L'AUTOMONITORAGGIO DELLA GLICEMIA - GUIDA PRATICA - Associazione ...

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L'AUTOMONITORAGGIO DELLA GLICEMIA - GUIDA PRATICA - Associazione ...
GUIDA PRATICA

L’AUTOMONITORAGGIO
   DELLA GLICEMIA

    Alta Valle del Tevere
Con il termine GLICEMIA s’intende la concentrazione di glucosio,
cioè di zucchero, nel sangue. Il corpo umano possiede un sistema
di regolazione che consente di mantenere costante la glicemia durante
l’arco della giornata. La regolazione della glicemia avviene ad opera di
specifici ormoni: gli ipoglicemizzanti, che abbassano la glicemia, e gli
iperglicemizzanti, che la innalzano. Il principale ormone ipoglicemizzante
è l’insulina, prodotta dal pancreas ed indispensabile per il metabolismo
degli zuccheri.
Per un diabetico, uno degli obiettivi più importanti è mantenere la
glicemia il più possibile all’interno dell’intervallo di normalità
durante l’intera giornata. A tal fine è necessario eseguire l’automoni-
toraggio della glicemia capillare (stick glicemici), attraverso una serie di
operazioni quotidiane che vanno sotto il nome di autocontrollo. I pazienti
diabetici misurano la glicemia in diversi momenti della giornata, soli-
tamente a digiuno, prima del pasto e due ore dopo il pasto stesso. La
frequenza dell’automonitoraggio glicemico è concordata con il medico
in relazione al tipo di cura prescritta.
Il glucometro deve essere sempre portato alle visita di controllo.

Un diabetico che controlla costantemente il proprio livello di glicemia,
trae dei vantaggi, come, per esempio, la prevenzione di crisi ipoglicemi-
che ed iperglicemiche, aumentando così la sicurezza sia per sé che per
gli altri (pensiamo ad una crisi ipoglicemica mentre si guida, oppure du-
rante attività lavorative/sportive di particolare impegno e complessità).

COSA SERVE PER ESEGUIRE L’AUTOMONITORAGGIO DELLA
GLICEMIA

Per l’automonitoraggio della glicemia è necessario servirsi di:
• Glucometro
• Penna pungidito con lancette
• Strisce reattive

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Il GLUCOMETRO è un dispositivo medico portatile in grado di misura-
    re il livello della glicemia. Tutti i glucometri oggi disponibili sul mercato
    sono sottoposti a sofisticati test di accuratezza, precisione e sicurez-
    za. Sono progettati per facilitare sempre più la gestione del diabete
    grazie ad alcune caratteristiche che permettono di personalizzare la
    misurazione, come ad esempio marcatori del pasto o promemoria per
    la misurazione.

    COME SI EFFETTUA L’AUTOMONITORAGGIO DELLA GLICEMIA

    a. Preparare il glucometro, la striscia, il pungidito e la lancetta.

    b. Caricare il pungidito con la lancetta

    c. Lavare le mani con acqua tiepida o calda, con sapone e asciugare
       bene

    d. Non usare salviette disinfettanti o pulenti o il cotone con disinfet-
       tante, perché tutti questi prodotti possono alterare la misurazione

    Una volta che le mani sono asciutte e pulite procedere come segue

    1. Inserire la striscia reattiva nel glucometro e attendere che il dispo-
       sitivo visualizzi il simbolo della striscia e della goccia di sangue.

    2. Prendere il pungidito e appoggiarlo perpendicolarmente al polpa-
       strello. Utilizzare le zone laterali dei polpastrelli, che sono meno
       sensibili e determinano meno dolore.

    3. Eliminare la prima goccia di sangue con un panno pulito, poi pre-
       mere delicatamente la parte per ottenere un’altra goccia di san-
       gue. Ricordare che per favorire la fuoriuscita di sangue senza dover

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premere il polpastrello, è necessario massaggiare delicatamente
   prima del prelievo.

4. Effettuare la digitopuntura e poi avvicinare la striscia che spunta
   dal glucometro alla goccia di sangue che viene aspirata. Posare il
   glucometro sul piano e dopo pochi secondi il valore della glicemia
   sarà visualizzato sullo schermo.

5. Al termine della procedura rimuovere l’ago pungidito e la striscia,
   trattandosi di dispositivi monouso.

I glucometri di ultima generazione permettono di conservare nella me-
moria interna al dispositivo diverse centinaia di risultati con data ed
orario della singola misurazione, con possibilità di calcolare la media
dei dati nel singolo giorno, negli ultimi sette, quattordici o trenta giorni.
I dati possono essere trasferiti sul proprio pc e sul computer del centro
diabetologico (scarico dati), per una lettura immediata e per mostrare
l’ampiezza delle escursioni glicemiche quotidiane.

I dati possono anche essere trascritti su appositi diari cartacei.
È importante portare il glucometro a ogni visita di controllo.

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IL DIARIO DELLA GLICEMIA

    Per poter valutare come procede la terapia è importante monitorare i
    risultati delle misurazioni della glicemia nel tempo. Per questo motivo
    è utile compilare il diario delle glicemie, che dovrai portare ad ogni
    visita di controllo unitamente al glucometro, per lo scarico dei dati.

    Di seguito alcune esempi di profili da seguire come traccia per la com-
    pilazione, da seguire (su indicazione del curante) in relazione al tipo di
    terapia o condizione clinica.

    Esempi di diari glicemici

    Profilo a cinque punti giornalieri (glicemia post-prandiale due
    ore dopo l’inizio del pasto)

                   Pre-      Post-     Pre-   Post- Pre-            Post-
                   colaz.    colaz.    pranzo pranzo cena           cena
     Lunedì
     Martedì
     Mercoledì         X         X                   X        X         X
     Giovedì           X         X                   X        X         X
     Venerdì           X         X                   X        X         X
     Sabato
     Domenica

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Profilo a cinque sette punti giornalieri (glicemia post-prandiale
due ore dopo l’inizio del pasto)

             Pre-     Post-    Pre-   Post- Pre-         Post-
             colaz.   colaz.   pranzo pranzo cena        cena
 Lunedì
 Martedì        X        X        X       X        X        X
 Mercoledì      X        X        X       X        X        X
 Giovedì        X        X        X       X        X        X
 Venerdì
 Sabato
 Domenica

Profilo a “scaglioni” (glicemia post-prandiale due ore dopo l’i-
nizio del pasto)

             Pre-     Post-    Pre-   Post- Pre-         Post-
             colaz.   colaz.   pranzo pranzo cena        cena
 Lunedì         X        X
 Martedì                          X       X
 Mercoledì                                         X        X
 Giovedì        X        X
 Venerdì                          X       X
 Sabato                                            X        X
 Domenica       X        X        X       X        X        X

                                                                    7
Profilo glicemico semintensivo con rilevazioni pre-postpran-
    diali(glicemia post-prandiale due ore dopo l’inizio del pasto)

                 Pre-     Post-    Pre-   Post- Pre-      Post-
                 colaz.   colaz.   pranzo pranzo cena     cena
     Lunedì         X        X
     Martedì
     Mercoledì                       X      X
     Giovedì
     Venerdì
     Sabato                                          X       X
     Domenica

    Profilo a “scacchiera” (glicemia post-prandiale due ore dopo
    l’inizio del pasto)

                 Pre-     Post-    Pre-   Post- Pre-      Post-
                 colaz.   colaz.   pranzo pranzo cena     cena
     Lunedì         X
     Martedì                         X
     Mercoledì                                       X
     Giovedì        X
     Venerdì                         X
     Sabato                                          X
     Domenica
                    X        X       X      X        X       X
     /15 gg
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In generale, e comunque sempre sotto controllo medico, è consigliabi-
le aumentare il numero di misurazioni glicemiche quando:
• Si pratica più attività fisica o meno attività fisica
• Si è malati o stressati
• Si fanno modifiche alla routine alimentare
• Si modifica o si corregge la dose di insulina o di altro ipoglicemizzante
• Si avvertono sintomi di ipoglicemia

ERRORI COMUNI IN CORSO DI AUTOMONITORAGGIO
GLICEMICO

•   Campione di sangue insufficiente
•   Batteria del glucometro quasi scarica
•   Attesa troppo lunga prima di aggiungere sangue sulla striscia
•   Mancato lavaggio delle mani prima di eseguire il test
•   Uso di alcool per detergere le mani
•   Uso di strisce scadute o esposte all’umidità o temperature elevate
•   Mancato test di accuratezza del glucometro (almeno una volta
    all’anno)

Per questo ricorda sempre di:
1. Lavarti e asciugarti le mani prima di ogni prelievo
2. Conservare le strisce in un luogo fresco
3. Inserire correttamente la striscia nel glucometro
4. Prelevare un campione di sangue sufficiente
5. Pulire il glucometro regolarmente
6. Verificare lo stato delle batterie e sostituirle se scariche
7. Il dispositivo per l’autoprelievo e le lancette sterili NON devono
   essere condivisi con altre persone.
8. Utilizzare sempre una lancetta nuova e sterile e una nuova striscia
   reattiva per il test del glucosio.
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IPOGLICEMIA - basso livello di zuccheri nel sangue
     • Sudorazione profusa
     • Tremori
     • Giramenti d mal di testa
     • Fame
     • Senso di stanchezza
     • Pallore
     • Visione confusa
     • Cambio di umore, nervosismo

     Cause comuni di ipoglicemia
     • Eccessiva somministrazione di insulina
     • Scarsa alimentazione
     • Ritardo nell’assunzione del pasto
     • Lavoro fisico eccessivo
     • Stress, preoccupazioni
     • Eccessivo consumo di alcool/farmaci

     Cosa fare

     Lieve (1° grado)
     Soggetto vigile in grado di assumere autonomamente i carboidrati con
     sintomatologia di lieve entità.

     Moderata (2° grado)
     Il soggetto non è in grado di correggere l’ipoglicemia spontaneamente
     e richiede l’assistenza di chi gli è vicino.

     Correzione dell’ipoglicemia lieve e moderata: la “regola del 15”
     Somministrare carboidrati a rapido assorbimento (zucchero in bustine,
     zollette di zucchero, caramelle di zucchero fondenti, bibite zuccherate
     o succhi zuccherati). Meglio non dare caramelle gommose, gelatine,
     cioccolato (il loro assorbimento è rallentato dalle sostanze gelificanti o

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dai grassi che contengono). La dose deve essere di 15 g di zucchero
(3 bustine o tre zollette da 5 g) o 130 ml di bibita (Cola o Aranciata,
succo di frutta, ecc.).

Nei bambini più piccoli la dose di zucchero può essere inferio-
re (10 g).
Dopo 15 minuti ripetere la glicemia: se ancora bassa somministrare di
nuovo lo zucchero (10-15 g o più, se necessario). Appena la glicemia
si normalizza somministrare carboidrati complessi, ad assorbimento
intermedio (frutta, latte) o ad assorbimento lento (pane, fette biscot-
tate, cereali ecc.) quando l’episodio è lontano dal pasto. Se si verifica
in prossimità del pasto, dopo la correzione con zucchero, anticipare il
pasto riducendo la dose di insulina e magari posticipandola al pasto
stesso.

Grave (3° grado)
Impossibilità di assumere zuccheri (comunque porre tra guancia e
gengiva dello zucchero, che può esser assorbito dalla mucosa orale).
In tal caso non dare liquidi, tenere il soggetto disteso sul fianco con
il volto rivolto verso il pavimento (rischio di ab ingestis), fare il gluca-
gone, ricontrollare la glicemia. L’ipoglicemia ed il glucagone stesso
possono causare vomito.

15 GR DI ZUCCHERO EQUIVALGONO A:
3 bustine di zucchero
1 the con tre cucchiai di zucchero
1 brick di succo di frutta da 125 ml
3 caramelle di zucchero morbide (quelle dure richiedono più tempo per
l’assorbimento)

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GUIDA PRATICA
in collaborazione con il Servizio di Diabetologia di Città di Castello

                Per informazioni o chiarimenti contatta i volontari
                dell’Associazione al seguente numero telefonico:
                                366 1926852
          Sede operativa dell’associazione presso front-Office del servizio
                  di Diabetologia - Ospedale di Città di Castello.

               Alta Valle del Tevere
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