L'istituto della cittadinanza dalle origini all'età moderna - LA PROSPETTIVA STORICA

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L'istituto della cittadinanza dalle origini all'età moderna - LA PROSPETTIVA STORICA
L’istituto della
cittadinanza dalle
origini all’età
moderna

LA PROSPETTIVA STORICA

Fabio Baggio
Scalabrini International Migration Institute
L'istituto della cittadinanza dalle origini all'età moderna - LA PROSPETTIVA STORICA
Introduzione
   Cittadinanza: dal latino “civilitas", a sua volta
    da “civis” = persona con stabile dimora in un
    territorio, opposto a “peregrinus”

   Due accezioni di civilitas in seno alla civiltà
    romana
       Complesso dei cittadini

       Titolo di appartenenza a un gruppo o territorio

   Ma il concetto di cittadinanza come titolo di
    appartenenza ha radici più antiche
Introduzione
   Il mio contributo
       Rapido excursus sull’evoluzione storica del
        concetto di cittadinanza
       Accento su alcuni elementi che ritengo importanti
Le prime civiltà
    Mesopotamia e Egitto: città e cittadinanza dal
     3500 AC
        Appartenenza a un territorio circoscritto (mura),
         spesso in contrapposizione con gli “altri”
         (cittadinanza esclusiva)
        Libertà: sudditi di un sovrano, ma persone libere
    India: appartenenza cosmica induista e
     buddhista
        Il concetto di cittadinanza è molto blando:
         appartenenza a classi sociali (caste) o territori
         come status contingente
        La vera appartenenza/identità è a livello cosmico
         e si acquista attraverso il superamento delle
         contingenze
Le prime civiltà
     Cina: Confucio e la cittadinanza “morale”
         Individuo non pre-esistente alla società o gruppo: è
          l’appartenenza/relazione che lo fa essere
         Cittadinanza = serie di doveri che impone la volontà
          di continuare a esistere e far esistere la società di
          appartenenza

     Civiltà precolombiane in America
         Civiltà Inca e Azteca: “cittadino” = persona che
          risiede stabilmente nel territorio (= uomo/donna), in
          opposizione al nomade
         Civiltà Maya: “cittadino” = partecipe della vita della
          comunità (diritti e doveri) in opposizione alle
          persone isolate o indifferenti
Le prime civiltà
  Il   popolo d’Israele: appartenenza e proprietà
       Appartenenza religiosa, ma intimamente legata
        alla discendenza (legami di sangue) e al possesso
        della terra (dono di Dio)
       Legge del Giubileo (ogni 50 anni)
       Diritti legati alla cittadinanza-appartenenza al
        popolo (diritti mediati per minori e donne), non
        riconoscimento dei diritti agli schiavi e ai forestieri
        (neppure dopo 10 generazioni)
       Dimensione ontologica dell’appartenenza non
        legata al territorio (Egitto, Babilonia, ecc.)
       Diaspora (dal 70 DC) e mito del ritorno e di
        riconquista della terra
La nascita del concetto
  La   cittadinanza nella Grecia antica
     Cittadinanza = appartenenza a una comunità e
      partecipazione alla vita “politica” nell’ambito
      della “polis” (città stato, autocratica)
     Status di “cittadino” riconosciuto a maschio libero,
      figlio di un cittadino libero, proprietario di terra o
      casa, residente
     Due accezioni fondamentali:
           Platone: cittadinanza dirigente (élite) governa
            cittadinanza passiva: rapporto affettivo

           Aristotele: tutti i cittadini chiamati a partecipare alla
            gestione del potere (diritto e dovere), attraverso
            assemblee = esercizio di virtù
La nascita del concetto
       “Doppia” cittadinanza “federale” in caso di
        alleanze tra “polis” greche (lega acarnana,
        achea, beotica, licia ecc.)
       Cittadinanza = privilegio revocabile in caso di
        gravi trasgressioni (atimia o esilio)

  Il   cosmopolitismo ellenico
       Il concetto nasce nel V secolo AC, con la crisi
        della polis e la diffusione del pensiero sofista
       Cittadinanza come appartenenza comune a tutto
        il mondo conosciuto (fondamentale uguaglianza
        tra le persone)
       Parte del programma politico di Alessandro
        Magno
L’evoluzione del concetto
  Dalla     Repubblica all’Impero Romano
      Epoca repubblicana
          “Cives” = concetto molto simile a quello greco;
           “civilitas” = appartenenza alla “civitas”
          Cives = patrizi e plebei (liberi), cui vengono
           riconosciuti diritti politici
          Per nascita da padre cittadino (e da madre) o per
           adozione da parte di pater cittadino, o per volontà
           collettiva di chi già possedeva la cittadinanza
          Civilitas come status giuridico privilegiato (voto,
           possesso, esilio invece di condanna a morte)
          Inizialmente legato alla residenza a Roma, poi estesa
           ad altre città federate (“foedus equum”)
L’evoluzione del concetto
         Si perdeva per morte, alienazione (se sotto
          potestas), solenne esclusione, servitù acquisita e
          migrazione ad altre città con acquisizione di nuova
          cittadinanza
         Nell’89 AC venne concessa a tutti gli uomini liberi
          d’Italia (guerra sociale). Nel 43 AC concessa anche
          ai Transpadani
     Epoca imperiale
         Espansione dell’impero, codificazione delle leggi e
          “istituzionalizzazione” del concetto di cittadinanza
         Nel 212 la “Constitutio Antoniana” di Caracalla:
          cittadinanza romana estesa a tutti i sudditi liberi
          dell’impero
         Cittadinanza come simbolo onorifico, non corredata
          da reale partecipazione politica
L’evoluzione del concetto
  Basso     Medioevo: fase di declino
     Invasioni barbariche e situazione di cittadinanza
      “confusa”
         Barbai invasori e cittadini romani come categoria
          speciale (non schiavi)

         Cittadinanza universale cristiana

     Regno longobardo: l’editto di Rotari riconosce tutte
      le persone libere come “sudditi” sottoposti a
      un’unica legge

     Il feudalesimo: potere decentralizzato e
      diritti/doveri determinati dai rapporti feudali (ceto e
      dipendenza)
L’evoluzione del concetto
 L’espansione     di “El Islam”
    Visione teocratica: cittadinanza/appartenenza al El
     Islam (territorio fedele alla religione di Allah)
     dettata dalla fede religiosa

    Espansione di El Islam y costituzione della “Umma
     Islamia” (mondo islamico) dove tutti i fedeli hanno
     diritto di cittadinanza

    La conversione alla vera fede dà cittadinanza e
     diritti connessi (possesso, cariche pubbliche,
     partecipazione alla vita politica)

    Fine dei tempi: per i fedeli, paradiso come vera
     patria di appartenenza per sempre
L’evoluzione del concetto
 Epoca    dei Comuni e delle Signorie
    Ritorno alle realtà di governo circoscritte e
     cittadinanza come riconoscimento statale,
     necessaria per agire al di fuori dello stato (identità e
     protezione)

    Cittadini: persone che risiedono e/o operano
     all’interno delle “mura cittadine”, contribuiscono
     finanziariamente al governo (tasse) e si impegnano
     nella sua difesa

    Scompare la schiavitù feudale e nascono le
     corporazioni dei mestieri: ambiente più consono
     alla partecipazione, anche se permangono chiare
     discriminazioni
L’evoluzione del concetto
 Regni   moderni e assolutismo
    Nei secoli XVI e XVII: in Europa si strutturano i regni
     moderni, con confini ben marcati e forte senso di
     appartenenza (nazionalismo)
    Assolutismo politico: i rapporti feudatari vengono
     restaurati nel rapporto sovrano-sudditi
    Scismi e riforme religiose: sfide alla unità nazionale
     e “strumento” per separatismi (riconoscimento e
     esilio)
    Jean Bodin e Hobbes: cittadini = sudditi, ma di fatto
     non tutti i sudditi son cittadini (schiavi e stranieri) e
     non tutti i cittadini sono uguali (classi, donne e
     minori)
L’evoluzione del concetto
 Le   Rivoluzioni del XVIII secolo
    Illuminismo: valore universale delle idee di libertà,
     uguaglianza e fratellanza, ma realizzabili all’interno
     di un territorio di appartenenza (essenzialmente per
     nascita = ius soli)
    Cittadinanza = appartenenza a uno stato
     (repubblica) con diritti e doveri uguali per tutti
    Il cittadino = depositario della sovranità (potere),
     che delega a rappresentanti per il suo esercizio
     ordinario
    Partecipazione attiva alla vita sociale e politica
     della comunità di riferimento = passaggio dal
     concetto di stato a quello di nazione
L’evoluzione del concetto
    Rivoluzione americana
        Liberta e uguaglianza: dall’esperienza degli immigrati,
         stato “laico” e tollerante (divisione tra Chiesa e stato)
        Costituzione: riconoscimento giuridico, cittadino per
         nascita (in uno stato USA) o per concessione

    Rivoluzione francese
        Cittadino (citoyen) come sinonimo di aderente alla
         rivoluzione (terzo stato)
        Diritti uguali per tutti, ma di fatto distinzione tra
         contribuenti (con diritto di voto) e non contribuenti
         (senza diritto di voto)
        Cittadinanza = diritto “naturale” positivo, ma espulsione
         di persone per devianze ideologiche
Conclusioni
   Alcune parole chiave
       Stabilità (residenza territoriale)
       Appartenenza (a gruppo o territorio)
       Identità (spesso in contrapposizione)
       Libertà (condizione previa)
       Discendenza (legami di sangue)
       Possesso (terra o casa)
       Partecipazione (diritti e doveri)
       Condizione giuridica (privelgio e protezione)
Conclusioni
   Alcune riflessioni
       Rapporto tra cittadinanza ed estensione del
        territorio (cittadino vs. suddito, partecipazione vs.
        mera appartenenza)
       Cittadinanza spesso legata a discriminazione
        (etnocentrismo, ceti, stranieri, donne e minori) …
        ma il cammino della civiltà porta al superamento di
        ogni discriminazione
       Rapporto tra Identità e partecipazione attiva alla
        vita sociale e politica
       Universalismo cosmico, cosmopolitismo ellenico,
        universalismo cristiano e illuminista su dimensione
        più ontologica che politica
FINE
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