Diagnostica del diabete mellito - PATOLOGIA MEDICA VETERINARIA - UniTE

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Diagnostica del diabete mellito - PATOLOGIA MEDICA VETERINARIA - UniTE
PATOLOGIA MEDICA VETERINARIA

      Diagnostica
  del diabete mellito
Diagnostica del diabete mellito - PATOLOGIA MEDICA VETERINARIA - UniTE
1) Appropriati segni clinici (segnalamenti, anamnesi,
  esame fisico)

2) Documentata   iperglicemia persistente

3) Glicosuria

 Non disponibili criteria diagnostici per glicemia (uomo)

 Criteri di iperglicemia in qualche modo “vaghi”
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Quadro clinico nel
     cane
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Carenza relativa o
                assoluta insulina
                                               LIPOLISI
                 Diminuzione utilizzazione
                  glucosio, aminoacidi,
                       acidi grassi

DIETA              IPERGLICEMIA              DIMAGRIMENTO

   Mancata attivazione
      Centro Sazietà
                              GLICOSURIA
  (unico centro insulino         Poliuria
   dipendente del SNC)          osmotica

                                  POLIURIA
     POLIFAGIA
                                 POLIDIPSIA
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GLICOSURIA

 CANE                  GATTO
180-220                250-300
 mg/dl                  mg/dl
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Glicosuria: ripercussioni cliniche

 Un cane con glicemia < 180-220 mg/dl
 difficilmente presenterà PU osmotica (buon
 controllo)

 Un gatto con glicemie < 250-300 mg/dl e oltre
 NON presenta PU osmotica (buon controllo)
Diagnostica del diabete mellito - PATOLOGIA MEDICA VETERINARIA - UniTE
Quadro clinico diabete mellito
           non complicato

•Polidipsia
•Poliuria
•Polifagia                    4P
•Perdita di peso
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SEGNALAMENTO

 Cani di età compresa 4-14 a. (picco 4-10; 5-12)

 Forma giovanile < 1 anno (rara!)

 Maschi due volte più predisposti in alcuni studi, femmine
  nei 2 più recenti (Guptill et al., 2003; Davidson et al.,
  2005)

 Numerose razze a rischio: Barboncino, Bassotto tedesco,
  Schautzer nano, Beagle, Cairn Terrier, Pinscher, Setter
  irlandese, Setter inglese
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ANAMNESI

 4P

 Diabete non
 clinicamente manifesto
 fino a glicemia > 180-
 220 mg/dl

 Cecità “improvvisa”

 Chetoacidosi diabetica
 (da giorni a mesi)
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 Completa e dettagliata

 Identificare eventuali problemi presenti

 PERCHE’ IL CANE HA MOSTRATO I SEGNI
 CLINICI SOLO ORA?

 LA DIAGNOSI DI DIABETE MELLITO E’ SPESSO
        SOLO UN PUNTO DI PARTENZA
ANAMNESI

 Disordini concorrenti
     Infezioni batteriche
     Pancreatite
     Estro recente
     Insufficienza cardiaca congestizia
     Iperadrenocorticismo
     Ipotiroidismo
     Farmaci
     Malassorbimento
Esame fisico diretto

 DIPENDE DA:

  Presenza   o meno di chetoacidosi

  Durata   del diabete mellito

  Natura   di ogni eventuale disordine sottostante
Esame fisico diretto

 segni clinici poco marcati o
  irrilevanti…
 Soggetti spesso obesi o in ottimo stato ma…..

 Dimagrimento sempre presente

 Cachessia non comune: diagnosi tardiva o malattia
  concomitante
…complicazioni

 Cataratta bilaterale

 Eccesso di glucosio convertito
 in sorbitolo (+ fruttosio) con
 effetto osmotico

 Cataratta
 50% entro 6 mesi
 80% entro 18 mesi
 Mantello opaco, secco, mal adagiato, ipercheratosi

 Epatomegalia
GATTO
DIAGNOSI

 Presentati in visita quando compaiono i segni clinici
 di iperglicemia (PU/PD: soglia renale gatto sano =
 250-310 mg/dl

• Gatti sani non stressati di solito glicemia < 171 mg/dl

                                    Link e Rand, 1996; Rand, 2006
SEGNALAMENTO

 > 5 anni (95%)

 Maschi (70-80%): di solito castrati

 Australia, Nuova Zelanda e UK: burmese

 No burmese in USA

 50-60% obesi, 10-20 % dimagrimento, 30-40%
 normopeso
DM NON COMPLICATO
 Tradizionalmente 4P         Studio su 104 gatti con DM
  (cane)
                               PU/PD. . . . . . . . . . . . . .75%

 Stretta dipendenza dalla     DEPRESSIONE. . . . . . . .73%
  precocità della diagnosi
                               DIMAGRIMENTO. . . . . . 62%

 Correlazione con malattie    ANORESSIA. . . . . . . . .61%
  intercorrenti
                               DIMINUITA ATTIVITA’. . 54%

                               VOMITO . . . . .. . . . . . . 38%

                               ALTERATA DEAMBUL. .. .13%

                               POLIFAGIA. . . . . . . . . 12%

                                Crenshaw and Peterson, 1996
PU/PD
 Acqua assunta normalmente
  gatto sano con dieta umida
   10   ml/kg/die

 Acqua assunta normalmente
  gatto sano con dieta secca
  <   60 ml/Kg/die

 PU/PD se > 100 ml/Kg/die
  (ma considera anche l’acqua libera nell’alimento!)
NEUROPATIA DIABETICA

 90% cane e gatti con DM ha neuropatia simile
 all’uomo (demielinizzazione e rimielinizzazione)

 Solo il gatto mostra segni neurologici
    Plantigrado (arti posteriori)
    Palmigrado (meno frequente)
    Debolezza
    Paraparesi, tetraparesi
    deficit propriocettivi
Diagnosi del Diabete Mellito

 Appropriati segni clinici (segnalamento,
 anamnesi, esame fisico)

 Documentata iperglicemia persistente

 Glicosuria
VALUTAZIONE GLICEMIA

 Laboratorio esterno

 Metodologia analitica

 Strumento utilizzato

 Venoso vs capillare

 Ittero, emolisi, lipemia
VALUTAZIONE GLICEMIA

 Laboratorio esterno:

 Separare siero e refrigerare

 Glicemia scende di un 5%/ora, fino a 40% in 3
 ore……….

 Provette con Fluoruro di sodio
 (inibizione enzimi glicolitici)
STRESS IPERGLICEMIA
 L’iperglicemia da stress descrive un transitorio aumento
 della glicemia in gatti ammalati o in gatti che
 manifestano segni di paura

 Grave problema per differenziare dai soggetti con DM

 Stress iperglicemia può raggiungere valori di 360–613
 mg/dL

 Glicemia > 270 può comportare glicosuria

 Stress iperglicemia più frequente nel gatto (3.2%) che
 nel cane (0.57%)
STRESS IPERGLICEMIA

 In uno studio su 320 gatti*,
 iperglicemia transitoria nei gatti
 ammalati associata soprattutto a:
  Malattie  del tratto urinario,
  Infezioni virali e batteriche,
  Malattie gastrointestinali,
  Neoplasie,
  Insufficienza renale
  Cardiomiopatie.
                                    *Opitz, 1990
STRESS VS DIABETE MELLITO

 Ripetizione della glicemia durante il ricovero
 (normalizzazione)

 Determinazione delle fruttosamine
FRUTTOSAMINE

 Prodotto irreversibile fra glucosio e aminoacidi delle
 proteine plasmatiche

 NORMOGLICEMIA                 IPERGLICEMIA
FRUTTOSAMINE

 Glicazione delle proteine
   albumine nel cane

   globuline nel gatto

 Considerata l’emivita delle proteine, si ritiene
 riflettano il valore glicemico medio nelle precedenti 2
 settimane
FRUTTOSAMINE

 In un paziente con DM le fruttosamine tendono ad
 essere elevate
 Sensibilità c96% g100%; Specificità c98% g98%

 TUTTAVIA
 1) Necessaria iperglicemia e durata

 2) Alcuni fattori possono influenzare i valori anche
 in presenza di iperglicemia
FRUTTOSAMINE

 Nella diagnosi

 Nella valutazione dello stato di controllo durante la
 terapia
GLICOSURIA IN ASSENZA DI IPERGLICEMIA
 Glicosuria renale
 Difetti tubulo
 prossimale

 Primaria (ereditaria)

 Acquisita                SINDROME DI FANCONI
   gentamicina,           Glicosuria
                           Aminoaciduria
   Tossine piante
                           Proteinuria
   Ipoparatiroidismo
                           Fosfaturia
                          Ipofosfatemia
                           Basenji
Principali alterazioni
laboratoristiche nel diabete mellito
        non scompensato
 Spesso assolutamente non rilevanti

 Iperglicemia (attenzione lab.!)

 Iperlipidemia
 (colesterolo, trigliceridi)

 Aumenti ALT e ALP
PRINCIPALI ALTERAZIONI EMATO-BIOCHIMICHE
           IN 104 GATTI CON D.M.

     Leucocitosi . . . . . . . . 45%
     Incrementi AST. . . . . .42%
     Incrementi ALT. . . . . .74%
     Incrementi SAP. . . . . .77%
     Ipercolesterolemia . . . 44%
     Incrementi creatinina. .39%
     Incrementi BUN. . . . . .43%
     Iperproteinemia. . . . . .41%
     Iperbilirubinemia. . . . . 37%
                                       (Crenshaw and Peterson, 1996)
Principali alterazioni urinarie

 Comunemente urine con PS 1025-1035

 Attenzione se presente glicosuria e PS< 1020

 Glicosuria, corpi chetonici (quale significato?)

 Batteriuria associata o meno a sedimento attivo
       - Infezioni occulte -
INFEZIONI BATTERICHE
              BASSE VIE URINARIE

• SEMPRE ESCLUDERE TALE SITUAZIONE

• IDEALE CISTOCENTESI
    Infezioni occulte molto frequenti
• ESAME BATTERIOLOGICO E SENSIBILITA’

• NON BASARSI SULL’ESAME DELLE URINE STANDARD
     Presenza di sedimento inattivo
• Fino al 25% dei cani con DM
INFEZIONI BASSE VIE URINARIE

 Esame colturale e antibiogramma di routine anche in
 assenza di sedimento attivo o batteriuria
 (cistocentesi)

 Più frequentemente isolati E.coli

 Segnalazioni sporadiche di infezioni da Candida
Corpi chetonici urinari

 3-Beta idrossi butirrato ed aceto acetato i 2 più
 importanti corpi chetonici

 Urine: aceto acetato

 Non sempre se presente
 significa DKA
Gestione DM cane

INSULINO TERAPIA SOLO

UNO DEGLI ELEMENTI

NECESSARI AD UNA

CORRETTA GESTIONE
Preparazione e somministrazione

1                     3       4

           2

5      6       7

        6
OBIETTIVI DELLA TERAPIA

  RISOLUZIONE DEI SEGNI CLINICI

  EVITARE IPOGLICEMIA

     PREVENIRE:
   - INFEZIONI SECONDARIE
   - CHETOACIDOSI
   - CATARATTA
   - RETINOPATIE
GESTIONE DEL D.M. NEL CANE

  1) INSULINA

  2) DIETA

  3) ESERCIZIO
    FISICO
INSULINA

L’INSULINA E’ IL FARMACO DI ELEZIONE

PER LA TERAPIA DEL DIABETE MELLITO

             NEL CANE
Perché l’insulina è il farmaco d’elezione
                nel cane?

   SI RITIENE CHE TUTTI I CANI, AL
    MOMENTO DELLA DIAGNOSI SIANO
    AFFETTI DA DM DI I TIPO E QUINDI
    INSULINO-DIPENDENTE

   NEL DIABETE DIESTRALE E IN QUELLO
    DA FARMACI, POTENZIALE RECUPERO
    DELLE CELLULE BETA E POSSIBILITA’ DI
    REMISSIONE DEL D.M. (D.M.
    TRANSITORIO)
APPROCCIO TERAPEUTICO
                 GATTO
 Tradizionalmente lo scopo principale della terapia
 del DM risiedeva nel controllo dei segni clinici
                                    (soddisfare le
 richieste dei proprietari)

 OGGI IL GOAL DELLA TERAPIA E’ CERCARE DI
 OTTENERE LA REMISSIONE DEL DIABETE
 OPERANDO DIRETTAMENTE SUI FATTORI DI
 RISCHIO
APPROCCIO TERAPEUTICO
                GATTO

 La terapia deve essere istituita il più presto possibile
 ed essere adeguata (TEMPESTIVITA’ ED
 EFFICACIA)

 Buon controllo glicemico raggiunto precocemente,
 può portare ad un elevato indice di remissione

 Il controllo glicemico deve essere perseguito anche
 attraverso il trattamento di ogni possibile malattia
 sottostante
TERAPIA DM GATTO

DIETA

INSULINA

 Ipoglicemizzanti orali
DIETA D.M. NEL GATTO

 Gatto carnivoro obbligato

 Gluconeogenesi più attiva a partire da
  aminoacidi e grassi rispetto ai carboidrati

 Raccomandate diete a basso tenore di
  carboidrati per rispettare le peculiarità del
  felino
Diete a basso tenore di carboidrati
            “low carbohydrate”
   G A TTI C O N DM C HE C O N SUM A N O UN A
DI ETA A B A S S O TEN O R E DI C A R B O I DR A TI
HA N N O I L TR I P L O DEL L E P O SSI B I L I TÀ DI
I N TER R O M P E R E L A TER A P I A I N SUL I N I C A
        E DI V E N TA R E N O N DI A B ETI C I

                                  Bennett et al., 2006; Kirk, 2006
DIETA E D.M. NEL GATTO

 Ottimi risultati con le seguenti 3 diete:

1) Dieta povera di carboidrati e fibra, ricca di
  proteine (Hill’s m/d, Purina DM)

2) Dieta povera di carboidrati e fibra, ricca in grassi
  (Diete kitten o feline growth)

3) Dieta con moderati carboidrati, grassi e ricca
  in fibra (Hill’s w/d, Purina OM, Royal Canine )
Cosa abbiamo imparato

 Patogenesi sintomi DM
 Differenza soglia renale glucosio C e G
 Cause iperglicemia
 Valutazione glicemia e problematiche
 Iperglicemia e stress
 Fruttosamine
 Complicazioni DM
 Obiettivo terapia e approccio alla gestione DM
 Insulina quale farmaco di elezione
 Dieta nel gatto con DM
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