Raffrescamento evaporativo con il roof pond: che cos'e' e come funziona

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Raffrescamento evaporativo con il roof pond: che cos'e' e come funziona
Raffrescamento   evaporativo
con il roof pond: che cos’e’
e come funziona
Il raffrescamento da evaporazione è basato sulla sottrazione
del calore contenuto nell’aria immessa in un ambiente, tramite
il passaggio della medesima a contatto con superfici umide
(bacini, canali, fontane, serpentine) o getti nebulizzati
(sistemi passivi diretti), o apparecchiature (sistema ibrido
indiretto), che inducono l’evaporazione dell’acqua stessa.
Raffrescamento evaporativo con il roof pond: che cos'e' e come funziona
Schema funzionamento del roof-pond

Il roof-pond è un sistema solare passivo a guadagno indiretto,
caratterizzato da un cuscino d’acqua che ricopre una parte o
tutto il solaio di copertura: il funzionamento di questa
soluzione per il risparmio energetico, è diverso per l’estate
e l’inverno e il giorno e la notte. Non è una vera e propria
piscina, ma si tratta di uno specchio d’acqua utile per la
formazione di energia solare passiva, con le superfici
parietali nere, o di gradazione scura, in modo da poter
catturare maggiore quantità di radiazione solare.
Raffrescamento evaporativo con il roof pond: che cos'e' e come funziona
Logistica estiva: in estate, il cuscino d’acqua sull’ultimo
calpestio, è coperto durante il giorno da pannelli isolanti
che evitano alla radiazione solare di far sentire i propri
effetti all’interno, mentre durante la notte i pannelli
vengono rimossi per far raffrescare l’acqua che,
raffreddatasi, sarà pronta ad assorbire il calore delle ore
più calde.

Logistica invernale: in inverno il funzionamento del tetto
d’acqua è inverso rispetto al caso estivo: nella stagione
invernale, infatti, durante il giorno il cuscino d’acqua è
scoperto per assorbire il calore del sole, mentre di notte sul
cuscino vengono disposti i pannelli isolanti che fanno sì che
il calore accumulato dall’acqua durante il giorno, non venga
rilasciato all’esterno, ma viceversa trasmesso all’interno
tramite l’ultimo solaio.

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Per realizzare questo sistema solare passivo, è necessario
tenere conto delle condizioni climatiche medie del luogo, al
fine di consentire di stabilire il giusto equilibrio tra
immissione della radiazione solare ed evaporazione, grazie al
quale viene garantito il funzionamento ottimale di questa
soluzione tecnologica. Ne risulta quindi evidente che il
sistema roof-pond porta molte migliorie in campo energetico,
fermi restando i seguenti limiti di riferimento progettuale:

     il sistema è adatto per residenze mono famigliari in cui
     è garantito l’apporto energetico per l’intera
     abitazione: se infatti il roof-pond venisse realizzato
     in una struttura multipiano, a trarne beneficio sarebbe
     esclusivamente l’ultimo piano e non l’intero edificio;

     il carico dell’acqua ha un proprio peso specifico, da
     valutarsi in ambito strutturale: è quindi necessario
     realizzare una struttura che garantisca il sostegno di
     tale peso;

     il sistema roof-pond è adatto solo in climi temperati
     che non sono soliti avere temperature troppo rigide o
     troppo calde;

     in condizioni di altitudine elevata, il sole è troppo
     basso per poter riscaldare efficacemente l’acqua.

Nel caso della realizzazione a Bodrum, in Turchia (Exploded
House, 2001), lo Studio GAD ha pensato di utilizzare il
sistema solare passivo a guadagno indiretto roof-pond per la
realizzazione di tre unità abitative.
La realizzazione dello Studio Gad a Bodrum, in Turchia

Tutta la progettazione nasce da uno studio attento
dell’ambiente, messo a confronto con la bioclimatica, in cui
il progettista ha pensato a una ventilazione naturale data da
ampie finestre poste sulle facciate, mentre per il
raffrescamento e il riscaldamento naturale indoor, ha
realizzato appunto un roof-pond. Il contenitore d’acqua,
ovviamente collocato sul tetto, permette di ottenere una vista
armoniosa a 360° del meraviglioso ambiente circostante,
rendendo l’opera perfettamente inserita nel contesto. Infatti,
oltre all’aspetto tecnologico, il progettista ha voluto
riflettere sull’impatto che un’opera può avere all’interno di
un luogo e la soluzione del roof-pond permette di avere un
apporto raffrescativo/calorifero che garantisce tutto l’anno
il comfort abitativo, con ampio risparmio energetico.

Una scelta di questo genere, ovviamente deve essere fatta
valutando e relazionando scrupolosamente tutte le implicazioni
termotecniche, unitamente alle ideazioni architettonico-
ambientali, così da integrarle in un vero e proprio sistema,
affinché il roof-pond possa equilibrare in modo naturale la
temperatura interna di un ambiente, senza dover utilizzare
sistemi di climatizzazione forzata, ma anche paesaggistico
visivo, che una progettazione integrata nell’ambiente può
garantire.

Provate a immaginare l’infinità di possibili scenari che in
ogni abitazione si possono realizzare, conformando il roof
pond anche in modi più armoniosi e sinuosi. Tale tecnologia
nasce poi dal recupero dell’acqua piovana, che viene
convogliata nella vasca tramite una pompa, che garantisce la
giusta temperatura della superficie coperta.
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