OLTRE I CONFINI #INFORMADACASA - NON DALLA GUERRA
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NON Non Dalla Guerra Educazione Alla Pace Associazione di Promozione Sociale Vicenza, Viale G. Carducci 13 DALLA CF: 95130920242 www.nondallaguerra.it info@nondallaguerra.it GUERRA Non Dalla Guerra è un’associazione giovanile indipendente con sede a Vicenza. Organizziamo campi di volontariato in Medio Oriente, promuoviamo percorsi di sensibilizzazione nelle scuole sui temi delle guerre e delle migrazioni. Sosteniamo le comunità più bisognose in Giordania con progetti di scolarizzazione e di aiuto umanitario. Siamo convinti che il dialogo e l’incontro con l’altro siano l’unica vera risposta alle violenze e agli estremismi. Crediamo nell’educazione alla pace che parte dal basso, dalla società civile e dal mondo della scuola. Un’educazione alla pace che parte da giovani come noi che hanno deciso di non lasciare posto all’indifferenza, mettendosi in gioco in prima persona. 2
Report informativo “CONFINI: OLTRE LE FRONTIERE ” Indice #InFormadaCasa #InFormadacasa è un progetto promosso da Non Dalla Guerra. È un percorso formativo a più tappe sul tema delle migrazioni. Il diritto alla salute dei migranti nei campi profughi, la legislazione italiana in materia di immigrazione e la grande questione dei confini sono le tre macro-aree approfondite in un lavoro di ricerca realizzato con la collaborazione di esperti e professionisti di altre associazioni. Un lavoro di ricerca che - per ogni macro-area analizzata - si è concretizzato nella redazione di un report dettagliato. IL CONFINE GRECO TURCO 6 Redatto da: Anna Piazza, Chiara Cera, Emanuel Morbin, Lisa Stocco, Noemi Rossi, Luca Maddalosso,Francesca Spada Gli ultimi avvenimenti 7 L’accordo Ue-Turchia in cinque punti 8 Responsabili progetto: Anna Baron I anna@nondallaguerra.it Gli esiti dell’accordo (a settembre 2019) 9 Anna Piazza I annap@nondallaguerra.it Turchia: qual è la situazione dei profughi? 12 Progetto grafico di: Da dove provengono i migranti 14 Lorenza Zago I ufficiostampa@nondallaguerra.it Note: Grecia: “we are like animals” 16 Il presente documento è stato elaborato nell’ambito di un progetto formativo promosso da Non Dalla Guerra e realizzato dai soci dell’associazione. L’estrema destra greca 18 La divulgazione del materiale è libera e a titolo gratuito. I soggetti ritratti nelle fotografie non sono in alcun La reazione dell’Europa e le misure a sostegno della Grecia 20 modo legati alle informazioni presenti nel testo. Un inferno di nome Moria 21 Conclusioni 24
Gli ultimi avvenimenti IL CONFINE GRECO-TURCO DICEMBRE 2019 4 MARZO 2020 Inizia la controffensiva del regime siriano per La Von Der Leyen in visita definisce la Grecia scudo conquistare la zona della Siria nordoccidentale di d’Europa e annuncia le misure UE per sostenere la Introduzione Idlib, roccaforte delle forze qaediste e jihadiste e di Grecia. fatto protettorato della Turchia. Un milione di persone 6 MARZO 2020 Dall’inizio del 2020 il confine greco–turco è stato disperatamente di entrare in Grecia. Bambini, donne sono costrette ad evacuare la regione. sotto i riflettori dei media internazionali, che hanno e uomini coinvolti nella crisi umanitaria in atto al Putin ed Erdogan si accordano per una tregua ad 27 FEBBRAIO 2020 portato alla luce i recentissimi sviluppi di una forte confine tra Grecia e Turchia, nelle isole greche e nel Idlib e l’istituzione di un corridoio per il rientro degli crisi. Migratoria, politica, umanitaria e diplomatica Mar Egeo non devono essere usati come strumento sfollati. è una crisi che sta interessando principalmente due politico» ha detto Francesco Rocca, presidente della 33 soldati turchi vengono uccisi in un bombardamento attori internazionali: la Turchia e L’Unione Europea. Croce Rossa Italiana che opera nel Paese, dopo aver aereo delle forze siriane a Idlib. Erdogan lancia un 10-17 MARZO 2020 Dopo che Erdogan ha dichiarato “aperti” i confini visto cosa accade sul confine settentionale del fiume ultimatum all’Europa, minacciando di aprire il confine turchi ai migranti che vogliano raggiungere l’Europa, Evros. greco-turco ai migranti e lasciare che raggiungano Le varie potenze si muovono in vista dell’emergenza la situazione al confine con la Grecia ha avuto Le numerose e ripetute violazioni dei diritti umani di l’Europa. Questa pressione sull’Europa è finalizzata ad Coronavirus. Nei campi regolari viene istituito il un’escalation di tensione. Anche nelle isole greche cui hanno parlato i principali media nei primi mesi del ottenere l’appoggio della NATO nel teatro di guerra coprifuoco e vengono ridotti al minimo gli spostamenti sovraffolate la situazione è diventata ancor più critica, 2020, però, sono solamente l’apice di una situazione siriano. e i contatti con l’esterno. Medici Senza Frontiere e anche a causa del diffondersi del Covid-19. che ha radici profonde e complesse, di un intreccio di altre organizzazioni lanciano appelli per l’evacuazione «In quella che viene chiamata “la terra di nessuno” sofferenze e conflitti che hanno iniziato a svilupparsi 29 FEBBRAIO 2020 immediata dei campi, dove l’arrivo del Covid-19 ho visto alcune centinaia di persone che chiedevano molti anni fa. potrebbe portare a una catastrofe umanitaria. le stime dicono che almeno 13mila persone raggiungono il confine terrestre greco-turco, molte di 18 MARZO 2020 loro utilizzando mezzi di trasporto messi a disposizione Il primo ministro turco annuncia che a causa del dalla stessa Turchia. La Grecia respinge chi cerca di Coronavirus i confini di Grecia e Bulgaria rimarranno superare il confine. Al valico di Pazarkule la polizia chiusi, pertanto chi è rimasto nella zona cuscinetto greca usa lacrimogeni e granate stordenti contro i tra Grecia e Turchia tornerà a Istanbul. migranti. 1 MARZO 2020 20 MARZO 2020 la Grecia adotta misure restrittive per contrastare La Grecia continua a trattenere i migranti in luoghi l’accesso dei richiedenti asilo. Viene sospesa la chiusi come navi, parchi ed autobus, senza permettere possibilità di fare richiesta di asilo e viene previsto il loro di presentare richiesta di asilo. rimpatrio immediato per chi entra in modo illegale. 3 MARZO 2020 28 MARZO 2020 Si aggravano gli attacchi degli estremisti di destra Le autorità turche procedono allo sgombero del di Alba Dorata a giornalisti e ong. Molti attacchi, in campo di Pazarkule, sorto il mese precedente sul particolare quelli contro i migranti, si avvalgono del confine greco-turco, e riportano i migranti ad Istanbul, consenso implicito del governo. sottoponendoli a 14 giorni di quarantena. 6 7
Gli esiti dell’accordo (a settembre 2019) Il meccanismo di rimpatri e canali umanitari ha Ancora più ambigua è l’effettiva destinazione dei permesso il trasferimento in UE di circa 12.500 fondi (660 mln) trasferiti ai Ministeri turchi per le persone, su 3.670.000 siriani che vivono in Turchia. Migrazioni, per l’Educazione e per la Salute. L’unico Un ostacolo fondamentale è la lentezza della progetto pubblicamente noto in via di realizzazione con burocrazia greco-europea. questi fondi è un centro di detenzione per rifugiati in territorio turco, 19esimo di una lunga serie. La Le promesse europee sono state scarsamente Commissione europea non ha fornito documentazione mantenute: il progetto di integrazione europea e che provi l’esistenza di altri progetti e la gestione di la liberalizzazione dei visti si sono arenate di fronte tali fondi, ha soltanto dichiarato che “Tutte le spese alle richieste di Bruxelles in materia di riforma della sono soggette a verifiche di controllori indipendenti”. giustizia, rispetto dei diritti umani e delle libertà civili, Il problema è che gli esiti di tali verifiche non vengono e di riforma della legislazione relativa al contrasto al resi pubblici, escludendo la possibilità di un controllo terrorismo. Inoltre in ambito economico la Turchia democratico sulla destinazione dei finanziamenti. lamenta l’insufficienza degli aiuti economici se confrontati allo sforzo che la situazione emergenziale Inoltre, come emerge dai verbali e dalle dichiarazioni sta costando al Paese.Per queste ragioni, nel 2019 la di Jean-Louis de Brouwer, direttore del dipartimento Turchia chiede di tornare al tavolo dei negoziati per ECHO (European Civil Protection and Humanitarian rivedere le clausole dell’accordo e minaccia di aprire Aid Operations) dell’Unione Europea, il Ministero L’accordo tra Turchia e UE del marzo 2016 in cinque punti: le frontiere tra Grecia e Bulgaria nel caso in cui ciò degli Interni turco sta assumendo un atteggiamento non avvenga. molto rigido, esercitando pressione sulle ONG. Comportamenti messi in atto ricorrentemente 1 Respingimento dei migranti irregolari in Turchia Un’inchiesta dei giornalisti di “The Black Sea” consistono in revocare autorizzazioni alle Ong, in collaborazione con L’Espresso e il consorzio garantire permessi solo per soggiorni brevi, investigativo EIC del 2018 mette in luce altri aspetti ostacolare la concessione dei visti e, talvolta, mettere 2 Istituzione di canali umanitari con proporzione 1:1 poco chiari legati alla messa in pratica dell’accordo. in atto campagne intimidatorie (spesso taciute dalle (Per ogni irregolare rimpatriato, un altro ne viene trasferito in UE con canali umanitari) Un primo punto è l’effettivo utilizzo dei fondi europei stesse vittime) nei riguardi di dirigenti e membri delle destinati ad Ankara. I ricollocamenti in Turchia, organizzazioni, come accaduto nel 2017 alla Ong 3 Aiuti economici alla Turchia (6 miliardi di euro) parte ingente delle spese, sono stati solo 1200 e Mercy Corps. delle 26 maggiori infrastrutture programmate, in particolar scuole e ospedali, solo metà di queste sono 4 Liberalizzazione dei visti per l’UE per i turchi in costruzione. Quasi un miliardo sarebbe andato al World Food Programme, per il supporto umanitario ai rifugiati, anche se questa organizzazione, come molte 5 Nuovi capitoli per l’adesione della Turchia all’UE altre, ha diritto a trattenere un 7% dell’appalto come costo amministrativo (si tratta di 70 milioni rimasti in mano all’istituzione). 8 9
Un’ulteriore inchiesta del consorzio EIC (European alle persone gravemente malate o ferite è concesso il Investigative Collaborations) si è occupata di indagare passaggio per chiedere protezione”. sul supporto tecnico fornito dall’Unione Europea alla Vediamo qui l’Europa in veste di soggetto di un Turchia per gestire la sicurezza nel confine turco intenso processo di securitizzazione, che nasce nelle siriano e greco-turco. È emerso un trasferimento di politiche dei singoli stati membri e sfocia in accordi risorse economiche e tecnico militare per oltre 80 internazionali di questa portata. L’accordo con la milioni di euro finalizzati all’acquisto di mezzi militari Turchia, infatti, è un accordo pilota, la cui formula si blindati, di apparecchi e navi per la sorveglianza delle ripropone con altri Paesi coinvolti nella gestione dei frontiere di terra e di mare. flussi migratori come il Marocco e la Libia. Questi strumenti vengono giustificati nei documenti Si assiste in questo caso a un processo di europei come mezzi necessari a prevenire esternalizzazione dei confini e delle politiche di l’immigrazione illegale, il traffico di esseri umani asilo: la gestione del fenomeno viene marginalizzata e il contrabbando. Con gli stessi, a tutti gli effetti, a un territorio esterno all’Ue, trasformando di la Turchia mantiene altissimi i livelli di vigilanza fatto la Turchia nel “campo profughi d’Europa”. alle frontiere, già chiuse da un muro di quasi 900 Il respingimento dei rifugiati è un atto illegale secondo chilometri sul confine siriano, rendendo praticamente la convenzione di Ginevra (art. 33), ma in territorio impossibile l’ingresso ai richiedenti asilo. turco non può essere controllato dall’UE. Il console turco a Chicago Umut Acar sostiene che L’Europa dei diritti esce da questo intreccio politico l’attraversamento “resta aperto a chi fugge dai regimi” apparentemente vincitrice: con ingenti finanziamenti e rimane chiuso per combattere i terroristi e ridurre il e un accordo politico che a prima vista può sembrare rischio di attentati. Purtroppo, però, le testimonianze onesto e ragionevole, evita l’afflusso di questi delle Ong e di chi vive nei villaggi prossimi al confine migranti tanto temuti dall’opinione pubblica, senza convergono nel dire che la frontiera è chiusa e chi nemmeno essere chiamata a rispondere per le gravi tenta di superarla è esposto al fuoco delle forze e reiterate violazioni dei diritti umani e degli accordi turche. L’Unhcr a riguardo ammette che “soltanto internazionali di cui è subdola complice. 10 ©11 AP
TURCHIA “ Noi non abbiamo tempo per studiare, noi dobbiamo lavorare. Noi lavoriamo e poi torniamo a casa. Quando sono arrivato ho imparato la lingua e ho cominciato a chiedere nei negozi se avevano bisogno, Qual è la situazione dei profughi? una scuola; quest’ultimi però rappresentano solo il 13% dei rifugiati siriani in età scolastica. se era così lavoravo per loro. Le prime Inoltre, a evidenziare la gravità dei dati riportati, mansioni che ho svolto? Ho trasportato le emergono le statistiche sull’attenzione che il cose che servivano da un negozio all’altro, Il 29 aprile del 2011 i primi 263 siriani entrarono in Turchia, per sfuggire dal confitto. Tra settembre di oltre popolo siriano prestava alla cultura prima di essere così hanno iniziato a conoscermi. Due anni fa. Avevo 15 anni. Poi ho iniziato a lavorare e aprile dello stesso anno nacquero i primi 4 campi 3.500.000 lacerato dalla guerra: un tasso di iscrizione del 99% ” per l’istruzione primaria e dell’82% per la scuola con mio padre in una fabbrica di tessuti per rifugiati (che saranno 13 nel 2012 e 21 alla fine siriani registrati in Turchia secondaria inferiore. e sono rimasto con lui* del 2013). A fronte della crescita esponenziale del flusso migratorio, dovuto sia all’acuirsi del conflitto siriano, La domanda immediatamente consequenziale da porsi 6% all’accordo firmato dalla Turchia con l’Europa, la a questo punto è: cosa succede ad un esercito, in parte disponibilità di posti nei campi rifugiati è rimasta, fantasma, di generazioni a cui non è stata consentito pressoché invariata. Ci si ritrova così a marzo del di fatto l’accesso all’istruzione? Chi non riesce a imparare la lingua, e non trova un lavoro 2018: di oltre 3 milioni e mezzo di siriani registrati, Cosa accade se gli stessi sfortunati protagonisti in fabbrica, si ritrova a essere costretto a raccogliere solo il 6% di loro (225.557) vivevano nei 21 campi sono costretti a vivere nella miseria più totale, la plastica dai cassonetti della spazzatura, per vive nei campi profughi (TAGs, Temporary Accomodation Centers) collocati abbandonati dalla comunità internazionale e dal paese poterla poi vendere al riciclo e raccimolare qualche nelle province turche a ridosso con il confine siriano. che li dovrebbe proteggere? soldo per sopravvivere. 1.4 Nei campi profughi turchi, per chi riesce ad accedervi, c’è disponibilità di acqua, elettricità e molte unità Le principali cause in Turchia, che portano i giovani abitative dispongono persino di antenne paraboliche. migranti a finire precocemente l’infanzia e ad All’interno sono state create anche delle scuole, che milioni entrare in modo traumatico nell’età adulta sono 64% presentano una buona percentuale di frequentanti. principalmente lavoro minorile, accattonaggio, Per tutti gli altri, ovvero la maggior parte dei reclutamento da parte di forze armate di matrice sono minori sotto i 14 anni profughi, la situazione è diversa; terrorista, sfruttamento sessuale. “ dati Unchr -2018 dei siriani vive sotto la soglia di povertà Nel 2017 almeno la metà dei circa tre milioni di Secondo Ahmad, insegnante volontario in una scuola Coloro che riescono a fuggire dal conflitto migranti siriani presenti in Turchia avevano un’età siriana a Gaziantep, i minori sono preferiti in quanto e ad arrivare in Turchia possono solo inferiore ai 18 anni (secondo i dati ufficiali delle Nazioni “danno meno problemi, non alzano troppo la testa. appoggiarsi ai loro contatti lì, e a coloro Unite: su poco più di due milioni e ottocentomila Sono schiavi perfetti che seguono pedissequamente che sono arrivati precedentemente e si sono persone registrate ufficialmente, circa un milione e gli ordini del padrone. Devono essere sacrificati già inseriti nel tessuto sociale. È in questo duecentomila under 18 e quasi 400.000 under 5). e abbandonare l’idea di poter studiare, per poter modo che riescono a trovare una casa da Nel novembre 2015,i dati elaborati da Human Rights permettere alle famiglie di sopravvivere”. affittare più facilmente e a un prezzo non Watch stimavano che all’incirca il 90% dei bambini Per molti la sfida è imparare la lingua turca, così da troppo alto. Tutti quelli che non hanno che vivevano nei campi frequentavano regolarmente poter poi trovare un lavoro. questa fortuna spesso si trovano a vivere per strada anche per lunghi periodi* *L’accoglienza dei rifugiati in Turchia, un fallimento annunciato. Produzione di Progetto Melting Pot Europa 12 13
Da dove provengono i migranti? Nel 2020 sono stati fino ad ora fermati circa 1.800 dal fiume Evros, che traccia anche il confine con la migranti a settimana, tutti bloccati nel tentativo di Bulgaria. attraversare i confine verso l’Ue. Si tratta principalmente di mediorientali provenienti da Siria, Iraq e Palestina, nordafricani di Egitto, Libia La mobilitazione scattata con l’annuncio della e Marocco, africani provenienti da Nigeria, Congo, riapertura del confine ha spinto i migranti verso Guinea e tanti in fuga da Afghanistan, Pakistan e le due rotte principali che portano all’Europa: Bangladesh. la prima parte dalle località della costa egea della Turchia, situate a poche miglia nautiche Tra queste diverse nazionalità, oltre ai siriani e dalle isole greche e costituisce la rotta verso i iracheni, molto numerosi sono soprattutto gli afghani, confini dell’Ue più trafficata nella stagione estiva. che tentano di passare il confine orientale della I movimenti più significativi sono avvenuti però verso Turchia con l’Iran per poi attraversare il territorio il confine terrestre di Edirne con la Grecia, segnato turco fino alle coste dell’Egeo. © ISPI Con il coronavirus che dilaga nella Repubblica afghani sradicati, dei quali circa 2,7 milioni registrati Islamica il confine è però blindato, limitando, come rifugiati e altri due milioni rimasti sfollati perlomeno nel medio termine, il passaggio ai soli all’interno del Paese. Gli afghani rappresentano la migranti che, giunti da est negli scorsi mesi, si popolazione sotto il mandato dell’UNHCR rimasta trovano già in Turchia. sfollata ed espropriata di tutto per più lungo tempo a livello mondiale. ll ministro degli Interni turco, Suleyman Soylu, nel Dal 2018 La Turchia si è ritrovata ad affrontare una 2019 ha cercato più volte di riportare l’attenzione nuova ondata di migranti provenienti dal territorio sull’Afghanistan. “Sono 4 anni che cerchiamo di parlare Afghano. La maggior parte di queste persone è formata all’Europa delle rotte migratorie dall’Afghanistan e da uomini e donne in fuga da guerra e povertà, dall’Africa. Il 45,5% di quelli che raggiungono l’Ue che affrontano un viaggio pericoloso per cercare di dalla Turchia sono afghani”. arrivare in Europa a cercare lavoro. L’esodo afghano sta ormai entrando nel suo quinto decennio. Sono circa 4,6 milioni su scala globale gli 14 15
GRECIA “We are like animals” L’accordo tra UE e Turchia, con tutte le sue fragilità, è sostengono di essere stati espulsi dalla Grecia dopo sicuramente stato in grado di cristallizzare la situazione aver subito maltrattamenti fisici e psicologici ed per alcuni anni, seppur nella sua drammaticità e con essere stati spogliati di cellulare e documenti, senza le costanti tensioni di cui abbiamo parlato. avere la possibilità di richiedere asilo o ricevere Il palco è crollato quando, tra il 27 e il 29 febbraio, assistenza di un avvocato. Erdogan decide di aprire i confini. Di fronte a questa La situazione nei campi profughi in Grecia è disastrosa decisione, la Grecia e, tramite questa, L’Europa, mette già da anni, in particolare dopo il forte afflusso del in atto delle politiche che hanno scatenato le critiche 2015. Sembrerebbe che il governo questa volta non di tutta la comunità internazionale, mostrandosi abbia intenzione di assumersi un impegno di enorme debole, spaventata e molto meno affezionata ai diritti portata economica e sociale. In assenza di adeguato umani di quanto non lo sia alla sicurezza nazionale. sostegno da parte dell’UE, lo Stato, solo e già in © Belal Khaled /TRT Arabi ginocchio, sta reagendo violentemente al nuovo flusso L’inchiesta “We are like animals” del New York Times , migratorio innescatosi negli ultimi mesi a causa del pubblicata il 13 marzo 2020, vuole far luce sui perpetuarsi delle violenze in Siria e della decisione è una condotta inaccettabile e che viola importanti della legge locale. recentissimi sviluppi della crisi migratoria e sui reali di Erdogan di aprire il confine greco-turco. convenzioni internazionali, come la Dichiarazione L’inchiesta continua con la denuncia della violenza approcci che lo stato greco sta adottando a riguardo. Universale dei Diritti Umani e nello specifico quella di in mare, immortalata da immagini e video registrati Sono numerose le testimonianze di migranti che Quella ufficialmente portata avanti negli ultimi mesi Ginevra sullo status del rifugiato. e passati alla stampa da ufficiali turchi. In questi L’inchiesta del NYT porta alla luce risvolti documenti, che hanno fatto il giro del mondo, si vede agghiaccianti, riguardo i quali la Grecia si è espressa chiaramente la guardia costiera greca mentre sfreccia 50.500 negando ripetutamente i fatti. e spara nell’acqua in prossimità delle imbarcazioni di Dai racconti dei migranti, riscontrati da video, fortuna su cui viaggiano i migranti, non risparmiandosi immagini satellitari e dai dati GPS dei cellulari dei colpi di manganelli. migranti arrivati in Grecia testimoni, emerge l’esistenza di un “black site”, un 2018 73.377 nel centro non ufficiale, dove, in periodi di particolare Sul confine di terra la situazione non sarebbe migliore, affollamento dei centri di accoglienza ufficiali, i e l’inchiesta riporta gli esiti di ricerche e testimonianza migranti sarebbero illegalmente detenuti per poi di migranti riguardo la morte di Mohammed Yaarub, migranti arrivati in Grecia essere espulsi senza la possibilità di richiedere l’asilo, 22enne siriano. Secondo le ricostruzioni, Mohammed nel 2019 totalmente in violazione dell’art. 33 della Convenzione sarebbe stato colpito dal fuoco delle forze dell’ordine +45,3% di Ginevra sullo status del rifugiato. greche, che lo hanno fermato durante il suo tentativo di superare il confine greco-turco. Un portavoce del governo greco, Stelios Petsas, non ha commentato l’esistenza del sito, ma ha affermato che la Grecia detiene ed espelle migranti nel rispetto © Francesco Pistilli 16 17
L’estrema destra greca Il fenomeno dell’estremizzazione è particolarmente allarmante poiché le violenze non si rivolgono unicamente, come si potrebbe pensare, ai richiedenti “ È incredibile come la Grecia sia impazzita all’improvviso, queste terre sono sempre state accoglienti. È sempre stata una zona di passaggio e non ci sono mai stati problemi Un’ulteriore criticità che continua ad accrescere la Il risvolto preoccupante sta nel fatto che, negli ultimi asilo, ma vengono estese alle Ong e ai civili che si con la popolazione. Dall’altra parte, oltre il sua portata è il fenomeno dei movimenti di estrema mesi in particolare, è aumentata l’adesione a gruppi occupano di prestare servizi ai migranti, e, laddove confine, noi andiamo spesso anche solo per destra greci, figli della crisi e dell’esasperazione estremisti, primo fra tutti Alba Dorata, che si pone a siano loro a prestare soccorso, agli stessi militari. prendere un caffè. generale a fronte di una situazione emergenziale capo di atti intimidatori e aggressioni a persone, cose, In Grecia il servizio militare è obbligatorio e trascinatasi per anni e in continuo peggioramento. proprietà. A Chios, la notte del 3 marzo, viene appiccato un quando si finisce si ha la possibilità di restare incendio nel deposito della Onlus Stay Human Odv, tra i volontari della Guardia nazionale e Nelle isole, dove la concentrazione di migranti è “Andiamo in tre, ci disponiamo in un punto della riva del che si occupa di fornire assistenza e servizi di prima continuare il proprio addestramento di tanto altissima e gli hotspot straripano di persone che fiume dove spesso passano i migranti. All’improvviso necessità ai profughi del campo di Vial. in tanto, in base alle proprie disponibilità. non vengono distribuite sul territorio nazionale, la scatta l’azione, li blocchiamo, li mettiamo pancia a Si ha anche un’arma in dotazione ma popolazione ha iniziato forti proteste contro il governo terra e con le mani legate in modo che non possano La settimana precedente i cosiddetti “volontari a ovviamente non la si può usare senza attuale, ad esempio con lo sciopero generale del 20 liberarsi. Gli togliamo i telefoni e li bruciamo dopo difesa delle isole” hanno attaccato i militari mentre autorizzazione [...]. Il governo ha una grande gennaio 2020 organizzato a Lesbo, Samos e Chios. averli lasciati a terra per un po’ […] Poi chiamiamo trasferivano materiali per allestire un secondo hotspot responsabilità: quella di utilizzare una ” la polizia e se la vedono loro» racconta uno uno dei più grande. Il fondatore della Onlus Musli Alievski propaganda nazionalista, come se ci fosse La popolazione all’inizio del fenomeno si era riservisti non richiamati dalla Guardia Nazionale, spiega: “Non mi sento di incolpare la gente di qui, non un’invasione in corso* dimostrata accogliente, ma la cristallizzazione tassista di giorno e cacciatore di migranti la notte, è che si sono svegliati all’improvviso neonazisti, sono della situazione sta facendo emergere significative al giornalista Valerio Nicolosi in un interessante solo esasperati.” tensioni che riguardano quasi la totalità dei cittadini, reportage realizzato per Il Manifesto a inizio marzo *intervista di Valerio Nicolosi a Valantis Pantsidis, avvocato penalista greco - Il Manifesto, 6/03/20 a fronte di oggettive e incontestabili problematicità. 2020. © 18 AP 19
La reazione dell’Europa e le misure a sostegno della Grecia Un inferno di nome Moria Il 3 marzo 2020 la presidente della Commissione tempo per un’azione concertata, basata sui nostri Nel sud dell’isola di Lesbo, vicino alla città di condotto dall’Agenzia Frontex. Per legge tutte le Europea Ursula Von Der Leyen annuncia le misure valori, e per il sangue freddo. La Turchia non è un Mitylene, sorge il campo di Moria, attualmente il persone entrate illegalmente sul territorio greco che verranno attuate a seguito dei nuovi sviluppi nemico e le persone non sono mezzi per raggiungere un più grande campo profughi d’Europa.Si tratta di un vengono detenute all’interno del detention camp i della crisi migratoria. Si tratta di 700 milioni di euro obiettivo. Faremo meglio a ricordarci di entrambi nei RIC (Reception and Identification Centre), quindi primi 3 giorni fino ad un massimo di 25 giorni. in aiuto alla Grecia, combinati al rafforzamento di giorni a venire. Grazie alla Grecia per essere il nostro un campo istituzionale, pensato per l’accoglienza Possono essere messe in detenzione anche le persone Frontex e della mobilitazione del meccanismo europeo scudo[...]Voglio anche esprimere la mia compassione di richiedenti asilo (r.a.) fino alla conclusione della che hanno ottenuto una risposta negativa sia dal di protezione civile. per i migranti che sono stati spinti da false promesse procedura di asilo. greek Asylum Service (gAS), sia in ricorso dall’Appeal La Ue, a livello diplomatico, sta quindi dimostrando in questa situazione disperata”. Questo campo, con la capienza originaria di circa Committe, le persone considerate a serio rischio solidarietà alla Grecia, nonostante le accuse delle 2.500 persone, ne contiene oggi circa 23mila, tra di fuga e quelle che non hanno rinnovato entro la organizzazioni umanitarie in tema di violazione dei L’Unione Europea nei giorni successivi ha anche cui numerose famiglie, minori non accompagnati scadenza il proprio Permesso di Soggiorno (PdS). diritti. Le dichiarazioni della Von der Leyen sono elaborato un programma di rimpatri su base (1.049 il 15 gennaio 2020) e donne in gravidanza, ambigue e lasciano molto su cui riflettere: volontaria, per evitare il congestionamento degli tutti accampati intorno al campo originario, nella Qui le persone vivono in attesa e in costante stato hotspot greci. Duemila euro per tornare a casa: cosiddetta jungle che si sviluppa nei territori d’ansia e paura. Senza poter vedere un medico perché “La situazione ai confini non deve essere gestita una misura dedicata a quei migranti economici che circostanti. quelli che ci sono assolutamente insufficienti, e spesso solamente dalla Grecia, ma è responsabilità dell’Europa probabilmente in questo frangente vedrebbero la visitano solo i bambini molto piccoli e con patologie nel suo insieme e noi la gestiremo ordinariamente propria richiesta di asilo respinta. A Moria arrivano le persone transitate per il transit croniche gravi. con unità, solidarietà e determinazione. Chi cerca di La somma offerta è aumentata esponenzialmente camp a nord dell’isola, nei pressi di Skala Sykaminea, mettere alla prova l’unità dell’Europa resterà deluso. rispetto a quella già prevista da una misura precedente, e che hanno dichiarato di voler fare domanda di La situazione va rapidamente peggiorando se si Manterremo la linea e la nostra unità prevarrà. È che si limitava a 370 euro. protezione internazionale tramite un colloquio considerano i recenti flussi e dopo che a novembre 23 milla le persone che vivono a Moria 23 1049 milla minori non accompagnati ©20Anna Pantelia/MSF 21
2019 il nuovo Governo greco, la destra guidata svenute nelle file di distribuzione. In particolare il poi, non vogliono che i loro figli vadano a scuola perché massima. Ciò significa che ci sono molte persone da K. Mitsotakis, ha promulgato la nuova legge Ramadan rappresenta un periodo estremamente temono che ciò rallenterà la loro richiesta di asilo. classificate come “vulnerabili” che vivono in sull’immigrazione, entrata di fatto in vigore proprio impegnativo. Quando si verificano forti piogge Non sono pochi i genitori che non lasciano uscire i condizioni inadeguate all’interno dei campi e della dal 1° gennaio 2020. Con questa legge emergono sull’isola il campo diventa molto fangoso e le acque bambini dalle tende in cui vivono. jungle (ad es. disabili, malati, anziani, malati di nuove restrizioni che inaspriscono le condizioni di reflue dei servizi igienici si riversano sulle vie che Anche le donne, sono soggetti vulnerabili e non mente, donne in gravidanza, ecc.). vita dei migranti nei campi e irrigidiscono l’accesso molti percorrono ogni giorno con indosso calzature debitamente protetti. Molte donne single sono Nonostante le donne sole in stato di gravidanza siano alla richiesta di asilo. Da un rapporto del Legal inadeguate. I bambini sguazzano tra sudiciume e costrette a vivere in uno spazio ostile, dominato riconosciute come categoria vulnerabile dalla legge, e Centre Lesvos, risalente a gennaio 2020, emerge fango con infradito rotte. dagli uomini. I servizi igienici e i percorsi non sono pertanto abbiano diritto ad una procedura semplificata come la nuova legge violi il diritto al lavoro, neghi In inverno le precipitazioni intense distruggono ben illuminati, portando ad un aumento del rischio per la domanda d’asilo e ad alcune forme di sostegno, di fatto l’accesso alla procedura di asilo, aumenti il frequentemente le strutture dei rifugi di fortuna e le della violenza sessuale di genere, già di per sé molto abbondano le testimonianze di donne incinte che non rischio di rigetto della domanda d’asilo, non riconosca persone faticano giornalmente per sistemare le loro elevata, durante la notte. dispongono nemmeno di un materasso per coricarsi. debitamente e tempestivamente i soggetti vulnerabili, “case”. ostacoli il ricorso contro le decisioni negative in A Vial, campo nei pressi di Chios, l’UNHCR ospita merito alla domanda d’asilo, dinieghi un interprete Nell’estate 2019 a Chios, le cifre mostrano che solo alcune persone vulnerabili nei condomini intorno a richiedenti asilo detenuti che parlano lingue rare. 60 bambini sono stati registrati nella scuola greca. all’isola, ma questi hanno già raggiunto la capienza Il Centro denuncia inoltre l’aumento dei suicidi, in Il fatto che non ci fossero vaccini disponibili ha alcuni casi direttamente riconducibili al fallimento rappresentato un ostacolo all’accesso all’istruzione, dello Stato greco nel fornire misure obbligatorie. poiché la gente del posto ha protestato per chiedere che tutti i bambini rifugiati venissero fatti vaccinare Le condizioni meteorologiche mettono a dura prova prima di frequentare le lezioni nelle scuole locali. Per i residenti dei campi durante tutto l’anno. In estate, a fortuna i programmi di vaccinazione sono poi arrivati causa delle temperature afose, molti residenti soffrono a Chios. delle insolazioni e sono state segnalate persone Un altro probelma riguarda il fatto che molte famiglie, “ Nella giungla non ufficiale non ci sono acqua, elettricità, gabinetti, sanitari, docce o impianti di lavaggio. I bambini sono spesso segnati da evidenti lesioni causate dagli incidenti dovuti ai tentativi delle famiglie di riscaldare l’acqua in bottiglie di plastica sopra ai fuochi. […] Le persone che vivono a Vial”- campo nei pressi di Chios- “sono messe in pericolo da un sistema di smaltimento dei rifiuti inefficiente che provoca la fuoriuscita di liquami tossici nei loro alloggi. È comune vedere vermi, ratti e feci umane. In un luogo in cui l’accesso all’assistenza sanitaria è estremamente limitato e spesso fornito da volontari, la probabilità di diffusione di malattie è diffusa. I residenti del campo raccontano di ore di coda in attesa di ricevere una fornitura d’acqua in bottiglia insufficiente e cibo immangiabile a causa del cattivo gusto. Il campo è disseminato di contenitori di plastica, bottiglie e pasti in decomposizione. [...]I servizi medici sono di difficile accesso e le segnalazioni di tubercolosi e scabbia nel campo sono frequenti 22 © Valerio Nicolosi © Francesco Pistilli 23
Conclusioni Alla luce di quanto riportato, è facile comprendere tramite il processo di esternalizzazione sopracitato. perché si parli di morte dell’Europa, per lo meno di L’emergenza sanitaria ha determinato un momentaneo quella fondata sul rispetto e la promozione dei diritti. assorbimento della crisi ai confini, con la decisione Dato che l’80% dei profughi è ricollocato in diverse della Turchia di far rientrare a Istanbul chi ancora non aree del suo stesso Paese o di Paesi confinanti ai era entrato in territorio greco. Ciò non significa che teatri di guerra, è facile comprendere che un piano il problema sia risolto e non tornerà a ripresentarsi di accoglienza ad opera di Paesi ricchi come quelli più forte e sconvolgente di prima. Inoltre, non va europei, per una percentuale residuale di profughi assolutamente dimenticato ciò che il dilagare di una sarebbe attuabile. pandemia globale possa significare per chi vive in condizioni igienico-sanitarie come quelle dei campi “Già ora, anche senza riformare le norme, sarebbe profughi, greci e turchi, ma non solo. possibile per gli stati trasferire i richiedenti asilo che sono in Grecia e in Italia negli altri paesi europei L’appello delle organizzazioni umanitarie per se ci fosse la volontà, attraverso l’articolo 17 del il ricollocamento dei profughi e dei rifugiati è regolamento di Dublino.” sostiene Annalisa Camilli in l’espressione diretta di una necessità impellente, di un articolo per ISPI. una situazione critica da risolvere tempestivamente, che prescinde le dinamiche politiche e sociali. Una decisione del genere mostrerebbe la forza delle Una voce che non può essere ignorata e che parla istituzioni europee sia a Erdogan, di fronte ai suoi nell’interesse di tutti noi, a prescindere dal fatto di ricatti, ma anche agli Stati che, come la Grecia, trovarci da una parte o dall’altra del confine. da queste istituzioni si sentono ormai lontani, abbandonati, talvolta sfruttati. Sarebbe, soprattutto, un modo per gestire questa crisi in modo più umano e tutto considerato, ragionevole. Bruxelles però sembra bloccata, incapace di incisività e di calore umano, mentre rimane ostaggio delle divisioni tra i governi, della propaganda dei partiti nazionalisti e del potere degli Stati non europei a cui ha affidato il controllo delle frontiere, 24 © AP Pistilli © Francesco 25
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