Il sorgere del potere marittimo nell'età moderna

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STORIA MILITARE

     Il sorgere del potere marittimo nell’età moderna                          PROF.   FRANCESCO FRASCA

     Il potere marittimo dalla metà                        1643 con la prima delle tre guerre dano-svede-
     del Cinquecento ai primi del Settecento               se dal 1643 al 1645) terminata con la pace di
                                                           Brömsebro, le altre due seguirono dal 1657 al

     A
             gli inizi del Cinquecento la Spagna,          1660, e dal 1675 al 1721. Parallelamente nel
             potenza navale dominante, fu intensa-         Mediterraneo Venezia con il sostegno di molte
             mente coinvolta nella guerra degli            potenze europee combatteva la guerra di Can-
     Ottant’anni, anche detta d’indipendenza olan-         dia contro i Turchi dal 1645 al 1669. L’ascesa
     dese. Il conflitto che durò dal 1558, interrotto      dell’Olanda trovò nell’Inghilterra un formida-
     nel 1609 da una tregua di 12 anni, riprese nel        bile avversario. Le guerre anglo-olandesi (la
     1621 per terminare con il trattato di Westfalia,      prima dal 1652 al 1654, la seconda dal 1664 al
     nel 1648, che sanzionava il riconoscimento            1667, poi la terza dal 1672 al 1674, prolunga-
     internazionale delle Province Unite come paese        ta dalla fase francese, dal 1674 a 1679) deter-
     indipendente e nuova potenza europea. L’In-           minarono il declino olandese come potenza
     ghilterra partecipò in due riprese alla lotta anti-   marittima. Nel 1679 l’Olanda, anche se otten-
     spagnola, dal 1587 al 1604, poi dal 1654 al           ne una vittoria diplomatica che gli permise di
     1659 insieme alla Francia che combattè sul            mantenere la propria indipendenza, sparì tra le
     mare dal 1635 al 1659. Così, nel 1659, con il         principali potenze marittime europee. La lotta
     trattato dei Pirenei, la Spagna fu vinta, anche se    per la supremazia navale avvenne allora tra
     non completamente, riuscì a mantenere, bene o         Francia e Inghilterra, durante la guerra della
     male, i suoi possedimenti translatantici e medi-      Lega d’Agusta (1688-1698), e quella di succes-
     terranei. I conflitti sul mare ricominciarono nel     sione di Spagna (1702-1713). Quest’ultima

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doveva decidere le sorti del suo immenso impe-       della Spagna, oramai ridotta a potenza secon-
ro europeo e americano, dopo la morte dell’ul-       daria, con lo smembramento dei suoi possedi-
timo sovrano asburgico, Carlo II. La prospetti-      menti europei.
va che i possedimenti oltreoceano della Spagna           La pace di Utrech, lasciando sostanzialmen-
potessero cadere in mani francesi, era inaccetta-    te intatto l’impero spagnolo delle Americhe, e i
bile sia dall’Inghilterra sia dall’Olanda, giacché   suoi monopoli commerciali, aveva cercato di
avrebbe significato l’esclusione dei loro mer-       instaurare un sistema politico internazionale
canti dal proficuo traffico illegale con l’Ameri-    stabile, basato sull’equilibrio delle forze. Si
ca spagnola. Nella peggiore avrebbe portato alla     posero tuttavia le basi delle cause principali di
creazione di un colossale impero francese nelle      un conflitto fra le potenze europee. In effetti,
Americhe, e avrebbe incrementato con l’argen-        l’espansionismo oltremare continuò per tutto il
to del Messico e del Perù la potenza militare        XVIII secolo e portò a gravi scontri fra le
della Francia. La guerra fu decisa e combattuta      potenze coloniali a causa dei monopoli com-
soprattutto in Europa, e, benché entrambe le         merciali instaurati, che avevano nel contrab-
parti compissero incursioni e attacchi nell’A-       bando una condizione di guerra economica
merica del nord e nei Caraibi, le ostilità furono    perenne e generalizzata, soprattutto nelle colo-
sempre contenute. Sul mare le navi della Mari-       nie americane. Così lo sfruttamento delle con-
na francese furono ritirate dagli oceani, e il       cessioni che la Gran Bretagna aveva ottenuto
numero dei bastimenti corsari aumentò consi-         era ostacolato dalle autorità spagnole, che non
derevolmente, nonostante le consistenti perdi-       tolleravano i troppi traffici illegali degli Inglesi
te, il commercio britannico non cessò di pro-        e non avevano assorbito la perdita di Gibilter-
sperare. Al contrario la marina mercantile fran-     ra. Entrambe le potenze avanzavano lamentele
cese spariva dagli oceani, dimostrando come la       più che motivate.
guerra corsara fosse lontana da surrogare l’azio-        Il governo britannico si dimostrava più per-
ne di una Marina da guerra.                          missivo degli altri nei confronti dei suoi suddi-
   La pace di Utrech, del 1713, sancì i primi        ti, ma non era disposto a riconoscere il diritto
consistenti riassestamenti territoriali e riconob-   degli Spagnoli ad intercettare vascelli stranieri
be ai vincitori i maggiori vantaggi che mai aves-    basandosi su un semplice sospetto. Sotto la
sero fatto seguito a una guerra in Europa. Oltre     pressione dell’opinione pubblica inglese, i
a confermare il possesso britannico di Gibilter-     negoziati fallirono e, nell’ottobre del 1739, la
ra e di Minorca - basi che rafforzavano la posi-     fragile pace fu rotta quando sorse una diver-
zione di potenza mediterranea recentemente           genza con la Spagna, che riguardava i diritti
acquisito - il trattato mise fine, a vantaggio       commerciali britannici nelle acque ispano-ame-
della Gran Bretagna, alle diatribe che si trasci-    ricane. La Gran Bretagna inviò una spedizione
navano per territori marginali, ma non per que-      navale a distruggere la base di Portobelo nell’at-
sto privi di valore all’interno dello scacchiere     tuale Panama, e a saccheggiare Paita in Perù e
atlantico. La cessione di Terranova, dell’Acadia     Acapulco in Messico.
(Nuova Scozia), della Baia di Hudson e dell’i-           Oltre a questi conflitti, che videro impegna-
sola di San Cristoforo (Saint Kitts) aveva irrita-   te principalmente le forze navali negli oceani,
to la Francia, che rappresentava l’avversario più    ve ne furono altri non meno sanguinosi, che si
serio della nascente potenza inglese. La sua         svolsero nei mari “ristretti”. Nel Mediterraneo
popolazione, che raggiungeva i 13 o 16 milio-        in due periodi differenti. Il primo dal 1689 al
ni, era superiore a quella di Gran Bretagna,         1698 coinvolse le marine della Repubblica di
Spagna e Olanda messe insieme, e le sue risor-       Venezia e dell’Impero ottomano. Il secondo dal
se naturali erano sufficienti a soddisfarne i        1717 al 1719 vide il tentativo di riscossa spa-
bisogni. La ripresa, dopo le sconfitte, fu           gnola, con l’invasione della Sardegna prima, e
alquanto rapida, benché legate da alleanza in        della Sicilia poi. Ma la formazione della “Qua-
Europa fino al 1731, Francia e Gran Bretagna         druplice alleanza” - Austria, Gran Bretagna,
nelle colonie rimasero tenaci avversari. La          Olanda e Francia - determinò la sconfitta della
seconda si assicurò la supremazia sui mari, e l'e-   Spagna nell’unica vera battaglia navale del con-
sclusiva del commercio con l'impero coloniale        flitto, quella di Capo Passero (11 agosto 1718).

                                                                                                            45
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                                                                                continentale e transoceanica, sul
                                                                                cui controllo l’Europa si avviò a
                                                                                stabilire la sua egemonia sulle
                                                                                terre e sui mari del mondo inte-
                                                                                ro.
                                                                                    Nei conflitti che ne derivaro-
                                                                                no durante il Settecento, emerse-
                                                                                ro l’Inghilterra e la Francia come
                                                                                le due principali potenze navali,
                                                                                mentre cadde in declino la
                                                                                potenze mercantile dell’Olanda.
                                                                                Pur conservando i loro grandi
                                                                                possedimenti coloniali, Spagna e
                                                                                Portogallo manifestarono minor
                                                                                dinamismo con i loro commerci
                                                                                coloniali, sempre più minacciati
Marina Veneta « Vascello Veneziano durante un combattimento con   dalla concorrenza inglese e francese.
navi ottomane» (1750)
R. Claudus, olio su tela, Livorno, Accademia Navale.
                                                                  Il potere marittimo nel Settecento
     Poi nel Baltico dove Danimarca e Svezia si
     affrontarono nella terribile guerra del Nord dal                Agli inizi del Settecento il potere marittimo
     1709 al 1721. Quest’ultima data segnò la fine                assunse sempre maggiore importanza, via via
     delle guerre navali europee iniziate nel XVII                che le nazioni dell’Europa occidentale acquisi-
     secolo.                                                      vano colonie e sviluppavano il commercio
         A garantire la stabilità politica del Mediter-           oltreoceano. Le grandi potenze europee, il seco-
     raneo era intervenuta già da tempo l’Inghilter-              lo precedente, avevano già avanzato le loro pre-
     ra. La sua marina, grazie alla politica di Crom-             tese su vasti territori nelle Americhe e in Asia,
     well, aveva ottenuto prima gli ancoraggi di                  tanto che restavano ben poche zone che potes-
     Gibilterra, Orano, Tetuan o Buzema, poi aveva                sero essere occupate e sfruttate senza problemi;
     occupato: Tangeri, dal 1662 al 1683, Gibilter-               tuttavia dal 1721 al 1740, vi fu un periodo di
     ra dal 1704, Minorca dal 1708 al 1783. Era                   quasi pace navale completa, fatto questo che
     riuscita ad avere come base la Sardegna dal                  non impedì che dal 1740 al 1780 si mettesse in
     1708 al 1714. Necessità di logistica navale                  moto un fenomeno di mondializzazione del-
     determinarono una politica d’amicizia con il                 l’antagonismo marittimo. Su sessantanove
     Portogallo, per ottenere l’uso di una base sul               grandi battaglie navali combattute nel secolo,
     Tago; e l’opposizione del Parlamento inglese ad              dodici si svolsero nel Baltico (17%), dicianno-
     ogni proposta, avanzata da influenti ministri                ve sulla costa atlantica dell’Europa (30%), tre-
     della Corona, per la restituzione di Gibilterra              dici in America (17%), nove nell’Oceano
     alla Spagna.                                                 Indiano e diciassette nel Mediterraneo (24%).
         Il controllo del Mediterraneo, mare ristret-                Nel 1744 le ostilità anglo-spagnole conflui-
     to, non fu che un aspetto delle lotte delle                  rono nella guerra scoppiata tra Gran Bretagna e
     potenze marittime europee, che nel Settecento                Francia (parte a sua volta di quella di Succes-
     avevano come obiettivo l’acquisizione di zone                sione austriaca, che vide impegnata la Francia
     d’influenza sui vasti territori delle Americhe e             sul mare solamente dal 1744 al 1748). La guer-
     dell’Asia, tanto che restavano ben poche che                 ra si rivelò per la Francia una prova difficile, ma
     potessero essere occupate e sfruttate senza pro-             non totalmente disastrosa. Per l’occasione, le
     blemi. Tutto ciò aveva drammaticamente allar-                operazioni navali si configurarono come una
     gato l’ambito delle attività europee oltreoceano             guerra di convogli. Essa ebbe in Atlantico due
     ed aveva introdotto una competitività più                    battaglie navali tra squadre francesi e britanni-
     aspra nell’antagonismo tra le nazioni. Si era                che, presso capo Finesterre il 3 maggio e il 14

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ottobre 1747, che ambedue terminarono con il           gio 1756), ma ben presto gli Inglesi, grazie
sacrificio di buona parte dei vascelli francesi,       anche all'energica personalità del ministro degli
per permettere la salvezza dei convogli. Oltre         esteri Willam Pitt “il vecchio”, riacquistarono la
all’Atlantico, la guerra proseguì nell’Oceano          supremazia sul mare.
indiano e nei Caraibi. In quell’area vi erano le           Le operazioni navali britanniche, contro la
prede più ambite: le isole francesi produttrici di     Francia, fecero apparire l’evoluzione continua
zucchero. Queste avevano superato il raccolto          della strategia marittima. La Royal Navy inau-
delle isole britanniche e lo vendevano meglio, e       gurò il blocco del porto di Brest, per impedire
la flotta spagnola carica di lingotti d’oro. I ten-    l’uscita delle squadre francesi, tattica poi segui-
tativi degli Inglesi di conquistare i territori spa-   ta per tutte le guerre napoleoniche. Ciò permi-
gnoli in terraferma e nelle maggiori isole carai-      se di neutralizzare la sola arma offensiva del
biche fallirono a causa delle malattie tropicali.      nemico, la sua flotta di linea, e di mantenere i
Abbandonata l’idea di guerra di squadra, le            Francesi in uno stato costante d’inferiorità in
ambizioni della Marina francese furono limita-         ciò che concerneva la manovra dei loro vascelli.
te alla protezione delle linee marittime della             Pitt fu il promotore di una nuova politica
Francia con le sue colonie. Il bilancio fu pesan-      militare, che mirava a strappare al nemico le sue
te, con 23 vascelli francesi perduti contro solo       colonie per imporre il proprio dominio com-
9 britannici.                                          merciale sugli oceani. Per ottenere questo la
    La guerra ebbe un debole sviluppo nel              Royal Navy dovette assicurarsi il controllo delle
Mediterraneo con l’affare di Tolone (22 feb-           linee di comunicazione, ossia delle rotte e
braio 1744), dove la squadra franco-spagnola           cimentarsi in vere e proprie operazioni anfibie
dell’ammiraglio francese de Court La Bruyère,          in lontani territori nemici. Fu così che una
uscita in mare aperto fu attaccata da quella bri-      squadra britannica fu posta nel Mediterraneo,
tannica comandata dall’ammiraglio Thomas               vicino alla rocca di Gibilterra, per impedire alla
Matthews, ma infine riuscì a rientrare in porto,       flotta di Tolone di ricongiungersi a quella fran-
essendosi concluso lo scontro con esito indeci-        cese dell’Atlantico; mentre il resto della Royal
so. Il trattato d’Aquisgrana del 1748 non risol-       Navy sferrò un attacco contro le isole francesi
se alcuno dei problemi sul tappeto e sotto la          delle Antille.
pressione delle contese coloniali, degli interessi         Per la Royale (denominazione della marina
mercantili e commerciali, la guerra ricominciò         da guerra della monarcha francese) la guerra sul
in Nordamerica e proseguì in Europa.                   mare, che fu combattuta dal 1755 al 1763, si
    La guerra dei Sette anni (1756-63) si svilup-      concluse con una totale catastrofe. Essa non
pò contemporaneamente in una serie di con-             percepì il pericolo che derivava dal controllo
flitti in Europa, Asia, America e Africa, met-         dei mari, mantenendo il più possibile la flotta
tendo in crisi il sistema d’equilibrio che aveva       chiusa nei porti. Quando le circostanze la
retto il quadro delle relazioni internazionali per     costringevano ad uscire in mare aperto, il suo
oltre mezzo secolo. Le ostilità iniziarono già nel     obiettivo principale era quello di proteggere il
1755 dalla Gran Bretagna che, senza dichiara-          naviglio mercantile, evitando ogni occasione di
zione di guerra, s’impadronì in alto mare di           scontro. Se costretta a sostenere un combatti-
numerosi mercantili francesi. Le cause furono          mento, essa si poneva sempre in posizione di
la rivalità economica e coloniale anglo-francese       “sottovento”, utile alla difesa, che costringeva il
nell'America del Nord e in India, la volontà di        nemico ad attaccare con tutti i rischi che ne
Maria Teresa d'Austria di rientrare in possesso        derivavano. Così facendo, era di solito in grado
della Slesia, occupata da Federico II di Prussia       di danneggiarlo durante il suo avvicinamento
dopo il 1740. Il conflitto rivelò le soglie critiche   evitando scontri decisivi e preservando le pro-
sulle quali si arresterà, sotto la Rivoluzione e       prie navi. Al contrario la Royal Navy, avendo
l’Impero, la crescita della flotta francese. Se i      sempre come obiettivo primario l’attacco e la
primi due anni furono favorevoli alla Francia          distruzione del nemico, sceglieva di solito di
(con lo sbarco di sorpresa a Minorca, il 18 apri-      navigare in “sopravvento”, al fine di spingere la
le 1756, fatto un corpo di spedizione francese,        propria flotta verso il nemico. Queste differen-
e la presa di Port Mahon nei mesi d’aprile-mag-        ti concezioni di tattica navale riflettevano i due

                                                                                                             47
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     punti di vista sullo scopo della guerra navale.      toccio francesi. Nel 1750 scoppiò un conflitto
     Per i Francesi essa era un elemento minore in        coloniale con la Gran Bretagna, che aveva
     rapporto alla guerra terrestre, dove “la marina      anch’essa grossi interessi in India. Anche in
     non era più che una branca dell’esercito inter-      questo caso la potenza della Royal Navy si rile-
     venendo su casi specifici, e doveva dunque           vò alla lunga il fattore decisivo. Dupleix fu
     essergli subordinata”. Per i Britannici, il “vero    bloccato a Trichinopoly nel 1752. Dopo la con-
     scopo” di una Marina da guerra era “la vittoria      quista del Bengala, i Britannici poterono raf-
     sulla marina nemica e il controllo dei mari,         forzare il loro controllo sul Carnatico. Dupleix,
     dove i bastimenti e le flotte nemiche sono i veri    richiamato in patria nel 1754, fu sostituito dal
     bersagli”.                                           comandante francese Lally, barone di Tollen-
         Nel corso della guerra, le colonie francesi      dal, che dopo aver cercato invano di attaccare il
     nell'America del Nord rimasero isolate dalla         centro inglese di Madras, fu costretto a capito-
     madrepatria; e prive di aiuto finirono per soc-      lare e a consegnare al nemico la principale piaz-
     combere una dopo l’altra. Nel 1758 una squa-         za fortificata di Pondichéry (1761), ultimo
     dra francese di 6 vascelli e 4 fregate, inviata in   baluardo della potenza francese in India.
     soccorso nel Quebec, fu bloccata davanti alla           Per porre rimedio a queste sconfitte maritti-
     fortezza di Louisbourg dalla flotta britannica       me e coloniali e ottenere l'appoggio della flotta
     comandata dall’ammiraglio Edward Boscawen,           spagnola, la Francia rinnovò l’esistente il “patto
     costituita da 22 vascelli con 12.000 a bordo.        di Famiglia” con i Borbone di Spagna (1761),
     L’assedio durò dal giorno 8 giugno al 26 luglio,     ma l'inferiorità tecnica della Marina spagnola
     data della capitolazione. I coloni francesi furo-    impedì ogni successo, e gli Inglesi colsero inol-
     no così costretti ad evacuare la valle del San       tre l'occasione per impadronirsi della Florida e
     Lorenzo e successivamente la città di Quebec;        di Cuba.
     infine, sconfitti dai Britannici nella battaglia        La pace di Parigi, firmata all’inizio del 1763,
     combattuta sulle pianure d'Abraham (1759),           pose fine alla guerra, e fu la consacrazione del-
     dovettero pure abbandonare Montreal (1760).          l’impero coloniale britannico. Si trattava di un
         Nello scacchiere europeo, dopo la presa          accordo complesso e controverso, ferocemente
     francese di Minorca, Luigi XIV pensò ad un           criticato dal ministro degli esteri inglese Wil-
     piano di sbarco in Inghilterra, quindi ordinò la     liam Pitt “il vecchio”, che si era dimesso dal suo
     riunione nella Manica delle squadre di Tolone e      incarico nel 1761. Vista la lunga lista delle con-
     di Brest. La manovra fu frustrata dall’ammira-       quiste inglesi oltreoceano, non potendo mante-
     glio Edward Boscawen, che inseguì la squadra         nerla per intero, si dovette decidere quali terri-
     di Tolone, fin dentro la baia di Lagos – infran-     tori restituire alla Francia e alla Spagna. L'opi-
     gendo la neutralità del Portogallo - dove il 18 e    nione pubblica britannica criticò il nuovo
     il 19 agosto 1759 distrusse cinque vascelli del-     governo Pitt per aver lasciato alla Francia, oltre
     l’ammiraglio Sabran de La Clue, impedendogli         a parecchi privilegi commerciali, le “isole da
     di ricongiungersi con la flotta di Brest. Questa,    zucchero”: la Guadalupa e la Martinica, con-
     il 20 novembre 1759, sfuggita durante una            quistate dagli Inglesi rispettivamente nel 1759
     tempesta al blocco inglese di Brest e riparatasi     e nel 1762. Mantenere nei negoziati di pace un
     nella baia di Quiberon, fu sconfitta dalla squa-     atteggiamento implacabile, quanto la condu-
     dra inglese dell'ammiraglio Edward Hawke. I          zione della guerra da parte di William Pitt “il
     Britannici avendo così conseguito il controllo       vecchio”, o seguire l’orientamento del nuovo
     della Manica, ne approfittarono per effettuare       primo ministro John Stuart Bute, a favore di
     delle operazioni anfibie, con sbarchi di truppe      “una pace equa e onorevole” per i Francesi,
     sul suolo francese a Cherbourg e a Saint-Malo        questo fu il dilemma per il governo inglese.
     nei mesi di agosto-settembre 1759.                      Le clausole definitive del trattato di pace
         In India, la lotta anglo-francese ebbe inizio    confermarono la linea politica di Bute, sancen-
     con la presa di Madras da parte di Joseph            do la vittoria britannica in campo coloniale,
     Dupleix, governatore di Pondicherry, nel 1746.       senza umiliare i franco-spagnoli. Così la Fran-
     Egli si servì delle proprie truppe per cercare di    cia cedeva alla Gran Bretagna: nell'America
     trasformare il Deccan e il Carnatico in stati fan-   Settentrionale, il Canada, o Nuova Francia

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STORIA MILITARE

(conservando però l'arcipelago di Saint-Pierre e      proprio suolo senza avere, per la prima volta,
Miquelon e il diritto di pesca a Terranova            un alleato continentale. Nel 1780 fu affrontata
(importanti per il reclutamento dei marinai), i       da una coalizione formata da Francia, Spagna e
Paesi ad est del Mississippi, tranne Nuova            Olanda, e minacciata dalla cosiddetta “Lega
Orleans, che passava alla Spagna; nel Mar             armata dei neutri“ - costituita da Russia, Prus-
Caraibico, le isole di Dominica, San Vincenzo,        sia, Austria, Svezia, Danimarca, Portogallo e
Tobago e Grenada; in Africa il Senegal (tranne        Napoli – in più fu pure logorata dallo sforzo di
Gorée). La Francia rinunciava inoltre ad ogni         difendere un impero che si estendeva dal Cana-
pretesa di dominio in India, dove conservava          da all’India. Serrata dagli eventi bellici la Gran
tuttavia cinque stabilimenti, e nel Mediterra-        Bretagna fu costretta a cedere il controllo delle
neo restituiva alla Gran Bretagna Minorca,            acque nordamericane, mantenendo tuttavia
occupata nel 1756. La principale potenza              quello dei Caraibi, grazie alla provvidenziale
marittima d’Europa. Questa lotta, combattuta          vittoria dell’ammiraglio George Brydges Rod-
a più Spagna cedeva alla Gran Bretagna la Flo-        ney sulla squadra francese, comandata da Fran-
rida, ma fu compensata dall'acquisizione della        çois Joseph Paul marchese de Grasse, davanti
Louisiana occidentale francese, trasferitale col      all’isola dei Santi (Guadalupa), tra il 9 e il 12
trattato segreto di Fontainebleau (3 novembre         aprile 1782. Vittoria che salvò i possedimenti
1762). La guerra dei Sette anni e il trattato di      britannici nelle Indie occidentali.
Parigi avevano distrutto l'impero coloniale               La guerra ebbe degli sviluppi anche nel
francese. Per la Gran Bretagna,
quali che fossero le controversie
emerse dalle clausole del trattato,
si trattò di un notevole passo verso
la sua ascesa a riprese fino al 1815,
si dimostrò ben presto un duello
fra Gran Bretagna e Francia per la
supremazia mondiale.
    Le potenze borboniche (Francia
e Spagna) furono sconfitte ma non
annientate. Una fase del conflitto
fu conclusa a favore della Gran
Bretagna. Ma la volontà di rivinci-
ta portò la Francia a un nuovo pro-
gramma di costruzioni navali che,
dal 1761 al 1795, impegnò tutti
cantieri navali. Così alla fine del
regno di Luigi XVI si superarono i
65 vascelli e le 35 fregate, ma tutto ciò non eli-                                           Marina Veneta - «Nave Veneziana»
                                                       Anonimo, olio su tela, Venezia, Museo Civico Correr (foto Museo Correr).
minò le debolezze strutturali della Marina, che
erano le difficoltà riscontrate nel reclutamento,     Mediterraneo, dove i franco-spagnoli tentarono
le carenze dell’istruzione dei quadri e le diffi-     la presa della piazzaforte di Gibilterra, per terra
coltà finanziarie dovute ai tagli di bilancio. Pro-   e per mare dal luglio 1779 al febbraio 1783.
blemi che non si risolsero con il brillante recu-     L’assedio, uno dei più memorabili della storia,
pero, che la Marina francese dimostrò durante         venne alla fine tolto per la strenue resistenza
la guerra d’Indipendenza americana, lunga-            degli Inglesi. Le colonie americane furono indi-
mente preparato, fra il 1763 e il 1778.               pendenti nel momento in cui i Britannici
    La Gran Bretagna per tutta la durata della        abbandonarono la loro politica di bloccare la
guerra d’Indipendenza americana fu costretta a        flotta francese a Brest, disperdendo le loro
una strategia difensiva. Dovette subire gli avve-     forze, per tentare di difendere i loro possedi-
nimenti in America, nei Caraibi e in India, e far     menti nel Continente americano, nelle Indie
fronte a più di una minaccia d’invasione del          occidentali e orientali. La Francia e i suoi allea-

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     ti non seppero prendere al volo l’occasione di           na e contemporanea, aveva mantenuto la gran
     assicurarsi il controllo della Manica, ma prefe-         parte delle sue basi sulle rotte marittime. La
     rirono conseguire il controllo delle acque ame-          decisione del suo Governo di mantenerle vitali
     ricane, dove le operazioni di blocco effettuato          ebbe conseguenze determinanti per la sua pre-
     dalla squadra navale francese ebbe un ruolo              dominante posizione sul mare, che dipendeva
     determinante per la decisiva sconfitta terrestre         non solo dalla grande forza materiale e dalle
     inglese a Yorktown.                                      superiori dottrine strategiche della sua Marina,
        In questo villaggio della Virginia, a sud-est         ma anche dal controllo dei “mari ristretti”. In
     di Richmond e allo sbocco del fiume York nella           questi mari, che si potevano controllare con
     baia di Chesapeake, nella fase finale della guer-        relativa facilità a partire dalle coste, così impor-
     ra d'Indipendenza americana il generale inglese          tanti per la storia navale moderna - Manica,
     Charles Cornwallis, ritiratosi nella città, fu           stretto di Gibilterra, canale di Sicilia, Dardanel-
     assediato per terra e per mare dalle forze fran-         li, Bosforo e Adriatico - la Gran Bretagna riuscì
     cesi (al comando del conte Jean-Baptiste de              a costituire un numero d’avamposti navali che,
     Rochambeau e dell'ammiraglio de Grasse) e                grazie alla Royal Navy, le dettero, dopo la batta-
     americane (guidate da George Washington).                glia di Trafalgar (1805), il dominio incontrasta-
     Privi di rinforzi, gli Inglesi si arresero il 19 otto-   to dell’est dell’Atlantico e del Mediterraneo fino
     bre 1781, determinando a tutti gli effetti la fine       a tutta la seconda guerra mondiale.
     della guerra in America.                                     Nel 1793 lo scoppio in Francia della guerra
        La rinascita del potere navale francese fu uno        rivoluzionaria, e l’invasione di Napoleone
     degli aspetti più allarmanti della sconfitta bri-        Bonaparte dell’Italia, al quale non era sfuggita
     tannica, e fu causa di serie preoccupazioni per          l’importanza del dominio delle rotte marittime
     una nazione che tendeva a dare per scontato il           per il successo delle sue operazioni, l’occupa-
     proprio dominio dei mari. L’indipendenza fu              zione francese di Malta e dell’Egitto, costrinse-
     concessa alle ex colonie americane nel novem-            ro i Britannici a intervenire militarmente, con-
     bre del 1782 e la pace con Francia e Spagna fu           fermando la tesi di come la sicurezza del Medi-
     stipulata l’anno successivo, con il trattato di          terraneo si realizzi nella storia solo quando l’e-
     Versailles. La Francia risultò in apparenza sod-         sercizio dell’influenza e del sea control sull’inte-
     disfatta aveva preso sulla sua rivale marittima la       ro bacino marittimo sia gestito da una sola
     rivincita del trattato di Parigi del 1763, in gran       potenza egemone: Roma nell’antichità, la Gran
     parte grazie alla sua Marina, ma senza grande            Bretagna nel periodo napoleonico, gli Stati
     profitto materiale. Il trattato conservava alla          Uniti attualmente.
     Gran Bretagna il possesso dell’In-
     dia, di Terranova e delle isole adia-
     centi, conferendo il diritto di
     pesca per la Francia in quelle
     acque e il possesso di Saint-Pierre
     e Miquelon, la reciproca restitu-
     zione delle isole delle Antille
     occupate durante la guerra, la
     restituzione alla Francia dei suoi
     stabilimenti in India e nel Sene-
     gal. La Gran Bretagna inoltre
     riconosceva alla Francia il diritto
     di fortificare Dunkerque, mentre
     la Spagna otteneva la restituzione
     di Minorca e della Florida, e resti-
     tuiva a sua volta le isole di New
     Providence e delle Bahamas.
        La Gran Bretagna, anche dopo                                                                      Marina Pontificia (1835)
     l’unica sua sconfitta in età moder-                                                                                Particolare.
                                                                       M. Fonda, tempera su carta, Museo di Roma (Palazzo Braschi).

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