Ri Di Vitt - Secondo Circolo
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Di Vitt ri News News Anno I, n° 2 Aprile - Maggio Bimestrale Come il Coronavirus ha cambiato tutto ALL’INTERNO A TUTTA SCUOLA! Speciale dedicato alle attività progettuali del II Circolo “Giuseppe Di Vittorio”
Editoriale A luci spente Quell’ospite Il buio, nonostante il giorno, nonostan- te il sole irraggi ancora la Terra. indesiderato È questa la sensazione. È quella di chi, all’improvviso, si è trovato chiuso, a Chi è il virus che ha cambiato la nostra luci spente, nella propria stanza, come vita negli ultimi mesi? se qualcuno senza farsi vedere si sia intrufolato dentro e, nel giro di poco tempo, abbia via via chiuso le serran- de, staccato tutte le spine per evitare che anche la più minuscola spia potes- se rimanere accesa e, infine, abbia spento l’interruttore. È questa la sen- sazione: si soffoca. Fuori un nemico invisibile che costrin- ge nelle case, lontani da tutto e tutti, lontani da una vita che possa dirsi “normale”. Ma è anche un soffocamen- to fisico per chi, sfortunatamente, il mostro lo ha dentro e lotta ogni giorno per un boccone d’aria. L'unico a non soffocare, almeno per il momento, è il nostro pianeta, libero dallo smog, dagli scarichi industriali: Disegno di Lorenzo Moretti lui sì che respira, anzi, fa di più, se la gode proprio e ce lo dimostra con una Non sapevamo chi fosse, almeno finché non ha fatto irruzione natura rigogliosa come non mai, abita- nelle nostre vite, stravolgendo la nostra quotidianità e modi- ta da animali che sembrano aver recu- ficando le nostre abitudini. Adesso è sulla bocca di tutti. perato i propri territori e che curiosi si I coronavirus appartengono ad una vasta famiglia di virus affacciano anche nelle città, ora deser- noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a te, increduli di fronte a quell'insolito malattie più gravi. Si chiamano così perché al microscopio silenzio. Dove sono gli uomini? Si chie- elettronico appaiono simili ad una corona, in realtà non sono deranno… apparsi adesso, così all’improvviso, ma sono stati identificati Tutto ha un senso. Tutto ha un prezzo. anni fa, a metà degli anni '60 e sono noti per infettare l'uomo Nel momento forse più brutto e diffici- e alcuni animali, inclusi uccelli e mammiferi. le per ognuno di noi c'è ancora una Ad oggi, sette coronavirus hanno dimostrato di essere in gra- lucina accesa: consideriamola come do di infettare l'uomo: i coronavirus umani responsabili di l'opportunità di un nuovo inizio, prepa- raffreddori comuni ma anche di gravi infezioni del tratto riamoci a ripartire in un modo diverso. respiratorio inferiore e altri coronavirus umani, esattamente Occorrerebbe ripensare a tutto, alla SARS-CoV, MERS-CoV e 2019-nCoV. natura e agli uomini, sanando le ferite, Ed eccolo qui, il colpevole, l’autore di quella che è diventata riparando i ponti e costruendoli laddo- una pandemia, si chiama SARS-CoV-2. Si tratterebbe di nuovo ve fosse necessario. Ripartiamo nel coronavirus, un nuovo migliore dei modi e migliori di prima. ceppo che non è stato Questo è il messaggio che il “Di Vitto- prec ed ent em e nte ma i rio News” vuole diffondere, questo è il identificato nell'uomo. In Gli scienziati messaggio che i piccoli giornalisti vo- particolare quello che ci credono che il gliono dare, nonostante per primi si riguarda non è mai stato siano trovati senza la propria redazio- individuato prima di passaggio del virus ne, il luogo in cui le loro idee hanno essere segnalato a Wuhan, nell’uomo si sia preso forma e che all'improvviso non è stato più accessibile. in Cina, nel dicembre attuato tramite il scorso: è il mercato di Ecco, chi ci lavora, gli alunni delle animali vivi della città pangolino classi quinte, non si sono persi d'ani- cinese ad essere mo, non si sono mai fermati ed hanno incriminato. Gli scienziati continuato a svolgere il proprio ruolo credono che il passaggio del virus nell’uomo non si sia a distanza, con più grinta, testimo- attuato direttamente dal pipistrello, perché la diffusione del niando un'emergenza sanitaria di im- coronavirus è avvenuta in inverno quando questi animali portanza storica. Perché questo fanno i sono in letargo, più probabilmente un altro animale, il giornalisti, non si fermano e testimo- pangolino, l’ha trasmesso all’uomo, facendo da ospite niano i fatti del tempo in cui vivono. intermedio. Pagina 2
Pagina 3 Coronavirus: come possiamo proteggerci Tutto quello che conosciamo sulle misure di prevenzione e le cure I sintomi Ecco perché si è diffuso così tan- delle norme igieniche è fonda- to: molte persone spostandosi da mentale. I sintomi più comuni di una per- un posto all’altro si sono conta- È possibile ridurre il rischio di sona con Covid-19 sono in gene- giate, non sapendo di essere am- infezione, proteggendo se stessi rale quelli tipici di una banale malate. e gli altri, seguendo le principali influenza, dunque febbre, stan- norme, mettendo in atto il di- chezza e tosse secca. Alcuni pa- Prevenzione: come difen- stanziamento sociale. zienti possono avere dolori mu- dersi? L’OMS raccomanda di indossare scolari, congestione nasale, naso una mascherina. che cola, mal di gola o diarrea, La via di trasmissione principale L’unico modo per non diffonderlo ma sono sintomi generalmente è dunque quella respiratoria, non o contrarlo è rimanere a casa ed lievi e iniziano gradualmente. A quella da superfici contaminate: evitare gli assembramenti. questi, subito dopo, si sono ag- se non sono disponibili acqua e giunti anche la perdita / sapone, è possibile utilizzare an- Come curarsi? diminuzione dell'olfatto e, in al- che un disinfettante per mani a cuni casi, la perdita del gusto. base di alcol (con almeno il 70%), Ancora non esiste una cura speci- Nei più gravi, l'infezione può ma non è da trascurare la disin- fica, in molti ospedali si stanno causare polmonite, sindrome re- fezione delle superfici anche con somministrando farmaci utilizza- spiratoria acuta grave, insuffi- disinfettanti contenenti alcol ti per guarire da altre patologie cienza renale e persino la morte. (etanolo) al 70% o a base di cloro che, in certi casi, sembra che Le persone anziane in genere e all’0,1% (candeggina). stiano avendo effetti. quelle con malattie, come iper- Le malattie respiratorie normal- Purtroppo al momento non sono tensione, malattie cardiache o mente non si trasmettono con gli disponibili vaccini in grado di diabete e i pazienti immunode- alimenti, comunque il rispetto proteggere dal virus. Tutto è in pressi hanno maggiori probabi- fase di studio. lità di sviluppare forme gravi, mentre altre, generalmente bam- bini e giovani adulti, invece, si infettano ma non hanno alcun sintomo. Periodo di incubazione e trasmissione Il periodo di tempo che intercor- re fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici varia fra i 2 e gli 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni, si diffonde princi- palmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette e ciò può avveni- re tramite saliva, tossendo e star- nutendo, attraverso contatti di- retti personali e per mezzo delle mani contaminate, ad esempio toccandosi bocca, naso o occhi. La principale via di trasmissione del virus, secondo l’OMS, rimane quindi attraverso il contatto stretto con persone sintomatiche, ma è anche possibile che persone con sintomi assenti o molto lievi, possano trasmettere il virus. Disegno di Tommaso Stramaccioni
LE NOSTRE TESTIMONIANZE I giorni in casa... Emozioni, pensieri, stati d’animo: racconti in prima persona Quarantena vita per salvare quella degli altri. Dobbiamo farci “Questo periodo è molto brutto e molto difficile. forza e tutto questo rimarrà solo un brutto ricor- Ma sappiamo che bisogna rispettare le regole per do”. recuperare un po' della libertà che avevamo. Seguiamo spesso il telegiornale con i nostri geni- tori, spesso le notizie non sono confortanti, anzi, in queste ultime settimane non ascoltiamo altro che cose brutte, ma è importante essere a cono- scenza di ciò che succede, solo informandoci e co- noscendo potremo sapere che decisioni prendere per ritornare il più presto possibile a vivere la vita di prima. Certo, è un sacrificio restare chiusi dentro quattro mura come se fossimo in trappola, ma il nostro sforzo è nulla in confronto a chi, in questo momento, in ospedale rischia la propria Tutti a casa Pandemia e altri disastri “Tutti a casa. Quel 5 giocattolo” che emette “Io questa pandemia non la sopporto. É vero che marzo lo ricordo benis- un suono molto ci sono situazioni peggiori, ma non va bene nem- simo, da allora non sia- fastidioso e assordante, meno così. Il mio pensiero va a quello che avrei mo più rientrati a scuo- poi vedo un papá con la fatto se questo non fosse accaduto, sarei stata la e la mia vita, come “minimoto” che fa su e con i miei amici a giocare e avrei fatto una gara quella di tutti, è cambia- giù per la via senza nel mio sport preferito. Mia madre dice che sono ta. Una parola ha co- fermarsi mai. Sento fortunata, ho una cugina che abita vicino, con la minciato a rimbombar- anche mia madre che quale intavoliamo conversazioni “via terrazzo”, mi in testa: quarantena. chiacchiera (a distanza) mentre molte persone sono isolate e non possono Quasi non sapevamo con Natalina, la nostra scambiare due chiacchiere. A volte questa cosa fosse, ma abbiamo vicina di casa e si pandemia butta giù il morale, ma si cerca sempre dovuto sperimentarla domandano quando di reagire, di pensare positivo. Io ad esempio per subito e senza preavvi- sconfiggeremo il virus… motivarmi leggo, ascolto musica, videochiamo so. Ognuno ha avuto la giá, anch’io me lo e…cerco di sdrammatizzare. L’altro giorno propria, personalissima chiedo tutti i santi mentre ero impegnata in una videolezione ho quarantena: la mia è giorni. Allora ho impa- sentito delle urla provenire dalla casa vicina: due noiosa e ho molta no- rato ad ascoltare il tele- inquilini litigavano ma così pesantemente che stalgia dei miei compa- giornale sempre di più, sono intervenuti anche i carabinieri. Sembrava gni in particolare di Eva in attesa di buone noti- che dietro ci fossero gravi motivazioni, in realtà e Matilde. Le giornate zie, poi mi sento triste, l’inquilino di sopra aveva gettato (probabilmente sono sempre la stesse: il mio pensiero vola a involontariamente) la bustina della popó del mi alzo, faccio colazio- Napoli dove vive mia propio cane di sotto, proprietà dell’altro ne, pranzo e proseguo la nonna, alla mia classe inquilino. Non so se lo scontro fosse inevitabile, scuola con le videolezio- qui ad Umbertide, ai ma è certo che questa quarantena rende tutti un ni. Ho un fratello mag- miei compagni, quelli po' più nervosi”. giore di nome Giovanni, stessi che ho salutato ma é come se non l’aves- quel 5 marzo e che non si perché anche lui stu- vedrò più come prima: dia e ha tutto il giorno questo era l’ultimo anno impegni con i professo- alla primaria”. ri, oltre che trascorrere il tempo con il telefono in mano. É tutto così uguale, così noioso! An- che oggi lo é. Fuori dal- la mia finestra vedo un bambino che gioca con la sua “macchina Disegno di Lorenzo Moretti Pagina 4
Pagina 5 Covid-19 “Quello che stiamo vivendo è me. L’uomo si è bloccato, sep- un momento critico e delicato. pellito nella propria casa, men- C'è tanta preoccupazione per la tre la natura continua a vivere, salute delle nostre famiglie, anzi sembra che se ne sia ap- tanto dolore per chi sta sof- profittata ed abbia riconquista- frendo, tanta ammirazione per to ciò che gli apparteneva. chi lotta in prima linea. È paradossale che proprio I giorni passano e siamo sem- adesso che l'aria è meno inqui- pre tutti rinchiusi in casa. Le nata e che avremmo potuto strade sono vuote, le auto fer- respirarla a pieni polmoni, non potremo farlo. Che ci serva di lezione? Forse “Le strade sono vuote, sì, dovremmo imparare da le auto ferme. L’uomo questa esperienza a non si è bloccato…” soffocarci con lo smog e Disegno di Younes Laghrafi limitare le emissioni”. Questione di punti di vista Prospettive “In questo periodo, a causa della pande- “In questo periodo di qua- compagni con cui mi diver- mia, sono costretta a stare in casa. rantena ho fatto un sacco di tivo molto. Sento la mancanza delle persone per me cose e provato tante emozio- È dura, per tutti, ma biso- importanti: le mie amiche, le maestre, i ni. gna darsi delle motivazioni. miei compagni di classe, le zie che abitano All'inizio ero contento per- Io devo ringraziare i miei a Città di Castello. ché mi sembrava di essere genitori perché insieme ab- Non potrò rivedere nemmeno la zia e la in vacanza, potevo dormire biamo sempre trovato qual- nonna che tutti gli anni venivano a trovar- un po' di più e fare tante che soluzione per mandare mi dalla Polonia. Questo mi rattrista, cose in casa con i miei geni- via la noia. così come vedere la gente in giro con tori: con loro abbiamo pre- Poi un giorno ci siamo dati guanti e mascherine. parato la pasta, i cappellet- un obiettivo: sistemare il Le giornate sono molto uguali, trascorro- ti, i cannelloni i dolci e la nostro giardino. no senza cambiamenti. Quello che di posi- pizza. Dopo qualche giorno Così siamo tutti impegnati a tivo sto apprezzando in questo periodo è il però ho iniziato ad annoiar- questo scopo, abbiamo co- fatto di parlare di più con i miei genitori, mi, le giornate sono diven- struito con i bancali due giocare con più pazienza con la mia so- tate tutte uguali, non posso divani, piantato i fiori e si- rellina e seguire le notizie in televisione. uscire fuori casa per gio- stemato il prato. Forse, ripensandoci, non è poi così negati- care a calcio con il mio fra- Spero che questo periodo vo ». tellino ed i nostri amici. finisca presto perché stare Tutto questo mi rende tanto tempo in casa per un triste. É strano non potere bambino non è una cosa fare tutto ciò che si faceva normale”. prima, quando tutto era “normale”. Manca quella quotidianità che era la no- stra normalità: vedere i nonni, fare un giro in bici, semplicemente fare una pas- seggiata. È difficile anche imparare a studiare davanti ad un computer. La scuola mi manca, così come i miei In fondo non è poi così male...o sì? “Oramai è più di un mese che Non mi sono mai lamentato di piatto preferito e torta. Quindi non si esce di casa ed io mi sono questa situazione e nemmeno del vivo serenamente la mia reclusio- subito adeguato. Lo ammetto, mi fatto che ho dovuto trascorrere il ne, anche se, pensandoci bene, piace stare in casa da sempre, mio compleanno in quarantena, mi manca qualcosa: i nonni, le basta che io abbia a disposizione perché ho avuto tutto ciò che po- partite della juve e il sushi. Forse cibo in quantità, TV, Ipad, tevo desiderare direttamente a non è che poi questa vita sia così cellulare e un bel giardino verde! domicilio: regalo (un drone), bella”.
Cambiamenti Io sono (ancora) felice “Il virus rende questi gior- quello che sta succedendo, “Questo periodo, contrariamente ad altri, lo ni molto particolari, da però sto cercando di elimi- sto vivendo bene. Spesso sto a casa e trascor- una parte sono contenta di nare questo pensiero dalla ro il tempo giocando con i mattoncini Lego, stare a casa con la mia fa- testa. Non sarà facile, per con le carte Pokemon, con giochi da tavolo e miglia, ma dall’altra vor- questo in casa faccio molte mi dedico alla scuola. rei che tutto questo non cose per dimenticare e A volte vado dalla nonna a fare i compiti, por- fosse mai successo. Invece allontanare i brutti pen- to fuori i cani, gioco a briscola o prendo la eccoci qui, a casa, a stu- sieri. In questi giorni non bicicletta e faccio un giro intorno casa, se ci diare in modo diverso e a sono uscita, vado in giar- sono Michele e Verdiana, i vicini di casa, pensare come tutto questo dino o in garage con la giochiamo a calcio. possa essere accaduto. bici. È molto difficile non Non mi sento triste, non ancora almeno, le Sembra ieri che andavamo uscire, soprattutto la do- mie emozioni sono positive, forse perché, in a scuola, felici e spensiera- menica mattina verso le fondo, ho la possibilità di trascorrere il tem- ti. Noi bambini però siamo undici: solitamente o e la po con qualche amico e con un amico si sa, forti come leoni e leggeri mia amica eravamo abi- tutto diventa più sopportabile”. come farfalle, sappiamo tuate a fare il giro dell’iso- come affrontare le cose e lato, chiacchierando e come fare per cambiare ridendo. Se non ci fosse tutto ciò. Non sarà sem- stato questo maledetto vi- plice ma noi siamo forti e rus avrei fatto questo e ce la faremo in un modo o sarei andata tutti i giorni nell’altro. Le mie emozioni a trovare i miei nonni. questi giorni non sono L’alternativa sono le vi- molto positive perché sono deochiamate, ma non è un po’ preoccupata per come averli vicino”. Pensieri norma”, Per un po' mi sento all’interno di poi, di ri- una dimensione parallela che torno nella non corrisponde alla realtà per- mia came- ché non ho più il contatto con i “In questo periodo siamo costret- ra, fisso il mio zaino, lì fermo da miei compagni di classe, poi tol- ti a restare in casa, non possia- due mesi ormai e penso tra me e go gli auricolari e ascolto i ru- mo uscire dalle nostre abitazioni. me a quanto sia triste tutto ciò: mori che mi circondano per ri- Per noi bambini la situazione è non avrei mai voluto vedere le tornare nel mondo reale. molto più dura: niente scuola, mie maestre e i miei amici da “È tutto così strano”, mi dico. giornate dietro agli schermi e dietro uno schermo perché ques- Cerco di fare in modo che le mie solo un giretto attorno al palaz- to mezzo ci separa, non sento più giornate siano come prima, ma zo. il loro calore che mi accompagna non ci riesco perché c’è una neb- Questo è uguale quasi per tutti, ogni giorno. biolina nera che mi circonda. ma, di sicuro, le giornate fanta- Con questa dura riflessione fac- La riconosco, questa nebbiolina è siose di noi bambini sono un po’ cio i conti tutti i giorni, poi mi la tristezza e subito il mio pen- diverse. siedo sulla mia sedia blu, mi ac- siero vola a quest’ultimo anno Io, nonostante non debba recar- costo alla scrivania, e apro il alla primaria, un anno giunto mi a scuola, continuo a rispetta- computer, che emette subito quasi a termine senza che io pos- re la mia “Morning routine”: quella sua luce multicolor acce- sa stare a contatto con chi ha mi alzo, faccio colazione, mi ve- cante, pronto per iniziare la vi- condiviso con me questi cinque sto e lavo i denti. Tutto “nella deolezione. anni ». Pagina 6
Pagina 7 DALLA FASE UNO ALLA TRE UNA QUASI NORMALITÀ La scuola dalla scrivania di casa Didattica A Distanza: un nuovo modo di fare scuola gnanti si sono trovati a dover affrontare proble- matiche e metodologie nuove. Il coronavirus ha vietato il contatto sociale quindi milioni di studenti hanno dovuto rinunciare alla loro “quotidianità scolastica”, ma questo non ha fermato la scuola, si sono adottati nuovi metodi e uno di questi è stata la Didattica A Distanza. La tecnologia è stata fondamentale in questa situazio- ne, attraverso computer, tablet, webcam e altri dispositivi elettronici, studenti e insegnanti si so- no collegati quotidianamente per portare avanti il programma scolastico delle diverse discipline. All’inizio tutto era molto caotico e poco chiaro ma, Il coronavirus ha creato tanti disagi, si parla in- man mano il governo prolungava la chiusura delle fatti di una pandemia che a livello mondiale ha scuole, i docenti hanno fatto in modo che tutto paralizzato istituzioni, società, industrie. Anche la funzionasse nel modo giusto riportando i loro stu- scuola è stata messa a dura prova, studenti e inse- denti a credere in questa scuola a distanza. E gli studenti che ne pensano? Bello alzarsi tardi la mattina senza avere la fretta di buttarsi giù dal letto per andare a scuola. Questo è forse l’aspetto, l’unico, che gli studenti hanno subito colto alla chiusura delle scuole. Però, dopo un primo slancio positivo è seguito subito dopo un ripensamento, soprattutto per chi è in procin- to di cambiare ordine di scuola. L’ultimo anno in compagnia dei propri docenti e dei propri compagni di classe è stato interrotto bruscamente e, perdipiù, si è concluso così, senza potersi salutare con un abbraccio. Un conto è vedersi nella realtà, giocare e divertirsi insieme, un altro è vedersi attraverso uno schermo e parlare davanti ad un computer. Certo, la didattica a distanza ha permesso di continuare con l’apprendimento (almeno anche in tempi di coronavirus si può fare scuola), di imparare ad usare meglio il computer, però, secondo la maggior parte degli studenti, sono più le cose negative di questo modo di fare scuola che quelle positive, basti pensare a tutte le volte che la connessione è stata instabile, quindi lezioni che sono state seguite male, oppure il troppo tempo trascorso davanti ad uno schermo. E poi lì, dietro lo schermo, i compagni di classe: per tutti è stato molto difficile, come vedere una partita di calcio, ma non poterci giocare. La Terra chiede aiuto Il Covid-19 ha messo un freno all‘uomo e all‘inquinamento. Ma adesso si riparte Il Covid-19 ha avuto un pregio: fare il suo corso, anzi, è esplosa L’allarme è sempre più reale, i quello di mettere un freno all’in- senza che l’intervento umano la dispositivi di protezione indivi- quinamento del nostro pianeta. soffocasse: il Tevere ne è stato duale, se non smaltiti corretta- Il Coronavirus, come si sa, ha un esempio. Erano decenni, dai mente, rischiano di essere uno viaggiato con le polveri sottili e tempi dei nostri nonni, forse, degli ulteriori gravi danni della l’effetto è stato più evidente nel- che il fiume solitamente torbido pandemia da Coronavirus, per- le zone della Pianura Padana e di colore marrone all'altezza di ché sono molto resistenti e po- dove sono esplosi i primi focolai. Umbertide, non aveva la limpi- trebbero durare nell’ambiente E’ chiaro che l’impatto dell’uomo dezza che nei giorni di lockdown decine di anni. sull’ambiente ha ricadute nega- è stata osservata. E’ proprio ve- tive sulla sua stessa salute. I me- ro che l’uomo è causa del suo si di quarantena hanno mostrato male ma a quanto pare, nemme- ancora di più quanto questo sia no il peggiore dei disastri gli vero, i livelli di smog si sono serve d’insegnamento: ora com- abbassati sensibilmente così co- battiamo contro l’abbandono me l’inquinamento più in gene- nell’ambiente di mascherine e rale. La natura ha continuato a guanti.
Un nuovo modo di incontrarsi Meet, Zoom e gli altri: l’opportunità di vedersi a distanza Nel corso di questa pandemia sibile vivere in un certo modo la ché non sarà completamente siamo stati messi tutti in quaran- socialità e fare in modo che essa sconfitto il Covid-19. Questo vuol tena, ciò ha significato non poter continuasse seppur solo a distan- dire che ancora per un po' di fare alcune cose così come le fa- za. Nel corso di questi mesi tutti tempo le videoconferenze faran- cevamo prima, soprattutto sono abbiamo continuato a lavorare, a no parte della nostra vita: Meet, venute meno le possibilità di re- studiare, a vederci con gli amici, WhatsApp, Zoom, Webex Meet e lazionarsi in presenza: uscire con persino a festeggiare i complean- tante altre piattaforme hanno gli amici per prendere una pizza ni con chi non poteva essere con aperto, seppure in un momento o un gelato, fare una passeggiata noi. Con l'inizio della fase due e difficile, a nuovi modi di relazio- insieme, ma soprattutto stringer- successivamente della tre le mi- narsi. Non eravamo abituati così si la mano o abbracciarsi. sure restrittive sono state allen- tanto a fare videochiamate, è si- Tutto ciò è fondamentale per tate, ma ancora oggi sono vietati curamente tutto molto più stra- l'uomo che per natura non è abi- gli assembramenti, almeno fin- no, ma ormai queste modalità tuato a stare solo o a non socia- lizzare, per cui questo momento è stato difficilissimo da affronta- re. Come però non può fare a me- no degli altri, l'uomo ha trovato delle soluzioni per vivere meglio la solitudine del lockdown. Oggi fortunatamente possiamo contare sulla tecnologia e sulle 1000 opportunità che essa offre, in questo caso ci riferiamo alle piattaforme che permettono il collegamento in videoconferenza. Grazie a questi mezzi è stato pos- I supermercati: no stop e misure di prevenzione In questi mesi di emergenza sanitaria i supermer- to è caduto, per tutto il resto le regole si sono cati sono rimasti sempre aperti, tutta la popolazio- mantenute. Una volta fuori è sempre opportuno ne ha dovuto e deve anche oggi rispettare delle riporre la spesa in auto, buttare i guanti utilizzati regole precise per fare la spesa nei vari punti ven- nel cestino apposito e disinfettare le mani con un dita. Prima di entrare è d’obbligo indossare la ma- disinfettante contenente almeno il 60% di alcol. scherina e i guanti. In alcuni di essi è richiesta, prima di entrare, la disinfezione dei guanti e un addetto alla sicurezza misura la temperatura cor- porea, controlla il flusso di clienti in entrata e in uscita e disinfetta i carrelli della spesa. Le persone devono poi fare la fila mantenendo la distanza di un metro. Soltanto agli operatori sanitari muniti della tessera di riconoscimento del loro impiego è concesso saltare la fila. I supermercati hanno dunque adottato misure di sicurezza, all’entrata troviamo guanti e gel disin- fettante per le mani, nei banconi di gastronomia, vendita pesce, panetteria sono stati messi a terra dei segnali che indicano il distanziamento da man- tenere, così come alle casse, dove, tra l’altro sono state messe delle barriere di plexiglas per distan- ziare cliente e cassiere. Inutile dire che la sanificazione e la pulizia conti- nua sono ormai indispensabili. Nel corso della pri- ma fase solo un membro della famiglia poteva re- carsi a fare la spesa, successivamente questo divie- Pagina 8
Pagina 9 Lo sport ai tempi del Covid-19 In che modo si sono organizzate le società sportive umbertidesi? I primi di marzo tutto lo gole per il Covid-19 sarà nuta il 3 giugno e non essere muniti di sport si è fermato. La dura giocare come pri- da Umbertide, solo da autocertificazione se pandemia da contagio di ma, soprattutto per le Gubbio. È stato imposto stanno male. Alla fine di Coronavirus ha messo in categorie primi calci e il divieto di ingresso a ogni allenamento crisi gli allenamenti e pulcini. più di sei persone, con procedono alla tutti gli avvenimenti Un’altra società sportiva l’obbligo di disinfettare s a n i f i c a z i o n e sportivi. L’eco maggiore umbertidese, L’Agape, le mani per chi entra. È dell’ambiente. in Italia si è avuto con il ha iniziato gli allena- prevista anche la misu- Il tennis ha ripreso po- blocco del campionato di menti il 23 maggio solo razione della temperatu- che settimane fa e anche calcio e non solo: a qual- per i ragazzi del 2003- ra e se i pattinatori mo- per questo sport sono siasi livello e categoria 2004. Svolgono gli eser- strano sintomi quali la state prese misure di il peso del lockdown si è cizi in gruppi di dieci, tosse, raffreddore o feb- prevenzione della tra- fatto sentire. mantenendo la distanza bre, non possono en- smissione del Coronavi- Per quanto riguarda la di un metro, ma non in- trare. Inoltre mentre rus: i tennisti non pos- situazione del calcio ad dossano la mascherina e fanno pattinaggio de- sono fare la doccia al Umbertide faremo riferi- non igienizzano le mani. vono tenere la mascheri- campo, non devono met- mento in particolare a Non è permesso andare na. Per quanto riguarda tere la mascherina ma tre società. al bagno e neanche la danza aerea, ad devono disinfettare le La Cosmos è una società negli spogliatoi. Umbertide ha riaperto il mani.Questi sono alcuni nata nel 2019 affiliata Infine la Tiberis 1914, 9 giugno: gli degli sport presenti nel- con L'AC MILAN che in riparte con nuovi allena- allenamenti avvengono la nostra città, altri at- questo momento ha sede tori e un nuovo respon- in un ambiente molto tendono nuovi aggiorna- e allena i suoi giocatori sabile tecnico. Inoltre piccolo quindi possono menti dal Coni e dagli nei campi comunali di con un nuovo progetto entrare poche persone enti sportivi in modo da Pierantonio. Questa umbertidese a alla volta, devono usare riprendere al più presto società si occupa del set- “chilometro zero” si i guanti da ciclista e gli allenamenti nel mo- tore giovanile e allo sta- punterà a riavvicinare la devono avere i calzini do più sicuro. Nel frat- to attuale sta aspettando città alla squadra di cal- solo per la palestra. tempo gli atleti di tutti il via dalla Federazione cio. Spostandoci ad un Ognuno deve utilizzare gli sport cercano di re- per la ripartenza. Pur- altro sport, il pattinag- le proprie cose, stare in forma allenan- troppo con le nuove re- gio, la ripartenza è avve- disinfettare le mani ed dosi da soli a casa. In quarantena, occupazioni alternative Da chi ha cucito mascherine a chi ha fatto volontariato Alcune persone, durante il periodo di quarantena, molti proprietari hanno dovuto chiudere i battenti si sono dedicati a lavori secondari, cioè a qualcosa definitivamente, è anche vero che altri hanno rico- di diverso dalla loro prima occupazione. minciato tagliando il personale. E’ una situazione Se, infatti, molti hanno continuato a lavorare da preoccupante ma che fa riflettere sull’importanza casa in smart working, tante altre che magari era- del lavoro e sulla necessità di garantirlo a tutti. no occupate nelle fabbriche, sono stati messe in cassa integrazione, così avendo tanto tempo libero si sono adoperate in qualcos’altro, facendo persino degli hobby una nuova occupazione. C’è chi ha costruito tavolini in legno con materiali di recupero, chi, vista l’emergenza, ha iniziato a cucire mascherine, altri ancora hanno approfittato per fare gli imbianchini. Accanto a questi, non sono mancati i volontari che si sono dedicati all’assistenza agli anziani portando la spesa a do- micilio. Dalla fase uno alla tre, quella in cui ci troviamo, quasi tutta la gente è tornata a lavorare, ovvia- mente sempre con le distanze di sicurezza, guanti e mascherine, ma in generale questo difficilissimo periodo ha messo a dura prova molte aziende, so- prattutto quelle più piccole, cosicché se è vero che
LE N TERV ISTE “La Bicocca” dopo il fermo, la ripartenza Al via uno dei laghi più frequentati dagli amanti della pesca sportiva Il 3 Marzo 2020 limpida e cristalli- me tutti gli anni ci tutta l’Italia si è na immerso nel sono stati momen- fermata per via del- verde, dove ogni ti buoni e momenti la pandemia scate- anno vengono or- meno buoni ma, nata dalla rapida ganizzate incredi- alla fine tutto be- diffusione del Co- bili gare di pesca. ne. ronavirus. In questo lago le Nel nostro paese trote vengono alle- 2) Durante la qua- sono state chiuse vate, nutrite e cu- rantena hai fatto per prime le scuo- rate per le gare, il una richiesta al le, poi di seguito, personale addetto comune per far gli uffici e i negozi, si occupa con pas- riaprire il Lago? tranne quelli di sione al suo mante- Sì, poi c’è stata prima necessità. nimento. un'ordinanza da Sono state chiuse Il 3 Marzo di que- parte della Regio- anche tutte le atti- st’anno anche que- ne Umbria, quella vità sportive e in- sto meraviglioso che annunciava la lare i pesci, il lago distanza di sicurez- sieme ad esse la lago mette il luc- riapertura delle cominciava a ri- za tra un pescatore pesca sportiva. chetto e i pescatori attività. Qui abbia- scaldarsi però sono e l’altro. Ci sarà Tutti i pescatori si chiudono le canne. mo iniziato sabato riusciti a trovare la all’ingresso del la- sono fermati e an- Per capire bene la 23 e domenica 24 fascia d’acqua con i go una cartellonis- che il laghi dove di situazione abbiamo Maggio. Ovviamen- gradi giusti, ido- tica tutta da rispet- solito ci sono sem- intervistato il ge- te causa coronavi- nea alla loro tem- tare, mascherine e pre pescatori, di store e organizza- rus, abbiamo perso peratura. guanti, ma la cosa colpo sono diventa- tore delle gare, i due mesi, i mi- principale da ti deserti. Francesco Persi- gliori della stagio-4) Quali provvedi- rispettare come da Il lago “La Bicoc- chetti: ne. menti hai preso decreto è il distan- ca” che si trova per il covid 19 e ziamento tra una nella frazione di 1) Come è andata 3) Sei andato spes- per le distanze di persona e l’altra. Rancolfo nella pro- quest’anno con il so al lago per ve- sicurezza alla ri- vincia di Perugia, Lago? Ci sono sta- dere come stavano pertura? 5) Le istituzioni ti ne è un esempio, è ti problemi? i pesci? Abbiamo diminuito hanno dato una un fantastico spec- E’ andato tutto ab- Ci sono stato tante le piazzole da 65 a mano ? chio d'acqua blu bastanza bene, co- volte, per control- 48, per garantire la Le istituzioni dicia- mo che non hanno fatto un granché per il lago, ma la pressione delle as- sociazioni e il di- rettore della pesca sono riusciti a far- gli capire che la nostra è un’attività dove non c’è peri- colo di contagio, perché riusciamo a far rispettare la distanza di sicu- rezza e anche per- ché è un’attività che si svolge asso- lutamente all’aria aperta, quindi i rischi di contagio sono pari a zero. Pagina 10
Pagina 11 Saloni di bellezza, riaprono con prudenza Tante le misure da mettere in atto per garantire la sicurezza dei clienti Quello della bellezza è Un po’ sì, perché mi so- ti contenitori. Inoltre stato tra i settori più no mancate le conversa- 3) E’ stato difficile ria- posso ricevere i clienti colpiti dal Covid-19, in- zioni delle mie clienti prire il negozio seguen- solo per appuntamento fatti centri estetici e durante il lavoro. do le nuove disposizioni (possono entrare due parrucchieri hanno ria- sanitarie contro il CO- clienti alla volta) e per perto per ultimi, dopo VID-19 ? ognuno di loro devo re- due mesi di chiusura. In effetti è stato abba- gistrare le generalità Abbiamo chiesto alla stanza impegnativo. Ho (nome, cognome, codice proprietaria di un salo- seguito tutto quello che fiscale) e farle firmare. ne di bellezza umberti- chiedeva il decreto: ho dese di raccontarci que- introdotto dei divisori 4) E’ stato costoso ade- sto periodo. trasparenti in plexiglass guarsi a queste nuove che separano le poltro- regole? 1) Come hai passato i ne; tutti gli oggetti che Io lavoro da sola quindi mesi in lockdown? uso durante il mio lavo- non ho tantissimi clien- Benissimo, perché in ro, pettini, spazzole, for- ti. Per questo motivo questo periodo ho fatto bici, mollette, le ripongo sono riuscita a gestire tutte quelle cose che du- in un contenitore che li senza troppi problemi la rante l'anno non ho avu- sterilizza; ho acquistato situazione. Questo mi ha to il tempo di svolgere. delle mantelline assor- permesso di mantenere i Ho pulito perfettamente benti monouso che uti- prezzi pressoché inva- la casa, il negozio, ho lizzo per asciugare i ca- riati con le soddisfazioni fatto le passeggiate nel pelli e altre di plastica delle mie clienti, ma im- bosco e mi sono riposata che utilizzo per il taglio magino chi ha una gros- molto. dei capelli; igienizzo le sa clientela, sicuramente poltrone ogni volta che per mettere in atto 2) Ti è dispiaciuto chiu- si sposta una cliente; quanto dice il decreto, dere il locale? Disegno di Lorenzo Moretti anche le borse devono c’è stata una spesa non essere messe in apposi- indifferente. Bar e locali: una nuova socialità Con la quarantena scaturita in seguito alla diffu- alcuni locali poco spaziosi è quasi impossibile sione del Covid-19, bar e ristoranti sono rimasti mantenere il distanziamento sociale e, al contra- chiusi anche durante una parte della fase due e rio di altri, hanno posto rimedio collocando la centinaia di persone si sono ritrovati a sostenere maggior parte dei tavoli all’aperto. la maggior parte delle spese di routine pur non Oltre alla distanza di sicurezza di un metro c'è avendo lavorato. anche l'obbligo delle mascherine (alquanto scomo- Alla riapertura dei locali, la gente è tornata nei da): la procedura prevede che possa essere tolta luoghi di ristorazione seppur in misura ridotta. solo per mangiare e bere, per essere rimessa subi- In particolare i bar sono luogo di ritrovo quoti- to dopo. diano, in cui spesso si condivide la colazione con A primo impatto salta subito all’occhio una socia- gli amici o si prende un caffè insieme. Facendo un lità “contenuta” dalle restrizioni, ma sebbene con giro per i principali bar del paese, tutti si sono difficoltà tutti cercano di ritrovare in quel poco organizzati per evitare affollamenti e mantenere tempo una certa normalità, nella speranza che l'igiene, per garantire la sicurezza dei clienti. Per ritorni presto. “Di Vittorio News” kchach, Gennifer Bici, Giulia Borghini, Moraru, Lorenzo Moretti, Letizia Nan- Elena Canale, Eva Ceccagnoli, Alice ni, Gabriele Nicoletti, Andrea Pedana, Periodico di Informazione e Cultura BIMESTRALE - DISTRIBUZIONE GRATUITA Ceccarelli, Sofia Elena Chiocci, Noemi Ksenia Pialli, Riccardo Pini, Alessio Direzione Didattica 2° Circolo Ciammarughi, Maria Clorinda Del Me- Pollastro, Pedro Santori, Elisa Scalseg- “G. Di Vittorio” Umbertide dico, Marco Fiorucci, Tommaso Garo- gi, Tommaso Stramaccioni, Joana Ta- gnoli, Linda Girelli, Matilde Girelli, kaci, Elisa Valdambrini, Islam Ziada In copertina: disegno di Adele Modena Augusto Grilli, Ambeta Hyka, Gabriele La Marca, Ilaria La Marca, Younes La- LA REDAZIONE Direttore Responsabile ghrafi, Elia Lucchetti, Edoardo Manci- Ins. Elena Caruso Gianluca Alunni, Chiara Angeletti, Angi ni, Marwa Masnaoui, Jacopo Misischi, Salvatore, Francesco Beacci, Omar Bel- Stefano Miti, Adele Modena, Cristian
A tutta scuola! Speciale dedicato alle attività progettuali del II Circolo “Giuseppe Di Vittorio” SCUOLA PRIMARIA “GIUSEPPE DI VITTORIO” EDITORIALE CLASSI PRIME La chiusura delle scuole e la didattica a distanza, a seguito dell’emergenza sanitaria da Siamo fatti di colorate...emozioni! Covid19, hanno cambiato di colpo la stessa idea di scuola. Il II Circolo, avendo investito a suo tempo nell’innovazione didattica, non si è trovato im- preparato e ha avviato da subi- to percorsi di didattica “di vi- cinanza” agli alunni e alle loro famiglie. Siamo riusciti a crea- re, grazie alla piattaforma Gsuite for Education già in uso o ai blog di scuola, luoghi virtuali in cui incontrarsi per fare lezione, svolgere i compi- ti, o anche solo per parlarsi e vedersi, ribadendo la necessità di restare in contatto con tutti. In poco tempo abbiamo assisti- to al generarsi di una espe- rienza formativa attraverso la progettualità della didattica digitale, che è entrata nel quo- Cosa prova un bimbo di fronte ad e ha stimolato l’intelligenza emo- tidiano della vita scolastica, un evento più grande di lui, capa- tiva, la creatività e la fantasia dei ponendo sfide differenti ai vari ce di stravolgere il suo mondo fat- bambini. L’appuntamento settima- soggetti coinvolti. È chiaro, si to di quotidianità, ritualità, liber- nale con Tea, la protagonista del tratta di una didattica diversa, tà… di scuola non lo sapremo mai libro, ha suscitato curiosità ed che pone non pochi problemi, dire con assoluta certezza ma aiu- interesse, è stato un modo per co- ma che in un momento di gra- tarlo ad affrontare armoniosa- noscere, conoscersi, riconoscer- ve difficoltà sanitaria per il mente i cambiamenti sì.. si può si... per sentire, oltre ogni distan- Paese ha sopperito alla neces- fare! Così è nata l’idea di costruire za, la vicinanza di compagni ed sità di istruzione e ci ha per- un giornalino “La settimana sco- insegnanti. Le attività proposte messo di rimanere in contatto lastica”, pensato per accompagna- con opportuni collegamenti inter- con tutti gli alunni. Grazie a re giorno dopo giorno gli alunni disciplinari hanno integrato i tre tutti i docenti che hanno ri- delle classi prime del plesso “Di aspetti del processo di apprendi- sposto eroicamente a questa Vittorio” in un percorso nuovo di mento: emozionale, comunicativo sfida, ai genitori per la loro collaborazione e ai bambini apprendimento e di crescita per- e pratico-operativo. E non solo… per l’impegno e la forza che ci sonale centrato sulle emozioni. E’ nella rubrica “#iorestoacasa…” hanno trasmesso. Mai come stato un viaggio a colori che ha ciascun bambino ha affrontato le prima ci siamo sentiti una ve- permesso loro di comprendere il esperienze che lo hanno visto pro- ra comunità educante. È chia- proprio vissuto interiore e quello tagonista degli avvenimenti- ro, nulla può sostituire la bel- dei compagni e di raccontarlo e eventi vissuti in questo periodo, lezza della scuola fisica, ma rappresentarlo attraverso vari in una dimensione spazio-tempo questa crisi ci ha aperto a nuo- linguaggi espressivi. La lettura di più aderente alla loro realtà, dove ve ed interessanti prospettive. mini-storie tratte dal libro “Il li- le emozioni, come fiori, tutte belle Vi aspetto tutti a settembre…a bro delle emozioni. Tea.” ha favo- ed importanti ci auguriamo abbia- scuola! rito momenti di riflessione comu- no messo le radici nel cuore e co- Angela Monaldi ne e di condivisione di esperienze lorato le giornate. Dirigente Scolastico Pagina 12
Pagina 13 CLASSI SECONDE Una settimana con le api Un’esperienza originale di “uscita didattica” restando in casa La DAD non ha posto la partecipazione, in freni alla creatività e video conferenza, di alla voglia di speri- una esperta apicul- mentare e di mettersi trice che ha mostrato in gioco sia degli in- ai bambini l'organiz- segnanti che dei bam- zazione “sociale” di bini. questi insetti nelle Le tre classi seconde, loro cellette all'inter- organizzatesi in due no delle arnie. L'ini- gruppi, hanno “ vis- ziativa ha riscosso un suto” a distanza una grande entusiasmo e settimana insieme sono stati realizzati alle api. Hanno impa- dei disegni, dei rac- rato a conoscerle, a conti e tanto altro scoprirne i loro teso- materiale che mette- ri, a valorizzarne il remo insieme per la ruolo nella natura e documentazione tutto questo in un dell'esperienza vissu- percorso interdisci- ta in maniera inusua- plinare culminato con le.
CLASSI TERZE L’agente 00secco in missione spaziale Il progetto, realizzato per Gesenu, è stato ispirato all’agente 007 Le classi terze della che hanno sostanzial- Scuola Primaria Giusep- mente modificato il pae- pe Di Vittorio hanno saggio. L’agente 00 sec- partecipato al consueto co non dimenticherà più appuntamento che vede questa esperienza così coinvolte le scuole del straordinaria e nel suo territorio alla parteci- cuore rimarranno per pazione del concorso sempre le riflessioni e indetto dal gruppo Ge- gli insegnamenti di tan- senu. Quest’anno il pro- ti bambini che, con le getto si poneva l’obietti- loro scritte colorate , vo di avviare un’attività hanno contagiato il di miglioramento nella mondo di speranza e raccolta differenziata amore. Il lavoro finale è nelle scuole attraverso il stato un video -raccolta controllo ed il monito- di disegni e narrazioni raggio del rifiuto secco dei nostri alunni dedica- residuo per accrescere to alla terra e diretto la conoscenza di questa dall’inimitabile agente frazione merceologica, 00 secco. al fine di ottimizzare la qualità Una brutto virus ha colpito gran Il lavoro progettato e realizzato del riciclo non solo a scuola, ma parte della popolazione mondia- attraverso la didattica a distan- anche a casa.Il progetto si ispi- le e per un lungo periodo tutte za ha visto coinvolti gli alunni ra al mondo dell’agente 007, da le persone sono dovute rimane- delle nostre tre terze e le loro cui appunto il titolo “operazione re a casa per proteggersi e tutto famiglie che li hanno supportati 00secco: licenza di riciclo”. Ab- è rimasto chiuso: aziende, nego- per l’invio di foto e registrazio- biamo reinventato l’intero lavo- zi, ristoranti, scuole, piscine, ni. ro e lo abbiamo adattato ad una parchi… La natura è tornata a Il giorno 28 maggio 2020 le collaborazione a distanza insie- risplendere e gli animali senten- scuole del territorio che hanno me ai bambini così, l’agente 00 do questa quiete hanno ripreso aderito al concorso, partecipe- secco ha fatto la valigia ed è le loro attività liberi e senza ti- ranno in modalità on-line alla partito in missione sullo spazio more dell’uomo. Le persone in presentazione e alla premiazio- insieme a Luca Parmitano e a famiglia sono divenute più con- ne dei lavori che hanno presen- Samantha Cristoforetti. Da lon- sapevoli anche nel dividere i tato su invito del gruppo Ge- tano hanno osservato una Terra rifiuti e l’agente 00 secco lo ha senu. più pulita ed ordinata, tutti si subito capito. Sarà un’occasione d’incontro sono impegnati a riciclare nel Attraverso disegni, poesie e rac- per tutti i bambini e le insegna- modo giusto trovando un perfet- conti spontanei i bambini hanno ti, un modo diverso per potersi to equilibrio tra ambiente e pia- dato voce ad un mondo nuovo rivedere di nuovo tutti insieme, neta ma...tutti sono tristi e che, colpito da questa improvvi- per poter visionare i lavori rea- mantengono le distanze, cosa sa pandemia, ha dovuto fare i lizzati e per scoprire chi sarà il sarà successo? conti con nuove regole di vita vincitore del progetto. Pagina 14
Pagina 15 CLASSI QUARTE In gita con la DAD Viaggiare a distanza si può: il mondo egizio a portata di casa Le classi quarte del Secondo Circolo Didattico G. ha iniziato a pensare a un’attività alternativa che, Di Vittorio, impossibilitate nell’intraprendere l’u- pur non sostituendo l’uscita didattica nel cortone- scita didattica in programma, hanno svolto una se, potesse in qualche modo interessare e coinvol- gita virtuale al Museo Egizio di Torino. gere. Le insegnanti si sono pertanto interrogate Il 17 Aprile gli alunni sarebbero dovuti andare in su quale risorsa fosse meglio utilizzare. Natural- gita a Cortona, a visitare il museo civico della cit- mente si è pensato di avvalersi dell’offerta messa tadina, il MAEC (Museo dell’Accademia Etrusca e in campo dal Museo Egizio di Torino. A partire dal della Città di Cortona). Tale Museo presenta una mese di aprile, infatti, sono stati condivisi sul ca- delle più importanti collezioni d’arte egizia d’Ita- nale youtube del Museo dei brevi tour didattici – lia. A corollario della visita al Museo, la classi Le passeggiate del Direttore – in cui il direttore avrebbero svolto dei laboratori didattici. Era stato Christian Greco si è dedicato alla descrizione di scelto quello dal titolo “Gli Egizi: scribi si diven- alcuni reperti conservati nel Museo. Tra gli altri, il ta”, incentrato sulla figura dello scriba e sulle ca- video dal titolo “Formule magico-funerarie” ha ratteristiche del suo lavoro. Gli alunni hanno, in- sollevato la curiosità dei docenti, consce di come fatti, mostrato un grande interesse per la scrittura tutta la parte relativa al processo di mummifica- degli antichi Egizi. zione e alle tombe fosse stata uno de- Purtroppo, gli eventi tristemente noti, Una visita virtuale gli argomenti più apprezzati dagli legati alla diffusione del COVID e alle entusiasmante al alunni. misure atte a contenere l’espandersi Museo Egizio di Si è deciso, pertanto, di proporre la della pandemia, ci hanno impedito di visione di un frammento di questo vi- realizzare questo viaggio di istruzione. Torino deo, dove il Direttore legge diretta- Il Secondo Circolo dal mese di aprile ha mente da un sarcofago delle formule deciso di estendere a tutte le classi la didattica on- magiche e in cui spiega la valenza che queste ave- line (DAD), al fine di offrire ai propri discenti la vano per gli antichi Egizi. Correlato a questo vi- possibilità di fruire di una modalità di scuola, cer- deo, si è proposto agli alunni di realizzare un sar- tamente limitata dalla distanza, attraverso la quale cofago-segnalibro, che presentasse al suo interno, recuperare quell’aspetto di comunità che fino a su modello di un lapbook, le informazioni essen- quel momento era stato necessariamente accanto- ziali rispetto alla pratica della mummificazione e nato. In quel periodo le classi quarte avevano già all’esterno, colorato secondo il gusto e la fantasia completato lo studio degli antichi Egizi e stavano dell’alunno, il nome del ragazzo stesso scritto con i progredendo nello studio delle altre civiltà anti- geroglifici. Gli alunni delle classi quarte hanno che. mostrato di aver apprezzato molto questa attività, Avvicinandosi la data della gita, di fronte al ram- producendo lavori originali ed esponendo nella marico espresso dai ragazzi, il consiglio di classe classe virtuale le loro impressioni.
CLASSI QUINTE Piccoli giornalisti del “Di Vittorio News” Un percorso specifico per affacciarsi al mondo del giornalismo to è stata sicuramente l’apertura alla contempora- neità e al territorio: si sono promossi momenti e spazi in grado di incuriosire i bambini e abituarli alla consapevolezza di quanto accade ogni giorno È stata inaugurata il 10 Febbraio scorso la sede del bimestrale “Di Vittorio News”, la prima reda- zione giornalistica in una scuola primaria. L’idea, ha preso avvio nell’ambito del progetto "Casa Editrice 2° Circolo" contenuto nel PTOF, in cui è promosso un percorso specifico legato al giornalismo che nel corso degli anni ha coinvolto i plessi della Di Vittorio. All’interno della Di Vitto- rio gli alunni hanno così trovato un ambiente in cui poter svolgere attività giornalistica in maniera sistematica e strutturata. L’atelier video- fotografico ha lasciato il posto a stampanti, com- puter, arredamento modulare, telecamere, sfondo per il chroma key e quant’altro necessario alla pro- duzione di un giornale cartaceo fatto interamente dai bambini delle classi quinte. L’ambiente è stato studiato con l’intento di consentire agli alunni di muoversi e agire come veri giornalisti immergen- dosi in una realtà diversa da quella scolastica e intorno a loro e nel mondo in cui vivono attraverso vicina a quella lavorativa. L’idea-chiave del proget- uno sguardo ai mezzi stampa più comuni (testate e redazioni giornalistiche di giornali, TV e On-line). Il lavoro è continuato anche in modali- tà DAD, i bambini hanno infatti testi- moniato il difficile periodo che stiamo vivendo con i propri articoli e con un giornale radio interamente realizzato da loro e in onda su Radio RCC. Il Di Vittorio News è il frutto di un lavoro fatto guardando alle attività e alle iniziative delle scuole del Circolo ma anche e soprattutto a ciò che acca- de al di fuori di essa. Perché questo è la linea che si intende seguire, vuole essere un giornale fatto dalla scuola Primaria Di Vittorio che parla del territorio in cui sorge. Per cui viene promosso un giornalismo che si fa con le scarpe, cioè camminan- do, raccogliendo le informazioni. Pagina 16
Pagina 17 SCUOLA PRIMARIA DI NICCONE Il tempo a distanza Laboratori creativi e ritualità in prima, per dare tempo al tempo I bambini hanno bisogno di tem- po per comprendere il tempo. Partendo da questa riflessione nella classe prima di Niccone, fin da settembre, abbiamo costruito con gli alunni un calendario giornaliero formato dalle tre co- lonne temporali: PRIMA, ORA, DOPO. A scuola, ogni giorno i bambini lo modificavano in base alla sequenza suddetta. Opera loro anche l’orologio delle sta- gioni e del meteo, per abituarli all’osservazione attenta dei feno- meni naturali dando così al per- corso un carattere interdiscipli- nare. Si è creato una sorta di ri- to quotidiano irrinunciabile che dava il via alle giornate scolasti- che. Senza dubbio, in questo mo- anche sul nostro calendario. Al- lette di compensato e chi più ne do, i bambini si sono avvicinati lora, per mantenere un legame ha più ne metta! Ogni bambino, all’organizzazione dell’idea di con la scuola “vera” attraverso la durante la video lezione, tiene tempo non in maniera preconfe- DAD, abbiamo proposto ai bam- gelosamente accanto il calenda- zionata, ma in modo attivo, con bini la costruzione a casa di un rio sperando di essere chiamato uno sforzo cognitivo e un’analisi calendario con materiale di recu- quel giorno, a quel compito così metacognitiva sull’operazione pero, lasciandoli liberi di espri- importante, che fa rivivere con fatta. Il TEMPO è trascorso così mere la loro creatività. Con sor- nostalgia a tutti, maestre com- fino al 4 Marzo, quando il Covid- presa ecco calendari fatti con prese, la ritualità scolastica per- 19 ha fermato il TEMPO scuola cartoni, scatole di scarpe, tavo- duta. Master chef in classe quinta Un pic nic virtuale? Basta avere fantasia e voglia di divertirsi! Ecco allora la scintilla! Perché non organizzare un pic nic virtuale?! Da cosa nasce cosa. Così, gli alunni di classe V di Niccone hanno accettato la sfida. Come ogni pic nic che si rispetti, il titolo di re e regina va di cer- to al cibo. Nei giorni di vacanze pasquali, ognuno si è messo all’opera con ricette e specialità di ogni tipo, poi raccolte in un ricettario digitale di classe. I nostri chef hanno saputo organizzare l’appunta- mento nei minimi dettagli, con tanto di allesti- mento della zona pic nic e decorazioni in versione pasquale. I ragazzi hanno poi dato spazio alla loro fantasia creando, come da tradizione britannica, degli Ea- ster Bonnets, cappellini stravaganti con decorazio- ni pasquali e primaverili. Dopo la meticolosa preparazione è giunta l’ora del collegamento, ormai rigorosamente in modalità virtuale. Ma questo non ha bloccato certo l’entusiasmo dei Il gioco, il tempo libero all’aria aperta, la creativi- bambini e, perché no, anche degli adulti, che, tra tà che sa uscire da piccole menti. Sono solo alcune uova, farina, cartoncini colorati, un po’ di musica, delle esperienze che inizialmente hanno subito, chiacchiere e allegria, hanno potuto riassaporare, più di tutte, una battuta di arresto in questo parti- per qualche ora, la bellezza di condividere insie- colare periodo di didattica a distanza. me, tra la gioia e le risate, quella vita scolastica Tutto sembrava improvvisamente sopito. che tanto ci manca!
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