Rapporto sul piano di attuazione - Verifica dei compiti della Confederazione - data.fedlex.ch
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Il Consiglio federale Verifica dei compiti della Confederazione Rapporto sul piano di attuazione 14 aprile 2010 Contenuto Compendio Parte I - Basi e contesto 5 Parte II - Riforme per settori di compiti 8 Parte III - Valutazione e prospettive 48 Allegato: Sintesi tabellare di tutte le misure nel contesto della verifica dei compiti
Compendio Per il tramite della verifica dei compiti il Consiglio federale intende garantire una politica fi- nanziaria sostenibile a lungo termine. Il rapporto sull’attuazione della verifica dei compiti po- sto oggi in consultazione comprende circa 80 misure sotto forma di rinunce a determinati compiti, riduzioni delle prestazioni e riforme strutturali. L’attuazione di queste misure procede su due diversi binari, ovvero i progetti che comportano un immediato effetto di sgravio e che necessitano di lievi adeguamenti legislativi sono realizzati come componente del Programma di consolidamento 2011─2013 (PCon 11/13), mentre le riforme più complesse e più profonde – e che esigono tempi maggiori di pianificazione di dettaglio e di implementazione – saranno portate avanti nel quadro di progetti separati. Questo secondo gruppo di circa 30 misure è al centro del presente rapporto sul piano di attuazione, che offre nel contempo un prospetto globale dei risultati della verifica dei compiti. La verifica dei compiti è all’insegna di due obiettivi. Anzitutto le uscite della Confederazione dovranno crescere al massimo nella misura dell’evoluzione economica generale fino al tra- guardo del 2015, di modo che possa essere stabilizzata la quota d'incidenza della spesa pubblica. Secondariamente i singoli settori di compiti dovranno evolvere secondo tassi speci- fici di crescita. In tal modo si vuole evitare che uscite fortemente vincolate a livello di legge e praticamente incontrollabili sul breve termine soppiantino gradualmente nel preventivo altre prestazioni della Confederazione, meno fortemente vincolate, ma nondimeno importanti sotto il profilo economico. Il Consiglio federale ha quantificato entrambi questi obiettivi: come tra- guardo di crescita del bilancio generale l’Esecutivo ha stabilito una crescita nominale dell’economia sul lungo termine del 3 per cento, derivandone per i singoli settori di compiti e in base alle esigenze prevalenti della politica un profilo delle priorità con una specifica diretti- va di crescita Per raggiungere questi obiettivi il Consiglio federale ha esaminato sistematicamente il porta- foglio di compiti della Confederazione alla ricerca di potenziali di riforma e di riduzione. Un importante risultato intermedio di questi lavori è stato pubblicato nel suo Rapporto comple- mentare al Piano finanziario di legislatura 2009–2011, nel cui ambito ha prospettato circa 50 indirizzi di riforma. Sullo sfondo della crisi finanziaria internazionale e delle sue ripercussioni sulla congiuntura, sul mercato del lavoro e sul bilancio della Confederazione, il Consiglio fe- derale ha rettificato da un duplice punto di vista il concetto iniziale di concretizzazione e di at- tuazione delle riforme: da un canto, ha ampliato la competenza strutturale dei Dipartimenti a livello di scadenzario delle riforme e ne ha reso flessibile la loro attuazione. Dall’altro, esso ha riunito sotto il profilo concettuale e in parte anche materiale la verifica dei compiti e il PCon 11/13 avviato nel mese di settembre del 2009. Le circa 30 riforme del presente rapporto possono essere grosso modo ripartite in cinque tipi di riforma, che sono servite da strategie di base per l’accertamento del potenziale di riforma nella verifica dei compiti della Confederazione: • rinuncia a determinati compiti e riduzioni: diverse misure perseguono una diminuzione dell’attuale livello delle uscite per il tramite di rinunce a determinati compiti o di una dila- zione nel tempo degli investimenti. Occorre altresì evitare oneri supplementari futuri ri- nunciando a un’estensione dei compiti esistenti o all’assunzione di nuovi compiti. Rien- trano ad esempio in questo ambito la definizione delle priorità per l’applicazione delle norme di costruzione nei trasporti pubblici, la verifica e la focalizzazione dell’indirizzo 2/51
strategico della ricerca della Confederazione (educazione e ricerca), la realizzazione neutrale sotto il profilo del bilancio dei piani di attuazione Efficienza energetica ed Ener- gie rinnovabili (energia/economia forestale) oppure la rinuncia al sostegno finanziario de- gli impianti di depurazione delle acque (ambiente). Sono state parimenti pianificate rinun- ce di minore portata nel quadro della stabilizzazione dell’offerta G + S (cultura e tempo li- bero) e in quello della riduzione delle commissioni extraparlamentari (autorità). Con il rie- same del disciplinamento del pensionamento delle categorie speciali di personale o della razionalizzazione del portafoglio immobiliare nel comparto delle costruzioni civili sono state infine prospettate misure di riduzione e di rinuncia anche nel settore proprio della Confederazione. • In tutti i grandi settori di compiti sono previste profonde riforme strutturali: per quanto ri- guarda la previdenza sociale dovrà essere esaminata la questione della garanzia di una stabilità finanziaria durevole dell’AVS nel quadro di un’ampia riforma delle rendite. Simul- taneamente viene proposta una nuova regolamentazione del contributo della Confedera- zione. Sono altresì previste profonde riforme in occasione dell’ulteriore sviluppo della po- litica di sicurezza (difesa militare del Paese) o nel quadro di misure volte a un maggiore finanziamento dei trasporti pubblici in base al principio di causalità. Il Consiglio federale ha rinunciato a ulteriori riforme nei settori di compiti dove è già in atto il processo di rin- novamento, oppure dove tale processo si sta profilando o deve essere definito con terzi: vale a dire nell’ambito della politica agricola, dove si delineano ampi progetti di liberaliz- zazione del mercato a seguito degli accordi di libero scambio nel settore agroalimentare (UE, OMC/Doha); in quello dell'educazione e della ricerca, dove la nuova legge federale sull’aiuto alle scuole universitarie e sul coordinamento nel settore universitario svizzero (LASU) determina in modo essenziale la struttura e l’efficienza dell’offerta di formazione oppure nell’ambito della cooperazione allo sviluppo, dove sarà portata avanti la concen- trazione tematica e geografica dei processi. • Guadagni in termini di efficienza e di efficacia: diverse misure sono focalizzate sull’ottimizzazione dell’adempimento dei compiti; le prestazioni esistenti devono essere fornite in maniera più efficace ed economica, sfruttando i potenziali di sinergie nonché semplificando o modernizzando le procedure. A titolo di esempio si menzionano l’ottimizzazione della rete esterna svizzera (relazioni con l’estero), la modernizzazione del sistema IT di riscossione delle imposte nel quadro del programma INSIEME, la centraliz- zazione dei fornitori di prestazioni nel comparto TIC (premesse istituzionali e finanziarie), come pure le prestazioni complessive del Corpo delle guardie di confine in vista di una stabilizzazione degli effettivi (ordine e sicurezza pubblica). • Sono altresì esaminati quattro scorpori per il cui tramite si persegue un adempimento più efficace dei compiti. Questi progetti riguardano l’Ufficio federale di metrologia (Metas), l’Istituto svizzero di diritto comparato (ISDC), l’Ufficio federale di meteorologia e climato- logia (MeteoSvizzera) e il compito della vigilanza sull’aviazione civile. • Nel tipo di riforma dissociazione dei compiti tra Confederazione e Cantoni può infine es- sere annoverata la misura volta all’adeguamento del decreto federale concernente la rete delle strade nazionali. Tali misure poggiano sul principio della neutralità dei costi per la Confederazione e i Cantoni. I risparmi devono essere conseguiti attraverso l’incremento dell’efficienza e i meri spostamenti di oneri devono invece essere compensati. Per la Confederazione, l’ampliamento della rete delle strade nazionali può essere preso in con- siderazione soltanto se le maggiori uscite per l’esercizio e la manutenzione sono contro- 3/51
finanziate da riduzioni dei contributi della Confederazione ai Cantoni e se per l’ampliamento delle strade riprese è possibile aumentare l’imposta sugli oli minerali. Nell’ottica attuale l’effetto di sgravio di tutte le misure consecutive alla verifica dei compiti ammonta a circa 1,9 miliardi, 600 milioni dei quali riguardano le misure della verifica dei compiti da attuare nel quadro del PCon 11/13. Se per il programma di consolidamento le ci- fre possono essere quantificate con notevole precisione, nel caso delle profonde riforme illu- strate nel presente rapporto le indicazioni fornite corrispondono a stime approssimative che – a seconda dello stato del progetto – sono legate a delle incertezze o non possono ancora essere quantificate. Occorre altresì osservare che la metà circa del volume complessivo del- le riforme rende possibili sgravi rispetto all’attuale piano finanziario, mentre l’altra metà con- cerne riforme grazie alle quali si evitano oneri supplementari. In considerazione dell’incertezza attuale dei dati non è possibile valutare in maniera esau- riente in quale misura gli obiettivi di crescita stabiliti per i singoli settori di compiti possano essere rispettati fino al traguardo del 2015. Un primo bilancio sulla scorta delle ripercussioni del PCon 11/13 – che sono stimabili con maggiore precisione – evidenzia che le direttive del profilo delle priorità sono ottimamente adempite: in questo senso i settori di compiti con o- biettivi di crescita superiori alla media presentano l’incremento maggiore anche dopo l’attuazione del PCon 11/13 – le proporzioni del profilo sono mantenute. Sulla scia della re- cessione del 2009 e delle sue ripercussioni sull’andamento della crescita nel periodo 2008– 2015 si impone invece una correzione degli obiettivi di crescita del bilancio globale e dei set- tori di compiti. Affinché la stabilizzazione della quota d'incidenza della spesa pubblica perse- guita dal Consiglio federale possa essere raggiunta, i singoli tassi di crescita devono essere adeguati nel quadro del Programma di legislatura 2011–2015 alle mutate condizioni. Con l’approvazione del presente rapporto sul piano di attuazione, il Consiglio federale ha in- caricato i Dipartimenti responsabili di avviare i lavori di preparazione e di attuazione, rispetti- vamente di portarli ulteriormente avanti. Con l’eccezione del settore dell’agricoltura – che si trova in un processo di riforma continuo e in cui devono essere attuate misure a breve termi- ne della verifica dei compiti nel quadro del PCon 11/13 – il presente rapporto prevede pro- fonde riforme in tutti i settori di compiti della Confederazione. La condotta sovraordinata dei lavori di attuazione è effettuata nel quadro del programma di legislatura, della pianificazione annuale nonché della pianificazione budgetaria e finanziaria da parte del Consiglio federale. Una rendicontazione riassuntiva dovrebbe essere presentata ogni anno nel rapporto sulla pianificazione finanziaria. 4/51
Parte I – Basi e contesto 1. Introduzione Nel suo rapporto complementare dell’aprile 2008 al piano finanziario di legislatura il Consiglio federale ha stabilito gli indirizzi della riforma di un’ampia verifica dei compiti. Il Consiglio fe- derale ha successivamente posto mano alla concretizzazione e alla sintesi delle riforme in un piano d’azione comune. Il 28 febbraio 2010 l’Esecutivo ha definito circa 80 misure. Esse possono essere suddivise in due categorie: una prima categoria comprende circa 50 misure di effetto rapido che possono essere attuate senza modifiche di legge oppure operandone di lievi. Tali misure vanno attuate nel quadro del Programma di consolidamento 2011–2013. La seconda categoria di misure comprende circa 30 riforme prevalentemente in profondità, che dovranno essere ulteriormente concretizzate in progetti separati. Questa seconda categoria di riforme nel contesto della verifica dei compiti figura al centro del presente rapporto sul pia- no di attuazione. Il presente rapporto è un documento di pianificazione. Da un canto esso il- lustra per il tramite di quali rinunce, riduzioni e riforme di compiti il Consiglio federale intende raggiungere gli obiettivi della verifica dei compiti. Dall’altro funge da base per orientare i lavo- ri di attuazione che il Consiglio federale intraprenderà nel quadro di progetti separati, ossia a prescindere dal PCon 11/13. Per chiarirne il contesto il presente rapporto menziona altresì – in forma succinta e con riferimento alla loro descrizione dettagliata nel rapporto per la consul- tazione sul programma di consolidamento – le misure in ambito di verifica dei compiti del PCon 11/13 con effetto rapido. 2. Obiettivi e svolgimento della verifica dei compiti Attraverso la verifica dei compiti, il Consiglio federale intende garantire una politica finanzia- ria durevole, che promuova la crescita e il benessere in Svizzera e tenga conto delle direttive del freno all’indebitamento. Il progetto persegue due obiettivi: da un canto la crescita delle uscite della Confederazione deve essere controllata nel senso di una politica sostenibile di bilancio che garantisca anche in futuro margini di manovra alla politica finanziaria. Entro il 2015 (due legislature) il bilancio della Confederazione dovrà aumentare al massimo in misu- ra pari all’evoluzione dell’economia globale prospettata sul lungo termine. In tal modo la quo- ta d’incidenza della spesa pubblica sarà stabilizzata nel lungo termine. D’altro canto i singoli settori di compiti devono evolvere conformemente a obiettivi di crescita specifici. Per questo tramite si intende in particolare impedire che le uscite fortemente vincolate a livello di legge (e quindi praticamente incontrollabili a breve termine) soppiantino altre prestazioni della Con- federazione meno fortemente vincolate, ma nondimeno economicamente importanti. Fondandosi su considerazioni politiche il Consiglio federale ha quantificato questo secondo obiettivo nel quadro di un profilo delle priorità che contrassegna i tassi di crescita come nor- ma di evoluzione dei singoli settori di compiti nel periodo in rassegna 2008–2015. I tassi di crescita sono stati desunti dall’ipotesi di una crescita nominale annua dell’economia globale del 3 per cento sul lungo termine, che costituisce allo stesso modo il limite superiore di una crescita del bilancio della Confederazione neutrale sotto il profilo della quota d’incidenza del- la spesa pubblica. I più recenti dati congiunturali mostrano nondimeno che sulla scia della crisi economica que- sta crescita annua media sarà inferiore di un decimo di punto percentuale nel periodo 2008– 2015. Nel corso di questo medesimo periodo le riforme fiscali anteriori provocheranno simul- 5/51
taneamente perdite strutturali di entrate. Conformemente alle direttive del freno all’indebita- mento anche la crescita media delle uscite nel periodo in rassegna dovrà quindi essere infe- riore. Per realizzare la stabilizzazione della quota d’incidenza della spesa pubblica persegui- ta dal Consiglio federale e rispettare il limite di spesa ai sensi del freno all’indebitamento le uscite della Confederazione e quindi anche i tassi di crescita dei singoli settori di compiti de- vono pertanto essere adeguati alle mutate condizioni quadro. Nel profilo delle priorità qui ap- presso le relazioni tra settori di compiti rimangono immutate, ma gli importi assoluti degli o- biettivi di crescita devono ancora essere corretti verso il basso per i motivi menzionati più sopra. Tale correzione sarà effettuata nel quadro dell’elaborazione del Programma di legisla- tura 2011–2015 e dei corrispondenti decreti finanziari pluriennali nei settori dell’educazione e della ricerca, della politica agricola, dei trasporti pubblici e della cooperazione allo sviluppo. Tassi di crescita medi annui 2008–2015 secondo settori di compiti Settori di compiti Obiettivo di crescita annuo 2008–2015 Premesse istituzionali e finanziarie1 0,9 % Ordine e sicurezza pubblica2 1,5 % Relazioni politiche con l’estero 1,5 % Cooperazione allo sviluppo 3,3 % Relazioni economiche con l’estero 1,5 % Difesa nazionale 1,5 % Educazione e ricerca 4,5 % Cultura e tempo libero 1,5 % Sanità -0,5 % Previdenza sociale3 4,4 % Mercato del lavoro / Promozione della costruzione di abitazioni 1,7 % Migrazione -0,8 % Trasporti 2,0 % Protezione dell’ambiente e assetto del territorio 1,5 % Agricoltura 0,1 % Economia (senza energia / silvicoltura) 0,5 % Silvicoltura / Energia 1,5 % Finanze e imposte – Bilancio complessivo 3,1 % 1 Eccettuato il Legislativo (Servizi del Parlamento, Controllo federale delle finanze). 2 Eccettuati i Tribunali (Tribunale federale, Tribunale penale federale, Tribunale amministrativo federale) che hanno escluso una partecipazione alla verifica dei compiti. 3 Eccettuata l’AI; l’obiettivo di crescita corrisponde alla crescita secondo lo scenario di riferimento; è compresa la copertura del deficit di finanziamento dell’AVS. Per raggiungere questi obiettivi il Consiglio federale ha effettuato una verifica approfondita dei compiti della Confederazione sotto il profilo dei potenziali di riforma e di riduzione. All’inizio dell’aprile del 2008 il Consiglio federale ha pubblicato i risultati di questi lavori nel Rapporto complementare al Piano finanziario di legislatura 2009–2011, nel quale ha prospet- tato pressoché 50 indirizzi di riforma. Il concetto di allora prevedeva la concretizzazione di questi indirizzi di riforma, il loro inserimento in un pacchetto integrale di riforma – il piano d’azione – e la loro accelerazione. Sullo sfondo della crisi finanziaria internazionale e delle sue ripercussioni sulla congiuntura, sul mercato del lavoro e sul bilancio della Confederazione, il Consiglio federale ha intrapreso nel 2009 due correzioni di rotta durante la fase dei lavori preparatori di attuazione: da un lato 6/51
ha ampliato la competenza strutturale dei Dipartimenti nella definizione delle riforme e quindi ha reso flessibile il programma di attuazione. Dall’altro ha abbinato concettualmente e in par- te integrato la verifica dei compiti e il PCon 11/13 avviato nel settembre del 2009: i due pro- grammi sono anzitutto vincolati alla pianificazione e discussione comune nella fase della procedura di consultazione (cfr. parte III del rapporto). In secondo luogo il 24 febbraio 2010 il Consiglio federale ha stabilito le misure della verifica dei compiti e deciso un’attuazione a due diverse velocità. Le misure della verifica dei compiti che hanno ripercussioni rapide e che possono essere a- dottate senza o con lieve dispendio legislativo sono attuate nel quadro del Programma di consolidamento 2011–2013. Tra queste misure rientrano rinunce a compiti di piccola e me- dia portata, la definizione di priorità relative a investimenti e contributi per investimenti, le ri- duzioni di sussidi e semplici riforme di compiti che richiederanno revisioni di legge. Oggetto del presente rapporto è un pacchetto comprendente una trentina di misure della ve- rifica dei compiti, che deve essere attuato separatamente dal PCon 11/13. Le misure sono in prevalenza complesse; la maggior parte di esse deve essere sottoposta al Parlamento come singolo progetto. Il Consiglio federale ha incaricato i Dipartimenti responsabili di avviare i ne- cessari lavori preparatori. Ad eccezione dell’agricoltura, tutti i grossi settori di compiti sono toccati da questo secondo pacchetto di misure. Sono di particolare rilievo le seguenti misure: • per quanto riguarda la previdenza sociale, nel quadro della 12a revisione dell’AVS deve essere avviata un’ampia riforma delle rendite. Sono inoltre previste o già avviate diverse riforme nell’ambito dell’assicurazione invalidità; • nel settore dei trasporti, l’adeguamento del decreto federale concernente la rete delle strade nazionali è pensabile solo se potrà essere attuato senza incidenza sul bilancio. Il DATEC intende inoltre esaminare la possibilità di rafforzare il finanziamento da parte dei beneficiari. Inoltre, sta studiando misure volte ad aumentare il grado di efficienza dei tra- sporti pubblici e un nuovo sistema di finanziamento per l’infrastruttura del traffico ferrovia- rio che riequilibri la disponibilità delle risorse per l’esercizio e la manutenzione e gli inve- stimenti destinati all’ampliamento; • nel settore dell’educazione e della ricerca devono essere definite le priorità della ricerca propria, sotto l’egida del DFI. Inoltre, il Parlamento sta dibattendo la legge federale sull’aiuto alle scuole universitarie e sul coordinamento nel settore universitario svizzero. Questa legge è un elemento importante per il consolidamento nel panorama universitario; • sulla base del rapporto sulla politica di sicurezza nel settore della difesa nazionale biso- gna portare avanti l’ulteriore sviluppo dell’esercito. Anche questa misura contribuirà a sgravare a medio termine le finanze federali; • la politica agricola è oggetto di un continuo processo di riforma ed è toccata dalle misure della verifica dei compiti attuabili a breve termine nel contesto del PCon 11/13. Il Consiglio federale non intende pertanto attuare alcuna misura supplementare in questo settore. A tale proposito si è anche tenuto conto del fatto che è in corso una riforma del sistema dei pagamenti diretti; • nel settore delle relazioni con l’estero occorre procedere alla riorganizzazione e all’ottimizzazione della rete esterna svizzera, sotto la direzione del DFAE. A questo si aggiunge il processo di concentrazione in corso nella cooperazione allo sviluppo. 7/51
Parte II – Riforme secondo settori di compiti Le diverse riforme sono presentate ai numeri 1–17. I singoli capitoli seguono l’ordine dei set- tori di compiti secondo il portafoglio di compiti della Confederazione (con una maggiore riso- luzione per i comparti relazioni con l’estero, previdenza sociale ed economia) e sono articola- ti come segue: dopo una presentazione tabellare dei valori finanziari di riferimento – che illu- stra le quote di uscita del pertinente settore di compiti nell’anno di riferimento 20084 nonché l’obiettivo di crescita 2008–2015 stabilito dal Consiglio federale – i principali campi di riforma sono tracciati in maniera concisa. Sono poi descritte le riforme da attuare nel quadro della verifica dei compiti, fermo restando che le misure sono eseguite per campo di attuazione (nel quadro del programma di consoli- damento oppure in quello di progetti separati). 1. Premesse istituzionali e finanziarie Compiti Preventivo 2008 Quota Obiettivo di crescita annuo (in mio. fr.) (2008–2015) Premesse istituzionali e finanziarie* 2 288 100 % 0,9 % * Senza Legislativo e CDF. 1.1 Contesto Settore di compiti Il settore di compiti consta per l’essenziale dei compiti parziali «Autorità» (Servizi del Parla- mento, Controllo delle finanze, Consiglio federale), «Aiuto alla condotta» (Segreterie generali e Cancelleria federale), «Premesse finanziarie» (finanze, imposte, dogane senza i controlli alla frontiera), «Prestazioni interne di servizi» (personale, informatica, costruzioni e logistica) nonché «Rilevamento ed elaborazione dei dati» (statistica, meteorologia, topografia). Per quanto riguarda il compito parziale «Autorità», i Servizi del Parlamento e il Controllo delle fi- nanze hanno deciso di non partecipare alla verifica dei compiti. Il settore «Premesse istituzionali e finanziarie» comprende prevalentemente attività che fun- gono da prestazione preliminare in vista dell’adempimento dei veri e propri compiti della Con- federazione. Rinunce o riduzioni fondamentali di compiti sono possibili soltanto se si rinuncia anche ai compiti primari. In questo settore di compiti il potenziale di risparmio è dato da un in- cremento dell’efficienza che risulta da ottimizzazioni a livello di organizzazione e processi piut- tosto che di riforme fondamentali dei compiti. In questo contesto è di rilievo la riforma dell'Am- ministrazione conclusa a fine 2007: tale riforma perseguiva il potenziamento della condotta po- 4 Il 2008 è l’anno di inizio del periodo di osservazione per il quale sono stati stabiliti gli obiettivi di crescita della verifica dei compiti. L’orientamento dell’evoluzione delle uscite avviene sulla scorta dei dati del preventivo e del piano finanziario nell’anno di traguardo e nell’anno di inizio. Ai fini della valutazione conclusiva del raggiungimento degli obiettivi è determinan- te il consuntivo. Se il valore del Consuntivo 2008 è inferiore al valore originario (Piano finanziario 2008) e la flessione è ricon- ducibile all'attuazione di misure consecutive alla verifica dei compiti, le uscite dell'anno 2015 vengono aumentate nella misura dello sgravio conseguito. 8/51
litica, lo sgravio del Consiglio federale da compiti amministrativi e l’incremento dell’efficienza dell’Amministrazione. Nel quadro della riforma dell’Amministrazione sono stati attuati nove progetti trasversali per l’intera Amministrazione federale. Temi al riguardo sono stati tra l’altro la creazione di strutture di condotta più snelle ed efficienti, la razionalizzazione e la centraliz- zazione degli acquisti presso l’UFCL e armasuisse, l’ottimizzazione della gestione del perso- nale nonché una più chiara attribuzione organizzativa di diversi compiti della Confederazione e la soppressione dei doppioni che ne derivavano (ad es. riunione delle biblioteche). Grazie a questi progetti trasversali è stato altresì possibile adempire la direttiva di riduzione che il Par- lamento aveva assegnato alla riforma dell’Amministrazione (2007: 30 mio., a contare dal 2008: 40 mio.). Oltre a questi progetti trasversali la riforma comprendeva anche 24 progetti diparti- mentali le cui ripercussioni finanziarie non riguardano nella maggior parte dei casi le premesse istituzionali e finanziarie, bensì differenti settori di compiti. Progetti di riforma recenti Tra il 1997 e il 2003 in questo settore di compiti è stato inoltre effettuato un ampio processo di riforma nel quadro del progetto TIC «NOVE-IT». Grazie a questo progetto – che persegui- va una razionalizzazione della condotta, della definizione di strategie e della fornitura di pre- stazioni, nonché un miglioramento a livello di qualità, di flessibilità e di trasparenza dei costi – sono stati conseguiti guadagni in termini di efficienza di 130 milioni all’anno con un inve- stimento unico di 210 milioni.5 Fra i progetti di riforma di maggiori dimensioni occorre infine menzionare, da un lato, la rifor- ma della direzione dello Stato, che persegue un rafforzamento dell’attività di governo del Consiglio federale; dall'altro, nel quadro del rapporto di valutazione GEMAP (FF 2009 6877) il Consiglio federale ha deciso un riesame dell’attuale modello dualistico di condotta (gestio- ne orientata ai risultati nel settore GEMAP, gestione degli input nel settore rimanente). Con- cretamente entro ottobre 2010 dovranno essere approfondite tre opzioni di sviluppo ulteriore della gestione amministrativa. Una di queste opzioni è il Nuovo modello di gestione della Confederazione, che persegue la gestione integrata di compiti e di risorse per l’intera Ammi- nistrazione federale. 1.2 Riforme a medio termine e misure della verifica dei compiti Anche nel quadro della verifica dei compiti le ottimizzazioni a livello organizzativo e informa- tico proposte per il settore delle premesse istituzionali e finanziarie rivestono piuttosto il ca- rattere di riforme dell’Amministrazione. Concretamente si prospettano le seguenti misure. 1.2.1 Programma INSIEME Gli attuali sistemi IT dell’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) sono antiquati. I costi d'esercizio dell’infrastruttura IT e delle applicazioni superano di un multiplo quelli dei sistemi moderni e aumenteranno col passare del tempo. L’AFC ha pertanto dato vita al pro- getto INSIEME (sistemi IT comuni dell’AFC). Questo nuovo sistema consentirà di elaborare la massa di dati in aumento con il medesimo effettivo di personale. Esso renderà inoltre pos- sibili razionalizzazioni dei processi amministrativi di routine e notevoli risparmi a livello di co- sti di esercizio che, ad avvenuto ammortamento degli investimenti di progetto, potranno sgravare a medio termine il bilancio. 5 Comunicato stampa del DFF del 27.10.2004 concernente l’adozione del rapporto finale NOVE-IT da parte del Consiglio federale. 9/51
• Adeguamenti legali Nessuno • Pietre miliari dell’attuazione Approvazione del credito d'impegno rielaborato: metà 2010 Bando di concorso di singoli lotti OMC: da metà 2010 Attuazione del progetto informatico: dal 2011 • Sgravio di bilancio perseguito (in mio.) 2011 2012 2013 2014 2015 6,0 10,0 1.2.2 Incremento dell’efficienza nel settore TIC Nel quadro di questa misura trasversale il Consiglio federale intraprende tre progetti volti a in- crementare l’efficienza delle prestazioni nel settore TIC, segnatamente (1) la centralizzazione dei fornitori di prestazioni, (2) l’attuazione del programma e-government finanze (fatturazione elettronica, ricezione elettronica delle fatture e pagamento a mezzo carte negli shop Internet dell’Amministrazione federale) nonché (3) una strategia in ambito di telecomunicazioni. • Nel marzo del 2008 è stata trasmessa la mozione Noser Centralizzazione dei fornitori di prestazioni IT (Mo 07.3452). La mozione incarica il Consiglio federale di centralizzare in seno all’Ufficio federale dell’informatica e della telecomunicazione (UFIT) tutti i fornitori di prestazioni IT dell’Amministrazione federale. Vengono esclusi i fornitori di prestazioni la cui centralizzazione non è possibile per motivi di sicurezza. Attualmente, oltre all’Ufficio federale dell’informatica e della telecomunicazione (UFIT) del DFF, sussistono fornitori propri di prestazioni IT in quattro Dipartimenti (DFAE, DGFP, DFE e DDPS). L’obiettivo di questo progetto diretto dal DFF è un'ulteriore centralizzazione con pochi fornitori di pre- stazioni TIC e un portafoglio di prodotti e servizi TIC complementare. In considerazione dei differenti requisiti in materia di sicurezza nei singoli Dipartimenti è pure in discussione l'istituzione di due fornitori di prestazioni fra loro complementari, uno che garantisca ele- vate esigenze in materia di sicurezza e l'altro normali esigenze. Nel quadro di questa mi- sura sarà parimenti esaminato l’outsourcing della burotica. L'intero progetto dovrà essere realizzato in due fasi. Nella fase di preparazione dovranno essere sottoposte per approvazione al Consiglio federale, entro fine 2010, le varianti di una strategia di sourcing TIC a livello di Confederazione e, su queste basi, le varianti di centralizzazione, unitamente ai conti di economicità. Nel corso della fase di attuazione i fornitori di prestazioni dovranno essere centralizzati al più tardi entro fine 2014. • Fondandosi sulla strategia di e-government Svizzera del Consiglio federale del 24 gen- naio 2007 il DFF ha posto mano con il suo programma e-government finanze ai lavori di introduzione della fatturazione elettronica e della ricezione elettronica delle fatture. Verrà inoltre standardizzato a livello di Confederazione il pagamento a mezzo carta di debito o di credito negli shop Internet. Nel quadro di una seconda mozione non ancora trasmessa – mozione Noser Fatturazione elettronica per i fornitori dell’amministrazione federale (Mo 09.3396) – il Consiglio federale è invitato ad adottare le misure legali, organizzative e tec- niche necessarie affinché, a contare dal 2012, l’Amministrazione federale accetti ed ela- bori unicamente fatture elettroniche dai propri fornitori. Nella dichiarazione del 19 agosto 2009 il Consiglio federale propone di accogliere la mozione perché l’obbligo di fatturazio- ne elettronica imposto ai fornitori accresce notevolmente l'economicità del disbrigo delle fatturazioni dei creditori. Inoltre quanto più breve sarà il passaggio dalla fattura cartacea alla fattura elettronica, tanto prima si realizzerà il contributo allo sgravio del bilancio. 10/51
• Nel settore delle telecomunicazioni l’UFIT è attualmente il fornitore centrale di prestazioni per la realizzazione e l’esercizio di soluzioni di comunicazione, segnatamente per la tele- fonia e la comunicazione di dati dell’Amministrazione federale e il suo allacciamento a In- ternet, comprese le prestazioni per la rete di prontezza del DDPS. In questo settore l’UFIT presenta un livello di produzione diversamente elevato. Esso dispone puntualmen- te di infrastrutture proprie nella rete (ad es. proprie fibre ottiche nell’agglomerazione di Berna). Per la maggior parte dei percorsi sulla rete nazionale, l’UFIT ha noleggiato fibre ottiche e ottiene servizi direttamente dai provider. Nel quadro di una strategia di telecomunicazione il DFF esamina tra l’altro l’ottenimento di altre prestazioni di telecomunicazione sul mercato per ridurre i costi globali. La strate- gia ha per oggetto le reti di trasmissione, di allacciamento di località e di edifici, nonché le reti mobili e le reti all’estero dell’Amministrazione federale, compresa la rete di prontezza del DDPS. In funzione dei bisogni aziendali essa tiene parimenti conto dell’integrazione della telefonia e di altri sviluppi futuri. In questo contesto bisogna parimenti esaminare se dalla vendita delle fibre ottiche di proprietà della Confederazione possono essere realiz- zate entrate, quali ripercussioni possono risultare a livello di noleggio dallo scioglimento degli impegni a lungo termine e in quale rapporto siano tali ripercussioni con i costi a lun- go termine di ottenimento di servizi di telecomunicazione sul mercato. La strategia di te- lecomunicazione deve essere disponibile entro fine 2010. Una quantificazione dell’effetto di sgravio sarà possibile non appena saranno disponibili analisi approfondite. • Adeguamenti legali Ordinanza sull’informatica nell’Amministrazione federale • Pietre miliari dell’attuazione Decisione del Consiglio federale in merito alla strategia di sourcing e alle varianti di centralizzazione: fine 2010 Decisione del Consiglio federale in merito alla strategia di telecomunicazione: fine 2010 Fatturazione elettronica: ̵ inizio dell’elaborazione elettronica delle fatture: 2012 ̵ introduzione a livello capillare della ricezione elettronica delle fatture: 2013 • Sgravio di bilancio perseguito (in mio.) 2011 2012 2013 2014 2015 - Centralizzazione dei fornitori di prestazioni TIC 5,0 20,0 20,0 - Fatturazione elettronica n.q. n.q. n.q. - Strategia di telecomunicazione n.q. n.q. 1.2.3 Razionalizzazione del portafoglio delle costruzioni civili della Confederazione L’UFCL gestisce un portafoglio di immobili di circa 2700 edifici e oggetti civili, di cui 2100 cir- ca di proprietà della Confederazione. Oltre agli edifici amministrativi il portafoglio comprende anche edifici doganali, costruzioni di prestigio come musei, nonché gli edifici delle rappresen- tanze svizzere all’estero. La misura prevede che questo portafoglio di immobili venga snellito nel quadro di diversi progetti. In questo senso gli edifici ad uso abitativo (in particolare gli ap- partamenti di servizio del Cgcf e del DFAE) devono essere venduti, gli edifici culturali (tra l’altro monumenti, ruderi, anfiteatri) devono essere esaminati sotto il profilo della loro impor- tanza nazionale ed eventualmente venduti, gli edifici delle scuole svizzere all’estero a Roma e Catania vanno trasferiti a queste istituzioni, mentre l’utilizzazione dei diversi laboratori della Confederazione deve essere ottimizzata mediante un concetto globale. 11/51
• Edifici ad uso abitativo: l’UFCL possiede oltre 600 edifici ad uso abitativo che sono messi a disposizione degli impiegati della Confederazione nel quadro dell’esercizio di particolari attività (impiegati del Corpo delle guardie di confine, membri del corpo diplomatico all’estero). Nel corso dei prossimi anni bisogna attendersi un forte fabbisogno di investi- menti. Il portafoglio parziale degli edifici ad uso abitativo deve essere analizzato sotto il profilo del suo stato, della sua situazione, della sua necessità e del suo rapporto co- sti/benefici. Edifici culturali: nel portafoglio dell’UFCL figura una moltitudine di monumenti, anfiteatri e ruderi. L’importanza culturale di questi oggetti differisce grandemente. Occorre intrapren- dere una valutazione sistematica in funzione della loro importanza culturale e nazionale in collaborazione con il DFI/l’UFC. Gli oggetti di importanza secondaria devono essere trasferiti nella misura del possibile a fondazioni, Comuni o Cantoni. (Nell’ottica del Consi- glio federale si prestano a un tale trasferimento strutture come ad esempio i ruderi di Ro- tzberg, l’anfiteatro di Vindonissa con le sue adiacenze, i castelli di Wildegg e Gessler- burg, l’anfiteatro di Martigny con le sue adiacenze). • Scuole svizzere a Roma e Catania (Italia): queste costruzioni sono solo indirettamente vincolate ai compiti della Confederazione e sono per la maggior parte rimaste nel porta- foglio per motivi storici. Si tratterà di esaminare in collaborazione con il DFI le possibilità e le modalità di un trasferimento alle scuole riconosciute e sostenute finanziariamente dalla Confederazione. • Edifici per laboratori: per il tramite di un concetto globale esteso a tutta la Confederazione si tratta di raggiungere un’ottimizzazione delle strutture proprie di laboratorio. Sulla scorta di uno studio di base indipendente attualmente in corso devono essere sondati i poten- ziali di manovra ed elaborate misure da sottoporre per decisione al Consiglio federale en- tro la metà del 2011. • Adeguamenti legali Nessuno • Pietre miliari dell’attuazione Valutazione del portafoglio parziale: 2010 Attuazione: dal 2011 • Sgravio di bilancio perseguito (in mio.) 2011 2012 2013 2014 2015 12,0 1.2.4 Orientamento futuro di MeteoSvizzera A metà del 2008 il Controllo federale delle finanze (CDF) ha effettuato una valutazione dell’Ufficio federale di meteorologia e climatologia MeteoSvizzera. Sulla base di una nota di discussione indirizzata al Consiglio federale, il DFI ha successivamente avviato una vasta ri- forma di MeteoSvizzera. La variante preferita dal Consiglio prevede di rendere autonoma MeteoSvizzera e di trasformarla in un istituto di diritto pubblico della Confederazione. Il porta- foglio delle prestazioni del futuro istituto comprenderà tre gruppi di prodotti, in particolare: • i compiti centrali comprensivi segnatamente delle prestazioni di base (ad es. sistemi di misurazione e dati, modelli di previsioni, basi di previsione), della ricerca e dello sviluppo nonché di attività a carattere sovrano (ad es. cooperazione internazionale, prestazioni di servizi per la sicurezza nazionale, avvisi all’attenzione delle autorità). Queste prestazioni sono solo molto limitatamente commerciabili e necessitano di una certa prossimità con l’Amministrazione centrale; 12/51
• le prestazioni del servizio di meteorologia aeronautica come prestazioni di base specifi- che comprensive delle informazioni meteorologiche per la sicurezza di volo, per gli aero- porti e per gli utenti dello spazio aereo; • le prestazioni sul mercato come ad esempio i rapporti sul tempo e sul clima, i consigli e le previsioni del tempo per gruppi di destinatari specifici. L’elaborazione del progetto dettagliato è in corso e sarà oggetto del prossimo rendiconto del DFI al Consiglio federale a fine 2010. Attualmente non sono ancora possibili stime qualificate di sgravio del bilancio della Confederazione. • Adeguamenti legali Disposizioni organizzative (nel caso MetoSvizzera fosse resa giuridicamente autonoma) • Pietre miliari dell’attuazione Chiarificazione approfondita per rendere giuridicamente au- tonoma MeteoSvizzera e decisione del CF sulla procedura ulteriore: fine 2010 • Sgravio di bilancio perseguito (in mio.) 2011 2012 2013 2014 2015 n.q. n.q. n.q. n.q. n.q. 1.2.5 Partecipazione finanziaria dei Cantoni al rilevamento di geodati La nuova legge federale sulla geoinformazione prevede l’istituzione di un’infrastruttura na- zionale di geodati (INGD) che comprenda i dati di Confederazione, Cantoni, Comuni e priva- ti. Rientrano nei geodati di riferimento attualmente rilevati da swisstopo e in parte anche dai Cantoni, le ortofotografie digitali e i modelli altimetrici. Sotto il profilo economico e per evitare doppioni è opportuno effettuare a livello centrale di Confederazione, con la partecipazione dei Cantoni, la produzione capillare dei geodati di base. Per conseguire risparmi a più lungo termine i Cantoni dovranno partecipare alla produzione con 2,8 milioni a contare dal 2015. Non si tratta di un trasferimento dei costi dalla Confederazione ai Cantoni, bensì di una pro- cedura coordinata della Confederazione e dei Cantoni in vista dell’orientamento verso un o- biettivo comune dei lavori in ambito di INGD. • Adeguamenti legali Legge federale sulla geoinformazione (LGI, RS 510.62) • Pietre miliari dell’attuazione Progetto di revisione LGI Consultazione e messaggio: 2013 Dibattiti parlamentari: 2014 Presumibile entrata in vigore: 1.1.2015 • Sgravio di bilancio perseguito (in mio.) 2011 2012 2013 2014 2015 n.q. n.q. 1.2.6 Esame della riduzione del numero di commissioni extraparlamentari Nel quadro della riforma dell’Amministrazione federale 2005−2007 (Rif 05/07) le commissioni extraparlamentari esistenti sono state esaminate sotto il profilo della loro necessità sulla ba- se di chiari criteri. Nel novembre del 2006 il Consiglio federale ha deciso di sopprimere 51 delle 199 commissioni extraparlamentari e nel settembre del 2007 ha adottato il messaggio concernente le pertinenti modifiche della legge sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione. In considerazione del numero sempre notevole di commissioni, la loro necessità deve essere nuovamente verificata in ordine al loro rinnovo generale nel 2011. 13/51
• Adeguamenti legali Ev. allegato 2 Ordinanza sull'organizzazione del Governo e dell'Amministrazione (OLOGA, RS 172.010.1) • Pietre miliari dell’attuazione Preparazione della verifica delle commissioni extraparla- mentari secondo l'articolo 57d LOGA: 2010 Proposta collettiva per verifica e rinnovo integrale: 2011 • Sgravio di bilancio perseguito (in mio.) 2011 2012 2013 2014 2015 n.q. n.q. n.q. n.q. 1.2.7 Verifica del disciplinamento del pensionamento di categorie speciali di personale Determinati collaboratori del DDPS (corpo degli istruttori, ufficiali superiori di stato maggiore, piloti collaudatori, sicurezza di volo, servizio di volo), del DFF (dogane) e del DATEC (Ufficio federale dell’aviazione civile) possono beneficiare del prepensionamento dopo il compimento del 58° anno di età. A seguito del passaggio al primato dei contributi le competenze tra il datore di lavoro e l’isti- tuto di previdenza PUBLICA sono ora disciplinate su base contrattuale e i relativi articoli so- no stati adeguati nell’OPers. Al posto degli attuali pensionamenti anticipati sono subentrate continuazioni del pagamento dello stipendio. Dal 1° luglio 2008 una parte dei militari di pro- fessione e degli appartenenti al Corpo delle guardie di confine è liberata dalla prestazione la- vorativa nel senso di un prepensionamento prima del raggiungimento dell’età ordinaria del pensionamento. Questi assicurati continuano a ricevere, prima della corresponsione della pensione di vecchiaia o di quella transitoria da parte di PUBLICA, il pieno pagamento dello stipendio al massimo per tre anni. Durante questo periodo di tempo i contributi legali e rego- lamentari alle assicurazioni sociali e alla cassa pensioni PUBLICA sono versati dal datore di lavoro e dall’assicurato. La rendita regolamentare di vecchiaia e la rendita transitoria integralmente finanziata dal da- tore di lavoro intervengono al più presto al compimento del 61° anno di età (in precedenza 58° anno di età). Ora le rendite di vecchiaia non s ono più aumentate con il capitale di coper- tura. Durante un periodo transitorio di sette anni (2008–2015), per compensare l’attuale livel- lo di prestazioni le persone interessate ricevono, al più tardi all’inizio della rendita di vec- chiaia e della rendita transitoria, una prestazione in capitale pari al massimo a tre quarti dello stipendio annuo. Il 24 febbraio 2010 il Consiglio federale ha deciso di sottoporre a un esame approfondito le norme di prepensionamento nelle professioni di monopolio. In questo senso ha incaricato il DFF (UFPER) di elaborare adeguate varianti d'intesa con i Dipartimenti interessati. In conside- razione delle norme legali in vigore i risparmi non saranno comunque possibili prima del 2013. • Adeguamenti legali Ordinanza sul personale federale (OPers, RS 172.220.111.3) • Pietre miliari dell’attuazione Elaborazione di possibili varianti di risparmio: fine 2010 Prima consultazione del Consiglio federale: metà 2011 • Sgravio di bilancio perseguito (in mio.) 2011 2012 2013 2014 2015 n.q. n.q. n.q. 14/51
1.3 Misure da attuare nel quadro del PCon 11/13 Numero Effetto di sgravio (in mio.) Misure messaggio PCon 2011 2012 2013 2014 2015 Costruzioni civili e logistica 2.2.2 15,0 15,0 15,0 15,0 15,0 Revisione della legge sull’alcool 2.3.1 6,0 6,0 6,0 Scioglimento parziale del contratto con Associated Press 2.2.26 0,2 0,2 0,2 0,2 2. Ordine e sicurezza pubblica Compiti Preventivo 2008 Quota Obiettivo di crescita annuo (in mio. fr.) (2008–2015) Diritto generale 77 10 % Servizi di polizia, perseguimento penale ed e- 347 47 % secuzione delle pene Controlli alla frontiera 307 42 % [Tribunali]* [163] – Totale 731 100 % 1,5 % * Hanno rinunciato alla verifica dei compiti. 2.1 Contesto Settore di compiti Il settore comprende i compiti servizi di polizia, perseguimento penale ed esecuzione delle pene e i controlli alla frontiera, ai quali è assegnato il 90 per cento circa delle risorse, mentre il diritto generale assorbe il 10 per cento delle uscite. I Tribunali hanno escluso di partecipare alla verifica dei compiti e sono stati tolti dal progetto. Negli obiettivi sovraordinati del settore di compiti rientrano in particolare la prevenzione e la lotta contro la violenza e la criminalità, nonché il rafforzamento della cooperazione interna- zionale nei settori della giustizia e della polizia. I nuovi compiti a livello internazionale, come l’attuazione dell’accordo di associazione a Schengen/Dublino, il rafforzamento delle attività di controllo alla frontiera o l’introduzione del passaporto biometrico pongono inoltre accresciute esigenze a questo settore di compiti. 2.2 Riforme a medio termine e misure della verifica dei compiti 2.2.1 Stabilizzazione degli effettivi del Corpo delle guardie di confine Con l’entrata in vigore dell’Accordo di Schengen/Dublino sono cambiate le condizioni quadro del Corpo delle guardie di confine (Cgcf). Una mozione (Mo Fehr 08.3510) esige pertanto un aumento del personale da 200 a 300 unità. La misura prevede che nel quadro di una visione d’insieme si presenti un ordinamento stra- tegico degli effettivi del Corpo delle guardie di confine necessari nell’ambito di Schengen. Vengono inoltre elaborate proposte di riforma, che permetteranno di assumere in maniera ef- ficiente i compiti del Cgcf anche in futuro. L’obiettivo della visione d’insieme è mostrare le modalità per evitare i maggiori oneri incombenti secondo la mozione Fehr. 15/51
Il 1° febbraio 2010 la Commissione della politica d i sicurezza del Consiglio nazionale ha de- ciso di rinviare il trattamento della mozione Fehr finché il Consiglio federale avrà presentato un rapporto completo sulla situazione del personale nell’Amministrazione federale delle do- gane. La presentazione di tale rapporto è prevista nell’estate del 2010. • Adeguamenti legali Nessuno • Pietre miliari dell’attuazione Presentazione di una visione d’insieme delle risorse di per- sonale del Cgcf: estate 2010 • Oneri supplementari evitati (in mio.) 2011 2012 2013 2014 2015 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 2.2.2 Orientamento futuro dell’Istituto svizzero di diritto comparato (ISDC) L’Istituto svizzero di diritto comparato (ISDC) è un istituto provvisto di personalità giuridica, interamente finanziato dalla Confederazione nel quadro del suo preventivo. L’ISDC assume una doppia funzione: da un canto allestisce come fornitore di prestazioni perizie per le autori- tà federali, i tribunali e i privati e, dall’altro, è a disposizione dei giuristi, dei ricercatori e degli esperti giuridici come centro di ricerca e di documentazione. L’ISDC dispone attualmente di un mandato legale (concretizzato da 2 ordinanze), di personalità giuridica, di un consiglio di istituto e dell’autonomia scientifica. Esso non dispone invece dell’indipendenza finanziaria sotto forma di una contabilità propria. In vista della futura organizzazione e forma giuridica dell'ISDC vengono attualmente esamina- te diverse varianti. In discussione sono segnatamente lo scorporo in un istituto di diritto pubbli- co oppure la reintegrazione nell'Amministrazione federale centrale. L'elaborazione di un pro- getto di dettaglio e di un progetto di revisione della legge sull'ISDC è in corso e sarà oggetto della prossima rendicontazione del DFGP al Consiglio federale a fine 2010. Una stima precisa dell'atteso sgravio del bilancio sarà possibile al termine di questa fase progettuale. • Adeguamenti legali Legge federale sull’Istituto svizzero di diritto comparato (RS 425.1) • Pietre miliari dell’attuazione Valutazione di varianti sul futuro indirizzo dell'ISD e decisio- ne del CF riguardo all'ulteriore modo di procedere: fine 2010 • Sgravio di bilancio perseguito (in mio.) 2011 2012 2013 2014 2015 n.q. n.q. n.q. 2.3 Misure da attuare nel quadro del PCon 11/13 Numero Effetto di sgravio (in mio.) Misure messaggio PCon 2011 2012 2013 2014 2015 Diverse misure in seno al DFGP 2.2.4 1,8 2,2 2,2 2,2 2,2 ▪ Rinuncia alla compensazione reciproca dei costi assistenziali tra la Svizzera e il Liechtenstein ▪ Moratoria di nuovi progetti sperimentali nell’esecuzione delle pene e delle misure ▪ Riduzione del credito per la biblioteca dell’ISDC ▪ Rinunce a determinati compiti di METAS Sorveglianza del traffico delle telecomunicazioni: soppres- sione delle indennità versate ai provider 2.2.27 8,9 8,9 8,9 8,9 16/51
3. Relazioni politiche con l’estero Compiti Preventivo 2008 Quota Obiettivo di crescita annuo (in mio. fr.) (2008–2015) Relazioni politiche 656 100 % 1,5 % 3.1 Contesto Settore di compiti Le uscite per le relazioni politiche comprendono prevalentemente le spese per il personale e quelle per beni e servizi per le prestazioni in Svizzera, come pure le spese delle rappresen- tanze diplomatiche e consolari all’estero, per i contributi di membro alle organizzazioni inter- nazionali, per le attività a favore della pace e del promovimento della sicurezza, nonché il fabbisogno di risorse nel contesto delle attività della Svizzera come Stato di sede di organiz- zazioni internazionali. 3.2 Riforme a medio termine e misure della verifica dei compiti 3.2.1 Ottimizzazione della rete esterna svizzera Per il tramite della presente misura trasversale il Consiglio federale intende incrementare l’efficienza a livello di fornitura di prestazioni della rete esterna svizzera. Occorre in special modo accertare e sfruttare i seguenti potenziali di sinergie e di ammodernamento: • concentrazione della collaborazione delle rappresentanze svizzere all’estero: nel corso degli ultimi decenni i compiti della rete esterna e quindi il numero degli attori al servizio degli interessi della Svizzera all’estero sono aumentati notevolmente (addetti nei settori difesa, polizia, migrazione, educazione e ricerca, Swiss Business Hubs, Pro Helvetia, Location Switzerland, uffici di cooperazione della DSC). Bisogna pertanto esaminare le possibilità di una più forte riunione a livello organizzativo e di personale di questi diversi responsabili e mandati. Oltre che dello sfruttamento delle sinergie e dell’eliminazione dei doppioni, in questo contesto occorrerà in particolare tener conto della crescente interdi- pendenza tra i settori politici a livello nazionale e internazionale. • Rafforzamento della cooperazione con gli Stati partner: nel quadro di questo indirizzo si dovranno esaminare nuove forme di più stretta cooperazione con i partner europei nel settore dei servizi consolari. Fra le diverse possibilità menzioniamo ad esempio l’utilizzazione in comune di apparecchiature relativamente costose, la rappresentanza da parte di un Paese amico nel quadro dell’Accordo di Schengen/Dublino, l’invio di persona- le presso le rappresentanze di Stati partner idonei oppure l’assunzione integrale da parte di essi dei compiti consolari, con garanzia della reciprocità. I primi modelli di cooperazio- ne di questo genere sono attualmente sperimentati tra Paesi partner dell’UE. • Verifica dell’offerta di prestazioni di servizi diplomatici e consolari: occorre verificare il vo- lume, la forma e gli emolumenti delle prestazioni delle rappresentanze svizzere. La pre- sente misura è focalizzata su una razionalizzazione delle prestazioni consolari in deter- minate regioni, l’impiego accresciuto di Internet come piattaforma di offerta oppure l’adeguamento degli emolumenti. • Gestione finanziaria tramite preventivo globale: da oltre dieci anni determinate parti delle spese d’esercizio delle rappresentanze svizzere all’estero sono gestite a livello centrale 17/51
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