Monitoraggio del danno cardiaco nel paziente oncologico in trattamento con farmaci cardiotossici

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RASSEGNA

      Monitoraggio del danno cardiaco nel paziente oncologico
             in trattamento con farmaci cardiotossici
                                   Luigi Tarantini1, Pompilio Faggiano2, Sandro Barni3, Stefania Gori4
                          1
                              U.O.S. Cardiopatie Croniche, Dipartimento di Cardiologia, Ospedale San Martino, ASL 1, Belluno
                                                       2
                                                        Divisione di Cardiologia, Spedali Civili, Brescia
                              3
                                Unità di Oncologia Medica, Dipartimento di Oncologia, Azienda Ospedaliera di Treviglio (BG)
                                           4
                                             U.O. di Oncologia, Ospedale Sacro Cuore-Don Calabria, Negrar (VR)

                    In recent years, thanks to advances in early diagnosis and especially to substantial improvements in therapy,
                    there has been a significant increase in the survival of cancer patients. Almost all cancers can be cured today,
                    and survival of patients over 5-10 years is a tangible goal in many types of cancer. Cardiovascular complica-
                    tions are a growing problem in clinical practice that may frustrate modern oncological outcome of therapy.
                    For this reason, a careful evaluation of the patient risk profile through a close collaboration among physicians
                    and careful monitoring of patients are necessary for a successful treatment. Among the most common and
                    dangerous complications of many drugs used in cancer chemotherapy, there is the development of myocar-
                    dial damage and heart failure. The present review focuses on the type of cancer drugs that may induce car-
                    diac dysfunction and provides the clinical cardiologist monitoring schemes applicable in daily clinical practice
                    aimed at early detection of cardiac damage.

                    Key words. Anthracyclines; Cancer; Cardiotoxicity; Monitoring; Trastuzumab.

         G Ital Cardiol 2013;14(6):416-423

      INTRODUZIONE                                                            schio cardiovascolare “basale” può essere accelerato dalla neo-
      Negli ultimi anni, grazie ai progressi nella diagnosi precoce e         plasia stessa8,9 ed essere ulteriormente amplificato dal tratta-
      soprattutto ai sostanziali miglioramenti nella terapia, vi è stato      mento10,11 che può a sua volta determinare la comparsa di una
      un notevole prolungamento della sopravvivenza dei pazienti af-          cardiopatia anche a distanza di molti anni dalla cura per il can-
      fetti da neoplasie. Quasi tutti i tumori oggi possono essere cu-        cro12,13. Il paziente oncologico pertanto è da considerare spes-
      rati e la sopravvivenza dei pazienti oltre i 5-10 anni è un tra-        so un paziente ad alto rischio cardiovascolare da valutare e mo-
      guardo tangibile in molti tipi di neoplasie (Tabella 1)1. Si stima      nitorare attentamente soprattutto nella fase più critica della
      che nel 2012 in Italia siano stati diagnosticati oltre 360 000          malattia oncologica: il trattamento.
      nuovi tumori1, pertanto circa 1000 pazienti nel nostro Paese                 Lo spettro del danno cardiovascolare indotto dalla terapia
      ogni giorno iniziano un programma di cura e molti di essi sono          antineoplastica è ampio e può manifestarsi come scompenso
      esposti alle potenziali complicanze del trattamento non infre-          cardiaco e cardiomiopatia, ischemia miocardica, aritmie e al-
      quentemente causa della morte o disabilità dei pazienti in al-          lungamento del QT, tromboembolie, ipertensione. Se conosce-
      cuni tipi di tumore2.                                                   re gli effetti dei farmaci è un requisito essenziale per compren-
           Accanto allo sviluppo di una seconda neoplasia indotta dal         dere le possibili complicanze (Tabella 2), altri fattori legati al pa-
      trattamento, le complicanze cardiovascolari rappresentano un            ziente ed al piano di terapia della neoplasia possono modular-
      crescente problema nella pratica clinica cardiologica ed onco-          ne l’intensità ed il tempo di comparsa. Per ottenere un esito
      logica moderne. Il cancro e le malattie cardiovascolari aumen-          positivo della cura e minimizzare il rischio di complicanze car-
      tano con l’età e spesso condividono gli stessi fattori di rischio       diache la stretta collaborazione tra oncologi e cardiologi e la
      quali il fumo di sigaretta, l’eccessivo consumo di alcool, l’obe-       condivisone delle specifiche competenze è la miglior garanzia
      sità, il diabete, la sedentarietà ed una dieta incongrua ricca di       per realizzare il programma di monitoraggio più adeguato ed
      grassi e povera di verdure e fibre3-5. Come dimostrato dal non          efficace volto ad intercettare precocemente il danno e a stabi-
      raro riscontro di un cancro occulto nel corso di un evento acu-         lire la terapia più opportuna (Figura 1).
      to ischemico coronarico6 o tromboembolico7, il consistente ri-

                                                                              DISFUNZIONE VENTRICOLARE E FARMACI
         © 2013 Il Pensiero Scientifico Editore                               ONCOLOGICI
         Ricevuto 19.04.2013; accettato 24.04.2013.
                                                                              La disfunzione ventricolare e lo scompenso cardiaco sono gli
         Gli autori dichiarano nessun conflitto di interessi.
         Per la corrispondenza:                                               effetti avversi comuni a molte categorie di farmaci oncologici,
         Dr. Luigi Tarantini U.O.S. Cardiopatie Croniche, Dipartimento di     ivi inclusi i nuovi farmaci della chemioterapia mirata (Tabella 2).
         Cardiologia, Ospedale San Martino, ASL 1, Viale Europa 23,           In particolar modo le antracicline, farmaci utilizzati ampiamen-
         32100 Belluno
         e-mail: luigi.tarantini@gmail.com                                    te in molti tipi di cancro quali leucemie, linfomi, neuroblastomi,

416   G ITAL CARDIOL | VOL 14 | GIUGNO 2013
MONITORAGGIO DEL PAZIENTE ONCOLOGICO IN TRATTAMENTO CON FARMACI CARDIOTOSSICI

             CHIAVE DI LETTURA                                               Le ipotesi. Solo la stretta collaborazione tra
                                                                             cardiologi e oncologi attraverso la condivisione
             Ragionevoli certezze. La sopravvivenza dei                      delle competenze può consentire una corretta
             pazienti oncologici è in aumento grazie alla                    stratificazione del rischio dei pazienti che consenta
             diagnosi precoce, allo sviluppo di nuovi farmaci                di realizzare il programma di monitoraggio più
             e all’atteggiamento terapeutico sempre più                      adeguato ed efficace volto ad intercettare
             aggressivo. Ciò espone i pazienti al rischio di                 precocemente il danno e a stabilire la più
             complicanze tra le quali quelle cardiologiche                   opportuna terapia.
             che, per frequenza e gravità, hanno particolare
             rilevanza ed impongono uno stretto
             monitoraggio finalizzato all’identificazione
             precoce ed al tempestivo trattamento del danno              sarcomi, cancro ovarico, neoplasie della mammella e cancro ga-
             cardiaco.                                                   strico, possono determinare lo sviluppo di danno miocardico e
                                                                         cardiomiopatia irreversibile per citolisi dei cardiomiociti (cardio-
             Questioni aperte. Non vi è al momento attuale               tossicità di tipo I) che può comparire anche a distanza di molti
             una univoca classificazione del danno cardiaco e            anni dalla somministrazione della terapia14. Il rischio di svilup-
             sull’indicazione circa i tempi, la durata e la              pare cardiomiopatia da antracicline aumenta progressivamen-
             frequenza dei controlli. Il metodo tradizionale del         te con la dose cumulativa, e la dose massima cumulativa da
             monitoraggio del danno mediante il controllo                non superare per tutta la vita è pari a 400-550 mg/m2 per
             seriato della frazione di eiezione è poco sensibile e       l’adriamicina e 800-1100 mg/m2 per l’epirubicina15-17, le due
             l’utilizzo su larga scala dei metodi                        antracicline di uso più comune. Esiste tuttavia una certa varia-
             ecocardiografici alternativi e dei biomarcatori è           bilità dipendente da fattori individuali, dalle comorbilità e dai
             ancora prematuro.                                           differenti protocolli di chemioterapia utilizzati14,15,17 (Tabella 3).

Tabella 1. Probabilità di sopravvivenza condizionale a 5 e 10 anni.

    Sede tumorale                                        Uomini                                                 Donne

                                       Probabilità di             Probabilità di               Probabilità di             Probabilità di
                                     sopravvivere altri         sopravvivere altri           sopravvivere altri         sopravvivere altri
                                      5 anni essendo             5 anni essendo               5 anni essendo             5 anni essendo
                                   sopravvissuto il primo     sopravvissuto i primi        sopravvissuto il primo     sopravvissuto i primi
                                    anno dalla diagnosi       5 anni dalla diagnosi         anno dalla diagnosi       5 anni dalla diagnosi

    Vie aerodigestive superiori               66                       80                             71                         86
    Esofago                                   32                       95                             39                         92
    Stomaco                                   57                       86                             58                         89
    Colon-retto                               74                       91                             74                         92
    Colon                                     75                       93                             76                         94
    Retto                                     72                       88                             69                         88
    Fegato                                    31                       55                             27                         45
    Colecisti e vie biliari                   38                       88                             41                         86
    Pancreas                                  24                       81                             23                         76
    Polmone                                   32                       73                             38                         75
    Osso                                      65                        –                             65                         95
    Cute (melanomi)                           87                       96                             91                         96
    Mesotelioma                               12                        0                             17                          0
    Tessuti molli                             74                       85                             85                         92
    Mammella                                   –                        –                             87                         89
    Utero cervice                              –                        –                             77                         92
    Utero corpo                                –                        –                             82                         92
    Ovaio                                      –                        –                             50                         80
    Prostata                                  92                       90                              –                          –
    Testicolo                                 98                       98                              –                          –
    Rene                                      83                       87                             83                         91
    Vescicaa                                  84                       87                             88                         94
    Sistema nervoso centrale                  33                       75                             48                         78
    Tiroide                                   95                       95                             99                         99
    Linfoma di Hodgkin                        85                       93                             91                         95
    Linfomi non Hodgkin                       78                       85                             82                         86
    Mieloma                                   54                       62                             56                         65
    Leucemie                                  65                       75                             67                         81
    Tutti i tumori, esclusi                   73                       87                             77                         89
    carcinomi della cute

Fonte: Associazione Italiana Registri Tumori1.
a
 comprende sia tumori infiltranti che non infiltranti.

                                                                                                  G ITAL CARDIOL | VOL 14 | GIUGNO 2013           417
L TARANTINI ET AL

      Tabella 2. Profili della cardiotossicità indotta dai farmaci chemioterapici di uso più frequente e dai nuovi agenti della terapia mirata.

      Farmaci                                                                           Cardiotossicità

                                           Disfunzione         Ischemia              Aritmie      Allungamento            Ipertensione        Trombosi
                                           ventricolare                                                QT
                                             sinistra

      Antracicline
         Adriamicina                              +
         Epirubicina                              +
         Daunorubicina                            +
      Mitoxantrone                                +
      Antimetaboliti
         5-Fluorouracile                                            +                    +
         Capecitabina                                               +                    +
      Agenti alchilanti
        Ciclofosfamide                            +
        Ifosfamide                                +
        Cisplatino                                                                                                                                +
      Agenti antimicrotubuli
        Paclitaxel                                                  +                    +
        Docetaxel                                 +
      Anticorpi monoclonali
         Trastuzumab                              +
         Bevacizumab                              +                 +                                                            +                +
      Inibitori proteasoma
          Bortezomib                              +
      Talidomide                                                                         +                                                        +
      Lenalidomide                                                                       +                                                        +
      Inibitori tirosinchinasi
          Sunitinib                               +                 +                                     +                      +                +
          Sorafenib                               +                 +                                     +                      +                +
          Imatinib                                +
          Lapatinib                               +                                                       +

                                       CARDIOLOGO                                               ONCOLOGO
                                     Età
                                     Sesso
                                     Diabete                                                              Pregressa ChemioTer.
                                     Ipertensione                                                         Pregressa RxTer.
                                                             Profilo di                                    Tipo tumore
                                     Fumo                                                 Profilo di
                                     Dislipidemia             rischio                                     Protocollo terapia
                                     Funzione ventricolare                                 rischio        Stadio tumore
                                                              cardio-                                     RxTer.
                                     Ischemia                                            oncologico
                                     Rischio aritmico        vascolare                                    Terapia mantenimento
                                     Disfunzione renale

                                                                            Monitoraggio
                                                                        durante chemioterapia
                                           Programma                         e follow-up
                                                                                                      Programma
                                           terapeuco
                                                                                                      terapeuco
                                             cardio-
                                                                                                      oncologico
                                            vascolare

                                   Figura 1. Modello collaborativo cardio-oncologico. La condivisione delle informazioni tra
                                   cardiologo e oncologo è il requisito fondamentale per l’elaborazione di un programma di
                                   gestione del paziente individualizzato. Esso consente di intercettare precocemente il dan-
                                   no cardiaco, instaurare le opportune misure di cardioprotezione e personalizzare la che-
                                   mioterapia.

418   G ITAL CARDIOL | VOL 14 | GIUGNO 2013
MONITORAGGIO DEL PAZIENTE ONCOLOGICO IN TRATTAMENTO CON FARMACI CARDIOTOSSICI

Tabella 3. Fattori associati ad un rischio aumentato di cardiotossicità da   consistente quota delle pazienti previo adeguato trattamento
antracicline. L’effetto cardiotossico dei farmaci è classe-specifico e di-   con inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina e/o be-
pende dalla potenza del farmaco.
                                                                             tabloccanti22. Scompenso cardiaco è stato riportato anche con
Dose somministrata cumulativamente                                           l’uso dei nuovi agenti antiangiogenetici indirizzati contro il fattore
Elevati picchi sierici (↑ velocità di infusione del farmaco)                 di crescita endoteliale vascolare ed il suo recettore come l’anti-
Uso combinato con altri chemioterapici cardiotossici (ciclofosfamide,        corpo monoclonale bevacizumab, ed i farmaci inibitori la tiro-
taxani, trastuzumab)                                                         sinchinasi quali il sunitinib, il sorafenib e molto più raramente
Radioterapia mediastinica (concomitante o pregressa)                         l’imatinib ed il lapatinib24,25. Non essendo previsto il monitorag-
Età al momento dell’esposizione (giovani, anziani)                           gio cardiaco nella maggior parte degli studi randomizzati non è
Sesso femminile
                                                                             possibile stabilire con certezza l’incidenza della disfunzione ven-
                                                                             tricolare24, anche se l’esperienza sull’utilizzo del bevacizumab nel
Storia di cardiopatia
                                                                             cancro della mammella metastatico indica che la precedente
Ipertensione
                                                                             esposizione alle antracicline e l’uso dei taxani può rappresenta-
Malattie epatiche
                                                                             re un fattore di rischio per lo sviluppo di scompenso clinico26.
Ipertermia                                                                        Lo sviluppo di scompenso cardiaco è stato descritto con
                                                                             l’utilizzo di altri farmaci quali la ciclofosfamide (7-28%), talvol-
                                                                             ta in forma di mio-pericardite27, così come con altri agenti al-
In linea generale si può affermare che l’incidenza di scompen-               chilanti come l’ifosfamide28. Sono stati riportati casi di scom-
so cardiaco varia dall’1% al 16%17,18 ed ha una mortalità del                penso anche dopo l’utilizzo del docetaxel e paclitaxel, agenti
50%19. Più del 50% dei pazienti che sviluppa scompenso car-                  antimicrotubuli utilizzati spesso nelle neoplasie della mammel-
diaco può manifestare alterazioni subcliniche20 e la risposta al-            la29, e con il bortezomib, impiegato nei protocolli terapeutici
la terapia è tanto più favorevole quanto più precoce è l’inizio              per la cura del mieloma multiplo30.
del trattamento21.
     Danno cardiaco può comparire anche in corso di terapia con
i nuovi farmaci utilizzati nella terapia mirata molecolare. Il 25%           CLASSIFICAZIONE DELLA CARDIOTOSSICITÀ
delle donne in trattamento adiuvante con trastuzumab, anticor-               Non esiste al momento una standardizzazione dei criteri per clas-
po monoclonale utilizzato nella terapia del tumore della mam-                sificare il danno cardiaco da chemioterapia. I criteri sono variati nel
mella con iperespressione del recettore HER2, può presentare al-             tempo e nella Tabella 431-34 sono elencati i sistemi di classificazio-
terazioni subcliniche della funzione ventricolare ed uno scom-               ne della cardiotossicità più usati in letteratura. Il più recente si-
penso cardiaco clinicamente manifesto nel 3% dei casi22; i sog-              stema di classificazione, la versione 4.0 del Common Terminolo-
getti a maggior rischio sono le donne anziane, soprattutto se                gy Criteria for Adverse Events (CTCAE)33, include anche l’uso dei
ipertese e se trattate in precedenza con antracicline23. La cardio-          biomarcatori oltre alle tecniche di imaging allo scopo di rilevare il
tossicità da trastuzumab non si accompagna ad alterazioni isto-              più tempestivamente possibile i primi segnali di danno cardiaco.
logiche (cardiotossicità di tipo II) e può essere reversibile nella          Nella Tabella 4 inoltre sono elencati i criteri utilizzati dal Comita-
metà dei casi, potendo consentire la ripresa della terapia in una            to per la revisione degli effetti cardiotossici da trastuzumab34.

Tabella 4. Comparazione dei sistemi di classificazione.

Sistema di classificazione              Grado I                        Grado II                   Grado III                     Grado IV

CTC (Common Toxicity           Declino a riposo della        Paziente asintomatico con    SC sintomatico responsivo    SC severo refrattario al
Criteria)                      FEVS >10% ma
L TARANTINI ET AL

      MONITORAGGIO DEL DANNO CARDIACO                                                     eiezione ventricolare sinistra (FEVS) ottenuto mediante tecni-
      Sebbene vi sia un unanime consenso sulla necessità di monito-                       che scintigrafiche o con l’ecocardiografia è il parametro comu-
      rare la funzione ventricolare dei pazienti durante e dopo la                        nemente utilizzato perché semplice da calcolare e facilmente
      somministrazione di farmaci cardiotossici, non vi è un’univoca                      misurabile con tecniche ampiamente diffuse. Una perdita di 10
      indicazione sui tempi, durata e frequenza dei controlli. Poiché                     punti percentuali rispetto al basale oppure il calo al di sotto del
      la valutazione del deterioramento della funzione ventricolare si                    50% viene considerato tradizionalmente criterio di interruzio-
      basa sul confronto tra esami seriali durante il corso della tera-                   ne della somministrazione degli agenti potenzialmente cardio-
      pia, la valutazione iniziale prima di avviare la somministrazione                   tossici e la sequenza dei controlli varia in funzione del valore
      dei farmaci è il requisito fondamentale per il giudizio clinico e                   basale della FEVS (>50% vs
MONITORAGGIO DEL PAZIENTE ONCOLOGICO IN TRATTAMENTO CON FARMACI CARDIOTOSSICI

della Società Europea di Oncologia Medica gli esperti hanno ri-                        L’ecocardiografia è da considerare ormai la tecnica di prima
visto lo schema del monitoraggio inserendo nell’algoritmo de-                      scelta perché permette di acquisire altre informazioni utili per la
cisionale anche l’uso della troponina e ribadendo l’opportuni-                     gestione del paziente (Tabella 5); espone tuttavia al problema
tà di controllare per tutta la durata della vita i pazienti trattati               della variabilità intra- e interosservatore che può rendere pro-
con antracicline (Figura 3) proponendo inoltre un algoritmo per                    blematica la gestione del singolo paziente. È pertanto essen-
i soggetti in trattamento con trastuzumab (Figura 4)15.                            ziale una rigorosa revisione/verifica della qualità degli esami so-

                                                                                   Valutazione
                                                                                      FEVS

                                                    FEVS
L TARANTINI ET AL

      prattutto nel caso dei pazienti con finestra acustica inadegua-         la troponina predicono il successivo calo della FEVS, mentre va-
      ta (es. le donne con protesi mammaria del seno sinistro); in ta-        lori elevati del frammento N-terminale del peptide natriuretico
      li frangenti è utile ricorrere all’ecocontrastografia mediante i        cerebrale si associano a dilatazione ventricolare sinistra e dis-
      mezzi di contrasto ultrasonografici38 o alternativamente alle           funzione diastolica. Esistono tuttavia molte aree di incertezza
      tecniche di medicina nucleare (scintigrafia multiple-gated ac-          che rendono prematuro l’uso generalizzato nella pratica clini-
      quisition, tomografia computerizzata ad emissione di fotone             ca corrente, richiedendo ulteriore verifica per alcuni aspetti im-
      singolo) o alla risonanza magnetica nucleare.                           portanti, quali ad esempio la standardizzazione nella definizio-
           Sebbene di facile derivazione la FEVS ha dei vistosi limiti in     ne degli esiti e della cardiotossicità, la standardizzazione dei
      quanto poco sensibile e con limitata capacità di correlare con il       tempi di raccolta e del numero dei prelievi, la definizione dei li-
      danno istologico riscontrato alla biopsia39. Vi è quindi la ne-         miti di normalità, la durata del follow-up e l’applicabilità nelle
      cessità di ricorrere a metodi alternativi che consentano l’iden-        differenti popolazioni di pazienti in un contesto di rigorosa rac-
      tificazione precoce dei soggetti a maggior rischio di cardiotos-        colta dei dati e con esperienze multicentriche50,51.
      sicità. Una delle vie utilizzate è il ricorso a parametri alternativi
      o che integrano la FEVS con le tecniche di imaging standard; in
      passato l’aumento del Tei index si è dimostrato essere un mar-          RIASSUNTO
      catore precoce di danno cardiaco ma con scarsa accuratezza e            Negli ultimi anni, grazie ai progressi nella diagnosi precoce e so-
      specificità40,41. Esperienze preliminari promettenti indicano che       prattutto ai sostanziali miglioramenti nella terapia, vi è stato un no-
      le modifiche dei parametri di strain longitudinale e del rappor-        tevole prolungamento della sopravvivenza dei pazienti affetti da
      to E/e’ rilevate con le tecniche ecocardiografiche quali il Dop-        neoplasie. Quasi tutti i tumori oggi possono essere curati e la so-
      pler tissutale, le tecniche di strain rate e l’ecocardiografia spec-    pravvivenza dei pazienti oltre i 5-10 anni è un traguardo tangibile
      kle tracking, precedono il declino della FEVS e correlano con           in molti tipi di neoplasie. Le complicanze cardiovascolari rappre-
      l’edema e la fibrosi delle pareti ventricolari42,43 e con l’aumen-      sentano un crescente problema nella pratica clinica oncologica
      to dello stress infiammatorio-ossidativo44 indotti dai farmaci car-     moderna che può vanificare l’esito della terapia. Per questo motivo
      diotossici.                                                             un’attenta valutazione del profilo di rischio del paziente attraverso
                                                                              una stretta collaborazione tra medici e un attento monitoraggio del
           Negli ultimi anni vi è stato un crescente interesse sull’utiliz-
                                                                              paziente sono necessari per un trattamento di successo. Tra le più
      zo dei biomarcatori allo scopo di individuare, mediante un sin-         comuni e temibili complicanze di molti farmaci impiegati nella che-
      golo prelievo ematico, il marcatore in grado di intercettare pre-       mioterapia oncologica vi è lo sviluppo di danno miocardico e di
      cocemente il danno miocardico e quindi consentire ai clinici di         scompenso cardiaco. La presente rassegna focalizza l’attenzione sul
      trattare i pazienti ad alto rischio instaurando precocemente le         tipo di farmaci oncologici in grado di determinare disfunzione car-
      più adeguate misure di cardioprotezione e personalizzare il re-         diaca e offre al cardiologo clinico schemi di monitoraggio applica-
      gime di chemioterapia per ridurre il rischio di cardiotossicità.        bili nella pratica clinica quotidiana volti alla precoce identificazione
      Esperienze cliniche in tal senso indicano che l’uso della tropo-        del danno cardiaco.
      nina è promettente42,45,46 e forse anche i peptidi natriuretici47       Parole chiave. Antracicline; Cancro; Cardiotossicità; Monitorag-
      soprattutto nei pazienti pediatrici48,49; aumenti persistenti del-      gio; Trastuzumab.

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