PROGETTO MIGRANTI Un vasto partenariato di Fondazioni e Ong per rispondere all'emergenza - Diaconia Valdese

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PROGETTO MIGRANTI
                      Un vasto partenariato di Fondazioni e Ong
                            per rispondere all’emergenza
                   3 line d’azione: corridoi umanitari, assistenza sanitaria
                          e giuridica dei migranti, soccorso in mare

Roma, 25 giugno 2021. Parte la terza edizione del Progetto Migranti, un’iniziativa, promossa dalla
Commissione per la Cooperazione internazionale di Acri, che ha l’obiettivo di contribuire a
fornire una risposta concreta alle criticità connesse ai flussi migratori che interessano il territorio
italiano. Si realizza grazie a una partnership di 14 Fondazioni di origine bancaria e 9
organizzazioni del Terzo settore e Ong, per portare avanti interventi su tre linee: consolidamento
del meccanismo dei corridoi umanitari; sostegno ad attività di assistenza sanitaria e giuridica a
migranti giunti da poco o in fase di passaggio; supporto alle attività di soccorso in mare. A loro
volta, per realizzare i progetti, le organizzazioni partecipanti attivano una fitta rete di quasi 50 altri,
partner pubblici e privati, sui territori di accoglienza. Giunto alla terza edizione, quest’anno il
Progetto Migranti è dotato di un budget complessivo di circa 1,2 milioni di euro, messi a
disposizione dalle Fondazioni.
In ragione delle risorse disponibili e della quantità di persone che intende raggiungere, il Progetto
Migranti non ha la pretesa di risolvere il problema connesso al fenomeno migratorio ma, come
sempre accadde nell’attività delle Fondazioni, ha l’ambizione di sperimentare e consolidare alcune
buone pratiche realizzate dal Privato sociale, che possano indicare al Pubblico possibili strade da
percorrere, replicare ed estendere su scala più ampia.
L’iniziativa è stata presentata oggi nel corso di un evento (che si può rivedere su www.acri.it),
condotto da Marianna Aprile, a cui hanno partecipato: Giorgio Righetti, direttore generale Acri;
Valeria Taurino, direttrice generale SOS Mediterranée; Cesare Fermi, direttore Regione Europa
Intersos; Giulia Spagna, Rappresentante per l’Italia e Capo Programma Regionale DRC Europa;
Annalisa Camilli, giornalista a Internazionale: Maurizio Ambrosini, sociologo delle migrazioni;
Laila Wadia, scrittrice; Laura Iucci, responsabile partnership con il settore privato Unhcr.
«Le Fondazioni di origine bancaria sono estremamente orgogliose di dare avvio alla terza edizione
del Progetto Migranti – ha dichiarato il direttore generale di Acri Giorgio Righetti –, perché non
possiamo più accettare la privazione dei diritti ad alcuni esseri umani, che sarebbe intollerabile se
toccasse “noi”. Il Progetto Migranti ha l’obiettivo di ripristinare le condizioni minime di dignità,
attraverso il sostegno ai corridoi umanitari, all’assistenza sanitaria e giuridica dei migranti e al
soccorso in mare. La pandemia non ci ha scoraggiati, al contrario, questa edizione ha visto il più
alto numero di adesioni:14 Fondazioni da tutta Italia si sono unite convintamente per contribuire,
insieme alle Ong che realizzeranno il progetto, a tutelare i diritti fondamentali delle persone che
arrivano in Italia».
Il Progetto Migranti è un’iniziativa promossa da Acri e sostenuta da: Fondazione          Con il Sud,
Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cariparma,              Fondazione
Carispezia, Fondazione CR Lucca, Fondazione di Sardegna, Fondazione CR Fabriano,          Fondazione
Varrone, Fondazione CR Bolzano, Fondazione CR Imola, Fondazione Banco Napoli,             Fondazione
Sicilia, Fondazione CR Padova e Rovigo.
Sono partner operativi della terza edizione del Progetto Migranti: per i corridoi umanitari -
Intersos, Caritas Italiana, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia;
per i migranti in fase di passaggio - Rainbow for Africa, Diaconia Valdese, Caritas Intemelia,
Danish Refugee Council; per il soccorso in mare - SOS Mediterranée.

Lo scenario
Secondo i dati di Unhcr, nel 2020 in Europa sono arrivati 94.080 migranti; di questi, 34.133 sono
arrivati in Italia. La stima dei morti e degli scomparsi in questi viaggi è di 1.066 (altre fonti
riportano un dato maggiore). Gli arrivi “via mare” sono stati 86.649; “via terra” 7.431. Tra questi, la
cosiddetta “Rotta balcanica”, ovvero la rotta percorsa dai migranti che cercano di entrare in Europa
dal confine croato, nel 2020 ha registrato 26.928 “attraversamenti irregolari” (+78% rispetto al
2019). I numeri del primo semestre del 2021 sono in crescita rispetto agli stessi mesi dell’anno
precedente: 31.105 migranti sono arrivati sulle coste meridionali europee; 807 sono i morti o
dispersi in mare (Unhcr).
A questi numeri, va aggiunto quello dei migranti attualmente bloccati fuori dalle frontiere europee
(Balcani, Mediterraneo, Turchia), che ammonta complessivamente al momento a 125.110 (dati
Frontex).
Il totale dei migranti arrivati in Europa nel periodo 2014-2021 è di circa 2,3 milioni; i morti nel
tentativo di raggiungere il continente sono oltre 21mila (Unhcr).
Il Progetto Migranti prevede 6 interventi, divisi su tre linee di azione:
Consolidamento del meccanismo dei corridoi umanitari
       Corridoi Umanitari, accoglienza e integrazione
       per i profughi in Grecia - Comunità di Sant’Egidio

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Il progetto prevede di realizzare percorsi di accoglienza e integrazione per 50 profughi che
giungeranno in Italia attraverso i Corridoi umanitari dalla Grecia, gestiti dalla Comunità di
Sant’Egidio. Si inizierà con una missione preparatoria per incontrare e selezionare i
beneficiari. Quindi, si passerà alla preparazione e all’organizzazione dei viaggi sicuri in
Italia. I profughi giunti nel nostro Paese saranno accolti presso appartamenti diffusi,
riceveranno beni e servizi di prima necessità, come vestiario e alimenti, buoni spesa, scheda
trasporti pubblici, ricariche telefoniche, buoni vestiario. Saranno, inoltre, accompagnati nel
disbrigo di tutte le pratiche amministrative e legali riguardo le procedure di regolarizzazione
della presenza in Italia. Beneficeranno costantemente di assistenza medica e legale. In
seguito, parteciperanno a percorsi di integrazione e verso l’autonomia: corsi per il
miglioramento delle competenze linguistiche e culturali, formazione per l’inserimento
lavorativo al fine di garantire il raggiungimento dell’autonomia socio-economica.
Corridoi umanitari - La nuova frontiera dell’accoglienza - Federazione delle Chiese
Evangeliche in Italia
Il progetto prevede l’accoglienza per un anno di 40 migranti provenienti dai progetti dei
corridoi umanitari dalla Libia implementati dalla Federazione delle Chiese Evangeliche.
FCEI individuerà i partecipanti tra i richiedenti asilo già registrati presso l’Unhcr, presenti
nei centri di detenzione, che hanno necessità immediata di protezione: persone che hanno
particolari necessità sanitarie e psicologiche. Una volta arrivati in Italia, i migranti saranno
accolti presso la “Casa delle Culture” di Scicli (Ragusa), una struttura inaugurata nel 2014
con il sostegno della comunità metodista locale, e appositamente dedicata a quei migranti
che, in ragione della loro vulnerabilità, hanno necessità di un luogo protetto. Oltre a
garantire l’accoglienza, la Casa offre ai propri ospiti orientamento e formazione e promuove
sul territorio programmi sociali e interculturali aperti alla popolazione locale, con lo scopo di
diffondere una “cultura dell’integrazione” in tutto lo sciclitano. Con gli ospiti vengono
avviati percorsi di empowerment e di accompagnamento, verso la loro piena autonomia
socioeconomica, sono inoltre supportati nell’iter per il riconoscimento della richiesta di
asilo, nell’ottenimento del permesso di soggiorno, e inseriti in percorsi di integrazione
attraverso corsi di lingua italiana.
Unicore 3.0 “University Corridors for Refugees” - Caritas Italiana
Il progetto si inserisce nel programma “Corridoi Universitari”, che prevede il rilascio di visti
di ingresso per motivi di studio a studenti titolari di protezione internazionale in Etiopia. Il
progetto prevede di portare in Italia 43 studenti, che verranno accolti da 24 Università in
tutta la Penisola. I beneficiari del programma arriveranno in Italia tra la fine di agosto e
l’inizio di settembre 2021, per potersi immatricolare presso le Università. Il viaggio verrà
organizzato da Caritas Italiana in stretto rispetto della normativa vigente per la prevenzione
del contagio Covid-19. Una volta in Italia, gli studenti verranno iscritti alle Università,
presso la facoltà scelta, e ospitati per lo più negli alloggi/studentati universitari o in alloggi

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messi a disposizione dalle Caritas diocesane. Le Università si occuperanno dell’inserimento
       dei beneficiari nel contesto universitario e nel percorso di studi sostenendo i costi di vitto,
       alloggio e borsa di studio per gli studenti. Ciascuno studente riceverà un computer portatile,
       parteciperà a un corso intensivo di lingua italiana e potrà accedere a un servizio di
       consulenza etno-psicologica per eventuali vulnerabilità collegate all’esperienza migratoria.
       Pagella in tasca - Canali di studio per minori rifugiati non accompagnati - Intersos
       Il progetto mira a promuovere l’ingresso in Italia con un visto per studio non universitario di
       35 minori non accompagnati rifugiati in Niger, a supportarne l’accoglienza in Italia
       attraverso l’affidamento familiare e ad accompagnarli nel loro percorso di studio e di
       inclusione sociale, con il sostegno delle famiglie affidatarie, dei tutori volontari e delle
       comunità locali. I minori non accompagnati sono attualmente esclusi dalla maggior parte dei
       programmi di “resettlement”, perché il loro trasferimento e accoglienza sono decisamente
       più complessi rispetto a quelli degli adulti e dei nuclei familiari. I minori saranno individuati
       dallo staff Intersos che gestisce le attività di protezione e istruzione nei campi in Niger, in
       collaborazione con Unhcr. Il principale criterio di selezione sarà la motivazione allo studio,
       valutata sulla base di diversi colloqui e dei dati sulla frequenza alle attività educative. Per
       ciascuno sarà presentata all’Ambasciata italiana la richiesta di visto per studio. Una volta
       giunti in Italia, dopo un breve periodo in una struttura dedicata, i minori verranno affidati
       alle famiglie, selezionate dai servizi sociali del Comune. Il progetto prevede per ciascun
       minore una borsa di studio di 550 euro al mese per 12 mesi, che verrà erogata alla famiglia
       affidataria a copertura dei costi di sostentamento dei minori. È inoltre previsto, soprattutto
       nella prima fase dell’accoglienza, un supporto ai minori e alle famiglie affidatarie da parte di
       un educatore e di un mediatore culturale, nonché una consulenza psicologica e legale ove
       necessario.
Sostegno ad attività di assistenza sanitaria e giuridica a migranti giunti da poco o in fase di passaggio
       D(i)ritti al confine - Danish Refugee Council (ente capofila), Rainbow for Africa,
       Commissione Sinodale per la Diaconia, Caritas Intemelia
       Il progetto interviene in tre aree dove si concentrano i migranti in transito: Trieste (in entrata
       dai Balcani), Ventimiglia e Oulx (in uscita verso la Francia) e mira a rafforzare e strutturare
       la risposta umanitaria lungo i confini settentrionali, tramite azioni dedicate nell’ambito dei
       bisogni primari, dell’assistenza sanitaria e dell’orientamento socio-legale, al fine di fornire
       un aiuto diretto alle persone migranti e rifugiate che, in fuga dal loro paese d'origine, alle
       frontiere si trovano nuovamente in situazioni di crisi ed emarginazione. La rete valorizza le
       expertise sul campo, per costruire una risposta integrata per le persone in transito in sinergia
       con i servizi territoriali, per aumentare la capacità di far fronte ai bisogni primari, facilitare
       l’accesso alle informazioni e alle procedure di tutela legale per persone migranti e rifugiate,

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incluse le persone con vulnerabilità, minori non accompagnati, famiglie, vittime di tratta,
       donne sole.
Supporto alle attività di soccorso in mare
       SOS dal Mediterraneo - #TogetHerForRescue - SOS Mediterranée Italia
       Il progetto è volto a co-finanziare le operazioni di soccorso in mare di SOS Mediterranée,
       che saranno realizzate nel 2021 attraverso la nave Ocean Viking, allo scopo di ridurre il
       numero di morti e dispersi nel Mediterraneo centrale. Il progetto mira a coprire tutte le aree
       di intervento in cui opera l’organizzazione: dal salvataggio in mare, all’assistenza a bordo,
       fino al lavoro di testimonianza a terra finalizzato a veicolare una corretta informazione e a
       sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma del Mediterraneo. Nel dettaglio, le operazioni
       di soccorso si articolano in diverse attività: ricerca e avvistamento di imbarcazioni a rischio;
       salvataggio dei naufraghi e messa in sicurezza a bordo della nave; presa in carico e cura
       medica dei naufraghi; coordinamento con le autorità competenti e sbarco in un porto sicuro;
       raccolta di testimonianze.

           Ufficio Stampa Acri - Responsabile Giacomo Paiano - 3485906381 - giacomo.paiano@acri.it

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