dello sport, sarà ne-
sta interruzione e il cambiamento che la        cessario accettare e comprendere questa
quotidianità ha subito, ha causato enormi       momentanea sconfitta, trarre gli insegna-
crisi in molti settori.                         menti necessari e, attraverso dei sacrifici,
Anche lo sport si è trovato improvvisa-         arrivare ad una grande vittoria.

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La Fondazione Città Solidale                   La Fondazione Città Solidale

                                   P
                                           robabilmente il titolo di questo articolo darà modo di
                                           pensare ad un resoconto riassuntivo dell’anno che
                                           stiamo vivendo e che tra tre mesi finirà; un po’come
                                           quando tiri le somme in maniera magari malinconi-
                                   ca il 31 dicembre poco prima di innalzare il calice per brin-
                                   dare al nuovo anno (lo abbiamo fatto anche nei confronti
                                   del 2020, gli abbiamo dato il benvenuto ma evidentemente

Cosa resterà del
                                   non ha gradito…).
                                   La mia riflessione nasce dall’aver vissuto il periodo di lock-
                                   down come lavoratrice attiva della Fondazione. Il sociale
                                   non si è fermato; chi aveva bisogno di aiuto prima, ne ha
                                   avuto durante e dopo e chi compie la propria missione nel

2020
                                   sociale, così come i medici seppur con i dovuti ovvii distin-
                                   guo, non ha potuto scegliere di fermarsi e, per dirla tutta,
                                   chi ci crede realmente non avrebbe scelto neppure di farlo.
                                   Non è la condizione di lavoratrice, in senso individuale, che
                                   mi ha indotto a riflettere quanto proprio il senso e l’operato
Laura Lamanna operatrice sociale   della mia Organizzazione e degli ospiti accolti nelle diverse
                                   strutture di accoglienza.
                                   Parto proprio dagli ospiti, non ho avuto modo di vederli e
                                   di incontrarli tutti ma nel mio centro di accoglienza le venti
                                   persone accolte, tra donne e bambini, sono stato un buon
                                   punto di osservazione.
                                   Hanno sofferto la mancanza di libertà pregustandone la
                                   riconquista parziale, hanno desiderato socializzare, si sono
                                   dovute reinventare all’interno della struttura utilizzando

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metodologie diverse (incontri di gruppo         tutti gli altri, non potevamo giustamente
con mediatore, in modalità remota per           godere dell’immunità al lockdown.
esempio) che, anche per motivi cultura-         Città Solidale si è allora adeguata al mo-
li, non avevano mai sperimentato. Sono          mento storico rendendo piacevole e si-
pronte, dovesse ripetersi un nuovo blocco       gnificativo lo scambio con i colleghi ed
totale. Non sarebbero contente, per carità      utilizzando la modalità in remoto; ricordo
chi lo sarebbe, però sono pronte perché         con piacere il momento di collegarsi tut-
hanno vissuto in maniera positiva l’espe-       ti quanti (oltre sessanta persone) con le
rienza e l’equipe educativa, nonostante le      varie piattaforme, per dirci come andava,
difficoltà, ha continuato ad elogiarne la       per ascoltare le riflessioni e le comuni-
perseveranza in contrasto con il proprio        cazioni da parte di p. Piero tra simpatici
bisogno di “trasgredire”. Le ha però anche      “spegnete i microfoni, tizio è uscito dalla
sollecitate a trovare come aspetto positi-      conversazione, a caio è caduta la linea”.
vo ed elemento di “fortuna”, l’aspetto co-      Un nuovo modo di socializzare e aggior-
munitario che le ha viste tutte insieme in      narci, non quello desiderato ma quello
unica casa, con un livello di socialità che,    possibile.
volente o nolente, le ha avvantaggiate          Non abbiamo avuto paura. Abbiamo agi-
e non le ha messe in condizione di iso-         to nella libertà cavalcando l’onda del
lamento domestico in solitudine. Senza          cambiamento che in questo caso è inte-
contare la fortuna dei loro figli che, incon-   so come “trasformazione” che nell’etimo
sapevoli di quanto avveniva intorno a loro      latino ci parla mutamento della forma e
perché in una fascia d’età tra compresa         dell’aspetto esteriore, abbiamo promos-
tra 1 e 6 anni, hanno potuto contare su         so “relazioni”. Dunque nella libertà e tra
tante persone intorno, uno spazio verde         non pochi ostacoli dovuti alla famigerata
privato per giocare, la presenza di altri       opinione pubblica, abbiamo colto l’invito
minori, la presenza di operatori. Il gioco      delle Istituzioni (Prefettura, sindaci, ASP)
della felicità…un successo.                     trasformandoci momentaneamente in
L’Organizzazione, la Fondazione; siamo          luogo sicuro e protetto (a tutela del sin-
abituati a riunirci spesso, a vedere i col-     golo e della collettività) per infermieri e
leghi durante riunioni, assemblee, incon-       OSS che purtroppo erano stati contagia-
tri di formazione oltre che per prendere        ti dal Covid19 e non avevano trovato un        delle disposizioni emanate dal Governo,        territorio momenti formativi importanti
un caffè e socializzare in contesti esterni     posto che potesse accoglierli donandogli       non potevano circolare liberamente per le      senza snaturarne il senso e l’efficacia. Ha
all’ambiente lavorativo. Improvvisamen-         semplicemente quattro mura e la loro au-       strade.                                        sollecitato, vigilato, garantito sicurezza
te, più nulla. Certo, se da una parte è sta-    tonomia per il tempo utile per uscire dal      In tal senso, l’attenzione al Territorio       a tutti disponendo e mettendo in pratica
to anche piacevole assaporare un ritmo di       virus.                                         (specie in questo caso il nostro impegno       tutte le disposizioni vigenti al fine di tu-
vita lavorativo più scandito nel tempo, è       A testa alta, abbiamo continuato a di-         è stato poco autoreferenziale ma comple-       telare gli ospiti in primis e gli operatori.
pur vero che in una condizione nella qua-       stribuire pasti a domicilio; un servizio       tamente votato all’utilità altrui) ha signi-   Soprattutto, tramite p.Piero, la Fondazio-
le siamo rimasti tra le poche categorie la-     che ha acquistato naturalmente un valo-        ficato intensificare le “relazioni”. Laddo-    ne ha stimolato la libertà individuale at-
vorative a prestare servizio, il contrasto      re aggiunto vista l’impossibilità di recarsi   ve non si poteva fisicamente stringersi,       traverso l’invito alla riflessione. Proprio il
tra la necessità di esserci e l’impossibilità   all’esterno, condizione ulteriormente pe-      è stata intessuta una rete che ha creato       presidente, in primis, ha condiviso i suoi
di condurre anche lavorativamente par-          nalizzante per le persone indigenti. Con       collegamenti tra persone e servizi, dimez-     pensieri significativi legati ad un periodo
lando una vita “libera”, si è fatto sentire.    convinzione la Fondazione ha potenziato        zando la distanza fisica e facendo sentire     particolarmente duro dal punto di vista
Riassumendo, dovevamo lavorare recan-           il servizio notturno dell’Oasi di Misericor-   meno soli.                                     sociale e altrettanto duro dal punto di vi-
doci nei luoghi di destinazione e osser-        dia accogliendo anche durante le ore diur-     La Fondazione si è adattata al cambia-         sta personale; perché il bisogno di avere
vando l’assenza di vita intorno ma, come        ne i senza fissa dimora che, nel rispetto      mento continuando altresì ad offrire al        relazioni implica la sofferenza di sapere

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                                                                                                   Queste riflessioni segnano un passaggio, si sta concludendo
                                                                                               l’urgenza che ha caratterizzato i primi momenti della crisi e si
                                                                                               comincia a mettere mano alla costruzione di nuove prospettive
                                                                                                    di lavoro a partire dall’esperienza che si matura di giorno
                                                                                                           in giorno, ponendosi nuovi obiettivi e facendo i conti
                                                                                                              con nuovi limiti e con un atteggiamento riflessivo.

che “l’altro”, il tuo prossimo, sta vivendo     Piero, durante una assemblea atipica du-
una situazione complicata.                      rante la quale tra dispositivi di protezione
Dunque, abbiamo riflettuto, stimolati dal       individuale e distanziamento non è stato
suo esempio e abbiamo condiviso con             possibile abbracciarci come prima, ci ha
lui, mettendole nero su bianco, le nostre       resi partecipi della prossima pubblicazio-
paure e speranze e tutto ciò che abbiamo        ne di quanto scritto proprio da noi opera-
trovato, in noi stessi e negli altri, durante   tori.
il periodo di confinamento. Probabilmente       Un modo per fissare nella nostra storia
un intreccio di storie personali, di rifles-    e nella storia di Città Solidale, il proprio
sioni sociologiche, di critiche alla società;   “esserci” nonostante tutto, nonostante il
non sappiamo ancora. Lo sapremo presto          lockdown, con il desiderio di donare all’al-
perché, in un periodo in cui la vicinanza       tro un po’ di sé attraverso ciò che non
fisica non è stata possibile, è stato pos-      può essere tolto all’individuo e cioè la li-
sibile come sempre contare sulla valoriz-       bertà di pensiero.
zazione del pensiero individuale e della
libertà ed è in tal senso che proprio p.
  Pag. 30                                                                                                                                                  Pag. 31
32L A C I T T À                                                                                                              L A C I T T À33

A Catanzaro si può                                                              C
                                                                                           atanzaro città bella, ma nel contempo sco-
                                                                                           nosciuta ai suoi cittadini, pronti ad afferma-
                                                                                           re che “qui si starebbe bene, però ...”. Un
                                                                                           territorio in cui alla nostalgia del ricordo di
                                                                                un passato idealizzato, si contrappone la rabbia e la

stare bene?
                                                                                paura guardando il suo presente.
                                                                                Come presidente dell’associazione “Catanzaro è la
                                                                                mia città”, grazie all’impegno nelle attività culturali
                                                                                sul territorio, mi accorgo che la nostra amata città
                                                                                potrebbe davvero prendere in mano un nuovo destino
                                                                                partendo dalla cultura e dal turismo, riscoprendo in-
                                                                                sieme le vestigia del suo passato e del suo presente,
                                                                                del suo popolo e della sua geografia naturale in gran
di Francesco Vallone, Presidente dell’associazione “Catanzaro è la mia città”   parte semi-sconosciuta.
                                                                                Ci vorrebbe una sinergia tra enti che concretizzino
                                                                                uno sforzo unanime per programmare le diverse at-
                                                                                tività culturali, gastronomiche, ricreative presenti sul
                                                                                territorio, veicolando i flussi turistici e facendo cono-
                                                                                scere il nostro volto migliore.
                                                                                Un lavoro comune che proietti Catanzaro fuori dai
                                                                                confini locali, per riuscire a valorizzare finalmente le
                                                                                potenzialità di cui siamo ricchi.
                                                                                Bisognerà favorire l’Associazionismo culturale e lavo-
                                                                                rare per abbattere il degrado e l’abbandono in cui ver-
                                                                                sa una buona parte del territorio cittadino, sarebbero
                                                                                utili momenti formativi, sulla storia, la memoria, l’ar-
                                                                                te, la letteratura.
                                                                                L’orgoglio Catanzarese potrebbe dimostrare che lavo-
                                                                                rando per il bene comune, si potrebbero valorizzare i
                                                                                nostri siti archeologici con mappe virtuali che in qual-
                                                                                che modo consentirebbero la veicolazione di turisti da
                                                                                guidare in percorsi che vanno dal mare alla monta-
                                                                                gna, dimostrando loro ciò che siamo sempre stati e
                                                                                soprattutto quello che saremo.
                                                                                La comunione di intenti fra enti diversi, associazioni
                                                                                e cittadini, veicolata verso l’unico obbiettivo dello svi-
                                                                                luppo concreto del territorio, ci consentirà, in una sor-
                                                                                ta di scatto d’orgoglio, di far rivivere questo territorio
                                                                                ormai per molto tempo “piacevolmente assopito”, che
                                                                                lascia partire le proprie menti per un futuro fuori dai
                                                                                propri luoghi di origine.

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LEGISLAZIONE
34                                           L E G I S L A Z I O N E35

      INIZIATIVE PER IL RILANCIO “ITALIA 2020-2022

 Pag. 34                                                       Pag. 35
Q U A D E R N I I N U S C I T E37
36Q U A D E R N I I N U S C I T A

D
           al 2015 il gruppo redazione della            Quello dei quaderni è dunque un lavoro        troppo spesso stanno nell’ombra e sfug-                     Pensieri al tempo del COVID
           Fondazione Città Solidale racco-             di ricerca, di raccolta, un lavoro impegna-   gono all’attenzione di media ed opinione                ln tempo di quarantena forzata, a causa
           glie in quaderni tematici storie,            tivo che permette di conoscersi di più e di   pubblica. Se c’è un elemento che acco-                  della pandemia che ci ha coinvolto
           racconti, riflessioni relative alla          portare anche alla cittadinanza la ricchez-   muna tutte le storie, è quello del viaggio.             con il resto del mondo, ha spinto alla
                                                                                                                                                              introspezione anche le persone più restie ed
propria attività a servizio delle persone               za culturale che incontriamo ogni giorno.     Ciascuno di loro lo affronta lasciando il
                                                                                                                                                              ha ovviamente coinvolto particolarmente
che versano in condizioni di disagio ed                                                               proprio paese di origine per una destina-
                                                                                                                                                              quelle già abituate alla riflessione. Tutti,
estrema poverta e ne cura la grafica e la                       La Parola Rende Uguali -              zione nella gran parte dei casi quasi sco-              chi più chi meno, hanno cercato di dare
pubblicazione.                                                Apri il tuo mondo al mondo              nosciuta. In questa piccola raccolta vo-                un senso a quello che succedeva e che
Il risultato è una raccoltai quaderni ricca             All’interno di questo quaderno le culture     gliamo raccontare i loro viaggi tortuosi,               toccava la loro vita, anche per affrontare
e preziosa, sprazzi di storie all’interno di            s’intersecano alle storie di vita passate e   l’arrivo sul territorio di approdo la costru-           meglio limitazioni e restrizioni. Lo hanno
contesti e di situazioni che coinvolgono                presenti di chi ha lasciato il proprio Pa-    zione di percorsi virtuosi di accoglienza               fatto anche i componenti di Città Solidale:
l’umanità.                                              ese, per scelta o per forza, per venire a     ed integrazione, nuove vite che si intrec-              operatori, ospiti, il Presidente.
Riportiamo qui le copertine e le informa-               vivere in Italia. Ciò che accomuna tutte      ciano con nuovi percorsi in nuove terre.                Le riflessioni di tutti sono state raccolte in
                                                                                                                                                              questo testo
zioni essenziali sui quaderni in arrivo.                queste persone, sono storie e volti che

                                                                La Parola
                                                                   Rende
                                                                  Uguali
                                                                    Apri il tuo mondo

                                                                                                       I Q UA D E R N I D I C I T TÀ S O L I DA L E - N . 4
 I Q UA D E R N I D I C I T TÀ S O L I DA L E - N . 3

                                                                              al mondo

                                                                                                                                                               PENSIERI
                                                                                                                                                              AL TEMPO
                                                                                                                                                              DEL COVID
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                       CON LA COLLABORAZIONE DI ...

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           Vendita materiale antincendio e                             RICREATIVO
                  antinfortunistica                                     C. S. E. N.
                                                                    “LA LOCOMOTIVA”
                   di Lucia Loprete
              via D. M. Pistoia n. 24/A                             di Daniele Trapasso
                  88100 Catanzaro                                    C.da Cavorà n. 7 I
                  tel. 0961 750148                                    Gimigliano (Cz)

                                                APICOLTURA
                                             CLAUDIO GUALTIERI

                                                Via Itaca n. 11
                                             88069 Squillace (Cz)
                                              cell. 333 2792046
                                              cell. 333 7965518
                                              cell. 320 4856079

MO AICO
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