Istantanee da Confolens - Arco e Freccia
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Ordine n. 64459 del 21/03/2020 - Licenza esclusiva a Marco Fedeli
manifestazioni
Istantanee
da Confolens
Ebhc Ifaa 2014.
Tanti gli italiani
che hanno vissuto questa
bellissima esperienza.
Ordine n. 64459 del 21/03/2020 - Licenza esclusiva a Marco Fedeli
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Un resoconto molto
personale sulle atmosfere,
l’accoglienza, le fatiche
e le cose buffe che hanno
caratterizzato questa
memorabile trasferta
in terra di Francia.
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S
iamo ormai tornati tutti o quasi un quattro stelle italiano mi ha visto pro- ho scoperto che il gasolio è l’unica cosa
dall’Ebhc 2014, dico quasi per- strarmi davanti ad un ritrovato bidet gi- francese meno cara che in Italia, tutto
ché nel momento in cui scrivo mi gante, non l’ho baciato ma sicuramente il resto è, per noi popolo in grande crisi,
risultano ancora degli arcieri in abbracciato come un parente ritornato almeno un 30% più caro. Al mio arrivo
vacanza in giro a gozzovigliare in terri- dopo trent’anni anni di prigionia; “bi- a Confolens trovavo un Jacques Privat
torio francese; chi per festeggiare una det”: il nome si direbbe francese, pec- sorridente e felice di vedermi, perché
medaglia, chi solo per il gusto di godersi cato che in Francia non se ne trovi uno; già pregustava le numerose birre che
un po’ di vacanza. Personalmente sono probabilmente ce ne sono, ma vengono gli dovevo. In pratica mi ha cambiato
rientrato quasi subito in Italia, partendo tenuti nascosti a noi turisti, almeno così e non solo a me, l’iscrizione nel data
il sabato mattina presto, dovendo arri- al ritorno qualche critica innocua pos- base almeno tre volte più del dovuto;
vare a Torino almeno per il sabato sera. siamo farla. Ho bevuto, subito oltre il espletata questa formalità, mi presenta-
Memore delle interruzioni trovate all’an- confine, due o tre caffè in un’oretta, per va in giro come se fossi un suo vecchio
data, delle numerose e sfinenti devia- compensare quelle lunghissime bevande grande amico e per giunta una persona
zioni, ho optato per una sveglia ancora al vago gusto di caffè bevute Oltralpe, molto importante della stampa sportiva.
sotto i postumi dei festeggiamenti della quindi, finalmente vispo come un passe- Un altro amico italiano, residente da
cerimonia di chiusura, pur di arrivare rotto di cento chili, ero pronto per una una vita in Francia, confermava questa
e dormire almeno otto ore prima della spaghettata torinese da record, si vede presentazione, aggiungendo altri carichi
solita gara domenicale. Il mio arrivo ad però che non era il mio momento vera- pesanti; dopo solo un’ora ero popolare,
mente magico… mi hanno convinto per fra lo staff francese, come se avessi vinto
una cena giappo-cinese (pessima scel- il Pulitzer nel 2013. Da parte mia non ho
ta!). Solo adesso a vari giorni da quegli certo smentito ma nemmeno aggiunto
eventi, ripristinato il giusto tasso di car- qualcosa, un po’ mi sottraevo modesta-
boidrati, quelli giusti, quelli che solo la mente a tante manifestazioni di affetto,
pasta ti sa donare, cominciano a riaffio- visti però i numerosi inviti a bere qualco-
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rare ricordi e riflessioni su questo Cam- sa alla salute di persone sempre diverse,
pionato Europeo nella terra di Asterix. diciamo che alla fin fine ci ho marciato
Viaggio di andata lunghissimo, anche se pure un pochino. La cosa che mi ha col-
l’avevo diviso in due esatte metà, avrei pito da subito è stato lo spazio messo a
dovuto percorrere più chilometri il primo disposizione per questo evento, in prati-
giorno e tenermi per il secondo giorno ca un villaggio sportivo a nostra disposi-
una tratta più breve; come già accen- zione; per practical un campo da calcio
nato, abbiamo trovato due autostrade regolamentare, messo in sicurezza con
bloccate per lavori. Subito oltre confi- balle di paglia compressa e supervisio-
ne poi, a parte i quarantatre eurini per nato in maniera perfetta dagli addetti.
Uno scorcio di Confolens. il Frejus pagati in Italia, mi sembrava di La parte meno sportiva comprendeva
essere nel film “Ricomincio da tre”; non un tendone all’aperto e una gigantesca
facevi in tempo a prendere un biglietto palestra al chiuso, numerosi servizi igie-
autostradale che già arrivavi al casello nici e il reparto generi di conforto… non
di uscita: “Chi siete? Dove andate? Tre era possibile morire di fame, perché a
euro!”. Mi è praticamente impossibile qualunque ora era presente il personale
dirvi quanto ho speso di autostrada, al addetto alle cibarie. Chiaramente poca
decimo balzello, non sempre low cost, o quasi per nulla presente la cucina ita-
ho perso il conto; in compenso, forse liana, a parte delle improbabili lasagne,
unica buona notizia per le nostre tasche, naturalmente dichiarate al ragù bolo-
gnese, che in quarta e quinta giornata
mi hanno tirato molto su di morale. In
realtà era semplice pasta al forno con
besciamella e ragù, il tutto servito a
temperature da altoforno… la fame, la
nostalgia della pasta e la temperatura
che ti bruciava tutte le papille gustative
al primo assaggio poi facevano il resto.
In pratica l’italiano all’estero per poter
sopravvivere, senza avere crisi di nostal-
gia e cadere in inganni vari, del genere
cadere in improbabili posti dichiaranti
cucina italiana, deve fare poche cose:
portarsi un cuscino umanamente duro e
alto, qui dormono appoggiando la testa
o su una sottiletta o su una merendi-
na tipo girella; portarsi una qualunque
Gran parte degli arcieri Fiarc presenti a Confolens. macchinetta per il caffè e relative mu-
nizioni e poi pasta e pomodoro… non
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La tastiera ai protagonisti dimenticare una “ciabatta”, dopo averla
opportunamente modificata togliendo
la spina e mettendo al suo posto due
normali spinotti indipendenti; in questa
maniera potremo allacciarci a qualun-
que presa a muro e poi collegare, alla
“ciabatta”, i vari pc, cellulari, rasoi ecc…
Tornando al villaggio dell’arciere, un’al-
tra parte importante era il terreno circo-
stante lasciato a disposizione degli arcie-
ri per macchine, camper, roulotte e ten-
de… immenso e gratuito, anche se non
direttamente con servizi e corrente… di
Stavo preparando le valige per gli Europei di Confolens e pensavo al fatto fatto bastava attraversare la strada per
che chi avesse voluto seguire la nostra esperienza “in diretta social” sarebbe entrare nel villaggio dove si trovava il
dovuto “rimbalzare” da un profilo di Facebook ad un altro, magari perdendosi necessario. In Francia poi il plein air è
qualcosa. Allora ho aperto il gruppo “Europei Ifaa - Italians a Confolens”, an- molto ben considerato e tutto attorno a
cora visibile su Fb. Grazie all’aiuto del vicepresidente Fiarc Giancarla Parma, noi si potevano trovare campeggi attrez-
che mentre ero in viaggio mandava gli inviti di adesione e curava la “regia”, in zati a prezzi veramente bassi… il proble-
pochissimo tempo siamo diventati tanti. Ne è uscita una cronaca spontanea ma erano a quel punto gli spostamenti.
in diretta, un diario che abbiamo scritto tutti insieme, con i post sulla parten- All’interno del villaggio vi era un discreto
za, sui giorni di gara, fino alla “commozione”, una volta ritornati in patria, di spazio per gli espositori, fra cui ho ri-
fronte all’italianissimo piatto di spaghetti. Proprio tramite il gruppo ho chiesto
trovato Rosini e Icio, sponsor pure loro,
a coloro che hanno partecipato agli Ebhc di mandarmi o di pubblicare sulla
pagina del gruppo le loro impressioni. Ecco i contributi che ci sono arrivati.
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Anna Ardesi: “Campionato entusiasmante!!! Grazie a Cristina Danzi, Roberta e
Paola Valotti per avermi portato con loro, permettendomi di vivere e realizzare
questo sogno. Non lo dimenticherò mai. Grazie”.
Gianni De Santis: “Incontrare di nuovo Larry Baker, conosciuto all’Ebhc della
Presolana, Jean Pierre Capredon, conosciuto in Sud Africa, Gottfried Fluckiger
(80 anni), conosciuto in Austria, e qualcuno incontrato in America, ritrovare gli
amici italiani con i quali ho condiviso l’avventura sudafricana, fare nuove ami-
cizie, e tu sei una di queste, che dire, è stato bellissimo. Poi c’è stata l’organiz-
zazione che definirei perfetta, i percorsi di gara, all’altezza, la mia prestazione
da dimenticare ‘ma quest’ultima non rilevante’ e... vedere la soddisfazione e la
gioia di un nostro amico, che vive per questo sport, nel salire sul gradino più alto
del podio, è stato emozionante. E non ultimi il territorio, i ristorantini che sono
andato a cercare nei dintorni, il buon vino francese, il viaggetto a Cognac... sì è
vero, io ho un diesel ma intendevo la città di Cognac, dove abbiamo visitato una
stupenda cantina, degustato un ottimo cognac e acquistato qualche bottiglia
da sorseggiare con gli amici al ritorno. Conclusione: esperienza superba, da
rifare e da consigliare a tutti”.
Paola Valotti: “È stata un’esperienza molto bella, la cosa che mi è piaciuta di
più è stato il villaggio messo a nostra disposizione per ritrovarsi dopo gara con
gli amici a scambiarci le impressioni, i tiri bellissimi e i risultati ottenuti... una
settimana molto intensa e ricca di ricordi!! Grazie a tutti gli amici che hanno
condiviso con me tante emozioni”.
Roberta Valotti: “È stata una settimana bellissima! organizzazione quasi perfetta Arcieri e bandiere hanno invaso le strade
direi... percorsi e tiri da mozzafiato! Mi sarebbe piaciuto avere una fotografia fat- di Confolens, durante l’inaugurazione.
ta dalla fotografa come hanno tutti... ma è scappata dalla sua posizione perché
pioveva..... vabbé... nuovi amici conosciuti e vecchi rivisti... ho cominciato a tirare
bene nelle ultime 15 piazzole, ehehe, tutta esperienza che mi porterò dentro e,
quando sarà il momento, me ne ricorderò! Grazie a tutti e alla prossima!”.
Icio (Archery adventure and arms): “Eccoci qui, rientrati stanchi da un’espe-
rienza bellissima, anche se come al solito è per me lavoro... ma aver avuto la
possibilità di portare supporto agli arcieri italiani anche fuori dalla nazione mi
ha reso felice, potevano contare su di noi anche lì: riparati 3 archi e fatto qual-
che dozzina di frecce, oltre alla sostituzione di vari accessori: poca cosa, ma
importante quando ci si trova lontano dalla propria casa”.
V.B.
Al villaggio dell’arciere, prima della partenza.
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rivo dei primi arcieri del
dopo gara: animazioni
varie con musica e balli,
intervallate da comuni-
cazioni di servizio multi-
lingue utilissime. Previste
poi, per gli accompagna-
tori disoccupati durante
le gare e per gli arcieri
in riposo, varie visite a
prezzi decisamente bassi
alle numerose partico-
larità che il territorio cir-
costante offriva: storia,
Perfetta la logistica dell’Ebhc village, con i punti di ristoro, gastronomia e natura…
un tendone con gli espositori, un grande campo pratica di tutto di più! Per rag-
e tutti i servizi necessari. giungere i campi di gara
era predisposto un servizio di pullman
di questo evento. Come dicevo sopra direi notevolmente efficiente e organiz-
grandi spazi a nostra disposizione, birra zato, quindi era sufficiente ricordarsi il
a prezzo politico, ma soprattutto genti- colore del proprio percorso, presentarsi
lezza e disponibilità totale da parte dello al villaggio in orario, non prendere un Come si vede in queste immagini, il terreno
staff, fra parentesi, sempre numeroso e caffè, seguire gli annunci che segna- che ospitava i campi di gara offriva
presente. Chiaramente a volte la difficol- lavano i colori in partenza, imbarcarsi una notevole varietà di paesaggi e di tiri.
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tà linguistica era forte, ma regolarmen- sul mezzo col colore giusto e rilassarsi.
te, quando io non capivo dove andare Il dopo gara seguiva lo stesso copione, avuto proposte indecenti di scambio…
o cosa fare, qualcuno si staccava dal ci si raccoglieva al punto di arrivo e in a parte la friendly competition, a parte
suo incarico e mi accompagnava… non pochi minuti cominciavano ad arrivare i che siamo tutti amici ed europei… ma le
solo perché avevo vinto il Pulitzer 2013, mezzi per il ritorno. Il ritorno ci vedeva nostre super tecniche in cambio di uno
lo facevano con tutti! Questo paradiso stanchi, assetati e muti, però al reparto straccetto misto nylon? In pratica noi
poco affollato me lo son goduto per bar già sapevano, solo al guardarti, che italiani eravamo soppesati ed osservati,
due giorni, poi sono arrivati i lanziche- volevi una birra, non riuscivi a parlare ma mica per la bravura arcieristica o per
necchi… miriadi di arcieri hanno invaso ma loro ti capivano al volo e assieme la prestanza fisica, solo per individuare
questi spazi già dalla domenica mattina, alla birra sempre, prima e dopo, una fra- meglio la taglia della nostra maglietta
il practical preso d’assalto ha retto bene, se di cortesia… Non chiedetemi in quale per poi proporci lo scambio alla pre-
Un esempio di score Ifaa, Villaggio dell’arciere: a fine gara
Questa immagine offre un’idea di come erano dislocati abbiamo preso un arciere c’è anche il tempo per qualche foto,
campi e villaggio dell’arciere. Fiarc a caso... in questa alcuni dei nostri atleti.
solo la parte bevande e cibarie ha avuto lingua, dopo due giorni in questo clima miazione! Vista la mia taglia ero stato
un minimo di coda, solamente al primo se ci si lascia andare un po’ si parla e ci puntato da un paio di tedeschi XXL, che
impatto di arcieri affamati, già al secon- si capisce in un misto di inglese, france- però, per mia fortuna, alla premiazione
do la linea Maginot era stata ben rinfor- se e tedesco; arrivi a pensare e a rispon- non mi hanno visto. Probabilmente mi
zata. Particolare importante, quello che dere in maniera talmente automatica son salvato dallo “scambio” perché la
di solito porta aggregazione, è stato il in questo “gramelot” linguistico che a taglia della maglietta era sì la stessa,
prevedere durante tutta la giornata, dal volte, all’arrivo di una frase italiana, devi solo che loro erano alti circa due me-
primo all’ultimo giorno, uno spazio cen- fare mente locale per non rispondere in tri… probabilmente con la folla presen-
trale di animazione, chiaramente a pie- inglese. Ci sono stati fatti molti compli- te ero molto al di sotto del loro campo
no regime dal primo pomeriggio, all’ar- menti per le magliette, in molti hanno visivo e mi son confuso nel sottobosco
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Le medaglie italiane
Barebow Recurve Adult Female Bowhunter Compound Veteran Male Longbow Veteran Male
Alessandra Ingrasci (argento) Domenico Cetto (bronzo) Giuseppe Gioia (oro)
Barebow Recurve Veteran Female Bowhunter Recurve Veteran Female Longbow Veteran Female
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Estera Giannini (oro) Giulia Mazzotti (bronzo) Sonia Brogi (argento)
Barebow Recurve Veteran Male Bowhunter Limited Adult Male Longbow Junior Female
Giuseppe Basile (oro) Luca Nadali (oro) Beatrice Nevelli (oro)
Doda Cornel Mircea (bronzo)
Bowhunter Compound Adult Female Bowhunter Unlimited Adult Female Freestyle Unlimited Junior Male
Anna Ardesi (oro) Maria Cristina Danzi (argento) Vittorio Rosi (oro)
Paola Valotti (argento)
Bowhunter Compound Adult Male Bowhunter compound style team Bowhunter Recurve Style Team
Angelo Fontana (oro) Lorenzo Bertotti, Domenico Cetto, Christian Kaserer, Diego Sartini,
Lorenzo Bertotti (bronzo) Angelo Fontana (oro) Davide Vicini (oro)
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festante. Efficientissimo il servizio sanita- muletto al sicuro e sorvegliato e se vo-
rio predisposto e messo subito alla prova levi cambiarlo potevi farlo avvertendo o
il primo giorno; complici la pioggia, il per cellulare o personalmente un ranger,
fango e poca luce, qualche filo spinato con l’assicurazione che ti sarebbe stato
non segnalato, si sono avuti vari piccoli recapitato in piazzola in massimo trenta
incidenti. Io per esempio ho fatto un ten- minuti… In effetti è successo un paio di
tativo di decollo, mal riuscito per altro, volte e la tempistica è stata nettamente
inciampando in un filo spinato sollevato inferiore. Potete immaginare la confu-
da chi mi precedeva; dopo il grido “il est sione in questo villaggio nel dopo gara,
tombé”, mi hanno pure coccolato per le in effetti eravamo tutti rilassati, caciaroni
sei piazzole rimanenti e pure portato al al massimo, anche lo staff passata l’an-
pullman in macchina. Al mio amico Ha- sia della gara lo vedevi meno teso che
rald è andata un po’ peggio, l’ho bec- al mattino… solo un arciere nel dopo
cato alle otto di sera in pizzeria con un gara aveva ancora una miriade di cose Iniziano le premiazioni. A sinistra,
bel gesso e due stampelle nuove nuove; da fare… il povero Alessandro Salvan- armato di telefonino e bandiera Fiarc,
lo spirito era ancora indomito e dichia- ti… avendo voluto la bicicletta forse non il presidente Salvanti.
rava che avrebbe gareggiato nonostante pensava che si sarebbe sommata a tutto
la frattura composta, temo che il dolore il resto, almeno solo per il momento, im- Ungheria. Bilancio finale molto positivo,
e il conto della pizzeria, probabilmente magino delegherà qualcosa. Presidente con alcune idee da copiare nel prossi-
della catena Cartier gioielli, lo abbiano Fiarc nuovo di zecca, referente italiano mo appuntamento italiano, idee che,
dissuaso e alla fine penso abbia usufrui- Ifaa, addetto alle pubbliche relazioni, aggiunte al già alto standard da noi
to dei giretti alternativi predisposti per gli amico e consigliere di praticamente tutti raggiunto nell’organizzare simili eventi,
accompagnatori. Un altro servizio, gesti- gli arcieri italiani e di almeno metà degli potrebbero fare la differenza.
to in un’ottica che non avevo mai visto, è stranieri… Non penso che abbia avuto Davide Grossi
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stato quello dell’arco di riserva: in prati- molti momenti liberi, fra cene, riunioni, Si ringraziano per le immagini
ca un deposito dove, in cambio di un nu- breefing, meeting, domande, dubbi… Gianni De Santis, Davide Grossi,
mero adesivo messo sul tuo arco in uso Non ci ha fatto rimpiangere il perfetto Alessandra Ingrasci, Luca Nadali,
e uno sull’arco di riserva, lasciavi il tuo Delfreo degli Europei in Svizzera e in Paola Valotti, Alessandro Salvanti.
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