PROPRIETA' SALUTISTICHE E TERAPEUTICHE DEI PRODOTTI DELL'ALVEARE - Piante officinali

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PROPRIETA' SALUTISTICHE E TERAPEUTICHE DEI PRODOTTI DELL'ALVEARE - Piante officinali
Càsola Valsenio (RA)
                “Paese delle erbe e dei frutti dimenticati”

              PROPRIETA’ SALUTISTICHE E
             TERAPEUTICHE DEI PRODOTTI
                    DELL’ALVEARE

                                   10 agosto 2007

                             Prof. Michele Melegari
       (Facoltà di Farmacia - Università di Modena e Reggio Emilia)

M.Melegari
Prodotti alveare – Càsola V.2007
PROPRIETA' SALUTISTICHE E TERAPEUTICHE DEI PRODOTTI DELL'ALVEARE - Piante officinali
MA I PRODOTTI DELL’ALVEARE
            sono di origine vegetale o animale….?
                                        ↓
    …si possono considerare                       .....oppure di
    di origine “animale”….                   origine “vegetale”…

                                        • cera       ⇑
                          ⇓        • veleno d’api
                                   • pappa reale
                                       • miele       ⇑
                          ⇓           • propoli
                           ⇓          • polline      ⇑
M.Melegari
Prodotti alveare – Càsola V.2007
In questa conversazione ne verranno descritti solo alcuni,
       in ordine di importanza per gli usi salutistici
                e di interesse dell’uditorio….
                                       miele
                                        ↓
                                     propoli
                                        ↓
                                      polline
                                        ↓
                                   pappa reale
                                        ↓
                                       cera
                                        ↓
                                   veleno d’api

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M I E L E (1)

                        Dalla G.U. della Comun.Eur.:
     “…..Il miele è il prodotto alimentare che le api mellifere
    fabbricano dal nettare dei fiori o dalle sostanze secrete da
parti vive di piante o che si trovano sulle stesse, che esse bottinano,
     trasformano, combinano con sostanze specifiche proprie,
   ed immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell'alveare.
             Le principali varietà di miele sono:
                                       a) miele di nettare
                                      b) miele di melata…”

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M I E L E (2)

                       “…. SECONDO L’ORIGINE:
                    a) miele di nettare:
  il miele ottenuto principalmente dal nettare dei fiori;

                    b) miele di melata:
     il miele ottenuto principalmente dalle sostanze
secrete da parti vive di piante o che si trovano sulle stesse

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MIELE MONOFLORA

   E’ miele che deriva per almeno il 45 % dal nettare
della medesima specie botanica. Si accerta attraverso la
           analisi melissopalinologica :
   analisi dei tipi di polline presenti nel miele

                             MIELE POLIFLORA
                                     (= millefiori)

 Miele che proviene da nettari di varie specie botaniche

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I CARBOIDRATI DEL MIELE
                                                         (*)
 1) “Zucchero invertito”(*) ≈ 70-75% :       IL SACCAROSIO VIENE SCISSO
                                            DALL’INVERTASI (ENZIMA CHE
      - fruttosio : ≈30-50% (41%)
                                             L’APE POSSIEDE E UTILIZZA),
      - glucosio: ≈ 20-45 % (34%)           NEI DUE MONOSACCARIDI , CHE
                                            SI COMPORTANO CON LA LUCE
     2) - Saccarosio: ≈ 1-10% (2%)            POLARIZZATA IN MANIERA
     - Maltosio e isomaltosio: < 1%            “INVERSA” RISPETTO AL
                                                    SACCAROSIO.
                                             LO ZUCCHERO INVERTITO HA
   3) Raffinosio e melezitosio: < 1%
                                            POTERE DOLCIFICANTE MOLTO
                                             SUPERIORE (≈ 42 %) A QUELLO
4) Destrine (es.maltodestrine): ≈ 1-2,5 %         DEL SACCAROSIO

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GLUCOSIO                          FRUTTOSIO

                                   SACCAROSIO

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Fra i parametri che per legge devono essere presi in considerazione
               per il controllo di qualità del miele,
                       i principali sono due:

                                      - CONTENUTO IN H.M.F.

                                      - INDICE DIASTASICO

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L’H.M.F. È una sostanza rivelatrice della freschezza del miele !

   Essa si può determinare con analisi di laboratorio; si forma nel miele a
seguito di una trasformazione chimica degli zuccheri presenti (= ciclizzazione
    degli esosi), nel caso che il miele sia stato conservato per troppo tempo
               oppure sia stato sottoposto a trattamento termico.

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A PROPOSITO DI PROPRIETA’ DEL MIELE…..
Da un recentissimo studio di ricercatori
       dell’Università di Siena
   S.Pastore, C.Nencini,P.Massarelli, G.G.Franchi
              Natural 1, lug.-ago.2005, n.44

               ATTIVITA’ ANTIOSSIDANTE
                DI MIELI MONOFLORA

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FATTORI CHE INFLUENZANO L’ATTIVITA’
             ANTIOSSIDANTE DEL MIELE

          - l’origine botanica, pur con grande variabilità!
                            - la provenienza geografica
         - la “contaminazione” di nettari o melate di altre
       specie vegetali limitrofe con fioritura concomitante
                - soprattutto il contenuto in flavonoidi
                     (responsabili anche del colore del miele )

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IC50
              E’ un parametro usato per indicare l’attività
                    biologica in vitro di un prodotto.

Esso esprime il valore di concentrazione (p.es.
   in mg/mL) di una sostanza che è in grado
 di inibire il 50% di un prodotto “bersaglio”
       (target): enzima, batterio , virus..

        Quindi, quanto minore è IC50, tanto più
                 elevata la sua attività.

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ETICHETTATURA DEI MIELI E
               PAESI DI ORIGINE
              RECENTI NORMATIVE

In disposizioni legislative degli ultimi anni (D.L. 179 del
21-5-2004 e Legge 81 del 11-3-2006) sono prescritte delle
   norme ben precise inerenti l’etichettatura dei mieli
        e l’indicazione dei rispettivi paesi di origine.

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Proprietà e utilizzi del miele
   - Alimento energetico, di pronta utilizzazione
                  - Dolcificante
      - Varie proprietà salutistiche: bechico,
antianemico, antisettico, emolliente, depurativo….

        Soprattutto grazie al contenuto in zuccheri
         semplici, rapidamente assimilabili, risulta
          un’ottima fonte di energia per bambini,
           convalescenti, sportivi etc. In sunto,
              il suo principale valore è di tipo
                         energetico e nutritivo
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PROPOLI
 Prodotto di raccolta e parziale trasformazione. Deriva da
   sostanze resinose e gommose (presenti in molte piante
  intorno a gemme, apici vegetativi, cortecci etc),prelevate
 dalle api, elaborate e modificate con le secrezioni salivari.

          La raccolta riguarda soprattutto alcune piante
         (abete, betulla, ippocastano, olmo, ontano, pino,
      pioppo, quercia, salice, e altre), è fatta in particolare
       nei mesi più caldi, per tutto l’arco della giornata, e
       si riduce in corrispondenza dei periodi di fioritura.

      La propoli, una volta elaborata, è ben diversa dal
    prodotto di raccolta: ha aspetto resinoso, eterogeneo,
friabile a freddo, malleabile oltre i 30° C; fonde fra 60° e 70°.
         Colore e odore possono essere molto diversi.
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PROPOLI

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La propoli serve…. all’alveare come...

                   - sostanza imbalsamante di carcasse...
                  - intonaco protettivo (per fessure etc)...
               - per verniciare i favi e rivestire le cellette..
                   - in definitiva per proteggere l’alveare
                       (e soprattutto le piccole larve) da
                         microorganismi e parassiti vari
                                      - …..

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PROPRIETA’ E UTILIZZI DELLA PROPOLI
                                   ATTIVITA’ -
             ANTIBATTERICHE - ANTIMICOTICHE -
   - ANTIVIRALI- VASOPROTETTIVE- ANTIINFIAMMATORIE -
      - CICATRIZZANTI- ANESTETICHE - ANTIOSSIDANTI -
                   - ANTIIRRANCIDENTI ...

                            UTILIZZI TERAPEUTICI
       DERMATOLOGIA - MICOSI (ONICOMICOSI!) - PIAGHE
             DA DECUBITO - USTIONI – PSORIASI -
           PATOLOGIE OTORINOLARINGOIATRICHE -
          - GASTROENTEROLOGIA - GINECOLOGIA –
               - COSMETOLOGIA- ETC. ETC….
                    POTENZIALI EFFETTI AVVERSI:
                   CASI DI ALLERGIA (PER IL POLLINE ??)

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A PROPOSITO DI PROPOLI…
   ...vastissima è la tipologia di preparati a base di
            propoli, di varia formulazione e/o
       con diverse caratteristiche tecnologiche del
                 prodotto di partenza !
     Ogni Ditta si sforza di apportare innovazioni !

                 - Problema “decerazione” !
                    - Titolo in flavonoidi !
          - Vari metodi di estrazione della propoli !
                       - Altri brevetti…

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Un esempio di nuove tecnologie di
                    estrazione e purificazione:

                                   EPID®
                                     ↓
    Estratto di Propoli Idrodispersibile e Decerata

                                   Cioè…
         …per eliminazione delle cere ⇒ ⇒ prodotto
           più puro, idrodispersibile e più biodisponibile

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Da uno studio di L.Rastrelli e A.L.Piccinelli
                (Medicina Naturale, n.1, gennaio 2007) su:

                                   Propolis vermelha
               Propoli rossa tropicale di origine brasiliana

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Osservazioni su Propolis vermelha

        - variabilità di composizione molto ampia rispetto
                 alla propoli delle regioni temperate
         - contiene alcuni “markers” chimici caratteristici,
         isoflavonoidi (liquiritigenina e isoliquiritigenina),
                non riscontrati di norma nella propoli
             - non manifesta (?) effetti allergenici tipici
               delle propoli di zone temperate, dovuti
                 alla presenza di derivati dell’acido
                    caffeico , che sono nelle resine
                       dei pioppi, ma assenti in
                                   Propolis vermelha
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P O L L I N E

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IN PRATICA COME “SUPER ALIMENTO!!”

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ACQUISIZIONI RECENTI SUL POLLINE
                 (da prendere con cautela….)

Da sperimentazione con tests clinici, in doppio cieco con placebo,
   per il trattamento della ipertrofia prostatica benigna (IPB)
                                        ↓

                                        ↓
 risulterebbe che componenti del polline (licopene, flavonoidi,
 β-sisterolo) inibiscono la proliferazione del tessuto prostatico
                       e il relativo processo infiammatorio

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(*)

             Questo acido sembra essere uno dei principi
                 attivi della pappa reale responsabili
                delle proprietà toniche e stimolanti ,
                   insieme all’ ac.pantotenico →

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(*)
                       Acido pantotenico (Vit. B 5)

                                   Sale di Ca

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(*)
                               Acetilcolina

        Anche la sua presenza nella pappa reale (0,1% ≈)
          pare essere responsabile delle sue proprietà
                   stimolanti a livello di SNC.

               N.B. L’acetilcolina è presente in piccola %
                      pure nel miele e nel polline.
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Molti i preparati a base di pappa reale
                                   Qualche esempio:
 A) Liofilizzato, titolato in acido 10-idrossidecenoico al 19 %
                        (600-800 mg/dì per due settimane)
                     Controindicato in soggetti con iperglicemia

B) Preparato (flaconcino) a base di Pappa reale liof.(500 mg),
     Polline E.F. (300 mg), Ginkgo biloba E.F. (300mg),
              Eleuterococco E.F. (300mg) etc
       1-2 flaconcini/dì - Sconsigliato in gravidanza , e in soggetti che
       stanno assumendo anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici

      C) Integratore alimentare di Carnitina con Ginseng,
      Pappa reale e Mirtillo (oltre a conservanti, correttori etc.)
              Note: contenuti in tappo dosatore e in un flacone
         Indicato per colmare le carenze nutrizionali o gli aumentati
                         fabbisogni di tali nutrienti

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LA CERA D’API

E’ un prodotto di secrezione delle api, formato nelle
      ghiandole ciripare e poi lavorato e impastato
                con i secreti salivari dell’ape stessa.
  Risulta fondamentale nell’alveare per lo sviluppo
della covata, in quanto serve a costruire i favi in cui
                       viene immagazzinato il miele

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IN FARMACOPEA SI DISTINGUONO:

CERA GIALLA (o fava o cera vergine o cera citrina)
 E’ quella ottenuta senza particolari trattamenti
     CERA BIANCA (cera alba o garzuolo)
  Ottenuta sbiancando la gialla con aria e luce o
                con agenti ossidanti

             ADULTERAZIONI E SOFISTICAZIONI
                               CERA GIALLA
                Con sego, stearina, cera giapponese, paraffina,
                      ceresina, cera microcristallina,…
                 Talora addizionata di acqua, amido, fecola,
                            farina, resina di pino,..
                               CERA BIANCA
                Aggiunta di sego, allume, gesso e altri minerali

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CLASSI DI COMPONENTI DELLA CERA D’API

             1) Idrocarburi alifatici saturi a lunga catena
                           (es.eptacosano)

                        2) Acidi organici a lunga catena
                             CH3-(CH2)14-COOH
                      (es. ac.esacosanoico = ac. cerotico)

                                        3) Alcoli
                                   (es. esacosanolo)

                                      4) Esteri
                           (es. esacosanil esacosanoato)
M.Melegari
Prodotti alveare – Càsola V.2007
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Prodotti alveare – Càsola V.2007
VELENO D’API (1)
    Complessa miscela di sostanze tossiche, elaborate da un
    apposito apparato ghiandolare (esclusivo attributo delle
        api operaie e della regina), costituito da differenti
                 ghiandole del sistema velenifero.
       La quantità prodotta si aggira su 0,2-0,5 mg: pare
            dipendere dalle diverse funzioni delle api
             (preposte alle difese ? sentinelle ?), dalla
                  alimentazione e dalla stagione.
     E’ un liquido incolore, limpido, a densità media 1,13,
              con sapore irritante e odore aromatico.
               Sono contenuti tre tipi di composti:
                        • amine biogene
                    • proteine e tossine polipeptidiche
                                  •enzimi
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Prodotti alveare – Càsola V.2007
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IMPIEGHI TERAPEUTICI DEL VELENO D’API
                                   (apiterapia)

 - Utilizzazioni “leggendarie e magiche” (“apipuntura”!?)
              - Potenzialità e acquisizioni recenti:
   una certa efficacia nella cura di malattie reumatiche ;
   attività antiinfiammatoria, cicatrizzante, fibrinolitica...
          - Poliartriti croniche, disturbi neurologici
                    periferici, cardiopatie…
                 -Entra in prodotti omeopatici...

             Si tratta comunque di utilizzi
          tutt’ora in fase di sperimentazione
    e non esenti da ombre di dubbio e critiche...

M.Melegari
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FUNZIONALITA’ E FORME COSMETICHE
                    DEI PRODOTTI DELL’ALVEARE
Prodotto                      Funzionalità cosmetica                                 Preparato

  Miele           Emolliente, idratante                                Creme mani,viso,corpo; creme solari;
                                                                       shampoo, bagno; maschere etc

Cera d’api        Protettivo, emulsionante; corpo di consistenza       In emulsioni (a/o); in sticks; cere
                                                                       depilatorie

Pappa reale       Eutrofico, nutriente, normaliz-zante le secrezioni   Creme speciali; in liofilizzati per viso
                  sebacee                                              etc

  Polline         Emolliente, eutrofico, nutriente                     Creme speciali,shampoo, lozioni

  Propoli         Purificante, protettivo                              Creme, maschere, shampoo

 M.Melegari
 Prodotti alveare – Càsola V.2007
A PROPOSITO DI PRODOTTI DELL’ALVEARE E
      QUALITA’: UN CASO RECENTE.…
                                    (estate 2005)
  In “materie prime” (pappa reale, ma forse anche miele) di
   provenienza cinese (!) si è trovato un certo contenuto di
                      cloranfenicolo (CAF) (cf.oltre)
    I prodotti erboristici a base delle suddette sostanze sono
       stati cautelativamente “sospesi” (?) dal commercio,
                        in attesa di analisi.

    Ipotesi circa l’origine (presunta) della contaminazione:
     - uso del CAF per curare talune malattie delle api (??)
- aggiunta di CAF alla pappa reale a scopo di conservazione (?)
                          - altre cause (?)

 M.Melegari
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C l o r a n f e n i c o l o (CAF) :
                   un antibiotico che ha fatto….. storia !
             2 (dicloroacetamide)-3 (p-nitrofenil)-1,3-propandiolo

M.Melegari
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