Saldi al via in tutte le regioni. Confcommercio: acquisti per due italiani su tre - Format Research

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Saldi al via in tutte le regioni. Confcommercio: acquisti per due italiani su tre - Format Research
Saldi al via in tutte le regioni.
   Confcommercio: acquisti per
         due italiani su tre
Dopo la partenza anticipata in Sicilia, Basilicata e Valle d'Aosta le
vendite a prezzi scontati si estendono in tutta Italia

                                                           (fotogramma)
MILANO - Il conto alla rovescia verso i saldi è finito. Dopo la partenza anticipata in Sicilia,
Basilicata e Valle d'Aosta le vendite a prezzi scontati sono partite oggi anche nelle altre
regioni e secondo Confcommercio saranno quasi due italiani su tre quelli che faranno
shopping. La percentuale di chi quest'anno farà acquisti durante il periodo dei ribassi rimane
stabile al 61,8%, con le donne tra i 35 e i 44 anni e residenti soprattutto al Sud a farla da
padrone. Sono loro infatti a rappresentare l'identikit del consumatore-tipo che approfitterà
degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba, stando all'indagine realizzata da
Confcommercio Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Research.
Saldi al via in tutte le regioni. Confcommercio: acquisti per due italiani su tre - Format Research
Tra i prodotti più gettonati, capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%)
e biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto
preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori
(+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda.
Quello del web, spiega Confcommercio, è un successo legato prevalentemente a
motivazioni di convenienza economica.
In ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi
i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono
tutelati quando acquistano in saldo. Dal lato dell'offerta, solo un'impresa su 4 si aspetta un
maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero
aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%.

© Riproduzione riservata 04 Gennaio 2020

https://www.repubblica.it/economia/2020/01/04/news/saldi_confcommercio-244938878/
Saldi al via in tutte le regioni. Confcommercio: acquisti per due italiani su tre - Format Research
Saldi: shopping per 2 italiani su 3
Vince l'abbigliamento. Aumenta la percentuale di chi ricorre al web

05 gennaio 2020 Sono quasi due italiani su tre quelli che faranno shopping approfittando degli
sconti da oggi al via ufficialmente in tutta Italia (dopo il debutto il 2 gennaio in Basilicata, Sicilia
e Valle d'Aosta). La percentuale di chi quest'anno farà acquisti durante il periodo dei ribassi
rimane stabile al 61,8%, con le donne tra i 35 e i 44 anni e residenti soprattutto al Sud a farla
da padrone. Sono loro infatti a rappresentare l'identikit del consumatore-tipo che approfitterà
degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba. Questi, in sintesi, i risultati principali
dell'indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2019,
realizzata da Confcommercio Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Research. Tra i
prodotti più gettonati, capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e
biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto
preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4%
rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda. Quello del
web, spiega Confcommercio, è un successo legato prevalentemente a motivazioni di
convenienza economica. In ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono
sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti
e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo. Dal lato dell'offerta, solo un'impresa su 4
si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano
in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/01/04/saldi-acquisti-per-2-italiani-su-3-soprattutto-donne-_91b29d26-bd4c-4681-b663-06fa75baddb0.html
Saldi al via in tutte le regioni. Confcommercio: acquisti per due italiani su tre - Format Research
Saldi, Uecoop: al via con il 72% dei pos
       in più per carte e bancomat
Gli italiani pronti a usare oltre 98 milioni di tessere fra bancomat,
carte di credito e prepagate multiuso. Numeri che segnalano un
sempre più diffuso utilizzo della moneta elettronica. Confcommercio:
"Acquisti per 2 italiani su 3, soprattutto donne"

04 gennaio 2020Con una crescita record del 72% dei pos in cinque anni i negozi italiani
sono pronti ad affrontare l'assalto dei consumatori ai primi saldi del 2020 schierando alle
casse oltre 3 milioni di terminali per pagamenti con bancomat e carte di credito. Il dato
emerge da una analisi dell'Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Bankitalia
in vista della sfida all'ultimo sconto con gli italiani pronti a sfoderare oltre 98 milioni di
tessere fra bancomat, carte di credito e prepagate multiuso.

Sono numeri che segnalano un sempre più diffuso utilizzo della moneta elettronica usata
in modo trasversale - evidenzia Uecoop - per tutte le tipologie di acquisto: dai vestiti alle
gomme dell'auto, dai trattamenti estetici alle palestre, dalle piastrelle ai gioielli,
dai giocattoli agli alimentari in supermercati e panetterie, dall'assicurazione auto agli
abbonamenti ai mezzi di trasporto. Un sistema di pagamento spinto anche dall'on line con
quasi 39 milioni di italiani che nell'ultimo trimestre hanno navigato su Internet almeno una
volta, spiega Uecoop su dati Istat.

In Italia in un anno vengono spesi sulla rete quasi 28 miliardi di euro per acquisti su
moda, elettronica, cura della persona, cibo, arredamento, elettrodomestici, giocattoli,
musica e videogiochi oltre a viaggi e sistemazioni alberghiere, sottolinea Uecoop su dati
Digital. La diffusione degli acquisti sul web con pagamenti elettronici aumenta però
Saldi al via in tutte le regioni. Confcommercio: acquisti per due italiani su tre - Format Research
anche il rischio di frodi - conclude Uecoop - con i criminali del web che sempre più spesso
puntano a carpire i codici delle carte di credito o bancomat per svuotare il più possibile il
conto corrente della vittima con acquisti in giro per il mondo.

Confcommercio: acquisti per 2 italiani su 3, soprattutto donne
Sono quasi due italiani su tre quelli che faranno shopping approfittando degli sconti da
oggi al via ufficialmente in tutta Italia (dopo il debutto il 2 gennaio in Basilicata, Sicilia e
Valle d'Aosta). La percentuale di chi quest'anno farà acquisti durante il periodo dei ribassi
rimane stabile al 61,8%, con le donne tra i 35 e i 44 anni e residenti soprattutto al Sud a
farla da padrone. Sono loro infatti a rappresentare l'identikit del consumatore-tipo che
approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba.

Questi, in sintesi, i risultati principali dell'indagine sugli acquisti degli italiani in occasione
della stagione dei saldi invernali 2019, realizzata da Confcommercio Imprese per l'Italia in
collaborazione con Format Research. Tra i prodotti più gettonati, capi di abbigliamento
(95,9%),calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o
abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il
web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale
al 44% per gli acquista dei prodotti di moda. Quello del web, spiega Confcommercio, è un
successo legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica. In ogni caso,
che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i
consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono
tutelati quando acquistano in saldo.
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Saldi-Uecoop-al-via-con-il-72-per-cento-dei-pos-in-piu-per-carte-e-bancomat-39b87995-cb8d-4e49-a483-854235a42ff6.html
Saldi al via in tutte le regioni. Confcommercio: acquisti per due italiani su tre - Format Research
‘VOGLIA’ DI SALDI PER
        DUE ITALIANI SU TRE
sabato 04 Gennaio 2020

                                                              ROMA (ITALPRESS) – Rimane stabile la
percentuale di chi farà acquisti durante il periodo dei saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i
35 e i 44 anni e residenti al Sud, a rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli
sconti per rinnovare il proprio guardaroba. E’ quanto emerge dall’indagine sugli acquisti degli italiani
in occasione della stagione dei saldi invernali 2019 realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia
in collaborazione con Format Research. Tra i prodotti più gettonati, capi di abbigliamento (95,9%),
calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%); i negozi di fiducia o abituali si
confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre il
21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei
prodotti di moda.
Un successo, quello del web, legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica; in
ogni caso, evidenzia l’indagine, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre
più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono
tutelati quando acquistano in saldo. Dal lato dell’offerta, solo 1 impresa su 4 si aspetta un maggiore
afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte
di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%.

https://qds.it/voglia-di-saldi-per-due-italiani-su-tre/
Saldi al via in tutte le regioni. Confcommercio: acquisti per due italiani su tre - Format Research
Saldi, partenza debole. Codacons:”Clienti
             girano ma non comprano

Rimane stabile la percentuale di chi farà acquisti durante il periodo dei saldi (61,8%) e sono soprattutto
le donne, tra i 35 e i 44 anni e residenti al Sud, a rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che
approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba; tra i prodotti più gettonati, capi di
abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%); i negozi di fiducia o
abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre
il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei
prodotti di moda; un successo, quello del web, legato prevalentemente a motivazioni di convenienza
economica; in ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi
i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando
acquistano in saldo; dal lato dell’offerta, solo 1 impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela
nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il
40% ed oltre il 50%. Questi, in sintesi, i risultati principali dell’indagine sugli acquisti degli italiani in
occasione della stagione dei saldi invernali 2019 realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in
collaborazione con Format Research.
Una partenza debole per i saldi invernali 2020. Lo afferma il Codacons, che sta monitorando
l’andamento degli sconti di fine stagione nelle principali città. “Non si registra al momento nessuna corsa
all’acquisto, e l’avvio degli sconti di fine stagione appare oltremodo “tiepido” – spiega il presidente Carlo
Rienzi – Centri commerciali e vie dello shopping hanno visto aumentare il numero di presenze ma i
cittadini si limitano ad osservare le vetrine e tenere d’occhio i prezzi. Un discorso a parte meritano gli
outlet – dove, come di consueto, nel primo giorno di saldi si registrano code e resse da parte di chi
cerca capi firmati a prezzi scontatissimi – e le boutique d’alta moda dei centri storici, dove però i clienti
sono in prevalenza turisti stranieri, in testa russi, cinesi e giapponesi”. Per tutti gli altri esercizi la partenza
dei saldi è senza dubbio fiacca in quasi tutte le città d’Italia, e non si registra alcuna corsa all’acquisto,
nonostante le percentuali di sconto siano altissime e raggiungano in molti casi -50%, strategia obbligata
per i commercianti che vogliono attirare clientela e tenere testa al recente Black Friday – aggiunge il
Codacons – Per un bilancio realistico dei saldi occorrerà attendere le prossime settimane, ma
l’andamento della prima giornata conferma purtroppo le nostre previsioni sugli sconti di fine stagione,
che a fine periodo faranno registrare una contrazione media delle vendite del -10% rispetto allo scorso
anno.

http://vocedistrada.it/articoli-2/focus/saldi-partenza-debole-codaconsclienti-girano-ma-non-comprano/
Saldi al via in tutte le regioni. Confcommercio: acquisti per due italiani su tre - Format Research
Saldi: comprano 2 italiani su 3
Lo sostiene Confcommercio, che inquadra il fenomeno nel dettaglio: domina
l’abbigliamento, cresce l’e-commerce

6 1 2020 - In occasione dei saldi, partiti nella maggioranza dei punti vendita lo scorso
4 gennaio, saranno 2 italiani su 3 a comprare.

Un dato che rileva Confcommercio, specificando che il 61% degli italianiapprofitterà del
periodo di forti sconti. Tra i territori domina il Sud, mentre la fascia d’età che maggiormente
ricorre allo shopping in questo frangente è quella dai 35 ai 44 anni, soprattutto donne.

L’indagine inquadra le abitudini d’acquisto degli italiani in occasione dei consueti saldi
invernali, ed è stata realizzata da Confcommercio in partnership con l’istituto di ricerca romano
Format Research.

Partiti il 2 gennaio in Basilicata Sicilia e Valle d’Aosta e il 4 gennaio nella quasi totalità delle
restanti regioni, i saldi indurranno a spendere circa 15 milioni di famiglie, per un investimento
di 140 euro a nucleo e un volume d’affari dal valore di 5,1 miliardi di euro.

Saldi: comprano 2 italiani su 3
Secondo quanto rilevato dal Codacons, i saldi erano di fatto partiti già per un negozio su tre
allo scoccare di gennaio del 2020.
Saldi al via in tutte le regioni. Confcommercio: acquisti per due italiani su tre - Format Research
Ora, dopo la data considerata d’avvio ufficiale - 4 gennaio - gli acquisti sono nel pieno e i punti
vendita vanno gradualmente ad alzare le percentuali di sconto.

Confcommercio rileva che, come facilmente preventivabile, sono ancora i capi di
abbigliamento a rappresentare la porzione più larga degli acquisti, pari al 95,9%: calzature
(82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%).

Malgrado la netta prevalenza di uno shopping ancora fisico durante i saldi, con il 56,1% degli
italiani che girerà per i punti vendita, cresce sostenuta la percentuale di quelli che ricorreranno
all’e-commerce: il 21,3% approfitterà dei prezzi più bassi direttamente dal web, cifra che
segna un +2,4% rispetto al 2019.

Sale poi al 44% la porzione di italiani che acquisteranno prodotti di moda, numero da attribuire
in parte anche al contenuto ma significativo aumento delle percentuali di sconto: in
maggioranza racchiuse tra 30 e 40%, in minor misura oltre il 50%:

“I saldi partono con percentuali di sconto elevatissime e comprese tra il 30 e il 40%, ma ci sono anche negozi
che da subito applicheranno una politica aggressiva, scontando la merce del 50%”,
ha spiegato Carlo Rienzi, presidente Codacons.

Abitualmente i saldi durano 60 giorni, il che vale a dire che le date mediamente previste per
la fine delle scontistiche potrebbero aggirarsi tra 3 e il 5 marzo del 2020, ma se resta sempre
la possibilità di estensioni del periodo anche fino a fine marzo.

https://www.money.it/saldi-comprano-2-italiani-su-3
Saldi al via in tutte le regioni. Confcommercio: acquisti per due italiani su tre - Format Research
Saldi al via: acquisti per due italiani
      su tre, sconti fino al 30%

Gli italiani acquistano in saldo prevalentemente
capi di abbigliamento, calzature e accessori
4 1 2020 - ROMA – “Rimane stabile la percentuale di chi fara’ acquisti durante il periodo dei
saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44 anni e residenti al Sud, a
rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfittera’ degli sconti per rinnovare il
proprio guardaroba; tra i prodotti piu’ gettonati, capi di abbigliamento (95,9%), calzature
(82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%); i negozi di fiducia o abituali si confermano
il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3%
dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei
prodotti di moda; un successo, quello del web, legato prevalentemente a motivazioni di
convenienza economica; in ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet,
sono sempre piu’ numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualita’ e varieta’ dei
prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo; dal lato dell’offerta, solo 1
impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i
saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%”.
Questi, in sintesi, i risultati principali dell’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione
della stagione dei saldi invernali 2019 realizzata e pubblicata sul sito internet da
Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research.
“Resta sostanzialmente stabile la percentuale di italiani che, rispetto a un anno fa (saldi di
gennaio 2019) e’ intenzionata ad acquistare in saldo (61,8% contro il 61,6% di gennaio
2019). Dieci anni fa questa quota era risultata pari al 69,3%”.
– I principali prodotti oggetti di acquisti in saldo.
Gli italiani acquistano in saldo prevalentemente capi di abbigliamento (per il 95,9% contro il
95,7% del 2019), calzature (82% contro l’80,3%), accessori (sciarpe e guanti) per il 37%
(erano il 34%) e biancheria intima (30% contro il 28,7%).
– Dove vengono effettuati gli acquisti.
Anche se i negozi di fiducia/abituali restano i luoghi principali (56,1%) dove gli italiani
acquistano i prodotti in saldo, risulta in crescita la percentuale dei consumatori intenzionati
ad acquistare sul web: 21,3% (+2,4% rispetto a gennaio 2019). E risulta ancora piu’ alta, in
particolare, la quota di chi acquista frequentemente prodotti di moda su Internet (44%).
– L’incidenza della merce acquistata a saldo sul totale dei consumi nell’anno.
Il 92,3% dei consumatori ha dichiarato di aver acquistato in saldo in passato. Tra questi, il
61,6% non ha mai acquistato merce per un valore superiore al 30% di quella totale che sono
soliti comperare nel corso di un anno intero.
– La qualita’ e la varieta’ dei prodotti venduti durante il periodo dei saldi.
Gli italiani continuano a dare sempre maggiore importanza alla qualita’ dei prodotti rispetto
al prezzo. E migliora anche il giudizio dei consumatori in riferimento alla varieta’ dei prodotti
venduti in saldo.
– Le garanzie offerte dai prodotti venduti a saldo in termini di tutela del consumatore.
In aumento la percentuale dei consumatori che si sentono tutelati quando acquistano
prodotti a saldo (69,4% contro il 68,2%).
– Gli sconti che saranno proposti al pubblico.
Le imprese del commercio al dettaglio che proporranno fino al 30% di sconto sugli articoli
posti in saldo saranno il 49,6% (lo scorso anno erano il 50,9%). In aumento la percentuale
di imprese che proporra’ prodotti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50% di sconto (5% contro il
4,2% del 2019).
– Le aspettative sulle visite della clientela nei punti vendita.
Il 23,6% delle imprese ritiene che in occasione dei saldi invernali i punti vendita saranno
visitati in misura maggiore rispetto al 2019. Piu’ della meta’ delle imprese (54,7%) si aspetta
un uguale numero di visitatori.

https://www.dire.it/04-01-2020/406909-saldi-al-via-acquisti-per-due-italiani-su-tre-sconti-fino-al-30/
‘VOGLIA’ DI SALDI PER DUE
           ITALIANI SU TRE
4 Gennaio 2020

ROMA (ITALPRESS) – Rimane stabile la percentuale di chi farà acquisti durante il periodo
dei saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44 anni e residenti al Sud, a
rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il
proprio guardaroba. E’ quanto emerge dall’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione
della stagione dei saldi invernali 2019 realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in
collaborazione con Format Research. Tra i prodotti più gettonati, capi di abbigliamento
(95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%); i negozi di fiducia o
abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web
a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44%
per gli acquista dei prodotti di moda.
Un successo, quello del web, legato prevalentemente a motivazioni di convenienza
economica; in ogni caso, evidenzia l’indagine, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su
Internet, sono sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e
varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo. Dal lato dell’offerta,
solo 1 impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita
durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il
50%.

https://www.italpress.com/voglia-di-saldi-per-due-italiani-su-tre-2/
Saldi al via nell'Isola, ecco quanto
         spenderanno i sardi
Crescono gli acquisti sul web, l'appello di Confcommercio: "Comprate
nei negozi"

Parte la corsa agli sconti anche in Sardegna.

Nell'Isola si stima che i saldi interessino il 75% delle famiglie, con una spesa media prevista
più bassa rispetto a quella del resto d'Italia: 290 euro contro 324.

"Primo perché il reddito familiare sardo - dice Nando Faedda, presidente Confcommercio
Sardegna - è inferiore rispetto al reddito familiare nazionale. Poi noi abbiamo una
popolazione che è piuttosto avanti negli anni. Il saldo è più appetibile per i giovani".

Secondo un'indagine nazionale sugli acquisti realizzata da Confcommercio Imprese per
l'Italia in collaborazione con Format Research, rimane stabile la percentuale di chi farà
acquisti durante il periodo dei saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44 anni
e residenti al Sud, a rappresentare l'identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli
sconti per rinnovare il proprio guardaroba.

Tra i prodotti più gettonati, ci sono i capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%),
accessori (37%) e biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o abituali si confermano il
canale di acquisto preferito (56,1%) ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei
consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquisti dei
prodotti di moda.

L'invito da parte di Confcommercio Sardegna è di non lasciarsi prendere dagli sconti online
ma di fare acquisti nei negozi fisici: "Aiutiamo il territorio, facciamo economia circolare,
cerchiamo di comprare in Sardegna se vogliamo che questa regione sia più prospera di
quello che è effettivamente oggi".

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata

https://www.unionesarda.it/articolo/economia/2020/01/04/parte-la-corsa-agli-sconti-in-sardegna-video-2-971523.html
Saldi 2020: al via la caccia
   all’affare in negozio e sul web
 4 Gennaio 2020 LECCE – Li abbiamo aspettati, abbiamo rimandato lo shopping,
abbiamo messo da parte energie, inventato nuovi bisogni e alla fine sono
arrivati: al via oggi i saldi 2020. Attesi dagli acquirenti, degli shopping addicted,
ma soprattutto dai commercianti, i saldi sono l’occasione ideale per soddisfare
qualche capriccio, rinnovare il guardaroba, ma soprattutto dare una spintarella
ad un’economia nazionale che arranca.
Quest’anno 2 italiani su 3 approfitteranno dei saldi, con un percentuale stabile
al 61,8%. A farla da padrone le donne tra i 35 e i 44 anni residenti al sud,
secondo Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format
Research.
L’occhio attento degli acquirenti si concentrerà soprattutto sui capi di
abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima
(30%) acquistati nei negozi di fiducia, mentre si conferma la rimonta del web
con il 21,3% di acquisti, percentuale che sale al 44% se si tratta di prodotti di
moda.
La nota realmente positiva è che grazie alle varie campagne informative, i clienti
si sentono più sicuri nei loro acquisti.
La fregatura è però dietro l’angolo, non sono infatti rari i casi di clienti
insoddisfatti che solo dopo si sono accorti di non aver fatto un buon affare, ecco
quindi un vademecum da rispettare per comprare risparmiando e in tutta
serenità:
1. Mai cedere al classico colpo di fulmine: anche se il prezzo è allettante, valutare
con attenzione l’effettiva utilità dell’oggetto che si sta per acquistare;
2. Assicurarsi che il prezzo esposto sia realmente scontato: il prezzo originale
deve essere visibile, la strategia migliore è fare un giro di controllo prima
dell’inizio dei saldi, ma comunque l’attenzione al cartellino è fondamentale;
3. Occhio alle condizioni della merce: controllare sempre la condizioni in cui si
trova la merce che si va ad acquistare, poiché alcuni furbetti, espongono prodotti
difettosi o danneggiati rimasti invenduti proponendo prezzi vantaggiosi, ma
omettendo di segnalare il difetto;
3. Il reso è un diritto: diffidate dei commercianti che rifiutano la restituzione
della merce acquistata;
E come sempre, largo ai piccoli negozi e al Made in Italy: i saldi interessano
anche i piccoli negozi indipendenti, quindi perché non approfittarne per puntare
più sulla qualità che sulla quantità?
Che siano un momento per soddisfare un capriccio o per acquistare beni per la
famiglia, che gli acquisti vengano fatti in negozio oppure on line, i saldi una
buona scusa per coccolarsi un po’, quindi avanti tutta con lo shopping, magari
accompagnato da un caffè e una passeggiata in compagnia.
https://www.corrieresalentino.it/2020/01/saldi-2020-al-via-la-caccia-allaffare-in-negozio-e-sul-web/
Il bilancio dei saldi,
  Confcommercio: “Acquisti
    per due italiani su tre”
| 06 GEN. 2020

 “Voglia” di saldi per 2 italiani su 3. Rimane stabile la percentuale di chi farà acquisti durante
il periodo dei saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44 anni e residenti al
Sud, a rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per
rinnovare il proprio guardaroba.
Mentre si apre la stagione dei saldi in tutta Italia, sono questi, in sintesi, alcuni dei principali
risultati dell’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali
2019 realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format
Research.
Tra i prodotti più gettonati, ci sono i capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%),
accessori (37%) e biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o abituali si confermano il
canale di acquisto preferito (56,1%) ma continua a crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei
consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei
prodotti di moda, continua Confcommercio.
Un successo, quello del web, legato prevalentemente a motivazioni di convenienza
economica; in ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre
più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che
si sentono tutelati quando acquistano in saldo.
Dal lato dell’offerta, solo 1 impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel
proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il
30 e il 40% ed oltre il 50%, conclude Confcommercio.
https://www.quotidianodelsud.it/campania/avellino/economia/2020/01/06/il-bilancio-dei-saldi-confcommercio-acquisti-per-due-italiani-su-tre
“Voglia” di saldi per 2 italiani su 3

7 Gennaio 2020 Rimane stabile la percentuale di chi farà acquisti durante il periodo dei
saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44 anni e residenti al Sud, a
rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per
rinnovare il proprio guardaroba; tra i prodotti più gettonati, capi di abbigliamento
(95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%); i negozi di
fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a
crescere il web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019),
percentuale che sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda; un successo, quello
del web, legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica; in ogni caso,
che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i
consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono
tutelati quando acquistano in saldo; dal lato dell’offerta, solo 1 impresa su 4 si aspetta
un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano
in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%.
Questi, in sintesi, i risultati principali dell’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione della
stagione dei saldi invernali 2019 realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in
collaborazione con Format Research.

LA PROPENSIONE AGLI ACQUISTI
Resta sostanzialmente stabile la percentuale di italiani che, rispetto a un anno fa (saldi di
gennaio 2019) è intenzionata ad acquistare in saldo (61,8% contro il 61,6% di gennaio 2019).
Dieci anni fa questa quota era risultata pari al 69,3%.
Consumatori che effettuano acquisti in saldo (Serie storica gen 2010 – gen
2020)

Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020”
Chi acquista i prodotti a saldo

Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020”

I PRINCIPALI PRODOTTI OGGETTI DI ACQUISTI IN SALDO
Gli italiani acquistano in saldo prevalentemente capi di abbigliamento (per il 95,9% contro il
95,7% del 2019), calzature (82% contro l’80,3%), accessori (sciarpe e guanti) per il 37%
(erano il 34%) e biancheria intima (30% contro il 28,7%).
Quali sono i prodotti ai quali è interessato?

Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020”
DOVE VENGONO EFFETTUATI GLI ACQUISTI
Anche se i negozi di fiducia/abituali restano i luoghi principali (56,1%) dove gli italiani
acquistano i prodotti in saldo, risulta in crescita la percentuale dei consumatori intenzionati
ad acquistare sul web: 21,3% (+2,4% rispetto a gennaio 2019). E risulta ancora più alta, in
particolare, la quota di chi acquista frequentemente prodotti di moda su Internet (44%).
Pensa di fare acquisti in saldo presso…?

Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020”
Con quale frequenza acquista (per lei o per i suoi famigliari) prodotti di moda su
internet, magari tramite siti come Amazon, Vente-privee, Yoox, Zalando, E-bay, ecc?

Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020”
L’INCIDENZA DELLA MERCE ACQUISTATA A SALDO SUL TOTALE DEI CONSUMI
NELL’ANNO
Il 92,3% dei consumatori ha dichiarato di aver acquistato in saldo in passato. Tra questi, il
61,6% non ha mai acquistato merce per un valore superiore al 30% di quella totale che sono
soliti comperare nel corso di un anno intero.
LA QUALITÀ E LA VARIETÀ DEI PRODOTTI VENDUTI DURANTE IL PERIODO DEI SALDI
Gli italiani continuano a dare sempre maggiore importanza alla qualità dei prodotti rispetto al
prezzo. E migliora anche il giudizio dei consumatori in riferimento alla varietà dei prodotti
venduti in saldo.
Negli acquisti in saldo attribuisce maggiore importanza ….?

Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020”
LE GARANZIE OFFERTE DAI PRODOTTI VENDUTI A SALDO IN TERMINI DI TUTELA DEL
CONSUMATORE
In aumento la percentuale dei consumatori che si sentono tutelati quando acquistano prodotti
a saldo (69,4% contro il 68,2%).
GLI SCONTI CHE SARANNO PROPOSTI AL PUBBLICO
Le imprese del commercio al dettaglio che proporranno fino al 30% di sconto sugli articoli
posti in saldo saranno il 49,6% (lo scorso anno erano il 50,9%). In aumento la percentuale di
imprese che proporrà prodotti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50% di sconto (5% contro il 4,2%
del 2019).
Qual è la media di sconto (in percentuale) che proporrà negli articoli a saldo?

Fonte: indagine Confcommercio-Format “Saldi gennaio 2020”
LE ASPETTATIVE SULLE VISITE DELLA CLIENTELA NEI PUNTI VENDITA
Il 23,6% delle imprese ritiene che in occasione dei saldi invernali i punti vendita saranno
visitati in misura maggiore rispetto al 2019. Più della metà delle imprese (54,7%) si aspetta
un uguale numero di visitatori.
______________
Nota metodologica – L’indagine sui consumi degli italiani in occasione dei saldi invernali 2019 è stata effettuata: A)
su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo dei consumatori italiani >18 anni (750 interviste a
buon fine), margine di fiducia +3,7%; B) su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo delle
imprese italiane del commercio al dettaglio (433 interviste a buon fine), margine di fiducia +4,8%. Le due indagini di
campo sono state realizzate con il metodo delle interviste telefoniche (Sistema Cati) e via web (Sistema Cawi).
Periodo di effettuazione delle interviste. Dal 29 novembre al 07 dicembre 2019.

https://www.giornaledellepmi.it/voglia-di-saldi-per-2-italiani-su-3/
Vince l’abbigliamento. Aumenta la
               percentuale di chi ricorre al web

NordEst – Sono quasi due italiani su tre quelli che faranno shopping approfittando degli sconti da oggi al via
ufficialmente in tutta Italia (dopo il debutto il 2 gennaio in Basilicata, Sicilia e Valle d’Aosta).
La percentuale di chi quest’anno farà acquisti durante il periodo dei ribassi rimane stabile al 61,8%, con le donne
tra i 35 e i 44 anni e residenti soprattutto al Sud a farla da padrone.

Sono loro infatti a rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il
proprio guardaroba. Questi, in sintesi, i risultati principali dell’indagine sugli acquisti degli italiani in occasione
della stagione dei saldi invernali 2019, realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con
Format Research.

I prodotti più gettonati
Capi di abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%) vanno per la maggiore.
I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua a crescere il web a
cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che sale al 44% per gli acquista dei
prodotti di moda.
Quello del web, spiega Confcommercio, è un successo legato prevalentemente a motivazioni di convenienza
economica. In ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i
consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano
in saldo.

Dal lato dell’offerta, solo un’impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita
durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%.

Saldi anche per cotechini e panettoni

                                                                                      Non solo vestiti e scarpe, i saldi
prendono il via anche per gli acquisti dei prodotti tipici delle feste di Natale offerti con sconti fino al 70%, dai
cotechini ai pandori, dai panettoni ai torroni fino alla frutta secca. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione
dell’avvio della stagione dei saldi in tutta Italia nel sottolineare che a conclusione delle festività di fine anno c’è
l’opportunità di risparmiare anche sulla tavola per motivi esclusivamente commerciali, che non influiscono in alcun
modo sulle caratteristiche qualitative dei prodotti.

Si tratta spesso, sottolinea Coldiretti, di molti alimenti tipicamente natalizi che non possono essere conservati per il
prossimo anno tra i quali soprattutto pandori, panettoni, torroni, cotechini, zamponi, ma anche la frutta secca o gli
spumanti secondo formule diverse che vanno dall'”uno per due” al “due per tre”, ma possono essere offerti anche
sconti rilevanti che arrivano fino al 70%. Offerte di grande qualità per i prodotti artigianali, rileva Coldiretti, sono
disponibili nelle aziende agricole e nei mercati e nelle botteghe degli agricoltori di Campagna Amica aperti in molte
città.

Una opportunità per quanti non sono ancora completamente appagati dai menu delle feste di fine anno con le tavole
del Natale e del Capodanno imbandite da ben di 5 miliardi di euro di cibi e bevande. E’ necessario tuttavia, consiglia
Coldiretti, “fare sempre attenzione alle date di scadenza obbligatoriamente indicate nelle confezioni per evitare di
consumare prodotti vecchi”.

I consigli del Codacons
1) Occorre conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono
cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si
possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione
dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo”
deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Stare alla larga
da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei
più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni
tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
3) Il Codacons invita quindi a girare. Nei giorni che precedono i saldi andare nei negozi a cercare quello che
interessa, segnandone il prezzo; si può così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro,
evitando inutili code. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli
esposti in altri esercizi.
4) Bisogna poi cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: così si è
meno influenzabili dal negoziante e si corre meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon
prezzo, ma delle quali non si aveva alcun bisogno. Va valutata la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che
descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche).
Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Attenzione poi marchi molto simili a quelli
noti.
5) Diffidare, avverte ancora il Codacons, degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non
proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed
invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi
così alti e dovrebbe vendere sottocosto.
6) Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo
o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
7) Negozi e vetrine. Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio
prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo
chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo
deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi
consentono di vedere la merce.
8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di
diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9) Pagamenti: nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il
commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10) Se si pensa di avere preso una fregatura, il Codacons consiglia di rivolgersi all’associazione stessa
oppure chiamare i vigili urbani.

http://www.lavocedelnordest.eu/saldi-al-via-shopping-per-due-italiani-su-tre/
Via ai saldi: il 60% di italiani acquisterà
fonte: Avvenire
CONFCOMMERCIO STIMA UN GIRO D’ AFFARI DI 5 MILIARDI DI EURO Sono quasi due
italiani su tre (oltre il 61%) quelli che faranno shopping approfittando saldi da ieri al via
ufficialmente in tutta Italia (dopo il debutto il 2 gennaio in Basilicata, Sicilia e Valle d’ Aosta)
tra ‘assalti’ agli outlet e una crescita degli acquisti online. La percentuale di chi quest’ anno
farà spese durante il periodo dei ribassi rimane stabile al 61,8%, con le donne tra i 35 e i 44
anni e residenti soprattutto al Sud a farla da padrone. Sono loro infatti a rappresentare l’
identikit del consumatore-tipo che approfitterà degli sconti per rinnovare il proprio
guardaroba. Le statistiche emergono dall’ indagine realizzata da Confcommercio Imprese
per l’ Italia in collaborazione con Format Research. Tra i prodotti più gettonati, capi di
abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%). I
negozi di fiducia o abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%), ma continua
a crescere il a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che
sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda. Quello del , si spiega nella ricerca, è un
successo legato prevalentemente a motivazioni di convenienza economica. In ogni caso,
che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono sempre più numerosi i consumatori
che giudicano positivamente qualità e varietà dei prodotti e che si sentono tutelati quando
acquistano in saldo. Dal lato dell’ offerta, solo un’ impresa su 4 si aspetta un maggiore
afflusso di clientela nel proprio punto vendita durante i saldi e risultano in leggero aumento
le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre il 50%. Sedi gettonatissime per lo shopping
saranno appunto gli outlet. Con tanto di drone al lavoro per contribuire alla sicurezza del
Serravalle Designer, in provincia di Alessandria, dove il comandante della polizia
municipale, Ezio Bassani, riferisce di 60.000 persone al giorno attese nel primo weekend
(che termina oggi), così come dal 10 al 12 gennaio. Stesso copione a La Reggia Designer
Outlet di Caserta dove si attendono 90.000 in questo fine settimana. Il Codacons, tuttavia,
non prevede numeri esaltanti al di là delle code e delle resse che si sono registrate nel primo
giorno nelle boutique d’ alta moda dei centri storici (dove comunque i clienti sono in
prevalenza turisti stranieri, primi russi, cinesi e giapponesi): «Per tutti gli altri esercizi la
partenza è senza dubbio fiacca in quasi tutte le città d’ Italia e non si registrano corse all’
acquisto – sostiene il presidente Carlo Rienzi -. Per un bilancio realistico occorrerà attendere
le prossime settimane, ma l’ andamento della prima giornata conferma purtroppo le nostre
previsioni: a fine periodo una contrazione media del 10% rispetto al 2019». In totale, il giro
di affari stimato già nei giorni scorsi da Confcommercio si aggira sui 5 miliardi di euro.
(L.Maz.) RIPRODUZIONE RISERVATA Assalto agli outlet nel primo weekend e misure di
sicurezza anche con il supporto dei droni I negozi di fiducia o abituali si confermano il canale
preferito (56,1%), ma continua a crescere il a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4%
rispetto all’ anno scorso)

https://codacons.it/via-ai-saldi-il-60-di-italiani-acquistera/
Saldi, assalto agli outlet controllati con i droni Cresce la
spesa sul web
Fonte La Gazzetta del Mezzogiorno

MILANO. Assalto agli outlet previsto per i saldi invernali 2020, con tanto di drone al lavoro
per contribuire alla sicurezza del Serravalle Designer, in provincia di Alessandria, dove il
comandante della polizia municipale, Ezio Bassani, riferisce di 60.000 persone al giorno
attese in questo fine settimana, così come dal 10 al 12 gennaio. Stesso copione a La Reggia
Designer Outlet di Caserta dove si attendono 30.000 persone al giorno, 90.000 in tutto il
fine settimana. Alla prova dei fatti sono proprio gli outlet, secondo il Codacons, a registrare
code e resse dal primo giorno, così come le boutique d’ alta moda dei centri storici, dove
però i clienti sono in prevalenza turisti stranieri, primi russi, cinesi e giapponesi. «Per tutti gli
altri esercizi la partenza è senza dubbio fiacca in quasi tutte le città d’ Italia e non si
registrano corse all’ acquisto sostiene il presidente Carlo Rienzi -. Per un bilancio realistico
occorrerà attendere le prossime settimane, ma l’ andamento della prima giornata conferma
purtroppo le nostre previsioni: a fine periodo una contrazione media del 10% rispetto al
2019». Le attese di Confcommercio Imprese, secondo un’ indagine con Format Research,
sono di quasi due italiani su tre (61,8%) pronti ad approfittare degli sconti partiti col sabato
in tutta Italia, dopo che il 2 gennaio avevano anticipato Basilicata, Sicilia e Val d’ Aosta. Una
percentuale stabile, in cui prevalgono le donne tra i 35 e i 44 anni, residenti soprattutto al
Sud. In testa abbigliamento (95,9%), calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima
(30%). I negozi di fiducia o abituali si confermano i preferiti (56,1%), ma continua a crescere
il : 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), quota che sale al 44% per i prodotti di
moda. Dal lato dell’ offerta, solo un’ impresa su quattro si aspetta più clienti durante i saldi
e risultano in leggero aumento gli sconti tra il 30% e il 40% e oltre il 50%. Fino al 70%,
secondo Coldiretti, per i prodotti tipici delle feste: da panettone e pandoro al cotechino. L’
effetto combinato di Epifania e saldi farà sì inoltre che un italiano su due faccia regali,
secondo una ricerca del Centro studi di Confcooperative, con una spesa media per
consumatore di 80 euro, per un totale di 2,3 miliardi (2,2 miliardi stimati lo scorso anno) e il
38% degli acquisti saranno giocattoli (+12%). Confcooperative segnala però che «le festività
hanno acuito le difficoltà per circa 2 milioni di famiglie che vivono sotto la soglia della
povertà».

  https://codacons.it/saldi-assalto-agli-outlet-controllati-con-i-droni-cresce-la-spesa-sul-web/
OMENICA 05 GENNAIO 2020, 19:44, IN TERRIS

           In fila per lo sconto
Il 66% degli italiani ha aspettato i saldi per fare acquisti. Le stime
dell'Epifania e del settore dolciario con il boom dei pagamenti
elettronici
Voglia di saldi per 2 italiani su 3. E gli acquisti si pagano sempre più con il denaro
elettronico. Con una crescita record del 72% dei Pos in cinque anni i negozi italiani sono
pronti ad affrontare l’assalto dei consumatori ai primi saldi del 2020 schierando alle
casse oltre 3 milioni di terminali per pagamenti con bancomat e carte di credito, emerge
da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Bankitalia in vista
della sfida all’ultimo sconto con gli italiani pronti a sfoderare oltre 98 milioni di tessere
fra bancomat, carte di credito e prepagate multiuso. Sono numeri, riferisce l’Adnkronos,
che segnalano un sempre più diffuso utilizzo della moneta elettronica usata in modo
trasversaleper tutte le tipologie di acquisto: dai vestiti alle gomme dell’auto, dai
trattamenti estetici alle palestre, dalle piastrelle ai gioielli, dai giocattoli agli alimentari in
supermercati e panetterie, dall’assicurazione auto agli abbonamenti ai mezzi di trasporto.
L'e-commerce
Un sistema di pagamento spinto anche dall’on line con quasi 39 milioni di italiani che
nell’ultimo trimestre hanno navigato su Internet almeno una volta, spiega Uecoop su dati
Istat. In Italia in un anno vengono spesi sulla rete quasi 28 miliardi di euro per acquisti
su moda, elettronica, cura della persona, cibo, arredamento, elettrodomestici, giocattoli,
musica e videogiochi oltre a viaggi e sistemazioni alberghiere, sottolinea Uecoop su dati
Digital. La diffusione degli acquisti sul web con pagamenti elettronici aumenta però
anche il rischio di frodi con i criminali del web che sempre più spesso puntano a carpire i
codici delle carte di credito o bancomat per svuotare il più possibile il conto corrente
della vittima con acquisti in giro per il mondo. Rimane stabile la percentuale di chi farà
acquisti durante il periodo dei saldi (61,8%) e sono soprattutto le donne, tra i 35 e i 44
anni e residenti al Sud, a rappresentare l’identikit del consumatore-tipo che approfitterà
degli sconti per rinnovare il proprio guardaroba. Mentre si apre la stagione dei saldi in
tutta Italia, sono questi, in sintesi, alcuni dei principali risultati dell’indagine sugli
acquisti degli italiani in occasione della stagione dei saldi invernali 2019 realizzata da
Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research. Tra i
prodotti più gettonati, evidenzia Adnkronos, ci sono i capi di abbigliamento (95,9%),
calzature (82%), accessori (37%) e biancheria intima (30%). I negozi di fiducia o
abituali si confermano il canale di acquisto preferito (56,1%) ma continua a crescere il
web a cui ricorre il 21,3% dei consumatori (+2,4% rispetto al 2019), percentuale che
sale al 44% per gli acquista dei prodotti di moda, continua Confcommercio.

Varietà dei prodotti
Un successo, quello del web, legato prevalentemente a motivazioni di convenienza
economica; in ogni caso, che si tratti di acquisti nei negozi fisici o su Internet, sono
sempre più numerosi i consumatori che giudicano positivamente qualità e varietà dei
prodotti e che si sentono tutelati quando acquistano in saldo. Dal lato dell’offerta, solo 1
impresa su 4 si aspetta un maggiore afflusso di clientela nel proprio punto vendita
durante i saldi e risultano in leggero aumento le offerte di sconti tra il 30 e il 40% ed oltre
il 50%, conclude Confcommercio. Anche quest’anno, sei italiani su dieci onoreranno
la tradizione della Befana facendo un regalo a figli e nipoti in occasione dell’Epifania,
con una spesa media di 68 euro a persona ed una complessiva che sfiora i 2 miliardi di
euro. E nella “calza”, oltre i dolci ed i giocattoli, mettono anche qualche regalo utile,
dalla moda alla tecnologia. È quanto emerge dalla indagine condotta da Swg per
Confesercenti su 1.200 consumatori in occasione dell’Epifania 2020. Il numero di
italiani che fanno un regalo per l’Epifania è in crescita rispetto allo scorso anno, quando
a mettere un dono sotto la cappa per i bambini era il 57% degli italiani. Ma è comunque
un dato di sintesi di forti differenze territoriali: la tradizione della Befana è infatti
decisamente più sentita nelle aree del Centro Italia (dove faranno un regalo due su tre, il
66%) e del Sud (65%), rispetto alle regioni del Nord, dove la quota di chi farà qualche
tipo di regalo per l’Epifania si ferma al 52%: La spesa media di 68 euro è
sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, con una riduzione di appena 3 euro.

Il business della Befana
Anche il budget dell’Epifania segue le differenze territoriali già registrate: a destinare di
più per la calza e per i doni sono infatti le famiglie del Centro Italia, con una spesa
stimata di 75 euro. Si tratta di 15 euro in più rispetto agli abitanti del Nord (60 euro). Nel
Sud il budget previsto è, invece, di 73 euro. Per riempire la calza, tra i banchi dei
tradizionali mercatini dell’Epifania e le vetrine dei negozi si cercano soprattutto dolci (o
carbone), indicati dal 34% degli intervistati. Si tratta di un dato in ripresa di un punto
percentuale rispetto allo scorso anno; fa da contrappeso un’equivalente riduzione dei
giocattoli, regalati quest’anno dal 14% delle Befane contro il 15% dell’Epifania 2019. Si
conferma invece al 12% la quota di chi farà altri tipi di regali. Tra questi, in testa quelli
più utili: i più scelti, anche per la coincidenza dell’Epifania con il primo weekend di saldi
invernali, sono i prodotti e accessori moda, indicati dal 35% degli intervistati. Seguono
tecnologia (20%) e accessori per la casa (15%). L’11% opterà invece per un
libro. Epifania e dolci, un business per 40 mila imprese in Italia e 5 mila in
Lombardia. Crescono gli addetti, +9% in cinque anni. È quanto emerge da
un'elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati al
terzo trimestre 2019 relativi alle imprese attive nel settore dolciario tra produzione,
commercio all'ingrosso e dettaglio.

Dolce Milano
A Milano quasi 2 mila imprese crescono del 5% in cinque anni, addetti + 10%. Tra i
settori tipici della festa: produzione di prodotti di panetteria e pasticceria fresca,
commercio all'ingrosso di zucchero, cioccolato, dolciumi e prodotti da forno, commercio
al dettaglio di torte, dolciumi e confetteria in esercizi specializzati. Nella calza le
caramelle (19%) superano il carbone dolce (15%) ma tanti festeggiano con la torta
(23%). Per l'Epifania oltre al panettone, secondo le pasticcerie milanesi che realizzano
il prodotto artigianale, si vendono più torte (23%), caramelle (19%), carbone dolce
(15%), dolci alla crema (8%) e al cioccolato (8%). Sono circa 150 imprese diffuse tra
Milano Monza Brianza Lodi, raccolte intorno alla ricetta tradizionale del panettone.
“Promuoviamo la qualità del prodotto artigianale dei nostri territori, in un acquisto di
qualità che premi il prodotto fresco e genuino- afferma all’Agi Marco Accornero,
membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

Imprenditoria rosa
Per Vincenzo Mamoli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza
Brianza Lodi: “Questo settore è una ricchezza della nostra realtà territoriale, che vede
rafforzare la sua attrattività anche per le feste”. In Italia su 40 mila imprese, 12 mila
sono di donne, 4 mila di giovani e 2 mila di stranieri. Dolci in Italia. Sono 40.483 le
imprese attive in Italia nella produzione e commercio di prodotti da forno, stabile in
cinque anni, un comparto che offre lavoro a circa 167 mila addetti + 9% in cinque anni.
Prime in Italia Napoli con 2.447 imprese dolciarie, + 7,7% in cinque anni, seguita da
Roma con 1.875, +6,7%, Milano con 1.844, + 5,2%, Torino con 1.540, seguono con
oltre mille imprese Palermo, Catania, Bari e con quasi mille Salerno (+11%, prima per
crescita tra i principali centri dolciari). Per addetti prima Milano, con oltre 9 mila seguita
da Roma con 7 mila circa, Napoli e Torino con circa 6 mila.
https://www.interris.it/sociale/in-fila-per-losconto
Saldi ai blocchi di partenza
    Al via sabato 4 gennaio
2 Gennaio 2020 | Scritto da Redazione | Commenta | Condividi | PDF

C'è attesa per il lungo ponte degli sconti. Il budget? 140 euro a
testa e 324 a famiglia, in linea con la stima nazionale
Confcommercio. Forti sconti e buon assortimento per
abbigliamento e calzature e con la neve sui monti aspettative alte
per l'acquisto di articoli sportivi legati a sci e altri sport invernali

Sicilia, Basilicata e Val d’Aosta hanno dato il là oggi alle vendite di fine stagione, in
Lombardia e in tutte le altre regioni i saldi sono ai blocchi di partenza e partiranno sabato 4
gennaio. Le aspettative come ogni anno sono alte, nonostante il dilagante fenomeno dei
pre-saldi e delle promozioni di novembre, Black Friday in testa. L’avvio delle svendite nel
ponte lungo dell’Epifania può rappresentare un incentivo per lo shopping d’occasione per
chi è rimasto in città o rientrato dalle ferie. “I saldi continuano ad essere un momento
atteso da parte dei consumatori e ci auguriamo portino a riscoprire il piacere di una
passeggiata per vetrine nei negozi di vicinato sotto casa, in città, periferia e provincia-
commenta Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento e articoli sportivi Ascom
Confcommercio e vicepresidente di Federmoda Italia-. Ci auguriamo che certe previsioni
pessimistiche vengano smentite e non si traducano in realtà. Tutti i commercianti
confidano in un buon avvio dei saldi. Le occasioni non mancano, con percentuali di sconto
anche forti per abbigliamento e calzature, dai capi più importanti agli articoli meno costosi.
Mai come quest’anno l’innevamento invoglia gli acquisti di articoli sportivi legati allo sci,
dall’abbigliamento alle attrezzature, a ciaspole e equipaggiamento d’alpinismo”. Lo
shopping d’occasione durerà due mesi: l’ultima data dei saldi è il 3 marzo a Bergamo e nel
resto della Lombardia. “Ci auguriamo che, dopo aver ottenuto (salvo rare eccezioni) una
data unica nazionale di inizio saldi e la web digital tax per il commercio online, l’anno
prossimo venga accolta la nostra istanza, portata avanti da Federmoda Italia nella
Conferenza Stato-Regioni, di posticipare la data di inizio degli sconti di due settimane-
continua Pedrali- . Solo così si rispetta la ratio delle vendite di fine stagione. Ai primi di
gennaio l’inverno è appena iniziato. È come non mai importante oggi tutelare il commercio
per evitare di assistere ogni anno alla chiusura di tante insegne- molte eccellenti- in città e
provincia”.
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