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Parola di vita adolescenti
Marzo 2022
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Parola di Vita adolescenti Marzo 2022
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Parola   di        Vita     adolescenti         Marzo
2022_stampa
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Cammino sinodale adolescenti.
Aperti alle sorprese
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Cammino sinodale adolescenti. Aperti alle
sorprese
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PROGETTO COMPLETO

#Seguimi. Adolescenti con
Papa Francesco il 18 aprile:
un cammino di preparazione
Papa Francesco: il 18 aprile 2022 incontrerà gli adolescenti italiani.

L’evento vedrà coinvolti tutti i ragazzi della Chiesa italiana
dai 12 ai 17 anni e per tutti s’intende provenienti da
diocesi, parrocchie, movimenti e associazioni.

Per                                                   maggior
informazioni: https://giovani.chiesacattolica.it/seguimi/

Anche noi vogliamo contribuire alla preparazione di un evento
così importante ed educativo. Lo faremo con 5 schede, una per
settimana, curate da Agostino Spolti (ormai conosciuto con
precedenti lavori per il Cammino sinodale degli adolescenti),
educatore e sociologo della comunicazione.

Ecco la presentazione del progetto                ed   il   piano   di
pubblicazione con relative date:
#Seguimi. Adolescenti con Papa Francesco
il 18 aprile
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La sfida del Sinodo:                                     le
comunità si incontrano
Stiamo vivendo la prima fase del percorso sinodale, quella
narrativa o della comunione e come si legge nel documento di
presentazione, “ricordiamo che lo scopo del Sinodo e quindi di
questa consultazione non è produrre documenti, ma «far
germogliare sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire
speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare
relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno
dall’altro, e creare un immaginario positivo che illumini le
menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani» (DP, 32). “A
tre mesi circa dall’apertura del processo sinodale, – si legge
in una nota del sito ufficiale del Sinodo – il Consiglio
Ordinario ha espresso grande soddisfazione per l’andamento del
processo a livello locale. Ben 98% delle conferenze episcopali
e sinodi delle chiese orientali a livello mondiale hanno
nominato una persona o un’intera équipe per l’implementazione
del processo sinodale”.

Sono già arrivati alcuni contributi delle comunità dei
Focolari sparse in Italia che vogliamo mettere in comune
proprio per incoraggiarci in questo cammino che stiamo vivendo
insieme alla Chiesa.

La nota comune che caratterizza gli incontri delle comunità è
quella di vivere con grande gioia questo tempo di grazia per
tutta la Chiesa, scoprirsi in cammino insieme e riscoprire la
bellezza delle diverse vocazioni sia all’interno del Movimento
dei Focolari che nella Chiesa. E’ una ricchezza che non deve
essere dispersa ma che deve segnare una crescita per tutte le
comunità che si stanno confrontando.

Particolarmente importante è la ricca comunione che
caratterizza questi incontri, l’ascolto profondo e il dialogo
che ne segue, molto sentito e arricchente.
Da Manfredonia scrivono che è stato un momento di vero ascolto
e di dialogo nel quale ognuno ha potuto mettere in evidenza il
proprio pensiero e stato d’animo con molta naturalezza, mentre
tutti gli altri erano in un profondo ascolto. È venuto fuori
che ascoltare gli altri significa io ti ascolto fino in fondo
perché tu sei importante per me. E sono state raccontate
bellissime e forti esperienze. Emanuel, un giovane di 23 anni
ha detto: “Nonostante frequenti la comunità da diversi anni,
questa sera ho conosciuto veramente ciascuno di voi”.

Da Roma: “Si vuole puntare a costruire più decisamente la
famiglia fra tutti, conoscendoci ed amandoci di più, in modo
poi di poter dare testimonianza a tutti coloro che ci vedono:
“Guardate come si amano e l’un per l ‘altro sono pronti a
morire!”

Non mancano quindi riflessioni ed esperienze su come è
impostata la vita di comunità, della nostra relazione con il
territorio nel quale viviamo, nell’abbracciare le ferite
dell’umanità che incontriamo quotidianamente, del nostro
servizio agli ultimi e agli emarginati: una fase preparatoria
molto interessante che ci ha risvegliato e riconvertiti,
mettendo nei cuori di ciascuno un amore più forte per Dio e
per i fratelli.

                                              Patrizia Mazzola

Leggi anche gli altri articoli relativi al Sinodo.

Chiamati              a    dare         il      nostro
contributo al Sinodo
In atto il percorso del Sinodo 2021-2023 dal titolo “Per una
Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”. In
questa prima fase, oltre il coinvolgimento di ognuno nella
propria comunità parrocchiale o diocesana, siamo invitati a
dare un contributo anche come Movimento dei Focolari.

Il perché della nostra partecipazione
“Considerando che le Associazioni dei fedeli sono ‘palestra di
sinodalità’ (…) sono un partner particolare in questa fase di
consultazione, all’inizio di questa avventura ecclesiale
desidero mettermi vicino a tutti voi per incoraggiarvi e
sostenervi in questo cammino insieme con il popolo di Dio”,
diceva il Card. Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo
dei Vescovi, nella lettera indirizzata a Margaret Karram nel
maggio del 2021, convocando il Movimento dei Focolari a vivere
con tutta la Chiesa il percorso verso il Sinodo dei Vescovi
2023

Come risposta a quest’invito della segreteria del Sinodo dei
Vescovi, la Presidente dei Focolari ha nominato un équipe
internazionale per preparare la prima tappa, ossia il tempo
dell’ascolto. Come Movimento siamo invitati quindi a cercare
occasioni di confronto sul tema della sinodalità nella
prospettiva del carisma dell’unità.

Per facilitare il cammino di riflessione, condivisione e
ascolto, l’équipe ha iniziato il “cammino sinodale” da luglio
2021. Oltre ad un video di interviste, pubblicato sul canale
YouTube del Movimento dei Focolari, è stato realizzato un
sussidio di approfondimenti per aiutare gli appartenenti al
Movimento a vivere il processo sinodale, raccogliere ed
elaborare contributi da offrire alla segreteria del Sinodo.
Link al vademecum in italiano

Fonte: focolare.org

Prosegue inoltre anche il Cammino sinodale delle Chiese in
Italia.

Il Cammino sinodale si articolerà in tre fasi. La prima è
quella narrativa che si svilupperà nell’arco di un biennio
dedicato all’ascolto (2021-2023): nel primo anno si
raccoglieranno i racconti, i desideri, le sofferenze e le
risorse di tutti coloro che vorranno intervenire.

https://camminosinodale.chiesacattolica.it/

Video di presentazione ed attuazione del cammino sinodale alle
comunità del Movimento dei Focolari:

https://www.focolaritalia.it/2021/12/02/cammino-sinodale-itali
ano/
Il Cammino sinodale non può lasciare ai margini i più giovani,
anzi sono i primi a dover essere coinvolti in una Chiesa che
oggi costruiamo anche in vista di un domani, dove loro saranno
totalmente protagonisti. Pubblicheremo regolarmente su questo
nostro sito alcune schede (scaricabili e condivisibili sui
social) sul cammino sinodale, rivolte in particolare agli
adolescenti, saranno accompagnati nelle varie tappe da due
simpatici personaggi TEO & KERY. Vedi il materiale, cliccando
sul link qui sotto:

https://www.focolaritalia.it/2022/01/06/il-sinodo-un-popolo-ch
e-cammina-insieme-proposta-formativa-per-i-ragazzi/

Parola di vita adolescenti
Febbraio 2022
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Parola di Vita adolescenti Febbraio 2022
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Quiz      riassuntivo     di
Introduzione e Preghiera (in
PDF e PowerPoint)
Quiz riassuntivo    di   Introduzione   e
Preghiera in PDF
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Quiz riassuntivo di Introduzione        e
Preghiera in PowerPoint
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Sulla via della comunione
Dal 26 al 30 dicembre, nell’accogliente Centro Mariapoli di
Castel Gandolfo, si è svolto l’incontro internazionale per
seminaristi, diaconi e sacerdoti giovani dal titolo Sulla via
della comunione.

Una trentina i presenti, da diversi paesi d’Europa e anche
dall’Africa e dal sud America (presenza possibile perché
attualmente in formazione nei collegi romani e nella
cittadella di Loppiano); collegati online, molti altri punti
di ascolto, fra cui un gruppo di seminaristi della Romania con
il loro vescovo.

Il tema, “La spiritualità dell’unità a servizio della
sinodalità” ha portato i partecipanti nel cuore della chiesa e
dell’esperienza spirituale del Movimento dei Focolari.

Nel cuore della chiesa: il tema del sinodo è approfondito con
due interventi chiave Francisco Canzani In ascolto del
presente, l’oggi della chiesa e della società, luci e ombre, e
mons. Piero Coda sulla Formazione al discernimento
comunitario, che preparano all’incontro con papa Francesco
nell’udienza del mercoledì.

Una spiritualità al servizio della sinodalità: la dimensione
personale e comunitaria della spiritualità dell’unità emerge
come un dono per vivere una chiesa sinodale: la chiamata ad
una santità comunitaria, che coinvolge l’intero popolo di Dio,
e l’annuncio di Gesù crocifisso e abbandonato come chiave
dell’unità fra Cielo e terra, fra gli uomini e le donne del
nostro tempo.

                                      Margaret Karram, la
                                      presidente dei focolari
                                      partecipa personalmente
                                      al convegno, assieme al
                                      copresidente     Jesus
                                      Moran, in collegamento
                                      dalla Spagna; in un
                                      dialogo con i presenti
                                      emerge la bellezza del
                                      sacerdote “servo per
                                      amore”, per questo
                                      capace di “informare
del divino” ogni relazione.

Da qui uno stile nel vivere il sacerdozio: di comunione perché
radicato nell’amore al Crocifisso e testimone del Risorto vivo
fra i suoi; mariano perché nutrito dalla Parola e impegnato a
vivere un ministero di prossimità e servizio. Così emerge
nell’esperienza di Silvano Cola, primo sacerdote diocesano
                                      focolarino, e risuona
                                      nella predicazione di
                                      mons. Lazzaro You Heung
                                      sik, prefetto della
                                      congregazione per il
                                      clero, che celebra la
                                      Messa      per      i
                                      partecipanti       al
                                      congresso.

Uno stile mariano che illumina anche la vita di Chiara Lubich,
incontrata attraverso la testimonianza delle focolarine che
hanno vissuto con lei l’ultimo tratto della sua vita terrena.
Nella sua cameretta, semplice e armoniosa, il testo dei
quattro Vangeli, stampati a caratteri grandi: sapere che li
aveva acquistati per rileggere la sua vita e verificare se
aveva messo in pratica ogni parola del Vangelo, interpella
profondamente ciascuno sulla sua personale scelta di Dio.

                                       Un             momento
                                       particolarmente atteso
                                       è     quello     della
                                       comunione pomeridiana a
                                       piccoli gruppi: il
                                       vissuto di ciascuno si
                                       intreccia     con    le
                                       sollecitazioni
                                       ricevute, nell’ascolto
                                       pieno si genera una
                                       profonda condivisione.

Ecco alcuni echi dei partecipanti:

Ringrazio per aver aggiunto un’esperienza alla mia vita e al
mio cuore. Ringrazio soprattutto la figura di Gesù
abbandonato, per poter vivere in maniera diversa, da un’ottica
diversa le situazioni difficili e frustanti.

Sì, si può vivere nella comunione fraterna, profonda, dove
l’unico nostro bene è Gesù, dove il sacerdozio non diventa
clericalismo ma servizio di Lui nei fratelli.

Grazie a tutti voi per avermi accolto, amato e riportato al
centro… Gesù tra noi, Gesù abbandonato anche alle nostre
fragilità.
Sono stati i giorni
                                            pieni     di    grazia
                                            specialmente l’umiltà e
                                            la semplicità di Chiara
                                            mi hanno lasciato la
                                            bocca aperta, mi hanno
                                            disarmato    (…).    Ho
                                            incontrato Dio in voi,
                                            non tornerò indietro
                                            mai.

Emerge il desiderio di ritornare nei propri seminari e luoghi
di ministero con un rinnovato impegno, assieme alla volontà di
tener viva la rete dei rapporti e la formazione a questa
spiritualità. Un’equipe è già al lavoro per proporre
iniziative, per continuare a camminare “sulla via della
comunione”.

Tommaso Danovaro

Cammino sinodale adolescenti.
La sfida
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Cammino sinodale adolescenti. La sfida
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Il Cammino sinodale non può
lasciare ai margini i più giovani, anzi sono i primi a dover
essere coinvolti in una Chiesa che oggi costruiamo anche in
vista di un domani, dove loro saranno totalmente protagonisti.

Queste schede introducono i ragazzi nel Sinodo, con il suo
significato di “camminare insieme” che li accompagnerà nelle
varie tappe, condotti dai due simpatici personaggi TEO & KERY.

Le schede sono a cura di Agostino Spolti (educatore –
sociologo della comunicazione)

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Cammino sinodale adolescenti. La sfida
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Tutto il materiale per i ragazzi:

https://www.focolaritalia.it/2022/01/06/il-sinodo-un-popolo-ch
e-cammina-insieme-proposta-formativa-per-i-ragazzi/

Convegno   a  Firenze:   “Il
Concilio Vaticano II e il
carisma dell’unità di Chiara
Lubich”
Venerdì 11 e Sabato 12 Marzo 2022 si terrà a Firenze il
Convegno dal titolo “IL CONCILIO VATICANO II E IL CARISMA
DELL’UNITÀ DI CHIARA LUBICH”, promosso dal Centro Chiara
Lubich e dall’Istituto Universitario Sophia.

SEGUI LA DIRETTA STREAMING QUI

A 100 anni dalla nascita di Chiara Lubich, il Convegno si
prefigge l’obiettivo di avviare un’indagine volta a cogliere,
per un verso, se e come il messaggio del Concilio trovi
nell’esperienza suscitata dal carisma dell’unità un fecondo
luogo d’interpretazione e sviluppo; e, per l’altro, se e come
la fioritura di vita ecclesiale promossa dal carisma
dell’unità sia stata resa possibile e propiziata
dall’orizzonte dischiuso dal Concilio. Così, ad esempio, per
la vita di comunione del Popolo di Dio, la prassi del dialogo,
un modello universale di santità, un nuovo paradigma culturale
e sociale.

In questa prima tappa, l’attenzione si concentra sulla Dei
Verbum e sulla Lumen gentium: al fine di mettere a fuoco i
profili di convergenza e gli apporti della dottrina conciliare
e dell’ispirazione del carisma dell’unità intorno al nesso
cruciale per cui la Chiesa nasce e cresce come incarnazione
storica, nel soffio dello Spirito, della Parola che «carne si
è fatta» (Gv 1,14), facendosi così essa stessa, per vocazione,
parola che risuona e porta frutto «nella circolazione
dell’umano discorso» (Paolo VI).

Partecipano: Dario Nardella, Sindaco di Firenze, Margaret
Karram, Presidente del Movimento dei Focolari.

Relatori: Alba Sgariglia, Giuseppe Argiolas, Piero Coda,
Alessandro Clemenzia, Paolo Siniscalco, Severino Dianich,
Alessandro Cappella, Lucia Abignente, Vincenzo Di Pilato,
Florence Gillet, Giovanna Porrino, Declan O’Byrne, Angelo
Maffeis, Stefan Tobler, Roberto Repole, Brendan Leahy, Assunta
Steccanella, Erio Castellucci, Cristiana Dobner, Yvonne Dohna
Schlobitten.

Comitato Scientifico: Alessandro Clemenzia, Piero       Coda,
Florence Gillet, João Manoel Motta, Alba Sgariglia.
L’evento si terrà in modalità presenziale, con numero
limitato, nel rispetto delle norme antiCovid vigenti (Green
Pass), e anche con partecipazione disponibile via streaming.

Sono previste le traduzioni simultanee in varie lingue.

Info Segreteria / iscrizioni
convegnofirenze2022@centrochiaralubich.org      Tel.      +39   06
94798227
WathsApp +39 380 6541677
VOLANTINO FIRENZE 2022
Esperienza Parola di   Vita
ragazzi Gennaio 2022
Esperienza Parola di Vita adolescenti
Gennaio 2022
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Il Sinodo: un popolo che
cammina insieme. Proposta
formativa per adolescenti
Ti piacerebbe incontrare alcuni simpatici personaggi del
Sinodo?

Avete pensato a come parlare agli adolescenti e ai giovani, e come
infondere loro, in modo divertente e originale, gli elementi
essenziali del processo sinodale?

Partendo dall’iniziativa del Movimento dei Focolari in Italia,
Agostino Spolti, educatore e sociologo della comunicazione, ha messo a
punto una proposta formativa con l’aiuto di Teo e Kery, simpatici
personaggi di fantasia, che stabiliscono dialoghi con i giovani
attraverso domande e risposte sul Sinodo.

“L’obiettivo è quello di creare uno spazio per la formazione dei
nostri adolescenti e giovani, affinché si sentano parte fondamentale
del presente e del futuro della Chiesa”, dice Spolti.

Le schede di formazione sono aggiornate, con materiali scaricabili e
pronti per la diffusione sui social network.

Interessante, vero?

presentazione del progetto sul sito ufficiale del
Sinodo: https://www.synodresources.org/resource_post/240529/

Pubblicheremo   regolarmente       su   questo   nostro   sito   le   schede
(scaricabili e condivisibili sui social) sul cammino sinodale, rivolte
in particolare agli adolescenti.

 Schede Digital sul Sinodo (Una al mese) La 3a domenica di ogni mese

   Parole di Vita Digital   – L’ultima domenica del mese precedente

        Esperienze (Una al mese) – La 2a domenica di ogni mese
Le schede sono a cura di Agostino Spolti (educatore –
sociologo della comunicazione).

                     FEBBRAIO 2022

Cammino sinodale adolescenti. Aperti alle
sorprese
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Quiz riassuntivo La sfida in PowerPoint
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Parola di Vita adolescenti Febbraio 2022
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Parola di Vita        adolescenti         Febbraio
2022_stampa
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Esperienza Parola           di     Vita   ragazzi
Febbraio 2022
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                    GENNAIO 2022
Parola di Vita adolescenti Gennaio 2022
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Esperienza Parola di Vita adolescenti
Gennaio 2022
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Cammino sinodale adolescenti. La sfida
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                    DICEMBRE 2021
Cammino      sinodale       adolescenti.
Introduzione
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Cammino   sinodale      adolescenti.   La
preghiera
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Quiz riassuntivo        di   Introduzione   e
Preghiera in PDF
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Quiz      riassuntivo   di   Introduzione   e
Preghiera in PowerPoint
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Papa Francesco scrive agli
sposi: non dimenticate che il
perdono risana ogni ferita.
Siamo ancora nello “stupore e contemplazione della nascita di
Gesù bambino” e il Papa, il 26 dicembre 2021, giornata
dedicata alla Sacra Famiglia, raggiunge ogni casa con questa
lettera dedicata agli sposi in occasione dell’anno “famiglia
amoris laetitia“. Possiamo gustare un distillato dell’amore
del Papa per tutte le famiglie del mondo, un abbraccio
universale a tutti gli sposi, i figli, i fidanzati, i nonni a
famiglie in cammino, nella tempesta.
Con poche pennellate sapienti ritroviamo l’essenza dell’Amoris
Laetitia e della Fratelli Tutti, ricondotte alla realtà di
questo tempo ancora complesso e carico di timori per il
futuro, per aiutarci a guardare in alto ed essere segno di
speranza in cammino con le famiglie che abbiamo accanto.

                                         Rosalba e Andrea Ponta

«Cari sposi e spose di tutto il mondo!

In occasione dell’Anno “Famiglia Amoris laetitia”, mi rivolgo
a voi per esprimervi tutto il mio affetto e la mia vicinanza
in questo tempo così speciale che stiamo vivendo. Sempre ho
tenuto presenti le famiglie nelle mie preghiere, ma ancora di
più durante la pandemia, che ha messo tutti a dura prova,
specialmente i più vulnerabili. Il momento che stiamo
attraversando mi porta ad accostarmi con umiltà, affetto e
accoglienza ad ogni persona, ad ogni coppia di sposi e ad ogni
famiglia nelle situazioni che ciascuno sta sperimentando.

[…]

Cari sposi, sappiate che i vostri figli – e specialmente i più
giovani – vi osservano con attenzione e cercano in voi la
testimonianza di un amore forte e affidabile. «Quanto è
importante, per i giovani, vedere con i propri occhi l’amore
di Cristo vivo e presente nell’amore degli sposi, che
testimoniano con la loro vita concreta che l’amore per sempre
è possibile!». [1] I figli sono un dono, sempre, cambiano la
storia di ogni famiglia. Sono assetati di amore, di
riconoscenza, di stima e di fiducia. La paternità e la
maternità vi chiamano a essere generativi per dare ai vostri
figli la gioia di scoprirsi figli di Dio, figli di un Padre
che fin dal primo istante li ha amati teneramente e li prende
per mano ogni giorno. Questa scoperta può dare ai vostri figli
la fede e la capacità di confidare in Dio.

Certo, educare i figli non è per niente facile. Ma non
dimentichiamo che anche loro ci educano. Il primo ambiente
educativo rimane sempre la famiglia, nei piccoli gesti che
sono più eloquenti delle parole. Educare è anzitutto
accompagnare i processi di crescita, essere presenti in tanti
modi, così che i figli possano contare sui genitori in ogni
momento. L’educatore è una persona che “genera” in senso
spirituale e, soprattutto, che “si mette in gioco” ponendosi
in relazione. Come padri e madri è importante relazionarsi con
i figli a partire da un’autorità ottenuta giorno per giorno.
Essi hanno bisogno di una sicurezza che li aiuti a
sperimentare la fiducia in voi, nella bellezza della loro
vita, nella certezza di non essere mai soli, accada quel che
accada.
D’altra parte, come ho già avuto modo di osservare, la
coscienza dell’identità e della missione dei laici nella
Chiesa e nella società è cresciuta. Avete la missione di
trasformare la società con la vostra presenza nel mondo del
lavoro e di fare in modo che si tenga conto dei bisogni delle
famiglie.

[…]

La rottura di una relazione coniugale genera molta sofferenza
per il venir meno di tante aspettative; la mancanza di
comprensione provoca discussioni e ferite non facili da
superare. Nemmeno ai figli è risparmiato il dolore di vedere
che i loro genitori non stanno più insieme. Anche in questi
casi, non smettete di cercare aiuto affinché i conflitti
possano essere in qualche modo superati e non provochino
ulteriori sofferenze tra voi e ai vostri figli. Il Signore
Gesù, nella sua misericordia infinita, vi ispirerà il modo di
andare avanti in mezzo a tante difficoltà e dispiaceri. Non
tralasciate di invocarlo e di cercare in Lui un rifugio, una
luce per il cammino, e nella comunità una «casa paterna dove
c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa» (Esort.
ap. Evangelii gaudium, 47).

Non dimenticate che il perdono risana ogni ferita. Perdonarsi
a vicenda è il risultato di una decisione interiore che matura
nella preghiera, nella relazione con Dio, è un dono che sgorga
dalla grazia con cui Cristo riempie la coppia quando lo si
lascia agire, quando ci si rivolge a Lui. Cristo “abita” nel
vostro matrimonio e aspetta che gli apriate i vostri cuori per
potervi sostenere con la potenza del suo amore, come i
discepoli nella barca. Il nostro amore umano è debole, ha
bisogno della forza dell’amore fedele di Gesù. Con Lui potete
davvero costruire la «casa sulla roccia» (Mt 7,24) ».

[…]

Leggi il testo integrale della lettera agli sposi
Per una Chiesa                           sinodale.
Mons. Piero Coda
PER UNA CHIESA SINODALE: PARTECIPAZIONE—COMUNIONE—MISSIONE

                                       Intervento   di:   Mons.
                                       Piero Coda (Segretario
                                       Generale        della
                                       Commissione Teologica
                                       Internazionale)

Moderaratrice: Maddalena Pievaioli (Segretaria della Consulta
Nazionale delle Aggregazioni Laicali)

Proposta formativa della CNAL in preparazione del Sinodo della
Chiesa Universale

PER GENTILE CONCESSIONE DELLA CNAL

Per info: cnal@chiesacattolica.it

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/Consulta-Naz…
Il secondo       appuntamento sarà giovedì 27
gennaio,         sempre   dalle    ore  19.00
alle 20.30        con il Card. Mario Grech,
l’ultimo         a   febbraio   in   data  da
concordare       con Mons. Stefano Russo.

Saper cercare l’unità nella
diversità
Alcune esperienze vissute durante il Sinodo della Diocesi di
Bolzano-Bressanone.

[ . . .]

In dialogo fino a giungere all’unanimità

Ero anche coordinatore di una commissione di sedici membri che
si occupava della pastorale vocazionale. Il lavoro e  ̀ durato
cinque mesi, con molto impegno per formulare e discutere i
“provvedimenti”. Ci siamo presi tanto tempo, senza fretta,
affinche
       ́ ognuno potesse dire la sua opinione e soprattutto
abbiamo cercato di arrivare assieme a testi che andassero bene
per tutti i membri della commissione. Risultato: dei 27
provvedimenti preparati dai vari sottogruppi della commissione
solo tre sono stati accantonati, perche  ́ il loro contenuto
sembrava non rilevante. Tutti gli altri, non di rado dopo un
ampio dialogo fra di noi e ripetute correzioni del testo, sono
stati accettati all’unanimità e poi proposti al Sinodo. Il
raggiungimento dell’unanimità mi è parso un miracolo. Nelle
successive riunioni plenarie, tanti di questi provvedimenti
sono stati accettati anche dal Sinodo, alcuni con qualche
modifica.

[ . . .]

Alcuni spunti utili per vivere un Sinodo diocesano alla luce
dell’esperienza fatta nella diocesi di Bolzano-Bressanone.

      Premessa
      Siamo chiamati da Dio a portare l’unitànella Chiesa
      Amare tutti senza distinzione
      Affrontare le difficoltà e accettarle, per superare ogni
      ostacolo e disunità
      Per un dialogo fruttuoso
      Ascoltare fino in fondo
      Cercare e sottolineare il positivo nelle idee degli
      altri
      Esporre il proprio pensiero. Prepararsi possibilmente
      per iscritto, soprattutto se si trattadi tematiche
      scottanti, per riuscire a parlare con maggiore
      oggettività
      Essere espressione viva di una spiritualitàsinodale
      Incontrarsi con altri per confrontarsi sulle tematiche
      Preparare insieme – e confrontare con altri – contributi
      da proporre
      Contenuti
      Approfondire, studiare bene le tematiche

Leggi tutto su Ekklesía – trimestrale: Chiesa sinodale: come?

Giovani                     consacrati                          in
comunione
«Sentiamo la sfida di scoprire e trasmettere la mistica di
vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in
braccio, di appoggiarci”» (Evangeli Gaudium, 87)

Secondo appuntamento di “SANTI INSIEME”, mercoledì 29 dicembre
2021 dalle ore 20.30 alle 22.00, per crescere in un cammino di
comunione tra giovani consacrate e consacrati, uniti da
quest’esperienza dal sapore ecclesiale: la comunione tra i
diversi carismi, vissuta alla luce della spiritualità
dell’unità.

Si tratta di occasioni per condividere esperienze vissute e
costruire ponti di fraternità, formandosi insieme al vangelo
illuminato attraverso ogni carisma.

Questo invito è rivolto in modo particolare a tutti i giovani
consacrati e consacrate, che stanno vivendo le prime tappe
della formazione, (noviziato, juniorato), oppure a professe/i
perpetue/i che stanno ultimando gli studi.

Indicazioni pratiche:

L’incontro sarà ONLINE utilizzando la piattaforma Zoom
La partecipazione è gratuita.

Iscrizione on-line entro il 26 Dicembre, compilando questo
modulo:   https://bit.ly/consacrati4-2021   gli   iscritti
riceveranno una mail di conferma con il link per il
collegamento Zoom

Contatti:

Francesca – 333 4516 515 – francesca.fse@gmail.com

Fra Franz – 388 9047111 – santi.insieme@gmail.com

Prossimi appuntamenti:

     26 Febbraio 2022 – on line
     29 Aprile 2022 in collaborazione con il movimento C4U

leggi il comunicato

Cammino sinodale adolescenti.
La preghiera
La scheda è stata pensata per essere condivisa anche sui
                           social.

Cammino   sinodale                adolescenti.            La
preghiera
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Il Cammino sinodale non può lasciare ai margini i più giovani,
anzi sono i primi a dover essere coinvolti in una Chiesa che
oggi costruiamo anche in vista di un domani, dove loro saranno
totalmente protagonisti.

Le schede sono a cura di Agostino Spolti (educatore –
sociologo della comunicazione).

https://www.focolaritalia.it/2022/01/06/il-sinodo-un-popolo-ch
e-cammina-insieme-proposta-formativa-per-i-ragazzi/

PIANO DI PUBBLICAZIONE

     INTRODUZIONE
     PREGHIERA
SFIDA

1 – COMUNIONE

2 – COMUNITA’

3 – PARTECIPAZIONE

4 – ASCOLTO

5 – MISSIONE

6 – CREARE

Cammino sinodale adolescenti.
Introduzione
  La scheda è stata pensata per essere condivisa anche sui
                           social
Cammino      sinodale                   adolescenti.
Introduzione
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Iniziamo su questo nostro sito la pubblicazione di alcune
schede (scaricabili) sul cammino sinodale, rivolte in
particolare agli adolescenti. Questa prima scheda introduce i
ragazzi nella parola Sinodo, con il suo significato di
“camminare insieme” che li accompagnerà nelle varie tappe,
condotti dai due simpatici personaggi TEO & KERY. Il Cammino
sinodale non può lasciare ai margini i più giovani, anzi sono
i primi a dover essere coinvolti in una Chiesa che oggi
costruiamo anche in vista di un domani, dove loro saranno
totalmente protagonisti.

Le schede sono a cura di Agostino Spolti (educatore –
sociologo della comunicazione).
La scheda è stata pensata per essere condivisa anche sui
                           social.

Cammino      sinodale                    adolescenti.
Introduzione
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https://www.focolaritalia.it/2022/01/06/il-sinodo-un-popolo-ch
e-cammina-insieme-proposta-formativa-per-i-ragazzi/

PIANO DI PUBBLICAZIONE

     INTRODUZIONE
     PREGHIERA
     SFIDA

1 – COMUNIONE

2 – COMUNITA’

3 – PARTECIPAZIONE

4 – ASCOLTO
5 – MISSIONE

6 – CREARE

Maria modello per le donne.
Cristiane e musulmane insieme
a Palermo
A Palermo la ricorrenza dell’Immacolata Concezione è una festa
molto sentita e partecipata. È la festività che prepara al
Natale e in tutte le famiglie del capoluogo siciliano si
percepisce in questa giornata l’aria del sacro. E, quest’anno,
l’Arcivescovo di Palermo, Mons. Corrado Lorefice, durante il
solenne Pontificale celebrato nella Cattedrale di origine
arabo-normanna, sottolinea come «il sì di Maria a Dio non è
quello di una schiava in preda alla paura, ma quello di una
donna libera che può decidere di fare della sua vita una
dimora disponibile, accogliente, autenticamente umana per il
Dio che desidera prendere dimora in mezzo all’umanità e
ricostruire con essa l’amicizia e l’armonia infranta».

Ha un sapore nuovo questa celebrazione perché, al suo termine,
alcune donne musulmane offrono anche loro un omaggio
all’Immacolata, leggendo quelle Sūre del Corano dove si fa
riferimento a Maria, a Mariem. «Un gesto di amore e di
fratellanza – ha sottolineato l’Arcivescovo – che arricchisce
la Chiesa di Palermo e rafforza la sua devozione a Maria».

Sono donne che hanno intrapreso un percorso insieme ad altre
donne cristiane e non credenti che vogliono fare la differenza
proprio a Palermo, città ospitale per denominazione e di
grande accoglienza. Vi era un tempo in cui in questa città le
varie fedi convivevano pacificamente e anche adesso continuano
a farlo, con una consapevolezza in più, perché in questi tempi
convivere e donarsi reciprocamente le ricchezze delle varie
culture non è affatto scontato.

                                   foto   tratta    dal   sito
                                   dell’Arcidiocesi di Palermo

Il testo letto nella splendida cornice della Cattedrale di
Palermo in onore di Mariem, offre tanti spunti di riflessione.
«Per noi – si legge nella preghiera -, Mariem è una delle
figure più affascinanti narrate nel Corano. È stata ed è
davvero una grande fonte di forza, onore, dignità e
perseveranza. La Vergine è da sempre ponte di dialogo tra
cristiani e musulmani e via di reciproca comprensione, Maria è
parte e compimento della stirpe di profeti che “guardano
l’essenza di questo mondo” ed è venerata come la creatura
femminile prediletta di Allah, mondata da ogni possibile
macchia di peccato e ricolma della presenza del Suo Spirito e
della grazia dei Suoi doni».

La pace si prepara praticando gesti di fraternità ogni giorno.

                                              Patrizia Mazzola

Di seguito il testo della preghiera:

Maria per le donne musulmane
Ecco cosa dice il Corano della concezione di Maria, Pace su di
lei, alla quale è dedicato un capitolo intero al suo nome
«Surat Mariem» e un altro è dedicato alla sua famiglia « Al
Imrān » (famiglia di Gioacchino).

33. “In verità Allah ha eletto Adamo e Noè e la famiglia di
Abramo e la famiglia di ‘Imrân al di sopra del resto del
creato,

34. [in quanto] discendenti gli uni degli altri. Allah è
audiente, sapiente.

35. Quando la moglie di Imrân disse: «Mio Signore, ho
consacrato a Te e solo a Te quello che è nel mio ventre.
Accettalo da parte mia. In verità Tu sei Colui che tutto
ascolta e conosce!».

36. Poi, dopo aver partorito, disse: «Mio Signore, ecco che ho
partorito una femmina»: ma Allah sapeva meglio di lei quello
che aveva partorito. «Il maschio non è certo simile alla
femmina! L’ho chiamata Maria e pongo lei e la sua discendenza
sotto la Tua protezione contro Satana il lapidato.»

37. L’accolse il suo Signore di accoglienza bella, e la fece
crescere della migliore crescita. L’affidò a Zaccaria e ogni
volta che egli entrava nel santuario trovava cibo presso di
lei. Disse: «O Maria, da dove proviene questo?». Disse: «Da
parte di Allah». In verità Allah dà a chi vuole senza contare.

Quindi era una concezione consacrata a Dio, e da Lui protetta
contro ogni male.

Al di là della lingua, il credo o l’apparenza Lei ci unisce
nella preghiera. Madri, figlie o semplicemente “Donne” da Lei
ogni ispirazione per il nostro impegno al femminile e la
ricerca della Grazia di Dio in ogni nostro gesto.

In questo momento di una pandemia mortale e destabilizzante,
la storia di Maria, pace su di lei, è esempio per tutti della
necessità di amore per tutti le creature e del prendersi cura
del creato. È “Luce” da oriente ad occidente, speranza per
tutti noi.

Scarica la preghiera

nb: la foto è tratta dal sito dell’Arcidiocesi di Palermo

Cammino sinodale italiano
LE TAPPE DELL’ITINERARIO ITALIANO

                       Il Cammino sinodale si articolerà in tre
                       fasi. La prima è quella narrativa che si
                       svilupperà nell’arco di un biennio
                       dedicato all’ascolto (2021-2023): nel
                       primo anno si raccoglieranno i racconti,
                       i desideri, le sofferenze e le risorse
                       di   tutti    coloro    che    vorranno
                       intervenire.

Seguirà una fase sapienziale (2023-24), nella quale l’intero
Popolo di Dio, con il supporto dei teologi e dei pastori,
leggerà in profondità quanto sarà emerso nelle consultazioni
capillari.
Nella fase profetica, che culminerà in un momento assembleare
nel 2025 (ancora da definire) si assumeranno alcuni
orientamenti profetici e coraggiosi, da riconsegnare alle
Chiese nella seconda metà del decennio.

Tutti gli eventi – dalla Settimana Sociale di Taranto al
Congresso Eucaristico di Matera – sono parte integrante del
Cammino sinodale, in quanto espressione di una Chiesa che si
mette in ascolto, che dialoga e che trae dall’Eucaristia il
proprio paradigma sinodale.

https://camminosinodale.chiesacattolica.it

Video di presentazione ed attuazione del cammino sinodale alle
comunità del Movimento dei Focolari in Italia:

https://www.focolaritalia.it/2022/02/09/chiamati-a-dare-il-nos
tro-contributo-al-sinodo/

Niscemi,   la   santità   dei
giovani: Chiara Luce Badano e
Santa Scorese
Due “sante giovani” leader dei giovani a Niscemi. Una comunità
parrocchiale in festa per ricordare Chiara Luce Badano e Santa
Scorese, due giovani cristiane dalla vita esemplare: Chiara
Luce Badano è già beata, per Santa Scorese, serva di Dio, il
processo di beatificazione è già avviato.

Niscemi, in questi anni, ha dedicato un parco cittadino a
Chiara Luce Badano e ogni anno la sua festa liturgica, che
cade il 29 ottobre, è un momento importante.

La parrocchia Sacro Cuore di Gesù, guidata dal parroco, don
Giuseppe Cafà, ha organizzato la festa, giunta alla sua 10^
edizione, per ricordare la Beata Chiara Luce Badano, con un
triduo che inizierà il 26 ottobre per terminare il 29, giorno
dedicato dalla chiesa alla memoria liturgica a lei dedicata.
Da qualche anno, ascoltando le parole di Papa Francesco sulla
“santità della porta accanto”, hanno pensato di “affiancare”
alla figura della Beata Chiara Luce, alcune figure di “santi”
giovani, talvolta bambini, per fare risaltare la “santità di
tutti i giorni”.

Quest’anno hanno invitato a Niscemi Rosamaria Scorese, sorella
della Serva di Dio, morta per mano del suo persecutore con 14
coltellate, la notte del 16 marzo 1991 a Palo del Colle in
provincia di Bari: per la sua storia, per la sua vita, è in
corso la causa di beatificazione. Rosamaria Scorese è a
Niscemi per offrire la sua testimonianza.

Il triduo è affidato alla predicazione di don Angelo Galioto,
sacerdote della diocesi di Siracusa.

Approfittando della presenza di Rosamaria Scorese e del
messaggio forte che la sua testimonianza lanciato dalla sua
testimonianza, la parrocchia Sacro Cuore di Gesù, il Comune di
Niscemi, i club service femminili, FIDAPA, Inner Wheel,
Soroptmist International club di Niscemi, e la comunità del
Movimento dei Focolari di Niscemi, hanno organizzato una
giornata contro violenza sulla donna presso il Centro Socio
Culturale “Totò Liardo” di Niscemi il 26 ottobre. Il programma
prevede l’incontro di Rosamaria Scorese con gli studenti del
Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Niscemi e la sera, un
incontro/dibattito aperto alla città, moderato da Paola
Sbirziola, psicologa e psicoterapeuta. Partecipano l’attore
Nunzio Bonadonna e gli allievi del laboratorio teatrale.
Continuiamo a presentare la figura della Beata Chiara Luce
Badano, come modello di Santità “giovane” la quale si affida a
Dio in modo completo, totale, ponendo in Lui piena fiducia,
accettando la Sua volontà su di lei, nonostante sia stata
dolorosissima, dimostrando una maturità superiore alla sua
età, quella maturità che coglie l’essenziale del
cristianesimo. Lei stessa, dirà che si preparava alla festa
per l’incontro con Gesù, scelto come “Suo” sposo, felice di
correre tra le sue braccia. La storia della vita della Beata
Chiara, lascia dietro di se, una scia “Luminosissima”.

Giovanni Lionti (comunità del Movimento dei Focolari –
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù Niscemi)

Programma: Chiara Luce Badano 2021- Festa

Concluso   il  convegno   di
Cadine: al lavoro, in rete
Il cammino sinodale prende carne e ossa, assume nomi, volti,
luoghi: quando il convegno-laboratorio di Cadine – Verso uno
stile sinodale: sinodalità perché? – entra nel vivo, e i
motori sono scaldati, fiocca la condivisione di esperienze.
Sia in plenaria che nei gruppi di lavoro emerge e si condivide
la vita che c’è.

In alcuni casi si tratta di anni di paziente tessitura, in
altri si muovono i primi passi, ma comune è la sensazione che
gli inviti e le riflessioni condivise nei giorni precedenti,
in particolare con gli interventi del Segretario Generale
della CEI, Stefano Russo sulla realtà della Chiesa italiana, e
del teologo Piero Coda sul “discernimento comunitario” siano
cascati su un terreno ricettivo. Su menti e cuori che
quotidianamente si confrontano con la fatica di costruire
rapporti veri, di unità profonda, nelle realtà ecclesiali e
sociali in cui operano.

                                      Si   passa   così    al
                                      setaccio l’Italia, da
                                      nord a sud e isole: con
                                      le esperienze di lavoro
                                      nei Sinodi diocesani,
                                      come      in    quello
                                      recentemente concluso
                                      di Matera-Irsina, o
                                      quello di qualche anno
                                      fa     di     Bolzano-
Bressanone, o quello attualmente in corso della Diocesi di
Como. Filo comune si potrebbe dire da una parte “la fatica e
soprattutto il lasciarci toccare da una chiesa che ha stili e
cammini differenti”, dall’altra l’impegno ad un “ascolto
profondo e totale degli altri”, perché “l’esperienza sinodale
è soprattutto un’esperienza di unità, non sempre raggiunta, ma
certamente ricercata, spesso     faticosa   e   non   esente   da
sofferenza, ma preziosa”.

Un altro percorso condiviso è stato quello di Piemonte e Valle
d’Aosta, dove da un gruppetto di 15 “appassionati” per la
Chiesa, partecipanti a un corso di formazione nel 2018 è nato
un effetto domino che ha coinvolto 450 persone, in una serie
di appuntamenti formativi dal titolo “Passione per la Chiesa,
speranza per l’Umanità”.

              Altre esperienze hanno toccato l’impegno
              personale o di gruppo, come la collaborazione
              in un oratorio di Imola; l’incontro con alcune
              famiglie della Chiesa evangelica presenti nel
              proprio condominio che ha portato a pregare
              insieme durante la Settimana di preghiera per
              l’unità dei cristiani; di un medico di base
che accoglie tra i pazienti persone di ogni cultura e
religione; una vacanza estiva con ricadute “vocazionali”,
sorta grazie ad una casa canonica messa a disposizione in Val
Formazza; la collaborazione e la stima tra movimenti in una
stessa diocesi; il dialogo interreligioso con un gruppo di
Milano e con Religioni per la Pace a Varese; l’approfondimento
della Fratelli tutti.

Sono solo alcuni flash della       miriade che potrebbe essere
raccontata, per dire quanto        impegno c’è già, e quanto
desiderio che tutto sia sempre     più collegato e in rete, per
rispondere meglio ai bisogni che   incontriamo.

                                        “Un convegno di questo
                                        tipo può aiutarci a
                                        formare    una  nuova
                                        “generazione sinodale”
                                        – ha commentato uno dei
                                        partecipanti;     “una
                                        bellissima opportunità
                                        di unità, di dialogo e
                                        soprattutto         di
                                        formazione che per un
                                        giovane come me è
fondamentale”, ha scritto un altro. Ma concretamente, a
sipario calato, e a zoom spento, come andare avanti?

Un suggerimento arriva da Gianfranco De Luca, vescovo di
Termoli-Larino, presente per tutta la durata del convegno, di
persona, a Cadine, proprio per sottolineare l’impegno anche
dei Vescovi a questa conversione sinodale, definita
un’avventura “in cui papa Francesco ci ha coinvolti con una
strattonatura”. Per mons. De Luca si tratta di fare “esercizio
di una spiritualità sinodale”, per la quale “di solito mancano
gli strumenti, mentre è qualcosa che abbiamo imparato dalla
prima ora nell’incontro con Chiara Lubich: ascoltare, saper
perdere, far spazio all’altro, e così far venir fuori il dono
di Gesù. E’ questo che possiamo donare alla Chiesa,
testimoniandolo come vita nostra”, perché “il carisma
dell’unità è un carisma di popolo a servizio della Chiesa”.

                                        Nella       mattinata
                                        conclusiva    del   27
                                        agosto gli interventi
                                        di don Vincenzo Di
                                        Pilato e don Sergio
                                        Pellegrini      hanno
                                        provato a tracciare
                                        alcune piste. Un filo
                                        rosso   ha   condotto
                                        all’incontro di questi
                                        giorni, a partire dai
                                        primi passi, alcuni
                                   anni fa, di quella che
sarebbe poi diventata una rete ecclesiale di persone che
vivono la spiritualità dell’unità in Italia.

Due   parole   chiave   riassumono   questi   giorni:   “gioiosa
consapevolezza” del servizio che si svolge e della chiamata ad
animare responsabilmente il cammino sinodale lì dove siamo;
necessità di “formazione”, e la possibilità di usare più e
meglio alcuni strumenti esistenti, come la rivista Ekklesia,
il Centro Evangelii Gaudium (CEG), le scuole per operatori
pastorali

In chiusura, i delegati dei Focolari in Italia, recentemente
nominati, Cristiana Formosa e Gabriele Bardo, hanno invitato
ciascuno dei partecipanti a farsi promotori di questo cammino
nei loro territori, senza attendere input o direttive
dall’alto. E coscienti che questi percorsi si intrecciano con
altri, come ad esempio adesso con l’accoglienza dei profughi
afghani per la quale anche i Focolari in Italia si stanno
attivando, insieme a parrocchie, strutture ecclesiali e gli
altri movimenti.

Si continua, quindi, con più consapevolezza, e – come ha
ricordato papa Francesco all’Azione Cattolica – sempre sotto
la guida dello Spirito, perché “la sinodalità non è guardarsi
allo specchio. Non è guardare la diocesi o la conferenza
episcopale. Non è questo. È camminare insieme dietro al
Signore e verso la gente, sotto la guida dello Spirito Santo”.

Maria Chiara De Lorenzo

VEDI ANCHE:

https://www.focolaritalia.it/2021/08/25/percorsi-sinodali-per-
litalia/

https://www.focolaritalia.it/2021/08/25/la-parola-allo-spirito
-santo/

https://www.focolaritalia.it/2021/08/23/verso-uno-stile-sinoda
le/

Video intervento Piero Coda

Percorsi                      sinodali                 per
l’Italia
Lo Spirito al centro e i tre binomi per un discernimento
comunitario. Gli interventi del Segretario Generale della CEI,
Stefano Russo e del teologo Piero Coda al convegno sulla
sinodalità promosso dai Focolari

Più che un convegno potremmo definirlo un laboratorio. I
lavori nei gruppi sono infatti importanti come le relazioni in
plenaria, e gli strumenti per la collaborazione online sono
ormai rodati dai 18 mesi di pandemia. Le stanze di lavoro in
zoom si affiancano ai gruppi in presenza al Centro Mariapoli
“Chiara Lubich” di Cadine, ma tutti insieme i 300 partecipanti
hanno ascoltato le letture complementari offerte da due
importanti esponenti della chiesa italiana: il Segretario
Generale della CEI, Stefano Russo, che ha aperto i lavori ieri
mattina, 24 agosto, e Piero Coda, teologo e membro della
commissione teologica internazionale, che è intervenuto questa
mattina, 25 agosto. La realtà della Chiesa italiana in cammino
verso il Sinodo, e il “discernimento comunitario” alla luce
del carisma dell’unità: l’istituzione e il carisma. Efficaci
solo se insieme.

S.E.Mons. Stefan Russo-foto        da
chiesacattolica.it

Nel   suo   intervento   mons.   Russo   ha   ripercorso   con   i
partecipanti le varie tappe del cammino delle Chiese in
Italia, a partire dal Convegno ecclesiale di Firenze e
all’intervento di Francesco che ha voluto spingere con forza
la chiesa italiana ad un’uscita più concreta verso i bisogni
reali della gente annunciando la gioia del Vangelo. Questo
cammino di comprensione e attuazione è già in atto nel nostro
Paese, e va ad inserirsi adesso in quello del Sinodo
universale che rovescia le prospettive: si comincia dal basso.
Come? Seguendo lo Spirito Santo. È questo il vero
sconvolgimento, e mons. Russo lo riprende più volte, spiegando
come la Chiesa italiana si trovi a passare dai piani decennali
degli “orientamenti” che dovevano essere applicati a cascata
nelle diocesi e nelle parrocchie, a modalità più snelle, e
soprattutto al “rischio” di non programmare tutto. Di aprirsi
alla creatività dello Spirito e all’ascolto del popolo di Dio.
Una sintesi di queste idee è riflessa nella Carta d’Intenti
(vedi articolo di Silvio Minnetti a riguardo) e Russo non ha
mancato di sottolineare il riferimento all’urgenza «di una
nuova stagione di solidarietà e carità, per venire incontro
all’aumento prevedibile e drammatico delle povertà materiali e
della solitudine spirituale; la forza dell’impegno civile
attraverso i corpi intermedi della società che è stato il
collante nel momento della crisi; e, non da ultimo, la pratica
di una cittadinanza e di un servizio politico all’altezza
della ripresa auspicata». Prossimo appuntamento, infatti, è
proprio la Settimana sociale dei cattolici italiani a Taranto
dal 21 al 24 ottobre prossimi.

                             Fatto il quadro del cammino che
                             attende l’Italia, la riflessione
                             oggi si è spostata sul come
                             vivere    queste     tappe.
                             L’intervento di Piero Coda sul
                             discernimento comunitario non ha
                             fatto sconti. Occorre una
                             conversione personale e una vita
                             cristiana autentica, facendo
                             vivere il profilo mariano nella
                             Chiesa, “un profilo generativo”.
                             Il discernimento comunitario,
                              infatti, precisa Coda, «non è
                              una tecnica di gestione di
                              un’organizzazione: si tratta di
                              vivere per generare Cristo in
mezzo a noi». Stando nel continuo ascolto dello Spirito, «di
fronte al quale siamo sempre degli apprendisti», può
cominciare il cammino insieme, «mettendo in moto l’attenzione
pedagogica e la gradualità (=pazienza) che il cammino esige».
Con questa premessa, Coda spiega poi tre binomi necessari
perché si possa attuare questo discernimento, tre coppie di
atteggiamenti: intenzione/umiltà; obbedienza/parresia; sentire
nello Spirito/pensare sinodale.

Piero Coda –
foto       da
sophiaunivers
ity.org

Un approfondimento di alcuni di questi aspetti si può trovare
nel documento “La sinodalità nella vita e nella missione della
Chiesa”, redatto dalla commissione teologica internazionale,
ma un cenno va fatto al nodo tra autorità e consenso, che
viene al pettine nei processi di decision making e decision
taking che vogliono essere sinodali. In questo la via maestra,
afferma Coda, è «continuare a lasciarsi educare dallo
Spirito», ad ogni livello, quale sia la responsabilità che si
ricopra. E conclude citando papa Francesco a Loppiano, che a
braccio, parlando della gestione dei conflitti, aggiunge:
«Come avrebbe reagito Maria a questo? Questa è una vera scuola
per andare avanti. Perché lei è la donna della fedeltà, la
donna della creatività, la donna del coraggio, della parresia,
la donna della pazienza, la donna del sopportare le cose.
Guardate sempre questo, questa laica, prima discepola di Gesù,
come ha reagito in tutti gli episodi conflittuali della vita
del suo figlio. Vi aiuterà tanto».

Maria Chiara De Lorenzo

Fonte: Città Nuova

Video Intervento Piero Coda
La parola allo Spirito Santo
La parola allo Spirito Santo: è l’invito del Segretario
Generale della CEI, Stefano Russo, per riassumere la
disposizione d’anima e di mente con cui affrontare il cammino
sinodale come Chiese in Italia.

S.E.Mons. Stefano Russo-foto da chiesacattolica.it

Mons. Stefano Russo è intervenuto il 24 agosto, con una
lettura della realtà della Chiesa italiana, in apertura del
convegno “Verso uno stile sinodale: sinodalità perché?”,
promosso dal Movimento dei Focolari Italia, in modalità ibrida
da Cadine (23 -27 agosto 2021).

Il Segretario Generale della CEI fa eco al ripetuto invito di
papa Francesco a intraprendere un cammino di sinodalità per la
Chiesa, a partire dal suo discorso al Convegno di Firenze,
definito da mons. Russo “una vera e propria profezia per la
Chiesa che è in Italia”. Russo esorta i partecipanti non solo
ad andare a rileggerlo, ma anche a riascoltarlo e rivederlo su
youtube (https://www.youtube.com/watch?v=tcUmKMXB57k) per
cogliere tutta la forza del suo discorso, “uno dei più lunghi
pronunciati durante tutto il pontificato”, strettamente legato
all’attuazione della Evangelii Gaudium.

È da lì che comincia il nostro cammino, e in cui si inserisce
anche l’approfondimento del percorso ecclesiale avviato dai
Focolari in Italia da alcuni anni. E dal 2015 ad oggi un po’
di strada si è percorsa. Intanto con il passaggio dai piani
decennali stabiliti dagli “orientamenti”, a programmi più
snelli a cadenza quinquennale. Ma il grande salto è nel
progressivo abbandono della programmazione a tavolino verso un
ascolto sempre più attento dei suggerimenti dello Spirito
Santo, vera anima del cammino sinodale. Afferma Russo: “La
sinodalità è un convenire – ci ricorda papa Francesco – un
trovarsi, un fare momenti di incontro, ma non basta fare tutto
ciò anche nel modo più organizzato possibile; non può bastare
se non mettiamo al centro lo Spirito Santo e non lo invochiamo
attraverso la preghiera. È solo lo Spirito Santo, ci ricorda
il Papa, che può rendere significativo il nostro convenire.
Questa dimensione non va mai data per scontata, altrimenti
rischia di diventare un convenire sterile”.

Con   Russo   i   partecipanti   ripercorrono   alcune   tappe
fondamentali in cui papa Francesco ritorna costantemente su
questo punto: con i catechisti italiani il 30 gennaio, e con
l’Azione Cattolica italiana il 30 aprile. Tra un evento e
l’altro c’è stata la consegna al Papa da parte della
presidenza CEI, il 26 febbraio, di una bozza di proposta per
aprire il cammino sinodale italiano. Un cammino, spiega Russo
“che vuole armonizzarsi con il percorso del Sinodo universale”
e che “non vuole generare nuovi eventi, ma far sì che quei
momenti forti già previsti dalle Chiese particolari, siano
inseriti in modo chiaro nel cammino sinodale”. Il primo di
questi momenti, ricorda Russo, sarà la Settimana sociale dei
cattolici che sono in Italia (Taranto, 21-24 ottobre 2021) con
al centro l’ecologia integrale.

Il Segretario Generale della CEI invita inoltre i partecipanti
a conoscere quanto già reso pubblico circa il cammino della
Chiesa in Italia, e in particolare quanto emerso
dall’Assemblea Generale del 24-27 maggio: l’introduzione del
card. Bassetti, l’introduzione alla Carta degli Intenti, la
Carta degli Intenti, il comunicato finale. Documenti che
possono apparire tecnici a molti, ma che dimostrano lo sforzo
arduo di recepire, cioè tradurre in vita, la profezia di
Francesco, a partire dalla dimensione dell’ascolto, del
rovesciamento del percorso: dal basso verso l’alto, dalla
periferia al centro. Si riuscirà in quest’impresa?

                                    I trecento partecipanti al
                                    Convegno di Cadine se lo
                                    sono chiesti, organizzati
                                    in 26 gruppi di lavoro,
                                    con    alcune   tracce
                                    tematiche, e cercando di
                                    condividere soprattutto
                                    prassi ed esperienze. Ne
                                    avremo un assaggio nei
                                    prossimi   giorni,    con
                                    alcune      voci      dal
                                   territorio. E intanto,
                                   l’augurio del Segretario
                                   Generale       per      la
                                   prosecuzione dei lavori è
                                   che “lo Spirito Santo si
renda presente e possa trovare i vostri cuori aperti affinché
continui a indicarci il cammino”.

Maria Chiara De Lorenzo

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