A casa di Erri De Luca. Dialogo virtuale con i lettori

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A casa              di Erri De Luca.
Dialogo              virtuale con  i
lettori
Live        streaming    in      esclusiva       sul     sito
feltrinellieditore.it/live. Giovedì 29 aprile, alle ore 18.30.
L’autore napoletano presenta il suo nuovo libro, “A grandezza
naturale”

Ubik Foggia tra le librerie selezionate: acquistando il libro
si riceve il codice di accesso all’evento nazionale

È il rapporto cardinale alle origini dell’umanità: Erri De
Luca attraversa, “per esempi e dal basso” e con il suo sguardo
personale, ciò che egli stesso definisce “storie estreme tra
genitori e figli”. In occasione dell’uscita del nuovo libro,
dal titolo A grandezza naturale (Feltrinelli, 2021), l’autore
napoletano dialogherà con i suoi lettori in un incontro online
esclusivo organizzato con le librerie di tutta Italia
selezionate per questa iniziativa. Giovedì 29 aprile, alle
18.30, Erri De Luca ospita letteralmente i suoi lettori nella
propria abitazione, per raccontare da dove nasce il suo nuovo
libro che, attraverso i secoli, racconta il nodo irrimediabile
che lega genitori e figli, tessendo con queste storie un
intimo dialogo personale. Da Cuneo a Palermo, i lettori
potranno acquistare una copia autografata di A grandezza
naturale nelle librerie fisiche e online aderenti
all’iniziativa (fino a esaurimento scorte) e ricevere un
codice per avere accesso all’evento. Per accedere, poi,
basterà registrarsi su feltrinellieditore.it/live con il
proprio nome e il codice. Tra le librerie scelte per questo
evento esclusivo virtuale, non poteva mancare la libreria Ubik
di Foggia (tra le cinque realtà del Sud) che più volte ha
ospitato, dal vivo, il grande scrittore partenopeo.
A grandezza naturale (Feltrinelli, 15 aprile 2021). «In queste
pagine unisco», chiarisce De Luca nell’introduzione, «storie
estreme di genitori e figli». La narrazione si rinsalda nelle
radici della storia tramandata: si inizia da Isacco,
naturalmente, dalla mancanza di legittima difesa contro il
padre – la legatura di Isacco, in ebraico così ci si riferisce
a quello che noi di solito chiamiamo «il sacrificio», perché
quel nodo stretto fra lui e Abramo è irreparabile. Nodo che
sembra potersi sciogliere solamente diventando a propria volta
genitori, «passaggio che fa scordare e slega dallo stato di
figlio». Come succederà a Chagall, dopo aver dipinto il
ritratto del padre – struggente il racconto dell’opera in
queste pagine –, e come invece non potrà fare la figlia del
vecchio nazista, nel tentativo estremo di mettersi al riparo
dal torto del soldato scegliendo di non procreare. E come non
succederà a chi racconta, rimasto figlio – nelle orecchie
ancora il suono della camicia lacerata del padre come atto di
dolore, rumore «amplificato a squarcio», reazione al suo
allontanamento da casa. Tuttavia, proprio per ciò egli è il
narratore ideale di queste storie: «Ne sono estraneo a metà:
senza essere padre, sono rimasto necessariamente figlio. Non
ho sperimentato la responsabilità, la protezione, la prova di
educare. Non cambio comportamento con un giovane o un anziano.
Da figlio li considero alla pari, dei contemporanei. Da
lettore e da scrittore lo divento delle storie che ho
davanti».

Erri De Luca. Nato a Napoli nel 1950, scrittore e traduttore
tra i più importanti in Italia. Ha pubblicato con Feltrinelli
svariati romanzi e libri di grandissimo successo, tradotti
all’estero. Tra questi si ricordano Non ora, non qui (1989),
Tu, mio (1998), Montedidio (2001), Il contrario di uno (2003),
In nome della madre (2006), Il peso della farfalla (2009, ed.
illustrata 2020), La doppia vita dei numeri (2012), Storia di
Irene (2013), La musica provata (2014; il libro nella collana
“I Narratori”, nella collana “Varia” il dvd del film), La
parola contraria (2015), Il più e il meno (2015), La faccia
delle nuvole (2016), La Natura Esposta (2016), Anni di rame
(2019), Impossibile (2019).

Incontro su zoom con il
Dottor Vaccaro e il Dottor
Maresca
Nel pomeriggio del 24 aprile 2021, dalle ore 16.30 alle ore
19.30, il Dottor Vaccaro e il Dottor Maresca, sono stati
ospiti di una riunione zoom con numerosi partecipanti di
Foggia e non solo.

Dottor Vaccari procuratore capo di Foggia, nativo della
medesima città, nel gennaio dello scorso anno ha ricevuto il
premio ”Città di Foggia” per il gran lavoro nel contrastare la
criminalità e per il proficuo impegno nella salvaguardia della
cittadinanza. Noi giovani confidiamo in lui, e in tutta la sua
equipe di lavoro, per un futuro migliore, un futuro con più
gente sincera e onesta e meno persone violente o con modi di
pensare che portano alla violenza.

La scorsa settimana Rai 1 ha trasmesso un film sul Dottor
Maresca, una fiction ambientata su uno dei suoi arresti.
Nonostante tutto, continua intrepido a partecipare a numerosi
convegni e processi.

Presenti l’associazione Interact di Foggia, organizzatrice
dell’evento, dirigenti scolastici e professori, ma anche tanti
ragazzi di istituti superiori.

L’incontro è iniziato con l’inno dell’associazione, trasmesso
sempre tramite schermo virtuale, ed in un secondo momento, ha
preso la parola uno dei ragazzi dell’Interact, Marco
Placentino, con una saggia frase: “Il futuro non è mai perso,
dentro, fuori, contro le regole”, questa frase vuole
rappresentare il tema di discussione e confronto nella
riunione, oltre al senso di giustizia e al desiderio di poter
offrire una possibilità di riscatto a tutti coloro che hanno
commesso atti delittuosi.

Un’attenta riflessione di come il carcere sia una gabbia dove
i detenuti vengono puniti e dimenticati nell’attesa di un
processo, processo che spesso non vede la persona ma solo la
colpa. Una detenzione che non porta al reinserimento e alla
rieducazione e perciò spesso una volta finita la pena si torna
a delinquere.

Una calda testimonianza, da parte del napoletano Raffaele
Criscuolo, ormai divenuto papà da 5 anni, ex detenuto nel
carcere statale foggiano. Un’infanzia difficile, cresciuto con
i nonni materni, senza padre e con una madre molto giovane.
Ben presto finito in brutti giri che lo hanno portato a
commettere atti brutali. Oggi è un uomo onestoda oltre 12
anni, che ha voluto ricominciare da zero, ricominciare con una
nuova vita, anche se si dovrà sempre portare dietro, nel suo
curriculum, e nelle menti di tutti coloro che lo avevano
conosciuto, il brutale ricordo degli anni passati.

Entrambi i procuratori, hanno attentamente ascoltato e fornito
risposte calde e soddisfacenti ai ragazzi, fornendo un nuovo
modo di pensare, diverso, aprendo gli occhi a tutte quelle
persone che chiuse nelle proprie stanze non conoscono il mondo
che li circonda, non conoscono e non ricambiano il gran lavoro
di persone come il procuratore capo e la sua equipe, o il gran
lavoro di tutte quelle persone che fondano da zero delle
semplici pagine instagram o facebook che con il tempo
porteranno alla fondazione di associazioni per la salvaguardia
del nostro territorio.

Anche la nostra redazione ha avuto l’onore di poter porre una
domanda al procuratore capo Dottor Ludovico Vaccari. E’ stata
formulata una riflessione, seguita da un’attenta domanda
diversa dal solito, vicina al mondo giornalistico e non solo.
E’ stata definita una domanda originale, che può portare a
momenti di pensiero su come si sta veramente affrontando la
PROPRIA vita o di come la si sta sprecando creando dolori e
malesseri altrui.

La conclusione del procuratore capo è stata molto toccante,
poiché ha aperto gli occhi delle persone, sperando di poter
portare fuori determinate parole e pensieri, il Dottor Vaccari
e la sua equipe hanno lavorato tanto, e continueranno a farlo
finchè morte non li giungerà, ma adesso tocca anche a noi
cittadini “comuni” farci sentire, ma farci soprattutto capire,
il nostro è un territorio che ha bisogno di integrarsi ed è un
territorio che ha bisogno di TANTE risposte ma soprattutto di
tanta motivazione e presa di coscienza.

Il quinto appuntamento live
della VI edizione del premio
“Le giovani parole”
Leggo QuINDI Sono, l’ultima storia in concorso. Se la famiglia
è un cerchio che diventa cuore

È “Figlia del cuore” (Marcos y Marcos) il quinto libro che
verrà presentato online Mercoledì 28 aprile, ore 18, Rita
Charbonnier incontra gli studenti su Facebook

“Ma quello sguardo tra di noi è stato come quando dentro di te
si libera qualcosa che era imprigionato, e si mescola con
qualcosa che era imprigionato dentro l’altra persona e si è
liberato”. Da una storia vera, un’idea di famiglia che non ha
etichette: è solo cuore, e cura. Rita Charbonnier chiude il
giro di incontri dal vivo di questa cinquina di storie targata
Leggo Quindi Sono, premio Le giovani parole 2021: mercoledì 28
aprile, alle ore 18, la scrittrice presenta il suo romanzo dal
titolo Figlia del cuore (Marcos y Marocs, 2021), a confronto
con gli studenti delle scuole aderenti al concorso-progetto
che, nonostante un anno scolastico tutt’altro che semplice, ha
messo nelle mani di oltre trecento alunni ben cinque libri
pescati nell’editoria indipendente. Dopo Roberto Andò, Michele
Cocchi, Milena Agus e la coppia Riccardi-Petricelli, anche
questo appuntamento avrà luogo online sulla pagina Facebook
della redazione de IlSottoSopra e, in contemporanea, sulle
pagine Leggo Quindi Sono, Ubik Foggia, Biblioteca “La Magna
Capitana” e Fondazione Monti Uniti, partner storici di LQS. A
conversare con l’autrice saranno gli studenti degli istituti
B. Pascal e Notarangelo-Rosati di Foggia, e del P. Giannone di
San Marco in Lamis. Nei prossimi mesi, gli alunni che hanno
incontrato gli autori finalisti e letto i loro romanzi,
saranno chiamati al voto, per decidere il vincitore di questa
VI edizione. La manifestazione è patrocinata dagli assessorati
Cultura e Pubblica Istruzione del Comune        di   Foggia   e
dall’Ufficio Scolastico Provinciale.

Figlia del cuore (Marcos y Marcos, 2020). Ayodele è
arrabbiatissima. Perché mai dovrebbe fermarsi a dormire a casa
di quella marziana che tenta di abbracciarla, le sciorina un
mucchio di regole, pretende di aiutarla con i compiti e
vorrebbe persino infliggerle un corso di nuoto? Lei una madre
non l’ha più, ma sta benissimo nel casermone delle suore, con
le patatine fritte e il televisore, ad aspettare il padre che
rientra la sera quando può. Ayodele scappa, punta i piedi e
strilla, quasi si rifiuta di aprir bocca. Eppure Sara, detta
anche la marziana, non demorde, il tasto di spegnimento non ce
l’ha; per lei Ayodele è un diamante grezzo in attesa di
risplendere. Per fortuna c’è nonna Angela: la sua torta di
mele è un messaggio di pace e tutti fanno a gara per
confidarsi con lei. Tra mutismi e barricate, lacrime roventi
sciolgono nodi inestricabili: la famiglia non è un fatto
biologico, la famiglia è un cerchio che diventa un cuore.
Peccato solo che Sara non sia sposata, e la legge italiana non
consenta alle persone non sposate di passare dall’affido
all’adozione… Da una storia vera.

Rita Charbonnier. Ha studiato pianoforte e canto, si è
diplomata presso la Scuola di teatro classico Giusto Monaco
dell’Istituto nazionale del dramma antico, a Siracusa, e ha
frequentato il Corso di formazione e perfezionamento per
sceneggiatori della RAI. Ha collaborato come giornalista ed
esperta di teatro con diverse riviste. È anche attrice, ha
lavorato con personalità di rilievo: Nino Manfredi, Aldo
Trionfo, Renato Nicolini, Lucia Poli, Antonio Calenda. Ha
inoltre scritto racconti, monologhi teatrali e testi di
argomento musicale. Si esibisce in reading musicali e recital.
Il suo primo romanzo, La sorella di Mozart (Corbaccio 2006,
Piemme Bestseller 2011), è stato pubblicato in dodici paesi.
La strana giornata di Alexandre Dumas e Le due vite di Elsa
(Piemme 2009 e 2011) completano un trittico con protagoniste
personaggi femminili e la Storia.

Accade   oggi:   un   sogno
italiano intramontabile e
sempre a passo con i tempi
Oggi, 23 aprile 2021, si ricorre il 75° anniversario di un
sogno italiano intramontabile; la vespa.

In questa giornata il gioiellino si rimette in gioco divenendo
anche elettrica, continuando a stupire gli italiani e non solo
stando a passo con la straordinaria tecnologia odierna.

Viene lanciata sul mercato la nuovissima serie della Vespa75th
che sarà disponibile sia nel modello di Vespa primavera, in
tre diverse cilindrate(rispettivamente 50,125 e 150), sia nel
modello di Vespa Gts disponibile anch’essa in due diverse
cilindrate(rispettivamente 125 e 300).

Entrambe disponibili e in produzione solo per l’anno corrente
2021, perciò affrettiamoci a salire in sella!

Accade oggi: Giornata della
lettura
Oggi, giorno 23 aprile, è il giorno dedicato alla lettura. Si
festeggia la giornata mondiale del libro e del diritto
d’autore poiché, proprio in questa giornata, ricorre
l’anniversario della morte di William Shakespeare e di Miguel
de Cervantes.

È una giornata importantissima per tutti gli amanti della
lettura, per tutti coloro a cui piace leggere fra le righe,
esplorando così il sentimento più profondo che l’autore vuole
esprimere con una determinata parola, frase o pensiero.

“L’amico di carta”, in questo periodo di pandemia ha aiutato e
supportato moltissime persone, con una vendita implementata
del 27%, sia con shopping online, sia in modalità cartacea
tradizionale in libreria, giudicate essenziali anche dai vari
decreti. Di fatti, il governo le ha sempre lasciate aperte! E
a questo punto, non posso che dirvi: buona lettura!
Gargano miti e leggende: “Il
lago e la città scomparsa”,
la presentazione del libro
online
La rassegna “Gargano miti e leggende” del blog Amara Terra Mia
comincia con la presentazione del libro di Vito Carrassi sulla
leggenda di Uria, città che i racconti popolari vogliono
scomparsa in seguito ad un evento disastroso che diede origine
al Lago di Varano.

Sabato 24 aprile, in occasione della settimana della festività
del SS. mo Crocifisso di Varano, il blog Amara Terra Mia in
collaborazione con le Pro Loco di Ischitella, Carpino, Cagnano
Varano e la Pia Unione del SS. Crocifisso di Varano,
presenteranno l’ultimo libro di Vito Carrassi “Il lago e la
città scomparsa. Una leggenda eziologica nel Gargano
settentrionale”, ricerca antropologica tra i racconti orali
sulla scomparsa della città localmente conosciuta come Uria.

Un lavoro di raccolta, studio e analisi, quello del
ricercatore nelle discipline demo etnoantropologiche Vito
Carrassi, che va oltre i confini regionali e nazionali ponendo
la leggenda di Uria nel panorama mondiale popolare dei
“racconti di fondazione”.

Curiosità, testimonianze, analogie e confronti saranno al
centro della presentazione, con il contributo delle Pro Loco e
della Pia Unione quali rappresentanti delle comunità locali
che ancora tramandano questi racconti.

L’autore racconterà delle fasi del suo lavoro di ricerca
cominciato nel 2018, a partire dalla campagna di rilevazione
tra le campagne e i borghi di Cagnano, Carpino, Ischitella e
Rodi, durante la quale ha raccolto le innumerevoli versioni
della leggenda di Uria: – Si tratta di una leggenda
eziologica, ovvero di un racconto che spiega le origini di un
luogo o le cause di un fenomeno, – racconta il ricercatore di
origini garganiche Vito Carrassi, – mescolando storia, mito e
credenze popolari, questa leggenda narra un evento memorabile,
la scomparsa di un’antica e ricca città, Uria (biblicamente
punita con un diluvio per i peccati dei suoi abitanti), e la
conseguente origine del lago, dei paesi circumlacuali e del
santuario dell’Annunziata. Una leggenda affascinante e densa
di significati, che ci invita a riflettere sui rapporti che
intessiamo con i nostri luoghi e sull’impatto che il paesaggio
ha nelle vicende umane. –

La partecipazione, gratuita e aperta a tutti, si terrà in live
streaming alle 18.30 di sabato 24 aprile sulla pagina Facebook
del    blog     Amara    Terra        Mia     all’indirizzo
www.facebook.com/amaraterramia.

La Divina Commedia narrata e
interpretata da Alessandro
Anderloni con la musica di
Mauro Palmas
il 15 maggio al vulcano di Monte Lisiri (Ittireddu) e il 16
alla Gola di Is Cioffus (Sarroch).
*Teatro, musica e ambiente nel segno di Dante Alighieri: si
intitola “Il Divino Cammino” l’evento in programma sabato 15
maggio(ore 17) nel suggestivo scenario del vulcano spento di
Monte Lisiri, nei pressi di Ittireddu (Ss), nel Logudoro, e
l’indomani (domenica 16, ore 11,30) nell’affascinante cornice
della Gola di Is Cioffus, tra le montagne di Sarroch, nel Sud
Sardegna. Protagonisti l’attore, regista e autore Alessandro
Anderlonie un volto ben noto della scena musicale sarda, il
compositore, ricercatore e strumentista Mauro Palmas con la
sua mandola, che accompagneranno gli spettatori in un percorso
fisico e spirituale, poetico e musicale, attraverso le
cantiche della Divina Commedia: Inferno, Purgatorio, Paradiso;
un percorso che intreccia notizie e aneddoti sulla vita di
Dante, la fascinazione per il suo poema, e la dizione di tre
canti accompagnata dalle musiche appositamente composte per lo
spettacolo.
Organizzato dall’associazione culturale Elenaledda Vox, in
collaborazione con l’associazione L’Officina delle idee, “Il
Divino Cammino” ripropone la riuscita formula di Muidas, già
collaudata con successo in passato, che ambienta eventi
culturali di qualità in siti di particolare fascino, mirando
così anche a valorizzare le          bellezze    naturali    e
architettoniche della Sardegna.
Nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid, per
assistere agli spettacoli è necessario prenotarsi inviando una
mail di richiesta all’indirizzo mareminiere@gmail.com,
indicando nome, cognome, recapito telefonico e indirizzo di
posta elettronica. Nella risposta di avvenuta registrazione
saranno specificati luoghi, orari e altre informazioni utili
sui due appuntamenti, proposti con il contributo
dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali,
Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della
Sardegna, della Fondazione di Sardegna, del C0mune di
Sarroch e del Comune di Ittireddu, con la collaborazione
di           Sardinia            Ferries,             Proloco
Ittireddu, Italteleco, Cemis, Aissa Màissa, Nuova X Gamma e la
media partnership di Blogfoolk.
 “Il Divino Cammino” in programma il 15 maggio al vulcano
spento di Monte Lisiri e il 16 alla Gola di Is Cioffus, si
propone come anteprima di Mare e Miniere, la rassegna
itinerante dedicata alle espressioni artistiche di matrice
popolare, quest’anno alla sua quattordicesima edizione.
Appuntamento di spicco della manifestazione, frutto
dell’esperienza e della professionalità di Mauro Palmas e
della cantante Elena Ledda, sono i Seminari di canto, musica e
danza popolare in programma dal 21 al 27 giugno nella cornice
dell’antica tonnara su Pranu diPortoscuso, con docenti
come Luigi Lai, Marcello Peghin, il Cuncordu e Tenore de
Orosei,    Simone    Bottasso,    Andrea    Piccioni,    Gigi
Biolcati, Giulia Cavicchioni, Mario Incudine, Silvano
Lobina, Alessandro Foresti eSimonetta Soro, oltre agli
stessi Mauro Palmas eElena Ledda. Per le modalità di
iscrizione e per ulteriori informazioni, la segreteria
organizzativa risponde anche in questo caso all’indirizzo di
posta   elettronica   mareminiere@gmail.com.    *Alessandro
Anderloni• Autore, regista, attore, ha iniziato giovanissimo
il suo percorso di drammaturgo sulle montagne di Verona,
scrivendo e mettendo in scena dagli anni Novanta a oggi più di
cinquanta testi originali. Dopo la Laurea in Lettere si è
dedicato alla didattica del teatro e si è specializzato in
direzione di coro e composizione di musica per la scena con
Bepi De Marzi. Si dedica alla Divina Commedia da più di
vent’anni, ne ha tratto tre rielaborazioni teatrali per
bambini, gli spettacoli di prosa Inferno e Comedìa, lo
spettacolo di teatro-danza LaDivina Commedia con le
coreografie di Silvia Bertoncelli e la musica di Zeno Baldi.
Dal 2018 conduce un progetto teatrale dedicato a Dante con la
compagnia di detenuti Teatro del Montorio nel Carcere di
Verona. Nel 2016 ha debuttato come interprete di monologhi
dedicati alla Divina Commedia (di cui conosce molti canti a
memoria) e di innumerevoli performance di narrazione musicale,
anche itineranti. Dal lungo sodalizio con Mauro Palmas è nato
nel 2019 Il divino cammino.
Mauro Palmas • Compositore, strumentista, ricercatore, inizia
la sua carriera a Cagliari collaborando con gruppi di ricerca
e recupero storico-critico della musica popolare. Nel 1977
fonda il gruppo Suonofficina che apre la musica tradizionale
sarda a incontri e sperimentazioni con le tradizioni musicali
di tutto il Mediterraneo. Specializzatosi nello studio dei
ritmi del ballo, crea una tecnica che gli consente di
applicare            il           linguaggio            delle
antiche nodas delle launeddas sulla mandola. Nel 1979 incontra
la cantante Elena Ledda, con la quale condivide scelte e
progetti che sfociano in una intensa e fruttuosa attività
concertistica                  e               discografica
(Ammentos 1979,Sonos 1989, Incanti 1994, Maremannu 2000, Cante
ndi a Deus 2009, Làntias 2017); negli stessi anni firma
numerose produzioni discografiche a suo nome (A volte
ritornano     1999,     Cainà    2000,    Il    colore     del
Maestrale 2011, Palma de sols, 2019). Incontra sui
palcoscenici di tutto il mondo i grandi protagonisti della
cultura musicale internazionale, anche attraverso una ricca
attività nell’ambito della musica di scena e della
composizione di colonne sonore. Cura la direzione artistica
della rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere”.

Lettura piacevole a mare
In questo periodo di pandemia, e soprattutto, in questo
periodo di zona rossa qui in Puglia, la lettura può essere un
ancora di salvezza per molte persone di ogni età.

Ci avviciniamo all’estate, momento in cui tutti, o quasi, si
trasferiscono in un mondo parallelo, lasciando dietro di sé il
lavoro, gli impegni, lo studio, e tutto quello che ci riempie
quotidianamente le giornate. Proprio per questo, a Polignano a
Mare, si è deciso di trasformare una vecchia barca in una vera
e propria libreria gratuita per tutti, dove si può liberamente
prendere un libro, e leggerlo dinanzi al mare con il soave
suono delle onde che sbattono fra loro e gli scogli.

Ma anche solo fermarsi ad ammirare questa barca è una bella
esperienza, poiché essa è stata ridipinta e riempita di frasi
solenni; è divisa a metà: una parte è situata dinanzi alla
scogliera marina e l’altra parte, è stata accolta nel presepe
invernale.

Una scelta che valorizza la cultura e la tradizione, la
lettura e il riposo, tutto questo, grazie alla “Barca
libreria” di Polignano.

Falcone e il “fine pena mai”
sono incostituzionali. Assist
della Consulta alla mafia?
La Corte Costituzionale ha stabilito l’incostituzionalità
dell’ergastolo ostativo, pensato dal giudice Falcone e grande
ossessione di Totò Riina, -il quale inserirì la sua abolizione
nel famoso papello della Trattativa, ndr- in quanto in
contrasto con gli articoli 3 e 27 della nostra Costituzione e
con l’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti
dell’uomo.

COS’È L’ERGASTOLO OSTATIVO? Fu introdotto nell’ordinamento
penitenziario italiano all’inizio degli anni Novanta, dopo le
stragi nelle quali furono uccisi Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino ed è regolato dall’articolo 4 bis dell’ordinamento
penitenziario.
In base a questo provvedimento, i condannati per reati di
particolare gravità, come mafia o terrorismo, non possono
essere ammesse ai cosiddetti “benefici penitenziari” e, di
conseguenza, l’ergastolo ostativo è anche noto comunemente
come “fine pena mai“.

L’ABROGAZIONE. Entro maggio 2022, quindi entro il 30°
anniversario della Strage di Capaci, il Parlamento dovrà
approvare “gli interventi che tengano conto sia della
peculiare natura dei reati connessi alla criminalità
organizzata di stampo mafioso, e delle relative regole
penitenziarie, sia della necessità di preservare il valore
della collaborazione con la giustizia in questi casi“.
Nel caso in cui le Camere non provvedano a formulare una legge
sostitutiva, l’ergastolo ostativo sarà abrogato e molti boss
attualmente detenuti, come i fratelli Graviano, potranno
tornare in libertà e in cima alle gerarchie criminali
territoriali.

L’OPINIONE.   Questo   il   pensiero   di   Nino   di   Matteo   sul
provvedimento della Corte Costituzionale: “Poco alla volta,
nel silenzio generale, si stanno realizzando alcuni degli
obiettivi principali della campagna stragista del 1992-1994
con lo smantellamento del sistema complessivo di contrasto
alle organizzazioni mafiose ideato e voluto da Giovanni
Falcone“.

Da Kafka a King, da Polanski
a Dostoevskij: una storia che
mette paura
L’incubo di Antonella Lattanzi. L’incubo di Antonella Lattanzi

“Questo giorno che incombe”
Martedì 13 aprile, alle ore 18.30. Live streaming aperto al
pubblico sulla pagina Facebook di “Ubik Foggia”

La scrittrice barese presenta il suo nuovo romanzo. A
conversare con lei, l’autrice e traduttrice Silvia Ballestra

“Ho impiegato tantissimi anni per decidere come raccontare
questa storia, finché ho trovato Francesca”. È la
protagonista, anzi, la coprotagonista di una vicenda ispirata
a un caso di cronaca reale, accaduto quando l’autrice era
bambina. Francesca si trasferisce a Roma con la sua famiglia,
marito e figlie: poggia la mano sul cancello rosso del cortile
e si ferisce. Ecco l’altra protagonista del romanzo: la casa.
Antonella Lattanzi come Stephen King in Questo giorno che
incombe (Harper Collins, 2021), uno dei libri più interessanti
di questi ultimi mesi e protagonista della presentazione
online di martedì 13 aprile, alle ore 18.30, sulla pagina
Facebook della Ubik di Foggia. In realtà, una conversazione a
due con un’altra scrittrice nonché traduttrice esperta e nota
ai lettori, Silvia Ballestra, chiamata a intervistare la
scrittrice barese più volte ospite dello spazio live della
Ubik di Piazza U. Giordano. Ad aprire l’appuntamento,
l’introduzione del direttore artistico della libreria, Michele
Trecca. L’incontro è libero e aperto a tutti i lettori con
possibilità di fare domande live.

Questo giorno che incombe (Harper Collins, 2021). Qui saremo
al sicuro. Francesca lo pensa mentre sta per varcare il
cancello rosso fuoco della sua nuova casa. Accanto a lei c’è
Massimo, suo marito, e le loro figlie, ancora piccole. Si sono
appena trasferiti da Milano a Giardino di Roma, un quartiere a
metà strada tra la metropoli e il mare. Hanno comprato casa in
un condominio moderno e accogliente, con un portiere
impeccabile e sempre disponibile, vicini gentili che li
accolgono con visite e doni, un appartamento pieno di luce che
brilla in tutte le stanze. Il posto perfetto per iniziare una
nuova vita. Perché Francesca è giovane, è bella, è felice. E,
lo sa, qui a Giardino di Roma sarà libera. Eppure qualcosa non
va. Dei dettagli cominciano a turbare la gioia dell’arrivo.
Piccoli incidenti, ombre, che hanno qualcosa di sinistro. Ma
sono reali o Francesca li sta solo immaginando? Appena messo
piede nella nuova casa Massimo diventa distante, Francesca
passa tutto il tempo sola in casa con le bambine e non riesce
più a lavorare né a pensare. Le visite dei vicini iniziano a
diventare inquietanti, sembra impossibile sfuggire al loro
sguardo onnipresente. A poco a poco il cancello rosso che
difende il condominio si trasforma nella porta di una
prigione. E così, intrappolata nella casa, Francesca comincia
a soffrire di paranoia e vuoti di memoria. Sempre più sola e
piena di angosce, ha l’impressione che la casa le parli, che
le dia consigli, forse ordini. Le amnesie si fanno sempre più
lunghe e frequenti. Finché un giorno, dal cortile, arriva un
grido. È scomparsa una bambina. Può essere sua figlia? E
perché Francesca, ancora una volta, non sa cosa ha fatto nelle
ultime ore? Liberamente ispirato a un episodio di cronaca
avvenuto a Bari nel palazzo dove l’autrice è cresciuta,
“Questo giorno che incombe” è un romanzo unico, bellissimo e
prismatico, capace di accogliere suggestioni che vanno da
Kafka a King, da Polanski a Dostoevskij, di attraversare più
generi, dal thriller alla storia d’amore, di riflettere sulla
maternità e le sue angosce, di parlare del male e del dubbio,
e capace di riscrivere, tra realtà e finzione, una storia
vera.

Antonella Lattanzi. Ha pubblicato Devozione e Prima che tu mi
tradisca (Einaudi). Scrive su “Tuttolibri” e “Il Venerdì di
Repubblica”. Per la tv ha collaborato al programma “Le
invasioni barbariche“, per il cinema ha scritto le
sceneggiature di Fiore di Claudio Giovannesi (nella Quinzaine
des Réalisateurs a Cannes 2016) e di 2night di Ivan
Silvestrini (Festa del Cinema di Roma 2016). È autrice di Una
storia nera (Mondadori, 2017).
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