Prof. Giuseppe Las Casas Scuola di Ingegneria giuseppe - Ingegneria del territorio

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Prof. Giuseppe Las Casas Scuola di Ingegneria giuseppe - Ingegneria del territorio
Università degli Studi della Basilicata Facoltà di Ingegneria

 UN APPROCCIO RINNOVATO ALLA RAZIONALITÀ NEL PIANO:
          IL LOGICAL FRAMEWORK APPROACH
                          Ingegneria del territorio
                                      25-11-2014
Prof. Giuseppe Las Casas
Scuola di Ingegneria
giuseppe. lascasas@unibas.it
Prof. Giuseppe Las Casas Scuola di Ingegneria giuseppe - Ingegneria del territorio
strategic planning
Si propone di misurare la efficacia del piano non in
  termini di conformità tra azioni e progetti, ma in
  termini di performance,
cioè della produzione di risultati concreti mano a
  mano che, attorno ai diversi obiettivi, si aggreghi
  consenso e si sviluppi coinvolgimento attivo.
Tali coinvolgimenti vengono conseguiti attraverso il
  tempo, gli stessi obiettivi devono essere rivisti
  nel tempo, determinando così gli aspetti
  essenziali di quel carattere di evolutività della
  pianificazione.
I sette requisiti di un approccio razionale/ STRATEGICO:
1. una migliore conoscenza della coerenza con gli
   obiettivi della gestione (da cui l’aggettivo
   “strategica”, cioè conforme ad un sistema di obiettivi
   generalmente condivisi);
2. una migliore conoscenza dei mezzi (risorse), atta a
   scegliere i mezzi più appropriati e più efficaci rispetto
   agli obiettivi;
3. una migliore conoscenza degli effetti ultimi della
   decisione;
4. una migliore conoscenza della compatibilità con altre
   decisioni dello stesso soggetto decisionale;
5. una migliore conoscenza della compatibilità della
   decisione con altre decisioni di soggetti che operano
   nello stesso ambiente;
6. una migliore conoscenza dei costi e dei risultati diretti
   implicati dalla decisione del soggetto in questione e
   dei benefici anche indiretti;
7. una migliore capacità di valutare i rapporti fra i costi
   e i risultati (intesi, questi ultimi, come effetti
   rispetto agli obiettivi)
accountability
Tali riflessioni muovono da un ristretto campionario di
    tecniche prevalentemente indirizzate ad aspetti di base
    del processo valutativo nel processo di piano.
Il campo di applicazione che costituisce il centro di questa
    proposta, si riferisce ai principi metodologici della:
• Accountability
• Della trasparenza
• E della incertezza condivisa
nella decisione collettiva che dovrebbe a nostro avviso,
    costituire la base dei comportamenti che tendono a
    proporre impieghi di risorse pubbliche o di risorse non
    negoziabili come quelle ambientali.
TERMS OF REFERENCE

TERMINI DI RIFERIMENTO            INDICATORI E
1. la determinazione degli           VALUTAZIONI
   obiettivi                         COMPARATE
2. dai livelli accettabili alla   1. le preoccupazioni
   individuazione dei                fondamentali
   problemi                       2. la misura e lo standard
3. attività di campo e            3. la formulazione
   valutazione descrittiva           matematica
4. la negoziazione e gli          4. l’attività di
   obiettivi condivisi               comparazione
gli strumenti

• gli strumenti rappresentano i tratti
  essenziali del ragionamento di piano e
  definiscono le azioni di un’attività di
  pilotaggio (cibernetica) che riveste i tratti
  della evolutività che caratterizza un punto
  di vista rinnovato all’approccio sistemico.
strumenti

• Analisi SWOT

• LOGICAL FRAMEWORK APPROACH

• ANALISI MULTICRITERI
Steps del LFA:   Fase di Analisi
                        Analisi della Situazione

                                   Analisi del Attori (stakeholders)

                                   Analisi dei Problemi

                                   Analisi degli Obiettivi

                        Analisi della Strategia

                 Fase di Sintesi
                        Logframe Matrix

                        Implementazione
ANALISI DELLA SITUAZIONE              ANALISI DELLA STRATEGIA

ANALISI DEI PROBLEMI           ANALISI DEI OBIETTIVI

         CHI SONO GLI
         INTERESSATI

        CHE PROBLEMI                                        INDIVIDUARE GLI
           HANNO                                           AMBITI OMOGENEI
                                                             DI INTERVENTO

     SWOT E
RAPPRESENTAZIONE
     CON GIS

                                                           REDAZIONE DELLA
    DEFINIRE IL
                                  DEFINIRE GLI              GRADUATORIA
PROBLEMA CHIAVE A
                               OBIETTIVI A PARTIRE         DEGLI INTERVENTI
PARTIRE DAI PUNTI DI
                                 DAI PROBLEMI             DA REALIZZARE CON
FORZA E DEBOLEZZA
                                                                  AMC

                                                           SCELTA DEGLI
    ALBERO DEI                    ALBERO DEGLI             INTERVENTI DA
     PROBLEMI                       OBIETTIVI              REALIZZARE IN
                                                        FUNZIONE DEL BUDGET
COSTRUZIONE QUADRO LOGICO   IMPLEMENTAZIONE

      STRUTTURA PER
         OBIETTIVI,
     RISULTATI ATTESI,
         ATTIVITÀ           DEFINIZIONE DELLE
                               ATTIVITÀ ED
                             INDICAZIONE DEI
    DEFINIZIONE DELLE         TEMPI (GANTT)
         RISORSE

     COSTRUZIONE DI         DEFINIZIONE DELLE
      INDICATORI DI            RISORSE IN
      EFFICACIA ED          TERMINI DI COSTI E
       EFFICIENZA               MATERIALI

      INDIVIDUAZIONE
         CONDIZIONI
          ESTERNE,             EVENTUALE
       POTENZIALITÀ,        REITERAZIONE DEL
        PUNTI CRITICI             CICLO

                              PROPOSTA
    LOGFRAME MATRIX
                             PROGETTUALE
importanza
relativa dei criteri
                       regola di scelta

               Ordinare
             le alternative
Swot analysis richiami:

• SWOT-Analysis prende in considerazione le seguenti
  questioni:
•   Quali sono i nostri obiettivi ?
•   Quali sono le attese dei gruppi sociali coinvolti?
•   Come possiamo identificare i diversi ruoli per i diversi gruppi di
    attori (utenti, investitori pubblica amministrazioni….)?
•   Come è possibile migliorare le prestazioni di un sistema di
    infrastrutture o di un sistema di organizzazione spaziale?
•   In che modo è possibile distinguere i legami logici fra le azioni
    che compongono il progetto (internal conditions) che
    chiamiamo punti forza e di debolezza dalle condizioni esterne
    che dipendono da azioni che rimangono al di fuori della
    responsabilità del progetto stesso ( Opportunità e Minacce)
le quattro fasi dell’analisi SWOT:
• STEP 1:Si avvia una sessione di brainstorming sui punti
  di forza della situazione considerata. (punti di forza)
• STEP 2:Si avvia una sessione di brainstorming sui punti
  di debolezza.
• STEP 3:Si avvia ancora un’altra sessione di Brain
  Storming finalizzata all’analisi di tutte quelle circostanze
  esterne al progetto, ma che possono incrementarne la
  utilità. (external conditions: opportunità)
• STEP 4:Si avvia ancora una sessione di Brain Storming
  finalizzata all’analisi di tutte quelle circostanze esterne al
  progetto, ma che possono diminuirne la utilità o
  compromettere il conseguimento degli obiettivi. (rischi)
STEP 1:
• Si avvia una sessione di brainstorming sui punti di forza
  della situazione considerata. Questa fase di analisi ha
  come scopo quello di valutare in maniera qualitativa le
  ragioni per le quali una determinata situazione si presta
  ad essere trasformata secondo quanto in linea di
  massima prevede il progetto al quale si sta pensando.
• I partecipanti scriveranno su bigliettini le considerazioni
  ritenute importanti. Il conduttore selezionerà anche
  aiutandosi con una breve discussione tutte le idee
  effettivamente corrispondenti a punti di forza della
  proposta e le raggrupperà tenendo presente se
  appartengono a settori o domini differenti e se esistono
  legami di dipendenza gerarchica (del tipo if / then)
Step 2 (punti di debolezza)
• Si avvia una sessione di brainstorming sui punti di
  debolezza. Occorrerà sviluppare una discussione per
  verificare La coerenza con le idee espresse in merito ai
  punti di forza.
• Se non tutte le contraddizioni potranno essere risolte
  occorrerà lasciare aperti alcuni punti di discussione,
  lasciandoli alle fasi successive. Questo è molto
  importante perché consente a tutti i partecipanti di
  sentirsi ben liberi di esprimere le proprie idee, senza
  ricevere l’impressione che si venga in qualche modo
  sottoposti a qualsiasi forma di giudizio.
• The Five Why's or S.C.O.R.E.
Weaknesses

• internal deficits hindering the organization in meeting
  demands
•

• Key Questions:
     – What could be improved?
     – What is done badly?
     – What should be avoided?

     – lack of motivation
     – lack of transport facilities
     – problems in distribution of services or products
     – low reputation
•   (the lack of a particular strength)
Step 3 (opportunità)

• Si avvia ancora un’altra sessione di Brain
  Storming finalizzata all’analisi di tutte quelle
  circostanze esterne al progetto, ma che possono
  incrementarne la utilità. Si dovrà prestare la
  massima attenzione al realismo, selezionando
  altresì indicatori che misurino il livello di
  attendibilità di un’ipotesi.
• How do we know that the presumed
  opportunities are real?
• The Five Why's or S.C.O.R.E.
Opportunities

• any external circumstance or trend that favors the
  demand for an organization's specific competence
• Key Questions:
   – Opportunities
   – Where are the good chances facing you?
   – What are the interesting trends?
   – Useful opportunities can come from such things as:
   – Changes in technology and markets on both a broad and narrow
     scale
   – Changes in government policy related to your field
   – Changes in social patterns, population profiles, lifestyle changes,
     etc.
   – Local Events
Step 4: minacce o rischi
• Si avvia ancora un’altra sessione di Brain
  Storming finalizzata all’analisi di tutte quelle
  circostanze esterne al progetto, ma che possono
  diminuirne la utilità o compromettere il
  conseguimento degli obiettivi.
• A questo fine è possibile precedere l’esercizio
  con la creazione di scenari complessi che
  consentano di individuare responsabilità e
  comportamenti degli attori coinvolti –anche non
  direttamente- nel progetto.
• The Five Why's or S.C.O.R.E.
Threats

• Key Questions:
      • Threats
      • What obstacles do you face?
      • What is your competition doing?
      • Are the required specifications for your job, products or
        services changing?
      • Is changing technology threatening your position?
      • Do you have bad debt or cash-flow problems?
any external circumstance or trend which will unfavorably
  influence demand for an organization's competence
Il Log Frame e i nessi causali
• La struttura del logframe apre ad aspetti
  generali questione della valutazione e,
  soprattutto si centra sull’analisi dei nessi
  causali cioè delle ipotesi sulle quali riposa
  la presunzione che compiendo una
  determinata azione si migliori il
  conseguimento di taluni obiettivi
Struttura logica di articolazione dei
              problemi
Figura 2 - Grafo 1: Grafo struttura logica Asse IV P.O.R. Basilicata 2000/2006 (cfr F. Scorza 2006)

    •Analisi della struttura di programma dell’Asse IV “Sistemi locali di sviluppo”;
Schema del logframe
Narrative      Objectively   Means of       External
Summary        Verifiable    Verification   Factors
               Indicators                   (Assumptions)
               (OVIs)        MOVs
(Development
Objective

Immediate
Objective

Outputs /
Activities
1.
2.
3
Intervention logic   Objectively verifiable indicatore                                   Sources of verification   Assumptions

                     (MOV)

N                    Context Analysis:                   Indicatori di
                                                         efficacia
                                                                         Indicatori

                                                                         di efficienza
                     1.Pertinenza degli
                     obiettivi

                     2.Rilevanza degli
                     obiettivi

2. Project Purpose

3. Results

4. Activities                                            5. Inputs

                                                                                                                                 Preconditions
Logica degli interventi (con riferimento alla
struttura del progetto o sommario narrativo)

• Scelta la strategia, gli elementi principali del
  progetto derivati dall’albero degli obiettivi sono
  trasferiti nella prima colonna della matrice.
• Questa colonna descrive la struttura del
  progetto, le attività da intraprendere e i risultati
  attesi. Enuncia l’obiettivo immediato
  dell’intervento (l’effetto che il risultato avrà sulla
  popolazione) ed infine l’obiettivo generale del
  progetto.
•   Obiettivo generale
•   L’obiettivo generale spiega il motivo per il quale il progetto è utile
    per la società, valutando i vantaggi a lungo termine dei beneficiari.
    Esso è riconoscibile dall’albero degli obiettivi come l’obiettivo posto
    sopra gli obiettivi specifici. L’obiettivo generale non sarà ottenuto
    dal singolo progetto ma si richiede il contributo di altri programmi. È
    necessario che l’obiettivo generale sia definito chiaramente e usato
    come punto di riferimento da tutti i soggetti coinvolti nel processo di
    piano. Formulato l’obiettivo generale è opportuno verificare che[1]:
•   È coerente con le politiche del paese;
•   Rappresenta una giustificazione del progetto;
•   Non è troppo generale ma più specifico possibile;
•   È espresso come fine desiderato e non come mezzo;
•   È espresso in termini verificabili.
•   .
•   [1] vedi nota 4
Obiettivo immediato
L’obiettivo immediatamente successivo all’overall objective
dell’albero degli obiettivi, rappresenta uno degli obiettivi
immediati o intermedi da raggiungere per contribuire allo
scopo principale. Lo scopo o i suoi indicatori devono
indicare i benefici attesi, a tale proposito devono essere
espressi con chiarezza e nel modo più semplice possibile
per favorire la gestione e la fattibilità. Definito l’obiettivo
immediato occorre verificare che:
È formato da un solo obiettivo;
Contribuisce all’adempimento dell’obiettivo generale;
È espresso in modo realistico e si verifica se si producono
gli Outputs del progetto;
È definito in modo preciso e verificabile
Outputs
Sono i risultati o prodotti che ci si aspetta dalle singole
attività. Nell’albero degli obiettivi sono i grappoli collocati
immediatamente sotto gli obiettivi intermedi e sopra le
attività. Il gruppo addetto alla gestione del progetto deve
essere in grado di garantire questi risultati, e di specificare,
inoltre, i beneficiari dei vantaggi, ed il tempo necessario per
raggiungerli. Un’attenta analisi dei rischi e delle occasioni
può favorire l’aggiunta di altri risultati.
Il raggiungimento dello scopo presuppone che un certo
numero di outputs siano prodotti dal progetto nelle diverse
fasi di esecuzione. Definiti gli outputs occorre verificare che:
Sono stati inclusi tutti gli outputs utili per realizzare
l’obiettivo immediato;
Ogni output è un mezzo per realizzare lo scopo;
Tutti gli outputs sono fattibili rispetto alle risorse disponibili;
Gli outputs siano definiti in modo preciso e verificabile.
Attività / Inputs

In questa riga sono riportate le attività da
intraprendere per produrre gli outputs
Le attività rappresentano il lavoro, le indagini, i
compiti, le operazioni che il personale addetto al
progetto deve seguire.
Ad ogni outputs corrisponde una o più attività.
Se una attività non è adeguata a produrre uno
degli outputs ipotizzati non viene elencata nella
matrice.
Descritte le attività bisogna
             accertare che:
•   Siano incluse tutte le attività necessarie per produrre
    gli outputs previsti;
•   Siano incluse solo le attività che devono essere
    compiute dal progetto;
•   Le attività siano dichiarate in termini di azioni da
    intraprendere piuttosto che in termini di outputs
    prodotti;
•   Il tempo previsto per ogni attività sia realistico.
•   Gli inputs sono le risorse da utilizzare nel progetto in
    termini di fondi monetari, tempo, risorse umane,
    materiali ed apparecchiature. Una descrizione
    dettagliata degli inputs è necessaria nella fase di
    progettazione dettagliata del progetto.
Indicatori Obiettivamente Verificabili (OVIs).
indicatori di efficacia, con cui si misura il grado di
conseguimento degli obiettivi o di fornitura dei
prodotti e di efficienza, con cui si misura il
rapporto tra risorse impiegate e prodotti realizzati
o conseguimento degli obiettivi di livello inferiore
e obiettivi di livello superiore[2].
Le misure fornite da ogni indicatore devono
essere tali da renderlo obiettivamente verificabile.
Un indicatore si dice obiettivamente verificabile
se persone diverse, usando lo stesso processo di
misurazione, ottengono gli stessi dati.
Indicatori Obiettivamente Verificabili (OVIs).
Affinché un indicatore sia obiettivamente verificabile
                è necessario che sia:
• Misurabile: un indicatore deve poter essere misurato
  in termini quantitativi o qualitativi;
• Fattibile: deve essere fattibile in termini di finanze,
  apparecchiature, esperienze e tempi;
• Pertinente ed accurato: deve esprimere quello che
  cerchiamo di misurare in modo preciso;
• Sensibile: deve essere capace di raccogliere i
  cambiamenti nel periodo a cui facciamo riferimento;
• Tempestivo: deve fornire tempestivamente le
  informazioni.
•   [1] A. Cicerchia, Pianificazione strategica ed ambientale: teorie,
    metodi, strumenti ed esperienze internazionali. Franco Angeli ,
    2000
•   [2] Las Casas 2008
Gli indicatori dovrebbero mostrare a chi stia
  giovando il progetto e permettere di valutare gli
  impatti attesi ed involontari sui gruppi a cui è
  rivolto il progetto.
Questo richiede la raccolta delle informazioni
  separatamente per uomini e donne, per gruppi
  etnici differenti, per gruppi di età e per diverso
  ceto economico. Nella fase iniziale di
  progettazione gli indicatori sono valori guida per
  la realizzazione del progetto, successivamente,
  nella fase operativa, essi vanno rivisti e se
  necessario sostituiti con indicatori più specifici.
Fattori Esterni (Presupposti e ipotesi)

•   Questi sono eventi, circostanze, o decisioni importanti, esterni alla
    gestione del progetto, che devono verificarsi affinché l’obiettivo sia
    raggiunto. Al gruppo addetto alla progettazione è richiesto di individuare
    i fattori esterni o le pre-condizioni che possono influenzare
    positivamente o negativamente la realizzazione del progetto.
•   L’attuazione di un progetto si basa sulla disponibilità delle risorse
    (inputs); gli outputs, che si pensa contribuiscono al raggiungimento della
    situazione futura desiderata, saranno il risultato dello svolgimento di
    alcune attività. La concezione, l’implementazione e la riuscita di un
    progetto però non dipendono solo dagli elementi inputs, attività e
    outputs, ma è di notevole importanza identificare, controllare ed
    analizzare i presupposti esterni (assumptions).
•   Nel riordinare le idee nel LFA, impostando il progetto secondo una
    sequenza causale di eventi, occorre prendere in considerazione
    l’incertezza degli eventi e concepire il processo come sequenza di
    ipotesi secondo una logica If-Then:
•   Se gli inputs sono disponibili, allora le attività si potranno svolgere;
•   Se le attività vengono svolte, allora gli outputs saranno prodotti
•   Se gli outputs saranno tati prodotti, allora lo scopo potrà essere
    raggiunto e, a lungo termine questo contribuirà al conseguimento
    dell’overall objective o goal.
1) Conformità fra le azioni intraprese, le decisioni
assunte e gli esiti desiderati.
2) Razionalità del processo. Si prestera' attenzione a
questa valutazione anche se la implementazione del
pia­no sarà risultata non conforme, e si guarderà a:
2.a.‑Completezza del sistema informativo sviluppato
2.b.‑Consistenza logica di metodi, dati, strategie
2.c.‑Partecipazione dei gruppi sociali con cui il piano
interferisce alla individuazione di obiettivi e criteri e
loro disponibilità alla negozia­zione.
3)Ottimalità ex‑ante che riguarda le regole per la
compara­zione e la scelta delle alternative.
4)Ottimalità ex‑post: valutazione delle perfor­mance
ottenute e comparazione con quelle stimate per altre
alternative o con la situazione quo‑ante.
Check list
• Raccolta dati ed informazioni
   • Formulazione dei problemi
   • Connessione logica tra problemi e tra obiettivi
• Ambiti di intervento
• Implementazione
   • Le risorse ed i materiali sono sufficienti per la
     realizzazione delle attività?
   • Il Piano di lavoro in termini di tempi ed attività
     (GANTT) è stato redatto in modo opportuno?
   • La proposta progettuale è conforme alle scelte?
Raccolta dati ed informazioni

– sono stati adeguatamente intervistati i
  beneficiari? Si è chiesto loro: - quali sono i
  problemi intesi come stati di disagio/difficoltà?
  - sono disposti a partecipare attivamente alla
  progettazione?
– Sono stati individuati gli attori che potrebbero
  assumere un ruolo attivo in merito alle aree
  problematiche del progetto?
– Sono state considerate tutte le fonti statistiche
  rilevanti?
Formulazione dei problemi

– Sono stati formulati i problemi in termini di
  “cosa i beneficiari non possono o non sono in
  grado di fare”?
– Sono stati formulati i problemi in maniera
  chiara e precisa?
– Sono stati formulati i problemi in modo
  negativo ed oggettivo?
Connessione logica tra problemi e
         tra obiettivi

 – Sono stati ricontrollati i legami
   causa-effetto dell’albero dei
   problemi?
 – Sono stati ricontrollati i legami
   mezzi-fini dell’albero degli obiettivi?
Ambiti di intervento
   Gli ambiti di intervento scelti corrispondono effettivamente
   alle possibilità di intervento?
Definizione del progetto di massima con il Quadro Logico
   Lo scopo del progetto esprime effettivamente il
   miglioramento dello stato di disagio/difficoltà vissuto dai
   beneficiari?
   Si è tenuto conto di tutti quegli aspetti che garantiscono la
   durata nel tempo di questo miglioramento?
   I risultati sono formulati in termini di nuove competenze,
   atteggiamenti, acquisiti dai beneficiari finali?
   Esistono altri fattori, esterni al progetto, che contribuiscono al
   raggiungimento dello scopo del progetto?
   Le attività previste sono effettivamente pertinenti allo scopo
   del progetto? Sono efficienti ed efficaci?
   Si è verificato che gli indicatori scelti mostrino aspetti tangibili
   e misurabili?
Implementazione

– Le risorse ed i materiali sono sufficienti per la
  realizzazione delle attività? e arrivano con
  tempestività
– Il Piano di lavoro in termini di tempi ed attività
  (GANTT o PERT ) è stato redatto in modo opportuno?
– Sono stati rispettati i tempi?
– sono stati ottenuti i risultati attesi? L’impatto delle
  attività è stato quello desiderato? È necessario la
  reiterazione del ciclo progettuale?
– La proposta progettuale è conforme alle scelte?
1.Albero dei problemi (allievo A. Azzato)
1.Albero dei problemi (allievo A. Azzato)
1.Albero dei problemi (allieva L. Giosa)
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