Qualche informazione sui virus e sui coronavirus per gli studenti di biologia - Prof.ssa Elisabetta Affabris Dipartimento di Scienze Università ...

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Qualche informazione sui virus e sui coronavirus per gli studenti di biologia - Prof.ssa Elisabetta Affabris Dipartimento di Scienze Università ...
Qualche informazione sui virus e sui
coronavirus per gli studenti di biologia.

            Prof.ssa Elisabetta Affabris
              Dipartimento di Scienze
           Università degli studi Roma Tre

                                             25_02_2020
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COSA SONO I VIRUS
I virus sono costituiti da un genoma protetto da un contenitore (capside), non sono in grado
di moltiplicarsi in modo autonomo, ma lo fanno infettando una cellula ospite, per questo
vengono anche definiti parassiti obbligati. Non hanno un apparato metabolico proprio, ma
indirizzano il complesso macchinario cellulare alla loro riproduzione in base alle informazioni
presenti nel genoma virale, decodificato dalla cellula.
Si generano così numerose copie del virus a partire da ogni cellula infettata.

 Moltiplicazione dei virus                                       Moltiplicazione delle cellule
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IL CICLO VIRALE

La moltiplicazione virale si realizza con una serie di
fasi successive che costituiscono il ciclo virale:
• 1. Attacco della cellula (adesione specifica dei
  recettori virali alla superficie della cellula)
• 2. Penetrazione e disassemblaggio
• 3. Replicazione dei componenti virali (genomi e
  proteine)
• 4. Assemblaggio
• 5. Rilascio                                            Figura 16.7 CICLO DI REPLICAZIONE DI UN VIRUS ANIMALE.
                                                         da Deho, Galli «Biologia dei microrganismi II edizione» CEA

RISULTATO: a partire da una singola particella virale che infetta una singola cellula si
possono produrre numerose particelle virali (da 100 a 100.000 in un ciclo litico in funzione
del tipo di virus e del tipo di cellula ospite).
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DIMENSIONI DEI VIRUS

              Flint et al., Principles of virology, ASM 2004
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COME AGISCONO I VIRUS

la situazione è simile a quella dei virus
informatici: programmi che si inseriscono nella
memoria dei nostri computer e vengono attivati
ed eseguiti immediatamente.

                            l’esecuzione del programma-virus ne crea
                            numerose copie, che vengono inviate a
                            contagiare altri computer, e può
                            danneggiare il contenuto della memoria.
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ORIGINE DEI VIRUS
I virus sono molto antichi e probabilmente convivono con i loro ospiti da sempre. Le teorie
più recenti indicano che la loro origine potrebbe precedere quella degli organismi viventi
cellulari o essere contemporanea.

                      ALBERO FILOGENETICO DELLA VITA

                                               2,8 miliardi di anni fa

                                       LUCA
                              (Last Universal Common Ancestor)
                                3,8-3,7 miliardi di anni fa
                                  Origine della vita

Nuovi virus si possono generare continuamente per ricombinazione e/o per
mobilizzazioni di geni cellulari.
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VIRUS AL MICROSCOPIO ELETTRONICO

     Ogni organismo vivente ha i suoi virus.
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Coronavirus al microscopio elettronico.

    CDC/Dr. Fred Murphy - This media comes from the Centers for Disease Control and Prevention's Public Health Image Library (PHIL), with identification number #4814.
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RAPPRESENTAZIONE SCHEMATICA E DIMENSIONI RELATIVE DI
               ALCUNI VIRUS ANIMALI.

                                 Watson et al., Biologia molecolare del gene, 1988
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I VIRUS HANNO ELEVATA VARIABILITÀ GENETICA

Un’altra caratteristica dei virus è la loro elevata variabilità genetica, che si è affermata per un
vantaggio evolutivo, infatti garantisce una rapida adattabilità alle variazioni ambientali a scapito
della dimensione del genoma e del livello di complessità raggiungibile.

La complessità dell’organizzazione cellulare richiede invece un livello superiore ed adeguato di
stabilità del genoma, che è garantito dalla:
• presenza di DNA polimerasi con attività proof reading (= correzione di bozze) per la
   duplicazione del genoma;
• presenza di sistemi di riparazione del danno al DNA
I VIRUS NOTI AD RNA RAGGIUNGONO DIMENSIONI
    MASSIME DEL GENOMA MINORI DI QUELLI A DNA
             Dimensioni dei genomi dei virus noti
                  (intervallo di variazione)
                            Virus ad RNA
3,5 kb   32 kb

                            Virus a DNA
1,8 kb                                                           1250 kb

Grandezza del genoma del batterio Escherichia coli: 4.600 kb
Grandezza del genoma dell’uomo: 3.200.000 kb
                                  unità di misura: mille coppie di basi (kb)
Come si trasmette il nuovo coronavirus 2019-
         nCoV da persona a persona?
Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio con genoma ad RNA positivo che si diffonde principalmente
     attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro
     delle persone infette ad esempio tramite:
•         la saliva, tossendo e starnutendo
•         contatti diretti personali
•         le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi
In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere
     manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.
Studi sono in corso per comprendere meglio le modalità di trasmissione del virus.
The coronavirus replication cycle.

To S Fung and Ding X Liu Coronavirus Infection, ER Stress, Apoptosis and Innate Immunity.
2014. Front Microbiol 5, 296. DOI: 10.3389/fmicb.2014.00296
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Coronavirus_replication.png
Dove posso trovare informazioni sul nuovo coronavirus 2019-nCoV?

Il Ministero della Salute ha realizzato un sito
    dedicato: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus e attivato il numero di
    pubblica utilità 1500 e 112.

Altre informazioni sul sito Epicentro dell'Istituto superiore di sanità -
    Epicentro.

L'Istituto Spallanzani (INMI) rende noto un bollettino medico alle ore
    12 circa di ogni giorno sui casi confermati in Italia e sui test dei
    contatti monitorati.
Gli studenti e i laureati in biologia e medicina possono acquisire informazioni generali sui
coronavirus consultando il cap. 53 Coronaviridae del libro di testo universitario:

Principi di virologia medica III edizione 2018
A cura di Guido Antonelli e Massimo Clementi
Casa Editrice Ambrosiana

Disponibile nella Biblioteca d’Area Scientifica
Siti web utili per la virologia e per le malattie infettive

• https://viralzone.expasy.org/   • http://www.salute.gov.it/portale/hom
                                    e.html
                                  • https://www.epicentro.iss.it/
                                  • https://www.epicentro.iss.it/influenz
                                    a/influnet
                                  • https://www.who.int/
                                  • www.cdc.gov
                                  • https://www.ecdc.europa.eu/en/hom
                                    e
Il virus influenzale al microscopio elettronico
           (ab occulta coeli influenza)
Rappresentazione del virus dell’influenza

                          Watson et al., Biologia molecolare del gene, 1988
Epitelio tracheale murino durante il corso dell’infezione
                con un virus influenzale.
La pandemia di spagnola.
 (ospedale militare a Camp Funston, Kansas)
Qualche dato sulla pandemia di spagnola.
• Primo caso accertato ufficialmente: marzo 1918, sergente Albert Gitchell,
  capocuoco di Camp Funston, a Fort Riley nel Kansas. A questo caso
  seguono 522 casi che si sviluppano in una settimana con 40 morti.
• Poco prima (gennaio 1918) erano stati segnalati i primi casi di una
  “polmonite fulminante” nella contea di Haskell, una zona poverissima a
  meno di 300 Km da Fort Riley, dove le famiglie contadine condividevano gli
  spazi con polli e maiali.
• L’infezione si diffonde lungo le arterie della vita militare: in aprile ha
  investito 24 dei 26 campi di addestramento e 30 delle 50 maggiori città
  americane e passa in europa attraverso le navi che trasportano i reparti da
  combattimento. A maggio si accende in Europa (8 milioni di casi in
  Spagna) e dilaga. Cala con i primi caldi. A fine agosto riappare a Brest,
  porto di andata e ritorno delle truppe USA ed in pochi giorni appare la
  seconda ondata a Boston. Il virus ha investito il mondo.
• I casi stimati per questa pandemia sono stati circa 1 miliardo, apparsi in
  tre ondate tra gennaio 1918 e aprile 1919 e sparsi in tutto il mondo. Unica
  eccezione sembra l’isola di Marajò alle foci del Rio delle Amazzoni in
  Brasile. I decessi stimati sono circa 50-100 milioni, oltre la metà hanno
  tra i 15 e i 34 anni.
LA RISPOSTA IMMUNITARIA

      COME SI GUARISCE DA UNA INFEZIONE?

Il sistema immunitario ci permette di guarire ed eradicare
molte infezioni attraverso una risposta immediata, molto
antica e meno specifica (innata), seguita da una risposta più
lenta, ma altamente specifica (adattativa), che eliminano
sia l’agente infettivo che le eventuali cellule infette.
LA RISPOSTA IMMUNITARIA

La risposta immunitaria innata regola lo sviluppo della risposta immunitaria
adattativa. Quest’ultima ci permette anche di resistere ad una seconda
infezione causata dallo stesso agente infettivo attraverso lo sviluppo della
memoria immunitaria.

     Le cellule dell’immunità adattativa sviluppano un compartimento
                       memoria quando sono attivate.
LE CELLULE DEL SISTEMA IMMUNITARIO

    ORIGINE E DIFFERENZIAMENTO DEL PROGENITORE EMATOPOIETICO.
GLI ORGANI DEL SISTEMA IMMUNITARIO

   linfonodo
LA RISPOSTA IMMUNITARIA ADATTATIVA

UMORALE                              CELLULARE
Per aiutare il sistema immunitario a farci guarire
dalle malattie infettive dobbiamo sviluppare
farmaci o prevenire l’infezione sviluppando vaccini.
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