Prato, rapina al supermercato Coop in via Valentini: arrestato

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Prato, rapina al supermercato Coop in via Valentini: arrestato
Prato, rapina al supermercato
Coop   in   via   Valentini:
arrestato

Ieri sera i Carabinieri della Sezione Radiomobile della
Compagnia di Prato hanno tratto in arresto un 32enne romeno
responsabile di una rapina impropria ai danni del supermercato
COOP di via Valentini.
L’uomo, peraltro gravato da un foglio di via che gli vietava
la presenza nel Comune di Prato, era entrato nel tardo
pomeriggio nel supermercato impossessandosi di merce varie
(soprattutto prodotti per la pulizia personale) prelevata
dagli scaffali di vendita. Dopo averla occultata sulla persona
aveva anche superato le casse senza pagarla quando un’addetta
Prato, rapina al supermercato Coop in via Valentini: arrestato
alla vigilanza, che già seguiva le sue mosse da alcuni minuti,
lo ha fermato per poi accompagnarlo negli uffici di direzione.
Quando ha capito che erano stati chiamati i Carabinieri il
romeno, per guadagnare la fuga e con essa l’impunità, non ha
esitato ad aggredire con calci e pugni la stessa vigilante,
uno dei capo reparto ed altri due impiegati del supermercato.
La violenza utilizzata è stata tale che sia la guardia che il
dirigente sono stati costretti a ricorrere alle cure del
pronto soccorso
dell’ospedale di Prato.
Solo il successivo arrivo dei Carabinieri è riuscito a placare
l’uomo che è stato così arrestato per rapina impropria, ma
dovrà rispondere anche del reato di inottemperanza al foglio
di via. Verrà giudicato con rito per direttissima.

Coronavirus, chiuse scuole in
tre Regioni. Oltre mille
contagi:   29   morti  e   50
guariti
Sono 1.049 le persone che ad oggi risultano positive al
Coronavirus. A queste si aggiungono 29 persone decedute e 50
guariti in tutta Italia. Prorogata fino all’8 marzo la
chiusura delle
scuole solo nelle Regioni con zone rosse: Lombardia, Veneto e
Emilia-Romagna. In Piemonte si riapre mercoledì, in Liguria
classi vuote solo a Savona, ritorno all’attività anche in
Friuli Venezia Giulia e Marche. Domani sarà adottato il nuovo
decreto del presidente del Consiglio: via le ‘zone gialle’ e
singole città equiparate allo status delle tre Regioni più
colpite, con le stesse restrizioni. Oltre Savona, anche
Pesaro-Urbino.
Tensione con     alcune   Regioni   per   i   fondi   destinati
all’emergenza nella riunione alla Protezione civile con
premier e ministri. La Lombardia critica il decreto con le
prime misure per le zone rosse: ‘Troppo poco’. Conte promette
nuovi interventi, al lavoro per un secondo e un terzo
provvedimento. ‘Puntiamo a una terapia d’urto. Non ci fermiamo
qui. L’Italia ha bisogno di una grande spinta economica.
Vogliamo creare una grande accelerazione degli investimenti’,
ha detto il premier. La situazione all’estero.
La Regione Friuli Venezia Giulia informa che, a seguito degli
approfondimenti clinici effettuati su un sospetto caso di
coronavirus a Gorizia, la persona è risultata positiva a
entrambi i tamponi faringei previsti dal protocollo. Si tratta
del primo caso in Friuli Venezia Giulia. La persona non è
grave ed è in isolamento.

Le scuole riaprono in tutte le regioni italiane tranne che
nelle tre regioni con aree cluster nelle quali in realtà ci
sarà la sospensione delle attività – fino all’otto marzo – ma
non la chiusura totale. Per la regione Marche c’e’ il ritorno
a tutte le altre attività così come avviene per tutte le altre
regioni che avevano sottoscritto l’ordinanza unica nazionale.
E’ quanto si apprende da fonti di governo partecipanti alla
riunione alla Protezione Civile.

“Abbiamo   adesso   concluso   la   riunione,   domani   mattina
pubblicheremo il nuovo Dpcm in pieno raccordo con le
valutazioni dei governatori. C’è un clima di grande
collaborazione”, ha detto il premier Giuseppe Conte uscendo
dalla Protezione Civile. “In questo momento è riunito il
comitato tecnico, non mi fare anticipare nulla ma per quanto
riguarda le regioni interessate adotteremo misure di prudenza
che si distingueranno dalle altre”. Oltre ad un secondo
decreto “lavoriamo a un terzo intervento ancora più organico,
ancora più complessivo, siamo consapevoli che l’Italia
necessita di una grande spinta economica. Vogliamo creare una
forte spinta semplificatrice e una grande accelerazione degli
investimenti”. In merito alle misure economiche, il presidente
Conte ha ricordato ai governatori in videocollegamento che già
ieri sera il Cdm ha approvato misure di immediato impatto per
le situazioni più critiche, tra cui ad esempio la previsione
della cassa integrazione ordinaria e in deroga. “Ma non ci
accontenteremo”, ha aggiunto Conte, ricordando che il Governo
stava già lavorando, prima dell’emergenza coronavirus, “a una
terapia d’urto, a un complessivo provvedimento di rilancio del
Paese”. “Non ci fermiamo qui”, ha ribadito.
Lunedì riapriranno le scuole in Liguria ad eccezione della
Provincia di Savona, ha annunciato il presidente della Regione
Liguria Giovanni Toti. “La Provincia di Savona vedrà applicate
ancora le limitazioni valide oggi per tutta la Liguria, con le
scuole chiuse, mentre le altre province della Liguria
torneranno ad essere assimilate alle aree simili del resto del
Paese, senza limitazioni” ha spiegato il governatore della
Liguria.

Scuole riaperte agli studenti in Piemonte da mercoledì
prossimo. Lunedì e martedì gli edifici saranno invece aperti
al solo personale scolastico. Lo annuncia il presidente della
Regione Piemonte Alberto Cirio oggi al centro della Protezione
Civile al termine di un tavolo sull’emergenza Coronavirus in
video collegamento con il governo. “D’accordo con l’ufficio
scolastico regionale – spiega – abbiamo sottoscritto un
protocollo in cui abbiamo concordato un’igienizzazione
straordinaria – aggiunge – Si tratta di due giorni in più che
ci consentono anche di tenere sotto controllo l’evoluzione
della situazione”.

L’annuncio delle scuole chiuse la prossima settimana in
Lombardia e Emilia-Romagna era stato già annunciato dalle
rispettive regioni. Da parte del governo c’è “sostanziale
adesione alle nostre richieste”: così ha detto al TgR
Lombardia l’assessore al Welfare della regione Giulio Gallera
mentre è in corso la videoconferenza con il governo. Ci sono
alcuni approfondimenti da fare ma per quanto riguarda le
scuole “sarà prorogata per un’altra settimana” la sospensione.
Scuole, nidi e università in Emilia-Romagna restano chiusi
anche la prossima settimana. Lo conferma su Facebook il
governatore, Stefano Bonaccini.

Lombardia, 60 guariti, calano ricoveri – “Ci sono sessanta
guariti, con tampone negativo, e gli accessi giornalieri in
ospedale continuano a diminuire”. Così l’assessore al Welfare
della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nella ormai consueta
conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza
coronavirus. “Siamo a 615 tamponi positivi realizzati su un
totale di 5.723 tamponi realizzati, circa il 12% – dice -.
Abbiamo 256 pazienti ricoverati, più 80 in terapia intensiva,
meno rispetto ieri. Siamo a 23 decessi, tutte persone anziane
e con patologie”. “Stiamo interloquendo con il governo per
inserire la possibilità di assunzione di pensionati, sia
medici che infermieri. Abbiamo bisogno di personale
specializzato”. Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare
Giulio Gallera.

Castelli, chiederemo ok Camere su deficit – “Chiederemo al
Parlamento l’autorizzazione a scostarci dai saldi di bilancio,
anche in deficit, per contrastare la battuta d’arresto che la
nostra economia può subire. Chiederemo il sostegno di tutti i
Gruppi parlamentari. Nel Dl a cui stiamo lavorando, ci saranno
misure a beneficio dell’intero Paese, dal sostegno all’export
e promozione dell’Italia nel Mondo, lo sblocco immediato e la
cantierizzazione degli investimenti, crediti d’imposta e
maggiore liquidità per le imprese”. Così il Vice Ministro al
Mef, Laura Castelli.

Positivi marito e figlia della donna contagiata nel Lazio -“Ad
oggi i primi test effettuati risultano positivi per il marito
della donna e uno dei due figli”. Lo comunica il bollettino
medico dell’istituto Spallanzani relativamente a due dei
componenti della famiglia della donna, residente a Fiumicino,
risultata positiva ieri al Coronavirus. “Il test della donna è
stato confermato anche dall’istituto superiore di
sanità”.”Hanno lievi sintomi anche il marito e un figlio della
donna risultata positiva”.

Niccolò torna a casa – “E’ un momento emozionante, finalmente
lo riportiamo a casa”. Lo ha detto la mamma di Niccolò, il
17enne di Grado bloccato per due volte in Cina a causa della
febbre ma risultato negativo poi ai test per il Coronavirus.
Il ragazzo è stato appena dimesso dallo Spallanzani di Roma al
termine dei 14 giorni di isolamento. “Dopo sei mesi che non lo
vedevamo e dopo tutto quello che è successo è stata
un’emozione fortissima riabbracciarlo”, ha detto il padre di
Niccolò. “Niccolò è contento di riabbracciare tutti quanti –
ha detto la madre – finalmente questa disavventura è finita”.

Le perdite economiche stimate – Una diminuzione del pil
italiano compresa tra -1% e -3% nel primo e secondo trimestre
2020. E’ questa l’indicazione degli effetti sull’economia del
coronavirus secondo il Ref Ricerche che quantizza la perdita
di Pil tra i 9 ed i 27 miliardi. La stima considera l’impatto
nelle regioni italiane, con effetti immediati e di più lunga
durata, a seconda del settore considerato. Lombardia e Veneto,
le regioni più interessate, spiega il Ref, contano per il 31%
del pil italiano.

RINVIATE PARTITE SERIE A – Non mette tutti d’accordo la
decisione della Lega di rinviare al 13 maggio Juve-Inter e le
altre quattro partite di Serie A che si dovevano giocare nel
fine settimana a porte chiuse. ‘Bisogna adottare criteri
univoci e armoniosi. Sono preoccupato per il futuro, perché se
viene prorogato il blocco fino all’8 marzo, anche le gare
della prossima giornata sono a rischio’, dice l’Ad dell’Inter
Marotta. Mentre per l’allenatore della Roma Fonseca, ‘per la
regolarità del campionato è meglio rinviare tutte le partite’.
Protesta dei tifosi dell’Inter sul web: ‘Così il campionato è
falsato’.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto con gli
aiuti all’economia nelle zone colpite dal coronavirus.

Gli Stati Uniti hanno elevato l’allerta nei confronti
dell’Italia al livello 3, con la quale si raccomanda ai
cittadini americani di riconsiderare tutti i viaggi verso il
nostro Paese, evitando quelli che non sono necessari. Al
livello 3 ci sono Cina e Corea del Sud.
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