Ottobre 2011121 Riconoscere e valorizzare il merito Atenei e sistema regionale La disoccupazione giovanile - Core
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S t u d i e D o c u m e n t a z i o n e d i V i t a U n i v e r s i t a r i a 121 Riconoscere e valorizzare il merito Atenei e sistema regionale La disoccupazione giovanile o t t o b r e 2 0 1 1 Sommario
Universitas 121 Sommario editoriale • Investire sulle proprie capacità Cristiano Ciappei..........................................................................… 4 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito • L’Italia non si inkanta. La via italiana al merito Maria Cinque.............................................................................. … 5 • Meritocrazia. Storia di un concetto che parte da lontano Raffaella Cornacchini................................................................. …… 8 • Diritto all’uguaglianza e diritto alla differenza Andrea Cegolon........................................................................ … 12 Richiesta copie saggio e acquisto copie • Esiste la meritocrazia nell’università italiana? Gabriele Ballarino..................................................................... … 16 • La Fondazione per il merito Antonello Masia........................................................................ … 19 • Forum UNIVERSITAS Elena Granaglia, Piero Cipollone, Mario Morcellini, Luigi Cappugi . … 23 anno XXXII, n° 121, ottobre 2011 Direttore responsabile Pier Giovanni Palla il dibattito Redazione • Università di eccellenza: gli errori da evitare Isabella Ceccarini (segretaria di redazione), Jamil Salmi............................................................................... … 34 Giovanni Finocchietti, Stefano Grossi Gondi, Fabio Monti, Emanuela Stefani • I ranking rafforzano l’eccellenza? Caterina Steiner........................................................................ … 38 Editore Associazione Rui Direzione, redazione, pubblicità, note italiane Registrazione Viale XXI Aprile, 36 - 00162 Roma Tribunale di Roma n. 300 del 6/9/1982, Tel. 06/86321281 Fax 06/86322845 • La disoccupazione giovanile già Tribunale di Bari n. 595 del 2/11/1979 www.rivistauniversitas.it Maria Luisa Marino.................................................................... … 41 E-mail: direzione@rivistauniversitas.it Iscrizione al Registro degli Operatori di redazione@rivistauniversitas.it • I decreti attuativi della legge Gelmini ................................. ……44 comunicazione n. 5462 • Comunicazione: la riforma dei corsi di laurea In copertina: Trasmissione in formato digitale dal server La Città dell’Arte e della Scienza a Valencia Andrea Lombardinilo................................................................ … 45 provider Bluesoft, via Ticino 30, Monza (foto Simon Matthews/Photos.com)
Universitas 121 Sommario esperienze • Erasmus Mundus a Roma Sapienza Mattea Capelli.............................................................................… 49 dossier università e sistema regionale • Le regioni e le università nell’attuazione della legge Gelmini Manuela Costone...................................................................... … 54 • Bolzano. Plurilinguismo e approccio interculturale Walter A. Lorenz....................................................................... … 59 • Friuli Venezia Giulia. Inventare un nuovo spazio di autonomia Cristiana Compagno.................................................................. … 61 • Veneto. Collaborazioni e attività coordinate Giuseppe Zaccaria..................................................................... … 64 • Umbria. “Fare sistema” per guardare al futuro Francesco Bistoni....................................................................... … 66 • Abruzzo. Federazione tra gli atenei? Ferdinando di Orio.................................................................... … 68 • Molise. L’università del territorio Giovanni Cannata...................................................................... … 70 • Sardegna. Un sistema universitario regionale Giovanni Melis.......................................................................... … 72 • Sicilia. È difficile raggiungere gli obiettivi Roberto Lagalla........................................................................ … 74 Approfondimenti su temi universitari Notizie dall’Italia e dall’estero ieri e oggi da universitas n. 52 del 1994 Il trimestrale “Universitas” • No a un’Europa senz’anima e poi: l’archivio degli articoli, l’indice storico Václav Havel............................................................................. … 76 www.rivistauniversitas.it sul web per saperne di più
Universitas Universitas 121 121 vai al sommario vai al sommario 4 EDITORIALE Investire sulle proprie capacità D a più parti vengono evidenziate frontare il problema: sere i propulsori della ripresa economica, e cioè le anomalie della classe dirigente • un’area strategica, che riguarda tutte le po- il capitale immateriale, i giovani e le donne. italiana rispetto a quella di altri litiche per il riconoscimento del merito, le ini- Per consentire il ricambio generazionale delle paesi: l’età media molto alta (ol- ziative per la valorizzazione del talento (pre- élite del nostro Paese occorre definire percorsi tre a essere tra le più alte in Euro- mi, percorsi), gli investimenti per la ricerca; e luoghi della partecipazione giovanile ai pa, supera di tre anni e mezzo l’età media del • un’area analitica, che riguarda gli strumenti processi decisionali in modo che il passaggio resto della popolazione1), la scarsa rappresen- per l’identificazione del talento e la valuta- avvenga gradatamente e con ricadute positive. tanza femminile, il basso livello di istruzione. zione del merito; La mancanza di specifici centri di formazione Le chiavi per il ricambio generazionale sono • un’area gestionale composta di due sottoa- delle élite (quali per esempio le Grandes Écoles due: il riconoscimento del merito e la valoriz- ree, una deputata alla produzione del talen- in Francia e centri di rinomata tradizione zazione del talento. to (scuola e università), l’altra deputata al suo come Oxford e Cambridge in Gran Bretagna), Per investire sul proprio talento, i giovani de- utilizzo (nel settore privato e pubblico). insieme al venir meno del ruolo formativo vono scoprirlo, interrogandosi sulle loro capa- Ecco dunque che parlare di merito e di talento storicamente svolto dai partiti, «ha contribuito cità e aspirazioni. Spesso manca questo primo vuol dire parlare del modo in cui una società al declino della classe dirigente italiana»5. passo e, prima di essere ostacolati, i “talenti educa i suoi cittadini, regola i meccanismi di Occorre quindi affrontare questi argomenti in sono ignorati”. Inoltre, una società che non accesso a lavoro e carriere, incentiva l’intra- ambito universitario: gli articoli della rubrica premia il merito tende a demotivare lo sforzo prendenza personale e il benessere collettivo. “Il Trimestre” di questa rivista offrono spunti personale per svilupparlo. Ogni anno la Luiss pubblica un Rapporto4 che di riflessione sul tema. Il secondo problema ������������������������� è������������������������ quello dei “talenti as- fotografa i mutamenti sociali in relazione a sopiti”2, ovvero chi, avendo individuato la questi temi. Cristiano Ciappei propria passione, ha intrapreso una strada Tra le tendenze rilevate, una crescente chia- Presidente della Fondazione Rui talmente difficile che decide di abbandonar- mata verso la responsabilità e la creazione di la perché scoraggiato dalle delusioni e da una una classe dirigente etica; una maggiore aper- 1 Checchi D., Redaelli S., Scuola e formazione delle classi dirigenti in XXI seco- società che non apprezza il suo impegno e non tura di credito nei confronti del merito e la sua lo – Norme e idee, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani 2009, a cura di investe sul talento. trasformazione graduale da virtù privata indi- T. Gregory, pp. 601-610. 2 Castellano E., Talenti, imprenditorialità e sviluppo, in Talenti per il futuro. Il terzo problema è quello dei “talenti da sven- viduale a virtù collettiva al servizio del bene Le 5 mosse per creare ambienti di lavoro più dinamici, innovativi e attenti al merito, a cura di M. Merlino, Il Sole 24 Ore, Milano 2009. dere”3: non avendo possibilità di esprimersi, comune – una vera e propria filiera del merito. 3 Tinagli I., Talento da svendere. Perché in Italia il talento non riesce a pren- dere il volo, Einaudi, Torino 2008. vanno perduti o reindirizzati altrove. L’ultimo Rapporto (2011) consiglia di sfruttare 4 Generare classe dirigente. I rapporti redatti finora sono 5: dal 2007 al 2011. 5 Sapelli G., Élite e destino italiano, in Toniolo, Visco (ed.), Il declino economi- Possiamo individuare tre aree di azione per af- quelle risorse sottoutilizzate che potrebbero es- co dell’Italia, Bruno Mondadori, Milano 2004.
Universitas 121 vai al sommario 5 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito L’Italia non si inkanta. “ Bisogna distinguere l’ideologia meritocratica dai ragionevoli tentativi La via italiana al merito di valorizzazione dei meriti, come Maria Cinque * umanamente percepibili e convenzionalmente ” * coordinatrice del Trimestre valutabili «L e idee che nella mente degli dotta; 3° fine disinteressato; 4° convivenza so- uomini corrispondono alla ciale. Cosicché le azioni, in cui questi quattro parola merito sono, come elementi compariscono uniti in sommo grado, tutti sanno, infinitamente sono riguardate, almeno tra i popoli incivili- diverse: esse cambiano d’og- ti, come sommamente meritevoli, cioè degne getto, di grado, di scopo, di misura, non solo della stima universale». tra popoli e popoli, ma anco tra classi e classi Così a inizio Ottocento l’economista e intel- della stessa città. E certamente v’ha differenza lettuale Melchiorre Gioia apriva il suo tratta- infinita tra la nozione del selvaggio che desu- to Del merito e delle ricompense (1818). Dopo me il suo merito dal numero de’ nemici truci- aver evidenziato la variabilità del concetto di dati, e la nozione dell’uomo incivilito che lo merito non solo in senso diatopico e diacroni- deduce dal numero delle persone che benefi- co ma anche sociale («tra classi e classi della cò. Forse ugualmente discordi ne’ loro giudizi stessa città»), l’autore pone quattro pilastri sono quelli che pongono per base al calcolo le fondamentali che riguardano rispettivamen- immagini degli avi, e quelli che ad esse sosti- te la variabile individuale («la difficoltà vinta» tuiscono gli istrumenti che sanno maneggia- e «utilità prodotta») e quella sociale («fine re od inventarono. Tra tante nozioni diverse disinteressato»e «convivenza sociale»). però, come è parimenti noto, quella ottiene Se ci fermassimo alle prime due componenti, maggiori suffragi che riunisce in sé le quattro individuali, probabilmente non andremmo seguenti idee: 1° difficoltà vinta; 2° utilità pro- oltre la nozione del «selvaggio che desume il
Universitas 121 vai al sommario 6 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito Oggi, anche grazie a una deriva semantica prodottasi in primis nella cultura anglosassone, sono in molti a invocare la meritocra- zia come criterio giusto di allo- cazione di posti e risorse e a de- nunciare il Mal di merito (Floris, 2008), di cui soffre il nostro pae- se, paralizzato da «un’epidemia di raccomandazioni». Roger Abravanel in Meritocrazia (2008) scrive: «La società italia- na è profondamente disuguale e statica. Il destino dei figli è legato a quello dei genitori, molto più di Istockphoto / Thinkstock quanto avvenga in altri paesi. La disuguaglianza fra ricchi e poveri continua ineluttabile». suo merito dal numero de’ nemi- considerando come il valore di applicazione del criterio merito- Secondo una recente ricerca ela- ci trucidati». È solo grazie a quelli queste componenti possa variare cratico porterebbe, come quasi borata da Luiss, Fondirigenti e che oggi vengono definiti effetti notevolmente in virtù delle diver- un secolo e mezzo dopo il roman- Management Club (Generare di spillover o “esternalità positi- se circostanze (per esempio, «cir- zo di Young denunciava, a disor- classe dirigente, 2009), l’80% ve” che il merito gode della «sti- costanze da valutarsi nel calcolo dini e scompigli. degli italiani pensa che la meri- ma universale». del merito morale degli indivi- Fu il romanzo a coniare il termi- tocrazia sia un principio giusto e Il trattato è prodotto dell’epo- dui»). ne meritocrazia, in un’accezione per il 63% «servirebbe aprire una ca in cui fu scritto – all’indomani Ci sono spunti che sembrano anti- negativa diversa da quella odier- stagione che privilegi […] il meri- della Rivoluzione Francese e in cipare il moderno dibattito inter- na. Tale accezione era ancora to e la mobilità delle persone». piena Restaurazione – ma è an- nazionale sui temi del merito e, presente nell’uso che se ne face- che incredibilmente moderno. più in generale, dell’uguaglianza va in Italia negli anni Settanta. Il rapporto tra istruzione e merito L’autore fa una disamina accura- di opportunità. Indro Montanelli nel Giornale La recente riforma universitaria ta delle componenti del merito Anche la considerazione che nuovo(17 dicembre 1975, p. 17) ha contribuito al dibattito spo- sia dal punto di vista delle «forze nell’eseguire azioni meritorie scriveva: «Tutta l’Italia “avanza- stando la questione anche su un esecutrici» (fisiche, morali e intel- debba essere garantita la «convi- ta” lotta, dalle elementari all’uni- 1 Articoli sul tema sono già comparsi in “Universitas”: lettuali) che dell’«effetto prodot- venza civile» non è affatto bana- versità, contro la meritocrazia e il cfr. P.G. Palla, Onore al merito (n. 107/2008) e C. Ciappei, to» e del «motivo impellente», le, in quanto proprio una rigida nozionismo». Introduzione (n. 120/2011).
Universitas 121 vai al sommario 7 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito piano istituzionale e su quello del percepibili e convenzionalmente rapporto tra istruzione e merito. valutabili. Questo numero di “Universitas”1 In tal senso si esprime anche la si pone l’obiettivo di confrontare nostra Costituzione, quando visioni diverse, italiane e inter- all’art. 34 afferma che «i capa- nazionali, cercando di restituire ci e i meritevoli, anche se privi di un quadro complesso – anche se mezzi» dovrebbero avere egua- non esaustivo – del merito, in una li opportunità «di raggiungere i prospettiva che diremmo quasi gradi più alti degli studi». “tridimensionale”. Dovrebbero, altresì, avere le stes- Accanto alla dimensione “stra- se opportunità di accedere alle tegica”, ovvero alle politiche per posizioni di vantaggio nel merca- il riconoscimento del merito che to del lavoro. la riforma universitaria ha mes- La stessa Costituzione dichiara so in atto (Masia), sono presenti infatti all’art. 4: «Ogni cittadino contributi che del merito offrono ha il dovere di svolgere, secondo Herrera / Thinkstock uno spaccato analitico (Cornac- le proprie possibilità e la propria chini, Cegolon) e pratico/gestio- scelta, un’attività o una funzione nale (Ballarino). che concorra al progresso mate- A completamento abbiamo po- riale o spirituale della società». con quello di meritofilia o di me- contribuire alla convivenza civile. sto tre domande ad alcuni studio- Il merito – come ha sottolineato ritorietà che, secondo Zamagni, Nel trattato molti hanno ravvisa- si esperti della materia (Cappugi, Vittorio Mathieu nella rivista Pa- «non implica l’attribuzione di un to influenze della filosofia con- Cipollone, Granaglia, Morcellini). radoxa (1/2011) – è «un compito potere e si limita a rilevare una cor- temporanea (Bentham e Kant), Come in una visione prismatica, problematico che la società non rispettività tra merito e retribuzio- ma lo stesso Gioia, poco persuaso il tema del merito si apre a consi- può non proporsi», ma occorre ne, secondo canoni da stabilirsi». dalla “rivoluzione copernicana” derazioni che vanno oltre la mera una visione che permetta di tro- Analogamente Semplici afferma compiuta da Kant, lo liquidò in ideologia meritocratica che «co- vare un equilibrio tra le posizioni che «si ha merito quando si è be- un altro scritto con un motto di stituisce una radicale negazione opposte – e, apparentemente, in- nemeriti», ovvero quando il me- spirito: «L’Italia non s’inkanta». della storia: in una parola della conciliabili – di una logica “retri- rito non si riduce alla sola logica Anche oggi dovremmo ricorda- realtà e della complessità dell’e- butiva”, da un lato, e “redistribu- dell’interesse individuale, cercan- re che è certamente buona pras- sperienza umana». tiva” dall’altro. do di conciliare meritorietà e soli- si guardare alle esperienze di Occorre pertanto distinguere l’i- Alcuni suggeriscono a questo pro- darietà. successo estere, dove il principio deologia meritocratica dai ragio- posito di sostituire il termine meri- Torniamo così alla definizione di meritocratico ha un’applicazione nevoli tentativi di valorizzazione tocrazia – potere dei meriti –, più Gioia, per la quale il merito deve più estensiva, ma occorre trovare dei meriti, come umanamente adatto alle società anglosassoni, avere un fine disinteressato e una via italiana al merito.
Universitas 121 vai al sommario 8 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito Meritocrazia “ Il concetto di Storia di un concetto meritocrazia può avere molte virtù, ma la chiarezza non è una di che parte da lontano queste ” Raffaella Cornacchini L a valorizzazione del merito è un ar- necessità di favorire l’inserimento nei ranghi gomento sempre più al centro del di- della pubblica amministrazione di esponenti battito politico e sociale, oltre che ac- delle caste inferiori, pur tradizionalmente sfa- cademico, senza che vi sia però piena voriti a causa del proprio retroterra formativo coscienza della sua natura e delle sue e sociale, nella speranza di infrangere il mo- implicazioni. La nebulosità al riguardo è tale da nopolio dei detentori di ricchezze e privilegi. spingere Amartya Sen ad affermare che «il con- cetto di meritocrazia può avere molte virtù, ma Una risorsa fondamentale la chiarezza non è una di queste». Sempre intorno alla metà del XX secolo le Gli albori delle istanze meritocratiche risalgo- scienze sociali presero ad analizzare con cre- no alla metà del XIX secolo, quando la consta- scente lucidità il concetto di merito. Richard tazione che in Europa l’accesso a certi incarichi Musgrave in A multiple theory of budget de- e posizioni sociali era precluso da ostacoli for- termination introdusse il concetto di merit mali causò negli spiriti liberali e socialisti un goods per quei beni o servizi meritori cui la moto di sdegno che trovò espressione nell’i- collettività attribuisce un valore particolare stanza «la carrière ouverte aux talents», con per il proprio sviluppo morale. cui si auspicava che la mobilità sociale non fos- Tra di essi spicca l’istruzione, che rappresen- se dettata da criteri di nascita o di censo, ma ta una di quelle risorse fondamentali che i dalle reali capacità degli individui. più tendono a trascurare: come sottolinea Cambiando secolo e continente, anche in In- Musgrave in modo sferzante, «l’evidente incli- dia, dopo l’indipendenza del Paese, si vide la nazione della gente a dotarsi di una seconda
Universitas 121 vai al sommario 9 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito macchina o di un terzo frigorife- la base del valore annesso ai ser- Meritocracy, tra sociologia l’arco di tempo che va dal 1870 al ro prima di assicurare un’adegua- vizi che forniscono che non a cau- e finzione letteraria momento della stesura del testo, ta formazione ai propri figli ne è sa delle proprie doti intrinseche. Tra questi due studi, cronologica- ed è ovviamente frutto di fanta- la dimostrazione». Il valore di un servizio nulla ha mente parlando, va a situarsi The sia e di satira per quanto riguarda Dall’importanza dell’istruzione a che vedere con il merito di chi rise of Meritocracy 1870-2033. An i suoi ipotetici sviluppi futuri. e dalla necessità di apportare un lo eroga o con gli sforzi che egli essay on Education and Equality La disamina sociologica iniziale correttivo alle scelte della maggio- compie per erogarlo: merito e di Michael Young (1958), un cu- spiacque ai lettori che credevano ranza dei cittadini, che preferireb- mercato si pongono quindi come rioso lavoro che fonde sociologia di trovarsi di fronte a un roman- bero investire in beni voluttuari due entità avulse e distinte. e finzione letteraria – venne di- zo, l’immaginifico scenario suc- anziché essenziali, deriva la ne- Il background sociale di un indi- fatti definito social science fiction cessivo con tanto di colpo di scena cessità di un’azione di indirizzo da viduo – la sua situazione familia- – giacché l’autore non lo struttu- finale si attirò gli strali di econo- parte dello Stato, che deve inter- re, la sua formazione, l’eredità rò come un saggio, bensì come misti e sociologi, poco propensi venire con stanziamenti di denaro anche materiale trasmessagli dai un’opera di narrativa ambientata ad apprezzare un’impostazione pubblico a favore del settore sco- suoi progenitori – non potrà mai nel 2033. così distante dai canoni tradizio- lastico e accademico per garantire essere completamente annul- La difficoltà interpretativa del li- nali delle rispettive discipline. gli interessi dell’intera società. lato in modo da farne risaltare i bro di Young – che fu il primo a Young difatti immagina che nel In nome di un bene superiore, soli meriti. L’uguaglianza delle usare il termine meritocrazia – sta 2034 l’io narrante, suo omoni- quindi, lo Stato può e deve agi- opportunità è dunque un ideale nel fatto che la ricostruzione del- mo, sia intento a scrivere la pro- re spezzando le mere logiche di ammirevole, ma del tutto irrea- le strutture sociali inglesi è reale e pria tesi di dottorato nella quale mercato. Il peso dato all’istruzio- lizzabile. basata su fatti storici concreti per intende mostrare come la società ne e l’interazione tra merit goods inglese, da aristocratica e classi- e mercato rendono Musgrave un sta qual era 160 anni prima, si sia antesignano dei dibattiti sulla finalmente trasformata in meri- meritocrazia. tocratica. Il rivoluzionario muta- Data invece al 1960 lo studio di mento è stato reso possibile gra- Friedrich Hayek The Constitution zie al sostanziale livellamento of Liberty, che dedica largo spa- delle condizioni di partenza di zio alla riflessione sul merito non ciascun individuo, in quanto i ric- dei beni ma degli individui. chi sono ormai da tempo soggetti Hayek dubita che lo status socia- a fortissime imposte sui patrimo- le di una persona possa essere ni e sulle successioni. dettato dai suoi meriti e ritiene Nel nuovo assetto meritocratico il piuttosto che, in un’economia di sapere e l’istruzione svolgono un mercato, gli individui si vedano ruolo fondamentale. Dapprima si Stockbite / Thinkstock attribuire riconoscimenti più sul- era avuta un’uguaglianza di op-
Universitas 121 vai al sommario 10 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito più cristallizzata di prima. Pro- nei suoi risvolti pratici essa cau- prio per questo nell’Inghilterra sava invece una stratificazione del 2034 il malcontento contro la sociale rigida come quella che si meritocrazia si moltiplica e trova prefiggeva di modificare. espressione nel cosiddetto Mani- Young sarebbe rimasto più che festo di Chelsea, in cui si rilancia perplesso dell’accezione positiva il concetto di pari opportunità del termine meritocrazia che pre- ridimensionando il ruolo dell’in- se piede a partire dagli anni Set- telligenza e rivalutando la com- tanta negli Stati Uniti con Daniel ponente affettiva, artistica e ir- Bell, propugnatore del concetto razionale dei singoli nel rispetto che la società post-industriale è della loro individualità. per sua natura stessa meritocra- Il libro si chiude a sorpresa con tica, con i posti di comando non l’annuncio della morte del giova- più affidati a logiche familiari Herrera / Thinkstock ne narratore, caduto prima di po- o di censo, ma ad individui alta- ter licenziare le bozze della pro- mente qualificati e specializza- pria opera a seguito dei disordini ti. In quest’ottica, dove allo stu- portunità – tutti frequentavano Ma se l’intelligenza diviene il pas- verificatisi nel corso di uno scio- dente viene chiesto il massimo le stesse scuole e ricevevano la saporto per entrare a far parte di pero generale indetto dalle forze impegno scolastico, le disugua- stessa educazione – ma si era vi- un’élite, si ammette l’esistenza di ostili al governo nell’intento di glianze sociali possono servire da sto che le disparità rimanevano. una casta di predestinati sin dalla scardinare l’ordine meritocratico. sprone e da incentivo ad agire in Si era compreso allora che la per- nascita cui spetta il governo della Questo finale ci induce a pensare maniera da ottenere la massima sistenza del fenomeno era ri- nazione. che per il vero Michael Young la ricompensa possibile. Questo è il conducibile alle diverse doti dei La meritocrazia diviene quindi il meritocrazia potesse essere gra- motivo per cui Bell parla di meri- singoli, con conseguente elabo- governo degli intelligenti, in op- vida di conseguenze temibili. tocrazia “giusta”, in grado di of- razione dell’equazione posizione all’aristocrazia basata Tuttavia va tenuto presente che, frire a tutti le stesse opportunità merito = sforzo + intelligenza sulla nascita, alla plutocrazia fon- nello scrivere, egli era mosso formative nonostante gli han- laddove l’intelligenza è un bene di- data sul censo o alla democrazia dalla valutazione negativa data dicap di partenza. Se la parità di stribuito in maniera assai diseguale che vuole il governo di tutti. all’Education Act del 1944 che, opportunità formative si rifletta da un individuo all’altro. Ciò ave- Si giunge pertanto a un esito pa- aprendo a tutti i giovani l’istru- poi in una parità di esiti formativi va comportato la necessità per lo radossale: la mobilità sociale, che zione secondaria, li incanalava o di riconoscimenti professionali, Stato di individuare attraverso ap- si cercava di promuovere attra- di fatto in rigidi percorsi forma- nonostante l’impegno del singo- positi test i soggetti più capaci per verso il merito per abrogare an- tivi finalizzati ai diversi sbocchi lo, è da vedersi; negli Stati Uniti, indirizzarli verso percorsi formativi nosi privilegi, produce a sua volta occupazionali. Se nell’assunto la dove non viene meno il fascino adeguati alle loro doti superiori. classi impenetrabili e una società legge si poneva come egualitaria, dell’American dream fortemen-
Universitas 121 vai al sommario 11 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito te basato sull’assioma che volere ti, quanto l’azione apportatrice persona, la distribuzione dei beni è potere, l’idea di meritocrazia di buone conseguenze a livello sociali non avverrà interamente prese ben presto piede per poi sociale, dato che «la prassi di ri- sulla base del merito». varcare nuovamente l’Atlantico e compensare le azioni buone (o Recentemente John Goldthorpe trovare parte importante nei ma- giuste) per i propri effetti incenti- e Michelle Jackson hanno inda- nifesti di numerosi partiti, per lo vanti non può che formare parte gato la realtà inglese per valutare più progressisti. integrante di qualunque società l’impatto dei criteri meritocratici Questa meritocrazia “di ritor- ben funzionante». Tuttavia oc- in ambito scolastico e lavorati- no” ebbe uno dei suoi più fervi- corre essere consapevoli che an- vo. Si è così visto che nella scuo- di oppositori proprio in Michael che la valorizzazione del merito la secondaria la scelta dei corsi Young che nel 2001, attaccando non porterà a una condizione di – alcuni propedeutici agli studi Tony Blair che ne aveva fatto un uguaglianza economica. Il vero universitari, altri a valenza pro- proprio cavallo di battaglia, au- obiettivo è ciò che Sen definisce fessionalizzante – è ancora in lar- spicò il ritorno a criteri di ugua- flourishing life: una situazione in ga parte determinata dalla clas- glianza reale con le parole «È cui, nel rispetto delle differenze se sociale di appartenenza degli dura se in una società in cui il me- di ciascuno, a ciascuno sarà data studenti. Dal canto loro i datori Istockphoto / Thinkstock rito è così importante tu sei giudi- la possibilità di realizzarsi piena- di lavoro non sembrano annet- cato privo di meriti». mente, traducendo in atto le pro- tere grande significato ai voti di prie potenzialità. diploma quali indicatori dell’im- Gli uomini non nascono ugualI Studi recenti hanno ripreso pegno scolastico di un candida- Negli ultimi quindici anni altre un punto focale della teoria di to. Sembra anzi che un elemento requisiti non derivano dall’im- voci si sono levate nel dibattito Young e sono tornati a riflette- determinante in fase di selezione pegno personale o dal lavoro su sulla meritocrazia. Per Amartya re nuovamente sul rapporto tra siano le cosiddette soft skills, os- se stessi, ma sono di norma ap- Sen il discorso sul merito va in- meritocrazia e pari opportunità. sia quelle competenze che non si pannaggio dei candidati dei ceti serito nella più ampia riflessio- Nel 2008, ad esempio, Richard apprendono durante gli studi ma medio-alti. Se quindi i giovani ne sulla disuguaglianza che è Longoria affermava nel suo Me- si mutuano dal contesto sociale con un retroterra svantaggiato una realtà ineluttabile dato che ritocracy and Americans’ Views quali la bella presenza, l’essere devono puntare su un titolo di gli uomini non nascono affatto on Distributive Justice che «non distinti e spigliati e la facilità di studio altamente qualificato per uguali – per nascita e ricchezza, esiste meritocrazia prima della contatto personale. Ciò può di- aspirare a salire nella scala so- per diritti e salute e, soprattutto, creazione di quelle pari opportu- pendere dal fatto che al momen- ciale, i risultati scolastici modesti per capacità individuali. In que- nità che paiono un prerequisito to il settore trainante del merca- non paiono implicare una mobili- sto quadro così variegato, cosa a qualunque discussione sull’ar- to del lavoro inglese è quello dei tà discendente per chi appartiene può essere considerato merito- gomento. Finché l’appartenenza servizi alla persona, dove simili ai ceti più elevati. La discussione rio? Non tanto l’azione buona a una famiglia o a una classe so- doti possono risultare vincenti; sulla meritocrazia ferve, ma la in sé, a prescindere dai risulta- ciale influenzerà le azioni di una è tuttavia innegabile che questi realtà pare smentirla.
Universitas 121 vai al sommario 12 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito Merito “ Il criterio del merito Diritto all’uguaglianza necessita di due condizioni istituzionali imprescindibili: un e diritto alla differenza sistema di valutazione e l’uguaglianza delle Andrea Cegolon, Ricercatore nella facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università di Macerata opportunità ” È tesi ampiamente condivisa che la criterio in base al quale il successo di una per- crescita economica e il benessere sona di qualsiasi tipo (scolastico, lavorativo, sociale di un paese dipendano, più remunerativo, sportivo, etc.) è attribuibile al che dalla dotazione di capitale fi- possesso di determinate capacità e non a quel- sico, dai progressi del suo capitale lo di caratteristiche ascrittive – background umano e cioè dalla massa di lavoratori e ricer- familiare, genere, età, razza, classe sociale, catori in grado di apprendere cose nuove e, etc. – delle quali il soggetto può beneficiare quindi, di far progredire quantità e qualità dei indipendentemente da un suo diretto coin- beni e servizi prodotti. volgimento. In questa prospettiva, sono le società merito- Le ricadute fondamentali di tale principio cratiche, presumibilmente, in grado di valo- sono essenzialmente due: per un verso, il suc- rizzare il capitale umano disponibile, consen- cesso è accessibile a chiunque abbia i requi- tendo ai soggetti più preparati e brillanti di siti di merito (tratti acquisitivi) richiesti; per accedere ai migliori percorsi di istruzione, alle altro verso, ciascuno è responsabile del pro- migliori carriere, esprimendo, in tal modo, il prio destino. loro talento. Il sociologo inglese Michael Young1, tra i primi a confrontarsi con questa problematica, iden- Che cosa s’intende per merito? 1 Young M. (1958), The Rise of Meritocracy, 1870-2033: An Essay on Education Secondo un’accezione condivisa, il merito è il and Inequality, Thames & Hudson, London, trad. it., L’avvento della meritocrazia, Edizione di Comunità, Milano 1962.
Universitas 121 vai al sommario 13 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito tifica il merito come la risultante cessita, infatti, di due condizioni di due componenti: da un parte, istituzionali imprescindibili. l’intelligenza, e cioè «le capacità Da un lato, deve poter contare cognitive, come l’abilità nel ca- su di un rigoroso sistema di se- pire, interpretare, analizzare e lezione/valutazione che assi-curi, utilizzare in modo produttivo le in modo trasparente e con gare informazioni, la capacità di intel- aperte a tutti, la scelta dei candi- ligenza emotiva e di leadership, dati più meritevoli. la forza di carattere»2; dall’altra, Dall’altro, deve poter essere per- l’impegno, e cioè lo sforzo pro- seguita l’uguaglianza delle op- dotto dalle persone per raggiun- portunità, nel senso di garantire gere determinati risultati. a tutti la possibilità di competere In questa prospettiva, però, il ad armi pari. possesso di attributi naturali non Solo in presenza di queste condi- Istockphoto / Thinkstock sarebbe di per sé sufficiente a zioni, le persone che si impegna- testimoniare il merito, quanto no a esprimere i propri talenti piuttosto la capacità di tradurre possono ricevere il giusto ricono- tali attributi in competenze per scimento. si cerca di attuare il principio de- (1962) e dalla liberalizzazione svolgere determinate presta- In caso contrario, meccanismi mocratico di accesso all’istruzio- degli accessi universitari (1969). zioni, oltre, naturalmente, allo distorsivi quali nepotismi, cono- ne oltre il tempo dell’alfabetiz- Ma ben presto si evidenzia il pa- sforzo/impegno nel convertire le scenze familiari, caste, discrimi- zazione primaria. Di qui prende radosso di una politica educativa competenze in azioni. nazioni di razza e di genere e più corpo un confronto su problemi basata sull’uguaglianza che pro- Questa distinzione è registra- in generale favoritismi di vario socio-economico-educativi inevi- ta, tra l’altro, anche a livello di genere, tenderanno a prevalere tabilmente influenzato anche da 2 Abravanel R. (2008), Meritocrazia. 4 proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro paese più senso comune. La lingua inglese sulle competenze4. posizioni ideologico-politiche. ricco e giusto, Garzanti, Milano, p. 65. 3 Granaglia E. (2008), A difesa della meritocrazia? presenta, infatti, due termini per Uguaglianza delle opportuni- Concezioni alternative del ruolo del merito all’interno di una teoria della giustizia, in “Rivista delle politiche indicare il merito: merit, per in- tà e valutazione sono anche le Uguaglianza di opportunità sociali”, 2, pp. 145-170. 4 McNamee S. J., Miller R. K. (2004), The Meritocracy tendere il possesso di un requisi- questioni centrali che il merito e diversità individuali Myth, Rowman & Littlefield, Lanham; Bellow A. (2003), to naturale; desert, per alludere solleva quando viene affrontato La prima interpretazione stabili- In Praise of Nepotism: A Natural History, Doubleday Books, New York. al possesso di competenze atte a da un punto di vista educativo- sce una simmetria impropria tra 5 Ballarino G., Cobalti M. (2003), Mobilità sociale, Carocci, Roma; Checchi D. (2010), Uguaglianza delle compiere prestazioni3. scolastico5. uguaglianza di opportunità e opportunità nella scuola secondaria italiana, Working Paper n. 25, Programma Education Fondazione Giovanni Queste precisazioni semantiche In particolare, nel nostro Paese, uguale possibilità di accesso al si- Agnelli; Hanuschek E. A., Raymond M. E. (2006), School Accountability and Student Performance, FederaI valgono, però, sul piano forma- il tema dell’uguaglianza delle stema di istruzione e formazione, Reserve Bank of St. Louis, in “Regional Economic le. Affinché il criterio del merito opportunità si afferma intorno sancita, quest’ultima, dall’istitu- Development”, 2 (1), pp. 51-61; Checchi D., Ichino A, Vittadini G. (2008), Un sistema di misurazione degli possa dispiegare i suoi effetti ne- agli anni Sessanta, quando cioè zione della scuola media unica apprendimenti per la valutazione delle scuole: finalità e aspetti metodologici, proposta presentata all’Invalsi.
Universitas 121 vai al sommario 14 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito cezione liberale formale dell’u- contemporanee teorie della per- guaglianza (accesso per tutti) e sonalizzazione educativa10, di- una concezione sostanziale so- venta il paradigma di riferimento cialista (stessi esiti per tutti). per un’educazione orientata al Riguarda anche la compatibilità merito e alla valorizzazione del di uguaglianza e differenza, il capitale umano. falso dilemma tra l’uguaglianza delle opportunità e il riconosci- Valutare dall’esterno mento delle diversità individuali. Il secondo punto attiene alla va- La questione non è solo socio- lutazione. Un tema dolente per economico-istituzionale, è anche il sistema di istruzione e forma- antropologica e attiene, fonda- zione del nostro Paese, posto e mentalmente, all’individuazione recepito sempre in forma difen- di criteri di equità meritocrati- siva, come giudizio e non come ca adeguati a una realtà, quella strumento migliorativo. umana, singolare e unica. D’altra parte, per migliorare non Per queste ragioni, riprendere bisogna illudersi di far bene, ma duce come risultato il manteni- Due anni dopo, il rapporto Hal- oggi il problema sotto l’aspetto cercare di conoscere effettiva- mento, se non l’amplificazione, lak, À qui profit l’école?, si alli- scolastico educativo, significa ac- mente quello che si fa e avere delle disuguaglianze individuali. nea con le analisi precedenti e cettare la sfida di far convergere consapevolezza dei risultati rag- Di qui l’attenzione si sposta dal conclude sull’impossibilità della due esigenze solo in apparen- giunti. problema dell’accesso alle con- scuola di favorire la mobilità del- za contrastanti, e cioè il diritto Bisogna monitorare e rendere dizioni di permanenza degli stu- le classi sociali più svantaggiate8. all’uguaglianza con il diritto alla pubblico il percorso intrapreso denti all’interno del sistema sco- Tesi suffragate anche dai sociolo- differenza. per correggere e, se del caso, lastico. gi Bourdieu e Passeron9 che con- Il primo fa leva sul principio modificare in vista di esiti più E se queste ultime riguardano fermano non solo l’incapacità dell’uguale dignità e valore soddisfacenti. tutti allo stesso modo, esse de- della scuola di garantire l’ugua- della persona che impone un 6 Bloom B. S. (1976), Human characteristics and school vono garantire gli stessi risultati, glianza delle opportunità, ma uguale trattamento per tutti; il learning, McGraw-Hill New York, trad. it., Caratteristiche umane e apprendimento scolastico, Armando, Roma magari in tempi diversi6. addirittura, la propensione del- secondo sull’identità singolare 1976. Nel 1972 il segretario dell’Ocse, la stessa a riprodurre differenze, di ognuno, dovuta ad attitudi- 7 Jencks C., Smith M., Acland H., Bane M.J. Cohen D., Gintis H., Heynes B. e Michelson S. (1972), Inequality, Cristopher Jenck ed al., in un sag- proprio per la difficoltà di rico- ni, capacità, talenti ma anche a Basic Book, New York. 8 Hallak J. (1974), À qui profite l’école?, PUF, Paris. gio dal titolo eloquente Inequa- noscerle. contesti, esperienze e storie in- 9 Bourdieu P., Passeron J.C. (1970), La reproduction. Eléments pour une théorie du système d’enseignement, lity, denunciano, invece, l’impo- Come spiegare risultati così delu- commutabili. Minuit, Paris. 10 Hoz V. G. (1985), Educación personalizada, Rialp, tenza della scuola come agente denti? II problema non nasce dal- In tal senso l’uguaglianza come Madrid, trad. it., L’educazione personalizzata, La Scuola, di perequazione sociale7. la contrapposizione tra una con- diversità, principio cardine delle Brescia, 2005; Bertagna G. (2004), Valutare tutti valutare ciascuno, La Scuola, Brescia.
Universitas 121 vai al sommario 15 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito La tendenza naturale a legitti- docente che, sotto il profilo della mare e bonificare il proprio ope- didattica, vanta un numero più rato può venire scoraggiata solo elevato di studenti promossi agli da una valutazione realizzata da esami, di tesisti o la percentua- terzi. le più numerosa di laureati. Ma Quest’ultima è l’unica strategia è sempre così? Senza nulla to- da perseguire e per questo, al di gliere al merito di tanti docenti, là delle diverse forme di autova- non è difficile riconoscere come lutazione dei docenti, realizzate ve ne siano alcuni che, scoperto anche da tante indagini dirette, il meccanismo, hanno imparato bene sta facendo il ministro Gel- a regolarsi di conseguenza, con mini a perseguire la strada di un la soddisfazione dell’istituzione sistema nazionale di valutazione che riesce a tenere in corso gli e di miglioramento della didat- studenti e ad aumentare il nu- tica11 che, con appositi campioni mero degli iscritti. Istockphoto / Thinkstock e interventi tecnici, a partire da Di contro, al di là delle generose standard di apprendimento fi- valutazioni conseguite, gli stu- nali, possa rendere comparabili denti acquistano la consapevo- le prestazioni degli studenti di lezza della reale portata degli scuole diverse al fine di rilevarne all’accountabiIity, mai affron- l’innalzamento del livello degli apprendimenti maturati durante il livello raggiunto e premiare il tata seriamente, ma anche per- studi universitari. il corso di laurea nel momento merito. ché è ancora aperta la questione La valutazione è operazione de- in cui si misurano con parametri Problemi analoghi presenta la dell’individuazione di indicato- licata che richiede trasparenza e diversi da quelli universitari, ma- valutazione del merito anche a ri scientifici rispondenti a una quindi il riferimento a indicatori gari già durante le esperienze di livello universitario, per quanto concezione pluralistica di scien- oggettivi, riconoscibili. stage o tirocinio, e più in genera- attiene a ricercatori, docenti e za, che riconosca la specificità Questa è una delle ragioni per le al momento dell’ingresso nel dipartimenti, in base alla didatti- di quella umanistica rispetto a cui i criteri quantitativi tendono mercato del lavoro; segno evi- ca e alla ricerca prodotte. quella scientifico-naturalistica. a prevalere su quelli qualitativi dente che anche nel caso dell’u- Il problema è legato all’attribu- Ma non è su questo aspetto che insieme ad approcci di tipo com- niversità la valutazione deve av- zione dei fondi che in tempo di desidero soffermarmi, quanto portamentista. venire dall’esterno e non all’in- crisi della finanza pubblica ten- piuttosto su una possibile de- Tra questi ultimi, il più diffuso, terno. dono a scarseggiare. generazione del problema del ma anche il più discutibile, ri- 11 Progetto sperimentale per la valutazione delle scuole e Anche a questo livello la partita merito che, se male impostato, conduce il valore di un insegna- dei docenti appena concluso, concepito da un comitato tecnico scientifico (CTS), costituito da esperti esterni in tema è complessa, per la nota indispo- può, paradossalmente, favorire mento ai risultati dell’apprendi- di valutazione scolastica ed insediato nel febbraio 2010 con nibilità dei docenti universitari l’abbassamento, piuttosto che mento. Bravo, ad esempio, è il l’obiettivo di proporre l’istituzione di un sistema nazionale di valutazione e di miglioramento della didattica.
Universitas 121 vai al sommario 16 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito Esiste la meritocrazia “ Nell’università italiana la selezione degli individui – docenti e nell’università italiana? studenti – alle posizioni avviene sulla base del Gabriele Ballarino, Docente di Sociologia economica e dell’organizzazione nell’Università di Milano e direttore del Chess-Unires merito? ” A prima vista, il concetto di meri- petenze degli individui, perché in un’econo- tocrazia è tanto semplice quanto mia di mercato un datore di lavoro che assu- convincente: chi non è d’accordo messe in base a un altro criterio (per esempio sul fatto che chi fa meglio debba l’ereditarietà) avrebbe minore produttività e essere ricompensato? Nel quadro quindi uno svantaggio competitivo nei con- delle teorie della modernizzazione, tanto eco- fronti dei concorrenti che invece assumono in nomiche quanto sociologiche, la meritocrazia base alle competenze. viene contrapposta all’ereditarietà come prin- Esiste quindi un mercato del lavoro, in cui si cipio dominante nell’allocazione delle posi- realizza un matching ottimale tra competen- zioni lavorative. ze e posti di lavoro, e c’è possibilità di mobilità Nelle società premoderne queste vengono sociale. trasmesse dai genitori ai figli, nel quadro di La contrapposizione meritocrazia-ereditarie- un’economia dove azienda e famiglia sono in- tà è quindi riferita ai criteri di selezione degli divise e in cui non esiste quello che chiamiamo individui sulle posizioni lavorative. mercato del lavoro, né esiste, salvo casi isolati, È anche vero che, come ha convincentemen- la mobilità sociale, cioè la possibilità di mutare te sostenuto John Goldthorpe sulla scorta significativamente in meglio le proprie condi- del romanzo sociologico di Michael Young zioni socio-economiche di origine. (l’inventore del termine meritocrazia), una Di contro, nelle società moderne le posizioni lavorative vengono allocate in base alle com- Roma. S. Ivo alla Sapienza (Herrera / Thinkstock)
Universitas 121 vai al sommario 17 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito Università di Bologna Cominciamo con gli studenti. Il (Istockphoto / Thinkphoto) processo che conduce alla laurea è meritocratico? società pienamente meritocra- Sappiamo che chi proviene da un tica sarebbe molto difficilmente background familiare più elevato realizzabile, se non altro perché ha maggiori probabilità di conse- mancherebbe di legittimazione: i guire una laurea di chi proviene subordinati saprebbero non solo da un contesto medio-basso, e di essere tali, ma saprebbero an- che questo svantaggio è stato so- che di esserlo perché meno bravi stanzialmente stabile negli ultimi e quindi meno utili alla società decenni, diversamente da quan- dei loro capi. to accaduto per i titoli scolastici Una situazione difficilmente so- inferiori, in particolare la licenza stenibile dal punto di vista sog- media, dove si è ridotto. gettivo, come sanno gli studiosi Ma l’accesso ai diversi percorsi del comportamento: credersi mi- della scuola secondaria superio- gliori di quello che si è realmente re, che condiziona notevolmente è una tendenza umana universa- la prosecuzione degli studi all’u- le, facilmente spiegabile dal pun- niversità, è ampiamente deciso to di vista evolutivo. dalle famiglie, per cui un ragazzo Se, quindi, si vuole usare il con- di background familiare elevato cetto di meritocrazia come leva ma con prestazioni scolastiche per prescrizioni di policy occorre scadenti va facilmente al liceo, e tenere conto di queste osserva- di qui all’università, mentre il suo zioni, e trattarlo come un ideal- compagno di classe di famiglia tipo: un criterio normativo rispet- umile ma brillante va facilmente to a cui valutare la realtà, ma non all’istituto tecnico o professiona- immediatamente realizzabile le, e poi smette. come tale. In altri termini, la famiglia di ori- gine in Italia gioca un ruolo im- Studenti… portante, almeno pari a quello Detto questo, veniamo al punto. del loro merito, nel favorire la Nell’università italiana la selezio- carriera scolastica e poi universi- ne degli individui alle posizioni taria dei giovani. Molta famiglia avviene sulla base del merito? significa poca meritocrazia.
Universitas 121 vai al sommario 18 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito …e docenti ricerca, che veniva giudicata da cesse alle sedi di E per quanto riguarda i profes- una commissione di specialisti. bandire posti di sori? In prospettiva comparata, il Dopo la sua abolizione, si iniziò dottorando senza meccanismo di reclutamento dei a discutere dell’introduzione del borsa e le rese più professori universitari in Italia si dottorato di ricerca, ma i tem- libere dai vincoli presenta più debole e meno me- pi furono lenti, tanto che i primi centrali nel defi- ritocratico che altrove. dottori conseguirono il titolo nel nirne il numero, Nella maggior parte dei paesi, il 1985. l’accesso al dot- reclutamento dei professori uni- La maggior parte dei professori torato è esploso (i versitari ha luogo in due fasi: c’è italiani entrati in ruolo tra la fine dottori sono rad- una prima fase che crea una lista degli anni Settanta e l’inizio del doppiati), con un dei potenziali professori, e una Novanta non hanno quindi un ovvio crollo della seconda fase che alloca i poten- titolo superiore alla laurea, un selezione in in- ziali professori alle singole posi- caso unico nei paesi sviluppati. gresso. zioni. Si tratta inoltre della stessa ge- Quindi oggi il Di norma la prima fase è naziona- nerazione che si è avvantaggiata dottorato non se- le: nei paesi anglosassoni coinci- delle promozioni facili consentite leziona, dato che de con il dottorato di ricerca, che dal 1998 al 2008 dal meccanismo non è aumentata è molto impegnativo e selettivo, delle triple, poi doppie, idoneità: la selezione in iti- mentre nella maggior parte dei la generazione che oggi ricopre nere o agli esami paesi dell’Europa continentale posizioni apicali, e dovrebbe ga- conclusivi. dopo il dottorato c’è un ulteriore rantire la meritocrazia nel reclu- Non esiste una se- momento di selezione, definito tamento dei suoi eredi. conda istituzione per esempio Habilitation in Ger- Quanto al dottorato, all’inizio i selettiva prelimi- mania, Agrégation in Francia. posti erano limitati e l’ammissio- nare, e sul fun- Istockphoto / Thinkstock La fase successiva è invece locale: ne selettiva. Anche per questo zionamento dei le sedi chiamano un abilitato a motivo, il corso di per sé non fu concorsi non oc- ricoprire una posizione, secondo mai molto selettivo: non esistono corre dilungarsi: criteri che sono libere di deter- neanche dati sulla percentuale chiunque sa che minare. di respinti in itinere o all’esame un buon curricu- In Italia fino al 1969 esisteva l’i- finale, perché i casi sono così po- lum (il merito) è condizione a vol- Quindi si può tranquillamente stituto della libera docenza, ana- chi e idiosincratici che nessuno te necessaria ma mai sufficiente affermare che in Italia non esiste logo all’Habilitation tedesca: ha mai pensato valesse la pena di per diventare ricercatore. alcun istituto che garantisce ma- l’aspirante presentava presso contarli. Dopodiché il posto è a vita, quale terialmente che i professori siano un’università una monografia di Con la riforma del 1999, che con- che sia il merito del suo titolare. tali per merito.
Universitas 121 vai al sommario 19 il trimestre riconoscere e valorizzare il merito La Fondazione per il merito “ La Fondazione per il merito ha l’obiettivo di incentivare la Antonello Masia, già Capo Dipartimento per l’Università, l’Afam e la Ricerca formazione universitaria del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dei giovani attraverso un sistema di prestiti e premi di studio a favore «C dei più meritevoli ” erto, i bastioni dell’antime- mi di studio a favore dei più meritevoli – ispi- ritocrazia nel nostro Paese rato a modelli internazionali di finanziamen- sono ancora tanti e la strada, to; le sue finalità prioritarie sono: anche per quanto riguarda • promuovere la cultura del merito; maggior meritocrazia nella • stimolare la mobilità degli studenti verso gli scuola, è ancora lunga. Il Fondo per il merito atenei più qualificati; ha ancora moltissime possibilità di essere ucci- • favorire l’autonomia economica dei giovani so o snaturato. La legge appare però come un dalle famiglie; ulteriore, importante passo nella giusta dire- • colmare il vuoto derivante dall’assenza di zione per l’attuazione dei principi e delle pro- un sistema di prestiti universitari, con il pro- poste di Meritocrazia»1. posito di uniformare il paese alle migliori Così Roger Abravanel, all’indomani dell’ap- pratiche internazionali in materia di soste- provazione del Decreto Sviluppo2, commen- gno finanziario agli studenti. tava una delle maggiori novità introdotte dal La creazione della Fondazione per il merito si provvedimento: la creazione della Fondazio- situa all’interno di un contesto di riferimento ne per il merito per l’università3, che nasce definito dalla strategia di Europa 2020, che come partnership pubblico-privata promossa in collaborazione fra il Ministero dell’Econo- mia e delle Finanze e il Ministero dell’Istruzio- 1 Roger Abravanel, Arriva la fondazione per il merito, in “Corriere della Sera. it”, 13 maggio 2011. Per una riflessione circostanziata sulla valorizzazione ne, dell’Università e della Ricerca. Comstock / Thinkstock del merito si rimanda all’articolo di Cristiano Ciappei, Entrare nel merito del merito, in “Universitas”, n. 120, giugno 2011, p. 4. Si veda inoltre il saggio di La Fondazione per il merito ha l’obiettivo di John Goldthorpe e Michelle Jackson, La meritocrazia dell’istruzione e i suoi incentivare la formazione universitaria dei ostacoli, in “Stato e mercato”», n. 1/2008, pp. 31-60. 2 Decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, Semestre europeo – Prime disposizioni giovani attraverso un sistema di prestiti e pre- urgenti per l’economia. 3 Art. 9 del decreto del 13 maggio 2011, n. 70 (commi 3-16).
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