Narrare con l'archivio - Forum internazionale, 19 novembre 2020 a cura di Rosanna Pavoni e Raimonda Riccini in collaborazione con MEET Digital ...

Pagina creata da Davide Amato
 
CONTINUA A LEGGERE
Narrare con l'archivio - Forum internazionale, 19 novembre 2020 a cura di Rosanna Pavoni e Raimonda Riccini in collaborazione con MEET Digital ...
Narrare con
l’archivio
Forum internazionale, 19 novembre 2020
a cura di Rosanna Pavoni e Raimonda Riccini
in collaborazione con MEET Digital Cultural Center

p.1
Narrare con l'archivio - Forum internazionale, 19 novembre 2020 a cura di Rosanna Pavoni e Raimonda Riccini in collaborazione con MEET Digital ...
Introduzione

               Da alcuni anni l'idea di archivio si sta arricchendosi
               di molteplici significati in virtù delle nuove possibilità,
               strategie, modalità d'uso offerte dal digitale.
               Opportunità che pongono anche inedite sfide
               all’interpretazione e alla diffusione dei patrimoni.

               Narrare con l’archivio si propone di portare
               all’attenzione di studiosi, istituzioni e pubblico
               una questione sempre più centrale per gli operatori
               del settore e per tutti gli utilizzatori: l’abbandono
               della visione cumulativa e della fruizione meramente
               quantitativa dei dati digitalizzati, a favore dell’accesso
               a una conoscenza strutturata, costruita attorno
               ai dati stessi, ma anche fortemente dinamica, come
               consentono oggi le tecnologie applicate alla
               gestione dei dati.

               L'incontro si sviluppa su tre temi:

               1. archivi di architetti e designer digitalizzati
               e public history
               2. archivi di architetti e designer digitalizzati, diversi
               metodi differenti obiettivi: modalità e metodologie
               per l'integrazione e la condivisione di archivi
               eterogenei sul Web
               3. archivi di architetti e designer digitalizzati e didattica

               Su ogni tema si proporrà una domanda

               1.
                       un archivio online come quello Magistretti
                       fa riferimento a due ambiti disciplinari,
                       architettura e design. Ma la sua utilità come fonte
               documentaria non si limita in realtà solamente a questi
               ambiti: l'ampio arco temporale in cui si svolge l'attività
               di Magistretti, la diversificazione dei progetti e dei
               committenti, l'aderenza progettuale alle nuove esigenze
               abitative, nuove realtà sociali e famigliari, nuovi
               orientamenti urbanistici, nuovi gusti che si susseguono
               nei 60 anni di lavoro, rendono l'archivio un prezioso
               e ricco strumento per approfondire, arricchire, illustrare
               ricerche e storie diverse tra loro; diverse per argomento,
               per destinatari, per finalità.
               Quali i possibili usi multidisciplinari degli archivi online
p.2            nella costruzione del racconto storico?
2.
                La Fondazione Magistretti si è posta la
                domanda su “che cosa” concentrare
                l'indagine, la digitalizzazione, la schedatura
      del patrimonio archivistico dello studio
      Magistretti, se sui singoli fogli oppure sui progetti; la
      risposta che è stata data, partendo dal rispetto della
      struttura originale dell'archivio, è stata quella
      di privilegiare la seconda possibilità e dunque ciò
      che è stato prodotto è la schedatura dei progetti
      di Magistretti attraverso i materiali archivistici.
      Con questa impostazione, è stata affrontata la
      digitalizzazione che ad oggi è arrivata a coprire
      circa il 65% del patrimonio archivistico.
      La massa di archivi oggi disponibili online evidenzia
      unpanorama di approcci metodologici profondamente
      differenti a cui corrispondono obiettivi e risultati
      differenti. In questa complessa realtà digitale, come
      far emergere le fonti per progettare nuovi percorsi di
      ricerca e nuove relazioni? come approfondire modalità
      e metodologie per l'integrazione e la condivisione di
      archivi eterogenei sul Web: quali progetti di
      integrazione e scambio basati su alcune tecnologie
      emergenti (LOD e IIIF)?

      3.
               Le nuove regole imposte dalle norme di
               sicurezza post COVID obbligano i luoghi
               della cultura di ridotte dimensione spaziali a
      ripensare le modalità di racconto dei propri patrimoni e
      a costruire nuove strategie e nuovi strumenti per arrivare
      a pubblici differenti. Lo studio museo Vico Magistretti
      non potrà più svolgere visite guidate in presenza rivolte
      agli studenti delle scuole e delle università poiché,
      per garantire il corretto distanziamento, non potranno
      entrare contemporaneamente più di 5 persone.
      L'archivio online diventa lo strumento monografico
      con cui e su cui lavorare per una rinnovata didattica
      che vede coinvolti curatori, docenti, studenti.
      Con quali modalità si può lavorare su e con queste fonti
      online per creare nuove offerte integrate di strumenti
      di apprendimento?

p.3
01

p.4
Narrare con l'archivio – Contributo 01

Soprintendenza archivistica
e bibliografica
di Lombardia, Puglia e Basilicata
Annalisa Rossi

                                         1.
                                                 L’archivio, in quanto sistema       cei, digitali, contratti, progetti, schiz-
                                                 unitario e inscindibile di ‘do-     zi, bozzetti, disegni, prototipi, libri,
                                                 cumenti’ e delle relazioni che      campionari di materiali, modelli e fi-
                                         intercorrono fra essi, si qualifica ex      nanche monumenti o parti di essi. La
                                         se come ‘multidisciplinare’, ammes-         pratica classificatoria dei beni cultu-
                                         so che la ‘multidisciplinarietà’ possa      rali, figlia di un tradizionale approccio
                                         proporsi come categoria epistemolo-         specialistico agli stessi, legato alla
                                         gica di lettura degli oggetti della co-     tradizione accademica e alla forma-
                                         noscenza. Il concetto di ‘multidisci-       zione dei soggetti piuttosto che alla
                                         plinarietà’ presuppone un approccio         esplorazione della effettiva natura
                                         lineare alla conoscenza e, prima an-        plurale di essi, ci induce oggi a pen-
                                         cora, agli oggetti a partire dai quali      sare alla chiave di lettura multidisci-
                                         si attivano le inferenze che contribui-     plinare come ritrovata modalità di ac-
                                         scono a generarla.                          cesso agli archivi (e, con essi, anche
                                                                                     alle altre ‘categorie’ di beni culturali),
                                         Gli archivi superano in se stessi il con-   secondo un tentativo, virtuoso quan-
                                         cetto di disciplina e di linearità, nella   to posticcio, di individuare dall’ester-
                                         misura in cui sono costituiti da ‘com-      no una unitarietà plurale, intrinseca,
                                         ponenti’ plurali (per supporto, per ca-     che, invece, era andata semplice-
                                         ratteristiche, per natura, per processi     mente dimenticata.
                                         di produzione, ecc.) e da un numero
                                         potenzialmente infinito di relazioni fra    Così intesi, gli archivi tutti e, in par-
                                         esse. Anche se osservato ‘soltan-           ticolare, quelli di architettura e desi-
                                         to’ nella sua natura di bene culturale      gn (nei quali il disegno d’autore, pur
                                         (ove lo sia per nascita – archivi statali   mantenendo la sua natura di ogget-
                                         e pubblici e ove lo sia per investitura     to d’arte, si qualifica primariamente
                                         – archivi privati dichiarati di importan-   come componente, nodo di una rete
                                         te interesse culturale ai sensi del Co-     infinita di relazioni che lo connettono
                                         dice dei Beni Culturali e del Paesag-       agli altri documenti e da questa rete
                                         gio), un archivio supera le medesime        trae gran parte del proprio significa-
                                         definizioni delle singole categorie di      to individuale), trovano nella rete un
                                         beni culturali, non in quanto fattispe-     ambiente utile a mettere in trasparen-
                                         cie residuale attingibile in carenza di     za, come cartina al tornasole, proprio
                                         specifiche qualificazioni, quanto piut-     quella trama infinita di relazioni che
                                         tosto, al contrario, come fattispecie       essi stessi sono. Il tema della infini-
                                         originaria e assorbente, anche giuri-       tezza del sistema, oltre che rappre-
                                         dicamente, rispetto alle altre.             sentarsi in termini ossimorici, pone
                                                                                     una questione ontologica prima an-
                                         Gli archivi di architettura e design        cora che epistemologica: se l’archivio
                                         sono l’antonomasia di ciò, costitui-        è autoreferenziale nella sua comples-
p.5                                      ti, come sono, da documenti carta-          sità sistemica, allora non è riprodu-
Narrare con l'archivio – Soprintendenza archivistica e bibliografica

                                       cibile perfettamente, neanche in digi-       nale, di tipo precipuamente cognitivo.
                                       tale, ma la ‘rappresentazione’ che se
                                       ne darà potrà essere solo una delle          Nel datalake globale, in cui produtto-
                                       n-rappresentazioni possibili.                re e consumatore del dato si confon-
                                                                                    dono, fino a coincidere negli stessi
                                       A partire da questa consapevolezza di        soggetti, che si osservano nel mo-
                                       infinitezza ontologica e, nel contem-        mento stesso in cui osservano l’altro,
                                       po, di limite epistemologico e, quindi,      secondo processi ben descritti dal-
                                       narrativo, ogni ‘racconto’ dell’archivio     le teorie cibernetiche di seconda ge-
                                       trova un suo valore specifico nel pe-        nerazione, gli archivi, intesi secondo
                                       rimetro suo proprio e nello specifico        quanto formulato in risposta alla pri-
                                       profilo dei destinatari della narrazio-      ma domanda, non hanno bisogno di
                                       ne. Su tutto resta una sola domanda:         ‘nuove’ relazioni né di ‘nuovi’ percorsi
                                       perché? Una narrazione ha da esse-           di ricerca.
                                       re necessaria in quanto rispondente
                                       a un bisogno specifico di conoscen-          Se gli archivi sono strutturalmente
                                       za. Un bisogno è espressione di una          portatori di un numero infinito di re-
                                       carenza di conoscenza di una perso-          lazioni fra gli oggetti (i.e. ‘documen-
                                       na, di una comunità, di un contesto:         ti’) che li compongono, la realtà digi-
                                       a cambiamento del soggetto portato-          tale sarà funzionale a renderne conto
                                       re del bisogno, cambia il modo di in-        solo se fondata su una approfondita
                                       terrogare l’oggetto e, quindi, il modo       e preliminare conoscenza delle com-
                                       di ‘raccontare’, cioè di mettere in va-      ponenti che li costituiscono e della
                                       lore, ovvero di valorizzare, la cono-        sintassi che le connette, nella ferma
                                       scenza attinta.                              consapevolezza della parzialità ne-
                                                                                    cessaria di questa conoscenza. La
                                       I racconti storici si costituiscono non      conoscenza della grammatica e della
                                       delle storie attingibili dagli archivi, ma   sintassi di ogni archivio è la condizio-
                                       delle trame narrative che le relazioni       ne preliminare e imprescindibile per
                                       di cui un archivio si compone intes-         la inferenza dei dataset necessari ad
                                       sono: l’ordito che ne risulta è un tes-      accompagnarne la messa a disposi-
                                       suto possibile, più o meno sottile e         zione nella rete globale.
                                       prezioso e caldo a seconda del biso-
                                       gno di chi lo indossa. Non gli archivi       Le tecnologie Linked Open Data o
                                       per la storia, dunque, ma le storie per      International Image Interoperability
                                       gli archivi.                                 Framework sono strumenti, funzio-
                                                                                    nali a generare ontologie e strutture
                                       Si vada a incominciare.                      di metadati capaci di correlare i dati
                                                                                    portati dagli archivi (come da qualun-
                                                                                    que altro ‘oggetto’ culturale) in una

                                       2.
                                                Se per ‘realtà digitale’ si in-     rete, appunto, di informazioni tradu-
                                                tende il luogo aperto del           cibili in ‘narrazioni’ e nei percorsi di
                                                web, teoricamente raggiun-          ricerca che ne sono il presupposto. Il
                                       gibile da parte di chiunque senza li-        nodo reale non sono le tecnologie né
                                       miti di spazio o di tempo, la com-           i formati delle immagini e dei dati. Il
                                       plessità ne rappresenta di certo una         nodo reale è rappresentato da QUALI
                                       dimensione imprescindibile, sebbe-           ‘oggetti’ si decide di tradurre in im-
                                       ne, dal punto di vista della fruizione,      magini e, quindi, da QUALI informa-
                                       l’accesso alla conoscenza a mezzo            zioni di corredo (i metadati, appunto)
                                       della rete sia discreto, quindi discon-      di quelle immagini si sceglie di met-
                                       tinuo per definizione, venendo meno          tere in sequenza e di utilizzare per
                                       la processualità progressiva, propria        comporre le architetture che le tec-
p.6                                    dell’apprendimento lineare tradizio-         nologie rendono interoperabili.
Narrare con l'archivio – Soprintendenza archivistica e bibliografica

                                       La scelta a monte del cosa tradurre          tecniche dei singoli ambiti disciplinari
                                       in immagini e con quali informazio-          e della informatica medesima devono
                                       ni costituisce la vera rivoluzione, che      disporsi. La digitalizzazione del patri-
                                       nel contempo è retrocessione dagli           monio culturale è questione integral-
                                       scenari di libertà della ricerca scienti-    mente archivistica. Diversamente,
                                       fica tradizionale. La mistificazione del     parliamo di superfetazioni narrative
                                       medium digitale come democratico,            che nulla hanno a che vedere con la
                                       perché rende tutto disponibile a tut-        valorizzazione e con il disegno, quan-
                                       ti, è l’esatto opposto della realtà del      to mai urgente e necessario, di una
                                       digitale (applicato non solo ai beni         mappa della conoscenza sostenibile,
                                       culturali): un esempio di scelte fatte       in quanto consapevole. La funzione di
                                       altrove dalla rete, spesso da pochi          tutela archivistica, oggi come mai pri-
                                       o pochissimi, a fronte di ragioni non        ma, è chiamata a intervenire in prima
                                       sempre note e tantomeno dichiarate.          linea per rispondere a questi bisogni.
                                       La ricerca non ha bisogno di nuovi
                                       percorsi quanto, piuttosto, di muover-       Si vada a incominciare.
                                       si all’interno di un perimetro (fisico o
                                       digitale) del quale siano chiari i confi-

                                                                                    3.
                                       ni e le ragioni che li hanno determinati.             L’apprendimento è un proces-
                                       La scelta di un set di metadati de-                   so che, per essere efficace,
                                       scrittivi di una immagine e, prima an-                ha bisogno di essere situato,
                                       cora, la scelta di digitalizzare questo      ovvero di contestualizzarsi con rife-
                                       o quell’archivio (per restare sugli ar-      rimento a esperienze di conoscenza
                                       chivi) e, nel suo ambito, questo o quel      coerenti con il profilo di funzionamen-
                                       ‘documento’ è essa stessa un atto di         to della persona (e/o della comunità)
                                       definizione di una specifica mappa           che apprende.
                                       della conoscenza, navigabile certo,
                                       forse più rapidamente che l’esplora-         La generazione di sistemi informativi
                                       zione degli scaffali tradizionali di un      integrati, in cui i dati aperti siano in
                                       archivio o di una biblioteca o dei de-       grado di dialogare in modo corretto
                                       positi di un museo, ma pur sempre            (dal punto di vista della interoperabili-
                                       mappa, a fronte di una realtà che è e        tà dei formati) e coerente (dal punto di
                                       resta altrove, diversa e altro e ‘di più’.   vista della logica informativa che pre-
                                       Le ragioni della scelta e il perimetro       siede la selezione dei dati da rendere
                                       di essa sono il nodo rispetto al quale       disponibili) e trasparente (dal punto di
                                       la scelta della tecnologia o del player      vista del grado di esplicitazione e di
                                       sono successive e subordinate.               pubblicità dei principi e delle ragioni
                                                                                    che hanno guidato la selezione dei
                                       In assenza di questa consapevolez-           dati da rendere disponibili) è il pre-
                                       za, si corre il rischio, a ogni livello      supposto di ogni ipotesi di apprendi-
                                       istituzionale e in qualunque contesto        mento che possa ritenersi sostenibile
                                       professionale, di piegarsi alla prima        e capable (nel senso di Sen).
                                       proposta dell’algocrate di turno, ma-
                                       gari, come pure accade, particolar-          Affinché ciò sia possibile, occorre un
                                       mente allettante in quanto gratuita.         presidio di policy, una governance
                                       Per attingere questa consapevolez-           consapevole dei processi sottostanti
                                       za e farne l’architettura di ogni ipo-       alle scelte di digitalizzazione a fron-
                                       tesi di digitalizzazione del patrimonio      te di una mappa chiara dei bisogni
                                       culturale, a prescindere dalla natura        di apprendimento delle comunità di
                                       dei beni oggetto di intervento e a pre-      riferimento (che siano i bambini, gli
                                       scindere dalla scala dello stesso, c’è       studiosi di settore, il pubblico gene-
                                       bisogno di competenze archivistiche,         rico, gli storici, ecc.). Occorre condi-
p.7                                    al servizio delle quali le conoscenze        videre i bisogni e gli obiettivi, quindi
Narrare con l'archivio – Soprintendenza archivistica e bibliografica

                                       mappare le priorità, prima di condi-
                                       videre le infrastrutture tecnologiche,
                                       che generano architetture semanti-
                                       che e ontologie.

                                       La digitalizzazione è primariamente
                                       tema di competenze di cittadinan-
                                       za, ovvero di cultura organizzativa
                                       pubblica e privata, nella prospettiva
                                       di una solida consapevolezza del-
                                       la necessità di co-costruire proces-
                                       si di collaborazione e partenariato.
                                       Gli investimenti, le scelte tecnologi-
                                       che, l’individuazione degli operatori
                                       economici di riferimento e delle mo-
                                       dalità di ingaggio sono successive e
                                       non preliminari.

                                       Rem tene: verba sequentur.

                                       La funzione di tutela archivistica e
                                       le connessa responsabilità pubbli-
                                       ca della scelta dalla quale si gene-
                                       ra la mappa della conoscenza futu-
                                       ra insistono primariamente su questo
                                       obiettivo, di cui l’art. 9 della Costitu-
                                       zione è la causa finale.

p.8
02

p.9
Narrare con l'archivio – Contributo 02

Centro APICE
Archivi della Parola, dell’Immagine
e della Comunicazione Editoriale
Università degli Studi di Milano
Raffaele De Berti

                                         APICE, centro funzionale dell’Uni-             totale di circa 130.000 fotogrammi,
                                         versità degli Studi di Milano, nato            ma il lavoro è in progress.
                                         nell’ottobre 2002, è attivo nella con-         L’Arco cronologico di fotografie e
                                         servazione e valorizzazione di fon-            negativi va dagli anni 1940 agli anni
                                         di bibliografici e archivistici che si         1990; La Notte, nata nel 1952, rilevò
                                         incrociano e si confrontano con la             infatti anche l’archivio fotografico del
                                         storia del ’900 e della sua industria          Corriere Lombardo.
                                         editoriale. L’osservatorio privilegiato
                                         attraverso il quale questa storia è let-       L’inventario di tutti i materiali sche-
                                         ta, e contemporaneamente scritta e             dati è disponibile on line nel portale
                                         rappresentata, è quello di una nutrita         La Statale Archivi (www.archivi.unimi.
                                         schiera di scrittori, critici, editori, gra-   it) e consente molteplici ricerche per
                                         fici, illustratori, tipografi, stampatori,     parole chiave.
                                         soggetti produttori dei suoi archivi e
                                         delle sue biblioteche d’autore.                Il progetto di digitalizzazione dei ne-
                                                                                        gativi fotografici della “Notte” (sui
                                         Nel 2011 APICE ha acquisito l’ar-              quali il Centro Apice ha acquisito
                                         chivio fotografico del quotidiano La           tutti i diritti) è iniziato per alcuni casi
                                         Notte. Attualmente conservato in               esemplari come per la mostra itine-
                                         18 scaffali di compactus , consta di           rante “Ri-conosciamo Milano: il Mu-
                                         360 metri lineari per un totale di circa       nicipio 5” inaugurata il 24 ottobre
                                         1850 buste di conservazione. Si trat-          presso la biblioteca Chiesa Rossa di
                                         ta complessivamente di circa 85.000            Milano). Gli oltre 80 documenti espo-
                                         fascicoli di stampe fotografiche e un          sti ripercorrono la cronaca dell’attua-
                                         conteggio, per quanto non puntuale,            le Municipio 5 di Milano tra il 1952 e
                                         delle stampe contenute nei fascicoli           il 1995; una cronaca fotografica che,
                                         fa ascendere il numero di fotografie a         a distanza di anni, è ora diventata la
                                         circa 500.000 unità.                           storia visiva di questi luoghi.

                                         Le fotografie sono suddivise in 9 se-          Si può però ipotizzare un lavoro più
                                         rie: Persone, Materie, Luoghi, Prota-          ampio di digitalizzazione (compatibil-
                                         gonisti di Cronaca, Cinema, Vignette,          mente con nuovi finanziamenti) che
                                         Negativi e diapositive, La Notte, Do-          coinvolga la storia e la trasformazio-
                                         cumentazione amministrativa.                   ne dei quartieri periferici interessan-
                                                                                        do competenze multidisciplinari di
                                         Oltre alle serie di stampe fotografiche        storici, sociologi, urbanisti e archi-
                                         si trova la serie Negativi: questi sono        tetti per raccontare le trasformazio-
                                         giunti ad Apice in 154 piccole scatole         ni di Milano in un progetto di Public
                                         bianche tematiche, contenenti circa            History dal titolo Memorie e nuove
                                         300.000 negativi; al momento sono              identità degli abitanti dei quartieri pe-
p.10                                     state schedate 11000 bustine per un            riferici di Milano.
Narrare con l'archivio – APICE

                                 I negativi digitalizzati dell’Archivio, di-
                                 visi per i 9 Municipi attuali di Milano
                                 potranno essere disponibili su un sito
                                 dedicato liberamente accessibile dal
                                 sito di istituzionale di APICE.

                                 Si potrà chiedere la collaborazione
                                 del sistema bibliotecario milanese e
                                 di associazioni sul territorio per coin-
                                 volgere direttamente gli abitanti dei
                                 quartieri, invitandoli a fornire le loro
                                 testimonianze sui luoghi e sugli avve-
                                 nimenti proposti, o a proporne a loro
                                 volta altri, documentati da fotografie
                                 e racconti, scritti o orali. I materiali e
                                 le testimonianze raccolte potranno
                                 essere inseriti nel sito per idealmente
                                 ampliare e “dialogare” con i materia-
                                 li dell’archivio. Per coinvolgere i nuovi
                                 residenti della zona si chiederà loro
                                 d’identificare i luoghi del passato e di
                                 fotografarli come si presentano oggi,
                                 e di raccontare la loro esperienza
                                 odierna in quegli stessi luoghi.

                                 I docenti e gli studenti dei corsi di
                                 storia, sociologia, urbanistica ed ar-
                                 chitettura potranno essere coinvolti
                                 nelle diverse fasi del progetto per la
                                 costruzione di un vero e proprio rac-
                                 conto fotografico multidisciplinare
                                 dei quartieri periferici di Milano dagli
                                 anni Cinquanta a oggi.

p.11
03

p.12
Narrare con l'archivio – Contributo 03

IBC
Istituto per i beni artistici culturali
e naturali dell’Emilia-Romagna
Brunella Argelli e Manuela Cristoni

                                          3.
                                                   L’esperienza dell’Istituto per i   contenuti e iniziative interamente fru-
                                                   beni artistici culturali e natu-   ibili a distanza su web e canali social,
                                                   rali dell’Emilia-Romagna con       rimodulando i prodotti e le strategie
                                          i progetti più innovativi di educazione     di comunicazione e fruizione.
                                          al patrimonio culturale selezionati da
                                          Io amo i Beni culturali e Quante storie     Per quanto riguarda l’utilizzo didatti-
                                          nella Storia                                co di fonti archivistiche online, già nel
                                                                                      2011, nell’ambito della 10.a edizione
                                          La situazione di emergenza sanita-          di Quante storie nella Storia, l’IBC in
                                          ria ha obbligato senza ombra di dub-        collaborazione con gli altri enti pro-
                                          bio le istituzioni culturali a pensare      motori della manifestazione, promuo-
                                          in maniera strutturata e non spora-         veva il seminario Didattica e archivi
                                          dica a modalità diverse di fruizione        sul web, per indurre archivisti e do-
                                          del proprio patrimonio, avvalendo-          centi a sviluppare una discussione in-
                                          si degli strumenti che il web offre, a      torno ai problemi metodologici con-
                                          partire dai canali di comunicazione e       nessi alle molteplici opportunità che
                                          dai social istituzionali (sito web, Face-   il web offre per sviluppare una didat-
                                          Book, YouTube, Instagram, Twitter in        tica della storia e degli archivi.
                                          primis). Di conseguenza anche le atti-      In anni successivi l’Istituto beni cul-
                                          vità didattiche, nelle quali solitamen-     turali nell’ambito delle proprie attività
                                          te il contatto diretto con le fonti rap-    volte a favorire l’avvicinamento delle
                                          presentava uno dei principali punti di      giovani generazioni al patrimonio cul-
                                          forza e stimolo nonché di partenza          turale, soprattutto tramite il concorso
                                          per lo sviluppo del percorso didatti-       Io amo i beni culturali, ha promosso
                                          co, sono state e vanno in parte rimo-       un approccio creativo e innovativo da
                                          dulate. D’altro canto, anche il mondo       parte degli studenti al patrimonio.
                                          della scuola ha forzatamente adotta-        In diversi progetti pervenuti si rileva
                                          to strumenti per proseguire a distan-       l’uso, a fianco delle fonti documen-
                                          za l’azione formativa, costringendo i       tarie tradizionali, di risorse digitali, di
                                          docenti a rivedere in tempi brevi me-       ambienti di condivisione e apprendi-
                                          todologie e programmazioni, ad im-          mento online che integrano incontri
                                          parare ad utilizzare nuove tecnologie.      in presenza a scuola, nei luoghi della
                                          Ad esempio le scuole e le istituzio-        cultura e nel territorio, un marcato uti-
                                          ni culturali che in questa situazione       lizzo da parte degli studenti dei device
                                          hanno aderito alla 19.a edizione di         personali, la realizzazione di prodotti
                                          Quante storie nella Storia. Settima-        permanenti messi a disposizione del-
                                          na della didattica e dell’educazione        la comunità, talora aperti a succes-
                                          al patrimonio in archivio, manifesta-       sive implementazioni, che contribui-
                                          zione tradizionalmente incentrata su        scono ad accrescere la conoscenza
                                          eventi e iniziative in presenza, hanno      del territorio, delle sue emergenze ar-
p.13                                      concentrato i loro sforzi per realizzare    tistiche e culturali, della storia locale
Narrare con l'archivio – IBC

                               e non solo, come ad esempio e-bo-          Pensiamo quindi utile sottoporre
                               ok, ipertesti, timelines, mappe tema-      all’attenzione del Forum alcuni pro-
                               tiche, giochi interattivi, web app, per-   getti di educazione al patrimonio pre-
                               corsi virtuali con realtà aumentata in     miati nell’ambito del concorso Io amo
                               base alla tecnologia dei QR code. In       i Beni culturali o presentati nell’ambi-
                               alcuni casi sono stati realizzati anche    to della manifestazione Quante storie
                               siti web dedicati in cui pubblicare,       nella Storia. Settimana della didattica
                               condividere e valorizzare i materiali e    e dell’educazione al patrimonio in ar-
                               l’esito della ricerca e dell’esperienza    chivio, che coinvolgono in primo luo-
                               didattica: si tratta di siti sicuramente   go archivi, ma non solo, e scuole del
                               meno complessi e strutturati rispet-       territorio emiliano-romagnolo, che
                               to al portale dell’Archivio Magistret-     maggiormente si sono posti in tale
                               ti, che forniscono però un accesso         ottica innovativa.
                               online a fonti documentarie diversi-
                               ficate e costituiscono potenzialmen-
                               te materiale per ulteriori percorsi. Un    Concorso Io amo i beni culturali – 3.a.
                               elemento comune si può rintracciare        ed. (2013-2014)
                               nella volontà di narrare microstorie (di             LibertAria
                               singole persone o di comunità) collo-      (a.s. 2013-2014 e seguenti - Museo
                               candole in più ampi contesti che ven-      civico del Risorgimento di Bologna /
                               gono delineati in parallelo.               Liceo “Laura Bassi” di Bologna, Isti-
                                                                          tuto Parri)
                               Questi progetti si contraddistinguo-       "LibertAria: libertà negata, libertà
                               no per l’interdisciplinarità e l’approc-   combattuta, libertà ricercata, libertà
                               cio spiccatamente laboratoriale, in        celebrata”, è un percorso di ricerca
                               cui lo studente è il protagonista del      storica il cui tema era stato suggerito
                               percorso didattico, che ne prevede         dal 70° anniversario della lotta parti-
                               il coinvolgimento attivo e un appor-       giana (1943), e poi della Liberazione
                               to quanto più possibile personale e        (1945). La ricerca ha preso in esame
                               creativo nelle sue varie fasi, attraver-   i documenti dell’archivio della scuo-
                               so l’esercizio non solo di conoscenze      la, con lo scopo di ricostruire l’inci-
                               disciplinari ma anche di competenze        denza delle leggi razziali e le forme di
                               trasversali che implicano la capacità      controllo e repressione attuate dalla
                               di selezionare, interpretare e rielabo-    Repubblica sociale italiana sugli stu-
                               rare in maniera personale le fonti do-     denti e i professori dell’allora Istituto
                               cumentarie, di gestire in autonomia        magistrale Laura Bassi (libertà ne-
                               la propria attività lavorando singolar-    gata), l’adesione degli alunni e degli
                               mente e in gruppo, spesso in ottica di     ex-alunni della scuola alla lotta an-
                               una peer to peer education, metten-        tifascista e partigiana (libertà com-
                               do a frutto capacità comunicative e di     battuta, libertà ricercata), e le forme
                               espressione linguistica, anche in lin-     di celebrazione della Resistenza nei
                               gua straniera, oltre che competenze        documenti scolastici del dopoguerra
                               tecnologiche informatiche e digitali.      (libertà celebrata).
                               In tal senso anche l’ormai ventenna-       A fianco dell’archivio scolastico si
                               le manifestazione Quante storie nella      sono utilizzate anche fonti online
                               Storia si è rivelata un interessante os-   quali il database dei caduti partigia-
                               servatorio delle mutate esigenze di-       ni (www.storiaememoriadibologna.it),
                               dattiche che il mondo della scuola ha      il database dei partigiani bolognesi
                               posto agli archivisti: le attività labo-   (www.storia-culture-civilta.unibo.it/
                               ratoriali di didattica della storia sono   it/ricerca/scienze-del-moderno-sto-
                               state sempre di più affiancate / inglo-    ria-istituzioni-pensiero-politico/parti-
                               bate da progetti di educazione al pa-      giani), il dizionario biografico on line
p.14                           trimonio culturale.                        Gli antifascisti, i partigiani e le vittime
Narrare con l'archivio – IBC

                               del fascismo nel bolognese (www.            progetti_view.php?id=22 – scheda di
                               iperbole.bologna.it/iperbole/isrebo/        progetto Concorso Io amo i beni cul-
                               strumenti/strumenti.php). I risultati       turali – 4.a ed. (2014-2015)
                               di questa ricerca storica hanno dato
                               vita a diversi esiti e restituzioni, tra             Graziosi Around
                               cui si segnalano l’implementazione          (a.s. 2014-2015 - Museo civico d'arte
                               del portale Storia e Memoria di Bo-         di Modena / Istituto superiore d'arte
                               logna e la redazione del sito web ht-       "Adolfo Venturi" di Modena; Scuola
                               tps://laurabassilibertaria.wordpress.       alberghiera e di ristorazione di Ser-
                               com/ in cui sono pubblicate e con-          ramazzoni, Istituto di istruzione su-
                               divise le ricostruzioni biografiche e i     periore per le tecnologie agrarie e
                               documenti raccolti sugli studenti ed        servizi "Lazzaro Spallanzani" di Ca-
                               ex studenti del Liceo che partecipa-        stelfranco Emilia, Comune di Savi-
                               rono alla lotta di Liberazione.             gnano sul Panaro, Intersezione srl,
                                                                           Consorzio mercato coperto "Albinel-
                               http://www.doc.mode.unibo.it/pro-           li" di Modena, FIAB - Federazione ita-
                               getti/io-amo-i-beni-culturali/liberta-      liana amici della bicicletta, Modena.)
                               ria-liberta-negata-liberta-combat-
                               tuta-liberta-ricercata - scheda del         Le opere e i monumenti di Giuseppe
                               progetto (a.s. 2013-2014) su MOdE           Graziosi (Savignano sul Panaro 1879
                               UniBo                                       - Firenze 1942) presenti nel centro
                                                                           storico di Modena vengono raccon-
                               Quante storie nella Storia – 14.a ed. -     tate in modo originale e interattivo,
                               4-10 maggio 2015                            attraverso un itinerario crossmediale
                                        Codice Memoria. QR Code            che, avvalendosi di una mappa e di
                               (a.s. 2014-2015 – Fondazione Fossoli        strumenti web, offre un percorso per-
                               di Carpi / classe II F IIS “A. Meucci”      sonalizzabile per esplorare l’artista e
                               di Carpi)                                   il suo tempo, a partire dalla Gipsote-
                                                                           ca a lui dedicata fino a Savignano sul
                               Obiettivo del progetto è creare sche-       Panaro, cittadina in cui è nato. Una
                               de-guida ai principali luoghi della         sorta di museo diffuso all'aperto che
                               memoria di Carpi – Museo Monu-              consente di evidenziare il rapporto
                               mento al Deportato, Campo di Fos-           che unisce il Museo Civico d'Arte di
                               soli, ex Sinagoga di Carpi ora sede         Modena, al quale afferisce la Gipso-
                               della Fondazione ex Campo Fossoli,          teca Graziosi, al territorio cittadino.
                               Poligono di tiro di Cibeno – renden-        Il sito http://www.graziosiaround.it/
                               dole fruibili in modo interattivo con la    intende essere uno strumento desti-
                               creazione di QR code, scaricabili dal       nato a rimanere in modo permanente
                               sito della Fondazione Fossoli o diret-      a disposizione di tutti, cittadini e turi-
                               tamente sui luoghi di memoria inte-         sti. In particolare nella sezione News
                               ressati dal progetto.                       e Multimedia sono elencati prodotti
                               Gli studenti lavoreranno alla creazio-      ed eventi a tema volti alla diffusione
                               ne dei QR Code, cureranno la stesu-         del progetto.
                               ra dei contenuti, la grafica e l’organiz-
                               zazione delle schede e mappe della          http://www.doc.mode.unibo.it/pro-
                               memoria, arricchibili nel tempo con         getti/io-amo-i-beni-culturali/grazio-
                               ulteriori materiali. Il percorso didatti-   si-around - scheda progetto MOdE
                               co dopo una prima fase di documen-          UniBo
                               tazione è proseguito nella ricerca e        Concorso Io amo i beni culturali 5.a
                               rielaborazione informatica e contenu-       ed. (2015-2016)
                               tistica.                                    Quante storie nella Storia. 15.a Setti-
                                                                           mana della didattica in archivio (2-8
p.15                           http://www.fondazionefossoli.org/it/        maggio 2016)
Narrare con l'archivio – IBC

                                          Nel volto di una città il cam-        la Cineteca di Bologna / Liceo “Laura
                               biamento dell’uomo                               Bassi” di Bologna)
                               (a.s. 2015-2016 – Archivio storico co-
                               munale, Biblioteca comunale Ario-                Le pellicole conservate da Home mo-
                               stea e Archivio di Stato di Ferrara,             vies nell’Archivio del Film di Famiglia
                               Fondazione Zanotti / Liceo artistico             rappresentano un grande patrimonio
                               “Dosso Dossi” e Istituto tecnico “Co-            di materiali che documentano mo-
                               pernico-Carpeggiani” (sezione infor-             menti di vita familiare e cittadina dai
                               matica)                                          primi anni ’20 fino agli anni ’80 del
                               A partire dallo studio della carto-              900. Il progetto si propone di valo-
                               grafia conservata nell’Archivio sto-             rizzare l’Archivio attraverso percorsi
                               rico comunale, nell’Archivio di Stato            didattici, di ricerca che, esaminando
                               e nella Biblioteca comunale Ariostea             le immagini del passato di alcuni luo-
                               si è condotta una ricerca relativa alle          ghi di Bologna e confrontandole con
                               trasformazioni urbanistiche dal Me-              il presente, giungano a individuare le
                               dioevo al Rinascimento. Lo scopo                 trasformazioni dei luoghi e degli stili
                               era riconoscere e individuare edifici e          di vita. Dopo una visita agli archivi
                               monumenti storici di riferimento, sia            gli studenti hanno sviluppato il pro-
                               per la parte medievale che per quel-             getto lavorando su una selezione di
                               la rinascimentale. Una volta acquisite           fonti predisposta da archivisti e do-
                               queste informazioni, gli studenti del            centi e condivisi in drive, effettuando
                               Liceo artistico, con l’aiuto degli in-           a loro volta riprese dei medesimi luo-
                               segnanti, hanno realizzato disegni e             ghi oggi: il prodotto finale è un video,
                               immagini relativi ai beni individuati.           interessante esperimento di rappre-
                               Le immagini sono state poi utilizzate            sentazione urbana in cui si confron-
                               dagli studenti dell’Istituto tecnico per         tano passato, con il riutilizzo dei ma-
                               realizzare il videogioco “Time Travel-           teriali d’archivio, e presente grazie ai
                               ler in Ferrara”. Il percorso è stato og-         filmati degli studenti.
                               getto del volume In gioco tra le carte,          http://www.doc.mode.unibo.it/pro-
                               scaricabile dal sito a&b ArchiBiblio             getti/io-amo-i-beni-culturali/il-mon-
                               del Comune di Ferrara.                           do-formato-ridotto-sguardi-sulle-tra-
                               http://www.doc.mode.unibo.it/pro-                sformazioni-del-centro-di - scheda
                               getti/io-amo-i-beni-culturali/nel-vol-           progetto MOdE UniBo
                               to - di - u n a- c i t t%C 3%A0 - il - c a m -
                               biamento-dell%E2%80%99uomo                       Concorso Io amo i beni culturali 7.a
                               scheda progetto MOdE UniBo                       ed. (2017/2018)
                               In gioco tra le carte. Un videogame per          Quante storie nella Storia 17.a ed. (7-
                               scoprire l’evoluzione di Ferrara tra Me-         13 maggio 2018)
                               dioevo e Rinascimento https://www.                        La guerra in città (1940-45)
                               comunebookferrara.it/2017/06/23/                 (a.s. 2017-2018 – Fondazione Fossoli
                               in-gioco-tra-le-carte-un-videoga-                di Carpi / ITI “L. Da Vinci” di Carpi e
                               me-per-scoprire-levoluzione-di-fer-              IIS “A. Venturi” di Modena)
                               rara-tra-medioevo-e-rinascimento/
                                                                                Il prodotto finale del progetto è l’App
                               Concorso Io amo i beni culturali 6.a             CARPINGUERRA,             un’applicazio-
                               ed. (a.s 2016-2017)                              ne digitale che unisce in un percor-
                                                                                so unico i luoghi della memoria nel
                                       Il mondo in formato ridotto:             territorio di Carpi. L’App, ottimizzata
                               sguardi sulle trasformazioni del cen-            per dispositivi con sistema operati-
                               tro di Bologna attraverso il cinema              vo Android, offre all’utente una visi-
                               amatoriale (a.s. 2016-2017 - Home                ta virtuale articolata in 14 tappe, con
                               movies. Archivio Nazionale del Film              modalità innovative di fruizione delle
p.16                           di Famiglia, Archivio Fotografico del-           informazioni, opportunamente cata-
Narrare con l'archivio – IBC

                               logate e arricchite da contenuti mul-         documentato dalle cartelle cliniche,
                               timediali diversificati, pensati per mi-      redigendo dapprima testi informativi
                               gliorare e amplificare l’esperienza del       poi, rielaborando le biografie, hanno
                               visitatore. I segni diffusi del territorio    prodotto testi narrativi in prima per-
                               (Museo Monumento, Campo di Fos-               sona, con progettazione in classe e
                               soli, lapidi, edifici e tracce nascoste),     scrittura condivisa su documenti in
                               insieme a filmati, animazioni, mappe          Google drive.
                               interattive e documenti d’archivio, ri-
                               disegnano virtualmente lo spazio del-         Scheda progetto su MODE UNIBO
                               la città di oggi in un itinerario di visita   http://www.doc.mode.unibo.it/pro-
                               a ritroso nel tempo del secondo con-          getti/io-amo-i-beni-culturali/impaz-
                               flitto mondiale.                              zire-di-guerra-storie-di-ricovera-
                                                                             ti-al-manicomio-provinciale
                               Scheda progetto e materiali: http://
                               w w w.doc.mode.unibo.it /proget-              Concorso Io amo i beni culturali 7.a
                               ti/io-amo-i-beni-culturali/la-guer-           ed. (2017/2018)
                               ra-citt%C3%A0-1940-45-visita-vir-                        Immagini e scritture della
                               tuale-e-interattiva-al-museo (MOdE            Valle del Dragone
                               UniBo)                                        (a.s. 2017-2018 - Biblioteca comunale
                               http://www.fondazionefossoli.org/it/          “Monsignor Adolfo Lunardi” di Fras-
                               progetti_view.php?id=40 (sito Fon-            sinoro / Istituto “Angelo Fortunato
                               dazione Fossoli)                              Formìggini” - Liceo scientifico e clas-
                               http://www.itivinci.mo.it/pvw/app/            sico di Sassuolo - sede di Palagano,
                               MOIT0006/pvw_sito.php?sede_codi-              Istituto comprensivo di Montefiori-
                               ce=MOIT0006&page=2301067 (sito                no, Comune di Palagano, Comune di
                               ITI “Leonardo Da Vinci”)                      Montefiorino, Museo della Repubbli-
                                                                             ca di Montefiorino e della Resistenza,
                               Concorso Io amo i beni culturali 7.a          Associazione “Amici del Museo del-
                               ed. (2017/2018)                               la Resistenza” di Montefiorino, As-
                                        Impazzire di guerra: storie          sociazione “La Luna” di Palagano,
                               di ricoverati al manicomio provincia-         Associazione “Arcata” di Frassinoro,
                               le “Francesco Roncati” durante la I           Università di Bologna - Dipartimento
                               Guerra mondiale. Un percorso dalle            di Filologia classica e italianistica).
                               carte alle persone, tra ricerca e nar-        Il progetto è nato dalla necessità di
                               razione.                                      individuare, censire, raccogliere, pre-
                                                                             servare e diffondere la memoria del-
                               (a.s. 2017/2018 - Archivio dell'ex-O-         la Valle del Dragone, ad oggi costitu-
                               spedale Psichiatrico Provinciale              ita in gran parte da raccolte private di
                               “Francesco Roncati”-Istituzione Gian          documenti scritti e fotografici del No-
                               Franco Minguzzi della Città metropo-          vecento. Gli studenti hanno raccolto,
                               litana di Bologna / Liceo “Laura Bas-         digitalizzato e catalogato i documen-
                               si” di Bologna)                               ti, e li hanno diffusi e narrati attraver-
                                                                             so una mostra itinerante e un video. Il
                               Il percorso didattico è stato condot-         progetto, aperto a continui incremen-
                               to su una selezione di cartelle cliniche      ti, sta proseguendo e vari materiali
                               digitalizzate dopo aver esaminato la          sono stati implementati nel sito de-
                               documentazione originale in archivio.         dicato http://www.immaginiscritture.
                               In un apposito spazio virtuale G-Su-          it/ .
                               ite, gli studenti hanno studiato le           Le iniziative del progetto rientrano
                               scansioni delle cartelle cliniche asse-       nelle pratiche afferenti la public hi-
                               gnate a ciascun gruppo. Sia in classe         story: l’ampia partecipazione di sog-
                               sia in autonomi gruppi di lavoro, han-        getti del territorio che hanno contri-
p.17                           no ricostruito il segmento biografico         buito nei vari comuni della valle alle
Narrare con l'archivio – IBC

                               operazioni di raccolta e trattamento        La memoria della Primavera di Pra-
                               dei materiali in supporto agli studen-      ga http://www.iger.org/2019/03/15/
                               ti, testimonia l’importanza per que-        jan-primavera-di-fuochi-e-di-liber-
                               ste comunità di preservare e condi-         ta/#1553158754534-079d7ab1-8c29
                               videre un patrimonio che sarebbe
                               diversamente rimasto inaccessibile          Concorso Io amo i beni culturali 9.a
                               al pubblico inteso nel senso più am-        ed. (2019-2020)
                               pio possibile, presso i singoli privati     Quante storie nella Storia 19.a ed.
                               possessori.                                 (2-8 maggio 2020)
                                                                                    ArchiviAmo per la moda
                               http://www.doc.mode.unibo.it/pro-           (a.s. 2019-2020 – Archivio storico co-
                               getti/io-amo-i-beni-culturali/immagi-       munale di Carpi / Istituto IPSIA “G.
                               ni-e-scritture-della-valle-del-drago-       Vallauri”, ITI “L. Da Vinci” di Carpi,
                               ne - scheda progetto MOdE UniBo             Fondazione Fashion Research Italy di
                                                                           Bologna; ForModena soc. cons. a r.l.;
                               Concorso Io amo i beni culturali 8.a        Carpi Fashion System di Carpi)
                               ed. (2018-2019)
                                        Cronache dal passato: la pri-      A partire dallo studio, analisi e rior-
                               mavera di Praga raccontata alla radio       dino degli archivi amministrativi del-
                               (a.s. 2018-2019 - Biblioteca della Fon-     le Cooperative di Trecciaie di Fossoli
                               dazione Gramsci Emilia-Romagna /            e Migliarina (1900 -1960 ca), le prime
                               Istituto d’Istruzione Superiore Aldini      “aziende” agli albori della moda car-
                               Valeriani Sirani e Liceo Ginnasio Sta-      pigiana, conservati presso l’Archivio
                               tale “Luigi Galvani” di Bologna)            Storico Comunale, di materiali e cam-
                                                                           pionature di trecce e maglieria nei
                               Il progetto prende l’avvio con azioni       fondi archivistici del Centro Etnogra-
                               di contestualizzazione attraverso ma-       fico, le studentesse dell'IPSIA “Val-
                               teriali letterari e audiovisivi a scuola,   lauri” di Carpi - sezione moda hanno
                               e prosegue con la ricerca presso la         compreso l’importanza della corretta
                               Fondazione Gramsci su fonti diver-          realizzazione, gestione e valorizza-
                               sificate, in parte anche digitalizzate,     zione degli archivi aziendali di questo
                               soprattutto stampa periodica e fon-         settore, non soltanto in senso com-
                               ti orali. L’esito del progetto è consi-     merciale e stilistico ma anche stori-
                               stito nella restituzione dei contenuti      co culturale e hanno appreso come
                               elaborati nella prima fase di studio e      strutturare un archivio aziendale mo-
                               ricerca attraverso la realizzazione di      derno, sia nella parte amministrativa,
                               un programma radiofonico di divul-          che creativa (bozzetti, campionari).
                               gazione storica. Il programma Jan:
                               Primavera di fuochi e di libertà, è sta-    Il risultato finale è la realizzazione
                               to scritto, condotto, e gestito in tut-     ed implementazione di un “archivio
                               ti gli aspetti tecnici, interamente da-     aziendale virtuale”, corredato di ma-
                               gli studenti. Le interviste realizzate      teriali digitali (disegni dei bozzetti,
                               dagli studenti sono conservate nella        foto dei capi), per l’impresa simula-
                               Raccolta di videointerviste della Fon-      ta Fashion Lion realizzata nell’ambito
                               dazione Gramsci Emilia-Romagna a            del PON Terremotivati, che si andrà
                               disposizione per la consultazione al        ad implementare via via nella parte
                               pubblico.                                   di comunicazione e nella produzione
                                                                           di nuovi capi con le Fashion Capsule
                               http://www.doc.mode.unibo.it/pro-           prodotte dalle studentesse. Dal pun-
                               getti/io-amo-i-beni-culturali/cro-          to di vista informatico l’infrastruttura
                               nache - dal-pa s s ato -la-primave -        è stata realizzata dall’ITI “L. Da Vin-
                               ra-di-praga-raccontata-alla-radio           ci” di Carpi – Sezione informatica e a
p.18                           - scheda progetto MOdE UniBo                breve (presumibilmente entro novem-
Narrare con l'archivio – IBC

                               bre) sarà accessibile dal sito dell’Isti-              L’archivio multimediale Toni-
                               tuto Vallauri.                                no e Arturo Spazzoli
                               https://www.archivissima.it/2020/             https://fratellispazzoli.it/
                               eventi/322-archivi-amo-la-moda          -     La storia dei fratelli Spazzoli è nar-
                               podcast ArchiviAmo la moda nell’am-           rata attraverso un archivio digitale e
                               bito di Archivissima 2020                     un sito web. L’archivio documentale
                                                                             con cui è stato costruito questo sito
                               Concorso Io amo i beni culturali 9.a          è consultabile nella versione digita-
                               ed. (2019-2020)                               le presso la Biblioteca “Gino Bianco”
                                        Liceo “Gioia” 1935-1945. La          della Fondazione A. Lewin.
                               scuola attraverso il suo archivio
                               (a.s. 2019/2020 - Archivio di Stato di                  Diciotto storie delle stragi
                               Piacenza / Liceo statale “M. Gioia” di        dell’aeroporto di Forlì
                               Piacenza)                                     www.diciottostorie.it
                                                                             Presentazione del sito web realizzato
                               L’obiettivo del progetto è salvare e va-      in collaborazione col Comune di For-
                               lorizzare la memoria storica per ren-         lì per il progetto “Storie e Storia”: un
                               dere le fonti fruibili da tutti e far emer-   viaggio nell’archivio documentale re-
                               gere eventi legati alla discriminazione       lativo alle 18 vittime ebree delle stragi
                               razziale nella città di Piacenza. Infat-      del settembre ‘44. A partire dai do-
                               ti si prevede di operare una ricogni-         cumenti dell’epoca, digitalizzati e re-
                               zione dell’archivio scolastico liceale        staurati, sono state ricostruite le vite
                               negli anni 1935-1945, individuare le          di queste persone e gli avvenimenti
                               principali serie della documentazio-          locali e europei che ne segnarono il
                               ne, digitalizzare i documenti, al fine        destino.
                               di renderli fruibili per la cittadinan-
                               za attraverso la loro messa in rete, il       Entrambi questi siti fanno dialogare le
                               caricamento sull’APP Piacenza (app            storie dei personaggi con il più am-
                               realizzata dal Comune di Piacenza),           pio contesto storico e rappresentano
                               l’allestimento di una mostra e la pub-        progetti di public history andando a
                               blicazione del relativo catalogo. Inol-       toccare vicende e personaggi radica-
                               tre, si ipotizza la collocazione di una       ti nella memoria cittadina. Sono inol-
                               pietra d’inciampo di fronte al Liceo          tre pensati all’origine come progetti
                               qualora dalla ricerca emergano epi-           aperti ad ampliamenti e integrazioni
                               sodi di discriminazione razziale nei          e possono costituire preziose fon-
                               confronti di docenti e/o studenti. Gli        ti online per successivi approfondi-
                               studenti del Liceo Gioia, dopo esse-          menti e ricerche.
                               re stati formati alla ricerca d’archivio,     Per questo sono stati presentati al
                               verranno seguiti dalle insegnanti e           più vasto pubblico e anche al mon-
                               dai referenti dell’Archivio di Stato di       do della scuola, pur se nascono con
                               Piacenza nella fase di organizzazio-          obiettivi differenti: Diciotto storie è
                               ne, studio e digitalizzazione dei ma-         stato realizzato in collaborazione con
                               teriali.                                      il Comune di Forlì, per un utilizzo di-
                                                                             dattico, proponendosi l’obiettivo di
                               Si segnalano inoltre due siti presen-         contribuire all’insegnamento e ap-
                               tati all’attenzione del pubblico e delle      profondimento della storia della Sho-
                               scuole da parte della Biblioteca Gino         ah nelle scuole, secondo una moda-
                               Bianco - Fondazione Alfred Lewin di           lità che rendesse attivo e partecipato
                               Forlì in collaborazione con l’Associa-        fra i ragazzi l’esercizio della memoria.
                               zione Spazzoli, nell’ambito della 17.a        Il sito, che utilizza documenti conser-
                               (7-13 maggio 2018) e 18.a edizione (6-        vati nell’Archivio Centrale dello Stato,
                               12 maggio 2019) di Quante storie nel-         è concepito come un “work in pro-
p.19                           la Storia.                                    gress” a cui gli stessi studenti posso-
Narrare con l'archivio – IBC

                               no dare un contributo, e costituisce        sionismo e alle fake news, al rappor-
                               quindi un punto di riferimento a lun-       to tra storia e memoria, alle specifici-
                               go termine per l’attività delle scuole      tà delle singole tipologie di fonti, dei
                               su più anni scolastici. È comunque          loro meccanismi di produzione e ma-
                               al tempo stesso un progetto che va          nipolazione.
                               alla radice della costituzione e identi-
                               tà della stessa Fondazione Lewin (Al-       A tal proposito si segnala il progetto
                               fred Lewin è uno dei diciotto fucilati),    condotto dalla Fondazione Fossoli di
                               oltre che un’occasione di recupero          Carpi e premiato nella nona edizione
                               alla memoria comune forlivese di un         di Io amo i Beni culturali Dal revisio-
                               fatto “dimenticato” per circa 50 anni.      nismo alle fake news che verrà pre-
                               L’Archivio Spazzoli nasce invece dal-       sentato il 18 novembre 2020 nell’am-
                               la volontà dei discendenti di Arturo e      bito del webinar “Fake News Lecture
                               Tonino Spazzoli, costituitisi in asso-      Series” organizzato da IFLA - Inter-
                               ciazione, di tramandare e condividere       national Federation of Library Asso-
                               la memoria e i valori dei loro familiari,   ciations and Institutions.
                               attraverso la conoscenza delle vicen-       ht tps://ibc.regione.emilia-roma-
                               de biografiche calate però nel conte-       gna.it/notizie/2020/dal-revisioni-
                               sto storico, politico e sociale locale,     smo-alle-fake-news-corso-labo-
                               con un apparato ampio e storiogra-          ratorio-per-la-realizzazione-di-vo-
                               ficamente curato. L’apporto in que-         ci-di-wikipedia .
                               sto caso è venuto piuttosto da singoli
                               cittadini che hanno messo a disposi-        D’altro canto, anche gli stessi do-
                               zione e condiviso materiali documen-        centi vanno supportati con specifi-
                               tari di varia natura con l’Associazio-      che azioni formative volte all’appro-
                               ne, permettendone la riproduzione e         fondimento di strategie, strumenti,
                               pubblicazione.                              risorse e metodologie didattiche at-
                                                                           tive, alla progettazione di lezioni ef-
                               Infine alcune considerazioni:               ficaci sull’acquisizione, comprensio-
                               Anche se in questi progetti si intrave-     ne, rielaborazione e riuso delle fonti
                               dono le enormi potenzialità che il web      informative da parte degli studenti.
                               e le tecnologie informatiche mettono        Ciò comporta da parte dei docenti
                               a disposizione, resta da un lato ineli-     acquisire conoscenze e competenze
                               minabile il rapporto dei docenti con        relative all’apprendimento in ambienti
                               i curatori degli archivi, mediatori cul-    digitali, la ricerca, l’utilizzo e la valu-
                               turali, nella messa a punto di percor-      tazione delle fonti informative online,
                               si didattici idonei agli specifici biso-    elementi del diritto d’autore in vista
                               gni educativi. D’altro canto il punto di    del riutilizzo di tali fonti, specie per
                               maggiore criticità si conferma l’ope-       progetti finalizzati alla produzione di
                               razione di selezione e interpretazio-       open educational resource o comun-
                               ne critica delle fonti, operazioni che      que prodotti per cui è prevista una
                               il web complica specie per studenti         successiva diffusione.
                               che affrontano per la prima volta tale
                               compito, e non credo sia un caso che
                               sia gli archivi comunali che soprat-
                               tutto le principali “agenzie formative”
                               di didattica della storia del Novecen-
                               to includano ormai stabilmente nella
                               loro offerta formativa percorsi speci-
                               ficatamente volti alla cittadinanza at-
                               tiva digitale, all’alfabetizzazione me-
                               diale e digitale, con una particolare
p.20                           attenzione all’informazione, al revi-
04

p.21
Narrare con l'archivio – Contributo 04

Archivio Gae Aulenti
Nina Artioli

                                         Gli archivi nascono per loro natura           leggere se guardiamo esclusivamen-
                                         come entità finite: si definiscono la         te all’archivio fisico di per sé. Fino ad
                                         consistenza del fondo, il numero di           oggi abbiamo avuto bisogno di let-
                                         unità, il criterio di catalogazione. Sia-     ture critiche, di racconti biografici, di
                                         mo stati abituati a parlarne in termini       studi storici e di diverse altre informa-
                                         di materiali, di fogli, di schizzi, di pro-   zioni per poter accedere a questo ric-
                                         getti, tutti elementi numerabili e finiti.    co substrato di informazioni.
                                         La realtà è che oggi il digitale ci offre
                                         una grande opportunità, la possibilità        Il digitale è uno strumento potente
                                         di non considerarli più come entità fi-       che potrebbe offrirci l’opportunità di
                                         nite ma come nuclei di partenza, ele-         poter accedere a questi elementi in
                                         menti da cui far originare pensiero e         modo diretto. Le storie, le esperien-
                                         riflessione. Banche dati si, ma con un        ze, gli ingredienti e le relazioni pos-
                                         potere di racconto in grado di portare        sono essere consultate in modo di-
                                         chi li consulta, chi li legge, ad aprirsi     retto, immediato, senza filtri critici.
                                         verso moltissimi altri mondi.                 Chi consulta gli archivi può leggere
                                                                                       lettere, vedere foto, sentire interviste,
                                         Gae Aulenti nella sua lunga carriera ha       ascoltare racconti, costruendosi un
                                         reso la multidisciplinarietà dell’archi-      viaggio alla ricerca delle tracce e dei
                                         tetto non solo un carattere riconosci-        riferimenti che i protagonisti degli ar-
                                         bile del suo operato ma un vero e pro-        chivi ci hanno lasciato a disposizione.
                                         prio modo di approcciarsi alle cose.
                                         L’architetto deve incuriosirsi di tut-        La fruizione non è più solo finalizzata
                                         to ciò che lo circonda. A partire dal         allo studio e alla conoscenza dell’o-
                                         contesto urbano in cui opera, deve            pera dell’autore ma diventa un’espe-
                                         conoscerne la storia, i caratteri fisi-       rienza di formazione, un’esperienza
                                         ci e morfologici insieme con la real-         che ci permette di cogliere la ricchez-
                                         tà di chi quel luogo lo vive, gli aspetti     za e la complessità di questi architetti
                                         sociologici e antropologici diventano         da cui dobbiamo imparare a coltiva-
                                         caratteri distintivi. Subito dopo vie-        re la multidisciplinarietà piuttosto che
                                         ne la capacità di leggere questi ele-         la specificità.
                                         menti per poterli poi trasformare in
                                         una riflessione, un pensiero ed infine
                                         in una visione progettuale, qui sono
                                         le arti dare l’ispirazione (la musica, il
                                         teatro, l’arte, la letteratura). Infine la
                                         conoscenza tecnica e l’esperienza
                                         che servono a dare la giusta forma a
                                         questa visione. Tutti questi elemen-
                                         ti, questi ingredienti di cui sono for-
p.22                                     mati i progetti, sono molto difficili da
05

p.23
Narrare con l'archivio – Contributo 05

Fondazione Giorgio Cini
Andrea Barbon

                                         1.
                                                  Ritengo che le informazioni         teroperabilità dei dati digitali. Va in più
                                                  contenute negli archivi si inter-   sottolineato che un punto qualificante
                                                  sechino inevitabilmente con gli     dei modelli che noi stiamo utilizzan-
                                         avvenimenti e i personaggi del periodo       do è l’apporto decisivo delle tecnolo-
                                         storico definito dall’arco temporale dei     gie intermedie. I complessi e ripetitivi
                                         suoi materiali e non solo. Per far emer-     processi di scansione e descrizione
                                         gere oggi queste letture interdiscipli-      dei documenti possono infatti essere
                                         nari sono disponibili strumenti, come i      in buona parte risolti applicando me-
                                         LOD, che agevolano la ricerca storica        todologie di lavoro Agile e da algorit-
                                         per mezzo della costruzione di relazio-      mi di AI. Per realizzare una digitalizza-
                                         ni spontanee fra i materiali digitalizza-    zione integrale è necessario dunque
                                         ti custoditi nei diversi archivi. Perché     progettare il processo, integrarlo con
                                         questo si verifichi è indispensabile che     le informazioni di contesto, arricchir-
                                         l’architettura dei dati di questi archivi    lo attraverso procedure automatiche
                                         rispetti i contesti disciplinari (web se-    di controllo qualità e post produzione
                                         mantico, ontologie) e gli stessi dati sia-   delle immagini e dei testi, e assister-
                                         no descritti in maniera granulare.           lo con metodi organizzativi mutuati
                                                                                      dall’industria (metodologie Lean Agile).

                                         2.
                                                   Il tema dell’emersione delle

                                                                                      3.
                                                   fonti è centrale nel dibattito                Proprio nel periodo del lock-
                                                   sulle digitalizzazioni. La no-                down di primavera il Centro
                                         stra esperienza maturata nei progetti                   ARCHiVe ha convertito le atti-
                                         della Fondazione Giorgio Cini di Vene-       vità formative tipicamente svolte attra-
                                         zia, e confluita nel progetto del Centro     verso workshop in presenza in semina-
                                         ARCHiVe, ci ha portato all’adozione di       ri online. Questo è stato possibile non
                                         modelli e metodologie per il trattamen-      solo sfruttando le piattaforme di video
                                         to dei materiali d’archivio. La digitaliz-   conferenza ma soprattutto grazie alla
                                         zazione integrale e la retro documen-        grande quantità di materiali d’archivio
                                         tazione sono due modelli sperimentali        digitalizzati, alla preparazione del per-
                                         che stiamo sviluppando quali fonda-          sonale e alle tecnologie di digitalizza-
                                         menti della costruzione di una più am-       zione sviluppate nel Centro che sono
                                         pia possibile base informativa. Le in-       esse stesse tema di formazione e di in-
                                         formazioni di contesto (archivistiche),      teresse per un pubblico allargato. At-
                                         quando presenti, sono spesso il car-         traverso la ARCHiVe Online Academy
                                         dine del processo di digitalizzazione e      è stato possibile offrire una panorami-
                                         quindi della retro documentazione ot-        ca di contenuti e costruire una comuni-
                                         tenuta attraverso algoritmi di estrazio-     tà qualificata e numerosa difficilmente
                                         ne e referenziazione automatica delle        coinvolgibile in presenza.
                                         entities. In questo senso le tecnologie
                                         citate nella domanda, LOD e IIIF, sono
p.24                                     attualmente le più performanti per l’in-
Puoi anche leggere