Un Influencer insolito. Aby Warburg: una musa per la produzione visiva contemporanea - Display di libri on-e-offline e ricerca aperta - Leporello ...

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Un Influencer insolito.
Aby Warburg: una musa
per la produzione visiva
contemporanea

Display di libri on-e-offline
e ricerca aperta

a cura di Chiara Capodici
e Benedetta Cestelli Guidi
Through the book(s) on the web #4
Aby Warburg con un Navajo, Oraibi,Arizona, 1896

L’Atlante allestito nella sala della Kulturwissenschaftliche Bibliotek Warburg, Amburgo, 1920 circa
Un influencer insolito.

L’utilizzo di immagini da parte di Aby Warburg e le modalità combinatorie che ha
adottato hanno attirato negli ultimi anni nuovi ed insistenti sguardi.
Durante la sua carriera di studioso Warburg ha scelto di utilizzare modalità pretta-
mente visive per indagare e mostrare dinamiche culturali attive nell’area geografica
del Mediterraneo.
Crediamo che l’apertura del confronto con coloro che riflettono in maniera opera-
tiva e creativa sulla portata innovativa con cui Warburg si rivolse alla narrazione per
immagini posssa portare novità sostanziali nel dibattito attorno alla sua figura.
Questa ricerca intende coinvolgere coloro che usano le immagini per la propria
progettualità nei suoi vari ambiti di applicazione: progetti e design editoriali, curate-
le di mostre, lavoro su e con archivi e raccolte fotografici.

Le innovative ed originali modalità              L’inarrestabile avanzata della cultura
adottate da Warburg nella narra-                 visiva ha offerto opportunità illimi-
zione dei fenomeni culturali è stata             tate per favorire la creatività al posto
ampliamente analizzata nel contesto              dell’erudizione, e Warburg ha ideato
accademico, e messo in relazione alla            un Atlante di immagini fotografiche
nascita di nuove discipline (cultural            montando centinaia di riproduzioni
and visual studies).                             fotografiche su grandi pannelli neri.
Il metodo di ricerca di Warburg                  L’Atlante delle immagini della me-
nell’ambito della storia dell’arte e             moria - Bilder Atlas Mnemosyne – è
della cultura è un riferimento oramai            un’opera di estrema originalità: non
indiscusso, e la sua insofferenza per i          impone una unica o prioritaria di-
confini metodologici delle discipline            rezione di lettura, rinuncia all’acco-
umanistiche, assieme alla vastità dei            stamento tra parole e immagini ed è
suoi riferimenti sono oggi ritenuti di           totalmente priva di testi esplicativi.
grande efficacia.                                La struttura dell’opera e la sua lettura
La generazione di Warburg ha visto               richiamano le modalità del web, ca-
un’inedita produzione e diffusione               ratterizzate da illimitate possibilità di
della fotografia, un medium indagato             selezione, archiviazione e montaggio
presto da artisti e filosofi.                    di immagini.
La riflessione intorno agli inediti              La grandissima raccolta di libri della
scenari socio-politici della fotografia          sua biblioteca e l’insolito sistema di
– Benjamin, Kracauer – e l’operatività           collocazione dei volumi basato su ‘la
di alcuni artisti contemporanei - Ėjz-           legge del buon vicinato’ sono motivo
enštejn, El Lissitzkj, Moholy Nagy-              di grande ispirazione per la maniera
ne hanno mostrato criticità e poten-             in cui ci confrontiamo con i prodotti
zialità espositive e narrative.                  cartacei e i loro contenuti.
Display di libri on-e-offline
e ricerca aperta

Through the book(s) on the web #4 è dedicato a una selezione di libri connessi in
vario modo alle premesse visive di Warburg, a partire da serie di pubblicazioni più
legate al discorso teorico, passando per autori come Geoges Didi-Huberman da un
lato e Gerhard Richter e Hans Peter Feldman dall’altro, fino a insiemi di libri scelti
dalle librerie di Leporello e dalle nostre raccolte personali.

La selezione di libri verrà parzialmente esposta da Leporello e sul suo sito, insieme
a una serie di interviste e progetti che verranno pubblicati sul blog di Leporello e
sull’account instagram #anunexpectedinfluencer.
Una open call servirà da guida per selezionare un più ampio numero di lavori, che
verranno pubblicati sulle piattaforme di Leporello dedicate al progetto, e per am-
pliare il numero di volumi di riferimento da voi indicati.

Questo progetto è il risultato del              In particolare siamo interessate a
comune interesse per progetti foto-             ragionare assieme su progetti centrati
grafici contemporanei che utilizza-             su alcuni temi: l’origine dell’arte, la
no e attualizzano le modalità visive            permanenza, ricorrenza e migrazio-
della narrazione di Warburg, così da            ne di forme, la narrazione visiva, gli
innestare il confronto con la creati-           archivi fotografici, la politica ed il
vità contemporanea, e raccogliere i             conflitto.
progetti che più riflettono identità
di approccio e di prospettiva con le
intenzioni di Warburg.

La call è rivolta ad artisti e curatori         → Vai alla selezione di libri
e a tutti coloro che lavorano sul/col
visivo e siano propensi ad articolare
narrazioni fluide, lavorino attraverso          → Compila il questionario
il montaggio di immagini secondo
metodologie anacronistiche e anti
gerarchiche, concepiscano progetti
visivi adattabili a contesti discorsivi
non necessariamente coerenti con le
premesse della ricerca/opera.
Warburg e la creatività contemporanea

Chi è                                        Warburg e
Aby Warburg?                                 la creatività
Aby Warburg (1868 – 1929) nasce ad           contemporanea
Amburgo in una famiglia di banchie-
                                             Warburg è figura di riferimento per
ri. Dopo la laurea in storia dell’arte si
                                             coloro che lavorano con le immagini.
specializza in storia della cultura rina-
                                             Intendiamo coinvolgere artisti, edi-
scimentale, partecipando attivamente
                                             tori e designers, archivisti, curatori e
alla politica culturale della città e del-
                                             tutti coloro che usano il visivo come
la nazione. Forte della disponibilità
                                             strumento espressivo principale e,
economica della famiglia, colleziona
                                             nello specifico, che lavorano con e sul
libri e fotografie che in seguito dispo-
                                             montaggio di fotografie.
ne nel suo istituto di ricerca ambur-
ghese, la Kulturwissenschaftliche
                                             Intendiamo mostrare, nella selezione
Bibliothek Warburg.
                                             on line e in libreria, le innovazioni
La biblioteca è il cuore pulsante del
                                             con cui Warburg affrontò le po-
progetto di Warburg il quale inventa
                                             tenzialità narrative delle immagini
un inedito sistema di collocazione
                                             nel mettere in evidenza fenomeni
dei volumi basato sull’assenza di un
                                             culturali complessi. L’innovazione
sistema predisposto; ‘la legge del
                                             warburghiana nell’uso e montaggio
buon vicinato’ prevede l’inclusione,
                                             delle fotografie è del tutto originale
all’interno delle suddivisioni per
                                             nell’ambito del discorso accademico
grandi temi di libri apparentemente
                                             e trova al contrario confronti puntuali
fuori tema, posizionati intenzional-
                                             nella pratica artistica a lui contempo-
mente per stimolare, ampliare e met-
                                             ranea, quale il Surrealismo.
tere in crisi i presupposti della ricer-
ca. Warburg sovverte così la linearità
                                             Warburg anticipa il ‘visual turn’
della ricerca accademica, ne infrange
                                             attuale, e provocatoriamente sostiene
i confini disciplinari e adotta griglie
                                             che l’arte sia il risultato del processo
metodologiche usate negli studi di
                                             di dare forma all’emozione e che con
antropologia ed etnografia, in filoso-
                                             emozione reagiamo alle immagini
fia, psicologia e l’estetica: utilizzando
                                             (aveva intuito l’importanza dei neuro-
dunque una pluralità di sistemi di in-
                                             ni specchio e anticipato gli studi sulla
quadramento teorico Warburg inten-
                                             ricezione). Alcune di queste forme
de tracciare con i libri una complessa
                                             emozionali – da lui chiamate formule
quanto revisionabile storia culturale
                                             di pathos, Pathosformeln –viaggiano
dell’area mediterranea.
attraverso il tempo e lo spazio, indivi-
duato nell’area geografica del bacino
                                           Due progetti fotogra-
del Mediterraneo; la raffigurazione,       fici di Warburg che ci
anche astratta, di una serpe poteva ri-
correre più volte nel corso del tempo      hanno ispirato
ed ogni qualvolta riappariva rispon-
deva ad un impulso energico auto-
nomo, a lei proprio, ed era capace di
adattarsi al nuovo contesto.
                                           Le fotografie delle
                                           danze rituali della
Warburg considerava le immagini
come forze propulsive, tanto demo-
                                           tribù degli Hopi
niache quanto salvifiche; la forma
delle cose così come resa dall’inte-
                                           Tra il 1895 ed il 1896 Warburg attra-
razione tra l’artista e la materia pro-
                                           versa l’America da est a ovest; in cima
curava una sospensione dal flusso
                                           ad una alta Mesa in Arizona osserva
dell’esistente, aprendo un Denkraum
                                           una delle danze katchina della tribù
– spazio per il pensiero – necessario e
                                           Hopi. La partecipazione in qualità di
indispensabile per dominare la paura
                                           spettatore e fotografo al rito ha una
di cose ignote e/o incomprensibili.
                                           duratura influenza sulla sua ricerca
Le immagini come figure dinamiche
                                           accademica, fino a divenire uno dei
del conflitto sempre presente tra
                                           punti di svolta nel processo di com-
l’uomo e l’ignoto, sopravvivenze di
                                           prensione della pulsione umana a
emozioni in mutazione e come tali
                                           fare arte ed esprimere in forma visiva
alterabili e rinnovabili nel conte-
                                           pensieri ed emozioni.
sto geografico del Mediterraneo (un
substrato culturale comune tra Euro-
                                           La visione performativa, definita an-
pa, anche del Nord e le prime civiltà
                                           che agency negli studi anglosassoni,
babilonesi).
                                           dell’arte è oggi accettata e promossa
                                           da molte discipline di campo uma-
La migrazione autonoma delle im-
                                           nistico e scientifico (antropologia,
magini nel tempo e nello spazio, la
                                           studies on visual media, teorie
capacità di adattarsi e sovvertire il
                                           sulla ricezione, filosofia, studi visivi
significato originale, la loro lunga
                                           e culturali).
vita assieme al bisogno dell’umanità
di dare forma sono alcuni dei temi
                                           Warburg scattò poco più di un cen-
che Warburg affronta durante la sua
                                           tinaio di fotografie con una Kodak
vita.
                                           della fine degli anni ’80 dell’Ottocen-
                                           to – ‘tu primi il bottone e noi facciamo
                                           il resto’. Le istantanee sono eseguite
                                           secondo i parametri compositivi della
                                           contemporanea ricerca antropologi-
                                           ca, e mostrano inesperienza tecnica
                                           assieme a insaziabile curiosità.
Una volta rientrato ad Amburgo lo
studioso mostrava le immagini in
                                          BilderAtlas
conferenze, ma presto dimenticava le      Mmenosyne
fotografie del viaggio; nel 1921, dopo
quasi dieci anni di restrizione in case
di cura psichiatriche, Warburg ripren-    Una volta dimesso dalla casa di cura
deva in mano le fotografie per pre-       psichiatrica, Warburg imposta un
sentarle in una conferenza illustrata,    nuovo progetto visivo che seguirà
una performance in cui la successio-      fino alla fine della vita, e che articola
ne e il montaggio delle fotografie        in particolare tra il 1925 ed i 1929.
era prioritaria.
                                          L’Atlante visivo della memoria è un
Warburg era contrario alla pubblica-      dispositivo mobile, esponibile duran-
zione della conferenza, tuttavia dopo     te conferenze e occasioni di confron-
la sua morte venne edita in inglese       to che Warburg rimodella senza sosta
una versione rivista e molti decen-       tra Amburgo e Roma dove, nel 1929,
ni più tardi il testo originale è stato   lo presenta ai colleghi storici dell’ar-
pubblicato in tedesco (1998) ed è oggi    te. L’Atlante è un dispositivo espositi-
conosciuta con il nome ‘Il rituale del    vo a base fotografica realizzato con le
serpente’.                                immagini raccolte nell’arco della vita,
                                          montate in modo tale da delineare la
Le fotografie scelte e montate in         migrazione, sopravvivenza, mutazio-
sequenza da Warburg non venne-            ne e travestimento delle pathosfor-
ro ritenute significative così che le     meln nell’area del Mediterraneo nel
immagini rimasero elementi secon-         lungo tempo che dall’antichità arriva
dari alla parola fino al 1996 quando la   al XX secolo. Warburg dispose le
gran parte venne pubblicata in auto-      fotografie su 79 pannelli lignei rico-
nomia dal testo. In tale frangente la     perti di stoffa nera senza l’aggiunta
tribù amerindiana espresse il diniego     di testo introduttivo o di didascalie;
alla pubblicazione delle immagini dei     solo i primi tre (A, B, C) forniscono
riti e poco più tardi la mostra delle     suggerimenti per comprendere la
fotografie del viaggio americano non      struttura dell’opera.
poté essere esposta al Getty Research
Institute di Malibù per le proteste dei   L’Atlante è un dispositivo tentaco-
nativi cui la legislazione nazionale      lare basato unicamente su informa-
aveva da poco riconosciuto il dirit-      zioni visive, e consente in tal modo
to di reclamare oggetti e immagini        infinite possibilità di lettura; anti-
prodotte e collezionate da istituzioni    cipa il sistema open source del web,
e personalità non native.                 libero da un ordine prestabilito di
Le fotografie del viaggio americano di    lettura lineare delle immagini.
Warburg sono da sempre al centro di
dinamiche conflittuali, confermando       L’Atlante è ancora oggi un campo
quanto sia intenso il dibattito intorno   aperto di discussione nella ricerca ac-
alle immagini.                            cademica; quando venne presentato
                                          nella conferenza romana del 1929 la
                                          gran parte del pubblico rimase tiepi-
do, se non sconcertato dalle premesse
visive su cui era costruito. Nei tardi
anni ’30 Ernst Gombrich riteneva im-
possibile completarlo con didascalie
e introduzione metodologica, poi-
ché il progetto era refrattario ad una
unica e definitiva lettura e consentiva
al contrario molte interpretazioni         Chiara Capodici
spesso sovrapposte; lo studioso, pre-
                                           Chiara Capodici si occupa di fotografia dal
sto divenuto direttore del Warburg         2005, dedicandosi soprattutto alla progetta-
Institute di Londra, propose di con-       zione di mostre e ai libri fotografici.
siderare la produzione dell’Atlante        È stata assistente alla direzione artistica di
                                           Fotografia- festival internazionale di Roma
come sintomo della debolezza meto-
                                           dal 2006-2008.
dologica di Warburg, il quale dovette      Nel 2008 ha organizzato con Benedetta Ce-
ricorrere alla narrazione visiva per       stelli Guidi la selezione di libri per s.t. foto
esprimere concetti che, nell’ambito        libreria galleria, Roma
                                           Dal 2009 al 2016, come parte del duo 3/3
accademico in cui si muoveva pro-
                                           - studio di progettazione fotografica, ha
fessionalmente, sarebbero stati messi      incentrato il proprio lavoro sulla produzione
per iscritto. Warburg aveva sostituito     e curatela di libri fotografici e la realizzazione
alla linearità della parola scritta il     di mostre e workshop in Italia e all’estero,
                                           con una particolare attenzione al mondo
montaggio come principio alternativo
                                           dell’editoria.
di espressione alla linearità discorsiva   A gennaio 2017 ha aperto Leporello, una
il montaggio di immagini accostate         libreria dedicata all’editoria fotografica, come
seguendo principi alternativi.             base e punto di connessione con libri di
                                           grafica, architettura, illustrazione,e saggistica;
                                           uno spazio espositivo e un luogo di proget-
Oggi sappiamo, grazie soprattutto alle     tazione dedicato ai libri e alle immagini, che
indagini di Georges Didi – Huber-          si occupa di promuovere e diffondere un
man, che lo scopo di Warburg non           approccio multidisciplinare e trasversale alla
                                           cultura visiva.
era strutturare una narrazione line-
are, per la quale si sarebbero dovuti
                                           Benedetta Cestelli Guidi
ergere dei confini spazio temporali
e metodologici, con la conseguente         Benedetta Cestelli Guidi è storica dell’arte e
esclusione dall’ordine del discorso,       della cultura, ha studiato a lungo la figura di
                                           Aby Warburg e le diverse relazioni fra antico,
ma l’inclusività di molti discorsi che
                                           moderno e contemporaneo.
il montaggio visivo consentiva, e che      Libera docente di Patrimonio Culturale e
poteva mettere in immagine sintoma-        Fotografia di Documentazione all’Università
tologie, dettagli significativi, genea-    la Sapienza, Roma, si occupa dei molti volti
                                           della fotografia, curando mostre e progetti
logie, fantasmi e associazioni inedite.
                                           di autori contemporanei e occupandosi di
Le fotografie montate sui pannelli         archivi fotografici, dal loro riordino materiale
parlano di energie che ritornano e si      e storico critico alla messa a punto di meto-
interrompono, distanza e prossimi-         dologie per la valutazione patrimoniale della
                                           fotografia storica.
tà, identità e migrazione, conflitto e
                                           Dal 2007 al 2011 come socia di s.t. foto libre-
colonizzazione.                            ria galleria si è occupata prevalentemente
                                           dell’organizzazione e cura delle mostre e
                                           della scelta dei volumi per la libreria. I libri
                                           continuano ad essere, insieme alla fotografia,
                                           una delle sue grandi passioni.
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