Urtis, chirurgo estetico dei vip, nei guai: "Prelievi di sangue non autorizzati"

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Urtis, chirurgo estetico dei vip, nei guai: "Prelievi di sangue non autorizzati"
Urtis, chirurgo estetico dei vip,
nei guai: "Prelievi di sangue non
autorizzati"
ROMA – Il dottor Giacomo Urtis, conosciuto come il chirurgo plastico
(senza esserlo in realtà) dei vip, spesso riesce a far parlare di sé
solo che questa volta per un motivo che di estetico non ha quasi
nulla, essendo indagato dalla procura di Milano perché avrebbe
effettuato “senza autorizzazioni e a scopo di lucro“, prelievi di
sangue a pazienti che ne facevano richiesta presso la clinica estetica
Villa Arbe di Milano di cui è l’anima e il motore .

Oltre ad Urtis 43 anni sono stati iscritti nel registro degli indagati
anche due direttori sanitari di Villa Arbe ed il rappresentante legale
della società che    insieme anche ad un medico specialista della
struttura, è sotto inchiesta anche per aver permesso che tre
odontoiatri esercitassero “abusivamente la professione senza essere in
possesso di prescritti titoli abilitativi“. Fatti questi che risalgono
a due-tre anni fa.

Giacomo Urtis tre anni fa ha partecipato come naufrago all’edizione
dell’ “Isola dei Famosi”     ha più volte dichiarato di essere uno
“stimato chirurgo con studi di medicina e chirurgia plastica a Milano,
Urtis, chirurgo estetico dei vip, nei guai: "Prelievi di sangue non autorizzati"
Roma e Londra, iscritto all’Albo dei medici chirurghi di Sassari”. E
per esaltare la propria immagine e farsi una reputazione ha aggiunto
di “vantare stima da parte della nobiltà britannica, nonché della
famiglia reale“.

Il dottor Urtis   applica una tecnica di trapianto e crescita di
capelli che prevede la centrifugazione del proprio sangue, da
iniettare nel cuoio capelluto. Secondo il Nas dei Carabinieri, che
hanno effettuato un controllo, non avrebbe le necessarie
autorizzazioni. Peraltro nel 2017 è stato bollato dalla Sicpre
(Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica)
come “non chirurgo né plastico né estetico“e che si sarebbe
appropriato di una qualifica che non ha.

Urtis ha risposto con una denuncia per diffamazione. che ha scatenato
su Facebook l’ironia anche dell’ex modella Nina Moric :”Nemmeno
l’omino con le lucine rosse dell’allegro chirurgo si sarebbe fatto
operare da lui“. Prima del fastidio giudiziario che ora lo chiama in
causa, il medico aveva avuto un’esperienza con la giustizia quasi
dieci anni fa, quando venne interrogato come “teste” dal pubblico
ministero Ilda Boccassini nell’inchiesta che vedeva indagato l’ex
premier Silvio Berlusconi.
Urtis, chirurgo estetico dei vip, nei guai: "Prelievi di sangue non autorizzati"
Appena 33enne Giacomo Urtis , raccontava di occuparsi “dei clienti
vip” fra i quali in particolare “i personaggi televisivi del circuito
di Lele Mora“, della cui sorella era amico. In pratica, un suo call
center smistava le aspiranti pazienti ad alcune decine di chirurghi “a
contratto” in cambio di una percentuale sulle clienti, praticando
anche trattamenti economici dilazionati nel caso in cui la cliente
potesse magari alimentare il passaparola.

Con questa strategia erano arrivate a lui, come raccontò egli stesso,
almeno sette ospiti delle “cene eleganti” di Arcore concluse con il
bunga-bunga. Ai magistrati interessava verificare se gli interventi
estetici fossero stati pagati direttamente da Berlusconi per il
tramite del suo tesoriere, il ragioniere Giuseppe Spinelli,         o
indirettamente con l’utilizzo da parte delle ragazze dei “suoi”
contanti. Dubbio questo alimentato da alcune intercettazioni.
Urtis, chirurgo estetico dei vip, nei guai: "Prelievi di sangue non autorizzati"
Una ragazza , che al telefono si lamentava del ritardo di Spinelli nel
pagarle come al solito l’affitto mensile, in una telefonata notturna,
si sentiva rispondere dalla sua interlocutrice: “Comunque io mi voglio
rifare il sedere”. “Amò, ma ti rifai le punture da Giacomo?“. Urtis
mise a verbale, che a pagare comunque erano direttamente le ragazze.

Leopolda: il discorso di chiusura
di Matteo Renzi

                                            FIRENZE – Matteo Renzi da
sempre si caratterizza per le sue azioni politiche a sorpresa e d i
suoi imprevedibili cambi di strategia,     adesso ha un suo partito,
fatto su misura, pensato voluto e realizzato su a sua immagine e
somiglianza con un simbolo e soprattutto una linea politica che
potrebbe cambiare rotta rispetto ai propositi iniziali di alleanza nel
governo rossogiallo guidato da “Giuseppi” Conte.

Di ufficiale non c’è ancora nulla di deciso ma è            il grande
“Transatlantico” della vecchia stazione ferroviaria “Leopolda” di
Firenze, ove si è celebrato il battesimo di fondazione di “Italia
Viva” a lanciare il tema “elezioni regionali”.Come, quando, dove e
sopratutto con quali progetti politici? Di questo stanno ragionando i
parlamentari e gli amministratori locali che hanno aderito al partito
renziano. Il primo punto di arrivo (e partenza) sarà la regione Emilia
Romagna dove a gennaio 2020 si vota per il rinnovo del consiglio
regionale. Renzi è già entrato in contatto nelle scorse settimane con
il governatore Stefano Bonaccini che si ricandida ed insieme hanno
deciso di prendere in considerazione l’opportunità di presentare la
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lista di Italia Viva, sopratutto per raccogliere adesioni e   consensi
anti leghisti.

Ipotesi che avanza anche le prossime regionali nella Toscana cara a
Renzi dove gli ultimi dubbi sono venuti meno: i dirigenti nel nuovo
partito di Matteo      Renzi considerano quasi fondamentale la
presentazione di una lista di Italia Viva alle elezioni che si
svolgeranno nella prossima primavera 2020. Una “Mossa” che sta
portando lo stesso Pd a rivedere i propri programmi. Italia Viva è
data a livello nazionale dai sondaggi al 4-5%, mentre in Toscana
sarebbe già all’8,4% come emerso da un sondaggio riservato
commissionato dal gruppo regionale toscano del Pd.

Maria Elena Boschi nei giorni scorsi ha reso noto ufficialmente che la
valutazione è in cantiere. Una cosa viene data per certa, e cioè che i
“renziani” rimasti per il momento nel Pd stanno facendo per avere
sulla scheda regionali nell’alleanza di sinistra anche       il nuovo
partito nato alla Leopolda: “L’obiettivo è vincere e Italia Viva
potrebbe intercettare un voto d’opinione che difficilmente sta col
Pd“, dice il consigliere regionale dem Antonio Mazzeo.

Un’iniziativa del genere avrebbe una doppia valenza . Da un lato
coprirsi al centro e sbarrare il percorso al Movimento 5 Stelle,
infatti con la lista di Renzi in campo non sarebbe più strategico
allearsi con il M5S per vincere le elezioni”. Ed anche in Calabria,
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dove Italia Viva ha “saccheggiato” all’interno il Pd, potrebbe nascere
una lista “renziana” .

Centinaia le persone che hanno aspettato anche per ore questa mattina
per poter entrare all’interno della ex stazione di Firenze. Prima di
Renzi ha parlato Teresa Bellanova, ministro dell’Agricoltura e
capodelegazione di Italia Viva nel Governo Conte 2. Questo il suo
intervento:

Dopodiche alle 12:30 sale sul palco Matteo Renzi , accolto da un
tripudio di applausi. “Il prossimo anno dicono che forse non la
facciamo più la Leopolda. Continueremo a farla ma non potremo fare un
abuso edilizi per allargarla. Popolo della Leopolda, non avere paura:
quando uno fa una canzona dopo una scissione fa una canzone molto
migliore di quelle fatte prima, come è accaduto a Tommaso Paradiso, e
quando uno fa un partito dopo una scissione gli viene molto meglio di
prima“. aggiungendo “Grazie dal profondo del cuore a tutti. Il primo
applauso è per i volontari e per le migliaia di persone che sono
rimaste fuori. Il popolo della Leopolda non ha paura. Questo è il
luogo in cui i sogni si popolano, in cui fioriscono delle idee e
proposte, nascono delle amicizie. Noi non abbiamo paura, e ci
prendiamoci cura l’uno degli altri“. Ecco il suo intervento:

Alla convention renziana fra il pubblico presente anche Lele Mora.
“Sono venuto a salutare Renzi, per curiosità. Ero mussoliniano? Io
Urtis, chirurgo estetico dei vip, nei guai: "Prelievi di sangue non autorizzati"
sono mussoliniano ma la simpatia di un amico non si discute. Renzi mi
ha invitato, ha detto vieni a salutarci e sono venuto. Perché sono
vestito di nero? La camicia nera va sempre bene, snellisce”, ha
spigato Mora, che tuttavia non sembra intenzionato a prendere la
tessera del nuovo partito Italia Viva, aggiungendo “No, niente
tessere. Se è la nuova Forza Italia? Beh, lo spero per Renzi”.

Presente tra i sostenitori di Italia Viva     lo stilista Brunello
Cucinelli, che dal palco ha detto. “Tornate ad investire nei grandi
ideali, tornate ad investire nell’educazione, perché nell’ultimo
trentennio abbiamo cercato di sostituire l’educazione con
l’istruzione, ma ogni essere umano istruito è un essere umano che
conosce qualcosa, e un essere umano educato è un umano aperto al
mondo”.

Di tutto di più ...

         Il vicepremier Luigi Di Maio intervenendo agli Stati generali
dell’Ordine dei consulenti del lavoro

“Io credo che in Italia possa esserci un nuovo boom economico, come
negli anni ’60″. Poco dopo l’intervento, l’Istat ha diffuso i peggiori
dati sulla produzione industriale da anni (-2,6%), mentre
Standard&Poor’s tagliava le stime per la crescita italiana (da 1% a
0,7%)“

         L’ex tesoriere della Lega Stefano Stefani risponde così,
“ironicamente”, a chi gli chiede come siano stati spesi i 49 milioni
di euro contestati

“Sono stati spesi perché avevamo un mucchio di puttane in giro, e
avevamo sempre l’uccello duro…”

        Claudio Baglioni schiera Sanremo coi migranti, e Daniela
Urtis, chirurgo estetico dei vip, nei guai: "Prelievi di sangue non autorizzati"
Santanchè parlamentare di Fratelli d’Italia reagisce così

“Claudio Baglioni ha le mani sporche di sangue come gli scafisti, non
è esagerato dirlo” (fonte: Agorà, Rai 3)

         Il senatore della Lega Roberto Calderoli è stato condannato a
18 mesi di carcere per gli insulti razzisti che rivolse nel luglio del
2013 all’allora ministro alle Pari opportunità Cécile Kyenge.

Calderoli è stato condannato per diffamazione con l’aggravante del
razzismo per aver paragonato l’ex ministro a un orango nel corso di un
comizio a Treviglio, vicino Milano. Ecco cosa disse: “Ogni tanto
smanettando con Internet, apro “il governo italiano”, e cazzo cosa mi
viene fuori? La Kyenge. Io resto secco. Io sono anche un amante degli
ANIMALI eh, per l’amor del cielo. Ho avuto le tigri, gli orsi, le
scimmie, e tutto il resto. I lupi anche c’ho avuto. Però quando vedo
uscire… delle sembianze di ORANGHI io resto ancora sconvolto” (fonte:
Il Post)

         Anno di grazia 2015: ecco cosa diceva l’allora eurodeputato e
leader leghista Matteo Salvini, intervistato da Panorama, sui più
scottanti casi di cronaca di quegli anni. In questi giorni, l’estrema
spettacolarizzazione dell’arresto di Cesare Battisti, sui social come
in aeroporto, con il ministro dell’Interno protagonista assoluto

“Io non sopporto la spettacolarizzazione. Chiederei agli inquirenti,
agli avvocati, ai magistrati, di fare tutto nel massimo riserbo e nel
massimo silenzio. Non dovrebbe trapelare nessuna notizia, fino al
processo non dovrebbe uscire nulla sui giornali. Non bisogna mai
esibire un catturato. Se devi portare via uno, lo porti via di
nascosto, la notte” (fonte: Twitter – via @giannigipi)

        Matteo Salvini su Twitter

“Oggi è proprio un bel giorno, un giorno da… tiramisù! Alla faccia
degli assassini comunisti e dei loro amici e protettori” (in allegato,
foto di tiramisù)
Urtis, chirurgo estetico dei vip, nei guai: "Prelievi di sangue non autorizzati"
Giorgia Meloni interrogativo social della leader di Fratelli
d’Italia

“Oggi compio 42 anni. Secondo voi come li porto? “

         Il senatore Pd Matteo Renzi partecipa alla #tenyearchallenge
e pubblica una foto del 2009

“Dieci anni fa eravamo ad aspettare i risultati delle primarie per il
Comune di Firenze. Nardella aveva ancora il pizzetto e Lotti aveva
ancora i capelli. Per il resto siamo più o meno gli stessi” (fonte:
Instagram)

            Il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio in prima
pagina

“Se c’è qualcuno che ha sempre divulgato la scienza, le nuove
tecnologie, la ricerca più avanzata, portando fior di luminari sui
palchi dei suoi show o consultandoli per scriverne i testi, è proprio
Grillo” (indimenticabili i deliri del comico genovese su vaccini,
Aids, cancro, Xylella. Per non parlare di quella volta che arrivò a
definire Rita Levi Montalcini, premio Nobel “vecchia putt…”)

         Dopo la firma di Beppe Grillo sul manifesto per la Scienza
promosso da Guido Silvestri e Roberto Burioni, il quotidiano La
Repubblica intervista il consigliere 5 Stelle Davide Barillari vicino
ai No-Vax

“Io non sono uno scienziato, ma devo fare scelte politiche” (…). Lei
crede che i vaccini causino l’autismo? Circostanza smentita da
numerosi studi scientifici? “L’autismo sta aumentando in maniera
esponenziale, sulle cause bisogna lavorare molto“. Non mi ha risposto.
Crede che sia causato dai vaccini? “Non posso escluderlo. (…)“
Urtis, chirurgo estetico dei vip, nei guai: "Prelievi di sangue non autorizzati"
Il senatore M5s Elio Lannutti commenta live l’ultima puntata
di Di Martedì

“#LaSetta: Bersani, Giannini, Damilano ed il vespino Floris
ossessionati da Di Maio, non si rassegnano alle figure
meschine” (fonte: La7)

         Il clamoroso annuncio di Silvio Berlusconi   diramato via
social

“In diretta dalla Sardegna, vi annuncio che ho deciso di presentarmi
alle #Europee per portare la mia voce in un’Europa che va cambiata. Il
#centrodestra unito è vincente: con i suoi valori e le sue idealità, è
il futuro dell’Italia, dell’Europa e del mondo“

         Chiesa a Venezia, Il messaggio, abbinato alla foto di una
bara trasportata lungo la navata da sei persone, che il parroco di San
Giorgio al Tagliamento (provincia di Venezia) ha scelto per
incentivare i fedeli

“Vieni a messa…non aspettare che ti portino gli altri” (fonte:
Corriere del Veneto)

          20 anni senza Fabrizio De Andrè: il vicepremier Matteo
Salvini lo ricorda così

“Ciao Fabrizio, grazie poeta! ‘All’ombra dell’ultimo sole si era
assopito un pescatore…'”. Risponde @AUniversale: “‘Gli occhi dischiuse
il vecchio al giorno / Non si guardò neppure intorno / Ma versò il
vino spezzò il pane / Per chi diceva ho sete ho fame’ – A occhio nun
c’hai capito un cazzo” (fonte: Twitter )
Il vicepremier Luigi Di Maio in Sardegna, a ridosso delle
elezioni regionali, parlando del pastore e onorevole 5 Stelle Luciano
Cadeddu

“Non scorderò mai la prima volta in cui ci siamo sentiti, a telefono
mi ha risposto ‘scusami, sto mungendo una capra’, ed io ho pensato:
questa è una persona che si deve assolutamente candidare con
noi” (fonte: Piazzapulita, La7)

         Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede risponde così
alla pioggia di critiche ricevuta sul video trash-trionfalistico
postato sui suoi canali per documentare le fasi del rientro in Italia
di Cesare Battisti

“Nessun video-spot, era solo un video per onorare il lavoro della
Polizia penitenziaria. In tutta questa vicenda ho sempre avuto un
approccio inequivocabile” (fonte: Repubblica.tv)

        In un plico di 6 pagine, dimenticato su un divano di
Montecitorio e pubblicato da Repubblica, ecco il prontuario per le
dichiarazioni dei parlamentari 5 Stelle, della serie “ecco cosa potete
dire”. Sentita sul tema la deputata M5s Anna Macina ha così risposto

“Anche Forza Italia distribuiva kit comunicativi, non mi sembra
disdicevole. Vi ricordo che siamo menti pensanti. All’interno della
Camera ci sono talmente tante competenze che lo spunto comunicativo
non fa danno alla nostra identità” (fonte: Tagadà, La7)

         Il fondatore 5 Stelle Beppe Grillo fischiato ad Oxford: entra
in scena bendato con un drappo nero, ne esce tra le contestazioni, in
particolare su vaccini e democrazia interna

“Finisce tra le contestazioni degli studenti la performance di Beppe
Grillo alla Oxford Union, la storica società di dibattiti legata
all’ateneo britannico: un coro di ‘buu!’ saluta la fine
dell’esibizione, c’è chi grida ‘buffone!’, ‘mettiamo fine a questa
farsa!’ mentre lui tenta di sdrammatizzare mormorando ‘non siete
cortesi…’” (fonte: Corriere della Sera)

         Una vicenda accaduta a Lele Mora lo scorso maggio a Milano, e
riportata in queste ore dal Corriere della Sera

“Lele Mora si è recato in un campo nomadi insieme a un
pluripregiudicato con 40 mila euro in contanti per acquistare una
partita di champagne ed è stato rapinato” (fonte: Ansa)

         ”Augurò lo stupro a Laura Boldrini: condannato sindaco della
Lega Camiciottoli”. Ed il viceministro Edoardo Rixi a chi muove
solidarietà?

“Solidarietà a Matteo Camiciottoli, sindaco della Lega a Pontinvrea,
oggi condannato nel processo con la Boldrini (quella delle ‘risorse’
che ci pagano la pensione, ricordate?). Forza sindaco! Il lavoro che
fai ogni giorno per i tuoi concittadini dimostra che persona per bene
sei, più di mille sentenze di qualsiasi tribunale“. Ma cosa postò il
sindaco leghista? Commentando sui social gli stupri avvenuti in
spiaggia a Rimini nell’estate 2017, scrisse che gli arrestati
“dovevano essere mandati ai domiciliari a casa della Boldrini, magari
le mettono il sorriso” (fonte: Corriere della Sera )

        Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, gli artisti, la
critica. Funziona così:

9 gennaio: “Baglioni? Canta che ti passa, lascia che di sicurezza,
immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di
farlo“. Una settimana dopo, 16 gennaio: “‘Bloccare l’immigrazione è di
destra? No, è sacrosanto’. Sono convinto che quelle di Lorella
Cuccarini siano parole di buonsenso in cui si riconosce la grande
maggioranza degli italiani. Applausi” (fonte: Twitter)
La cantante Lorella Cuccarini intervistata a tutto campo

“La differenza non è più tra destra e sinistra ma tra chi pensa agli
elettori e chi alle élite e alla finanza. Ci ritroviamo intrappolati
nel pensiero unico, che ha un disegno dietro (…). Abbiamo un tasso di
disoccupazione altissimo, e mi dite che bloccare l’immigrazione è di
destra? È sacrosanto (…). Sarebbe bello che il Papa si esprimesse
anche su altre situazioni, oltre che sui migranti. Ci sono rimasta
male quando ha detto ‘meglio atei e buoni, che cristiani e odiatori’.
Bisogna distinguere buoni e buonisti: i cattolici devono essere buoni,
ma devono difendere i propri figli“. E sulle donne? “Mai stata
femminista. Le donne la credibilità devono guadagnarla sul campo.
Dobbiamo accettare il fatto che uomini e donne sono diversi, seppur
complementari. Se ci sono più uomini ai vertici è perché sono più
predisposti” ( fonte: Oggi )

        La replica della showgirl Heater Parisi

“Ci sono, in ordine rigorosamente di importanza, ballerine d’étoile,
ballerine soliste e ballerine di fila e, da oggi, anche ballerine
sovraniste. O forse no, solo sovraniste. H* #heatherparisi
#sovranismo” (fonte: Twitter )

         La frase che avrebbe pronunciato Nicola Di Matteo, nuovo
amministratore delegato del Teramo Calcio, a margine della sua
presentazione ufficiale allo stadio

“La camorra è una scelta di vita, io ho sempre rispettato loro, loro
hanno rispettato me” (fonte: Repubblica Sport)

         La vena poetica del senatore 5 Stelle Gabriele Lanzi

“Sempre avanti Di Battista / Cura bene il MoVimento / In Europa è
dunque in vista / Un deciso Cambiamento! / Proprio a Maggio, il 26 /
Corri dunque svelto ai seggi / Fai sapere che ci sei / E il governo
ben sorreggi! – Lanzi Gabriele Stornellatore a 5 stelle” (fonte:
Twitter)

         Il giornalista Mediaset Mario Giordano, fan della ruspa
salviniana

“Per Natale ho ricevuto in regalo da mia figlia e dal suo fidanzato
una piccola ruspa telecomandata. La mando avanti e indietro per
l’ufficio gridando ruspa, ruspa, ruspa!” (fonte: La Zanzara su Radio
24)

Di tutto di più…

        Il Movimento 5 Stelle e la divulgazione scientifica, in Rai ma
non solo: la dichiarazione della ministra per il Sud Barbara Lezzi,
quella del Pil che cresceva grazie “al caldo e ai condizionatori”

“Vogliamo dare tutte le versioni possibili di un determinato
argomento, e a nostro avviso è bene informare il cittadino a 370
GRADI“

         Virginia Raggi è stata assolta: questa la reazione di Vittorio
Di Battista babbo fascista del “Dibba” Alessandro Di Battista

“PRENDETELO NEL CULO, VICINI E LONTANI, AMICI, NEMICI, FRATELLI E
CASSOEULI” (Fonte: Facebook)

        Altrettanto interessanti le reazioni del vicepremier Luigi Di
Maio e del collega pentastellato Alessandro Di Battista, rivolte ai
giornalisti
“Infami sciacalli“; “pennivendoli“, siete voi “le vere puttane”

         Luigi Di Maio. “Quando il vicepremier voleva fare il
giornalismo”,

Luigi Di Maio diventò giornalista pubblicista nel 2007 sulla base di
una settantina di articoli di sport in un piccolo giornale del
giuglianese, Il Punto, diretto da Mauro Fellico, sul quale l’attuale
vicepremier, a detta del suo ex capo, “scriveva un box o una notizia
ogni 15 giorni: poteva essere un’amichevole, una partita in paese,
anche le bocce…” (Fonte: la Repubblica

         Il presidente della Camera Roberto Fico ha fatto proiettare in
un’aula del Palazzo il film su Stefano Cucchi, ma il ministro
leghista Matteo Salvini ha ovviamente declinato

“Io non ho molto tempo per andare al cinema“. Due giorni dopo, al
Maurizio Costanzo Show: “Sono andato a teatro dopo mille anni, ho
visto lo spettacolo di Ale e Franz, due grandi“

         Licia Colò tra i volti tv più noti per quanto riguarda i
programmi dedicati alla natura, ha risposto così alle domande dei
conduttori

“Quale animale mi fa venire in mente Salvini? Uno che prende le cose
con forza, diciamo un toro. Luigi Di Maio? Uno più furbillo: una
volpe. Il premier Conte un cane… Si, ed è una cosa bellissima per me.
Un pastore tedesco. Mi sembra uno credibile, equilibrato e
serio” (Fonte: Un Giorno da Pecora,-        Rai Radio1)

        Stefania Pucciarelli senatrice ligure della Lega, è stata
eletta presidente della Commissione DIRITTI UMANI di Palazzo Madama

Soltanto pochi giorni fa la Pucciarelli rivendicava “le RUSPE nei
campi rom”, da sempre “una battaglia della Lega”. L’8 marzo del 2016
si presentava in BURQA sui banchi dell’assemblea del consiglio
regionale ligure. Nel 2017, si scagliava contro i corsi di pugilato
per l’integrazione dei migranti a Santo Stefano Magra. Nello stesso
anno la senatrice finiva nella bufera a causa di un “like” a un
commento che invocava i “FORNI” per i migranti. Per questo è stata
querelata. Davanti al giudice disse di non essersi resa conto della
gravità di quelle parole, che non aveva letto “in modo
approfondito”... (Fonti: La Repubblica e SkyTg24)

          L’esordio terrificante di Mirko Bisesti neo assessore
leghista all’ISTRUZIONE, Cultura e Università della Provincia autonoma
di Trento

“Appena conclusa la mia visita al Dipartimento CONOSCIENZA, abbiamo
affrontato vari argomenti (…)” (Fonte: Facebook)

         Le dichiarazioni nel gennaio 2018 di Giorgia Povolo assessore
alle Politiche giovanili del Comune di Ivrea in quota Lega Salvini,

“(…) zingari di merda, zecche e parassiti capaci di spolpare tutto, di
connazionali criminali che andrebbero usati come esche per i piranha.
(…) Vi auguro calorosamente che cercando di rubare qualcos’altro una
tagliola possa mozzarvi le mani non all’altezza del polso ma sopra il
gomito, così che la maglietta possa coprire lo scempio che vi
ritrovereste ad essere. Inoltre mi farebbe alquanto schifo vedere i
monchi penzolanti ai semafori mentre chiedete l’elemosina con i piedi.
Che possa per te/voi essere un 2018 pieno di cure e che i soldi
guadagnati da questo furto possano servire per comprare medicine
contro un brutto male al sedere. Ringrazio la Boldrini per avere un
grande cuore aperto verso il prossimo” (Fonte: Facebook)

         Il vicepremier Luigi Di Maio intervistato da Enrico Lucci

“L’ultima volta che ho fatto l’amore? Oggi cosa siamo? Venerdì… Beh in
settimana” (Fonte: Nemo, Rai 2)
Di Maio va in Cina per chiudere alcuni accordi commerciali e
chiama ripetutamente il presidente Xi Jinping ‘PING’. Su Facebook,
alcuni giorni dopo, arriva la magnifica trollata della vicepresidente
della Camera di Forza Italia Mara Carfagna, in un post che la ritrae
sorridente davanti ad un negozio – sotto l’insegna ‘Parrucchiere Ping’
– insieme al proprietario.

“Aveva ragione Luigi Di Maio, allora: Ping esiste davvero. Ma non è il
Presidente della Cina. A quel punto poteva risparmiarsi il viaggio e
venire qui all’Esquilino”

         Giulietto Chiesa il numero uno indiscusso del “complottismo”
italiano, intervistato sul video tarocco rilanciato dal Movimento 5
Stelle Europa, ci regala altre “chicche”:

Sei stato un grande giornalista: poi cosa ti è successo? “Non ti
seguo“. Sei sempre convinto che l’attentato alle Torri Gemelle… ”Se
lo fecero da soli gli americani! Certo. Ormai esistono prove
schiaccianti. Ci fosse una giustizia internazionale, tutto il governo
Usa dell’epoca, compresi i capi di Cia ed Fbi, dovrebbe finire sotto
processo. Solo il povero presidente Bush fu tenuto all’oscuro di
tutto”… (Fonte: Corriere della Sera)

        L’ orrore di Lele Mora

“Io nuovo direttore de l’Unità? Il mio editore Marcello Silvestri è in
fase di trattativa, che è in corso e si sta risolvendo. Mi ha chiesto
se volessi fare il direttore e gli ho detto volentieri. D’altra parte
Gramsci, che ha creato l’Unità, all’epoca l’aveva ideata per i
giovani“. Ma Gramsci era marxista e comunista, lei si è definito
fascista. “No, io non sono fascista, io sono mussoliniano, che è
diverso“. In un’intervista al quotidiano Libero, diversi anni fa, lei
però disse: ‘i miei sono fascisti e lo sono anche io, mussoliniano
nell’anima, del fascismo mi piace proprio tutto‘. Davvero le piace
tutto? “Tutto e di più” (Fonte: Un Giorno da Pecora – Rai Radio 1)
Joe Formaggio, sindaco di Albettone ( Fonte: La Zanzara –
Radio 24 )

“Se la Kyenge continua con le sue puttanate qualcuno farà il partito
dei bianchi, il White Power… è una puttanata che abbiano vietato il
Partito Nazionale Fascista, non dovrebbe essere al bando. Io al
ristorante ho un bel busto di mezzo metro di Mussolini. La maggior
parte della gente che viene al mio ristorante si fa un selfie con la
testa del Duce. Sono tutti deficienti allora? In Italia siamo anche
troppo democratici. Casomai c’è razzismo al contrario. Fosse per me
ripartirebbero le crociate...”

         Rocco Casalino portavoce del premier Conte si scusa per il
video del 2004 in cui lo si vede dire che “vecchi” e “ragazzi down”
gli fanno “schifo”

“A fini didattici dovevo interpretare questo personaggio e provocare i
ragazzi… in quel periodo frequentavo il mondo dello spettacolo e
spesso interpretavo un personaggio sopra le righe, eccessivo, al
limite del trash”; “Credo di svolgere il mio ruolo con la massima
competenza e professionalità. L’unico modo vergognoso che hanno per
attaccarmi è con degli audio rubati o con un video di 15 anni fa in
cui recito chiaramente un personaggio. Quello che sto subendo io credo
sia la peggior macchina del fango di sempre” (Fonti: Corriere della
Sera – Che tempo che fa, Rai 1)

         Silvio Berlusconi intervenendo al congresso nazionale dei
giovani di Forza Italia a Roma

Berlusconi, promettendo ai suoi di non mollare, racconta di un
incontro con i compagni del liceo: “Siamo rimasti in otto, uno era con
la stampella, un altro era accompagnato dai figli e io, inclemente, ho
detto ‘avevo invitato i miei compagni, non i loro nonni…‘ (Fonte: Il
Giornale)
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha partecipato alla
trasmissione “Alla Lavagna“, nuovo format di Rai 3 che prevede la
presenza di personaggi pubblici e politici al cospetto di una classe
di bambini tra i 9 e i 12 anni, pronta ad interrogarli

“I grandi ci dicono di non dire le bugie, ma in questo periodo ne
stanno girando molte, sono le fake news: cosa si può fare?”, chiede un
bimbo. E Salvini: “Siate curiosi, leggete tanto, non fidatevi solo di
uno… ma poi qualche bugia scappa, l’ho detto pure a mio figlio. Lui fa
la seconda liceo, è sempre stato bravo… ma se ogni tanto ci scappa una
bugia, una copiatina, ci sta… buona vita a tutti, studiate il giusto…
tanto, ma non troppo!” (Fonte: Huffington Post)

        Matteo Salvini sempre rivolgendosi agli alunni di Rai 3

Parte un brano, il vicepremier deve indovinare l’autore. “Che stile
che hai nel ballare (rivolgendosi al piccolo capoclasse, ndr)…
prossima estate ti porto con me al Papeete. Dunque, Cicale Cicale è
una canzone… della Cuccarini!” (è di Heater Parisi, ndr)

         L’ex ministro dell’Interno Marco Minniti oggi deputato Pd, a
Nemo su Rai 2

“Salvini ha fatto troppo l’elefante in cristalleria, ma se vogliamo
essere forti nel Mediterraneo è più utile l’Uomo Ragno che Hulk” (Stan
Lee, leggendario fumettista dei supereroi Marvel, morirà 4 giorni
dopo, ndr)

         L’ex senatore Pd Stefano Esposito non era presente alla
manifestazione “Sì Tav” nella sua Torino, contro la sindaca Appendino.
Ecco perché

Lei oggi sarà a Dublino per il concerto degli U2. Lo fa apposta? “Non
diciamolo neppure per scherzo. Avevo prenotato in epoca non sospetta
e, lo si ammetterà, gli U2 che tornano a suonare nella loro città
costituiscono   un   avvenimento   straordinario”   (Fonte:    il   Fatto
Quotidiano)

       La senatrice 5 Stelle Alessandra Maiorino sta intervenendo in
aula a Palazzo Madama e ad un certo punto si sente un grido
dell’esponente Pd Mauro Laus

“TORNATENE IN CUCINA!!!!“

        La deputata Pd Alessia Morani, eroica.

“Nonostante il raffreddore sono ancora in commissione a discutere gli
emendamenti al disegno di legge su corruzione e prescrizione. #Avanti
 ” (Fonte: Twitter)

         Matteo Salvini rivolgendosi ad Enrico Papi, durante
un’ospitata al “Maurizio Costanzo Show” su Canale 5

“Andavo matto per Sarabanda, anche se non ne azzeccavo una di canzone.
Pensi Papi, dopo anni ho ritrovato l’Uomo Gatto: stava ad un comizio
della Lega” (Mentre prepariamo questa raccolta, ci scrive l’Uomo
Gatto, Gabriele Sbattella: “Mai stato ad un comizio della Lega o di
altre forze politiche, mai avuto tessere di partito”. Sembra che
Salvini si sia confuso con un altro storico partecipante di Sarabanda,
Coccinella. Sì, è tutto vero)

         Il presidente Pd di Regione Campania Vincenzo De Luca nel
classico appuntamento settimanale su Lira Tv

“Mi permetto di dare un suggerimento a Salvini: visto che torna a casa
stanco morto, penso che la compagna giusta per lui sia una come
l’onorevole Rosaria Bindi. La signora Isoardi obiettivamente merita, è
una grande donna. Impegnativa, diciamo, e anche stressante. La coppia
Salvini-Bindi, invece, la vedrei meglio. Lui torna a casa stanco e
distrutto e si mette a fare gli esercizi spirituali. Che cosa devi
fare? Non più di questo. Salvini ha bisogno           di   una   partner
rasserenante, pacificante, narcotizzante”

        Danilo Toninelli: scene da un Senato della Repubblica

“Bagarre nell’aula del Senato dopo l’approvazione del decreto Genova.
Il motivo? L’esultanza del ministro delle Infrastrutture Danilo
Toninelli, che ha alzato il PUGNO ripetutamente come segno di
giubilo” (Fonte:  il Fatto Quotidiano)

         Il senatore M5s ‘dissidente’ Gregorio De Falco , al centro
delle polemiche e a rischio espulsione per essersi messo di traverso
sul condono 5 Stelle, sul Decreto Genova

“Hanno votato? Ma la seduta non era sospesa?”, ha affermato correndo
verso l’Aula. E successivamente ha confermato: “E’ vero, non ho fatto
in tempo a votare: ma tutto sommato meglio così. Evidentemente era
destino” (Fonte: SkyTg24)

         Vertice di maggioranza? Il Presidente del Consiglio Giuseppe
Conte, a margine del Question Time alla Camera, ha risposto così:

“Stasera c’è la Champions, e io tifo Roma”

         Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini al Senato durante la
discussione sul Decreto Legge Sicurezza

“Stasera un vertice a Palazzo Chigi? Stasera io ho un vertice con:
rigatoni, ragù e Champions League“
Con l’operazione Rete Magica la
Casaleggio entra a Palazzo Chigi
di Giovanna Vitale*

                                           Il prestanome. Non è
esattamente lusinghiero l’ultimo appellativo affibbiato al premier
incaricato Giuseppe Conte. È quello che però rende meglio l’idea
coltivata con tenacia alla Casaleggio Associati. Dove – dopo aver
concepito in laboratorio il capo politico dei 5S – si avviano a
realizzare un progetto ancor più ambizioso: trasformare un anonimo
professore di diritto nel perfetto esecutore del contratto
pentaleghista, volto del Movimento ma senza voce propria, interprete
di una linea dettata per interposto staff e decisa altrove. A Milano.
Nel quartier generale della Srl dove si è già insediata la cabina di
regia del nuovo primo ministro.

È solo una questione di tempo. Poi, appena il governo nascerà, il
Giglio ormai appassito che per quattro anni ha dettato legge a Palazzo
Chigi verrà sostituito dalla “Rete Magica”, in omaggio al totem
dell’azienda informatica da cui tutto discende e al tramaglio
congegnato per imbrigliare “l’avvocato del popolo“. Un poker di
pretoriani che dovrà misurarne i passi e le parole, curarne l’immagine
pubblica e i profili social, scriverne i discorsi e smistarne le
telefonate. Hai visto mai che anziché Macron chiami l’ex amica Maria
Elena Boschi.
Capo indiscusso della Rete
e finora al servizio di Luigi Di Maio sarà Rocco Casalino, già al
vertice della Comunicazione 5S, scalata in cinque anni partendo dal
basso, come vice al Senato di Claudio Messora: per meriti acquisiti
sul campo sarà lui il portavoce di Conte, più voce che porta, in
realtà. Di lui si sa pressoché tutto. Classe ’72, una laurea in
ingegneria, comincia la sua “carriera” come concorrente del Grande
Fratello, che tuttavia non riesce a garantirgli la ribalta sperata:
uscito dalla Casa, Rocco entra nella controversa cerchia di Lele Mora,
fa l’opinionista in trasmissioni di intrattenimento, facendosi notare
per le litigate spesso furiose e alcune esternazioni razziste (“I
poveri hanno un diverso odore della pelle”, disse alle Iene).

                                           La classica storia di
meteora tv. A cui lui tuttavia non si arrende: per quattro anni
conduce un programma mattutino su TeleLombardia finché, nel 2011,
spedisce un video-messaggio caricato su Youtube a Grillo e Casaleggio
padre che lo accolgono a braccia aperte, anche se nel 2013 la sua
candidatura alle regionali viene bocciata dai militanti storici che
non lo accettano. Nel frattempo, però, il M5S vince il Parlamento e
per Casalino inizia l’ascesa alla vetta del potere. Esercitato in modo
inflessibile: è lui a decidere chi deve andare in tv, apparire e
dunque esistere. Imponendo a tutti i talk il “codice Rocco“: gli
ospiti grillini non devono mischiarsi, interloquire con altri
politici, l’unico contraddittorio ammesso è coi giornalisti, meglio se
clementi, sennò addio per sempre.

Quando Di Maio scala il Movimento, lui diventa la sua ombra.
Scivolando alle spalle di Conte – con cui condivide un incidente di
curriculum: il vantato master americano in Economia è stato smentito
dall’università di Winchester – appena l’asse pentaleghista si salda
sul nome del professore. A cui Casalino scrive il suo primo discorso
da capo del governo incaricato. Vergato poco prima di salire al
Quirinale nella sede romana della Casaleggio, dove ha il domicilio
l’altro dioscuro del futuro premier: Pietro Dettori (sopra nella foto
con Luigi Di Maio) . Destinato, lui, alla guida dell’Ufficio di
Presidenza: nessun atto, decreto, mail o missiva potrà entrare o
uscire senza che l’ex dipendente della srl meneghina lo veda.
Figlio di un imprenditore sardo amico di Casaleggio senior, entra in
azienda grazie alla sua abilità coi social. Il passaggio al blog di
Grillo viene naturale: è Dettori a scrivere i post più virulenti. Alla
morte di Gianroberto, il figlio Davide lo vuole con sé
nell’Associazione Rousseau, ma sarà l’uscita dell’eurodeputato David
Borrelli a consentirgli la promozione a socio della piattaforma che
gestisce le votazioni più importanti (da ultimo, l’accordo Lega-5S), i
dati degli iscritti, le leggi condivise con i cittadini. Un fortino di
dati e informazioni che dà un grande potere a chi lo controlla. E che
ora si trasferisce armi e bagagli nel cuore dello Stato. Dove
approderà anche Maria Chiara Ricciuti, altra pedina fondamentale dello
staff di Di Maio, che di Conte sarà il capo dell’ufficio stampa.

Maria Chiara Ricciuti

Trentenne romana ma di origini abruzzesi, “giornalista fuori tempo e
fuori epoca” si definisce lei, ha lavorato per anni per l’Italia dei
Valori, la prima forza politica ad avvalersi dei servigi della
Casaleggio Associati. Con lei, vestale dell’agenda di Conte, sbarcherà
a Palazzo Chigi pure un’altra fedelissima del capo politico: Cristina
Belotti, 29 anni, già responsabile Comunicazione del M5S in Europa
(abbandonata dopo lo scandalo sui rimborsi truccati) e già in prima
linea nel tour per le Regionali siciliane. La Rete del premier è
pronta. Dalla regia di Milano è tutto, a voi la linea.
*opinione tratta da Rep:

Processo Ruby bis: lieve riduzione
in appello delle condanne per
Emilio Fede e Nicole Minetti
ROMA – La Corte d’appello di Milano ha lievemente ridotto oggi le
condanne inflitte nel processo di primo grado nei confronti dell’ ex-
direttore del TG4 Emilio Fede e per l’ex igienista dentale diventata
poi consigliera regionale lombarda Nicole Minetti, rispettivamente a 4
anni e 7 mesi e a 2 anni e 10 mesi, per il processo d’appello “bis”
sul caso Ruby bis, rispondendo dell’accusa di “favoreggiamento della
prostituzione” per le serate organizzate e trascorse a Villa San
Martino ad Arcore, residenza di Silvio Berlusconi.

Respinte le richieste di assoluzione da parte delle difese di entrambi
gli imputati. Durante l’udienza, l’avvocato Pasquale Pantano, uno dei
difensori della Minetti, ha incredibilmente paragonato la situazione
della sua assistita a quanto avvenuto nel caso di Marco Cappato con dj
Fabo: “Fu una questione di libertà“, come nel caso di Fabiano
Antoniani che decise per il suicidio assistito.

Secondo la difesa della Minetti l’ex consigliera lombarda ha solo dato
un aiuto alle giovani ospiti alle serate di Silvio Berlusconi ad
Arcore “nell’esercizio libero della prostituzione”, che rientra anche
questo nella “libertà di autodeterminarsi” , paragandola al diritto
dell’esponente dei Radicali e dell’Associazione Luca Coscioni che ha
aiutato Fabiano Antoniani, morto in una clinica svizzera con il
suicidio assistito, nell’esercizio “di un diritto“, ossia la “libertà
di decidere della propria vita“. Gli avvocati di Emilio Fede e
Nicole Minetti avevano posto anche la questione di illegittimità
costituzionale della legge Merlin, e chiesto in prima battuta
l’assoluzione per i loro assistiti e in subordine hanno sollevato la
questione di incostituzionalità del favoreggiamento della
prostituzione quando “non c’è costrizione ma libero esercizio“.

L ‘avvocato Pantano nella sua arringa ha detto: “Non si comprende come
possa essere criminologicamente rilevante aiutare qualcuno
nell’esercizio libero della prostituzione, in una società che si è
evoluta rispetto alla prostituzione degli anni ’40 a cui si riferisce
la legge Merlin. All’epoca non c’erano le escort che oggi si offrono
liberamente”. Ed aggiunto: “Se non c’è violazione della sfera di
libertà, come avviene invece nella tratta delle prostitute ‘schiave’,
non c’è reato”. Per sostenere la propria tesi il legale si era
richiamato anche all’ordinanza della Corte d’appello di Bari che ha
deciso di inviare gli atti alla Corte Costituzionale sulla Legge
Merlin nel processo d’appello sulle escort portate, tra il 2008 e il
2009, dall’imprenditore Gianpaolo Tarantini nelle residenze
dell’allora presidente del Consiglio.

Nella scorsa udienza il sostituto Daniela Meliota della Procura
Generale di Milano, aveva insistito sulla tesi del “sistema
prostitutivo” per chiedere sia di respingere la questione di
illegittimità costituzionale che la conferma delle condanne per Emilio
Fede e Nicole Minetti, rispettivamente a 4 anni e 10 mesi e a 3 anni.
Il nuovo procedimento d’appello “bis” è conseguito alla sentenza della
Cassazione del settembre 2015 che ha deciso di di rinviare gli atti ad
un altro giudizio di secondo grado per colmare alcune “lacune
motivazionali” della sentenza.

Fede voleva “guadagnarci”. Il pg nel suo intervento ha spiegato che
Fede (accusato anche di tentata induzione), favorendo la prostituzione
per l’ex Cavaliere, voleva “guadagnarci” in termini economici e di
“posizione” ed aveva il compito di portare “merce nuova” a villa San
Martino. La Minetti, invece, aveva il ruolo “fondamentale” di fornire
“abitazioni” a Milano per le ragazze.
Le serate ad Arcore e il ruolo di Fede. Emilio Fede secondo il Pg,
“aveva un preciso scopo per favorire la prostituzione selezionando” le
ragazze da portare ad Arcore e che provenivano “dall’agenzia di Lele
Mora“, già condannato in via definitiva in questo procedimento.
Secondo il giudice, il giornalista “voleva mantenere la sua posizione
di direttore del Tg4 e la sua autorevolezza che gli derivava dal suo
rapporto con Berlusconi, anche perché stava perdendo colpi e voleva
ancora gloria e guadagni“.

Il sostituto Procuratore Generale ha pure ricordato l’episodio del
prestito milionario chiesto da Emilio Fede e Lele Mora all’ex premier
e del quale il giornalista avrebbe poi trattenuto una parte. La
Cassazione, ha ricordato il Pg, ha chiesto di approfondire gli
elementi probatori relativi alla tentata induzione e al
favoreggiamento della prostituzione di 6 ragazze (“sulle 33 totali“).
Il magistrato ha parlato di quella “fase del bunga-bunga nella quale
c’era un’atmosfera suadente e accattivante che influiva sulla
fragilità delle ragazze, alcune appena 18enni“.

Un altro legale dell’ex consigliera regionale Nicole Minetti, Paolo
Righi, in un passaggio della sua arringa difensiva, ha detto che le
ragazze che partecipavano alle serate di Arcore erano delle “aspiranti
mantenute”. Sostenendo che avevano esclusivamente interesse a
conoscere il presidente del Consiglio per fare carriera. “La legge
Merlin – ha detto il legale – deve continuare a sanzionare giustamente
la tratta delle schiave e non casi come questo“. Anche l’
avvocato Righi ha illustrato l’intenzione della difesa di sollevare
davanti alla Consulta la questione di illegittimità costituzionale
delle norme sul favoreggiamento della prostituzione nell’ambito del
processo d’appello ‘bis’ sul caso Ruby bis.

La difesa dell’ex consigliera regionale della Minetti aveva chiesto
l’assoluzione,, in prima battuta, sostenendo che la “Minetti,
occupandosi delle bollette e delle case delle ragazze, non ha favorito
la prostituzione, ma ha favorito l’allora premier, gli ha fatto solo
una cortesia“. Gli appartamenti delle cosiddette ‘olgettine‘, ha
aggiunto il legale, “non c’entravano niente con l’attività
prostitutiva, che a nostro parere nemmeno c’era, perché erano le
ragazze a voler partecipare a quel ‘format‘ ad Arcore e lo facevano
liberamente“.

Uno dei legali della difesa di Emilio Fede, l’avvocato Salvatore Pino
del foro di Milano, aveva chiesto che venisse assolto dalle accuse di
tentata induzione di Ambra Battilana, Chiara Danese e Imane Fadil
(parti civili) e dal favoreggiamento di altre tre ragazze (tra loro
Roberta Bonasia “la prediletta di Berlusconi“), tra cui la stessa Ruby
(“episodio questo, tra l’altro, prescritto“) mentre il collega Avv.
Maurizio Paniz, sempre della difesa di Fede ha chiarito che in questo
processo “abbiamo avuto la prova provata solo del nulla e intanto il
direttore ci ha perso anni della sua vita“.

“Una casa a Milano e soldi per
mentire sulle cene hot con
Berlusconi”
ROMA – Roberta Bonasia, 33 anni, ex infermiera dell’Asl TO5 di
Moncalieri, insieme all’ex premier , per i quali il pm Laura Longo ha
chiesto il rinvio a giudizio di entrambi nell’ambito di uno stralcio
del procedimento Ruby-Ter, compariranno di fronte al giudice Francesca
Christillin il 30 gennaio prossimo a Torino per l’udienza preliminare
per rispondere di “calunnia“, “falsa testimonianza” e “corruzione in
atti giudiziari in concorso” solo in questo caso con l’ex presidente
del Consiglio Silvio Berlusconi. il quale versandole una cifra non
inferiore a 80 mila euro di cui 55 mila in bonifici e 25 mila erogati
con un assegno circolare, avrebbe potuto contare sulle sue compiacenti
deposizioni mendaci nei processi milanesi.

Roberta Bonasia finalista a Miss Italia
Soldi e un apparrtamento a canone zero. Berlusconi avrebbe concesso
fra le “utilità” alla Bonasia che avrebbe accettato anche un
appartamento in comodato d’uso gratuito al ventiduesimo piano del
lussuoso Palazzo Velasca, nell’omonima piazza al civico 5 a Milano
“formalmente condotto da Francesco Calogero Magnano uomo di fiducia di
Berlusconi” in cambio ( secondo l’accusa ) di false testimonianze.
Questo secondo l’accusa il “premio” per presunte bugie rese dalla
bella infermiere di Nichelino, passata agli onori della cronaca per le
sue fortunate apparizioni nei concorsi di Miss Torino e Miss Padania,
finalista a Miss Italia con una carriera lanciata in due trasmissioni
in onda sui canali Mediaset e infine travolta dalle prime
intercettazioni rilanciate dalla stampa,       secondo le quali era
diventata la «preferita» del Cavaliere.

Un’intercettazione telefonica agli atti delle indagini di Milano “Ha
preso possesso di tutto, pretende di tutto. Lui è preso” di una
conversazione telefonica fra Emilio Fede e Lele Mora in cui “lui”
sarebbe l’ex presidente del Consiglio sconquassò un inverno di attese
e sogni lavorativi .

Un giudice di Milano ha deciso lo scorso        29 aprile 2016     di
“spacchettare” il processo Ruby/Ter e di trasferire gli atti per
competenza territoriale a ben sette diverse procure . Il procedimento
alla Bonasia e Berlusconi si radica a Torino in quanto la riscossione
dei bonifici inviati da Berlusconi sarebbe avvenuta in una filiale
bancaria di Settimo (TO) . Il reato contestato a Berlusconi, assistito
dal professor Franco Coppi e dall’avvocato Federico Cecconi, avrebbe
coperto un arco temporale compreso tra novembre 2011 e giugno 2015,
mentre nella difesa di Roberta Bonasia è da poco entrato l’avvocato
torinese Stefano Tizzani che la assiste insieme al collega Maurizio
Milan.

Nicole Minetti

Roberta Bonasia, in qualità di testimone, avrebbe mentito in due
diversi processi che si sono celebrati a Milano nei confronti       di
Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, e nell’altro di Silvio
Berlusconi, raccontando che nel corso della cena tenutasi ad Arcore
il 22 agosto 2010 “nulla di strano era accaduto” e che “le ospiti
erano rimaste sedute a tavola senza ballare” che dopo cena, nel piano
seminterrato adibito a locale-discoteca-piano bar di Villa San Martino
ad Arcore, residenza di Berlusconi, “nessuna si era denudato
totalmente o parzialmente o aveva avuto contatti corporei di natura
sessuale con Berlusconi” secondo i pm dichiarando il falso.

La Bonasia convocata come teste nei due processi “accettava – secondo
quanto riportato nella richiesta di rinvio a giudizio – la promessa
corruttiva finalizzata a rendere false deposizioni“, mentre per la
difesa    “i soldi ricevuti erano un aiuto per un parente che aveva
gravi problemi di salute ed era bisognoso di cure costose“.

Emilio Fede condannato per i
fotoricatti. Il Tribunale: ”Minacce
anche a Berlusconi ma senza
successo”

                                           ROMA      –    Dopo     il
licenziamento da parte di Mediaset l’ex direttore del Tg4 Emilio Fede,
mostrò “una fotografia artefatta ritraente uno dei principali
dirigenti dell’azienda in atteggiamenti compromettenti” consegnandola
anche “nelle mani di Silvio Berlusconi“, come ha confessato lo stesso
giornalista, e fece leva su “un indebito strumento di pressione basata
sulla sottintesa possibilità che l’immagine venisse diffusa”. E quello
che ha scritto il giudice Alberto Carboni, nelle motivazioni della
sentenza con cui, lo scorso 15 giugno, ha condannato Fede a 2 anni e 3
mesi per la vicenda dei falsi fotomontaggi ‘hot’ che, secondo la
pubblica accusa, Fede avrebbe fatto confezionare per ricattare i
vertici del gruppo Mediaset , quando venne licenziato nel 2012. Lo
scopo era di ottenere un accordo transattivo per un’ uscita più
vantaggiosa. Il giudice, che ha riqualificato l’accusa di estorsione,
  in “tentata estorsione” , motivando che Berlusconi mostrò
“disinteresse per i fotomontaggi esibiti da Emilio Fede“.

Secondo le indagini coordinate dal pm Silvia Perrucci, il giornalista
avrebbe incaricato nel 2012 il suo ex personal trainer Gaetano Ferri,
già condannato in appello per questa vicenda, e ad altre due persone
di realizzare due fotomontaggi compromettenti che ritraevano Mauro
Crippa il direttore generale dell’informazione Mediaset, così come il
presidente dell’azienda Fedele Confalonieri. Il pm nella sua
requisitoria, ha sostenuto che Fede attraverso una serie di “pressioni
e minacce“, avrebbe costretto “Crippa, Confalonieri ma anche lo stesso
Silvio Berlusconi” a fargli avere “un accordo più vantaggioso con una
buonuscita di 820 mila euro e un contratto di collaborazione di 3
anni“.

                                   Il capo di imputazione relativo
all’accordo, che era contestato come estorsione, è stato tuttavia
riqualificato dal giudice come un tentativo di estorsione. Reato
quest’ultimo, invece, contestato dal pm e confermato dal giudice per
il presunto confezionamento delle fotografie che era avvenuto in
precedenza. Il giudice ha disposto una provvisionale di risarcimento
di 20mila euro a carico di Fede in favore di Crippa, difeso dal legale
Edda Gandossi, e di 2 mila euro a favore di Ferri, parte civile in
questo processo per una vicenda di violenza privata riqualificata

 Nel processo erano parti offese Rti-Mediaset e Confalonieri con il
legale Lucio Lucia. Emilio Fede di recente è stato anche condannato a
3 anni e mezzo per il caso del prestito di Berlusconi a Lele Mora per
salvare la sua agenzia Lm Management circostanza in cui Fede secondo
le evidenze investigative ha trattenuto per sé circa 1,1 milioni di
euro.

Processo Ruby: Berlusconi rinviato
a giudizio. Il processo avrà inizio
il 5 aprile prossimo
Il gup Carlo Ottone Demarchi del Tribunale di Milano al    termine della
camera di consiglio seguita all’udienza preliminare – in   cui sono
intervenuti i difensori Franco Coppi e Federico Cecconi    ha rinviato a
giudizio Silvio Berlusconi per il cosiddetto “Ruby ter“.   L’ex
Cavaliere – sulla base delle ipotesi dei pm Tiziana Siciliano e Luca
Gaglio – è accusato di corruzione giudiziaria per aver stipendiato per
mesi con migliaia e migliaia di euro i 22 ospiti dei suoi bunga bunga,
 onde affermare e testimoniare il falso nei processi Ruby, negando di
aver avuto incontri sessuali con l’ex premier.

                                        Al    centro     del    nuovo
dibattimento, che verrà riunito probabilmente con quello che vede già
imputati per corruzione in atti giudiziari Karima El Mahroug (meglio
nota come Ruby) e altre 22 persone, l’accusa, per l’ex premier, di
avere comprato il silenzio o la reticenza delle ragazze-testimoni
(Ruby compresa) con circa 10 milioni di euro. Versamenti che sono
stati giustificati invece da Berlusconi come gesti di “generosità’”
nei confronti delle giovani, che avrebbero avuto la vita “rovinata”
dal clamore dei processi. Agli atti dell’indagine coordinata dai pm di
Milano Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, una mole di intercettazioni,
documenti, messaggi WhatsApp, file e video, che, secondo l’accusa,
dimostrerebbe che l’ex Cavaliere ha comprato il silenzio o la
reticenza della marocchina e delle altre ’olgettine’.

Berlusconi   secondo la ricostruzione dell’accusa, avrebbe sborsato in
totale quasi dieci milioni di euro a tutte le ospiti delle “cene
eleganti“, di cui circa sette milioni di euro a Karima El Mahroug,
alias Ruby, che li avrebbe utilizzati anche per aprire delle attività,
come un ristorante in Messico

Berlusconi non è coinvolto nel Ruby bis: il processo (che nel novembre
2014 si è concluso in appello) riguardava infatti Lele Mora
(condannato a 6 anni), Emilio Fede (4 anni e 10 mesi) e Nicole Minetti
(3 anni). L’ex agente dei famosi, Mora, era accusato di
favoreggiamento e induzione alla prostituzione anche minorile; l’ex
direttore del Tg4 per favoreggiamento e induzione alla prostituzione
(ma solo delle ragazze minorenni); mentre l’ex consigliera regionale
Minetti era finita a processo per il solo favoreggiamento.
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