Mensile di aggiornamento e approfondimento in materia di immobili, ambiente, edilizia e urbanistica - Fiaip

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Mensile di aggiornamento e approfondimento
                     in materia di
      immobili, ambiente, edilizia e urbanistica

Numero 24 - settembre 2015
n. 24 – chiuso in redazione il 7 settembre 2015

Sommario

                                                                                         Pagina

NEWS
Ambiente, edilizia e urbanistica, immobili                                                     4

RASSEGNA DI NORMATIVA
Leggi, decreti, circolari: sintesi e classificazione                                          13

RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA
Ambiente, edilizia e urbanistica, immobili                                                    31

APPROFONDIMENTI
Mediazione
I NUOVI CONFINI DELL'OBBLIGO D'INFORMAZIONE DEL MEDIATORE
Il legislatore, tramite l'art. 1759, comma 1, cod. civ., ha imposto al mediatore di
comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza
dell'affare, che possono influire sulla conclusione dello stesso.
Giuseppe Bordolli, Il Sole 24 ORE - Consulente Immobiliare, Edizione del 31 agosto
2015, n. 981 pag. 1393-1396                                                                   36
Valutazione immobili
GLI STANDARD INTERNAZIONALI PER LA VALUTAZIONE IMMOBILIARE
Uno Standard di valutazione immobiliare rappresenta un insieme di regole condivise
riguardanti la metodologia estimativa e le fasi operative da seguire. Gli Standard
internazionali per la valutazione immobiliare si fondano sul concetto di "base di valore".
Sergio Clarelli, Il Sole 24 ORE – Consulente Immobiliare, Edizione del 15 settembre
2015, n. 982 pag. 1487-1493                                                                   40

L’ESPERTO RISPONDE
Ambiente, edilizia e urbanistica, immobili                                                    47

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 Mercato immobiliare e mutui
 Fabbricato residenziale: invariato a giugno il costo di costruzione
A giugno 2015 l'indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale rimane invariato
rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,3% nei confronti di giugno 2014.
Inoltre, gli indici del costo di costruzione di un tronco stradale, con tratto in galleria e senza
tratto in galleria, diminuiscono entrambi dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,6%
rispetto allo stesso mese del 2014.
(Il Sole 24ORE – Tecnici24, 1 settembre 2015)

 Prestiti a imprese +17%, i mutui balzano dell’82%
Segnali positivi per le nuove erogazioni di prestiti bancari. Sulla base di un campione
rappresentativo di banche (78 banche che rappresentano circa l’80% del mercato), i
finanziamenti alle imprese hanno segnato nei primi sette mesi del 2015 un incremento del
+16% sul corrispondente periodo dell'anno precedente (gennaio-luglio 2014). Lo comunica
l’Abi, aggiungendo che per le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di immobili, sempre nello
stesso periodo, si è registrato un incremento annuo del +82,2% rispetto al medesimo arco
temporale dello scorso anno. Nell’analogo periodo, le nuove operazioni di credito al consumo
hanno segnato un incremento del +24,3%.

A luglio 2015 il totale dei finanziamenti in essere a famiglie e imprese ha presentato una
variazione prossima allo zero (-0,1%) nei confronti di luglio 2014, stesso valore del mese
precedente e migliore rispetto al -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco
negativo. Quello di luglio 2015 per i prestiti bancari a famiglie e imprese e' il miglior risultato
da aprile 2012.

Per quanto riguarda i mutui alle famiglie per l'acquisto delle abitazioni - prosegue la nota
dell’Abi - i dati relativi al periodo gennaio-luglio del 2015 evidenziano la forte ripresa del
mercato dei finanziamenti alle famiglie per l'acquisto delle abitazioni. Nel periodo gennaio-
luglio 2015 l'ammontare delle erogazioni di nuovi mutui e' stato pari a 26,603 miliardi di euro
rispetto ai 14,605 miliardi dello stesso periodo del 2014. L’incremento su base annua è, quindi,
dell’82,2%.
(Il Sole 24ORE – Finanza&Mercati, 28 agosto 2015)

 Mutui, concorrenza se il cliente è «mobile»
Una questione di concorrenza. Ma non solo. La possibilità di estinguere anticipatamente i mutui
senza nessuna penalità per il cliente è un’opzione che ha introdotto fattori di concorrenza
importanti nel mercato italiano dei finanziamenti. La reintroduzione di una “penale”, anche solo
sotto forma di ristoro delle spese effettivamente sostenute dalla banca per la provvista delle
somme erogate sul mercato interbancario, potrebbe avere effetti negativi sulla competizione
tra le insegne del credito.
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Per giustificare il ritorno della penale, i suoi sostenitori utilizzano argomentazioni
apparentemente a favore dei consumatori. Per esempio che le banche potrebbero decidere di
farsi concorrenza e offrire l’uscita senza penalizzazioni per fidelizzare la clientela. Un altro
argomento è che le banche non concederebbero più mutui a tassi fissi per il timore di una
eventuale futura surroga. Quest’ultimo argomento sembra poco sostenibile, visto il successo
dei mutui a tasso fisso, che del resto vanno di pari passo con gli spread bassi registrati in
questo periodo. Secondo Crif «l’opzione “tasso fisso” nel secondo trimestre 2015 arriva a
spiegare il 71% delle preferenze con riferimento alle nuove richieste di mutuo di surroga e
sostituzione». Sarebbe difficile resistere a una domanda così fortemente orientata.

Potrebbe avere maggiore appeal l’argomento - teorico - di un maggiore fattore di concorrenza
che potrebbe derivare da una misura di questo genere. Particolarmente esperto dei rapporti tra
banche e clienti, Antonio Ortolani (componente della commissione Banche dell’ordine dei
commercialisti di Milano, commissione di cui è stato anche a lungo presidente), condivide che:
«In teoria la reintroduzione della penale d’uscita potrebbe avere un senso, la banca può dire:
la provvista mi costa, è giusto che mi sia rimborsata. E sempre in teoria potrebbe agevolare la
concorrenza, perché le banche potrebbero decidere di non applicare la penale, rinunciando a
prezzarla in termini di spread, e avere un vantaggio competitivo». In teoria però. Spiega infatti
Ortolani: «In Italia le banche si allineano sempre sugli stessi standard. C’è un caso
emblematico: quello dei conti cointestati. Nell’apertura di un conto le banche impongono
sempre ai clienti l’obbligo di solidarietà anche per le obbligazioni che saranno assunte
successivamente dai sottoscrittori. In questo modo evitano l’accusa di appropriazione indebita
e i risparmiatori devono rivolgersi al tribunale se vogliono fare disconoscere questa clausola,
che i giudici hanno sempre ritenuto illegittima. Ma quelli che hanno la forza di portare la banca
davanti al giudice in una situazione del genere sono veramente pochi. Questo lo fanno
praticamente tutte le banche». La stessa cosa, sospetta Ortolani, succederebbe in caso di
reintroduzione della penale di uscita.

Nel mondo della pratica - non in quello della teoria - tutti riconoscono come l’eliminazione della
penale d’uscita abbia introdotto elementi importanti di concorrenza nel mercato dei mutui
(nonché una loro ripresa, visto che le surroghe hanno rappresentato in questi anni un fattore
trainante), la sua reintroduzione difficilmente comporterebbe un aumento della concorrenza.

Direttiva mutui
La Mortgage Credit Directive, ovvero la Direttiva Ue 2014/17 sui mutui è volta a creare regole
comuni sul mercato dei mutui in Europa. Con la legge europea 2014 (varata di recente dal
Parlamento) è stato dato mandato al Governo per il decreto di attuazione. Tra le previsioni
della direttiva c’è anche quella che consente agli stati comunitari la possibilità di stabilire un
equo compenso per le spese sostenute dalla banca in caso di estinzione anticipata del mutuo.
La direttiva non impone però questa scelta e molti avvertono che essa rappresenterebbe un
arretramento per l’Italia.
(Antonio Criscione, Il Sole 24ORE – Plus, 22 agosto 2015)

 «Flessibilità   da conservare» - Intervista a Rita Romeo - Prometeia - Analisi
   Mercati

Cosa significa per il mercato dei mutui italiani la possibile (ma evitabile) reintroduzione di una
penale (sotto forma di risarcimento di “spese effettivamente sostenute”) di estinzione
anticipata? Abbiamo provato a fare il punto con Rita Romeo della divisione analisi mercati e
intermediari finanziari della società di consulenza Prometeia.

È possibile secondo lei tornare indietro in Italia rispetto alla penale di estinzione
anticipata?
La mia personale opinione è che è molto difficile tornare indietro. Anche perché in Italia
l’eliminazione della penale di estinzione anticipata ha favorito anche molto la concorrenza.

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E se questo dovesse avvenire?
Potrebbe frenare fortemente soprattutto il mercato delle surroghe, che a partire dal 2014 sono
state il volano della ripresa dei mutui, proprio perché ora diventa molto conveniente surrogare
i finanziamenti che erano stati erogati nella fase degli spread al massimo.

L’assenza di una penale di estinzione ha limitato l’offerta da parte delle banche di
mutui a tasso fisso?
Al contrario. Nell’ultimo anno i mutui a tasso fisso hanno avuto delle ottime performances,
perché sono stati molto richiesti dai clienti, ma anche perché sono stati molto offerti dalle
banche. Intanto perché è un modo per fare cassa subito e poi perché è un modo per legare la
clientela, che poi può essere servita a tutto tondo. Alcuni operatori non sembravano entusiasti
di un possibile ritorno alla vecchia normativa, perché anche per loro questo significa avere uno
strumento in meno a disposizione.

Potrebbe esserci un aspetto positivo?
Una banca che avesse bisogno di recuperare quote di mercato, magari anche in alcuni territori,
potrebbe escludere la penale di estinzione anticipata e in questo modo offrire un vantaggio alla
clientela. In questo modo potrebbe essere una leva in più. Per il resto potrebbe essere un
fattore ostacolante per la crescita del mercato, perché eliminerebbe un elemento che invece è
stato trainante. Del resto la banca potrebbe coprire i costi per la raccolta e quindi non
“prezzarli” nello spread del mutuo, ma non è detto che questo compenserebbe il vantaggio
dato dall’estrema flessibilità dal lato del cliente.
(Antonio Criscione, Il Sole 24ORE – Plus, 22 agosto 2015)

 I prezzi «sgonfiati» trainano le vendite ma non c’è boom
Per l’immobiliare il 2015 doveva essere l’anno in cui si sarebbero concretizzati i segnali di
ripresa iniziati nell’anno precedente. Poi i risultati di inizio 2015 hanno raffreddato gli
entusiasmi. Così, anche se permangono gli elementi positivi e l’ottimismo (spesso timido) degli
operatori, soprattutto sul fronte del credito e della domanda, il mercato residenziale non ha
ancora cambiato marcia. I prossimi mesi possono essere dunque il momento giusto per
comprare casa? E nel caso di acquisto, quale mutuo è meglio stipulare e con quali
accorgimenti?

Gli ultimi dati ufficiali sulle compravendite forniti dall’Agenzia delle Entrate sono relativi al
primo trimestre, periodo in cui è stato registrato un calo degli scambi del 3% dopo che l’ultimo
trimestre 2014 aveva segnato una crescita di oltre il 7%, portando il risultato dell’intero anno a
+ 3,6%. Uno stop che solo in parte può essere attribuito agli effetti del riordino dell’imposta di
registro (con il Dl 104/2013) che ha favorito le vendite a inizio 2014. Lo stesso dato “depurato”
da questa componente si ferma infatti, secondo le Entrate, a un poco confortante +0,8%. Sul
fronte prezzi, l’Istat ha registrato – nello stesso periodo su base annua – ancora una
diminuzione del 3,4% delle quotazioni, segnando un rallentamento nel percorso di continua
attenuazione del calo tendenziale (a inizio 2014 c’è stato un picco negativo del -6% per le
quotazioni).

Aspettando i dati relativi al secondo trimestre, cosa accadrà dunque nei prossimi mesi? Le
compravendite secondo Nomisma dovrebbero attestarsi sotto quota 450mila a fine anno (+7%
sul 2014) con i prezzi che dovrebbero finire la discesa nel 2016 e riprendere a salire, almeno
nelle città, nel 2017. Più positivo il giudizio espresso da altri operatori, come ad esempio S&P
che prevede già per quest’anno la fine del calo dei prezzi e quindi una ripresa più veloce.

L’acquisto della prima casa per chi vive in affitto può risultare comunque conveniente anche se
i prezzi si assesteranno ancora verso il basso, soprattutto per via del più facile accesso al
credito, spread contenuti e tassi ai minimi storici. Se è vero che secondo una recente indagine
tra gli agenti immobiliari una compravendita su tre ancora non si conclude per la mancata

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concessione del mutuo, è innegabile che le banche abbiano allentato – sempre in un contesto
di criteri selettivi più stringenti rispetto agli anni del boom – la stretta in ambito immobiliare.
Le erogazioni secondo Bankitalia sono infatti cresciute del 35% su base annua. Una larga fetta
di queste è però assorbita dalle surroghe, che superano ormai da mesi la metà delle richieste
di finanziamento sui siti online. Discorso differente sulle seconde case, dove anticipare troppo
la ripresa potrebbe essere controproducente e dove il peso fiscale è maggiore.
(Emiliano Sgambato, Il Sole 24ORE – Norme e Tributi, 4 agosto 2015)

 Immobili
 Edifici storici: da oggi obbligatoria la scheda per gli interventi antisismici
A partire da oggi, 1° settembre, per gli interventi sugli edifici storici di miglioramento sismico o
che riguardano singoli elementi strutturali, ovvero interventi di manutenzione straordinaria,
che prevedono lavorazioni edili significative nei confronti dell’interazione della struttura,
insieme alla documentazione progettuale presentata per le autorizzazioni o i pareri di legge
dovrà essere compilata la scheda allegata alla circolare del Ministero dei beni culturali n. 15 del
30 aprile scorso in materia di tutela del patrimonio architettonico e mitigazione del rischio
sismico.
Le schede, che non costituiscono         documentazione tecnica aggiuntiva rispetto a quella
obbligatoria prevista per legge ma rappresentano esclusivamente una sintesi dell’approccio
progettuale, verranno raccolte e archiviate presso il Mibact per aggiornare le mappe di rischio
dei centri urbani, con particolare attenzione per il rischio sismico.

Interventi di manutenzione straordinaria
La circolare n. 15/2015 pone particolare attenzione agli interventi di manutenzione
straordinaria (secondo il D.P.R. 380/2001) che prevedono lavorazioni edili (realizzazione o
modifiche di porte e finestre, introduzione di pavimentazioni più pesanti, modifica del manto di
copertura, modifiche b della distribuzione dei tramezzi, tracce o fori che riducono
significativamente le sezioni resistenti ecc.); tali interventi infatti, anche quando non
riguardano elementi portanti, possono influire direttamente o indirettamente sul
comportamento strutturale dell’edificio. In questi casi il progetto dell’intervento può costituire
l’occasione per rilevare criticità strutturali e vulnerabilità sismiche locali, già esistenti e non
connesse direttamente all’intervento progettato. Si favorisce così la previsione di interventi
locali che, pur snaturando la natura e gli obiettivi del progetto, spesso, senza comportare
sensibili costi aggiuntivi, portano a miglioramenti significativi della sicurezza strutturale e
quindi dell’edificio.
(Il Sole 24ORE – Tecnici24, 1 settembre 2015)

 Condominio

    Risparmio energetico, attenzione alle regole da seguire per detrarre le spese

Mancano meno di tre mesi (salvo proroghe di cui, per ora, si sussurra appena) per sfruttare la
detrazione del 65 per cento: questa la percentuale di detraibilità delle spese sostenute entro il
31 dicembre 2015 per interventi finalizzati al risparmio ed alla riqualificazione energetica, ed
effettuati su fabbricati appartenenti a qualsiasi categoria, fruiscono di una detrazione fiscale
che comporta un risparmio di imposta.

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La riqualificazione energetica di un edificio consiste nella realizzazione di opere destinate a
migliorarne l'efficienza, contenendo i consumi, riducendo le emissioni di fattori inquinanti, ed
utilizzando in maniera ottimale le risorse di energia.

I soggetti che sostengono delle spese per opere di riqualificazione energetica hanno, pertanto,
diritto a recuperare parte del costo sostenuto, grazie ad una detrazione dall'Irpef o dall'Ires,
cioè dalle imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi.

In ogni caso, come per tutte le detrazioni d'imposta, l'agevolazione è ammessa entro il limite
che trova capienza nell'imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi; pertanto la
somma eventualmente eccedente non può essere chiesta a rimborso.

La legge di stabilità 2015 (legge 190/2014) ha prorogato al 31 dicembre 2015, nella misura
del 65%, la detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Nella
stessa misura è prevista anche la detrazione per gli interventi sulle parti comuni degli edifici
condominiali e per quelli che riguardano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo
condominio.

A decorrere dal 2016, salvo ulteriori proroghe, i lavori per i quali è attualmente prevista tale
agevolazione saranno ricompresi nelle ristrutturazioni edilizie, con detrazione del 36%.
La legge di stabilità 2015 ha inoltre esteso l'agevolazione a nuove tipologie di interventi. In
particolare, dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015 si può usufruire della detrazione anche
per l'acquisto e la posa in opera di

•schermature solari, nel limite di 60.000 euro;
•impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse
combustibili, nel limite di 30.000 euro.
Per verificare gli importi esatti della detrazione massima per ogni tipo di intervento, cliccare
qui.
Pertanto questi risultano essere gli interventi per fruire della detrazione:
•interventi per migliorare l'isolamento termico, anche mediante sostituzione di serramenti,
finestre, pavimenti e coperture;
•installazione di pannelli solari;
•sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (caldaie) e di scaldacqua;
•opere, o insieme di opere, che incidano sulla prestazione energetica dell'edificio (ad esempio,
la coibentazione dei muri o del sottotetto);
•posa in opera di schermature solari.
Le detrazioni, da ripartire in dieci rate annuali di pari importo nell'anno in cui la spesa è
sostenuta e nei nove successivi, sono riconosciute nelle seguenti misure:
•55% delle spese sostenute fino al 5 giugno 2013
•65% delle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015 sia per interventi sulle
singole unità immobiliari sia quando l'intervento è effettuato sulle parti comuni degli edifici
condominiali, o se riguarda tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio.

Per i privati la detrazione compete in base al principio di cassa, cioè nell'anno in cui è
effettivamente avvenuto il pagamento della fattura, mentre le imprese devono adottare il
consueto principio di competenza.

Condizione indispensabile per poter fruire della detrazione è che gli interventi siano eseguiti su
unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, a prescindere dalla categoria
catastale. La detrazione riguarda, quindi, sia gli edifici residenziali, cioè destinati ad abitazione,
sia le loro pertinenze (ad es.: box e tettoie), sia gli edifici strumentali, cioè destinati ad uso
commerciale o industriale. In sostanza sono agevolabili tutti gli edifici iscritti in catasto, e per i
quali sono dovute le imposte comunali (Imu e Tasi). Risultano, invece, esclusi dal beneficio i
fabbricati di nuova costruzione, in quanto già obbligati a disporre di tutti i requisiti tecnici per il
risparmio energetico.

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La detrazione spetta al soggetto che materialmente sostiene la spesa e non necessariamente al
proprietario dell'immobile. Beneficiano pertanto della riduzione di imposta i titolari di un diritto
reale sull'immobile oggetto della ristrutturazione, dunque i proprietari, gli inquilini, i
comodatari (cioè coloro che, per contratto, dispongono gratuitamente dell'immobile), i familiari
conviventi, i titolari di redditi di impresa, le società, gli enti e le associazioni.

Per poter ottenere il beneficio fiscale è sufficiente che il contribuente sia in regola con i
permessi tecnici e amministrativi per l'esecuzione dei lavori e che provveda ai due seguenti
adempimenti:

1.pagare i fornitori a mezzo bonifico, nel quale dovranno essere evidenziati i seguenti dati:
•causale del versamento, con la seguente dicitura: detrazione ai sensi della Legge 296/2006,
art. 1, co. 344-349;
•il proprio codice fiscale (cioè il codice fiscale di chi effettua il pagamento);
•il codice fiscale o la partita Iva di chi esegue i lavori.
2.inviare all'Enea, cioè all'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo
economico sostenibile, entro 90 giorni dalla fine lavori, copia della certificazione energetica e la
scheda informativa degli interventi realizzati (l'originale deve ovviamente essere conservato).
Tale pratica, solitamente effettuata da un professionista tecnico (geometra, architetto, ecc.) o
direttamente dalla azienda fornitrice dell'impianto (in caso, ad esempio, di sostituzione della
caldaia, o dell'installazione di pannelli solari), può comunque essere inviata direttamente
dall'interessato, in via telematica.
Non è invece più necessario inviare alcuna comunicazione all'Agenzia delle Entrate, neppure
nel caso di prosecuzione dei lavori oltre il periodo di imposta.
(Nadia Parducci, Il Sole 24 ORE – Quotidiano del condominio, 7 settembre 2015)

    Il foro del condominio è quello in cui si trova l’immobile

Al Tribunale di competenza non si scappa: la Cassazione, con l’ordinanza 17474, depositata
ieri, ha ribadito in modo articolato che in caso di contenzioso in cui il condomino viene
chiamato in causa il foro è quello del circondario in cui si trova l’immobile. Ordinanza che non
contraddice quella del 25 agosto scorso, che ammetteva la deroga al principio generale
contenuta in una clausola del regolamento condominiale contrattuale.

Un condòmino, il cui figlio aveva subito un incidente sulle scale comuni, aveva infatti chiamato
in causa presso il tribunale di Roma sia il condominio che la compagnia assicurativa dello
stesso. L’edificio, però, si trova nel circondario del Tribunale di Velletri.

La Cassazione, intervenendo sul regolamento di competenza, ha chiarito che:

1) La notifica di un atto indirizzato al condominio è validamente fatta nello stabile condominiale
presso il portiere, anche se l’amministratore non abiti né lavori lì;

2) Questo principio, richiamato dalla sentenza 11303/2007, «implica una sostanziale
applicazione dei criteri di cui all’articolo 19, secondo comma, del Codice di procedura civile, i
quali, sebbene espressamente dettati per taluni enti collettivi privi di personalità giuridica,
sono idonei a disciplinare anche l’ipotesi del soggetto “condominio”».

Di conseguenza, prosegue la Cassazione, dato che lo stesso condòmino ricorrente aveva
notificato la citazione in giudizio presso lo stabile condominiale, in persona dell’amministratore
pro tempore, «il foro generale (...) si deve individuare in quel luogo», che poi, del resto, è
anche il luogo in cui si è verificato il fatto dannoso. Non solo, conclude la Cassazione: si tratta
anche dello stesso luogo in cui va identificato il «forum destinatae solutionis», perché il
risarcimento del danno va effettuato nei confronti del danneggiato, che appunto, oltretutto,
abita nello stesso condominio.

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Nessuna possibilità, quindi, di immaginare circondari di Tribunale diversi da quelli in cui si
trova l’immobile.
(Saverio Fossati, Il Sole 24 ORE – Quotidiano del condominio, 3 settembre 2015)

    Nell’intercapedine del piano non si collocano tubature

Per stabilire a chi appartiene l’intercapedine tra una proprietà e l’altra è necessario, anzitutto,
fare riferimento dell’atto di trasferimento della proprietà dell’unità immobiliare, poi al
regolamento di condominio e, infine, all’utilità che un condomino può trarre dalla stessa, in
base alla sua destinazione strutturale o funzionale.

In un caso sottoposto di recente all’attenzione della Corte di cassazione (sentenza n.
13295/2015) un condòmino del primo piano ne aveva citato in giudizio un altro soprastante,
accusandolo di aver trasformato il tetto in un lastrico solare, creando, così, una servitù di luce
e di veduta oltre ad aver fatto passare nel doppio soffitto (intercapedine) di sua proprietà, i
tubi di scarico di cui chiedeva, pertanto, la rimozione. Il Tribunale respingeva la domanda
mentre la Corte d’appello dava ragione al ricorrente e condannava il condòmino del piano di
sopra a rimuovere le tubature. Per i giudici il condòmino, per mantenere i tubi, avrebbe dovuto
dimostrare di essere proprietario del «vano tecnico» (cioè intercapedine) – dal momento che
l’atto di acquisto nulla diceva a riguardo – o che fosse titolare di un diritto di servitù o che
potesse avvalersi dell’usucapione. Ma la dimostrazione non era stata data.

Investita della questione, la corte di Cassazione, per stabilire a chi appartenesse
l’intercapedine, ha preliminarmente richiamato l’attenzione sul concetto di pertinenza in base
all’articolo 817 del Codice civile: «(...) in una cosa accessoria asservita funzionalmente ed in
maniera durevole all’utilità o ad ornamento di un’altra cosa principale ed è caratterizzata da
due elementi uno soggettivo e l’altro oggettivo».

Dal punto di vista soggettivo è necessario che la pertinenza sia asservita, per volontà del
proprietario della cosa principale, in un rapporto funzionale con quest’ultima ovvero a servizio
o ad ornamento della stessa. Ciò premesso, considerato che i titoli di proprietà delle parti non
facevano alcun riferimento a tale vano tecnico e che la consulenza tecnica d’ufficio aveva
constatato che l’intercapedine in questione aveva la funzione di isolare e proteggere
l’appartamento collocato al primo piano, sussisteva effettivamente un rapporto funzionale tra
l’intercapedine e l’appartamento.

Solo dopo questa analisi la Corte è riuscita a stabilire che quel vano tecnico (l’intercapedine
risultato di una controsoffittatura dell’altezza di m.1,30) aveva la funzione di isolare
l’appartamento al piano di sotto e che, pertanto, apparteneva al proprietario di quest’ultimo
perché ne traeva il maggior beneficio.
(Luana Tagliolini, Il Sole 24 ORE – Quotidiano del condominio, 1 settembre 2015)

    Ci vuole sempre il codice fiscale dello stabile

Per poter fruire della detrazione dall’Irpef del 50% delle spese sostenute per la manutenzione o
ristrutturazione delle parti comuni occorre che ci sia sempre il codice fiscale del condominio e
che le fatture siano a questo intestate. Un principio, quello espresso dall’agenzia delle Entrate
con la risoluzione 74/E del 27 agosto 2015, che nella sostanza ribadisce quanto detto nella
circolare 11/E/2014.

Cosa succede, in concreto, molte volte? Nei condomìni minimi, dove non c’è né amministratore
né conto o codice fiscale condominiali, i proprietari, quando effettuano i lavori sulle parti

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comuni si fanno intestare le fatture “pro quota” per poi detrarne il 50% dall’Irpef. Ignorando
però che il diritto a questa detrazione spetta solo se il codice fiscale viene indicato nei bonifici
di pagamento dei lavori e nella dichiarazione dei redditi dei singoli condòmini quando usano il
bonus fiscale. Alcuni più astuti, per aggirare il problema, si fanno indicare sulle fatture che i
lavori sono su parti private.

Il caso affrontato dalle Entrate era stato sollevato proprio da un “interpello” fatto da alcuni
contribuenti, tutti condòmini di un piccolo condominio, che volevano evitare di fare errori.
Invece, come hanno risposto le Entrate, l’errore era stato fatto: avevano pagato regolarmente
con bonifico, come prescritto, le fatture, che però erano a loro intestate per importi pro quota,
e in più avevano indicato il loro codice fiscale e non quello del condominio. Date queste
premesse, la detrazione non spetta. Il pagamento può anche essere fatto da uno o più
condòmini ma fatture e codice fiscale devono essere del condominio.

L’agenzia, però, ha anche indicato un rimedio, valevole per chi ha commesso l’errore nel 2014:
occorre anzitutto chiedere il codice fiscale del condominio all’Ufficio territoriale delle Entrate
(con il modello AA5/6, sul sito dell’agenzia), poi pagare la sanzione perché il codice fiscale non
era stato chiesto in tempo (103,29 euro con modello F24, codice tributo 8912). Infine, va
inviata allo stesso ufficio una comunicazione in carta libera dove indicare per ciascun
condomino: le generalità e il codice fiscale; i dati catastali delle rispettive unità immobiliari; i
dati dei bonifici; la richiesta di considerare il condominio quale soggetto che ha effettuato gli
interventi; le fatture emesse dalle ditte nei confronti dei singoli condòmini, da intendersi
riferite al condominio. Ma non basta: la dichiarazione dei redditi (730 o Unico), in caso sia già
stata presentata, va rifatta in integrazione.

Insomma, una seccatura che si sarebbe potuta evitare. E che insegna a chi abita nei condomìni
minimi ad attrezzarsi richiedendo subito il codice fiscale.
(Saverio Fossati, Il Sole 24ORE – Quotidiano del condominio, 1 settembre 2015)

    Infiltrazioni, la colpa è sempre del giardino

Il condominio, proprietario del giardino, risponde delle infiltrazioni subite dal seminterrato del
vicino anche se il muro di confine non è stato sufficientemente impermeabilizzato. Irrilevante il
comportamento del danneggiato sia in ordine alle modalità costruttive che per la mancata
manutenzione. A stabilirlo è la Corte di Cassazione con la sentenza del 27 luglio 2015, n.
15730 .

La vicenda nasce dalle lamentele di un confinante che subisce delle infiltrazioni provenienti dal
giardino del condominio vicino. Le parti si rimpallano la responsabilità. Secondo il danneggiato,
le infiltrazioni sarebbero addebitabili esclusivamente al condominio proprietario del giardino
aderente al muro. Il condominio rifiuta ogni addebito in quanto la responsabilità sarebbe dello
stesso danneggiato per un duplice motivo: non solo, nel realizzare il muro, non avrebbe
provveduto ad una sufficiente impermeabilizzazione dello stesso, ma avrebbe omesso le
necessarie opere di manutenzione. Non trovando una soluzione bonaria, la questione finisce
nelle aule di giustizia.

Secondo il consulente tecnico d'ufficio (Ctu) l'umidità deriverebbe dal giardino realizzato dal
condominio, dotato, tra l'altro, di un impianto di irrigazione. Le infiltrazioni sarebbero
imputabili alla mancata impermeabilizzazione delle pareti controterra ed al decorso del tempo
che avrebbe determinato il progressivo cedimento dell'intonaco e l'imbibimento delle murature.

Stabilita la causa del danno, sorge un dilemma: di chi è la responsabilità? Del proprietario del
muro che ha mancato nel realizzare l'impermeabilizzazione delle pareti controterra e
nell'effettuare le necessarie opere di manutenzione o del condominio proprietario del giardino?

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I giudici di merito (confermato dalla Cassazione), richiamando l'articolo 2051 del Codice civile,
che disciplina la responsabilità delle cose in custodia, sanciscono la responsabilità del
possessore del giardino (quindi del condominio) individuato come fonte delle infiltrazioni.
Poiché la responsabilità per i danni da cose in custodia ha carattere oggettivo, al danneggiato
basta dimostrare il danno subito e il rapporto di causalità con il bene in custodia mentre il
proprietario della cosa può evitare la responsabilità solo dimostrando il caso fortuito. Ma dato
che il Ctu aveva già dimostrato l'esistenza del danno e la causa (le infiltrazioni provenienti dal
giardino condominiale), il condominio non ha avuto scampo in quanto proprietario del terreno.

E, trattandosi di responsabilità oggettiva, anche la circostanza che il condominio fosse
all'oscuro delle modalità costruttive del muro confinante, diventa un fatto irrilevante.

E vi è di più. Secondo la Corte d'appello (e la Cassazione conferma) il condominio, nel
momento in cui ha piantumato in prossimità del muro preesistente, avrebbe dovuto farsi carico
della sua impermeabilizzazione.
(Donato Palombella, Il Sole 24ORE – Quotidiano del condominio, 18 agosto 2015)

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Legge e prassi

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                             (G.U. 5 settembre 2015, n. 206)

 Ambiente
AUTORITA' DI BACINO DEL FIUME PO
COMUNICATO
Comunicazione di avvio della consultazione per la procedura di valutazione ambientale
strategica del progetto di piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico del
fiume Po.
(G.U. 1 agosto 2015, n 177)

LEGGE 29 luglio 2015, n. 115
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione
europea - Legge europea 2014.
(G.U. 3 agosto 2015, n 178)

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 21 luglio 2015
Dichiarazione del carattere di eccezionalita' per i danni causati da organismi nocivi (Xylella
fastidiosa) nei territori della Regione Puglia dal 1º gennaio 2014 al 30 giugno 2015.
(G.U. 3 agosto 2015, n 178)

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE
CIVILE
ORDINANZA 24 luglio 2015
Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi
meteorologici che nei giorni dal 15 al 17 marzo e dal 23 al 25 marzo 2015 hanno colpito il
territorio delle province di Asti e Cuneo e dei comuni di Strevi in provincia di Alessandria e di
Viù in provincia di Torino. (Ordinanza n. 269).
(G.U. 7 agosto 2015, n 182)

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE
CIVILE
ORDINANZA 27 luglio 2015
Ordinanza di protezione civile per favorire e regolare il subentro della Regione Marche nelle
iniziative finalizzate al superamento della situazione di criticità determinatasi in conseguenza
delle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei giorni dal 2 al 4 maggio 2014 nel
territorio della medesima regione. (Ordinanza n. 271).
(G.U. 7 agosto 2015, n 182)

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE
CIVILE, ORDINANZA 27 luglio 2015
Ordinanza di protezione civile per favorire e regolare il subentro della Regione Emilia-Romagna
nelle iniziative finalizzate al superamento della situazione di criticità determinatasi in
conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche che dall'ultima decade del mese di

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dicembre 2013 al 31 marzo 2014 hanno colpito il territorio delle Province di Bologna, Forlì-
Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Reggio-Emilia e Rimini. (Ordinanza n. 270).
(G.U. 7 agosto 2015, n 182)

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE
CIVILE
ORDINANZA 27 luglio 2015
Ulteriori disposizioni di protezione civile finalizzate al superamento della situazione di criticità
determinatasi in conseguenza dell'evento sismico che il 21 giugno 2013 ha colpito il territorio
delle Province di Lucca e Massa Carrara. (Ordinanza n. 272).
(G.U. 8 agosto 2015, n 183)

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE
CIVILE
ORDINANZA 28 luglio 2015
Ordinanza di protezione civile per favorire e regolare il subentro della Regione Puglia nelle
iniziative finalizzate al superamento della situazione di criticità determinatasi in conseguenza
degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi tra il 19 novembre ed il 3 dicembre 2013 nel
territorio delle Province di Foggia, Lecce e Taranto. (Ordinanza n. 273).
(G.U. 8 agosto 2015, n 183)

AUTORITA' DI BACINO DEL FIUME PO
COMUNICATO
Comunicazione di avvio della consultazione per la procedura di valutazione ambientale
strategica del progetto di piano di gestione del rischio di alluvioni del distretto idrografico del
fiume Po.
(G.U. 8 agosto 2015, n 183)

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE
CIVILE
ORDINANZA 30 luglio 2015
Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi
meteorologici verificatisi l'8 luglio 2015 nel territorio dei comuni di Dolo, Pianiga e Mira in
provincia di Venezia e di Cortina d'Ampezzo in provincia di Belluno. (Ordinanza n. 274).
(G.U. 10 agosto 2015, n 184)

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 22 giugno 2015
Aggiornamento degli allegati 2, 6 e 7 al decreto legislativo n. 75 del 29 aprile 2010 «Riordino e
revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell'articolo 13 della legge 7 luglio
2009, n. 88». (15A06176)
(G.U. 12 agosto 2015, n 186)

LEGGE 7 agosto 2015, n. 124
Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
(G.U. 13 agosto 2015, n 187)

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 maggio 2015
Criteri e modalità di ripartizione del contributo statale per la gestione, la manutenzione e lo
sviluppo delle reti di osservazione idro-meteorologica al suolo e della rete dei radar
meteorologici utilizzati dai centri funzionali regionali operanti nel Sistema nazionale di
allertamento costituito nell'ambito delle attività di protezione civile.
(G.U. 13 agosto 2015, n 187)

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11 giugno 2015
Approvazione della Variante al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico - rischio di frana,
relativamente ai comuni di Cervinara, Sant'Angelo a Cupolo, Torrioni e Vitulano.
(G.U. 13 agosto 2015, n 187)
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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE
CIVILE
ORDINANZA 3 agosto 2015
Ulteriori disposizioni di protezione civile per favorire e regolare il subentro dell'Agenzia
regionale campana per la difesa del suolo (ARCADIS) nelle iniziative finalizzate al
completamento in regime ordinario delle attività inerenti allo stato di criticità socio-economico-
ambientale nel bacino idrografico del fiume Sarno. (Ordinanza n. 275).
(G.U. 13 agosto 2015, n 187)

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
DECRETO 21 luglio 2015
Prescrizioni relative alle prove ed ispezioni per gli imballaggi, i grandi imballaggi e i contenitori
intermedi. (Decreto n. 842/2015).
(G.U. 17 agosto 2015, n 189)

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
DECRETO 7 agosto 2015
Classificazione dei rifiuti radioattivi, ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo 4 marzo 2014,
n. 45.
(G.U. 19 agosto 2015, n 191)

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE
CIVILE
ORDINANZA 12 agosto 2015
Ulteriori disposizioni di protezione civile finalizzate al superamento delle situazioni di criticità
determinatesi a seguito degli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio
della Regione Umbria nei giorni 15, 16, 26 e 27 novembre 2005. Proroga della contabilità
speciale n. 3338. (Ordinanza n. 276).
(G.U. 19 agosto 2015, n 191)

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE
CIVILE
ORDINANZA 13 agosto 2015
Proroga contabilità speciale n. 5803. Superamento della situazione di criticità derivante dagli
eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 25 al 26 dicembre 2013, dal 4 al 5 e
dal 16 al 20 gennaio 2014 nel territorio della Regione Liguria. (Ordinanza n. 277).
(G.U. 19 agosto 2015, n 191)

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
COMUNICATO
Riesame dell'autorizzazione integrata ambientale, rilasciata per l'esercizio dello stabilimento
della società Plastipak Italia Preforme S.r.l., in Verbania (ID 126/867).
(G.U. 20 agosto 2015, n 192)

DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 31 luglio 2015
Ulteriori disposizioni per fronteggiare il rischio fitosanitario connesso alla diffusione nel
territorio della regione Puglia del batterio patogeno da quarantena Xylella fastidiosa (Well e
Raju).
(G.U. 20 agosto 2015, n 192)

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 12 agosto 2015
Dichiarazione dell'esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi
nella Regione Piemonte.
(G.U. 21 agosto 2015, n 193)

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MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 12 agosto 2015
Dichiarazione dell'esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi
nella Regione Liguria.
(G.U. 21 agosto 2015, n 193)

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE
CIVILE
ORDINANZA 17 agosto 2015
Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi
meteorologici verificatisi il giorno 4 agosto 2015 nel territorio dei comuni di San Vito di Cadore,
Borca di Cadore, Vodo di Cadore, Cortina d'Ampezzo ed Auronzo, in provincia di Belluno.
(Ordinanza n. 278).
(G.U. 21 agosto 2015, n 193)

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
COMUNICATO
Comunicato relativo alla fissazione dei limiti tra le acque del demanio marittimo e le acque del
demanio idrico (fluviale, acque interne) presso la foce del torrente Maremola, ricadente nel
territorio del Comune di Pietra Ligure.
(G.U. 21 agosto 2015, n 193)

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
DECRETO 4 agosto 2015
Riconoscimento di idoneità del prodotto disperdente denominato «Cleaning Eco 87»
commercializzato dalla società Cleaning Tech S.r.l. da impiegare in mare per la bonifica dalla
contaminazione da idrocarburi petroliferi.)
(G.U. 22 agosto 2015, n 194)

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
COMUNICATO
Mancata conversione del decreto-legge 4 luglio 2015, n. 92, recante: «Misure urgenti in
materia di rifiuti e di autorizzazione integrata ambientale, nonché per l'esercizio dell'attività
d'impresa di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale».
(G.U. 3 settembre 2015, n 204)

      Appalti

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 20 febbraio 2015
Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443/2001). Nuova linea ferroviaria Torino
- Lione (NLTL) - Sezione internazionale: Parte comune italo-francese - Sezione
transfrontaliera: Parte in territorio italiano - CUP C11J05000030001. Approvazione progetto
definitivo. (Delibera n. 19/2015).
(G.U. 6 agosto 2015, n 181, s.o., N. 45)

AUTORITA' NAZIONALE ANTICORRUZIONE
COMUNICATO
Pubblicazione del regolamento per la disciplina dello svolgimento di tirocini formativi e di
orientamento
(G.U. 8 agosto 2015, n 183)

LEGGE 6 agosto 2015, n. 121
Modifica al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto
legislativo 6 settembre 2011, n. 159, in materia di soggetti sottoposti alla verifica antimafia.
(G.U. 10 agosto 2015, n 184)

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DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 giugno 2015
Inserimento dell'Autorità nazionale anticorruzione nella tabella A allegata alla legge 29 ottobre
1984, n. 720, istitutiva del sistema di tesoreria unica per enti ed organismi pubblici.
(G.U. 10 agosto 2015, n 184)

AUTORITA' NAZIONALE ANTICORRUZIONE
DETERMINA 22 luglio 2015
Linee guida per l'affidamento del servizio di vigilanza privata. (Determina n. 9).
(G.U. 12 agosto 2015, n 186)

 Economia e Fisco
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 9 giugno 2015
Termini, modalita' e procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni di cui alla
legge 15 maggio 1989, n. 181 in favore di programmi di investimento finalizzati alla
riqualificazione delle aree di crisi industriali.
(G.U. 3 agosto 2015, n 178)

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 29 aprile 2015
Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013. Riprogrammazione del Programma attuativo
regionale (PAR) della regione Veneto ai sensi delibera CIPE n. 41/2012: presa d'atto. (Delibera
n. 40/2015).
(G.U. 3 agosto 2015, n 178)

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
COMUNICATO
Comunicato relativo al decreto 20 luglio 2015 concernente: «Modalità di erogazione delle
agevolazioni in favore di programmi di investimento per il sostegno alla nascita e allo sviluppo
di start-up innovative».
(G.U. 6 agosto 2015, n 181)

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
CIRCOLARE 26 giugno 2015, n. 4660
Modifica della circolare n. 9992 del 25 settembre 2014, attuativa dei decreti del Ministro delle
politiche agricole e forestali 1° agosto 2003 e 3 luglio 2007, in materia di contratti di filiera
relativi al 1° e al 2° bando.
(G.U. 6 agosto 2015, n 181)

AGENZIA NAZIONALE PER L'ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E LO SVILUPPO
D'IMPRESA
COMUNICATO
Esaurimento delle risorse finanziarie disponibili concernenti le misure agevolative previste dal
decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185.
(G.U. 8 agosto 2015, n 183)

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 28 gennaio 2015
Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443/2001). Nodo di Bari: Bari Sud (tratta
Bari Centrale - Bari Torre a Mare) CUP J11C09000000009. Approvazione progetto definitivo.
(Delibera n. 1/2015).
(G.U. 10 agosto 2015, n 184)

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MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 23 giugno 2015
Cofinanziamento nazionale dei programmi concernenti azioni di informazione e di promozione
dei prodotti agricoli sul mercato interno e nei paesi terzi, di cui al regolamento CE n. 501/2008
dec. C(2014) 2708 del 29 aprile 2014, terza annualità, ai sensi della legge n. 183/1987.
(Decreto n. 17/2015).
(G.U. 12 agosto 2015, n 186)

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 23 giugno 2015
Cofinanziamento nazionale degli aiuti a favore delle organizzazioni di produttori nel settore
ortofrutticolo, di cui all'articolo 35 del regolamento UE n. 1308/2013, per l'anno 2015, ai sensi
della legge n. 183/1987. (Decreto n. 18/2015).
(G.U. 12 agosto 2015, n 186)

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 23 giugno 2015
Cofinanziamento nazionale dell'annualità 2015/2016 relativo al programma «Frutta e verdura
nelle scuole», di cui all'articolo 103-octies bis del regolamento UE n. 1370/2013, ai sensi della
legge n. 183/1987. (Decreto n. 19/2015).
(G.U. 12 agosto 2015, n 186)

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 23 giugno 2015
Rideterminazione del cofinanziamento nazionale pubblico per l'annualità 2009 e assegnazione
delle annualità 2010, 2011, 2012 e 2013 a carico del Fondo di rotazione di cui alla legge n.
183/1987 per il programma operativo transfrontaliero «IPA Adriatico di Cooperazione
transfrontaliera». (Decreto n. 20/2015).
(G.U. 12 agosto 2015, n 186)

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
COMUNICATO
Riapertura del termine per la presentazione dei programmi di cui all'avviso pubblico per il
cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni e finalizzati a sostenere la realizzazione
di diagnosi energetiche nelle piccole e medie imprese (PMI) o l'adozione, nelle stesse, di
sistemi di gestione dell'energia conformi alle norme ISO 50001.
(G.U. 12 agosto 2015, n 186)

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 30 luglio 2015
Aggiornamento del tasso da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione ai fini
della concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore delle imprese.
(G.U. 17 agosto 2015, n 189)

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
CIRCOLARE 4 agosto 2015, n. 24
Dematerializzazione dello speciale ordine di pagamento rivolto al tesoriere per il pagamento di
somme dovute in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali e lodi arbitrali aventi efficacia
esecutiva, previsto dall'articolo 14 del decreto-legge 31 dicembre 1996, n. 669, convertito, con
modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1997, n. 30 - Caratteristiche e modalità di emissione.
(G.U. 17 agosto 2015, n 189)

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
COMUNICATO
Comunicato relativo alla delibera 20 febbraio 2015, recante: «Regione Sicilia - Fondo per lo
sviluppo e la coesione - riprogrammazione delle risorse ai sensi della delibera CIPE n. 21/2014.
(Delibera n. 26/2015).».
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(G.U. 17 agosto 2015, n 189)

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
COMUNICATO
Avviso relativo al decreto 29 luglio 2015 relativo al disciplinare delle procedure per il rilascio
dei titoli abilitativi per l'offerta al pubblico dei servizi postali.
(G.U. 17 agosto 2015, n 189)

DECRETO LEGISLATIVO 5 agosto 2015, n. 127
Trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate
attraverso distributori automatici, in attuazione dell'articolo 9, comma 1, lettere d) e g), della
legge 11 marzo 2014, n. 23.
(G.U. 18 agosto 2015, n 190)

DECRETO LEGISLATIVO 5 agosto 2015, n. 128
Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, in attuazione degli
articoli 5, 6 e 8, comma 2, della legge 11 marzo 2014, n. 23.
(G.U. 18 agosto 2015, n 190)

DECRETO LEGISLATIVO 6 agosto 2015, n. 130
Attuazione della direttiva 2013/11/UE sulla risoluzione alternativa delle controversie dei
consumatori, che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 e la direttiva 2009/22/CE
(direttiva sull'ADR per i consumatori).
(G.U. 19 agosto 2015, n 191)

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 20 luglio 2015
Riparto delle risorse di cui all'articolo 8, comma 2, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78.
(G.U. 19 agosto 2015, n 191)

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
COMUNICATO
Comunicato relativo al decreto 7 agosto 2015, concernente: «Graduatoria delle domande per
l'accesso alle agevolazioni in favore di programmi integrati d'investimento finalizzati alla
riduzione dei consumi energetici all'interno delle attività produttive localizzate nelle regioni
dell'obiettivo Convergenza».
(G.U. 19 agosto 2015, n 191)

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 15 luglio 2015
Procedure operative di attuazione del decreto 25 marzo 2015 e modalità di svolgimento delle
attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi e dei relativi
controlli, ai sensi dell'art. 19, comma 6, dello stesso decreto.
(G.U. 3 settembre 2015, n 204)

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
DECRETO 8 luglio 2015, n. 140
Regolamento recante criteri e modalità di concessione alle agevolazioni di cui al capo 0I del
titolo I del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185.
(G.U. 5 settembre 2015, n 206)

 Immobili/Edilizia
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

 FIAIP News24, numero 24 – settembre 2015                                                 19
DECRETO 20 luglio 2015
Determinazione dei requisiti e delle caratteristiche degli investitori qualificati da ammettere alle
procedure ristrette di vendita di immobili pubblici.
(G.U. 4 agosto 2015, n 179)

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 30 luglio 2015
Apporto di immobile di proprietà dello Stato al fondo i3-Regione Lazio.
(G.U. 10 agosto 2015, n 184)

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 30 luglio 2015
Apporto di immobile di proprietà dello Stato al fondo i3-INAIL.
(G.U. 10 agosto 2015, n 184)

MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 30 luglio 2015
Costituzione di un fondo comune d'investimento immobiliare cui conferire o trasferire immobili
di proprietà dello Stato, inclusi quelli in uso al Ministero della difesa, non più utilizzati a fini
istituzionali, nonché diritti reali immobiliari.
(G.U. 10 agosto 2015, n 184)

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
COMUNICATO
Passaggio dal demanio al patrimonio dello Stato di un sito in Sarezzo.
(G.U. 11 agosto 2015, n 185)

ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
COMUNICATO
Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, per il mese di luglio 2015,
che si pubblicano ai sensi dell'art. 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392 (Disciplina delle
locazioni di immobili urbani), ed ai sensi dell'art. 54 della legge del 27 dicembre 1997, n. 449
(Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica).
(G.U. 31 agosto 2015, n 201)

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
COMUNICATO
Espropriazione definitiva in favore del Ministero dello sviluppo economico degli immobili siti nel
comune di Calitri nell'ambito del progetto n. 39/40/COM/6063 «strada di collegamento
dell'abitato di Calitri con la S.S. 401 Ofantina».
(G.U. 31 agosto 2015, n 201)

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
COMUNICATO
Espropriazione definitiva in favore del Ministero dello sviluppo economico degli immobili siti nel
comune di Calitri nell'ambito del progetto n. 39/40/COM/6063 «strada di collegamento
dell'abitato di Calitri con la S.S. 401 Ofantina».
(G.U. 31 agosto 2015, n 201)

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
COMUNICATO
Espropriazione definitiva in favore del Ministero dello sviluppo economico degli immobili siti nel
comune di Pescopagano nell'ambito del progetto n. 39/60/COM/6057/02 «strada di
collegamento dell'abitato di Muro Lucano con la S.S. 401 Ofantina» 2° lotto.
(G.U. 31 agosto 2015, n 201)

MINISTERO DELLA DIFESA
DECRETO 24 luglio 2015
 FIAIP News24, numero 24 – settembre 2015                                                   20
Piano annuale di gestione del patrimonio abitativo in dotazione alla difesa, per l'anno 2014.
(G.U. 2 settembre 2015, n 203)

 Pubblica Amministrazione
LEGGE 29 luglio 2015, n. 115
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione
europea - Legge europea 2014.
(G.U. 3 agosto 2015, n 178)

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
DECRETO 14 maggio 2015
Ripartizione delle risorse finanziarie affluenti al Fondo per le non autosufficienze, per l'anno
2015.
(G.U. 3 agosto 2015, n 178)

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
DECRETO 22 giugno 2015
Differimento del termine di cui al decreto 21 giugno 2012, n. 209, recante: «Equiparazione di
velivolo privato ad aeromobile di Stato ai sensi dell'articolo 746 del codice della navigazione»,
come modificato dal decreto 12 giugno 2014, n. 275.
(G.U. 3 agosto 2015, n 178)

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
DECRETO 30 giugno 2015
Rettifica al decreto 23 dicembre 2014, recante: «Aggiornamento degli importi dovuti per le
operazioni tecnico-amministrative di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, ai sensi dell'articolo 405 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre
1992, n. 495».
(G.U. 4 agosto 2015, n 179)

GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
PROVVEDIMENTO 2 luglio 2015
Misure di sicurezza e modalita' di scambio dei dati personali tra amministrazioni pubbliche.
(Provvedimento n. 393).
(G.U. 4 agosto 2015, n 179)

MINISTERO DELL'INTERNO
DECRETO 28 luglio 2015
Contributo in conto interessi in favore di comuni, province e citta' metropolitane.
(G.U. 5 agosto 2015, n 180)

LEGGE 4 agosto 2015, n. 117
Conversione in legge del decreto-legge 8 luglio 2015, n. 99, recante disposizioni urgenti per la
partecipazione di personale militare all'operazione militare dell'Unione europea nel
Mediterraneo centromeridionale denominata EUNAVFOR MED.
(G.U. 6 agosto 2015, n 181)

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 giugno 2015, n. 118
Regolamento per il funzionamento del Comitato interministeriale per gli affari europei, istituito
presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell'articolo 2 della legge 24 dicembre
2012, n. 234.
(G.U. 6 agosto 2015, n 181)

 FIAIP News24, numero 24 – settembre 2015                                                21
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