Progetto "Scuola Amica" - Primo Istituto Comprensivo Statale di ...

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Progetto “Scuola Amica”
Campi esperenziali prevalenti: il sé e l'altro, il corpo e il movimento, la conoscenza del mondo.

Finalità perseguite:
-rendere ottimale l'impatto dell'alunno con l'istituzione scolastica per porre le basi per una
frequenza serena e proficua, dal momento che l'accoglienza non può essere delegata al singolo
docente ma al team scolastico in collaborazione con le famiglie;
-sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni e le linee
guida per un concreto impegno programmatico per l'inclusione, basato su una attenta
 lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso
della trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell'insegnamento curricolare, gestione
delle classi, dell'organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni
e genitori;
-educare alle differenze e alla identità di genere attraverso un percorso educativo
multidimensionale, per contrastare il sorgere di stereotipi, attraverso l'elaborazione di strumenti
educativi e “azioni positive” dirette;
-far conoscere ai bambini il mondo del volontariato partendo dall'incontro con associazioni operanti
sul territorio fino a coinvolgerli in concrete esperienze di partecipazione e solidarietà;
-educare al rispetto reciproco attraverso una progettualità che sappia recuperare la memoria
personale e quella collettiva di esperienze vissute in un passato recente, come valore da
condividere per non dimenticare le propria storia.

Obiettivi
-favorire la consapevolezza della propria partecipazione alle attività
-maturare il senso di appartenenza alla comunità scolastica e alla comunità cittadina
-Riconoscere e salvaguardare i diritti di ogni persona
-favorire la piena libertà di espressione della propria individualità, nel rispetto delle diversità di
ciascuno
-valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni per ancorarle ai contenuti.
-attivare lavori di gruppo che valorizzino le inclinazioni e le attitudini di ciascuno e favoriscano la
capacità relazionale e di cooperazione
-condividere e promuovere strumenti, metodi e finalità.

Il progetto è stato attuato durante tutto l'anno scolastico a costo zero.
I bambini hanno potuto fruire degli spazi allestiti a laboratorio per l'espressione grafico-pittorica e
manipolativa, per il gioco corporeo e il movimento, per un approccio al cibo multi-sensoriale, per le
esperienze a contatto con la natura, per l'esplorazione dei materiali e la realizzazione di manufatti.

I materiali impiegati sono soprattutto quelli di origine naturale: foglie, bastoncini, terra, sabbia,
carta di vario genere e spessore, materiali plastici ( creta, pasta sale), sassolini, erbe aromatiche e
ortaggi;
materiale di recupero come cannucce, bottiglie, bottoni, nastri, passamanerie, stoffe, mollette da
bucato, abbigliamento e accessori per i travestimenti, tappi, spugne, spago, scatole di varia
grandezza, riviste, quotidiani, farine, semi, conchiglie, contenitori di varie misure e forme,ecc..
materiale di facile consumo quali: colla da parati, vinavil, fogli di varia dimensione, materiale per
l'attività grafico-pittorica, forbici, nastro adesivo, velcro, perline.
Le esperienze sono state supportate da : videoproiettore, LIM, computer, macchina fotografica
digitale, lavagna luminosa, strumenti musicali, forno per cottura creta, forno elettrico, apparecchio
stereo, materiale specifico per attività psicomotoria.
Il progetto ha coinvolto quattro sezioni per un totale di 110 bambini (di cui il 30% di altra
nazionalità), nove docenti a tempo pieno e due assistenti ad personam.

La scuola si è avvalsa della collaborazione dell'associazione “EKO CLUB” di Palazzolo che da
anni opera nel settore del volontariato a tutela dell'ambiente, in particolare del territorio palazzolese;
ha condiviso un percorso educativo con l'associazione “ Anche io nel terzo millenio”di Palazzolo, il
cui ambito sono le famiglie con bambini/ragazzi diversamente abili, le scuole e gli ambienti
sportivi; inoltre ha programmato interventi e visite con le responsabili delle biblioteche
comunali.L'Amministrazione Comunale, sempre attenta ai bisogni dei cittadini più deboli, ha
contribuito in modo attivo a sostenere la progettualità delle scuole palazzolesi.
In questi ultimi quattro anni la scuola in cui operiamo ha aderito a due progetti di Parternariato
Europeo con lo scopo di migliorare la conoscenza e la comprensione dei modelli di scuola
dell'infanzia dei Paesi partner. Nella partecipazione a questi progetti c'è la convinzione che
disperdersi, uscire, guardare avanti con speranza attorno a noi sia un modo per evitare di
rinchiudersi dentro mura, custodi di non diversità.Crediamo nella varietà e biodiversità delle lingue
e quindi delle culture, dei talenti, dei corpi. Il nostro Istituto ha un utenza con alto tasso di famiglie
migranti e ciò ha influito su tutto il sistema scolastico tanto da farci intraprendere percorsi di
ricerca-azione in grado di rispondere ai nuovi bisogni dei bambini: accoglienza, inclusività,
cittadinanza.

L'obiettivo è quellodi far nascere l'accoglienza nella diversità, nell'esposizione, nel lasciarsi leggere
e visitare, nel mostrarsi, nel lasciarsi ospitare. Vogliamo che nel nostro fare scuola il bambino possa
essere protagonista attivo nell'ascolto dei suoi bisogni, nell'espressione delle sue emozioni, nella
ricerca ai suoi perchè, nel racconto di sé. Il nostro scopo è quello di porre attenzione al rispetto della
persona, a non discriminare, a non giudicare, a non escludere e in modo particolare: i bambini/e
diversamente abili, i bambini /e con famiglie immigrate e i bambini/e con famiglie con disagio
economico.

Inizialmente l'Istituto ha affrontato il tema della cittadinanza attraverso un convegno che ha aperto
la strada a confronti e discussioni tra i docenti. Questo dibattito è servito ad elaborare un documento
che potesse descrivere l'intenzionalità educativa per un curricolo di Cittadinanza e Costituzione dei
tre ordini di scuola. Nel primo trimestre di scuola le docenti del plesso hanno letto e risposto al
Quadro degli indicatori ricavando utili suggerimenti.

Gli interventi principali promossi nella scuola sono stati:
l'esplorazione dell'ambiente naturale circostante
la preparazione dell'orto
festa dell'albero
l'attivazione di laboratori specifici per bambini/ di età omogenea( “Il gigante più grande”;“Io mi
racconto”; “ Acqua amica”; “Il fagiolo magico”; “ Crescere è un'arte”)                          )
la realizzazione di manufatti per la “Bancarella della solidarietà”
sensibilizzazione alla “ Giornata della memoria” e partecipazione alla “Ricorrenza della
Liberazione”
visita alla biblioteca comunale
racconti, proposte ludiche, attività ed esperienze pratiche circa i diritti dei bambini
realizzazione dell'albero di diritti
interviste e video-registrazioni ai bambini
conversazioni, elaborati grafico-pittorici e plastici
realizzazione del “gioco dei diritti”
letture e conversazioni sulla figura della donna e dell'uomo nella società
“settimana internazionale dei diritti del bambino”
Le verifiche degli esiti sono state attuate in itineree e durante gli incontri collegiali di plesso anche
con la partecipazione di rappresentanti delle associazione con cui abbiamo collaborato. A metà
percorso è stata presentata l'esperienza del progetto al gruppo di lavoro di “Rete Storia”che con il
suo parere ha contribuito ad una maggiore fruizione della documentazione da parte dell'utenza.

Rispetto alla situazione iniziale si nota nei docenti quell'attenzione in più ai bisogni dei bambini,
insieme a una capacità di ascolto profonda. Le collaboratrici scolastiche e il personale addetto alla
somministrazione dei pasti sono state invitate a condividere scelte organizzative ed educative.Le
docenti, con la partecipazione delle assistenti ad personam, hanno saputo organizzare le attività
scolastiche in modo da favorire la partecipazione di bambini che hanno “diverse abilità” al fine di
creare un ambiente sensibile e protettivo.
Tutto l'ambiente scolastito è connotato come luogo accogliente e nel quale il bambino può sentirsi
protetto e rassicurato. Sono stati curati “gli angoli d'interesse” caratterizzandoli con materiale
specifico via via integrato o sostituito secondo le necessità dei bambini/e. Particolare importanza è
stata data all'ascolto dei bisogni e dei desideri dei bambini nella co-realizzazione di ambienti di vita
consoni alle loro necessità di movimento e di soddisfazione delle pulsioni corporee.
Abbiamo voluto che il progetto “Scuola Amica”non fosse un'esperienza limitata a momenti
specifici dell'anno scolastico ma che entrasse nella nostra vita come un felice arcobaleno che fa da
ponte tra il mondo degli adulti e quello dei bambini. I tempi dedicati alle attività laboratoriali, con la
compresenza delle insegnanti, sono quelli della fascia antimeridiana, dalle ore 10.15 alle ore 12.00.
La giornata scolastica è scandita da un'organizzazione dei tempi mai rigida e sempre modificabile
secondo le necessità del gruppo sezione o dal benvenuto di qualche “imprevisto”.

Le procedure metodologiche preferenziali sono quelle che offrono al bambino la possibilità di
lavorare insieme, di scambiarsi conoscenze, a suggerirsi comportamenti, di sperimentare la loro
capacità di relazionarsi con gli altri e di acquisire comportamenti cooperativi in una dimensione
solidale. Pertanto vengono solleciate situazioni di “circle time”, di “cooperative learning”, di
tutoring e peer education insieme alla valorizzazzione di comportamenti che stimolano la ricerca dei
“perchè” nella considerazione degli errori come processi positivi. Per l'acquisizione della lingua
inglese la scuola propone, da anni, una metodologia di esposizione alla lingua con il percorso
titolato “Hocus and Lotus” .
L’elaborazione del progetto è ha visto momenti di partecipazione degli alunni: il momento
fortemente socializzante del circle time, che apre quotidianamente le giornate alla scuola
dell'infanzia, è un momento di ascolto reciproco e di condivisione, poiché i bambini a turno possono
raccontare qualcosa di sé. Vengono decise le attività da realizzare e organizzati i tempi. Ognuno può
prendere la parola. Tutti possono esprimere ciò che pensano, e fare le loro richieste. I bambini sono
sollecitati a mettersi in ascolto rispettando i tempi di ciascuno.
Abbiamo dato largo spazio al protagonismo del bambino attraverso una progettualità elaborata
essenzialmente nella forma più congeniale al bambino ossaia quella ludica.
Molti sono stati i momenti in cui i bambini sono stati impegnati nello svolgimento di compiti di
responsabilità, di produzione di manufatti e di libera espressione corporea e grafico-pittorica.

Nello svolgimento del progetto sono state valorizzate le seguenti competenze:
il bambino/a si percepisce come identità personale
-percepisce le proprie esigenze e sa esprimerle
-scopre di avere una storia personale e famigliare e si approccia al confronto con le altre
-riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio
-osserva gli ambienti, i fenomeni naturali e si accorge dei loro cambiamenti
-è curioso e si interessa alle culture diverse dalla propria
- pone domande sull'essere bambini e bambine, sulla giustizia, su ciò che è bene o che è male
-matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata scolastica
-ha fiducia in sé e nelle proprie capacità, si identifica riconoscendo gli altri diversi da sè
-è consapevole che tutti i bambini e le bambine hanno le stesse opportunità
-si esprime attraverso il disegno la pittura e altre attività manipolative
-rispetta i materiali e l'ambiente, intesi come patrimonio comune
-esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia
-si sperimenta nella gestione di situazioni conflittuali.

Le competenze apprese ex- novo sono:
-agisce con senso critico e divergente
-risolvere i problemi e i conflitti tramite la mediazione, giocando, elaborando in maniera costruttiva
e creativa
-coopera nella realizzazione di un progetto comune
-comprende, rispetta e costruisce regole, esprimendo il proprio pensiero e ascoltando quello degli
altri
-sviluppa il senso della responsabilità e dell'accoglienza, superando gli stereotipi
-si approccia al valore della diversità come arricchimento
-è capace di rendersi disponibile ad aiutare chi è in difficoltà
-ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri e delle regole del vivere insieme
-avvia comportamenti collaborativi e cooperativi
-gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa confrontarsi positivamente nel gruppo
-interagisce nel gruppo sostenendo il proprio ruolo e rispettando quello degli altri.

La scuola ha collaborato con i volontari dell'Associazione EKO CLUB di Palazzolo attraverso
l'adesione ad un loro progetto presentato alle scuole del territorio
denominato “ Orticolando”. Scuola e Associazione hanno avuto la possibilità di confrontarsi e di
elaborare interventi mirati oltre ad esperienze significative e coinvolgenti come la realizzazione di
un orto biologico a scuola, la cura del giardino e del “sentiero odoroso”.
Momenti importanti del progetto sono stati i percorsi di educazione agroalimentare, progettati in
maniera condivisa tra scuola ed associazione, rivolti a tutti i docenti dell'Istituto e alle famiglie.
Il ruolo dell'amministrazione comunale è stato quello di promuovere il senso della cittadinanza
mediante la conoscenza e la trasmissione delle tradizioni e delle memorie nazionali, partendo dal
nostro territorio e dalle date ed avvenimenti del calendario civile.
L'associazione “Anch'io nel terzo millenio” ci ha dato la possibilità di conoscere alcune famiglie di
bambini diversamente abili. Nell'incontro abbiamo compreso e condiviso le loro difficoltà e i loro
bisogni. La nostra risposta si è trasformata in partecipazione dei bambini alla realizzazione di
manufatti e nell'allestimento, da parte dei genitori, di una “bancarella della solidarietà” il cui
ricavato è stato devoluto a sostegno dei loro diritti.
Le biblioteche si sono presentate come luogo di incontro piacevole e motivante sia per i bambini e
le bambine che per i genitori. L'apertura dello spazio al territorio ha creato momenti di interazione
tra l’istituzione scolastica e la famiglia. In particolare la Biblioteca Scolastica “Il Giralibro” di S.
Pancrazio in collaborazione con ArteBambini ha promosso il convegno “CON LUDICO RIGORE”
il cui tema è stato: Giochi e giocattoli.Tra arte, gioco e scienza. La manifestazione che si è rivolta a
insegnanti, bibliotecari, operatori culturali, educatori, ha anche proposto esperienze laboratoriali a
genitori e figli dai 4 ai 7 anni. Durante l'anno scolastico le bibliotecarie hanno proposto letture
animate e un intervento rivolto ai bambini di 5/6 anni in occasione della “Giornata della Memoria”.

Nel nostro Piano Educativo vengono definite modalità e momenti in cui si chiede al bambino/a di
riflettere sull’esperienza, esplicitando il proprio pensiero, oltre ad un'osservazione sistematica dei
comportamenti messi in atto nelle varie situazioni di vita scolastica. L’utilizzo di questi strumenti e
la riflessione costante permette a noi insegnanti di costruire percorsi adeguati a “questi bambini”,
“in questo tempo” e in “questo contesto”in cui ciascun bambino/a e adulto si riconosca e partecipi
attivamente, consapevoli che il benessere e la motivazione stanno alla base di ciò che si impara.
L’obiettivo prefissato per il progetto è stato raggiunto: ci percepiamo come “scuola amica” perchè
nel nostro fare promuoviamo una scuola delle differenze e della solidarietà, accoglienza e qualità
delle relazioni sono al centro della nostra vita scolastica.
Siamo una scuola che valorizza le differenze e pratica la solidarietà, una scuola che si impegna a
garantire il rispetto dei diritti di ogni bambino/a senza distinzioni di sesso, etnia, nazionalità,
lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali, sociali ed economiche.

Punti di criticità del processo seguito sono la condivisione degli obiettivi formativi con la
famiglia.
 Compito della scuola sarà quello di organizzare percorsi formativi per docenti, personale ATA e
famiglie sulla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con particolare riferimento
alle metodologie che permettono di favorire l’ascolto attivo e l’accettazione di sé e degli altri e di
promuovere la libera espressione e la partecipazione.
Sono insufficienti le iniziative volte al superamento delle difficoltà dovute alle diversità di lingua e
di cultura per favorire percorsi reali di inclusione.

Punti di eccellenza sono la disponibilità ad accogliere proposte di attività e progetti provenienti da
Istituzioni, Enti e associazioni culturali. Siamo una scuola che partecipa alle iniziative del territorio
perché ciò significa per noi creare i presupposti per l’apprendimento dei diritti di cittadinanza attiva.
Organizziamo le attività scolastiche in modo da favorire la partecipazione di bambini che hanno
“diverse abilità” e in modo da creare un ambiente sensibile e protettivo
Progettiamo l'offerta formativa in modo da coinvolgere le famiglie e le istituzioni del territorio, al
fine di creare un più ampio contesto educativo;
adottiamo regole e attuaiamo prassi che tutelano ogni bambino/a da ogni forma di discriminazione.

L'attuazione del progetto ha avuto come cassa di risonanaza il collegio dei docenti che durante
l'anno scolastico ha aperto un confronto tra i tre ordini di scuola al fine di elaborare un curricolo di
cittadinanza unitario. Nel plesso le docenti hanno indagato alcune competenze quali la capacità di
utilizzo di metodologie specifiche come “psicomotricità inclusiva” e “ musicoterapia”; hanno
imparato l'importanza della flessibilità nell'organizzazione interna della scuola; credono sempre più
nel protagonismo del bambino e nelle relazioni umane. I bambini/e della scuola dell'infanzia
portano a scuola tutto il necessario per la progettualità d'oggi e quella futura: il loro CORPO.

A conclusione del progetto c’è stata una presentazione del percorso realizzato nell'assemblea
generale con i genitori, nel consiglio di intersezione con i genitori e nel collegio docenti e altresi per
la presentazione dei risultati ottenuti, con la convinzione che avere sempre un traguardo, non
sentirsi mai completamente arrivati sia presupposto per migliorarci tutti.

I risultati ottenuti e il processo seguito per ottenerli vengono pubblicizzati alle famiglie con
fotografie e video-registrazioni, cartelloni, conversazioni, manufatti sottoforma di dvd, cd,
quaderno delle attività, valigia personale.
Al collegio docenti verrà presentata a giugno una rendicontazione del progetto. Alle associazioni e
alle autorità locali verrà donato un dvd con materiale fotografico e video-registrazioni che
documentano il nostro essere “Scuola A mica”.

La diffusione dei contenuti del progetto, interna ed esterna alla scuola, è affidata al Sul Sito web
dell’Istituto. La documentazione dell’esperienza così realizzata può essere utilizzata per
riproporre altrove il progetto.
Ci auguriamo che la tutta la comunità possa trarne motivo di riflessione e condivisione.
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