Natale in Container - Chiesa di Rieti

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Natale in Container - Chiesa di Rieti
#48
anno XXXI / 23 dicembre 2016

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Soc. Coop. Massimo Rinaldi, Reg. Trib. di Rieti n. 1/91 del 16/3/1991. Direttore responsabile Carlo Cammoranesi. Sped. in a.p. – 45% – Art.2 Comma 20/b Legge 662/96 – Filiale di Rieti

               Natale in Container
Natale in Container - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXI n.48 | 23 dicembre 2016

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             chiesa e territori
             Natale tra le macerie

                                       Il Natale dei terremotati

                                       Precario,
                                       essenziale e fragile
                                       Le popolazioni terremotate si preparano a vivere il loro primo Natale dopo il
                                       sisma del 24 agosto e quelli successivi del 26 e del 30 ottobre. Esattamente
                                       quattro mesi dopo la prima grande scossa. Gente tenace e risoluta, pronta a
                                       ricominciare, speranzosa nell’aiuto delle istituzioni e sostenuta da una grande
                                       fede. Ad Amatrice, con le casette, nascono anche i primi centri pastorali e di
                                       comunità, grazie all’impegno delle diocesi e di Caritas italiana

                                       A
                                               matrice si prepara al       nel 1223 inventò il primo           zione. Le casette in costruzione
                                               suo Natale più difficile.   presepe, hanno donato 70            sono un primo passo. Ma è
                                               Qui il terremoto ha         piccole Natività alle famiglie      necessario anche il sostegno
                                       mietuto il maggior numero di        di Amatrice.                        all’economia per consentire alla
                                       vittime, oltre 200 delle 298           Il presepe di Francesco è un     gente di Amatrice di restare».
                                       totali. Non c’è famiglia qui che    richiamo all’essenziale, tutto è    Le ruspe hanno iniziato la
                                       non pianga un parente o un          rivolto al Bambino che irradia      rimozione delle macerie. La
                                       amico. A Natale soprattutto.        la sua luce nella notte. Il senso   Chiesa non manca di far
                                       La Valle Santa francescana          di precarietà è dato, come          sentire il suo sostegno. Davan-
                                       non è distante. I frati di          spiega il vescovo Domenico,         ti all’istituto “Don Minozzi”, la
                                       Greccio, dove il Santo di Assisi    dalla «incognita della ricostru-    diocesi di Rieti e Caritas
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                                                                                                                                              3

                                                                        Δ La testimonianza del parroco

                                                                        Don Savino:
                                                                        «La Chiesa resta accanto»
                                                                        Nell’inverno difficile del post terremoto la
                                                                        Chiesa resta al suo posto: al fianco delle
                                                                        persone e con una continua attenzione a
                                                                        comprendere la situazione, a non perdere il
                                                                        contatto con la realtà. Per essere il segno del
                                                                        Salvatore che nasce in mezzo al mondo

                                                                        «S
                                                                                     iamo ancora in piena emergenza», anche se «le
                                                                                     emergenze in questi quattro mesi sono state una
                                                                                     diversa dall’altra». È il parroco di Amatrice, don
                                                                        Savino D’Amelio, a spiegare come quella di oggi sia di
                                                                        «riuscire a trovare una collocazione per poter dormire senza
                                                                        rischiare di svegliarsi assiderati».
                                                                           E riferendosi ai moduli abitativi forniti da Caritas, in
italiana stanno completando            Valgono le parole di cinque      accordo con le autorità civili, il sacerdote ricorda che le
l’allestimento del Centro           detenuti del carcere di Sulmo-      richieste giungono tutte da «persone che avevano provato a
parrocchiale “Sant’Agostino”,       na che hanno realizzato a           risolvere il problema con un camper o una roulotte».
per dare agli abitanti di           mano un presepe esposto nel            Le persone che sono rimaste appartengono a tre categorie:
Amatrice una chiesa e un            parco cittadino: «Vogliamo          «Quelli che hanno le aziende; quelli costretti dal lavoro, perché
luogo di aggregazione. Fatti e      farvi sapere – scrivono i dete-     sono dipendenti del comune, dell’ospedale o della scuola; e quelli
segni concreti di vicinanza che     nuti agli abitanti di Amatrice      che, soprattutto anziani, non hanno voluto lasciare».
in questo tempo di Natale           – che siete presenti nelle nostre      A nessuno manca un segno di solidarietà: «In tanti vogliono
acquistano ulteriore significa-     preghiere, affinché possiate        offrire cose, anche in segno di festa. Non so quanto questo possa
to: «Abbiamo consegnato             trovare quella pace e quella        sollevare l’animo. La forza di poter guardare al Natale come
anche 30 moduli abitativi, ma       normalità interrotte alcuni mesi    segno del futuro è ciò che speriamo possa entrare nell’animo di
in lista ci sono circa 80 richie-   fa» dal sisma. Un Natale            tutte le persone».
ste», riferisce il parroco di       precario, essenziale e fragile.        E qui arriva il compito della Chiesa. «Restiamo a fianco:
Amatrice, don Savino D’Ame-         Tuttavia, dentro queste mace-       parroco, vescovo, direttore Caritas... cercheremo di prendere delle
lio, che annota: «Siamo pieni       rie la speranza non è mai           iniziative. Ci sono tante proposte di animazione da parte di
di bottiglie, panettoni, dolci,     venuta meno. Celebrare Natale       gruppi, ma non so quante persone parteciperanno in un territo-
giocattoli, ma non so quanto        in questa situazione aiuta e        rio composto da frazioni disperse in un raggio di 15 chilometri.
possano sollevare gli animi.        provoca la speranza. Anche          Le persone che stanno qui ci stanno per lavorare. Certe cose non
Dobbiamo trovare la forza di        dalle macerie è possibile           gli passa neanche per la mente».
guardare al Natale come luogo       costruire qualche cosa di              Un motivo in più per rimanere il più vicino possibile: «Come
e tempo di speranza».               nuovo.                              Chiesa, ma anche semplicemente come esseri umani».
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             chiesa e territori
             Amatrice e Accumoli

    S
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          ono tante le famiglie che       Sarebbe difficile raccontare
          ad Amatrice hanno            le storie di ciascuno, la loro
          trovato un riparo per        fatica di vivere questo mo-
    l’inverno grazie all’intervento    mento difficile, ma anche la
    della Chiesa di Rieti e della      speranza per il futuro e la
    Caritas italiana.                  voglia di ricominciare, di
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Container
            ricostruire e andare avanti.       consegna dei moduli abitativi.
            Ma non se a parlare sono le        Rispetto al problema sono un
            immagini: molto, se non tutto,     piccolo segno di speranza e di
            traspare dai volti, dai gesti,     vicinanza, accompagnato
            dal contesto di queste fotogra-    dalla certezza di poter affron-
            fie, scattate al momento della     tare l’inverno.
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              cose di chiesa
              Verso il Meeting dei Giovani

                                         Argomenti
    È
                                         #sololamore
           l’amore il tema del
           Meeting dei Giovani che
           si tiene ad Amatrice dal
    6 all’8 gennaio prossimi. “Solo
    l’amore”: per ribadire che
    questa esperienza è quella che
    fa la differenza sempre, in
    ogni situazione e dentro ogni
    condizionamento.                     La tre giorni organizzata dalla Chiesa di Rieti, e aperta a tutti i giovani, sarà una
       La tre giorni organizzata
    dalla Chiesa di Rieti, e aperta      full immersion sull’amore
    ai giovani di tutta Italia, sarà
    di conseguenza una full              dal parlamento svedese nel         che basta inseguire i propri       za e a interrogarci sul domani.
    immersion sull’amore a               1972: “La famiglia del futuro”.    stati d’animo per sentirsi         Questo il tentativo da condur-
    partire da quello che si respira     Il concetto è che ogni relazio-    bene. Si cresce attraverso un      re il terzo giorno, a partire da
    nell’aria. Perché oggi la stessa     ne umana autentica si basa         percorso che rafforza e non        quello che è il nostro contesto:
    idea dell’amore rischia di           sull’indipendenza: la donna        debilita le nostre certezze        le macerie, le fatiche di oggi.
    essere considerata un sogno          dal marito, gli adolescenti dai    relazionali. È qui che, insieme    Se ne parlerà con il conduttore
    impossibile. Non si concilia         genitori, gli anziani dai figli.   al francescano Paul Iorio e        tv e regista Pif e la scrittrice e
    con le statistiche che afferma-      L’indipendenza però limita i       alla conduttrice tv Lorella        giornalista Benedetta Tobagi.
    no una tendenziale crescita          contatti e le interazioni: metà    Cuccarini, si proverà a               Il Meeting è aperto ai
    degli individui isolati. I single,   della popolazione si ritrova a     cogliere l’audacia delle opzioni   giovani tra i 17 e i 35 anni. Non
    maschi o femmine che siano,          vivere sola e sempre più           del matrimonio, della fami-        sarà una toccata e fuga, ma
    sono la gran parte, mentre le        donne diventano madri single       glia, della verginità: proposte    un’esperienza residenziale. Ci
    famiglie vivono una decresci-        con l’inseminazione artificia-     che, al giorno d’oggi, sembre-     sarà una traccia, ma tutto
    ta infelice.                         le. Così si scopre che anche       rebbero non stare in piedi. E      andrà interpretato e irrobusti-
       Di conseguenza, il primo          quando è libera, sicura e          che invece si candidano a far      to dai ragazzi. Le direzioni
    giorno del Meeting si proverà        protetta, la vita può rivelarsi    andare avanti il mondo,            verso cui costruire sono tante,
    a capire cosa sta accadendo          insoddisfacente.                   perché è solo nella libertà con    ma a dare una dimensione
    all’immaginario sull’amore e            Si apre allora il problema da   cui ci si consegna all’altro o a   unitaria sarà il filo conduttore
    perché pare correre il rischio       affrontare il secondo giorno:      Dio che l’esistenza diventa        della Amoris Lætitia, un testo
    di farsi deserto. Come scopre        come fare dell’amore un            piena e feconda.                   sull’amore e i rapporti umani
    Erik Gandini nel suo film            progetto maturo e responsabi-         Come a dire che la forza        rivolto da papa Francesco agli
                               . Tutto   le e non un’esperienza paraliz-    dell’amore è quella che spinge     uomini e alle donne del tempo
    nasce dal manifesto proposto         zante e generica? Non è vero       a guardare oltre l’immediatez-     presente.
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Δ I dettagli del Meeting

Vademecum
Meeting dei Giovani
di Amatrice 2017
A chi è rivolto l’evento?
          Il Meeting è aperto a tutti i giovani di età compresa tra
          i 17 e i 35 anni.

Come mi iscrivo?
          Quest’anno al Meeting ci si iscrive esclusivamente
          on-line dalla pagina giovanirieti.it/iscrizione-me-         Programma del Meeting dei Giovani 2017
          we-2017. La partecipazione richiede un contributo di
          50 euro, comprensivo di tutto. Le modalità di paga-
          mento vengono specificate via email al momento                                                    venerdì 6 gennaio
          dell’iscrizione. I ragazzi di Amatrice non pagano nulla:
          devono solo specificare nelle note della pagina di iscri-
                                                                                        Il nostro amore quotidiano
          zione la provenienza. Termine iscrizioni 30 dicembre                              Le macerie e la ricostruzione
          2016
                                                                      ore 15.00 |   arrivi e accoglienza
                                                                      ore 17.00 |   proiezione del film La teoria svedese dell’amore
Come arrivare?                                                        		            incontro con il regista erik gandini
                                                                      ore 20.00 |   cena
          Per chi arriva con l’automobile: sarà messo a disposi-      ore 21.30 |   intrattenimento musicale
          zione un parcheggio per le auto (max 60 posti)

          Per chi non arriva con l’automobile: sarà disponibile                                               sabato 7 gennaio
          un servizio navetta da Rieti ad Amatrice con partenza                                   Fedeltà e tenerezza
          alle 14. È richiesta puntualità. Lo stesso servizio sarà
          messo a disposizione nella giornata dell’8 gennaio da                                 Dalle pulsioni ai sentimenti
          Amatrice a Rieti.
                                                                      ore 10.00 |   incontro con:
                                                                      		            padre paul iorio, o.f.m.
Dove dormire?                                                         		            lorella cuccarini, conduttrice tv
                                                                      ore 12.30 |   pranzo
          All’arrivo dirigersi al banco accoglieza per ricevere il    ore 14.30 |   momento libero
          badge con le credenziali per gli accessi ai vari luoghi.    ore 15.30 |   attività di gruppo
                                                                      ore 17.30 |   incontro con:
                                                                      		            vasco errani, commissario alla ricostruzione
Come funzionerà?                                                      		            presentazione casa del futuro
                                                                      ore 18.30 |   preghiera di taizè
          Gli incontri avverranno in tensostrutture riscaldate.       ore 20.00 |   cena
          Si dormirà nel palazzetto dello sport con spazi divisi e    ore 21.00 |   facciamo festa insieme
          organizzati. Saranno disponibili bagni con doccia
          all’interno e bagni prefabbricati all’esterno (non bagni
          chimici). Gli ambienti saranno riscaldati e confortevo-                                        domenica 8 gennaio
          li. Sono previste attività e spostamenti all’aperto.                                   Apertura verso l’altro
                                                                                                  Abitare nelle realtà fragili
Cosa portare?
          Sacco a pelo, cuscino, asciugamani, effetti personali.      ore 09.00 |   incontro con:
          Occorre tenere presente il periodo dell’anno e l’essere     		            benedetta tobagi, giornalista e scrittrice
          in montagna: prevedere e prevenire il freddo!               		            pif, conduttore tv e regista
                                                                      ore 11.30 |   messa, presiede il vescovo domenico
                                                                      ore 12.30 |   pranzo
Aggiornamenti                                                         ore 14.00 |   condivisione
                                                                      		            e conclusione
          Si può rimanere aggiornati dalla pagina facebook            ore 15.00 |   partenze
          Giovani.Rieti, sulla quale verranno pubblicati tutte le
          novità.
Natale in Container - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXI n.48 | 23 dicembre 2016

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              cose di chiesa
              Verso il Meeting dei Giovani

        di Padre Mariano Pappalardo     La storia di Giuseppe e Myriam

    L
                                        Emmanuel
          e lunghe giornate passate
          con Giacobbe, mio padre,
          in bottega a spaccare la
    legna, a forgiare metalli,
    avevano scolpito il mio corpo.
    Ormai ero un giovanotto coi
    muscoli forti, le mani grandi e
    robuste e nel petto la voglia di
    possedere il mondo intero. Il
                                        La Natività raccontata da un punto di vista particolare: quello di un giovane nel
    tempo libero passato con gli        pieno delle forze e preso dal turbine dei sensi. Un contributo per avvicinarsi al
    amici a discutere ormai quasi
    solo di donne: l’età era quella!    Meeting dei Giovani di Amatrice attraverso una lettura particolare del Natale
    Io non la conoscevo, non
    l’avevo mai vista, non sapevo
    neppure chi fosse. Un giorno        svelto, il volto velato. Una di   penetrante, un odore eccitan-     cavaliere». «Chi è?», chiesi. «È
    d’estate, quando il sole fa         loro era rimasta indietro, e      te, odore di donna matura per     la figlia di Gioacchino», rispose
    ribollire anche i sensi e le        mentre le altre la chiamavano     l’amore. Myriam l’avevano         una voce senza tanto entusia-
    cicale spettegolano annoiate,       per nome, incespicando sulla      chiamata le compagne, come        smo. Passavano le ore e
    mentre con un gruppo di             veste troppo lunga per lei,       la sorella di Mosè che oltre il   quell’odore, l’odore di Myriam,
    amici sotto un fico facevamo i      cercava di raggiungere le         mare dei giunchi, suonando e      dalle narici continuava a
    soliti discorsi, con passo svelto   compagne. Mi passò accanto,       danzando aveva intonato il        sollecitare i sensi; dalle narici
    ci passò di fronte un gruppo di     furtiva, veloce quasi senza       canto della vittoria: «Cantia-    con prepotenza invase ogni
    fanciulle con la brocca dell’ac-    lasciare impronte, le mie         mo al Signore perché ha           membro e andò a depositarsi
    qua in equilibrio sulla testa.      narici si inebriarono del suo     mirabilmente trionfato, ha        nel cuore e più non voleva
    Tornavano dal pozzo con passo       odore, un odore intenso,          gettato in mare cavallo e         uscire. Myriam ormai abitava
Natale in Container - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXI n.48 | 23 dicembre 2016

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                                    tempo in cui anche tu inizi a       pronunciando una parola                avidità e con abbondanza un
                                    sperimentare quanto il re           fatale, all’apparenza insignifi-       vino corposo. L’eros mette nel
                                    Salomone scrisse nel suo canto      cante, pronunciata di giorno           cuore e poi del cuore chiude la
                                    d’amore». E mi sovvenne alla        sarebbe passata inosservata,           porta. L’agape invece è un
                                    memoria quanto in sinagoga          ma di notte tutto penetra nel          amore che dona, è forza
                                    si leggeva nei giorni di pa-        profondo. Aveva detto «pren-           centrifuga che spinge all’ester-
                                    squa: «Mi bacia con i baci della    dere con te», avevo inteso             no, non conosce esclusione ma
                                    sua bocca, migliore del vino è il   bene, aveva pronunciato con            parla una lingua inclusiva di
                                    suo amore. Inebrianti sono i        chiarezza «con». Avrei voluto          vocaboli composti tutti
                                    suoi profumi per la fragranza,      dirgli: «ma io Myriam la voglio        dall’identico prefisso “con”:
                                    aroma che si espande è il tuo       per me». Lui però aveva già            condivisione, compagnia,
                                    nome … trascinami con te,           cambiato discorso e già diceva         comunione. Allarga il tuo
                                    corriamo … quanto sei bella,        che quel figlio avrei dovuto           cuore, Giuseppe, non pensare a
                                    amata mia, quanto sei bella!».      chiamarlo Gesù.                        Myriam come a una tua
                                    Non potevo più aspettare,               Alle prime luci del giorno,        proprietà, a un tuo bene, come
                                    pregai Ismaele di parlare con       andai dal vecchio Ismaele a            se fosse per te. Prendila invece
                                    mio padre perché insieme            raccontargli il mio sogno e            con te con un amore capace di
                                    andassero da Gioacchino a           soprattutto i pensieri che si          farne un dono, non amareg-
                                    chiedere in sposa per me            aggrovigliavano attorno a              giarti perché non puoi soffocar-
                                    Myriam. Non passò molto tem-        quel «con te».                         la tra le tue braccia, ma
                                    po ed avevamo già celebrato,            Con voce pacata, quasi             rallegrati perché il vostro
                                    come tradizione, il rito della      facendo emergere ogni parola           amore coinvolgerà popoli e
                                    promessa. Sul finire dell’esta-     da un lungo, avvolgente                nazioni».
                                    te saremmo andati a vivere          silenzio, cominciò a dire:                Per la verità non avevo
                                    insieme. È fatta, è mia, è per      «Figlio mio, ho come il sentore        capito molto del discorso di
                                    me!                                 che l’Eterno, benedetto sia il         Ismaele, però mi sentivo il
                                       Poi il sospetto, anzi la         suo nome, ti chieda di allargare       cuore più largo e una frase
                                    certezza: qualcuno aveva colto      il tuo cuore. Tu sai che il nome       tornava alla mente: «Fa in
                                    il frutto prima di me. Come         Gesù, che tu dovrai dare a             modo che il tuo amore non
                                    era possibile? Io l’amavo, ed       questo bimbo, deriva da un             chiuda la porta del cuore».
                                    ero certo, lei amava me! La         antico verbo della nostra lingua       Quando giunsero per Myriam
                                    legge non mi dava scampo            che significa allargare, dilatare.     i giorni del parto eravamo a
                                    dovevo ripudiarla, l’amata del      Questo bimbo è destinato ad            Betlemme a motivo del
                                    cuore sarebbe stata sepolta         allargare a dilatare lo spazio         censimento. Furono momenti
                                    sotto una sassaiola furiosa e       vitale dell’umanità, renderà più       concitati, senza un alloggio,
                                    con lei sarebbe morta la vita       grande la vita di ogni uomo, a         senza parenti, senza nulla di
                                    che portava in grembo.              cominciare dalla tua. L’angelo         quello che è necessario in
giorno e notte i miei pensieri,     Avrebbe potuto scampare alla        del Signore ti invita a dilatare il    questi momenti. Trovammo
agitava i miei sogni, non           morte se solo avesse detto di       tuo cuore lasciando che l’eros         una grotta dove bivaccavano
sognavo che lei. Doveva essere      essere stata presa con la forza     ceda il posto all’agape». Ismae-       alcuni animali, lei vi entrò e si
mia, soltanto mia, mia per          in aperta campagna e nessuno        le era un uomo colto, apparte-         stese sul fieno, io di guardia
sempre; era per me come un          era potuto accorrere in sua         neva a una famiglia della              sull’uscio col cuore dentro e
dono del cielo. Quell’odore         difesa. «E dillo!» le dicevo, ma    diaspora, da giovane aveva             gli occhi perduti a vagare oltre
stimolava pensieri, immagini,       dalla sua bocca neppure una         frequentato la scuola dei              l’infinito. Non un lamento, ma
desideri e pulsioni mai sentite     parola. E io l’amavo e lei          filosofi greci. Da lunghi anni         al primo vagito mi precipitai
prima con tanta irruenza: i         continuava a visitare i miei        ormai era tornato nella terra          dentro. L’odore che ben
nostri corpi che si cercano, si     sogni.                              dei padri, ma si era fermato a         conoscevo mi invase di nuovo
sfiorano; carezze, baci, am-           Poi una notte, la lunga serie    Nazareth nella Galilea da dove         le narici, la mente, il cuore, e
plessi tra profumi di narcisi,      dei miei sogni ebbe un epilogo      non era difficile continuare la        tra le mani quel bimbo. E
di gigli, di fiori di melo appena   inatteso. Un angelo, o così mi      frequentazione con la cultura          mentre lo stringevo a me capii
sbocciati. Confesso che ne ero      apparve, mi incoraggiava:           ellenistica. «Vedi, figliolo, l’eros   perché l’angelo del sogno
turbato! Andai a parlare con il     «Non temere di prendere con te      è la grande forza che muove il         fatale lo aveva chiamato
vecchio capo della sinagoga, si     Myriam, tua sposa, il bimbo che     mondo, ma è un’energia                 Emmanuele. C’era sempre di
chiamava Ismaele come il            è generato in lei viene dallo       centripeta, attrae a sé, vuole         mezzo quel “con”, ma questa
figlio che Abramo aveva avuto       Spirito Santo». Dello Spirito       per sé. Considera ogni cosa            volta non si riferiva a Myriam,
dalla schiava, prima che            Santo non avevo capito              dalla propria prospettiva, è           riguardava Dio. Non era per
giungesse il figlio della           granché, una cosa però avevo        posseduto da una logica                me, non era per noi, era solo
promessa. Mentre ascoltava le       compreso, che il messaggero         predatoria. Tutto ciò che lo           con noi per essere compagno
mie parole un dolce sorriso gli     divino mi chiedeva qualcosa         attrae lo attira a sé, lo vuole per    di ogni creatura: dono, donato,
illuminava il volto, come se        di inaudito, un capovolgimen-       sé, al suo servizio. L’eros ama di     da donare. Del resto come
riaffiorassero in lui antiche       to radicale, un cambiamento         un amore a suo uso e consumo.          ogni cosa che viene da Dio. Ma
emozioni. «Non preoccuparti         di prospettiva doloroso, ma         L’eros seduce, conduce a sé, e ti      questo Myriam l’aveva già
– mi disse – è solo giunto il       possibile. Lo aveva fatto           inebria come quando bevi con           capito da tempo.
Natale in Container - Chiesa di Rieti
Frontiera | anno XXXI n.48 | 23 dicembre 2016

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               chiesa e territori
               Ufficiepastorali
               Rieti   Montepiano reatino

     A
             più di 600 anni dalla
             sua esecuzione ritorna
             all’antico splendore
     l’affresco del presepe di
     Greccio (Rieti) nel santuario
     in cui san Francesco, nella
     notte del Natale del 1223,
     rappresentò con personaggi
     viventi la Natività. È un
     piccolo, simbolico contributo,
     che contribuisce a riportare
     fiducia e normalità nei territo-
     ri colpiti dal terremoto, per far
     tornare a vivere le comunità
     anche nelle loro tradizioni più
     vive e radicate.
        I lavori di restauro – realiz-
     zati da Pantone Restauri di
     Roma sotto l’alta sorveglianza
     del Mibact – direzione genera-
     le Soprintendenza Archeolo-
     gia, Belle Arti e Paesaggio per
     le province di Frosinone,            Eventi
                                          L’affresco del presepe
     Latina e Rieti –, completati in
     tempo per le celebrazioni del
     Natale, sono stati interamente
     sostenuti da Conad e si sono

                                          di Greccio è tornato
     resi necessari per ridare
     vivezza ai colori, consolidare
     gli intonaci e restituire ai
     visitatori un’importante opera

                                          all’antico splendore
     del patrimonio artistico
     nazionale.
        L’affresco di scuola giotte-
     sca attribuito al Maestro di
     Narni (Giovanni di Giovannel-
     lo di Paulello, pittore nativo di
     Narni, presso Terni, e attivo in
                                          Sono stati mirabilmente restaurati, grazie al finanziamento di un privato,
     ambito locale) e datato tra il       l’affresco e la volta della grotta che, secondo la tradizione, ha visto a Greccio
     1375 e il 1410 si trova nel
     santuario, un complesso di
                                          la nascita del presepe. Un ulteriore passo verso la valorizzazione del
     costruzioni il cui nucleo            Francesco “di Rieti” in un cammino che troverà il suo culmine nella
     primitivo risale agli anni in
     cui vi dimorò il poverello di        realizzazione, il prossimo anno, della “Valle dei mille presepi”
     Assisi, sulla parete di fondo
     della grotta in cui fu realizza-     loro bisogni. È un impegno che     deve la tessitura di tutta          forti».
     ta la prima rappresentazione         siamo riusciti a portare a         l’impresa. E a margine della           A fare una breve sintesi
     vivente del presepe.                 termine entro Natale per           presentazione racconta come         degli interventi sul dipinto è
        «Abbiamo raccolto la segna-       restituire ai bambini, alle        sia stata decisiva la visita a      stato il responsabile del
     lazione della Fraternità france-     donne e agli uomini che da         sorpresa di papa Francesco al       restauro, Luca Pantone: «è
     scana, facendo nostra la             sempre fanno di questo luogo       santuario, lo scorso anno,          stata una avventura positiva e
     valenza religiosa, di fede e         una meta di pellegrinaggio la      durante il Meeting dei Giova-       una sfida. Abbiamo dovuto
     artistica attribuita allo splendi-   gioia, il calore, il senso di      ni.                                 rimuovere tutti gli interventi
     do affresco che versava in           famiglia che il Presepe evoca».       Convinto dell’operazione         fatti in passato, che occultava-
     condizioni precarie», sottolinea        «Il nostro paese è ricco di     anche il commissario alla           no l’originale. L’intervento è
     l’amministratore delegato di         queste opere d’arte, io dico che   ricostruzione Vasco Errani,         stato mirato alla riscoperta
     Conad Francesco Pugliese.            sono i nostri muscoli: dobbia-     per il quale il senso della         delle parti originali, ed è stata
     «Abbiamo sostenuto il restauro       mo farle vivere, portare i         giornata è nel messaggio che        per noi una scommessa vinta:
     quale gesto di attenzione nei        giovani, far conoscere questi      lancia: «Questo è un luogo di       passeranno senz’altro almeno
     confronti della comunità locale,     luoghi. Speriamo che questa        identità, di riflessione, di        altri 50 anni senza avere
     ma anche per dare un segnale         operazione sia utile per aumen-    grande spiritualità e di cultura.   bisogno di alcun intervento. E
     di fiducia alle popolazioni che      tare la conoscenza di Greccio in   Greccio e un riferimento nel        grazie alla documentazione che
     convivono con il terremoto. E        Italia, perché all’estero lo       mondo e questo restauro per         abbiamo prodotto, un ipotetico
     testimoniare come la sensibilità     conoscono benissimo», spiega       me è anche una ulteriore spinta     intervento futuro sarà facilitato
     di Conad incontri costantemen-       Enrico Bressan, presidente di      a ricostruire, con riferimenti a    a intervenire nel migliore dei
     te le comunità e dia risposta ai     Fondaco, la fondazione cui si      valori che qui ritroviamo molto     modi».
Frontiera | anno XXXI n.48 | 23 dicembre 2016

                                                                                                                                                                11

Δ Una valle, mille presepi                                                                                          Δ Iniziative

Torna il presepe                                                                                                    La Luce di
sotto il vescovado                                                                                                  Betlemme
Nel segno di san Francesco
                                                                                                                    è arrivata a Rieti
                                                                                                                    Il simbolo di pace sarà
                                                                                                                    in città fino alla vigilia di
                                                                                                                    Natale, quando sarà
                                                                                                                    portata ad Amatrice
È stata inaugurata mercoledì 21                                                                                     Nella chiesa della Natività a
dicembre l’esposizione al pubblico                                                                                  Betlemme vi è una lampada a olio
del settecentesco presepe della                                                                                     che arde perennemente da
Cattedrale di Rieti. Dopo il positivo
riscontro dello scorso anno, infatti,         Il vescovo:                                                           moltissimi secoli, alimentata dall’olio
                                                                                                                    donato a turno da tutte le Nazioni
torna sotto gli archi del palazzo                                                                                   cristiane della Terra. A Dicembre
papale l’allestimento del prezioso
manufatto artistico conservato nella
                                              «Tornare all’essenziale»                                              ogni anno da quella fiamma ne
                                                                                                                    vengono accese altre e vengono
basilica di Santa Maria. E a differenza                                                                             diffuse su tutto il pianeta come
della passata edizione, la                    Una «valle dei mille presepi» per riscoprire                          simbolo di pace e fratellanza fra i
composizione della scena vedrà                                                                                      popoli. Poco prima di Natale un
l’uso di tutto il materiale disponibile,
                                              l’intuizione scomoda del Francesco di Rieti                           bambino, venuto appositamente
grazie a una teca più grande                                                                                        dall’Austria, accende una luce dalla

                                              G
appositamente realizzata.                              reccio e il suo presepe come antidoto al costante            lampada nella Grotta di Betlemme
Ma non è l’unica novità, perché la                     pericolo di «addomesticamento» che la figura di              che è poi portata a Linz con un
proposta è strutturata su due livelli: al              san Francesco rischia proprio in virtù del «con-             aereo della linea Austriaca. Da Linz
di sotto del presepe in stile                 senso universale» di cui gode tra credenti e non credenti.            con la collaborazione delle Ferrovie
napoletano, infatti, si trova un              È stato questo il punto centrale del breve discorso che il            Austriache, la Luce è distribuita in
richiamo a san Francesco e al                 vescovo Domenico ha rivolto a quanti sono stati presenti              tutto il territorio. Dal 1986 gli Scout
presepe di Greccio. Perché la                 al santuario di Greccio lo scorso 16 dicembre per l’inau-             viennesi hanno deciso di
ricchezza artistica e culturale del           gurazione del restauro dell’affresco del presepe.                     collaborare alla distribuzione della
secondo non può che trovare nella                Il rischio paventato da mons. Pompili è che, di fronte a           Luce della Pace, mettendo così in
scarna intuizione del Poverello il suo        una sorta di innamoramento collettivo, si finisca con il              pratica uno dei punti chiave dello
fondamento e la sua più intima                «tenerci a debita distanza da quello che è il “fuoco” di              scoutismo, l’amore per il prossimo
ragione. La scelta dà seguito                 Francesco». Un meccanismo che per fortuna è costante-                 espresso nella “buona azione”
all’invito più volte fatto dal vescovo        mente disinnescato dai santuari della Valle Santa e dal               quotidiana.
Domenico a tutti gli abitanti della           loro essere «una memoria scomoda».                                    Nella mattinata della scorsa
Valle Santa: quello a «tutelare                  Il riferimento è innanzitutto al presepe, alla rappre-             domenica la Luce di Betlemme
l’imprinting originario di Francesco».        sentazione che aggiunge alla Natività solo il bue e l’asino.          stata accolta a Rieti, nella basilica
                                              Così fece Francesco nel 1223, e non per una sua «passio-              inferiore di Sant’Agostino, dagli
                                              ne animalista», ma perché secondo la tradizione dei                   scout di Rieti con Emanuele
                                              padri della Chiesa essi rappresentano il popolo ebraico e             Chiarinelli, dai cavalieri del Santo
                                              quello pagano. Qui emerge il «pensiero scomodo» di                    Sepolcro di Gerusalemme, con
                                              Francesco: «In un tempo di forti contrapposizioni ideologi-           Anna Maria Iacoboni Munzi, e dal
                                              che e religiose, nel quale la Chiesa ufficiale armava gli eser-       parroco di Sant’Agostino, don
                                              citi per liberare la Terra Santa, il santo trasla in un luogo         Marco Tarquini, insieme alla
                                              sconosciuto il centro della fede cristiana. Come a dire che           comunità parrocchiale. Resterà a
                                              non è più necessario andare a liberare i luoghi sacri,                Rieti fino al 24 dicembre. Poi sarà
                                              perché Dio si fa carne, si fa presente, in ogni uomo».                trasferita ad Amatrice, dove rimarrà
                                                 A partire da questa dimensione di fede il vescovo ha               fino al 6 gennaio. Il desiderio è
Tutta una valle                               indicato un compito per tutti gli abitanti della Valle
                                              Santa: «Tutelare l’imprinting originario di Francesco». E
                                                                                                                    quello che la Luce della Pace da
                                                                                                                    Betlemme arrivi nei luoghi di
di foto in mostra                             con questo spirito don Domenico ha aperto il cammino
                                              che conduce alla “Valle dei mille presepi”, annunciando
                                                                                                                    sofferenza, a chi è solo, ammalato,
                                                                                                                    affamato, emarginato in modo che
Rimarrà aperta fino al 27 dicembre,           al pubblico un progetto in elaborazione già da diversi                essi possano vedere la speranza di
nella sala mostre sotto i portici del         mesi e programmato per il Natale 2017, e cioè un percor-              un futuro migliore. Quale luogo più
Comune, un’interessante mostra                so strutturato che, a partire da Greccio santuario e                  adatto allora dove portarla se non tra
fotografica dal titolo “La città, il fiume,   passando per Greccio paese, arrivi a Rieti, consentendo a             i terremotati che hanno tanto
la piana, la natura” curata dalla             tutti di fare «una profonda esperienza di quello che è il             bisogno di una luce che non li
Riserva naturale dei laghi Lungo e            presepe secondo Francesco».                                           faccia vacillare in questi momenti di
Ripasottile in collaborazione con i              Nel «cronoprogramma che ci sta davanti – ha concluso               dolore e incertezza?
Comuni di Rieti e Rivodutri. Le opere         mons. Pompili – non può che essere un ulteriore segno di              Tutti sono invitati ad accendere una
sono in vendita e il ricavato è               rinascita».                                                           propria candela da quel lume e a
destinato alle popolazioni colpite dal                                                                              diffonderla il più possibile, perché la
sisma del 24 agosto scorso.                                                                                         pace sia di tutti e tutti vedano la luce.
Frontiera | anno XXXI n.48 | 23 dicembre 2016

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                 chiesa e territori
                 Rieti e Montepiano reatino
       Δ Comunità ucraina

     Festeggiato
     San Nicola

     La comunità ortodossa ucraina ha
     festeggiato san Nicolae presso
     l’oratorio omonimo della parrocchia
     di Santa Lucia. Il suggestivo rito è
     stato concelebrato dal vescovo
     ucraino Dionisio Lachovicz, P.
     Maurício Popadiuk OSBM, P. Yosafat
     Andriy Koval OSBM (sacerdote che
     ha in cura la numerosa comunità
     ucraina di Rieti) e dal vescovo
     Domenico. Il momento di
     comunione tra le due confessioni
     cristiane è stato fortemente voluto         Casette
     dall’Ufficio Migrantes diocesano,
     guidato dal diacono Arnalo Proietti.
     Cattolici e ortodossi ucraini sono
     devoti a San Nicola. È il più venerato
     tra tutti i santi dopo Gesù Cristo e la
                                                 Il parroco
                                                 è come un padre
     Vergine Maria. Secondo il
     calendario gregoriano si festeggia
     san Nicola due volte in un anno, il
     19 dicembre, giorno della sua
     nascita, e il 22 maggio, giorno del
     trasferimento dei suoi resti a Bari. Nel
                                                 La scorsa domenica la comunità di Casette ha accolto il nuovo parroco, don
     988, da quando la popolazione               Stanislao, che riceve la parrocchia da don Nicolae
     ucraina si è convertita al

                                                 «V
     cristianesimo, è iniziata la                             iene a voi un        rivendicazione e rivalità tra
     venerazione per san Nicola, diffusa                      padre. È un tipo     paesi per dare una lezione di
     in tutto il paese e che si è protratta di                silenzioso, che      fratellanza, di unità della
     generazione in generazione fino ai          elabora molto dentro di sé. Fin   fede.
     giorni nostri. Alcune sue icone, a          quando questo lo farà per            «So bene che, quando si
     Kiev, sono state riconosciute               ascoltare Dio assecondatelo, ma   cambia guida, c’è sempre
     miracolose. Il popolo ucraino ha            cercate anche di stanarlo». È     qualche contraccolpo» ha
     subito spesso attacchi dai nemici           con queste raccomandazioni        ammesso mons Pompili: «È un
     esterni e si è sempre rivolto a san         che il vescovo Domenico ha        buon segno, perché vuol dire
     Nicola per richiedere protezione. Il        accompagnato, la scorsa           che i preti non passano senza
     santo è anche il protettore dei             domenica, l’ingresso nella        lasciare alcuna traccia, ma
     marinai, dei viaggiatori, dei mercanti.     parrocchia di Casette di don      lasciando dietro di sé una scia
     Ha sempre aiutato i bisognosi,              Stanislao Puzio. Un impegno       di affetti, relazioni e contatti,   modo di conoscere».
     regalando doni che fino a oggi i            che il sacerdote ha accettato     che peraltro non si distruggono,       Tanti suggerimenti pronta-
     bambini aspettano impazienti la             di aggiungere alla cura           ma si rinsaldano e badano           mente fatti propri da don
     notte tra il 18 e 19 dicembre. Il santo     pastorale della parrocchia di     all’essenziale».                    Stanislao, che, raccogliendo
     scende dal cielo con la sua barba           Grotti e della comunità di           «Ed è bello che questi avvi-     l’eredità di don Nicolae
     bianca, mettendo i doni sotto il            Accumoli in trasferta forzata     cendamenti di sacerdoti             Zimfirache, ha ringraziato
     cuscino dei bravi bambini. Da               sulla costa adriatica a causa     continuano – ha aggiunto            dell’affetto quanti lo hanno
     quando il mondo è diventato più             del terremoto.                    ancora don Domenico – perché        accolto a Casette e quanti lo
     crudele ed egoista, l’immagine di             Un abbraccio di più realtà      vuol dire che la cura di Dio per    hanno accompagnato da
     san Nicola ricorda che solo la carità       che, seppure in piccolo, può      il suo popolo non si interrompe.    Grotti, Cittaducale e Accumo-
     e l’amore verso il prossimo possono         essere letto come una precisa     Oggi mancano i padri, cioè dei      li. Non senza ricordare che la
     essere la risposta giusta a tutti i         indicazione per la comunità       riferimenti credibili. Alla         vera novità non è il cambio del
     problemi del mondo.                         cristiana: un invito a mettere    comunità di Casette viene           parroco, ma la nascita di
                                                 da parte qualche legittima        donato un padre, che avrete         Gesù.
Frontiera | anno XXXI n.48 | 23 dicembre 2016

                                                                                                                                                                            13

  Δ Cattedrale                                                                            Δ Santo Sepolcro di Gerusalemme

La Basilica di Santa Maria
riapre le porte ai fedeli
Completati i lavori di messa in sicurezza
Dopo quasi due mesi di chiusura, i
fedeli di Rieti potranno rientrare in
Cattedrale: il parroco di Santa Maria,

                                                                                            Il Natale dei Cavalieri
don Paolo Maria Blasetti, potrà infatti
celebrare la santa messa della notte
di Natale all’interno della chiesa, che
è stata oggetto, nelle ultime                                                               La Delegazione di Rieti               contributi dei cavalieri di tutto il
settimane, degli interventi di                                                              dell’Ordine Equestre del Santo        mondo si finanziano scuole
consolidamento reputati necessari                                                           Sepolcro di Gerusalemme,              frequentate da oltre 2000
dal MiBact. I lavori hanno interessato                                                      come ogni anno, si è riunita per      ragazzi appartenenti a ogni
tutta la navata centrale e il transetto,                                                    gli auguri di Natale. Il 10           razza e religione. Solo la metà
che ora sono stati messi in                                                                 dicembre mons Lino                    di essi sono cristiani. Questi
sicurezza, mentre l’abside                                                                  Fumagalli, priore della Sezione       bambini imparano a convivere
continuerà a essere interdetta,            suo incarico sin dal 28 novembre,                Lazio dell’Ordine, ha celebrato       e fraternizzare in un territorio
quindi inutilizzabile, in quanto           servendosi per le celebrazioni, sia              la messa nella basilica minore        spesso martoriato da guerre. A
maggiormente danneggiata e                 nei giorni feriali sia nelle domeniche,          di Sant’Agostino alla presenza        Betlemme viene sostenuta
dunque bisognosa di ulteriori cure.        dello splendido battistero di San                dei cavalieri e dame e della          anche la scuola di Effetà per
L’inservibilità della basilica ha          Giovanni in Fonte, finora sede del               comunità parrocchiale. Ha             bambini sordomuti. La
provocato non pochi disagi nei             Museo Diocesano. Il programma                    animato la messa con i canti la       Delegazione di Rieti, che
giorni passati. A parte l’effetto          delle celebrazioni che si                        maestra del coro della diocesi,       unisce i cavalieri delle diocesi
psicologicamente poco confortante          svolgeranno nella Basilica                       Barbara Fornara                       di Rieti e di Sabina-Poggio
dato dal vedere perennemente               Cattedrale durante il tempo di Natale            accompagnata dall’organista           Mirteto, guidata dalla Delegata
serrate porte che invece, di solito,       sarà presto disponibile sul sito web             Lorenzo Serva Al termine della        dama di commenda con
sono sempre aperte, a risentirne è         cattedrale.chiesadirieti.it. Nel                 celebrazione, i due hanno             placca Anna Maria Munzi
stata anzitutto la vita liturgica della    frattempo sono stati definiti gli orari          eseguito l’Inno del cavaliere.        Iacoboni e dal Priore mons
diocesi, con il vescovo Domenico           delle funzioni del vescovo, che sarà             L’Ordine Equestre del Santo           Gottardo Patacchiola,
costretto a tenere importanti              possibile consultare anche sul                   Sepolcro ha lo scopo di               quest’anno si è particolarmente
appuntamenti nella tensostruttura          calendario liturgico-pastorale del               sostenere le attività del             impegnata nell’aiuto a favore
allestita alla bisogna in prossimità       portale diocesano chiesadirieti.it: il           Patriarcato stesso. Con i             delle popolazioni terremotate.
della Casa «Buon Pastore» di               25 dicembre don Domenico
Campoloniano, poi nella basilica           celebrerà l’Eucaristia alle ore 18;
minore di Sant’Agostino. A sua volta,      sabato 31 dicembre guiderà i primi
la parrocchia di Santa Maria in            vespri della solennità di Maria
Cattedrale non ha avuto modo di            Santissima Madre di Dio e il Te
solennizzare l’immissione in               Deum in ringraziamento per l’anno
possesso del suo nuovo titolare,           trascorso alle ore 18; il primo giorno
don Paolo, che però è stato per il         del 2017 dirà messa sempre alle 18;
momento dispensato dai riti                infine il 6 gennaio, Epifania del
d’ingresso e ha iniziato a svolgere il     Signore, presiederà alle 11.30.

  Δ Presepe subacqueo a Rivodutri

Acqua fredda da affrontare                                Loco Rita Zelli, la quale ha subito ringraziato Ettore     complimentato dei 21 anni del presepe, il quale è
                                                          De Michele, presidente del Club sommozzatori di            una delle radici di questa terra, nonché la vera
come dimostrazione di fede                                Rieti, e il vescovo Domenico Pompili, descrivendo          matrice di Rieti. Il presepe subacqueo è ridotto
                                                          il presepe subacqueo della XXI edizione come               all’essenziale, proprio come quello di francescana
Presso le sorgenti di Santa Susanna è stato               frutto del lavoro di squadra delle tre grandi              memoria. «Bisogna ritrovare questa semplicità del
inaugurato il presepe subacqueo, arrivato alla sua        associazione del luogo.                                    primo presepe. L’asino e il bue sono quello che
XXI edizione consecutiva. L’inaugurazione ha visto        «Acqua fredda che vale la pena di affrontare come          bisogna preservare». Chiedendo ai bimbi cosa
la partecipazione delle autorità civili, religiose,       dimostrazione di fede», ha detto il presidente del         rappresentino questi due animali, ha concluso:
nonché degli studenti della primaria di Rivodutri e       club dei sommozzatori, artefice del presepe che            «L’asino e il bue richiamano la fatica e la pazienza
dei gruppi del catechismo con i relativi catechisti       arricchisce il fondale della sorgente di Santa             di chi non si arrende. Questi due animali sono il
del Centro Pastorale diocesano di Piedicolle, della       Susanna, per poi consegnare le riprese del                 simbolo di oggi, di cambiamenti che nascondono
banda di Rivodutri e della popolazione.                   posizionamento delle statue al vescovo, come               l’essenziale del Natale. Che questo presepe possa
Dopo il saluto del sindaco di Rivodutri, Barbara          promesso l’anno scorso.                                    far ritrovare la pazienza e la speranza, oggi tanto
Pelagotti, ha preso la parola il presidente della Pro     Mons. Pompili, prima della benedizione, si è               ascosa negli sfarzi della vita».
Frontiera | anno XXXI n.48 | 23 dicembre 2016

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               chiesa e territori
               Amatrice e Accumoli

                                         Iniziative

                                         Priorità
                                         alle infrastrutture
     L
            o scorso 15 dicembre, il
            presidente della Repub-
            blica, Sergio Mattarella,    È stato firmato in curia dalle forze economiche e sociali un manifesto per le
     si è recato ad Amatrice per
     una visita istituzionale,           infrastrutture. Sono questioni su cui si gira a vuoto da molto tempo, ma oggi è
     proseguendo poi il suo viaggio
     ad Acquasanta e Arquata.
                                         mutato lo scenario. La situazione drammatica aperta dai terremoti ha acceso i
        «La visita del presidente        riflettori sulla provincia di Rieti come mai in passato. Tutti i problemi, ma anche
     Mattarella è stata per la nostra
     Comunità molto importante,
                                         tutte le ricchezze delle aree interne, hanno trovato eco nel dibattito nazionale.
     come fondamentali sono state        I vantaggi per il “sistema Paese” di una migliore mobilità nel centro Italia si
     le sue affermazioni all’indoma-
     ni della crisi di Governo e che     leggono con maggiore facilità. E alcune realizzazioni sembrano chieste a
     ha ribadito anche oggi, ossia       gran voce dalla stessa “ricostruzione”: un’impresa che trova pienamente
     che il terremoto è una priorità»,
     ha dichiarato il sindaco di         senso solo all’interno di una generale inversione di tendenza
     Amatrice, Sergio Pirozzi:
     «Ancora una volta sentiamo la       vittime del sisma, si è interes-   per la vita sociale e il culto in   situazione del territorio
     vicinanza dello Stato, che per      sato dei moduli abitativi e ha     corso di completamento in           reatino, che ha visto le sue
     noi è fondamentale. Così,           preso visione dell’Area Food,      punti strategici del territorio.    storiche difficoltà diventare
     possiamo ricostruire e guarda-      che verrà presto inaugurata.         Ad attendere il presidente        più dure da sostenere a causa
     re avanti».                         Mattarella ha anche sostato        Mattarella c’era il vescovo         delle scosse del 24 agosto e del
        Il capo dello Stato ha visita-   presso la “Casa della Comuni-      Domenico, che si è intrattenu-      26 e 30 ottobre.
     to la scuola, si è soffermato sul   tà” Sant’Agostino, uno dei         to con il capo dello Stato per         Nel ringraziarlo per la sua
     monumento dedicato alle             cinque spazi polifunzionali        un breve colloquio sulla            presenza nella località simbo-
Frontiera | anno XXXI n.48 | 23 dicembre 2016

                                                                                                                                                            15

Δ La Chiesa dentro la vita                                                 Δ Udienza del Papa

    C’era una volta...
    “la strada dei preti”
    I
        l gesto forte di presentare direttamente al Capo dello
        Stato un manifesto sulle infrastrutture ha trovato
        l’adesione di molti soggetti: dagli industriali ai
    sindacati, passando per il mondo dell’agricoltura, dell’ar-
    tigianato, della piccola impresa, del commercio. Ma sul
    testo si leggono anche le firme del presidente della
    Provincia di Rieti e del sindaco del Comune capoluogo.
       Una notevole operazione di sintesi alla ricerca di un
    obiettivo comune, posto al di là della dialettica tra gli
    interessi, che ha visto il vescovo nel ruolo di facilitatore e             Da Papa
    ambasciatore.
       Qualcuno potrebbe si chiederà se è compito della
    Chiesa occuparsi di queste cose, se il vescovo debba
                                                                               Francesco le popolazioni
    interessarsi di infrastrutture. A tale proposito si potreb-
    be ricordare che negli anni ‘60 la Rieti-Torano veniva
    chiamata “la strada dei preti”, perché fu fortemente
                                                                               colpite dal sisma
                                                                               G
    voluta dai 41 parroci del Cicolano.                                                iovedì 5 gennaio 2017, alle 12, nell’Aula Paolo VI in
       Quarant’anni fa i preti del Cicolano non pensavano                              Vaticano, papa Francesco riceverà in udienza
    solo a dire la messa: forse mons. Pompili ha pensato di                            speciale le persone colpite dal terremoto del 24
    tenere conto di questa esperienza pregressa, trovandovi                    agosto, del 26 e 30 ottobre. Si tratta di un incontro che il
    un punto di attualità, un margine di impegno certamen-                     Papa vuole riservare a coloro che portano in modi diversi
    te non estraneo alla sua dimensione di pastore della                       le ferite causate dal sisma e attendono consolazione e
    comunità.                                                                  speranza. L’appuntamento è dunque rivolto a quanti
                                                                               hanno perduto i loro cari, la casa, la sicurezza economica
                                                                               e a quanti sono sfollati dalla loro terra. Ogni diocesi è
                                                                               invitata a organizzare nel modo migliore la partecipazio-
                                                                               ne delle persone interessate, tenendo conto che l’accesso
                                                                               all’Aula potrà aver luogo a partire dalle ore 10.30.
                                                                               Ulteriori informazioni possono essere richieste diretta-
                                                                               mente ai parroci delle zone terremotate.
lo della tragedia che ha              attorno a un tavolo i soggetti
sconvolto il centro Italia,           sociali, economici e culturali e
mons. Pompili ha consegnato           individuare un’esigenza
a Mattarella un documento             comune su cui lavorare»,
firmato da un’ampia rappre-           spiega mons. Pompili.                Δ Le nostre iniziative
sentanza dei soggetti econo-             «La priorità emersa dalla
mici e sociali del territorio.        discussione è quella di sottrarre
   Il testo sottoposto alla           Rieti al suo isolamento tramite
prima carica dello Stato              un potenziamento delle vie di
chiede un sostegno istituzio-         comunicazione necessario e
nale per le infrastrutture stra-      possibile. Si tratta di restituire
dali della provincia, questione       a questo territorio, che già in
decisiva per la ricostruzione e       epoca romana godeva di una
lo sviluppo.                          delle vie consolari più impor-
   All’attenzione del presiden-       tanti, la sua vocazione naturale
te Mattarella sono stati portati      di snodo e di collegamento tra
i temi del raddoppio della via
Salaria e del completamento
                                      l’Adriatico e il Tirreno. La
                                      giornata di oggi mi ha offerto           I presepi dei bambini
della Rieti-Torano e della            la possibilità di presentare il
Rieti-Terni, insieme alla             documento elaborato e sotto-             È a partire dall’invito del vescovo Domenico a tornare al presepe
necessità di potenziare le            scritto dalle forze economiche,          originario che «Frontiera» ha dato vita, grazie alla collaborazione
strade ferrate e le autostrade        imprenditoriali, sindacali e             dell’Ufficio Scuola e degli insegnanti di religione delle scuole
digitali.                             politiche del nostro territorio          primarie, a una ricca galleria di disegni realizzati dai bambini. A loro è
   «Di fronte al difficile stato di   all’interlocutore più alto e più         stato chiesto di raffigurare il presepe di Francesco, la scena
cose degli ultimi mesi, come          affidabile, per dare voce a tale         essenziale con il Bambino, il bue e l’asino. Il risultato, pubblicato sul
pastore della Chiesa di Rieti ho      pressante richiesta nelle sedi           sito del giornale diocesano, è un’ampia galleria di invenzioni
sentito l’urgenza di mettere          istituzionali».                          grafiche, piene di belle intuizioni.
Frontiera | anno XXXI n.48 | 23 dicembre 2016

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               chiesa e territori
               Cicolano
       Δ Corvaro                                                                Δ Fiammignano

     Inaugurato                                                                   Il presepe spiegato
     il museo del Cicolano                                                        ai bambini
     L’iniziativa punta a diventare un punto di incontro e                        Il tempo di Avvento ha visto il vescovo Domenico celebrare la
                                                                                  messa nella chiesa di San Paolo, con i bambini della scuola
     il centro culturale della della zona                                         dell’infanzia, primaria, media di Santa Lucia di Fiamignano e media di
                                                                                  Pescorocchiano. Con loro insegnanti, genitori, autorità civili e militari.
                                                                                  Ai piccoli mons. Pompili ha spiegato il significato del presepe,
                                                                                  soffermandosi sulla simbologia del bue e dell’asino, e chiarendo
                                                                                  perché stanno a indicare che Gesù è venuto per tutti. «Il cuore della
                                                                                  festa del Natale è la nascita di un bambino, che costituisce il
                                                                                  rinnovamento del mondo e voi siete il cambiamento possibile» ha
                                                                                  aggiunto don Domenico.
                                                                                  All’offertorio i bambini hanno presentato tanti doni: calice, incenso,
                                                                                  candele, ma anche prodotti locali e una bustina con del denaro: «Lo
                                                                                  aggiungiamo a quello raccolto per i container da portare agli
                                                                                  allevatori e contadini di Amatrice e Accumoli, in attesa delle casette
                                                                                  per tutti» ha detto loro il vescovo.

                                                                                  Il presepe di Sant’Agapito
                                                                                  Negli stessi giorni il vescovo Domenico ha fatto visita a Sant’Agapito
                                                                                  di Santa Lucia di Fiamignano. Una sosta condotta soprattutto per

     S
            abato 17 dicembre è stato     ne, rinvenuti negli scavi               gustare la qualità del presepe realizzato dalla popolazione all’interno
            inaugurato a Corvaro il       archeologici. Particolarmente           dell’aia di una casa disabitata.
            Museo Archeologico del        ricca, da questo punto di vista,        L’allestimento è la ricostruzione esatta di un intero paese, simile alle
     Cicolano. Un evento di sicuro        è stata l’individuazione di             piccole e tante frazioni del Cicolano, una sorta di mondo lillipuziono
     interesse per tutto il territorio    un’area di sepoltura con 368            ricostruito puntigliosamente, ma a costo zero, fatto con materiali
     perché, come spiegato da             antiche tombe. Dal 1984, gli            raccolti nei boschi o di riciclo. Il lavoro ha ricevuto il plauso di mons.
     Sandra Gatti, dalla sovrain-         archeologi hanno scoperto               Pompili, che ha riconosciuto la qualità del lavoro e la sintonia con lo
     tendenza, il senso del museo è       anche luoghi di culto. Dentro           spirito francescano del presepe originale.
     il suo essere «un luogo d’incon-     la tomba centrale, oltre alle
     tro». In qualche modo, dun-          ossa di una donna, sono stati
     que, la nuova realizzazione si       trovati vari oggetti preziosi. E
     candida ad essere «un centro         probabilmente su una parte          Mariano Calisse, ha accenna-                novità non ha permesso a
     di cultura per tutto il Cicolano».   del corredo funebre erano già       to al lavoro straordinario della            tutti di gustare le bellezze di
     Del resto oggi i musei si            arrivate le mani avide dei          dott.ssa Giovanna Alvino per                Cicolano. Forse è stato un
     candidano ad avere un ruolo          tombaroli.                          creare il museo a Corvaro,                  successo inaspettato, oppure
     educativo e sociale più che             Gaetano Micaloni, presi-         cogliendo a sua volta la spinta             si può rintracciare qualche
     essere grigi archivi del             dente della Comunità monta-         positiva dell’operazione e                  debolezza nell’organizzazione
     passato. Per questo debbono          na, ha espresso soddisfazione       concludendo: «il Cicolano è                 dell’evento. Non importa: si
     essere accoglienti per tutti:        per tutto il lavoro: «Il museo      una terra che ha un futuro».                possono assumere questi
     giovani, anziani, disabili. A        del Cicolano rappresenta la           Superata l’introduzione, i                piccoli disagi come scusa per
     loro modo, devono essere una         nostra storia, ed è un segnale di   visitatori hanno potuto                     tornare a visitare l’esposizione
     scuola. Durante l’inaugurazio-       speranza per lo sviluppo del        visitare il museo, almeno in                permanente in un momento
     ne, sono stati presentati            territorio».                        parte, perché il grande                     più tranquillo. Sicuramente
     alcuni dei reperti in esposizio-        Il Sindaco di Borgorose,         richiamo prodotto dalla                     ne vale la pena.

                                                                                                           5
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         Via F.lli Sebastiani, 215/217 - 02100 Rieti
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