Corso integrato Chimica e Biochimica - modulo di CHIMICA (5 crediti)

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Corso integrato Chimica e Biochimica - modulo di CHIMICA (5 crediti)
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO
 FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA
 - CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN TUTELA E
 BENESSERE ANIMALE
 A.A 2020/2021

 Corso integrato Chimica e Biochimica –
 modulo di CHIMICA (5 crediti)

Docente: Dott.ssa Livianna Carrieri Meet: https://meet.google.com/yex-shti-mhi
email: lcarrieri@unite.it
Orario delle lezioni:
Orario di ricevimento: su appuntamento, contattare via
mail.
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INTRODUZIONE WOOCLAP
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TESTI CONSIGLIATI:

 - Fondamenti di chimica. Con Contenuto digitale (fornito elettronicamente) di Mario Schiavello, Leonardo Palmisano
• Editore: Edises
• Edizione: 5
• Data di Pubblicazione: settembre 2017
• EAN: 9788879599597
• ISBN: 8879599593
• Pagine: 916
- Chimica. La natura molecolare della materia e delle sue trasformazioni. Con Connect di Martin S. Silberberg,
Patricia Amateis
• Editore: McGraw-Hill Education
• Collana: Scienze
• Edizione: 4
• A cura di: S. Licoccia
• Data di Pubblicazione: giugno 2019
• EAN: 9788838695391
• ISBN: 8838695393
• Pagine: 972
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3 DOMANDE SUL PROGRAMMA + 1 ESERCIZIO

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PROGRAMMAZIONE

• STRUTTURA DELLA MATERIA: i costituenti fondamentali della materia, la massa dei costituenti della materia, stati
 di aggregazione, classificazione della materia, la struttura dell'atomo e teoria quantistica, teoria atomica di Dalton e
 moderna, gli ioni, la struttura delle molecole, numero atomico e numero di massa, modello quanto meccanico,
 orbitale atomico, configurazione elettronica, tavola periodica, potenziale di ionizzazione, elettronegatività, raggio
 atomico, accenni sulla radioattività.
• LEGAMI CHIMICI E VALENZA: proprietà atomica e legami chimici, tipologie di legame chimico, simbologia di Lewis,
 concetto di valenza, teorie formali e meccaniche sulla valenza e sui legami, legame ionico, legame covalente, tipologia
 del legame covalente, legame metallico, legame idrogeno, forze di Van der Waals, ordine di legame, energia di legame,
 lunghezza di legame, elettronegatività., interazione tra molecole., ione-dipolo, dipolo-dipolo, dipolo indotto.
• REAZIONI CHIMICHE: equazione chimica, tipologie di reazioni chimiche, quantità dei reagenti e dei prodotti, resa,
 classi di reazione chimica.
• STECHIOMETRIA, massa molare, numero di Avogadro, molarità.
• REAZIONE DI OSSIDORIDUZIONE: concetto di ossidazione e riduzione, numero di ossidazione, calcolo del
 numero di ossidazione, bilanciamento di equazione redox, reazione di combinazione e decomposizione,.
• NOMENCLATURA: formula empirica, molecolare e di struttura, classificazione dei composti chimici organici,
 nomenclatura IUPAC e tradizionale,
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• SOLUZIONI: tipologia di soluzione, soluzioni liquide, solide, gassose, transizione di fase, modello cinetico dello stato
 di aggregazione, tipologia di transizione di fase, cinetica delle transizioni di fase, equilibrio dinamico, tensione di
 vapore, diagramma di fase
• CINETICA CHIMICA E CATALISI: reazioni omogenee e reazioni eterogenee, velocità di reazione e cinetica chimica,
 teoria della collisione, energia di attivazione, effetti della temperatura, catalizzatori e catalisi, caratteristiche dei
 catalizzatori ed enzimi.
• TERMODINAMICA: variabili di stato, entalpia, entropia, energia libera.
• ELETTROCHIMICA: semireazione e celle elettrochimiche, celle voltaiche e celle elettrolitiche, potenziale di cella,
 lavoro elettrico, processi elettrochimici nelle batterie, corrosione.
• CHIMICA DEL CARBONIO: il ruolo del carbonio, idrocarburi con classificazione e generalità (alcani, alcheni, alchini,
 idrocarburi aromatici), altre classi di composti.
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CHIMIC A: studio della materia e delle sue proprietà, delle
trasformazioni subite dalla materia e dell’energia associata a queste
trasformazioni.

 Tradizione pre-chimica
 Tradizione alchemica:

 • Alchimia dal greco «arte della pietra filosofare». - I secolo d.C

 Tradizione medica:

 • Paracelso considerò il corpo umano come un sistema chimico il cui bilancio
 di sostanze poteva essere ripristinato mediante trattamento chimico. Uso di
 farmaci minerali, persino dannosi ma alla base dell’alleanza tra medicina e
 chimica. – dal XVIII secolo

 Tradizione tecnologica:

 • Con la sperimentazione delle proprietà delle sostanze si ottennero nuovi
 materiali attraverso nuove tecnologie per conseguire le trasformazioni della
 MATERIA.
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MATERIA: Sostanza dell’universo, ossia tutto ciò che ha una massa
e un volume .

 PROPRIETÀ: caratteristica che conferisce a ciascuna sostanza la sua identità esclusiva.
 • Proprietà fisica: proprietà che una sostanza presenta di per sé, senza trasformarsi in o
 interagire con un’altra sostanza. Es.: durezza, densità, fluidità.
 acqua (stato solido) → acqua (stato liquido)
 • Proprietà chimica: proprietà che una sostanza presenta quando si trasforma in,
 interagisce con, in un’altra sostanza.
 • Reazione chimica: trasformazione. La sostanza si trasforma in un’altra sostanza.
 
 acqua idrogeno gassoso + ossigeno gassoso
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STATO DI AGGREGAZIONE: disposizione su scala atomica delle
particelle della materia.

• SOLIDO: la materia presenta una forma fissa che non si adatta alla forma del
 recipiente. Non si possono descrivere per rigidità e durezza. (vd ferro VS
 piombo).
• LIQUIDO: la materia si adatta alla forma del recipiente, ma ne riempie un volume
 pari al suo stesso volume.
• GASSOSO: si adatta anch’esso alla forma del recipiente, ma lo riempie
 completamente.

 1790: Assemblea nazionale
 di Francia incaricò una 1960: la IX Conferenza
 commissione di scienziati Generale di Pesi e Misure
 per fissare delle unità di istituì il Sistema
 misura. Internazionale di Unità (SI).

 1795: nacque il sistema
 metrico decimale.
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QUIZ
Inoltre le trasformazioni fisiche e chimiche sono accompagnate
da variazioni di ENERGIA.
ENERGIA è la capacità di compiere lavoro e si distingue in:
E. POTENZIALE: energia che un corpo possiede in virtù della
sua posizione.
E. CINETICA: energia che un corpo possiede in virtù del suo
movimento.
• Sostanza PURA: materia la cui composizione è fissa.
COMPONENTI DELLA MATERIA • ELEMENTO: tipo di materia più semplice, con proprietà
 chimiche e fisiche esclusive.
 • Molecola: unità strutturale indipendente costituito da due o
 più atomi legati chimicamente tra loro.
 460-370 a.C:
 Democrito • COMPOSTO: due o più elementi diversi legati
 384-322 a.C: Aristotele chimicamente tra loro. Gli elementi sono presenti in
 parti FISSE in massa.
 XVIII secolo: • MISCELA: un gruppo di due o più sostanze che sono
 Lavoisier mescolati fisicamente. Conserva le proprietà dei suoi
 Boyle
 elementi.
 Dalton XIX secolo:
 revisione delle
 teorie di Dalton

 XX secolo: modello
 attuale
MATERIA
 Qualunque cosa che abbia una massa e un volume. CLASSIFIC AZIONE DELLA
 MISCELA
 MATERIA DA UN PUNTO DI
 Due o più elementi o composti in proporzioni variabili. I VISTA CHIMICO
 componenti conservano le loro proprietà.
 Miscele eterogenee Miscele omogenee
 Trasformazioni
 fisiche:
 Filtrazione
 Estrazione
 Distillazione
 Cristallizzazione
 Cromatografia

 SOSTANZA PURA
 Composizione fissa dovunque.
Elementi Composti
 Trasformazioni chimiche: • Composti ionici
• ATOMI
 • Composti covalenti
CONCEZIONE ATOMICA DELLA MATERIA
• La legge di conservazione della massa: la massa totale delle sostanze rimane
 invariata durante una reazione chimica.

• Composizione definita e costante: indipendente dalla sua fonte, un particolare
 composto chimico è costituito dagli stessi elementi nelle stesse parti (frazioni) in massa.
 • Frazione in massa: parte della massa nel composto che è rappresentata da ciascun elemento nel
 composto.
 • Percentuale in massa: frazione in massa espressa in percentuale.

• La legge delle proporzioni multiple: se gli elementi A e B reagiscono per formare
 due composti, le differenti masse di B che si combinano con una massa fissa di A
 possono essere espresse come rapporti di numeri interi piccoli.
TEORIA ATOMICA DI DALTON

Postulati della teoria atomica:
1. Tutta la materia è costituita da atomi, piccolissime particelle indivisibili di un elemento che non
 possono essere né create né distrutte.
2. Gli atomi di un elemento non possono essere convertiti in atomi di un altro elemento. Nelle reazioni
 chimiche, le sostanze originali si separano in atomi, che si ricombinano per formare differenti sostanze.
3. Gli atomi di un elemento sono identici nella massa e nelle altre proprietà e sono diversi dagli atomi di
 ogni altro elemento.
4. I composti sono formati dalla combinazione chimica di uno specifico rapporto di atomi di differenti
 elementi.
OSSERVAZIONI MODELLO
 NUCLEARE

SCOPERTA DELL’ELETTRONE
Importanti studi sull’elettricità hanno messo in evidenza la
relazione tra materia e carica elettrica.
 ↓
Studi sui fenomeni elettrici anche in assenza di materia:
individuazione e caratterizzazione degli ELETTRONI.
 ↓
Thomson (1856-1940): misura il rapporto massa/carica
delle particelle costituenti i raggi catodici. Comprende che ci
sono delle particelle più piccole negli atomi, che quindi sono
ulteriormente divisibili.
 ↓
Millikan (1868-1953) misura la carica e della massa degli
elettroni: esperimento della goccia di olio.
Carica elettrone = -1,062 X 10-19C
SCOPERTA DEL NUCLEO ATOMICO
Dato che la materia microscopia è elettricamente neutra,
per cui era necessario individuare la componente che
rendesse neutro.
Thomson: MODELLO A PLUM PUDDING in cui gli
atomi sono costituiti da elettroni inclusi in materia diffusa,
carica positivamente, in cui ci sono le particelle a in moto
ad alta velocità dovrebbero attraversare il foglio d’oro,
subendo al massimo una minima deviazione.
 ↓
Rutherford: grazie alla scoperta in Francia della
radioattività, riesce a compiere l’esperimento e quello che
ne risulta è che le particelle rilasciate compiono una
deviazione maggiore a quella attesa, perché respinte da
qualche elemento presente nell’atomo, i PROTONI.
Individua il NUCLEO.
 ↓
Chadwick scopre il NEUTRONE, una particella densa,
carica elettrica neutra e facente parte del nucleo.
TEORIA ATOMIC A MODERNA

ATOMO è un’entità sferica, elettricamente neutra, costituito da un nucleo centrale carico
positivamente, circondato da uno o più elettroni, carichi negativamente.

 Un atomo è NEUTRO se il numero di
 protoni nel nucleo è uguale al numero
 di elettroni attorno al nucleo.
• NUMERO ATOMICO (Z) di un elemento è il numero di protoni nel
 nucleo di ciascuno dei suoi atomi. Tutti gli atomi di un particolare
 elemento hanno lo stesso numero atomico, e ciascun elemento ha un
 numero atomico diverso da ogni altro elemento
• NUMERO DI MASSA (A): il numero di protoni e neutroni nel nucleo
 di un atomo.
• SIMBOLO ATOMICO: ogni atomo possiede un simbolo basato sul
 nome in una lingua moderna, in latino o in greco.
 es. S lo zolfo dal latino sulfur o sulphur
 Na il sodio dal latino natrium
Quindi
• Numero neutroni = numero di massa – numero atomico, N =A - Z
Quando cambia il numero di massa di un elemento:
ISOTOPI di un elemento sono atomi dell’elemento che
hanno differenti numeri di neutroni e quindi differente
numero di massa.
→ dato che ad alterare le proprietà chimiche sono le
variazioni di e- in questo caso non ci sono implicazioni.

*RADIOATTIVITÀ
È una proprietà di isotopi instabili di alcuni elementi
presenti in natura (come radio, uranio, attinio, etc).
Instabilità è presente all’interno del nucleo per cui tendono
a trasformarsi spontaneamente, emettendo radiazioni
ionizzanti. La trasformazione comporta la disintegrazione
in un atomo più semplice.
 I coniugi Curie isolarono polonio e radio, molto
 più radioattivi dell ‘uranio
Atomo di Carbonio-12 pari a 12 unità di massa atomica.
Unità di massa atomica (simbolo: u) è 1/12 della massa
dell’atomo di carbonio-12.
UNITÀ DI MASSA ATOMICA è chiamata dalton (simbolo:
Da).
Massa di un nucleone
Massa in grammi di 12 6C
 = 1 u.m.a. = 1.6605x10 -24 g
 12

1 atomo di 12C ha una massa di 12 Da, o anche 12 u.
Per stabilire la massa isotopica di un atomo è necessario
conoscere il rapporto tra le masse dell’atomo di interesse su
quella del carbonio-12.
La massa atomica viene definita sulla base della media delle
masse dei suoi isotopi naturali ponderata secondo le
rispettive abbondanze.
Massa atomica media σ 
L’ELETTRONE: PREMIO MIGLIOR ATTORE NON
 PROTAGONISTA

 Il risultato è l’immagine di una specie di ciambella blu , ricavata
 dal detector che intercetta gli elettroni in uscita: nel centro
 vuoto e buio della figura si annida un singolo elettrone.
TEORIA QUANTISTICA E STRUTTURA ATOMICA

PROBLEMA: un nucleo e un elettrone si attraggono reciprocamente e
quindi, affinché rimangono separati, l’energia associata al moto degli elettroni
(energia cinetica) deve bilanciare l’energia di attrazione (energia potenziale).
Quindi, secondo la fisica classica, gli elettroni in una traiettoria curva attorno
ad una particella positiva doveva emettere una radiazione e quindi perdere
un’energia.
MA: Perché l’elettrone non perde ENERGIA?
SOLUZIONE: l’energia dell’elettrone è priva di massa e la sua quantità
varia in modo continuo. Per contro la MATERIA si muove in traiettorie
specifiche, mentre la LUCE e altri tipi di ENERGIA si propagano in onde
diffuse.
LA LUCE VISIBILE: un tipo di radiazione elettromagnetica*.
 - NATURA ONDULATORIA
 - NATURA PARTICELLARE

Proprietà ONDULATORIA è descritta da:
• FREQUENZA (simbolo: v) di un’onda è il numero di cicli subiti dell’onda nell’unità
 di tempo ed è espresso in s-1.
• LUNGHEZZA D’ONDA (simbolo: λ) è la distanza tra un punto qualsiasi di
 un’onda e il punto corrispondente dell’onda onda successiva. L’unità di misura è il
 metro, mentre in spettroscopia si utilizza l’Angstrom ( 1 Å = 10-10m).
• AMPIEZZA di un’onda è l’altezza di una cresta.
NEL VUOTO, tutti i tipi di radiazione si propagano alla velocità di 3,00 X 108 m/s. Per
cui la velocità della luce (c):
 c=vxλ

* elettromagnetica: interazione tra elementi che possiedono una carica elettrica.
SPETTRO PROPAGAZIONE DELLA
 ELETTROMAGNETICO LUCE

Lo spettro elettromagnetico è il campo continuo di La luce si proroga attraverso mezzi trasparenti: vuoto, aria,
energia raggiante. Le onde dello spettro elettromagnetico acqua e così via.
si propagano tutte alla stessa velocità nel vuoto, ma Molto dipende dall’INCIDENZA dell’onda, se attraversa o
differiscono nella frequenza e, quindi, nella lunghezza meno un mezzo.
d’onda.
La regione del VISIBILE è fiancheggiata dalle regioni non
visibili, come l’ultravioletto.
NATURA PARTICELLARE
• RADIAZIONE DEL CORPO NERO E QUANTIZZAZIONE DELL’ENERGIA
Si considera un CORPO SOLIDO OSCURA riscaldato a 1000K, che comincia a emettere
luce. La luce diventa sempre più forte, o meglio il fascio luminoso all’aumentare della
temperatura.
Planck considera che come un atomo può avere solo una certa quantità di energia,
l’energia è quantizzata e continua. Un quanto è una quantità fissa di energia.
E = nhv n= numero quantico, un numero intero posivo;
 h =costante di Planck= 6,626 X 10-34 J∙s; v
ΔE= E radiazione emessa (o assorbita) = Δnhv
• EFFETTO FOTOELETTRICO E TEORIA FOTONICA DELLA LUCE
Si cerca di spiegare l’effetto fotoelettrico, inteso come l’emissione di elettroni dalla
superficie di un metallo illuminata dalla luce monocromatica di energia sufficiente, con la
conseguente generazione di una corrente fotoelettronica.
 Caratteristiche dell’effetto fotoelettrico:
 - presenza di una frequenza soglia;
 - assenza di un ritardo temporale.
Einstein considera la presenza di fotoni, vale a dire di quanti (pacchetti) di energia
elettromagnetica, considerando la luce stessa di natura particellare, sono presenti.
 Efotone= ΔEatomo= hv
• SPETTRI ATOMICI
• SPETTRI ATOMICI
Comprendere come la luce che un elemento emette quando è vaporizzato e poi
eccitato termicamente o elettricamente.
La luce non genera uno spettro continuo, come nel caso della luce solare, ma uno
spettro a righe, una serie di righe sottili, corrispondente ai singoli colori, separate
da spazi incolori (oscuri).
QUINDI l’elettrone non segue la teoria classica degli spettri, perché l’elettrone, nel
cadere sul nucleo, dovrebbe seguire una traiettoria a spirale, dovrebbe emettere
radiazioni.
MODELLO DI BOHR DELL’ATOMO DI IDROGENO
Quantizzazione dell’energia ed i tre postulati:
1. L’atomo di idrogeno ha soltanto certi livelli energetici permessi, chiamati stati
 stazionari.
2. L’atomo non irraggia energia mentre non è in uno dei suoi stati stazionari.
3. L’atomo compie una transizione in un altro stato stazionario soltanto
 assorbendo o emettendo un fotone la cui energia è uguale alla differenza di
 energia tra i due stati.
 E fotone = E statoA – E statoB= hv
STATO FONDAMENTALE: quando l’elettrone è nell’orbita più vicina al nucleo, quindi il livello energetico è quello più
basso.
STATO ECCITATO: quando l’elettrone è in qualsiasi orbita superiore, l’atomo è in uno stato eccitato, il livello
energetico è più alto.

TUTTAVIA
Il modello di Bohr era basato solo sull’H, un modello a un atomo che non funzionava per atomi più complessi.
Esiste un motivo più fondamentali per le limitazioni del modello: gli elettroni non si muovono in orbite fisse.
Non in accordo con la fisica classica.
CONCLUSIONI:

 De Broglie
 N AT U R A PA RT I C E L L A R E : FORSE N AT U R A O N D U L ATO R I A :
 F OTO N I E L E T T RO N I

 E=hv= hc/λ E=mc2
 ↓ Ecco perché l’elettrone presenta solo certe
 ℎ
Nuova formula: λ = energie e certe frequenze.
m = particella di massa;
u = velocità di massa.
I fotoni si comportano come particelle
dotate di quantità di moto. E la
materia si comporta come se avesse
moto ondulatorio
 VERITÀ: la distinzione tra materia ed energia
 esiste solo nella nostra mente e nelle nostre
 definizioni limitanti. DUALISMO ONDA-
 PARTICELLA: hanno entrambi i comportamenti.
Heisenberg
 PR I NCI PI O DI
 I NDE T E RMINAZI ONE

È impossibile conoscere simultaneamente la posizione esatta e la quantità di moto esatta di una
particella.
 ℎ
∆ × ∆ ≥ ∆ = incertezza della posizione; ∆ = incertezza della velocità; 4π= traiettoria
 4 

Quindi non si può parlare di ORBITE DEFINITE.
MODELLO QUANTOMECCANICO (1925)

La materia-onda associata all’elettrone si muove in uno spazio tridimensionale in prossimità del
nucleo ed è soggetta a un’influenza continua, ma variabile, esercitata dalla carica nucleare.
EQUAZIONE di SCHRÖDINGER : ΗΨ= EΨ
Ψ= funzione d’onda, una descrizione matematica del moto della materia-onda associato a quello
dell’elettrone in termini di tempo e di posizione.
Η= operatore hamiltoniano, dà uno stato energetico permesso.
E= energia totale dell’elettrone.
ORBITALE ATOMICO è funzione matematica priva di significato fisico.
ORBITA ≠ ORBITALE

 EQUAZIONE di DIRAC
• n, numero quantico principale: descrive la DIMENSIONE relativa
ORBITALE ATOMICO dell’orbitale e quindi la distanza tra nucleo ed elettroni
 • l, numero quantico del momento angolare: descrive la FORMA
 dell’orbitale. Un valore compreso tra 0 e n-1.
 • ml, numero quantico magnetico: descrive l’ORENTAMENTO
 dell’orbitale. Un valore intero tra -l,0, -l.
STATI ENERGETICI e ORBITALI dell’atomo
1. Livello (guscio) energetico dell’atomo sono dati dal
valore di n.
2. Sottolivello (sottoguscio) descrive la forma
dell’orbitale e vengono sottoclassificati in:
 l=0 è un sottolivello s (sottile)
 l=1 è un sottolivello p (principale)
 l=2 è un sottolivello d (diffusa)
 l=3 è un sottolivello f (fondamentale)
3. Orbitale descrive la combinazione dei numeri
quantici n, l, ml.
CONFIGURAZIONE ELETTRONIC A: la
 distribuzione degli elettroni negli orbitali
TEORIA per descrivere il numero di elettroni presenti permessi in un
orbitale ed i livelli energetici
- Il numero quantico di spin (ms) indica il verso di rotazione
dell’elettrone attorno al proprio asse e può assumere uno di due valori
 1 1
possibili: +2 o - 2 .

- Principio di esclusione di Pauli: in un atomo non possono coesistere due
elettroni aventi lo stesso insieme dei quattro numeri quantici.
-Principio di Aufbau (costruzione): gli elettroni di un atomo nel stato
fondamentale occupano prima gli orbitali di energia più bassa.
METODI per la rappresentazione dell’occupazione degli orbitali:
1. CONFIGURAZIONE ELETTRONICA: notazione che comprende il livello energetico
 principale (valore di n), la designazione letterale del sottolivello (valore di l) e il numero di
 elettroni nel sottolivello (#). Si scrive nl#. Per esempio: 1s2 per l’He.
2. DIAGRAMMA DEGLI ORBITALI: grafica caratterizzata da una casella che rappresenta ogni
 orbitale presente per ciascun orbitale in un dato livello energetico, con i livelli raggruppati
 in sottolivelli e con una freccia che indica la presenza di un elettrone con spin opposto, se
 l’orbitale è pieno.
NUMERI
QUANTICI
E TAVOLA
PERIODICA
R I E MPI R E
 GLI
OR B I TAL I
Gli elettroni esterni sono schermati nei confronti
 dell’intera carica nucleare degli elettroni presenti
CATEGORIE DI ELETTRONI: nello stesso livello e, specialmente, da quelli presenti
- ELETTRONI INTERNI (elettroni di core): sono quelli del gas nei livelli interni.
 nobile precedente e in ogni serie di transizione completata. La SCHERMATURA riduce l’attrazione a cui sono
 Riempiono tutti i livelli energetici inferiori di un atomo. soggetti a una carica nucleare effettiva (Zeff)* molto
- ELETTRONI ESTERNI: sono quelli nel livello energetico più minore.
 alto. Trascorrono la maggior parte del tempo distanti dal La CARICA NUCLEARE EFFETTIVA è la carica
 nucleo. nucleare a cui un elettrone è soggetto effettivamente
- ELETTRONI DI VALENZA: sono quelli che intervengono nella ( gli elettroni dello stesso sottolivello).
 formazione dei composti . Negli elementi dei gruppi principali
 sono quelli dei gruppi esterni. Negli elementi dei gruppi di
 transizione , nella formazione del legame intervengono spesso
 anche alcuni elettroni d interni, che sono annoverati come
 elettroni di valenza.
ORGANIZZAZIONE:
TAVOLA PERIODICA • Ogni elemento ha una casella
 in cui viene descritto per ogni
 sua proprietà.
 • Il reticolato è organizzato in
 PERIODI e GRUPPI.
 • Periodi hanno un numero da
 1 a 7.
 • GRUPPI vanno da 1 a 8 A o B.
 Ultimamente la classificazione
 va da 1 a 18.
 Elementi:
 • METALLI
 • NON-METALLI
 • METALLOIDI
 • NON-METALLI
QUIZ
PROPRIETÀ NELLA TAVOLA PERIODICA
Mendeleev individua una certa periodicità, andando a disporre gli elementi secondo la loro
massa atomica, Si sofferma sulle proprietà chimiche degli elementi, mentre il suo collega
Meyer si sofferma su quelle fisiche. Oggi l’ordine del sistema periodico è secondo il
numero atomico.
Le PROPRIETÀ ATOMICA per comprendere il comportamento di un elemento:
- CONFIGURAZIONE ELETTRONICA
- RAGGIO ATOMICO
- ENERGIA IONIZZANTE
- ELETTRONEGATIVITÀ
Nella tavola periodica si nota che:
CONFIGURAZIONE ELETTRONIC A
 - Il blocco s è situato a sinistra degli
 elementi di transizione e il blocco p è
 situato a destra di essi.
 - Ecco che le configurazioni elettroniche
 esterne sono molto simili nei gruppi,
 molto diversi lungo il periodo.
 - Gli elementi esterni occupano i
 sottolivellli ns e np (n=numero periodo).
 - Gli elettroni esterni sono elettroni di
 VALENZA degli elementi dei gruppi
 principali.
RAGGIO ATOMICO: la metà della distanza tra i nuclei di atomi
 identici legati.

 - Gli ANIONI hanno raggio maggiore
 rispetto ai loro atomi neutri
 - I CATIONI hanno raggio minore rispetto
 ai lo atomi neutri.
 Zeff crescente avvicina gli elettroni esterni
 al nucleo.
ENERGIA DI IONIZZAZIONE: è l’energia necessaria per rimuovere
 l’elettrone di energia più alta da 1 mol di atomi gassosi.

 Il valore relativo dell’energia di ionizzazione
 influenza i tipi di legami formati da un atomo:
 - Un elemento con una bassa Ei tende a
 cedere elettroni.
 - mentre un elemento con un alto Ei tende a
 condividere (o acquistare) elettroni (sono
 esclusi i gas nobili).
ELETTRONEGATIVITÀ (X): numero che specifica la capacità relativa
 di un atomo in un legame covalente di attrarre elettroni condivisi .

 La tendenza dell’elettronegatività è opposta a
 quella del raggio atomico e identica a quella
 nell’energia ionizzante. Naturalmente resta
 tutto collegato alla carica nucleare effettiva.
SUMMARY
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