Gestione della biodiversità nei al Parco forum di presentazine siti di Rete Natura 2000: del Piano "Monte Etna

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Un importante convegno nella sede del nostro Ente.
                 Momento di consultazione pubblica, istituzionale e sociale,

  Gestione della biodiversità nei
                           per discutere lo studio preliminare

     siti di Rete Natura 2000:
  al Parco forum di presentazine
      del Piano “Monte Etna
     La salvaguardia della biodiver-       vivono sul territorio nella sua valu-        bile anche ai non addetti ai lavori e
sità, mediante la conservazione            tazione. In questa occasione, il             con forte valenza divulgativa”.
degli habitat naturali, della flora e      Parco dell’Etna intende proseguire               Un “affresco” di grande inte-
della fauna selvatica, nei siti di inte-   l’esperienza di coinvolgimento (di           resse sullo straordinario patrimo-
resse comunitario Rete Natura              amministratori locali, operatori             nio di biodiversità del territorio del
2000; il mantenimento o il ripristino      socio-economici,        associazioni         Parco è venuto fuori dalle relazio-
di uno stato di conservazione soddi-       ambientaliste e ordini professiona-          ni di presentazione dello studio
sfacente degli habitat e delle specie      li) e di governance già maturata             preliminare del Piano di gestione.
presenti nelle direttive comunitarie;      con l’iter di redazione ed adozione          Ne hanno parlato, analizzandone i
la protezione, la gestione e il moni-      del Piano Territoriale di Coordina-          vari aspetti, Francesco Papale,
toraggio di tali specie. Sono questi       mento. Ci impegneremo anche                  componente del gruppo di proget-
gli obiettivi generali del Piano di        affinchè il documento finale del             tazione del Piano Territoriale del
gestione “Monte Etna”, presentato          Piano di gestione abbia un lin-              Parco (Esperienza di pianificazio-
dal Parco dell’Etna nella propria          guaggio chiaro e semplice, accessi-          ne. Il Piano Territoriale di Coordi-
sede di Nicolosi in un importante
forum di consultazione pubblica,
istituzionale e sociale.
     Il Piano di gestione comprende
13 Siti Natura 2000 (Sic, Siti di
interesse comunitario e Zps, Zone
di Protezione Speciale), quasi total-
mente ricadenti all’interno del
Parco, con una superficie di poco
superiore a 23.450 ettari. “Affinchè
il Piano sia coronato da successo –
ha sottolineato il Commissario
Straordinario del Parco dell’Etna
Ettore Foti – è necessaria la parte-       Da sinistra: Fabio Papini, Alessandro Bardi, il direttore del Parco Giuseppe Spina,
cipazione attiva delle persone che         il Commissario Straordinario Ettore Foti e il professore Francesco Papale

                                                                                                                      Pagina 1
namento del Parco); Pietro Alica-      dell’attuazione della politica di pro-   tolineato Maniscalco – Nel Parco
ta, del Comitato Tecnico Scientifi-    grammazione legata ai fondi strut-       dell’Etna il vulcano va considerato
co dell’Ente (Criteri generali         turali 2007-2013, nonché nella fase      un grande attrattore e una grande
attuativi determinati dall’attività    di programmazione e pianificazio-        opportunità. E proprio sui grandi
consultiva del Comitato Tecnico        ne del territorio. Esigenza, questa,     attrattori si giocherà nei prossimi
Scientifico); Fabio Papini (Presen-    particolarmente sentita e caratte-       anni la partita della qualità”.
tazione del Piano di Gestione),        rizzante nel territorio del Parco del-       La giornata di lavori al Mona-
Salvatore Brullo e Gianluigi Gius-     l’Etna, in ragione delle sue peculia-    stero di San Nicolò La Rena, sede
so Del Galdo (Habitat del territo-     rità sia in termini di biodiversità,     del Parco, è andata avanti con gli
rio etneo), Giuseppe Angelo Ron-       che di modelli di sviluppo socio-        interventi e le osservazioni di sin-
sisvalle (Biodiversità e conserva-     economico sostenibili”.                  daci e amministratori locali, asso-
zione) e Alessandro Bardi (Rap-            Sono poi intervenuti Francesco       ciazione ambientaliste, operatori
porto con la pianificazione territo-   Gendusa (Protezione del patrimonio       socio-economici ed esponenti
riale), tutti componenti del gruppo    naturale), Giandomenico Maniscal-        degli ordini professionali. Inter-
di lavoro per la redazione del         co e Antonino La Mantia (Politiche       venti e osservazioni che, come ha
Piano di gestione “Monte Etna”.        e programmi comunitari), dell’As-        sottolineato il Commissario Foti
    I lavori del forum sono stati      sessorato Regionale del Territorio e     nelle conclusioni, saranno tenuti
coordinati dal direttore del Parco     Ambiente. “La Rete Natura 2000 è         dal Parco in grande considerazio-
Giuseppe Spina. “Il Piano di           un cambio di passo europeo nelle         ne nei successivi passaggi dell’i-
gestione – ha spiegato Spina – è uno   politiche attive di contrasto alla       ter del Piano di gestione.
strumento prioritario nell’ambito      frammentazione ecologica – ha sot-                       Gaetano Perricone

                                                                                              La locandina del Forum

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Il Commissario Foti:
      il Piano uno strumento fondamentale
                per la conservazione
      degli habitat naturali. Indispensabile
          il coinvolgimento del territorio
    La redazione del Piano di                Lo strumento fondamentale          li di sviluppo socio-economico
gestione dei siti Natura 2000 è          per perseguire gli obiettivi di sal-   sostenibili. Il Quadro Strategico
uno strumento essenziale non solo        vaguardia della biodiversità è         Nazionale (Q.S.N.), peraltro, pre-
per la loro conservazione, ma            sicuramente il Piano di gestione       vede che nessuna azione legata ai
anche per la possibilità di accede-      dei Siti Natura 2000, previsto dal     nuovi fondi strutturali possa esse-
re ai finanziamenti comunitari. La       D.P.R. 357/1997. L’Assessorato         re attuata all’interno dei Siti Natu-
Misura 1.11 del Por Sicilia 2000-        Regionale per il Territorio e l’Am-    ra 2000 sprovvisti di appositi
2006 prevede la realizzazione dei        biente, mediante la stipula di un      Piani di gestione.
Piani di gestione, coerentemente         apposito Protocollo d’intesa, ha           Gli obiettivi generali del Piano
con quanto previsto dalla Diretti-       demandato all’Ente Parco dell’Et-      di gestione sono: la salvaguardia
va Habitat e dal DPR 120/2003 di         na il compito di predisporre e rea-    della biodiversità mediante la
recepimento, al fine di garantire la     lizzare il Piano di gestione deno-     conservazione degli habitat natu-
presenza, in condizioni ottimali,        minato “Monte Etna”. Esso com-         rali, della flora e della fauna sel-
degli habitat e delle specie che         prende 13 Siti Natura 2000, quasi      vatica di interesse comunitario; il
ricadono in zone SIC/ZPS, pur in         totalmente ricadenti all’interno       mantenimento o il ripristino di
presenza di attività umane.              del Parco, con una superficie di       uno stato di conservazione soddi-
    Affinchè il Piano sia coronato da    poco superiore a 23.540 ettari.        sfacente degli habitat naturali,
successo, è necessaria la partecipa-         Il Piano di gestione è dunque      delle specie di fauna e flora selva-
zione attiva delle persone che vivo-     uno strumento prioritario nell’am-     tiche e degli uccelli presenti nelle
no sul territorio nella sua valutazio-   bito dell’attuazione della politica    direttive comunitarie; la protezio-
ne. In questa occasione, il Parco        di programmazione legata ai fondi      ne, la gestione e il monitoraggio
dell’Etna intende proseguire l’espe-     strutturali 2007-2013, nonché          di tali specie. Il Parco dell’Etna ha
rienza di coinvolgimento (di ammi-       nella fase di programmazione e         provveduto ad affidare mediante
nistratori locali, operatori socio-      pianificazione del territorio. Esi-    una procedura di gara il servizio
economici, associazioni ambientali-      genza, questa, particolarmente         per la realizzazione del Piano, che
ste e ordini professionali) e di         sentita e caratterizzante nel terri-   è già in fase di elaborazione.
governance già maturata con l’iter       torio del Parco dell’Etna, in ragio-                            Ettore Foti
di redazione ed adozione del Piano       ne delle sue peculiarità sia in ter-               Commissario Straordinario
Territoriale di Coordinamento.           mini di biodiversità, che di model-                      del Parco dell’Etna

                                                                                                           Pagina 3
LA RETE NATURA 2000
Natura 2000 è il nome che il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea ha assegnato ad un siste-
ma coordinato e coerente (una “rete”) di aree destinate alla conservazione della diversità biologi-
ca presente nel territorio dell’Unione stessa ed in particolare alla tutela di una serie di habitat e spe-
cie animali e vegetali indicati negli allegati I e II della Direttiva “Habitat” e delle specie di cui
all’allegato I della Direttiva “Uccelli” e delle altre specie migratrici che tornano regolarmente in
Italia. L’individuazione dei siti da proporre è stata realizzata in Italia dalle singole Regioni e Pro-
vince autonome in un processo coordinato a livello centrale. Essa ha rappresentato l’occasione per
strutturare una rete di referenti scientifici di supporto alle Amministrazioni regionali, in collabora-
zione con le associazioni scientifiche italiane di eccellenza.Le attività svolte, finalizzate al migliora-
mento delle conoscenze naturalistiche sul territorio nazionale, vanno dalla realizzazione delle check-
list delle specie alla descrizione della trama vegetazionale del territorio, dalla realizzazione di ban-
che dati sulla distribuzione delle specie all’avvio di progetti di monitoraggio sul patrimonio natura-
listico, alla realizzazione di pubblicazioni e contributi scientifici e divulgativi.
                                                                              (Ministero dell’Ambiente)

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I piani di gestione Rete Natura 2000:
       alcune riflessioni a margine
    Le relazioni e gli interventi    po sostenibile voluto dall’U.E.        Lo stesso potrà dirsi per i
nel recente convegno sui Piani       che costituisce il baricentro del   Piani di gestione, che dovranno
gestione RETE NATURA 2000            triangolo che ha ai suoi vertici    procedere sulla via della parte-
e, in particolare, la mia relazio-   l’economia, la società e l’am-      cipazione attiva delle popola-
ne sull’esperienza di pianifica-     biente. Se la pianificazione e la   zioni già in itinere, se essi vor-
zione con il Piano territoriale      gestione delle risorse si scosta    ranno avere successo, senza
del Parco dell’Etna, mi induco-      dal baricentro, cade la sosteni-    dirigismi scientifici e con pro-
no a fare alcune riflessioni che     bilità, squilibrandola verso uno    fessionalità specifiche che ten-
potrebbero essere utili all’av-      dei vertici a scapito degli altri   gano conto delle esigenze della
viato processo di formazione         due.                                popolazioni assieme a quelle di
degli stessi Piani di gestione.          Fino a che il Piano Territo-    una irrinunciabile protezione.
    Assodato ormai che l’unica       riale del Parco non è di fatto         Dal convegno, per la verità,
conservazione ammissibile è          rientrato per quanto possibile      tale indirizzo sembra essere
quella attiva che consiste nel       nell’ambito di quel baricentro      emerso con chiarezza. Si spera
binomio NATURA+PARTE-                attraverso la partecipazione        che esso porti gli auspicati
CIPAZIONE, che, ai fini dello        attiva delle popolazioni, rap-      benefici sia alla natura che alle
sviluppo sostenibile propugna-       presentate dal Consiglio del        popolazioni.
to dall’U.E., si traduce in          Parco e dai suoi organi tecnici
AMBIENTE+(SOCIETÀ+E                  e scientifici, esso non ha potuto                Francesco Papale
CONOMIA), l’esperienza del           espletare la sua funzione di                                  Componente
Piano Territoriale del Parco         strumento di protezione e di                     Gruppo di Progettazione
può dare utili indicazioni per       sviluppo.                                     Piano Territoriale del Parco
evitare gli errori che hanno
portato ad avere il piano solo
dopo più di vent’anni dalla isti-
tuzione dello stesso Parco.
    Quali insegnamenti possono
trarsi dalla complessa vicenda
che va dalla istituzione del
Parco fino all’adozione del suo
Piano Territoriale, che possano
essere utili alla formazione dei
Piani di gestione NATURA
2000?
    La gestione delle aree pro-
tette e delle risorse naturali è
ormai assodato che passa dalla
partecipazione attiva delle
popolazioni interessate, tanto
da prendere il nome di gestione
partecipativa. Essa va inqua-
drata nell’ambito dello svilup-
                                                                                                    Pagina 5
rappresentanti degli altri Enti Parco
                                                                                            (il Commissario Straordinario delle
                                                                                            Madonie, Angelo Aliquò e quello
                                                                                            dei Nebrodi, Tonino Ceraolo).
                                                                                                “Il Dipartimento Regionale
                                                                                            Foreste ci aveva contattati affinchè,
                                                                                            sulla scia dell’accordo di collabora-
                                                                                            zione e semplificazione stipulato
                                                                                            nello scorso mese di febbraio, si pro-
                                                                                            seguisse con iniziative rivolte alle
                                                                                            amministrazioni ed alle comunità
                                                                                            locali – sottolinea ancora il Com-
                                                                                            missario del Parco dell’Etna Foti –
                                                                                            Da ciò il cammino comune intrapre-
                                                                                            so insieme dai Parchi siciliani e dal
                                                                                            Corpo Forestale, che è poi sfociato

    Protocollo d’intesa
                                                                                            nel protocollo d’intesa sottoscritto a
I firmatari del protocollo d’intesa a Palermo. Da sinistra: i Commissari straordinari dei   Palermo, per sensibilizzare le popo-
Parchi delle Madonie e dei Nebrodi, Angelo Aliquò e Tonino Ceraolo; la dirigente del        lazioni sui rischi e sui comporta-
Corpo Forestale Domenica Librizzi, il Comandante regionale Michele Lonzi, il Com-           menti da tenere in caso di incendio”.

  con il Corpo Forestale
missario Straordinario del Parco dell’Etna Ettore Foti                                          Nella sostanza, è stata formaliz-
                                                                                            zata e pianificata un’intesa operati-
                                                                                            va, che ha l’obiettivo di utilizzare
                                                                                            nel modo migliore tutte le risorse a

   per fronteggiare gli
                                                                                            disposizione in difesa dei Parchi
                                                                                            dalla devastazione degli incendi.
                                                                                                Gli Enti Parco firmatari si fanno

incendi nell’area protetta
                                                                                            carico di promuovere, assieme alle
                                                                                            amministrazioni comunali e al
                                                                                            Dipartimento delle Foreste che
                                                                                            assumerà il coordinamento tecnico,
                                                                                            una campagna di informazione e
                                                                                            sensibilizzazione rivolta ai cittadini
                                                                                            chiamati a collaborare, seguendo le
                                                                                            norme comportamentali predispo-
                                                                                            ste dal Corpo Forestale, ai fini della
                                                                                            prevenzione degli incendi boschivi
    Nuova, importante iniziativa del Parco dell’Etna                                        e di tutela del patrimonio naturale.
                                                                                            E’ inoltre previsto il coinvolgimen-
            a tutela del patrimonio naturale                                                to delle associazioni di volontariato
       e in difesa delle popolazioni del territorio                                         per una maggiore sorveglianza e
                                                                                            difesa del territorio (già negli anni
                                                                                            passati, peraltro, il Parco dell’Etna
    Il Parco dell’Etna ha sottoscritto        za storica nel percorso che abbia-            aveva coinvolto alcune associazioni
a Palermo, insieme ai Parchi delle            mo intrapreso, insieme alle altre             nelle campagne di prevenzione
Madonie e dei Nebrodi, un proto-              istituzioni della Regione siciliana           incendi, con compiti di vigilanza e
collo d’intesa con il Corpo Foresta-          impegnate sullo stesso fronte, a              di supporto al personale in divisa
le della Regione Siciliana, per pre-          tutela del nostro straordinario               all’interno delle aree boscate).
venire e reprimere gli incendi nelle          patrimonio naturale e a difesa delle              Un altro obiettivo è quello di
zone di particolare valore ambienta-          sue popolazioni”, spiega il Com-              predisporre, d’intesa e in collabora-
le delle aree protette siciliane.             missario Straordinario del Parco              zione con gli Ispettorati Diparti-
    “Dopo il protocollo d’intesa              dell’Etna Ettore Foti, firmatario             mentali delle Foreste, una dettaglia-
con l’Azienda Regionale Foreste               dell’intesa insieme al dottor Miche-          ta cartografia per le aree sensibili e
Demaniali, anche questo nuovo,                le Lonzi, Comandante del Corpo                le zone a maggior rischio.
importante accordo ha una rilevan-            Forestale Regione Siciliana e ai                                             G. Pe.

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Pianificare una serie di interventi mirati di rinaturalizzazione per salvaguardare la bellissima pineta di Adra-
no e il suo straordinario patrimonio di biodiversità: è stato questo l’obiettivo della giornata di studio in bosco,
organizzata dall’Associazione Forestali & Foreste, con il patrocinio del Parco dell’Etna e dell’Azienda Regionale
Foreste Demaniali, primo momento di attuazione concreta del recente protocollo d’intesa sottoscritto dai due enti,
che ha tra i suoi scopi principali una serie di azioni comuni per la tutela delle più significative peculiarità natura-
listiche dell’area protetta.
     Lo hanno sottolineato con forza il Commissario Straordinario del Parco dell’Etna Ettore Foti e l’Ispettore
Generale facente funzioni dell’Azienda Foreste Francesca De Luca, presenti per testimoniare la necessità dell’a-
zione sinergica “sul campo” delle due istituzioni, a salvaguardia di un ambiente unico. Presenti anche il direttore
del Parco Giuseppe Spina; il dirigente dell’Ufficio Provinciale di Catania dell’Azienda Foreste Mario Bonanno; i
componenti del Comitato Tecnico Scientifico del Parco Emilia Poli Marchese e Pietro Alicata; numerosi esponen-
ti del mondo universitario, delle associazioni ambientalistiche e parecchi studenti, che hanno seguito con grande
interesse la discussione scientifica all’interno della pineta.
     Il tema specifico della giornata di studio (“La selvicoltura nelle zone A del Parco dell’Etna: la Pineta di Adrano.
Presentazione delle caratteristiche strutturali della Pineta di Monte Albano e delle aree limitrofe. Proposte di gestio-

       Una giornata di studio
ne”) è stato affrontato da Salvatore Vinciguerra, dell’Associazione Forestali & Foreste. La pineta di Adrano rica-
de in zona A del Parco, a tutela integrale, ed il confronto, con tappe successive, appare dunque necessario per pro-
gettare interventi sperimentali di salvaguardia compatibili con la normativa dell’area protetta.

         per salvaguardare
        la pineta di Adrano
                           Prima iniziativa di attuazione concreta
                  “sul campo” del Protocollo d’intesa tra il Parco dell’Etna
                          e l’Azienda Regionale Foreste Demaniali

                                                                                          Foto “ufficiale” nella pineta
                                                                                          di Adrano: al centro,
                                                                                          il Commissario Straordinario
                                                                                          del Parco dell’Etna Ettore Foti
                                                                                          e l’Ispettore Generale
                                                                                          facente funzioni dell’Azienda
                                                                                          Foreste Francesca De Luca

                                                                                                               Pagina 7
Riconsegnate
ai Comuni proprietari
   otto ex discariche
   risanate dal Parco
      dopo i lavori
                                                                                        Da sinistra verso destra, le discariche di Adrano, Bronte

di recupero ambientale
                                                                                         ne per tutte la durata dell’in-
                                                                                         tervento, delle aree ormai risa-
                                                                                         nate che risulteranno sempre
                                                                                         più integrate nel paesaggio cir-
                                                                                         costante”.
                                                                                             Ad Adrano, località Lava
          Portato a termine un importante progetto                                       Grande, zone “C” e “D” del
                                                                                         Parco, la discarica dismessa, si
         di bonifica e riqualificazione paesaggistica                                    trova a quota 900 m, lungo la
                                                                                         strada che collega l’abitato con
                                                                                         i terreni coltivati di Feliciosa e
    A conclusione dei lavori                malmente riconsegnato alle                   Piano Mirio. A Belpasso, il sito
eseguiti dal Parco dell’Etna per            Amministrazioni proprietarie i               bonificato si trova in località
il recupero ambientale di otto              siti bonificati. “Gli interventi             Piano Elisi-Fra Diavolo, in
aree degradate, un tempo adibi-             effettuati hanno permesso di                 zona “C”, ad una quota di circa
te a discariche comunali di                 ottenere una importante bonifi-              850 m. La discarica dismessa
rifiuti solidi urbani, nei comuni           ca e riqualificazione paesaggi-              di Bronte, in località Sciara S.
di Adrano, Belpasso, Bronte,                stica ed ambientale delle disca-             Antonio, zona “D”, a quota 920
Nicolosi, Trecastagni, Zaffera-             riche presenti all’interno del               m, si trova nella periferia urba-
na Etnea e Linguaglossa, il                 Parco dell’Etna – sottolinea il              na lato est dell’abitato. A Lin-
Commissario Straordinario                   Commissario Foti – Oggi                      guaglossa, la discarica su cui il
dell’Ente Parco Ettore Foti, in             siamo in grado di riconsegnare               Parco è intervenuto è in Con-
un incontro che si è svolto                 ai Comuni, con i quali il Parco              trada Sciaramanica, zona “D”,
presso la sede dell’Ente, ha for-           aveva stipulato una convenzio-               a quota 680 m.

Da sinistra verso destra, le discariche di Adrano, Bronte, Linguaglossa e Trecastagni dopo la bonifica
, Bronte, Linguaglossa e Trecastagni prima della bonifica

                   A Nicolosi, il Parco è inter-            Ilice, a quota 1100 m., in zona          al recupero ambientale, consi-
               venuto su due discariche                     “B” del Parco. L’intervento in           stente in pietrisco di roccia
               dismesse, di modesta estensio-               questo caso ha riguardato la             lavica e successivo strato di
               ne. La prima, in località Monte              fornitura e messa in opera di            terreno vegetale, su cui sono
               Rinazzi, zona “B”, a quota                   uno strato di 50 cm di terreno           state piantumate le essenze
               1025 m., è all’interno di una                vegetale e la piantumazione di           vegetali indicate dallo studio
               cava inattiva, anch’essa ogget-              ginestre dell’Etna.                      botanico, ovvero ginestre
               to di intervento di recupero con                 Sulla base dei risultati dei         (Genista Aetnensis e Spartium
               i fondi del POR, ed è contigua               rilievi, degli studi e delle inda-       Junceum) in tutti i siti, ad ecce-
               ad una cava ancora utilizzata.               gini sono stati stabiliti ed ese-        zione di Trecastagni, dove è
               La discarica risultava già                   guiti gli interventi (responsabi-        stato possibile piantumare
               impermeabilizzata con argilla.               le dei progetti di bonifica il           anche alberi di ilice (Quercus
               La seconda, in località Serrug-              dirigente tecnico del Parco              Ilex) e castagno (Castanea Sati-
               geri, a quota 990 m, si trova in             Agata Puglisi), che in via gene-         va);
               zona “B” del Parco. Nel comu-                rale per tutti i siti sono stati i           – ad Adrano, Bronte e Lin-
               ne di Trecastagni, l’area bonifi-            seguenti:                                guaglossa, è stato realizzato un
               cata è vicina a Monte Cicirello                  – accurata pulizia dell’area         sistema di captazione e convo-
               e al Punto Base n. 20 per l’e-               di intervento e delle sue imme-          gliamento per il biogas, colle-
               scursionismo, in zona “B”, a                 diate adiacenze, attraverso il           gato ad una canna di sfiato.
               quota 990 m. Il sito è una                   conferimento in discarica auto-              Questi interventi sono stati
               depressione di colata lavica che             rizzata dei rifiuti superficiali         finanziati, per un importo com-
               era stata ricolmata dai rifiuti,             recenti;                                 plessivo di euro 1.644.433, con
               con altezze di circa 15 m. A                     – ove necessario, rimodella-         i fondi comunitari della Misura
               Zafferana, il sito riqualificato è           mento del terreno e conteni-             1.11 del Complemento di Pro-
               localizzato a Monte Arcimis-                 mento e stabilizzazione dei              grammazione al POR Sicilia
                                                            versanti instabili;                      2000-2006 “Sistemi ad alta
                                                                – impermeabilizzazione del           naturalità”, misura diretta alla
                                                            sito mediante un idoneo strato di        conservazione e valorizzazione
                                                            argilla, al fine di evitare il transi-   delle risorse ambientali natura-
                                                            to di eventuali sostanze inqui-          li, dai nodi della rete esistente
                                                            nanti presenti. A Nicolosi –             (parchi e riserve istituiti) agli
                                                            Monte Rinazzi e a Zafferana              ambiti territoriali in cui sono
                                                            Etnea – Monte Arcimis, questo            presenti forti valenze naturali-
                                                            intervento non è stato necessario;       stico-ambientali.
                                                                – posa di materiale drenante
                                                            su tutta la superficie interessata                                 G. Pe.
                                                                                                                              Pagina 9
La cerimonia per la festa finale Junior Rangers
al Parco Sciarone di Randazzo

Junior Ranger,
un progetto
per la natura del Parco
                   Al Parco Sciarone di Randazzo la gioiosa festa finale,
                     con la presentazione di un opuscolo riepilogativo

    Mercoledì 28 maggio scorso, nel suggestivo scenario del Parco Sciarone di Randazzo, si è svol-
ta la gioiosa festa conclusiva del progetto triennale (2005-2008) Junior Ranger, con la partecipazio-
ne di tutte le scuole del territorio del Parco dell’Etna che vi hanno preso parte e la presentazione e
distribuzione di un opuscolo riepilogativo delle attività svolte, curato dall’Ente Parco.
    Va ricordato che al Progetto Junior Ranger hanno preso parte negli anni scorsi cinque scuole:
l’Istituto comprensivo Dusmet di Nicolosi (che ha sviluppato il lavoro sul sentiero didattico nell’a-
rea adiacente il Monastero); l’Istituto comprensivo di Zafferana Etnea (che ha svolto una ricerca
sulle biodiversità del sentiero Val Calanna-Valle San Giacomo); la Direzione Didattica Maglie di
Zafferana (sentiero della Grotta del Gatto); l’Istituto Comprensivo Crispi di Castiglione di Sicilia
(lavoro sulla Grotta del Bue) e la media Pluchinotta di Sant’Agata Li Battiati, che ha incentrato il
suo lavoro sul sentiero storico del Parco di Monte Nero degli Zappini.
    Particolarmente significativa la qualità degli elaborati presentati dagli alunni impegnati nelle
attività, che hanno evidenziato l’alto livello di partecipazione e di creatività e il loro interesse per le
peculiarità naturalistiche del territorio del Parco e la tutela delle biodiversità.
    Dall’opuscolo “Junior Ranger, un progetto per la natura nel Parco”, pubblichiamo gli articoli
del Commissario Straordinario, del direttore e del responsabile della fruizione del nostro Ente.

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Un percorso nel Parco lungo tre anni
     per accompagnare i ragazzi
           alla conoscenza
     ed al rispetto dell’ambiente
    È difficile raccontare in breve         indirizzi e riflessioni a livello inter-       A volte sembra procedere lungo
che cos’è un progetto di educazione         nazionale, nazionale, regionale e          una strada maestra che punta a una
ambientale, dare conto delle sue            locale, ma anche da intuizioni e           meta precisa, coinvolgendo in
motivazioni, delineare compiuta-            inclinazioni personali, sensibilità        modo sempre più ampio le scuole e
mente le sue prospettive, trasmette-        variamente sviluppate, condizioni          le proprie comunità, altre volte pre-
re tutti i suoi significati, cogliere le    date, occasioni lungamente prepa-          valgono le inquietudini e gli inter-
sue infinite sfumature, comunicare          rate o colte al volo.                      rogativi sul senso stesso di un atti-
un’idea anche parziale delle sue                Anche le esperienze cambiano,          vità che, in modo quasi paradigma-
molteplici attività.                        se ne azzardano di nuove. Talvolta         tico, deve reinventarsi ogni volta, se
    È un piccolo mondo che cresce e         divengono più mature, talvolte             vuole funzionare davvero come lie-
si evolve secondo linee tracciate da        fanno ritornare sui propri passi.          vito di una nuova coscienza

               La liberazione della volpe

                                                                                                                 Pagina 11
stere le classi nell’elaborazione del
                                                                                                 percorso formativo che man mano
                                                                                                 si svolgeva in attività, visite, espe-
                                                                                                 rienze didattiche…
                                                                                                     “…portare a compimento l’im-
                                                                                                 pegno preso; riconoscere ufficial-
                                                                                                 mente agli alunni partecipanti il
                                                                                                 ruolo di Junior Ranger del Parco;
                                                                                                 offrire una occasione di festa con-
                                                                                                 clusiva con i ragazzi protagonisti;
                                                                                                 creare occasione di incontro fra le
                                                                                                 Scuole, gli alunni, le famiglie, le
                                                                                                 Istituzioni” sono state peraltro le
Da sinistra: il dirigente del Parco
Francesco Pennisi, il Commissario Straordinario                                                  finalita ultime che il Parco si è
Ettore Foti e il Commissario Spugnett                                                            assunto sul proprio territorio nell’
del Distaccamento Forestale di Zafferana                                                         ambito del progetto cui aderiva.
                                                                                                     Dal coinvolgimento e dalla pas-
            ambientale e misurarsi senza timore            Nel corso del triennio 2005-08        sione dei ragazzi, dai contatti che la
            con tutto ciò che intende contribui-       l’obiettivo che il Parco si dato è        “rete” ha innescato tra gli operato-
            re a cambiare.                             stato quello di “accompagnare” i          ri, dall’apporto che ognuno ha cer-
                Introdotto in Europa da Euro-          ragazzi al rispetto per la natura         cato di mettere nel lavoro, ritenia-
            parc – la federazione che raccoglie        attraverso la riflessione sull’impor-     mo di poter sperare che – pur nel-
            oltre 400 aree protette nel nostro         tanza delle Aree Protette, imparan-       l’ambito di un gruppo molto nume-
            continente – il progetto Junior Ran-       do a conoscere i valori del territo-      roso di ragazzi – qualche seme sia
            ger è nato in realtà nei Parchi degli      rio, acquisendo nuovi comporta-           stato messo a dimora e che questa
            Stati Uniti intorno alla fine degli        menti rispettosi sia dell’ambiente        esperienza possa servire in futuro
            anni 60, al fine di promuovere atti-       che dei propri simili.                    per la crescita personale, sociale, di
            vità di educazione ambientale e di             Quanto sopra ha orientato             rispetto dei valori ambientali degli
            animazione culturale tendenti a            innanzitutto la scelta di concrete        alunni coinvolti.
            creare un forte legame di apparte-         realizzazioni sul territorio, inte-
            nenza tra i bambini, le famiglie, la       grando le singole discipline d’inse-                        Francesco Pennisi
            natura ed i valori dei Parchi.             gnamento con le conoscenze ed il                        Dirigente Parco dell’Etna
                Junior Rangers sono ragazzi            vissuto degli operatori-esperti e
            che, attraverso un programma di            progettando insieme attività didatti-
            educazione ambientale, partecipano         che interdisciplinari sul funziona-
            alla valorizzazione e alla tutela della    mento degli ecosistemi naturali,
            natura e della biodiversità compien-       sulle modificazioni indotte dalle
            do un percorso che li porta ad accet-      attività umane e sulle soluzioni
            tare la responsabilità – attraverso il     offerte da una conoscenza e da un
            gioco, la ricerca e lo studio sul terri-   impegno realizzativo diretto.
            torio – di divenire giovani amba-              In questo senso l’ambiente – nei
            sciatori e piccole guide nei contesti      processi educativi – costituisce uno
            delle loro Aree Protette.                  strumento utile alla ricomposizione
                In Sicilia il progetto è stato pro-    della contrapposizione tra “luoghi”
            mosso ed attivato, insieme ai Parchi       dell’esperienza e “luoghi” istituzio-
            siciliani, dall’ARPA, Agenzia              nali dell’apprendimento, riunifican-
            Regionale per la Protezione del-           do quel processo formativo che guar-
            l’Ambiente della Regione Siciliana,        da all’individuo nella sua globalità.
            nel quadro del programma regiona-              Si è trattato di un percorso forte-
            le di educazione ambientale; tali          mente partecipato: Referenti, Ope-
            attività si sono svolte con il patroci-    ratori del Parco, Docenti, Comunità
            nio della Federparchi e della Inter-       Locali hanno contribuito ad impo-
            national Ranger Federation.                stare le varie fasi di lavoro ed assi-
                                                                                                  La liberazione del greppio

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Una “missione” per trasmettere ai giovani consapevolezza
     sul grande patrimonio e sul ruolo del nostro Parco
    Nell’attuale contesto socio-eco-         mente dalle scuole non solo dei          mettendoli a conoscenza dello
nomico e negli scenari naturali e            venti comuni facenti parte del terri-    straordinario patrimonio che posse-
antropici che si profilano, l’educa-         torio del Parco dell’Etna ma anche       diamo e che l’intera comunità mon-
zione ambientale assume una                  dell’intera provincia etnea, oltrechè    diale ci invidia.
importanza fondamentale per le               delle altre province siciliane, ci si        Il tema centrale di questo pro-
giovani generazioni. Ancor più nel-          rende conto che per il nostro Ente       getto è stato incentrato sulla Biodi-
l’ambito della complessità del siste-        tale “missione” risulta particolar-      versità, tematica quanto mai oppor-
ma sociale siciliano dove la diffu-          mente complessa in termini di            tuna visto che siamo sempre più
sione della sensibilità ambientale è         impiego di risorse umane ed econo-       vicini al Count-down del 2010 –
ancora carente.                              miche. Ciononostante, siamo              “Conto alla rovescia 2010” - pro-
    Dando il giusto peso all’aspetto         comunque consapevoli della grande        mosso da un’alleanza di soggetti
educativo, occorre definire una              responsabilità che l’Ente Parco si è     provenienti da tutti i settori che
serie di interventi capaci di produr-        voluto assumere nei confronti di un      lavorano per realizzare gli impegni
re ricadute sui comportamenti quo-           tema così delicato qual è l’educa-       presi dai governi per fermare la per-
tidiani di tutti i cittadini, a partire da   zione ambientale.                        dita della diversità biologica pan-
quelli più giovani, per maturare una             Pertanto, il Parco dell’Etna si      europea entro il 2010. Tale iniziati-
consapevolezza piena del diritto di          vuole porre con un ruolo propositi-      va catalizza i governi, le ONG, il
cittadinanza e dei doveri che da             vo rispetto al tema dell’Educazione      settore privato e i cittadini al fine di
esso derivano in relazione all’uso e         Ambientale per lanciare un messag-       intraprendere azioni comuni per
alla tutela delle risorse naturali, cul-     gio che sta alla base dell’istituzione   richiamare l’attenzione della pub-
turali e umane per le generazioni            e del modo di essere di un’area pro-     blica opinione e tener fede agli
attuali e per quelle future.                 tetta. Quindi, per il nostro Ente        impegni presi per conservare la
    Considerata la vastità del tema          creare o rafforzare la cultura           diversità biologica.
Educazione Ambientale e il bacino            ambientale rappresenta una “mis-             Del resto, l’entusiasmo riscon-
d’utenza, rappresentato principal-           sion” fondamentale nelle strategie       trato nei docenti delle scuole e,
                                             gestionali della nostra area protetta    soprattutto, nei ragazzi ci fa com-
                                             e di conoscenza delle sue straordi-      prendere che forse abbiamo intra-
                                             narie peculiarità.                       preso la strada giusta, considerato
                                                 Per questo abbiamo aderito con       che il progetto Junior Rangers ha
                                             entusiasmo all’iniziativa proposta       avuto il merito di creare una rete tra
                                             dalla Sezione Italiana di Europarc e     le scuole e la nostra area protetta
                                             dall’ARPA Sicilia, nel corso dell’an-    con l’ambizione di voler contribuire
                                             no accademico 2005/06, con il pro-       in maniera significativa alla crescita
                                             getto Junior Rangers, con l’obiettivo    delle nuove generazioni siciliane
                                             di valorizzare la nostra area protetta   consapevoli della necessità di difen-
                                             e di rafforzarne il rapporto con le      dere e conservare la natura, la storia
                                             popolazioni locali, con particolare      e la cultura del proprio territorio. Ed
                                             attenzione ai giovani del territorio.    è così che anche quest’anno abbia-
                                                 Proponendo una serie di espe-        mo voluto investire con passione in
                                             rienze educative sul campo il pro-       questo progetto, nonostante che
                                             getto si è posto come obiettivo di       ARPA ed Europarc, per sopravvenu-
                                             creare nei giovani residenti del         te difficoltà, non sono state in grado
                                             nostro territorio una maggiore con-      di garantire la continuità delle atti-
                                             sapevolezza circa il ruolo del Parco     vità previste nel triennio 2005-2008.
                                             dell’Etna, l’importanza della tutela     Infatti, si è ritenuto essenziale giun-
                                             e la conservazione del territorio        gere alla fine del percorso, insieme

                                                                                                                  Pagina 13
Educazione ambientale,
                                                       questione strategicamente essenziale
            alle scuole, per garantire l’efficacia
            dei risultati e non deludere l’entu-
            siasmo dei ragazzi.

                                                         per il futuro delle aree protette
                 Mi piace concludere con un rin-
            graziamento personale ai docenti
            delle scuole coinvolte nelle attività
            del progetto, oltrechè ai ragazzi, ma
            soprattutto al personale dell’Ente
            Parco, il Dott. F. Pennisi e la sig.ra
                                                            Per amare qualcosa è prima necessario cercare di conoscerla bene;
            G. Ollà, che hanno profuso un gran-
                                                       l’intento del Parco dell’Etna, con le varie iniziative e pubblicazioni nel
            de impegno e senza i quali difficil-
                                                       campo dell’educazione ambientale è proprio quello di fare innamorare i
            mente si sarebbero portate a termi-
                                                       ragazzi della nostra area protetta e della montagna, accompagnandoli,
            ne le attività previste.
                                                       quasi per mano, tra le meraviglie della natura che circondano il vulcano.
                 Il passo successivo è quello di
                                                            Tra i nostri fondamentali obiettivi c’è dunque quello di avvicinarci
            sperare di poter coinvolgere per il
                                                       sempre di più alle giovani generazioni e offrire loro contributi sempre
            futuro altri ragazzi, con iniziative
                                                       nuovi per tenere accesa l’attenzione verso l’ambiente e crescere trovan-
            analoghe, per stimolare in loro i valo-
                                                       do modi di vivere in sintonia con la natura. Ecco perché, con convinzio-
            ri della cultura ambientale affinché,
                                                       ne ed entusiasmo, abbiamo ritenuto di dover sostenere e portare avanti –
            tali valori, possano vivere di vita pro-
                                                       con un ruolo centrale e con il forte impegno della struttura del nostro
            pria in ognuno di loro per sempre.
                                                       Ente – il progetto Junior Ranger, che ha coinvolto nell’ultimo triennio
                                                       numerose scuole e tantissimi ragazzi del nostro territorio, come raccon-
                                 Giuseppe Spina
                                                       ta questa pubblicazione.
                           Direttore Parco dell’Etna
                                                            L’educazione ambientale ha un ruolo essenziale per la sopravvivenza
                                                       stessa dell’idea di Parco e del sistema delle aree protette: una questione
                                                       strategicamente fondamentale, per le prospettive future di tutte le aree
Il tavolo del rinfresco                                protette, è quella di educare i giovani, molto attratti dal sistema dei Par-
                                                       chi e dalle sue caratteristiche, al rispetto ed all’amore per la natura.
                                                            Di conseguenza una delle azioni potenzialmente più efficaci, estre-
                                                       mamente importante per il Parco dell’Etna e portata avanti con grande
                                                       impegno e attenzione dall’Ente, è quella che prevede di realizzare, in
                                                       stretta sinergia e concertazione con le istituzioni scolastiche preposte,
                                                       una serie di attività didattiche finalizzate a promuovere una sempre mag-
                                                       giore conoscenza del territorio, delle sue straordinarie valenze ambienta-
                                                       li, delle sue immense potenzialità.
                                                            Evidente l’efficacia comunicativa, ma anche etica, di una azione del
                                                       genere: far crescere, tra le giovani generazioni, la sensibilità e la consa-
                                                       pevolezza ambientale e stimolarne conseguenti comportamenti, atteggia-
                                                       menti, stili di vita. Il proget-
                                                       to Junior Ranger, che arriva
                                                       oggi alla sua conclusione
                                                       dopo avere sviluppato nume-
                                                       rose iniziative importanti, si
                                                       colloca autorevolmente fra
                                                       queste azioni dall’alto valore
                                                       educativo e divulgativo.

                                                                         Ettore Foti
                                                            Commissario Straordinario
                                                                  del Parco dell’Etna

                                                          Un momento della cerimonia

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Una medaglia del Presidente della Repubblica e due coppe per l’Istituto

   “Parco dell’Etna... tutto un’altro mondo”:
  Campanella-Sturzo di Catania, quartiere Librino, al “Parchi & Parchi Videofestival”

               festa al Monastero
          per lo spot super premiato
    In 45 secondi hanno saputo raccontare, con grande efficacia comunicativa ed altrettanta originalità, l’affa-
scinante dimensione “lunare” dell’Etna e dell’area protetta che lo circonda. Come prestigioso riconoscimento
per il loro spot, i ragazzi della II A dell’Istituto Comprensivo Campanella-Sturzo di Catania, quartiere Libri-
no, hanno avuto assegnato il prestigioso premio “medaglia d’argento del Presidente della Repubblica”,
nell’ambito del “Parchi & Parchi Videofestival” (la cui fase finale si è svolta nello scorso mese di marzo pres-
so il Parco Nazionale del Circeo).
    Il Parco dell’Etna, nell’ambito della Settimana Europea dei Parchi 2008, li ha voluti nella sua sede, il
Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena, per festeggiare ed esibire i premi: oltre alla preziosa meda-
glia, due splendide coppe vinte per il miglior spot e per il giudizio della giuria giovani.
    Ad accogliere i ragazzi del Campanella-Sturzo, accompagnati dal preside Lino Secchi e dai docenti che li
hanno seguiti nella preparazione dello spot, c’erano il Commissario Straordinario del Parco dell’Etna Ettore
Foti e il direttore Giuseppe Spina, che nel congratularsi con i premiatissimi alunni hanno sottolineato la fon-
damentale importanza dell’educazione ambientale, dell’impegno e dell’entusiasmo delle giovani generazioni,
per trasmettere nel modo migliore i valori ed i messaggi del Parco.
    Lo spot – che si avvalso della brillante regia del prof. Daniele Bannò, docente del Campanella-Sturzo ed
autore anche del soggetto e della sneneggiatura - si intitola “Parco dell’Etna … tutto un altro mondo” e,
come si legge nelle motivazioni che hanno portato la giuria ad assegnare i premi, ha saputo “tradurre un’idea
in un messaggio immediato ed incisivo, che raggiunge lo scopo senza ambiguità ed ha esaltato con ironia e
particolare creatività e le caratteristiche del proprio territorio”.
                                                           Nella sala conferenze del Monastero, dopo l’applaudi-
                                                       ta proiezione dello spot vincitore e del suo divertente
                                                       backstage, è stato proiettato anche un filmato sulla sede
                                                       del Parco dell’Etna curato realizzato dai ragazzi dell’Isti-
                                                       tuto Comprensivo Dusmet di Nicolosi, che hanno così
                                                       voluto festeggiare – come ha sottolineato il direttore Nino
                                                        Prastani – i giovani colleghi catanesi, in una sorta di
                                                          abbraccio ideale che ha come filo conduttore comune
                                                                             l’amore ed il rispetto per l’ambiente
                                                                             e per le bellezze del Parco.
                                                                                Per chiudere nel miglior modo la
                                                                             giornata, gli alunni delle due scuole
                                                                             sono stati accompagnati dalle guide
                                                                             e dai funzionari del Parco ad effet-
                                                                             tuare una breve escursione a siti di
                                                                             particolare interesse naturalistico.
                                                                                                             G. Pe.

                                                                                                        Pagina 15
Prestigiosa visita al nostro Monastero di una delegazione
                                                          della “All China Journalists Association”.
                                                         Grande interesse
                                                           per il vulcano e
                                                             l’area protetta

 Giornalisti cinesi affascinati
dall’Ente e dalla sede del Parco
                                                                                 sul funzionamento delle due stazio-
                                                                                 ni di rilevamento sismico e chimico
                                                                                 dell’Etna, installate dal Parco nel-
                                                                                 l’area adiacente al monastero nel-
                                                                                 l’ambito dell’accordo di program-
                                                                                 ma con l’Istituto Nazionale di Geo-
    Il Parco dell’Etna e la sua antica   sigliere Nazionale dell’Ordine dei      fisica e Vulcanologia, e sugli aspet-
e prestigiosa sede continuano ad         giornalisti Ugo Armati, sono stati      ti legati al monitoraggio ed alla pre-
essere meta di importanti visite da      accolti dal Commissario Straordi-       venzione del rischio vulcanico e
ogni parte del mondo. Una delega-        nario del Parco Ettore Foti e dal       alla sicurezza delle popolazioni;
zione di giornalisti cinesi, ospite in   direttore Giuseppe Spina. “Siamo        sulle produzioni tipiche e sulla fer-
Italia nell’ambito dell’ormai conso-     particolarmente onorati per questa      tilità del terreno lavico; sul partico-
lidato scambio professionale e cul-      visita, che consideriamo non sol-       lare rapporto tra la Montagna e le
turale tra l’Ordine Nazionale dei        tanto un momento di confronto con       sue genti, argomento che ha note-
Giornalisti e la “All China Journali-    una realtà lontana e molto diversa,     volmente interessato il gruppo di
sts Association”, ha visitato il 16      ma anche una straordinaria oppor-       giornalisti.
aprile scorso il Monastero Benedet-      tunità di divulgazione e promozione          Gli ospiti della All China Jour-
tino di San Nicolò La Rena a Nico-       per il Parco dell’Etna ed i suoi        nalists Association, infine, si sono
losi, sede del nostro Ente ed ha         valori naturalistici”, ha sottolinea-   mostrati particolarmente interessati
effettuato una lunga escursione sul      to il Commissario Foti.                 anche alle informazioni sulle atti-
vulcano. Una visita fortemente               Visibilmente affascinati, durante   vità dell’uomo etneo, l’agricoltura e
voluta dagli ospiti, che non hanno       l’ascesa alle zone sommitali del vul-   le produzioni tipiche, la viticoltura,
voluto perdere l’occasione per           cano, dall’abbagliante bellezza del     l’artigianato. E, a conclusione della
conoscere da vicino gli aspetti più      paesaggio e dallo spettacolo dei cra-   giornata sull’Etna, il capo della
significativi del più alto vulcano       teri, i giornalisti cinesi hanno        delegazione cinese e segretario ese-
attivo d’Europa e dello splendido        mostrato grande interesse per gli       cutivo della All China Journalists
territorio che lo circonda.              aspetti più strettamente scientifici    Association, Gu Yonghua, ha com-
    Gli undici esponenti della stam-     dell’Etna e dell’area protetta, illu-   mentato: “Questa visita in un sito
pa cinese – rappresentanti di altret-    strati dal vulcanologo dell’Ente Sal-   tra i più belli ed affascinanti del
tante testate ampiamente diffuse in      vatore Caffo e dalle guide del Parco.   mondo rimarrà scolpita per sempre
tutte le regioni del grande Paese            Numerose le domande sulla sto-      nella nostra memoria”.
orientale –, accompagnati dal Con-       ria e sui meccanismi delle eruzioni;                                     G. Pe

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