INFRASTRUTTURE LIGURI - tra criticità attuali e soluzioni progettuali - Supplemento speciale n. 35 del 9 novembre 2021 - Ship2Shore

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INFRASTRUTTURE LIGURI - tra criticità attuali e soluzioni progettuali - Supplemento speciale n. 35 del 9 novembre 2021 - Ship2Shore
INFRASTRUTTURE
LIGURI               tra criticità attuali e
                     soluzioni progettuali

 Supplemento speciale n. 35 del 9 novembre 2021
INFRASTRUTTURE LIGURI - tra criticità attuali e soluzioni progettuali - Supplemento speciale n. 35 del 9 novembre 2021 - Ship2Shore
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                                     INDICE
INTRODUZIONE Giovanni Toti: “Il rilancio della Liguria passa dalle sue infrastrutture”      3

INTRODUZIONE Marco Bucci: “Reti fisiche e digitali per far correre Genova”                  4

Intesa MIMS-ASPI, Genova inizia a programmare i lavori                                      5

Fagioli, l’arte e la passione di sollevare il mondo                                         7

Il RINA: “L’Italia può diventare l’hub mediterraneo per l’import di idrogeno:
                                                                                           12
non perda questa possibilità”

Merlo: “Modelli previsionali nei porti per fronteggiare i cambiamenti climatici”           16

Il ‘modello Fincantieri’ per la rinascita di Genova                                        19

Pitto (Spediporto): “La comunità portuale di Genova si è dimostrata più forte
                                                                                           22
del gap infrastrutturale”

DL Infrastrutture, le novità per il mondo dei trasporti                                    25

Nella spinta alla digitalizzazione la Piattaforma Logistica Nazionale
                                                                                           27
resta il convitato di pietra

                                     Testi a cura di Pietro Roth
                                   Grafica a cura di Chiara Manzi
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INDICE

                                           INTRODUZIONE
     Il rilancio della Liguria passa dalle sue infrastrutture

                                       Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria

Lo sviluppo economico della Liguria e il suo                 con vantaggi sia per i passeggeri sia per i container
rilancio, in particolare dopo l’emergenza pandemica,         che viaggiano via ferrovia, la cui quota potrà essere
passano necessariamente dal tema infrastrutturale,           aumentata anche grazie a questi interventi, centrando
di particolare importanza in una terra come la               l’obiettivo di una maggiore sostenibilità ambientale.
nostra, morfologicamente ‘difficile’ eppure naturale         Venendo specificatamente ai porti, sono in atto
piattaforma portuale e logistica del nord Italia e non       grandi trasformazioni. La Spezia avrà presto un nuovo
solo.                                                        waterfront con un terminal crociere all’avanguardia,
Sin dal primo giorno della mia amministrazione, la           degno di una delle capitali italiane della crocieristica.
Regione ha puntato con forza su questo tema, volendo         Sul fronte occidentale della nostra regione, gli
accompagnare la costante crescita di questi comparti         interventi ordinari e quelli legati al programma
e il loro fisiologico sviluppo. Oggi possiamo vedere         straordinario stanno ridisegnando la viabilità,
alcuni risultati che non possono che soddisfarci, al         potenziando le interconnessioni ferroviarie e dando
netto del disastro legato al crollo del Ponte Morandi        nuova linfa alla digitalizzazione. Ci sono poi i temi
e delle successive problematiche legate alla viabilità       della nuova diga foranea, per la quale è arrivato il via
autostradale, per le quali ogni giorno cerchiamo di          libera del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, e
lavorare con i soggetti preposti per ridurre al minimo       della Gronda, che ha avuto recentemente il placet del
i disagi, pur non avendo una competenza diretta su           ministro Giovannini.
queste infrastrutture. Mi riferisco, ad esempio, al          La strada segnata è quella giusta e la percorreremo
Terzo Valico ferroviario, i cui lavori proseguono a ritmo    sino in fondo per dare alla Liguria le infrastrutture che
serrato e che vedrà i primi treni nel volgere di un paio     merita e che sono necessarie per lo sviluppo non solo
di anni: un’opera che avvicinerà Genova e Milano e           di questa terra, ma di tutto il Paese.
consentirà al porto di formare e far viaggiare treni di
standard europeo della lunghezza di 750 metri.               Giovanni Toti
Accanto a questo, i lavori del nodo ferroviario              Presidente Regione Liguria
permetteranno una netta separazione dei flussi,

                                                                                                                           3
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                                               INTRODUZIONE
                 Reti fisiche e digitali per far correre Genova

                                               Marco Bucci, Sindaco di Genova

    In questo momento Genova ha ottime carte in mano            I dati sono un ‘nuovo oro’ e Genova è capofila anche
    sul fronte infrastrutturale e si trova proiettata, come     sotto questo punto di vista.
    non era accaduto negli ultimi decenni, verso un futuro      Sul fronte delle infrastrutture fisiche, grazie al
    che la vedrà sempre più protagonista con particolare        ‘modello Genova’, che ci auguriamo possa diventare
    riferimento a quello che possiamo definire uno dei          un riferimento per un nuovo ‘modello Italia’, siamo
    suoi core business, ovvero la portualità, lo shipping       riusciti a demolire ponte Morandi e costruire in tempi
    e la logistica, settori che oggi danno lavoro ad oltre      record il nuovo ponte Genova- San Giorgio e abbiamo
    70mila persone, numeri che vogliamo implementare            messo in piedi diversi altri progetti che cambieranno
    al più presto.                                              – in meglio – il volto della città e la sua fruibilità, in
    Attenzione, perché quando parlo di infrastrutture           particolare per quanto riguarda l’accesso e l’uscita dal
    non mi riferisco solo a quelle fisiche, ma anche a          porto di persone, mezzi e merci.
    quelle digitali. La mia agenda di governo della città       Accanto alla manutenzione e allo sviluppo
    ha da subito puntato sull’informatizzazione e sulla         dell’esistente, inoltre, in virtù dell’accordo raggiunto
    digitalizzazione dei processi e dei servizi, che anche      con ASPI la città avrà a disposizione un altro pacchetto
    grazie al Programma straordinario degli investimenti        di opere di fondamentale importanza, che migliorerà
    a favore del suo porto si stanno riverberando anche         la qualità della vita dei cittadini e consentirà alle
    sulle banchine e sui flussi logistici dei mezzi pesanti e   imprese di fare il loro lavoro con più semplicità e
    della ferrovia. Non dimentichiamoci, poi, che la nostra     maggior rendimento. Come dicevo: Genova in questo
    città a breve sarà un vero e proprio hub in questo          momento ha ottime carte in mano. La sfida, adesso,
    senso, visto che qui attraccherà il sistema di cavi         è quella di giocarsele nel migliore dei modi possibili e
    sottomarini che collegherà Africa, Europa e Medio           noi siamo pronti a farlo.
    Oriente, utilizzerà la struttura GN1 di Equinox come
    punto di interconnessione strategico, consentendo di        Marco Bucci
    sostenere la crescita del 4 G, del 5G e dell’accesso        Sindaco di Genova
    alla banda larga per centinaia di milioni di persone.

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Intesa MIMS-ASPI, Genova inizia a programmare i lavori
 In arrivo 1,4 miliardi per la Liguria: 200 milioni saranno impiegati per la realizzazione
      di un’area di sosta per gli autotrasportatori, interventi di viabilità e gestione
       dei flussi di traffico. Spinelli: “Ma senza la nuova diga sarebbe tutto vano”

La soluzione migliore per andare incontro alla              a chiusura del procedimento di contestazione
transizione ecologica? Fare un vero e proprio cocktail      per presunto grave inadempimento avviato dal
delle soluzioni già oggi disponibili, mentre per la         Concedente in seguito al crollo del Ponte Morandi.
digitalizzazione occorre correre senza fermarsi             L’atto prevede 3,4 miliardi di compensazioni da parte
neanche un secondo.                                         di ASPI, dei quali oltre 1,4 miliardi con interventi,
A scattare la fotografia dello stato attuale del porto      indennizzi ed iniziative a favore della comunità ligure.
ligure è il presidente dell’AdSP del Mar Ligure             Fra questi si parla del tunnel subportuale (ipotesi
Occidentale, Paolo Signorini, che su entrambi i fronti      progettuale di cui si parla da decenni), di un’area di
vede il bicchiere ‘mezzo pieno’: “Quando parliamo           sosta per l’autotrasporto e non solo.
di transizione ecologica – dice il numero uno di            “Per la zona di sosta e altri interventi legati alla fruizione
palazzo San Giorgio – parliamo anche e soprattutto          autostradale – prosegue Signorini – pensiamo di
di accessibilità al porto, sia per quanto riguarda quella   investire circa 100 milioni di euro. Gli autotrasportatori
nautica sia per il lato terra.                              ci chiedono da tempo un’infrastruttura del genere, che
Due elementi da tenere in stretta sinergia.                 sia prossima alla città e non oltre appennino, e che sia
Sulla digitalizzazione abbiamo, da anni, il PCS (Port       completamente attrezzata con alberghi, docce, aree
Community System) più evoluto d’Italia. Insomma la          ristoro. Il tutto per evitare situazioni di congestione,
fotografia racconta di un porto all’avanguardia nel         obiettivo per il quale servirà anche un sistema di
nostro Paese, ma ancora dietro se pensiamo alle best        gestione integrata dei flussi in arrivo a Genova, anche
practice europee e mondiali.                                questo a carico di ASPI per altri 100 milioni.
Sotto questo profilo abbiamo ancora tanto da                Il fatto che tutti questi interventi, solitamente frutto di
migliorare, ma ci stiamo lavorando”.                        un accordo pubblico-privato, siano a carico del privato
In tal senso, fa sapere Signorini, giocheranno una parte    è un passo positivo che cercheremo di presidiare”.
rilevante i fondi in arrivo da Autostrade per l’Italia,     Venendo specificatamente al tema della transizione
che proprio nelle scorse settimane ha sottoscritto          ecologica, a lanciare l’ipotesi del ‘cocktail di soluzioni’
l’atto transattivo con il Ministero delle Infrastrutture    è Rita Marino, responsabile della logistica per conto

                                                                                                                               5
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    dell’ENI: “In questo momento – le sue parole – credo
    sia impensabile abbandonare da un giorno all’altro il
    campo dei combustibili tradizionali, ma al contrario
    dobbiamo lavorare affinché questi diventino verdi.
    Occorre insomma una strategia olistica, che non
    prenda in considerazione solo una possibilità. Al
    contrario, occorre una molteplicità di soluzioni per
    arrivare agli obiettivi che ci siamo prefissati al 2030
    e al 2050”.
    Sulla stessa lunghezza d’onda Sonia Sandei,
    responsabile elettrificazione di Enel X, secondo la
    quale “non è possibile uno switch on-switch off di
    punto in bianco, ma, usando un giusto mix, occorre
    comunque proseguire a passo spedito verso questa
    transizione. E bisogna farlo grazie a partnership
    pubblico-private, mettendo a fattor comune quelle
    competenze che la pubblica amministrazione può            Concreto, concretissimo, come da tradizione, Aldo
    non avere perché già impegnata a ‘correre’ verso la       Spinelli: “Ho sentito parole condivisibili – ha detto –
    realizzazione di questi progetti”.                        ma dobbiamo metterci in testa che il primo passo da
    D’accordo sul cocktail anche Rossella Carrara, vice       fare, adesso, è far sì che il ministro Congolani dia il
    president Sustainability per Costa Crociere, che          suo benestare alla nuova diga.
    annuncia come la compagnia del fumaiolo giallo abbia      Solo in quel modo potremo avere gli spazi a terra
    “già disegnato un concept di nave a zero emissioni,       per fare tutto quello che è necessario. Se riusciamo
    che sfrutta un combinato di cold ironing, eolico,         a far partire la diga, partiranno a seguire tutti gli altri
    solare, GNL e bio-GNL”.                                   progetti”.
    Il direttore generale di Spediporto Giampaolo Botta       Prima di questo intervento, tuttavia, era stato
    avverte che “serve pragmatismo, senza perdere             piuttosto chiaro il sindaco-commissario Marco Bucci:
    tempo in chiacchiere: sia sul fronte della transizione    “La faremo, anche se qualcuno vuole metterci i
    ecologica sia su quello della digitalizzazione dobbiamo   bastoni fra le ruote. In quel caso vedremo di togliere i
    guardare le best practice e la normativa europea, non     bastoni o le ruote…”.
    ci dobbiamo inventare nulla”.

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     Fagioli, l’arte e la passione di sollevare il mondo
Non solo demolizione e ricostruzione di ponte Morandi, il Vice President Cremonini: “Portiamo
il nostro know how in tutto il mondo. L’apprezzamento del ‘modello Genova’ è stato universale

                             Paolo Cremonini, Vice President Strategic Development Fagioli

“Gli appassionati sollevano il mondo, e gli scettici         Cremonini, oggi il nuovo viadotto genovese è
lo lasciano ricadere”. La frase del drammaturgo              perfettamente in funzione. Ma quell’esperienza che
francese Albert Guinon potrebbe essere un buon               cosa vi ha lasciato, a livello umano e di know how?
motto aziendale per Fagioli, azienda italiana, senza         “Intanto credo sia necessario sottolineare il modo
possibilità di dibattito, leader nella progettazione e       in cui ci siamo approcciati a questa sfida, per alcuni
nella realizzazione di movimentazioni e sollevamenti         versi paragonabile, almeno a livello di sentimenti,
ad alto contenuto di ingegneria e nella spedizione           alle operazioni compiute per il recupero della Costa
di impianti con complessità tecniche e logistiche di         Concordia dopo quanto successo all’isola del Giglio.
trasporto e movimentazione in senso allargato.               Non dobbiamo dimenticarci infatti che queste vicende
Quando si parla di infrastrutture questi servizi risultano   partono da una tragedia vera e propria, verso la
essenziali, non solo per portare a compimento l’opera,       quale, qualsiasi cosa si dica o si faccia, bisogna avere
ma anche per farlo con il minor disagio possibile            il massimo rispetto. Evidenziato questo, è innegabile
durante le fasi di manutenzione e costruzione ex-            che per tutti noi è stata una grande soddisfazione
novo.                                                        aiutare il Paese, con il nostro lavoro, in questi due
E se queste caratteristiche sono ben note agli               momenti particolarmente drammatici”.
addetti ai lavori, è indubbio che le attività svolte da      Che cosa le è venuto in mente quando ha visto
Fagioli nelle delicate fasi di demolizione del ponte         quello che era successo?
Morandi e della successiva realizzazione del viadotto        “Dopo i primi attimi di stordimento mi sono chiesto,
Genova San Giorgio le abbiano fatte scoprire a tutto         anzi ci siamo chiesti, che cosa avremmo potuto fare,
il mondo, come conferma Paolo Cremonini, Vice                personalmente e come azienda. Quanto accaduto non
President Strategic Development di Fagioli, che oltre        avrebbe potuto lasciarci indifferenti. Ci siamo subito
all’elemento ingegneristico ne mette a fuoco un altro,       messi a disposizione per quelle che sono le nostre
appunto quello della passione.                               competenze, lavorando prima sullo smontaggio di

                                                                                                                          7
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            Installazione di un ponte ferroviario da 2.500 tonnellate per la nuova tratta dell’ Alta Velocità Napoli – Bari

    quanto era rimasto in piedi e poi sulla ricostruzione.           In che senso?
    Entrambi i progetti hanno avuto modalità e tempi di              “Abbiamo parlato del punto focale, del rispetto cioè
    esecuzione che non si erano mai visti prima, diventando          verso quella tragedia in cui hanno perso la vita 43
    un punto di riferimento a livello ingegneristico ed              persone. Ma c’è dell’altro. A essere rimasta danneggiata
    esecutivo. Una soddisfazione che aiuta a ricordarsi              in un modo che lì per lì sembrava irreparabile è
    meno della genesi di quei fatti”.                                stata anche l’immagine dell’Italia all’estero. Non
                                                                                               dico che quanto successo
                                                                                               dopo abbia cancellato quella
                                                                                               ferita, ma ha dimostrato una
                                                                                               vera capacità tutta italiana,
                                                                                               quella di mettersi in gioco
                                                                                               ed attuare soluzioni che
                                                                                               prima non erano mai state
                                                                                               prese       in   considerazione.
                                                                                               L’apprezzamento        è   stato
                                                                                               universale, non solo limitato
                                                                                               all’Italia: del modello Genova
                                                                                               si è parlato anche nel
                                                                                               recente G20 dedicato alle
                                                                                               infrastrutture”.
                                                                                               Cambiamo             argomento
                                                                                               ma continuiamo a parlare
                                                                                               di ponti: in Danimarca
                                                                                               avete seguito un progetto
                                                                                               decisamente interessante.
                                                                                               “Sì, riguarda lo Storstrøm
    Installazione di un plinto da 1.800 tonnellate per il nuovo ponte Storstrøm (Danimarca) Bridge, un nuovo ponte
           con l’uso di un catamarano Fagioli appositamente costruito per l’operazione         lungo circa 4 chilometri che

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INFRASTRUTTURE LIGURI - tra criticità attuali e soluzioni progettuali - Supplemento speciale n. 35 del 9 novembre 2021 - Ship2Shore
INDICE

                         Installazione barriere del MO.S.E. con sistema di varo costruito ad hoc

sostituisce un’analoga infrastruttura già esistente.          Torniamo in Italia e passiamo da Genova a un’altra
Un progetto innovativo anche in termini funzionali e          città di mare, Venezia.
non solo strutturali, che abbiamo potuto impostare            “Lì stiamo lavorando sul MOSE: abbiamo installato
esattamente come piace fare a noi: ci siamo affiancati        le paratoie con nostre attrezzature studiate proprio
ai nostri clienti, sin dai primi passi dello sviluppo del     per questo scopo, tanto è vero che poi sono state
progetto, supportandoli nell’identificare la soluzione        acquistate dal Consorzio che lo gestisce. Ancora una
migliore per raggiungere il loro scopo.                       volta stiamo supportando al meglio il nostro Paese su
Quando si imposta un progetto, infatti, troppo spesso         un progetto fondamentale di rilevanza internazionale.
si parte dalla sola parte ingegneristica e poi si arriva      Ma allarghiamo ancora lo sguardo. In questi ultimi
a quella realizzativa, ma se vuoi fare le cose per bene,      anni stiamo lavorando molto sulla costruzione e
garantendo il ritorno dell’investimento, allora occorre       sulla manutenzione delle infrastrutture stradali e
impostare le cose di fatto partendo dalla fine, cioè          ferroviarie.
dalla “Construction”, affiancandosi ai progettisti.           Abbiamo infatti studiato e realizzato soluzioni che ci
Se questo si fa all’inizio, insieme, è possibile offrire      consentono di installarle o sostituirle in maniera rapida
soluzioni innovative senza andare a incidere in modo          e sicura, spingendo al massimo la prefabbricazione
determinante su costi e tempi.                                dei nuovi manufatti in aree limitrofe alla zona di
Diciamolo in modo ancora più semplice: se si pianifica        destinazione e di installarle con metodi innovativi
tutto all’inizio, di concerto, in cantiere le cose filano     dedicati alla singola situazione: queste soluzioni
lisce; se al contrario si affronta la “Construction” una      permettono non solo di minimizzare l’impatto delle
volta che “Engineering” e “Procurement” sono definiti,        operazioni realizzative sull’utenza delle infrastrutture,
allora è molto probabile che si rendano necessari             ma garantiscono un alto livello di sicurezza esecutiva
cambiamenti in corso d’opera, e possano nascere               attraverso la massimizzazione della modularizzazione,
anche problemi di sicurezza e realizzativi, oltre che         la realizzazione cioè delle nuove infrastrutture in aree
extra costi.                                                  sicure e il più possibile a bassa quota.
Quindi noi non ci limitiamo a eseguire l’opera, ma            Poi, nel giro di poche ore, quando il traffico scema,
offriamo gli spunti necessari per fare le cose al meglio,     l’opera viene spostata nella sua posizione finale.
ancora prima di iniziare”.                                    L’impatto è prossimo allo zero e seguendo questo

                                                                                                                            9
INFRASTRUTTURE LIGURI - tra criticità attuali e soluzioni progettuali - Supplemento speciale n. 35 del 9 novembre 2021 - Ship2Shore
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                                                                          usato anche per gli impianti Wanda Metropolitano
                                                                          dell’Atletico Madrid e Hotspur del Tottenham.
                                                                          Si tratta di un’operazione altamente spettacolare,
                                                                          con un’enorme ragnatela di cavi che solleviamo verso
                                                                          l’alto portando la struttura nella sua posizione.
                                                                          Tutte queste operazioni le realizziamo grazie alla
                                                                          nostra Ingegneria di primissimo livello, che ci
                                                                          permette di definire e realizzare soluzioni sempre
                                                                          diverse e innovative, e di non porre mai un limite alla
                                                                          esecuzione sicura di operazioni spettacolari e mai
                                                                          realizzate prima”.
                                                                          In Italia, dopo quanto successo a Genova, si è
                                                                          riscoperta anche l’ordinaria amministrazione.
                                                                          “Che è fondamentale, certamente. Abbiamo parlato
                                                                          di operazioni e progetti eccezionali, ma questo
                                                                          concept lo applichiamo con successo anche alla
                                                                          manutenzione ordinaria, limitando l’impatto e i disagi
      Installazione della copertura del nuovo stadio del Tottenham        sulle infrastrutture esistenti”.
     con l’uso sincronizzato di 216 martinetti idraulici (strand jacks)   Permetta una battuta, ma dal trasporto con cui
     schema abbiamo lavorato anche in diversi aeroporti,                  parla l’immagine stereotipata dell’ingegnere un po’…
     ad esempio sulla passerella che unisce i due terminal                ‘freddo’ non sembra stagliarsi bene su di lei…
     dello scalo londinese di Gatwick oppure la nuova                     “Ma perché in Fagioli facciamo tutto questo con una
     torre di controllo di Heathrow.                                      passione sfrenata. Mi creda, non è retorica. Siamo
     Ma potrei citare anche gli stadi: abbiamo sviluppato                 appassionati del nostro lavoro, siamo orgogliosi di
     un metodo di installazione delle tensostrutture                      quello che facciamo e soprattutto del fatto che le
     applicato per la prima volta dieci anni fa a Kiev e poi              nostre opere poi siano al servizio delle persone”.

                   Installazione delle sezioni del nuovo ponte San Giorgio a Genova con pesi fino a 2.000 tonnellate

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                                  SINCE 1955

                             A L S E R V I Z I O D E L LE G R A N D I O P E R E
                             INGEGNERIA, TRASPORTI E SOLLEVAMENTI AD ALTO VALORE AGGIUNTO PER LE COSTRUZIONI

      Trasporto, sollevamento e installazione di un ponte ferroviario da
     2.500 tonnellate per la nuova tratta dell’ Alta Velocità Napoli ‐ Bari ‐                            JACK-UP SYSTEM
      Fagioli è orgogliosa di presentare il “Modular Jack‐up System”:
   un sistema modulare incrementale dove i blocchi in acciaio vengono
   impilati con un sistema di cilindri idraulici posizionati ai lati e controllati
   automaticamente in remoto per sollevamenti fino a 4.000 tonnellate

                                                                                                 500 TON                   DA 2.000 A 4.000 TON                            15 M
                                                                                             Capacità (singola unità)                Capacità totale                   Altezza massima

       STRAND JACKS                        TO R R I M O D U L A R I         G R U C I N G O L AT E                         SPMT                        S O L L E VAT O R I I D R A U L I C I
    oltre 1.000 unità (15 ­ 750 ton)           oltre 1.000 m di torri      capacità fino a 3.000 ton                    oltre 1.300 assi                    capacità fino a 800 ton

                                                                        www.fagioli.com
INDICE

        “L’Italia può diventare l’hub mediterraneo per
      l’import di idrogeno: non perda questa possibilità”
     Andrea Bombardi (Carbon Reduction Excellence Executive Vice President RINA):
          “La Liguria e i suoi porti possono avere benefici dalla costituzione di
                una Hydrogen Valley. Ma serve una visione più sistemica”

                           Andrea Bombardi, Carbon Reduction Excellence Executive Vice President RINA

     “L’Italia ha la possibilità di diventare l’hub mediterraneo   già guadagnato un vantaggio competitivo rispetto alle
     per l’import di idrogeno. Una grande opportunità che          batterie sulle lunghe percorrenze. Nel nostro Paese
     non può lasciarsi scappare. E una Hydrogen Valley in          ci stiamo lavorando, i fondi del PNRR aprono scenari
     Liguria sarebbe strategica soprattutto per il suo asset       interessanti relativi al finanziamento delle tecnologie,
     più importante, quello portuale”. Parola di Andrea            cioè della possibilità di iniziare a fare per fare domani,
     Bombardi, Carbon Reduction Excellence – Executive             di sporcarsi le mani per capire meglio l’idrogeno,
     Vice President del RINA, che in questa intervista             capire come usarlo e far crescere le tecnologie per
     snocciola tutti i vantaggi legati all’H2 – e non relativi     sfruttarlo al meglio.
     solo alla decarbonizzazione – con un focus sull’Italia        Questo è un tema che abbiamo affrontato in passato
     e la Liguria.                                                 anche per le rinnovabili: le performance dei pannelli
     Ingegner Bombardi, partiamo descrivendo lo stato              solari oggi sono diverse, rispetto a 15 anni fa.
     dell’arte: come viene impiegato l’idrogeno, per quali         La tecnologia va quindi stimolata e per l’idrogeno
     scopi viene utilizzato e quali sono le richieste del          non era mai successo in precedenza come in questo
     mercato in questo senso?                                      periodo. La mobilità dei mezzi pesanti è un tema, il
     “L’Italia è ancora indietro rispetto ad altri Paesi           ferroviario anche, soprattutto per quanto riguarda i
     europei. In Olanda, ad esempio, esistono già delle            collegamenti di ultimo miglio nei porti. In Italia abbiamo
     importanti iniziative nelle aree portuali, lo stesso          più di 5mila chilometri di linee a diesel che, senza
     vale per il Belgio, ad Anversa, mentre in Germania            spendere soldi per nuove infrastrutture, potrebbero
     esistono già più di 90 stazioni di rifornimento               passare direttamente all’idrogeno e connettersi con
     stradale, quindi per la mobilità pesante, dove l’H2 ha        una mobilità integrata”.

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Che      ruolo     può    avere     l’idrogeno     nella      usino a tutto tondo. La possibilità di mettere a
decarbonizzazione dei porti e della logistica?                terra delle eccellenze liguri, che ci sono, di attrarre
“Oggi manca un’infrastruttura dedicata, che                   i finanziamenti necessari e di avere un approccio
genererebbe un’integrazione delle varie soluzioni.            sistemico delle aziende e degli amministratori come
Mi spiego meglio. La possibilità di avere delle               Comuni, Regione e Autorità Portuali per fare una
stazioni di rifornimento di idrogeno nei porti, dove          filiera integrata va attuata sfruttando il punto forte
i camion caricano e scaricano, consentirebbe di               della Liguria, che sono appunto i porti. Ma serve una
mantenere la competitività dello scalo verso un               visione più sistemica e integrata, altrimenti rischiamo
trasporto più sostenibile. Non è detto che l’H2 debba         di creare delle diseconomie tra un punto e l’altro.
necessariamente andare bene per qualsiasi tipo di             E questo andrebbe bene sia per i terminal industriali sia
trasporto: abbiamo parlato dei mezzi pesanti, della           per quelli dedicati ai passeggeri, dove l’attenzione alla
ferrovia, ma anche alcune imbarcazioni che stiamo             sostenibilità, in particolare per il traffico crocieristico,
già studiando e che potrebbero svolgere ad esempio            è ancora più elevata. Questo consentirebbe anche di
i servizi nelle acque interne dei porti; mi vengono           decarbonizzare l’industria del turismo e di attrarre
in mente anche le gru portuali, i muletti, le caldaie         sempre più giovani: i dati ci dicono che la ‘generazione
per gli uffici. Bisogna quindi ragionare in un’ottica di      Z’ conosce meglio delle altre il problema del
complementarietà delle soluzioni.                             riscaldamento globale e allora noi dobbiamo lavorare
Oggi non c’è la panacea, ma la possibilità di ragionare       su questo, creando anche competenze nuove”.
e stimolare la tecnologia affinché domani sia sempre          Anche la formazione, quindi, ha il suo peso.
più performante e che si applichi bene al settore che         “Certamente. Faccio un esempio: il RINA lavora nel
si intende decarbonizzare”.                                   ferroviario sfruttando competenze sull’idrogeno che
Veniamo a Genova e alla Liguria: si può trarre                ci derivano dalla nostra esperienza nell’ambito dei
vantaggio da tutto questo? Crede che sia ipotizzabile         combustibili fossili, delle raffinerie. Quando ci siamo
la realizzazione di una Hydrogen Valley?                      presentati sul progetto H2iseO a Ferrovie Nord
“Una Hydrogen Valley è un distretto in cui si va a            Milano abbiamo unito le nostre esperienze in ambito
utilizzare l’idrogeno come un vettore energetico              ferroviario con quelle relative all’idrogeno. Oggi
e in cui si vanno a costruire progettualità che lo            dobbiamo trasferire competenze dal mondo nativo

                      Possibile soluzione di decarbonizzazione per il porto in un contesto integrato

                                                                                                                              13
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     dell’idrogeno agli altri mondi che un domani saranno       per lo stoccaggio.
     toccati da questo vettore energetico e questa è una        A proposito l’idrogeno, in termini di potenza stoccata
     sfida importante, fatta anche di riconversioni di          e di durata dello stoccaggio, ha un comportamento
     lavoratori”.                                               molto simile al metano. Questo significa che può
     Ma torniamo ai porti liguri. A suo parere                  essere trasportato con relativa facilità anche sulle
     quali tecnologie possono essere decisive per               lunghe distanze. Il Cile, ad esempio, esporterà l’H2 in
     decarbonizzare queste infrastrutture?                      Europa, ma qui l’energia rinnovabile per produrlo costa
     “Nei porti liguri si potrebbe puntare alla realizzazione   1/6 rispetto all’Italia, in Arabia Saudita addirittura
     del sistema di cold ironing che consentirebbe alle navi    1/12. Il nostro Paese si troverà obbligato a importare
     in banchina di alimentare i sistemi di bordo prendendo     idrogeno per alcuni processi che non ne possono
     energia da terra e spegnendo i motori diesel. I cavi       fare a meno, ad esempio l’industria che lavora ad alta
     necessari per il trasporto dell’elettricità potrebbero     temperatura e che non ha altra possibilità di essere
     essere dei superconduttori direttamente connessi alle      decarbonizzata se non questa”.
     centrali elettriche, ad esempio Savona e La Spezia,        Senza dimenticare però la complementarietà con le
     applicando alle stesse sistemi di cattura, riutilizzo o    altre soluzioni…
     stoccaggio della CO2. I superconduttori sarebbero          “Certamente no, lo abbiamo detto all’inizio. Nella
     raffreddati da idrogeno in forma liquida, producibile      fase di transizione energetica dobbiamo tenere
     all’interno delle aree portuali. Quello stesso idrogeno    presenti e sfruttare tutte le possibilità che abbiamo
     potrebbe poi alimentare anche altri impianti all’interno   per abbattere le emissioni di anidride carbonica. Il
     del porto in un sistema integrato”.                        PIL dell’Italia aumenterà di circa il 6% quest’anno e le
     L’idrogeno potrà essere importante per i porti italiani    previsioni per il 2022 sono del 4%. Noi sappiamo che
     anche in quanto commodity da movimentare?                  a questa crescita, normalmente, corrisponde anche
     “Assolutamente sì. L’idrogeno in prospettiva diventerà     una proporzionale crescita nella produzione di CO2 e
     una commodity come oggi lo è il gas naturale e             dobbiamo lavorare per contrastare questo fenomeno,
     giocoforza l’Italia sarà un importatore di idrogeno,       ad esempio catturandola.
     potendo diventare in questo senso anche un hub             Ci sono tecnologie che ci consentono di farlo, e anche
     del Mediterraneo. Tutte le economie oil dependent,         di riutilizzarla: si stanno sperimentando nel Regno
     come Nord Africa e Medio Oriente, stanno pensando          Unito e in Norvegia, e questa soluzione può essere
     di produrre idrogeno ed esportarlo e questo avrà           d’interesse anche per i nostri sistemi portuali”.
     bisogno di una nuova logistica, di nuove infrastrutture

                                                 La sede del RINA a Genova

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                    “Modelli previsionali nei porti
              per fronteggiare i cambiamenti climatici”
     Luigi Merlo, presidente di Federlogistica: “Tema troppo sottovalutato. Sul fronte infrastrutturale
     le risorse non possono più essere un alibi, ma c’è il problema di una carenza strutturale rispetto
     a quanto si vuole mettere in moto”. Focus sugli scali italiani all’Earth Technology Expo di Firenze

                                              Luigi Merlo, Presidente Federlogistica

                                                                  previste dal PNRR, con la valutazione dell’avvio
        GUARDA LA VIDEO INTERVISTA                                di molti cantieri grazie ai commissariamenti. Una
                                                                  fotografia quindi molto fiduciosa, che necessita
     Infrastrutture, cambiamenti climatici, l’impatto delle       tuttavia di una grande attività di vigilanza perché
     risorse del PNRR nella portualità italiana e più in          ogni giorno riscontiamo, sia da parte degli stessi
     generale nel mondo della logistica: sono i tanti temi        commissari sia da parte delle istituzioni, difficoltà
     trattati in questa intervista con Luigi Merlo, presidente    attuative, gestionali, funzionali. Quindi io credo
     di Federlogistica.                                           che dal punto di vista della programmazione e della
     Luigi Merlo, già assessore ai Trasporti in Regione           pianificazione degli investimenti ci siamo, e anche
     Liguria e presidente dell’Autorità Portuale                  dell’avvio dei cantieri, ma occorrerebbe un maggior
     di Genova, oggi presidente di Federlogistica:                monitoraggio da parte del Governo per dare un
     dovesse scattare una fotografia dello stato delle            supporto ai commissari e sincerarsi che non ci siano
     infrastrutture in Italia, sia lato terra sia portuali, che   intoppi o difficoltà che purtroppo si registrano
     cosa emergerebbe?                                            ancora. Anche perché si è parlato molto di ‘modello
     “Sarebbe una fotografia di grandi aspettative e              Genova’, ma in realtà quello che si è applicato è un
     opportunità, legate alle opere in corso e a quelle           ‘modello Genova’ per così dire spurio, nel senso che

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non ci sono quelle condizioni legate all’urgenza e alla    Su questo c’è una sottovalutazione complessiva, e
necessità, e quindi le tempistiche non saranno così        invece bisognerebbe indirizzare le energie su questa
brevi, anche se abbiamo il vincolo del PNRR”.              e su altre infrastrutture, come il completamento
Presidente, abbiamo fatto un quadro rivolto al             dell’Aurelia bis”.
futuro. Parliamo però del presente: soprattutto in         Parliamo di infrastrutturale portuali. Negli scali
Liguria, sul fronte autostradale, emergono ancora          italiani ci sono vari progetti in corso, come la Diga
grossi problemi legati alla manutenzione e al modo         di Genova, la Darsena Europa di Livorno, l’Hub di
in cui si interviene.                                      Ravenna. Secondo lei sono interventi centrati?
“Una situazione preoccupante che purtroppo non             Lei fa spesso riferimento all’attenzione da porre
sarà di breve periodo. Basta vedere quello che sta         ai cambiamenti climatici, è davvero un tema così
accadendo ora, dopo una pausa estiva in cui i cantieri     impellente anche per la portualità italiana?
erano chiusi: se si prendono interi tratti, da La          “Gli interventi previsti sono utili e importanti, anche
Spezia a Genova ma anche da Genova verso Savona,           se registro un po’ ovunque in Italia, parlando con i
abbiamo lunghi percorsi con deviazioni, interventi,        rappresentanti delle Autorità Portuali, il problema che
corsie uniche, anche con condizioni di pericolosità,       la mole di lavoro che hanno, in rapporto alle risorse
basta un piccolo incidente per formare code di decine      che si sono liberate, se non ci sarà un’implementazione
di chilometri.                                             di strutture difficilmente potrà essere avviata con i
Sappiamo che la Liguria ha il 20% delle gallerie di        tempi e le aspettative date.
tutta Europa, e questo è un dato di fatto. Si tratta       Quindi non c’è più un alibi legato alle risorse ma
di interventi che per quanto strutturali non saranno       c’è un tema diverso, la necessità di avere mezzi
comunque definitivi, e allora mi domando il perché ci      e personale a disposizione per tutti i cantieri che
siano ancora resistenze sulla necessità di realizzare la   riguardano i porti italiani. Bisognerebbe ragionare
Gronda. Non so quanto questa rete autostradale, per        su piani regolatori di sistema che pochissime realtà
quanto mantenuta, possa ancora reggere nel tempo:          hanno avviato dal 2016 ad oggi, nonostante fosse
occorre costruire un’alternativa a monte per evitare di    previsto dalla legge. Continuare a fare pianificazioni in
trovarsi in una situazione di totale isolamento.           variante e adeguamenti tecnico-funzionali a seconda

                                                                                                                        17
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     delle situazioni non rende giustizia alla logica della       che succederà non potremo fare niente o quasi per le
     pianificazione nazionale che era l’obiettivo primario        infrastrutture, ma potremo tutelare la vita umana, che
     della riforma Delrio.                                        è fondamentale”.
     Questo è un tema che deve essere ripensato,                  Proprio nelle ultime settimane a Genova c’è stata
     occorre una regia più completa e strutturata a livello       una allerta rossa e i lavoratori del porto hanno
     ministeriale”.                                               scioperato perché, a loro dire, mancavano le
     Poi c’è il tema dei cambiamenti climatici…                   condizioni di sicurezza. Come se ne può uscire?
     “Che è ampiamente sottovalutato. Ne abbiamo parlato          “Occorre una risposta che non sia basata sulla
     all’Earth Technology Expo di Firenze, dedicato proprio       percezione, l’emotività o la preoccupazione, ma che
     agli effetti di questi cambiamenti sul fragile territorio    si poggi su dati certi.
     italiano, organizzato dalla Presidenza del Consiglio         Gli elementi, gli studi e le analisi che stiamo
     dei Ministri e dalla Protezione Civile. Una sezione è        elaborando dovrebbero portare proprio a questo, e
     stata dedicata proprio alla portualità, coordinata dal       a portare condizioni di maggiore sicurezza non solo
     sottoscritto con il presidente di Assoporti Rodolfo          per chi lavora a terra, ma anche per i servizi tecnico-
     Giampieri, rappresentanti di ENEA, SNAM, del                 nautici, dai piloti agli ormeggiatori.
     Cetena, del Rina. Proprio insieme a ENEA e ad altri          Serve poi intervenire sull’attrezzaggio dei porti: bitte
     centri europei, come Federlogistica abbiamo vinto            più resistenti, distanziatori, analisi della situazione
     il progetto europeo CoCliCo (Coastal Climate Core            delle banchine, delle dighe.
     Services) che riguarda proprio l’importanza di modelli       Tutto questo non c’è oggi nei nostri porti ed è
     previsionali dedicati ai porti, che siano anticipatori dei   un’occasione mancata nel PNRR.
     fenomeni.                                                    Noi chiediamo che ci sia un piano straordinario
     Questo eviterebbe situazioni come quelle che si              di analisi della sicurezza dal punto di vista della
     sono verificate negli ultimi anni, penso ad esempio          portualità italiana: spesso le infrastrutture risalgono
     a quanto successo a Rapallo: se tu sai con alcuni            all’inizio del ‘900 e di certo non sono in grado di
     giorni di anticipo quello che potrebbe accadere, hai         reggere a situazioni estreme come quelle che stiamo
     il tempo per metterti al riparo ed è anche un tema di        affrontando”.
     sicurezza sul lavoro: se riusciamo a prevedere quello

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 Il ‘modello Fincantieri’ per la rinascita di Genova
     La controllata Infrastructure, insieme a Webuild, ha ricostruito il ponte crollato.
    Bono: “Era nel nostro destino e abbiamo onorato questa responsabilità”. I segreti
di un’opera dall’elevato valore simbolico realizzata in tempi record e con procedure innovative

                 L’AD di Fincantieri Giuseppe Bono con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Marzo 2019. Sono passati appena sette mesi dal               dal luogo della tragedia e della rinascita, ma anche
disastroso crollo del ponte Morandi a Genova, e a            quello di Castellammare di Stabia, da cui partì la prima
Valeggio sul Mincio, provincia di Verona, si tiene di        chiatta con i conci d’acciaio giunta in Liguria dopo
fatto un doppio evento: si inaugura lo stabilimento          aver risalito tutto il Tirreno. Ma tutto il gruppo, che
di Fincantieri Infrastructure, società del gruppo            è presente in sei regioni italiane, è stato partecipe di
Fincantieri     specializzata   nella    progettazione,      un progetto prioritario, per il quale tutte le energie
realizzazione e montaggio di strutture in acciaio            sono state messe a disposizione, senza per questo
su progetti di grande dimensione, e nasce il nuovo           venir meno a nessuno degli impegni pregressi. Nella
viadotto, con il contestuale taglio della lamiera            costruzione del ponte sono state impiegate anche
del primo ‘pezzo’ del ponte San Giorgio. Un ponte            le controllate genovesi di Fincantieri, Seastema e
progettato e realizzato, su disegno di Renzo Piano,          Cetena, responsabili per lo sviluppo tecnologico
proprio da Fincantieri Infrastructure e da Webuild,          dell’infrastruttura.
unite nella joint venture PerGenova.                         Ma non c’è solo l’abbraccio di tutta Italia, plasticamente
Ed è proprio l’impegno della società del gruppo              raffigurata nella ramificazione territoriale dei suoi
cantieristico leader a livello globale a diventare una       cantieri, a legare in modo indissolubile Fincantieri
doppia metafora. La prima è quella dell’abbraccio            e Fincantieri Infrastructure al capoluogo ligure. Il
di tutta Italia alla città di Genova ferita. Fincantieri     ‘modello Genova’, fatto di coraggio, rapidità, scelta
Infrastructure infatti ha coinvolto nella realizzazione      delle migliori competenze e visione si staglia infatti
dell’opera alcuni dei suoi principali cantieri, da nord      alla perfezione sul profilo del gruppo cantieristico.
a sud della Penisola: quello di Valeggio sul Mincio,         Basta ricordare le parole dell’amministratore delegato
appunto, e poi quello di Sestri Ponente, a due passi         Giuseppe Bono: “Il disegno di Piano di un ‘ponte-

                                                                                                                           19
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     nave’, le esigenze di rapidità nell’esecuzione, il        Alcuni numeri, giusto per rendere l’idea di che cosa
     collegamento con il territorio: questo ponte era nel      ha rappresentato la realizzazione del nuovo viadotto.
     nostro destino, e abbiamo onorato a pieno questa          L’impalcato principale del ponte è costituito da una
     responsabilità proprio grazie al modello Fincantieri,     travata lunga 1067 metri, formata da un totale di 19
     dove gestire progetti complessi, nel rispetto di tempi    campate in acciaio e calcestruzzo, di cui 14 da 50
     e costi, organizzando una molteplicità di partner, è la   metri, 3 da 100 metri, 1 da 40 metri e 1 da 26 metri.
     norma”.                                                   All’impalcato del ponte è strutturalmente connessa
     Lavorare bene, rispettando i tempi, anticipandoli         una rampa, sempre in acciaio-calcestruzzo, lunga 110
     quando è possibile. Da sempre Fincantieri opera           metri, a 3 luci.
     secondo altissimi standard, lavorando con molte           La distanza tra i due appoggi successivi è
     ditte diverse, operando con l’indotto e organizzando      rispettivamente di 34 metri, 43 metri e 32 metri.
     il lavoro in modo che non si creino discrasie. Quello     Il piano stradale del ponte è a 45 metri d’altezza. Il
     che oggi viene chiamato ‘modello Genova’ non è altro,     ponte è sorretto da 18 pile con un passo costante
     quindi, che l’espressione di un modo di procedere che     di 50 metri, a eccezione delle tre campate centrali
     l’azienda conosce e adopera da sempre: ‘il modello        che, attraversando il torrente Polcevera e le aree
     Fincantieri’.                                             ferroviarie, hanno un passo di 100 metri.

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Le dimensioni esterne delle pile per le campate da 50         ponte sospeso sul Danubio, che una volta ultimato
e 100 metri sono di 9,5 per 4 metri. 281 i pali delle         sarà il più lungo del Paese e il terzo con la campata
sottofondazioni a sostegno delle pile e delle spalle.         centrale più lunga in Europa.
La parte in acciaio dell’impalcato è costituita da tre        All’avvio dei lavori, nel giugno 2019, il ponte sospeso
conci trasversali, realizzati con lamiere di differenti       più grande al mondo in via di realizzazione.
spessori per una larghezza totale di 26 metri, in             Con una lunghezza complessiva di 1.975 metri e
grado di rendere semplice e veloce la costruzione e il        una campata centrale di 1.120 metri, questo ponte
montaggio di più campate in sequenza.                         rappresenta un’opera altamente strategica per il
La struttura interna, composta da diaframmi in acciaio,       Paese, cofinanziata dall’Unione Europea.
ha permesso un elevato grado di ottimizzazione delle          Sorgerà a soli 8 km di distanza dalla cittadina di Braila,
prestazioni dei materiali stessi in relazione alla velocità   in Romania, dove ha sede lo stabilimento di Vard,
di realizzazione e assemblaggio delle parti.                  società del Gruppo Fincantieri.
Completa l’impalcato la soletta, realizzata con elementi      Il cantiere impiegherà circa 200 risorse per la
prefabbricati in calcestruzzo armato e successivo             realizzazione e l’assemblaggio dei 79 blocchi di acciaio
getto di completamento.                                       dell’impalcato, per un totale 20.000 tonnellate.
Ma Fincantieri Infrastructure, che opera come EPC             Fincantieri Infrastructure si è inoltre aggiudicata
contractor con competenze di project management,              in ATI con Fincosit l’assegnazione dei lavori per lo
di ingegneria e di costruzione non comuni, maturate           spostamento e l’ampliamento della diga foranea del
in un settore complesso come quello della costruzione         porto di Vado Ligure, appaltati dall’Autorità di Sistema
navale, è oggi attiva su diversi fronti.                      del Mar Ligure Occidentale.
Sta partecipando alla costruzione in Romania di un
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           “La comunità portuale di Genova si è
        dimostrata più forte del gap infrastrutturale”
     Pitto (Spediporto): “I traffici sono ben radicati, ma non possiamo dormirci sopra: bene il
      Terzo Valico, ora sprint per il quadruplicamento della Tortona-Milano e per la Gronda.
              La digitalizzazione ci può aiutare a tamponare i problemi. L’idea di una
            Green Logistic Valley in Valpolcevera è vincente per tutti, vi spiego perché”

                                                                quadruplicamento della linea fra Tortona e Milano:
                                                                sarebbe assurdo completare la prima opera e poi
                                                                rendersi conto che senza questa interconnessione
                                                                non più funzionare come dovrebbe. Un altro pezzo
                                                                è la Gronda, più futuribile. Ma si tratta di un’opera
                                                                indispensabile”.
                                                                Anche manutenere l’esistente non sembra un gioco
                                                                da ragazzi…
                                                                “Sappiamo che per ancora cinque anni dovremo
                                                                convivere con questi cantieri, che interessano tutte
                                                                le nostre autostrade: la A7, la A10, la A12, la A26. La
                                                                situazione è sotto gli occhi di tutti”.
                                                                Come è cambiata la vita di chi lavora con il porto di
                                                                Genova e quindi deve servirsi di questa infrastrutture
                                                                autostradali malandate?
                                                                “Non è semplicissimo da dire. Se non ha impattato
                                                                sui volumi, questo contesto ha avuto conseguenze
                                                                pesantissime in termini di rapidità, puntualità e
                                                                affidabilità, che sono tre elementi fondamentali per
                                                                chi fa il nostro lavoro. Detto questo, sono emersi
                                                                anche dei lati positivi”.
                                                                Quali?
                                                                “Nonostante queste difficoltà, il nostro sistema
                                                                portuale ha retto, grazie agli sforzi di tutta la comunità.
                                                                Questo significa che i traffici sono ben radicati a
              Alessandro Pitto, Presidente Spediporto           Genova e qui rimangono anche a fronte di problemi
                                                                di questo genere. Attenzione però, non possiamo
     Per scattare una fotografia – senza filtri negativi –      dormirci sopra: se nel breve-medio periodo è difficile
     dello stato attuale delle infrastrutture in Liguria        ipotizzare di spostare traffici da Genova a un altro
     bisogna scegliere una parola negli ultimi tempi            porto, nel lungo periodo questo può essere possibile”.
     abusata, ma che in questo contesto si staglia alla         Siete soddisfatti dell’accordo che è stato raggiunto
     perfezione: resilienza.                                    con ASPI?
     Quella del sistema portuale di Genova e Savona, del        “Bisognerà valutarne la sua messa a terra, ma io credo
     suo cluster, dei suoi operatori: tutti capaci di ‘tenere   che sia sempre meglio trovare un accordo che litigare.
     botta’ nonostante tutto quello che è successo dal          I tempi di un contenzioso sono sempre più lunghi
     crollo di ponte Morandi in poi.                            di quelli di un’intesa, figuriamoci per una vicenda di
     Il fotografo in questione è Alessandro Pitto, presidente   questa portata.
     di Spediporto, l’associazione che raggruppa oltre 300      Quello che mi auguro, tuttavia, è che chi ha subito un
     imprese di spedizione.                                     danno possa essere ripagato.
     Pitto, che contorni assume questa fotografia               La scarsa o assente manutenzione delle autostrade
     dell’esistente?                                            ha comportato perdite e problematiche per
     “Manca qualche pezzo, alcuni li stiamo mettendo,           tantissime categorie. Nessuno di noi vuole mettersi
     altri spero lo faremo a breve. Qualche esempio:            sullo stesso piano di chi ha perso la vita o la casa, ci
     uno dei pezzi che stiamo mettendo in esercizio è il        mancherebbe altro. Ne abbiamo il massimo rispetto.
     Terzo Valico, uno che spero metteremo a breve è il         Ma le responsabilità di questa situazione hanno

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nomi e cognomi, ed è giusto che chi rompe, paghi.              un grande volano per tutta l’economia del territorio,
Teniamo anche conto che in questi mesi c’è stata               a partire dalla creazione di posti di lavoro. E questo
anche la pandemia, con meno gente in circolazione.             rafforzerebbe anche la competitività del porto”.
Ma già questa estate, con la ripresa dei traffici legati       In che modo?
ai traghetti, abbiamo visto cosa può succedere:                “Le compagnie attive nel trasporto merci sono sempre
se arrivano due ferry in contemporanea, il nodo                meno e sempre più forti, possono fare il bello e il
autostradale si blocca. Non è accettabile”.                    cattivo tempo, magari portare altrove i traffici.
Voi state spingendo il progetto di una ‘Green Logistic         Se invece le aziende di destinazione dei beni sono a
Valley’ in Valpolcevera. Di che cosa si tratta?                Genova, in Valpolcevera, avrebbero un motivo in più
“Siamo partiti dall’idea di fare qualcosa per una zona         per continuare a servirsi delle nostre banchine: perché
che ha visto il crollo del ponte Morandi e che ha al           andare altrove se lo spazio di lavorazione delle merci
suo interno diverse aree in disuso, sottoutilizzate e          è lì? Occorre lavorare su entrambi i lati per creare un
degradate. La nostra idea è quella di non procedere            interesse reciproco”.
a macchia di leopardo, ma di avere un disegno                  C’è poi il tema delle infrastrutture digitali, di cui
complessivo. Quindi pensiamo all’insediamento di               ultimamente si fa un gran parlare.
attività legate alla logistica, ma che siano ad elevato        “Non è un caso. Una ventina di anni fa, in un momento
valore aggiunto. Nessun parcheggio o deposito di               di crisi con tempi di gestione insopportabili, era nato il
container, quindi, che peraltro comportano esternalità         sistema digitale del porto di Genova. Un’innovazione
negative per i cittadini, bensì attività economiche            pionieristica.
legate alla lavorazione delle merci, che spesso sono           Ora siamo in un momento per certi versi simile,
insediate nelle vicinanze dei porti, anche se a Genova         anche se per motivi diversi, e noto la stessa spinta:
non è successo e si è dovuto ricorrere ad aree in altre        a breve avremo lo svincolo telematico delle merci
regioni.                                                       e poi il sistema di preavviso di arrivo dei mezzi
Ad esempio a Barcellona è stato fatto qualcosa del             pesanti in porto. Una vivacità che ci fa ben sperare:
genere, con l’arrivo di brand come Sony e Decathlon,           le infrastrutture digitali possono aiutarci in modo
con riguardo anche alla sostenibilità ambientale,              determinante anche a sopperire le mancanze causate
poco o per niente impattanti e in grado di portare             dai disagi che viviamo per le infrastrutture materiali”.

      Un quadro d’insieme della Genova che verrà: cavi sottomarini, Terzo Valico, Gronda, interconnessioni ferroviarie

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DL Infrastrutture, le novità per il mondo dei trasporti
 Misure favorevoli per i porti di Genova e Venezia; sostegni alla Culmv e ai terminalisti;
  via libera agli autoarticolati fino a 18 metri; ART può far fronte al calo dei contributi

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ad inizio            rispetto ai corrispondenti mesi dell’anno 2019, delle
settembre il DL Infrastrutture,che al suo interno –         risorse non assegnate dal Dl Rilancio.
compresi anche gli emendamenti successivamente              Confermati inoltre l’ampliamento dei confini delle
discussi e approvati – contiene diverse misure di           AdSP del Mare di Sardegna (entra Arbatax) e dell’AdSP
rilievo per il trasporto marittimo e stradale e per il      del Mare della Sicilia Occidentale (entrano Porto
mondo dei porti.                                            Rifugio e Porto Isola di Gela), lo stanziamento di 37
  Il testo modifica in modo sostanziale il decreto          milioni di euro a beneficio dell’AdSP dello Stretto per
legge emanato lo scorso 14 agosto, ribattezzato             miglioramenti infrastrutturali relativi al traghettamento
‘DL Agosto’, con un’apertura ai sostegni, di fatto,         fra Sicilia e Calabria e, infine, lo stanziamento di
anche alle società armatoriali le cui navi battono          300 milioni di euro fra il 2022 e il 2026 al fine di
bandiera comunitaria. Il decreto interviene in modo         accelerare il ‘Piano nazionale di implementazione del
cospicuo anche su quello che fu ribattezzato Decreto        sistema europeo di gestione del traffico ferroviario,
Rilancio, emanato il 19 maggio 2020, ampliando al           European Rail Traffic Management System, ERTMS’.
periodo compreso fra il 1 gennaio e il 31 luglio 2021       Per quanto riguarda l’autotrasporto, il decreto
la possibilità, per le AdSP, di ridurre l’importo dei       sancisce la libera circolazione di autoarticolati
canoni concessori per gli articoli 16, 17 e 18 della        (complessi veicolari trattore-semirimorchio) con
legge 84/94 e di quelli relativi alle concessioni per la    lunghezza fino a 18 metri. L’aumento della lunghezza
gestione di stazioni marittime e servizi di supporto        massima consentita, a parità di peso ammesso,
a passeggeri. Riduzione riconoscibile solo a chi può        migliora la capacità di carico dell’autoarticolato che
dimostrare di aver perso, rispetto ad analogo periodo       può così trasportare 37 pallet, ossia 4 in più rispetto
del 2019, una quota pari o superiore al 20% del suo         alla configurazione attuale standard, garantendo
fatturato.                                                  maggiore efficienza nei trasporti su gomma e una
Per quanto riguarda i terminalisti, potranno beneficiare,   tendenziale riduzione dei veicoli in circolazione e
a titolo di indennizzo per le ridotte prestazioni rese      delle emissioni inquinanti.
da dette società conseguenti alla riduzione dei volumi      Nella prima sessione della conversione in legge presso
di traffico dal 1° gennaio 2021 al 31 luglio 2021,          le Commissioni Trasporti è Ambiente alla Camera è

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     stato riconosciuto un totale di 168 milioni di euro          al corrispondente mese dell’anno 2019, per cause
     destinati alla Capitaneria di Porto, diluiti fra il 2022 e   riconducibili alle mutate condizioni economiche degli
     il 2036, al fine di “realizzare e aggiornare l’interfaccia   scali del sistema portuale italiano in conseguenza
     unica marittima europea” prevista dal regolamento            dell’emergenza epidemiologica”.
     UE 2019/1239.                                                Per quanto riguarda Venezia, una decisa ‘spinta’
     Ancora il porto di Saline Joniche è entrato a far parte      per la realizzazione degli approdi per le navi da
     dell’Autorità di Sistema Portuale dei mari Tirreno           crociera nell’area di Marghera arriva anch’essa
     Meridionale e Ionio, mentre quello di Licata è stato         dall’emendamento prestato da Paita e Rotta, che
     ricompreso nell’AdSP del Mare di Sicilia Occidentale.        prevede “nel caso dei porti in cui siano tuttora in vigore
     Nella seconda tornata di esame sono arrivate buone           Piani regolatori portuali approvati antecedentemente
     notizie per i porti di Genova e Venezia. Le misure di        all’entrata in vigore della presente legge (la 84/94,
     interesse per quanto riguarda il capoluogo ligure sono       ndr), nelle more dell’approvazione del nuovo piano
     due. Il primo arriva da un emendamento delle relatrici,      regolatore portuale, laddove il comitato di gestione
     ovvero le presidenti stesse delle due Commissioni,           dell’Autorità di sistema portuale ravvisi la necessità
     Raffaella Paita e Alessia Rotta, e riguarda le modifiche     di realizzare opere in via d’urgenza, il piano operativo
     all’articolo 5 della legge 84/94, che riguarda               triennale di cui all’articolo 9, comma 3, lettera a), può
     l’adozione da parte delle AdSP dei DPSS (Documento           definire, in via transitoria, la destinazione funzionale
     di Programmazione Strategica e di Sistema) e dei PRP         di alcune aree sulla base delle funzioni ammesse
     (Piano Regolatore Portuale).                                 dall’articolo 4, comma 3”.
     In estrema sintesi i porti non hanno più interesse           Arrivano buone notizie anche per i terminalisti, dopo
     paesaggistico, dal momento che il DPSS viene adottato        le proteste: viene infatti prorogato fino al 15 dicembre
     dal Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema            di quest’anno quanto previsto dal Dl Rilancio, ovvero
     Portuale, viene sottoposto al parere dei Comuni e            la possibilità, da parte delle AdSP, di scontare i canoni
     delle Regioni territorialmente interessate e infine          concessori in favore di quelle imprese che abbiano
     viene approvato dal MIMS, senza che sia sottoposto           accusato un calo di fatturato pari o superiore al 20%
     alla procedura di VAS (Valutazione Ambientale                rispetto al 2019 in conseguenza dell’emergenza
     Strategica). Una modifica che dovrebbe permettere,           sanitaria.
     almeno nelle intenzioni, un percorso più snello per          Infine le modifiche all’articolo 3 del Dl Infrastrutture
     la realizzazione della nuova diga foranea del bacino         consentiranno all’Autorità di Regolazione dei Trasporti
     storico di Genova, quello di Sampierdarena.                  (ART), “in considerazione degli effetti negativi
     Per quanto riguarda l’Autorità di Sistema Portuale del       determinati dall’emergenza epidemiologica sui
     Mar Ligure Occidentale (porti di Genova e Savona),           fatturati degli operatori economici operanti nel settore
     quest’ultima “è autorizzata a corrispondere, al              del trasporto registrati nell’esercizio 2020”, di “fare
     soggetto fornitore di lavoro portuale (la Culmv, ndr)        fronte alla copertura delle minori entrate derivanti
     un ulteriore contributo, nel limite massimo di spesa         dalla riduzione degli introiti connessi al contributo per
     di 1 milione di euro per l’anno 2021, pari a 90 euro         il funzionamento mediante l’utilizzo della quota non
     per ogni lavoratore in relazione a ciascuna giornata         vincolata dell’avanzo di amministrazione accertato
     di lavoro prestata in meno nell’anno 2020 rispetto           alla data del 31 dicembre 2020”.

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