DEEP WATER WAVES In sintesi - Franklin Templeton

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DEEP WATER WAVES In sintesi - Franklin Templeton
INVESTMENT INSTITUTE
 FRANKLIN TEMPLETON THINKSTM

 PROSPETTIVE DEGLI STRATEGIST

In sintesi

DEEP WATER WAVES
Agosto 2021                     Le onde di acqua profonda hanno origine a una profondità di circa 200 metri1 o più.
                                Partono larghe e accelerano rapidamente, avvitandosi e cambiando forma mentre sfiorano
                                i contorni del fondo marino. Intrecciandosi ad altre, danno vita a onde più grandi. La forza,
                                la corrente e la velocità delle onde di acqua profonda possono essere attenuate o accen-
                                tuate dalla pendenza della spiaggia e dalle caratteristiche del fondo marino. Dalla superficie
                                è difficile coglierne la reale potenza e i possibili impatti.

                                Le onde di acqua profonda presentano analogie sorprendenti con i driver a lungo termine con
                                cui si confrontano gli investitori. Di solito reagiamo agli impatti superficiali, che riusciamo a pre-
Kim Catechis
Investment Strategist
                                vedere, ma non siamo in grado di individuare i driver sottostanti. Al loro avanzare, potenti
                                “onde” spazzano via le convinzioni consolidate, modificando radicalmente i fattori economici,
Franklin Templeton
Investment Institute
                                politici e derivanti dalle politiche pubbliche alla base dei prezzi degli asset. Tali forze, alimentate
                                da COVID-19, pressioni socioeconomiche, cambiamento climatico e dinamiche geopolitiche,
                                influiranno su ogni aspetto dei portafogli di investimento negli anni a venire. Nel frattempo, si
                                assiste a un'evoluzione del dualismo tra economia dell’offerta ed economia della domanda che
                                ha ricadute dirette sulle prospettive di molti Paesi. I suddetti fattori sono legati da una relazione
                                di interdipendenza, non di dipendenza.

                                Il presente documento ne analizza le interazioni e il probabile impatto sui risultati degli
                                investimenti nel prossimo decennio. Di seguito presentiamo una sintesi dei punti salienti
                                trattati nel documento completo.

L’ONDA DEMOGRAFICA              Nel corso della prossima generazione il tasso di crescita globale è destinato a rallentare al di
                                sotto del suo trend di lungo termine del 3,45%2.
                                I Paesi che hanno trainato la crescita economica mondiale negli ultimi due decenni sono sem-
                                pre più vecchi. Di conseguenza si registra una contrazione della produzione, in quanto la popo-
                                lazione in età lavorativa si riduce; inevitabilmente, una popolazione più anziana comporta anche
                                maggiori oneri, specialmente in uno scenario di aumento dell'aspettativa di vita. L’indice di
                                dipendenza, ossia il rapporto tra persone a carico e cittadini in età lavorativa, è destinato a salire
                                nonostante l’allungamento della vita lavorativa. Di conseguenza occorrerà incrementare la tassa-
                                zione al fine di coprire i costi più elevati e far fronte all'esigenza di maggiori investimenti nella
                                sanità. Il fatto che una porzione gradualmente più ampia di risorse venga destinata a una fascia
                                della popolazione improduttiva frena la crescita economica. È improbabile che il potenziale
                                aumento della produttività riesca a compensare l’invecchiamento demografico.

                                         Assenza di assicurazione FDIC | Possibile perdita di valore | Assenza di garanzia bancaria
La progressiva chiusura dei confini nazionali dettata dalla presenza di un sentimento anti-im-
                     migrazione sempre più forte in molti Paesi avrà pesanti ricadute negative sui Paesi a basso
                     reddito che dipendono dalle rimesse.
                     Di norma l’immigrazione sarebbe stata la risposta all’invecchiamento della forza lavoro nei
                     Paesi sviluppati; infatti è relativamente semplice introdurre misure come le quote, in partico-
                     lare per i lavoratori semispecializzati o poco qualificati. Tali lavoratori sostituiscono quelli che
                     vanno in pensione e pagano le tasse immediatamente; pertanto provvedono anche a coprire
                     le entrate statali perse. Tuttavia, oggi molti Paesi sono restii a una maggiore immigrazione.
                     Il COVID-19 sembra aver esacerbato l'atteggiamento di chiusura. Nel prossimo decennio,
                     i costi economici impliciti di questa attitudine - in termini di perdita di produttività e calo
                     della produzione - potrebbero mostrarsi in tutta la loro onerosità, a meno che i governi non
                     intervengano prontamente per favorire investimenti significativi nella tecnologia. Per i Paesi a
                     basso reddito che dipendono dalle rimesse, la situazione odierna è disastrosa poiché annulla
                     i passi avanti sul fronte della lotta alla povertà, dell’istruzione e dello sviluppo.

L’ONDA TECNOLOGICA   Nel prossimo decennio si registrerà un boom degli investimenti nell’innovazione in tutti i set-
                     tori. Tale impennata interesserà tanto il privato quanto il pubblico e sarà trainata essenzial-
                     mente da imperativi geopolitici, non solo dal valore economico.
                     Spinte sia dall'attenzione alla sicurezza nazionale sia da considerazioni economiche, le
                     nazioni più ricche sembrano disposte a investire nell’innovazione tecnologica nell'imme-
                     diato. Il ricorso all’automazione aumenterà in tutti i settori. Per procedere a un’adozione dif-
                     fusa sono necessari la rapida ascesa di tecnologie abilitanti come il 5G e un'accelerazione
                     nell'implementazione di intelligenza artificiale (IA) e applicazioni di apprendimento automa-
                     tico in tutti i settori, nonché lo sviluppo del computing quantistico. Nella maggior parte dei
                     casi, una simile evoluzione va di pari passo con l'introduzione di nuove norme o l'aggiorna-
                     mento della legislazione vigente al fine di garantire la trasparenza degli algoritmi, la sicu-
                     rezza e i diritti fondamentali. Si tratta di un livello di complessità supplementare di cui pro-
                     babilmente si tiene conto solo nelle democrazie. L’uso di tecnologie innovative nel settore
                     dei servizi può rivoluzionare la struttura del mercato del lavoro nelle economie avanzate, più
                     orientate al terziario. Gli svantaggi sono requisiti di capitale elevati e tempi relativamente
                     lunghi tra l'introduzione delle innovazioni e l'effettivo aumento della produttività; in ogni
                     caso, al di là delle considerazioni sul valore economico, un importante driver sarà il conflitto
                     geopolitico tra Stati Uniti (USA) e Cina.

L’ONDA DEL DEBITO    Il braccio di ferro tra inflazione e deflazione è destinato a continuare, ma la metodologia di
                     calcolo è cambiata. In un'ottica di lungo periodo, il controllo dell’inflazione prevale sulla cre-
                     scita economica, ma la strategia adottata varierà a seconda del Paese o della regione.
                     Da Volcker a Powell3, questa contrapposizione permea il dibattito economico, ma ora assi-
                     stiamo alla formazione di un nuovo grande blocco politico, attento alle priorità degli anziani,
                     vale a dire inflazione, assistenza sanitaria e ordine pubblico. Nei Paesi in cui si registra già
                     una diminuzione della popolazione, gli incentivi fiscali volti ad aumentare i tassi di fertilità
                     si accompagnano sempre più spesso alla volontà di modificare le politiche di welfare econo-
                     mico e sociale, un fattore che mette a dura prova i conti pubblici.

                     Il COVID-19 ha esacerbato le disuguaglianze socioeconomiche in diversi Paesi; a livello glo-
                     bale si darà la priorità a una tassazione progressiva e ridistributiva, si opterà per misure eco-
                     nomiche non ortodosse e si assisterà al ritorno del Big Government.
                     Dopo la prima pandemia globale da un secolo a questa parte, i trend esistenti hanno subito
                     una marcata accelerazione. Spicca innanzitutto il generale malcontento nelle democrazie di
                     fronte alle disuguaglianze economiche e sociali, aggravate dal COVID-19. Al momento tale
                     aspetto, unito alla crescente pressione sulle finanze pubbliche esercitata dalle ingenti
                     misure di stimolo del periodo 2020–2021, condiziona fortemente il confronto sulle politiche
                     economiche. Una delle inevitabili conseguenze è la proliferazione di teorie non ortodosse,

2                    Deep Water Waves
come la Teoria monetaria moderna (TMM). Secondo la TMM, in fase di definizione del
                     livello di spesa pubblica i Paesi che godono della sovranità monetaria e spendono, tassano
                     e contraggono prestiti in una moneta legale su cui hanno il pieno controllo non sono opera-
                     tivamente vincolati dalle entrate. In verità, sembra che in passato un solo Paese abbia
                     attuato una sorta di TMM: il Giappone. Tuttavia, si tratta di una situazione unica: un Paese
                     ricco in cui gli investitori istituzionali detengono la maggior parte del debito sovrano. L’unico
                     altro Paese che potrebbe continuare a incrementare nettamente il rapporto debito/PIL sono
                     gli Stati Uniti, favoriti dallo status di emittente di prim’ordine e dalla posizione dominante
                     del dollaro USA nel sistema finanziario globale. Per il resto, la cancellazione del debito è
                     impossibile, i tassi bassi sono imprescindibili e gli elettori più anziani sono poco interessati
                     al rimborso del debito. Al contempo, molti governi aspirano ad essere parte della soluzione,
                     fornendo ulteriore materiale per il dibattito sull’ascesa dell’economia sociale di mercato
                     “europea” a scapito dell’economia neoclassica “ortodossa”.

L’ONDA GEOPOLITICA   La geopolitica del “Grande gioco”4 è destinata ad accrescere la sua influenza sui risultati degli
                     investimenti nel prossimo decennio data la prosecuzione del braccio di ferro tra Stati Uniti e
                     Cina che sfocerà molto probabilmente in uno scenario di guerra cibernetica asimmetrica.
                     Il “distanziamento sociale” tra i poli della crescita globale appare ormai irreversibile e, fin-
                     ché non si giungerà a un accordo, fisserà i parametri per l'investimento nella maggior parte
                     dei settori. Nell'immediato la tecnologia è chiaramente il campo in cui la battaglia è più
                     intensa. Combustibili fossili ed energia verde, metalli e minerali, persino diversi aspetti dei
                     servizi finanziari saranno interessati da un crescente coinvolgimento del governo a fini di
                     tutela della sicurezza nazionale, mentre le grandi potenze si contendono il primato sullo
                     scacchiere globale. L’incertezza riguardo alla volontà degli Stati Uniti di venire in aiuto di un
                     alleato rappresenta un grave problema se si considera che lo scenario più probabile è una
                     campagna concertata di attacchi informatici.

                     La polarizzazione economica tra nazioni e regioni è destinata ad aumentare. Dopo la pande-
                     mia, i Paesi ricchi potrebbero sentirsi obbligati a rinnovare gli impegni presi nell’ambito di
                     organizzazioni multilaterali come la Banca Mondiale e l’International Finance Corporation
                     (IFC)5 al fine di aiutare i Paesi a basso reddito. Permane tuttavia un divario sempre più ampio
                     in termini di sviluppo, che alimenta le persistenti pressioni migratorie.

                     Molti Paesi a reddito medio e basso dovranno fare i conti con una diminuzione degli investi-
                     menti diretti esteri (IDE) e un aumento della disoccupazione a seguito della riorganizzazione
                     delle filiere e dell'adozione diffusa dell’innovazione da parte delle multinazionali. Per gran
                     parte di questi Paesi, i livelli relativamente bassi di istruzione costituiscono un ostacolo
                     all’adeguamento delle rispettive economie. Tale limitazione lascia presagire chiare opportu-
                     nità d’investimento nell’istruzione, nei servizi online e, naturalmente, nelle imprese legate
                     alle infrastrutture a banda larga. I governi locali potrebbero non disporre dei fondi e delle
                     competenze di project management necessari, pertanto dovranno collaborare con organizza-
                     zioni come l’IFC e la Banca Mondiale, che raddoppieranno il loro impegno in quest'area.
                     Intanto la Cina ha puntato sul soft power sotto forma di diplomazia dei vaccini, nonché di
                     investimenti in infrastrutture, con un particolare focus su tecnologia e sistemi di comunica-
                     zione. I Paesi interessati hanno accolto con favore tali sviluppi. Nelle diverse nazioni i
                     governi incentiveranno l'investimento in regioni precedentemente svantaggiate per avere un
                     tornaconto politico. Alle autorità politiche spetteranno anche le decisioni sul credito, così da
                     facilitare investimenti specifici in determinate aree. Di conseguenza, gli investitori devono
                     essere consapevoli che sono i governi a dirigere il gioco e i tradizionali criteri di rendimento
                     potrebbero non essere rilevanti.

3                    Deep Water Waves
L’ONDA DEL           Il cambiamento climatico accentuerà sempre più le tensioni nelle aree di confine, metterà a
CAMBIAMENTO          rischio i raccolti e alimenterà le tensioni sociali in molte regioni. Questo processo accresce
CLIMATICO            inoltre il divario esistente all’interno dei singoli Paesi, ad esempio tra aree rurali e urbane o
                     tra regioni dipendenti dal carbone e regioni produttrici di energia solare.
                     Nei Paesi in via di sviluppo, la crescita demografica si conferma sostenuta, ma la capacità
                     di intervento delle istituzioni locali è tuttora limitata e probabilmente inadeguata alle sfide
                     all'orizzonte. Ancor prima del COVID-19, molti Paesi poveri stentavano a nutrire, istruire e
                     fornire servizi sanitari ai propri cittadini. Ora si trovano dinnanzi alla prospettiva di disordini
                     sociali provocati da una combinazione di povertà, disoccupazione e disuguaglianza. La per-
                     dita di posti di lavoro e di ricavi che consegue alla riconfigurazione delle catene di produ-
                     zione delle aziende estere e al loro investimento nell’automazione è per alcuni una minaccia
                     esistenziale. Al contempo, le carenze d’acqua, le piogge irregolari e le ondate di calore sem-
                     pre più frequenti in molte delle regioni più povere del mondo concorrono a spingere verso le
                     città le loro popolazioni in rapida crescita in cerca di condizioni migliori. Le agenzie multila-
                     terali delle Nazioni Unite (ONU), grazie alla loro lunga esperienza, sono in grado di aiutare
                     questi Paesi, ipotizzando che le nazioni ricche mantengano le loro promesse di finanzia-
                     mento; è nell’interesse di tutti assicurare che gli esiti peggiori siano evitati.

LA CONCLUSIONE PER   Le aziende palesemente caratterizzate da operazioni valide, ma soprattutto da buone pratiche
GLI INVESTIMENTI     di corporate citizenship, stanno già maturando un premio valutativo rispetto ai concorrenti, in
                     quanto la definizione di “qualità” in termini di investimenti si allarga.
                     Le imprese percepiranno una spinta al cambiamento a quasi tutti i livelli, dall’accresciuta
                     concorrenza per i lavoratori all’investimento nell’innovazione tecnologica, dal requisito di
                     possedere credenziali di sostenibilità dimostrabili alla necessità di barcamenarsi a fronte di
                     una legislazione più intrusiva in un contesto di cambiamento climatico e tensioni geopoliti-
                     che; per avere successo, i consigli di amministrazione e gli alti dirigenti avranno bisogno di
                     una gamma più ampia di competenze ed esperienze. La tradizionale divisione tra mercati
                     sviluppati ed emergenti appare sempre più artificiale, visto il ruolo dominante delle specifi-
                     cità nazionali, che sono selettivamente compensate dal cosiddetto management alpha, vale
                     a dire dalla qualità del management dimostrata dalle imprese che hanno non solo valide
                     operazioni, ma anche buone pratiche di corporate citizenship, e che abilmente si preparano
                     a soddisfare le crescenti aspettative degli investitori.

                     Da una prospettiva di asset allocation, i preconcetti storici sui rendimenti delle asset class,
                     sulla volatilità e sulla gestione complessiva del rischio dovrebbero essere rivisti. Ad esempio,
                     se i tassi d’interesse rimangono contenuti per un periodo prolungato e i dati demografici indi-
                     cano un aumento degli indici di dipendenza, la selezione di beni rifugio adeguati che forni-
                     scono reddito può richiedere un uso più creativo delle opzioni globali al di fuori del Paese d’o-
                     rigine di un investitore. Per migliorare entrambi i segmenti dei tradizionali portafogli 60/40
                     sarà necessario adottare una definizione più ampia di “qualità” che includa fattori ambientali,
                     sociali e di governance (ESG)6. I veicoli alternativi possono inoltre offrire esposizioni differen-
                     ziate a questi grandi temi e giocare un ruolo sempre maggiore nella diversificazione dei porta-
                     fogli tradizionali in quanto fattori di riduzione del rischio e fonti alternative di reddito.

                     Per maggiori dettagli si rimanda al report completo, nonché al documento complementare
                     Deep Water Waves, punteggi per Paese. La metodologia per l'attribuzione dei punteggi è illu-
                     strata alle pagine seguenti.

4                    Deep Water Waves
DEEP WATER WAVES –
                                  PUNTEGGI PER PAESE
                                  PUNTO DI PARTENZA
                                  Nel valutare quanto un Paese sia pronto ad affrontare le sfide delineate nel documento Deep
                                  Wa dobbiamo prendere come punto di partenza l'attuale posizionamento strutturale. Abbiamo
                                  individuato diversi fattori che ci aiutano a determinare la situazione attuale di un Paese:
                                  demografia, tecnologia, indebitamento e tassazione. Li utilizzeremo per effettuare un calcolo
                                  indicativo del livello di preparazione di un Paese. Le decisioni prese nei prossimi cinque anni
                                  accresceranno o eroderanno il potenziale del Paese. Pertanto, tali punteggi devono essere
                                  considerati come una valutazione del posizionamento strutturale del Paese al momento del
                                  calcolo e non tengono conto dell'introduzione di politiche in momenti successivi.

Copertura geografica              Elenco dei Paesi considerati
Lo studio è stato condotto su     Argentina         Cina         Grecia      Kazakistan    Nuova Zelanda   Romania          Svezia
70 Paesi che attualmente cor-     Australia         Colombia     Hong Kong   Kenya         Nigeria         Russia           Svizzera
rispondono all'80% della popo-    Austria           Croazia      Ungheria    Kuwait        Norvegia        Arabia Saudita   Taiwan
lazione mondiale7 e al 96% del    Bahrain           Rep. Ceca    India       Libano        Oman            Serbia           Thailandia
PIL globale.8 I 70 Paesi sono     Bangladesh        Danimarca    Indonesia   Lituania      Pakistan        Singapore        Tunisia
i costituenti degli indici MSCI   Belgio            Egitto       Irlanda     Malesia       Perù            Slovenia         Turchia
World, Emerging Markets e         Brasile           Estonia      Israele     Mauritius     Filippine       Sudafrica        EAU
Frontier Markets.                 Bulgaria          Finlandia    Italia      Messico       Polonia         Corea del Sud    Regno Unito
                                  Canada            Francia      Giappone    Marocco       Portogallo      Spagna           Stati Uniti
                                  Cile              Germania     Giordania   Paesi Bassi   Qatar           Sri Lanka        Vietnam

                                  GIUDIZIO DELLO STRATEGIST
                                  Il giudizio dello strategist offre una valutazione delle vulnerabilità di ciascun Paese, nonché
                                  delle sfide future e della situazione odierna. Si tratta di un giudizio soggettivo che tiene
                                  conto di dividendo demografico, parametri fondamentali e livello di preparazione generale.

                                  DIVIDENDO DEMOGRAFICO
                                  Il case study per ciascun Paese contiene la classificazione in base al dividendo demografico
                                  in conformità alla definizione della Banca Mondiale. Per dividendo demografico si intende
                                  l'accelerazione della crescita economica che può derivare da un rapido calo del tasso di ferti-
                                  lità di un Paese e dalla conseguente variazione della struttura demografica della popolazione.
                                  Corrisponde a un periodo di 20-30 anni nell'ambito della transizione demografica di un Paese
                                  in cui il rapporto tra popolazione in età lavorativa e persone a carico aumenta rapidamente.
                                  La riduzione delle nascite di anno in anno comporta una crescita della popolazione in età
                                  lavorativa rispetto ai soggetti più giovani, a carico. La presenza di famiglie meno numerose
                                  favorisce l'incremento degli investimenti pro capite pubblici e privati in sanità, istruzione e
                                  altre misure di sostegno al capitale umano. Una forza lavoro più numerosa a fronte di un
                                  minor numero di bambini e ragazzi da mantenere consente a un Paese di trarre vantaggio
                                  dalle opportunità derivanti da una rapida crescita economica mediante politiche e investimenti
                                  assennati e tempestivi a supporto di aree quali sanità, istruzione, governance ed economia9.

                                  I vantaggi di un dividendo possono essere rilevanti ma i guadagni non sono né automatici
                                  né garantiti. La capacità dei Paesi di cogliere i frutti di tali dividendi varia e dipende dalle
                                  politiche; inoltre, non si potrà beneficiare di alcun dividendo in assenza di una flessione del
                                  tasso di fertilità. Di conseguenza, una transizione demografica lenta o stagnante

5                                 Deep Water Waves
rappresenta una grave minaccia per i Paesi. La stagnazione del tasso di fertilità mette a
                                              rischio la possibilità di trarre vantaggio dal dividendo demografico e per di più è associata
                                              ad aumento della povertà, peggioramento della salute di donne e bambini, investimenti pro
                                              capite nell'istruzione più contenuti, minore partecipazione delle donne alla forza lavoro,
                                              ridotta emancipazione femminile, maggiore disoccupazione nelle fasce più giovani della
                                              popolazione e aumento del rischio di instabilità politica.10

                                              METODOLOGIA BASATA SU PARAMETRI E SCALA DI PREPARAZIONE COMPLESSIVA
                                              Ciascun fattore - demografia, tecnologia, indebitamento e tassazione - comprende parametri
                                              che a nostro avviso dovrebbero facilitare la valutazione del livello di preparazione di un
                                              Paese. I parametri scelti sono aspetti chiave relativi a ciascun fattore e si basano su ampi
                                              volumi di dati sottostanti. Ciascun parametro è misurato per quintile nei 70 Paesi oggetto
Basso                     Elevato             dello studio. Il limite inferiore della scala sulla sinistra indica il primo quintile e il quinto
                                              quintile è sulla destra. La scala da destra a sinistra riflette i punteggi per parametro in
                                              ordine crescente. L'uso dei segni e chiarisce se è meglio/peggio che il parametro si col-
                                              lochi al livello più basso o più alto. Ad esempio, nel caso di parametri che risultano migliori
                                              quando sono elevati come l'"innovazione" è presente il segno            sul lato destro della scala.
              Positivo                        Quanto ai parametri che risultano migliori quando sono bassi come l'"invecchiamento demo-
                                              grafico" è presente il segno       sul lato sinistro della scala.
              Abbastanza positivo
                                              La scala di preparazione complessiva è determinata assegnando un peso equivalente alla misu-
              Neutrale                        razione di ciascun parametro dopo aver invertito la scala per quei parametri che risultano
                                              migliori se bassi (per cui è presente sul lato sinistro della scala). Di conseguenza, al posizio-
              Abbastanza negativo
                                              namento sul lato destro della scala corrisponde una maggiore preparazione, al posizionamento
              Negativo                        sul lato sinistro una minore preparazione. Il peso di un fattore nella scala di preparazione com-
                                              plessiva dipende dal numero dei parametri a esso correlati. Pertanto, demografia, tecnologia e
                                              indebitamento hanno lo stesso peso (poiché presentano il medesimo numero di parametri corre-
ESEMPI                                        lati) mentre la tassazione ha un peso inferiore (meno parametri correlati). Ci teniamo a sottoline-
                                              are che non si tratta di una scala predittiva, quanto piuttosto di un'indicazione del posiziona-
Innovazione
                                              mento odierno del Paese. Le decisioni prese nei prossimi cinque anni accresceranno o erode-
                                              ranno il potenziale del Paese. I punteggi dovrebbero quindi essere visti come un'indicazione
                                              della direzione in cui procede un Paese al momento della raccolta dei dati.
Invecchiamento demografico
                                              I dati per ciascuno degli indicatori elencati di seguito provengono da varie fonti. Le fonti
                                              non forniscono dati per tutti i Paesi, pertanto abbiamo dovuto ricorrere a fonti supplemen-
                                              tari, menzionate su ciascuna pagina. Poiché la frequenza di aggiornamento di alcuni dati è
Livello di indebitamento
                                              bassa, abbiamo fatto del nostro meglio per reperire le informazioni più recenti. Abbiamo
                                              inserito note a piè di pagina per i dati raccolti in modo differente o relativi ad anni prece-
                                              denti al 2018.

 Fonti dei dati utilizzati per strutturare i fattori
 Demografia                                                                                       Indebitamento
 • % della popolazione nel 2040: Calcolo basato su dati tratti dalle UN Population                • Debito pubblico totale in percentuale del PIL a fine 2020: Fondo Monetario
   Division’s World Population Prospects 2019.                                                       Internazionale, Macrobond.
 • Numero di uomini ogni 100 donne nel 2020: UN Population Division.                              • Riserve in percentuale del debito estero a breve: Fondo Monetario Internazionale;
 • Livello di istruzione: Secondaria e terziaria: Banca Mondiale; Macrobond; STEM                    Joint External Debt Hub; Macrobond.
   (% di laureati): UNESCO Institute for Statistics.                                              • Spesa sociale in percentuale del PIL: OCSE; Macrobond; Fondo Monetario
                                                                                                     Internazionale, ove menzionato.
 Tecnologia                                                                                       • Rating creditizio S&P: Bloomberg.
 • R&S in % del PIL: Banca Mondiale; Macrobond.
 • Classifica Paesi nel Global Innovation Index OMPI: Global Innovation Index dell'Orga-          Tassazione
    nizzazione mondiale per la proprietà intellettuale.                                           • Complessità della tassazione (100 corrisponde al punteggio peggiore): Global MNC Tax
 • Numero di robot ogni 10.000 dipendenti (nel comparto manifatturiero): International               Complexity Project.
    Federation of Robotics; Macrobond.                                                            • Entrate da tasse e contributi sociali in percentuale del PIL: OCSE, Macrobond.
 • Ruoli che richiedono personale altamente qualificato (in % della forza lavoro):                • Contributi previdenziali in percentuale del gettito fiscale totale: OCSE, Macrobond.
    International Labour Organization.                                                            • Punteggio relativo allo status di paradiso fiscale (100 corrisponde al punteggio peg-
 • Produzione manifatturiera high-tech e medium-high-tech (in % della produzione manifat-            giore): Tax Justice Network.
    turiera totale): Nazioni Unite, Dipartimento per gli affari economici e sociali; Macrobond.   • Aliquote fiscali più elevate sul reddito di persone e imprese stabilite per legge: OCSE;
                                                                                                     Macrobond; PwC.

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Note finali
1. Fonte: US National Oceanic and Atmospheric Administration – “What is the deep ocean?”
2. Fonte: Fondo monetario internazionale (FMI), World Economic Outlook Database, aprile 2021 – crescita annualizzata del PIL reale globale dal 1996 al 2021.
3. Paul Volcker è stato il dodicesimo presidente della Federal Reserve. Jerome Powell è l’attuale presidente. I due uomini sono spesso considerati la personificazione di due diverse
    scuole di politica monetaria: Volcker è ricordato per la guerra all’inflazione, mentre Powell è più conciliante al riguardo e preferisce concentrarsi sulla disoccupazione.
4. Il termine “Grande gioco” (Great Game) si riferisce alla lotta ingaggiata da Russia e Gran Bretagna nel diciannovesimo secolo per cercare di colmare il vuoto lasciato dalla decaden-
    za politica dell’Asia islamica. Il Bolshaya Igra, come lo chiamano i russi, partì da Costantinopoli per estendersi alla Persia, all’Afghanistan e al resto dell’Asia centrale.
5. L’International Finance Corporation è un’organizzazione appartenente al World Bank Group dedita a promuovere lo sviluppo economico e la crescita del settore privato nei Paesi in via
    di sviluppo.
6. Il pilastro tradizionale di molte strategie d’investimento consiste nell’investire il 60% del portafoglio in azioni relativamente più rischiose e più redditizie, attenuando la volatilità con
    un’esposizione del 40% al reddito fisso.
7. Popolazione ONU: In base a dati riferiti al 2020 tratti dalle United Nations Population Division’s World Population Prospects 2019.
8. DAti FMI: In base a dati riferiti al 2020 tratti dal World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale, aprile 2021.
9. Fonte: UNFPA—United Nations Population Fund. Dividendo demografico. 2016.
10. Ibid

QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. Il valore degli investimenti può subire
rialzi e ribassi; di conseguenza, gli investitori potrebbero non recuperare l’intero ammontare del proprio investimento.
Il posizionamento di uno specifico portafoglio può differire dalle informazioni qui presentate a causa di vari fattori,
inclusi, ma non limitati a, allocazioni dal portafoglio core e specifici obiettivi di investimento, linee guida, strategia e
restrizioni di un portafoglio. Non vi è alcuna garanzia che alcuna previsione, proiezione o stima sarà realizzata. I prezzi
delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole
società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. I prezzi delle obbligazioni si muovono di norma
in direzione opposta a quella dei tassi di interesse. Di conseguenza, a mano a mano che i prezzi delle obbligazioni
detenute in un portafoglio d’investimento si adeguano a un aumento dei tassi d’interesse, il valore del portafoglio può
diminuire. Gli investimenti esteri comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e
sviluppi politici. Gli investimenti nei mercati emergenti, un segmento dei quali è costituito dai mercati di frontiera,
implicano rischi più accentuati connessi con gli stessi fattori, oltre a quelli associati alle dimensioni minori dei mercati
in questione, ai volumi inferiori di liquidità e alla mancanza di strutture legali, politiche, economiche e sociali consoli-
date a supporto dei mercati mobiliari. I rischi associati ai mercati emergenti sono generalmente amplificati nei mercati
di frontiera poiché gli elementi summenzionati (oltre a vari fattori quali la maggiore probabilità di estrema volatilità dei
prezzi, illiquidità, barriere commerciali e controlli dei cambi) sono di norma meno sviluppati nei mercati di frontiera.
Gli strumenti derivati implicano costi e possono creare una leva finanziaria nel portafoglio che a sua volta può dare
luogo a un’elevata volatilità e provocare perdite (e guadagni) per il portafoglio pari a importi notevolmente superiori a
quelli dell’investimento iniziale da esso operato. Una strategia può non raggiungere i benefici previsti, e può realizzare
perdite qualora una controparte non adempia ai propri obblighi previsti. I tassi valutari possono oscillare significativa-
mente in brevi periodi di tempo e possono ridurre i rendimenti. Gli investimenti nel settore delle risorse naturali
comportano rischi particolari, quali una maggiore sensibilità a sviluppi economici e normativi sfavorevoli per il settore.
I prezzi di tali titoli possono essere volatili, soprattutto nel breve periodo. I gestori di investimenti a impatto e/o basati
su fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) possono selezionare i titoli considerando fattori al di fuori delle
tradizionali informazioni finanziarie, con conseguente possibile scostamento delle performance relative degli investi-
menti rispetto a quelle di altre strategie o dei parametri di riferimento generali di mercato, laddove tali settori o
investimenti risultassero favoriti o penalizzati dal mercato. Inoltre, le strategie ESG possono fondarsi su alcuni criteri
basati sui valori per eliminare le esposizioni rilevate in strategie simili o in parametri di riferimento generali di mercato,
anche in questo caso con conseguente possibile scostamento delle performance relative degli investimenti.

7                                              Deep Water Waves
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