RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei - AGOSTO 2015, N. 2 | ANNO I Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II ...

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RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei - AGOSTO 2015, N. 2 | ANNO I Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II ...
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei
AGOSTO 2015, N. 2 | ANNO I

Centro Europe Direct LUPT
Università degli Studi di Napoli Federico II
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei - AGOSTO 2015, N. 2 | ANNO I Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II ...
Direttore responsabile
Editor in Chief
                                Guglielmo Trupiano
                                                            Sommario
Vice-chief editor               Erminia Attaianese
                                Marisa Squillante           Biodiversità e dieta mediterranea tra
Associated editors              Anna Elvira Arnò            agricoltura e patrimonio culturale
                                Teresa Boccia
                                Mariano Bonavolontà
                                                            immateriale
                                Carmen Cioffi
                                Stefano De Falco
                                                            pg.3
                                Francesca Dovetto           di Ettore Guerrera
                                Gabriella Duca
                                Paolo Rotili

Comitato editoriale             Jorgen Vitting Andersen
                                                            La produzione artistica nel processo
Editorial Board                 Francesco Saverio Coppola   identitario dell’Europa: la creatività,
                                Chiara Corbo
                                Antonio Corvino             un nuovo paradigma per la crescita
                                Carmen Costea
                                Filippo de Rossi            e lo sviluppo.
                                Pierre Ecochard
                                Ana Falù                    pg.17
                                Pier Paolo Forte            di Paola Fiorentino
                                Serge Galam
                                Alessandro Giordani
                                Massimo Marrelli            Beni culturali: tutela e valorizzazione
                                Milena Petters Melo
                                Heike Munder                pg. 23
                                Christian Nicolas           di Carmen Cioffi
                                Giovanni Polara
                                Antonio Rapolla
                                Ines Sanchez de Madariaga
                                                            Nuove prospettive delle politiche
                                Massimo Squillante          europee: ripartire dal Mediterraneo
                                Matthias Vogt
                                Marco Zupi                  pg. 30
Comitato di redazione           Antonio Acierno             di Roberta Capuano
Editorial Committee             Mariarosalba Angrisani
                                Amelia Bandini
                                Barbara Bertoli             Lotta alla corruzione, strategie e
                                Roberta Capuano
                                Flavia Cavaliere            prospettive
                                Bice Cavallo
                                Giovanni Del Conte
                                                            pg. 35
                                Barbara Delle Donne         di Alessandro Jazzetti
                                Maria Esposito
                                Loreta Ferravante
                                Paola Fiorentino            La dimensione europea della
                                Veronica Giuliano
                                Ettore Guerrera             Corporate Social Responsibility
                                Valeria Maiorano
                                Giuseppina Mari
                                                            pg. 44
                                Mario Masciocchi            di Mariarosalba Angrisani
                                Nicoletta Murru
                                Ferdinando Maria Musto
                                Antonietta Maria Nisi       Intumescent coatings for fire safety
                                Stefania Palmentieri
                                Valeria Paoletti            of existing steel buildings in the
                                Enrica Rapolla
                                Loredana Rivieccio
                                                            European framework
                                Maria Scognamiglio          pg. 54
                                Maria Camilla Spena
                                                            di Donatella de Silva, Antonio Bilotta,
                                                            Emidio Nigro
Technical Editor                Bice Cavallo

Coordinamento e                 Mariano Bonavolontà
produzione editoriale

Art Direction                   Valeria Pucci

ISSN 2421-583X
Anno I, Numero 2
Newsletter tematica di agosto
01-31 agosto

Le opinioni espresse in questa pubblicazione sono esclusivamente quelle degli autori.
La Commissione non è responsabile dell’eventuale utilizzo delle informazioni contenute in tale
pubblicazione. Questa pubblicazione è realizzata con il contributo dell’Unione europea.
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei - AGOSTO 2015, N. 2 | ANNO I Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II ...
Biodiversità
e dieta
mediterranea
tra agricoltura
e patrimonio
culturale
immateriale
di ETTORE GUERRERA
Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II
Co-Direttore del Coordinamento di Settore “Politiche agricole,
sicurezza alimentare, aree rurali”
Centro Studi sulla Biodiversità Alimentare LUPT - Università degli
Studi di Napoli Federico II
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei - AGOSTO 2015, N. 2 | ANNO I Centro Europe Direct LUPT Università degli Studi di Napoli Federico II ...
RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei - ANNO I, NUMERO 2 • 2015 • ISSN 2421-583X

                    Abstract

                    In the last century, thousands of animal races and vegetal varieties have disappeared,
                    and they contributed to satisfy the food needs of populations. This trend is dangerous
                    for the stability of agro-ecosystems and for the agricultural productive systems. The
                    protection of biodiversity is a crucial issue for nature stability, food safety and tutelage of
                    local resources and the rural communities that cultivate them: they have been seen their
                    rights as acknowledged by FAO Treaty only in 2001, through the protection of the traditional
                    knowledge linked to autochthonous agricultural resources and the right to equally participate
                    to the distribution of the advantages, deriving from their use.
                    Agriculture and environment are indissolubly linked. Investing in biodiversity in a globalised
                    system allows to provide for agricultural enterprises a bigger competitiveness, building an
                    economy hinged on the worth of the Italian food great quality.
                    Besides the food value, the intrinsic worth of Mediterranean Diet is linked to the territory
                    and to the biodiversity, because it allows to choose among varieties of the same product,
                    identifying the nutritionally best products, and to fight against the cultural standardisation.
                    Moreover, Mediterranean Diet represents a sort of sustainable development for all the
                    Mediterranean Countries, due to the economic and cultural incidence which the food owns
                    in the whole Region, and to the capacity to inspire a sense of continuity and identity for
                    local population, representing a nutritional model and a model of aggregation and social
                    cohesion which is bequeathed by generations.
AGRICOLTURA E PAC

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RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei - ANNO I, NUMERO 2 • 2015 • ISSN 2421-583X

                    Nell’ultimo secolo sono scomparse in                          non riescono a sopravvivere (anche per le
                    Europa migliaia di razze animali, specie e                    pressioni economiche) e scompaiono.
                    varietà vegetali che una volta contribuivano                  Il mezzogiorno d’Italia ed in particolare la
                    a soddisfare il fabbisogno alimentare delle                   Regione Campania presenta un modello
                    popolazioni. L’impoverimento genetico in                      agro-zootecnico          assai     diversificato
                    atto rappresenta una grave minaccia per gli                   nell’ambito del quale le maggiori opportunità
                    equilibri naturali, contro la quale si è mossa                sono infatti rappresentate dalle produzioni
                    la comunità internazionale e locale.                          tipiche di elevata qualità, legate alle zone di
                    Dall’inizio del ventesimo secolo oltre il 75%                 provenienza ed alle tecniche di produzione
                    della diversità genetica delle principali                     e trasformazione, e che presentano forti
                    colture agrarie è scomparsa. In Italia sono a                 legami con il territorio e detengono un ruolo di
                    rischio di estinzione nel settore frutticolo più              primo ordine nell’economia eco-compatibile
                    di 1.500 varietà. la stessa sorte è riservata                 dei sistemi locali di produzione. In queste
                    agli animali domestici, molte razze infatti                   condizioni le specie/razze autoctone in via
                    sono ormai ridotte allo stato di reliquia.                    di estinzione possono risultare capaci di
                    Questa rotta negativa è pericolosa per                        svolgere un’azione di traino su prodotti ed
                    la stabilità degli agro-ecosistemi. mette                     imprese, e rappresentano un volano per lo
                    a rischio i sistemi produttivi agricoli e                     sviluppo delle economie locali.
                    depaupera i sistemi naturali.
                    È evidente che la tutela della biodiversità è                 Gli impegni della comunità internazionale
AGRICOLTURA E PAC

                    una questione cruciale per la stabilità della                 Nel corso degli ultimi vent’anni la comunità
                    natura e per la sicurezza alimentare. Inoltre                 internazionale ha posto con forza il tema
                    i progressivi processi di industrializzazione                 della tutela delle risorse locali e delle
                    e di concentrazione delle imprese agricole                    comunità rurali che le coltivano nonché degli
                    hanno accentuato le disuguaglianze e le                       ecosistemi naturali.
                    sperequazioni rispetto all’agricoltura di                     Nel 1992 è stata approvata nel corso della
                    piccola scala che le comunità rurali praticano                conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente,
   5                ovunque, principalmente nei paesi del                         tenutasi a Rio de Janeiro, la Convenzione
                    sud del mondo. La perdita di biodiversità,                    sulla diversità biologica, con la finalità di
                    insomma, mette con tutta evidenza in luce                     prevenire e combattere alla fonte le cause
                    problemi non solo ecologici ma soprattutto                    di significativa riduzione o perdita della
                    economici e sociali.                                          diversità biologica in considerazione del suo
                    Se pensiamo che i problemi causati dai                        valore intrinseco e dei suoi valori ecologici,
                    cambiamenti climatici e ambientali siano                      genetici, sociali, economici, scientifici,
                    lontani dalla nostra quotidianità e non ci                    educativi e culturali.
                    riguardino, dobbiamo considerare che                          Nel 2001 è stato approvato il Trattato Fao
                    invece tutto questo si riflette sulla nostra                  sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione
                    alimentazione e sulla nostra tavola. Nell’ultimo              e l’agricoltura. Esso rappresenta senz’altro
                    secolo si sono estinte ben 300.000 varietà                    uno strumento importante e innovativo
                    vegetali, numerose specie/razze animali,                      per la tutela delle risorse agricole e
                    mentre molte specie ittiche sono a grave                      l’affermazione dei diritti degli agricoltori. Il
                    rischio. L’alimentazione di conseguenza                       trattato pone, tra gli altri, i seguenti obiettivi:
                    evolve verso una standardizzazione, così                      la conservazione e l’uso sostenibile delle
                    come la sua qualità e ricchezza. Proteggere                   risorse fitogenetiche per l’alimentazione e
                    l’ambiente diventa importante quindi non                      l’agricoltura; la ripartizione giusta ed equa dei
                    solo per evitare l’inquinamento ma per                        vantaggi derivanti dalla loro utilizzazione al
                    salvaguardare la biodiversità di questi                       fine di perseguire un’agricoltura sostenibile;
                    panieri di prodotti che sempre più spesso                     la sicurezza alimentare in conformità alla
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AGRICOLTURA E PAC                   RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei - ANNO I, NUMERO 2 • 2015 • ISSN 2421-583X

                    convenzione sulla diversità biologica di Rio                  una caratterizzazione, di una rigenerazione
                    de Janeiro.                                                   e di una valutazione adeguata a promuovere
                    In esso si fa specifico riferimento alla                      lo sviluppo e il trasferimento di apposite
                    necessità di censire e inventariare le                        tecnologie al fine di migliorare l’uso
                    risorse fitogenetiche per l’alimentazione                     sostenibile delle risorse fitogenetiche;
   6
                    e l’agricoltura e di valutare i rischi che la                 - verificare il mantenimento della vitalità, del
                    minacciano. ogni parte contraente il trattato                 grado di variazione e dell’integrità genetica
                    si impegna sulle seguenti azioni:                             delle raccolte di risorse fitogenetiche per
                    - promuovere la raccolta delle risorse                        l’alimentazione e l’agricoltura.
                    fitogenetiche     per     l’alimentazione      e              Tra le altre misure il trattato definisce la
                    l’agricoltura e                                               realizzazione e il mantenimento di sistemi
                     l’informazione pertinente relativa alle risorse              agricoli diversificati che favoriscano l’uso
                    fitogenetiche in pericolo o potenzialmente                    sostenibile della diversità biologica agricola
                    utilizzabili;                                                 e delle risorse naturali, nonché la necessità
                    - sostenere gli sforzi degli agricoltori e delle              di allargare la base genetica delle piante
                    comunità locali per gestire e conservare                      coltivate e accrescere la diversità del
                    in azienda le loro risorse fitogenetiche per                  materiale biologico messo a disposizione
                    l’alimentazione e l’agricoltura;                              degli agricoltori.
                    - promuovere la conservazione in situ delle                   Il trattato riconosce la necessità di adottare
                    specie selvatiche simili a piante coltivate e                 apposite misure per proteggere e promuovere
                    delle specie selvatiche per la produzione                     i diritti degli agricoltori (farmers’ rights), in
                    alimentare;                                                   particolare la protezione delle conoscenze
                    - collaborare alla realizzazione di un sistema                tradizionali che presentino un interesse per
                    efficace e sostenibile di conservazione ex                    le risorse agricole autoctone e il diritto a
                    situ, prestando tutta l’attenzione richiesta                  partecipare equamente alla ripartizione dei
                    alla necessità di una documentazione, di                      vantaggi derivanti dalla loro utilizzazione.
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                    In Italia il trattato è stato ratificato con la               il via libera ad un provvedimento che
                    legge n.101 del 6 aprile 2004, che all’articolo               raccoglie il consenso di tutte le forze
                    3 cita testualmente ..“le regioni e le province               politiche presenti in parlamento che
                    autonome di Trento e di Bolzano provvedono                    hanno saputo comprendere l’importanza
                    all’attuazione del Trattato...”. in virtù di                  di dotare il nostro paese di un sistema di
                    questo articolo dovevano essere approvate                     norme capace di riconoscere, proteggere,
                    dalle singole Regioni le Leggi Regionali a                    recuperare, organizzare e mettere a sistema
                    “Tutela del patrimonio di razze e varietà locali              la biodiversità agricola e alimentare.
                    di interesse agrario”.                                        Esprimendo, così, la consapevolezza delle
                    Al fine di perseguire gli obiettivi di tutela e               potenzialità che ha oggi l’agricoltura ed il
                    salvaguardia della biodiversità e arrestare                   valore dell’agroalimentare italiano che è al
                    il processo di erosione genetica in atto                      centro Expo Milano 2015.
                    nonché quanto previsto dal Trattato, ogni                     Una scelta fondamentale, quella di
                    legge regionale dovrebbe prevedere una                        investire sulla biodiversità quale condizione
                    pluralità di strumenti funzionalmente legati                  necessaria per le imprese agricole di
                    tra loro, qui di seguito richiamati.                          distinguersi in termini di qualità delle
                                                                                  produzioni ed affrontare così il mercato
                    Gli strumenti della Legge Regionale                           globalizzato salvaguardando, difendendo e
                    Repertorio regionale delle risorse                            creando sistemi economici locali attorno al
                    genetiche agrarie. In esso vengono iscritte                   valore del cibo. Del resto l’agroalimentare
AGRICOLTURA E PAC

                    e catalogate le razze e le varietà autoctone                  italiano, si fonda sui saperi delle nostre
                    regionali , previo parere di apposita                         comunità e si sviluppa grazie alla ricerca che
                    commissione tecnico-scientifica.                              offre strumenti sempre nuovi di conoscenza
                    Banca del germoplasma. È il luogo fisico                      della biodiversità. Il riconoscimento delle
                    per la conservazione ex situ delle risorse                    nostre produzioni tipiche e tradizionali
                    genetiche, in cui vengono mantenute fuori                     legate al territorio diventa per l’agricoltura
                    dal campo coltivato le accessioni iscritte al                 italiana, un vero e proprio investimento in
   7                repertorio regionale.                                         competitività.
                    Agricoltori ed Allevatori custodi. Persone                    La proposta di legge è frutto di un lungo
                    fisiche svolgenti una funzione di pubblico                    lavoro di confronto e di contributi provenienti
                    interesse, che provvedono alla conservazione                  dalle esperienze sperimentali delle Regioni,
                    in situ del germoplasma a rischio di erosione                 dalle associazioni e dagli agricoltori custodi.
                    genetica iscritto nel repertorio.                             Del resto, promuovere la biodiversità in
                    Rete di conservazione e salvaguardia                          agricoltura significa occuparsi di sviluppo
                    della     biodiversità.     Comprende         gli             delle aree rurali, economia, difesa del suolo,
                    agricoltori custodi e i soggetti affidatari della             di reddito agricolo e di nuove imprese dando
                    conservazione ex situ delle risorse genetiche,                valore alle specificità locali, alle produzioni
                    accomunati dal compito di mantenere in                        tipiche e al paesaggio.
                    vita il patrimonio di razze e varietà locali di               La legge sulla biodiversità arriva proprio in un
                    interesse agrario e di garantire l’uso durevole               momento in cui il tema del cibo ha particolare
                    del germoplasma.                                              risalto con Expo Milano 2015 e prevede
                    Ma solamente nel mese di gennaio 20151                        strumenti importanti come l’istituzione
                    la Camera ha approvato all’unanimità la                       dell’anagrafe nazionale, istituita presso il
                    proposta di legge contenente “Disposizioni                    Ministero delle politiche agricole, la definizione
                    per la tutela e la valorizzazione della                       di una rete e di un portale e di un comitato
                    biodiversità agraria e alimentare”, dando                     permanente per la biodiversità agraria e
                                                                                  alimentare. L’obiettivo e’ costruire un circolo
                    1      Nota: al 7 luglio 2015 la Legge è ancora               virtuoso che, partendo dal riconoscimento
                    in corso di esame in commissione al Senato.
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                    della figura dell’agricoltore e dell’allevatore               È chiaro che in campo agricolo conservare
                    custode, attraverso la creazione di comunità                  la biodiversità significa produrre alternative,
                    del cibo, mette in campo azioni concrete                      in altre
                    per la tutela delle risorse, l’educazione e la                parole tenere in vita forme alternative di
                    sostenibilità ambientale.                                     produzione in un contesto tutto teso alla
                    Ciò evidenzia come agricoltura ed ambiente                    standardizzazione.
                    sono indissolubilmente legati grazie alla                     Salvaguardare le risorse autoctone e i semi
                    tutela delle risorse genetiche locali dal                     “nativi” è indispensabile. Le razze, le varietà,
                    rischio di estinzione e di erosione genetica.                 i semi in via di estinzione, infatti, portano
                    Altri strumenti importanti previsti dalla legge               con sé i semi di un altro modo di pensare la
                    sono: la Rete nazionale della biodiversità                    natura e di produrre per le nostre necessità.
                    agraria e alimentare per la conservazione                     Uniformità e diversità non sono solo modi
                    del germoplasma; il Portale nazionale della                   diversi di produzione e di uso della terra, ma
                    biodiversità e il Comitato permanente per                     anche modi diversi di pensare e di vivere.
                    la biodiversità agraria e alimentare, presso il               La natura ha fatto della diversità il fondamento
                    Mipaaf e, ancora, dal 2015, il Fondo per la                   della stabilità. L’uomo, riducendo tutto
                    tutela della biodiversità agraria e alimentare                all’uniformità,      sta       irreversibilmente
                    per sostenere le azioni degli agricoltori e                   compromettendo gli equilibri e la stabilità
                    degli allevatori nell’ambito delle disposizioni               degli ecosistemi in cui è indissolubilmente
                    previste dalla legge e da appositi indennizzi                 inserito. La diversità è essenziale per la
AGRICOLTURA E PAC

                    ai produttori agricoli danneggiati da forme                   sostenibilità a lungo termine delle attività
                    di contaminazione dagli Ogm coltivati in                      agricole. Agro- biodiversità significa
                    violazione dei divieti stabiliti.                             mantenere in vita diversità biologica,
                    Quindi, investire in biodiversità in un sistema               diversità degli ecosistemi, delle colture e
                    economico globalizzato consente di fornire                    delle culture. È questa la via maestra della
                    alle nostre imprese agricole una condizione                   coevoluzione del rapporto uomo-natura.
                    competitiva sempre più elevata, costruendo                    Il lavoro di catalogazione delle risorse
   8                un’economia imperniata del valore della                       genetiche animali ha permesso di
                    grande qualità del cibo italiano. Molto                       approfondire il valore intrinseco di antiche
                    importanti sono anche i sostegni previsti                     razze, talvolta scampate all’estinzione grazie
                    alle azioni degli agricoltori e degli allevatori              a circostanze fortuite. Il successivo percorso
                    nell’ambito delle disposizioni previste dalla                 di valorizzazione economica può portare nei
                    legge, considerato che la filiera zootecnica                  casi più favorevoli alla reintroduzione per
                    ha un alto valore aggiunto nel sistema                        produzioni tradizionali o di qualità.
                    agroalimentare italiano.                                      Anche le Regioni estremamente evolute sia
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                    dal punto di vista zootecnico che agronomico                  morfologici, ma anche di più sofisticati e
                    conservano inconsapevolmente razze fra le                     innovativi metodi di identificazione mediante
                    più rare e particolari in Italia. Basti pensare               descrittori genetici (microsatelliti e DNA
                    ad alcune popolazioni di ovini, segnalati in                  mitocondriale).
                    modo sporadico nella numerosa bibliografia                    Il momento della catalogazione, seppure
                    tematica datata e miracolosamente scampate                    possa sembrare una semplice presa
                    all’estinzione grazie a piccoli gruppi allevati               d’atto dell’esistenza della risorsa genetica,
                    non nel loro territorio di origine e diffusione,              rappresenta tuttavia un momento di grande
                    bensì nella pianura che l’accoglieva durante                  approfondimento, che permette di valutare
                    il periodo di transumanza invernale delle                     in modo appropriato il valore intrinseco della
                    greggi. Era infatti consuetudine che i                        razza, inteso come valore della biodiversità
                    pastori, per sdebitarsi del pascolo dei loro                  che esso rappresenta oltre a valutare la rarità
                    armenti, donassero ai proprietari dei terreni                 del genoma della risorsa genetica stessa.
                    alcuni agnelli, che in fortuiti casi hanno dato               Da questo punto di partenza inizia il percorso
                    origine a micro popolazioni pure, scampate                    di monitoraggio/censimento e valorizzazione
                    per isolamento agli incroci, all’incuria e                    economica della razza zootecnica, che nella
                    alle temibili epidemie che falcidiavano e                     più rosea delle ipotesi potrà ritrovare una
                    distruggevano i grandi greggi del passato.                    sua posizione nel panorama zootecnico
                    Ora , però, il pericolo non è più una temibile                regionale.
                    malattia o la fatica della transumanza ma lo                  Per molti successi ottenuti, permangono
AGRICOLTURA E PAC

                    sgretolamento del tessuto allevatoriale che                   tuttora molte criticità che riguardano
                    aveva dato origine alle innumerevoli razze                    particolarmente il settore ovino, avicolo e
                    zootecniche locali che popolavano il nostro                   bovino su razze non specializzate soprattutto
                    territorio. La minaccia peggiore è il mancato                 lungo tutta la dorsale Appenninica e nelle
                    ricambio generazionale. Lo sconsolato                         aree rurali più interne. Una sfida ardua che
                    segnale che lanciano i tecnici, infatti, a                    si gioca su piccoli numeri e su allevamenti
                    fronte di una miracolosa sopravvivenza                        sospesi a un filo di speranza. Speranza che
   9                di molte razze, è purtroppo una minaccia                      può e deve trasformarsi in opportunità per
                    meno curabile, ossia la mancanza di un                        giovani allevatori che vogliano cimentarsi in
                    ricambio generazionale fra gli allevatori.                    una vera e propria sfida.
                    Troppi i sacrifici, pochi i guadagni, amare le
                    delusioni, tanto che solo la caparbietà e la                  Agricoltura e Biodiversità
                    passione sfrenata di alcuni riesce a opporsi                  È ormai acquisita la consapevolezza
                    a un destino che sembra già scritto. Non                      dell’importante ruolo dell’agricoltura, che
                    fosse altro perché, seppur stremate dalla                     occupa circa il 50% del territorio nazionale,
                    consanguineità e dalla competizione impari                    a favore della tutela della biodiversità. Ed in
                    con le razze cosmopolite, queste razze del                    particolare, sia attraverso la creazione e il
                    nostro passato sono le compagne di molti                      mantenimento di particolari habitat naturali o
                    allevatori che privilegiano e amano la qualità                semi-naturali, sia attraverso la conservazione
                    e la tradizione.                                              delle risorse genetiche di interesse agrario.
                    Queste razze autoctone, degne talvolta di un                  L’evoluzione dei sistemi agricoli associata
                    richiamo alla criptozoologia, devono essere                   alla grande varietà delle condizioni ambientali
                    considerate delle vere e proprie risorse                      del territorio ha, nel corso del tempo, inciso
                    genetiche ed economiche,            pertanto le               fortemente sulla struttura del paesaggio
                    Regioni devono usare aggiornati strumenti                     creando, contemporaneamente, habitat
                    di catalogazione che possano contare non                      specifici per un grande numero di specie
                    solo su schede di identificazione contenenti                  (vegetali e animali) e dando luogo alle aree
                    un moderno e snello metodo a descrittori                      agricole ad alto valore naturale, ovvero ad
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RISE - Rivista Internazionale di Studi Europei - ANNO I, NUMERO 2 • 2015 • ISSN 2421-583X

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AGRICOLTURA E PAC

                    aree intrinsecamente ricche di biodiversità.                   Nell’attuale periodo di programmazione 2014-
                    Nel nostro Paese, queste possono essere                        2020, il Mipaaf ha reinserito e rafforzato, rispetto
                    individuate tra i prati permanenti e i pascoli                 alla programmazione del periodo 2007-2013,
                    delle Alpi e degli Appennini, tra le praterie                  la conservazione della biodiversità e la tutela
                    sub-steppiche del Sud e delle Isole, tra le                    dei sistemi agricoli e forestali ad alto valore
                    aree a colture estensive ricche di strutture                   naturale, tra gli obiettivi prioritari assegnati
                    semi-naturali come siepi, boschetti e muretti                  alla politica di sviluppo rurale. Attraverso
10                  a secco del Centro-Sud e interessano circa                     il Piano Strategico Nazionale (PSN), che
                    un quarto della superficie agricola nazionale.                 delinea la Strategia Nazionale, ha indicato,
                    Tuttavia, i processi di specializzazione e di                  di concerto con il Ministero dell’Ambiente
                    intensificazione da un lato e di abbandono                     e un ampio partenariato ambientale, una
                    delle aree rurali più marginali e delle pratiche               serie importante di azioni chiave attorno
                    agricole tradizionali dall’altro, minacciano il                alle quali le Regioni hanno definito le misure
                    delicato equilibrio tra agricoltura e biodiversità.            operative sulla base delle esigenze locali.
                    Contrastare questi processi costituisce                        Ciò ha rafforzato in modo consistente
                    pertanto un’azione chiave per arrestare il                     l’orientamento in materia di buone pratiche
                    declino della biodiversità e per promuovere                    in favore della conservazione degli ambienti
                    un moderno modello di agricoltura a servizio                   naturali e del paesaggio rurale. Le azioni sono
                    di tutta la collettività. A tal fine la tutela                 incentrate sulla tutela e salvaguardia dei Siti
                    dell’ambiente è diventata parte integrante                     Natura 2000 (direttiva 79/409/CEE e direttiva
                    della Politica Agricola Comunitaria, attraverso                92/43/CE), sul mantenimento delle aree
                    un processo di riforma avviato agli inizi degli                agricole e forestali ad Alto Valore Naturale e
                    anni ’90.                                                      sulla conservazione delle risorse genetiche
                    In particolare la politica di sviluppo rurale viene            animali e vegetali, e vanno attuate secondo
                    individuata quale strumento fondamentale                       una logica di integrazione e concentrazione
                    per la conservazione e la valorizzazione delle                 territoriale degli interventi.
                    risorse naturali e paesaggistiche degli agro-                  Questo approccio è stato rafforzato dopo
                    ecosistemi.                                                    la riforma della PAC, avvenuta nel 2009 a
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                    seguito dell’«Health Check», che ha attribuito                Essa, infatti, incorporando valori diversi in
                    ulteriori risorse alla politica di sviluppo rurale            termini culturali, storici, enogastronomici,
                    per affrontare quattro sfide ambientali: la                   nutrizionali e salutistici, rappresenta uno
                    lotta ai cambiamenti climatici, la promozione                 stile di vita sostenibile basato sulle tradizioni
                    delle energie rinnovabili, la gestione delle                  alimentari e sui valori culturali secolari, con i
                    risorse idriche e la tutela della biodiversità.               quali le popolazioni del Mediterraneo hanno
                    Attualmente, oltre il 40% delle risorse messe                 creato e ricreato nel corso dei secoli una
                    a disposizione dai Programmi regionali di                     continua interazione tra l’ambiente culturale,
                    Sviluppo Rurale (più di 17 miliardi di euro)                  l’organizzazione sociale e l’universo mitico e
                    è dedicata alle misure a carattere agro-                      religioso intorno al mangiare.
                    ambientale nell’ambito dell’asse di intervento                La      Dieta      Mediterranea,      pertanto,
                    relativo al «Miglioramento dell’ambiente e                    rappresenta per la nostra comunità un
                    dello spazio rurale». Gli interventi previsti                 elemento fondamentale, di aggregazione
                    dai Programmi di sviluppo rurale, innovativi                  e coesione sociale che si tramanda di
                    rispetto alla precedente programmazione,                      generazione in generazione, unendo le
                    non si rivolgono solo agli agricoltori, ma                    diverse classi sociali, rappresentando un
                    estendono il sistema di incentivi anche ad                    elemento di coesione per le famiglie.
                    Enti di ricerca e a strutture qualificate per                 Infatti, il pasto in comune è alla base dei
                    le attività di catalogazione e conservazione                  costumi sociali e delle festività condivise
                    delle risorse genetiche.                                      da una data comunità e ha dato luogo a un
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                                                                                  notevole corpus di conoscenze, canzoni,
                    Biodiversità e Dieta Mediterranea                             racconti e leggende, nel quale soprattutto
                    La      quinta    sessione    del     Comitato                le donne svolgono un ruolo indispensabile
                    Intergovernativo dell’UNESCO, che si riunì a                  nella trasmissione delle competenze e delle
                    Nairobi in Kenia dal 15 al 19 novembre 2010,                  conoscenze di riti, gesti tradizionali e delle
                    proclamò, la Dieta Mediterranea, Patrimonio                   tecniche di coltivazione e trasformazione
                    Culturale       Immateriale      dell’Umanità’,               degli alimenti.
11                  iscrivendola quale prima pratica alimentare                   La Dieta Mediterranea è caratterizzata
                    nella prestigiosa lista.                                      da un modello nutrizionale sostenibile,
                    Tale        importante        riconoscimento,                 caratterizzato dall’utilizzo dei prodotti del
                    coronamento di un iter iniziato quattro anni                  territorio e tipici della nostra comunità,
                    prima (2006), ha consentito di accreditare                    rimasto costante nel tempo e nello spazio,
                    quel meraviglioso ed equilibrato esempio di                   costituito principalmente da olio di oliva,
                    contaminazione naturale e culturale che è lo                  cereali, frutta fresca o secca, verdure,
                    stile di vita mediterraneo come eccellenza                    una moderata quantità di pesce, latticini e
                    mondiale. Il riconoscimento dell’Unesco alla                  carne e molti condimenti e spezie, il tutto
                    “Dieta mediterranea” rappresenta una risorsa                  accompagnato da vino o infusi, sempre nel
                    di sviluppo sostenibile molto importante per                  rispetto delle tradizioni di ogni comunità.
                    tutti i Paesi del Mediterraneo.                               Questa pratica alimentare connota il
                    Il termine “Dieta” che si riferisce all’etimo                 passaggio dal “crudo” al “cotto” e promuove
                    greco “stile di vita”, rappresenta un insieme                 straordinarie interazioni sociali: dal cibo in
                    di saperi, di conoscenze, di pratiche e                       comune al cibo devozionale e delle feste,
                    tradizioni strettamente interrelate in un                     dalle musiche alle novelle, dai proverbi
                    continuum, dal paesaggio agrario alla                         alle leggende, a testimoniare in maniera
                    tavola, includendo le colture, la raccolta, la                indelebile che “l’uomo e’ – veramente - ciò
                    pesca, la conservazione, la trasformazione,                   che mangia”.
                    la preparazione e, in particolare, il consumo                 Pertanto, la Dieta Mediterranea è molto
                    di cibo.                                                      più che un semplice alimento, è un
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                    Infografica da Pinterest - European Commission - https://www.pinterest.com/pin/506655026805516370/

                    modello nutrizionale ispirato ai modelli                      nutrizionalmente ottimali, sia, in casi più
                    alimentari tradizionali dei paesi del bacino                  drammatici, consentendoci di salvare alcune
                    mediterraneo, in particolare Italia, Francia                  specie vegetali, attraverso la selezione
                    meridionale, Grecia, Spagna e Marocco                         di varietà più resistenti di altre ad agenti
                    e si fonda sul rispetto per il territorio e la                patogeni. In questi casi, l’unica soluzione è la
                    biodiversità, garantendo la conservazione                     diversità genetica, diversità che è minacciata
                    e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei               dalla standardizzazione culturale.
                    mestieri collegati alla pesca ed all’agricoltura              La minaccia di oggi al modello della Dieta
                    nelle comunità del Mediterraneo.                              Mediterranea è costituita non solo da fattori
                    Il valore intrinseco della Dieta Mediterranea,                economici – come l’ingresso nei mercati di
                    al di là di quello alimentare, è strettamente                 prodotti importati che costano meno e sono
                    legato alla biodiversità, la quale ci permette                di minore qualità, per cui tenere nei mercati
                    di poter scegliere tra diverse varietà dello                  prodotti locali comporta un costo maggiore
                    stesso prodotto, sia identificando prodotti                   – ma anche culturali, ad esempio oggi non è
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                    più scontato per noi consumatori scegliere                    ed identità per le popolazioni locali. L’Italia,
                    un prodotto di stagione rinunciando ad uno                    ed in particolare il Cilento, è il paese che il
                    fuori stagione ed è sempre più forte l’influenza              fisiologo americano Ancel Keys (19042004)
                    sulle nostre abitudini alimentari del modello                 autore del libro “Eat well and stay well. the
                    anglosassone, riassunto laconicamente                         Mediterranean way “ prese come riferimento
                    come “quello delle merendine”.                                per codificare il regime alimentare (frutta,
                    Parlare di protezione della biodiversità                      verdura, olio d’oliva, ecc.) divenuto poi noto
                    significa mettere sul tavolo concetti                         come “dieta mediterranea”; che incorpora
                    scientifici complessi e ricchi di tecnicismi,                 ed esprime valori diversi in termini culturali,
                    ma se non si riesce a tradurre questi concetti                storici,     enogastronomici,nutrizionali      e
                    in un linguaggio comprensibile al grande                      salutistici.
                    pubblico, allora la sfida è persa in partenza,                Un po’ di storia. Nel giugno del 1966 Ancel
                    perché proprio la complessità del tema fa                     e Margaret Keys, insieme ad amici e colleghi
                    si che non si possa vincere senza mettere                     provenienti da diversi paesi, inaugurarono
                    in campo e coordinare forze molteplici ed                     la loro casa di Pioppi e festeggiarono gli
                    eterogenee, a tutti i livelli, stimolando anche               80 anni del Professore Paul Dudley White,
                    l’industria alimentare ad adeguarsi ai                        cardiologo, ricercatore e statista famoso in
                    parametri della biodiversità.                                 tutto il mondo.
                    In questo senso, si rende necessario uno                      Negli anni che seguirono, a Pioppi presero
                    sforzo di educazione all’alimentazione, una                   casa altri illustri colleghi internazionali,
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                    promozione del consumo consapevole,                           anch’essi dedicati al progresso della ricerca
                    che si svolga sia nelle scuole come nei                       e della salute pubblica sulla prevenzione
                    supermercati, che diventano in questo                         e controllo dell’epidemia della malattia
                    senso dei veri e propri laboratori didattici,                 coronaria e altre malattie cardiovascolari, tra
                    in cui, da un lato, si svolgono attività dirette              cui il Professore Martii Karvonen (Finlandia),
                    di educazione al consumo, dall’altro, si                      il Professore Jeremiah Stamler (Stati uniti)
                    forniscono al consumatore delle alternative                   ed alcuni colleghi italiani.
13                  reali tra cui scegliere, assieme a tutte le                   Nel 1969, per iniziativa del Professore Keys,
                    informazioni necessarie affinché la scelta                    con il contributo del Comune, della Provincia
                    possa essere realmente informata.                             e della Regione, Pioppi ospitò il secondo ‘Ten
                    Il riconoscimento da parte della comunità                     Day Teaching Seminar’ sull’epidemiologia e
                    scientifica internazionale del valore della                   prevenzione delle malattie cardiovascolari,
                    Dieta Mediterranea, quale modello storico                     finanziato dalla Società Internazionale di
                    di unità dei paesi che si affacciano sul                      Cardiologia e dall’Organizzazione Mondiale
                    Mediterraneo, rappresenta il riconoscimento                   della Sanità. Alcuni anni dopo, a Pioppi si
                    di un’idea di identità culturale in grado di                  tenne il primo ‘Ten Day Teaching Seminar’
                    unire popoli diversi e un potenziale sociale                  italiano sull’epidemiologia e prevenzione
                    di influenza positiva su problematiche                        delle malattie cardiovascolari, organizzato
                    complesse e cruciali come quelle dell’acqua,                  dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.
                    dell’energia e del lavoro minorile, tutte legate              Da allora altri meeting scientifici furono
                    assieme dal filo della sostenibilità.                         organizzati     su    tematiche      altrettanto
                    La      “Dieta Mediterranea” , come già                       impegnative.
                    ricordato, rappresenta una risorsa di                         Nel 1975, Ancel e Margareth Keys
                    sviluppo sostenibile molto importante                         pubblicarono il libro ‘How to Eat Well
                    per tutti i Paesi del Mediterraneo, per                       and Stay Well, the Meditarranean Way’
                    l’incidenza economica e culturale che                         (‘Mangiar bene e stare bene, con la dieta
                    riveste il cibo nell’intera Regione e per la                  mediterranea’). In quest’opera magistrale
                    capacità di ispirare un senso di continuità                   vengono delineati per la prima volta i concetti
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                    base della dieta mediterranea , quali cibi la                minestrone fatto in casa; molti tipi di pasta,
                    caratterizzano, quali sono i suoi vantaggi ed                sempre cotta al momento, condita con
                    i suoi possibili limiti, seppur pochi. Questo                pomodoro e una spolverata di parmigiano,
                    libro fu per buona parte scritto dai coniugi                 solo ogni tanto con alcuni pezzetti di carne,
                    Keys nella loro casa di Pioppi. E proprio in                 oppure con sugo di pesce locale ma senza
                    questa casa, in cucina e in sala da pranzo,                  parmigiano; un bel piatto di pasta e fagioli;
                    saggiarono ogni ricetta trascritta durante il                molto pane fresco e senza nulla sopra;
                    lavoro sul campo in Italia, in Grecia e sulla                grandi porzioni di verdura fresca; una
                    costa mediterranea di Francia e Spagna.                      piccola porzione di carne o pesce due volte
                    Il libro non è solo un approfondito trattato                 alla settimana; vino e sempre frutta fresca
                    scientifico, ma è anche un buon libro di                     come dessert. Anni dopo, quando fummo
                    cucina, pieno di ricette deliziose e salutari                invitati a suggerire un tipo di alimentazione
                    per il cuore, molte delle quali tipiche della                che favorisse la prevenzione della malattia
                    zona cilentana. Nell’introduzione - ‘Why and                 coronarica guardammo al passato e
                    How (Perché e come) - al libro “How to Eat                   arrivammo alla conclusione che la scelta
                    Well and Stay Well, the Mediterranean Way”,                  migliore era adottare la dieta degli abitanti di
                    i coniugi Ancel e Margaret Keys descrivono                   Napoli dei primi anni 50”...
                    intensamente la loro prima esperienza con                    Nel 1957, i coniugi Keys studiarono il comune
                    la dieta mediterranea avvenuta a Napoli                      di Nicotera in Italia, vicino alla punta dello
                    nel 1952: ... “il cibo comune dei napoletani:                Stivale, e alcuni paesi dell’isola greca di Creta.
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                    A Nicotera, il consumo totale di grassi era                   Il classico modello alimentare mediterraneo
                    basso; l’olio d’oliva costituiva l’unico grasso.              era composto da verdura, pane, pasta/
                    Nei paesi cretesi il burro era quasi del tutto                riso, fagioli, frutta, olio di oliva, vino. Carni
                    sconosciuto, il latte visto come un qualcosa                  fresche e conservate, carni bianche, pesce,
                    da usare ogni tanto per cucinare, la carne o il               crostacei, latticini, dolci venivano consumati
                    pollo venivano mangiati solo una o due volte                  solo occasionalmente, in modeste quantità.
                    alla settimana e, nonostante la vicinanza al                  Questi erano i punti di forza della dieta
                    mare, il pesce di gran lunga più consumato                    Mediterranea. È necessario illustrare anche
                    era il merluzzo affumicato norvegese. Per                     i suoi lati potenzialmente problematici, per
                    non parlare dell’olio d’oliva. Era l’unico                    capire come impostare l’alimentazione
                    grasso impiegato per cucinare; veniva                         di tipo mediterraneo del XXI secolo:
                    versato su qualsiasi cibo servito a tavola                    tradizionalmente, pane e pasta erano fatti
                    ed il pane veniva immerso in ciotole d’olio                   utilizzando la farina bianca ed erano ricchi
                    d’oliva messe a tavola. A Nicotera, il livello                di sale; prodotti integrali a basso contenuto
                    di colesterolo nel sangue era basso, circa                    di sale sono preferibili (la stessa cosa vale
                    160 e corrispondeva ad un’alimentazione a                     per il riso).
                    basso contenuto di grassi. Anche nei paesi                    L’olio d’oliva e di semi erano usati con
                    di Creta era basso, inferiore a 200. Nel 1975,                moderazione nella maggior parte dei paesi;
                    i coniugi Keys osservarono: …”In tutti i paesi                come tutti i grassi, sono ad alta densità
                    mediterranei, fin dalle amare privazioni della II             calorica (9 kcal/grammo); modeste quantità
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                    guerra mondiale, la dieta comune ha iniziato                  vanno bene, soprattutto se consideriamo
                    a cambiare - e non nella giusta direzione                     l’epidemia dell’obesità. Molti cibi della
                    - In Italia, dal 1951, il consumo pro capite                  dieta mediterranea erano piuttosto salati;
                    di carne di manzo e di vitello è aumentato                    il consumo di sale va limitato per la salute
                    di quasi quattro volte, quello della carne di                 del cuore. Spesso il consumo di vino era
                    maiale più di due volte, mentre nel 1971 il                   eccessivo, soprattutto tra gli uomini; l’alcol
                    consumo di pollo è aumentato più di sei                       va consumato con moderazione.
15                  volte e mezzo rispetto al consumo che se ne                   I seguenti tre fattori : eccessivo consumo
                    faceva nel 1951. Il consumo dell’olio d’oliva                 di sale, abuso di alcol, ed eccessivo
                    è raddoppiato; quello degli altri oli vegetali                introito calorico, sono la causa principale
                    è quintuplicato. In Grecia i cambiamenti                      dell’elevata prevalenza per decenni di livelli
                    alimentari si riflettono nei valori di colesterolo            sfavorevoli di pressione arteriosa (pre-
                    registrati con le nostre indagini effettuate su               ipertensione, ipertensione) e, se si aggiunge
                    uomini di mezza età lungo il corso di anni.                   il consumo di sigarette, del tasso elevato di
                    Il colesterolo, da un valore medio inferiore                  ictus nelle popolazioni mediterranee.
                    a 200 nel 1957, è passato a quasi 220 nel                     È necessario che l’alimentazione di tipo
                    1971. E in tutti i paesi mediterranei l’obesità               mediterraneo del XXI secolo contenga i
                    è in aumento”…                                                seguenti elementi:- verdura, fagioli frutta
                    La dieta mediterranea degli anni 50                           - pane integrale a basso contenuto di sale
                    appartiene ormai al passato. Poiché era un                    - pasta/riso integrale a basso contenuto
                    tipo di alimentazione deliziosa e salutare                    di sale - piccole quantità di olio d’oliva e
                    per il cuore, che ognuno dovrebbe imitare                     di semi- vino con moderazione - modeste
                    ed adottare, è necessario descriverla                         porzioni di pesce, crostacei, carni bianche
                    in modo preciso, evidenziarne i suoi                          magre, carne rossa magra non conservata-
                    innumerevoli punti di forza e i suoi lati                     latticini senza grassi e poco grassi, tutte le
                    problematici, farla conoscere al mondo                        pietanze senza sale o con poco sale.
                    scientifico ed aiutare le persone in tutto il                 Necessita , quindi, uno sforzo per fare
                    mondo a provare i suoi piaceri e benefici.                    acquisire dignità culturale alle tematiche
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                    legate al cibo, al vino ed all’alimentazione                 devono camminare di pari passo al fine
                    nel loro complesso; per individuare e                        di educare i consumatori alla cultura
                    selezionare i prodotti enogastronomici e le                  alimentare, alla piena coscienza del diritto
                    modalità di produzione legati al territorio,                 al piacere ed al gusto ed all’acquisizione
                    nell’ottica della tutela e valorizzazione                    di una responsabile capacità di scelta in
                    della biodiversità, promuovendone anche                      campo alimentare promuovendo la pratica
                    l’assunzione a ruolo di beni culturali.                      di una diversa qualità della vita, fatta del
                    Pertanto, la tutela della Biodiversità e                     rispetto dei tempi naturali, dell’ambiente e
                    la promozione della Dieta Mediterranea                       della salute dei consumatori.

                     Convenzione internazionale per la salvaguardia del patrimonio
                     culturale immateriale dell’UNESCO. (Parigi, 17 ottobre 2003).

                     Ai fini della Convenzione, il patrimonio culturale immateriale è descritto come “le
                     prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how come pure gli
                     strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità,
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                     i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio
                     culturale”.
                     Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, è
                     costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro
                     interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso d’identità e di continuità,
                     promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana.
                     Gli ambiti del “patrimonio culturale immateriale” sono i seguenti:
16
                     a) tradizioni ed espressioni orali, ivi compreso il linguaggio, in quanto veicolo del
                     patrimonio culturale immateriale; b) le arti dello spettacolo; c) le consuetudini sociali,
                     gli eventi rituali e festivi; d) le cognizioni e le prassi relative alla natura e all’universo; e) i
                     saperi e le pratiche legati all’artigianato tradizionale.
                     Anche se la pratica alimentare non e’ esplicitamente menzionata all’art.2 (“Definizioni”)
                     della Convenzione,questa e’ da considerarsi parte integrante di tale Patrimonio. La
                     pratica alimentare, infatti, non e’ solo la risposta a bisogni biologici, ma e’ un’esperienza
                     culturalmente elaborata dai gruppi umani lungo l’intero arco della loro storia, trasmessa
                     da generazione in generazione, ed espressione sempre vivente di diversità e creatività
                     delle culture. La pratica alimentare conferisce, pertanto, specifici caratteri di identità e
                     continuità culturale.
                     Grazie al suo inserimento nella Lista, la Dieta Mediterranea rappresenta il terzo
                     elemento italiano presente, insieme all’Opera dei pupi siciliani e al Canto a tenore
                     sardo. Il gruppo di lavoro del Ministero sta ora lavorando, per il prossimo anno, alle
                     candidature de “L’arte della pizza napoletana” e “La coltivazione ad alberello dello
                     Zibibbo di Pantelleria”.
La produzione
artistica nel
processo
identitario
dell’Europa: la
creatività, un
nuovo paradigma
per la crescita e lo
sviluppo.
di PAOLA FIORENTINO
Economista dell’arte, componente del Comitato di redazione della Rivista
Internazionale di Studi Europei
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          Abstract

          Art in Europe has contributed throughout the centuries to create and spread common
          “signs” of identity, which are assimilated and perceived as a set of indicators of a well-
          delineated heritage as Europe is .
          In this way, Europe is considered not exclusively as a geographical entity, but also as a
          physical and mental space where symbolic capital becomes part of a territorial image.
          Even if an historical approach to the identity value of art as a common language of Europe
          is essential, it is necessary to evaluate this path according to its social, political and
          economical effects.
CULTURA

18

          Metropolitana di Napoli, progettata dall’architetto catalano Óscar Tusquets Blanca

          Introduzione                                                   particolari che li decodificano, restituendoci
                                                                         per analogia informazioni, sensazioni a noi
          Risorse tangibili ed intangibili comuni                        in qualche modo familiari. Infatti una stessa
          definiscono la nostra percezione identitaria                   risorsa, materiale e/o immateriale (un oggetto,
          , il nostro senso di appartenenza anche a                      un’immagine, un suono, ecc…) può rinviare
          “contesti” dai confini imprecisati ma tuttavia                 ed assumere significati diversi a seconda del
          circoscritti:                                                  contesto di riferimento. Questa sensazione
          è come dire che tali risorse , come “segni”1,                  ci fa sentire inconsapevolmente e/o
          assumono un significato specifico, chiaro e                    consapevolmente appartenenti ad una realtà
          condiviso quando calati in contesti culturali                  comune, in cui i linguaggi risultano intellegibili
          1         Santagata, Walter. 1998. Simbolo e                   in modo quasi automatico, naturale. E’ così
          merce. I mercati dei giovani artisti e le istituzioni          che la coscienza Europea attraverso i suoi
          dell’arte contemporanea. Bologna: Il Mulino;                   molteplici “linguaggi” svela, nelle diverse
          Throsby, David. 2001.Economics and Culture.                    forme, l’appartenenza ad una origine, una
          Cambridge: Cambridge University Press.                         tradizione, una storia, un sentire comune.
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           L’arte, è di sicuro una delle tante declinazioni Il percorso artistico dell’Europa infatti
          dei linguaggi dell’Europa.                        presenta tratti propri, distintivi, riconducibili
                                                            ad un forte rimando ad un ampio contesto
           I “segni” dell’Arte, come risorse comuni. storico-culturale ;            impegno ideologico;
          Pur considerando insostituibile un approccio tempi di storicizzazione lenti differenziandosi
          storico ai temi dell’arte, è alla percezione ad esempio dall’arte americana che lavora
          identitaria dei sui segni che rivolgiamo sul prolungamento del suo presente; l’opera
          la nostra attenzione, come riferimento si lega intrinsecamente al quotidiano; vi è
          imprescindibile per comprendere il valore una completa adesione ai mezzi adoperati;
          unitario che essi assumono oggi nella estensione della sperimentazione; massima
          nostra coscienza sociale, culturale, politica analisi dei propri strumenti linguistici.3
          ed economica.; è così che il capitale Una                 dicotomia tra questi due sistemi
          culturale individuale e collettivo della società dell’arte, che si pone al fruitore in tutta la
          di riferimento di ogni individuo contribuisce sua evidenza, cosicché lo stesso mercato
          a creare, interpretare e tramandare questo ne resta influenzato.
          set di “segni” comuni rafforzando valori
          condivisi.                                        L’arte come risorsa identitaria
          Dall’arte greca, a quella romana, dal Dalla definizione dei suoi tratti distintivi,
          rinascimento al manierismo sino alle in Europa,                    inizia a delinearsi anche
          avanguardie storiche,         l’Europa è stata la consapevolezza collettiva, e direi
          percorsa da idee e persone che, talvolta istituzionale e normativa , della complessità
          in sintonia, altre in contraddizione tra loro, di questo enorme patrimonio culturale e dei
          ne hanno plasmato la struttura culturale, suoi effetti riflessivi sui processi economici
          sociale ed economica; non è superfluo e sociali. Questo processo appare proprio
CULTURA

          ricordare i fatti che dal XVIII sec, con gli come la ricomposizione di tutti i tasselli di
          ideali della rivoluzione francese, i valori un mosaico, con un disegno non pensato
          della classe borghese, l’affrancamento ex-ante ma che con uno sguardo più
19        dai “ fantasmi di origine medievale” con le generale ed unitario trovano la loro naturale
          ricerche illuministiche di libertà e fiducia collocazione .
          nella ragione , hanno animato e ridisegnato Il patrimonio culturale Europeo, laddove la
          in senso moderno la società europea.              produzione artistica , ha iniziato ad acquisire
           Gli stessi artisti sono portatori e testimoni un valore meritorio ed economico attraverso
          di una consapevole appartenenza ad una un lungo processo di storicizzazione e
          tradizione, sebbene multiforme e mutevole, legittimazione, ha esteso il suo concetto
          come naturalmente è ogni fenomeno alle “cose di interesse storico artistico”,
          artistico, ma ancorato tuttavia ad un passato creando, consolidando e trasmettendo il
          dal quale talvolta tentano di svincolarsi suo concetto di “identity”.
          perseguendo ad esempio le innovazioni               L’atto di riconoscimento di tale “milieu”
          espressive        della cultura statunitense materiale ed immateriale rappresenta
          del secondo dopoguerra.             “Scavalcare un        passaggio       fondamentale        per
          le strutture europee legate ad un grande l’implementazione di tutte le azioni rivolte
          passato e , appunto per questo , più restie ad anche alla conservazione, alla tutela e
          una proiezione nel futuro.(…) Basti ricordare quindi, alla trasmissione alle generazioni
          che tra il 1915 e il 1919 , Marcel Duchamp, future di tali risorse: “ The significance ,
          insieme a Picabia e a Man ray, avevano Nuccetelli. 1992. Arte immagine. Bologna:
          fondato il dada americano, dando scandalo Calderini.
          con i primi ready – mades”.2
                                                                        3     Poli, Francesco. 2004. Il sistema dell’arte
          2       Benemia, Antonio, Livio Billo e Roberto               contemporanea. Bari: Editori Laterza.
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          Berlino - © European Union 2014 - European Parliament
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          not yet fully revealed, of much celebrated  sancito come bene artistico- culturale resta
          Gioconda, is not soley bound to Leonardo’s  nel nostro immaginario oltre che nei Musei.
          poetics and to the requirements of his      A tal proposito, non dimentichiamo il ruolo
          commissioners, but also to Francesco I’s    fondamentale svolto, a partire soprattutto
          hobby of collecting, to the constitution of dall’800, proprio dai musei , come istituzione
          the Louvre museum during the years of the   a destinazione pubblica, che raccoglie e
          French revolution, to the nineteenth-centuryramifica la produzione e la conoscenza.
          interpretative stereotypes, and to Marcel   Esiste però, un comune denominatore
          Duchamp’s Dadaist desecration- in adding    nella produzione artistica, che oltre ogni
          a moustache to the portrait- and so on”.4   contingenza, conduce fino ad oggi unificando
                                                      i diversi percorsi : la creatività. Fondamento
          La creatività nell’arte come volano per lo naturale, di ogni atto artistico, la creatività,
          sviluppo                                    (al di la delle molteplici, eterogenee
          I canoni estetici dell’arte      cambiano speculazioni teoriche),5 rappresenta l’
          nel tempo e nello spazio, i nuovi regimi “assioma” esplicativo della crescita e dello
          politici scalciano via i vecchi, le mode,
          nel frattempo generano vacui e volatili 5              Commissione sulla creatività e
          stereotipi, ma intanto ciò che la storia ha produzione di Cultura in Italia, (2007) Libro
                                                                         bianco sulla Creatività, a cura di W. Santagata,
          4       Corrado, Adriana. 2003. European Art                   MIBAC; Bertacchini, Enrico e Walter Santagata.
          and Cultures. Napoli: Edizioni Scientifiche Italiane.          2012. Atmosfera Creativa. Bologna: Il Mulino.
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          sviluppo di ogni civiltà, in tutte le sue forme.              fattori di crescita e sviluppo per diversi motivi.”
          Oggi, ancor di più, o forse semplicemente                     Conclusioni
          con maggiore consapevolezza, la creatività                    Dal Trattato di Maastricht con l’art. 128 (ora
          è percepita come espressione del cammino                      151), ai programmi dell’UE in tema di Beni
          passato e futuro dei popoli.; “Dall’Atene di                  Culturali, ( Programma Cultura 2000 (2000-
          Pericle alla Firenze rinascimentale fino alla                 2006), Programma Cultura (2007-2013),
          Berlino di oggi, l’atmosfera creativa è il frutto             Agenda Europea per la Cultura (2007) ,
          di un’intensa circolazione di idee su prodotti,               Anno Europeo del dialogo interculturale
          stili, espressioni artistiche (…)”.6                          (2008) , Trattato di Lisbona (2009), Libro
          Con questo approccio, possiamo rileggere                      Verde sulle industrie culturali e creative
          la “Storia Artistica dell’Europa”, spostando                  (2010) , Consultazione pubblica sul futuro
          l’attenzione dai suoi canoni estetici e formali,              del Programma Cultura (Settembre 2010),
          al significato che oggi essi assumono nella                   Proposta di un Programma Quadro per la
          loro parabola temporale. La diffusione e                      Cultura: Creative europe (Giugno 2011), sino
          l’attestazione della validità identitaria di tali             ai lavori internazionali ( Human Development
          segni solleva infatti una riflessione, sul fatto              Report dell’ Undp del 1991; The Economy of
          che oggi, l’arte ed ogni sua manifestazione,                  Culture in Europe (2006); Creative Economy
          in quanto atto creativo, va riletta in un                     Report dell’ Unctad Del 2008) emerge la
          contesto, cum textum, i cui processi                          rilevanza politica, culturale e scientifica delle
          appunto si intrecciano tra loro, sollevando                   tematiche affrontate. Ma questo richiede
          la necessità di interpretarla, preservarla e                  una ulteriore trattazione. Con questo
          valorizzarla con tutti gli strumenti dei quali                articolo abbiamo voluto puntare la nostra
          la società moderna si avvale: “Di sicuro, (…)                 attenzione sul ruolo assunto oggi dall’arte
          le avanguardie artistiche svolgono anche la                   come precondizione allo sviluppo sociale,
CULTURA

          funzione , sperimentando forme e linguaggi                    secondo un processo di democratizzazione,
          diversi ed innovativi, di aprire la strada                    a cui tutti noi siamo chiamati a partecipare,
          a rappresentazioni o modificazioni della                      come cittadini europei.
21        realtà che potranno tradursi e concretizzarsi
          in nuovi esiti del design, della moda,                        Questa nuova prospettiva è
          della comunicazione pubblicitaria, della                      anche il nuovo “segno” che oggi dobbiamo
          produzione materiale ed immateriale”.7                        riconoscere
          Sempre in viaggio, vecchi e nuovi capolavori                  come nuova risorsa comune.
          dell’arte Europea, Boetti, Chagall, T. de
          Lempicka, M.Dumas, Fontana, Manzoni,
          Giotto, (solo per citare le mostre più recenti) Bibliografia
          sono a testimonianza del prolungamento          Amari,    Monica.     2006.   Progettazione
          di un percorso, in cui l’arte e la creatività   Culturale. Milano: Franco Angeli
          si sono intrecciati, diffondendo il capitale    Benemia, Antonio, Livio Billo e Roberto
          simbolico e l’immagine del territorio, ma       Nuccetelli. 1992. Arte immagine. Bologna:
          con rinnovato slancio.                          Calderini
          “ In questo panorama, la cultura e la creativitàBertacchini Enrico, Walter Santagata. 2012.
          sembrano imporsi all’attenzione come nuovi      Atmosfera Creativa. Bologna: Il Mulino
                                                          Caves, Richard E. 2000. Creative industries:
          6        Bertacchini Enrico e Walter Santagata. contracts between art and commerce.
          2012. Atmosfera Creativa. Bologna: Il Mulino    Harvard University Press
                                                          Corrado, Adriana. 2003.      European Art
          7       P.L. Sacco, W, Santagata, M. Trimarchi,
                                                          and Cultures. Napoli: Edizioni Scientifiche
          (2005) L’arte contemporanea italiana nel mondo,
                                                          Italiane
          Ginevra-Milano, Skira
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