MODULO ENERGIA AMBIENTALE - IMPIANTI DI RISCALDAMENTO CON POMPE DI CALORE CORSO 21.3

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MODULO ENERGIA AMBIENTALE - IMPIANTI DI RISCALDAMENTO CON POMPE DI CALORE CORSO 21.3
ENERGIE RINNOVABILI             PENTA PROJECT
FORMAZIONE CONTINUA MODULARE

                               MODULO
                               ENERGIA AMBIENTALE
                               IMPIANTI DI RISCALDAMENTO
                               CON POMPE DI CALORE
                               CORSO 21.3

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MODULO ENERGIA AMBIENTALE - IMPIANTI DI RISCALDAMENTO CON POMPE DI CALORE CORSO 21.3
Organismo

Arbeitsgemeinschaft für Solarenergie SWISSOLAR
Fördergemeinschaft Wärmepumpen Schweiz, FWS
Haustechnik-Fachlehrvereinigung SSHL
Hochschule Technik+ Architektur Luzern, FHZ
Holzenergie Schweiz; Holzfeuerungen Schweiz
Schweizer Agentur für erneuerbare Energien, AEE
Schweizerischer Ingenieur- und Architektenverein, SIA
Schweizerischer Kaminfegermeister-Verband, SKMV
Schweizerisch-Liechtensteinischer Gebäudetechnikverband (suissetec)
Schweizerischer Verein von Wärme- und Klima-Ingenieuren, SWKI
Schweizerischer Verein für Kältetechnik, SVK
Schweizerische Vereinigung Beratender Ingenieurunternehmungen, usic
Schweizerische Vereinigung für Geothermie, SVG
SOLAR - Schweizerischer Fachverband für Sonnenenergie
SOLAR SUPPORT; Schweizerischer Verband Dach und Wand
SVDW; Verband Schweizerischer Elektro-Installationsfirmen, VSEI
Verband Schweizerischer Hafner- und Plattengeschäfte, VHP
Vereinigung Schweizerischer Sanitär- und Heizungsfachleute, VSSH

Hubrainweg 10, 8124 Maur, Tel. 01 908 40 80, Fax 01 908 40 88
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Corso 21.3:
Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore                       www.pentaproject.ch

Indice
1.    Temperature di dimensionamento per gli impianti di riscaldamento 3

2.    Temperature di sistema                                          6

3.    Temperature ambiente                                            7

4.    Curva di riscaldamento                                          7

5.    Potenza di riscaldamento e fabbisogno energetico annuale        8

6.    Produzione di acqua calda tramite pompa di calore               8

7.    Circuiti idraulici standard per le pompe di calore              9

8.    Sonde geotermiche                                              10

9.    Messa in funzione                                               11

10.   Allegati                                                       12

                                                                           Patronato

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1.    Temperature di dimensionamento per gli
      impianti di riscaldamento
      La determinazione delle temperature dell’aria esterna di dimensionamento
      negli impianti di riscaldamento si basa sulla Norma SIA 384.201. Non è la
      temperatura dell’aria esterna più bassa riscontrabile in un luogo determinato
      quella decisiva, ma bensì quella rilevata più frequentemente. La temperatura
      dell’aria esterna di dimensionamento per il calcolo termico di uno stabile di-
      pende dai fattori seguenti:
      • I periodi di freddo esistenti nel luogo di costruzione dello stabile
      • la capacità d’accumulo termica dello stabile
      Periodi freddi:
      I periodi molto freddi durano per lo più solamente pochi giorni. Il diagramma
      seguente illustra, per la stazione climatologica dell’ISM di Zurigo, il rapporto
      tra la temperatura dell’aria ambiente esterna, la durata di un periodo freddo e
      il numero di casi per anno.

                                                                                           Figura 1:
                                                                                           Temperature estreme per la
                                                                                           stazione climatologica
                                                                                           dell’ISM di Zurigo

      Esempio:
      Un periodo freddo di quattro giorni con una temperatura esterna di -8.3 °C, é
      registrata dall’ISM di Zurigo al massimo una volta all’anno.
      Più la temperatura esterna scelta é bassa e più il periodo di freddo scelto é
      lungo, più questi periodi saranno rari durante l’arco di un anno. È dunque
      inutile prendere come temperatura dell’aria dei valori estremi che si riscontrano
      se caso ogni quattro o cinque anni.
      Un’altra possibilità per stimare l’evoluzione delle temperature dell’aria esterna
      é il cosiddetto diagramma delle frequenze cumulate. Questo diagramma
      permette di leggere il numero di ore all’anno durante le quali la temperatura é
      superiore o inferiore a un valore dato. In generale, sono indicate delle curve
      distinte per il giorno e per la notte. Anche questo diagramma si basa su dei
      valori misurati sull’arco di più anni.

                                                                                          Patronato

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 Figura 2:
 Frequenza delle temperature
 per le ore giornaliere e not-
 turne

                                 G = ore giornaliere       dalle 07:00 alle 19:00
                                 N = ore notturne          dalle 19:00 alle 07:00

                                 Esempio: il numero medio di ore giornaliere con una temperatura inferiore ai
                                 – 2 °C nei luoghi citati é uguale a circa 300 ore. Il numero delle ore notturne é
                                 di circa 450.

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      Dati climatici esterni determinanti
      La vecchia Norma SIA 384/2 indica le temperature dell’aria esterna non corretta
      oltre ad altre informazioni relative al clima per circa 170 località.

                                                                                          Figura 3:
                                                                                          Dati climatici esterni
                                                                                          determinanti (estratto della
                                                                                          Norma SIA 384/2)

      Capacità d’accumulo del calore di uno stabile
      Quando nella baracca di cantiere fredda, viene acceso il riscaldamento, in
      breve tempo l’ambiente si riscalda. Se il riscaldamento viene spento
      nuovamente, il locale si raffredda rapidamente.
      Diversamente avviene quando si riscalda una costruzione di tipo massiccio.
      La fase di riscaldamento dura relativamente a lungo, in quanto le superfici
      massicce tutto intorno assorbono il calore e lo immagazzinano. Quando il
      riscaldamento viene spento, il calore accumulato è liberato e mantiene la
      stanza a temperatura per un periodo determinato. In questo modo, le variazioni
      di temperatura esterna sono percettibili all’interno solo dopo un certo lasso di
      tempo, a causa dell’inerzia termica dello stabile. Questa inerzia termica deve
      ugualmente essere presa in considerazione nella determinazione della tem-
      peratura da adottare. È per questo motivo che la vecchia Norma SIA 384/2
      opera una distinzione tra le costruzioni di tipo massiccio e quelle leggere.

      Esempio:
                                                                                          Figura 4:
                                                            Struttura                     Struttura di una parete esterna
                                                            2x Fermacell 15 cm            per una costruzione leggera
                                                                                          (costruzione in legno)
                                                            Fibbre di cellulosa 220 mm
                                                            Listonatura incrociata
                                                            60/100 mm
                                                            Pannello Homatherm 100 mm
                                                            Pannello inclusa imper-
                                                            meabilizzazione al vento e
                                                            alle intemperie 16 mm
                                                            Ventilazione 30 mm
                                                            Protezione contro le
                                                            intemperie aperta
                                                            Abete rosso 22 mm

      La massa attivata dal calore si compone di due placche Fermacell (massa
      specifica di circa 36 kg/m2).
                                                                                         Patronato

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 Figura. 5:
 Struttura di una parete esterna
 di tipo massiccio con
 isolazione esterna

                                        La massa attivata dal calore è composta da mattoni (massa specifica di circa
                                        80 kg/m2, profondità di penetrazione del calore di ca. 5 – 6 cm).
                                        Oltre le pareti, anche i pavimenti e le solette devono essere presi in conside-
                                        razione nel calcolo della massa.

                                   2.   Temperature di sistema
                                        Temperatura del sistema di riscaldamento
                                        In linea di principio bisogna prestare attenzione in modo che le temperature di
                                        mandata del riscaldamento per gli impianti con pompe di calore siano più
                                        basse possibili. Questo permette di mantenere un coefficiente di prestazione
                                        della pompa di calore elevato e garantire il funzionamento efficace della PdC.
                                        Le basse temperature del sistema necessitano un sistema di emissione del
                                        calore appropriato (per esempio riscaldamento a pavimento).

                                        Nuove costruzioni:
                                        Le superfici di riscaldamento del sistema d’emissione del calore devono essere
                                        dimensionate in maniera da essere più grandi possibili, così da scegliere
                                        delle temperature di mandata comprese tra i 30 °C e i 45 °C (per te = –8 °C).

                                        Risanamenti/trasformazioni:
                                        La temperatura di mandata massima non deve superare il valore massimo
                                        raggiungibile dalla PdC. Nel caso questa esigenza non possa essere rispettata,
                                        devono essere valutate delle misure costruttive come l’isolamento dell’involucro
                                        dello stabile o del pavimento del solaio/soffitto della cantina. L’installazione di
                                        finestre nuove può ugualmente permettere una riduzione dei consumi energetici
                                        degli stabili fino al 30 %.

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3.    Temperature ambiente
      Le temperature ambiente raccomandate non variano unicamente in funzione
      dell’utilizzo dei locali, ma ugualmente in funzione della qualità dell’involucro
      dello stabile. In modo particolare per i vecchi stabili, dotati di facciate mal
      isolate o di vecchie finestre, la temperatura interna deve essere leggermente
      aumentata. Le basse temperature superficiali delle pareti devono essere
      compensate dalle temperature interne più elevate, al fine di ottenere un
      benessere termico accettabile.
      La tabella seguente raggruppa i valori indicativi generali per le temperature
      interne ti. Altri valori indicativi per la ti, corrispondenti a diversi tipi di stabili e
      locali, sono indicati nella Norma SIA 384.201.

                                                                 Lavoro         Lavoro           Lavoro manuale in officina
                                                                                                                                              Figura. 6:
       Luogo                                                    tranquillo     d'ufficio     debole             medio                forte    Valori generali indicativi per ti
       F i sso                                                                                   16                  15               14
                                                                     20             20
       Mobile                                                                                    16                  14               12

4.    Curva di riscaldamento
      La quantità di calore che deve essere fornita a uno stabile (o a un locale)
      dipende strettamente dalla temperatura esterna risp. dalla differenza tra la
      temperatura esterna e quella dell’ambiente. Per questo motivo, la temperatura
      di mandata della distribuzione di calore può ugualmente essere adattata in
      funzione della temperatura esterna.

                                                          55
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                                                                                                                                4

                                                          50
                                                                                                                                5
          Temperatura di mandata [°C]

                                                                                                                                6
                                                          45
                                                                                                                                7
                                 Vorlauftemperatur [°C]

                                                                                                                                8
                                                          40
                                                                                                                                9
                                                                                                                                10
                                                          35

                                                          30

                                                          25

                                                          20
                                                           25   20        15   10        5   0        -5       -10        -15   -18           Figura 7:
                                                                                                                                              Diagramma delle curve di
                                                                                    Temperatura dell’aria esterna [°C]                        riscaldamento

                                                                                                                                             Patronato

                                                                                                                                                                                7
Corso 21.3:
www.pentaproject.ch                    Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore

                                     La relazione tra la temperatura di mandata e la temperatura esterna é chiamata
                                     curva di riscaldamento, risp. la curva di riscaldamento rappresenta la dipendenza
                                     della temperatura di mandata da quella esterna.
                                     La curva di riscaldamento dipende strettamente dal singolo oggetto da
                                     riscaldare, in quanto l’impianto di riscaldamento funziona con differenti
                                     temperature di sistema e il genere dell’isolamento termico e dell’accumulo
                                     può variare molto in funzione del tipo di stabile.
                                     Anche il tipo di sistema d’emissione del calore (corpi riscaldanti, convettori,
                                     riscaldamento a pavimento, ecc.) influenza la posizione della curva di
                                     riscaldamento. La definizione delle singole curve di riscaldamento è data dal
                                     grado della pendenza (inclinazione della curva di riscaldamento).
                                     Nell’apparecchio di regolazione dell’impianto di riscaldamento è possibile
                                     spostare verso l’alto e verso il basso, oltre che l’inclinazione della curva di
                                     riscaldamento (diverse costanti), anche la curva stessa in modo parallelo (per
                                     esempio riduzione del riscaldamento durante la notte).
                                     Il punto di lavoro corretto (la giusta curva) può spesso essere unicamente
                                     raggiunto effettuando delle regolazioni e degli adattamenti ripetuti durante un
                                     periodo relativamente lungo.

                                5.   Potenza di riscaldamento e fabbisogno
                                     energetico annuale
                                     Un dimensionamento appropriato delle pompe di calore e un sistema
                                     d’esercizio adattato al fabbisogno, permettono un utilizzo ottimale degli impianti
                                     di riscaldamento in termini di consumi energetici.

                                     Nuove costruzioni
                                     Per le nuove costruzioni, il fabbisogno di potenza termica e d’energia sono
 Questo procedimento è               calcolati in maniera dettagliata conformemente alla Norma SIA 384.201 risp.
 descritto nella scheda              380/1. I calcoli effettuati secondo la Norma SIA 380/1 («L’energia termica
 tecnica «Dimensionamento            nell’edilizia») costituiscono un elemento necessario per l’ottenimento del
 delle pompe di calore» (vedi        permesso di costruzione.
 allegati)
                                     Risanamenti/trasformazioni
                                     Nel caso di risanamento o di sostituzione dei produttori di calore, la potenza
                                     termica da installare per la pompa di calore può essere determinata sia in
                                     funzione dei consumi energetici annuali medi sull’arco di diversi anni, sia
                                     attraverso i rilievi del carico energetico necessario, effettuati sull’impianto
                                     esistente.

                                6.   Produzione di acqua calda tramite pompa di
                                     calore
                                     La temperatura richiesta nella maggior parte dei casi per l’acqua calda, tra i 55 e
                                     i 60 °C, corrisponde al limite d’impiego massimo della pompa di calore. Per
                                     questo motivo è importante stabilire se l’acqua calda sanitaria deve essere
                                     mantenuta a questo livello durante un periodo limitato nel tempo o in modo
                                     permanente. Un innalzamento eventuale della temperatura può effettuarsi
                                     direttamente elettricamente o, in estate, per mezzo di un impianto solare termico.
                  Patronato

8
Corso 21.3:
Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore                                                     www.pentaproject.ch

      Pompe di calore per acqua di consumo (acqua calda sanitaria)
      Rispetto a un bollitore elettrico, una pompa di calore per la produzione di acqua
      calda sanitaria (vedi figura) può permettere di risparmiare oltre il 60 % di corrente
      elettrica. Grazie a questa economia d’energia è chiamata perciò anche bollitore
      a «risparmio di corrente». Il locale d’installazione deve essere isolato (caso ide-
      ale) dai locali riscaldati. La pompa di calore toglie del calore e dell’umidità dall’aria
      ambiente. Per questo motivo la pompa di calore per la produzione dell’acqua
      calda sanitaria è spesso installata nei locali adibiti all’essiccamento degli
      indumenti. Il volume del locale dell’installazione deve essere di ca. 20 m3. La
      pompa di calore per la produzione dell’acqua calda sanitaria permette di ottenere
      dell’acqua a 55 °C. Con il bollitore a „risparmio di corrente“ è prevista la
      combinazione di fonti di calore. Attraverso un impianto complementare a collettori
      solari termici, il consumo energetico annuale per la produzione di acqua calda
      può essere ulteriormente e massicciamente ridotto.

                                      Raccomandazione relativa alla legionella
                                      In materia d’installazione, sono da considerare le
                                      direttive della SSIGA (Società Svizzera
                                      dell’Industria del Gas e dell’Acqua).

                                      Temperature raccomandate per la produ-
                                      zione di acqua calda:                                        Figura 8:
                                      • per il riscaldamento dell’acqua calda nel                  Pompa di calore per la
                                                                                                   produzione di acqua calda di
                                         bollitore, al minimo 60 °C
                                                                                                   consumo
                                      • al punto di prelievo, minimo 50 °C

7.    Circuiti idraulici standard per le pompe di calore
      L’integrazione dei produttori di calore nel sistema idraulico dell’impianto di
      riscaldamento è fondamentale per il funzionamento corretto di quest’ultimo.
                                                                                                   Figura 9:
                                                                                                   Circuito standard Nr 3:
                                                                                                   impianto di una pompa di
                                                                                                   calore con accumulatore in
                                                                                                   serie

                                                                                                  Patronato

                                                                                                                                   9
Corso 21.3:
www.pentaproject.ch                     Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore

                                      Al fine di garantire un’integrazione idraulica corretta per i differenti tipi di pompa
 I circuiti idraulici standard        di calore, sono stati definiti diversi circuiti standard. Questi circuiti idraulici
 sono presenti negli allegati         standard sono stati sperimentati per più anni e devono essere utilizzati durante
                                      la progettazione di nuovi impianti e di quelli rinnovati.

                                 8.   Sonde geotermiche
                                      In generale
                                      Strutturate in un circuito chiuso, le sonde geotermiche e i fasci di tubi nel
                                      terreno «estraggono» del calore dal terreno. Come fluido termovettore viene
                                      utilizzata dell’acqua addizionata con agenti antigelo. Il calore immagazzinato
                                      è innalzato mediante la pompa di calore fino alla temperatura necessaria al
                                      riscaldamento dello stabile e, all’occorrenza per il riscaldamento dell’acqua
                                      calda sanitaria.
                                      Le sonde geotermiche attualmente utilizzate correntemente sono caratterizzate
                                      da delle lunghezze tra i 50 e i 250 metri e permettono di raggiungere una tem-
                                      peratura uguale per il giorno e la notte. Per esempio, ad una profondità di 200
                                      metri si trova una temperatura constante di ca. 17 °C. Questo permette il fun-
                                      zionamento delle pompe di calore anche in inverno, quando la temperatura
                                      esterna è bassa.
                                      L’utilizzazione delle sonde geotermiche necessita, nella maggior parte dei
                                      cantoni, l’ottenimento di un’autorizzazione (• Uffici cantonali dell’energia)

                                      Grandezze importanti per il dimensionamento delle sonde
                                      geotermiche
                                      • Tipo di sottosuolo: il fattore più importante per il dimensionamento di una
                                        sonda geotermica è la conduttività termica del sottosuolo. Più la conduttività
                                        termica é elevata, più la potenza di estrazione potrà essere elevata (vedi
                                        tabella).
                                      • Umidità naturale del suolo: migliora la conduttività termica e garantisce un
                                        buon contatto tra la sonda ed il terreno.
                                      • Falda freatica: se una sonda geotermica si trova in una falda freatica caratte-
                                        rizzata da una velocità di flusso superiore a qualche centimetro al giorno,
                                        la quantità di calore utilizzabile aumenta considerevolmente.
                                      • Materiale della sonda: grazie alla loro manipolazione relativamente semplice
                                        e alla loro buona resistenza alla corrosione, i tubi in materia sintetica in
                                        polietilene a buon mercato si sono imposti come materiali per la costruzione
                                        delle sonde. Da un punto di vista termico, lo spessore della parete deve
                                        essere il più ridotto possibile, ciò nonostante deve poter resistere alla
                                        pressione del terreno.

                  Patronato

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Corso 21.3:
Energia ambientale impianti di riscaldamento con pompe di calore                                                     www.pentaproject.ch

Sottosuolo                      Conducibilità    Potenza di          Lunghezza delle sonde
                                  termica        estrazione      geotermiche per kW di potenza
                                                  specifica           di riscaldamento (m)
                                                                                                  Tabella 1:
                                  (W/mK)           (W/m)           C LA = 3       CLA = 3.5       Valori pratici relativi al
                                                                                                  «dimensionamento
Sottosuolo di cattiva qualità     inferiore          20               33              36
                                                                                                  approssimativo» di un
(roccie mobili secche)              a 1.5
                                                                                                  impianto con sonde
Roccie dure o roccie mobili       1.5 a 3.0          50               13              14          geotermiche nei differenti tipi
sature d'acqua                                                                                    di roccia. Questi valori si
                                                                                                  applicano unicamente
Roccie dure a conducibilità     maggiore 3.0         70              19.5             10          all’altopiano svizzero e
termica elevata                                                                                   prendendo in considerazione
                                                                                                  un numero massimo di
Ghiaia, sabbia, secco               0.4         inferiore a 20   maggiore a 33 maggiore a 36
                                                                                                  funzionamento di 1800 ore.
Ghiaia, sabbia, acquifero         1.8 a 2.4       55 a 65           10 a 12        11 a 13        Possono differire in maniera
                                                                                                  importante in funzione
Limo, argilla, umido                 1.7          30 a 40           17 a 22        18 a 24        dell’altitudine e della
                                                                                                  configurazione locale della
Pietra calcarea, massiccio          2.8           45 a 60           11 a 15        12 a 16
                                                                                                  roccia, come la presenza di
Arenaria                            2.3           55 a 65           10 a 12        11 a 13        fessure ed alterazioni. (CLA =
                                                                                                  coefficiente di lavoro annuo)
Granito                             3.4           55 a 70          9.5 a 12        10 a 13        Tabella e testo provenienti da:
                                                                                                  www.geothermal-energy.ch
Basalto                              1.7          35 a 55           12 a 19        13 a 20

Gneis                               2.9           60 a 70           9.5 a 11       10 a 16

9.        Messa in funzione
          La messa in funzione della pompa di calore avrà luogo solo dopo il
          completamento dell’installazione . Visto che la potenza di riscaldamento e
          quella di refrigerazione, come anche la potenza elettrica assorbita dalla pompa
          di calore sono direttamente influenzate dalle condizioni quadro momentanee,
          non è sufficiente per esempio mettere in servizio la pompa di calore unicamente
          per caricare l’accumulatore. Con la messa in servizio degli altri elementi
          dell’impianto (consumatori), queste condizioni possono cambiare considere-
          volmente.
          I valori di esercizio istantanei che sono stati raggiunti per caso o solamente
          per una breve durata possono essere completamente differenti e sfavorevoli
          nel seguito dell’esercizio. Il risultato sono allora guasti o funzioni insufficienti
          o parzialmente errate accanto a malcontenti e perdite di tempo per cercarne
          le cause. Il montatore responsabile della messa in servizio della pompa di
          calore non è ne l’installatore ne il progettista e può lavorare in modo corretto a
          condizione che tutti gli elementi dell’impianto sono pronti e che abbia a
          disposizione tutti i valori necessari alla regolazione. Attenzione: per gli impianti
          con pompe di calore, non esiste «la regolazione standard di fabbrica»!

                                                                                                 Patronato

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                                Il livello di temperatura deve essere regolato secondo la zona climatica e il
 Checklist 7 per la pompa di
 calore: la messa in funzione   dimensionamento del sistema di riscaldamento. La temperatura della fonte di
 delle pompe di calore é        calore non è dappertutto identica! La messa in funzione dovrebbe avere luogo
 presente negli allegati        durante il periodo di riscaldamento e se possibile durante la mezza stagione.
                                In questo caso il rapporto carico/potenza, legato alla temperatura della fonte
                                di calore, è ottimale per la regolazione. Bisogna imperativamente rinunciare a
                                una messa in funzione quando l’impianto é incompleto, in quanto le condizioni
                                quadro sono così sfavorevoli e possono provocare dei danni importanti alla
                                pompa di calore e alla fonte di calore.

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10. Allegati
      •   Scheda tecnica per il dimensionamento delle pompe di calore
          (svizzeraenergia)
      •   Circuiti idraulici standard per le pompe di calore
      •   Schede tecniche per le pompe di calore No 2, 5, 6 (GSP)
      •   Checklist 7 per la pompa di calore: messa in funzione delle pompe di
          calore (GSP)

                                                                                 Patronato

                                                                                                           13
Hubrainweg 10, 8124 Maur, Tel. 01 908 40 80, Fax 01 908 40 88;                                          info@pentaproject.ch www.pentaproject.ch

Organismo: Arbeitsgemeinschaft für Solarenergie SWISSOLAR; Fördergemeinschaft Wärmepumpen Schweiz, FWS; Haustechnik-Fachlehr-
vereinigung SSHL; Hochschule Technik+ Architektur Luzern, FHZ; Holzenergie Schweiz; Holzfeuerungen Schweiz; Schweizer Agentur für       Patronato
erneuerbare Energien, AEE; Schweizerischer Ingenieur- und Architektenverein, SIA; Schweizerischer Kaminfegermeister-Verband , SKMV;
Schweizerisch-Liechtensteinischer Gebäudetechnikverband (suissetec); Schweizerischer Verein von Wärme- und Klima-Ingenieuren, SWKI;
Schweizerischer Verein für Kältetechnik, SVK; Schweizerische Vereinigung Beratender Ingenieurunternehmungen, usic; Schweizerische
Vereinigung für Geothermie, SVG; SOLAR - Schweizerischer Fachverband für Sonnenenergie; SOLAR SUPPORT; Schweizerischer Verband
Dach und Wand, SVDW; Verband Schweizerischer Elektro-Installationsfirmen, VSEI; Verband Schweizerischer Hafner- und Plattengeschäfte,
VHP; Vereinigung Schweizerischer Sanitär- und Heizungsfachleute, VSSH
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