Progetti e piani per le Frontiere Tecnologiche

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AVVISO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI RSI DELLE PMI

Progetti e piani per
le Frontiere Tecnologiche
           Art. 1 - Oggetto e finalità
           1. Con Deliberazione della Giunta Regionale del 5 agosto 2008, n. 611 recante “Politica di
           sviluppo unitaria regionale 2007-2013 – Approvazione degli indirizzi programmatici relativi
           alla individuazione dei settori strategici sui quali avviare la selezione delle operazioni, delle
           modalità attuative dell’Asse I - Ricerca, innovazione e rafforzamento della base produttiva e
           dell’Attività 1 dell’Asse II - Ambiente e prevenzione dei rischi del POR FESR Lazio 2007-2013
           e delle Procedure di accesso alle agevolazioni”1 sono state individuate misure finalizzate a
           rafforzare la competitività del sistema produttivo attraverso la promozione della ricerca,
           dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, mediante la definizione di programmi
           di intervento in particolari filiere dell’innovazione e relative frontiere tecnologiche,
           particolarmente strategiche per lo sviluppo regionale.

           2. Con il presente Avviso si disciplinano i criteri, le condizioni e le modalità di accesso
           alla procedura di valutazione dei progetti relativi allo sviluppo di nuove “Frontiere
           tecnologiche” nell’ambito di “Progetti di Ricerca, Sviluppo e Innovazione delle PMI”- di
           cui all’allegato 8, sezione I della citata DGR n. 611/2008.
           L’Avviso è finalizzato alla presentazione di proposte relative alla realizzazione di progetti
           di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, anche con l’eventuale ausilio di Organismi di
           Ricerca, e alle attività ad esso collegate sinergicamente, al fine di promuovere un approccio
           integrato atto a sviluppare forti sinergie tra sistema della ricerca e mondo produttivo e ad
           agevolare i processi di trasferimento tecnologico.

           Le aree tematiche e gli obiettivi tecnologici e produttivi (cosiddette “frontiere
           tecnologiche”) relativi alla suddetta filiere e rispetto ai quali presentare i progetti sono
           declinati nell’appendice 1 al presente Avviso.

           3. Al fine di attuare la fase operativa della programmazione, la Regione Lazio, per il tramite
           dell’Organismo intermedio FILAS SpA, invita a presentare progetti sulla base di quanto
           specificato negli articoli seguenti.

           1la DGR n. 611 del 5 agosto 2008 è pubblicata sul supplemento ordinario n. 106 al Bollettino Ufficiale
           della Regione Lazio n. 33 del 6 settembre 2008. Il testo del POR FESR 2007-2013 e della DGR n. 611
           del 5 agosto 2008 sono disponibili sul sito della Regione Lazio, Assessorato Bilancio, Programmazione
           economico-finanziaria e partecipazione, sezione Direzione Regionale Programmazione Economica,
1          al seguente indirizzo web: http://www.regione.lazio.it/web2/contents/prog_economica/
Art. 2 - Procedure per l’ammissione dei progetti
    1. La Regione Lazio, nell’ambito delle modalità attuative del POR FESR 2007-2013, ha
    previsto modalità di accesso alle agevolazioni secondo uno schema di procedura atta a
    favorire il miglior utilizzo delle risorse da parte degli operatori economici. Tale procedura,
    definita PAI – “Procedura di Accesso Integrato alle agevolazioni” (All. n.7 alla DGR
    N.611/2008), prevede il sostegno a programmi di investimento attraverso un sistema
    integrato di strumenti. Questi rappresentano un insieme coordinato di interventi fruibili
    da parte delle imprese regionali in base alle necessità rappresentate nei piani di sviluppo
    aziendale.

    2. La procedura prevista dal presente avviso per l’ammissione dei progetti è quella della
    Call for Tender, nella quale devono essere presentati progetti esecutivi descritti in ogni
    singolo dettaglio.

    Art. 3 - Soggetti destinatari e settori di attività ammissibili
    SOGGETTI DESTINATARI:
    1. Sono invitate a presentare progetti in forma singola o aggregata:
    a) le piccole e medie imprese2 (PMI) di produzione e di servizi alla produzione aventi almeno
    una sede operativa nel territorio regionale e costituite, all’atto della presentazione del
    progetto di cui al successivo art.9, da almeno 12 mesi.
    b) Le piccole imprese (PI) classificabili come “nuove imprese innovative” così come definite
    dal Regolamento 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, esclusivamente in
    collaborazione (ATI, ATS) con PMI di cui al punto a);
    Possono presentare progetti anche Consorzi, formalmente costituiti, tra i soggetti
    destinatari di cui ai precedenti punti a) e b).

    Nel caso di collaborazione sottoforma di ATI o ATS tra i soggetti destinatari come sopra
    definiti si dovranno rispettare le seguenti condizioni:
    - l’Associazione Temporanea di Imprese (ATI) o l’Associazione Temporanea di Scopo (ATS),
    ove non già costituita, prima dell’invio del formulario di cui al successivo art. 9
    deve aver conferito mandato collettivo speciale con rappresentanza ad un’impresa del
    raggruppamento, la quale presenta il progetto in nome e per conto proprio e dei
    mandanti.La costituzione dell’Associazione in caso di approvazione del progetto, dovrà
    essere effettuata entro i termini previsti nell’atto di impegno di cui all’art. 11;
    - ogni impresa partecipante al progetto deve essere un soggetto giuridico distinto, definito
    come impresa autonoma ai sensi dell’art. 3 dell’allegato I al Regolamento (CE) n. 800/2008
    della Commissione del 6 agosto 2008;
    - ogni PMI/PI costituente l’ATI/ATS, non potrà sostenere da sola più del 70% e meno
    del 20% dei costi complessivi ammissibili;

    Ogni soggetto destinatario, di cui ai punti a) e b) del presente articolo, non potrà
    presentare più di un progetto nell’ambito della stessa frontiera tecnologica,
    sia come impresa singola che come partecipante ad un Consorzio, ATI o ATS,
    a fronte del presente Avviso.

    2Rientranti nella definizione di PMI ai sensi dell’allegato I al Regolamento (CE) n. 800/2008 della
    Commissione del 6 agosto 2008, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato in
    applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria),
2   pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L214 del 9 agosto 2008.
SETTORI DI ATTIVITÀ AMMISSIBILI:
    2. Possono partecipare alla selezione di progetti le imprese operanti in tutti i settori
    di attività della classificazione ATECO 2007 con esclusione dei seguenti:
    G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
    H – Trasporto e magazzinaggio (limitatamente ai codici 49.32 – 49.39 – 49.42 – 52.21 - 53)
    I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
    K – Attività finanziarie e assicurative
    L - Attività immobiliari
    N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
    O – Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
    P – Istruzione
    T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico;
        produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie
        e convivenze
    U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali

    Sono inoltre escluse dalla partecipazione al presente Avviso, salvo il caso di progetti di
    riconversione da settori militari a settori civili tecnologicamente avanzati, le imprese
    operanti nel settore degli armamenti, iscritte al registro nazionale di cui all’art. 3 della
    Legge 9 luglio 1990, n. 185 e successive modificazioni, ovvero operanti nei settori di cui ai
    codici 25.40 (fabbricazione di armi e munizioni), 30.30.02 (fabbricazione di missili balistici) e
    30.40 (fabbricazione di veicoli militari da combattimento) della Classificazione ATECO 2007.

    3. Sono altresì escluse le imprese operanti nei settori ritenuti sensibili dalla vigente
    normativa comunitaria:
    a) industria siderurgica
    b) fibre sintetiche [relativamente alle produzioni individuate dall’Allegato II degli
    Orientamenti in materia di aiuti di stato a finalità regionale 2007-2013 (2006/C 54/08)]
    c) costruzioni navali [secondo la definizione di cui all’art. 2 della Disciplina degli aiuti di
    Stato alla costruzione navale (2003/C 317/06)]
    d) industria carbonifera.

    REQUISITI:
    4. I soggetti proponenti, dovranno:
    a) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria e non
    sottoposti a procedure concorsuali;
    b) operare nel rispetto delle vigenti normative in materia di edilizia ed urbanistica, in
    materia di tutela ambientale, sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro, delle
    normative per le pari opportunità tra uomo e donna e delle disposizioni in materia di
    contrattazione collettiva nazionale e territoriale del lavoro con particolare riferimento
    agli obblighi contributivi e a quanto disposto dagli artt. 4 e 7 della LR 18 settembre 2007,
    n. 16 “Disposizioni dirette alla tutela del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro
    non regolare”;
    c) aver restituito agevolazioni pubbliche godute per le quali è stata disposta la restituzione;
    d) essere in regola con la disciplina antiriciclaggio di cui al Dlgs 21 novembre 2007, n. 231;
    e) essere in regola con gli obblighi contributivi mediante presentazione del DURC;
    f) non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o
3
depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili
    dalla Commissione europea (clausola Deggendorf);
    g) non essere stati destinatari, nei sei anni precedenti la data di comunicazione di
    ammissione alle agevolazioni, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni pubbliche,
    ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte delle imprese;
    h) non trovarsi in condizioni tali da risultare un’impresa in difficoltà così come definita dagli
    Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle
    imprese in difficoltà pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea C244 del
    1.10.2004;
    i) non trovarsi nelle condizioni che non consentono la concessione delle agevolazioni ai
    sensi della normativa antimafia (articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 e dell’art. 4
    del decreto legislativo 8 agosto 1994, n. 490).

    Art. 4 - Ambito territoriale
    1. Intero territorio della regione Lazio.

    Art. 5 – Contenuti dei progetti
    1. I presente avviso è finalizzato alla presentazione di progetti relativi allo sviluppo di
    Frontiere Tecnologiche, anche attraverso la collaborazione tra imprese.
    I progetti devono poter valorizzare, attraverso l’intervento finanziario pubblico, attività di
    ricerca, orientate alla creazione di capacità tecnologiche strategiche e di know-how, in
    grado di rappresentare presupposti concreti per successive fasi di sviluppo, grazie alle
    conoscenze accumulate dalle imprese proponenti.
    Possono essere presentati progetti strutturati sulla base delle attività previste dal successivo
    comma 2, i cui costi complessivi, con riferimento alle spese riconoscibili indicate al successivo
    articolo 6, non siano inferiori ad € 300.000,00.
    Il contributo massimo concedibile,nel limite delle intensità d’aiuto indicate nel successivo
    art.6, non potrà essere superiore ad € 500.000,00.

    2. I progetti devono prevedere lo svolgimento di attività di ricerca industriale e/o sviluppo
    sperimentale, di cui al successivo comma 3. Congiuntamente al progetto di R&S può essere
    presentato un progetto che preveda la creazione di una Rete di cooperazione tra imprese e
    Organismi di Ricerca che sia sinergica e coerente al conseguimento degli obiettivi previsti.
    Al fine di fornire adeguate indicazioni sulle tematiche relative alle Frontiere tecnologiche,
    vengono elencate nell’appendice 1 al presente avviso le aree tematiche e gli obiettivi
    tecnologici.

    3. Attività previste.
    Ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale
    Programmi di ricerca industriale e Sviluppo Sperimentale di cui alla sezione 7 art. 30 del
    Regolamento 800/2008 della Commissione del 06/08/2008 in cui la fase di Ricerca Industriale
    abbia un’incidenza massima del 30% sul costo totale del programma R&S presentato.
    Sono altresì ammissibili programmi che prevedano la sola fase di Sviluppo Sperimentale.

    Reti di cooperazione tra imprese e organismi di ricerca
    Con tale attività si prevede la creazione di reti di collaborazione caratterizzate e strutturate
    in funzione di obiettivi scientifici e tecnologici chiaramente definiti e di comune interesse
4
per il tessuto imprenditoriale laziale con riferimento alla Frontiera Tecnologica afferente il
    programma di R&S. Le reti potranno avere anche valenza interdisciplinare purché
    l’interdisciplinarità sia funzionale agli obiettivi che si intende conseguire e contribuisca a
    facilitare il coordinamento ed il trasferimento di conoscenze. La rete dovrà essere costituita
    dal soggetto destinatario, da imprese non partecipanti al programma di R&S ed Organismi
    di Ricerca. I costi riconoscibili per tale attività saranno esclusivamente quelli sostenuti dal
    soggetto destinatario.

    4. Contenuti del progetto.
    Il progetto deve essere strutturato sulla base dei seguenti elementi:

    a) competenze dei soggetti destinatari e dei soggetti coinvolti;
    b) descrizione dell’idea progettuale e dell’esigenza di mercato da cui deriva, in termini di
    novità, originalità e utilità delle attività e delle conoscenze acquisibili, con riferimento allo
    stato dell’arte;
    c) potenzialità di sviluppo del mercato di riferimento conseguente ai risultati della ricerca;
    d) obiettivi di breve-medio periodo che si intendono perseguire e attività necessarie per la
    realizzazione di tali obiettivi;
    e) investimenti/spese in ricerca, sviluppo che si intendono realizzare e loro costo complessivo
    con l’esplicitazione dei costi di ciascuna attività;
    f) programma temporale complessivo del progetto;
    g) indicazione delle eventuali criticità nello sviluppo del progetto e dei momenti di verifica
    (milestone).

    5. Qualora a seguito della realizzazione del progetto i soggetti destinatari intravedano la
    necessità di creare nuove imprese innovative o ampliare imprese esistenti sul mercato da
    almeno 36 mesi, che intendano realizzare investimenti innovativi, potranno essere attivate
    le risorse dell’ Asse I Azione I.3 del POR FESR (Capitale di Rischio).

    6. Le spese ammissibili alle agevolazioni saranno esclusivamente quelle sostenute
    successivamente alla data di inoltro del formulario di cui all’art. 11e le attività di progetto
    potranno avere una durata massima di 24 mesi.

    Art. 6 - Spese ammissibili e intensità dell’aiuto
    SPESE AMMISSIBILI:
    Le spese ammissibili sono quelle previste dal Regolamento 800/2008 all’art. 31,
    con la seguente articolazione :

    1) ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE E SVILUPPO SPERIMENTALE:
    a) spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) nella misura in cui essi
    sono impiegati nel progetto e comunque entro il limite del 40% dell’importo complessivo
    del programma di R&S;
    b) costi degli strumenti e delle attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono
    utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto
    il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di
    ammortamento corrispondenti alla durata del progetto stesso, calcolati secondo i principi
    della buona prassi contabile;
5   c) costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o
ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, nell’ambito di un’operazione
    effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione,
    così come i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente
    ai fini dell’attività di ricerca.
    d) altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi,
    sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca.
    e) spese generali supplementari derivanti direttamente dal progetto di ricerca
    nel limite massimo del 10% dell’intero valore del progetto;

    2) RETI DI COOPERAZIONE TRA IMPRESE E ORGANISMI DI RICERCA
    a) spese di personale nella misura in cui essi sono impiegati nella creazione della rete
    nel limite massimo del 30% del costo totale;
    b) costi degli strumenti e delle attrezzature limitatamente alle quote di ammortamento
    corrispondenti alla durata delle attività di creazione della rete, calcolate secondo i principi
    della buona prassi contabile;
    c) costi delle competenze tecniche, costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti
    utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di creazione della rete;
    d) spese generali supplementari derivanti direttamente dall’attività di creazione della rete
    nel limite massimo del 10% dell’intero valore del progetto;

    INTENSITÀ DELL’AIUTO:
    Le intensità di aiuto relative alle tipologia di spesa indicate nei precedenti commi sono
    conformi alle intensità indicate nella “Disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato
    a favore di ricerca, sviluppo e innovazione”3, nel Regolamento CE n. 800/2008, sezione 7
    e nel Decreto Ministeriale 27 marzo 2008, n.87.4
    L’intensità d’aiuto viene determinata per ciascun beneficiario in funzione delle sue
    dimensioni ed eventualmente del requisito di progetto di collaborazione in quanto i
    soggetti destinatari possono presentarsi in forma aggregata.

    Per progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale

    Tipologia di attività                            Piccola             Media             Norma di riferimento
                                                     impresa             Impresa
    Ricerca industriale                              70%                 60%               Art. 31 Reg. CE 800/08
    Ricerca industriale in collaborazione            80%                 75%               Art. 31 Reg. CE 800/08
    Sviluppo Sperimentale                            45%                 35%               Art. 31 Reg. CE 800/08
    Sviluppo Sperimentale in collaborazione          60%                 50%               Art. 31 Reg. CE 800/08

    Reti di cooperazione: intensità d’aiuto del 50% in “de minimis” soltanto per le PMI
    ai sensi del regolamento CE 1998/2006.

    Art. 7 – Erogazione delle agevolazioni
    Le agevolazioni ai soggetti destinatari, come previsto dalla DGR n.611 del 5 agosto 2008,
    saranno erogate secondo il seguente schema:
    - 30% a titolo di anticipazione, previa accettazione dell’atto di impegno di cui all’art. 11 e
    presentazione di fideiussione bancaria o assicurativa, rilasciata da un primario istituto di
    credito o da compagnia assicurativa facente parte dell’elenco ISVAP;
    - 25% a presentazione di un I SAL pari ad almeno il 50% dell’investimento ammissibile,
    3   Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea C323 del 30 dicembre 2006
    4   Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 117 del 20 maggio 2008
6
corredato da idonea documentazione di spesa e da quant’altro eventualmente previsto
    dall’atto di impegno;
    - 25% a presentazione di un II SAL pari ad almeno l’80% dell’investimento ammissibile,
    corredato da idonea documentazione di spesa e da quant’altro eventualmente previsto
    dall’atto di impegno;
    - 20% a saldo, previa verifica della corrispondenza e della congruità della spesa
    rendicontata rispetto al programma di investimento approvato.

    Art. 8 - Indicatori di risultato e procedure di monitoraggio dei progetti
    La scheda progettuale prevede un cronoprogramma delle attività da sviluppare a fronte
    dell’intervento presentato e la determinazione di alcune milestone misurabili in cui sia
    possibile effettuare i momenti di verifica del progetto nel suo complesso.
    La fase di valutazione di cui all’art.11 comma 1, prevede che i valutatori tecnico scientifici
    esprimano la propria valutazione sul programma presentato e sulle milestone definite con
    la possibilità di modificare o proporre integrazioni da inserire come condizioni nell’atto
    d’impegno di cui all’art. 11.
    Ogni progetto ammesso alle agevolazioni sarà oggetto di monitoraggio allo scopo di:
    - esaminare e valutare le relazioni periodiche predisposte dai soggetti beneficiari ed il
    rispetto del cronoprogramma allegato all’atto d’impegno sia dal punto di vista tecnico
    scientifico che finanziario;
    - verificare l’ammissibilità di eventuali modifiche progettuali di carattere tecnico –
    scientifico o relative al quadro finanziario ammesso;
    - verificare la congruità dei risultati intermedi e finali previsti (milestone);
    - verifica la congruità e l’ammissibilità delle spese documentate rispetto a quelle
    previste nel progetto.

    A conclusione di ogni fase di monitoraggio sarà redatto un report riportante i punti salienti
    individuati. Il report si concluderà con i seguenti giudizi:
    - semaforo verde: il progetto procede secondo quando deliberato a suo tempo o con
    varianti lievi che non pregiudicano l’ottenimento dei risultati finali attesi.
    - semaforo giallo: si sono riscontrate delle criticità derivanti da scostamenti dai risultati
    intermedi attesi che comportano varianti tecnico scientifiche od amministrative tali da
    richiedere alcune modifiche al progetto ammesso. Il report dovrà riportare un suggerimento
    sulle modifiche da effettuare al progetto, da sottoporre al vaglio dei competenti organi;
    - semaforo rosso: si sono verificate delle criticità, inadempienze tali da ritenere che il
    progetto ammesso non possa essere portato a compimento; il report riporterà la proposta di
    revoca e/o sospensione dell’erogazioni delle agevolazioni da sottoporre all’attenzione
    del Nucleo di Valutazione.

    Le attività di monitoraggio, di norma, verranno effettuate in concomitanza con le richieste
    di erogazione ma, in ogni caso, a cadenza almeno annuale.

    Art. 9 - Termini e modalità di presentazione dei progetti
    1. Organismo intermedio responsabile delle attività è
    FILAS SpA, Via della Conciliazione, 22 00193 ROMA

    2. I soggetti proponenti devono presentare il progetto on line tramite il formulario
    elettronico che sarà disponibile sul sito www.filas.it. a partire dalle ore 9,00 del 15 giugno
7   2009 fino alle ore 18 del 31 luglio 2009.
Inoltre, il modulo di domanda, scaricabile dal sito sopra citato alla voce “compilazione
    formulario”, sottoscritto in originale dal Legale Rappresentante, dovrà essere spedito
    tramite raccomandata a/r, entro e non oltre il 31 agosto 2009 (al riguardo farà fede
    la data del timbro postale) a:
            FILAS S.p.A.
            Via della Conciliazione,22
            00193 Roma – ITALIA
    Sulla busta deve essere indicata, in chiaro, la seguente dicitura:
    “POR FESR 2007-2013 – Progetti di RSI delle PMI

    3. FILAS provvederà all’acquisizione della documentazione ed allo svolgimento
    delle relative procedure di gestione.

    Art. 10 – Criteri di ammissibilità e di valutazione
    1. AMMISSIBILITÀ.
    Ai fini della valutazione dei progetti e della formazione della graduatoria, verranno svolte
    verifiche finalizzate ad accertare l’ammissibilità dei progetti sulla base dei seguenti criteri:
     - rispetto dei termini e delle modalità di presentazione delle domande;
     - requisiti soggettivi ed oggettivi dei soggetti destinatari;
     - completezza delle informazioni fornite e conformità delle stesse rispetto alla specifica
       modulistica;
     - conformità dell’operazione alla normativa comunitaria, nazionale e regionaleapplicabile;
       corrispondenza del progetto alle disposizioni e alle finalità del presente Avviso che
       garantiscono la coerenza dell’operazione al Quadro Strategico Nazionale, agli obiettivi
       specifici del POR FESR 2007-2013, alla pianificazione o alla strategia regionale di settore;
     - dimostrazione della regolarità contributiva mediante presentazione di un DURC
       rilasciato dai competenti Istituti nel periodo compreso tra la data di pubblicazione del
       presente Avviso sul BURL e la data di chiusura dei termini di presentazione del modulo di
       domanda;
     - capacità finanziaria dei soggetti destinatari a realizzare il progetto, accertata sulla base
       della dichiarazione di affidabilità economico-finanziaria che riguarda la rispondenza ai
       seguenti parametri:

    1) Parametro di congruenza tra capitale netto e costo del progetto: CN > (CP-I)/3
    Ai fini del calcolo di tale parametro, per CN si intende il capitale netto (ai sensi dell’art. 2424
    c.c.) quale risulta dall’ultimo bilancio approvato alla data di presentazione della richiesta di
    ammissione; per CP si intende la somma dei costi complessivi del progetto o di più progetti
    ove presentati in ambito di frontiere tecnologiche differenti; per I si intende l’importo del
    contributo o dei contributi richiesto/richiesti dal soggetto destinatario come risulta dal
    progetto presentato.
    2) Parametro di onerosità della posizione finanziaria: OF/F < 10%
    Ai fini del calcolo di tale parametro, per OF si intendono gli oneri finanziari netti
    dati dal saldo tra “interessi e altri oneri finanziari” e “altri proventi finanziari”, di cui
    rispettivamente alle voci C17 e C16 dello schema del conto economico del codice civile;
    per F si intende il fatturato dato da “ricavi delle vendite e delle prestazioni” di cui
    alla voce A1 dello schema del conto economico del codice civile.
    Nel caso di Consorzi, la verifica verrà effettuata sulle società costituenti il Consorzio e
    partecipanti al progetto, suddividendo, tra esse, il costo del progetto in funzione della
8
    quota di partecipazione al Consorzio stesso; analogamente avverrà per le ATI e le ATS.
Il soggetto destinatario si assume l’impegno di comunicare tempestivamente alla Filas gli
             aggiornamenti delle dichiarazioni nel caso in cui tra la data di presentazione del progetto
             e la data di approvazione dello stesso siano intervenuti eventi che rendano obsolete le
             dichiarazioni rese Nel caso di nuove imprese innovative non è necessario che vengano
             rispettati i parametri riportati ai precedenti punti 1) e 2) del presente paragrafo.
             Per quanto riguarda le nuove imprese innovative, secondo quanto previsto dall’art. 35
             del Regolamento CE n. 800/2008 del 6 agosto 2008, esse devono soddisfare i seguenti
             requisiti:
             a) i beneficiari sono piccole imprese esistenti da meno di sei anni al momento della
               concessione dell’aiuto;
             b) i costi di R&S del beneficiario rappresentino almeno il 15% del totale dei suoi costi
               operativi in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto;
             c) il requisito di cui al punto b) dovrà essere certificato da un revisore dei conti esterno;
             d) il beneficiario può usufruire dell’aiuto una sola volta nel periodo corrispondente
               alla definizione di nuova impresa innovativa.

             2. VALIDITÀ SCIENTIFICA E TECNICO-ECONOMICA.
             Accertata l’ammissibilità delle domande sulla base dei criteri indicati al precedente
             comma 1, i progetti presentati saranno valutati sulla base dei criteri e dei punteggi
             della sottostante tabella sino ad un massimo di 100 punti.

             Know-how aziendale o dei soggetti proponenti nel settore specifico del progett ;
             Competenze del Capo Progetto o dei responsabili tecnici dei singoli soggetti proponente
             in caso di ATI/ATS
SOGGETTO/I   Adeguatezza della dimensione e articolazione del network, in relazione agli obiettivi
PROPONENTE   del progetto, alle attività da svolgere e alla loro gestione, anche temporale
             Rapporti di collaborazione preesistenti tra i soggetti destinatari
             Valore aggiunto derivante da proponente costituito in ATI/ATS                                   0- 45
             Rapporto patrimonio netto e costo del progetto superiore al limite minimo di ammissibilità
             Rapporto tra oneri finanziari e fatturato inferiore al limite minimo di ammissibilità
             Definizione della proprietà intellettuale tra i soggetti attuatori
             Potenzialità di rafforzamento della competitività dei partecipanti al progetto in funzione
             della realizzazione del progetto presentato; ricadute socio-economiche; nuovi investimenti;
             nuova occupazione.

             Valenza innovativa del progetto, con riferimento alla novità e all’originalità dei risultati
             attesi rispetto allo stato dell’arte e allo sviluppo del settore di appartenenza
PROGETTO     Pervasività dell’innovazione sul mercato di riferimento e potenzialità di trasferimento
             tecnologico dei risultati
             Modalità di validazione e diffusione dei risultati
             Brevetti e know-how già posseduti sulla materia del progetto                                    0- 45
             Attività di R&S svolta con l’ausilio di un Organismo di Ricerca di cui al Regolamento
             CE 800/2008 e relativa valenza sul progetto
             Congruità dei tempi di realizzazione e dei costi previsti per l’attuazione del progetto
             Incidenza della quota della attività di Sviluppo Sperimentale sul progetto complessivo

ATTIVITÀ     Obiettivi chiari e perseguibili con la creazione della rete
             Grado di integrazione con il tessuto imprenditoriale attivo nella Frontiera Tecnologica         0-10
AGGIUNTIVA
             afferente il programma di R&S

             Saranno ritenuti idonei i progetti che, in base ai parametri sopra indicati,
9            abbiano raggiunto un punteggio minimo di 60
             .
Art. 11 - Formazione delle graduatorie
     1FILAS provvede alla valutazione tecnico-scientifica dei progetti avvalendosi di esperti
     scientifici ed aziendali.
     L’avvio del procedimento di valutazione delle domande decorre dalla data di scadenza
     per la presentazione delle stesse. La durata prevista per l’iter amministrativo è di
     complessivi 90 giorni lavorativi.
     2I progetti e i risultati della valutazione tecnico-scientifica ed economica saranno sottoposti,
     per le conseguenti deliberazioni, al Nucleo di Valutazione previsto dalla Deliberazione di
     Giunta regionale n. 611 del 5 agosto 2008, composto da 3 rappresentanti regionali nominati
     rispettivamente dalla Direzione Attività Produttive, dalla Direzione Sviluppo economico,
     ricerca, innovazione e turismo, dalla Direzione Programmazione economica, e da 2 esperti
     designati dalla Filas. Il Direttore della Direzione sviluppo economico ricerca innovazione e
     turismo, o suo sostituto, assume le Funzioni di Presidente del Comitato.
     Detto Nucleo, sulla base delle risultanze delle valutazioni eseguite dalla Filas, definisce le
     graduatorie dei progetti per ogni singola frontiera e, sulla base delle risorse disponibili
     per ciascuna di esse, delibera in merito ai progetti idonei e finanziabili, idonei ma non
     finanziabili e non idonei.
     Deliberà, altresì, in merito ai progetti ritenuti non ammissibili, specificandone i motivi.
     Qualora ciascuna delle graduatorie di cui sopra non sia tale da assorbire tutti i fondi
     inizialmente previsti per ogni singola frontiera, di cui al successivo art. 12, il Nucleo potrà
     proporre di riassegnare i fondi in esubero, in via proporzionale al plafond iniziale,
     alle altre frontiere in cui risultano progetti idonei ma non finanziabili.

     La FI.LA.S. S.p.A., sulla base della suddetta delibera, provvede ad inviare la comunicazione
     contenente l’esito del progetto presentato dai soggetti destinatari e predispone gli atti
     necessari alla concessione dei contributi.
     Qualora il soggetto beneficiario non comunichi l’accettazione del progetto (atto di
     impegno) entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di cui sopra, allegando altresì
     la dichiarazione riguardante la data di inizio progetto e l’atto costitutivo dell’ATI, se
     previsto, sarà considerato rinunciatario e la FI.LA.S. S.p.A., attesa la decadenza del
     richiedente dall’agevolazione, intenderà risolti di diritto gli impegni ed i rapporti già
     assunti, dandone comunicazione alla competente Direzione Regionale.

     3. I soggetti destinatari, i cui progetti siano stati valutati negativamente, avranno 60 giorni
     dalla data di comunicazione dell’esito per proporre un eventuale ricorso amministrativo.

     Art. 12 – Risorse finanziarie
     1. I progetti ritenuti idonei saranno ammessi al finanziamento, per ogni singola frontiera
     tecnologica di cui all’Appendice 1, secondo l’ordine della graduatoria approvata dal Nucleo
     di valutazione e sino all’esaurimento delle risorse disponibili. Lo stanziamento per la
     realizzazione dei progetti è pari a € 36.000.000,00 articolato come di seguito riportato:

     Frontiere Tecnologiche                                      Riparto per attività
     POR FESR                                                    (milioni di euro)
     Settore Aerospazio – Fondi FESR - attività 1.1              6,0
     Settore Bioscienze – Fondi FESR - attività 1.1              4,0
     Settore Beni Culturali – Fondi FESR - attività 1.1          4,0
     Sostenibilità ambientale ed energie rinnovabili –           16,0
     Fondi FESR – attività 1.1

10
     ICT/Multimediale – Fondi FESR – attività 1.1                6,0
Art. 13 – Revoca delle Agevolazioni
     A. Le agevolazioni saranno revocate dalla Filas nel caso in cui:
       il progetto non risulti concluso entro 24 (ventiquattro) mesi dalla data di inizio progetto
       e non sia stata presentata, entro 60 gg dalla data di conclusione del progetto, la
       relazione finale sul progetto con relativa rendicontazione conclusiva;
     B. i controlli abbiano riscontrato l’esistenza di documenti irregolari e incompleti per fatti
       insanabili imputabili al beneficiario;
     C. il soggetto beneficiario non fornisca la documentazione richiesta o non consenta i
       controlli;
     D. non siano stati adempiuti gli obblighi previsti nell’atto di impegno;
     E. si siano verificate violazioni di legge;
     F. siano gravemente violate specifiche norme settoriali e/o comunitarie, segnatamente le
       norme richiamate nel bando;
     G. le dichiarazioni dei beneficiari dovessero risultare in tutto o in parte non rispondenti
       al vero.
     H. le somme già erogate o parte di esse non siano state rendicontate.
     I. il beneficiario rinunci al finanziamento;

     Resta salva la facoltà della Regione Lazio di valutare ulteriori casi di revoca non previsti al
     comma precedente, con particolare riguardo a gravi irregolarità, fatto salvo il rispetto dei
     principi di trasparenza e parità di trattamento.
     La revoca determina l’obbligo da parte del beneficiario di restituire le somme
     eventualmente ricevute, maggiorate dagli interessi di mora (in misura pari al tasso Euribor
     maggiorato di 1 punto percentuale) e della rivalutazione monetaria.
     Qualora, nel rilevamento delle predette irregolarità, siano coinvolti profili di responsabilità
     per danni o penale, FI.LA.S. S.p.A. e Regione Lazio si riservano di esperire ogni azione nelle
     sedi opportune.

     Art. 14 – Informazioni relative all’avvio del procedimento ai sensi della Legge 241/90
     1. Il diritto di accesso di cui all’art. 22 e seguenti della Legge 241/90 viene esercitato
     mediante richiesta scritta motivata rivolgendosi a FILAS SpA all’indirizzo di cui al precedente
     articolo 7, con le modalità di cui all’art. 25 della citata legge.

     2. Il responsabile del procedimento è il Direttore Generale di FILAS SpA.

     Art. 15 – Trattamento dei dati personali ai sensi del Dlgs 196/2003
     1. I dati personali raccolti saranno trattati anche con strumenti informativi ed utilizzati
     nell’ambito del procedimento nel rispetto degli obblighi di riservatezza.

     2. I beneficiari, partecipando alle procedure di selezione ed accettando i finanziamenti,
     accettano quanto disposto in materia di informativa stabilito negli articoli 6 e 7 del Reg. CE
     1828/2006 ove è prevista la pubblicazione, elettronica o in altra forma, dell’elenco dei
     beneficiari, delle denominazioni delle operazioni e dell’importo del finanziamento pubblico
     destinato alle operazioni.

     3. Il titolare del trattamento è FILAS. I dati identificativi del/dei responsabile/i del
     trattamento, designato/i ai sensi dell’art. 29 del Dlgs, sono riportati in un elenco
11   costantemente aggiornato presso FILAS all’indirizzo sopra indicato.
Art. 16 – Norme di rinvio
     1. Per quanto non espressamente previsto nel presente Avviso, si rinvia alla vigente
     normativa comunitaria, nazionale e regionale in conformità alla quale sono stati predisposti
     il Programma Operativo regionale FESR 2007-2013 “Obiettivo Competitività regionale e
     Occupazione” approvato con Decisione della Commissione europea CE n. C(2007) 4584 in
     data 2/10/2007; il Programma operativo regionale FSE 2007-2013 “Obiettivo Competitività
     regionale e Occupazione” approvato con Decisione della Commissione europea CE n.
     C(2007) 5769 in data 21/11/2007; il Programma di Politica di Sviluppo Unitaria 2007-2013
     approvata con Deliberazione del Consiglio regionale n. 50 del 16 luglio 2008; la
     Deliberazione della Giunta regionale n.611 del 5 agosto 2008.

12
APPENDICE 1
     Le aree tematiche e gli obiettivi tecnologici e produttivi (cosiddette “frontiere
     tecnologiche”) sono:

     DTA: Distretto dell’Aerospazio
     1. Soluzioni di comunicazione e tecnologie per i sistemi di navigazione satellitare GNSS
     (Global Navigation Satellite System)

     In particolare:
     1. Nuove soluzioni tecnologiche per applicazioni innovative di controllo e gestione del
     traffico terrestre, aereo e navale;
     2. Sviluppo di componenti, inclusi i ricevitori, i terminali di utente avanzati e le antenne
     multi-beam per permettere l’integrazione ottimale delle applicazioni di posizionamento,
     navigazione e temporizzazione capaci di comunicare con sistemi di telecomunicazione
     terrestri;
     3. Nuove soluzioni tecnologiche per la trasmissione del segnale di navigazione GNSS in aree
     non coperte dal segnale satellitare. Ricerca e sviluppo di soluzioni infrastrutturali con
     tecnologie wireless.

     2. Tecnologie, architetture e reti per lo sviluppo delle telecomunicazioni satellitari
     e del sistema GMES (Global Monitoring for Environment and Security)

     In particolare:
     1. Sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per il sistema GMES che permettono
     l’interoperabilità tra infrastrutture spaziali (Cosmo-Skymed, SPOT5, Pleiades HR,
     TerraSAR-X, Rapid-Eye, etc) e terrestri nonché la condivisione dei dati allo scopo
     di sviluppare i servizi prioritari GMES;
     2. Nuove soluzioni tecnologiche rivolte all’integrazione dei sistemi di telecomunicazione
     terrestri e delle soluzioni di comunicazione e navigazione satellitare, nell’ambito dei
     servizi GMES;
     3. Nuove architetture di calcolo distribuito, sistemi multisensoriali cooperativi e non,
     integrati a sistemi di elaborazione basati sull’intelligenza artificiale.

     3. Tecnologie, metodologie e processi innovativi per materiali, componenti ed
     equipaggiamenti, nanotecnologie per l’aerospazio

     In particolare:
     1. Nuove tecnologie di progettazione, di fabbricazione ed assemblaggio di componenti e/o
     strutture di impiego aerospaziale realizzate con materiali compositi;
     2. Nuove metodologie per la messa a punto di processi innovativi per la realizzazione di
     strutture e/o componenti avionici, aerospaziali e aeroportuali, anche in termini di riduzione
     di costi e di tempi;
     3. Sviluppo di nuove metodologie e/o di nuove tecnologie di processo per rivestimenti e
     trattamenti delle superfici, finalizzati al miglioramento delle prestazioni di componenti
     e sistemi aerospaziali;
     4. Sviluppo di nuove metodologie e/o di nuove tecnologie di processo per materiali
     compositi di nuova concezione (polimerici, ibridi, metallici, ecc.), per materiali metallici e/o
13   ceramici, finalizzati al miglioramento delle prestazioni di componenti e sistemi aerospaziali.
5. Nanotecnologie per l’aerospazio: nuovi materiali (nuove superfici) ultraleggeri, ad alta
     resistenza, ad alto grado termico; crescita di nanostrutture in microgravità; strumentazione
     per rivelazione in ambiente spaziale; nanosensori integrati per avionica; computer a basso
     consumo e ad alta resistenza alla radiazione. materiali ad altissima durezza e bassissimo
     peso specifico mediante inclusione di nanoparticelle in sistemi a fibre (nanocementazione)
     per ottenere mezzi a basso consumo e ad alta resistenza meccanica. - coatings ad altissima
     resistenza termica per esplorazioni e piattaforme spaziali.

14
DTB: Distretto Tecnologico delle Bioscienze

     1. BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE “ROSSE”
     PER LA SALUTE
     1. Diagnostica e prognostica, con nuovi approcci basati su conoscenze di genomica
     (“microarray” e sviluppo di nuove sonde) e di proteomica, identificazione e validazione di
     nuovi marker per patologie a genesi multifattoriale, diagnostica in situ per lo studio
     cellulare e molecolare tramite nanoparticelle o strumentazione a risoluzione nanometrica;
     2. Medicina rigenerativa e utilizzo delle cellule staminali, con particolare attenzione
     all’ingegneria tissutale e a patologie di grande diffusione (cardiovascolari,
     neurodegenerative, diabete);
     3. Ingegneria biomedica e materiali biocompatibili per protesi e dispositivi impiantabili;
     4. Applicazioni innovative dell’ICT nel settore salute, in particolare in campo biomedicale
     e della telemedicina per la diagnosi, il monitoraggio e la cura in remoto;
     5. Messa a punto di materiali, vettori e tecniche per la terapia genica;
     6. Soluzioni e tecnologie innovative per l’analisi diagnostica di bioimmagini;
     7. Strumenti biomedicali per chirurgia minivasiva e trattamenti terapeutici.

     PER LA FARMACEUTICA
     1. Identificazione di nuovi principi attivi, anche di origine naturale;
     2. Sviluppo di nuovi farmaci biotecnologici, con tecniche di ingegneria proteica,
     come proteine, ormoni, antibiotici, vitamine, fattori di crescita;
     3. Messa a punto e sviluppo di modelli e sistemi di analisi in vivo, in vitro ed in silico
     per nuovi farmaci;
     4. Approcci di terapie personalizzate, come la farmacogenomica, per aumentare
     l’efficienza dei trattamenti e prevenire gli eventi avversi da farmaco;
     5. Sviluppo di tecniche e metodi di in situ drug delivery.

     2. BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE “VERDI”
     PER L’AGROALIMENTARE
     1. Incremento della sicurezza alimentare tramite la messa a punto di microsistemi innovativi
     di verifica della qualità, come biosensori o immunosensori per il rilevamento di
     contaminanti chimici, microbiologici ed OGM;
     2. Miglioramento e monitoraggio di processi di produzione e trasformazione
     agroalimentare, anche tramite l’uso di enzimi e microrganismi;
     3. Tecniche avanzate di riconoscimento, certificazione e tracciabilità di prodotti
     agroalimentari;
     4. Monitoraggio e difesa degli agroecosistemi e metodologie biologiche per la coltivazione.

     3. BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE “BIANCHE”
     PER L’ENERGIA E L’INDUSTRIA
     1. Nanobiotecnologie applicate a genomica e proteomica, ad esempio nuovi DNA-chip
     e protein-chip;
     2. Miglioramento dei processi di produzione di biomasse, di biocarburanti, di biogas e di
     idrogeno tramite fermentazioni microbiche;
     3. Tecnologie di valorizzazione e riciclo dei rifiuti agricoli per produzione di biomasse;
     4. Sviluppo di nuove biotecnologie microbiche per la produzione di sostanze chimiche,
15   come solventi, acidi organici, aminoacidi;
5. Miglioramento dei processi biologici di trasformazione di prodotti vegetali e animali;
     6. Messa a punto di efficaci sistemi di rilevamento e conta di microrganismi;
     7. Fabbricazione di biomateriali come tessuti e membrane artificiali;
     8. Nuovi processi microbiologici nell’industria tessile e nell’industria conciaria.

     PER L’AMBIENTE
     1. Nuove tecnologie basate sull’impiego di organismi viventi o enzimi, mirate alla
     prevenzione, monitoraggio e mitigazione dei fenomeni di inquinamento ambientale,
     sia in ambiente confinato (bioreattori), sia in campo aperto (bioremediation di suoli
     e/o acque inquinate, di siti industriali dismessi, etc), che per il trattamento di reflui civili
     ed industriali;
     2. Sviluppo di sensori e nanobiosensori per gas sensing (CO, CO2, NOX, ect.)
     e altri inquinanti;
     3. Biocatalisi, anche attraverso immobilizzazione “nanostructuring” di monostrati
     enzimatici depolimerizzanti per trattamento di rifiuti plastici.

16
DTC: Distretto Tecnologico della Cultura
     1. Nuove metodologie, materiali, tecnologie e strumenti diagnostici per il miglioramento
     di tecniche di protezione del bene culturale finalizzate alla conservazione e monitoraggio
     degli artefatti

     In particolare:
     1. Sistemi e metodi per la diagnostica (Gammagrafia e radiografia, endoscopia, tomografia
     neutronica, filassometria NMR in situ, superlaser, ultrasuoni, riflettografia infrarosso, ecc) e
     sistemi per il restauro;
     2. Sistemi per l’analisi e monitoraggio da rischio sismico per gli edifici “di pregio” o oggetto
     di riqualificazioni;
     3. Sistemi per la protezione degli artefatti da agenti patogeni “estremi” (acqua, vento,
     vegetazione, ecc);
     4. Nuovi sistemi per l’analisi e il ripristino dei supporti digitali danneggiati o obsoleti;
     5. Sistemi per la climatizzazione (riscaldamento, raffreddamento, deumidificazione) “non
     continua” di edifici “di pregio”;
     6. Utilizzo di materiali innovativi e dispositivi elettronici per la protezione e il controllo
     della “salute” degli artefatti;
     7. Nanotecnologie e materiali innovativi, nanocalci finalizzate a garantire impermeabilità,
     isolamento e prevenzione dagli agenti inquinanti degli artefatti e degli edifici.

     2. Piattaforme multimediali avanzate, sistemi di comunicazione dell’informazione e dei
     contenuti culturali, modelli innovativi di gestione, digitalizzazione e archiviazione per la
     fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale

     In particolare:
     1. Processi e tecnologie innovative per la gestione integrata del ciclo di vita dei contenuti
     culturali (acquisizione, classificazione, archiviazione, gestione diritti, valorizzazione e
     diffusione) sia di nuova creazione sia provenienti dagli archivi e di titolarità pubblica;
     2. Sistemi integrati per l’arredo e illuminazione di edifici e luoghi di “pregio”
     ecocompatibili, coerenti con l’ambiente e con forte grado di adattabilità a contesti
     differenti;
     3. Tecnologie multimediali e loro piattaforme per la standardizzazione e la costruzione
     di ambienti digitali di nuova generazione che rappresentino il patrimonio culturale
     (accessibile e inaccessibile).

     3. Piattaforme, sistemi e modelli di business per la tutela, messa in sicurezza
     e gestione sostenibile dei luoghi “culturali”

     In particolare:
     1. Piattaforme per la gestione integrata ed efficiente di “complessi culturali” (poli museali,
     siti archeologici, musei diffusi, luoghi di interesse non presidiabili, ecc).
     2. Piattaforme innovative e multilingue di Customer Relationship Management per
     il supporto e l’assistenza del turista culturale.
     3. Sistemi integrati per la messa in sicurezza (anche in mobilità) di artefatti o luoghi
     di pregio dai “rischi umani”.

17
4. Restauro, riqualificazione e valorizzazione di edifici e luoghi vincolati
     di elevato interesse storico, culturale e paesaggistico

     In particolare:
     1. Materiali, tecniche innovative e elementi strutturali o d’arredo per il restauro e la
     riqualificazione di edifici antichi e luoghi vincolati.
     2. Impiantistica e sensoristica per supportare la riqualificazione di edifici antichi e luoghi
     vincolati.
     3. Soluzioni innovative di energia alternativa per gli edifici antichi.
     4. Riprogettazione degli spazi in base a standard alberghieri e ai vincoli in essere, soluzioni
     di design o artigiane, modelli di business, ecc) per la riqualificazione di antichi luoghi “di
     pregio” in strutture alberghiere.

     5. Piattaforme per la gestione del ciclo produttivo del contenuto culturale, nuove modalità
     fruitive e diffusive, format narrativi, nuovi modelli produttivi, fruitivi e distributivi per i
     contenuti culturali e nuove soluzioni infrastrutturali.

     In particolare:
     1. Piattaforme che abilitino nuovi modelli di produzione, gestione dei diritti d’autore,
     distribuzione e fruizione dei contenuti (banda larga, cinema digitale, eBook,
     print-on-demand, social networking, ecc) nonché il relativo monitoraggio dei
     comportamenti degli utenti e dei contributi di ciascun attore della filiera.
     2. Soluzioni integrate ed efficienti per la creazione dell’anima “tecnologica” dei nuovi
     centri culturali multi-funzione (multimediateche, sale d’ascolto, cinema digitali, “sale TV”
     collettive, ecc).
     3. Sistemi integrati per la diffusione di contenuti digitali on-demand in luoghi pubblici.
     Su tutte le categorie sarà data priorità a piattaforme, progetti e/o prototipi costruiti
     mediante il ri-utilizzo di tecnologie finanziate da progetti di ricerca europei ma mai messe
     in produzione.

18
Tecnologie per la sostenibilità ambientale

     1. Aree tecnologiche ad alto potenziale innovativo
     In particolare:

     SOLARE FOTOVOLTAICO:
     1. tecnologie innovative per la produzione di celle di silicio ad alta efficienza
     ed a concentrazione;
     2. tecnologie innovative per la produzione di celle a film sottili o con soluzioni
     ibride innovative di terza generazione, a costi competitivi;
     3. sistemi innovativi a concentrazione per fotovoltaico;
     4. componenti innovative per applicazioni nell’edilizia, che integrino celle fotovoltaiche
     nei materiali di rivestimento e di supporto e nelle superfici vetrate;
     5. tecnologie innovative per la produzione di collettori ibridi termicofotovoltaico;

     SOLARE TERMODINAMICO:
     1. tecnologie innovative di generazione di energia da fonte solare a media
     e alta temperatura ad elevata efficienza;
     2. tecnologie solari innovative per la dissalazione;
     3. impianti dimostrativi per applicazioni multifunzione (dissalazione acqua di mare,
     calore per processi industriali, climatizzazione);

     BIOENERGIA E PRODUZIONE DI ENERGIA:
     1. tecnologie innovative per la produzione di biocombustibili di seconda e terza
     generazione, anche con utilizzo di materiali di scarto;
     2. tecnologie innovative per la produzione di energia da biomasse vegetali

     CELLE A IDROGENO E A COMBUSTIBILE:
     1. microcogeneratori basati su celle a combustibile con potenza rispettivamente
     di 3 e 30 KW con caratteristiche di prestazioni, di affidabilità e di impatto ambientale
     tali da garantirne una significativa competitività sul mercato;
     2. sistemi innovativi di accumulo di idrogeno per applicazioni stazionarie e di trasporto che,
     a seconda delle applicazioni consentano vantaggi sostanziali in termini di costi (applicazioni
     stazionarie) e/o di pesi e ingombri (applicazioni di trasporto) rispetto ai sistemi
     convenzionali di accumulo in serbatoi ad altissima pressione.

     GENERAZIONE DISTRIBUITA:
     1. tecnologie innovative per la produzione di un microcogeneratore di taglia 0.5-1.5 kW,
     con basse emissioni specifiche e integrato di tutti i controlli e gli ausiliari per interfacciarsi
     con la rete elettrica.

     2. Aree tecnologiche ad alto potenziale applicativo
     In particolare:
     EOLICO:
     1. impianti innovativi ad alta efficienza nel campo delle basse potenze (inferiore ai 200 kW)
     a basso impatto ambientale e in grado di funzionare anche a basse velocità del vento;

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MATERIALI AD ALTA EFFICIENZA PER L’EDILIZIA E ARCHITETTURA BIOCLIMATICA
     1. tecnologie innovative per la produzione di componenti per l’edilizia a costi competitivi
     e ad alto potenziale d’integrazione;
     2. sistemi dimostrativi innovativi per la minimizzazione dei flussi energetici per edilizia
     complessa (terziario, ospedali, centri commerciali);

     VEICOLI IBRIDI ED ELETTRICI AD ALTA EFFICIENZA
     1. tecnologie per lo sviluppo di veicoli ibridi e/o elettrici

     TECNOLOGIE AVANZATE PER ILLUMINAZIONE:
     1. tecnologie innovative per la produzione di sistemi di illuminazione e segnalazione
     ad altissima efficienza per esterni basate su elettroluminescenza organica e/o diodi
     elettroluminescenti;
     2. tecnologie innovative per la produzione di sistemi di illuminazione per interni basate
     su elettroluminescenza organica e/o diodi elettroluminescenti;

     TECNOLOGIE AVANZATE PER L’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI:
     1. tecnologie innovative per la produzione di impianti domestici ad altissima efficienza,
     con ridotto impatto ambientale sull’intero ciclo di vita in termini di riuso di materiali sia
     in fase di assemblaggio che di disassemblaggio;
     2. tecnologie innovative finalizzate a sfruttare le complementarietà dei componenti,
     attraverso l’integrazione di sistemi di domotica volti a massimizzare i recuperi di energia
     e ottimizzarne l’utilizzo;

     TECNOLOGIE PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEI PROCESSI INDUSTRIALI:
     1. tecnologie innovative e a costi competitivi per lo sviluppo di sistemi di combustione
     MILD – Moderate and Intense Low Oxigen Dilution - (combustione senza fiamma).
     2. tecnologie innovative per la produzione a costi competitivi di motori ad alta efficienza
     di classe EFF1 o superiore;

     TECNOLOGIE AVANZATE PER IL RICICLO ED IL RIUSO DEI RIFIUTI:
     1. tecnologie di recupero, compattazione e riuso di materiali derivanti dalla raccolta
     differenziata, con particolare riferimento alle componenti metalliche, plastiche ed
     organiche;
     2. tecnologie di recupero e riuso di materiali provenienti dai rifiuti industriali e dai
     rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

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Tecnologie ICT e Multimediali
     1. MULTIMEDIALITÀ E CONTENUTI DIGITALI
     In particolare:
     1. Soluzioni avanzate per la classificazione, il reperimento, la gestione e distribuzione
     di contenuti multimediali;
     2. Soluzioni per l’erogazione /integrazione/fruizione di nuovi servizi multimediali;
     3. Soluzioni di piattaforma per applicazioni multimediali in ambienti virtuali.

     2. SISTEMI DI TELEMONITORAGGIO, TELECONTROLLO E TELEGESTIONE
     In particolare:
     1. metodi, soluzioni e sistemi avanzati per la manutenzione in campo in connettività locale
     e remota, condivisione delle informazioni secondo modalità multimediali, gestione evoluta
     della conoscenza, terminali utenti ad elevata efficacia e usabilità in ambiente aerospaziale;
     2. soluzioni ICT per l’aumento dell’efficienza energetica; meccanismi intelligenti e distribuiti
     di monitoraggio e gestione per le reti di produzione/distribuzione e consumo energetico;
     adozione di tecnologie a basso impatto e alto rendimento;
     3. reti e sensori integrati per il controllo unificato delle emergenze; piattaforma
     interoperabile per le comunicazioni; piattaforme mobili per il monitoraggio e supporto
     alle decisioni; tecnologie avanzate di “data fusion”, nell’ambito di prevenzione,
     emergenza e sicurezza.

     3. SISTEMI E TECNOLOGIE ICT PER LE RETI D’IMPRESE
     In particolare:
     1. Soluzioni integrate per l’interoperabilità e la collaborazione tra imprese nell’ambito
     delle reti collaborative d’imprese;
     2. Sviluppo di architetture e piattaforme per supportare la creazione di nuovi servizi
     e applicazioni interoperabili per un’ampia varietà di business e organizzazioni nella
     rete d’imprese;
     3. Strumenti e tecnologie che abilitino la collaborazione nelle reti d’imprese e la
     definizione ed esecuzione di compiti e flussi di lavoro in ambiti eterogenei.

     4. SISTEMI DI PRODUZIONE DI NUOVA GENERAZIONE
     In particolare:
     1. Soluzioni avanzate di connettività sicura ad alta capacità (wireless e fibre ottiche
     a basso costo) in ambiente di produzione;
     2. Nuove architetture per la gestione di grandi impianti produttivi: miglioramento
     dell’affidabilità, flessibilità e riconfigurabilità;
     3. Soluzioni per l’incremento della sicurezza degli impianti produttivi e per la riduzione
     delle cause di potenziale pericolo e di incidenti.

     5. SISTEMI, SERVIZI E APPLICAZIONI ICT NEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE WIRELESS
     In particolare:
     1. Realizzazione di sistemi e di applicazioni in ambiente mobile per voce, dati, video;
     2. Nuove soluzioni tecniche per accesso radio e interfaccia radio, ad elevata efficienza
     spettrale come, ad esempio, le antenne intelligenti e le tecniche di banda ultralarga
     (Ultra Wide Band);
     3. Nuove soluzioni tecnologiche per la sicurezza delle informazioni trasmesse nelle
     comunicazioni mobili come, ad esempio, i sistemi biometrici e le firme digitali.
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