PER LA SPERANZA DELLE SORELLE - 25 novembre 2019 - ANPI Forlì - Cesena

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PER LA SPERANZA DELLE SORELLE - 25 novembre 2019 - ANPI Forlì - Cesena
25 novembre 2019

   PER LA
   SPERANZA
   DELLE SORELLE
2019/N5   Dir. Res Federica Bianchi - Aut. Trib. Forlì n°397 del 01/03/67 - Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - 70% CN/FC
          Red.ne Via Albicini, 25 Forlì - Telefono 0543.28042 - Email info@anpiforli.it - Stampa Stilgraf Cesena
PER LA SPERANZA DELLE SORELLE - 25 novembre 2019 - ANPI Forlì - Cesena
Cronache della Resistenza

              Quando il mondo si ribella,
               la vecchia Europa che fa?
                                              di Gianfranco Miro Gori

La stampa nazionale (scritta e au-      Paesi potremmo citare. Il mondo       lia, Fratelli d’Italia) si astiene dal
diovisiva) non ci racconta molto        si risveglia. Si oppone al capita-    voto. Un gesto che non ha biso-
sul tema, ma nel mondo ci sono          lismo finanziario, al liberismo       gno di commenti. Avviciniamoci
molte persone che scendono in           selvaggio.                            ancora di più alle nostre terre.
piazza, divenendo spesso oggetto        E quando i popoli del mondo si        Ad Acquasanta Terme, dove i na-
di violenta repressione, per ri-        levano, cosa fa la vecchia Europa     zifascisti trucidarono quaranta-
vendicare i propri diritti e lotta-     degli oltre settant’anni di pace e    due persone nel 1944, il sindaco
re per i propri ideali. In estrema      dello Stato sociale parto delle so-   di Ascoli Piceno (Fratelli d’Italia)
sintesi: giustizia sociale e libertà.   cialdemocrazie? Pare volere in-       partecipa a una cena nel cui menù
Da Hong Kong – il luogo su cui          nestare la retromarcia, rinchiu-      campeggiano il ritratto di Musso-
probabilmente abbiamo le mag-           dersi nei propri confini, alzare      lini, un fascio littorio, il logo di
giori informazioni –, dove da           barriere, curvando verso regimi       Fratelli d’Italia ecc. A Brisighella
tempo i manifestanti, sui quali         autoritari, porgendo un consenso      l’amministrazione di destra non
incombe la minaccia di una po-          sempre più ampio ai populisti e       partecipa al ricordo dei cinque
tenza autoritaria (mescolanza di        alle destre, e tradendo così i lu-    martiri del nazifascismo (tra cui
capitalismo e comunismo “realiz-        minosi ideali della rivoluzione       un forlivese) di Casale, come ha
zato”) come la Cina, combattono         francese: libertà, eguaglianza,       puntualmente segnalato l’Anpi
per non cadere sotto il tallone         fratellanza.                          della cittadina romagnola, e in
cinese, appunto, a Santiago e più       Il tema è assai ampio; così farò      occasione del 4 novembre ricor-
in generale al Cile, dove è stata       qualche esempio alla rinfusa con-     da anche i caduti della “repubbli-
soffocata nel sangue la gloriosa        centrandomi sul tema delle destre     china” voluta da Mussolini sotto
esperienza socialista di Allende        e del fascismo. La citata vecchia     la protezione dei nazisti invasori,
e dove, dopo l’abbattimento della       Europa licenzia un documento in       gesto rivendicato impunemente
dittatura militare di Pinochet e il     cui si pongono sullo stesso piano     da Fratelli d’Italia di Faenza.
ripristino delle libertà, s’è torna-    fascismo e comunismo, arnese          Insomma: a forza di insinuare o
ti al liberismo selvaggio. E altri      vetusto di certa destra, privo di     addirittura affermare che Mus-
                                        qualsiasi fondamento, perché il       solini ha fatto anche cose buone
                                        comunismo costituisce un ideale       – ovvero se non avesse fatto le
                                        luminoso di giustizia (col qua-       leggi razziali ecc. – qualcosa si è
                                        le Stalin e altri dittatori hanno     rotto. A forza di proclamare l’o-
                                        ben poco a che fare), mentre il       dio. A forza di cercare un nemico
                                        fascismo è razzismo e violenza.       da colpire, in genere uno più de-
                                        Intanto in Germania crescono i        bole... Le componenti più oscu-
                                        neonazisti, al punto tale che la      re, le pulsioni più indicibili che
                                        città di Dresda ritiene di dovere     abitano l’umanità stanno emer-
                                        segnalare il pericolo. In Francia     gendo e con esse truci ideologie
                                        Marine Le Pen miete consensi e        che avevamo pensato definitiva-
                                        in Italia Salvini va per la maggio-   mente sconfitte. E forse sconfitte
                                        re. Per non dire delle democrazie     lo sono davvero quelle di quel
                                        autoritarie polacche e ungheresi.     mondo che hanno conosciuto e
                                        Veniamo ora a esempi inquietan-       combattuto i partigiani, ma po-
                                        ti assai vicini a noi. La senatrice   trebbero palesarsi in altre forme,
                                        Liliana Segre, vittima dei nazifa-    mascherarsi sotto altre facce. Sta
                                        scisti, propone la costituzione di    all’Anpi, e a tutti i democratici
Gianfranco Miro Gori, presidente ANPI   una commissione contro il razzi-      e antifascisti, non abbassare la
Comitato Provinciale Forlì-Cesena.      smo. La destra (Lega, Forza Ita-      guardia. ▪

2                                                        ANPI Comitato Provinciale Forlì–Cesena
PER LA SPERANZA DELLE SORELLE - 25 novembre 2019 - ANPI Forlì - Cesena
Cronache della Resistenza

 ANPI Comitato
 Provinciale di Forlì-Cesena
                                                                   Sommario
 Via Albicini 25 -
 47121 Forlì
 Telefono: 0543 28042                     »» Editoriale: Quando il mondo si ribella...		                                         2
 Email: info@anpiforli.it                 »» La Carta della riconciliazione				                                                  4
 Orari di apertura:                       »» Tenere alta la guardia					5
 Lun Mer Giov Ven Sab
 10.00-12.00
                                          »» Il distaccamento partigiano “Pippo”			                                              7
                                          »» Fridays for Future Cesena					11
 ANPI Sezione di Cesena                   »» Il partigiano Montalbano					12
 C.so Sozzi n. 89 (Barriera) -
                                          »» L’Amazzonia è in costante pericolo			                                               14
 47521 Cesena
 Telefono: 0547 610566                    »» Leader di Forza Nuova condannato...		                                               15
 Email: anpicesena@gmail.com
                                          »» Militante di Forza Nuova...					16
 Orari di apertura:                       »» Quattro biografie sanmarinesi				16
 Mar Mer Sab 9:00 - 12:00
 Giovedì 16.00 - 19.00                    »» Circolo del Giudizio						17
                                          »» Ricordi e sottoscrizioni					19
 Web
 - http://forlicesena.anpi.it/
                                          Cronache della Resistenza Redazione: Mattia Brighi, Palmiro Capacci,
 - Facebook.com/anpiforlicesena/
                                          Ivan Fantini, Emanuela Fiumicelli, Vladimiro Flamigni, Emanuele Gardini,
                                          Lodovico Zanetti - Segretario di redazione: Mirella Menghetti - Grafica:
                                          Mirko Catozzi - Coordinatore redazione segreteria ANPI: Furio Kobau

Dalla copertina: riportiamo la           giocano con i loro corpi e lo dif-       ta sia alle donne del Medio Orien-
dichiarazione delle YPJ (Unità di        fondono nei media. Questo livello        te, sia in ogni luogo dove ci sono
Protezione delle Donne) per il 25        di brutalità rivela l’intensità della    violenza e occupazione. La lotta
novembre 2019, giornata mondia-          violenza del dominio. A fronte di        delle sorelle Mirabal oggi continua
le contro la violenza sulle donne.       questa brutalità abbiamo bisogno         a vivere nella lotta di migliaia di
                                         di un nuovo livello della lotta per      donne. Noi siamo pronte a pagare
                 25 novembre 2019        dare come donne al 25 novembre           ogni prezzo per difendere i succes-
                                         il suo significato e ritrovare le sue    si della lotta delle donne. Per le
“Noi continuiamo la lotta di Hevrîn,     origini nella solidarietà e nello spi-   speranze delle sorelle, per la lotta
Dayika Eqîde, Amara e delle sorelle      rito di resistenza.                      delle nostre amiche Hevrîn, Dayika
Mirabal. Nelle persone delle sorelle                                              Eqîde e Amara, per tutte le migliaia
Mirabal e dei grandi sacrifici del-      Ovunque tu sia nel mondo, fa che         di amiche e amici cadut* rafforze-
le nostre amiche Amara e Hevrîn          ogni donna, ogni collettivo e ogni       remo ancora la nostra lotta nel no-
e delle aspirazioni rivoluziona-         organizzazione per la libertà delle      stro legittimo diritto all’autodifesa
rie di Dayika Eqîde ricordiamo gli       donne e della società lottino. Ogni      contro l’occupazione.
sforzi e i sacrifici delle donne per     donna deve prendere il suo posto
il loro Paese, la loro identità e la     e svolgere il suo ruolo come avan-       Con questo pensiero e questa con-
difesa dei valori della società. [...]   guardia. La lotta per la libertà è       vinzione ci riuniamo il 25 novem-
                                         così potente che nessuna forma di        bre. Salutiamo la lotta delle nostre
E in tempo di resistenza accoglia-       violenza o occupazione possono           sorelle e madri e rinnoviamo an-
mo il 25 novembre. Ancora una            sconfiggerla.                            cora una volta la nostra promessa
volta la storia si ripete sulle no-                                               alle amiche e agli amici cadut*.”
stre amiche Hevrîn, Dayika Eqîde e       Su questa base invitiamo tutte le
Amara. Miratamente lo Stato tur-         donne del mondo a mettersi insie-        h t t p s : / / w w w. r e t e k u r d i s t a n .
co e le sue bande uccidono le no-        me per alzare la nostra voce contro      it/2019/11/25/dichiarazione-delle-
stre amiche nel modo più brutale,        l’occupazione che oggi viene inflit-     ypj-per-il-25-novembre/ ▪

ANPI Comitato Provinciale Forlì–Cesena                                                                                             3
PER LA SPERANZA DELLE SORELLE - 25 novembre 2019 - ANPI Forlì - Cesena
Cronache della Resistenza

                                                                                              del resto - e ormai lo sta dicendo anche
                           Cronache dal Rojava                                                l’ONU, oltre a quasi tutti gli stati euro-
                                                                                              pei e non - appare evidente (e provato)
                                                                                              che uno degli obiettivi della Turchia è

                    La Carta della
                                                                                              riattivare l’ISIS, permettergli di rior-
                                                                                              ganizzarsi.

                    riconciliazione                                                           Serekaniye e il progetto del Confede-
                                                                                              ralismo Democratico
                                                                                              Serekaniye rappresenta (con Afrin, oc-
                                                                                              cupata non a caso dai turchi dal marzo
                          di Suveyda Mahmud (giornalista)                                     2018) il fiore all’occhiello dell’esperien-
                                                                                              za e della pratica dell’Amministrazione
                                                                                              Autonoma che, non senza difficoltà, è
(18 novenbre 2019) Dopo l’attacco lan-        La situazione attuale è di oltre trecento-      riuscita a implementare il suo proget-
ciato il 9 ottobre 2019 dalla Turchia e       mila sfollati e di almeno 510 morti e più       to di democrazia radicale, dal basso e
dopo la resistenza nobile e coraggiosa        di 1700 feriti tra la popolazione civile, tra   orizzontale, che ha nella partecipazio-
dei suoi cittadini (di qualunque etnia)       cui molti bambini. E’ già stato conferma-       ne delle varie nazioni che compongono
per quasi due settimane, le Forze Siria-      to da varie organizzazioni internaziona-        la società del Nord Est della Siria il suo
ne Democratiche (SDF) hanno accettato         li l’utilizzo di armi chimiche (bombe al        punto di forza.
il cessate il fuoco che non è mai stato ri-   fosforo) e illegali da parte della Turchia.     Dopo la liberazione di Serekaniye dalle
spettato dall’esercito Turco fino ad oggi.    (http://kurd-chr.ch/rapporto-sulluso-di-        forze islamiste, nel 2013, l’Amministra-
Dall’inizio dell’aggressione turca, le SDF    armi-chimiche-da-parte-delle-forze-ar-          zione Autonoma è riuscita a organiz-
e l’Amministrazione Autonoma hanno            mate-turche-nella-siria-settentrionale/)        zare le varie componenti della società,
fatto appello alla comunità internazio-       Le zone attaccate sono state Serekaniye         kurdi, arabi, armeni, assiri, ceceni, nella
nale, ONU in primis, affinché si creasse      e Till Abyad. Ci sono stati bombarda-           co-gestione della città puntando sulle
una no-fly zone sul nord della Siria. Era     menti anche a Gire Spi, Eyn Isa (obietti-       differenze come ricchezza e non come
evidente che con i mezzi bellici del se-      vo il campo profughi e la prigione dove         ostacolo o problema.
condo esercito della NATO, e al ritiro im-    sono rinchiusi centinaia di mercenari           Il progetto di Confederalismo Democra-
provviso degli Stati Uniti, per bocca del     dell’ISIS che sono stati fatti fuggire dalla    tico ha al centro la Carta del Contratto
presidente Donald Trump (che ha spiaz-        Turchia, e questo bisogna denunciar-            Sociale, una sorta di Costituzione tra le
zato non solo i kurdi ma anche lo stesso      lo in maniera forte). Lo scopo è di fare        più avanzate e innovative al mondo.
Pentagono), le unità di difesa delle SDF      un cambio demografico in zona (http://          Vale la pena ricordare il preambolo
non avrebbero potuto competere.               kurd-chr.ch/cambiamento-demografi-              della Carta: “Noi popoli che viviamo nel-
Fin dal primo giorno dell’aggressione         co-da-parte-dello-stato-turco-nella-siria-      le Regioni Autonome Democratiche di
turca, migliaia di persone, aiutate dalle     nord-orientale/).                               Afrîn, Cîzire e Kobane , una confedera-
SDF, hanno dovuto lasciare Serekaniye,        Qamislo è stata anche attaccata in que-         zione di Curdi, Arabi, Assiri, Caldei, Tur-
cercando rifugio nei villaggi circostanti     sti giorni. L’attacco turco ha riattivato le    comanni, Armeni e Ceceni, liberamente e
e a Heseke.                                   cellule dormienti dell’ISIS in varie zone,      solennemente proclamiamo e adottiamo

4                                                                   ANPI Comitato Provinciale Forlì–Cesena
PER LA SPERANZA DELLE SORELLE - 25 novembre 2019 - ANPI Forlì - Cesena
Cronache della Resistenza

questa Carta. Con l’intento di perseguire        dello Stato è ridotto ai minimi termini         tiche, delle varie nazioni convivono nel
libertà, giustizia, dignità e democrazia,        per le stratosferiche spese militari. La        rispetto reciproco e nella conoscenza
nel rispetto del principio di uguaglianza        conseguenza a livello sociale è l’aumen-        reciproca, è un “pericolo” per Erdogan
e nella ricerca di un equilibrio ecologico,      to della povertà, dell’inflazione, della        e non solo per lui. La conoscenza dell’al-
la Carta proclama un nuovo contratto             disoccupazione (aumentata anche dopo            tro è la miglior “arma” per sconfiggere
sociale, basato sulla reciproca compren-         il licenziamento di decine di migliaia di       diffidenze, falsi nemici, pregiudizi...
sione e la pacifica convivenza fra tutti gli     persone dopo l’auto-tentativo di golpe          Questo modello scardina infatti i punti-
strati della società, nel rispetto dei diritti   del 2016).                                      chiave dello stato nazione e non fa il
umani e delle libertà fondamentali, riaf-        Il modello proposto dal Confederalismo          gioco di chi alimenta paure per potersi
fermando il principio di autodetermina-          Democratico dunque, dove la cultura,            appropriare delle risorse (naturali in
zione dei popoli. Noi, popoli delle Regioni      lingue, costumi, religioni, identità, pra-      primis) altrui. ▪
Autonome, ci uniamo attraverso la Carta
in uno spirito di riconciliazione, plurali-
smo e partecipazione democratica, per               Riforma costituzionale e riduzione dei parlamentari
garantire a tutti di esercitare la propria
libertà di espressione. Costruendo una

                                                          Tenere alta la guardia
società libera dall’autoritarismo, dal
militarismo, dal centralismo e dall’inter-
vento delle autorità religiose nella vita
pubblica, la Carta riconosce l’integrità
territoriale della Siria con l’auspicio di
mantenere la pace al suo interno e a li-                                            di Marco Valbruzzi
vello internazionale. Con questa Carta, si
proclama un sistema politico e un’ammi-
nistrazione civile fondata su un contratto       Dopo anni di scriteriati tagli lineari alla     grigia», dove siede «un bivacco di ma-
sociale che possa riconciliare il ricco mo-      spesa pubblica, compresa quella socia-          nipoli», è soltanto un impiccio per il go-
saico di popoli della Siria attraverso una       le, alla fine siamo arrivati anche ai tagli     verno. E allora perché non dovremmo
fase di transizione che consenta di uscire       orizzontali alla rappresentanza demo-           farne a meno se possiamo guadagnarci
da dittatura, guerra civile e distruzione,       cratica. Il filo conduttore è sempre lo         tutti? Quello che gli ingenui riformatori
verso una nuova società democratica in           stesso, cioè l’assenza di una visione, di       dimenticano di dire (o forse non sanno)
cui siano protette la convivenza e la giu-       un progetto più o meno sensato sulla            è che alla riduzione dei parlamentari
stizia sociale.”                                 democrazia che vogliamo costruire o,            corrisponde un taglio – quello sì lineare
Il preambolo permette di capire perché           almeno, provare a difendere. Provate            – alla nostra democrazia che vive essen-
il modello di governance praticato nel           a chiedere ai nostri illuminati riforma-        zialmente attorno al circuito della rap-
Nord Est della Siria sia considerato un          tori costituzionali quali siano i motivi        presentanza che si instaura tra gli eletti
anatema da molti stati e non solo quel-          che hanno spinto il Parlamento ad ap-           e gli elettori.
li del Medio Oriente. Per la Turchia,            provare – in quarta ed ultima lettura           Nella peggiore delle ipotesi, esistono
evidentemente, questo modello mette              alla Camera l’8 ottobre – la riduzione dei      anche dei riformatori più sofisticati di
in discussione quello sognato dal presi-         parlamentari. Nessuno vi risponderà             quelli descritti sopra che hanno conce-
dente Recep Tayyip Erdogan che privi-            che quella riforma è stata concepita per        pito la riforma sulla riduzione dei parla-
legia l’unicità in tutti i sensi: non solo       migliorare il funzionamento del nostro          mentari soltanto come un primo passo
- come già sostenuto nella costituzione          sistema politico o per rendere efficace la      verso una democrazia immaginaria,
turca - di lingua, religione e bandiera,         nostra democrazia.                              tutta protesa verso un futuro digitale
ma anche, attraverso il sistema presi-           Nella migliore delle ipotesi, i più ingenui     nel quale la discussione in Parlamento
denziale, di un uomo solo al comando e           tra i sedicenti riformatori vi diranno che      è sostituita da un flusso costante di clic
di totale dipendenza delle istituzioni dal       si tratta soltanto di una questione di ri-      provenienti da cittadini perennemente
presidente.                                      sparmio: «meno parlamentari, meno co-           connessi (alla rete) e perfettamente in-
Erdogan ha trascinato la Turchia in una          sti della politica». Il tutto viene descritto   formati (dalla rete). In attesa di sapere
crisi economica, oltreché sociale e po-          come un gioco a somma positiva in cui           concretamente come funzionerà una
litica, profondissima. Gli anni del suo          nessuno perde e tutti ci guadagnano. Se         siffatta democrazia digitale – e a quale
mandato, prima come primo ministro               così fosse, perché limitarsi a ridurre a        piattaforma ne verrà affidata la super-
e poi come Presidente, saranno ricor-            400 il numero dei deputati e a 200 quel-        visione –, si è deciso comunque di sman-
dati purtroppo come gli anni in cui ha           lo dei senatori? In una pura logica di          tellare un pezzo alla volta l’unica demo-
prevalso la guerra a tutti i livelli: guer-      risparmio, avremmo dovuto pretende-             crazia che conosciamo e che, per quanto
ra militare (su più fronti, Kurdistan del        re un taglio molto più drastico, così da        in maniera imperfetta, ancora funziona.
sud/nord Iraq, Kurdistan dell’ovest/             eliminare in un colpo solo l’intera classe      Però, ora che il danno è fatto, peraltro
Rojava) ma anche politica (soprattutto           parlamentare. Qualcuno, in passato, lo          con il concorso ebete di quasi tutte le
nel Kurdistan del nord/turco). Il budget         aveva già detto che quell’«aula sorda e         forze politiche, non si può perdere tem-

ANPI Comitato Provinciale Forlì–Cesena                                                                                                   5
PER LA SPERANZA DELLE SORELLE - 25 novembre 2019 - ANPI Forlì - Cesena
Cronache della Resistenza

             po nella rassegnazione. Ancora prima di       il taglio dei parlamentari, è automati-         to di distacco, sfiducia o malessere che
             capire se e da chi partirà una richiesta di   camente saltato l’equilibrio tra i rap-         già inquina la nostra democrazia. Per
             referendum in opposizione alla riforma        presentanti nazionali eletti e i delegati       questo è necessario, fin da subito, alzare
             costituzionale, è necessario tenere alta      provenienti dalle Regioni. E questo è un        la voce e pretendere che il Parlamento
             la guardia su almeno due fronti dai qua-      altro intervento, apparentemente tecni-         discuta e approvi, in tempi ragionevol-
             li dipende la tenuta del nostro equilibrio    co ma di enorme portata politica, per il        mente brevi, una nuova legge elettorale
             democratico.                                  quale bisogna attivarsi rapidamente per         non progettata, com’è accaduto ormai
             Il primo fronte è quello più tecnico e        evitare squilibri istituzionali nel pros-       troppe volte in passato, per favorire una
             riguarda l’intero sistema di pesi e con-      simo futuro.                                    determinata forza o coalizione politica
             trappesi che i Costituenti avevano im-        C’è poi un secondo fronte sul quale             o per svilire il circuito rappresentativo,
             maginato quando avevano progettato            va mantenuto un livello di guardia ai           ma per riconsegnare agli elettori la pos-
             l’impianto parlamentare dello Stato           massimi livelli e che tocca il cuore del-       sibilità reale di scegliersi i propri rap-
             italiano. Riducendo senza una logica          la rappresentanza democratica. Infatti,         presentanti e, eventualmente, di poterli
             di sistema il numero di parlamentari,         la combinazione tra riduzione dei par-          sostituire.
             sono saltati molti dei meccanismi che,        lamentari e il sistema elettorale attual-       Come si vede, una riforma estempora-
             all’interno del Parlamento, erano stati       mente in vigore (cosiddetto Rosatellum)         nea pensata per solleticare gli istinti po-
             predisposti a tutela delle minoranze,         rischia di dar vita a una miscela esplo-        polari rischia di produrre conseguenze
             soprattutto quelle all’opposizione, e per     siva, letale per il buon funzionamento          deleterie proprio per quel “popolo” che
             una rappresentanza proporzionale di           della rappresentanza democratica. Non           – a differenza di quanto viene continua-
             tutte le forze politiche. Qui, è bene che     si tratta soltanto del fatto che un nume-       mente raccontato – non ha mai preteso
             i legislatori intervengano in fretta (ma      ro ridotto di parlamentari sarà chiama-         “meno politica”, ma ha sempre chiesto
             con giudizio) per ripristinare una cor-       to a rappresentare un numero maggiore           una politica migliore, diversa, certa-
             retta suddivisione dei ruoli e dei seggi      di cittadini, rendendo ancora più sfilac-       mente più rappresentativa. La riforma
             tra le diverse Commissioni parlamen-          ciato il rapporto che lega gli eletti agli      dei parlamentari va in tutt’altra direzio-
             tari per evitare dannosi squilibri. Allo      elettori. Ma il rischio più importante de-      ne ed è urgente che chi vuole difendere
             stesso modo, va ricalibrato il processo       riva dalla possibilità che una quota cre-       la rappresentanza democratica faccia
             che porta all’elezione del Presidente del-    scente di elettori, soprattutto tra i partiti   sentire, alta e forte, la propria voce. Pri-
             la Repubblica, al quale sono chiamati a       medio-piccoli, venga totalmente esclusa         ma che sia troppo tardi: perché a forza
             partecipare anche i delegati regionali in     dalla rappresentanza e finisca per ali-         di picconare la rappresentanza, rischia-
             rappresentanza dei loro territori. Con        mentare ulteriormente quel sentimen-            mo di rimanere senza democrazia. ▪
Foto d’archivio

             Prigionieri di guerra italiani sotto scorta di un ufficiale inglese. In primo piano è un prigioniero con il suo cane. Nord Africa, 1940.

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PER LA SPERANZA DELLE SORELLE - 25 novembre 2019 - ANPI Forlì - Cesena
Cronache della Resistenza

                     Le stragi dell’estate 1944 nell’Appennino forlivese

                            Il distaccamento
                           partigiano “Pippo”
                                                      di Vladimiro Flamigni

(Prima parte) Il “grande rastrellamen-        Corzani fu ucciso in seguito ad un ten-     comando e gli uni dagli altri ed era-
to” nazifascista contro l’8ª brigata Ga-      tativo di fuga.                             no collegati a mezzo di staffette, che
ribaldi, protrattosi dal 12 al 24 aprile,     Mentre i rastrellamenti erano ancora        quasi quotidianamente percorrevano
con l’impiego di migliaia di uomini e         in corso, i partigiani superstiti inizia-   grandi distanze, per garantire una re-
mezzi pesanti, sfaldò completamente           rono la ricostruzione della brigata, e      ciproca e efficace informazione.
la brigata, ma non riuscì a distrugger-       a fine maggio, secondo la valutazione       Purtroppo la documentazione presen-
la. Il 2 maggio 1944, il comando gene-        degli autori di Resistenza in Roma-         te nell’archivio dell’8ª brigata Garibal-
rale del gruppo di armate del generale        gna, ne erano già attivi circa 150 e        di non consente di ricostruire, se non
Witthöft, costituì un “commando anti-         ogni giorno aumentavano. Nel mese           a grandi linee, la riorganizzazione del-
bande del Nord”, formato dalle trup-          di giugno gli effettivi erano raddop-       la brigata.
pe tedesche del reggimento corazza-           piati e la brigata era articolata in sei    La testimonianza di Lino Guerra e i
to 413 di stanza a Meldola; 4 ufficiali       distaccamenti. Il comando divise il         rapporti di “Pippo” (Giuseppe Poggia-
e 100 uomini della 82ª Legione della          territorio provinciale in due zone, la      li) al comando, consentono comunque
milizia di Forlì; 1 ufficiale e 60 uomi-      prima con estensione da Pieve di Ri-        di ricostruire come si formò il distac-
ni della GNR legione “M” Guardia del          voschio fin oltre il comune di Verghe-      camento che operò nella zona delle
duce 1ª compagnia, con sede a Meldo-          reto, nella Toscana e nelle Marche; la      Balze, di fondamentale importanza
la. Queste truppe, comandate dal mag-         seconda, da Santa Sofia giungeva fino       per comprendere il contesto di alcune
giore Freyer, furono trasferite a Santa       a Modigliana. I singoli distaccamenti       delle più brutali stragi compiute da fa-
Sofia col compito di continuare la lotta      risiedevano a decine di chilometri dal      scisti e nazisti nell’estate del 1944.
alle “bande”.
Dal 7 al 15 maggio i militi del com-
mando effettuarono un nuovo rastrel-
lamento nell’area Strabatenza, San
Piero in Bagno, Rio Salso, Ranchio,
Bucchio, Ortali, Raggio, Civorio. Il 10
maggio, in seguito ad una spiata, in
località Ortali, catturarono, mentre
riposavano in un casolare, il coman-
dante partigiano Antonio Corzani,
“Tinin”, “il famoso carabiniere di
Galeata” Fernando Convito, e Adolfo
Baldini di Massa Lombarda. I tre fu-
rono trasportati nella caserma della
Guardia nazionale repubblicana di
Santa Sofia e torturati per tre giorni. Il
13 maggio, alle ore 10, per ordine del
maggiore Freyer, Convito e Baldini
furono fucilati in località Isola, poco
sopra Santa Sofia, mentre Corzani fu
portato in località Rio Salso, e lì ucciso.
Secondo il rapporto del comandante            Fascisti del battaglione Venezia Giulia ripresi assieme a due soldati tedeschi, con-
della 1ª compagnia del 2° battaglione         tenti di avere fucilato otto partigiani presso Ponte Carettoni nel comune di Castel-
                                              delci nei giorni del rastrellamento d’aprile.
della Guardia del duce, Mario Cironi,

ANPI Comitato Provinciale Forlì–Cesena                                                                                           7
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Cronache della Resistenza

                                            Le due brigate arrivarono nella zona       scontrò con reparti tedeschi inflig-
                                            del Fumaiolo il 1º aprile.                 gendo e subendo alcune perdite. Allo
                                            Il 2 aprile la 1ª brigata fu inviata ad    scontro seguì la strage di trenta abi-
                                            occupare Sant’Agata Feltria per disar-     tanti di Fragheto da parte delle truppe
                                            mare la locale caserma della Guardia       tedesche (1).
                                            nazionale repubblicana. Nella zona         Venuta meno la possibilità di trasfe-
                                            esisteva una squadra di 10-12 uomi-        rirsi nel pesarese anche la 1ª brigata
                                            ni armati, comandati da Giorgio Cor-       rientrò nell’area di Santa Sofia.
                                            donet, i quali fornirono informazioni      Il 12 aprile prese avvio il “grande ra-
                                            utili per occupare il paese e disarmare    strellamento”. In provincia di Forlì,
                                            la caserma. L’azione fruttò un buon        a differenza di quella di Arezzo, non
                                            bottino di armi e materiali. Furono        vi furono stragi di popolazione civile,
                                            catturati anche nove fascisti locali col   mentre numerose furono le stragi di
                                            proposito di scambiarli con partigiani     partigiani anche se catturati disarma-
                                            catturati. Lo scambio fu rifiutato dal     ti. Dei mille uomini delle tre brigate,
                                            comando tedesco e, durante il “gran-       quasi la metà erano disarmati. Un’in-
                                            de rastrellamento”, i nove fascisti fu-    dagine dell’Istituto per la Storia della
Foto del generale Harold Alexander co-      rono uccisi nel cimitero di Casanova       Resistenza e Età Contemporanea ha
mandante delle truppe anglo-america-
                                            dell’Alpe.                                 quantificato in 123 le perdite partigia-
ne in Italia.
                                            Il comando delle brigate si rese conto     ne del “Grande rastrellamento”, cen-
Per raccontare come si formò questo         che la zona non era difendibile per-       tinaia i catturati, in parte inviati nei
distaccamento dobbiamo tornare agli         ché troppo vicina alle fortificazioni      campi di concentramento, non è stato
spostamenti della brigata di fine mar-      tedesche e facilmente accerchiabile        possibile quantificare i feriti.
zo e inizio aprile.                         in caso di rastrellamento, e decise di     Nonostante le numerose perdite e i
Alla fine di marzo, intensificandosi le     far rientrare la 2ª brigata nella zona     rastrellamenti ancora in corso, i par-
informazioni che davano imminente           di Santa Sofia. Al momento della par-      tigiani iniziarono la riorganizzazione
un rastrellamento delle truppe tede-        tenza, avvenuta il 6 aprile, un picco-     della brigata.
sche nella zona di Santa Sofia, il co-      lo gruppo di 6-7 partigiani fu lasciato    Il 17 maggio, Lino Guerra ebbe l’in-
mando decise di spostare due delle tre      nella zona con compiti informativi e       carico di portarsi a Ranchio, dove
brigate, in cui erano suddivisi i quasi     per mantenere i contatti con il locale     stanziava una squadra di partigiani,
mille uomini in quel momento compo-         gruppo Cordonet e i numerosi reni-         soprattutto ravennati, e di condur-
nenti la 8ª brigata, nella zona del Mon-    tenti di leva.                             la nella zona di Balze-Capanne, per
te Fumaiolo, mentre la 3ª brigata si di-    Alla 1ª brigata fu assegnato il compi-     unirsi al piccolo gruppo lì lasciato il 7
slocava a San Paolo in Alpe in attesa       to di dirigersi verso il pesarese per      aprile 1944. Iniziava così la costruzio-
dell’aviolancio alleato preannunciato       unirsi ai partigiani di quelle località.   ne del distaccamento di “Pippo” (Giu-
per i primi d’aprile.                       La mattina del 7 aprile, a Calanco, si     seppe Poggiali), dal nome di battaglia
                                                                                       del comandante militare. Ne era vice
                                                                                       comandante Giorgio (Giorgio Baffè)
                                                                                       e commissario politico lo stesso Lino
                                                                                       Guerra. Tutti e tre provenivano dal
                                                                                       ravennate.
                                                                                       La convivenza con Giorgio Cordonet
                                                                                       che operava nella zona di Sant’A-
                                                                                       gata Feltria fin dal gennaio 1944 fu
                                                                                       turbolenta.
                                                                                       Il comando del distaccamento, infor-
                                                                                       mato che l’area Balze-Senatello il 25
                                                                                       maggio sarebbe stata rastrellata (era
                                                                                       quella la data ultima entro la quale i
                                                                                       partigiani, disertori e renitenti pote-
                                                                                       vano presentarsi per l’arruolamento
                                                                                       nell’esercito fascista senza incorrere
                                                                                       nella pena di morte), decise di nascon-
                                                                                       dere le armi lunghe, non occultabili,
                                                                                       11 moschetti, vicino alla casa dove in
                                                                                       quel momento erano acquartierati, e
                                                                                       di nascondersi o confondersi con la
Foto di Cordonet (il quinto da sinistra in piedi).                                     popolazione.

8                                                               ANPI Comitato Provinciale Forlì–Cesena
PER LA SPERANZA DELLE SORELLE - 25 novembre 2019 - ANPI Forlì - Cesena
Cronache della Resistenza

Quando ritornarono le armi non c’e-         l’altro mi capiti fra le mani e così ter-   anche se l’attività militare si svolgeva
rano più. Secondo un’inchiesta erano        minerà di fare il bandito” (2).             prevalentemente in “Valmarecchia
state prelevate dal Cordonet e da alcu-     Nel distaccamento si arruolarono            ove sono concentrate molte truppe
ni giovani rimasti con lui per dedicar-     numerosi giovani della zona, alcuni         tedesche”.
si ad azioni di espropri e illegalità nei   avevano già collaborato con la brigata      Il distaccamento, fin dai primi di giu-
confronti della popolazione. “Pippo”        come informatori. Oltre ai ravenna-         gno, era pronto a mettere in pratica la
era deciso a stroncare tale attività. Il    ti fecero parte del distaccamento di        strategia che la brigata si era data in
24 giugno informò il comando della          Pippo, giovani di Roffelle, Fresciano,      applicazione dell’appello del generale
sottrazione delle armi e della caccia       Badia Tedalda, giovani forlivesi, ce-       Alexander e lanciò una offensiva con-
che conduceva al Cordonet “ha com-          senati, alcuni slavi, e altri di Anghiari   tro le postazioni della Linea gotica e
messo già qualche azione di bandi-          e Pieve Santo Stefano. In un rapporto       le truppe tedesche. Infatti, i bollettini
tismo e gli do caccia continuamente         del 24 giugno la consistenza milita-        militari della brigata attestano come il
per acciuffarlo ma fin’ora mi è stato       re del distaccamento è indicata in 60       distaccamento di “Pippo”, nel mese di
impossibile averlo, certamente col de-      unità, e molto vasta la zona d’attività,    giugno fu il più attivo ed efficace dal
naro che ha rubato ha corrotto qual-        da Bascio nella Valmarecchia, a Badia       punto di vista militare.
cuno del posto ove opera e lo tengono       Tedalda, Caprile, Fresciano, Pratieghi,     Citiamo direttamente dal bollettino:
nascosto, ma spero che un giorno o          Balze, Capanne, Sant’Agata Feltria,         “9 giugno, un maresciallo tedesco vie-
                                                                                        ne ucciso, tre soldati repubblicani di-
                                                                                        sarmati presso le Balze;
                                                                                        12 giugno, camion tedeschi disarma-
                                                                                        ti presso Mercatino Marecchia, due
                                                                                        morti e cinque feriti;
                                                                                        14 giugno, un nostro distaccamento
                                                                                        assalta un presidio di Roffelle com-
                                                                                        posto di circa 60 uomini di truppa,
                                                                                        tre sottufficiali e un tenente, nonché
                                                                                        da un sergente maggiore tedesco che
                                                                                        comanda il presidio. Viene ucciso il
                                                                                        tedesco e la truppa italiana, che non
                                                                                        aveva opposto resistenza, disarmata,
                                                                                        sciolta dagli obblighi militari e riman-
                                                                                        data alle proprie case. Buono il botti-
                                                                                        no in armi e materiale (che permise di
                                                                                        risolvere i problemi di armamento del
                                                                                        distaccamento e di fornirne anche ad
                                                                                        altri distaccamenti);
                                                                                        17 giugno, due camion tedeschi messi
                                                                                        fuori uso: un morto e due feriti. Valle
                                                                                        del Marecchia;
                                                                                        18 giugno, camion attaccati nella Valle
                                                                                        del Marecchia, uno slovacco morto e
                                                                                        nove altri disarmati, rimessi in liber-
                                                                                        tà, dopo che il Comando slovacco ebbe
                                                                                        date alcune garanzie”.
                                                                                        “20 giugno, quaranta postazioni di mi-
                                                                                        tragliatrici e mortai della Linea gotica,
                                                                                        sul Marecchia, fatte saltare e rese inu-
                                                                                        tilizzabili” (3).
                                                                                        Dal rapporto di Pippo, del 24 giugno,
                                                                                        apprendiamo che per la morte dello
                                                                                        slovacco furono fatte pervenire le scu-
                                                                                        se a quel Comando, col quale erano in
                                                                                        corso delle trattative per favorire le
                                                                                        diserzioni dei soldati slovacchi.
                                                                                        Oltre al distaccamento della Garibaldi,
                                                                                        nella zona agivano anche altri gruppi
                                                                                        di giovani che intendevano sottrarsi
Rapporto di Lino Guerra.                                                                alla chiamata di leva della “Repubbli-

ANPI Comitato Provinciale Forlì–Cesena                                                                                         9
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Cronache della Resistenza

china”. Alcuni si aggregarono al distac-        delle Balze rimase tranquilla. Alla fine      - Ivan Tognarini (a cura di), L’Appennino
camento, altri rimasero indipendenti o          di quel mese comparvero i partigiani          del ‘44 eccidi e protagonisti sulla Linea
si spostarono in altre zone.                    per allontanarsene dopo pochi giorni,         gotica, Le Balze, 2005;
Il rapporto con la popolazione – è sem-         il 6 aprile. Il giorno dopo, 7 aprile, ar-    - Marco Renzi, La strage di Fragheto (7
pre Pippo ad informarcene – veniva              rivarono le truppe tedesche e fasciste,       aprile 1944). Nuove verità, reticenze, con-
giudicato positivo: “in tante maniere di-       alla vista delle quali i giovani renitenti    traddizioni, Società di studi storici per il
mostra una forte simpatia per noi”. Un          di Balze-Capanne, una ventina, si allon-      Montefeltro, San Leo 2007.
messaggio di Lino Guerra, del 30 giugno,        tanarono. Dopo essersi nascosti in varie      2) Relazione del 24 giugno 1944, firmata
informava il Comando della brigata, del         località, si portarono a Rivolpaio e vi ri-   Pippo, in Archivio Istituto storico della
costituirsi, in alcune località, dei Comi-      masero per 10-15 giorni.                      Resistenza e dell’Età contemporanea di
tati di liberazione nazionale, quello di        La permanenza a Rivolpaio fu tranquil-        Forlì-Cesena (http://istorecofc.it), Archi-
Casteldelci “si è messo a nostra intera         la, alcune famiglie, dietro pagamento,        vio 8ª brigata, busta 4, fasc. 24. Con la
disposizione, per l’organizzazione e col-       fornivano qualcosa da mangiare, men-          relazione del 5 agosto, Pippo, informava
laborazione degli elementi locali e per la      tre la sera era allietata dal suono della     il comandante Pietro di essere riuscito a
parte alimentare”.                              fisarmonica e dal ballo con le ragazze        rintracciare Cordonnet “il quale si è la-
In tutto il territorio, in cui operava il di-   del posto.                                    mentato delle accuse che le erano state
staccamento, vi era una forte presenza          Nel frattempo la situazione alle Balze ri-    fatte, ed ho riscontrato che effettivamen-
di renitenti di leva, persino il figlio del     tornò alla normalità, e i giovani vi rien-    te le informazioni erano esagerate, ha
podestà di Verghereto si era sottratto          trarono e organizzarono un sistema di         espresso il desiderio di ritornare come
alla chiamata della “Repubblichina”.            vigilanza per sfuggire a eventuali militi     semplice soldato fra noi, l’ho incarica-
Non solo, diversi giovani forlivesi con         o fascisti in azione di rastrellamento. La    to di un recupero di armi e che se riesce
parenti in quelle zone di montagna, vi si       situazione si modificò completamente          potremo anche accettarlo dimmi tu qual-
erano trasferiti, convinti di essere più al     nel mese di giugno. ▪                         cosa in merito”. Il recupero di armi ebbe
sicuro e sfuggire meglio ai rastrellamen-                                                     esito positivo perché il Cordonnet fu am-
ti fascisti e tedeschi.                                                                       messo a far parte della brigata.
Lo racconta Mario Cortesi, salito da Forlì      1) Sul rastrellamento d’aprile:               3) Dino Mengozzi (a cura di), L’8ª bri-
presso i parenti delle Balze. Dalla sua te-     - Dino Mengozzi (a cura di), L’8ª briga-      gata Garibaldi nella Resistenza, vol. 1,
stimonianza apprendiamo che fino alla           ta Garibaldi nella Resistenza, vol. 1, La     Documenti 1943-45, La Pietra, 1981,
fine di marzo la situazione nella zona          Pietra, 1981;                                 pp. 213-214.

Cartina della Linea gotica in Romagna.

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Cronache della Resistenza

                                                                                             Inoltre, con l’evento del Km Zero Fe-
                                                                                             stival, FFF ha chiesto più impegno alle
                                                                                             amministrazioni locali e regionali per

               Fridays for                                                                   favorire processi di produzione, di-
                                                                                             stribuzione e consumo ecosostenibili
                                                                                             e il più possibile prossimi al km zero,

              Future Cesena
                                                                                             tutelando i piccoli produttori non solo
                                                                                             nella produzione ma soprattutto nella
                                                                                             distribuzione.
                                                                                             I ragazzi hanno organizzato raccolte ri-
                                                                                             fiuti: la prima alla spiaggia di Cesenati-
                di Maria Antoniacci, Arber Dajci, Caterina Mancuso                           co e la seconda alla stazione di Cesena.
                                                                                             I mozziconi di sigarette raccolti sono
                                                                                             stati, poi, portati in piazza in occasione
FFF è un movimento politico di prote-          l’intento di portare sempre più persone       dello sciopero per sottolineare da un
sta verso i governi, le amministrazioni        nelle strade di tutte le città del mondo,     lato l’inciviltà e dall’altro l’assenza di in-
locali e le multinazionali responsabili        mettendo i governanti di fronte ad un         terventi comunali.
e complici della crisi climatica che stia-     bivio: continuare a spalleggiare i re-
mo vivendo. Il compito degli attivisti è       sponsabili del cambiamento climatico o        Nazionale
evidenziare la negligenza del sistema          schierarsi dalla parte delle persone che      FFF chiede una commissione permanen-
stesso, le contraddizioni e le falle del       rappresentano e che a gran voce chiedo-       te di esperti, che non subisca l’influenza
modello di sviluppo dominante, attri-          no un’inversione di rotta.                    della politica ma che abbia come obietti-
buendo pubblicamente le responsabili-          A tal proposito, FFF agisce su più livelli    vo il perseguimento di risultati rapidi e
tà a chi ha causato gli squilibri climatici,   di azione:                                    concreti sul fronte ecologico. Al governo
obbligandoli a porre rimedio. Attraver-                                                      attuale ha proposto di seguire le linee
so il supporto degli scienziati, lo scopo      Culturale                                     guida, dettate dagli studi internazionali
ultimo di FFF non è quindi “salvare il         FFF ha portato nelle scuole percorsi di-      in materia di cambiamento climatico ed
pianeta”, ma costruire insieme un nuo-         dattici strutturati sulle basi scientifiche   un disincentivo alle produzioni inqui-
vo concetto di società incentrato sulla        riguardanti ecosistema, sostenibilità,        nanti attraverso una “Carbon TAX”, gli
sostenibilità, affinché non si consideri       gestione dei rifiuti, danni ambientali,       incentivi alla transizione ecologica delle
più la terra una proprietà privata.            green economy, con un focus partico-          filiere produttive devono essere accom-
Un obiettivo superiore alla portata di         lare sui comportamenti quotidiani e           pagnati da disincentivi forti al manteni-
giovani cittadini e per questo la prima        individuali. Le adesioni sono state al-       mento delle filiere produttive inquinan-
interfaccia del movimento è il mondo           tissime e tutti gli incontri si sono tenuti   ti, chi inquina paga.
politico, partendo dalle amministra-           al termine dell’orario scolastico a con-      Chiede inoltre l’interruzione dei rappor-
zioni locali arrivando al Governo e alle       ferma che gli studenti sono realmente         ti commerciali e durezza nei rapporti
Istituzioni.                                   interessati e preoccupati dalla tematica,     diplomatici con paesi come il Brasile – la
Se non verranno prese misure imme-             non è un pretesto per saltare la scuola,      protesta del 2 settembre in centinaia di
diate da parte di chi governa, gli sciope-     come insinuano alcuni cittadini, politici     città nel mondo ne è un esempio – re-
ri si intensificheranno ad oltranza, con       e giornalisti.                                sponsabili di ignorare se non addirittu-
                                                                                             ra avallare pratiche ed azioni criminali
                                                                                             che mettono a rischio gli ecosistemi fon-
                                                                                             damentali del nostro pianeta.

                                                                                             Locale
                                                                                             Nel mese di settembre, FFF Cesena ha
                                                                                             organizzato una settimana dedicata
                                                                                             alla scienza e all’informazione al fine
                                                                                             di rendere note le cause che spingono
                                                                                             gli attivisti ad agire. Con la settimana
                                                                                             dell’ambiente, tenutasi dal 20 al 29 set-
                                                                                             tembre, FFF si è proposto l’obiettivo di
                                                                                             coinvolgere la cittadinanza e spiegare
                                                                                             quali sono le conseguenze del riscalda-
                                                                                             mento globale.
                                                                                             A tal proposito sono stati organizzati
                                                                                             eventi per ogni giornata, un calendario
                                                                                             fitto di convegni, workshop con pro-

ANPI Comitato Provinciale Forlì–Cesena                                                                                                 11
Cronache della Resistenza

fessori ed esperti scientifici ma anche       sistemi societari molto più ecosostenibi-       za e cambiare le cose è, per i ragazzi di
con climatologi, zoologi, medici, scrit-      li, il luogo migliore per seminare la con-      FFF, l’Università, la culla della cultura e
tori e influencer con sensibilità green       sapevolezza della crisi ecologica attuale       la porta verso il futuro (per contatti: fri-
come, ad esempio, Barbascura. Inol-           e innescare la voglia di fare la differen-      daysforfuturecesena@gmail.com). ▪
tre, i ragazzi del gruppo hanno voluto
istituire la giornata del cineforum così
da diffondere il messaggio della scien-             Andrea Camilleri e l’intervista di Giuseppe Rolli
za anche attraverso il cinema dando
appuntamento lunedì 23 settembre al

                                                    “Il 25 aprile una rissa?
cinema Eliseo per la prima proiezione
di “Anthropocene: The Human Epoch”,
film documentario canadese, presenta-
to in anteprima al Toronto International
Film Festival 2018.                               Il partigiano Montalbano
Gli attivisti hanno fortemente voluto
organizzare degli appuntamenti nel
Campus di Cesena dell’Università di Bo-
                                                        si dimetterebbe”
logna. “La nostra difficoltà principale è
coinvolgere gli studenti universitari di
Cesena” – dichiarano i ragazzi di FFF –                                        a cura di Mattia Brighi
“Nelle altre città sono attivisti di prima
linea, a Cesena invece gli studenti delle
scuole rispondono a gran voce, ma gli          Il 17 luglio si è spento a Roma il grande      che stavo incollato alle radio in quei
universitari sembrano sfuggire”. Da qui        scrittore siciliano. Era ricoverato da un      giorni, nella mia stanza in Sicilia, a
l’idea di farsi conoscere all’interno delle    mese per arresto cardiaco. Una delle           sentire le notizie di ciò che avveniva in
mura del Campus, al termine delle lezio-       più popolari e luminose stelle della let-      Italia e nel mondo, perché capivo che il
ni con la giornalista scientifica LaEffeBi     teratura contemporanea. Un maestro             giorno della Liberazione anche il resto
e con il Professore Alberto Bellini, che       nato per raccontare storie. Dai romanzi        dei miei compatrioti avrebbe goduto di
dal 2016 è delegato del Pro Rettore per        al teatro fino alle prese di posizione sul-    quel momento proprio irraccontabile
la didattica per climate-KIC, piattaforma      la politica. Ed è così che una manciata        in cui senti cadere dei lacci che fino a
di EIT per i cambiamenti climatici.            di mesi prima, in occasione del 25 apri-       quel momento, o dei bagagli, che fino
L’obiettivo di queste giornate universi-       le di quest’anno, sulle pagine on line         a quel momento ti hanno imprigionato.
tarie è stato quello di parlare in termini     del sito “Michele Santoro Presenta” è          Ecco io ho condiviso quel giorno attra-
scientifici delle cause che spingono i vo-     comparsa una sua coinvolgente e par-           verso l’udito sentendo tutte le notizie
lontari di FFF a scioperare.                   tecipata intervista, di cui pubblichia-        possibili della Liberazione.
Il terzo sciopero globale per il clima te-     mo un lungo stralcio (per l’intervista
nutosi venerdì 27 settembre alle 9.30 in       integrale https://www.michelesantoro.           Dopo la Liberazione l’Italia dicia-
Piazza del Popolo, col corteo partito in-      it/2019/04/camilleri-25-aprile-salvini-        mo è risorta da quelle macerie no?
vece alle 8.30 da Piazza Aldo Moro, ha         fascismo). A porgli le domande Giusep-         C’è stata una voglia di rifare l’Italia che
visto quintuplicare la presenza rispetto       pe Rolli di Servizio Pubblico.                 proprio faceva sognare! Anche già le
al precedente sciopero di maggio, por-                                                        prime divisioni politiche, che c’erano
tando più di 2000 a protestare sotto la                                                       già ed erano forti, non potevano pre-
sede istituzionale della nostra città.         Camilleri, sono trascorsi 74 anni              scindere dal comune ideale di sgombra-
Sono scioperi quelli di FFF che hanno un      dalla Liberazione dell’Italia dal na-           re le macerie e rifare un’Italia nuova.
forte successo se si pensa che nel mondo      zifascismo, ci dica intanto dov’era il
hanno partecipato 7 milioni di persone        25 aprile del 1945 e che ricordo ha di           Lei ha conosciuto          il   fascismo
in 150 paesi e migliaia di città unite per    quelle giornate?                                quindi no?
protestare contro l’inerzia dei governi.      Dunque contrariamente alla maggior              L’ho conosciuto fino a 18 anni.
Oltre al lavoro di sensibilizzazione, gli     parte degli italiani io il 25 aprile del 1945
attivisti vigileranno costantemente sul       mi trovavo nella mia terra, mi trovavo            Oggi assistiamo all’aumento in
consiglio comunale, chiedendo politiche       in Sicilia, io era già un uomo libero!          Italia e in Europa di movimenti po-
sempre più lungimiranti per migliorare                                                        litici di estrema destra che dietro
la qualità dell’aria della nostra città e      Era stato        già    liberato      dagli    la maschera del sovranismo spesso
puntando al coinvolgimento delle im-          americani?                                      nascondono il volto pericoloso del
prese per rendere Cesena un modello           Nel ’43 gli americani sbarcarono in Si-         nazionalismo e del razzismo anche,
green per la regione e non solo.              cilia nella notte tra il 9 e il 10 luglio del   dobbiamo preoccuparci secondo lei?
FFF auspica che scienza e politica pos-       ’43, quindi già era da due anni che io          Io sono preoccupato. Vede sento spes-
sano camminare insieme per costruire          conoscevo la libertà, però le assicuro          so in televisione eminenti giornalisti

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Cronache della Resistenza

o pseudostorici che dicono: “Voi state          una parola così, una frase così, questo         ascoltare le ragioni degli altri e dopo
abusando, oggi, della parola fascismo,          ignorante offende, e io mi sento a 93           reagire in un senso o nell’altro, ma se
perché non c’è un fascismo, non c’è una         anni fremere di rabbia perché offende           tu hai paura non discuti nemmeno con
dittatura”. Ma il fascismo, certo, in Ita-      i caduti, di tutte e due le parti, perché i     gli altri, spari, reagisci perché pensi che
lia si è manifestato sotto forma di una         fascisti che andavano giovani a morire          l’altro sia venuto per farti del male, al-
dittatura, ma il fascismo è un virus mu-        credevano in un ideale, sbagliato! Or-          lora prima che me lo faccia lui glielo
tante, cioè a dire può anche non essere         rendo! Ma ci credevano, e i comunisti           faccio io. Ma questo è un modo di ra-
una dittatura, ma essere una mentalità          da quest’altra parte, e i monarchici, e         gionare uomo homini lupus, io pensavo
fascista e io non posso trattenermi dal         tutti gli altri, e i democristiani e i socia-   che dopo 2000 anni qualche cosa fosse
dire che oggi, col Governo di oggi [Go-         listi, credevano in un loro ideale! Salvi-      cambiato, basta un nulla. Come si fa a
verno Conte 1, NdR], abbiamo un esem-           ni non sa neanche il senso della paro-          dire che uno difende le coste italiane
pio lampante di mentalità fascista che          la “ideale”.                                    da 67 individui, 12 bambini, 14 donne
è quella del ministro Salvini. Quella,                                                          e uomini più morti che vivi per quello
chiamatela come volete, ma è mentali-            Secondo lei è la paura il tratto ca-           che hanno patito, ma come si fa? Ma
tà fascista!                                    ratterizzante del nostro tempo?                 non si ha il senso del ridicolo?
                                                Oggettivamente la paura dell’altro è
 Eletto democraticamente.                       esistita sempre, solo certe fedi, o cer-         Secondo lei i giovani hanno con-
Ecco! Una delle forme del fascismo              te coscienze illuminate capiscono che           sapevolezza del tempo che stia-
può essere quella di essere eletta de-          l’altro è una ricchezza di accrescimen-         mo vivendo?
mocraticamente, infatti molti italiani          to culturale ed umano. Purtroppo,               Non lo so, io però vorrei che nelle scuo-
rimpiangono il fascismo, si sono di-            siccome come diceva il poeta “Ognun             le invece di abolire lo studio della storia
menticati, in virtù della loro scarsa me-       dal proprio cuor l’altrui misura”, ogni         si incrementasse, perché qualcuno a
moria... C’è stato qualcuno, non ricordo        giorno c’è chi butta, semina, sementa di        questi giovani qualche cosa gliela deve
chi, che ha detto: “Certo, il fascismo ha       paura e la paura è facile, è come l’erba        pur spiegare. Io ti dico le cose come
fatto tante belle cose”. Ma nel ’38 erano       cattiva, cresce facilmente. È più diffici-      sono accadute e poi tu giudichi da te,
già avvenute alcune piccole cosine, cioè        le, è più impegnativo, razionalizzare la        ma prima te le devo dire, le devi cono-
come: il bavaglio alla stampa, la censu-        non paura.                                      scere, invece c’è un’ignoranza abissale
ra sui libri da leggere, l’impossibilità di                                                     al riguardo, non so quanto voluta, ma
esprimere il pensiero personale, l’iden-         La paura spesso si nutre anche di              c’è. Come possono averla la consapevo-
tificazione totale col capo, l’assassinio       parole, non crede che occorre disar-            lezza?! i più vogliosi di consapevolezza
Matteotti, la morte, non in carcere, ma         mare il linguaggio? cioè a comincia-            vengono da me, come sono venuti, non
è stata come se lo fosse, di Gramsci, le        re da chi ci governa?                           hai idea di quanti giovani vengono da
persone mandate a Ventotene, le per-            Lei sta toccando un punto veramente             me a dirmi: “Professò, lei che lo ha co-
sone arrestate per antifascismo. Tutte          serio, il problema del linguaggio, cioè,        nosciuto ce lo spiega cos’è il fascismo,
queste cose sono state dimenticate, di-         vede, oggi così come è decaduta una             perché a noi a scuola non ce lo dicono”.
menticate! L’italiano, io sono italiano         buona parte della nostra coscienza di           Ma vi rendete conto dell’enormità di
quindi lo dico per i miei fratelli, l’italia-   uomini, è decaduto anche il linguag-            questo? Cioè viene taciuto un perio-
no ha memoria solo per due cose: San-           gio. Bisogna cercare di, prima di tutto,        do fondamentale, cruciale, per la sto-
remo e la formazione di calcio, che so,                                                         ria d’Italia.
della Juventus nel 1930, per il resto ha
una labilità di memoria che fa spavento                                                          Ci ha pensato al fatto che oggi il
e quindi il 25 aprile – che è la nascita                                                        commissario Montalbano avrebbe
dell’Italia democratica, la nostra Costi-                                                       come capo il ministro Salvini?
tuzione si ispira a ciò che venne a signi-                                                      Senta! Quando ci fu il G8 a Genova con
ficare il 25 aprile – non fu una rissa fra                                                      tutto quello che successe Montalbano
comunisti e fascisti.                                                                           in un romanzo “Il giro di boa” meditò di
                                                                                                dimettersi dalla polizia. Oggi come oggi,
 Come dice Salvini?                                                                             ai limiti di età raggiunti, se ne andreb-
Come dice Salvini, perché da questa                                                             be, si dimetterebbe, con molto dolore,
parte non bisogna dimenticare, certo                                                            molto! Ma credo che non potrebbe con-
che c’erano le Brigate Garibaldi comu-                                                          vivere. Lui non ha fatto il partigiano,
niste, ma c’erano i partigiani monarchi-                                                        ma credo che una tessera gli si potreb-
ci, c’erano i partigiani repubblicani.                                                          be dare, di partigiano.

 Democristiani.                                                                                  Una tessera dell’ANPI?
C‘erano i partigiani democristiani, ma                                                          Dell’ANPI, che io mi onoro di avere
Dio mio c’era l’Italia! E tu me la vie-         Ritratto di Andrea Camilleri realizzato         avuto, così come ho avuto la bandiera
ni a ridurre a una rissa?! Ma dicendo           da Valentino Menghi.                            dell’ANPI. ▪

ANPI Comitato Provinciale Forlì–Cesena                                                                                                 13
Cronache della Resistenza

                                                                                     gliata e bruciata.
     Le parole dell’esperto Nicola Scoccimarro                                       Il processo di penetrazione ed utiliz-
                                                                                     zazione avviene dalle strade ai cui
                                                                                     margini si assiste al fenomeno del

      L’Amazzonia è in                                                               corta y quema (taglia e brucia) du-
                                                                                     rante il quale la vegetazione viene
                                                                                     tagliata e bruciata per consentire la

      costante pericolo
                                                                                     coltivazione. Tale pratica non è affat-
                                                                                     to sostenibile per diversi motivi: in
                                                                                     primis l’eliminazione della foresta
                                                                                     primaria comporta la perdita irre-
                                                                                     versibile di habitat e di numerose
                             a cura di Mattia Brighi                                 specie, inoltre la quantità di anidride
                                                                                     carbonica liberata durante la combu-
                                                                                     stione non sarà mai compensata da
 Viste le preoccupanti notizie che        sta e delle conoscenze tradizionali.       quella fissata dalle piante coltivate.
 negli ultimi mesi apprendiamo dal        Il Plan de Ordenamiento può essere         Il suolo, privato della naturale co-
 Brasile in merito alle politiche che     assimilato a quello che in Italia è un     pertura della foresta, perde rapida-
 il presidente Jair Bolsonaro sta         Piano di gestione forestale, cioè uno      mente sostanza organica e quindi
 mettendo in atto nei confronti della     strumento che identifica le azioni         fertilità; si passa così in pochi anni
 foresta amazzonica, definita “il pol-    da svolgere e le modalità delle stes-      da foresta primaria a coltivo a pa-
 mone del Mondo”, e verso i popoli        se (dove, come tagliare alberi, ecc.)      scolo e infine a superfici semideser-
 indigeni, abbiamo chiesto al dottore     in un’ottica di sostenibilità. Si cerca    tiche. Questo è il motivo per cui chi
 forestale Nicola Scoccimarro, che ha     quindi di prelevare solo gli interessi     vuole difendere l’Amazzonia intende
 anche esperienza oltreoceano, un         del bosco, cioè l’incremento di mas-       impedire la realizzazione di nuove
 approfondimento sul tema.                sa legnosa annua, e non il capitale        strade in foresta.
                                          fisso, cioè la massa di legna presente
                                          permanentemente in foresta. Nello           Al giorno d’oggi, rispetto a quan-
 Qual è stata la tua esperienza in        specifico il Plan de Ordenamiento ha       do c’eri tu, in che modo sono
Amazzonia?                                prima di tutto definito il territorio di   cambiate le problematiche di
L’Amazzonia è una grande regione          origine della popolazione Mosetén          quelle zone?
che interessa più stati del sud Ame-      utile a riconoscerne a livello nazio-      Rispetto a quando ero presente io
rica. Personalmente ho frequentato        nale il diritto di utilizzo da parte dei   in Bolivia la situazione è cambiata
quest’area durante i miei viaggi in       nativi e, successivamente, ha indivi-      notevolmente in quanto il livello di
Equador e Perù ma soprattutto nel         duato le pratiche di utilizzazione del     povertà e il divario sociale sono di-
periodo della Tesi di laurea in Eco-      legname compatibili con la propaga-        minuiti considerevolmente (più che
logia tropicale per la quale realizzai    zione delle specie arboree di pregio.      dimezzato in 10 anni) anche grazie
uno studio di “Etnoecologia e gestio-                                                alle politiche intraprese da Evo Mo-
ne delle risorse forestali del popolo       Cosa ti hanno insegnato queste           rales (primo presidente indigeno).
indigeno Mosetén” nella regione           esperienze?                                Questo però è avvenuto anche a se-
del Rio Beni in Bolivia. A seguito di     Le esperienze in Bolivia e in Equa-        guito dell’aumento della pressione
tale esperienza ebbi un incarico dal      dor mi hanno insegnato che la tutela       sulla foresta e dello sfruttamento
MLAL (Movimento Laico per l’A-            della foresta primaria (ovvero quel-       di risorse minerarie e petrolifere
merica Latina), che oggi si chiama        la che non ha subito utilizzazioni da      con ovvie conseguenze ambienta-
“Progettomondo.mlal”, un’Organiz-         parte dell’uomo, evoluta in modo au-       li. Lo stesso Evo Morales, che vinse
zazione Non Governativa (ONG) nata        tonomo, e per questo con un valore         le elezioni sostenuto dagli indigeni
a Roma nel 1966 (oggi ha sede a Ve-       ambientale e naturalistico maggio-         nel 2006, oggi è da parte di questi
rona) che svolge azioni sui seguenti      re) è un problema complesso in cui         osteggiato in quanto non più rap-
temi: sviluppo sostenibile, giustizia,    entrano numerose variabili fra cui i       presentante della cultura indigena
migrazione, Global education in Ita-      diritti dei popoli nativi, la crescente    tradizionale che mira a preservare
lia e in diversi Paesi del Sud America    richiesta di nuove superfici agricole      le risorse naturali. Le problematiche
e Africa. Per tale associazione realiz-   da parte di grosse società, ma anche       di queste popolazioni sono abbastan-
zai un Plan de Ordenamiento Predial,      da parte di indigeni provenienti da        za complesse perché si intrecciano
cioè un Piano di gestione della terra     aree povere con conseguenti conflit-       ecologia, antropologia, economia e
comunitaria d’origine del popolo in-      ti interetnici. La presenza di risorse     i diritti dell’uomo. In tale contesto
digeno Mosetén attribuendo ad esso        quali il legname, l’oro, il petrolio e     la tutela della cultura indigena è di
un’impronta etnoecologica finaliz-        il suolo coltivabile esercitano forti      rilevante importanza anche per la
zata alla conservazione della fore-       pressioni sulla foresta che viene ta-      conoscenza approfondita delle risor-

14                                                            ANPI Comitato Provinciale Forlì–Cesena
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