UN MONDO DI DONNE Le Azzurre alla World Cup in Nuova Zelanda - 173Ottobre 2022 - Federazione Italiana Rugby

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UN MONDO DI DONNE Le Azzurre alla World Cup in Nuova Zelanda - 173Ottobre 2022 - Federazione Italiana Rugby
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        UN MONDO DI DONNE
                                                     Ottobre 2022

        Le Azzurre alla World Cup in Nuova Zelanda
UN MONDO DI DONNE Le Azzurre alla World Cup in Nuova Zelanda - 173Ottobre 2022 - Federazione Italiana Rugby
Matteo Alemanno
                                                    celta da
                                                             :
                                                                                                                                    L’        estate sta finendo, anzi è finita ormai, e lascia un’eredità di risul-
                                                                                                                                    tati sportivi sui quali vale la pena di soffermarsi per un istante.
                                                                                                                                    I tre/quattro sport che hanno guidato la riscossa dell’Italia nei primi anni
                                                                                                                                                                                                                        direttore responsabile
                                                                                                                                                                                                                        Gianluca Barca gianluca.barca@allrugby.it
                                                                                                                                                                                                                        photo editor
                                                                                                                                                                                                                        Daniele Resini danieleresini64@gmail.com
                                                  s
                                          L’acqua
                                                                                                                                                                                                                        redazione
                                                                                                                                    del Novecento, e poi nel secondo Dopoguerra, non regalano più ai tifo-              Giacomo Bagnasco, Federico Meda, Stefano Semeraro.
                                                                                                                                    si soddisfazione alcuna. Parliamo nell’ordine del calcio, precipitato in un
                                                                                                                                    buco nero dopo l’Europeo del 2021, del ciclismo in cui, tanto per fare un           Collaboratori
                                                                                                                                    esempio semplice, un italiano non vince una tappa al Tour de France da              Danny Arati, Felice Alborghetti, Alessio Argentieri, Sergio
                                                                                                                                    più di tre anni, della Formula 1 (l’ultimo titolo della Ferrari, con Raikko-        Bianco, Simone Battaggia, Enrico Capello, Alessandro
                                                                                                                                                                                                                        Cecioni, Giorgio Cimbrico, Mario Diani, Diego Forti,
                                                                                                                                    nen, è di 15 anni fa) e del pugilato, sport che dopo i Loi, i Mazzinghi, i Ben-     Gianluca Galzerano, Christian Marchetti, Norberto “Cacho”
                                                                                                                                    venuti, Arcari, Antuofermo, Oliva, nei tempi recenti ha visto piano piano           Mastrocola, Paolo Mulazzi, Iain R. Morrison, Andrea Passerini,

                                                      Q UA
                                                                                                                                    assottigliarsi fino a zero i campioni di assoluto valore.                           Luciano Ravagnani, Marco Terrestri, Maurizio Vancini, Valerio

                                              È L’ AC                                                                               I mesi scorsi, viceversa, hanno celebrato i successi strabilianti del nuoto,        Vecchiarelli, Giancarlo Volpato, Francesco Volpe.
                                           TO
                                    U LIVE LO SPORT
                                                                                                                                    la pallavolo ha conquistato il titolo mondiale con una squadra di giovani
                                                                                                                                                                                                                        fotografie
                                                                                                                                    e uno staff tutto italiano, e bene ha fatto anche la pallacanestro agli Eu-
                                        PE R
                                                                                                                                                                                                                        In copertina, le Azzurre schierate all’Inno durante le qualificazioni
                                                                                                                                    ropei, sconfitta ai supplementari dalla Francia, nei quarti di finale, dopo         mondiali (Roberto Bregani/Fotosportit).
                                                                                                                                    aver battuto i giganti della Serbia agli ottavi. In evidenza anche il tennis,
                                                                                                                                                                                                                        Fotosportit
                                                                                                                                    con i vari Berrettini, Sinner & c., e l’atletica, dignitosa sia a Eugene (marcia    Elena Barbini, pag. 66; Stéphanie Biscaye, pag.20; Roberto
                                                                                                                                    e salto in alto femminile) che a Monaco (undici medaglie, tre d’oro).               Bregani, pagg. 2, 3, 21, 24, 52; Dave Lintott, pag. 38; Julien
                                                                                                                                    Nel 1974, Gianni Brera scrisse: “Lo sport è semplicemente il Paese. Più che         Poupart, pag. 65; Daniele Resini, pagg. 13, 15, 22, 23, 33, 55, 56, 57,
                                                                                                                                    risanato, andrebbe reinventato. E allo stato attuale è perfino lecito dubi-         59, 61, 63, .67, 70a.
                                                                                                                                    tare che esista”.                                                                   Getty Images
                                                                                                                                    Un’affermazione di cui sarebbe piaciuto ridiscutere con lui alla luce dei           Joe Allison, pagg. 42, 43; APO Group, pag. 30; Howard Boylan,
                                                                                                                                    risultati di cui sopra.                                                             pag. 32; Bob Bradford, pag. 25; Henry Browne, pag. 44; Niall
                                                                                                                                    Si può dire che c’è stata una mutazione antropologica nel Paese, che dal-           Carson, pagg. 70; Federugby, pagg. 12, 19; Ross Kinnaird, pag.
                                                                                                                                    le strade (bici, auto, corse a piedi), dalle palestre negli scantinati dove         70b; Catherine Ivill, pag. 28; Philippe Lopez, pag. 14; Charles
                                                                                                                                    Alain Delon interpretò la sua parte in “Rocco e i suoi fratelli”, lo sport ita-     McQuillan, pag. 50; Dan Mullan, pag. 8; Hannah Peters, pagg.
                                                                                                                                    liano ha trovato finalmente casa stabile nelle piscine, sui campi da tennis,        34, 36; David Rogers, pag. 26; Cameron Spencer, pag. 73; Darren
                                                                                                                                    nei palazzetti dove si gioca sotto i canestri o separati da una rete? Che           Stewart, pag. 4; Phil Walter, pag. 40; Kirsty Wigglesworth, pag.
                                                                                                                                    anche da noi lo sport è diventato borghese?                                         68.
                                                                                                                                    Brera scriveva di italiani “affamati e stortignaccoli” destinati a subire sui       Altri crediti
                                                                                                                                    campi di gioco la veemenza fisica degli avversari. Per questo invocava la           CUBO Photo Milano, pagg. 46, 48; Kevin Linght, pag. 10.
                                                                                                                                    difesa e il colpo improvviso, il contropiede, come unica tattica adatta alle
                                                                                                                                                                                                                        L’editore è a disposizione degli aventi diritto, con i quali non gli sia stato
                                                                                                                                    nostre caratteristiche plebee e proletarie.                                         possibile comunicare, per eventuali involontarie omissioni o inesattezze
                                                                                                                                    Oggi gli italiani non sono più quelli di allora: il volley ha proposto una          nella citazione delle fonti dei brani e delle fotografie.
                                                                                                                                    squadra di giganti, molti sopra i due metri, ci sono Azzurri che giocano
                                                                                                                                    nell’NBA e rugbisti che si fanno valere in Francia e in Inghilterra.                editore
                                                                                                                                    Ma il rugby da noi non ha trovato casa adeguata in un Paese che a livello           Ruck and Mole soc. crl, via Callegari 10, 25121 Brescia
                                                                                                                                    collettivo ha spesso rifuggito responsabilità e doveri.                             Autorizzazione del Tribunale di Brescia n.1/2007
                                                                                                                                    “Attraverso la pratica sportiva - scriveva Brera - in Inghilterra si procedeva      del 9 gennaio 2007. È vietata la riproduzione anche parziale
                                                                                                                                    alla selezione psicofisica dei quadri e dei soldati per una nazione allo-           di testi, documenti e foto.
                                                                                                                                    ra egemone nel mondo”. Thackeray, nel 1847, ne “La Fiera delle Vanità”,             abbonamento annuale on line
                                                                                                                                    raccontava addirittura di un nonno benestante che premiava il nipote                25,00 euro
                                                                                                                                    per ogni compagno di scuola più grande di lui che il giovinetto avesse
                                                                                                                                                                                                                        numeri arretrati
                                                                                                                                    conciato per le feste a suon di calci e pugni. “Da tempo immemorabile -             Italia 7,00 euro
                                                                                                                                    scriveva - la gioventù inglese viene allevata secondo questi principi, e noi
                                                                                                                                                                                                                        redazione
                                                                                                                                    abbiamo così migliaia di persone che lodano e ammirano le ingiustizie e             via Callegari 10, 25121 Brescia
                                                                                                                                    le brutalità perpetrate tra fanciulli”.

                          U LIVETO
                                                                                                                                    Il libro Cuore (1880 circa), per contro, parla di ragazzini italiani gracili, po-

                                                                                             N O
                                                                                                                                                                                                                        stampa

                                                                                            A
                                                                                                                                    veri, malconci, con i pochi ricchi sopraffatti dall’egoismo e dal senso di

                                                                 È L’ACQUA DE L RUG BY ITALI                                        colpa.  
                                                                                                                                    Il rugby, la volontà di imporsi fisicamente che richiede, la necessità di do-
                                                                                                                                    minare con la forza gli avversari, ci obbliga a superare la nostra storia.
                                                                                                                                    Non ci mancano i mezzi fisici, ma la capacità di canalizzarli in un’aggres-
                                                                                                                                                                                                                        L’Artegrafica
                                                                                                                                                                                                                        Via Martin Luther King 68
                                                                                                                                                                                                                        31032 Casale sul Sile (TV)
                                                                                                                                                                                                                        www.lartegrafica.com
                                                                                                                                    sività di squadra, in una voglia di supremazia muscolare matura e col-
                                                                                                                                    lettiva. Ci stanno riuscendo le ragazze e forse è da lì che l’Italia e il Paese
                                                                                                                                    devono provare a (ri)partire.
O SERVIZI A COLORI IN POSITIVO/NEGATIVO                                                                                                 Gianluca Barca

                                             ULIVETO E LA FEDERAZIONE ITALIANA MEDICO SPORTIVA INSIEME PER LO SPORT
       S E R V I Z I                             S E R V I Z I
UN MONDO DI DONNE Le Azzurre alla World Cup in Nuova Zelanda - 173Ottobre 2022 - Federazione Italiana Rugby
FLASH
    La matematica non è
    un’opinione
    Enrico Lucchin, qui placcato da Shikumbuzo Notshe nel match
    dello scorso 23 settembre tra Zebre e Sharks. In questo inizio di
    stagione, guardando alle statistiche di Benetton e Zebre, è stato
    il trequarti centro in Italia che ha portato avanti più palloni e
    guadagnato più metri. In vista dell’autunno internazionale forse
    merita più di un’attenzione. Nel riquadro, la meta di Gabriele
    Venditti che ha rimesso le Zebre in corsa nella sfida con i
    sudafricani, prima della beffa finale della mancata convalida di
    quella di Trulla.

2                                                                       3
UN MONDO DI DONNE Le Azzurre alla World Cup in Nuova Zelanda - 173Ottobre 2022 - Federazione Italiana Rugby
FLASH
    Lotto, quindi sono
    Eben Etzebeth, trascinatore degli Springboks nel Rugby Championship.
    Insieme a Lood de Jager (26) è stato il miglior saltatore del Sudafrica in
    touche, con 25 palloni conquistati in rimessa laterale nell’arco di tutto il
    torneo.

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UN MONDO DI DONNE Le Azzurre alla World Cup in Nuova Zelanda - 173Ottobre 2022 - Federazione Italiana Rugby
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           SOMMARIO
                                                                                                                                             Pag.38 Tanto rumore per nulla
  numero centosettantatre                                                                                                                    A dodici mesi dalla Coppa del Mondo in Francia, pronostici e statistiche leggendo il ranking.

                                                                                                                                             Pag.40 Il graffio del Puma
COPPA DEL MONDO DONNE
                                                                                                                                             Lo sport argentino è al vertice in tante discipline, scrive Giorgio Cimbrico. E vincendo a Christchurch
                                                                                                                                             i Pumas hanno dimostrato di poter battere chiunque.

     Pag.8 3 per la corona                                                                                                         UNITED RUGBY CHAMPIONSHIP
     Inghilterra, Francia e Nuova Zelanda sembrano un gradino sopra le altre nella lotta per il titolo, scrive Mario Diani,

                                                                                                                                         Pag.44 Metti un Cheeta nel motore
     Il punto sulle partecipanti alla vigilia del Mondiale.

     Pag.16 Un sogno chiamato semifinale
                                                                                                                                             Jacques du Toit racconta a Gianluca Barca prospettive e motivazioni del suo trasferimento alle Zebre, in Italia.

     Andrea Di Giandomenico esamina con Giacomo Bagnasco le prospettive della Nazionale azzurra: “Se passiamo bene il girone…”
                                                                                                                                             Pag.50 Dove sta Zuzu
     Pag.20 Vogliamo di più                                                                                                                  Manuel Zuliani confessa a Federico Meda le emozioni di una carriera vissuta in fretta, tra Mogliano, Benetton
                                                                                                                                             e la maglia dell’Italia.
     Elisa Giordano promossa capitana sul campo dopo l’infortunio di Manuela Furlan confessa traguardi e ambizioni dell’Italia.

                                                                                                                                   CAMPIONATO TOP10
     Pag.24 Grandi speranze
     Emily Scarratt racconta a Mario Diani come si affronta una Coppa del Mondo da favorite e fa il punto sul rugby femminile,           Pag.56 Los tres caballeros
     che vive con il professionismo una svolta epocale.                                                                                       Franco Properzi, Carlo Orlandi e Giampiero De Carli, da compagni di prima linea ad avversari sulle panchine del Top10.

     Pag.30 We believe in miracles
     Erika Morri lancia un progetto multimediale per raccontare le diverse culture del rugby fra campo e vita quotidiana.                     Pag.58 Giocare con la memoria
                                                                                                                                              Investiamo nella storia, dice Franchino Properzi a Valerio Vecchiarelli. “Solo conoscendo da dove veniamo
                                                                                                                                              possiamo ambire a raggiungere risultati”.

UN ANNO AL MONDIALE                                                                                                                           Pag.60 Allarghiamo i confini
                                                                                                                                              “Il nostro campionato si riduce a tre regioni confinanti - dice Carlo Orlandi -. Ma non possiamo rischiare di diventare uno sport regionale,
     Pag.34 Back in black                                                                                                                     raggomitolato su sé stesso”. Di Valerio Vecchiarelli.

                                                                                                                                              Pag.62 La qualità non sia un alibi
     Luciano Ravagnani analizza le trasformazioni sociali della Nuova Zelanda e avverte: “non escludete gli All Blacks
     dai pronostici, hanno le armi per recuperare”.
                                                                                                                                              “Georges Coste e Massimo Mascioletti ci hanno insegnato una cosa importante - dice Giampiero De Carlo a Gianluca Barca -:
                                                                                                                                              un’attenzione maniacale a fare le cose bene”.

                                                                                                                                              Pag.64 Mi piacciono le sfide
                  173 numeri fa nasceva                                 e potrete leggere Allrugby online                                     Dalle Zebre alle FFOO: alla vigilia di una nuova avventura, Carlo Canna si racconta a Alessandro Cecioni.
                  Allrugby. Lavoriamo                                   e tutti i contenuti speciali al costo di
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                  il sostegno dei lettori                                                                                                    Giorgio Cimbrico ricorda Elisabetta II, protagonista assoluta di settant’anni di storia, anche nello sport e nel rugby.

                  è decisivo.                                           Sempre su www.allrugby.it
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                                                                        Per informazioni:                                         Pag.72 Un altro sguardo di Giancarlo Volpato
www.allrugby.it                                                         redazioneallrugby@alice.it                                Pag.73 Mani in ruck di Maurizio Vancini
                                                                                                                                  Pag.74 West end di Giorgio Cimbrico
UN MONDO DI DONNE Le Azzurre alla World Cup in Nuova Zelanda - 173Ottobre 2022 - Federazione Italiana Rugby
3 per la corona
                                                                 Inghilterra, Francia e Nuova Zelanda sembrano un gradino sopra le altre nella lotta
                                                                 per il titolo. Per l’Italia l’obiettivo sono i quarti, il sogno inconfessato è la semifinale.
                                                                 di Mario Diani

                                                                                     Sembra essere opinione diffusa che la Rugby World           Inoltre, alcuni dei test di quest’estate hanno visto
                                                                                     Cup maschile del prossimo anno in Francia sarà as-          coinvolte squadre che, non essendosi qualificate per
                                                                                     solutamente incerta negli esiti, visti i risultati degli    RWC, hanno dato spazio a massicce sperimentazioni.
                                                                                     ultimi due anni. Cosa aspettarsi invece da RWC 2021,        Quale significato attribuire a risultati obiettivamente
                                                                                     competizione al femminile che si apre sabato 8 otto-        del tutto inattesi come il doppio ko inflitto dal Su-
                                                                                     bre con Francia-Sudafrica, un anno dopo la data ori-        dafrica alla Spagna (44-5 e 37-14), o il successo del
                                                                                     ginariamente prevista? Un mix di prevedibilità e im-        Giappone (29-10) nel secondo test contro l’Irlanda?
                                                                                     prevedibilità. Per certi versi, la lotta per le posizioni   Il quadro è poi ulteriormente complicato da svilup-
                                                                                     di vertice sembra ancora più ristretta di quanto non        pi propri della fase attuale. Il recente passaggio di
                                                                                     sia stato in passato per la Coppa maschile. È difficile     molte squadre a un regime semi-professionistico
                                                                                     pensare a qualcuno in lizza per la vittoria oltre Inghil-   può avere un effetto positivo estremamente rapido
                                                                                     terra, Francia e le padrone di casa della Nuova Zelan-      (molti hanno associato a questo fatto l’ottimo Sei
                                                                                     da, con la prima in netto vantaggio sulle altre due.        Nazioni 2022 del Galles). Nella stessa direzione può
                                                                                     Per il resto, invece, la competizione sembra estrema-       andare un calendario più ricco: dall’autunno 2021
                                                                                     mente aperta. E l’alto numero di incontri di prepa-         l’attività internazionale del Sudafrica si è molto in-
                                                                                     razione che si sono svolti quest’estate non ha certo        tensificata, con undici incontri disputati; lo stesso
                                                                                     aiutato a fare previsioni. Questo per diverse ragioni.      Giappone ha giocato molto, sette test da maggio
                                                                                     Come sempre accade in questi casi, alcuni incontri          a settembre. Siamo quindi di fronte a un quadro in
                                                                                     hanno opposto squadre al rientro da un lungo pe-            rapida evoluzione, rispetto a cui appare molto dif-
                                                                                     riodo senza partite ufficiali ad altre che invece ne        ficile fare previsioni basandosi su parametri come il
                                                                                     avevano giocate molte: come interpretare allora il          ranking di World Rugby.
                                                                                     52-14 di Inghilterra-USA, in un certo senso non trop-       Per tutti questi motivi, allo stato attuale almeno due
    Il calendario                                                                    po scoraggiante per le nord-americane, ma in un             (A e B) delle tre pool in cui il Mondiale è strutturato
    8 ottobre     Auckland    Sudafrica v Francia       POOL C                       contesto in cui gli USA avevano già disputato quat-         appaiono molto aperte, ed anche la terza presenta
                                                                                     tro partite da giugno, mentre l’Inghilterra nessuna?        vari motivi di interesse. Vediamole una per una.
                              Fiji v Inghilterra        POOL C
                              Australia v Nuova Zelanda POOL A
    9 ottobre     Whangarei   Usa v Italia              POOL B
                              Giappone v Canada         POOL B
                              Galles v Scozia           POOL A
    15 ottobre    Whangarei   Scozia v Australia        POOL A
                              Usa v Giappone            POOL B
                              Francia v Inghilterra     POOL C
    16 ottobre    Auckland    Italia v Canada           POOL B
                              Galles v Nuova Zelanda    POOL A
                              Fiji v Sudafrica          POOL C
    22 ottobre    Whangarei   Australia v Galles        POOL A
                              Nuova Zelanda v Scozia    POOL A
                              Francia v Fiji            POOL C
    23 ottobre    Auckland    Giappone v Italia         POOL B
                              Canada v Usa              POOL B
                              Inghilterra v Sudafrica   POOL C
    29 ottobre    Whangarei   Quarti di finale 1 e 2
    30 ottobre    Auckland    Quarti di finale 3 e 4                                                                                             Abby Dow, ala delle Wasps, placcata dalla neozelandese Ruahei Demant
    5 novembre    Auckland    Semifinali                                                                                                         nel test dello scorso autunno tra Inghilterra e Nuova Zelanda dominato
                                                                                                                                                 dalle inglesi 56-15. Una frattura alla gamba subita nello scorso mese di
    12 novembre   Auckland    Finali                                                                                                             aprile con la maglia del club, non ha impedito alla Dow si essere inclusa
                                                                                                                                                 nella squadra per la Coppa del Mondo.
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UN MONDO DI DONNE Le Azzurre alla World Cup in Nuova Zelanda - 173Ottobre 2022 - Federazione Italiana Rugby
POOL A: Nuova Zelanda, Australia, Galles e Scozia                           giocheranno presumibilmente le loro chances contro le Wallaroos.           e poi dall’annullamento del test con la Spagna causa lutto reale.        POOl B: Canada, USA, Italia e Giappone
     Le Black Ferns sono chiaramente favorite. Hanno vinto le Pacific Four       Difficile confrontare il percorso di avvicinamento al mondiale delle       Nonostante il diverso piazzamento nel Sei Nazioni, l’impressio-          Questo è sicuramente il gruppo meno prevedibile dal punto di vi-
     Series sconfiggendo nettamente Canada (28-0) e USA (55-6) e incon-          due celtiche: le gallesi hanno subito due nette sconfitte contro op-       ne, supportata dall’esito degli ultimi due incontri diretti tra le due   sta della classifica finale. Nel complesso, la combinazione di tecnica
     trando difficoltà soltanto contro l’Australia (23-10), peraltro in condi-   posizioni di livello superiore (Canada, 3-31, e Inghilterra, x-xx) ma in   squadre (vittorie casalinghe di misura modesta), è che tutto sia in      e potenza fisica sembra dare al Canada qualcosa in più rispetto alle
     zioni atmosferiche molto difficili. Si sono poi ripetute in agosto con-     un contesto relativamente tranquillo; le scozzesi hanno disputato          discussione. La vincente dell’incontro inaugurale che le oppone          rivali. Ma è difficile pensare ad un dominio comparabile a quello
     tro le Wallaroos, battendole largamente in casa (55-5) ma faticando         un’ottima partita persa di poco contro gli Usa (17-21), in una pre-        il 9 novembre a Whangarei sarà in pole position per raggiungere          che le Black Ferns dovrebbero avere nel gruppo A. È vero che le ca-
     assai in trasferta (14-22). Nell’insieme sembrano essersi riprese dal ca-   parazione resa difficile prima dal conflitto tra la SRU e la famiglia      i quarti, ma anche la squadra perdente potrà giocarsi le sue carte       nadesi hanno seccamente battuto sia USA (36-5) che Galles, e che
     tastrofico tour europeo dell’autunno 2021, reclutando star del Seven        di Siobhan Cattigan, tragicamente scomparsa nel novembre 2021,             come migliore terza.                                                     la differenza di potenza fisica dovrebbe dar loro un margine contro
     come l’ala Ruby Tui e un allenatore del calibro di Wayne Smith, ma                                                                                                                                                              il Giappone. Ma hanno anche faticato più del previsto contro l’Ita-
     non paiono ancora al livello dell’Inghilterra. Dovrebbero comunque                                                                                                                                                              lia a fine luglio (34-24), e dovrebbero faticare ancora di più contro
     regolare le altre squadre senza troppi problemi.                                                                                                                                                                                un’Italia in formato “biellese”.
     Dietro di loro è all to play for. A prescindere dal ranking, l’Australia                                                                                                                                                        Anche gli USA dispongono di un potenziale fisico notevole, ma la
     pare la squadra in maggiore difficoltà, con un solo successo all’atti-                                                                                                                                                          qualità tecnica sembra di una caratura inferiore e pure sul piano
     vo quest’anno, a maggio, contro le Figi (36-19) e sconfitte di misura                                                                                                                                                           strettamente dinamico le statunitensi non paiono al livello della
     contro USA (14-16) e Giappone (10-12). Sia il Galles che la Scozia si                                                                                                                                                           squadra che raggiunse le semifinali nel 2017. È pur vero però che

                                                                                                                                                                                                                                                                               La spinta delle avanti azzurre contro
                                                                                                                                                                                                                                                                             il Canada nel test dello scorso luglio a
                                                                                                                                                                                                                                                                              Langford, vinto dalle canadesi 34-24.

10                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      11
UN MONDO DI DONNE Le Azzurre alla World Cup in Nuova Zelanda - 173Ottobre 2022 - Federazione Italiana Rugby
dispongono di un nucleo di ottime giocatrici, tem-          to (e anche consigliabile per scaramanzia) attendersi       Test match di Biella, lo scorso 9        hanno perso nettamente contro Australia e Giap-
     prate dal campionato inglese. Il Giappone è stato il        una collocazione intermedia.                                settembre. Giordana Duca attacca         pone nel triangolare di maggio, ed è difficile capire
     team più incostante, alternando momenti di grandis-         POOL C: Inghilterra, Francia, Sud Africa, Fiji              palla in mano con Valeria Fedrighi in    se i successi contro Samoa, Tonga e Papua Nuova
                                                                                                                             sostegno. A sinistra, Beatrice Rigoni.
     sima qualità con successi di grande prestigio contro        È la pool più squilibrata, con due corazzate a conten-                                               Guinea - e gli incontri disputati nell’imminenza del
     Australia e Irlanda a prestazioni a volte inconsistenti,    dersi il primo posto. Dell’Inghilterra si sa ormai qua-                                              torneo contro una selezione maori neozelandese e
     come nel doppio test contro il Sudafrica, e in altri casi   si tutto (ne parliamo anche a parte nell’intervista a                                                il Canada - saranno stati sufficienti a facilitare la tran-
     disastrose, come nel primo test con l’Irlanda (addirit-     Emily Scarratt). Circa la Francia, l’interrogativo è se e                                            sizione dal Seven (dove le Fiji eccellono anche nella
     tura 22-57).                                                quando riuscirà a interrompere la ormai lunghissima                                                  versione femminile) al 15. Al contrario il Sudafrica
     Dell’Italia diciamo estesamente a parte. I tre incontri     lista di sconfitte contro le inglesi, molte delle quali,                                             sembra aver decisamente cambiato passo nell’ulti-
     di preparazione hanno dato indicazioni molto con-           peraltro, con scarti assai ridotti. Può contare su quella                                            mo anno. La nomina dell’ex-nazionale irlandese Lyn-
     fortanti, con due sconfitte contenute con Canada e          che è probabilmente la migliore mediana del mon-                                                     ne Cantwell a responsabile dell’alto livello è andata
     Francia (il 21-0 subito a Nizza è comunque il margi-        do al momento (Sansus e Drouin), ma deve risolvere                                                   di pari passo con un’intensificazione del numero di
     ne più ristretto subìto in terra francese negli ultimi      i problemi in rimessa laterale, che erano già emersi                                                 incontri disputati dalle Springboks e con una gene-
     trent’anni), seguite dallo splendido 26-19 inflitto alle    nella sconfitta contro le inglesi nel Sei Nazioni e sono                                             rale revisione dell’impianto del domestic game. Il
     transalpine a Biella nel secondo match. La squadra          stati confermati anche nei recenti test contro le az-                                                doppio successo sulla Spagna e quello in Giappone
     sembra aver reagito bene al disgraziatissimo infortu-       zurre. Deve anche mostrare una maggiore capacità                                                     sembrano confermare che nel caso del femminile un
     nio di Manuela Furlan, ed è innegabile che si tratti di     di gestire le partite quando le cose non vanno per il                                                minimo investimento mirato può portare a migliora-
     un gruppo di grande esperienza internazionale. Per          verso giusto e/o la Sansus non è in campo (come si è                                                 menti drastici anche nel breve periodo.
     l’Italia saranno tre partite molto serrate, nessuno dei     visto a Biella).                                                                                     Ai quarti
     piazzamenti estremi (né il quarto posto né il primo         Per le altre due squadre non resta onestamente che                                                   Come potrebbero configurarsi i quarti di finale? Con
     posto) è da escludere a priori, anche se è più sensa-       sperare in una vittoria nello scontro diretto. Le Fiji                                               una possibile eccezione - le Fiji, e anche qui con qual-

                                                                                                                                                                                                                                    che margine di incertezza - tutte le squadre in lizza     Manuela Furlan è stata inserita fra le
                                                                                                                                                                                                                                    sembrano poter aspirare al passaggio del turno. La        32 atlete convocate per la Coppa del
                                                                                                                                                                                                                                                                                              Mondo nonostante l’infortunio al
                                                                                                                                                                                                                                    decisione di confermare per l’edizione 2021 il formato    ginocchio riportato a Nizza contro la
                                                                                                                                                                                                                                    a dodici squadre invece di passare a sedici (cosa che     Francia, lo scorso 3 settembre.
                                                                                                                                                                                                                                    avverrà nel 2025) potrebbe generare risultati e accop-
                                                                                                                                                                                                                                    piamenti curiosi. Passeranno ai quarti le prime due
                                                                                                                                                                                                                                    classificate di ogni gruppo più le due migliori terze.
                                                                                                                                                                                                                                    Inoltre, per la composizione dei quarti si farà riferi-
                                                                                                                                                                                                                                    mento, oltre che al piazzamento nel proprio gruppo,
                                                                                                                                                                                                                                    presumibilmente ai punti di bonus ottenuti e succes-
                                                                                                                                                                                                                                    sivamente ai punti segnati e subiti.
                                                                                                                                                                                                                                    Nuova Zelanda, Inghilterra, Canada e Francia do-
                                                                                                                                                                                                                                    vrebbero piazzarsi ai primi quattro posti della mini-
                                                                                                                                                                                                                                    classifica stilata dopo la prima fase. Sembra impro-
12                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     13
UN MONDO DI DONNE Le Azzurre alla World Cup in Nuova Zelanda - 173Ottobre 2022 - Federazione Italiana Rugby
babile infatti che Nuova Zelanda e Inghilterra (e        dovrebbero avere un margine rispetto al Giappone.       Anche fra donne “le crunch” si ripete   non avevamo mancato di stigmatizzare (Allrugby            Ci sono anche Munarini e Benvenuti
     con maggiori difficoltà Canada, anche se il cuore        La lotta per le due migliori terze potrebbe riservare   quando sono in campo francesi e         numero 154). Peraltro, alla luce dei progressi suda-      In principio (o quasi) fu Maria Beatrice Benvenuti,
     non esclude una sorpresa tricolore) non vincano i        qualche sorpresa: è probabile che il Sudafrica pren-    inglesi. Qui Leanne Infante apre        fricani degli ultimi tempi, si potrebbe vedere una
                                                                                                                      palla da una maul in cui si combatte                                                              la prima donna arbitro - o la prima arbitra, se vole-
     propri gironi. Inoltre, la Nuova Zelanda dovrebbe        da due scoppole da Inghilterra e Francia, e sia quin-   senza esclusione di colpi.              loro qualificazione come un segnale della rapidità        te - di rugby ad acquisire una certa popolarità nel
     conquistare il punto di bonus contro tutte e tre le      di svantaggiato in termini di differenza punti, ma                                              con cui sta evolvendo il gioco al femminile.              nostro Paese. Soprattutto in virtù del fatto che a soli
     avversarie, mentre le inglesi potrebbero faticare        quasi sicuramente otterrà il bonus contro Figi. Se                                              Un’evoluzione che peraltro si riflette anche nella        23 anni venne designata come direttrice di gara per
     contro la Francia.                                       tutte le partite decisive degli altri due gruppi (tra                                           composizione delle terne arbitrali. Per la prima vol-     le Olimpiadi di Rio 2016, quelle che videro il ritorno
     Quest’ultima è comunque l’ovvia candidata per la         Galles, Scozia e Australia oppure tra Giappone, Ita-                                            ta queste saranno costituite interamente da donne,        del rugby, sia pure a sette giocatori/giocatrici, nella
     posizione di migliore seconda, in quanto non do-         lia e USA) finissero senza l’assegnazione di punti di                                           tra l’altro con una presenza italiana particolarmen-      famiglia degli sport a cinque cerchi.
     vrebbe mancare il bonus contro Sudafrica e Fiji,         bonus, le sudafricane potrebbero passare ai quarti,                                             te significativa: oltre a Clara Munarini, designata tra   Maria Beatrice ha continuato ad arbitrare anche il
     segnando anche molti punti. Lotta aperta, invece,        ai danni di squadre con un record complessivo as-                                               gli arbitri, anche Maria Beatrice Benvenuti è stata       “XV”, arrivando nel 2018 all’esordio nel Sei Nazioni
     per la seconda posizione negli altri due gironi. La      sai migliore.                                                                                   inserita nel pool come giudice di linea (vedi tabel-      femminile. Un anno dopo questo traguardo è stato
     solidità di Galles e Scozia nelle avanti potrebbe cre-   Non è uno scenario probabile, ma non lo si può                                                  la). Anche per questo motivo, l’attesa che circonda       tagliato da Clara Munarini (nella foto), che dal 2019
     are problemi all’Australia nel girone A, mentre nella    escludere. Questo sarebbe il risultato di un pro-                                               questa Coppa del Mondo sembra pienamente giu-             in avanti è sempre stata impiegata in partite della
     pool B, che pure sarà combattutissima, Italia e USA      cesso di formazione dei gironi che lo scorso anno                                               stificata.                                                stessa competizione, diventando nel frattempo an-
                                                                                                                                                                                                                        che la prima italiana a dirigere squadre maschili in
     LE 32 ATLETE CONVOCATE                                                                                                                                                                                             match del nostro Top 10 e del Sei Nazioni Under 20.
                                                                                                                                                                                                                        Clara, 31 anni, raggiunge ora i vertici mondiali del
     Piloni                                                                                                                                                                                                             “quindici” con la convocazione come arbitra alla
     Francesca Barro, Lucia Gai, (entrambe                                                                                                                                                                              Rugby World Cup delle donne. Con lei in Nuova Ze-
     Valsugana), Gaia Maris (Wasps), Michela                                                                                                                                                                            landa ci sarà anche Maria Beatrice, nelle vesti di as-
     Merlo (Colorno), Sara Seye (Calvisano),                                                                                                                                                                            sistente. Chissà che non aprano la strada a qualche
                                                                                                                                                                                                                        collega maschio. Francia 2023 è vicina e i talenti non
     Emanuela Stecca (Villorba), Silvia Turani
                                                                                                                                                                                                                        mancano.
     (Exeter).
                                                                                                                                                                                                                        Arbitri (nove): Aimee Barrett-Theron (Sudafrica),
     Tallonatori                                                                                                                                                                                                        Maggie Cogger-Orr (Nuova Zelanda), Sara Cox (In-
     Melissa Bettoni (Stade Rennais),                                                                                                                                                                                   ghilterra), Hollie Davidson (Scozia), Aurélie Groize-
     Vittoria Vecchini (Valsugana)                                                                                                                                                                                      leau (Francia), Lauren Jenner (Nuova Zelanda), Clara
                                                                                                                                                                                                                        Munarini (Italia), Amber McLachlan (Australia), Joy
     Seconde linee                                                                                                                                                                                                      Neville (Irlanda).
     Giordana Duca (Valsugana), Valeria Fedrighi                                                                                                                                                                        Assistenti (cinque): Doriane Domenjo (Francia),
     (Stade Toulousain), Isabella Locatelli (Colorno),                                                                                                                                                                  Tyler Miller (Australia), Maria Beatrice Benvenuti (Ita-
     Sara Tounesi (Sale Sharks)                                                                                                                                                                                         lia), Kat Roche (USA), Julianne Zussman (Canada)
     Terze linee                                                                                                                                                                                                        TMO (quattro): Chris Assmus (Canada), Lee Jeffrey
     Ilaria Arrighetti (Stade Rennais), Giada                                                                                                                                                                           (Nuova Zelanda), Ian Tempest (Inghilterra), Ben Whi-
     Franco (Colorno), Elisa Giordano (Valsugana),                                                                                                                                                                      tehouse (Galles)
     Francesca Sgorbini (Romagnat),
     Beatrice Veronese (Valsugana)
     Mediani di Mischia
     Sara Barattin (Villorba),
     Sofia Stefan (Valsugana)
     Mediani di apertura
     Veronica Madia (Colorno),
     Emma Stevanin (Valsugana)
     Centri
     Beatrice Capomaggi, Alyssa D’Incà (entrambe
     Villorba), Beatrice Rigoni, Michela Sillari
     (entrambe Valsugana)
     Ali/estremi
     Manuela Furlan (Villorba), Francesca
     Granzotto (Capitolina), Maria Magatti (Cus
     Milano), Aura Muzzo (Villorba), Vittoria Ostuni
     Minuzzi (Valsugana), Sofia Rolfi (Colorno)

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UN MONDO DI DONNE Le Azzurre alla World Cup in Nuova Zelanda - 173Ottobre 2022 - Federazione Italiana Rugby
UN SOGNO CHIAMATO
     SEMIFINALE
     Andrea Di Giandomenico fa il punto su ambizioni e valore della squadra alla vigilia
     del Mondiale. “Per come è strutturata la formula potremmo ottenere tutto o niente,
     dice, ma se passiamo bene il girone…”.
     di Giacomo Bagnasco

                           Andrea Di Giandomenico guiderà le Azzurre         Tredici stagioni da ct lasciate alle spalle, e con questo anche War-
                           alla Coppa del Mondo per la seconda volta in      ren Gatland è sistemato... Se il tecnico neozelandese dal grande
                           carriera, dopo il Mondiale del 2017 in Irlanda.   palmarès si è fermato a 12 annate alla guida del Galles (maschile),
                                                                             Andrea Di Giandomenico lo ha superato in termini di longevità
                                                                             con le ragazze italiane, e ora si prepara ad affrontare la sua secon-
                                                                             da Coppa del Mondo con le Azzurre.
                                                                             Nel tempo sono arrivati risultati e soddisfazioni, ma obiettiva-
                                                                             mente 13 anni sono un’enormità...
                                                                             “Diciamo intanto - spiega lui - che sono stato fortunato a portare
                                                                             avanti nel frattempo anche vari altri incarichi nell’ambito federa-
                                                                             le: il periodo al Centro di formazione a Milano, la collaborazione
                                                                             con il settore della didattica, l’affiancamento a Steve Aboud mi
                                                                             hanno fornito riflessioni continue e mi hanno consentito di ap-
                                                                             plicare sul campo le novità che emergevano. Poi gli stimoli sono
                                                                             venuti anche dalle ragazze: intorno a me ho avuto un ambiente
                                                                             vivo e curioso, il gruppo è cresciuto continuamente e ha sempre
                                                                             avuto voglia di migliorarsi. Sì, in passato c’è stato qualche mo-
                                                                             mento in cui avrei potuto smettere, ad esempio dopo la Coppa
                                                                             del Mondo del 2017. Ma poi sono intervenute altre motivazioni: il
                                                                             rinnovamento della rosa, l’introduzione di un nuovo modulo di-
                                                                             fensivo, il secondo posto nel Sei Nazioni 2019. Insomma, alla fine
                                                                             il tempo è volato...”.
                                                                             E adesso un nuovo Mondiale. Preceduto da una sconfitta per 34-
                                                                             24 in casa del Canada, e da un “pareggio” con la Francia (che ci ha
                                                                             battuto 21-0 a Nizza ma ha ceduto all’Italia, 19-26, nel match del 9
                                                                             settembre a Biella).
                                                                             “Tre partite di preparazione molto importanti. In Canada abbia-
                                                                             mo sentito un bel peso sulle gambe per via della preparazione
                                                                             che stavamo facendo, però si poteva intravedere la possibilitàà di
                                                                             essere competitivi con loro. Abbiamo pagato un po’ di indecisioni
                                                                             sia in attacco che in difesa, e soprattutto all’inizio della ripresa ab-
                                                                             biamo perso il controllo di cose che dipendevano da noi, regalan-
                                                                             do possessi sotto forma di calci di punizione e palloni persi. Il pri-
                                                                             mo match con la Francia ci ha confortato sul versante difensivo,
                                                                             perché nell’ora finale di gioco non abbiamo più subìto un punto.
                                                                             Possesso e conquista non sono mancati, ma non hanno portato
                                                                             frutti. Invece a Biella abbiamo dato più dinamicità alla manovra,
                                                                             “tirando fuori” tutte le aree di gioco che ci servivano”.

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È venuto un successo in cui sembrava difficile crede-       club e con la Fir, perché i percorsi federali accelerano   Foto di gruppo dopo il successo       nostra velocità per attaccarle e metterle in difficoltà.    si potrebbe addirittura fare un altro passo avanti e
     re: alla mezz’ora il risultato era 14-0 per le francesi e   il processo di formazione”.                                sulla Francia a Biella, 26-19,        Sarà fondamentale la disciplina, e se c’è un aspetto        arrivare nelle prime quattro”.
     le Azzurre non erano mai entrate nei “22” avversari.        Intanto il tempo stringe e la prima fase dei Mondiali      nell’ultima partita di preparazione   su cui dobbiamo ancora progredire è proprio quello:         Sarebbe un modo trionfale di chiudere un ciclo...
                                                                                                                            prima dei Mondiali.
     Eppure dopo la meta di Bettoni, capitana di giorna-         è in arrivo.                                                                                     anche nel primo tempo in casa con la Francia abbia-         “Certo, anche se credo che il ricambio, dopo questa
     ta, Di Giandomenico le si è rivolto dicendole, più o        “Se guardiamo agli altri gironi (da una parte ci sono                                            mo concesso falli stupidi. Evidentemente è un difetto       Coppa del Mondo, sarà meno massiccio di quanto si
     meno: “Giochiamo nella loro metà campo e vinciamo           Francia e Inghilterra, dall’altra Nuova Zelanda e Au-                                            difficile da eliminare, servirebbe ancora uno “scatto”      può pensare. Qualche ragazza smetterà, ma immagi-
     questa partita”. Un ct con doti profetiche?                 stralia, soprattutto se quest’ultima utilizzerà alcune                                           in questa direzione”.                                       no che non ci sarà la necessità di passare attraverso
     “In realtà credo che anche le ragazze avessero la sen-      campionesse mondiali del Seven), potremmo pen-                                                   E il Giappone?                                              una ricostruzione vera e propria. Ad ogni modo, dal
     sazione che poteva succedere qualcosa di buono. A           sare di essere capitati in una buona pool. Ma guai                                               “Tutta un’altra cosa. I loro punti di forza sono un amal-   lavoro fatto a livello di Under 18 e Under 20 arrive-
     Nizza avevamo avuto enormi difficoltà sul piano ter-        a ritenerla più “facile”. Con Usa e Canada andiamo                                               gama di squadra enorme, una gran velocità e più di          ranno forze fresche, mentre new entry recenti come
     ritoriale; in casa, invece, abbiamo saputo modificare       ad affrontare match che per noi, paradossalmente,                                                tutto una dedizione assoluta, che contraddistingue          Vittoria Ostuni Minuzzi sono già titolari”.
     la situazione, dopodiché è sempre una questione di          possono essere più complessi di un confronto con la                                              tutte le squadre giapponesi, femminili o maschili”.         Ci sarà una quattordicesima stagione da ct?
     controllo, se riusciamo a esprimerci con accuratez-         Francia. Sono due squadre con un gioco molto fisi-                                               Vanno ai quarti di finale le prime due di ogni girone e     “Ne parleremo quando verrà il momento: le scelte
     za abbiamo delle carte da giocare. Di questo siamo          co, mirato su conquista e possesso. Starà a noi non                                              le due migliori terze...                                    definitive, che riguardino le giocatrici o il loro alle-
     consapevoli: d’altronde il gruppo è molto maturo, a         fare andare la partita sui binari preferiti dalle avver-                                         “Per come è strutturata la formula potremmo otte-           natore, si faranno a Mondiale finito. Adesso è meglio
     questo punto veramente io non servo più (ride, ndr)”.       sarie. Dovremo mantenere i nostri palloni e usare la                                             nere tutto o niente. Ma se passiamo bene il girone          vivere il presente”.
     Un gruppo che non ha deluso nemmeno quando si è
     trattato di fare i conti con tutte le limitazioni imposte
     dalla pandemia...
     “Gli ultimi due anni sono stati pesanti come quattro.
     Si potrebbe scrivere un libro per raccontare gli sforzi
     di energia ed emozionali di queste atlete. Il rinvio di
     un anno del Mondiale non è stato facile da assorbi-
     re, in particolare per alcune veterane, e il Sei Nazioni
     di quest’anno (dopo la qualificazione alla Coppa del
     Mondo ottenuta a settembre 2021) è partito con le
     ragazze completamente scariche dal punto di vista
     emotivo. Non è un alibi, descrivo la realtà. Ma nel cor-
     so del torneo sono tornate a crescere”.
     E ora c’è un’arrampicata fino al quinto posto nel
     ranking internazionale.
     “Era già successo nel 2020, dopo la vittoria in casa
     del Galles nel Sei Nazioni. Più che la posizione in sé,
     fa piacere che l’abbiamo costruita nel tempo e che,
     subito dopo le grandi potenze, possiamo stare in
     quelle posizioni”.
     La vittoria di Biella è una bella presentazione in vista
     della Rugby World Cup. E oltretutto si sono viste indi-
     vidualità in ottima forma, come Rigoni.
     “Un successo del genere ha contribuito a dare una
     bella fiducia all’ambiente. Fiducia che, ne sono sicu-
     ro, non si tramuterà in supponenza o in superficialità.
     Rigoni ha giocato molto bene, è vero. Come primo
     centro affianca Madia (mediano di apertura, ndr) in
     modo che abbiamo un doppio playmaker, e questo
     fa sì che tutte e due si esprimano al meglio. L’obiet-
     tivo è di sviluppare il discorso pure con D’Incà, che
     ha il potenziale per entrare in questi meccanismi.
     Abbiamo visto un miglioramento nei calci, che ci
     danno un’altra opportunità per guadagnare terreno,
     fondamentale soprattutto in partite tirate. Sono sod-
     disfatto della “profondità” nei vari ruoli, ad esempio
     in terza linea o a mediano di mischia: ci sono Barattin
     e Stefan, lo sapevamo, ma sta salendo Granzotto, che
     può anche darci un’alternativa all’ala. Vediamo i frutti
     del lavoro di anni, dell’inserimento di tante giovani. E
     tengo a dire che il merito va sempre condiviso con i

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Grandi
     speranze
     Emily Scarratt, leggenda del rugby inglese, si appresta a disputare la sua quarta
     Coppa del Mondo e racconta a Mario Diani il piacere e l’emozione della trasferta
     nel paese della Lunga nuvola bianca.
     di Mario Diani

                                       Trentadue anni, trequarti centro dell’Inghilterra (101      Emily Scarratt ha compiuto 32
                                       caps), Emily Scarratt MBE (Member of the Order of           anni lo scorso febbraio. A sinistra
                                       the British Empire) è stata World Rugby Player of the       placcata da Awa Coulibaly e
                                                                                                   da Sara Barattin (numero 9) a
                                       Year 2019 e nel 2014 ha vinto la Coppa del Mondo di-        Rovato nel Sei Nazioni del 2014.
                                       sputata in Francia, mettendo a segno 16 dei 21 punti
                                       realizzati dalla sua squadra nella finale contro il Ca-
                                       nada (21-9).
                                       Nata a Leicester e grande tifosa dei Tigers, ha rap-
                                       presentato l’Inghilterra anche nella versione Se-
                                       ven, titolare ai Giochi del Commonwealth del 2018,
                                       a Gold Coast in Australia (medaglia di bronzo). Nel
                                       2016 è stata capitana del Team GB alle Olimpiadi di
                                       Rio 2016. Ex insegnante di Educazione fisica, dal 2019
                                       ha un contratto da professionista con la federazione
                                       inglese che le permette di dedicarsi al rugby a tempo
                                       pieno.
                                       In Nuova Zelanda, dove l’Inghilterra arriva da favorita
                                       al Mondiale, la Scarratt è già stata diverse volte con la
                                       Nazionale inglese e ha sempre apprezzato l’ospitali-
                                       tà dei locali. Nel 2014 faceva parte della squadra che
                                       vinse la serie contro le Black Ferns. Sa però che que-
                                       sta volta non sarà la stessa cosa: “Mi aspetto comun-
                                       que un’ottima accoglienza, per noi come per tutte le
                                       squadre, stanno organizzando una Coppa del mon-
                                       do e ci terranno molto. Ma proprio perché sono la
                                       nazione ospitante che si aspetta di vincere il torneo,
                                       ci metteranno anche addosso un’enorme pressione”.
                                       In effetti la Coppa del Mondo ha una particolare im-
                                       portanza per il Paese ospitante. Arriva in un momen-
                                       to di particolare difficoltà per il rugby neozelandese,
                                       in cui le ripetute sconfitte degli All Blacks dell’estate
                                       2022 sono state precedute dalla disastrosa tournée
                                       autunnale delle Black Ferns (quattro pesanti sconfit-
                                       te contro Inghilterra e Francia). Anche considerando
                                       il fattore campo, è difficile pensare a una favorita per
                                       la vittoria finale che non sia l’Inghilterra. La prospet-
                                       tiva non sembra sconvolgere Scarratt più di tanto:
                                       “E’ ovvio che ci siano grandi aspettative nei nostri
                                       confronti, visti i risultati degli ultimi anni. Ma il mi-

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glior antidoto contro quel tipo di pressione viene da        terti quando dovevi avere un lavoro. Ma penso che
                                          noi stesse. Noi ci siamo sempre poste degli standard         conti moltissimo anche la qualità del campionato in
                                          incredibilmente elevati, spingendoci a migliorare in         cui giochiamo. Il campionato inglese è molto, mol-
                                          continuazione, a prescindere da contro chi stiamo            to competitivo. Attiriamo molte persone da tutto il
                                          giocando, da dove stiamo giocando e da quale com-            mondo per giocarci. E questo ovviamente rafforza la
                                          petizione stiamo affrontando”.                               qualità dei singoli di settimana in settimana. Va bene
                                          Vale la pena riflettere su come si è arrivati a una si-      avere un paio di partite difficili all’anno a livello inter-
                                          tuazione di totale dominio come quella esercitata            nazionale, ma se le giochi ogni settimana con il tuo
                                          dall’Inghilterra negli ultimi anni. In fin dei conti, sol-   club, allora ti vengono poste costantemente doman-
                                          tanto pochi anni fa l’Italia cedeva contro l’Inghilterra     de diverse.”
                                          24-33 (Ivrea 2016) o 15-27 (Twickenham Stoop 2017).          Rimane aperta la questione se la crescente profes-
                                          Come si è passati allo 0-74 di Parma del 2022, subìto        sionalizzazione, e la maggiore attenzione al risultato
                                          per di più da una squadra che Scarratt concorda es-          che inevitabilmente la sta accompagnando, non fini-
                                          sere molto migliorata? Non si tratta soltanto di pa-         ranno per snaturare le peculiarità del gioco al fem-
                                          gare le giocatrici, vero?: “Il fatto di essere professio-    minile. In particolare, molti sono stati attratti dalla
                                          niste ha sicuramente aiutato, significa che abbiamo          maggiore ricerca per gli spazi rispetto alla collisione
                                          più tempo insieme, per affinare tutti i meccanismi di        sui punti d’incontro dominante tra i maschi. Negli
                                          gioco, o per recuperare meglio le fatiche degli incon-       ultimi tempi, però, il ruolo delle avanti e la potenza
                                          tri. Tutte le cose, insomma, che non potevi permet-          nel contatto sono stati tra gli ingredienti essenziali

                                                                                                         “Il fatto di essere professioniste
                                                                                                        ha sicuramente aiutato, significa
                                                                                                       che abbiamo più tempo insieme,
                                                                                                        per affinare tutti i meccanismi di
                                                                                                          gioco, o per recuperare meglio
                                                                                                         le fatiche degli incontri. Tutte le
                                                                                                          cose, insomma, che non potevi
                                                                                                       permetterti quando dovevi avere
                                                                                                           un lavoro. Ma penso che conti
                                                                                                          moltissimo anche la qualità del
                                                                                                           campionato in cui giochiamo.”

     Emily Scarratt con la maglia
     dell’Inghilterra placcata da
     Stacey Waaka in Inghilterra
     v Nuova Zelanda, finale della
     Coppa del Mondo 2017 a Belfast.
     Le neozelandesi si imposero 42-
     31. La Scarratt sogna la rivincita
     proprio in casa delle rivali.
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del dominio delle inglesi. Ad esempio, tutte e tre le    Usando più opzioni avremmo forse faticato di meno           Festa per il centesimo cap lo scorso   temente, Wasps e Worcester - si trovano in difficoltà        ma anche da cosa si muove alla base. Secondo molti
     mete segnate contro la Francia nella partita vinta a     a creare il gap con le francesi. In effetti mi sembra che   aprile a Leicester in occasione di     economiche notevoli. Scarratt non pare preoccupata           osservatori la vitalità del rugby amatoriale inglese è
                                                                                                                          Inghilterra v Irlanda. A portare
     Bayonne per 24-12 sono venute da rolling maul. “Non      ci sia una consapevolezza crescente dell’importanza         in trionfo la Scarratt sono Marlie     al riguardo: “Questo è quello che dobbiamo cercare           a rischio, con numeri di praticanti in forte calo, per
     c’è un piano deliberato di andare in quella direzione    di lasciare alle giocatrici maggiore creatività. Credo      Packer e Hannah Botterman              di capire nei prossimi anni, dopo la RWC ci sarà un          ragioni non riducibili solo al Covid. “Si potrebbe dire
     - spiega Scarratt -. Semplicemente, quando giochi        che molte squadre si stiano muovendo in tal senso.          (a destra).                            nuovo ciclo anche per i club. Credo che stiamo an-           che saranno le donne a salvare il rugby?” chiediamo
     contro la Francia in una partita decisiva per il Gran-   C’è un notevole potenziale di attenzione per lo sport                                              dando nella direzione giusta, grazie agli investimenti       a Scarratt. Provenendo da una piccola comunità ru-
     de Slam, vuoi vincere la partita. Che questo avvenga     femminile in questo momento. La Coppa del Mondo                                                    che i club stanno effettuando. Non penso che si possa        rale vicino a Leicester, Emily è molto consapevole
     attraverso una versione di gioco espansiva ed entu-      potrebbe essere veramente emozionante anche da                                                     passare da un giorno all’altro dal livello amatoriale a      dell’importanza del radicamento territoriale, e anche
     siasmante, magari con un sacco di offload, o con una     questo punto di vista. Ed è entusiasmante far parte                                                quello professionistico, ma il lato professionale dei        su questo piano è fiduciosa: “Mi pare che la base del
     strategia più conservativa, dipende da come evolve       di una squadra nazionale che può dare una spinta in                                                club diventerà sempre più grande grazie al bacino            sistema sia solida. Naturalmente, ogni squadra di Pre-
     l’incontro e dalle opportunità che si presentano. Non    questa direzione in occasioni come la RWC”.                                                        di giocatrici di cui questi dispongono. Credo proprio        miership ha la propria youth academy per far crescere
     sarà sempre bello da vedere (ride, ndr), ma credo che    Mentre RWC 2021 segnerà la celebrazione di un                                                      che i prossimi cinque-dieci anni saranno molto ecci-         le nuove generazioni. Ma al di sotto di questo ci sono
     la gente ami anche guardare partite fisiche e di logo-   rugby che ai massimi livelli è ormai fortemente pro-                                               tanti per il rugby femminile inglese”.                       club e competizioni che si svolgono in tutto il Paese.
     ramento, in cui le squadre sono attaccate nel pun-       fessionale, viene da interrogarsi sulla sostenibilità                                              L’ottimismo di Scarratt sembra fondato: a fine agosto,       In particolare, nei college e nelle università l’attività è
     teggio. Detto questo, è davvero importante per noi       di un sistema che persino in Inghilterra è rimasto                                                 pochi giorni dopo la nostra intervista, la RFU ha an-        molto intensa. Inoltre, i club locali e le comunità che
     mettere in campo un prodotto che sia attraente e che     comunque sino a oggi largamente amatoriale, in                                                     nunciato un piano di investimento decennale di 220           li sostengono sono ancora una delle cose migliori del
     ci permetta di attirare più tifosi, di conquistarne di   particolare dal punto di vista dei pagamenti alle                                                  milioni di sterline per la completa professionalizzazio-     rugby, certamente del rugby di base. E, come hai det-
     nuovi e di mantenerli. Dopo la partita con la Francia    giocatrici. Con la sola eccezione di Loughborough,                                                 ne dell’alto livello femminile. Peraltro, la sostenibilità   to tu, penso che le donne possano davvero contribui-
     abbiamo ragionato sul fatto che probabilmente non        tutte le squadre dell’Allianz Premier 15 sono legate                                               di medio-lungo termine del vertice professionistico          re a rivitalizzare questo aspetto del gioco”.  
     avevamo mosso la palla quanto avremmo potuto.            a club maschili, molti dei quali - soprattutto, recen-                                             non dipende solo dalla presenza di risorse finanziarie,      (hanno collaborato Giacomo Bagnasco e Gianluca Barca)

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We believe in miracles
     In vista dellaWorld Cup in Nuova Zelanda, Erika Morri
     ha lanciato “Wo*Men’s Rugby Land of Freedom”,
     Terra promessa dove si semina per il futuro.
     Non solo quello della palla ovale.

     Diciannove caps, tra il 1991 e il 2011, lo scudetto del     Cresce il rugby femminile anche     abbiamo chiesto di raccontare la propria storia e di          da si annuncia come un avvenimento planetario, con
     2004 da giocatrice con il Riviera del Brenta, due Cop-     in Africa. Qui Sudafrica e Uganda    scegliere un oggetto o un aforisma che la rappresenti”.       alcune nazioni, come l’Inghilterra, che hanno sposato
     pe del Mondo con la maglia azzurra, il premio Tina            (in maglia rossa) si affrontano   Per esempio?                                                  ormai anche per le ragazze un professionismo pieno.
                                                                 in un match valido per la Rugby
     Anselmi 2019 per l’impegno contro violenze, discri-          Africa Women’s Cup al Bosman       “A me è piaciuto molto quello di una ragazza della Na-        Questo non rischia di snaturare un po’ la forza del vo-
     minazioni di genere e bullismo nel mondo dello                Stadium di Brakpan, una città     mibia, il cui slogan è stato: tu dì di sì, e poi attrezzati   stro messaggio, ovvero di ridimensionare il valore cul-
     sport e nelle scuole. Erika Morri, già consigliera fede-          della provincia sudafricana   perché ciò accada. È un po’ la storia della prima Coppa       turale del rugby?
     rale, è un vulcano di ottimismo e iniziative.                                   del Gauteng.    del Mondo femminile, quella del 1991, organizzata in          “Se vuoi partecipare a un Mondiale organizzato dall’al-
     Quella che viene lanciata in occasione della Coppa                                              modo informale e visionario da Deborah Griffin e tre          tra parte del pianeta, dove le ragazze saranno impe-
     del Mondo in Nuova Zelanda si chiama “Wo*Men’s                                                  sue compagne di squadra inglesi. Deborah contattò le          gnate per un mese o più, non puoi prescindere dagli
     Rugby Land of Freedom” ed è un progetto basato                                                  federazioni che all’epoca già disponevano di squadre          aspetti economici. E questo è il motivo per cui anche
     su Agenda 2030, l’iniziativa dell’ONU sottoscritta nel                                          nazionali femminili, tra cui l’Italia. Alla fine al torneo    le Azzurre in qualche modo vengono aiutate con delle
     settembre del 2015 da 193 Paesi “per le persone, il pia-                                        parteciparono dodici squadre, compresa la nostra, e io        borse di studio. Altrimenti la trasferta sarebbe preclu-
     neta e la prosperità”.                                                                          ricordo ancora lo spirito straordinario di quell’avven-       sa alle più. Sul piano del gioco però questo non deve
     “Wo*Men’s Rugby Land of Freedom” è costituita da                                                tura, l’amicizia che ne è scaturita. C’erano le sovietiche,   prevaricare l’idea di una specificità che va mantenuta,
     70 interviste, che mettono al centro soprattutto don-                                           che di lì a poco avrebbero visto la fine dell’Urss, erano     coltivata e incoraggiata. L’Inghilterra dispone di alme-
     ne del rugby sparse in tutti i continenti. L’obiettivo è                                        grandi e grosse, ma non vinsero neanche una partita           no 35mila giocatrici, noi forse arriviamo a 5.000.
     far raccontare alle persone intervistate la specificità                                         e quando non giocavano allestivano le loro bancarel-          Il nostro messaggio deve continuare a essere: di-
     culturale di questo sport, in relazione alle diverse                                            le per vendere i prodotti tipici, il caviale, la vodka, per   vertiamoci, usiamo il rugby per sviluppare la nostra
     esperienze collettive, ambientali e individuali.                                                pagarsi la trasferta. Quel Mondiale venne riconosciu-
     “L’idea - dice Erika Morri - è intraprendere un giro del                                        to ufficialmente dall’allora International Board (oggi
     mondo attraverso i rimbalzi imprevedibili della pal-                                            World Rugby, ndr) solo una decina di anni dopo. Un
     la ovale, facendo sì che ogni atleta rifletta su cosa il                                        premio a chi ci aveva creduto quando aveva lanciato
     rugby può dare, o le ha dato, dal punto di vista dell’i-                                        l’iniziativa, forte della convinzione “qui e ora”.
     spirazione e delle motivazioni personali. A ognuna                                              Trent’anni dopo, la Coppa del Mondo in Nuova Zelan-

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personalità. Non avremo mai i fisici e la stazza delle                                                                                                       rugby. Questo mi sembra un aspetto straordinario
     anglosassoni. Non per questo dobbiamo arrenderci.                                                                                                            di cui fare tesoro. Ma le storie che proponiamo sono
     Il messaggio del rugby è che, per quanto duro sia                                                                                                            tante, ognuna diversa dall’altra. E anche leggende
     il placcaggio che hai subito, impari sempre a rial-                                                                                                          come Farah Palmer (capitano della Nuova Zelanda
     zarti e continui a giocare, Tra l’altro ricordo quando                                                                                                       campione del mondo nel 2006, ndr) hanno raccon-
     l’Inghilterra, che era tanto più forte di noi, venne a                                                                                                       tato episodi toccanti di vita personale, di cui il rugby
     studiare il nostro gioco, perché la nostra capacità                                                                                                          è divenuto un motivo di orgoglio e di forza d’animo.
     di movimento, la nostra rapidità negli spazi brevi le                                                                                                        Vincere non è tutto, il rugby va oltre il risultato del
     avevano messe in difficoltà. Tutti hanno qualcosa da                                                                                                         campo e questo vuole essere il messaggio della no-
     insegnare”.                                                                                                                                                  stra iniziativa”.
     Formatrice aziendale, con un master in formazione                                                                                                            Eppure da noi, dopo più di vent’anni di partecipazio-
     d’impresa, Erika è comunque consapevole dei vinco-                                                                                                           ne della Nazionale maschile al Sei Nazioni ancora si
     li economici che governano ormai la società attuale,                                                                                                         discute, oltre che della mancanza di risultati, di quan-
     comprese le attività sportive. Per questo ha prodot-                                                                                                         to poco questo sport sia conosciuto nel Paese.
     to un’analisi che mostra i benefici che un club può                                                                                                          “Il rugby siamo noi, gli agenti del cambiamento sia-
     avere dal punto di vista commerciale allestendo una                                                                                                          mo noi. È vero, l’Italia è un paese con una scarsa cul-
     squadra femminile. “Solo il 19% dei club in Italia ha                                                                                                        tura sportiva. Ma sul nostro sito abbiamo scritto che
     una squadra riservata alle ragazze - spiega -. Il no-                                                                                                        gli uomini e le donne di “WO*MEN’S RUGBY LAND
     stro primo traguardo dev’essere che tutte le società                                                                                                         OF FREEDOM” vivono in ogni parte del mondo e ci
     rugbistiche si attrezzino da quel punto di vista. Il mio                                                                                                     raccontano le loro esperienze di rugby e della vita di
     studio elenca cinque buoni motivi per aprire il rug-                                                                                                         tutti i giorni, ci parlano di diversità e di eguaglianza,
     by alle donne. Bisogna eliminare gli alibi: non hai gli                                                                                                      condividendo come questo sport sia stato fonda-
     spogliatoi separati, devi inventarti qualcosa per far                                                                                                        mentale per loro, seminando riflessioni e creando
     convivere ragazzi e ragazze? Non tutto dev’essere                                                                                                            ispirazioni. La libertà non ci è solo data, si rafforza
     perfetto, cominciamo a darci da fare…”.                                                                                                                      con noi. Tu…noi…siamo le persone che grazie alla
     Dacci uno dei cinque buoni motivi per giocare a rug-                                                                                                         nostra esperienza sul campo contribuiscono, ciascu-
     by anche al femminile.                                                                                                                                       no nel suo piccolo, a mandare avanti il mondo.
     “Il rugby fa bene, questa è la prima e più importante                                                                                                        Il futuro comincia ogni giorno, costruiamolo insieme,
     cosa da sottolineare. Dopo la pandemia, il lockdown,                                                                                                         perché i miracoli a volte accadono: guarda, abbiamo
                                                                                                                                                                  battuto la Francia. Noi, un movimento così piccolo,
                                                                Un bell’attacco delle azzurre contro   giocare a rugby è un modo per tornare al contatto.         ma con questa enorme motivazione. Chi semina rug-
                                                                l’Irlanda, da sinistra: Sgorbini,      Ci hanno divisi tra mente e corpo, i corpi non si pote-
                                                                Bettoni, Furlan (con la palla) e                                                                  by, raccoglie il futuro”. (gianluca barca)
                                                                                                       vano toccare, dovevamo stare lontani, una squadra
                                                                Barattin.                                                                                         https://www.womensrugbylandoffreedom.com
                                                                A sinistra, la squadra degli Usa       è un modo per tornare a educare al contatto, socia-
                                                                festeggia la vittoria nella prima      lizzare. Ci sono tanti modi per farlo e noi non voglia-
                                                                edizione della Coppa del Mondo,        mo che il rugby diventi omologazione. Per questo in
                                                                disputata nel 1991 in Galles.          “WO*MEN’S RUGBY LAND OF FREEDOM” abbiamo in-
                                                                A destra, Erika Morri, ventenne
                                                                all’epoca della sua partecipazione     tervistato e chiesto il contributo di atlete provenienti
                                                                alla competizione, con la maglia       da diverse parti del mondo. Il rugby deve esaltare le
                                                                dell’Italia.                           unicità, mantenere e valorizzare le caratteristiche di
                                                                                                       ciascuno. Vorrei raccontare una storia particolare”.
                                                                                                       Prego.
                                                                                                       “Abbiamo intervistato una giocatrice dell’Uganda
                                                                                                       (paese che peraltro ha partecipato alla Coppa del
                                                                                                       Mondo Seven con la rappresentativa maschile, ndr),
                                                                                                       e volevamo sapere come riuscivano a far convivere
                                                                                                       il gioco del rugby con il problema delle spose bam-
                                                                                                       bine, ragazzine che a dodici anni si sposano e ma-
                                                                                                       gari a quindici partoriscono il primo figlio. Eravamo
                                                                                                       cauti sul modo in cui porre la domanda, perché non
                                                                                                       sembrasse un giudizio di merito sulla loro cultura.
                                                                                                       Ma la risposta è stata sorprendente: le ragazze che
                                                                                                       giocano a rugby si sposano più tardi. I genitori, le
                                                                                                       famiglie si incontrano ai terzi tempi, si scambiano
                                                                                                       opinioni, le loro esperienze diventano patrimonio
                                                                                                       collettivo e questo fa sì che piano piano si diffonda
                                                                                                       un atteggiamento che ritarda il momento del matri-
                                                                                                       monio, semplicemente perché le ragazze giocano a
32                                                                                                                                                                                                                            33
Back in black
     A un anno dal Mondiale si parla di crisi della Nuova Zelanda e di quali strategie
     di gioco consentiranno di alzare la coppa intitolata a William Webb Ellis.
     Che rugby vedremo in Francia nel 2023?
     di Luciano Ravagnani

     Sarà un Mondiale per corazzate mobili, arbitri e TMO. Sudafrica,          Sam Whitelock guida una haka degli All     sico; se non hai qualche giocatore di abilità ed efficacia superiore         La novità del 2023 è, dunque, l’Irlanda. Ce la farà a trascinare per
     Francia, Nuova Zelanda, Irlanda. Allargare la lista dei favoriti al ti-   Blacks prima del match di Auckland vinto   alla media degli avversari (e l’occhio benevolo di arbitri contigui          un anno ancora la recente serie di risultati clamorosi? Quale po-
     tolo appare arduo a un anno dalla decima World Cup, che si gio-           contro l’Australia.                        al sistema) non hai chance.                                                  trebbe essere la vera novità della decima edizione? Un anno an-
     cherà in Francia.                                                                                                    Nelle nove precedenti edizioni della World Cup il titolo è andato            cora di rugby è lungo da passare. Agli All Blacks dopo le recenti
     Ma quando uno ha negli occhi (come accade a me, che scrivo                                                           3 volte ciascuna a Nuova Zelanda e Sudafrica (che però ha dispu-             sconfitte già intonavano il “de profundis”, eppure hanno vinto il
     queste note) le immagini della cerimonia funebre della regina                                                        tato 7 edizioni), 2 all’Australia, 1 all’Inghilterra. La Francia è stata 3   “Quattro Nazioni”, pur superati (in casa!) dai Pumas e, prima, da-
     Elisabetta II, tra Buckingham Palace e Windsor, “roba” da far im-                                                    volte seconda e 1 terza. Due podi bassi a Galles (1987) e Argentina          gli Springboks. Non più imbattibili? È comprensibile. Fino a po-
     pallidire qualsiasi presuntuosa coreografia di apertura olimpica                                                     (2007). La sintesi finale è la seguente: 9 edizioni, 27 podi. Nuova          chi anni fa hanno globalizzato il mondo ovale (unici a resistere,
     o mondiale, come si fa a non pensare all’orgogliosa Inghilterra,                                                     Zelanda, Sudafrica, Australia, Inghilterra e Francia ne hanno occu-          ma con giudizio, i sudafricani) e noi di Allrugby, sei-sette anni or
     dove il rugby è nato e da dove è partito, e a quell’altro pezzo di                                                   pati 25 (92,6 per cento).                                                    sono, siamo stati dell’idea che si potevano battere giocando “di-
     ex impero che è l’Australia, l’ammalata di palloni ovali con i suoi                                                                                                                               verso” da loro, non imitandoli nella speranza di fare meglio.
     Union, League e Australian Rules?                                                                                                                                                                 Ora forse stanno subendo gli effetti contrari della globalizzazio-
     Sempre tra corazzate, comunque, siamo. Perché ormai il rugby è                                                                                                                                    ne, ma durerà poco. Nei loro “cento anni di serietà”, come disse
     questo. Se non metti in campo una squadra da 1.600 kili e passa;                                                                                                                                  Dubroca, uomo di pack francese, si sono sempre analizzati e
     se non sei disposto a “morire” di fatica sulla linea dello scontro fi-                                                                                                                            migliorati. Del rugby hanno praticamente inventato tutto, sulla
                                                                                                                                                                                                       base delle sempre valide “3P”, Possession, Position, Pace (nella
                                                                                                                                                                                                       traduzione: possesso, avanzamento, velocità). Mai avuto, loro, un
                                                                                                                                                                                                       cosiddetto “piano B”, che nel rugby non esiste. Le “3P” e la qualità
                                                                                                                                                                                                       individuale hanno determinato la loro (quasi) imbattibilità.

34                                                                                                                                                                                                                                                                            35
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