POF "ALDO MORO" 2020/2021 - paritarie.info

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POF "ALDO MORO" 2020/2021 - paritarie.info
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE PARITARIO
            “ALDO MORO”
                  SETTORE ECONOMICO
    INDIRIZZO “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”
      ARTICOLAZIONE “SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI”
        VIA VITO NUNZIANTE N.23, 89013 - GIOIA TAURO(RC)

                     POF
                   2020/2021
POF "ALDO MORO" 2020/2021 - paritarie.info
Istituto Tecnico Commerciale
                             Commerciale “Aldo Moro
                                               Moro”
 SETTORE ECONOMICO - INDIRIZZO “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E
 MARKETING”- ARTICOLAZIONE “SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI”
         Via Vito Nunziante n.23
                            n.2 89013 - Gioia Tauro

Il Piano dell’Offerta
                    ta Formativa (POF)
                                  (POF) è “il documento fondamentale
costitutivo dell’identità culturale e progettuale” dell’Istituto Tecnico
Commerciale Paritario “Aldo
                         Aldo Moro”
                              Moro di Gioia Tauro.
La sua funzione fondamentale è quella di:

     Informare sulle modalità di organizzazione
                                 organizzazione e funzionamento
     dell’Istituto;

     Presentare la progettazione educativa che l’Istituto mette in atto per
     raggiungere gli obiettivi educativi e formativi;

     Orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il
     percorso ed al termine
                          termine di esso. Completano il documento il
     regolamento di Istituto e il PECUP, griglie di valutazione, quadro
     orario, attività ed insegnamenti generali.

L’intero POFOF si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato
professionalmente nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del
territorio, con l’intento di formare persone in grado di pensare ed agire
autonomamente e responsabilmente al’interno della società.
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Principi del POF

Libertà d’insegnamento, nel quadro delle finalità generali del
servizio, nel rispetto della promozione della piena formazione degli
alunni e della valorizzazione della progettualità individuale e di
istituto.

Centralità dell’alunno, nel rispetto dei bisogni formativi e dei suoi
ritmi di apprendimento.

Progettualità integrata e costruttiva, per garantire agli alunni
maggiori opportunità d’istruzione, di apprendimento, di motivazione
all’impegno scolastico.

Responsabilità, centrata su competenze disciplinari e relazionali.

Trasparenza e accordo dei processi educativi, nella continuità e
didattica in senso verticale e orizzontale (scuola e territorio).

Documentazione della progettualità scolastica, cercando la
partecipazione di un numero sempre maggiore di soggetti. Ricerca
didattica e aggiornamento per l’innovazione e la valorizzazione della
professionalità docente ed ATA.

Verifica e valutazione, accurate in base a precisi indicatori elaborati
all’interno dell’istituto.

Assicurare l’attuazione dei principi di pari opportunità
promuovendo l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della
violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e
di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori.
Presentazione della scuola
PREMESSA

La scuola è, per molte ragioni, il luogo in cui le differenze personali
devono essere vissute come ricchezza, come lo “spazio” dove operano
persone reali, portatrici di cultura, storie, progetti ed esperienze diverse
con un bisogno di attenzione per le varie specificità.
Da tutto ciò nasce la necessità di offrire a tutti gli studenti le stesse
opportunità e la stessa cura.
La principale sfida cui rispondere diventa allora quella di costruire e
sperimentare metodologie capaci di collegare tutta l’azione didattica ai
vissuti e alle storie individuali rivalutandone le potenzialità.
Il POF, Piano dell’Offerta Formativa, documento fondamentale
dell’Istituto, chiarisce ciò che è e ciò che tende ad essere, non solo in
rapporto alla specificità degli indirizzi attivati, ma anche alla sua cultura
(clima, regole, organizzazione, patrimonio di esperienze del suo personale)
e al suo progetto (ciò che si vuole diventare, in cosa si vuole migliorare).
L’identità culturale che il POF vuole esprimere è in linea con la cultura
dell’autonomia che rifiuta un’idea di scuola costruita su modelli rigidi.
Tale identità la si vuole costruire a partire dagli obiettivi generali ed
educativi ed il loro rapporto con il territorio che sono i confini
dell’autonomia scolastica entro i quali agiscono le opzioni metodologiche
intese come scelta di quale didattica privilegiare, di quali strategie e
strumenti adottare per migliorare la qualità complessiva della scuola.

Gli obiettivi della nostra azione educativa sono orientati:
• a migliorare la qualità dell’insegnamento,
• a favorire il successo scolastico,
• a rendere gli studenti sempre più protagonisti ed inseriti nel tessuto
sociale come cittadini e persone di cultura.

Il raggiungimento degli stessi obiettivi non è scontato; l’azione quotidiana,
la costruzione di una collegialità diffusa ed una più responsabile
consapevolezza dei soggetti (dirigenza, docenti, alunni) sono i processi che
saranno messi in atto.
Gli operatori della Scuola si ispireranno a questo documento, le famiglie
potranno farvi riferimento per meglio seguire la vita scolastica dei loro
figli, gli studenti vi troveranno le linee guida che riguardano la scuola cui
appartengono.

             L’ISTITUTO ED IL SUO TERRITORIO
Le origini dell’Istituto

L’Istituto Tecnico Commerciale “Aldo Moro” nasce a Gioia Tauro
nell’anno scolastico 2020-2021, rappresentando una novità rilevante nella
realtà scolastica dell’istruzione di secondo grado di tutta la vasta area della
Piana di Gioia Tauro, caratterizzata da una forte identità professionale e
tecnica.
La “mission” è quella di educare i giovani, aiutandoli a costruire la loro
personalità e la loro concezione del mondo e della vita facendo sì che
ciascuno consegua delle competenze, conoscenze e abilità che lo integrino
nel miglior modo possibile nel tessuto sociale, e che gli consentano di
orientarsi nel mondo del lavoro vivendo responsabilmente nel rispetto di sé
e degli altri.
L’Istituto risponde altresì alla crescente domanda di una formazione
scolastica superiore nell'area tecnico-commerciale, esigenza molto sentita
all'interno di una realtà sociale che, come molte altre, vede affiancarsi alla
tradizionale vocazione agricola in forte declino, crescenti livelli di
industrializzazione che interpretano l’area portuale ed il retroporto come
volano di crescita per l’intero territorio.

Nuovo obbligo scolastico

Il DM 139 del 2007, regolamento recante norme in materia di
adempimento dell’obbligo di istruzione, esteso al biennio della scuola
superiore, così recita:
L’elevamento dell’obbligo di istruzione a sedici anni intende favorire il
pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e
significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la
realtà naturale e sociale.
Il comma 1 dell’art. 2 del predetto regolamento fa poi riferimento esplicito
a saperi e competenze, articolati in conoscenze e abilità, con l’indicazione
degli assi culturali di riferimento.
I saperi sono articolati in abilità/capacità e conoscenze, con riferimento al
sistema di descrizione previsto per l’adozione del Quadro europeo dei
Titoli e delle Qualifiche (EQF).

L’EQF contiene le seguenti definizioni:

• “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni
attraverso l’apprendimento.
Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a
un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche
e/o pratiche.

• “Abilità”: indicano le capacità di applicare le conoscenze e di usare
know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità
sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e
creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi,
materiali, strumenti).

• “Competenze”: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze,
abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di
lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le
competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

Il D.M. 139 stabilisce anche le competenze chiave di cittadinanza da
acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria:

• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento,
individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di
informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche
in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio
metodo di studio e di lavoro.

• Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle
proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per
stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i
vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando
i risultati raggiunti.
• Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano,
letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi
utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico,
ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali);
rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze
disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e
multimediali).

• Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi
punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la
conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla
realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti
fondamentali degli altri.

• Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo
e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e
bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i
limiti, le regole, le responsabilità.

• Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e
verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate,
raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo
il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

• Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare,
elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni,
eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e
lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica,
individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed
effetti e la loro natura probabilistica.

• Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare
criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi
strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo
fatti e opinioni.
Gli indirizzi di studio:

Il nuovo indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing - articolazione
- Sistemi Informativi Aziendali” offre al diplomato le competenze generali
nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della
normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali
(organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione,
finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti
assicurativo-finanziari e dell’economia sociale.

Integra inoltre le competenze dell’ambito professionale specifico con
quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo
dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento
organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita in un contesto
internazionale.

Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza
per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo
aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software
applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale
attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al
sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e
alla sicurezza informatica.

A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo
“Amministrazione, Finanza e Marketing – Sistemi Informativi Aziendali”
sarà in grado di:
 - rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche
contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed
internazionali;
- redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
- gestire adempimenti di natura fiscale;
- collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali
dell’azienda;
- svolgere attività di marketing;
- collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi
aziendali;
- utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di
amministrazione, finanza e marketing.

Avrà inoltre conseguito, in termini di competenze, i risultati di
apprendimento come di seguito specificati:

       Riconoscere e interpretare:
- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le
ripercussioni in un dato contesto;
- i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla
specificità di un’azienda;
- i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche storiche e nella dimensione sincronica
attraverso il confronto fra aree geografiche e culture diverse.

     Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e
     fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali.

     Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi
     informativi con riferimento alle differenti tipologie di imprese.

     Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le
     procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.

     Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla
     gestione delle risorse umane.

     Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di
     programmi di contabilità integrata.

     Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del
     controllo di gestione, analizzandone i risultati.

     Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e
     realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse
     politiche di mercato.
Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari, anche per
     collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose.

     Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti
     comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività
     comunicative con riferimento a differenti contesti.

     Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione
     sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale
     d’impresa.

Sbocchi professionali

Al termine del regolare corso di studi, lo studente consegue il Diploma in
“Sistemi Informativi aziendali” che permette:

ACCESSO AL MONDO DEL LAVORO:

     impiego nelle aziende industriali, commerciali e informatiche;
     impiego nel settore terziario (banche, società finanziarie,
     assicurazioni, imprese di servizi, pubblicità, consulenza,
     elaborazione dati);
     impiego nella Pubblica Amministrazione;
     libera professione come ragioniere commercialista o consulente del
     lavoro (previo esame di abilitazione);

ACCESSO UNIVERSITÀ:

     accesso a tutte le facoltà universitarie e in particolare a corsi di
     Laurea in Economia, Scienze Politiche, Scienze Statistiche, Scienze
     Internazionali e Diplomatiche, Giurisprudenza; Economia gestionale;
     Informatica…
     corsi post-diploma e di istruzione tecnica superiore (alta formazione).
QUADRO ORARIO
            Settore Economico
   “Amministrazione, Finanza e Marketing”
“SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI”

  Discipline                       1°   2°   3°   4°   5°
  Italiano                         4    4    4    4    4

  Inglese                          3    3    3    3    3

  Storia                           2    2    2    2    2

  Matematica                       4    4    3    3    3

  Diritto ed Economia              2    2

  Scienze integrate                2    2

  Scienze Motorie                  2    2    2    2    2

  Religione/Attività alternativa   1    1    1    1    1

  Fisica                           2

  Chimica                               2

  Geografia                        3    3

  Seconda lingua comunitaria       3    3    3

  Informatica                      2    2    4    5    5

  Diritto                                    3    3    2

  Economia Politica                          3    2    3

  Economia Aziendale               2    2    4    7    7
I dipartimenti disciplinari istituiti per il SETTORE ECONOMICO sono i
seguenti:

AREA LINGUISTICA

1 Italiano

2 Inglese

3 Spagnolo

4 Religione (o attività alternative)

5 Storia

6 Geografia

AREA LOGICO-MATEMATICA

1 Informatica

2 Matematica

AREA TECNICO-SCIENTIFICA

1 Scienze Integrate

2 Scienze motorie e sportive

AREA ECONOMICO-SOCIALE

1 Diritto

2 Diritto ed economia

3 Economia Aziendale

4 Economia Politica
ATTIVITA’ DIDATTICA E PROGETTI PIANO DI
                      MIGLIORAMENTO

Orario delle lezioni
Le lezioni curriculari sono organizzate al mattino su sei giorni settimanali
(dal lunedì al sabato) dalle ore 8.00 alle ore 13.00 ad eccezione del Sabato,
in cui è prevista la prosecuzione delle attività didattiche fino alle ore 14.00.

Il Piano dell’ Offerta Formativa dell’Istituto, in linea con il
Regolamento dell’autonomia scolastica e in coerenza con gli obiettivi
globali indicati nella Politica della Qualità dell’Istituto, privilegia i
seguenti aspetti:

1. innovazione dell'attività didattica, con particolare attenzione alla
progettazione curricolare e all’uso delle nuove tecnologie;

2. adeguamento della didattica alle indicazioni della Riforma in particolare
per quanto riguarda la programmazione per dipartimenti e per competenze;

3. potenziamento delle azioni di formazione e orientamento in vista della
prosecuzione degli studi e dell'inserimento nell'attività lavorativa;

4. miglioramento della qualità del servizio e promozione della cultura della
valutazione;

5. caratterizzazione per ogni anno di corso con particolari specificità
didattiche e allargamento del “cooperative learning” anche tra studenti di
annualità diverse.

L’azione formativa viene concepita come un accompagnamento dello
studente in un percorso articolato e flessibile, che corrisponde alle varie
fasi della sua crescita personale.

  - inizia in continuità con le scuole secondarie di primo grado del
    territorio con attività finalizzate all’accoglienza;
  - prosegue con iniziative mirate alla promozione del successo
    formativo ed alla prevenzione del disagio e della dispersione;
- è potenziato dall’uso didattico delle nuove tecnologie multimediali e
    da progetti ed iniziative culturali complementari e integrative.

PERCHÉ SCEGLIERE L'ISTITUTO TECNICO?

  - Perché la formazione tecnica è la porta di accesso a molte professioni
    e studi superiori.
  - Perché la formazione tecnica è fortemente richiesta dal mondo del
    lavoro.
  - Perché la cultura tecnica e scientifica è fondamentale per lo sviluppo
    economico e sociale del nostro Paese, oltre ad aver reso grande
    l’Italia nel mondo e a renderla grande tuttora.

I nostri studenti
La popolazione studentesca proviene da un bacino d’utenza molto esteso
per lo più racchiuso nella Piana di Gioia Tauro, ed appartiene a famiglie di
diversa estrazione sociale con una scolarizzazione diversificata tendente ad
un livello medio-basso.
L’elemento economicamente trainante e di eccellenza del territorio, era
l’agricoltura da tempo in profonda crisi per le difficoltà degli sbocchi di
mercato in cui versa il settore, e per la forte crisi internazionale che non la
rende più economicamente appetibile.
Storicamente la zona della Piana di Gioia Tauro era considerata tra le più
fertili d’Italia e forniva forza-lavoro a migliaia di contadini.
Oggi, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)
ridefinisce la stessa area ridefinendo un’ampia zona industriale e
conferendogli grande rilevanza nell’intero territorio regionale, per la
presenza del più grande porto del Mediterraneo.

L’area è stata oggetto di uno sviluppo economico squilibrato recando con
sè una pseudo-industrializzazione che ruota intorno all’area portuale di
Gioia Tauro, che ne ha determinato forti squilibri di natura socio-
economica stravolgendo l’originaria struttura contadina.
Il nostro istituto è in grado di accogliere studenti diversamente abili che
richiedono interventi didattici specializzati, per i quali è previsto un ampio
ventaglio di opportunità formative, con strategie e contenuti disciplinari
adeguati a favorirne l’integrazione e l’autonomia personale.

Mercato del lavoro
L’insediamento di complessi industriali nell’area portuale ASI (Area di
Sviluppo Industriale) non ha minimamente scalfito il problema
occupazionale. L’emergenza lavoro nell’area ha raggiunto livelli mai
osservati in precedenza: il fenomeno della disoccupazione influisce infatti
non solo sulla crescita economica ma anche sulla stessa convivenza
consenso sociale. La mancanza di una cultura proiettata al nuovo mercato,
la carenza di centri sociali e culturali, l’assenza di risposte positive alla
formazione giovanile, hanno spesso determinato situazioni di disagio che
sono sfociate nella criminalità diffusa e nell’ abbandono scolastico.
Rispetto al resto della Regione è possibile avanzare l’ipotesi di una
stagnazione sociale che grava pesantemente sul bacino di utenza servito
dalla scuola, con una struttura occupazionale rigida e ristretta ed una
grande massa di persone che si offrono sul mercato del lavoro, senza avere
alcuna prospettiva di incontrare una domanda corrispondente.
I valori record del tasso di disoccupazione, con particolare riferimento alla
disoccupazione giovanile, imputabili a molteplici fattori di carattere
internazionale, inducono ad alcune considerazioni sull’esistenza diffusa
del lavoro sommerso. L’economia sommersa è, infatti, largamente
presente nell’area e si configura come una vera e propria economia
parallela, con il suo mercato, i suoi finanziamenti, il suo collocamento.

Scuola e Famiglia
Una scuola in quanto servizio non può prescindere dall’identificare la
propria utenza, dal rappresentarne i bisogni, dal riconoscerne i diritti, dal
sollecitarne ed accoglierne le proposte.
I genitori partecipano al contratto educativo condividendone responsabilità
ed impegni nel reciproco rispetto di competenze e ruoli.
Si ritiene pertanto determinante, al fine del successo scolastico degli
alunni, concordare tra insegnanti e genitori modalità di relazione
improntate a chiarezza, collaborazione basata sulla fiducia, trasparenza,
dialogo e rispetto delle competenze.
Le scelte educative e didattiche dell’Istituto

In una realtà territoriale che denota precarietà culturale e sociale, l’Istituto
“Aldo Moro” di Gioia Tauro si pone come centro propulsivo di iniziative
atte ad educare gli allievi alla cittadinanza attiva, alla flessibilità e alla
imprenditorialità, creando anche valide occasioni per recuperare le radici
territoriali.
La nostra Scuola si propone, infatti, di formare soggetti responsabili,
consapevoli di sé e del mondo esterno, in possesso di una buona cultura di
base e di specifiche competenze tecnico-professionali, che siano anche
duttili e flessibili, per rispondere alla richiesta di mobilità del mercato del
lavoro e per una adeguata prosecuzione efficace degli studi.
Essa mira pertanto a superare la dicotomia fra istruzione e formazione,
educando così alla complessità, alla responsabilità delle scelte, alla
partecipazione attiva, ai processi di apprendimento, al rispetto delle
diversità in una visione europea e mondiale, ritenendo anacronistica
un’istruzione solo tecnicistica che non veicoli valori fondamentali e legati
al territorio.
L’Istituto “Aldo Moro” intende dunque offrire un contributo più fattivo
all’educazione anche dell’alunno più svantaggiato, affinché si realizzi la
sua piena maturazione umana, sociale e culturale.
Il Cuore dell’Autonomia
Evidentemente l’attenzione alla didattica da parte dei docenti comporta un
impegno di continua formazione in servizio, di sicuro arricchimento per gli
insegnanti ma anche carica di valori esistenziali come l’umiltà, lo studio,
la cultura, la formazione integrale della persona, trasmessi agli allievi con
il semplice esempio, contribuendo già così ad una convivenza civile
sempre più esperita in una comunità scolastica dove non si educa per
valutare ma si valuta per educare.

Educare alla convivenza civile

In un contesto sociale nel quale è ampiamente avvertito un vuoto che non
riguarda solo la classica buona educazione, ma che si traduce in un vero e
proprio deficit di rispetto di se stessi, degli altri, della cura e della
conservazione della propria salute, di attenzione per la “res publica” e per
il bene comune e di tutela dell’ambiente, la scuola non può mostrarsi sorda
al richiamo dell’opinione pubblica, che ne sottolinea sempre il suo ruolo di
importantissima agenzia formativa.
Il nostro Istituto, quindi, lungi dal considerarsi una panacea di tutti i mali e
sottolineando che risulta indispensabile la collaborazione con la famiglia,
non può ignorare che sempre più frequentemente, anche in ambito
scolastico, si consumano atti vandalici di minore o maggiore entità, verbali
o gestuali, minacciati o praticati, piccoli e grandi litigi, piccoli furti,
spesso riconducibili a fenomeni di bullismo o di intolleranza, che se
trascurati, possono produrre la diffusione di una subcultura negativa nel
gruppo dei pari (“il branco”) e tradursi in violenze dalle conseguenze
irreparabili.
Da qui nasce l’esigenza di considerare l’educazione alla convivenza civile
un obiettivo primario e trasversale, da raggiungere non solo con le attività
progettuali specifiche - “Educazione ambientale”, “Educazione alla
salute”, “Educazione alla solidarietà”- ma anche e soprattutto attraverso
l’attenzione che ogni docente dedicherà alla costruzione dell’autostima dei
singoli allievi e alla promozione di un clima scolastico cooperativo, aperto
al dialogo e al pluralismo, disponibile all’accoglienza, all’interazione
sinergica e al confronto, attento a osservare e a far osservare le regole del
vivere insieme civilmente e del sentirsi bene, in equilibrio fisico,
psicologico, emotivo ed affettivo.

I valori condivisi
I valori che sono alla base di tutta l’attività della scuola hanno come fonte
di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione
Italiana e trovano riscontro nei principi fondamentali che si riportano qui
di seguito.
UGUAGLIANZA
Il servizio pubblico è ispirato al principio di uguaglianza dei diritti degli
utenti. Le regole che disciplinano i rapporti tra utenti e Scuola sono uguali
per tutti. Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico
può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, religione,
opinioni politiche, condizioni pisico-fisiche e socio-economiche.

                  IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’
I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di
obiettività, equità ed imparzialità. La Scuola utilizza le risorse disponibili
per garantire, nell’ambito delle proprie competenze, la continuità e la
regolarità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni di
conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla
legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.

                  ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni,
l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, specie nelle classi iniziali e
nelle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è rivolto alla
soluzione delle problematiche relative agli studenti lavoratori, agli
stranieri, a quelli degenti in ospedali, a quelli in situazione di handicap, a
quelli presenti nelle istituzioni carcerarie. Nello svolgimento della propria
attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello
studente.
                           DIRITTO DI SCELTA
L’utente ha la facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio
scolastico. La libertà di scelta si esercita fra le istituzioni scolastiche dello
stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di essa. In caso di
eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della
territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.).
L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità
della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo
dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni
coinvolte.
                           PARTECIPAZIONE
Istituzioni, personale, genitori e alunni sono protagonisti e responsabili
dell’attuazione del Piano dell’offerta formativa, attraverso una gestione
partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti.
I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli
standard generali del servizio. Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si
impegnano a favorire le attività extra-scolastiche che realizzino la funzione
della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile.

                    EFFICIENZA E TRASPARENZA
La legge 241/90 (nuove norme in materia di procedimento amministrativo
e di diritto di accesso a documenti amministrativi) è assunta quale
riferimento fondamentale nella regolamentazione del servizio.
L’istituzione scolastica promuove ogni forma di partecipazione e
garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione
completa e trasparente. L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di
servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, di
efficacia, di flessibilità e trasparenza.

  LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL
                     PERSONALE
La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei
docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le
potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della
personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari,
generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascuno indirizzo.
L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il
personale scolastico e un compito per l’Amministrazione che assicura
interventi organici e regolari.
L’istituzione scolastica garantisce ed organizza le modalità di
aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti
culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento
definite dell’Amministrazione.

ORIENTAMENTO
L’orientamento si articola in:
     Attività di informazione e orientamento degli alunni delle scuole
     secondarie di primo grado;
     Accoglienza delle prime classi;

Orientamento in ingresso
Orientamento presso le scuole medie
     L’orientamento nelle scuole medie prevede le seguenti attività:
          Identificazione dei bacini d’utenza e delle scuole medie;
          Realizzazione di brochure, materiale multimediale, locandine,
          siti web per presentare le attività del nostro istituto;
          Disponibilità di docenti, per la presentazione dell’Istituto nelle
          scuole medie;
          Organizzazione di “Open Day” per accogliere intere classi,
          singoli alunni e genitori nell’Istituto;

Orientamento in itinere
Le passerelle
Per garantire il diritto al successo formativo di ciascun allievo e fare
acquisire le conoscenze le competenze necessarie agli studenti che
chiedono il passaggio per frequentare proficuamente nell’anno successivo
un altro indirizzo sono previste apposite passerelle.
I destinatari sono sia gli allievi del nostro Istituto che quelli non
appartenenti, che chiedono il passaggio ad un altro indirizzo di studio.

Procedure:
Convocazione del consiglio di classe per:
     Prendere atto della richiesta di convocazione;
     Effettuare l’analisi comparata dei curricoli di provenienza e
     destinazione;
     Comunicazione della richiesta alla scuola di destinazione;
Intesa con la scuola di destinazione;
     Comunicazione alle famiglie sulle modalità di svolgimento della
     passerella;
     Svolgimento dei moduli integrativi di raccordo;
     Certificazione delle competenze acquisite;
     Scrutinio.

Accoglienza delle Prime Classi
Al fine di favorire la socializzazione della classe, di creare un clima di
fiducia tra gli alunni, e le diverse componenti della scuola, sono previste,
nei primi giorni di scuola, le seguenti attività di accoglienza:
      Incontro con il Coordinatore Didattico (CD) e il consiglio di classe;
      Conoscenza dell’Istituto, delle sue attività e dei suoi spazi;
      Conoscenza delle regole di comportamento, del Regolamento di
      Istituto e del POF;
      Test di ingresso per accertare i livelli di conoscenza e di autonomia
      dello studente;
      Attività di integrazione e socializzazione con le altre classi
      dell’Istituto;

L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Le modalità di attuazione dell'integrazione sono indicate nei commi 5, 6, 7,
8, dell'art.12, nonché negli artt.13 e 14, L.104/92.
Sono però gli accordi in sede locale che pongono le basi per un progetto
più ricco possibile, in cui i diversi soggetti firmatari devono sottoscrivere
gli impegni finanziari concreti, atti a garantire la realizzazione della piena
integrazione scolastica dei ragazzi con deficit.
L’integrazione scolastica, fa parte di un progetto più ampio, globale ed
individualizzato al tempo stesso, che coinvolge non solo il singolo
individuo ma anche tutte le realtà del territorio. Una vera integrazione si
realizza unicamente se al centro dell’attenzione si pongono non soltanto i
bisogni della persona con deficit, ma anche i suoi desideri, le sue risorse e
le potenzialità nell’ambito dell’apprendimento, della comunicazione, delle
relazioni e della socializzazione.
Essa deve intendersi, come un processo dinamico, dialettico, di sviluppo
delle potenzialità soggettive, e si deve basare sul rispetto e la
valorizzazione della diversità della persona con deficit, che deve essere
vista come risorsa, piuttosto che solo come portatrice di bisogni.
In quest’ottica assume una particolare rilevanza la costruzione di progetto
educativo, derivante dal confronto di tutte le Istituzioni e basato sulla
messa in rete delle risorse umane e strumentali offerte dal territorio, il cui
coordinamento è necessario anche per evitare interventi frazionati ed
inutili dispersioni.
Tra queste risorse, un ruolo sempre più attivo deve essere riconosciuto alle
famiglie, sia nella formulazione del Profilo Dinamico Funzionale e del
Piano Educativo Individualizzato, sia nella loro verifica in itinere.
L’adeguamento del sistema scolastico ai bisogni di formazione e crescita
della persona con handicap, la flessibilità organizzativa e di contenuti,
aperta alla sperimentazione di strategie multidisciplinari, la progettazione
congiunta, la realizzazione di progetti di orientamento e di continuità
educativa, l’attenzione alla prospettiva della vita adulta, diventano
elementi essenziali per la qualificazione del percorso di integrazione.
Si devono, in conclusione, porre in essere tutte le condizioni, secondo le
diverse competenze istituzionali, per rendere effettivo il diritto allo studio
dell’alunno con deficit, rimuovere in definitiva, tutti quegli ostacoli che,
limitando di fatto il pieno sviluppo della persona, impediscono
l’uguaglianza dei cittadini, art.2, 3 e 4 della Costituzione.
Insomma, una maggiore aderenza dell'intervento al bisogno e alle finalità
dell'integrazione scolastica.
L’integrazione scolastica coinvolge tutte le componenti, dai docenti
curricolari e personale ATA alla componente studentesca.
Il docente di sostegno è un insegnante specializzato, previsto dalla Legge
517/77, che viene assegnato, in piena contitolarità con gli altri docenti, alla
classe in cui è inserito il soggetto portatore di handicap per attuare "forme
di integrazione a favore degli alunni portatori di handicap" e "realizzare
interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni"
inoltre, sono una risorsa cui fanno riferimento tutti gli alunni dell’Istituto.
La costituzione di un gruppo di lavoro per ogni alunno Gruppo Lavoro
Handicap (GLH), formato dal Coordinatore Didattico, da tutti i docenti
della classe, curriculari e di sostegno, da uno o più membri dell’equipe
specialistica dell’ASL, da un rappresentante dei servizi sociali, dai genitori
degli alunni, consente di individuare gli obiettivi, i tipi di intervento,
l’interazione tra i docenti e gli strumenti didattici, permette di stilare il
Piano Educativo Individualizzato (PEI), commisurato alle capacità e
potenzialità di ciascun alunno diversamente abile. I GLH si riuniscono
all’inizio ed al termine dell’anno scolastico, nonché ogni qualvolta se ne
ravvisi la necessità.

Le modalità operative GLH:
    Raccolta dei dati relativi all’anamnesi personale, alla storia familiare
    e scolastica dell’alunno;
    Osservazione sistematica diretta e indiretta;
    Individuazione dei bisogni e delle difficoltà di relazione e
    apprendimento;
    Individuazione delle capacità possedute e delle capacità presenti;
Gli obiettivi educativi e didattici a lungo termine individuati sono:
     Favorire la socializzazione e lo sviluppo dell’autostima;
     Favorire la crescita culturale, suscitando interesse per la scuola e
     potenziando la responsabilità, l’autonomia e l’impegno personale;
     Far leva sulle potenzialità dell’alunno per aiutarlo a raggiungere
     risultati positivi che lo motiveranno ulteriormente;
     Sviluppare       le    capacità    di    attenzione,   concentrazione,
     memorizzazione.

LE FINALITA’ EDUCATIVE FORMATIVE
L’autonomia scolastica ed una autentica libertà di insegnamento fondata
sul senso di responsabilità di ogni operatore consentirà alla nostra scuola
di modulare il lavoro secondo le peculiari capacità di chi studia, insegna,
collabora, apprende.
E’ un’operazione che si sforza di coniugare la tradizione con
l’innovazione, privilegiando la qualità, con l’obiettivo di costruire una
scuola che guardi al futuro.

Agli Istituti Tecnici, presidio della cultura tecnologica sono attribuiti:

      Una nuova identità fondata sulla cultura tecnica e scientifico-
     tecnologica;
Le quote di flessibilità dei percorsi di studio per rispondere alle
     esigenze del territorio, del mondo del lavoro e delle libere
     professioni;
     Utilizzo diffuso dei laboratori a fini didattici in tutte le discipline,
     soprattutto dell’area di indirizzo per un apprendimento efficace e
     attraente per gli studenti;
     Più stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro, strumenti didattici
     fondamentali per far conseguire agli studenti i risultati di
     apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il
     mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato ed il
     privato sociale.
     Insegnamento potenziato dell’inglese (al quinto anno potrà essere
     insegnata in inglese una disciplina non linguistica);
     Possibile collaborazione con esperti esterni per arricchire l’offerta
     formativa e sviluppare competenze specialistiche;
     Previsione di un organico potenziato dei docenti su base territoriale
     in relazione alle risorse disponibili, soprattutto per le attività di
     laboratorio, linguistico.

Tale clima è finalizzato al raggiungimento delle seguenti finalità ed
obiettivi:

FINALITA’ EDUCATIVE
    Favorire la stima di sé e la consapevolezza delle proprie capacità;
    Potenziare il rispetto della propria persona, degli altri, dell’ambiente
    di lavoro e delle regole, secondo i principi di legalità e della non
    violenza;
    Favorire la socializzazione e la rimotivazione degli studenti al fine di
    ridurre in modo significativo l’insuccesso scolastico anche attraverso
    l’apertura pomeridiana dell’istituto con l’organizzazione di attività
    formative;
    Sviluppare la capacità di collaborazione e di interazione nel gruppo,
    anche con persone di culture diverse;
    Migliorare la capacità di integrazione all’interno della comunità
    scolastica degli studenti diversamente abili;
Sviluppare una critica curiosità intellettuale collegata ad un corretto
      orientamento scolastico e professionale;
      Promuovere l’autonomia nello studio e nella riflessione
      professionale;
      Promuovere una viva conoscenza Europea mediante il miglioramento
      delle competenze linguistiche con insegnanti madrelingua, progetti
      comunitari e stage;
      Favorire i rapporti con il mondo del lavoro attraverso stage aziendali;
      Sviluppare il senso della solidarietà e della coscienza civile;

ASSI CULTURALI
Il concetto di asse culturale meglio esprime il modo con cui deve essere
riorganizzato e offerto il sapere per perseguire tale risultato. Si parla di assi
e non di aree perché un asse insiste più sulla verticalità dei saperi
finalizzati all’acquisizione di competenze.

È stato stabilito che gli assi culturali dell’istruzione, impartita nella scuola
dell’obbligo fino a 16 anni, sono quattro: asse dei linguaggi, matematico,
scientifico – tecnologico, storico – sociale.
Ciò presuppone che tutto il sapere, di cui si sostanzia la cultura di un
popolo, possa “ruotare” attorno ad essi e che si possano rendere
finalmente confrontabili tra loro gli esiti dei percorsi di istruzione e di
formazione di tutti i bienni.

ASSE DEI LINGUAGGI
_ Padronanza della lingua italiana;
_Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili
per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;
_ Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
_ Produrre testi di vario tipo in relazione a differenti scopi comunicativi;
_Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed
operativi;
_Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del
patrimonio artistico e letterario;
_Utilizzare e produrre testi multimediali;
ASSE MATEMATICO
_Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica;
_Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e
relazioni;
_ Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;
_Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli
stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico;

ASSE SCIENTIFICO - TECNOLOGICO
_Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di
sistema e di complessità;
_Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alla
trasformazione di energia a partire dall’esperienza;
_Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel
contesto culturale e sociale in cui vengono applicate;

ASSE STORICO - SOCIALE
_Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una
dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una
dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali;
_Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul
reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela
della persona, della collettività e dell’ambiente;
_Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio;

     METODOLOGIA DI LAVORO
        Lavorare con spirito di imparzialità ed accoglienza;
        Favorire i rapporti scuola-famiglia;
        Sperimentare nuove forme di organizzazione nella scuola
        dell’autonomia;
        Lavorare per progetti e processi sia nell’ambito dell’offerta
        curriculare che extracurriculare;
DIDATTICA LABORATORIALE
Come prassi ordinaria, ma ancor più alla luce del nuovo ordinamento
dell’istruzione tecnica, i docenti ricercano strategie di insegnamento e
promuovono stili di apprendimento volti a creare l’unitarietà del sapere,
cercando di affiancare un’educazione formale, intesa come insieme di
conoscenze disciplinari, a un’educazione informale, dove il bagaglio di
conoscenze si sviluppa in forme diverse attraverso l’esperienza.
In quest’ottica ampio spazio viene riconosciuto al laboratorio, considerato
come metodologia innovativa della didattica utile a facilitare un processo
di insegnamento/apprendimento necessario per “acquisire il sapere
attraverso il fare”.
Operando in laboratorio gli studenti diventano protagonisti, e riescono a
modificare l’atteggiamento di passività caratterizzante le lezioni frontali; il
laboratorio, quindi, come occasione per riconsiderare i diversi stili
cognitivi, e momento per riconvertire il sapere astratto in contesti
applicativi. Nell’attività laboratoriale, ricorrendo frequentemente a
simulazioni, si utilizzano diverse strumentazioni, oltre alle apparecchiature
informatiche.

METODOLOGIE E DIDATTICHE COMUNI

L’Istituto adotta una metodologia didattica flessibile centrata sui bisogni
formativi delle singole classi.
La didattica calata nella realtà quotidiana richiede capacità di adattamento
alle specifiche esigenze che si presentano nelle diverse fasi
dell’apprendimento e necessita continuamente di stimoli nuovi.
Ove possibile è adottata una struttura modulare della programmazione.
Nell’ambito delle proprie competenze, i gruppi interdisciplinari, i Consigli
di classe e i singoli docenti pianificano strategie di intervento atte a
raggiungere gli obiettivi prefissati in funzione delle diverse situazioni e
degli obiettivi didattici.

I docenti possono far ricorso a varie modalità di lavoro:
     Lezione frontale;
     Lezione - discussione;
     Insegnamento individualizzato;
     Lavoro di gruppo;
“Problem solving” e attività di laboratorio;
     Lezione interattiva con strumenti multimediali;
     Scoperta guidata, simulazione e giochi did

IL RECUPERO NELLA PROGRAMMAZIONE

L’Istituto considera l’individuazione dei percorsi formativi come una
strategia centrale della programmazione didattica.
I tempi dell’apprendimento possono essere differenziati a causa delle
diverse attitudini, a causa della variabilità dell’interesse e della
motivazione, a causa di circostanze di vita e contesti socio-culturali
diversi.
La valutazione serve a controllare l’efficacia dell’azione educativa e
fornisce informazioni utili ad evitare che nessuno rimanga indietro. Il
recupero costituisce quindi una strategia fondamentale che si articola nelle
forme seguenti:

  1) RECUPERO MOTIVAZIONALE
            a) Avverrà attraverso un’attività di accoglienza nelle
               classi e di coordinamento ad opera dei tutor di classe.

  2) RECUPERO COGNITIVO
            1. In itinere
                   Per tutta la classe
                   Per gruppi di lavoro
                   A classi aperte
            2. Pomeridiano
                   Con il proprio docente o con altro docente
                      dell’istituto e della stessa materia attraverso
                      attività di sportello.

   3) RECUPERO ESTIVO
            a) Giugno - Luglio: consegna compiti estivi mirati.
            b) Entro l’inizio dell’anno scolastico: verifica del
            superamento del debito scolastico.
ATTIVITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO

Ai sensi delle innovazioni introdotte dal D. M. 3 ottobre 2007, n.80 e
dell’O.M. n.92 del 5/11/2007 le attività di recupero costituiscono parte
ordinaria e permanente del Piano dell’offerta formativa.
Sono programmate dai consigli di classe sulla base di criteri didattico-
metodologici definiti dal collegio dei docenti e delle indicazioni
organizzative approvate dal consiglio di Istituto. Nelle attività di recupero
rientrano gli interventi di sostegno, che hanno lo scopo fondamentale di
prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni periodo
dell’anno, a cominciare dalle fasi iniziali.
Esse sono tendenzialmente finalizzate alla progressiva riduzione di quelle
di recupero dei debiti e si concentrano sulle discipline o sulle aree
disciplinari, per le quali si registri nella scuola un più elevato numero di
valutazioni insufficienti.
La scuola promuove la partecipazione attiva degli studenti alle iniziative di
sostegno, dandone periodicamente notizia alle famiglie. Le attività di
recupero, realizzate per gli studenti che riportano voti di insufficienza
negli scrutini intermedi e per coloro per i quali i consigli di classe
deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva
negli scrutini finali, sono finalizzate al tempestivo recupero delle carenze
rilevate.
Nell’ambito dell’autonomia l’Istituto individua le discipline e/o le aree
disciplinari che necessitano degli interventi e ne determina
l’organizzazione, la realizzazione, i tempi, la durata, i modelli didattico-
metodologici, le forme di verifica dei risultati conseguiti dagli studenti e le
modalità di comunicazione alle famiglie.
In particolare, nella determinazione del numero e della consistenza oraria
da assegnare a ciascuno di essi, ha cura di commisurarne la definizione in
modo coerente rispetto al numero degli studenti ed alla diversa natura dei
relativi fabbisogni, nonché all’articolazione dei moduli prescelti ed alla
disponibilità delle risorse.
I consigli di classe, su indicazione dei singoli insegnanti delle materie
oggetto di recupero, mantengono la responsabilità didattica
nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi
dell’azione di recupero e nel certificare gli esiti ai fini del saldo del debito
formativo.
Il collegio dei docenti definisce i criteri per la composizione dei gruppi di
studenti destinatari degli interventi didattico-educativi di sostegno e
recupero, adottando tutti i modelli didattici e organizzativi suggeriti
dall’esercizio dell’autonomia.
Il collegio dei docenti, tenendo conto delle innovazioni introdotte dal
Decreto ministeriale 3 ottobre 2007, n. 80, determina i criteri da seguire
per lo svolgimento degli scrutini, al fine di assicurare omogeneità nelle
procedure e nelle decisioni di competenza dei singoli consigli di classe.
Per gli studenti che in sede di scrutinio intermedio, o anche a seguito di
altre verifiche periodiche previste dal Piano dell’offerta formativa della
scuola, presentano insufficienze in una o più discipline, il consiglio di
classe predispone interventi di recupero delle carenze rilevate, avendo cura
di procedere ad un’analisi attenta dei bisogni formativi di ciascuno
studente e della natura delle difficoltà rilevate nell’apprendimento delle
varie discipline.
Il consiglio di classe tiene conto anche della possibilità degli studenti di
raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi stabiliti dai docenti.
L’organizzazione delle iniziative di recupero programmate dal consiglio di
classe è portata a conoscenza delle famiglie degli studenti destinatari delle
attività.
Questi ultimi sono tenuti alla frequenza degli interventi suddetti, salvo nel
caso in cui le famiglie non intendano avvalersi di tali iniziative e ne diano
alla scuola comunicazione formale.
Al termine delle attività di recupero sono effettuate verifiche, volte ad
accertare l’avvenuto recupero, del cui risultato l’Istituto dà puntuale
notizia alle famiglie.
Sia che ci si avvalga o che non ci si avvalga delle iniziative di recupero, gli
studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche programmate dal
consiglio di classe, che ne comunica l’esito alle famiglie.

PROGETTI PER GLI ADULTI DEL TERRITORIO
I seguenti progetti perseguono specifici obiettivi in risposta ai bisogni
dell’utenza e in coerenza con le risorse del territorio.
Le attività previste dai progetti consentono di raggiungere una serie di
obiettivi formativi inerenti lo sviluppo armonico della personalità di
ciascun allievo, valorizzandone le capacità e le potenzialità.
Informazioni ritenute necessarie Dovendo scegliere le piste di
per la spiegazione delle scelte di Miglioramento su cui articolare le
miglioramento                        azioni d’intervento si è tenuto conto
                                     di alcuni fattori per individuare
                                     l’iniziativa prioritaria. Il grado di
                                     priorità è stato individuato in base
                                     all’impatto      che      l’area      di
                                     miglioramento ha sui fattori critici
                                     di successo e in base alla
                                     capacità/fattibilità della scuola:
                                     tempi, risorse e autonomia operativa
Modalità di condivisione e L’Istituto nasce nel 2020 e dalla sua
didattica      tra      insegnanti, apertura cerca di coinvolgere il più
attenzione alle dinamiche tra possibile i genitori degli alunni
pari, gestione della scuola, sistemi attraverso una comunicazione attiva
di comunicazione                     e costante. La scuola promuove la
                                     partecipazione attiva degli studenti
                                     mediante lavori di gruppo e
                                     ricerche. L’Istituto presta attenzione
                                     alle dinamiche tra allievi ed
                                     insegnanti e tra pari: sono, infatti, in
                                     atto politiche miranti a favorire le
                                     relazioni e l’integrazioni mediante
                                     un patto di corresponsabilità e un
                                     sistema di regole condivise, ma
                                     anche mediante la collaborazione
                                     dei ragazzi in svariate attività e
                                     progetti per i quali si sentono
                                     motivati. Si avverte la necessità di
                                     progettare in modo più articolato e
                                     di formalizzare in un definitivo
                                     piano di lavoro le varie attività
                                     realizzate.
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